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Quest n°4: Il Labirinto del Fauno

Svolgimento delle Quest

Messaggioda Monique » 14/07/2012, 21:09

[Domenica notte - ore 23.34 - Boschetto Nascosto]

Nessuno sarebbe dovuto essere fuori a quell'ora, tutti troppo immersi in un sonno profondo dopo aver passato la giornata a preparare le valigie per la partenza da Hogwarts che sarebbe avvenuta un paio di giorni più tardi: destinazione? Vacanze, ovviamente!
Finalmente la scuola era conclusa, e che i ragazzi fossero stati promossi o bocciati, di fronte a loro si prospettavano almeno due mesi di completa e totale vacanza.
Non tutti, però, si stavano godendo il meritato riposo quella domenica sera: sei studenti, due Serpeverdi, una Tassorosso, un Corvonero, un Grifondoro ed un Delfinazzurro, erano infatti sgusciati fuori dai loro lettini per scivolare poi fuori dalle mura di Hogwarts nel più completo silenzio e prendere passo verso la parte esterna del Castello, il giardino.
Perché tanta voglia di passare del tempo all'aperto? Ma perché i protagonisti della nostra storia sono bambini curiosi e vivaci e, come tali, erano rimasti tutti incuriositi quando, qualche giorno prima, uscendo dalla Sala Grande avevano sentito tutti uno strano discorso avvenuto nel corridoio del piano terra tra la Vice Preside Vireau e la professoressa Samyliak…


Credi davvero che possa ripresentarsi un fatto del genere dopo cento anni?

Non ne ho idea Tisifone, potrebbe anche essere una di quelle folli idee della Bergman senza capo né coda… non sarebbe la prima volta, comunque.

E tu cos'hai intenzione di fare? Insomma, se il Labirinto dovesse ricomparire proprio a pochi giorni dalla fine della scuola, gli studenti potrebbero anche voler andare a dare un'occhiata, no?

Sì, ma dimentichi che nessuno a parte noi sa di questa storia, e il Profeta stesso ha affermato di non avere prove sulla sua esistenza. Oltretutto nell'articolo che ha pubblicato si parlava del 25 Agosto come data di comparizione e per allora la scuola sarà già chiusa. Insomma, anche dovesse comparire nei prossimi giorni nessuno lo verrà a sapere…



Già, peccato che le due docenti fossero del tutto ignare di come, proprio mentre parlavano, quegli studenti (s)fortunati avessero ascoltato ogni parola, venendo ovviamente stuzzicati nella loro curiosità a saperne di più su questo "Labirinto": purtroppo però i nostri piccoli eroi si resero presto conto che, anche cercando tutto il possibile in biblioteca nei giorni successivi, nessuna notizia a riguardo era saltata fuori tra i vari tomi custoditi gelosamente da Madama Berforth… insomma, questo "Labirinto" sembrava proprio non esistere.
Quella domenica notte, però, mentre i bambini erano già addormentati nei loro lettini, qualcosa si era insinuato nei loro sogni, una voce morbida e melodiosa intonante una curiosa filastrocca…


Di due zampe e due braccia io sono fatto
Da anni il tesoro mantengo intatto
Gemme preziose e gioielli dorati
Pendenti che al tocco diventan fatati
Al centro del Labirinto mi potete trovare
Io ch'ogni sogno posso far avverare
Attenzione però! Ci saran delle prove
Decidete voi se cinque, sette o nove
In base a queste il tesoro può cambiare
E chissà se con esso vi potrete soddisfare
Venite bambini, venite nel boschetto
Sei di voi sarà il numero perfetto
Il Guardiano del tesoro vi aspetta
accorrete presto, ho una certa fretta!


Era stata proprio quella filastrocca a svegliare i sei, che si erano sentiti quasi in obbligo di uscire dai propri dormitori per recarsi in giardino prima ed al boschetto dopo.
Eccoli dunque, tutti e sei, mentre s'incontrano proprio all'ingresso di questo: JANEYUE e ELISABETH si erano incrociate appena fuori dalla loro sala comune, decidendo di fare la strada insieme, ETHAN TRAVIS e PETER si erano quasi scontrati nel corridoio del secondo piano mentre JORGE e CAROLINE PRISCILLA avevano scoperto uno la presenza dell'altra soltanto quando entrambi avevano varcato la soglia del Castello.
Tutti insieme, ora, i sei si erano ritrovati a coppie di fronte all'ingresso del boschetto, che però… non c'era più.
Al suo posto, infatti, una costruzione intricata fatta d'erba sembrava volerli accogliere tra le proprie mura e, al centro di essa, una torretta bianca che sembrava portare proprio dal Guardiano della filastrocca.

Immagine

Era piuttosto ovvio quindi che il famoso labirinto leggendario visibile ogni 100 anni fosse appena arrivato ad Hogwarts, ed avesse scelto proprio loro sei per essere esplorato: avrebbero accettato i bambini quella sorta di sfida, o se ne sarebbero tornati nel Castello a dormire come se nulla fosse successo?


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Indicazioni:

• Ragazzi, siete tutti passati al secondo anno, avete imparato come si ruola, e quindi mi aspetto da voi il massimo impegno.
• Il fatto di avere così tanto tempo a disposizione non significa che va bene far aspettare due settimane per una risposta, soprattutto perché siete in sei e non è un numero piccolo: vi prego quindi rispetto ed educazione nei confronti del Narratore e dei vostri compagni di gioco.
• Proprio parlando di educazione e rispetto, se sapete che non potete postare per diversi giorni vi prego, avvertite qualcuno - che sia me o i vostri compagni tramite mail, cellulare, mp o quant'altro - non scomparite senza lasciare traccia.
• La turnazione è la seguente: JaneYue, Peter, Elisabeth, Caroline Priscilla, Jorge e Ethan Travis.
• Vi ricordo di descrivere all'interno del vostro post di apertura cosa il vostro personaggio ha con sé: ciò che non verrà esplicitamente indicato all'interno del post, non potrà essere utilizzato successivamente.

Buon gioco a tutti, e spero vi divertirete!!

La Narratrice
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Messaggioda JaneYue » 16/07/2012, 15:52

Era passato un mese dal suo arrivo ad Hogwarts. La piccola era riuscita a passare al secondo anno in poche settimane. Per sua fortuna, era già a conoscenza del programma del primo anno, perciò non ebbe problemi. Uno dei pochi aspetti positivi del suo passato...
Essendo tendenzialmente chiusa caratterialmente, non era il tipo da iniziare una conversazione. Non ebbe modo quindi di conoscere nessuno dei suoi compagni.

[Domenica notte - ore 23.34 - Boschetto Nascosto]


JaneYue di solito non dormiva a quell'ora. Avendo la stanza tutta per se, spesso ne approfittava per allenarsi, cosa che aveva intenzione di fare anche quella sera, ma non le riuscì tanto bene. La sua mente era troppo occupata dalla curiosità suscitata da una conversazione ascoltata per puro caso, dalla VicePreside e dalla prof.sa Samyliak, nel corridoio del piano terra nei pressi dell'uscita della Sala Grande, qualche giorno prima. Ripensandoci non era nemmeno sola. Con lei c'era una sua compagna di Casata di cui, non essendosi ancora presentate, non conosceva il nome, un Grifo, una Tassa,un Corvo ed un Delfino.
Curiosa per natura, il discorso tra le due la incuriosì molto. Dissero che, ogni 100 anni, da qualche parte all'interno dei confini della Scuola, appariva un Labirinto. Tuttavia, dalle ultime parole della professoressa Vireau, la sua esistenza non era stata accertata. Parlò di un Profeta che non aveva prove a riguardo e di una data, il 25 Agosto, dichiarata come data della sua apparizione. La ragazzina era giunta a conclusione che, se ciò che aveva sentito si fosse avverato, sarebbe stata un'esperienza unica ed imperdibile. A scoraggiarla in un primo momento, fu la data, per allora come aveva detto la professoressa, sarebbero già andati via. In ogni caso decise di indagare e passò quei giorni in biblioteca. Ben presto si rese conto che anche gli altri 5 compagni, colti dalla stessa curiosità, fecero la stessa cosa. Alla fine si unì a loro. Sfogliarono moltissimi libri, ma non trovarono nulla. Forse qualcosa, se c'era, era ben custodita nella sezione proibita, che ovviamente era loro negata. Alla fine dovettero quindi rassegnarsi, anche se la ragazzina pensò di farsi un giretto di perlustrazione, tanto aveva imparato bene a celare la propria presenza.

A terra a gambe incrociate, in posizione di meditazione con gli occhi chiusi, la sua mente ostinata tornava sempre al Labirinto. Ad un certo punto, sentendosi stanca abbandonò l'idea di allenarsi e si stese sul letto. Si addormentò in pochi secondi. Stava sognando Horatio, la sua voglia di rivederlo era tale che spesso lo sognava. Ad un certo punto, pero', quel sogno ebbe “un'interferenza”, sentì una voce morbida e melodiosa intonare una strana filastrocca:

Di due zampe e due braccia io sono fatto
Da anni il tesoro mantengo intatto
Gemme preziose e gioielli dorati
Pendenti che al tocco diventan fatati
Al centro del Labirinto mi potete trovare
Io ch'ogni sogno posso far avverare
Attenzione però! Ci saran delle prove
Decidete voi se cinque, sette o nove
In base a queste il tesoro può cambiare
E chissà se con esso vi potrete soddisfare
Venite bambini, venite nel boschetto
Sei di voi sarà il numero perfetto
Il Guardiano del tesoro vi aspetta
accorrete presto, ho una certa fretta!


Non appena la voce cessò, spalancò gli occhi. Quella filastrocca riguardava il Labirinto!!! Si mise seduta e cercò di dare un senso a ciò che aveva ascoltato. Possibile che si tratti solo di un sogno?! Vero che stavo sognando, ma era tutt'altra cosa! Ed è anche impossibile che abbia influenzato la mia mente a tal punto da inventarsi una filastrocca del genere! Quella voce poi... Morbida e melodiosa, quasi ipnotica! Il Guardiano... Alzò lo sguardo verso la porta della propria stanza. Devo capire di cosa si tratta. Si alzò e cominciò a vestirsi. Jeans neri, scarpe puma nere e pochi dettagli bianchi, maglietta maniche lunghe ma leggera nera. Doveva stare comoda ed i colori scuri l'avrebbero aiutata a non farsi scoprire. Prese la bacchetta e la mise al sicuro nella tasca sinistra del jeans, poi prese un cinturino che indossò a mo' di cinta intorno ai jeans dove vi mise qualche pozione curativa e qualche antidoto per veleni comuni che le aveva fornito l'uomo mascherato il giorno della partenza per Hogwarts. Si legò i capelli, poi da sotto il cuscino prese il suo prezioso pugnale e lo infilò nella tasca destra del jeans. Ora era pronta. Uscì dalla stanza e si guardò intorno. La Sala Comune era deserta. Da vera ninja qual'era, arrivò vicino all'entrata senza produrre il minimo rumore. Vide l'entrata richiudersi. Qualcuno era appena uscito! Ma chi?! A quanto pare non era l'unica ad essere sveglia.... Poi le vennero in mente le parole dette dal Guardiano... Sei... Un momento! Si riferiva a noi!! Possibile che sappia che abbiamo ascoltato quella conversazione ed indagato?! Pensò tra se. Uscì dalla Sala Comune e vide la propria compagna di Casata che era uscita un attimo prima di lei. Questa si girò di scatto verso di lei. I fasci di luce che entrambe avevano evocato (lumos) si incontrarono e si videro chiaramente. Era proprio la stessa compagna con cui aveva assistito alla conversazione ed indagato poi. Elisabeth, in biblioteca avevano avuto modo di presentarsi. Si guardarono. Inizialmente indecisa, decise di verificare i propri presentimenti.

Elisabeth, abbiamo per caso ascoltato la stessa filastrocca?! Disse seria andando direttamente al sodo. Se era come pensava allora dovevano fare in fretta, come aveva detto il Guardiano. Potremmo andarci insieme.Disse poi. Ripresero a camminare dirette all'esterno della Scuola. Per tutto il tragitto si era sempre guardata intorno e tenuto i propri sensi all'erta per cogliere il minimo rumore.

Una volta fuori JaneYue si guardò intorno, era certa che presto avrebbero incontrato gli altri 4. Poco dopo infatti si videro affiancate da loro. Non ebbe il tempo di fare commenti, la sua attenzione fu letteralmente catturata da ciò che vide di fronte a sé, dove fino a qualche ora prima vi era l'entrata al boschetto. Al suo posto ora vi era una costruzione intricata fatta d'erba che lei associò come una dell'entrate di quello che sembrava essere un enorme Labirinto. Al centro vi era una torretta bianca. La residenza del Guardiano?!
Spostò lo sguardo su i propri compagni, come a volerne studiare le reazioni. Pochi secondi dopo decise di dire la sua.

Immagino siamo qui tutti per la stessa filastrocca. Chiaramente è un invito del Guardiano ad entrare. Credo che il presupposto sia che entriamo tutti. Perciò...Voi cosa avete intenzione di fare?! Io, sinceramente, credo che sia un'occasione da non perdere! Se saremo uniti potremo avere qualche possibilità di superare le prove ed arrivare alla meta. Sono anche curiosa di conoscere il Guardiano.

In altre occasioni sarebbe stato alquanto strano per lei dilungarsi tanto, ma voleva essere chiara e dire ciò che pensava. Ora toccava a loro esprimere le proprie opinioni. Li guardò attendendo che le rispondessero. Chissà se erano spaventati. Lei era eccitata ma era abituata al rischio. In ogni caso sapeva che sarebbe stato rischioso. Prudenza. Il Sensei non faceva che ripeterglielo. Si domandò come avrebbe reagito se avesse saputo cosa stava per fare. Quel pensiero le provocò un mezzo sorrisetto ironico. Sicuramente le avrebbe detto di seguire il proprio istinto, cosa che in effetti l'aveva portata lì insieme ai suoi compagni.
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Messaggioda Peter » 18/07/2012, 13:08

Si trovava nella sala Grande...stava parlando con alcuni dei suoi compagni di casata, allegro e spensierato come sempre...

