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Messaggioda Yamato » 03/02/2014, 17:24

[tahoma]Io confido in Gaia, nel tuo Conflux, affinché possa indicarle la strada da seguire per temprare il proprio animo senza corromperlo con la vendetta o l'odio... Ma confido anche nella tua guida per lei, non come quella di un Capo Gilda, ma come zio affettuoso e pronto a starle accanto per tutto il tempo che le sarà necessario.

Non è fatta per l'odio, né la vendetta.
Il suo cuore non è preda di emozioni negative, non lo è mai stato e credo mai lo sarà.
Per ogni giorno che passa, diventa più forte, diventa più libera dalla sofferenza, il ramo di un'edera che nutrito nuovamente si spande su una superficie di cristallo e diamante.
Veglierò sulla sua crescita, anche questo in fondo... E' un compito che mi ha assegnato il Conflux.


Perché alla fine, tutto era deciso dall'equilibrio, da una volontà suprema e superiore che osservava le gesta delle persone e si regolava di conseguenza, disponendo così insegnamenti, destini, prezzi da pagare e ostacoli da affrontare, non dimenticando mai di gratificare i più forti.
Miyabi infatti, non solo era estremamente forte, ma anche inconsapevolmente buona e leale, fiera e ricca di un'energia che ben presto avrebbe scoperto e tirato fuori, servivano solo i mezzi giusti e la pazienza di un uomo come lo zio in gradi di mostrarle quanto la vita fosse ancora bella.
Un giorno forse le avrebbe rivelato la verità su sé stesso, un giorno l'avrebbe portata a guardare un simile spettacolo come l'alba dall'altezza incontrastata di un monte... Un giorno l'avrebbe vista superare ogni traguardo, diventando ciò che voleva diventare, ne era certo.
In realtà, c'era anche un'altra cosa che desiderava per la nipote, ovvero che ella possedesse una scintilla tale da avvicinarla ad un'altra grande famiglia, una Gilda, piena di persone felici di chiamarla consorella e pronte a difenderla in qualunque situazione.
A tal proposito, Yamato non era riuscito a scorgere in lei quella traccia di elemento solitamente osservabile da un Capo, ma le sue risorse non erano affatto paragonabili a quelle di un Druido, per quanto gli dolesse ammetterlo.
A fronte di ciò, chiese a Nanée, qualora si fosse incontrata un giorno con Miyabi, di scrutare nel suo animo più profondo per provare a capire se ci fossero delle piccole basi per renderla partecipe della magia e dell'armonia del Conflux.

La osserverò fin dentro l'anima, e farò tutto il possibile per aiutarla... te lo prometto.

Anche se volessi impuntarmi come un fanciullo e dubitare delle tue parole, non ci riuscirei...

Si scambiarono una intensa occhiata, piena di emozioni e parole, ma nulla venne portato a termine, non un solo gesto.
Prima di tutto veniva l'esibizione della donna e il Sole ci teneva ad ascoltarla in santa pace, sopratutto perché nemmeno il sibilo del vento avrebbe osato infastidirla o interromperla, lo stesso vento che poco dopo lei lodò e decantò con energia e dolcezza, sprigionando una voce degna dell'essere una figlia di Gaia: pulita, gentile, evocativa, mistica in certi punti, sicuramente migliorabile ma soltanto perché mai davvero allenata come persone che il canto lo facevano divenire la propria professione, come lui ad esempio.
Yamato non si soffermò sulla tecnica, gliene importava davvero poco, specie perché si trovava nella media ed era molto buona, ma decise di concentrarsi sulle emozioni che la musica trasmetteva, sulle sensazioni conferite da ogni strofa che raggiungevano il cuore e lo avvolgevano con l'abilità innata di un Druido, capace di risvegliare nello spirito il caos ordinato dei sei illustri elementi del Mondo.
Al termine della canzone, l'uomo si avvicinò alla bionda seduta sulla roccia, mettendosi in ginocchio al seguito di un piccolo applauso, parlando apertamente con la sincerità più splendente che un essere umano infatuato potesse donare.

Non ho mai pensato di guadagnare denaro con le mie canzoni... ma potrebbe essere un ottimo modo per fare beneficenza.
Tu cosa ne pensi?
Esistono molte organizzazioni, anche nel mondo babbano, che cercano di proteggere come possono le creature di Gaia... sono certa che un piccolo aiuto non potrebbe che far loro comodo.


