|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
1664 punti |
1267 punti |
1021 punti |
1415 punti |
1750 punti |
1032 punti |
| |
|
|
|
|
|
|
|
da Ferdy » 14/10/2012, 10:12
Meno male... so di non averne alcun diritto, ma ne sono sollevata.
Sorrise a quella sua ammissione; allora voleva fare proprio sul serio? Lui non si tirava indietro a quella situazione, anzi, era proprio quello che sperava che accadesse tra loro due: il nascere di una relazione, idea giusta o errata che fosse ci voleva provare, lasciarsi andare ancora una volta. Se fosse andata bene avrebbe potuto sentire la brezza dell'aria sferzargli i capelli, altrimenti sarebbe tornato con i piedi a terra e avrebbe ripreso da capo. Certo, facile da dire: sapeva benissimo che dietro una scelta affrettata ci poteva essere una delusione tanto fatale quanto quella che aveva già avuto in passato, ma lasciava quasi tutto al caso: la sfortuna non lo poteva perseguitare per l'eternità. Quando cominciarono a toccare il discorso della sua permanenza a Londra era rimasto un po' deluso nel sentire che in realtà lei poteva benissimo fare valigie in quel preciso istante e ritornare in Francia, ma poi le cose erano cambiate quando aveva confessato che poteva trovare un motivo per restare. Poté cogliere il bagliore nei suoi occhi quando le aveva parlato con quel tono dolce e basso, e fu bello vederla arrossire ancora e abbassare lo sguardo, timidamente: erano anche quelle piccole cose che lo lasciavano compiaciuto.
... vuoi essere il mio motivo per... rimanere?
Sorrise a quella frase pronunciata a bassa voce, mentre con gli occhi cercava i suoi e poi distoglieva velocemente lo sguardo. La mano si allontanò dal bicchiere e si avvicinò alla sua, la racchiuse, delicatamente e solo quando lei lo avesse guardato avrebbe detto tre semplici paroline, quelle di un giuramento, quelle che vengono pronunciate sull'altare:
Si, lo voglio...
Era incredulo, non poteva essere vero: la loro storia si stava evolvendo in maniera così repentina che sembrava di conoscerla da almeno due anni. Affrettavano le cose forse? A parer suo più esitavano e più avrebbero rischiato di andare incontro a ciò che nessuno dei due desiderava.
-
Ferdy
-
-
|
|
da Veronique » 14/10/2012, 14:13
Si, lo voglio...
Con quelle tre parole non fu certo difficile, per Veronique, comprendere quali fossero le intenzioni del ragazzo: una relazione seria, una relazione stabile, un rapporto in cui i due si appartenevano reciprocamente. E la piccola Vireau era sicura che il Corvo le sarebbe appartenuto, come sarebbe potuto essere altrimenti? Se solo Ferdy avesse saputo chi lei fosse davvero sarebbe stato lui quello preoccupato tra i due, preoccupato di avere accanto una persona che ad essergli fedele non ci pensava proprio - e non perché in lui ci fosse qualcosa che non andava, semplicemente aveva altri progetti; per sua sfortuna, colei che credeva di avere di fronte era Cassandra Carvier e non avrebbe mai potuto collegare quella dolce e timida giornalista alla temibile e pericolosa Veronique Vireau.
Oh... Ferdy...
Sussurrò la francese, mordicchiandosi il labbro inferiore con le gote che ora diventavano di un rosso acceso, impossibile da non notare: alzò lo sguardo sul ragazzo, sulla sua mano che copriva la propria, accarezzandola delicatamente, e poi senza alcun preavviso si sporse verso di lui, cercando le sue labbra. Se le avesse trovate, le avrebbe catturate in un bacio caldo, appassionato ed umido visto che la bocca di lei si sarebbe schiusa, facendo scivolare all'esterno la lingua che avrebbe così cercato la gemella per danzare con lei.
Mmmh... bacia molto, molto bene...
Un pensiero oggettivo ed un complimento quindi per il Corvonero che ovviamente non l'avrebbe mai saputo: quando si scostarono, diversi istanti più tardi, la francese si lasciò sfuggire un piccolo sospiro compiaciuto, che si accompagnò al sorriso felice che Veronique regalò al ragazzo.
E' stato bellissimo...
