[tahoma]Io confido in Gaia, nel tuo Conflux, affinché possa indicarle la strada da seguire per temprare il proprio animo senza corromperlo con la vendetta o l'odio... Ma confido anche nella tua guida per lei, non come quella di un Capo Gilda, ma come zio affettuoso e pronto a starle accanto per tutto il tempo che le sarà necessario.
Non è fatta per l'odio, né la vendetta.
Il suo cuore non è preda di emozioni negative, non lo è mai stato e credo mai lo sarà.
Per ogni giorno che passa, diventa più forte, diventa più libera dalla sofferenza, il ramo di un'edera che nutrito nuovamente si spande su una superficie di cristallo e diamante.
Veglierò sulla sua crescita, anche questo in fondo... E' un compito che mi ha assegnato il Conflux.
Perché alla fine, tutto era deciso dall'equilibrio, da una volontà suprema e superiore che osservava le gesta delle persone e si regolava di conseguenza, disponendo così insegnamenti, destini, prezzi da pagare e ostacoli da affrontare, non dimenticando mai di gratificare i più forti.
Miyabi infatti, non solo era estremamente forte, ma anche inconsapevolmente buona e leale, fiera e ricca di un'energia che ben presto avrebbe scoperto e tirato fuori, servivano solo i mezzi giusti e la pazienza di un uomo come lo zio in gradi di mostrarle quanto la vita fosse ancora bella.
Un giorno forse le avrebbe rivelato la verità su sé stesso, un giorno l'avrebbe portata a guardare un simile spettacolo come l'alba dall'altezza incontrastata di un monte... Un giorno l'avrebbe vista superare ogni traguardo, diventando ciò che voleva diventare, ne era certo.
In realtà, c'era anche un'altra cosa che desiderava per la nipote, ovvero che ella possedesse una scintilla tale da avvicinarla ad un'altra grande famiglia, una Gilda, piena di persone felici di chiamarla consorella e pronte a difenderla in qualunque situazione.
A tal proposito, Yamato non era riuscito a scorgere in lei quella traccia di elemento solitamente osservabile da un Capo, ma le sue risorse non erano affatto paragonabili a quelle di un Druido, per quanto gli dolesse ammetterlo.
A fronte di ciò, chiese a Nanée, qualora si fosse incontrata un giorno con Miyabi, di scrutare nel suo animo più profondo per provare a capire se ci fossero delle piccole basi per renderla partecipe della magia e dell'armonia del Conflux.
La osserverò fin dentro l'anima, e farò tutto il possibile per aiutarla... te lo prometto.
Anche se volessi impuntarmi come un fanciullo e dubitare delle tue parole, non ci riuscirei...
Si scambiarono una intensa occhiata, piena di emozioni e parole, ma nulla venne portato a termine, non un solo gesto.
Prima di tutto veniva l'esibizione della donna e il Sole ci teneva ad ascoltarla in santa pace, sopratutto perché nemmeno il sibilo del vento avrebbe osato infastidirla o interromperla, lo stesso vento che poco dopo lei lodò e decantò con energia e dolcezza, sprigionando una voce degna dell'essere una figlia di Gaia: pulita, gentile, evocativa, mistica in certi punti, sicuramente migliorabile ma soltanto perché mai davvero allenata come persone che il canto lo facevano divenire la propria professione, come lui ad esempio.
Yamato non si soffermò sulla tecnica, gliene importava davvero poco, specie perché si trovava nella media ed era molto buona, ma decise di concentrarsi sulle emozioni che la musica trasmetteva, sulle sensazioni conferite da ogni strofa che raggiungevano il cuore e lo avvolgevano con l'abilità innata di un Druido, capace di risvegliare nello spirito il caos ordinato dei sei illustri elementi del Mondo.
Al termine della canzone, l'uomo si avvicinò alla bionda seduta sulla roccia, mettendosi in ginocchio al seguito di un piccolo applauso, parlando apertamente con la sincerità più splendente che un essere umano infatuato potesse donare.
Non ho mai pensato di guadagnare denaro con le mie canzoni... ma potrebbe essere un ottimo modo per fare beneficenza.
