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Centro città

Messaggioda Tisifone » 03/07/2012, 22:43

Qualcuno? Spero che il tuo unico ospite da adesso in poi sarò solo io... almeno dal punto di vista maschile.

Le piaceva il velo di possessione e gelosia che avvertiva nel tono di voce di Lucas, la faceva sentire desiderata, importante, e in una visione contorta anche amata. Per la seconda volta durante quella serata attese che il sopraggiungere di una nota di panico, la solita che la coglieva ogni volta che la parola “amore” si avventurava nei pressi della sua mente, e per la seconda volta ciò non accadde.

Tu sarai l’unico per cui avrò voglia di cucinare… - lo rassicurò, mettendo un pizzico di malizia nel verbo volere. Dopotutto aveva due padrini e a volte si ritrovava a cucinare anche per loro, quindi sarebbe stato impossibile promettergli che non avrebbe mai più cucinato per un altro uomo. - …e spero che quest’estate avrò molte occasioni per occuparmi del mio uomo anche da un punto di vista alimentare.

Aggiunse sorridendogli, la malizia che non sembrava voler abbandonare il suo tono di voce, accompagnata ora da un velo di incertezza. Avevano parlato dei rispettivi programmi per quella estate, prima, quando erano semplici conoscenti, e Lucas si era anche offerto di accompagnarla a Ekaterimburg, anche se ignorava la destinazione ancora, ma adesso che erano una coppia sarebbe cambiato qualcosa? Tisifone sperava di si, che sarebbero riusciti a passare più tempo insieme, per continuare a conoscersi, certo, ma anche semplicemente per godere della reciproca compagnia in maniera spensierata, un po’ come stavano facendo quella sera.
L’accenno ai suoi padrini la riportò con i piedi per terra: finchè non avrebbe parlato con loro non sarebbero mai stati una coppia spensierata, costretti dai suoi segreti potenzialmente pericolosi a tenere nascosta la loro relazione. E benché lo avesse proposto e quasi preteso lei stessa, quella condizione le stava iniziando ad andare stretta: aveva sentito dire che la Preside aveva in programma una festa per la chiusura dell’anno scolastico e non era certa di riuscire a mostrarsi indifferente e distaccata nei confronti di Lucas per tutta la durata della festa, per non parlare del saperlo oggetto di sguardi affamati da parte di altre donne che lo sapevano single e quindi terreno di caccia libero. Scosse la testa, come a voler rimettere a posto un ciuffo che le era caduto sugli occhi, per cercare di scacciare quei pensieri inopportuni.

Soprattutto perché qualcosa mi dice che non mi farebbe fare bella figura coi tuoi padrini.

Far saltare in aria la loro cucina non sarebbe esattamente il tuo peggior difetto per loro.

Mormorò con un velo di amarezza nella voce, non sapendo cosa sarebbe più difficile da digerire per i suoi padrini se l’aver permesso di nuovo a un uomo di entrare nella sua vita o se l’uomo in questione era un Tassorosso. Per quanto intelligenti e moderni, sotto determinati aspetti,infatti, Demetri era un bigotto e ottuso tradizionalista. Il sorriso del compagno e il brindisi che seguì rilassarono leggermente Tisifone che decise di mettere in chiaro, di nuovo, quando la gelosia e la possessività non fossero una prerogativa esclusiva di Lucas.

Ma come, ed io che volevo anche istituire ad Hogwarts il mio fan club personale...

Ma tu puoi fare quello che più ti aggrada – commentò lei, con un tono di voce mellifluo – sarà chi avrà l’ardire a iscriversi a un tale fan club ad incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Il discorso per lei era chiaro: in lui aveva la più totale fiducia e sapeva che non avrebbe mai fatto nulla per farla stare male o metterla in difficoltà, ma lo stesso non poteva dire delle altre persone. E a lei dava fastidio l’idea che qualcuna potesse anche solo fare la svenevole con lui, a prescindere dalla sua reazione. Come per esempio le studentesse degli ultimi anni che di sicuro avevano messo in atto alcuni dei piani che avevano ordito a lezione.


D'accordo, ammetto di aver ricevuto dei biscotti da parte di un gruppo di studentesse... ma non sono sicuro che fossero corretti. In ogni caso, ora che mi hai messo paura, sono ancora più deciso a non toccarli.