Sussurrò al ragazzo, sbattendo le palpebre più volte prima di tornare seduta in modo normale e bere un sorso di Aquaviola con la mano libera visto che l'altra era anche perfettamente imprigionata tra le dita di Ferdy e non sembrava volersi spostare.
Allora, ehm... - aggiunse poco dopo con fare timido - ... visto che sono qui e ho intenzione di rimanerci per un po'... c'è qualche evento particolare nei dintorni che tu sappia a cui potrei partecipare per scrivere un articolo? Così potrei conciliare il lavoro e lo stare con... beh, con te...
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 15/10/2012, 14:17
Le sue parole si rivelarono attese, ma anche scontate: Cassandra sapeva quanto fosse attratto da lei, ma forse faceva finta di non saperlo; era palese che fosse così: era una di quelle tecniche femminili, quelle basilari insomma, ma anche quelle più difficili da mettere in atto. L'esitazione era tanta, da parte di entrambi, se solo l'istinto avesse preso il sopravvento si sarebbero ritrovati l'uno sull'altro sul tavolo davanti tutta la gente, in tutta probabilità. Il suo sguardo cercava tremendamente il suo, voleva trasmetterle le emozioni attraverso uno sguardo fugace, e lei avrebbe recepito solo allora cosa provava davvero. Voleva provare quell'emozione fino ad allora sconosciuta di uno scambio di occhiate in grado di parlare da loro, senza il bisogno di pronunciare una parola, ma forse per arrivare a quello doveva attendere ancora un poco.
Oh... Ferdy...
Le sue guance erano in fiamme, e in quella situazione la scelta più giusta e più spontanea era quella di un bacio, un caldo bacio: si protese verso di lui, le loro labbra si incontrarono a metà strada, e si divaricarono lasciando che le lingue si allacciassero e placassero momentaneamente quell'istinto: sembrò di essere ritornati a New York, nella piazza affollata, dove lo sguardo cadeva oltre di loro e i flash dei giornalisti erano abbastanza distanti. Le pupille spalancate, poi le palpebre calarono sugli occhi in modo da intensificare l'emozione di quel bacio non eccessivamente dilungato.
Splendido
E' stato bellissimo...
Confessarono entrambi una volta che ritornarono ai propri posti, la sua mano sulla sua, le dita intrecciate, quasi simbolo di quel legame nuovo, bello, felice per entrambi. La guardò con un accenno di sorriso mentre sorseggiava la sua Acquaviola: poteva cogliere il suo fascino anche quando sorseggiava la bevanda. Non sapeva se considerarlo un segno positivo o negativo così prematuramente.
Allora, ehm... - disse, ancora leggermente in imbarazzo.
Si?
Cercò di farla sentire nuovamente a proprio agio, in modo che la conversazione procedesse in maniera fluida e non dovevano fermarsi ogni poco perché soggetti ad attacchi di imbarazzo. Il pollice carezzava le sue nocche, così delicate anch'esse.
... visto che sono qui e ho intenzione di rimanerci per un po'... c'è qualche evento particolare nei dintorni che tu sappia a cui potrei partecipare per scrivere un articolo? Così potrei conciliare il lavoro e lo stare con... beh, con te...
Ci pensò su: effettivamente non era così movimentata Londra, tranne per qualche party babbano senza particolari occasioni; il mondo magico era più rigido a confronto, ma non noioso, tutt'altra cosa. Ora che ci pensava qualcosa da fare c'era in quelle sere: a giorni si sarebbe tenuta l'inaugurazione del negozio di Alexis e Typhon ad Hogsmeade, ed ora che ci rifletteva lei gli aveva detto di portare qualcuno; perché non Cassandra? In effetti Alexis alludeva proprio a un qualcuno di più intimo, almeno il suo tono così gli aveva fatto intendere.
Bingo!
Le sorrise in risposta affermativa:
In effetti qualcosa da fare ci sarebbe... Sai, una mia cara amica inaugura insieme al suo ragazzo un negozio di musica ad Hogsmeade... Pensavo che tu possa venire con me, mh?
