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Sheliak&Vega • Negozio di Musica • Hogsmeade • Inghilterra

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Messaggioda Elisabeth » 08/11/2012, 1:17

[In disparte con Cappie e Brianna ]


Elisabeth non riusciva a decidersi del tutto se aiutare o meno Cappie, alla Serpina cantare piaceva, ma, da un po’ di tempo aveva paura, si era bloccata e non riusciva più a canterare in pubblico, così si limitò a dire alle sue amiche che non era sicura di voler cantare con loro, anche se “The Tide is High”, la canzone proposta da Caroline Priscilla la conosceva, era una delle poche canzone pop che alla bimba piacesse, infatti la piccola amava tutt'altro genere musicale e già l’influenza dei suoi genitori era diventata molto più forte, dopo che la bimba aveva conosciuto Angelica.

Dai Elisabeth! Non sarai da sola su quel palco, saremo in tre!

La Serpina si lasciò convincere dalle parole di Brianna e dagli occhioni speranzosi di Cappie, non era possibile, non riusciva mai a dirle di no ed ora si era ritrovata immischiata in un’esibizione che nonostante tutto non era ancora del tutto convinta di voler fare.

Guardando le due bambine Elisabeth si sentì quasi rassicurata, era vero non sarebbe stata da sola e poi più che altro loro tre si sarebbero divertite che la loro esibizione fosse piaciuta o meno, e per la prima volta cominciò ad accarezzare l’idea di entrare anche lei nel coro.

La prima a rispondere fu ovviamente Brianna

Elisabeth, Cappie, faremo un figurone! E sarei molto molto felice se anche tu entrassi nel coro, Elisabeth!

Gli occhioni luccicosi di Brianna, convinsero la bambina a provare a cantare, male che andava in un modo o in un altro si sarebbe sbloccata, meglio farlo insieme a delle amiche che provare direttamente con la direttrice del coro.

Allora che dite? Andiamo a scrivere il nostro nome su quelle pergamene? Io devo ancora votare il costume …

La Serpina strinse le labbrine, ancora indecisa se accettare o meno la proposta di Cappie e Brianna

Se non lo faccio adesso non ci riuscirò più, ed io vorrei tanto chiedere alla Prof.ssa Vireau il permesso di utilizzare l’Auditorium, ma, questo implica far parte del coro.

La bambina ci pensò ancora un po’, ma, la voglia di poter toccare a scuola un piano, o un violino, le riempiva la mente

Ci posso riuscire, lo so che posso farcela, ma, da sola ho paura ... Ma io non sarò da sola ci saranno le mie amiche con me, se vuoi davvero quel violino devi per forza trovare il coraggio di esibirti, solo così potrai ricominciare ad amare davvero la musica proprio come un tempo, prima di che incontrassi Angelica.

Ecco spiegato il blocco della Serpina, era colpa di Angelica e della notte da incubo che le aveva fatto vivere qualche anno prima.

Va bene ci sto, prima però devo votare per il costume più simpatico.

Mentre la bimba si dirigeva verso i vasetti, Typhon annunciava la prima esibizione.

Bene, siamo giunti al momento precedentemente accennato dalla mia collega, il "karaoke".
Come suggerisce la frase, in base alle vostre scelte verrà messa una canzone particolare che canterete voi in singolo o in gruppo.
Una volta che chiamerò la persona o le persone, questi saranno invitati a salire velocemente qui dove sono io ed iniziare la loro esibizione.
Ho notato che in una delle richieste c'è stata la volontà di cantare un pezzo proprio, confermo che per un singolo ed unico caso sarà possibile, visto che non lo abbiamo proibito nella precedente informazione, ma da questo momento in poi chiedo a tutti di inserire titoli di canzoni esistenti, grazie mille... Bene, allora possiamo iniziare con Orion, che vorrebbe cantare "Set fire to the rain", il nostro DJ è pronto per far partire la base non appena glielo indicherai tu, vieni pure e gradirei un applauso per questo ragazzo che inaugura con la propria voce il nostro negozio.


La Serpina si fermò per guardare chi fosse questo Orion riconoscendo subito il teppistello di Diagon Alley.


[Sul palco con Typhon, Brianna e Cappie]


Ma la bimba era troppo agitata per ascoltare il bambino cantare, il piccolo palco adibito per le esibizioni del karaoke, aveva uno strano effetto sulla bambina l’attirava come la luce con le falene ed al tempo stesso la piccola vedeva come un mostro pronta a divorarla, ma, ormai aveva fatto una promessa e la bimba avrebbe mantenuto la sua parola ad ogni costo, anche se le sembrava di aver perso totalmente la voce, da quanto era spaventata, intanto Typhon si accingeva a presentare qualcuno che doveva cantare.

Ti prego non noi, per favore Prefetto Seal, non noi, non ora.

Ok ok, silenzio altrimenti faccio ritirare il biffet gratis dai banconi!
... Uhm, funziona.
Allora dicevo, adesso è il turno di tre bambine, i quali nomi corrispondo a Caroline Priscilla, Elisabeth e Brianna.
Se esibiranno in un brano più allegro e pop chiamato "The tide is high", chiedo cortesemente alle tre giovani cantanti di farsi avanti...
Jeremy, ci sei?


La bambina si sentì gelare il sangue nelle vene, non era possibile toccava già a loro, la piccola era terrorizzata, la fortuna era che essendo una Serpe e per giunta una Serpe estremamente orgogliosa avrebbe fatto di tutto per nascondere le sue paura, così di buon grado, stringendo le manine delle sue amiche, visto che lei al momento si trovava proprio fra le due amiche e tutte insieme si avviarono verso il palco, ma, qualcosa bloccò la bimba all’improvviso.

Non voglio cantare, ho paura.

Pensò la bimba spaventata, ma, il calore della manina ci Cappie e di Brianna le diedero il coraggio di salire su quel palco, la piccola nonostante gli sforzi non aveva superato del tutto quel maledetto blocco provocatole da Angelica e per giunta sembrava che la voce le fosse sparita del tutto, fu la piccola Cappie a ridarle coraggio, i suoi occhioni ed il suo sorriso in un certo senso l’avevano rassicurata, doveva pensare solo a divertirsi con le sue amiche e nient’altro.

Così fece un bel respiro profondo e salì sul palco, la base partì e le tre bimbe con Brianna al centro del trio, si accingevano ognuno a modo suo a superare le loro paure.

Ragazze riuscite a cantare tenendo in mano il microfono?

Sussurrò la bimba un attimo prima che la base partisse e riuscendo a fare in modo che le bimbe tenessero ognuna in mano un microfono in modo da potersi muovere (più o meno) liberamente sul palco.

Il DJ fece partire la base e le tre bimbe rimasero perfettamente in mobili rivolte sul lato destro del palco, le bimbe poco prima della loro esibizione si erano messe d’accordo su cosa fare mentre cantavano ed ora cercavano di dare il massimo e magari di superare le loro paura.

[yt]http://www.youtube.com/watch?v=pZSAA9q7eVg[/yt]


Come dicevo la base era partita e fino alla quarta battuta le piccole rimasero in mobili, poi lentamente iniziarono a muovere la spallina destra a tempo, con la musica e mentre effettuavano un piccolo passo per avvicinarsi al pubblico muovevano il braccio sinistro, quello che teneva il microfono verso la platea per poi riportarlo verso il muro.
A questo punto Brianna iniziò ad intonare le parole della canzone.

Spoiler:
Cappie ; Elisabeth ;Brianna; per tutte e tre le bimbe


Never give up, never give up


Più o meno come un automa, complice il vestito, poteva benissimo far credere che fosse colpa dell’abito se faceva fatica a muoversi, anche se si sforzava di apparire aggraziata Elisabeth ripetè i movimenti di poco prima per ben due volte fino a girarsi completamente verso la platea, il ritornello della canzone era partito è Cappie, Brianna ed Elisabeth continuavano a lottare contro i loro demoni, ora rivolte al pubblico, a tempo, almeno quello, alzavano le spalline e con le gambette incrociando i passi arretravano di un passo ed avanzavano poco dopo di un altro.