Annuì concorde, leggermente dispiaciuta per avergli rovinato un regalo che di sicuro aveva apprezzato, vista la persona buona e “innocente” che era. Però quello era un prezzo piccolo da pagare rispetto al doverlo rincorrere per il Castello mentre, sotto l’effetto di un qualche incanto d’amore, andava cercando una qualche studentessa.

Questa tua innocenza prima o poi ti metterà nei guai…ma mi piace moltissimo…

Pensò, guardandolo con occhi dolci e sognanti, senza però avere il coraggio di condividere con lui quel pensiero, un po’ perché temeva che potesse offendersi, un po’ perché si sarebbe messa in imbarazzo da sola. La conversazione poi fu spostata sul cibo in tavola e sul giudizio di Lucas sull’antipasto, a cui Tisifone rispose provocandolo, non per la prima volta quella sera, come se non potesse farne a meno.


Frena la tua perversione... Intanto fammi mangiare i tuoi deliziosi manicaretti, poi ne riparliamo. Mh?


La prendo come una promessa… uomo dal ferreo autocontrollo – lo canzonò, ridacchiando, servendogli nel piatto un po’ di uovo e un po’ di pomodoro, azione non semplice da compiere con una mano sola ma che riuscì a portare a termine con successo. – Tu mangia… io arrivo tra un secondo o due.

Gli disse poi, sciogliendo a malincuore le loro mani e alzandosi dalla tavola per recarsi ai fornelli. Aprì un mobiletto e prese una pentola per la pasta, la riempì d’acqua, la salò prima per evitare di dimenticarsene dopo, e la mise sul fuoco senza coperchio, tanto non avevano tutta questa fretta. Avrebbe potuto svolgere quelle operazioni anche rimanendo seduta accanto a lui con l’ausilio della bacchetta ma anche quei piccoli passaggi facevano parte del mistico rituale della cucina. Si muoveva svelta e a proprio agio tra i fornelli, come se fosse il suo ambiente naturale, e un leggero sorriso non abbandonò il suo viso mai.

Quanta fame hai?

Gli chiese a un certo punto, voltandosi sorridente verso di lui con in mano un pacco di spaghetti chiuso, indecisa su quanto calare. Una volta ricevuto la sua risposta, Tisifone avrebbe pesato la pasta e sarebbe tornata al tavolo, intrecciando di nuovo la mano con quella di lui, per riprendere la conversazione e la cena.

Che hai fatto di interessante mentre io ero impegnata a starti lontano per cercare di prepararti questa piccola sorpresa?
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Messaggioda Lucas » 06/07/2012, 18:54

Tu sarai l’unico per cui avrò voglia di cucinare …e spero che quest’estate avrò molte occasioni per occuparmi del mio uomo anche da un punto di vista alimentare.

Probabilmente le sarebbe capitato in futuro di dover cucinare per i suoi padrini, per questo non poteva promettergli di cucinare sempre e solo per lei; quella sua affermazione comunque soddisfò appieno Lucas, perché per quanto potesse dover preparare deliziosi manicaretti per i suoi pseudo genitori, l'uomo sarebbe stato tranquillo che la voglia di farlo sarebbe stata riservata solo per lui.
La seconda parte delle parole di Tisifone fece spuntare un piccolo sorriso sghembo sulle labbra di lui, che era quasi sicuro - anche se con la donna non si poteva mai dire - di aver colto un sottile segno di insicurezza nelle parole di lei: in effetti, quando ancora non stavano insieme, lui si era offerto di accompagnarla non si sapeva bene dove a fare non si sapeva bene cosa... ma ora che stavano insieme era tutto diverso.

Dipende da dove andremo, a parte il tuo impegno, anzi, il nostro, di cui non so ancora nulla. Qualche idea?

Le domandò di rimando con gli occhi che brillavano divertiti: il sottinteso? Che per lui potevano tranquillamente andare in vacanza insieme, come una qualsiasi coppia nel bel mezzo di una relazione; certo, al massimo sarebbe stato un problema per la donna spiegare la cosa a suoi padrini, ma era quasi sicuro che Tisifone ne fosse perfettamente consapevole.

Far saltare in aria la loro cucina non sarebbe esattamente il tuo peggior difetto per loro.