Fece lui, lo sguardo rivolto verso il tavolo; posò gli occhi su di lei solo una volta che ebbe terminato, speranzoso che la sua fosse una risposta affermativa. Dopotutto poteva essere la giusta occasione per presentarla ai suoi amici. Dopo che ebbe avanzato quella proposta guardò di nuovo verso il tavolo poiché poco prima che guardasse Cassandra aveva notato qualcosa di strano sulla pagina del Profeta, riportante una notizia sconcertante:
MORTE DI UNA ICONA DEL SETTORE DI RICERCA MAGICA I SUOI PROGRESSI STAVANO CAMBIANDO IL MONDO
Inarcò le sopracciglia, incuriosito, poi afferrò il giornale. Cassandra doveva sapere di sicuro di ciò che stava scritto; lei era una giornalista e di conseguenza doveva essere informata su ciò che accadeva nel mondo, ma forse di ciò non era al corrente poiché sembrava si trattasse di una notizia delle ultime ore. Lesse velocemente l'articolo.
Molto strano... Qualcuno avrà preferito farlo fuori poiché era una pedina scomoda.
Leggi pure...
Avrebbe poi detto qualora lei avesse desiderato leggere ciò che l'articolo conteneva. Quella morte misteriosa avrebbe suscitato gli interrogativi di molte persone: non tirava una bella aria negli ultimi periodi, da quando il Mezzo-Drago aveva fatto visita la cosa era divenuta troppo evidente da poterla ignorare.
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Veronique » 15/10/2012, 19:27
Un bacio molto soddisfacente per la francese che, scostandosi da lui, mormorò quasi in contemporanea con Ferdy quanto quel bacio fosse stato piacevole. Sorrise al ragazzo, mantenendo quell'atteggiamento timido che sembrava piacere molto al Corvonero. Subito dopo, Veronique chiese - in modo del tutto causale ovviamente - se ci fosse qualche nuovo evento su cui lei, essendo giornalista, avrebbe potuto scrivere un articolo, così da conciliare la sua nuova relazione con il lavoro. Attese silenziosa e curiosa, fino a che a Stone sembrò venire in mente qualcosa in particolare.
In effetti qualcosa da fare ci sarebbe...
Davvero?
Domandò la più piccola delle Vireau, spalancando gli occhi con aria fintamente speranzosa come se a Cassandra interessasse davvero trovare qualcosa su cui lavorare.
Sai, una mia cara amica inaugura insieme al suo ragazzo un negozio di musica ad Hogsmeade... Pensavo che tu possa venire con me, mh?
Oh, sì... mi piacerebbe tantissimo! - rispose subito la ragazza, annuendo con decisione e felicità - Ci saranno anche i tuoi colleghi di Hogwarts? Mi farebbe piacere conoscerli...
Chiese subito dopo, assottigliando lo sguardo ma in modo impercettibile: quello che le interessava davvero era sapere se la sua cara sorellina, la cuginetta e il compagno di Monique sarebbero stati presenti alla festa, perché la loro presenza avrebbe sicuramente reso il tutto molto, molto più divertente. Ma qualcosa aveva catturato l'attenzione di Ferdy, un articolo riportato sulla Gazzetta del Profeta che poco dopo il Corvonero si mise a leggere con l'espressione appena corrucciata, prima di passare il giornale alla ragazza.
Leggi pure...
Ti ringrazio.
Mormorò la francese, prendendo la pagina del Profeta per osservare distrattamente l'articolo: esso riportava la morte di un importante ricercatore nel campo della bio-magia sperimentale, ucciso misteriosamente il giorno prima.
Scommetto che c'è lo zampino dei tuoi amichetti qui... vero, Marcus?
Si domandò Veronique, senza però dire niente: avrebbe parlato con l'uomo in separata sede ed era sicura che qualcosa di particolare sarebbe venuto fuori; intanto, finito di leggere l'articolo, ritornò con lo sguardo su quello del Corvonero, un'espressione preoccupata sulle labbra.
E' una cosa preoccupante, vero? Ultimamente mi sembra che stiano succedendo così tante cose brutte...
Commentò infatti, in una perfetta imitazione della ragazza fragile ed indifesa che sarebbe dovuta essere Cassandra Carvier.
Tu che cosa ne pensi? Cosa sta succedendo al mondo magico?
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 17/10/2012, 13:53
Aveva risposto con incredulità quasi quando le aveva dato qualcosa su cui poteva scrivere qualche riga: la Gran Bretagna non doveva essere molto movimentata in quegli ultimi periodi tanto quanto potesse bastare a un giornalista da poter scrivere almeno tre o quattro articoli a settimana, eppure i conti non tornavano: soprattutto con gli avvenimenti degli ultimi mesi, strane apparizioni e morti misteriose, avrebbero dovuto tener impegnato qualunque giornalista, a maggior ragione se provenisse da fuori. Ma forse Cassandra non si riservava molto alla cronaca nera. Ferdy le spiegò velocemente quello che aveva in mente e una volta che ebbe terminato fu contento di vedere come avesse preso ed accettato la cosa con entusiasmo.