No dai...io li ho fatti i compiti di Difesa, se vuoi ti do una mano!

Infatti era riuscito a superare quell'anno, anche se non facilmente, non per la difficoltà dei compiti o delle lezioni, ma per la concentrazione...era troppo preso da ogni oggetto magico che si presentava sotto i suoi occhi...Da quando era entrato in quella Scuola, ogni cosa ordinaria per loro fu straordinaria per Peter, ma piano piano stava riuscendo a ritrovare il suo equilibrio, si stava creando il suo spaizo vitale in quella che era la sua nuova esistenza come mago...Certo, non era facile convinvere con maghi di Sangue puro, visto che veniva chiamato "natobabbano"...ma la cosa non lo impensieriva, neanche aveva studiato cosa significasse! L'importante è stare lì, insieme ad altri maghi, non sentirsi sempre a disagio in mezzo alle altre persone...ma adesso poteva essere se stesso!

Va bene ragazzi, ci vediamo dopo in sala comune e vi spiego l'incanto!

Congedò così gli altri corvi, rimanendo nella Sala grande da solo a leggersi un bel libro sugli Schiopodi Sparacoda...animali interessanti...quando accanto a lui non si sedettero altri ragazzi, poteva scorgere il simbolo sulla loro divisa, un Delfino, Due Serpi, una Tassa, ed un Grifo...sembravano felici, ma non si sentiva di fare amicizia, non subito almeno, non voleva disturbare e sembrare inopportuno, questo è ciò che gli diceva la sua testa, sfogliò la sua enciclopedia per il Professor Mcdullan, che uomo strano...Infine vide i giovani uscire e sgattaiolare fuori dalla scuola, verso i giardini, li seguì incuriosito, naturalmente facendo finta di nulla...aveva ancora appresso il Bestiario...stava per presentarsi quando una voce quella sera colpì le sue orecchie...

E tu cos'hai intenzione di fare? Insomma, se il Labirinto dovesse ricomparire proprio a pochi giorni dalla fine della scuola, gli studenti potrebbero anche voler andare a dare un'occhiata, no?


Era la vicepreside, sgranò gli occhi cominciando a far girare gli ingranaggi della sua mente...

Labirinto? Ogni Cento anni? Che forza! Devo assolutamente Vederlo, sarebbe un ottimo regalo per il passaggio al secondo anno...

Pensò rimanendo fermo in mezzo a quei ragazzi, si morse il labbro inferiore, decidendo che si sarebbe presentato un'altra volta...la curiosità era troppa! Ma comunque non era un ragazzo maleducato e decise di dire qualche parola...

Non so voi ragazzi, ma io sono supereccitato! Vado a vedere se trovo qualcosa nel mio posto!

E dopo Aver salutato quei Cinque studenti di cui non sapeva neanche il nome, Peter decise di andare nel posto migliore che conosceva, la biblioteca, cercando informazioni su quel labirinto, ma niente. Si alzò in piedi, riponendo i libri negli appositi scaffali, un sospiro di insoddisfazione dalle sue labbra, salì su quella scaletta ed infilò lentamente i tomi negli appositi spazi...Fece spallucce dal momento che decise di tornare nella sua stanza...Salutò la Sua Caposcuola ed il suo Prefetto e si infilò rapidamente sotto le coperte...

Di due zampe e due braccia io sono fatto
Da anni il tesoro mantengo intatto
Gemme preziose e gioielli dorati
Pendenti che al tocco diventan fatati
Al centro del Labirinto mi potete trovare
Io ch'ogni sogno posso far avverare
Attenzione però! Ci saran delle prove
Decidete voi se cinque, sette o nove
In base a queste il tesoro può cambiare
E chissà se con esso vi potrete soddisfare
Venite bambini, venite nel boschetto
Sei di voi sarà il numero perfetto
Il Guardiano del tesoro vi aspetta
accorrete presto, ho una certa fretta!


Quello sembrava un Incubo più che un sogno, si alzò di scatto dal suo letto, rimanendo fermo, ansimante, si toccò la fronte umida...

Se aveva intenzione di spaventarmi...ci è riuscito veramente...

Pensò il corvetto ora alzandosi dal suo giaciglio, fece tutto in un silenzio tombale...non voleva svegliare nessuno in quella stanza...ma doveva andare a controllare...un labirinto...ogni cento anni...e chi se lo sarebbe perso!
Sovraeccitato ed incuriosito il giovane Irlandese non fece altro che preparare il suo Zaino con quello che credeva indispensabile, il libro di incantesimi, il libro di Difesa, una piuma, le sue pergamente e l'inchiostro ovviamente...Chiuse il suo zaino e se lo mise in spalla, addosso si era messo la tenuta dei Corvonero...la bacchetta nella manica della divisa...non poteva non portarsela dietro....chiuse gli occhi, fece un respiro profondo e varcò la porta della stanza, superando la Sala Comune e camminando attraverso il ritratto...sgattagliolando via senza farsi vedere nemmeno dalle persone Nei quadri...non si abituerà mai a quelle figure che si muovono in uno spazio piano dentro una cornice....camminò lentamente nel corridoio, sfortunatamente non guardando davanti a se, tanto che se Ethan non l'avesse visto si sarebbero scrontrati a vicenda...

Uff...ehi...ah...Ma sei tu! L'hai sentita vero? Andiamo a vedere dai!

Gli disse guardandolo quasi perpendicolare...certo che era proprio alto, il passo si fece più lento seguendo quello del Grifo...

Sai...sono proprio curioso di sapere come è fatto questo guardiano...ma certamente non è umano...hai sentito no? Due zampe e due Braccia ho...ergo...non ha le gambe, come le intendiamo noi!

Aveva studiato nella mentre quella filastrocca, c'era un tesoro, ma delle prove...non voleva rischiare...non voleva ferirsi e ferire chi sarebbe venuto, e questo era quello che pensava in un attimo di silenzio...varcò la porta ed uscì nei giardini, fino a raggiungere l'entrata di quello che sembrava proprio un labirinto....rimase fermo ed incantato a vedere la struttura al centro...si fermò un attimo, notando altre persone davanti all'entrata...erano tutti quelli che avevano sentito con lui quelle parole...annuì al lampione e camminò più velocemente verso di loro, agitando la mano in segno di saluto, ma non facendo rumori se non quelli delle scarpe sul manto erboso...

Ciao!

Disse solo osservando la porta...infine ascoltò le parole di JaneYue...

Immagino siamo qui tutti per la stessa filastrocca. Chiaramente è un invito del Guardiano ad entrare. Credo che il presupposto sia che entriamo tutti. Perciò...Voi cosa avete intenzione di fare?! Io, sinceramente, credo che sia un'occasione da non perdere! Se saremo uniti potremo avere qualche possibilità di superare le prove ed arrivare alla meta. Sono anche curiosa di conoscere il Guardiano.

Si guardavano tutti gli uni verso gli altri, attendendo la risposta di qualcuno...si schiarì la gola, ed annuì...

Sono d'accordo con te...però prima bisogna essere previdenti, ho letto sul libro di difesa che se vogliamo essere preparati su ogni evenienza bisogna prima vedere gli oggetti che abbiamo in modo da sapere tutto e creare strategie più...attigue...(sono andato a cercare cosa significa) - sussurrò l'ultima frase per poi continuare a parlare - Quindi comincerei da me...io ho portato una piuma, delle pergamene, e due libri, quello di incantesimi e quello di Difesa, appunto, più la mia bacchetta...voi invece? Tanto il guardiano mica scappa...secondo me si perderebbe anche lui nel labirinto!

Una piccola risata per sdrammatizzare attendendo la risposta degli altri e nel caso l'elenco di oggetti che portavano con loro...

Ah...già...oggi non mi sono presentato! Mi chiamo Peter greymon...piacere di fare la vostra conoscenza!

E mise la mano in mezzo in modo da presentarsi con ognuno grazie ad una solida stretta di mano, il suo sorriso sornione sarebbe diventato il suo marchio di fabbrica...
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Messaggioda Elisabeth » 18/07/2012, 22:13

[Domenica pomeriggio]


Quella sarebbe stata per Elisabeth l’ultima domenica che avrebbe passato ad Hogwarts prima delle tanto sospirate vacanze estive, le lezioni era finite e la piccola era stata promossa al secondo anno di studi, così visto la partenza ormai imminenze, la bimba decise di passare quella domenica pomeriggio a sistemare i suoi bagagli, e mentre era intenta a riordinare le sue cose, il suo arco continuava a fare capolino sul letto, la piccola era abituata alle stramberie di quell’oggetto, che si materializzava quando voleva e dove voleva, giusto per infastidirla, ma, non sapeva perché quel giorno era felice di ritrovarselo intorno, e con un gesto istintivo che non le era del tutto naturale, la piccola lo prese e lo mise di traverso dietro la schiena – Mi dispiace non esser capace di utilizzarti a dovere, ma, farò del mio meglio per imparare in fretta – pensò la piccola, mentre accarezzava l’impugnatura dell’arco, prima di sistemarla dietro la schiena, ed il quel momento ripensò alla prima volta che l’aveva utilizzato, era bastato impugnarlo e tendere l’arco perché dal nulla apparisse una freccia, molto utile per colpire qualche bersaglio, ma, la cosa favoloso di quell’arco era la facoltà di far apparire dal nulla tutto ciò che la bimba desiderava, la piccola non sapeva che all’interno dell’impugnatura era incastonata una bacchetta appartenuta ad un mago molto potente e temuto, e la cosa sorprendente era che l’arco aveva scelto proprio la bambina come sua proprietaria ed impugnato da quest'ultima sembrava che l’arco fosse in grado di fare qualsiasi cosa.
Durante i pomeriggi di allenamento la piccola aveva fatto apparire corde, scope, spade, una volta persino un tavolo ed uno specchio, solo per provare se ne era in grado, ma, dopo il quinto o al massimo sesto tentativo non c’è la faceva più, per poter far comparire quegli oggetti, Elisabeth doveva essere concentrata al 100% niente doveva distrarla, ma, era una bambina e non si poteva pretendere che restasse concentrata per così tanto tempo.
La bimba finì di sistemare i bagagli e verso le 22.00 andò a dormire, riponendo il suo amato arco nel baule ai piedi del letto.


[Domenica notte - ore 23.34 - Boschetto Nascosto]


Elisabeth era profondamente addormentata, quando una voce morbida e melodiosa interruppe i suoi sogni, la piccola cercò di scacciare quella voce fastidiosa dalla mente e proprio per la resistenza che la bimba opponeva nel svegliarsi, uno strano incantesimo si impadroni del corpo della bimba che seppur addormentata si alzò e cominciò a prepararsi, indossò una tuta nera, scarpe da ginnastica nere, legò i capelli biondi in un chignon per poi nasconderli dentro un cappellino nero ed infine indossò i guanti che utilizzava insieme all’arco, se qualcuno fosse stato presente avrebbe visto gli occhi della bimba aperti ed al tempo stesso privi di vita, poco dopo la bimba si svegliò – Come mai sono in piedi e vestita così? – pensò la piccola, mentre quei versi continuavano a tormentarla

Di due zampe e due braccia io sono fatto
Da anni il tesoro mantengo intatto
Gemme preziose e gioielli dorati
Pendenti che al tocco diventan fatati
Al centro del Labirinto mi potete trovare
Io ch'ogni sogno posso far avverare
Attenzione però! Ci saran delle prove
Decidete voi se cinque, sette o nove
In base a queste il tesoro può cambiare
E chissà se con esso vi potrete soddisfare
Venite bambini, venite nel boschetto
Sei di voi sarà il numero perfetto
Il Guardiano del tesoro vi aspetta
accorrete presto, ho una certa fretta!


Intanto la bimba si era seduta sul letto pensando a quei versi – Sei di voi sarà il numero perfetto … sei di voi … perché dice sei di voi – continuava a ripetersi, poi ebbe una folgorazione – Ma certo … eravamo in sei quando abbiamo ascoltato la conversazione tra la Vice Preside e la professoressa Samyliak sul Labirinto ed il suo Guardiano ci vuole tutti e sei – pensò la bimba, ripensando a pochi giorni prima quando lei, una Concasata , una Tassa , un Corvo , un Grifo ed un Delfino avevano ascoltato le due docenti parlare di un Labirinto che compare ogni 100 anni, in seguito Elisabeth si era recata in biblioteca, dove aveva iniziato a spulciare i libri custoditi da Madama Berforth alla ricerca di qualche notizia sul Labirinto e qui aveva conosciuto la sua concasata, JaneYue , ma, i lunghi pomeriggi di ricerca non avevano portato nessun frutto e ben presto la piccola aveva catalogato il Labirinto ed in suo Guardiano come una delle tante stramberie della scuola.
Ma quella sera, il Labirinto era tornato a tormentare prima i sogni e poi i pensieri della piccola – Cosa dicevano le professoresse del Labirinto? – si chiedeva Elisabeth cercando di ricordare le parole precise, e non riuscendoci decise di consultare il diario in cui scriveva tutte le cose interessanti che succedevano nella scuola ed anche il Labirinto vi era stato annotato – Ecco ci sono, le professoresse dicevano che era apparso un articolo sul Profeta, dovrei imparare a leggere quel giornale prima o poi – pensò la bimba, per poi continuare a leggere le sue annotazioni – Dov’ero arrivata? Ecco … dicevano che sul Profeta era apparso un articolo dove si diceva che ogni 100 anni ad Hogwarts appare un Labirinto e come data di apparizione era stata indicata il 25 agosto, anche se il giornale affermava che non c’erano notizie certe a riguardo … e allora perché non riesco a togliermi dalla testa questa maledetta filastrocca - si chiese la bimba senza accorgersi che stava impugnando l’arco, fino a quanto non lo sentì vibrare, non era la prima volta che le succedeva ed ogni volta quell'oggetto l'aveva aiutata, ma, comunque prima di ricorrere all'arco Elisabeth poteva sempre utilizzare la sua bacchetta, che sentiva nella tasca dei pantaloni.