Meglio piromane che Tassorosso?

Commentò subito dopo lui, con un sorriso sarcastico sulle labbra; a parte l'aver affrontato l'argomento in modo superficiale, da quello che aveva capito uno dei due padrini della donna era un Purosangue vecchio stampo, perciò non c'era da stupirsi che per lui la Casata giallo-nera fosse una sorta d'insulto e d'ignominia nella vita di un mago.
Meglio non pensarci, non in quel momento comunque, tanto che Lucas preferì punzecchiare Tisifone e la sua gelosia nei confronti del compagno.

Ma tu puoi fare quello che più ti aggrada sarà chi avrà l’ardire a iscriversi a un tale fan club ad incorrere in spiacevoli inconvenienti.

Sei particolarmente sexy in questo momento, lo sai?

Mormorò l'uomo di rimando, strizzando l'occhio alla compagna alla quale, poco dopo, confessò di aver ricevuto dei biscotti da parte di alcune studentesse: lui l'aveva visto come un regalo innocuo, ma la donna non sembrava dello stesso avviso e Lucas preferì fidarsi visto che aveva sicuramente molta più esperienza di lui su certi argomenti.
La stuzzicò ancora, questa volta maliziosamente, sul mangiare prima e pensare alle più eccitanti perversioni che entrambi potevano avere solo in un secondo momento, a cena conclusa.

La prendo come una promessa… uomo dal ferreo autocontrollo.
Tu mangia… io arrivo tra un secondo o due.


Agli ordini, mia Signora.

Commentò subito lui, lasciandole andare la mano per permetterle d'iniziare a preparare quello che con tutta probabilità sarebbe stato il primo: gli dispiaceva iniziare senza di lei, ma qualcosa gli diceva che quello sarebbe stato per Tisifone la prova più concreta del vero apprezzamento di Lucas per il suo cibo; le fece un sorriso ed iniziò quindi a mangiare, alternando uova, pomodoro ed involtini di prosciutto. Gli era venuta parecchia fame, forse merito della presenza di lei, e lo fece presente alla compagna cosicché si potesse regolare su quanta pasta cucinare prima di tornare seduta di fronte a lui.

Che hai fatto di interessante mentre io ero impegnata a starti lontano per cercare di prepararti questa piccola sorpresa?

Sorpresa che ti è riuscita perfettamente, tra l'altro... comunque niente di speciale a parte le ultime lezioni e gli ultimi compiti da correggere - rispose lui, prima di ricordarsi un altro particolare in più - Ah, e ho incontrato Estelle. L'ho trovata molto bene considerando il periodo in Infermeria, e abbiamo bevuto un aperitivo fuori da Hogwarts. Credo potremo essere amici, col tempo.

Lo disse in tutta tranquillità, perché non vedeva niente di male in un innocente rapporto tra colleghi che erano anche buoni amici, o che comunque lo sarebbero stati in futuro.

Pensavo che quest'estate mi piacerebbe tornare in America, per un periodo... ti piacerebbe visitarla con me?
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Messaggioda Tisifone » 06/07/2012, 22:24

Si era dimostrata insicura nel menzionare l’estate, visto che quando ne avevano discusso i rapporti tra loro erano decisamente diversi, molto ma molto diversi. Però qualcosa, il suo orgoglio forse che ancora non si era del tutto piegato ai sentimenti che provava per Lucas e che probabilmente non lo avrebbe fatto mai, le aveva impedito di chiedergli direttamente come si sarebbero comportati durante quei due mesi estivi che sarebbero stati davvero troppo lunghi se passati separatamente.

Dipende da dove andremo, a parte il tuo impegno, anzi, il nostro, di cui non so ancora nulla. Qualche idea?

Il sorriso sghembo che tanto adorava e il brillio divertito negli occhi del ragazzo invece di innervosirla la tranquillizzarono del tutto, facendo sparire tutte le sue paranoie, anche se un velo di tristezza calò sui suoi occhi all’accenno al loro impegno già preso in precedenza.