Tu cosa ne pensi?
Esistono molte organizzazioni, anche nel mondo babbano, che cercano di proteggere come possono le creature di Gaia... sono certa che un piccolo aiuto non potrebbe che far loro comodo.
Parchi nazionali, leghe anti-vivisezione, protezione animali, ce ne sono una infinità.
Se desideri che il 90% del ricavato venga fornito a promuovere queste associazioni, allora farò in modo che così avvenga.
Del restante 10%, una metà servirà a coprire le spese di produzione e pubblicità e l'ultimo 5% però... Voglio che sia tutto tuo.
Non transigo, è doveroso che tu abbia un piccolo ricavo da questa iniziativa, piccolo, ma importante.
Certo, però, non sono sicura di voler diventare... famosa.
O comunque conosciuta, col mio vero nome... preferirei l'anonimato, così potrei continuare con la mia vita senza sconvolgerla più del dovuto.
Pensi sia possibile?
Utilizzeresti uno pseudonimo, se ti può far stare più tranquilla e sicura... Ma faresti innamorare molte persone...
... Come stai facendo innamorare il sottoscritto.
Se c'era una dote appartenuta a molte persone e che invece in Nanée era completamente assente... Beh si trattava sicuramente dell'autocontrollo.
Yamato sentì distintamente una intensa e poderosa scarica elettrica pervadere tutto il corpo della Druida e assieme ad essa, l'eruzione esplosiva di un vulcano traboccante di magma bollente e bruciante. Tutto ciò andò ad azzerare momentaneamente gli altri quattro elementi che scelsero tranquilli di rifugiarsi in un piccolo angolo per far trionfare le due energie in accordo con l'entità dell'Ignis Elios.
Se fosse stato anche solo di un Grado inferiore al proprio, l'uomo con quella enorme affluenza di potere elementale avrebbe raggiunto sicuramente quella attuale, esatto, avrebbe raggiunto una connessione pari ad un altro Sole, per quanto l'ipotesi fosse quanto mai assurda, eppure era così.
La cosa più bella era che all'esterno nulla si poteva osservare se non un'espressione sorpresa e pietrificata della figlia di Gaia, la quale per i primi attimi non seppe quasi per nulla cosa dire, impossibilitata a spiccicare parola o frase.
Finalmente, grazie alla pazienza di Yamato che non cercò in alcun modo di forzarla al dialogo o ad una reazione più celere, la bellissima bionda trasse un respiro profondo, chiudendo e riaprendo gli occhi per donare di nuovo loro idratazione, poi, decise di sforzarsi a parlare e così, esporre ciò che le aveva suscitato quella confessione improvvisa e spontanea, impulsiva, da un puro e autentico Ignis.
... non sono sicura di sapere cosa dire.
È la prima volta che provo questi sentimenti.
Gli stessi che... che stai provando tu.
Già a quel punto il fuoco e il fulmine dell'uomo presero ad accendersi con maggiore frequenza, abbracciando i gemelli della donna, per via di quella confessione tanto inaspettata quanto sperata. Insomma, lei provava la stessa cosa, lei si stava innamorando di lui, oppure già lo era.
Sottigliezze inutili, l'importante è che non ci fosse rimasta negativamente, che non rifiutasse tutto ciò, poi il resto poteva avvenire con calma.
Da tempo non gli capitava una cosa simile, poiché Celine, quando seppe dei suoi sentimenti, non ce la fece a ricambiarli ed ogni volta non si decideva a parlare con precisione, mettendo in ballo la sua altra relazione, la loro eccessiva uguaglianza e tanti altri problemi e blocchi che le impedivano di percepire le stesse sue identiche situazioni.
Nanée invece, non solo aveva lasciato nascere tutto in poco meno di due incontri, ma per altro, col suo comportamento suggeriva anche la volontà di non bloccare nulla, di dare libero spazio a quei momenti, di non rinchiudere tutto in una cassaforte di timore per via delle loro entità come Gildato e Druida.