Bene...
Pensò con un mezzo sorriso sul volto. Poi pose la sua attenzione sul Profeta e sull'articolo con tanto di foto in prima pagina, riportante la notizia della morte di un ricercatore di bio-magia sperimentale. Dopo che anche lei finì di leggere assunse un'aria preoccupata, ovviamente:
E' una cosa preoccupante, vero? Ultimamente mi sembra che stiano succedendo così tante cose brutte...
Storse il muso in una smorfia, non voleva dirle una bugia, ma ogni notizia che riportava il Profeta non andava mai presa alla leggera, anzi, tutti dovevano considerarsi molto vicini, metaforicamente, a ciò che era accaduto. Da un momento all'altro può accadere qualcosa, non si potevano permettere di pensare "Ma qui non accadrà mai niente", anzi, forse Hogwarts, dopo ciò che era successo, il Mezzo-Drago e...
Un momento...
Riprese l'articolo abbandonata sulla superficie di legno del tavolo e rilesse l'articolo finché non trovò il punto che gli interessava;Negli ultimi tempi, Christopher Pryce stava svolgendo alcune ricerche riguardo la sperimentazione magi-genetica, una teoria per la quale le persone potrebbero assorbire alcune capacità evolutive speciali attraverso la connessione e condivisione magica del DNA con una creatura magica o un'animale, sfruttando degli elementi naturali presi da piante rare e radici morbide per creare un composto adatto a rendere il soggetto e il suo organismo nelle condizioni di accettare le modifiche genetiche. Che tutto ciò si ricolleghi al Mezzo-Drago?
In quel momento gli sorsero mille interrogativi; ne avrebbe dovuto parlare con Monique, magari quando sarebbe ritornato al castello, una volta terminato con Cassandra. Si accorse di essere entrato in una situazione di riflessione personale, scosse il capo e ritornò di fronte Cassandra, dimenticandosi quasi di ciò che stavano parlando.
Tu che cosa ne pensi? Cosa sta succedendo al mondo magico?
Ti parlo sinceramente: sono tempi brutti quelli che incombono e nessuno è al sicuro, nemmeno ad Hogwarts...
Sarebbero dovuti rimanere in allerta e una volta che fosse andato da Monique le avrebbe consigliato di aumentare le protezioni al castello: gli studenti correvano un pericolo grande, anche se l'obiettivo non erano certamente loro, allora chi? Perché il Mezzo-Drago aveva attaccato quella notte? Quell'episodio molto sconnesso ora aveva un collegamento logico e solo il tempo avrebbe potuto dar loro altre informazioni utili.
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Veronique » 17/10/2012, 16:27
Aveva notato lo sguardo preoccupato con cui Ferdy si era messo a leggere l'articolo sul Profeta, e anche dopo aver finito gli occhi del Corvonero avevano tradito una certa preoccupazione, un'aria pensierosa di chi ha mille dubbi e supposizioni per la testa. Veronique non aveva detto nulla a riguardo, limitandosi a studiarlo silenziosa mentre consumava la sua Aquaviola, e lasciando che si facesse tutti i ragionamenti che voleva prima di chiedergli il suo personale parere su cosa stesse succedendo nel mondo magico.
Ti parlo sinceramente: sono tempi brutti quelli che incombono e nessuno è al sicuro, nemmeno ad Hogwarts.
Nemmeno ad Hogwarts? Ma non dovrebbe essere il posto più protetto del mondo o quasi?
Domandò la ragazza con fare ingenuo, ed in fondo era plausibile che la pensasse in quel modo visto chi era la sua Preside... e chi la Vice Preside, la bellissima e perfetta Monique Vireau, tsk... ogni volta che ci pensava le saliva il sangue al cervello, non ci poteva fare nulla. Scosse appena il capo, cercando di non pensarci e concentrandosi sul Corvonero di fronte a sé: non voleva che quel loro incontro fosse caratterizzato da quei brutti pensieri, così decise di ritornare sull'argomento festa, quella dove sperava sarebbe stata presente anche la cara sorellina.