Ormai il danno era fatto la filastrocca aveva incuriosito nuovamente la bimba che prese l’arco e lo mise di traverso sulla spalla, prese la bacchetta dalla tasca e con molta cautela stando bene attenta a non fare rumore scivolò fuori dalla Sala Comune, un attimo dopo sentì dei leggerissimi passi dietro di lei, si voltò e senza pensarci troppo alzò la bacchetta che impugnava e contemporaneamente all’ombra lanciò il suo incantesimo – Lumos – disse la bimba trovandosi di fronte JaneYue, la piccola accennò un piccolo sorriso in direzione dell’altra bimba – Il Guardiano sta chiamando proprio noi sei o sei solo curiosa e mi sei solo venuta dietro? si chiese la bimba, avvicinandosi alla concasata con l’intenzione di scoprire se anche lei fosse stata svegliata dalla filastrocca o meno, quando la concasata le chiese

Elisabeth, abbiamo per caso ascoltato la stessa filastrocca?!

Immagino di si – disse la piccola controllando che l’arco fosse ancora al suo posto e pensando al Labirinto ed al suo Guardiano.

Potremmo andarci insieme – le propose la concasata.

Si certo – disse la bimba continuando a stringere con la manina la sua bacchetta, e con l’altra sfiorava l’arco, fin da piccola Elisabeth era stata abituata o forse sarebbe meglio dire addestrata ad osservare tutto quello che le stava intorno, essere figlia e nipote di due fra gli Auror più potenti e richiesti del mondo magico, la spingeva istintivamente ad essere protettiva verso le persone che le stavano accanto e senza saperne il motivo si era messa sulla difensiva, sembrava che la bimba fosse certa che il Labirinto avrebbe portato un sacco di guai a lei ed ai suoi cinque compagni d’avventura.

Era strano, ma, per la prima volta riuscì a capire perché suo padre le ripeteva in continuazione che doveva mantenere la calma ed il sangue freddo, niente avrebbe dovuto farle perdere la pazienza se voleva essere in grado di ragionare velocemente, ma, perché le fossero venute in mente proprio quelle parole e proprio in quel momento la piccola non riusciva a capirlo.

Intanto le due bimbe erano arrivate all’ingresso del boschetto o meglio, davanti a quello che fino a qualche ora prima era stato l’ingresso del boschetto e lì erano state raggiunte dagli altri bambini arrivati a coppie, ma, al posto del boschetto ora c’era una intricata costruzione d’erba ed al suo interno una costruzione bianca, che attirò lo sguardo della piccola

Molto bene, ci hai voluti tutti qui, a tuo rischio è pericolo amico mio, vedrai cosa sono in grado di combinarti se mi capiti sotto tiro, brutto insolente che non sei altro, come ti permetti di svegliare dei bambini innocenti - pensò la bimba più irritata del solito e comunque cercando di mantenere la calma il più possibile.

Intanto JaneYue aveva preso la parola

Immagino siamo qui tutti per la stessa filastrocca. Chiaramente è un invito del Guardiano ad entrare. Credo che il presupposto sia che entriamo tutti. Perciò...Voi cosa avete intenzione di fare?! Io, sinceramente, credo che sia un'occasione da non perdere! Se saremo uniti potremo avere qualche possibilità di superare le prove ed arrivare alla meta. Sono anche curiosa di conoscere il Guardiano.

Il primo a rispondere fu il corvetto

Sono d'accordo con te...però prima bisogna essere previdenti, ho letto sul libro di difesa che se vogliamo essere preparati su ogni evenienza bisogna prima vedere gli oggetti che abbiamo in modo da sapere tutto e creare strategie più...attigue...(sono andato a cercare cosa significa) - sussurrò l'ultima frase per poi continuare a parlare - Quindi comincerei da me...io ho portato una piuma, delle pergamene, e due libri, quello di incantesimi e quello di Difesa, appunto, più la mia bacchetta...voi invece? Tanto il guardiano mica scappa...secondo me si perderebbe anche lui nel labirinto! Ah...già...oggi non mi sono presentato! Mi chiamo Peter greymon...piacere di fare la vostra conoscenza! - e dopo essersi presentato il bimbo mise una manina in mezzo.

Piacere di fare la tua conoscenza Peter … io sono Elisabeth Alexandra Walker – disse la serpina, al corvetto, stringendogli la mano, per poi voltandosi verso tutti gli altri – Credo che JaneYue abbia ragione, se vogliamo riuscire a sconfiggere il Guardiano dobbiamo essere uniti, non so voi, ma, a me, l’idea di riuscire a vedere il volto di chi ci ha lanciato questa sfida mi stuzzica molto – disse la piccola senza accennare al tesoro, che effettivamente al momento le interessava ben poco, la bimba voleva la testa del Guardiano non il tesoro – E come ha detto Peter è giusto far il punto delle nostre armi, allora io ho la bacchetta e quest’arco – indicando l’oggetto agli altri bambini, per poi proseguire il suo discorso – E’ necessario che sappiate che sono l’unica in grado di utilizzare quest’arco, è un’arma molto versatile è possibile utilizzarlo come un qualsiasi arco oppure … utilizzarlo per far apparire diversi oggetti che potrebbero tornarci utili durante la nostra avventura all’interno del Labirinto, sempre se decidiamo tutti insieme di entrarvi, è necessario chiarire un piccolo punto io per il momento sono in grado di far apparire al massimo tre o quattro oggetti che ci potrebbero tornare utili, quindi dovremo valutare bene che oggetti vogliamo che ci fornisca, perché oltre al numero che vi ho detto non riesco ad andare – disse la bimba, senza accennare al fatto che comunque avrebbero avuto ancora un paio di frecce al loro arco in caso di bisogno, ma, la piccola tenne questa eventualità per sè, voleva essere sicura di poter proteggere i suoi amici in caso di bisogno, ed attese di ascoltare quanto avevano da replicare gli altri bambini.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 19/07/2012, 13:47

[Domenica sera - ore 21:00 circa]


Quel primo anno ad Hogwarts stava ormai volgendo al termine senza troppe sorprese, pensava la piccola Cappie stesa sul letto della sua stanza al Castello. Dopo i primi giorni passati ad emozionarsi per ogni singola cosa presente in quel luogo, il tran tran quotidiano che andò a scandirsi nei mesi seguenti fra lezioni, studio e apprendimento delle varie materie smorzò quell'entusiasmo iniziale, facendo sì che quel mondo tanto diverso e tanto agognato divenisse ora parte di lei come se lo fosse sempre stato fin dall'inizio. La tassetta si sorprese ad essere un po' dispiaciuta di questo: con le braccia ripiegate sotto la testa, lo sguardo fisso al soffitto e le gambe incrociate, continuava a pensare alle mille avventure che avrebbe voluto vivere in quei luoghi e che, per un motivo o per l'altro, non era mai riuscita ad attuare. L'unica nota movimentata, e forse anche troppo, era stato quel mostro (un drago, supponeva la piccola) che aveva distrutto parte della foresta e una strana conversazione, spudoratamente origliata qualche giorno addietro. Un Labirinto...sarebbe un'avventura perfetta per concludere l'anno...pensò la bambina, ripercorrendo con la mente ogni singola parola pronunciata dalla Vicepreside e dall'insegnante di Divinazione e ricordando le estenuanti ricerche in biblioteca, portate avanti anche da altri primini che come lei avevano ascoltato quella conversazione. Alla fine, solo grazie alla bontà del padre, era riuscita a reperire quel numero della Gazzetta del Profeta nel quale era presente l'articolo in questione, articolo che, una volta letto, aveva fatto morire in lei ogni speranza di un'avventura al di fuori da quelle mura. La data per l'apparizione del Labirinto e del suo Guardiano era prevista per il 25 Agosto, proprio come detto anche dalle professoresse Vireau e Samyliak: per quel periodo, Cappie probabilmente sarebbe stata in vacanza a casa, a rodersi di non poter vedere con i propri occhi un prodigio simile. Un sonoro sbuffo uscì fuori dalle sue labbra, l'espressione imbronciata del volto tipica dell'insoddisfazione infantile, mentre per terra il baule reclamava di essere riempito per l'imminente partenza dei prossimi giorni. Cappie gli lanciò uno sguardo sprezzante, poi, dopo essersi voltata dall'altra parte chiuse gli occhi, e cercò di acquietare i propri pensieri in un sonno profondo...

[Domenica notte - ore 23:30 circa]


Di due zampe e due braccia io sono fatto
Da anni il tesoro mantengo intatto
Gemme preziose e gioielli dorati
Pendenti che al tocco diventan fatati
Al centro del Labirinto mi potete trovare
Io ch'ogni sogno posso far avverare
Attenzione però! Ci saran delle prove
Decidete voi se cinque, sette o nove
In base a queste il tesoro può cambiare
E chissà se con esso vi potrete soddisfare
Venite bambini, venite nel boschetto
Sei di voi sarà il numero perfetto
Il Guardiano del tesoro vi aspetta
accorrete presto, ho una certa fretta!


La piccola si svegliò di soprassalto, la fronte imperlata di sudore, mentre quella strana melodia continuava a rimbombarle in testa con assiduità, senza che lei riuscisse a fare niente per scacciarla via. Non riusciva a capire perchè fosse sudata, forse il caldo o quella filastrocca apparsa in sogno mentre dormiva beatamente e che l'aveva tanto turbata. Si mise a sedere sul letto, cercando a tentoni nel buio la propria bacchetta e facendo due profondo respiri per riprendere il controllo di sè. Dopo averla afferrata, si sentì molto più tranquilla e più propensa a ragionare sul da farsi. Il suo primo impulso fu quello di rimettersi giù e ritornare a dormire, cosa che scoprì presto le fu impossibile, visto che ogni volta che chiudeva gli occhi quelle parole sembravano acquisire maggior vigore nella sua mente, impedendole di riprendere sonno. Alla fine, sconfitta, si alzò, girovagando per tutta la stanza, la bacchetta fermamente stretta nella sua mano.
Non può essere...mi sto solo immaginando tutto, il Labirinto non è apparso e il Guardiano non sta aspettando me...però, perchè non andare a controllare?
Cappie non fece in tempo a concludere quel pensiero che già la mano libera aveva afferrato in fretta e furia una giacchetta di cotone bianco da mettere sopra il pigiama (una cannottiera con bratelline strette color pesca e un paio di pantaloncini bianchi). Dopo essersi infilata un paio di pantofoline estive, con solo la bacchetta e quell'equipaggiamento indosso, la bambina uscì di soppiatto dalla Sala Comune dei Tassorosso, cercando di evitare la ronda notturna dei Prefetti e, peggio ancora, quella degli insegnanti. Risalì le scale dal sotteraneo, troppo intimorita per poter fare un Lumos, non voleva farsi scoprire e aveva deciso che qualche livido qua e là era preferibile ad una punizione esemplare da parte della Vicepreside. Dopo vari tentativi, andando un po' a tentoni e un po' a memoria, la Tassetta riuscì ad uscire dalle mura del Castello. La fresca aria notturna sembrò rinvigorirla e svegliarla del tutto: l'odore di una nuova avventura la rendeva più avventata e spavalda del solito, tanto che la piccola si arrischiò ad eseguire finalmente quell'incantesimo per illuminare la propria strada. Quale non fu la sua sorpresa, e soprattutto il suo sgomento, quando il fascio di luce illuminò un volto ben noto, quello del Delfino Jorge Alvares! Cappie arrossì completamente, gli occhi sgranati, boccheggiando dallo stupore, mentre tentava balbettando di salavarsi la pelle da quella situazione insolita.

Jorge! Ah...ehm...ecco...n-non è come pensi! Io stavo solo...ehm....cercando una cosa...ehi, aspetta un attimo! Cosa ci fai tu fuori dal Castello?

chiese, improvvisamente consapevole che il ragazzino si trovava nei guai esattamente come lei e che in quel caso erano entrambi complici dello stesso misfatto.

Ho sognato una filastrocca! Una filastrocca stranissima, sono convinta che vicino al boschetto è apparso un Labirinto e il Guradiano di quel labirinto mi sta aspettando, o ci sta aspettando a questo punto! In effetti la filastrocca parlava di più bambini e forse tu sei uno di quelli, vero Jorge? Oh si! Sarà fantastico! Avanti seguimi! Dobbiamo fare in fretta, non voglio rischiare che il guardiano scompaia e poi sono curiosa di sapere chi saranno gli altri prescelti!

Una nota di orgoglio enfatizzò quell'ultima parola, prescelti, perchè era così che si sentiva la bambina, mentre parlava a raffica come suo solito col piccolo delfino. Quindi, senza troppi preamboli, Cappie si mise a correre in direzione del giardino, dovendo obbligatoriamente passare da lì per poter andare poi verso il bosco. Ogni tanto lanciava qualche occhiata dietro di lei, per controllare che l'amico la stesse seguendo, incitandolo con parole d'incoraggiamento quali Avanti!, Forza! e Manca poco!. Alla fine, la piccola giunse nei pressi del giardino, vedendo che, prima di lei erano arrivati altri quattro bambini, la sua amica Elisabeth, un'altra serpina che aveva sentito dire si chiamasse JaneYue, un corvonero di nome Peter e un grifondoro di nome Ethan, o almeno pensava fossero quelli i loro nomi. Cappie lancià un enorme sorriso in direzione di Elisabeth, avvicinandosi verso di lei e stringendole la mano libera con la propria, saltellando entusiasta

Ellie! Anche tu qui! Sono felicissima di vederti! Io e Jorge ci siamo incrociati poco dopo l'uscita dalla scuola! Oh ma...cos'è quello!

la bambina si accorse solo ora dell'enorme labirinto presente di fronte a loro, dal quale si vedeva sorgere in lontananza, probabilmente al centro, una torretta bianca.