Visto che il nostro impegno ci porterà in un posto fresco e montagnoso – disse quindi con un lieve sospiro – forse potremmo andare qualche giorno al mare… In Italia per esempio oppure in Grecia… sempre che a te piaccia l’idea di passare del tempo steso sotto il sole a non fare altro che nuotare insieme a me e mangiare frutta fresca e pesce alla brace…

Propose quindi con un aria più leggera e divertita perché a lei il mare la faceva impazzire anche se raramente si concedeva delle vacanze del tipo che aveva appena descritto al compagno. Per il momento però preferì non approfondire il discorso sul loro viaggio in Russia né soprattutto sul perché sentiva il bisogno di andarci: non avrebbe mantenuto il segreto in eterno, come aveva pensato di fare all’inizio, solo non voleva lasciarsi trascinare dal sentimentalismo e rovinare la serata con un racconto fatto con gli occhi lucidi. Stava quindi solo prendendo tempo per metabolizzare il discorso e poterlo affrontare in maniera fluida. Meglio parlare di altro per il momento, anche se l’argomento non era dei migliori.

Meglio piromane che Tassorosso?

Sospirò affranta, dando così una risposta indiretta alla domanda sarcastica formulata da Lucas per poi sporgersi verso di lui e dargli un leggero bacio a fior di labbra, tenero e dolce forse per cancellare un po’ di amarezza che aveva lasciato in lei quel commento azzeccato.

Non esiste nulla meglio di questo Tassorosso…

Gli mormorò sulle labbra, per poi rivolgergli un piccolo sorriso, e tornare seduta composta e cadere nel tranello della gelosia che lui le aveva teso, minacciando in maniera poco velata chiunque avesse provato a iscriversi a un suo fanslcub.

Sei particolarmente sexy in questo momento, lo sai?

Spero che la penserai così anche dopo che avrò Oblivato qualche studentessa troppo intraprendente.

Gli rispose di rimando, facendogli la linguaccia, come a voler stare al gioco, lasciando Lucas con il dubbio se stesse o meno parlando sul serio. Nel frattempo la cena era ufficialmente iniziata e Tisifone, dopo aver assaggiato anche lei l’antipasto, si era alzata per mettere su l’acqua per il primo. Sorrise contenta apprendendo che il ragazzo avesse fame, perché questo voleva dire che avrebbe fatto onore alla sua tavola e per una cuoca non c’era riconoscimento più grande che vedere i piatti che serviva spazzolati. Così dopo aver pesato la pasta e lasciata la pentola con l’acqua sul fuoco era tornata a sedersi a tavola e la prima cosa che aveva fatto era intrecciare di nuovo la sua mano con quella del ragazzo e chiedergli come aveva passato quei giorni che non si erano visti.


Sorpresa che ti è riuscita perfettamente, tra l'altro... comunque niente di speciale a parte le ultime lezioni e gli ultimi compiti da correggere

Ultimi… che parola sublime…

Mormorò lei in risposta, prendendo un uovo sodo e un pomodoro e iniziando a mangiarli con calma. Non era un mistero che non le piacesse molto insegnare e visto quello che era accaduto nelle ultime settimane aspettava la fine della scuola come una sorta di manna dal cielo babbana.

Ah, e ho incontrato Estelle. L'ho trovata molto bene considerando il periodo in Infermeria, e abbiamo bevuto un aperitivo fuori da Hogwarts. Credo potremo essere amici, col tempo.

Tisifone rimase con la forchetta a mezz’aria di fronte a quell’aggiunta, sorpresa non sapeva bene se dal tono di voce naturale usato dal compagno o dal contenuto del suo discorso.

Con la Moreau? La donna affascinante, stimolante, amabile nonchè ottima cuoca che hai avuto il piacere di conoscere appena arrivato a Hogwarts?

Chiese quindi con un tono pressocchè atono e distaccato, senza badare al fatto di aver appena dimostrato a Lucas di essere stata gelosa, almeno a livello inconscio, di lui anche da prima che la storia tra loro due si evolvesse in quel senso. Oh si, quando lui le aveva parlato di Estelle la sera del pic nic improvvisato, Tisifone era stata ad ascoltare molto attentamente, cogliendo o pensando di cogliere più sfumature di quelle che lui aveva voluto mostrarle, troppo abituata a registrare qualsiasi dettaglio che avrebbe potuto esserle utile in futuro, anche se non sapeva bene a cosa. Finì di mettere in bocca il contenuto della sua forchetta, masticando lentamente ma senza assaporare davvero quello che stava mangiando, come se all’improvviso il cibo avesse assunto il sapore del cartone.