Parchi nazionali, leghe anti-vivisezione, protezione animali, ce ne sono una infinità.
Se desideri che il 90% del ricavato venga fornito a promuovere queste associazioni, allora farò in modo che così avvenga.
Del restante 10%, una metà servirà a coprire le spese di produzione e pubblicità e l'ultimo 5% però... Voglio che sia tutto tuo.
Non transigo, è doveroso che tu abbia un piccolo ricavo da questa iniziativa, piccolo, ma importante.


Certo, però, non sono sicura di voler diventare... famosa.
O comunque conosciuta, col mio vero nome... preferirei l'anonimato, così potrei continuare con la mia vita senza sconvolgerla più del dovuto.
Pensi sia possibile?


Utilizzeresti uno pseudonimo, se ti può far stare più tranquilla e sicura... Ma faresti innamorare molte persone...
... Come stai facendo innamorare il sottoscritto.


Se c'era una dote appartenuta a molte persone e che invece in Nanée era completamente assente... Beh si trattava sicuramente dell'autocontrollo.
Yamato sentì distintamente una intensa e poderosa scarica elettrica pervadere tutto il corpo della Druida e assieme ad essa, l'eruzione esplosiva di un vulcano traboccante di magma bollente e bruciante. Tutto ciò andò ad azzerare momentaneamente gli altri quattro elementi che scelsero tranquilli di rifugiarsi in un piccolo angolo per far trionfare le due energie in accordo con l'entità dell'Ignis Elios.
Se fosse stato anche solo di un Grado inferiore al proprio, l'uomo con quella enorme affluenza di potere elementale avrebbe raggiunto sicuramente quella attuale, esatto, avrebbe raggiunto una connessione pari ad un altro Sole, per quanto l'ipotesi fosse quanto mai assurda, eppure era così.
La cosa più bella era che all'esterno nulla si poteva osservare se non un'espressione sorpresa e pietrificata della figlia di Gaia, la quale per i primi attimi non seppe quasi per nulla cosa dire, impossibilitata a spiccicare parola o frase.
Finalmente, grazie alla pazienza di Yamato che non cercò in alcun modo di forzarla al dialogo o ad una reazione più celere, la bellissima bionda trasse un respiro profondo, chiudendo e riaprendo gli occhi per donare di nuovo loro idratazione, poi, decise di sforzarsi a parlare e così, esporre ciò che le aveva suscitato quella confessione improvvisa e spontanea, impulsiva, da un puro e autentico Ignis.

... non sono sicura di sapere cosa dire.
È la prima volta che provo questi sentimenti.
Gli stessi che... che stai provando tu.


Già a quel punto il fuoco e il fulmine dell'uomo presero ad accendersi con maggiore frequenza, abbracciando i gemelli della donna, per via di quella confessione tanto inaspettata quanto sperata. Insomma, lei provava la stessa cosa, lei si stava innamorando di lui, oppure già lo era.
Sottigliezze inutili, l'importante è che non ci fosse rimasta negativamente, che non rifiutasse tutto ciò, poi il resto poteva avvenire con calma.
Da tempo non gli capitava una cosa simile, poiché Celine, quando seppe dei suoi sentimenti, non ce la fece a ricambiarli ed ogni volta non si decideva a parlare con precisione, mettendo in ballo la sua altra relazione, la loro eccessiva uguaglianza e tanti altri problemi e blocchi che le impedivano di percepire le stesse sue identiche situazioni.
Nanée invece, non solo aveva lasciato nascere tutto in poco meno di due incontri, ma per altro, col suo comportamento suggeriva anche la volontà di non bloccare nulla, di dare libero spazio a quei momenti, di non rinchiudere tutto in una cassaforte di timore per via delle loro entità come Gildato e Druida.
Coraggiosa, oltre che bellissima, davvero singolare, davvero speciale, davvero ammirevole.

L'unica cosa di cui sono certa... è che è da quando mi hai mandato quella lettera... che sogno di baciarti.

Se c'è una cosa che ho imparato da quando ti conosco... E' che a volte i sogni... Diventano realtà.

La destra raggiunse il retro del collo della Druida e con un gesto delicato e allo stesso tempo virile fece avvicinare il viso di lei a quello dell'uomo, così che le loro labbra potessero incontrarsi in un bacio che nella realtà interiore corrispondeva ad una concatenazione di fiamme e tuoni.