E' vero! Allora è tutto vero! Non ci posso credere, ditemi che non sto sognando!

Avrebbe continuato a sognare se le parole dei compagni non l'avessero riportata nel presente, sicuramente molto più pratiche e concrete della sua idea di entrare direttamente nel labirinto senza alcuna strategia.

Immagino siamo qui tutti per la stessa filastrocca. Chiaramente è un invito del Guardiano ad entrare. Credo che il presupposto sia che entriamo tutti. Perciò...Voi cosa avete intenzione di fare?! Io, sinceramente, credo che sia un'occasione da non perdere! Se saremo uniti potremo avere qualche possibilità di superare le prove ed arrivare alla meta. Sono anche curiosa di conoscere il Guardiano.


Sono d'accordo con te...però prima bisogna essere previdenti, ho letto sul libro di difesa che se vogliamo essere preparati su ogni evenienza bisogna prima vedere gli oggetti che abbiamo in modo da sapere tutto e creare strategie più...attigue...(sono andato a cercare cosa significa) Quindi comincerei da me...io ho portato una piuma, delle pergamene, e due libri, quello di incantesimi e quello di Difesa, appunto, più la mia bacchetta...voi invece? Tanto il guardiano mica scappa...secondo me si perderebbe anche lui nel labirinto!


Cappie non ne era tanto sicura, ogni secondo che passava temeva di poter vedere il labirinto scomparirle da sotto il naso. Lo sguardo che lanciò verso Peter era abbastanza scettico, come a voler dire Non-esserne-tanto-sicuro-meglio-sbrigarci

Immagine


Mi chiamo Peter greymon...piacere di fare la vostra conoscenza!

Io sono Cappie, è un piacere conoscervi! disse, stringendo forte la mano del corvetto per poi passare a stringere quella degli altri, se avessero voluto. Dopo le presentazioni, la terza a parlare fu proprio Elisabeth, che sembrava abbastanza arrabbiata e innervosita da quella situazione

Credo che JaneYue abbia ragione, se vogliamo riuscire a sconfiggere il Guardiano dobbiamo essere uniti, non so voi, ma, a me, l’idea di riuscire a vedere il volto di chi ci ha lanciato questa sfida mi stuzzica molto. E come ha detto Peter è giusto far il punto delle nostre armi, allora io ho la bacchetta e quest’arco. E’ necessario che sappiate che sono l’unica in grado di utilizzare quest’arco, è un’arma molto versatile è possibile utilizzarlo come un qualsiasi arco oppure … utilizzarlo per far apparire diversi oggetti che potrebbero tornarci utili durante la nostra avventura all’interno del Labirinto, sempre se decidiamo tutti insieme di entrarvi, è necessario chiarire un piccolo punto io per il momento sono in grado di far apparire al massimo tre o quattro oggetti che ci potrebbero tornare utili, quindi dovremo valutare bene che oggetti vogliamo che ci fornisca, perché oltre al numero che vi ho detto non riesco ad andare

Cappie guardò perplessa l'amica, osservando il bell'arco che portava dietro le spalle, ma soprattutto non del tutto convinta dalle sue parole

Ellie...intendi dire che dobbiamo combattere contro il Guardiano? Io non credo che sia cattivo...anzi...non voglio combattere contro di lui, voglio solo incontrarlo! In ogni caso non credo di potervi essere molto utile. Ho portato solo la mia bacchetta...e la mia presenza! Però sono convinta anche io che il gioco di squadra sarà il nostro punto forte! Cerchiamo di restare uniti e di non litigare fra di noi, tu e Jorge in primis, e vedrete che usciremo tutti quanti da questa avventura pienamente soddisfatti!

Gli occhi della tassetta brillavano gioiosi, mentre dentro di lei già sapeva che avrebbe serbato per sempre quell'esperienza nel cuore. Attese che anche gli altri dicessero la loro, sebbene la piccola continuasse a lanciare avide occhiate alla torretta bianca, sentendo l'intero corpo fremere dal desiderio di entrare nel labirinto per conoscerne il custode...


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Messaggioda Jorge » 19/07/2012, 15:26

[Domenica notte - ore 23.34 - Boschetto Nascosto]


Mantieni un profilo basso e non metterti nei guai.

Era questo quello che Jorge si era ripromesso una volta uscito dall'ufficio della VicePreside, pensando che non sarebbe stato un grosso problema riuscire nell'intento. Giugno era quasi finito e con lui anche la Scuola, quindi doveva trattenersi giusto una settimana o due. Il fato però sembrava voler mettere alla prova la sua forza di volontà, spargendo trappole potenzialmente pericolose lungo il suo cammino. Ma se l'aver sorpreso il Professore di Trasfigurazione in atteggiamenti intimi, secondo la sua visione di undicenne, con la Professoressa di Babbanologia gli aveva portato più fama che danno, l'aver origliato la conversazione tra la sua CapoScuola e la Professoressa di Divinazione aveva talmente stuzzicato la sua curiosità da spingerlo a passare delle ore extra in biblioteca.

"Come creare un labirinto","Come trasformare il tuo nemico in un labirinto","Vivere in un labirinto","Esilia il tuo rivale in un labirinto"...

Man mano che Jorge sfogliava i tomi presenti in Biblioteca si rendeva sempre più conto che trovare informazioni su quello che aveva sentito sarebbe stata un'impresa più grande delle sue forze. Più di una volta era stato tentato di chiedere aiuto a visino di pesca o a figlia dei fiori ma ogni volta si era limitato a sospirare e a prendere un altro libro: non voleva mettere nei guai nessuna delle due e, basandosi su quello che le Professoresse si erano dette, sarebbe capitato di sicuro. Quella consapevolezza, unita alla diffidenza che aveva sviluppato nelle ultime settimane, aveva spinto il portoghese a tenersi il più lontano possibile da tutti gli altri studenti che, come lui, avevano per caso assistito alla conversazione fuori dalla Sala Grande, scegliendo un tavolo appartato. Certo Cappie e Lingua Argentata gli sarebbero potute essere molto utili in quell'attività di ricerca ma alla fine aveva lo stesso deciso di rimanere sulle sue.

Merlino - mormorò, ormai totalmente abituato allo strano modo di bestemmiare dei maghi - si può fare di tutto con un labirinto... Ma l'unico che sia stato visto a Hogwarts sembra essere stato quello per un Torneo di maghi... ma lo hanno costruito a posta quindi di sicuro non parlavano di lui.

Così dopo quella ricerca infruttuosa, svolta il più discretamente possibile per non essere additato come un secchione, Jorge si era convinto che le Professoresse si erano sbagliate e aveva finito per mettere da parte tutti i pensieri relativi al labirinto, complice anche la partenza ormai prossima per le vacanze estive che poneva il ragazzino di fronte all'annoso problema del fare le valigie o meglio il baule.

Divise prese, libri presi, piume e rotoli di pergamena nuove anche... non dovrei essermi dimenticato nulla.

Sbuffò Jorge, dopo aver spuntato una lista mentale delle cose che doveva mettere nel baule. Alla partenza mancavano ancora un paio di giorni ma considerata la sua alta propensione a dimenticarsi il necessario e portare il superfluo aveva deciso di iniziare a fare i bagagli in anticipo. Soddisfatto del lavoro fatto, il Delfino si mise in pigiama e si infilò nel suo letto a baldacchino pronto per una lunga notte di sonno. Stava sognando di trovarsi alla stazione del treno di Lisbona con i suoi genitori pronti per andare al mare quando l'altoparlante del binario invece di annunciare il treno diffuse una strana filastrocca.

Di due zampe e due braccia io sono fatto
Da anni il tesoro mantengo intatto
Gemme preziose e gioielli dorati
Pendenti che al tocco diventan fatati
Al centro del Labirinto mi potete trovare
Io ch'ogni sogno posso far avverare
Attenzione però! Ci saran delle prove
Decidete voi se cinque, sette o nove
In base a queste il tesoro può cambiare
E chissà se con esso vi potrete soddisfare
Venite bambini, venite nel boschetto
Sei di voi sarà il numero perfetto
Il Guardiano del tesoro vi aspetta
accorrete presto, ho una certa fretta!


Come se la parte finale della filastrocca avesse fatto sorgere nel ragazzino una certa urgenza, Jorge si svegliò immediatamente e, sedutosi sul letto, si guardò intorno spaesato, notando che i suoi compagni di stanza stavano tutti dormendo profondamente. In un'altra occasione quel bisogno di uscire in giardino che avvertiva dentro di sè lo avrebbe preoccupato non poco ma le letture sulle bizzarrie del Mondo Magico e l'esperienza che aveva avuto con lo gnomo Taipon ebbero la meglio su qualsiasi pensiero razionale che l'undicenne poteva fare. Scalciò veloce via le lenzuola e con un balzo fu in piedi vicino al baule per prendere dei vestiti e la sua borsa: per quanto gli fosse piaciuto il pigiamino che lo gnomo gli aveva dato la scorsa volta non voleva ripetere l'esperienza. Si infilò il paio di jeans babbani con cui aveva deciso di partire,tenuti su da una cinta di pelle nera, una maglietta a maniche lunghe e un paio di scarpe da tennis e, uscendo dalla camera il più silenziosamente possibile, prese al volo in maniera istintiva la sua borsa con ancora dentro una piuma e una pergamena pulita, un libro preso in biblioteca sui labirinti più famosi del Mondo Magico e una vecchia bottiglietta d'acqua ancora piena che si era dimenticato di buttare.

Lumos

Mormorò il Delfino, subito dopo aver attraversato la Sala Comune praticamente al buio, illuminando con il fascio di luce che usciva dalla bacchetta il corridoio e le scale che lo avrebbero portato fuori dal Castello.

Un tesoro...certo il cioccolato dello gnomo era spettacolare però se riesco a portare un bel regalo alla mamma non è male...

Commentava tra sè il Delfino mentre varcava il portone della scuola, provando a immaginare l'aspetto che avrebbe avuto questo fantomatico Guardiano.

Di sicuro è un Centauro visto che...- il suo monologo fu interrotto dall'avvistamento di una ragazzina dall'aria familiare. -Guarda un pò una Tassorosso che viola il coprifuoco. Questa serata ha dell'incredibile.

E anche se il tono era stato ironico, non c'era traccia di cattiveria o derisione nè nel tono di voce nè nel ghigno che era comparso sul suo viso.

Jorge! Ah...ehm...ecco...n-non è come pensi! Io stavo solo...ehm....cercando una cosa...ehi, aspetta un attimo! Cosa ci fai tu fuori dal Castello?

Presa alla sprovvista dall’arrivo di Jorge, Caroline Priscilla ci mise un po’ per realizzare che anche il Delfino, come lei, stava violando il coprifuoco, recuperando quindi un po’ di sicurezza.

HUmmm… sono venuto a contemplare il cielo stellato? - le rispose con un tono ironico, ricordando la conversazione che avevano avuto in Sala Grande sui compiti di Astronomia. – e tu?

Ho sognato una filastrocca! Una filastrocca stranissima, sono convinta che vicino al boschetto è apparso un Labirinto e il Guradiano di quel labirinto mi sta aspettando, o ci sta aspettando a questo punto! In effetti la filastrocca parlava di più bambini e forse tu sei uno di quelli, vero Jorge? Oh si! Sarà fantastico! Avanti seguimi! Dobbiamo fare in fretta, non voglio rischiare che il guardiano scompaia e poi sono curiosa di sapere chi saranno gli altri prescelti!


Il portoghese aveva smesso di ascoltare la Tassorosso subito dopo che aveva pronunciato la parola “filastrocca” la prima volta. Quando si era alzato dal letto non si era soffermato sulle parole che aveva sognato, troppo preso ad assecondare quel senso di fretta e di urgenza che aveva avvertito, mentre adesso, trovandosi di fronte Cappie, la possibilità che si stava mettendo di nuovo nei guai insieme a qualcun altro diventava sempre più concreta. Annuì distrattamente alla domanda che la ragazzina gli fece, per poi riprendere a camminare dietro di lei, sperando che i suoi compagni di avventura fossero più simpatici del francesino lamentoso e dello snob austriaco che aveva incontrato nel mondo di Taipon.

Cappie … - mormorò solo, non appena fu riemerso dai propri pensieri, osservando la ragazzina che gli camminava a fianco – potevi almeno vestirti?

E gli scappò un leggero risolino che gli morì sulle labbra non appena giunsero di fronte all'ingresso del boschetto dove vi erano riuniti gli altri ragazzini.

Ok scusa Cappie… almeno tu non sei vestita come la protagonista di un film di serie Z babbano…

Disse alla tassetta, dopo aver squadrato attentamente JaneYue e Elisabeth, entrambe con look quasi total black da ladro dei poveri erba.

Ellie! Anche tu qui! Sono felicissima di vederti! Io e Jorge ci siamo incrociati poco dopo l'uscita dalla scuola!

Lingua Argentata, pensavo avessi più gusto…

Si lasciò sfuggire, indeciso se condividere anche lui l’entusiasmo che sembrava provare Cappie nel vedere lì la serpina.

Oh ma...cos'è quello! – Jorge seguì con lo sguardo il dito della compagna, notando in quel modo la torre bianca che si vedeva in lontananza al centro del labirinto e che plausibilmente rappresentava la dimora del Guardiano.

E' vero! Allora è tutto vero! Non ci posso credere, ditemi che non sto sognando!

Quindi esiste e la Vireau si è sbagliata sulla data...