Quindi portare fuori altre donne rientra in un comportamento normale per un uomo impegnato?

Si informò, cercando di tenere un tono noncurante, come se la cosa non le desse fastidio, mentre invece sentiva i nervi a fior di pelle. Era gelosa, oh si che lo era, e purtroppo anche un po’ all’antica e secondo il suo “galateo ottocentesco” un uomo impegno non invitava un’altra donna ad uscire, non tentava di esserle amico. Si, lei aveva accettato l’invito di Simon per un tè, ma c’era un motivo di fondo, avere più informazioni sui draghi, visto quello che le era accaduto nella Foresta. Stava cercando di razionalizzare, per questo teneva un tono distaccato, di provare a mettere le cose sullo stesso piano e non vederci nulla di male. Ma stava fallendo miseramente, troppo paranoica, troppo abituata a vedere doppi e tripli fini in ogni singolo gesto.

Maledizione Demetri, dovevi essere proprio un insegnante così bravo?

Maledisse tra sé il suo padrino, per poi prendere un altro boccone di non sapeva bene cosa e cercare di tornare alla normalità. Si fidava di lui, sapeva che non avrebbe mai fatto nulla per farle del male, ma poteva dire lo stesso di lei?

Non la conosci per nulla, come fai a giudicarla solo da una prima impressione?

Quando mai una prima impressione si è rivelata sbagliata?

Ci potrebbe sempre essere una prima volta…

Tu rischieresti?

Lo scambio di battute tra sé e sé terminò in parità, lasciandola allo stesso punto di prima, confusa, arrabbiata e con la voglia di Oblivare la Moreau non solo riguardo al suo Crucio nella foresta ma anche per quanto riguarda l’esistenza di Lucas.

Così dimostri di non fidarti di lui…

Va bene… niente Oblivion… esiste sempre il Veritaserum…

Sembrava che quell’ultimo suggerimento l’avesse calmata un pochino: il voler essere sicura che l’uomo con cui stava non frequentasse persone sbagliate non poteva essere considerato una mancanza di fiducia nei suoi confronti, o almeno così la pensava Tisifone.

Tu pensi che lei… - respiro profondo, sempre per cercare di mantenere il controllo su tutto – voglia solo essere tua amica?

Forse non avrebbe dovuto chiederlo, ma alla fine non si era trattenuta. Non poteva dimostrare fiducia nei confronti di qualcuno che non conosceva e che soprattutto fino a quel momento non aveva avuto nessuna voglia di conoscere. Mentre lei si lasciava andare a quella sorta di combattimento verbale tra se stessa e la sua coscienza, Lucas era andato avanti con la conversazione riportando l’attenzione sui programmi per quell’estate.

Pensavo che quest'estate mi piacerebbe tornare in America, per un periodo... ti piacerebbe visitarla con me?

Vediamo un po’…- disse quindi fingendosi pensierosa, l’indice che le picchiettava sulla punta del naso, un mezzo sorriso sul volto – Avere l’opportunità di visitare un posto che non conosco con la migliore guida che esista in circolazione con il bonus di poter mettere alla prova il tuo autocontrollo praticamente in qualsiasi circostanza? – chiese con voce ironica, sottintendendo che lontano dall’Inghilterra si sarebbe sentita abbastanza sicura da poter vivere la loro relazione alla luce del sole come ogni coppia normale – Direi che si, mi piacerebbe fare questo viaggio insieme a te.
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Messaggioda Lucas » 07/07/2012, 15:29

Visto che il nostro impegno ci porterà in un posto fresco e montagnoso forse potremmo andare qualche giorno al mare… In Italia per esempio oppure in Grecia… sempre che a te piaccia l’idea di passare del tempo steso sotto il sole a non fare altro che nuotare insieme a me e mangiare frutta fresca e pesce alla brace…

Ammetto che pensare alla mia donna in bikini è un incentivo notevole ad accettare la tua proposta - commentò Lucas con un gran sorriso, facendole l'occhiolino con aria maliziosa - Ma a parte questo, potrebbe essere una bella idea. Io, te, la sabbia, il mare... romantico.