The tide is high but I'm holdin' on
I'm gonna be your number one

I'm not that kinda girl
Who gives up just like that
Oh, no


Finita la parte di Cappie, questa volta al centro del palco ci sarebbe stata Elisabeth, la musica, le sue amiche ed il semplice gusto di divertirsi con loro, senza pensare a chi le stesse di fronte la bimba cominciò davvero a divertirsi, proprio come quando cantava a casa il “Nessun Dorma” per la sua mamma ed il suo papà.
La lunga gonna le rendeva difficoltosi i movimenti, ma, i pochi semplici passi che doveva eseguire la piccola riusciva ad eseguirli tranquillamente, beh, doveva tenere con una manina la lunga gonna e con l’altra il microfono, quindi avendo le braccia occupate, poteva muovere solo ed esclusivamente le spalle aventi e indietro, con un movimento piuttosto ampio della gonna verso destra riuscì a girarsi verso la sinistra del palco dove cantando lei e le sue amiche fecero qualche passo in avanti, perché no provando anche ad ancheggiare un po’ e sempre con il viso rivolto verso quel lato del negozio ritornaro lentamente sui loro passi sempre a tempo di musica ed eseguendo gli stessi movimenti di poco prima.

Its not the things you do that tease and hurt me bad
But it's the way you do the things you do, to me
I'm not that kinda girl who gives up just like that
Oh, no


La Serpina fece un respiro profondo poco dopo il suo assolo, il suo demone la piccola stava riuscendo a sconfiggerlo ed ora cominciava a divertirsi, i passi del ritornello erano sempre gli stessi, un passo avanti ed uno indietro, cosa che Elisabeth eseguiva sorridendo e muovendo le spalline in su ed in già, ma, qualcosa sembrava stesse cambiando nella bimba, metà del muro che costituiva il suo blocco si era sgretolato e la piccola si stava veramente divertendo, ora le bimbe oltre a muoversi avanti ed indietro avevano aggiunto un paio di passi girate ora a sinistra ed ora destra, sempre mantenendo il tempo della canzone, mentre sui loro visini cominciava ad aprirsi il più radioso dei sorrisi.

The tide is high but I'm holdin' on
I'm gonna be your number one
The tide is high but I'm holdin' on
I'm gonna be your number one
Number one

Number one
Number one


Per tutto il tempo del ritornello Elisabeth era rimasta al centro del palco e del trio, ed ora si accingeva a spostarsi verso sinistra, lasciando il suo posto a Brianna, mentre Cappie passando loro dietro velocemente si posizionava alla sinistra della Delfina, era il turno dell’assolo della piccola e la Serpina continuò a sorridere e cercare di non inciampare nella gonna del suo vestito, mentre effettuava i soliti passi, camminata verso sinistra, ritorno in posizione originale, finito il ritornello le piccole passarono al ritornello.


Every girl wants you to be her man
But I'll wait right here, 'til it's my turn
I'm not that kinda girl who gives up just like that
Oh, no


The tide is high but I'm holdin' on
I'm gonna be your number one
The tide is high but I'm holdin' on
I'm gonna be your number one
Number one

Number one
Number one


Every time that I get the feelin'
You give me something to believe in
Every time that I got you near me
I know the way that I want it to be
But you know I'm gonna take my chance now
I'm gonna make it happen some how
And you know I can take the pressure
A moments pain for a life time's pleasure


Concluso anche questo ritornello le bimbe cambiarono nuovamente posizione, Cappie, andò nel centro, alla sua destra Brianna ad a sinistra Elisabeth.
La Serpina per la prima volta dopo molto tanto tempo si stava divertente e al diavolo il vestito, la bimba lasciò andare l’orlo e cominciò ad eseguire gli stessi identici passi delle sue amiche.
Prima le piccole fecero un giro completo portando il corpo avanti, a destra, in dietro ed a sinistra, mentre la musica rallentava e Cappie iniziava a cantare il suo assolo e le tre bimbe, come se avessero sempre cantato insieme sembravano una mente in tre piccoli corpi, alzavano le spalline su e giù e facevo piccoli passetti sul posto, adesso Elisabeth era di nuovo quella di un tempo, la bimba che adorava cantare e che viveva per la musica, quelle note che le scorrevano nelle vene e che improvvisamente sembrarono rianimarla.

Every girl wants you to be her man
But I'll wait right here, 'til it's my turn
I'm not that kinda girl who gives up just like that
Oh, no



Finalmente era arrivata l’ultima parte della canzone e mentre le tre bimbe contiavano a cantare sempre più scatenate, la Serpina cercò con lo sguardo Arianna che la stava guardando, la piccolo sorrise felice verso la sua amica e lla salutò con la manina, continuando ad alternarsi al centro del palco con le sue piccolo amiche, persino la gonna ormai non le creava più nessun problema, nei repentini cambi di direzione che le bimba eseguivano ora a destra ed a sinistra.

The tide is high but I'm holdin' on
I'm gonna be your number one
The tide is high but I'm holdin' on
I'm gonna be your number one
Number one
Number one
Number one


Every time that I get the feelin'
You give me something to believe in
Every time that I got you near me
I know the way that I want it to be
But you know I'm gonna take my chance now
I'm gonna make it happen some how
And you know I can take the pressure
A moments pain for a life time's pleasure


Finita la loro piccolo esibizione le bimbe euforiche si abbracciarono, Elisabeth aveva sconfitto il suo demone e sperava che anche le sue amiche ci fossero riuscite.

Avete visto ci siamo riuscita e siamo state bravissime. Ragazze avete una voce bellissima. Dai scendiamo altrimenti il Dragone qui ci porta tutte e tre giù di peso dal palco.

Le piccole scesero da quel palco più veloci della luce e si diressero verso i divanetti, pronte per qualche marachella, ormai il trio sembrava consolidato e perché no potevano anche diventare compagne di scorribanda, magari potevano anche far rivivere i leggendari malandrini, ma, questo è tutta un’altra storia.
Ultima modifica di Elisabeth il 08/11/2012, 17:17, modificato 4 volte in totale.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 08/11/2012, 1:22

[Con Jorge, Kayleen, Elisabeth, Liling, Brianna, Orion, Paul,Ethan Travis e Miyabi => Ai divanetti]


La sfida lanciatole dal delfino era stata accolta: Cappie avrebbe cantato, sarebbe salita su quel palco e avrebbe mostrato a tutti di cosa era capace. Ma non da sola. Non sarebbe mai riuscita ad affrontare quella folla da sola, non ancora, e la presenza di un’altra appartenente al Coro, Brianna, e della sua amica Elisabeth le aveva fatto venire in mente l’idea giusta. Dopo averle portate con sé in disparte, la piccola si era affrettata a spiegare loro la situazione e a cercare di convincerle a cantare insieme a lei. Quella che sembrava avere più rimostranze da fare era proprio la serpina, ma ben presto, sotto l’insistenza della tassetta e della delfina, si era anche lei convinta a partecipare all’esibizione. Quindi, dopo aver scritto i loro nomi su un fogliettino di carta e averlo inserito nell’apposito contenitore, la giovane strega ritornò tutta soddisfatta al proprio posto, un sorrisetto di sfida che le aleggiava sulla bocca, mentre senza una sola parola continuava sorseggiare la propria Burrobirra, aspettando impaziente il momento in cui sarebbe salita sul palco. La prima persona che Typhon chiamò ad esibirsi fu Orion, che si scoprì essere il ragazzino che stava chiacchierando tranquillamente con Jorge e gli altri. La bambina applaudì come tutti gli altri, mentre il Grifo saliva sul palco e cantava, tuttavia i suoi pensieri erano concentrati altrove: la giovane strega stava ripassando mentalmente ogni singola parola della canzone, sperando vivamente di non sbagliare neanche una battuta e soprattutto di non stonare. Era infatti straconvinta che se la Vicepreside l’avesse beccata a sbagliare anche solo una nota l’avrebbe cacciata senza tanti problemi fuori dal Club, senza alcuna possibilità di redimersi. Si ritrovò quindi spaesata quando tutti iniziarono ad applaudire il giovane Orion, non sapendo nè come nè perchè, ma battendo anche lei automaticamente le mani, mentre cercava di mantenere la propria mente lucida.

Forza Cappie! Ce la puoi fare!

La tassetta non sembrava l'unica ad essere agitata: anche la sua amica Elisabeth era in preda forse alle sue stesse emozioni, sebbene la ragazzina non potesse capacitarsi di tali sentimenti. Nel frattempo, Orion sembrava essere sceso dal palco ed era arrivato al loro tavolo: il Grifo sembrava già abbastanza in confidenza con il fratellino Jorge, il quale invece aveva preso in antipatia l'altro Girfondoro Paul. In ogni caso, la piccola li salutò entrambi, presentandosi col nome di Cappie e ritornando velocemente a mangiare un altra pizzetta, quando un annuncio improvviso le fece scattare in alto la testa.