Commentò ad alta voce a beneficio di tutti con gli occhi che avevano preso a brillare per l'eccitazione, rivolto con il corpo verso l’ingresso del labirinto, dando quindi le spalle al resto della compagnia.

Immagino siamo qui tutti per la stessa filastrocca. Chiaramente è un invito del Guardiano ad entrare. Credo che il presupposto sia che entriamo tutti. Perciò...Voi cosa avete intenzione di fare?! Io, sinceramente, credo che sia un'occasione da non perdere! Se saremo uniti potremo avere qualche possibilità di superare le prove ed arrivare alla meta. Sono anche curiosa di conoscere il Guardiano.

Avventurarmi in un labirinto, attirato dalle promesse di chissà quali ricchezze da un tipo che si descrive come non umano in compagnia di qualcuno che non ha neanche la decenza di presentarsi e si comporta come un capo? – rispose Jorge celando agli altri il proprio sguardo eccitato e usando un tono di voce irritato, visto che non gli era per nulla piaciuto il modo con cui JanueYue aveva parlato. – Questa deve essere proprio la mia serata sfortunata…

Concluse scuotendo il capo e mettendosi le manine in tasca, facendo forza su se stesso per rivolgere la propria attenzione sugli altri studenti.

Sono d'accordo con te...però prima bisogna essere previdenti, ho letto sul libro di difesa che se vogliamo essere preparati su ogni evenienza bisogna prima vedere gli oggetti che abbiamo in modo da sapere tutto e creare strategie più...attigue...Quindi comincerei da me...io ho portato una piuma, delle pergamene, e due libri, quello di incantesimi e quello di Difesa, appunto, più la mia bacchetta...voi invece? Tanto il guardiano mica scappa...secondo me si perderebbe anche lui nel labirinto! Mi chiamo Peter greymon...piacere di fare la vostra conoscenza!

Alle parole di Peter scosse di nuovo la testa, sconsolato questa volta, chiedendosi perché mai figlia dei fiori dovesse stare dormendo…

Forse ti è sfuggita la parte della filastrocca in cui il Guardiano dice che ha fretta? – lo riprese quindi, già stanco di tutte quelle chiacchiere per lui inutili. – Sono Jorge e prima che qualcuno ci provi e ci rimanga male dalle mie parti non si stringe la mano agli sconosciuti neanche quando ci si presenta…

Meglio mettere, per così dire, le mani avanti che dover discutere anche su quel dettaglio, vedendo sia Elisabeth che Cappie stringere la mano a Peter.

Credo che JaneYue abbia ragione, se vogliamo riuscire a sconfiggere il Guardiano dobbiamo essere uniti, non so voi, ma, a me, l’idea di riuscire a vedere il volto di chi ci ha lanciato questa sfida mi stuzzica molto. E come ha detto Peter è giusto far il punto delle nostre armi, allora io ho la bacchetta e quest’arco. E’ necessario che sappiate che sono l’unica in grado di utilizzare quest’arco, è un’arma molto versatile è possibile utilizzarlo come un qualsiasi arco oppure … utilizzarlo per far apparire diversi oggetti che potrebbero tornarci utili durante la nostra avventura all’interno del Labirinto, sempre se decidiamo tutti insieme di entrarvi, è necessario chiarire un piccolo punto io per il momento sono in grado di far apparire al massimo tre o quattro oggetti che ci potrebbero tornare utili, quindi dovremo valutare bene che oggetti vogliamo che ci fornisca, perché oltre al numero che vi ho detto non riesco ad andare.

Un arco? Pensi che il Guardiano voglia sottoporci a delle prove tipo Olimpiadi? – chiese tra il perplesso e lo sconvolto, incurante del fatto che forse i purosangue non sapevano cosa fossero le Olimpiadi – O vuoi portarti a casa un trofeo di caccia? Non ti facevo così violenta Lingua Argentata… Fammi solo un favore, se decidi di uccidere il Guardiano fallo solo dopo che sono uscito dal labirinto che di passare rinchiuso lì dentro altri 100 anni non ne ho voglia.

Ma mentre fuori ostentava la sua solita sicurezza da bullo di quartiere dentro di sé iniziava a avanzare il dubbio che forse il Guardiano davvero li avrebbe sfidato a qualcosa di più pericoloso di qualche complicato tranello di logica.

Ellie...intendi dire che dobbiamo combattere contro il Guardiano? Io non credo che sia cattivo...anzi...non voglio combattere contro di lui, voglio solo incontrarlo! In ogni caso non credo di potervi essere molto utile. – lo sguardo che Jorge rivolse a Cappie fu più eloquente di mille parole, come se fosse l’unica persona saggia lì presente, anche se, all’onor del vero, non tutti avevano ancora espresso una propria opininone in materia. - Ho portato solo la mia bacchetta...e la mia presenza! Però sono convinta anche io che il gioco di squadra sarà il nostro punto forte! Cerchiamo di restare uniti e di non litigare fra di noi, tu e Jorge in primis, e vedrete che usciremo tutti quanti da questa avventura pienamente soddisfatti!

Posso promettere che proverò ad andare d’accordo con chiunque avanzi proposte logiche e non potenzialmente pericolose e che non cerchi di darmi ordini. – disse, lanciando uno sguardo per nulla amichevole a JaneYue e dando, secondo lui, in quel modo, la propria disponibilità a esplorare il labirinto. – Che cosa ho con me? Una bomba a mano, un kalasnikov e qualche razzo di segnalazione…

Aggiunse con un’aria seria, dando un colpetto alla borsa che portava a tracolla.

Ma che domande sono? Mica sono un veterano che parte per la guerra… ma un undicenne che scorrazza nel boschetto della scuola dopo il coprifuoco… è già tanto che mi sono vestito – e un’occhiata divertita gli sfuggì in direzione i Cappie che sembrava non aver fatto neanche quello – quindi oltre alla bacchetta e a qualche residuo scolastico in borsa non ho nulla.

Decisamente Jorge non era partito con il piede giusto quella sera, ma lui voleva solo entrare nel boschetto, parlamentare con il Guardiano, prendere qualcosa per il compleanno della mamma e tornarsene a dormire. Di tutto il resto gli interessava poco.

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Messaggioda Ethan Travis » 21/07/2012, 13:28

Era stato un anno molto difficile quello per il giovane Grifondoro.
Problemi familiari, assenza prolungata dalla scuola, tanti compiti e materie da recuperare e oltre tutto un nome da difendere, quello di Hermione, il suo grande e unico idolo, che voleva rendere fiera di lui, visto che il padre e la madre gli avevano rammentato che da qualche parte su in cielo lei lo guardava e si complimentava quando faceva qualcosa di buono.
Giovane, piccolo e spensierato credeva a tutto quello che la famiglia giurava fosse reale, quindi sapere di essere sempre visto con un buon occhio dalla sua più grande mentore ideale lo faceva sentire in dovere di dare il massimo in ogni cosa, in ogni frangente, cercando di non sottovalutare mai le avversità della vita.
Festeggiato il passaggio al secondo anno assieme a tutti i compagni della casata, Ethan Travis Fox aveva bisogno decisamente di staccare un poco da quell'ambiente, tornando alla sua casa e alle sue abitudini, ai suoi ritmi, con quei pochi compiti per le vacanze che avrebbero riempito qualche pomeriggio troppo piovoso per sperare in qualche capatina al lago o al fiume in cerca di un bagno o di semplice compagnia.
Troppo giovani ancora lui e Miyabi per pensare di trascorrere qualche giorno delle vacanze assieme.
11 anni non erano tanti e le famiglie non si conoscevano nemmeno, per quanto in cuor suo, Ethan sperava con ogni fibra del corpo e dell'anima che all'arrivo in stazione andando da Hogwarts verso Londra, si sarebbero potute incontrare in modo molto veloce le loro famiglie giusto per conoscere se non altro i volti dell'uno e dell'altra.
Quella comunque era un'altra storia, quella che invece si stava svolgendo al presente nella vita del ragazzo era molto più strana e curiosa rispetto a tutte quelle in arrivo o già vissute in passato, nella sua ancora breve vita.
Lui a differenza degli altri ragazzini che avevano sentito il vociferare dei professori, non si era azzardato ad origliare in nessun modo, semplicemente non considerandola buona educazione.
La famiglia di Travis ci teneva a certe cose e una delle prime regole insegnategli fu proprio "Non impicciarti degli affari altrui se non ne sei coinvolto".
Niente di più facile quindi, per lui, semplicemente girare l'angolo ed allontanarsi dal corridoio mentre la Vice Preside e la docente di Divinazione finivano i loro discorsi privati riferiti ad un labirinto, un giardino, un evento che forse avrebbe sorpreso la scuola nei giorni di Agosto ma senza nessuna prova concreta in merito.
Non sarebbe servito comunque ascoltare nulla, in verità, visto che la notte, nel bel mezzo del buio e delle ore di sonno a distanza di appena 48 giri di orologio dalla partenza verso casa, una strana voce melodiosa e morbida si insinuò nella sua mente, iniziando ad intonare i versi di una sorta di filastrocca.
Il ragazzo dormiva beato, con il sorriso sulle labbra, ricordando ancora qualche minuto prima quando aveva passato tutta la serata in sala comune con la sua amichetta del cuore e l'amica Kayleen Ward a parlare e raccontare di tutti i progetti estivi, facendo anche sentire alla piccola Fuyutsuki tutti i suoi progressi nel giapponese.
Gli occhi comunque, non poterono fare a meno di aprirsi a quella voce e difatti quelle iridi smeraldine ben presto colsero la luce della luna calante che alta splendeva nel cielo notturno e carico di calore per via delle temperature di Luglio.

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Il giovane Grifondoro si mise seduto sul letto, osservando per qualche secondo intorno a lui ogni compagno di stanza dormire profondamente.
Sospirò, socchiudendo gli occhietti palesemente stanco e bisognoso di ore di sonno, ma da una parte l'aver sentito quella strana voce lo fece un poco sussultare dall'inquietudine.
Si, era una voce tranquilla, apparentemente anche innocua, ma era pur sempre una voce che si era palesata nella sua mente e per quanto Ethan tentasse di sforzarsi a credere che fosse un sogno, per certi versi ancora gli sembrava di percepirla nell'aria anche se ovviamente non era affatto vero.
Si mise a fare un poco di mente locale cercando di capire almeno il significato di alcune parole, ricordando distintamente forse la più importante, è cioè "labirinto".
Pur non avendo ascoltato il dialogo delle due professoresse qualche tempo prima, era innegabile il riferimento all'articolo della gazzetta letto forse due o tre mattine or sono.
Non c'erano dubbi, forse sul serio era apparso qualcosa di anomalo nel giardino del castello ma cosa bisognava fare, chiamare i docenti?
Svegliare qualcuno?
Forse se avesse tradito la fiducia della creatura che con tanta premura gli era entrata distintamente nella testa, questa se ne sarebbe andata via fuggendo non appena avesse visto arrivare persone non chiamate e con un accennato velo di possibile egocentrismo, Fox credette di essere l'unico ad aver ricevuto quella sorta di chiamata verso il labirinto.

Dovrei provare ad avvicinarmi lì, anche se non sta bene al regolamento...
... C'è ancora il coprifuoco fuori, e se arrivasse poi il drago cattivo?
Uhm, Hermione non ha mai avuto paura di rischiare, anche al costo di farsi sbranare da un cerbero o mangiare da un ragno gigante!
E poi che Grifondoro sarei?


Fu un pensiero più volto a tranquillizzare se stesso che ad affermare una verità assoluta.
Amava il suo idolo e sapeva che aveva eseguito grandi imprese ma ovviamente lui non si sentiva alla sua altezza.
Tuttavia pensare che quella dovesse essere soltanto una brutta storia era sbagliato agli occhi del ragazzo che ricordava solo ora un'altra regola insegnatagli dai genitori fin da quando era appena un neonato: "non giudicare mai le persone senza averle conosciute".
Quindi questo guardiano tutto sommato poteva anche essere una brava persona, qualcuno sul quale contare se si fosse riuscito a vederlo e scambiarci quattro chiacchiere.
Non poteva di sicuro dare per scontato niente, quindi cercando di sorridere apertamente alla possibilità quello fosse un bel sogno e non un tiepido incubo, si vestì relativamente più pesante del solito perché lì la sera non faceva ancora troppo caldo, togliendosi il pigiama e infilando una canottiera bianca con sopra una camicia estiva a scacchi e sotto dei pantaloni color crema adatti a muoversi in luoghi erbosi come il giardino o il bosco.
Zaino monospalla con dentro la propria bacchetta, degli snacks tra caramelle gommose ed M&M's, un block notes per prendere appunti con una piuma e... Un pallone da rugby che il ragazzo teneva nel baule, che però anziché nello zaino si mise sotto braccio.

Metti caso abbia voglia di giocare un po'!

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Si allontanò in maniera molto silenziosa dalla propria camera, dirigendosi verso l'ingresso della sala comune ed uscendo ancor più silenzioso, facendo attenzione a non emettere alcun rumore.
Prese la strada verso le scale che l'avrebbero fatto giungere alla zona antistante all'ingresso della scuola.
Mentre però scendeva con molta circospezione ed attenzione, fece caso ad un'altra ombra non molto distante che, se non , l'avesse chiamata a bassa voce per palesare la propria presenza probabilmente gli sarebbe andata contro.
Il bambino che aveva davanti lo aveva già visto da qualche parte, sicuramente a tutte le lezioni, quello era certo, ma per quel momento evitò di riflettere su quel dettaglio, chiamandolo a bassa voce così da farlo voltare, il quale subito intese che si trovavano lì per la stessa motivazione e fece riflettere quindi a Travis riguardo un altro pezzo della filastrocca che si era perso per strada per via del sonno poco concentrativo.
Nella poesia si parlava di un numero di persone superiore ad una sola, quindi non era stato scelto solo lui.
Poco male, non era affatto brutto condividere una simile emozione anche con altri bambini.