Allora, parlami di questa festa... ci sarà un tema? Così so come mi dovrò vestire... e per che giorno è prevista?
Gli disse infatti, ponendo quelle domande con voce briosa ed interessata così da farlo distrarre: la mano di lei, intanto, scivolò fino a quella del ragazzo e, se lui non avesse spostato la propria, allora le dita si sarebbero incrociate in un contatto tanto dolce quanto intimo.
Parlami di questa tua amica che inaugura il negozio... è una tua compagna di scuola? Che tipo è?
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 18/10/2012, 15:07
Nemmeno ad Hogwarts? Ma non dovrebbe essere il posto più protetto del mondo o quasi?
Quello che pensavano tutti, effettivamente; lui, personalmente, non era convinto di quella ipotesi. La facilità con cui il Mezzo-Drago era riuscito a penetrare nei dintorni della scuola e la facilità con cui aveva raso al suolo mezza Foresta Proibita nel giro di pochi secondi era a dir poco preoccupante, soprattutto se ce n'erano altri. Una cosa era certa: se quell'essere aveva fatto visita al castello un motivo c'era e di sicuro non era quello di accendere falò qua e là per riscaldare gli studenti. L'ipotesi di altri esseri come quelli non era tuttavia preoccupante quanto l'ipotesi di entità superiori: non era da prendere sottogamba nemmeno quella tesi.
In teoria è così... - esitò prima di continuar, alzando le sopracciglia - In pratica credo che le cose cambino. Niente e nessuno è più al sicuro, qualcosa dovrà accadere, e chi non combatte e chi fugge è destinato ad essere sottomesso.
Disse con fare serio: non avrebbe mai creduto di poter dire quelle parole un giorno; non sempre la strada era spianata, chi voleva inseguire i propri ideali e afferrare i propri sogni doveva combattere e chi cadeva nella strada del cammino semplicemente non era stato mai destinato. Era forse un egoismo il suo, ma era anche quello che si poteva definire "guardare in faccia la realtà". Era un'idea triste quella, ma non potevano nascondersi dietro un dito, non erano più dei bambini, potevano solo tranquillizzare e mettere al sicuro gli studenti minori, anzi, era loro dovere. L'aria si era incredibilmente fatta pesante, malinconica, e sinceramente non aveva voglia di deprimersi fino a quando ciò sarebbe eventualmente accaduto, dovevano respirare gioia finché potevano.
Allora, parlami di questa festa... ci sarà un tema? Così so come mi dovrò vestire... e per che giorno è prevista?
Cambiò di discorso lei, notando quanto fosse teso e preoccupato dal clima che si respirava; la mano di Cassandra scivolò verso la sua e le dita si incrociarono andando a creare un contatto che lo sciolse e lo rasserenò completamente, suscitandogli un sorriso dolce.
Hai ragione... Sai, la festa si terrà nel giorno di Halloween per cui ognuno si dovrà vestire a tema... - la informò lui - Sono proprio curioso di sapere come ti vestirai, peccato che le principesse non sono incluse nell'Halloween
Fece con tono basso lui mentre si avvicinava con il viso a lei per lasciarle poi, qualora glielo avesse permesso, un bacio fugace sulle labbra, dolci e invitanti. Poi ritornò al suo posto, le mani ancora incrociate, confortato da quella situazione di unità. Dopo tanto tempo poteva tornare a sorridere; chissà cosa avrebbe pensato Alexis vedendolo con lei: era certo che non se la sarebbe presa come aveva fatto lui, ma avrebbe capito e sarebbe stata contenta per lui, così come avrebbe ragionato una ragazza matura. Forse era quello che li contraddistingueva in maniera maggiore e che non li faceva l'uno per l'altra, ma oramai era un capitolo chiuso, in bene, fortunatamente.
Parlami di questa tua amica che inaugura il negozio... è una tua compagna di scuola? Che tipo è?
Fu colpito da quella domanda, e si destò in fretta, poi si perse nei pensieri in cerca di qualche parola che definisse in maniera corretta e coincisa la persona qual'era Alexis Parker.
Mmh... Alexis è solare, gentile, generosa, disponibile e molto intelligente.