Ok ok, silenzio altrimenti faccio ritirare il biffet gratis dai banconi!
... Uhm, funziona.
Allora dicevo, adesso è il turno di tre bambine, i quali nomi corrispondo a Caroline Priscilla, Elisabeth e Brianna.
Se esibiranno in un brano più allegro e pop chiamato "The tide is high", chiedo cortesemente alle tre giovani cantanti di farsi avanti...
Jeremy, ci sei?


[Sul palco => Con Elisabeth e Brianna]


Per la barba di Merlino, tocca a noi!

La strega scattò in piedi, come un'automa, lasciando al proprio posto il sacco che aveva cucito con tanta cura: difficilmente infatti sarebbe riuscita a cantare con quello in testa. Fece un bel respiro, poi un altro e poi un altro ancora, fino a quando sul suo volto non spuntò un sorriso: doveva affrontare qualsiasi cosa con allegria e tutto le sarebbe apparso meno brutto. Ed era proprio quello che stava facendo la ragazzina, sorridere fino allo sfinimento, elargendo quel suo piccolo attimo di felicità alle sue compagne di canto, Brianna ed Elisabeth. Soprattutto a quest'ultima, vista la sua reticenza, la tassetta strinse per un secondo la mano, se lei lo avesse voluto, dandole un po' del suo coraggio. In fondo, lei poteva anche sopportare un'umiliazione, ma la giovane Serpeverde? Lei non faceva parte del Coro, poteva anche sbagliare (sebbene Cappie pensasse che avesse molto più talento di lei): ma la piccola non avrebbe mai permesso una cosa del genere. Quindi, dopo quel piccolo attimo di intesa, le tre salirono sul palco, agitate, nervose, emozionate, posizionandosi ognuna al proprio posto. Avevano deciso in fretta e furia di arrangiare una sorta di balletto, un'arte della quale Cappie non era molto pratica. Tuttavia i passi erano molto semplici e lei si sentiva abbastanza in grado da poterli fare.

Ragazze riuscite a cantare tenendo in mano il microfono?

Rispose solo con un cenno di assenso alla Serpeverde, per poi concentrarsi nuovamente su ciò che avrebbe dovuto fare.

Diamine...quanta gente!

La bambina evitò accuratamente di guardare in direzione di Monique, gli occhi azzurro-ghiaccio della Vicepreside infatti l'avrebbero fatta sentire molto più agitata di quanto già non fosse. Sempre col sorriso sulle labbra, la piccola sentì le prime note della canzone risuonare per tutto il locale, mentre lei rimaneva immobile, come avevano deciso di iniziare.

Spoiler:
Cappie, Elisabeth, Brianna, tutte e tre le bambine


The tide is high but I'm holdin' on
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Who gives up just like that
Oh, no


E la prima è andata!

Pensava la tassetta, mentre si muoveva a tempo con la musica e con le altre ragazze.

Muovi le spalle...passo avanti e passo indietro, non essere rigida e sorridi sempre...

continuava a ripetere la ragazzina, eseguendo tutto quello che si diceva mentalmente, sperando vivamente di non sembrare proprio una completa imbranata in quello che stava facendo. Però alla fine... si stava davvero divertendo! Era una sensazione che non aveva mai provato prima: stare al centro dell'attenzione, esibirsi e avere tutti gli occhi puntati su di sè...era una sensazione a dir poco...inebriante! Man mano che continuavano a ballare e cantare, la ragazzina si sentiva sempre più sicura di sè, riuscendo a mettersi alle spalle la paura di sbagliare e pensando solo a divertirsi. E chi l'avrebbe mai detto che le sarebbe piaciuto così tanto? Lei di sicuro no! Avrebbe dovuto ringraziare Vergil di averla spronata senza volerlo ad entrare nel Coro: se ogni spettacolo le dava le stesse identiche sensazioni, be' ne avrebbe fatti ancora tanti altri!

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Oh, no


Vai così Ellie!

pensava, ripetendo nuovamente il ritornello e continuando con quella loro specie di balletto, mentre l'adrenalina si impossessava della piccola, che ora aveva le guance leggermente arrossate ma vivide proprio come i suoi movimenti e la sua voce su quel palcoscenico. Forse le lezioni con la Vireau erano veramente servite a qualcosa!

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Oh, no


Grande Brianna!

Stavano decisamente facendo un figurone, almeno così credeva Cappie, mentre si spostavano nuovamente, dopo il ritornello, facendo in modo che fosse proprio lei a prendere ora il posto centrale per cantare l'ultima strofa da solista.

Every girl wants you to be her man
But I'll wait right here, 'til it's my turn
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Oh, no


No, decisamente lei non era il tipo che si arrendeva tanto facilmente. E nel cantare quelle parole, la giovane strega sentiva che erano vere, che erano sue e che poteva riferirle ad una persona in particolare, una persona che in quel momento non era presente. Un enorme sorriso accompagnò quell'ultima strofa, mentre ora ripetevano tutte e tre insieme per la terza ed ultima volta il ritornello, la piccola cantando con tutta la foga che sentiva in quel momento, dimentica di essere sopra ad un palco ad esibirsi.

Every time that I get the feelin'
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I know the way that I want it to be
But you know I'm gonna take my chance now
I'm gonna make it happen some how
And you know I can take the pressure
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La canzone finì, lasciando la ragazzina esausta e col fiatone, ma ancora euforica e felice. Fu la prima a correre incontro alle sue compagne, abbracciandole con forza senza dare loro possibilità di scelta e notando forse con un certo stupore come anche Elisabeth sembrasse eccitata quanto lei per ciò che avevano fatto.

Avete visto ci siamo riuscita e siamo state bravissime

Si! Ce l'abbiamo fatta! Ce l'abbiamo fatta!

Rispose urlando e saltellando, mentre si staccava da quell'abbraccio per permettere alle due bambine di riprendere fiato dalla sua troppa esuberanza.

Ragazze avete una voce bellissima. Dai scendiamo altrimenti il Dragone qui ci porta tutte e tre giù di peso dal palco.

Io sono convinta invece che ci farebbe fare volentieri un bis!

disse allegra, ma accettando di buon grado il consiglio dell'amica e seguendola giù dal palco, dirigendosi nuovamente verso i divanetti in direzione del fratellino.

Hai visto, delfino diffidente?

disse, facendogli la linguaccia, per poi buttarsi fra le sue braccia e abbracciarlo forte, sempre se il giovane Jorge glielo avesse permesso: se anche lui l'avesse stretta a sè, avrebbe sentito quanto forte stesse battendo il cuore della sua sorellina...
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Messaggioda Brianna » 08/11/2012, 11:43

[sul palco con Caroline Priscilla ed Elisabeth]


Le tre bambine si erano finalmente decise, avrebbero cantato insieme “The tide is high” davanti a tutta la scuola, e non solo; Cappie aveva scritto il bigliettino per la loro esibizione mentre Brianna votava quello che per lei era il costume migliore della serata.

Avevano ascoltato il primo bambino che si era esibito, Orion, che, in qualche modo era riuscito a far commuovere la piccola Brianna.
Dopo che Orion aveva finito la sua esibizione, Typhon era salito nuovamente sul palco, e stava per annunciare chi sarebbe stato il prossimo ad esibirsi, mentre la gente chiacchierava, mangiava, si divertiva… visto che sembrava nessuno lo stesse ad ascoltare, aveva esordito con un “Ok ok, silenzio altrimenti faccio ritirare il buffet gratis dai banconi!” la minaccia del ragazzo sembrò funzionare, perché ottenne un po' di attenzione, forse nemmeno lui, però, si aspettava davvero che funzionasse, infatti disse poco dopo “... Uhm, funziona.”

Allora dicevo, adesso è il turno di tre bambine, i quali nomi corrispondo a Caroline Priscilla, Elisabeth e Brianna.
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NO, ma come?? Tocca già a noi??” la bambina fu presa dal panico, certo sapeva che sarebbe dovuta salire su quel palco, era stata lei stessa a dare l’ok, ma non si aspettava di salirci così presto, il suo cuore accelerò il battito quando una scarica potente di adrenalina le si riversò nel sangue; si guardò intorno, mentre gli altri aspettavano che le tre bambine salissero sul palco; il cuore che batteva furioso nel petto; per un momento sembrò che qualcuno avesse spento l’audio, ma non durò che un istante; poi vide il tavolo degli insegnanti e cercò di incrociare lo sguardo della vicepreside, la persona che le stava davvero insegnando a cantare, per avere una sorta di incoraggiamento, quindi fece un gran respiro profondo e,per mano con le altre bambine, si avviò verso il palco.