Sai...sono proprio curioso di sapere come è fatto questo guardiano...ma certamente non è umano...hai sentito no? "Due zampe e due Braccia ho"...ergo...non ha le gambe, come le intendiamo noi!

Hai ragione, penso che la cosa bella sarà scoprirlo quando lo vedremo!
Mi auguro sia un tipo cordiale e socievole, ho portato anche una palla per giocare tutti assieme nel caso!
E dei dolci per la merenda di mezzanotte!


Amichevole, spensierato e ricco solamente di buone intenzioni, Ethan assieme a Peter raggiunse l'esterno del castello camminando abbastanza svelti poi verso l'ingresso del giardino che effettivamente già da una prima occhiata da lontano pareva decisamente cambiato.
Il cuoricino in petto del bimbo batteva fortissimo più si avvicinavano e non era sicuro di riuscire a contenere tanta emozione tutta assieme.
Avanzò ancora, fino a quando i suoi occhi non intravidero altre persone, altri bambini più che altro, che attendevano di entrare esattamente come lui e il Corvonero al suo fianco che, con molta velocità e cordialità salutò tutti quanti.
Dal canto suo purtroppo, essendo mancato per davvero molti periodi dalla scuola, non riconobbe nessuno lì in mezzo e in parte gli dispiaceva tantissimo, sembrando ognuno un tipo diverso ed interessante allo stesso tempo, dal quale forse imparare tanto.
Rimase leggermente sconcertato del modo diverso di approccio di ogni bambino, da chi era già più rivolto verso il settore di combattimento a quello che si rivolgeva meno domande possibile a chi, forse soltanto lui, pensava addirittura di farci amicizia.
Ascoltò i commenti di ognuno, dopo aver salutato presentandosi, prima di dire la sua con molta tranquillità rivolgendo un sorriso per ogni studente e compagno di studi, tutti evidentemente al suo stesso anno o poco più piccoli.

E' un piacere conoscervi!
Mi chiamo Ethan, sono Grifondoro, non ci siamo visti molto perché ho avuto problemini a casa e quindi sono stato fuori da scuola tanto tanto... Spero che l'anno prossimo potrò passare più tempo con tutti, siete stati tutti promossi vero?


Chiese con assoluta spensieratezza e dolcezza, con occhi luminosi e carichi di speranza che ognuno di loro ce l'avesse fatta a passare al successivo anno di appartenenza.
Da parte sua lui forse sarebbe sembrato più grande della sua reale età, vista la sua altezza decisamente fuori dal comune, ma se nessuno avesse chiesto niente in merito, Travis non avrebbe comunque specificato a quale parte della carriera scolastica apparteneva.

Immagino siamo qui tutti per la stessa filastrocca. Chiaramente è un invito del Guardiano ad entrare. Credo che il presupposto sia che entriamo tutti. Perciò...Voi cosa avete intenzione di fare?! Io, sinceramente, credo che sia un'occasione da non perdere! Se saremo uniti potremo avere qualche possibilità di superare le prove ed arrivare alla meta. Sono anche curiosa di conoscere il Guardiano.

Disse JaneYue.

Sono d'accordo con te...però prima bisogna essere previdenti, ho letto sul libro di difesa che se vogliamo essere preparati su ogni evenienza bisogna prima vedere gli oggetti che abbiamo in modo da sapere tutto e creare strategie più...attigue...(sono andato a cercare cosa significa) - sussurrò l'ultima frase per poi continuare a parlare - Quindi comincerei da me...io ho portato una piuma, delle pergamene, e due libri, quello di incantesimi e quello di Difesa, appunto, più la mia bacchetta...voi invece? Tanto il guardiano mica scappa...secondo me si perderebbe anche lui nel labirinto!

Rispose Peter.

io sono Elisabeth Alexandra Walker.
Credo che JaneYue abbia ragione, se vogliamo riuscire a sconfiggere il Guardiano dobbiamo essere uniti, non so voi, ma, a me, l’idea di riuscire a vedere il volto di chi ci ha lanciato questa sfida mi stuzzica molto.
E come ha detto Peter è giusto far il punto delle nostre armi, allora io ho la bacchetta e quest’arco.
E’ necessario che sappiate che sono l’unica in grado di utilizzare quest’arco, è un’arma molto versatile è possibile utilizzarlo come un qualsiasi arco oppure … utilizzarlo per far apparire diversi oggetti che potrebbero tornarci utili durante la nostra avventura all’interno del Labirinto, sempre se decidiamo tutti insieme di entrarvi, è necessario chiarire un piccolo punto io per il momento sono in grado di far apparire al massimo tre o quattro oggetti che ci potrebbero tornare utili, quindi dovremo valutare bene che oggetti vogliamo che ci fornisca, perché oltre al numero che vi ho detto non riesco ad andare.


Ethan osservò quell'oggetto abbastanza stranito e colpito.
Davvero possedeva una cosa così potente e in gradi di eseguire simili meraviglie?
Solitamente la sua curiosità avrebbe preso il sopravvento interrompendo il discorso degli altri per parlare e chiedere di più ma si fermò comunque permettendo anche agli altri due bambini di dire la loro, non volendo risultare maleducato, sempre per la storia degli insegnamenti familiari.

Ellie...intendi dire che dobbiamo combattere contro il Guardiano? Io non credo che sia cattivo...anzi...non voglio combattere contro di lui, voglio solo incontrarlo! In ogni caso non credo di potervi essere molto utile. Ho portato solo la mia bacchetta...e la mia presenza! Però sono convinta anche io che il gioco di squadra sarà il nostro punto forte! Cerchiamo di restare uniti e di non litigare fra di noi, tu e Jorge in primis, e vedrete che usciremo tutti quanti da questa avventura pienamente soddisfatti!

Ecco le parole di Caroline Priscilla.

Posso promettere che proverò ad andare d’accordo con chiunque avanzi proposte logiche e non potenzialmente pericolose e che non cerchi di darmi ordini. Che cosa ho con me? Una bomba a mano, un kalasnikov e qualche razzo di segnalazione…
Ma che domande sono? Mica sono un veterano che parte per la guerra… ma un undicenne che scorrazza nel boschetto della scuola dopo il coprifuoco… è già tanto che mi sono vestito quindi oltre alla bacchetta e a qualche residuo scolastico in borsa non ho nulla.


Le parole di Jorge furono le ultime in linea temporale e discorsiva.
Ognuno aveva detto la propria ed Ethan si rendeva conto che c'erano davvero molti contrasti iniziali fra tutti nel modo di affrontare la questione, tutta la faccenda sicuramente emozionante ma ancora brancolante nel buio in base alle indicazioni ricevute dal Guardiano che era stato molto enigmatico e criptico nel far capire quali fossero le sue reali intenzioni con loro.
Nonostante tutto comunque, il bimbo decise di provare a mettere un poco di pace nel gruppo ricordando bene quanto Hermione ai tempi facesse da tramite di Ron ed Harry e tirò fuori tutti i dolciumi offrendoli ad ognuno con un sorriso morbido e accomodante.

Perché semplicemente per il momento non ci concentriamo per andare ad incontrare questo tipo curioso e faremo delle strategie soltanto dopo averlo conosciuto?
Potrebbe essere gentile, giocoso oppure serio e pericoloso, ma insieme di sicuro ognuno di noi starà più tranquillo, l'unione fa la forza, andrà tutto bene se andiamo d'accordo!
Volete qualcosa prima di avviarci?
Sono tutte cose buone, lo giuro!
... Oh e comunque io ho con me solo la bacchetta e nient'altro, a parte questo pallone che nel caso al guardiano vada una partita!


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Messaggioda Monique » 21/07/2012, 13:39

Ecco che tutti e sei i bambini si erano ritrovati infine di fronte all'entrata del Labirinto, ciascuno con appresso ciò che riteneva fondamentale per addentrarsi in quel luogo sconosciuto ed iniziare l'avventura: la bacchetta, indispensabile per ogni mago che si rispetti, e poi piume, pergamene, libri scolastici e armi.
Armi?
Dall'alto della sua torretta, il Guardiano osservò ciascuno dei Prescelti e scosse il capo, dispiaciuto: perché dei bambini così piccoli, puri ed innocenti avevano pensato di ricorrere a delle armi? Non avrebbero avuto tempo, una volta cresciuti, per capire bene come e se usarle? Non si sarebbero trovati, in futuro, costretti a proteggersi ed attaccare con esse? La vita avrebbe forse riservato loro momenti difficili e bui, perché dover iniziare così presto a perdere la propria infanzia?
Egli non voleva combattere, nossignore, voleva metterli alla prova per farli confrontare con se stessi, per farli crescere non grazie alle armi che fanno forte l'uomo dall'anima vuota, ma grazie alla loro intelligenza, alla perspicacia, allo spirito di gruppo: per questo intonò una nuova filastrocca che sarebbe stata perfettamente udibile da tutti e sei i presenti e subito dopo, con uno schiocco di dita, fece scomparire dalle mani di ELISABETH l'arco che la bambina si era portata appresso, e da quelle di JANEYUE sia il pugnale che la cintura che portava ai fianchi.


Se siete dei maghi fatevi onore,
la vostra bacchetta è l'arma migliore
Per le prove che presto dovrete affrontare
e il tesoro da me farvi consegnare
Niente archi, pozioni e pugnali,
dovrete soltanto seguire i segnali
Usare il cervello, far lavorare la mente
è questo che cerco nel mago che sente
Ed il mio richiamo si appresta a seguire
cosicché di fronte a voi possa comparire
Del tesoro il Guardiano, fidato e leale
che or vi da' una lezione senza eguale!


La lezione della filastrocca era, appunto, privarli delle armi perché un mago o una strega degna di questo nome ricorreva a strumenti del genere solo come ultima spiaggia, preferendo affidarsi al potenziale magico insito dentro di sé e alla propria capacità logico-razionale.
Solo allora, con un cenno soddisfatto, il Guardiano si permise di sorridere e diede modo ai sei d'iniziare quell'avventura: se fossero arrivati fino a lui solo con le proprie forze, allora sarebbero stati degni del suo tesoro; per questo, proprio di fronte a tutti loro, comparve all'improvviso una figura bellissima ed eterea, creata dalla stessa Madre Terra e di essa composta, che fissò uno ad uno i presenti con sguardo curioso.


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Buonasera, giovani maghi e streghe.
Il mio nome è Alfea, la driade custode dell'entrata del Labirinto: ditemi, Prescelti, qual è il numero delle prove che volete affrontare?


Se i bambini si fossero ricordati bene la filastrocca, infatti, in essa si parlava di un numero di prove che doveva essere deciso, in quanto esse sarebbero potute essere 5, 7 oppure 9 (lanciare d20 ed aggiungere al risultato la propria Elaborazione => se il totale è maggiore di 10, il Pg potrà ricordare quella parte della filastrocca) proprio a seconda della volontà dei bambini.


Avete solo un minuto di tempo per decidere, dopodiché tu mi dirai qual è la vostra decisione.
Ricordate bene, bambini, in base al numero scelto il tesoro potrà cambiare...


Ed Alfea, con quelle parole, indicò PETER che era stato quindi scelto dalla driade come portavoce del gruppo: un minuto solo era stato dato dunque ai Prescelti per decidere il numero delle prove: sarebbe stato quello più basso, così da terminare prima l'avventura? Quello intermedio, poiché come dicevano i latini "in medio stat virtus?" O quello più alto, a denotare la loro incredibile voglia di mettersi in gioco?
Non c'erano indizi che potessero aiutarli, almeno a prima vista, ma se JORGE, ETHAN TRAVIS e CAROLINE PRISCILLA fossero stati abbastanza veloci avrebbero potuto notare la presenza di un numero di farfalle pari a 7 volteggiare intorno alla driade (lanciare d20 ed aggiungere al risultato i propri Riflessi => se il totale è maggiore di 15, il Pg potrà osservare le 7 farfalle): che fosse un indizio per indicare loro la via?
E se uno, due o tutti e tre fossero stati così veloci da accorgersi di quel particolare, avrebbero reso i compagni di avventura partecipi di quella scoperta o avrebbero preferito non dire nulla per non influenzare la decisione finale del gruppo?
In tutti i casi, solo i Prescelti avrebbero potuto decidere del loro futuro.


:arrow:
Innanzitutto bravi a tutti quanti per la celerità delle vostre risposte, sono molto felice di poter già postare il proseguo della storia perché questo significa più tempo per voi di giocare e per me di rendere la Quest sempre più interessante.

Vi comunico inoltre quale sarà il nuovo ordine di turnazione: Caroline Priscilla, JaneYue, Jorge, Peter, Ethan Travis ed Elisabeth. Come sempre non vi dò un tempo massimo entro il quale dovete postare, mi rimetto al vostro buon senso!

Per quanto riguarda il lancio del dado, vi consiglio quand'è il vostro turno di postare di andare su "Rispondi" e poi su "Invia e Lancia Dado". Il server caricherà automaticamente sul sito il vostro post con scritto il risultato del vostro lancio: a quel punto cliccate su "Modifica" e usate quello stesso post per scrivere la vostra azione (tanto il risultato del dado rimarrà visibile nella tabella sottostante).
Per Caroline, Ethan e Jorge che dovranno tirare il dado due volte, ecco come procedere: rispondete per due volte di fila con lo stesso metodo espresso sopra (Rispondi => Invia e Lancia Dado), cancellate poi il secondo post che tanto non vi serve e modificate semplicemente il primo come espresso sopra.

Ora, solitamente durante le Quest tutti i commenti vengono espressi alla fine, allegandoli ai giudizi finali: essendo per molti di voi però la prima volta che vi cimentate in un'esperienza del genere, ritengo giusto aiutarvi a correggere quegli errori - più o meno gravi - che qui vi porterebbero alla fine ad avere una valutazione più bassa, ma che in generale vanno contro quelli che sono i punti espressi nel regolamento del sito.
Spero comunque che prenderete le mie parole non come un rimprovero volto a demoralizzarvi, ma anzi come dei consigli che se seguiti potranno farvi migliorare sempre di più come ruolatori.