Immagine

La bocca di Nanée era morbida, dolce, deliziosa da assaporare ed eccitante allo stesso tempo, per tutta l'adrenalina che trasmetteva.
Già, perché quando un Druido lasciava liberi solo determinati elementi, il corpo, la mente e l'istinto reagivano di conseguenze, modificando l'allineamento della persona, l'indole, i pensieri, qualunque cosa: un evento eccezionale riscontrabile solo nei figli di Gaia.
Chiuse gli occhi, Yamato Kusanagi, concentrandosi solo su quel bacio che inizialmente fu soltanto contatto di labbra e respiri soffusi, caldi.
Passarono una decina di secondi e non ce la fece più a contenersi, sfiorando con la punta della lingua quei morbidi cuscinetti appartenenti alla bionda, sperando che ella corrispondesse e così potessero avanzare con quella dimostrazione di sentimento ad uno step successivo e più umido.
Lingue che avrebbero danzato al pari delle fiamme, mani che si sarebbero cercate all'istante per stringersi e tutto a un tratto, il Sole appena sorto non rispondeva più alle esigenze di meraviglia di ognuno, bensì adesso era lui lo spettatore di un altro miracolo: quello dell'amore.
Dopo circa altri due minuti trascorsi così, nel silenzio e nella passione, nel calore e nel desiderio, l'Ignis Elios riaprì gli occhi, fissandola, allontanandosi con la dovuta lentezza ma non sognandosi di lasciarle la mano, ancorata alla sua in una carezza possessiva e dolce allo stesso tempo.

Ti stai gettando in un guaio enorme.
Ne sei consapevole, Nanée?
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Messaggioda Nanée » 03/02/2014, 20:46

Non è fatta per l'odio, né la vendetta.
Il suo cuore non è preda di emozioni negative, non lo è mai stato e credo mai lo sarà.
Per ogni giorno che passa, diventa più forte, diventa più libera dalla sofferenza, il ramo di un'edera che nutrito nuovamente si spande su una superficie di cristallo e diamante.
Veglierò sulla sua crescita, anche questo in fondo... E' un compito che mi ha assegnato il Conflux.


Gaia sa sempre cosa chiede ai suoi figli... se l'ha posta sul tuo cammino, è perché è sicura di quanto bene tu possa farle. - commentò Nanée con un sorriso gentile e fiducioso nei confronti di Yamato, e nelle sue capacità di spingere la nipote a crescere nel modo migliore, con fierezza e forza, senza perdere le qualità positive che la contraddistinguevano e che, evidentemente, la rendevano tanto speciale agli occhi del Sole.

Avere una guida accanto a sé, qualcuno su cui contare e che fungesse da esempio, sarebbe stato il modo migliore per Miyabi di lasciarsi alle spalle il dolore del passato, non dimenticando ciò che aveva perso ma semplicemente riponendolo in un angolo del proprio cuore: era giusto ripensare ai genitori, alla famiglia persa, ed era altresì giusto provare tristezza per quella perdita anche a distanza di tempo... ma si doveva cercare comunque di andare avanti, non sarebbe stato giusto ancorarsi a ciò che non c'era più, per quanto fosse consolante il pensiero di rimanere sempre vicino alle persone a lei più care.
In questo sapeva che l'Ignis Elios sarebbe stato, per la ragazza, l'appiglio per camminare con fatica verso il futuro piuttosto che lasciarsi andare al passato: inoltre, chissà che non conoscendola la Druida potesse far avverare ciò che Yamato tanto desiderava, e cioè che la nipotina potesse appartenere ad una Gilda, non per forza la sua, che però la facesse sentire parte di qualcosa.
Per questo gli promise che avrebbe aiutato Miyabi in ogni modo possibile... anche in quelli che l'uomo non poteva immaginare, come il fatto di essere lei stessa, nel caso, a donare alla ragazza una scintilla elementale: era una delle particolarità che i Druidi possedevano, alla quale non facevano spesso ricorso ma che, come in quel caso, si poteva considerare molto utile. Evitò di farla presente a Yamato perché non voleva sottolineare ulteriormente quella divergenza tra loro, che da alcuni poteva anche essere letta come superiorità: non era necessario porre l'accento sulle sue capacità, avrebbero parlato loro da sole, nel caso.

Anche se volessi impuntarmi come un fanciullo e dubitare delle tue parole, non ci riuscirei...

Essere così credibile ai tuoi occhi è per me fonte di grande gioia, Yamato.