L'argomento di conversazione si spostò poi rapidamente, andando a toccare i padrini di Tisifone e la loro avversione per la Casata di Tassorosso: la battuta sarcastica di lui venne smorzata da un delicato bacio a fior di labbra da parte della donna, che Lucas accolse con un sorriso.

Non esiste nulla meglio di questo Tassorosso…

Puoi ricordarlo ai tuoi padrini?

Domandò lui di rimando, con una piccola risata divertita: in realtà sapeva bene che al momento il problema non si poneva visto che lei aveva tutta l'intenzione di non dire a nessuno di loro, ma nel caso un giorno - si sperava che arrivasse - avesse cambiato idea, Turner era abbastanza sicuro che, in qualche modo, sarebbe riuscito a tenere loro testa. Perchè di Tisifone gli importava davvero e, se davvero i due tenevano a lei, era questa l'unica cosa importante.

Spero che la penserai così anche dopo che avrò Oblivato qualche studentessa troppo intraprendente.

Ah sì, il suo fanclub: Lucas l'aveva buttata lì a mo' di battuta - anche se forse un fondo di verità c'era - ma era stato alquanto soddisfacente vedere la propria compagna preda della gelosia, anche se... beh, non era certo che ciò che lei aveva appena pronunciato fosse solo una battuta innocente.
Mentre Lucas si beava - o meglio, il suo stomaco si beava - dei manicaretti preparati da Tissi e lei buttava la pasta nell'acqua bollente per poi tornare a sedersi di fronte a lei, la conversazione si spostò su cosa l'uomo avesse fatto in quel periodo.

Ultimi… che parola sublime…

Si stava riferendo ai compiti e alle lezioni, le ultime che i professori dovevano affrontare prima di concedersi un po' di meritata vacanza. Ma c'era ancora qualcosa che Lucas aveva fatto e che disse poco dopo a Tisifone, candidamente perché per lui non c'era niente di male: l'incontro con Estelle.

Con la Moreau? La donna affascinante, stimolante, amabile nonchè ottima cuoca che hai avuto il piacere di conoscere appena arrivato a Hogwarts?

Alzò un sopracciglio, in un'espressione sorpresa: si ricordava perfettamente come lui l'aveva descritta la prima volta che si erano conosciuti? Sembrava quasi che fosse stata gelosa di lui da prima, da molto prima di stare insieme.
Ma la cosa che più gli dispiaceva era quel tono atono nella sua voce, come se volesse mantenere un atteggiamento distaccato... ed era una cosa che da tempo non faceva più con lui.

Tissi...

Quindi portare fuori altre donne rientra in un comportamento normale per un uomo impegnato?

Non rispose subito, come se fosse stato colpito da qualcosa: lui non ci aveva visto niente di male, aveva anzi pensato fosse un gesto carino per riallacciare i rapporti con qualcuno che aveva ferito per una scelta fatta, e che quindi avrebbe avuto tutte le ragioni per avercela con lui.

... mi dispiace.
Non pensavo di essermi comportato male.


Mormorò sincero, abbassando appena il capo: non era pentito per il gesto fatto perchè aveva seguito l'istinto, ma per aver in qualche modo ferito Tisifone che non sembrava ora prestargli troppa attenzione, come se fosse presa da una qualche sorta di questione mentale tra sé e sé.

Tu pensi che lei… voglia solo essere tua amica?

Gli domandò Tisifone poco dopo, alla quale Lucas rispose inizialmente con un semplice sguardo serio e limpido.

Penso che non mi ha fatto intendere nulla più di questo per il tempo che abbiamo parlato.
Onestamente non credevo nemmeno che mi avrebbe più parlato, dopo averle detto che volevo stare con te.


Rispose lui, alzando lievemente le spalle.
Una volta che l'argomento fosse stato esaurito, Lucas si concentrò su un'idea che gli era venuta in mente proprio nel corso della chiacchierata con Estelle, ovvero il tornare in America per l'estate: sarebbe stato un viaggio interessante, per questo non avrebbe potuto pensare a nessun altro per partire con lui se non la sua compagna.

Vediamo un po’…
Avere l’opportunità di visitare un posto che non conosco con la migliore guida che esista in circolazione con il bonus di poter mettere alla prova il tuo autocontrollo praticamente in qualsiasi circostanza? Direi che si, mi piacerebbe fare questo viaggio insieme a te.