Arrivata su, si guardò intorno… c’era davvero tantissima gente!, Si voltò a guardare le altre due bambine, entrambe poco più grandi di lei, poi sentendo il sussurro di Elisabeth “Ragazze riuscite a cantare tenendo in mano il microfono?”annuì nella sua direzione, quindi cercò di sistemare il buffo cerchietto che portava in testa – un gesto fatto piu per rassicurare se stessa , che altro – e le prime note della canzone si sparsero nel locale.

E allora accadde il miracolo, quello che accadeva sempre quando cantava… non importava quanta gente ci fosse, quanto brusio ci fosse, Brianna riusciva ad estraniarsi da tutto ciò che la circondava, rimanevano soltanto lei e la musica… le parole sgorgavano dalle sue labbra, mentre i movimenti del corpo, a ritmo con la canzone in un piccolo balletto deciso da tutte e tre, accompagnavano quella melodia.

Aveva iniziato lei a cantare al momento giusto

Never give Up, never give Up

La bambina era completamente immersa nella canzone, sembrava quasi che le parole uscissero da sole, che la bambina avesse una sorta di pilota automatico, mentre con le altre due cantava la parte del coro

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Lei sarebbe stata la numero uno… era ancora troppo piccola per capire davvero il senso di quelle parole, ma per lei aveva assunto un altro significato… essere la numero uno per mamma e papà, e ovviamente per la sorellina, renderli orgogliosi e fieri di lei… e dal momento che aveva scelto di cantare, non era molto sicura che mamma e papà lo fossero davvero, ora, fieri di lei.

Per poi lasciare la parola a Cappie, e con essa, il centro del palco

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Ora toccava ad Elisabeth, era il suo momento… le lanciò uno sguardo di incoraggiamento, sapeva quanto la sua amichetta fosse stata reticente, ma… la bambina era bravissima! Il suo viso si era aperto in un sorriso radioso che le aveva illuminato il volto, segno che si stava divertendo… l’idea di Cappie era stata bellissima!

Dopo un altro ritornello, toccava a Brianna, che si poneva ora al centro del trio, un sorriso estatico dipinto sul volto mentre le parole uscivano dalle sue labbra

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Oh, no


Le parole, come i movimenti, erano usciti dalla bambina in modo molto naturale, la paura del palco che aveva provato all’inizio era sparita, sostituita dalla voglia di cantare, dallo stare bene e dal divertirsi che le trasmettevano la canzone e i movimenti che la accompagnavano.

Poi di nuovo il ritornello ed infine di nuovo Cappie… la bambina la guardò sorridendo mentre questa prendeva il posto al centro delle 3 bambine… cantava bene, come faceva a dire che non era capace? Era stato un bene che Jorge alla fine avesse sfidato la tassetta, a parere di Brianna la loro esibizione stava andando alla grande.

Quando l’ultima parola del ritornello si spense, le tre bambine si guardarono felici,mentre Cappie, la piu esuberante del gruppo, le stringeva in un abbraccio quasi soffocante, abbraccio che Brianna ricambiò con calore
CE l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta!
Brianna non avrebbe saputo dire chi delle altre due bambine avesse parlato, era troppo stordita dal meraviglioso risultato che aveva ottenuto al suo primo – per così dire – battesimo del fuoco, ma ne era immensamente felice.

Ragazze avete una voce bellissima. Dai scendiamo altrimenti il Dragone qui ci porta tutte e tre giù di peso dal palco.

No Elisabeth, abbiamo una voce bellissima!tutte e 3!

Io sono convinta invece che ci farebbe fare volentieri un bis!

Quindi accettando anche Brianna il consiglio di Ellie, si accinse a scendere dal palco per tornare verso il gruppo dei bambini dov’era prima, lanciando poi uno sguardo in direzione della professoressa Monique Vireau… l’aveva sentita cantare? Era andata bene? Avrebbe voluto sapere cosa ne pensava della loro esibizione, magari gliel’avrebbe chiesto durante una prova del coro… per ora era assolutamente felice della loro esibizione, lei si era divertita e, a giudicare dalle espressioni delle sue amichette, era probabile che fosse così anche per loro, ed in quel momento era la cosa piu importante.

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Messaggioda Veronique » 08/11/2012, 13:39

[Ai divanetti - con Monique, Celine, Tisifone, Logan, Lucas, Ferdy]


Suo padre non l'aveva preparata in alcun modo ad un possibile incontro con la sorella più grande - a dirla tutta non sapeva nemmeno che quell'incontro stesse avvenendo - ma colei che si trovava davanti paradossalmente era proprio ciò che Veronique voleva: che gusto ci sarebbe stato, infatti, a scontrarsi con una donna impaurita, silente e incapace di reagire?
No, sarcasmo e ironia sembravano essere le doti di Monique, e per la sorella tutto ciò rendeva il loro incontro solo più interessante.

Al momento non sei la mia famiglia più di quanto lo sia Nicholas.

In effetti non siamo unite quanto dovremmo... anche perché mi sembra che tu abbia ben altri rapporti familiari di cui occuparti, o mi sbaglio?

Replicò la bionda, con un sorrisetto saputo mentre lo sguardo occhieggiava verso Tisifone: aveva promesso a Ryan che non avrebbe parlato direttamente di ciò che sapeva, ed infatti quelle informazioni erano celate sotto mezze battute che però, ne era sicura, non avrebbero trovato seguito.

Già, chissà come ho fatto ad abbandonarlo dopo anni di torture e la consapevolezza di essere per lui solo un'arma di distruzione...

Gli occhi scuri di Veronique si posarono all'istante su Celine dopo quelle parole da parte della sorella, avendo notato come la bionda sembrasse quasi sul punto di ridere per la battuta della sua cara amica.

Ti conviene non fare troppo la furba, cara Sauvage... ci sono fin troppe cose che non sai, e che prima o poi mi prenderò la briga di raccontarti.

Pensò mentre Monique annuiva, lasciando intendere che era pronta ad incontrarla quando la sorellina lo avesse voluto, ovviamente non ad Hogwarts, non era certo così stupida... ma in fondo la più grande delle Vireau possedeva una grandissima villa a Londra, quindi perché non sfruttarla?

Sai dove trovarmi, immagino.

Ci puoi giurare.

Commentò Veronique in risposta, mettendo subito dopo in chiaro quali fossero le sue intenzioni: era venuta lì per conoscere la sorella, per avere un primo contatto con lei, ma a parte questo era del tutto intenzionata a rimanere lì e fare la brava prima di andarsene con Ferdy; quindi se una delle due amiche di Monique avesse anche solo provato a fare un mezzo movimento sbagliato, sarebbero stati Logan e Lucas, i loro compagni, a pagarla.

Comodo… forse così riuscirei ad avere la totale attenzione degli studenti durante le mie lezioni.
In ogni caso non ho intenzione di attirarmi le ira della Bergman per aver permesso che la Scuola perdesse altri due valenti docenti.


Se Tisifone rimase del tutto imperturbabile alle parole di Veronique, dimostrando un auto-controllo quasi inumano, Celine non fu così brava, dimostrando non a parole ma a gesti cosa pensava di quella minaccia, e quanto probabilmente avrebbe voluto prendere Veronique a calci, pugni e Schiantesimi: di contro, la biondina le fece un sorrisetto divertito per quanto furono le successive parole di Monique a tranquillizzare la situazione.

Nessuno farà niente, puoi starne certa.
Vogliamo solo che tutto fili liscio fino alla fine.


Avevano raggiunto un accordo quindi, e quello era ciò che voleva Veronique: per questo non ebbe alcun problema a riunire nella conversazione anche i maschietti, facendo cenno a Ferdy di andarsi a sedere accanto a lei per ascoltare insieme la nuova esibizione che sarebbe iniziata di lì a poco; in fondo stavano insieme per il mondo, no? Ed era meglio mantenere le apparenze.

Di sicuro alcuni di loro sono molto bravi o mirano a diventarlo.
In quanti fanno parte del coro?


Caroline Priscilla e Brianna per il momento, anche se immagino che ascoltare le performance degli studenti mi darà modo di scovare nuovi talenti per il coro.

Non replicò a quelle parole, posando - qualora Ferdy le si fosse seduto accanto - la testa sul suo petto con un sorriso soddisfatto: sapeva bene, lo immaginava, che Monique in quanto anima buona, fin troppo per i suoi gusti, mal vedesse quel rapporto tra i due, che temesse per Stone e la sua incolumità... ed era questo che la divertiva, l'idea di farle del male anche solo corrompendo l'anima di un suo collega - e forse anche amico.