Commentò l'uruguaiana con un sorriso dolcissimo e una ciocca di capelli che cadeva ad accarezzarle la guancia destra, subito portata dietro l'orecchio dalla mano corrispondente: proprio perché conosceva il rapporto intercorrente tra Druidi e Gildati, sapere che il Capo Ignis credeva in lei, nella sua parola e nelle sue buone intenzioni, la faceva sentire fortunata e felice, un po' perché c'erano buone speranze che forse, in futuro, le due fazioni potessero trovare un punto d'incontro... ed un po' perché, al di là del suo titolo, era di Yamato Kusanagi che si stava parlando, un uomo che ultimamente era diventato molto importante per lei.
Fu proprio a lui, che Nanée fece ascoltare per la prima volta una sua canzone, elogiando la Natura ed i suoi Elementi con una melodia ed una voce semplici, di quelle che nascevano solo dalla capacità spontanea della persona, dal talento innato, e non da anni di studio e pratica: non si aspettava di piacere troppo al Sole perché egli era sicuramente abituato a sentire di meglio, e grande fu la sua sorpresa quando, invece, egli le propose d'incidere quella canzone per distribuirla ad un pubblico e farla ascoltare al mondo intero.
Una grande opportunità per la Druida, che però non era interessata a tenere per sé i ricavati della vendita della canzone... non quando c'erano tante organizzazioni che proteggevano Gaia, o almeno ci provavano, bisognose d'aiuto.

Parchi nazionali, leghe anti-vivisezione, protezione animali, ce ne sono una infinità.
Se desideri che il 90% del ricavato venga fornito a promuovere queste associazioni, allora farò in modo che così avvenga.


Sarebbe bello, per me, sapere di aver dato aiuto alla Natura non solo grazie ai poteri che il Mana mi ha concesso in quanto Druida, ma anche grazie alla voce, a qualcosa che fa parte di me come essere umano... - ammise Nanée con un cenno del capo - Perciò sì, se potessi occuparti tu di far sì che l'incasso venga devoluto in beneficenza, mi faresti un gran favore. - aggiunse la donna, annuendo col capo prima di aggrottare leggermente la fronte - Hai parlato di 90%, però... e col resto cosa pensi di farci?

Del restante 10%, una metà servirà a coprire le spese di produzione e pubblicità e l'ultimo 5% però... Voglio che sia tutto tuo.
Non transigo, è doveroso che tu abbia un piccolo ricavo da questa iniziativa, piccolo, ma importante.


Sorrise e sospirò con aria rassegnata, scuotendo il capo con le labbra incurvate però verso l'altro, quasi a dimostrare il tacito divertimento provato dalla Druida - D'accordo, se è ciò che vuoi... terrò il 5% per me. - gli promise, vagliando poi la possibile soluzione al voler rimanere anonima anche dopo l'uscita della canzone, così da poter continuare la propria vita senza il problema di un'eventuale notorietà, che probabilmente sarebbe stata tale più che altro nella sfera country della musica, essendo quello il suo genere.

Yamato le trovò quindi una soluzione veloce, quella di usare uno pseudonimo, ma non fu quello a far esplodere i suoi Elementi, Fuoco e Fulmine per la precisione, quanto le parole che pronunciò successivamente: lui si stava innamorando di lei, anche se si trattava di un Ignis e di una Druida l'amore stava comunque sbocciando tra loro.
Le fu impossibile, e nemmeno ci tentò troppo a dire il vero, nascondere ciò che quelle parole scaturirono in lei, facendo prendere il controllo del suo animo agli Elementi gemelli a quelli del Sole, e portando così gli altri quattro a diventare pallidi echi di ciò che realmente erano: sapeva che Gaia non se la sarebbe presa, perché quegli Elementi vorticanti nel suo spirito andavano di pari passo con le emozioni della persona che le provava, con quelle di Nanée in questo caso.
Ci mise un po' di tempo, ma alla fine riuscì a mettere insieme qualche parola dopo aver riordinato le idee: non voleva essere precipitosa, non voleva parlare senza nemmeno collegare il cervello, ma non voleva nemmeno studiare troppo le parole da usare, perché si sarebbe persa tutta la spontaneità del momento. Così, semplicemente, ammise di non essere avulsa a certe situazioni, ma di provare gli stessi sentimenti dell'uomo.
Era stato piuttosto evidente fin dall'inizio di quell'incontro, comunque, che la Druida provasse qualcosa per il Sole: nessuna sorpresa, dunque, anche se come sempre immaginare qualcosa e poi sentirsela dire non comportava lo stesso "colpo" emotivo; Nanée sentì gli Elementi in Yamato divampare dentro di lui, con fiamme e scariche elettriche che la avvolsero, facendola sentire ancora meglio di prima.
Era una Druida ed un Ignis, ma in quel momento non importava, a lei non importava... ed evidentemente nemmeno al Sole, che Nanée aveva sognato di baciare fin dalla prima lettera che aveva ricevuto da lui.