Coraggiosa, oltre che bellissima, davvero singolare, davvero speciale, davvero ammirevole.
L'unica cosa di cui sono certa... è che è da quando mi hai mandato quella lettera... che sogno di baciarti.
Se c'è una cosa che ho imparato da quando ti conosco... E' che a volte i sogni... Diventano realtà.
La destra raggiunse il retro del collo della Druida e con un gesto delicato e allo stesso tempo virile fece avvicinare il viso di lei a quello dell'uomo, così che le loro labbra potessero incontrarsi in un bacio che nella realtà interiore corrispondeva ad una concatenazione di fiamme e tuoni.
La bocca di Nanée era morbida, dolce, deliziosa da assaporare ed eccitante allo stesso tempo, per tutta l'adrenalina che trasmetteva.
Già, perché quando un Druido lasciava liberi solo determinati elementi, il corpo, la mente e l'istinto reagivano di conseguenze, modificando l'allineamento della persona, l'indole, i pensieri, qualunque cosa: un evento eccezionale riscontrabile solo nei figli di Gaia.
Chiuse gli occhi, Yamato Kusanagi, concentrandosi solo su quel bacio che inizialmente fu soltanto contatto di labbra e respiri soffusi, caldi.
Passarono una decina di secondi e non ce la fece più a contenersi, sfiorando con la punta della lingua quei morbidi cuscinetti appartenenti alla bionda, sperando che ella corrispondesse e così potessero avanzare con quella dimostrazione di sentimento ad uno step successivo e più umido.
Lingue che avrebbero danzato al pari delle fiamme, mani che si sarebbero cercate all'istante per stringersi e tutto a un tratto, il Sole appena sorto non rispondeva più alle esigenze di meraviglia di ognuno, bensì adesso era lui lo spettatore di un altro miracolo: quello dell'amore.
Dopo circa altri due minuti trascorsi così, nel silenzio e nella passione, nel calore e nel desiderio, l'Ignis Elios riaprì gli occhi, fissandola, allontanandosi con la dovuta lentezza ma non sognandosi di lasciarle la mano, ancorata alla sua in una carezza possessiva e dolce allo stesso tempo.
Ti stai gettando in un guaio enorme.
Ne sei consapevole, Nanée?[/tahoma]
Non è fatta per l'odio, né la vendetta.
Il suo cuore non è preda di emozioni negative, non lo è mai stato e credo mai lo sarà.
Per ogni giorno che passa, diventa più forte, diventa più libera dalla sofferenza, il ramo di un'edera che nutrito nuovamente si spande su una superficie di cristallo e diamante.
Veglierò sulla sua crescita, anche questo in fondo... E' un compito che mi ha assegnato il Conflux.
Perché alla fine, tutto era deciso dall'equilibrio, da una volontà suprema e superiore che osservava le gesta delle persone e si regolava di conseguenza, disponendo così insegnamenti, destini, prezzi da pagare e ostacoli da affrontare, non dimenticando mai di gratificare i più forti.
Miyabi infatti, non solo era estremamente forte, ma anche inconsapevolmente buona e leale, fiera e ricca di un'energia che ben presto avrebbe scoperto e tirato fuori, servivano solo i mezzi giusti e la pazienza di un uomo come lo zio in gradi di mostrarle quanto la vita fosse ancora bella.
Un giorno forse le avrebbe rivelato la verità su sé stesso, un giorno l'avrebbe portata a guardare un simile spettacolo come l'alba dall'altezza incontrastata di un monte... Un giorno l'avrebbe vista superare ogni traguardo, diventando ciò che voleva diventare, ne era certo.
In realtà, c'era anche un'altra cosa che desiderava per la nipote, ovvero che ella possedesse una scintilla tale da avvicinarla ad un'altra grande famiglia, una Gilda, piena di persone felici di chiamarla consorella e pronte a difenderla in qualunque situazione.
A tal proposito, Yamato non era riuscito a scorgere in lei quella traccia di elemento solitamente osservabile da un Capo, ma le sue risorse non erano affatto paragonabili a quelle di un Druido, per quanto gli dolesse ammetterlo.