Sei fortunata che in questo momento ci siano problemi più grossi della nostra disputa da risolvere... ma non temere, verrà il momento anche per quello... ma pétite...
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Messaggioda Aryanne » 08/11/2012, 14:42

[Ad un tavolo - con Robyn => A ballare in mezzo al negozio]


Non ho mai saputo se credere o meno nel destino, sai?
E' una cosa così immensa che difficilmente ci penso seriamente, preferisco lasciarmi trasportare dagli eventi senza voler sapere se vengono indotti o meno da qualcosa, ma nonostante tutto credo che la fortuna giochi sempre un suo ruolo fondamentale...


Io credo che un minimo di predestinazione ci sia.

Replicò Arianna, facendo spallucce. Non erano argomenti che affrontava spesso - con chi avrebbe potuto farlo poi? - ma se capitava l'occasione di potersi confrontare a riguardo beh, che male c'era a coglierla? Fermo restando che poi ognuno poteva continuare a pensarla come meglio credeva.

Come se il destino ci mettesse davanti a delle situazioni obbligate, che dovremmo affrontare per forza, lasciandoci però liberi di decidere come andranno a finire in base alle nostre azioni.
Un modo come un altro per lavarsene le mani, insomma.


Aggiunse con un mezzo sbuffo divertito: prendendo l'esempio suo e di Vastnor, era convinta che il destino l'aveva in qualche modo obbligata a ritrovarsi nella condizione di poter diventare sua apprendista... ma era stata lei, con la sua determinazione, a far sì che questa possibilità divenisse concreta.
Intanto Robyn le aveva parlato un po' di sé, dimostrando di possedere con Arianna diversi punti in comune che la Ricciardi non si fece problema a sottolineare.

E pensa, questa è solo la superficie.

Sorrise a quelle parole, in effetti se si pensava che quella era solo la punta dell'iceberg - un'espressione che sentiva spesso pronunciare da sua padre e di cui era piuttosto sicura di averne compreso il significato - c'era quasi da aver paura di quanto i due sarebbero potuti eventualmente risultare affini; ma la Draghessa non era una ragazza come tante, una di quelle che ci stava per una notte e poi ognuno per la sua strada... o meglio, lo era stata in passato, ma ora non aveva più intenzione di esserlo.
Per questo mise subito dopo in chiaro le cose, spiegando a Laars che se voleva quel tipo di compagnia da una notte per divertirsi qualche ora e poi basta beh, era seduto al tavolo sbagliato; se invece avesse voluto qualcosa di più serio... no, lei non era disponibile. Peccato che mentre lo diceva annuiva, quasi a confutare quelle sue stesse parole.
Stava giocando col fuoco? Probabilmente sì, com'era probabile che di sicuro si sarebbe scottata, ma mentre le tre bambine salivano sul palco dopo l'annuncio di Typhon, voltando appena lo sguardo la Ricciardi comprese che Robyn non era più seduto di fronte a lei.

Meglio così... almeno non ha perso tempo, ed io ho evitato d'illudermi per niente.

Si disse la Dragargenteo, riflettendo sul fatto che forse era la cosa migliore anche per se stessa, perché in fondo c'era Vergil e per quanto avessero litigato forse avrebbero potuto aggiustare le cose, e...

Posso farla ballare Principessa?

Sobbalzò quasi nel sentire la voce di Laars al suo orecchio, voltando di scatto la testa per ritrovarsi a poca distanza da lui, dal suo sorriso divertito, malizioso e furbo che in un momento scacciò dalla mente di Arianna qualsiasi altro pensiero, che fosse collegato a Vergil, a Typhon, alla festa o chissà a cos'altro.

Sei ancora qui...

Sussurrò la Draghessa con aria incredula, non riuscendo ad opporsi - e probabilmente non volendo farlo - a Robyn e finendo così in piedi, tra le sue braccia, con una mano intrecciata alla propria e l'altra poggiata sul proprio fianco, a ballare sulle note della canzone con la quale il trio si stava esibendo così bene.

Sono assolutamente spiacente che tu non sia disponibile, perché purtroppo come vedi sono un pirata, ed un pirata non segue le regole... Ti rapirò e chiederò un riscatto così alto alla tua famiglia che si troveranno costretti a lasciarti per sempre con me...

Potremmo rimandare il rapimento fino a che non ho preso il diploma? - domandò allora Arianna, lasciandosi coinvolgere in quel ballo assurdo visto che nessun altro si stava scatenando come loro... ma era una festa, quindi perché non farlo? - Poi prometto di fare la brava vittima e lasciarmi sequestrare per tutto il tempo che vorrai. E nel frattempo - e fece un piccolo sorrisetto divertito - visto che sei così amico della Vireau, potresti venire a trovarmi a Hogwarts.

Lo propose, quasi sicura che non avrebbe mai accettato: una prova? No, semplicemente era convinta che difficilmente lui avrebbe fatto una cosa del genere per qualcuno che conosceva appena; si poteva dire che la litigata con Vergil l'avesse un po' negativizzata, in questo senso.
Intanto, l'esibizione delle bambine proseguiva e quando Elisabeth la salutò con la mano Arianna ricambiò il gesto, facendole l'occhiolino e applaudendo poi alla fine della canzone.

Sono state brave, vero?

Domandò verso Robyn, rendendosi forse davvero conto solo in quel momento che si trovava ancora tra le sue braccia.

... che ne dici, torniamo a sederci?
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Messaggioda Paul » 08/11/2012, 14:43

[Divanetti, con Brianna,Elisabeth,Jorge,Liling.]

Paul salutò Orion,ma subito lui se ne scappò sul palco chiamato a gran voce, quindi conobbe un ragazzo che si era intromesso nella discussione.

No no, non devi essere felice di conoscermi, devi temermi.


Disse Jorge con voce arrogante,ma Paul continuò, complimentandosi con lui per il bel costume,ma neanche il complimento sembrò renderlo più allegro.

Ma che sei un Purosangue travestito da Grifondoro?Non sono un mimo sono Pierrot!

Oh certo Pierrot...scusa non lo avevo capito subito...

Disse Paul restando più distaccato di prima, dopodichè si allontanò di qualche passo.

Ok...ho capito non gli vado a genio...meglio allonanarsi...

Dopodichè Orion cantò la sua canzone, ed appena scese dal palco ricominciò la conversazione di prima dal punto in cui si era interrotta.

Mi chiamo Orion Crimson, anche io sono Grifondoro... purtroppo.

Paul ci rimase così male. Lui aveva sperato fin dall'inizio di finire in Grifondoro, e questo ragazzo era triste?

Complimenti per la canzone ma...perchè dici così? Secondo me Grifondoro è una splendida casata...

Il cappello parlante mi ha smistato là preso dallo sfinimento: ho tentato di chiedergli di non stare in alcuna casa, ma non ha accettato.

Alchè Paul disse-

Credo che per stare qui si debba essere in una casata per forza...

Dopodichè attaccò di nuovo la musica e sul palco salirono Elisabeth,Brianna e un altra ragazza. Cantavano "The tide is high"

Questa canzone la ricordo...la ascoltavo sempre da bambino...

Le tre bambine cantavano benissimo, come Orion d'altronde, e quando la canzone finì Paul ci rimase quasi male. Era davvero una bella canzone, infatti appena Elisabeth,Brianna e l'altra ragazza scesero dal palco Paul si complimentò subito.

Bravissime tutte e tre! Avete cantato benissimo!

Spoiler:
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Messaggioda Simon » 08/11/2012, 18:34

Sheliak & Vega - Festa inoltrata


Il passo era lento del Professore...avanti ed indietro difronte al nuovo negozio di musica, c'è davvero tanta gente, e la cosa lo preoccupava alquanto, visto poi come era conciato in volto...fece un respiro profondo sistemandosi meglio il vestito che aveva preso per la festa, un Trench di pelle nera che arrivava fino ai polpacci e sotto un dolcevita nero...anfibi e jeans strappati dello stesso colore...Sembrava un Corvo...anche se forse doveva essere questo il costume, ma lui non lo conosceva quindi...

"Ma siamo sicuri che dovevo venire per forza? E se faccio una figuraccia? E poi guarda quanta gente, è tantissima, non sono abituato...no...non vado...capiranno, eh si capiranno, magari mi invento una scusa...ma no...devo...devo cominciare a comportare come una persona normale..."

Pensò il professore prima far scende i capelli lungo il viso e riprendendoli con le mani in modo da sporcarli con il cerone bianco che adesso copriva tutto il suo viso...