Speravo rispondessi così.

Mormorò Lucas, prendendole la mano per portarsela alle labbra e baciarla dolcemente, con quel sorriso sghembo che lei tanto adorava. Prese un altro uovo e lo mangiò con gusto, a dimostrazione che per quanto mangiasse di solito in modo controllato e facesse molta attività fisica, era tranquillo nel concedersi ogni tanto degli strappi e delle tentazioni.

Allora, che primo ha intenzione di prepararmi? Perchè questo delizioso antipasto non ha fatto altro che aprirmi lo stomaco e desiderare ancora più cibo...
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Messaggioda Tisifone » 07/07/2012, 19:31

Ammetto che pensare alla mia donna in bikini è un incentivo notevole ad accettare la tua proposta. Ma a parte questo, potrebbe essere una bella idea. Io, te, la sabbia, il mare... romantico.

L’idea di passare un po’ delle vacanze estive al mare, sdraiati al sole senza alcuna preoccupazione era in effetti un’idea molto romantica oltre che essere molto allettante. Ad avviso di Tisifone non esisteva nulla al mondo di più rilassante e sarebbe stato il modo migliore per togliersi di dosso il grigiore e il freddo dell’inverno, per non parlare dello stress da Insegnante e i postumi non solo del Mezzo Drago ma anche della visitina a “casa” che avrebbero dovuto fare subito dopo la chiusura ufficiale dell’anno scolastico. Fece un piccolo sorriso in direzione di Lucas, accompagnandolo con una lunga occhiata a tutta la sua figura, sporgendosi un pochino all’indietro come a voler abbracciare con lo sguardo anche la porzione di corpo nascosto dal tavolo e dalla sedia, immaginandolo in costume da bagno. Si, quella si sarebbe potuto rivelare una della idee migliori che avesse avuto. L’atmosfera rilassata venne interrotta da una piccola parentesi su come i suoi padrini avrebbero reagito alla scoperta che la loro figliola aveva una relazione con un Tassorosso. Di sicuro Demetri l’avrebbe preso malissimo ma, una volta certa dei propri sentimenti e della solidità del loro rapporto, Tisifone sarebbe stata pronta al “combattimento” e ne sarebbe uscita vincitrice, o almeno era quello che sperava. Dopotutto tecnicamente tutti volevano la stessa cosa, e cioè che lei fosse felice e se la sua felicità dipendeva da quell’adorabile Tassorosso allora se ne sarebbero fatti una ragione.
La conversazione andava avanti spedita, passando come al solito tra loro da un argomento all’altro con una sintonia e una fluidità del tutto nuova per Tisifone, almeno fino a quando non si soffermarono su qualcosa che la Divinante si ritrovò incapace di gestire: Estelle Moreau e la propria gelosia. Sapere che il suo compagno aveva invitato fuori un’altra donna per nessun altro motivo che fosse il desiderio di passare del tempo con lei le aveva dato fastidio, molto fastidio, così fastidio che per un attimo non aveva saputo cosa fare né cosa dire, cadendo in preda a uno dei rari dissidi interiori tra ragione e istinto.

Tissi.... mi dispiace.
Non pensavo di essermi comportato male.


Era così presa dalle sue elucubrazioni mentali e dal fare domande di cui una parte di sé non aveva alcuna intenzione di sentire la risposta che quel mormorio le sfuggì, nonostante fossero seduti l’uno accanto all’altro, e una delle loro mani fosse ancora intrecciata con quella dell’altro. O meglio registrò il senso delle sue parole, e soprattutto il tono sincero usato da Lucas, ma non gli rispose, non per il momento.

Penso che non mi ha fatto intendere nulla più di questo per il tempo che abbiamo parlato.

Un sospiro dispiaciuto sfuggì dalle labbra di Tisifone, non per aver posto quelle domande ma per il modo in cui Lucas aveva reagito. Accarezzò con dolcezza la mano di lui, abbozzando un piccolo sorriso di scuse che però non dissipava per nulla le sue paranoie.