Se c'è una cosa che ho imparato da quando ti conosco... E' che a volte i sogni... Diventano realtà.

Un brivido caldo ed una scarica elettrica le percorsero la schiena non appena sentì la mano di Yamato dietro al suo collo, e le venne istintivo chiudere gli occhi per accogliere quel bacio nel buio più totale, così da poter godere dello spettacolo che Fuoco e Fulmine creare dietro alle palpebre chiuse, come dei fuochi d'artificio assolutamente unici.
La bocca dell'uomo era calda, invitante, sottile ed avvolgente, un paradiso per le labbra ed i sensi di Nanée che si trovò in poco tempo inebriata dalle sensazioni provate a quel contatto: per un solo, singolo istante, tutto sparì intorno a lei, anche la bellezza di Gaia con quel paesaggio, lasciandola libera di concentrarsi su Yamato e null'altro.
Quando sentì la sua lingua che chiedeva alle labbra di farla entrare per danzare con la gemella, la Druida non poté né volle negarle quella richiesta, schiudendo la bocca per accoglierla e avvolgerla con la propria, congiungendole così come le loro mani che si cercarono e si trovarono in meno di un secondo: il Fuoco e il Fulmine si abbracciavano tra loro in spirali calde ed elettriche, una sensazione talmente bella che era impossibile descriverla.
Avrebbe continuato a baciarlo ancora ed ancora, senza sosta, ed era la prima volta che provava un desiderio così forte per qualcuno, lei che di solito sentiva la necessità di stare in mezzo a Gaia e non di baciare un altro essere umano.
Quando l'uomo si scostò leggermente da lei, Nanée riaprì gli occhi lentamente, sbattendo le palpebre: le sue iridi chiare si persero in quelle dell'altro, luminosi specchi sull'anima della Druida che intrecciava ancora le dita delle mani con quelle di lui, accarezzandole dolcemente.

Ti stai gettando in un guaio enorme.
Ne sei consapevole, Nanée?


Ci stiamo gettando entrambi in un bel guaio, Yamato... - replicò la donna, non riuscendo proprio ad essere seria e distaccata nella voce, seria come forse l'argomento avrebbe richiesto: al contrario, il tono fu dolce, caldo, avvolgente quanto i suoi Elementi ancora gemelli di quelli del Sole, perché con lui così vicino erano quei due a dominare sugli altri quattro, seppur, da parte della donna, involontariamente - Ma sono convinta... che ne valga la pena. - aggiunse in un sussurro ancora più dolce, e sì, probabilmente già sfumato d'amore: era un rapporto difficile, quello tra un Druido e un Ignis, ma lei pensava che ne valesse la pena, che andasse bene incasinarsi la vita... per lui.
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Messaggioda Yamato » 04/02/2014, 23:41

[tahoma]Ci stiamo gettando entrambi in un bel guaio, Yamato...
Ma sono convinta... che ne valga la pena.


Era giusto che te lo ricordassi... In fondo sei quella che rischia di più in questa storia.

Yamato Kusanagi, in quanto Capo Gilda ed uomo profondamente attaccato ai suoi doveri sia come Sole che come onesto uomo d'affari, non doveva temere più di tanto la considerazione dei Gildati riguardo la sua condizione sentimentale, specie perché per molti di loro i Druidi non rappresentavano una antipatia e una minaccia ma soltanto delle persone che si perdevano parecchio a non legare con loro.
Il vero esercito del Conflux più avverso ai figli di Gaia era da sempre la Gilda Acuan e per fortuna lui non faceva parte di essa né ne era il reggente.
Quel bacio servì a ricordargli quanto fosse bello essere così vicini ad una persona da poter percepire oltre al battito del cuore anche il vorticare di mille energie contrastanti e sinergiche, equilibrate e combattive.
La bocca di Nanée non solo era dolcissima e morbida (mai baciate labbra così simili a cuscini rosati) ma l'odore della pelle della bionda ricordava una fragranza alpina fresca e rilassante, come quella di alcune marche di bagnoschiuma babbani.
Gran fortuna quella dei Druidi, avere perennemente l'aroma della natura addosso, senza necessitare mai di lavarsi, di profumarsi, di asciugarsi i capelli o darsi una rinfrescata al termine di una lunga sudata e quant'altro.