Immagine

Lo sguardo è fisso sull'entrata del negozio,i suoi occhi verdi come i prati della Scozia dritti, un respiro bello profondo facendo qualche passo verso l'entrata, tentennando prima di superarla...e quello che vide era la cosa più strana con la quale aveva avuto a che fare, tantissima gente, che balla, che canta, poteva riconoscere Caroline Priscilla, Elisabeth e Brianna sul palco a cantare una canzone molto orecchiabile...fece un sorriso verso le tre ed un cenno con la testa...lo sguardo si fermò anche verso Jorge e Kayleen che si trovavano nella stanza insieme ad altri ragazzi...

"I ragazzi stanno proprio crescendo a vista d'occhio, credo che non mi sono mai sentito così fiero in vita mia...certo...non è merito mio, ma sapere che in loro c'è anche qualcosa insegnato da me...adesso capisco...l'orgoglio dell'insegnante..."

Muoveva la testa seguendo il ritmo della canzone, e quando finì battè le mani forte, come tutti del resto, si girò poi e notò i suoi colleghi, non sapeva che fare...ma alla fine decise di avvicinarsi, ma giusto per fare un saluto...non per dare fastidio...

Buon...Buona sera...

un mezzo sorriso verso Lucas, Tisifone, Monique ,Logan,Ferdy e Celine ed infine deglutì sonoramente sperando di non sembrare ridicolo con il suo costume...
Nel frattempo la testa girava a destra e sinistra cercando di intravedere altri visi conosciuti ma niente di particolare...quindi rimase fermo in piedi davanti a loro attendendo qualche risposta...
Seth non era presente alla festa, era rimasto nella stanza di Simon a sonnecchiare un poco, fece un secondo respiro profondo andando lentamente a portare le mani in tasca...
Simon
 
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Messaggioda Typhon » 08/11/2012, 19:19

- INTERNO NEGOZIO "SHELIAK & VEGA" - DURANTE ESIBIZIONI -


Le tre bambine che si erano decise a proporre la loro esibizione parevano abbastanza cariche e pronte a dare il meglio di loro, se non altro quello che Typhon doveva riconoscere era che sapevano come calcare la scena e rendersi di essa protagoniste.
Ognuna aveva un modo di fare differente, c'era quello neutro e pulito di Brianna che con la sua genuinità strappava non pochi sorrisi.
Poi c'era Elisabeth, quella che appariva molto come la leader del gruppo, con una voce forte, calda e sicuramente molto più matura per una bambina della sua età, con ancora qualche imperfezione ma tutto sommato gradevole e promettente.
Infine, Caroline Priscilla, quella che si dava più da fare per sprizzare musica da tutti i pori.
Una bambina che aveva una dote difficilmente riscontrabile in tutte le altre della scuola: l'eterno sorriso sulle labbra, unito a quel modo sbarazzino e svampito che di certo un giorno avrebbe conquistato tanti cuori.

Ma ti pare normale che adesso mi devo anche mettere a commentare mentalmente il prossimo?
Tsk... Parker...


Scosse il capo, mentre incrociava le braccia al petto ed osservava in lontananza una cosa che lo lasciò piuttosto stranito, a tratti scocciato di molto.
Arianna stava ballando con quel ragazzo e per altro era l'unica ad aver fatto una cosa simile fino ad allora, ma in fondo il Seal sapeva bene quanto lei sapesse essere largamente audace quando ne sentiva il bisogno.
Geloso di Robyn? In parte, quella parte sempre legata ad Arianna nel profondo, ma in primis preoccupato per quel pirata che sembrava aver deciso totalmente di portare via con se la bionda principessa e di sicuro non prometteva niente di buono.
Da quando si era messa con Vergil, Typhon aveva conosciuto una Ricciardi molto più sensibile e meno pronta a lasciarsi andare tanto per, questo unito poi alla sua maturità in veloce crescita.
Per questo temeva che un qualsiasi bel faccino idiota potesse approfittarsi di lei e del suo momento di debolezza per godersela l'intera notte e poi scaricarla... Trovarsi Arianna poi triste e sconfortata?
Quello lì non l'avrebbe passata liscia nel caso.
Lanciò un'occhiata veloce ed eloquente ad Alexis, come a chiederle di farlo calmare anche solo con un sussurro da lontano, mentre stringeva il pugno e quasi era tentato di scendere dal palchetto e buttare fuori a calci l'ennesimo capellone in mezzo ai piedi della prefetta.
Purtroppo il tempo stringeva e Ty fu costretto a desistere per ora dal fare quella irruzione in mezzo all'improvvisata coppietta, visto che la canzone andava terminando e con essa aumentavano gli applausi e la richiesta per l'artista successivo ed improvvisato.

Porca troia!

Sbuffò, non visibilmente, di certo non desiderava mostrare le proprie emozioni a degli sconosciuti, così si limitò a muoversi verso il palco annuendo ad ognuna delle tre ragazzine al termine dell'esibizione per far capire loro che aveva gradito anche lui il modo con il quale avevano interpretato la musica, trasformandola in un motivo orecchiabile e fornitore di sorrisi per tutti i presenti.
Gli faceva un poco strano doversi relazionare tanto con la gente, in veste di presentatore poi, ma per fortuna quella era una tantum, un caso eccezionale insomma, poi, dal giorno successivo, sarebbe diventato un semplice ed onesto commerciante volenteroso di guadagnare e non deludere i clienti, fine del discorso.
Prese un altro dei foglietti lasciati nel vaso rosso, osservando il prossimo nome con il successivo nome di canzone da sfruttare per garantire la performance musicale, inarcando il sopracciglio sinistro nel leggere l'identità della bambina che aveva richiesto di esibirsi.
In un primo momento non ci credette, sicuro di essersi quasi sbagliato, conoscendo la persona più che altro, ma alla fine, leggendo il titolo strano e decisamente straniero richiesto, non c'erano molti dubbi e quindi, con una leggera alzata di spalle, Typhon si diresse verso Jeremy per parlargli in fretta e dargli le direttive da seguire.

Allora, trovami lo spartito di questa canzone con relativa traduzione, poi incantalo e fanne più copie, distribuendole a tutti, altrimenti non ci capiranno nulla... Ah e, Jeremy... Registra questa ragazzina, c'è un'idiota che se la sta perdendo e visto che non lo avrebbe mai immaginato lui stesso...

Ty, vuoi davvero fare un favore ad un altro ess-...

Sta' zitto e registra, altrimenti mi prendo il 99% del tuo stipendio di stasera.

Non attese nemmeno risposta da Jeremy che di seguito si preoccupò di duplicare i fogli di pergamena con la traduzione della canzone e iniziare così a distribuirli a tutti i partecipanti alla festa, mentre Typhon tornava sul palchetto, deciso a chiamare lì sopra la prossima piccola cantante in arrivo.
Qualche piccolo colpo di tosse, un'occhiata eloquente sul DJ il quale gli diede conferma che era tutto pronto e dunque, senza particolari obiezioni di mezzo, Seal poteva tornare a richiamare l'attenzione di tutti i presenti con uno sguardo serio e sicuro.

La prossima bambina che si esibisce si chiama Miyabi Fuyutsuki Stevens.
Canterà un brano chiamato "Suteki da Ne", del quale vi abbiamo dato una traduzione ad ognuno poiché di base la canzone è nella lingua madre della studentessa: il giapponese.
Vieni pure e quando vuoi, dai l'ok a Jeremy che ti farà partire la base.
Buon divertimento a tutti.


Detto questo, Typhon si fece leggermente da parte, così, non appena la piccola avesse dato il via con un cenno del capo al DJ, egli avrebbe fatto partire lo spartito, inebriando la sala con una musica decisamente meno allegra di quella precedente ma più profonda e romantica, lenta, dolce, decisamente più in linea con il carattere della Grifondoro dagli occhi a mandorla.


[yt]http://www.youtube.com/watch?v=-j5BKgGtjXQ[/yt]
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Messaggioda Miyabi » 08/11/2012, 19:32

[newsgoth]
[Ai divanetti con Ethan, Liling, Jorge, Cappie, Elisabeth, Brianna, Paul, Orion, Kayleen]


Si era allontanata per andare a votare la sua maschera preferita, ma in realtà aveva anche messo il proprio nome nel vaso adibito alla prenotazione delle performance canore: ma cosa le era venuto in mente?
Come aveva potuto buttarsi così in una situazione del genere? Lei, che già faceva fatica e trovava improponibile pensare di cantare davanti ad una persona sola, come aveva potuto decidere di sua spontanea volontà di esibirsi davanti a tutti?
Come poteva pensare di cantare... di cantare davanti ad una marea di persone?!