• JaneYue:

Il tuo post iniziale è bello, ricco di dettagli e personale, ma ci sono due piccoli problemi che ti vado ad analizzare.
Il primo è il Power Playing ( => Il Power Playing è un episodio ricorrente nel gioco nel quale un giocatore controlla il personaggio di qualcuno, come se fosse suo, senza il permesso dell'altra persona), un comportamento ritenuto assolutamente scorretto in gioco. Durante la tua azione, soprattutto in riferimento al tuo incontro con Elisabeth, hai mosso il suo pg in più occasioni ([…] … vide la propria compagna di Casata che era uscita un attimo prima di lei. Questa si girò di scatto verso di lei. I fasci di luce che entrambe avevano evocato (lumos) si incontrarono e si videro chiaramente): ora è, vero che io nel mio post ho scritto che vi incrociavate appena fuori dalla sala comune, ma questo non significa che Elisabeth abbia per forza usato l'incanto "Lumos" per farsi luce, o che vedendoti si sia girata per forza verso di te, per quanto sarebbe la reazione più logica. Quando ti trovi ad interagire con un Pg, quindi, non devi mai dare per scontato che si comporterà in un certo modo, e non puoi di conseguenza scrivere nella tua azione come si muoverà: in questi casi è bene usare dei periodi ipotetici (ad esempio nel tuo caso: "se Elisabeth si fosse accorta della sua presenza probabilmente si sarebbe voltata verso di lei, e se avesse usato anch'ella il Lumos il suo fascio di luce si sarebbe incontrato con quello dell'altra"). In questo modo sì, il periodo della frase diviene più lungo ed articolato, ma permetti all'altro giocatore di muovere il proprio Pg nella maggiore libertà possibile. Per maggiori informazioni sul Power Playing, comunque, puoi andare a leggere QUI.

Il secondo problema è un po' più pesante, nel senso che non riguarda solo te ma anche la tua compagna di Casata, Elisabeth, quindi mi rivolgo ad entrambe.

• JaneYue, Elisabeth:

Nel regolamento del sito, consultabile QUI, vi è un punto riguardante gli oggetti in gioco che cita:

"È vietato giocare in ON oggetti che non fanno parte del proprio inventario. Se si vogliono menzionare oggetti o cimeli legati alla propria famiglia, contattare prima un Amministratore o altro membro dello Staff per riceverne il permesso."

Penso sia chiaro di cosa stia parlando, vero? Analizziamo però i casi di entrambe:

- JaneYue, pozioni curative, antidoti e pugnale… ora, sai bene che per il tuo background ci sono state un po' di discussioni che non sto a ripetere, è stato accettato alla fine e ti è stato anche dato modo di essere Metamorfomaga (e credimi, non è una richiesta standard che viene accordata in automatico): questo però non significa che in automatico vengano accettati anche tutti gli oggetti che sono collegati ad esso, soprattutto se non viene fatta domanda all'Amministrazione (e non credo la Preside Bergman accetterebbe di far usare all'interno della scuola un pugnale ad una bambina 11enne, per quanto addestrata potrebbe essere).

- Elisabeth, qui la situazione è ancora più complicata: "[...] ... ripensò alla prima volta che l’aveva utilizzato, era bastato impugnarlo e tendere l’arco perché dal nulla apparisse una freccia, molto utile per colpire qualche bersaglio, ma, la cosa favoloso di quell’arco era la facoltà di far apparire dal nulla tutto ciò che la bimba desiderava, la piccola non sapeva che all’interno dell’impugnatura era incastonata una bacchetta appartenuta ad un mago molto potente e temuto, e la cosa sorprendente era che l’arco aveva scelto proprio la bambina come sua proprietaria ed impugnato da quest'ultima sembrava che l’arco fosse in grado di fare qualsiasi cosa"

Partiamo dal presupposto che se all'interno di quell'arco fosse davvero incastonata la bacchetta di un mago adulto, potente e temuto, la sua energia magica non sarebbe mai controllabile da una 11enne per quanto brillante (nemmeno maghi fuori dal comune come Harry Potter o Hermione Granger per intenderci ci potrebbero riuscire) … ma anche detto questo, da dove spunta quest'arco?
Quello che voglio dire è che la fantasia è la base per creare gioco qui, ma dev'essere dosata in modo da non divenire eccessiva ed un arco che può far comparire qualsiasi cosa perché dentro c'è una bacchetta potente che ha scelto non si sa perché una Pg come padrona… beh, è decisamente eccessivo.

Attenzione, non dico questo, né a te né a JaneYue, per tarparvi le ali o rendervi il gioco difficile, ma per evitare che si creino precedenti scomodi per i quali poi un giorno si potrebbe iscrivere un giocatore che s'inventa che il suo Pg possiede l'anima di Voldemort incastonata nella collana che porta al collo… e se accettassi i vostri oggetti senza dire niente, dovrei poi accettare anche i suoi, altrimenti si potrebbe accusare l'Amministrazione di favoritismo mentre io (come il mio collega Admin) ho il dovere di essere sempre imparziale. Capite il discorso?
Com'è scritto da regolamento solo ciò che è presente nell'inventario (quindi nella sezione "Oggetti" della Scheda PG) può essere utilizzato dal Pg all'interno del gioco in ON, e questo quindi vale tanto nelle ruolate normali quanto durante le Quest.
Gli unici modi quindi per ottenere oggetti particolari sono o tramite background (e non è detto che venga accettato, il Pg deve avere una certa maturità magica e mentale per possederli e il BG dev'essere comunque convincente) o tramite situazioni in ON in cui essi vengono consegnati/regalati al vostro Pg (Jorge possiede ad esempio una scacchiera magica perché in ON, quindi con giocata consultabile da tutti, essa gli è stata regalata dal professor Vastnor).

Come avete visto, all'interno della Quest ho eliminato il problema, facendo in modo che si possa accedere in esso solo con l'indispensabile (bacchetta, libri, piume e pergamene): non è, ripeto, un modo per mettervi in difficoltà, ma semplicemente per rimediare ad una situazione che per regolamento non è accettabile senza chiedervi di dover modificare i vostri post, altrimenti avrei dovuto penalizzarvi pesantemente a fine Quest (oltre che a lasciare gli altri Pg in possesso di oggetti "normali" e "comuni" in posizione di svantaggio e non sarebbe stato corretto nei loro confronti).
Vi pregherei però, Quest a parte, di non considerare più come posseduti oggetti che non sono presenti nella scheda Pg: ovviamente mi riferisco a cose che possiedono un potenziale magico e/o curativo e che possono essere pericolose, oggetti comuni come cartelle, vestiti e quant'altro non rientrano in questo discorso (ad esempio Ethan Travis in Quest sta portando con sé un semplicissimo pallone da rugby, quello è accettabile pur non essendo presente negli oggetti della scheda Pg).
Se avete ulteriori dubbi, mandatemi senza problemi un mp, d'accordo?

• Peter:

Visto che ho dato qualche dritta alle tue compagne mi sembra giusto farlo anche con te, essendo la tua prima Quest, anche se il consiglio è veramente una cosa piccola (sono io ad essere molto pignola per certe cose): occhio all'uso di maiuscole/minuscole, ogni tanto ti parte l'una al posto dell'altra a sproposito, ma per quello basta rileggere e vedrai che il problema non si ripresenterà più.

Detto questo, vi lascio proseguire ed addentrare nel Labirinto, sperando vi possiate divertire tutti al massimo… buona fortuna!


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Messaggioda Caroline Priscilla » 22/07/2012, 10:00

[Boschetto - Entrata Labirinto]


Continuare a discutere ci farà solo perdere tempo...
pensava la piccola Tassorosso con un certo disagio, senza smettere di rivolgere il viso verso il labirinto e la sua torre. Si sentiva anche un po' fuoriluogo, ora che osservava per bene tutti i presenti: era l'unica ad essere stata così avventata e precipitosa da uscire con solo il pigiama addosso, senza neanche vestirsi, come gentilmente (e soprattutto sarcasticamente) Jorge le aveva fatto notare qualche minuto fa e che ora le rammentava lanciandole occhiate divertite. La piccola si sentì una stupida per non aver pensato a mettersi qualcosa addosso, ma in fondo l'entusiasmo e l'eccitazione di poter vivere una nuova avventura avevano avuto la meglio su di lei, ed ora ella si aggrappava a quel pensiero per non arrossire dalla vergogna e mantenere invece una sorta di dignità e orgoglio.

Perché semplicemente per il momento non ci concentriamo per andare ad incontrare questo tipo curioso e faremo delle strategie soltanto dopo averlo conosciuto?
Potrebbe essere gentile, giocoso oppure serio e pericoloso, ma insieme di sicuro ognuno di noi starà più tranquillo, l'unione fa la forza, andrà tutto bene se andiamo d'accordo!
Volete qualcosa prima di avviarci?
Sono tutte cose buone, lo giuro!


Le parole di Ethan la rincuorarono, trovandosi pienamente d'accordo con la sua linea di pensiero e soprattutto con la sua prontezza nell'aver portato con sè qualcosa da mangiare. Nonostante tutta la propria determinazione a mantenere un atteggiamento nobile e distaccato, forse per conformarsi di più al resto del gruppo, la piccola non poteva dire di no ad una sana abbuffata di dolciumi vari, specie prima di un'impresa come quella che stavano per affrontare tutti insieme. Quindi, senza troppi complimenti, la bambina si avvicinò a quel gigante solo di statura, rimanendo per qualche secondo a fissarlo dal basso dei suoi 156 cm, prima di accettare qualsiasi cosa egli avesse offerto loro e portandolo subito alla bocca, masticando con un certo gusto prima di trangugiare il tutto. Ad un certo punto i suoi occhi saettarono verso l'amica Elisabeth notando come all'improvviso il suo bellissimo arco fosse sparito per magia. Difficilmente invece avrebbe notato che anche il pugnale e la cintura portata da JaneYue avevano fatto la stessa fine, mentre nell'aria si diffondeva una nuova filastrocca, recitata sempre dalla stessa voce che, sembrava, aveva svegliato tutti e sei i piccoli maghi nel cuore della notte.

Se siete dei maghi fatevi onore,
la vostra bacchetta è l'arma migliore
Per le prove che presto dovrete affrontare
e il tesoro da me farvi consegnare
Niente archi, pozioni e pugnali,
dovrete soltanto seguire i segnali
Usare il cervello, far lavorare la mente
è questo che cerco nel mago che sente
Ed il mio richiamo si appresta a seguire
cosicché di fronte a voi possa comparire
Del tesoro il Guardiano, fidato e leale
che or vi da' una lezione senza eguale!


Cappie si guardò intorno, cercando di capire da quale parte provenisse quella voce, senza però alcun risultato. Alla fine rivolse un'ultima occhiata intensa alla Torre bianca, strizzando leggermente gli occhi quasi che a quella distanza ella fosse in grado di scorgerne la creatura che regnava su quel luogo.

D'accordo...abbiamo capito che il Guardiano non vuole che portiamo cose strane nel suo Labirinto...e che dovremo misurarci con le sue prove solo grazie alle nostre bacchette e al nostro ingegno...non so voi ma non credo di avere abbondanza nè di uno nè dell'altro- disse sconsolata e umile la bambina, scuotendo la testa e facendo spallucce come a voler dire "sono-cose-che-capitano" -Però sono convinta che tu invece saresti in grado di darci una mano! In fondo sei un Corvonero- continuò, rivolgendosi al piccolo Peter con aria affabile. Non lo stava prendendo in giro, era veramente convinta che le capacità intellettive del corvetto fossero di molto superiori alle proprie. Pertanto, avvicinandosi un poco a lui, cercò di tirargli un pugnetto sul braccio destro, se glielo avesse permesso, dicendogli -Avanti cervellone! Facci vedere cosa sai fare!-
Tuttavia la piccola non fece in tempo a continuare che davanti all'entrata del Labirinto apparve una figura eterea dalle fattezze meravigliose. Cappie rimase a fissarla imbambolata, non riuscendo a credere che al mondo potessero esistere creature così belle. La nuova arrivata sembrava fatta della stessa sostanza (era proprio il caso di dirlo) di cui è fatta la natura, o almeno questa era l'idea che la tassetta si era fatta e non riusciva a togliersi dalla mente.

Buonasera, giovani maghi e streghe.
Il mio nome è Alfea, la driade custode dell'entrata del Labirinto: ditemi, Prescelti, qual è il numero delle prove che volete affrontare?


La bambina ricordò perfettamente parte della filastrocca a cui si stava riferendo la driade [d20(17) + Elaborazione(1)= 18] canticchiando fra sè mentalmente le parole che le interessavano

    Attenzione però! Ci saran delle prove
    Decidete voi se cinque, sette o nove
    In base a queste il tesoro può cambiare
    E chissà se con esso vi potrete soddisfare

Avete solo un minuto di tempo per decidere, dopodiché tu mi dirai qual è la vostra decisione.
Ricordate bene, bambini, in base al numero scelto il tesoro potrà cambiare...


Cappie seguì il dito di Alfea, puntato su Peter, lanciandogli uno sguardo complice come a voler dire "Hai visto? Te lo avevo detto io!". Subito dopo la bambina si sarebbe riunita insieme agli altri, decisa a dare il proprio contributo per risolvere quel rompicampo.

Molto bene! Qualcuno ha un'idea su quale numero sarebbe meglio scegliere? chiese e, così facendo, rivolse un altro lungo sguardo alla creatura che stava ferma poco più avanti. Sentiva che c'era qualcosa che le stava sfuggendo, ma non riusciva a capire cosa. Eppure, se se ne fosse ricordata, ne era certa, avrebbe capito quale sarebbe stata la risposta migliore per tutti quanti [d20(13) + Riflessi(1) = 14]. Tuttavia, per quanto cercasse di sforzarsi, Cappie non riuscì a cavarne un ragno dal buco, anzi, le sembrò che il troppo pensare le avesse fatto venire anche un brutto mal di testa. Pertanto rivolse la propria attenzione ai nuovi compagni, continuando il discorso lasciato a metà.