Il tuo corpo ha una fragranza davvero unica, che ti si addice alla perfezione.
Mi fa venir voglia... Di baciare ogni centimetro di te...


Perché negare una realtà così bella, spinta dalla passione e dal desiderio che le fiamme facevano scaturire in lui?
Conoscendo il suo elemento, la donna doveva aver messo sicuramente in conto di trovarsi davanti ad un uomo "focoso", un uomo pronto a passare ore ed ore sotto le lenzuola con lei, tra baci languidi, carezze proibite e gemiti soffusi.
La moglie defunta, in base al ricordo del Sole, aveva un aroma della pelle simile alla menta, pungente e freddo, un po' avverso ai suoi gusti.
Da un certo punto di vista, anche Nanée possedeva una fragranza molto simile ma decisamente più delicata, meno forte e carica.
Evidentemente certe cose variavano da Druido a Druido, quindi forse c'erano anche determinati esponenti della loro razza che possedevano odori naturali estremamente decisi ed altri invece leggeri che si faceva anche fatica a capire cosa fossero.
Tantissime domande si accalcavano nella sua mente ma il tempo a loro disposizione volgeva sempre più al termine e Yamato malediva quel Sole che tanto gli donava e tanto ora gli stava rubando, salendo con una velocità incredibilmente fastidiosa.
Sospirò leggero, portando la destra a carezzarle la guancia e poi i capelli, decidendo per darle ancora un bacio, all'inizio simile a quello precedente, poi fatto di altri baci più piccoli, alcuni sempre sulla bocca, altri sul collo e sulla spalla.

Non sai cosa darei per sporcare le mie vesti ed avere la possibilità di sdraiarmi con te su questo terreno...
Ma le mie faccende attendono ed io non posso in alcun caso ritardare mettendo il mio piacere davanti ad esse.


Confidava che lei capisse alla perfezione e non ponesse alcuna obiezione.
Si alzò in piedi, aspettando che lo facesse anche lei, chiedendole con lo sguardo di appoggiare momentaneamente la chitarra da qualche parte per potersi salutare come si doveva, sopratutto al seguito di un incontro come quello.
Non appena si avvicinò nuovamente a lui, l'Ignis Elios condusse le mani ai suoi fianchi e la trasse verso di sé, così che i loro corpi tornassero ad essere a stretto contatto, l'uno aderente all'altro, tra mille tripudi di fuoco e fulmine scoppiettanti tra loro.
Strusciò il naso contro quello di lei, muovendo le dita lungo il lato dell'addome, baciandola infine un'ultima volta.
Le loro ombre davanti alla luce dell'alba erano a loro volta uno spettacolo mille volte più bello rispetto a tutto il paesaggio circostante.
Non vi fu lingua quella volta, perché Yamato desiderava che quel contatto fosse molto più dolce, molto più romantico, più gentile.
In quel momento si sentiva bene come poche altre volte era avvenuto nella vita.

Immagine

Le mani salirono e raggiunsero il viso della donna, prendendolo tra loro con una tale cura da pensare quasi che fosse di vetro.
Distanziando le labbra, gli occhi si permisero di riaprirsi, fissandola, nero con verde marino, orientale con latino, moro con bionda, Gilda con Druido.

Saranno due mesi intensi, per via di mia nipote e del lavoro che ho accumulato per starle vicino.
Però se non hai alcun impegno o familiari contrari ad una tua uscita durante le feste, vorrei che fossimo a cena insieme il 23 Dicembre.
Ti prometto che da quel momento in poi ci vedremo con maggiore frequenza, posso giurarlo... Su ciò che provo per te.


Voleva rivederla in un'occasione speciale, voleva avere il tempo di organizzare tutto in modo perfetto e pensare ad un regalo meraviglioso.
Lasciarla andar via: com'era possibile farlo con leggerezza?
Adesso che le era stato così vicino, adesso che aveva assaporato le sue labbra e il suo spirito, adesso che sulle dita era impresso l'odore di foresta e cascate incontaminate, adesso che nella mente ogni tanto riecheggiavano le parole della sua voce e della sua canzone... Come avrebbe fatto a tornare ai propri affari e resistere tanto tempo senza rivederla?
Il pensiero della Grifondoro sua giovane parente fu l'unica idea che lo strappò dal turbine emotivo dell'egoismo.
Le sorrise, dopo di che, le chiese un favore grande quanto il Sole, quanto l'Oceano, quanto il Deserto.