Watashi wa ki ga kurutte iru ni chigainai...
(Devo essere impazzita...)

Mormorò Miyabi con un sospiro mentre tornava ai divanetti dove si trovavano Ethan Travis, Jorge, Caroline Priscilla, Liling e Kayleen; poco dopo, però, li raggiunse anche Elisabeth, con indosso un vestito bellissimo e dall'aria davvero molto costosa visto il tessuto, le rifiniture, gli ornamenti e quant'altro.

Buona sera ragazzi, che bei vestiti che avete, siete tutti così colorati. Kayleen il tuo vestito da pavone è bellissimo.

Eli.. Grazie!
Finalmente qualcuno che apprezzava le sue piume!
Anche il tuo è molto bello, suppongo sia stato fatto apposta per te!


Si Ellie! Sei favolosa! Siediti con noi, avanti non fare complimenti!

La piccola Grifetta sorrise all'amica Serpeverde, avvicinandosi a lei con un gran sorriso: naturalmente non pretendeva che l'altra riconoscesse il suo costume, poiché Miyabi aveva scelto di travestirsi come un'eroina di un manga giapponese e difficilmente un Purosangue conosceva quelle cose; questo però non le impediva certo di congratularsi per il costume della Serpina.

Elisabeth-chan, sei davvero bellissima!

Esclamò infatti sincera, facendole posto così da poterla far sedere accanto a loro, in fondo era bellissimo stare tutti insieme, no? Ma Elisabeth non si era avvicinata da sola, anzi, accanto a lei c'erano un bambino ed una bambina: la prima a presentarsi fu la piccola vestita da Ape Maia, che a quanto sembrava conosceva bene Liling; forse appartenevano alla stessa Casata?

Ciao ragazzi! Io sono Brianna Wollis.

Piacere Brianna-chan - si presentò Miyabi, permettendosi quel suffisso familiare visto che la bambina non le sembrava più grande di lei - Io mi chiamo Miyabi, e sono di Grifondoro. Felice di conoscerti!

Aggiunse, voltando poi lo sguardo e posando gli occhioni viola sul ragazzino che si era appena presentato ad un altro studente, a quanto sembrava Grifondoro anche lui, col nome di Paul.

Anche io sono di Grifondoro, al secondo anno! - gli disse, facendo un piccolo inchino visto che nella sua cultura si usava fare così - Mi chiamo Miyabi, piacere di conoscerti Paul-kun.

Si presentò così anche a lui e poco dopo, visto che Jorge richiamò l'altro bambino che se ne stava in disparte, si ritrovò a farlo per la terza volta, ma a lei non pesava affatto conoscere nuove persone, al massimo ne era un po' intimida ma sostanzialmente le faceva piacere anche perché erano di Grifondoro e quindi appartenenti alla sua stessa Casata.

Ehi Peter Pan...
Perchè non ti unisci a noi?


Salve…

Ciao! - esclamò la piccol giapponesina, inchinandosi con un sorriso dolce e amichevole anche di fronte al ragazzo che poco dopo si presentò col nome di Orion - Io mi chiamo Miyabi... che bello conoscere tanti nuovi grifi!

In effetti per lei erano tutti possibili nuovi amici, anche se certo, il suo sguardo non smetteva mai di cercare Ethan-kun, il suo amichetto speciale, per poterlo guardare negli occhi e sorridere.
Intanto Cappie sembrava esser stata presa di mira da Elisabeth e Jorge, che volevano a tutti i costi costringerla a cantare.

Non ci penso minimamente! A malapena sono riuscita a non far vomitare la Vireau alle audizioni!

No???? Sei entrata nel coro, mi ha strappato la promessa che ti sarei venuto a sentire tutte le santissime volte che la mia Capa vi riunisce per le prove e si sa, saranno miliardi perché lei è una perfezionista, e tu ora non ti vuoi esibire???

Miyabi avrebbe voluto far notare a Jorge che forse non era una cosa carina far sentire la Tassetta in colpa se non voleva cantare, ma il Delfino poco dopo prese a trascinarla verso il vaso con la Serpina a dargli man forte.

Caroline Priscilla tu non hai possibilità di scelta…. TU canterai!
Puoi solo scegliere cosa cantare….


Dai Cappie ha ragione Alvares, perché non sali sul palco e non ci canti qualcosa.

Mazushī Cappie-chan...
(Povera Cappie...)


Pensò la Giapponesina, non sapendo come aiutare la piccola Tassorosso: per sua fortuna intervenne Melia, la Prefetta di Serpeverde, che si rivolse ad Jorge riuscendo a bloccarlo all'istante.

Jorge.
Se Cappie non se la sente non devi insistere... non è gentile costringere qualcuno a fare qualcosa che non vuole.


Inutile dire che il Delfino smise subito di trascinare Cappie e si scusò con la Prefetta che poco dopo, sotto lo sguardo triste del bambino, venne portata via dal docente di Alchimia anche se Miyabi non sapeva spiegarsene il motivo.

Osoraku, kare wa watashitachi no kodomo-tachi ni akita...
(Forse si annoiava con noi bambini...)


Si disse la piccola mentre Typhon iniziava a chiamare le persone sul palco per esibirsi: il primo fu proprio il Grifondoro conosciuto poco prima, Orion, che salì sul palco un po' nervoso secondo la bambina; quando però iniziò a cantare, sembrò come trasformarsi in un'altra persona sotto gli occhi di Miyabi, che spalancò la bocca con aria stupita.

Shikashi... sore wa hijō ni yoidesu!
(Ma... è bravissimo!)


Pensò Miyabi con aria davvero sorpresa, e quando lui scese dal palco la piccola Grifondoro batté le mani forte forte, accogliendo Orion nuovamente ai divanetti con un gran sorriso.

Sei stato bravissimo Orion-kun!

Esclamò sincera, non accorgendosi che, intanto, Cappie, Elisabeth e Brianna sembravano essersi messe d'accordo sotto la spinta - o meglio, la sfida - di Jorge... perlomeno fino a che non furono chiamate sul palco dal Dragargenteo, che per un secondo fece venire un tuffo al cuore alla Grifetta, temendo che toccasse a lei.
Per fortuna non era così, e la piccola poté godersi anche l'esibizione delle ragazzine, una performance esplosiva e davvero stupenda che la lasciò senza fiato: quando ebbe fine batté le mani fino a che non le fecero male, avvicinandosi poi al trio con gli occhioni che brillavano.

Siete state... siete state... - non riusciva nemmeno a trovare le parole giuste - pazzesche, sì, davvero pazzesche!

Ma mentre pronunciava quelle parole, un moto di paura le attanagliava il cuore: sia Orion che le tre bambine erano state fenomenali... come pensava di poter essere al loro livello?

Chōdo subete no watashi hisu o utai hajimeru...
(Appena inizierò a cantare mi fischieranno tutti...)


Pensò la Grifetta, col cuore che le batteva così forte da farle pensare che probabilmente, di lì a poco, le sarebbe scoppiato nel petto: no, non poteva proprio farlo, ma cosa le era venuto in mente?
Scosse il capo con forza, facendo qualche passetto indietro per poi voltare il corpo e tentare di avvicinarsi a Typhon per dirgli di cancellare la sua esibizione... peccato che questi fosse appena salito sul palco annunciando...

La prossima bambina che si esibisce si chiama Miyabi Fuyutsuki Stevens.
Canterà un brano chiamato "Suteki da Ne", del quale vi abbiamo dato una traduzione ad ognuno poiché di base la canzone è nella lingua madre della studentessa: il giapponese.
Vieni pure e quando vuoi, dai l'ok a Jeremy che ti farà partire la base.
Buon divertimento a tutti.


Sì, proprio lei.
Miyabi sentì il sangue defluirle dal viso facendola impallidire, e per un secondo pensò anche di scappare dal negozio e tornare da sola a scuola, in qualche modo: ma che figura avrebbe fatto facendo in quel modo?
Non si volse verso gli amici e compagni di scuola, non cercò lo sguardo di nessuno, né di Elisabeth, né di Kay né di Ethan perché non sapeva se sarebbe riuscita a guardarli negli occhi, forse se l'avesse fatto la paura avrebbe preso il sopravvento e sarebbe svenuta: prese un gran respiro e, mordendosi il labbro, iniziò a camminare a passo incerto verso il palco, sentendo il corpicino tremare per il nervosismo e l'ansia.