Disse con tutta sincerità, contento della loro amicizia, sincera amicizia, soprattutto. Ora che ci pensava, all'inaugurazione ci sarebbero stati anche i suoi colleghi, compresa Monique. Chissà cosa avrebbe pensato di Cassandra. Monique era stata l'unica con cui si era confidato riguardo Alexis, o meglio era stata proprio lei a smascherarlo, per cui ora si sentiva quasi in confidenza con lei: vedeva in lei la giusta persona con cui potersi confidare, oltre ad Estelle ovviamente, che però aveva lasciato Hogwarts, inspiegabilmente.
Non so perché ma ho proprio l'impressione che una festa era quello che ci voleva per te... Ho indovinato?
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Veronique » 18/10/2012, 15:49
In teoria è così... In pratica credo che le cose cambino. Niente e nessuno è più al sicuro, qualcosa dovrà accadere, e chi non combatte e chi fugge è destinato ad essere sottomesso.
Come avrebbe potuto non essere d'accordo con le parole del Corvonero? Il mondo magico era in cambiamento continuo, soprattutto visto come gli amici di Marcus - così era solita chiamarli lei - si stavano iniziando a muovere: la domanda era, combattere sì, ma da che parte? Per quanto la riguardava, a Veronique importava solo raggiungere i suoi obiettivi, in primis conoscere e sconfiggere la sorella per dimostrare che non era Monique la migliore tra le due; e poi? Combattere contro l'illusionista che la Setta possedeva per impedirle di essere la più grande strega in quel campo, ma quello non avrebbe forse significato schierarsi contro la Setta in toto, e quindi dalla parte dei... buoni?
Suona ridicolo solo a pensarci...
Si disse Veronique, mentre decideva di cambiare argomento di conversazione un po' per non far deprimere lui, ed un po' perché erano cose che la facevano molto riflettere e farlo in un pub di Londra non era esattamente il massimo in quanto a concentrazione; per questo domandò a Ferdy della festa, di che tipo fosse e per quando fosse prevista.
Hai ragione... Sai, la festa si terrà nel giorno di Halloween per cui ognuno si dovrà vestire a tema... Sono proprio curioso di sapere come ti vestirai, peccato che le principesse non sono incluse nell'Halloween.
Arrossì a quel suo complimento, lasciandosi baciare senza problemi ed anzi, rispondendo a quel piccolo contatto schiudendo le sue labbra per assaporare quelle del Corvonero: si stava prendendo molta confidenza con lei e la cosa era positiva, perché significava che più si legava a lei, più sarebbe stato facile per Vero manipolarlo per i propri scopi.
Perché non sono incluse? In fondo ognuno può vestirsi come vuole, non credi? Tu ad esempio staresti benissimo nei panni del Principe Azzurro...
Commentò subito dopo la francese con un sorrisino impacciato che le riusciva benissimo, cercando di essere il più dolce e romantica possibile per rimanere in linea col personaggio che si era costruita intorno a sé: e, in tutta onestà, non le sembrava le stesse riuscendo troppo male... anzi. Gli chiese poi subito dopo dell'organizzatrice della festa, se fossero amici o meno, a giudicare dalle cose e dal tono con cui Ferdy la descrisse sì, con tutta probabilità erano molto legati.
Mmh... Alexis è solare, gentile, generosa, disponibile e molto intelligente.
Sembra davvero una ragazza meravigliosa...
Convenne Veronique, instillando in quelle parole quella punta di gelosia che sarebbe servita al Corvonero per capire quanto la francese si stesse legando a lui e temesse quindi che qualcun'altra potesse interessargli.
Non so perché ma ho proprio l'impressione che una festa era quello che ci voleva per te... Ho indovinato?
Beh, sarà il modo perfetto per conoscere tutti i tuoi amici...
E mia sorella, se sarà presente.
Disse la ragazza, omettendo la seconda frase che rimase solo un semplice pensiero silenzioso: si sarebbe inserita nel contesto di Hogwarts e si sperava che avrebbe conosciuto così anche sua sorella, perciò sì, era decisamente ciò che faceva per lei.
Ed è anche la prima volta che ci facciamo vedere in pubblico insieme - aggiunse sorridente - Senza contare che visti i tempi che corrono una festa non può che risollevare il morale a tutti noi.
E forse era l'ultima frase quella che Veronique pensava davvero, visto che il "problema Setta" cominciava ad impensierire anche lei. Scosse appena il capo e sorrise nuovamente al ragazzo, assumendo la classica posa di chi non vorrebbe dire qualcosa ma lo deve fare assolutamente.