Ti prego... Va' prima tu, altrimenti non riuscirei ad andarmene.
Mi raccomando però... Non dimentichiamo la piuma e l'inchiostro, voglio vedere una colomba in arrivo ogni settimana, d'accordo Nanée?
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Messaggioda Nanée » 05/02/2014, 0:10

Era giusto che te lo ricordassi... In fondo sei quella che rischia di più in questa storia.

Mai rischiare mi è apparso così giusto, prima.

Mormorò Nanée, il cui cuore batteva forte e i cui Elementi, Fuoco e Fulmine in comunione con quelli di Yamato, vorticavano con una forza quasi inaudita: sì, probabilmente se lui fosse stato anche solo di un grado inferiore, avrebbe fomentato così tanto i suoi Elementi da farlo salire di livello nella scala gerarchica delle Gilde... ma era tutto merito dell'uomo, delle sensazioni che le faceva provare e delle emozioni che aveva fatto nascere nel suo cuore.
Baciarlo era stata una delle esperienze più incredibili della sua vita, e non riusciva proprio a spiegarsi, lei che non era avvezza a certe pratiche, come potesse un semplice contatto di labbra suscitarle così tanto desiderio per lui: sentiva distintamente la voglia di approfondire quel bacio, di scoprire quel corpo che l'attraeva con così tanto ardore, con tutto che per lei sarebbe stata la prima volta.

Il tuo corpo ha una fragranza davvero unica, che ti si addice alla perfezione.

È una prerogativa dei Druidi in effetti, e tuttavia posso confermare che anche l'odore della tua pelle è qualcosa di speciale.
O forse è tale per i miei sensi... perché ti appartiene.


Commentò la donna in un sussurro appena imbarazzato, il cuore che prendeva a battere più forte e le guance che si arrossavano leggermente nel sentire il dire successivo del Sole.

Mi fa venir voglia... Di baciare ogni centimetro di te...

... la voglia... è reciproca.

Ammise l'uruguaiana dopo qualche secondo, immaginando che non ci fosse nulla di male nel confessare una cosa del genere: probabilmente Yamato non immaginava che l'altra fosse non solo vergine, ma totalmente pura, casta, inviolata, nemmeno da se stessa e dalla curiosità tipica dell'essere umano di scoprire il proprio corpo. Non era quello, comunque, il momento per parlarne, non per Nanée: era un contesto romantico, dolce, nel quale stavano scoprendo i reciproci sentimenti... parlare di sesso, o di esperienze ad esso riferite, sarebbe stato come sporcare la purezza di quei minuti che la Druida avrebbe voluto fossero infiniti.
Lo avvolgeva col suo odore, lo guardava negli occhi e si chiedeva se fosse possibile perdercisi dentro, persino Gaia sembrava quasi impallidire, col suo Sole meraviglioso, di fronte ad un altro Sole, quello umano, quello che le stava di fronte: come poteva un uomo diventare così importante ai suoi occhi?
Poteva l'amore modificare davvero la percezione di una donna? Evidentemente sì, non avrebbe saputo darsi altra risposta.
Quelle carezze la fecero sospirare dolcemente, ed un altro bacio unì le loro labbra, col Vento che scompigliava leggermente i capelli di entrambi e le mani che ancora si cercavano, le dita impegnate ad accarezzarsi reciprocamente.

Non sai cosa darei per sporcare le mie vesti ed avere la possibilità di sdraiarmi con te su questo terreno...
Ma le mie faccende attendono ed io non posso in alcun caso ritardare mettendo il mio piacere davanti ad esse.


Ne sono consapevole, seppur sia costretta ad ammettere che, per la prima volta, desidererei tanto poter venire prima di esse, così da convincerti a rimanere con me.