A fronte di ciò, chiese a Nanée, qualora si fosse incontrata un giorno con Miyabi, di scrutare nel suo animo più profondo per provare a capire se ci fossero delle piccole basi per renderla partecipe della magia e dell'armonia del Conflux.
La osserverò fin dentro l'anima, e farò tutto il possibile per aiutarla... te lo prometto.
Anche se volessi impuntarmi come un fanciullo e dubitare delle tue parole, non ci riuscirei...
Si scambiarono una intensa occhiata, piena di emozioni e parole, ma nulla venne portato a termine, non un solo gesto.
Prima di tutto veniva l'esibizione della donna e il Sole ci teneva ad ascoltarla in santa pace, sopratutto perché nemmeno il sibilo del vento avrebbe osato infastidirla o interromperla, lo stesso vento che poco dopo lei lodò e decantò con energia e dolcezza, sprigionando una voce degna dell'essere una figlia di Gaia: pulita, gentile, evocativa, mistica in certi punti, sicuramente migliorabile ma soltanto perché mai davvero allenata come persone che il canto lo facevano divenire la propria professione, come lui ad esempio.
Yamato non si soffermò sulla tecnica, gliene importava davvero poco, specie perché si trovava nella media ed era molto buona, ma decise di concentrarsi sulle emozioni che la musica trasmetteva, sulle sensazioni conferite da ogni strofa che raggiungevano il cuore e lo avvolgevano con l'abilità innata di un Druido, capace di risvegliare nello spirito il caos ordinato dei sei illustri elementi del Mondo.
Al termine della canzone, l'uomo si avvicinò alla bionda seduta sulla roccia, mettendosi in ginocchio al seguito di un piccolo applauso, parlando apertamente con la sincerità più splendente che un essere umano infatuato potesse donare.
Non ho mai pensato di guadagnare denaro con le mie canzoni... ma potrebbe essere un ottimo modo per fare beneficenza.
Tu cosa ne pensi?
Esistono molte organizzazioni, anche nel mondo babbano, che cercano di proteggere come possono le creature di Gaia... sono certa che un piccolo aiuto non potrebbe che far loro comodo.
Parchi nazionali, leghe anti-vivisezione, protezione animali, ce ne sono una infinità.
Se desideri che il 90% del ricavato venga fornito a promuovere queste associazioni, allora farò in modo che così avvenga.
Del restante 10%, una metà servirà a coprire le spese di produzione e pubblicità e l'ultimo 5% però... Voglio che sia tutto tuo.
Non transigo, è doveroso che tu abbia un piccolo ricavo da questa iniziativa, piccolo, ma importante.
Certo, però, non sono sicura di voler diventare... famosa.
O comunque conosciuta, col mio vero nome... preferirei l'anonimato, così potrei continuare con la mia vita senza sconvolgerla più del dovuto.
Pensi sia possibile?
Utilizzeresti uno pseudonimo, se ti può far stare più tranquilla e sicura... Ma faresti innamorare molte persone...
... Come stai facendo innamorare il sottoscritto.
Se c'era una dote appartenuta a molte persone e che invece in Nanée era completamente assente... Beh si trattava sicuramente dell'autocontrollo.
Yamato sentì distintamente una intensa e poderosa scarica elettrica pervadere tutto il corpo della Druida e assieme ad essa, l'eruzione esplosiva di un vulcano traboccante di magma bollente e bruciante. Tutto ciò andò ad azzerare momentaneamente gli altri quattro elementi che scelsero tranquilli di rifugiarsi in un piccolo angolo per far trionfare le due energie in accordo con l'entità dell'Ignis Elios.
Se fosse stato anche solo di un Grado inferiore al proprio, l'uomo con quella enorme affluenza di potere elementale avrebbe raggiunto sicuramente quella attuale, esatto, avrebbe raggiunto una connessione pari ad un altro Sole, per quanto l'ipotesi fosse quanto mai assurda, eppure era così.
La cosa più bella era che all'esterno nulla si poteva osservare se non un'espressione sorpresa e pietrificata della figlia di Gaia, la quale per i primi attimi non seppe quasi per nulla cosa dire, impossibilitata a spiccicare parola o frase.