Credo sia giunto il momento di andare, per me... Ci rivediamo qui davanti il 31, così andiamo insieme alla festa? Nel frattempo ti manderò tutti i gufo che posso, promesso!
-
Veronique
- Illusionista
-
- Grado: 12+
-
- Messaggi: 82
- Iscritto il: 02/04/2012, 20:46
|
|
da Ferdy » 18/10/2012, 22:09
Il discorso si spostò sulla festa, un argomento che non avrebbe fatto rabbuiare gli animi se non altro, anzi Ferdy si accorse che parlandone aveva già dimenticato la triste verità su ciò che stava accadendo negli ultimi tempi. L'inaugurazione del negozio di Alexis e Typhon, Sheliak & Vega, sarebbe stata una festicciola in maschera essendo fissata per il giorno di Halloween, insomma, niente di più divertente rispetto alla solita inaugurazione in cui vestire elegante e gironzolare qui e lì in cerca di qualcuno con cui poter attaccare una conversazione. Inoltre questa volta non era solo, Cassandra lo avrebbe accompagnato: ciò lo aveva reso molto felice e di sicuro non si sarebbe sentito spaesato come al solito.
Perché non sono incluse? In fondo ognuno può vestirsi come vuole, non credi? Tu ad esempio staresti benissimo nei panni del Principe Azzurro...
Assunse un'espressione non del tutto convinta quando lei pronunciò quelle parole, poi si lasciò andare ad un sorriso accompagnato da una lieve risata, volendola prendere in giro un po.
Mmh... Sai, ad Halloween ci si dovrebbe vestire da mostri e cose così, consideri le principesse dei mostri? In tal caso mi scuso. Per quanto riguarda il Principe Azzurro - si fece più dolce per il complimento ricevuto - sai, solitamente, almeno tra i Babbani, loro sono biondi, carnagione candida, occhi azzurri... Il contrario di Ferdy Stone, insomma. Però... potrei essere il pirata, alla fine la principessa preferisce il pirata, ma non lo ha mai voluto ammettere.
Concluse lui, facendole un occhiolino, le mani ancora intrecciate, il suo pollice che carezzava una per una le dita, gli occhi bassi e la Burrobirra oramai abbandonata su un angolo del tavolo. Era stato così preso dalla sua presenza e dalla conversazione che dopo i primi sorsi l'aveva lasciata lì, ma anche perché non gli andava più molto giù. Quando il discorso si spostò su Alexis e su quanto fosse una ragazza dolce e gentile, non poté fare a meno di notare quella punta di gelosia nella sua voce, la stessa di quando avevano parlato delle proprie vacanze.
Sembra davvero una ragazza meravigliosa...
Un'ottima amica...
Andò subito a sfatare qualunque sua strana idea, stringendole poco più forte la mano per trasmetterle sicurezza e calore, a prova della sua affermazione. Alexis era storia passata oramai, ora lei era nella sua vita e aveva alleviato ogni sua ferita, prova dei propri sentimenti nei suoi confronti.
Beh, sarà il modo perfetto per conoscere tutti i tuoi amici...
Disse lei, in risposta alla domanda se fosse stata contenta o meno della festa imminente.
Beh... Si, avrei un paio di persone da farti conoscere e a cui farebbe piacere conoscere, ne sono certo
Disse, pensando già a come Monique lo avrebbe appoggiato nella sua scelta e di come sarebbe rimasta contenta la stessa Alexis. Non vedeva l'ora, la prima serata insieme, con i suoi amici, senza nessun segreto, la sera che avrebbe "ufficializzato" la loro storia: ancora non ci credeva al pensiero eppure presto sarebbe divenuta una fantastica realtà.
Ed è anche la prima volta che ci facciamo vedere in pubblico insieme - lo lesse nel pensiero - Senza contare che visti i tempi che corrono una festa non può che risollevare il morale a tutti noi.
Annuì lui, totalmente d'accordo con la sua affermazione; quella festa avrebbe sicuramente alleggerito la tensione e avrebbe trasportato tutti in un'altra realtà per poche ore, pur sempre intense. Sembrava fatta apposta secondo un programma, anche se era raccapricciante come idea.
Lo penso anche io... Calza a pennello.
Lo fece notare anche a lei, ma volle evitare di ritornare su quell'argomento: la sua preoccupazione non doveva essere anche quella di Cassandra, anzi, il suo compito era quello di distrarla il più possibile, di farla stare bene in sua presenza, di divertirla.