Io sceglierei o sette o nove prove. Credo che cinque siano troppo poche e poi, forse, più alto è il numero maggiori saranno i premi!

disse speranzosa, guardando di seguito tutti gli altri bambini, nell'attesa che anche loro dicessero la propria...


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Messaggioda JaneYue » 24/07/2012, 12:41

La piccola finì il proprio pensiero, poi sentì che qualcuno dei presenti cominciò a parlare.

Avventurarmi in un labirinto, attirato dalle promesse di chissà quali ricchezze da un tipo che si descrive come non umano in compagnia di qualcuno che non ha neanche la decenza di presentarsi e si comporta come un capo? Questa deve essere proprio la mia serata sfortunata…

JaneYue inarcò il sopracciglio destro, dopo aver sentito il commento del bambino. Non disse nulla, si limitò a guardarlo. Avrebbe voluto, e forse anche dovuto, rispondergli che lei non aveva assolutamente intenzione di dar ordini a nessuno, anzi! Aveva solo espresso il suo giudizio! Forse il tono che aveva usato era troppo serio e distaccato?! Beh, così era stata abituata! Durante le missioni la serietà regnava sovrana! Poi non le andava di dar spiegazioni a qualcuno che l'aveva giudicata senza sapere nulla di lei basandosi solo sulle apparenze!

E' un piacere conoscervi!
Mi chiamo Ethan, sono Grifondoro, non ci siamo visti molto perché ho avuto problemini a casa e quindi sono stato fuori da scuola tanto tanto... Spero che l'anno prossimo potrò passare più tempo con tutti, siete stati tutti promossi vero?


Che tipo strano.. Fu questa la prima impressione che Ethan fece alla bambina.

Poi sentì qualcuno schiarirsi la gola, si girò in direzione di essa ed ascoltò attentamente le parole di Peter che si rivolse a lei.

Sono d'accordo con te...però prima bisogna essere previdenti, ho letto sul libro di difesa che se vogliamo essere preparati su ogni evenienza bisogna prima vedere gli oggetti che abbiamo in modo da sapere tutto e creare strategie più...attigue...(sono andato a cercare cosa significa) - sussurrò l'ultima frase per poi continuare a parlare - Quindi comincerei da me...io ho portato una piuma, delle pergamene, e due libri, quello di incantesimi e quello di Difesa, appunto, più la mia bacchetta...voi invece? Tanto il guardiano mica scappa...secondo me si perderebbe anche lui nel labirinto!

Poi presentandosi, mise una mano in mezzo aspettando che gli altri gliela stringessero.

Forse ti è sfuggita la parte della filastrocca in cui il Guardiano dice che ha fretta? Sono Jorge e prima che qualcuno ci provi e ci rimanga male dalle mie parti non si stringe la mano agli sconosciuti neanche quando ci si presenta…

Ecco, forse in questo Jorge non aveva torto. Avrebbe dovuto presentarsi. Così vedendo la mano di Peter, colse l'occasione, anche se di nuovo si trovò in disaccordo con ciò che aggiunse Jorge qualche secondo prima che lei si avvicinasse a Peter.

Piacere Peter. Sono JaneYue Caine. Disse stringendogliela e rivolgendogli un leggero sorriso. Poi si voltò verso gli altri Chiedo scusa se non mi sono presentata prima, ma ero così concentrata sul Labirinto che per un momento ho dimenticato che l'unica a sapere il mio nome sia Elisabeth. Disse guardando prima la sua Concasata, poi Jorge, come a voler dire "Si, per questo hai ragione".

Poi anche la ragazzina arrivata con Jorge si presentò. Io sono Cappie, è un piacere conoscervi!
Strinse la mano prima a Peter, poi Jane si fece avanti e strinse anche la sua. Piacere di conoscerti, Cappie. E non aggiunse altro essendosi presentata qualche secondo prima.

Jane era perfettamente d'accordo con le parole del corvetto, ma attese a dirlo, sentendo la voce di Elisabeth.

La vide avvicinarsi e stringere la mano di Peter, presentandosi anche lei. Ascoltò le sue parole.

Credo che JaneYue abbia ragione, se vogliamo riuscire a sconfiggere il Guardiano dobbiamo essere uniti, non so voi, ma, a me, l’idea di riuscire a vedere il volto di chi ci ha lanciato questa sfida mi stuzzica molto.
E come ha detto Peter è giusto far il punto delle nostre armi, allora io ho la bacchetta e quest’arco.


La bambina osservò con gran interesse l'arco ed Elisabeth. Bene, a quanto pare non sono l'unica ad aver pensato di portarmi un'arma! Pensò tra sé accennando un piccolo sorriso. Continuò ad ascoltarla.

E’ necessario che sappiate che sono l’unica in grado di utilizzare quest’arco, è un’arma molto versatile è possibile utilizzarlo come un qualsiasi arco oppure … utilizzarlo per far apparire diversi oggetti che potrebbero tornarci utili durante la nostra avventura all’interno del Labirinto, sempre se decidiamo tutti insieme di entrarvi, è necessario chiarire un piccolo punto io per il momento sono in grado di far apparire al massimo tre o quattro oggetti che ci potrebbero tornare utili, quindi dovremo valutare bene che oggetti vogliamo che ci fornisca, perché oltre al numero che vi ho detto non riesco ad andare.

Ah...Beh ci sarò io a darti un mano, non preoccuparti! Pensò già pregustando il momento in cui avrebbe parlato del suo prezioso pugnale.

Un arco? Pensi che il Guardiano voglia sottoporci a delle prove tipo Olimpiadi? O vuoi portarti a casa un trofeo di caccia? Non ti facevo così violenta Lingua Argentata… Fammi solo un favore, se decidi di uccidere il Guardiano fallo solo dopo che sono uscito dal labirinto che di passare rinchiuso lì dentro altri 100 anni non ne ho voglia.

Ecco il commento di Jorge, se l'aspettava. Possibile che debba sempre criticare tutto e tutti?! Andarci d'accordo non sarà semplice. Mantieni la calma, Jane! E soprattutto evita i commenti...per ora! Pensò cercando di non far notare il suo leggero nervosismo. Odiava i bulletti!

Non rispose subito alle parole di Elisabeth perché voleva dare spazio ai commenti degli altri, infatti subito dopo parlò Cappie.

Ellie...intendi dire che dobbiamo combattere contro il Guardiano? Io non credo che sia cattivo...anzi...non voglio combattere contro di lui, voglio solo incontrarlo! In ogni caso non credo di potervi essere molto utile. Ho portato solo la mia bacchetta...e la mia presenza! Però sono convinta anche io che il gioco di squadra sarà il nostro punto forte! Cerchiamo di restare uniti e di non litigare fra di noi, tu e Jorge in primis, e vedrete che usciremo tutti quanti da questa avventura pienamente soddisfatti!

Non voleva combattere...Beata lei! La piccola invece era come "in crisi di astinenza". Le mancavano le missioni con il suo Sensei. Più di tutto le mancavano le dure sessioni di allenamento a cui egli la sottoponeva! Allenarsi da sola non era la stessa cosa.... Mentre la sua mente formulava questo pensiero, si rabbuiò, non facendo caso inizialmente a chi aveva appena iniziato a parlare.

Posso promettere che proverò ad andare d’accordo con chiunque avanzi proposte logiche e non potenzialmente pericolose e che non cerchi di darmi ordini. Che cosa ho con me? Una bomba a mano, un kalasnikov e qualche razzo di segnalazione…

Di nuovo il sopracciglio destro di JaneYue volò in alto, poi un piccolo sorriso sarcastico dopo aver sentito la battuta ironica sulle armi. Che quella fosse una battuta era palese.

Ma che domande sono? Mica sono un veterano che parte per la guerra… ma un undicenne che scorrazza nel boschetto della scuola dopo il coprifuoco… è già tanto che mi sono vestito. Quindi oltre alla bacchetta e a qualche residuo scolastico in borsa non ho nulla.

Seguì lo sguardo divertito di Jorge su Cappie. Ok, era in pigiama...E allora?!Ma che simpatia! Sempre con il sopracciglio inarcato evitò, di nuovo, di esprimersi sperando che qualcun altro cominciasse a parlare. Per fortuna Ethan prese parola.

Perché semplicemente per il momento non ci concentriamo per andare ad incontrare questo tipo curioso e faremo delle strategie soltanto dopo averlo conosciuto?
Potrebbe essere gentile, giocoso oppure serio e pericoloso, ma insieme di sicuro ognuno di noi starà più tranquillo, l'unione fa la forza, andrà tutto bene se andiamo d'accordo!
Volete qualcosa prima di avviarci?
Sono tutte cose buone, lo giuro!
... Oh e comunque io ho con me solo la bacchetta e nient'altro, a parte questo pallone che nel caso al guardiano vada una partita!


A quanto pare, Jorge non era l'unico in grado di farle inarcare il sopracciglio quella sera. Le ultime parole del Grifo l'avevano lasciata senza parole.. Tuttavia a differenza di Jorge, Ethan la fece sorridere. Un tipo ingenuo e puro..

Dunque disse attirando l'attenzione su di sé. Per quanto mi riguarda, non so cosa abbia in mente il Guardiano, quindi credo che essere previdenti sia il minimo. Elisabeth, quell'arco è stupendo! Immagino sia molto antico. Così dicendo osservò prima l'arco poi Eli. Poi si voltò verso Peter Io ho portato delle pozioni curative e fece notare la cintura che indossava. E un pugnale. Come l'arco di Elisabeth, ha delle capacità magiche e so usare solo una parte di esse. Una sola precisazione. Posso usarlo solo io. E' un tipetto molto capriccioso! Disse rivolgendo al pugnale uno sguardo prima divertito poi dolce. Se Jorge avesse fatto qualche commento ironico sul suo pugnale, non sapeva se sarebbe riuscita a trattenersi ancora..
Avrebbe voluto dir loro cosa era in grado di far con la sua preziosa arma ma d'un tratto si sentì osservata e cominciò a guardarsi intorno.
Poi istintivamente guardò in direzione della torretta bianca al centro del Labirinto. Lì le parve di scorgere una figura che li stava osservando. Il Guardiano!!

Prima che lei potesse dire qualcosa, vide l'arco di Elisabeth scomparire e subito dopo la sua cintura e il suo prezioso pugnale fecero la stessa fine. Cosa??!! Ehi!! Disse con rabbia guardando la torretta. Udì di nuovo le parole del Guardiano.

Se siete dei maghi fatevi onore,
la vostra bacchetta è l'arma migliore
Per le prove che presto dovrete affrontare
e il tesoro da me farvi consegnare
Niente archi, pozioni e pugnali,
dovrete soltanto seguire i segnali
Usare il cervello, far lavorare la mente
è questo che cerco nel mago che sente
Ed il mio richiamo si appresta a seguire
cosicché di fronte a voi possa comparire
Del tesoro il Guardiano, fidato e leale
che or vi da' una lezione senza eguale!


L'espressione della ragazza era piena di rabbia. Ok, non voleva che usassero le armi, un vero mago si basa sulla propria bacchetta e sull'ingegno. D'accordo.. Ma che fine avrebbe fatto il suo pugnale??!! Capì che in quel momento lamentarsi sarebbe stato inutile. Doveva entrare ed arrivare al cospetto del Guardiano. La prima domanda che gli avrebbe fatto sarebbe stata la sorte di quel pugnale. Oppure...come unico premio avrebbe solo rivoluto indietro ciò che le aveva tolto.

Determinata e senza far minimamente caso agli altri, fece per avvicinarsi all'entrata del Labirinto ma dovette fermarsi alla vista della Creatura eterea che apparve davanti a loro.

Buonasera, giovani maghi e streghe.
Il mio nome è Alfea, la driade custode dell'entrata del Labirinto: ditemi, Prescelti, qual è il numero delle prove che volete affrontare


La piccola era certa di aver sentito un riferimento al numero delle prove nella prima filastrocca del Guardiano, ma al momento non ricordava... Forse la sua mente era ancora in stato di shock per il suo pugnale, eppure in quel momento non riuscì proprio a ricordare quante fossero. Guardò gli altri sperando che loro ricordassero.

Avete solo un minuto di tempo per decidere, dopodiché tu mi dirai qual è la vostra decisione.
Ricordate bene, bambini, in base al numero scelto il tesoro potrà cambiare...


Molto bene! Qualcuno ha un'idea su quale numero sarebbe meglio scegliere? Disse Cappie.

Non saprei. Se non sbaglio il Guardiano disse qualcosa a proposito nella prima filastrocca ma al momento non ricordo.. Disse sentendosi strana per quella momentanea amnesia. Poi seguì lo sguardo di Cappie. Stava osservando attentamente la Driade. Guardandola Jane cercò di capire cosa avesse attirato l'attenzione della sua compagnia ma non riuscì a capire cosa, nonostante avesse la sensazione che le stesse sfuggendo qualcosa.

Cappie parlò di nuovo, così lei smise di guardare la Driade e si voltò per ascoltarla.

Io sceglierei o sette o nove prove. Credo che cinque siano troppo poche e poi, forse, più alto è il numero maggiori saranno i premi!

Giusto!! Erano 5, 7 o 9! Non ricordava ancora le parole esatte della filastrocca ma appena Cappie nominò i numeri li ricordò.

Mmh.. Io direi 7. 9 sono troppe, 5 poche. Una via di mezzo, secondo me. Tornò a guardare gli altri in attesa delle loro considerazioni. Forse, finalmente stavano per entrare...

Monique
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