Finalmente, grazie alla pazienza di Yamato che non cercò in alcun modo di forzarla al dialogo o ad una reazione più celere, la bellissima bionda trasse un respiro profondo, chiudendo e riaprendo gli occhi per donare di nuovo loro idratazione, poi, decise di sforzarsi a parlare e così, esporre ciò che le aveva suscitato quella confessione improvvisa e spontanea, impulsiva, da un puro e autentico Ignis.
... non sono sicura di sapere cosa dire.
È la prima volta che provo questi sentimenti.
Gli stessi che... che stai provando tu.
Già a quel punto il fuoco e il fulmine dell'uomo presero ad accendersi con maggiore frequenza, abbracciando i gemelli della donna, per via di quella confessione tanto inaspettata quanto sperata. Insomma, lei provava la stessa cosa, lei si stava innamorando di lui, oppure già lo era.
Sottigliezze inutili, l'importante è che non ci fosse rimasta negativamente, che non rifiutasse tutto ciò, poi il resto poteva avvenire con calma.
Da tempo non gli capitava una cosa simile, poiché Celine, quando seppe dei suoi sentimenti, non ce la fece a ricambiarli ed ogni volta non si decideva a parlare con precisione, mettendo in ballo la sua altra relazione, la loro eccessiva uguaglianza e tanti altri problemi e blocchi che le impedivano di percepire le stesse sue identiche situazioni.
Nanée invece, non solo aveva lasciato nascere tutto in poco meno di due incontri, ma per altro, col suo comportamento suggeriva anche la volontà di non bloccare nulla, di dare libero spazio a quei momenti, di non rinchiudere tutto in una cassaforte di timore per via delle loro entità come Gildato e Druida.
Coraggiosa, oltre che bellissima, davvero singolare, davvero speciale, davvero ammirevole.
L'unica cosa di cui sono certa... è che è da quando mi hai mandato quella lettera... che sogno di baciarti.
Se c'è una cosa che ho imparato da quando ti conosco... E' che a volte i sogni... Diventano realtà.
La destra raggiunse il retro del collo della Druida e con un gesto delicato e allo stesso tempo virile fece avvicinare il viso di lei a quello dell'uomo, così che le loro labbra potessero incontrarsi in un bacio che nella realtà interiore corrispondeva ad una concatenazione di fiamme e tuoni.
La bocca di Nanée era morbida, dolce, deliziosa da assaporare ed eccitante allo stesso tempo, per tutta l'adrenalina che trasmetteva.
Già, perché quando un Druido lasciava liberi solo determinati elementi, il corpo, la mente e l'istinto reagivano di conseguenze, modificando l'allineamento della persona, l'indole, i pensieri, qualunque cosa: un evento eccezionale riscontrabile solo nei figli di Gaia.
Chiuse gli occhi, Yamato Kusanagi, concentrandosi solo su quel bacio che inizialmente fu soltanto contatto di labbra e respiri soffusi, caldi.
Passarono una decina di secondi e non ce la fece più a contenersi, sfiorando con la punta della lingua quei morbidi cuscinetti appartenenti alla bionda, sperando che ella corrispondesse e così potessero avanzare con quella dimostrazione di sentimento ad uno step successivo e più umido.
Lingue che avrebbero danzato al pari delle fiamme, mani che si sarebbero cercate all'istante per stringersi e tutto a un tratto, il Sole appena sorto non rispondeva più alle esigenze di meraviglia di ognuno, bensì adesso era lui lo spettatore di un altro miracolo: quello dell'amore.
Dopo circa altri due minuti trascorsi così, nel silenzio e nella passione, nel calore e nel desiderio, l'Ignis Elios riaprì gli occhi, fissandola, allontanandosi con la dovuta lentezza ma non sognandosi di lasciarle la mano, ancorata alla sua in una carezza possessiva e dolce allo stesso tempo.
Ti stai gettando in un guaio enorme.
Ne sei consapevole, Nanée?[/tahoma]