[Sul palco => Ai divanetti]


Salì sul palco allestito per l'occasione, facendo un piccolo sorriso tremulo al Drago prima di mettersi davanti al microfono: no, nessuna coreografia per lei, era già tanto riuscire a cantare, figuriamoci ballare.
Lo sguardo di Miyabi non cercò nessuno per un sostegno, un sorriso, o qualcosa del genere: al contrario, le palpebre si chiusero e la piccola attese che fosse caduto il silenzio, come a volersi immaginare in un altro posto, in un altro momento, come a voler lasciar fuori tutti i presenti, l'intero negozio, per ritrovarsi da sola, solo lei e la musica.

Okāsan, otōsan... Anata wa watashi o tasukete...
(Mamma, papà... aiutatemi voi...)


Pensò la bambina, mentre incrociava le braccia dietro la schiena, faceva un piccolo cenno col capo ad occhi chiusi verso il DJ e sentiva le prime note della base librarsi nell'aria: poi quel violino, quella musica bellissima che riusciva da sola a farla commuovere più di qualsiasi altra cosa; avvicinò le labbra al microfono, le schiuse... e finalmente iniziò a cantare.

Kaze ga yoseta kotoba ni
(Il [mio] cuore è inondato di parole)
oyoida kokoro
(pronunciate dal vento)
kumo ga hakobu ashita ni
(La [mia] voce è portata lontano)
hazunda koe
(da un domani nuvoloso)

Tsuki ga yureru kagami ni
(Uno specchio mosso)
furueta kokoro
(dalla luna, fa fremere il mio cuore)
hoshi ga nagare koboreta
(Tenere lacrime)
yawarakai namida
(versate come ruscelli di stelle)


Che cosa strana cantare finalmente nella sua lingua madre, da quando era ad Hogwarts non le era più capitato di parlare o esprimersi in Giapponese e poterlo fare ora provocò in Miyabi uno spasmo di piacere al cuore totalmente inaspettato: sapeva bene che probabilmente nessuno avrebbe compreso le parole della canzone - forse Ethan-kun ne avrebbe afferrata qualcuna qua e là - ma alla Grifetta non importava, perché stava finalmente cantando per se stessa quella canzone che alle sue orecchie suonava come la più dolce delle poesie, e non c'era niente di meglio al mondo.

Suteki da ne
(Non è meraviglioso)
futari te wo tori aruketa nara
(Noi due che camminiamo mano nella mano)
ikitai yo
(Io voglio stare)
kimi no machi ie ude no naka
(nel tuo paese, nella tua casa, fra le tue braccia)

Sono mune
(Sogno di giacere)
karada azuke
(sul tuo petto)
yoi ni magire
(Il mio corpo stretto nel tuo abbraccio)
yumemiru
(che svanisce nella sera)


Attraverso gli occhi chiusi, il pensiero di Miyabi volava al suo amico speciale, a colui col quale avrebbe voluto sempre stare insieme, alla persona a cui stava dedicando quella canzone... al suo Ethan-kun, il primo ad esserle davvero stato amico lì ad Hogwarts.
Chissà se gli stava piacendo quella canzone...
Il cuore della bimba le batteva così forte nel petto da farle quasi male, tanto che le mani corsero proprio all'altezza dell'organo e si posarono strette in due piccoli pugni su di esso mentre ancora il violino accompagnava quella melodia così dolce, malinconica e straziante che scuoteva la piccola nel profondo, tanto che una lacrima, attraverso le palpebre, le sfuggì scivolando lungo la guancia rosea, forse l'unica testimone dell'emozione provata da Miyabi visto che gli occhi erano tenuti chiusi con forza.

Kaze ha tomari kotoba ha
(Le parole interrotte dal vento)
yasashii maboroshi
(sono una delicata illusione)
kumo ha yabure ashita ha
(Un domani divenuto nuvoloso è)
tooku no koe
(una voce lontana)

Tsuki ga nijimu kagami wo
(Il mio cuore è rimasto)
nagareta kokoro
(nello specchio mosso della luna immobile)
hoshi ga yurete koboreta
(Le stelle che oscillano e scorrono)
kakusenai namida
(non possono nascondere le mie lacrime)


Le mani lasciarono lentamente il petto, il cuore che sì, batteva ancora forte ma veniva in qualche modo cullato da quella melodia che sembrava essere quasi giunta al termine, perché come ogni poesia che si rispetti non può essere lunga, bastano poche parole per far sì che il suo significato venga compreso da tutti; le braccia tornarono lungo i fianchi e poi s'incrociarono nuovamente dietro la schiena nella posizione iniziale e la piccola fece un leggero sospiro quasi sofferto, come se in quella canzone ci avesse messo l'anima, prima di concluderla con le ultime battute.

Suteki da ne
(Non è meraviglioso)
futari te wo tori aruketa nara
(Noi due che camminiamo mano nella mano)
ikitai yo
(Io voglio stare)
kimi no machi ie ude no naka
(nel tuo paese, nella tua casa, fra le tue braccia)

Sono kao
(Sogno il tuo viso)
sotto furete
(che dolcemente si confonde)
asa ni tokeru
(con la luce)
yumemiru
(del mattino)


Rimase con gli occhi chiusi fino a che la musica non fu completamente scemata all'interno del negozio, e solo allora le palpebre permisero alle iridi di rivedere la luce, di mettere a fuoco tutti i presenti e il palco dove si trovava lei.
Abbassò lo sguardo, non sapendo se sarebbero giunti applausi, fischi o chissà che altro... rimase semplicemente lì un secondo, due, tre, e al quarto scese tremante dal palco per fermarsi un momento davanti a Typhon.

Kikai o arigatō...
(Grazie per l'opportunità...)

Mormorò verso di lui, dimenticandosi sul momento che il giapponese con tutta probabilità il Drago non lo conosceva, inchinandosi in sua direzione prima di dargli le spalle e prendere passo verso i divanetti, in particolare verso Ethan-kun, con le guance rosse rosse per l'emozione.[/newsgoth]
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Messaggioda Orion » 08/11/2012, 21:03

[Ai Divanetti]


La domanda di Jorge era difficile da eludere. Non poteva dire a tutti la sua più grande paura, quella di stringere rapporti e di rimanere deluso da essi. Non poteva affermare che loro avrebbero potuto essere la fonte del suo maggior dolore e che quindi avrebbero avuto un'arma per farlo soffrire se lui ci avesse fatto amicizia.
Orion doveva ricorrere ad una risposta standard, una di quelle che avrebbero potuto disincantare gli altri dal chiedergli ulteriori spiegazioni perché lo avrebbero considerato troppo noioso o antipatico.

Credo che bisogna provare a essere migliori per se stessi e non per una competizione.

Lui voleva essere migliore per sé e per sua madre, ma questo non poteva dirlo, non a persone appena conosciute... anzi, non a persone e basta. Non gli andava di essere considerato tanto nobile, di raccontare agli altri la propria storia. Lui stava bene così com'era, non avrebbe mai sopportato la loro compassione o i loro sguardi. Il suo orgoglio glie lo impediva.

Ma sai solo cantare? O hai anche una buona mira?

Guardò il mimo per un po'. Non capiva cosa intendesse con buona mira e cosa avesse in mente. Ma ci rifletté, quando stava per rispondergli una ragazza lo interruppe.

Piacere...

Si inchinò lievemente anche lui quando gli si presentò davanti quella ragazza di origini asiatiche di nome Miyabi.
Poi ascoltò prima l'esibizione delle tre ragazze. Erano tutte e tre molto brave, ma non poté mostrare molto entusiasmo: fra loro c'era la Serpeverde spocchiosa. Poi ascoltò anche la canzone Giapponese della ragazza che poco prima si era presentata a lui. Era Giapponese ma grazie al foglietto distribuito prima riuscì a capirne le parole, e poi era davvero brava! L'applaudì e basta; già abbastanza per l'antipatico Orion.

Ho trafitto qualche poiana con l'arco... ed anche una cerva una volta... se è questo che intendi per "buona mira", Mimo.

Disse con aria di superiorità al Delfino. Orion era piuttosto avvezzo alla caccia, visto che era una delle poche attività dei Druidi che non lo ammorbava dalla noia.
I druidi prendevano la mira e poi scoccava la freccia nel punto esatto in cui l'animale avrebbe avuto una morte rapida e piuttosto indolore... Orion era meno preciso e come per il cappello parlante lui prendeva le prede per sfinimento, dopo aver tranciato qualche legamento alla bestia. Non lo infastidiva sentirli mugolare, ma neppure lo eccitava. E quindi... sì: Orion aveva una mira nella media e tanta buona volontà.
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