Lei, che aveva sempre rispettato il lavoro e le priorità altrui, ora avrebbe dato qualsiasi cosa per potergli far cambiare idea, per spingerlo a rimanere in quel luogo, sdraiarsi con lei e fissare il Sole che lentamente si muoveva nell'arco delle ore, baciandosi e parlando senza fine, come se il tempo non avesse alcuna importanza.
Ma se anche quello era il suo desiderio, non sarebbe bastato aggrapparsi ad esso con tutte le sue forze: Yamato aveva una vita diversa dalla sua, sicuramente più impegnativa, e questo comportava un suo allontanamento forzato da quel luogo, da quel contesto, per quanto bello.
Si alzò in piedi dopo di lui, e subito lasciò che i loro corpi si avvicinassero nuovamente, gli Elementi che tra loro si fondevano: la chitarra appoggiata con cura a terra, le mani dell'uomo sui suoi fianchi, e quelle della Druida sul suo petto, il tutto di fronte al Sole che ora li illuminava con tutta la sua forza e proiettava le loro ombre sul terreno.
Ombre nelle quali si baciarono ancora, strusciarono i nasi tra loro, sorrisero, come due animali che si amano in quel modo tenero e spontaneo, del tutto naturale, che la bionda tanto amava immortalare: non avrebbe voluto muoversi di un millimetro, mai più.
Non credeva potesse esistere momento più bello di quello in cui le mani di Yamato le circondarono il viso, accarezzandolo, facendola sentire unica, e sua.

Saranno due mesi intensi, per via di mia nipote e del lavoro che ho accumulato per starle vicino.
Però se non hai alcun impegno o familiari contrari ad una tua uscita durante le feste, vorrei che fossimo a cena insieme il 23 Dicembre.
Ti prometto che da quel momento in poi ci vedremo con maggiore frequenza, posso giurarlo... Su ciò che provo per te.


Nessun impegno, nessun problema ad uscire... - non l'avrebbero costretta a rimanere a casa, i suoi genitori, dopotutto ormai era una donna adulta, e libera di passare il periodo di Natale come e dove preferiva. L'anno prima, ad esempio, era stata in Alaska a fare delle foto speciali per se stessa, perciò nessuno si sarebbe stranito se avesse nuovamente passato le feste fuori dalla comunità druidica - Sarò felice di venire a cena con te. - avrebbe dovuto fare acquisti, forse, comprarsi un vestito adatto all'occasione perché immaginava che il Sole non intendesse un picnic sotto un albero, ma una vera uscita in un vero ristorante... eppure l'idea di doversi mettere in ghingheri non le pesava affatto, considerando che lo stava facendo per lui.

Sentiva che di lì a pochi istanti si sarebbe staccato da lui, e non voleva.
Era la prima volta in 20 anni e più di vita che avrebbe voluto fare la capricciosa, puntare i piedi e pregarlo di restare lì con lei: ma Gaia, o Conflux che si volesse, aveva bisogno di lui, Nanée questo lo sapeva, e tale consapevolezza veniva prima anche dei suoi desideri.

Ti prego... Va' prima tu, altrimenti non riuscirei ad andarmene.
Mi raccomando però... Non dimentichiamo la piuma e l'inchiostro, voglio vedere una colomba in arrivo ogni settimana, d'accordo Nanée?


Anche se volessi, e non voglio... non potrei mai negarmi di scriverti delle lettere, non quando so che saranno l'unico contatto che potrò avere con te. - confermò la Druida, facendo un passo indietro: prese la chitarra e la ripose nella custodia prima di posarsela sulle spalle, come quando era arrivata lì, su quella sporgenza alta del Grand Canyon.

Si volse nuovamente verso di lui, gli si avvicinò un'ultima volta, e gli rubò un bacio quasi sofferto, triste: sentì Fuoco e Fulmine aggrapparsi quasi agli Elementi gemelli per non staccarsi, e il Vento spingerla invece dalla parte opposta, come a volerla aiutare ad acconsentire al favore che lui le aveva chiesto.
Riaprì gli occhi, velati di lacrime per un motivo che nemmeno avrebbe saputo spiegare, e gli fece un sorriso leggero, l'ultimo per quel giorno.

A presto, Yamato.

Sussurrò sulle sue labbra, sfiorandole un'ultima volta per poi chiudere definitivamente gli occhi e scomparire così, di fronte a lui, col ricordo della sua bocca sulla propria per protrarre quella sensazione il più a lungo possibile.
Quella sera, per la prima volta da quando era nata, Nanée andò a dormire con un pensiero fisso in mente, ma diverso da quello dei 26 anni precedenti...
Lui.

-Fine-


Spoiler:
Uso Incantesimo di Lv. 8: Parola del ritiro - teletrasporta il Druido ed un soggetto in un posto designato dove sono già stati entro 24 ore.
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