Credo sia giunto il momento di andare, per me... Ci rivediamo qui davanti il 31, così andiamo insieme alla festa? Nel frattempo ti manderò tutti i gufo che posso, promesso!
Involontariamente strinse la mano, quasi a volerla trattenere, ma fu una presa istantanea, poi le sorrise, un po dispiaciuto e al contempo contento per il tempo trascorso insieme. Avevano trascorso un bel appuntamento, insolito, vario distante dalla solita monotonia e il prossimo lo sarebbe stato ancor di più. Era certo che si sarebbe divertito. Prima che lei abbandonasse il locale si alzò e la baciò di nuovo, aprendo di poco le labbra lasciando sgusciare la lingua che sfiorò per pochi attimi la sua, poi la guardò allontanarsi.
Fa si che il gufo non si perda in volo...
Disse con un sorriso, un'affermazione che alludeva al fatto di scriverlo spesso e trovare un po di tempo con lui. Si sarebbero visti ancora, doveva attendere solo pochi giorni altri, in fondo l'attesa di un'estate era stata ben peggiore e nel frattempo si sarebbe beato e consolato con il suo pensiero e con le sue notizie. Sgattaiolò anche lui tra la folla, lasciò alcune monete sul bancone del locale e poi aprì la porta del pub, inspirando l'aria fresca e pura di Hogsmeade.
[Fine]
-
Ferdy
-
- Grado: 12+
-
|
|
da Melia » 01/03/2013, 13:22
[Esterno Pub - Sabato - ore 15.23]
Se c'era una cosa che non amava, era aspettare, soprattutto col rischio di dare troppo nell'occhio: eppure colei che stava aspettando era stata molto chiara... e lei non aveva alcuna intenzione di contraddirla. Non era stupida, Melia, sapeva rispettare le gerarchie... soprattutto da quando finalmente aveva preso coscienza di cosa fosse davvero, di chi l'avesse creata e per quale scopo: e quella che stava aspettando era proprio una persona più "in alto", rispetto a lei, per quanto la Herbert fosse convinta di avere molto più potenziale di tante persone all'interno della Setta.
Attendeva, la Serpeverde, un sorrisetto compiaciuto sulle labbra: il giorno prima aveva ipnotizzato con soddisfazione, e senza alcuna possibilità di ribellione, il professore di Volo, Ferdy Stone, e i risultati della sua ipnosi si sarebbero visti nel tempo; ma per quanto la cosa le facesse piacere, la Herbert voleva di più, molto di più. Le era stato chiesto di creare il caos, e lei il caos avrebbe creato, quello più denso ed inquietante che le fosse riuscito: e la persona che l'aveva contattata sembrava essere quella più adatta allo scopo. Ancora aspetteva dunque, Melia, vestita in modo piuttosto leggero per le temperature ancora piuttosto fresche di fine Febbraio, senza però apparire minimamente infreddolita: abiti diversi da quelli da "brava ragazza" che indossava di solito, ma ogni tanto le piaceva trasgredire, ogni tanto le piaceva far uscire fuori il serpente che era insinuato dentro di lei; attendeva, sotto il portico del pub dove la donna e lei si sarebbero dovute incontrare, lo sguardo particolare, dal taglio felino, nascosto da un paio di occhiali da Sole, e i lunghi capelli scuri ad incorniciarle il viso diafano. Bella, e letale, come colei che stava aspettando: non aveva dubbi che sarebbero andate d'accordo fin da subito.
-
Melia
- Componente dei "Dodici"
-
- Grado: 10+
-
- Messaggi: 197
- Iscritto il: 24/07/2012, 11:47
|
|
|
|
|
|
Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
|
2014-11-23 22:04:05 |
Caroline Priscilla |
d20 |
7 |
|
2014-09-07 19:00:41 |
Jorge |
d20 |
17 |
|
2014-03-02 18:39:28 |
Tisifone |
d20 |
17 |
|
2013-07-21 17:19:22 |
Julie |
d20 |
17 |
|
2013-07-21 17:18:24 |
Julie |
d20 |
2 |
|
2013-07-20 18:31:31 |
La Setta |
d20 |
11 |
|
| |
|
|
|
|
|
|
|
|
Chi c’è in linea
Visitano il forum: Nessuno e 0 ospiti
| |
|
|
|
|
|
|