Non… - aprì la bocca per parlare ma la richiuse subito dopo, non sapendo ancora bene cosa voleva dire – non lo so. Probabilmente non ti sei comportato male, probabilmente è normale, di sicuro tu non avevi alcun secondo fine solo che… bè sono stata cresciuta in modo alquanto antiquato e le uniche esperienze che ho avuto si sono trasformate in un incubo – e lui sapeva perfettamente a cosa si riferiva – non posso dirti che mi fa piacere il fatto che tu voglia essere amico di una donna solo per il piacere di passare del tempo con lei – perché nella sua visione del mondo lui avrebbe dovuto trovare piacere solo nel tempo passato insieme. Ma quello avrebbe voluto dire avere un rapporto esclusivo e asfissiante che quindi alla fine sarebbe morto per autosoffocamento e lei questo non lo voleva – però lo posso capire o almeno ci posso provare. Ho le mie paranoie, i miei pregiudizi ma mi fido di te, solo di te, e non voglio farti “scontare” qualcosa che non hai fatto…anche se questo non vuol dire che mi piaccia come cosa.

Alla fine ce l’aveva fatta, aveva trovato le parole per esprimere se non proprio tutto quello che le si stava rimescolando nell’animo, almeno una parte, una buona parte, e si sentiva così fiera di se stessa per essere riuscita anche a usare un tono molto più dolce di prima, sforzandosi di dimostrare non solo con le parole ma anche con il linguaggio corporeo che non aveva intenzione di prendere le distanze da lui.

Onestamente non credevo nemmeno che mi avrebbe più parlato, dopo averle detto che volevo stare con te.

Il senso di soddisfazione durò praticamente un istante, spazzato via dalle successive parole di Lucas e dallo scampanellio che iniziò a riecheggiare forte e chiaro nella sua mente. Qualcosa, a suo parere, non quadrava. Se erano solo amici, se non c’era stato nulla di particolare tra di loro allora perché lui si era sentito in obbligo di dirle che stavano insieme? E perché diavolo lei avrebbe, di conseguenza, dovuto decidere di non parlargli più?

Ci deve essere qualcosa che mi sfugge – e no, non lo aveva pensato ma proprio detto a voce alta, con un tono interrogativo puro e semplice, senza accuse e null’altro – Perché il fatto che tu voglia stare con me avrebbe dovuto spingerla a non parlarti più?

Chiese quindi, dando voce ai propri pensieri e sorvolando per il momento sul perché lui glielo avesse detto e soprattutto sul quando.
L’argomento Estelle non sembrava essere totalmente concluso, ma intanto i due ragazzi avevano, come al loro solito, alternato a un argomento spinoso, uno più leggero e piacevole che ricordava ad entrambi quanto desiderassero passare del tempo insieme. Lucas le aveva chiesto se voleva visitare l’America insieme a lui e lei ovviamente aveva accettato, anche se nel suo solito modo anticonvenzionale, accogliendo con un sorriso compiaciuto il suo baciamano: quei gesti ottocenteschi la facevano impazzire. Intanto Lucas aveva ripreso a mangiare e a quanto sembrava anche con gusto, cosa che le faceva un immenso piacere.

Allora, che primo ha intenzione di prepararmi? Perchè questo delizioso antipasto non ha fatto altro che aprirmi lo stomaco e desiderare ancora più cibo...

Bene bene.. più mangi ora… più movimento dovrai fare dopo per smaltire tutte le calorie ingerite – lo prese in giro lei, con un tono leggermente malizioso, alzandosi dal tavolo e avviandosi verso la cucina, sfiorandogli, passando, la base del collo in un gesto spontaneo e non calcolato. – Ti confesso che è stato difficile scegliere con cosa accompagnare la pasta… e alla fine mi sono lasciata guidare dall’istinto, sperando che non abbia deciso di tradirmi proprio ora.

Raccontò mentre si muoveva nello spazio circoscritto tra la penisola di metallo e i fuochi, aprendo pensili e cassetti e prendendo piatti, posate e alcune ciotole che, a giudicare dalle goccioline che ne imperlavano i bordi dovevano essere state sottoposte a un qualche incantesimo refrigerante. Dopo aver controllato che la pasta non fosse ancora pronta, Tisifone accese un fuoco e vi posizionò sopra un tegame concavo che i babbani definivano “salta pasta”, vi mise dell’olio e vi fece cadere, aiutandosi con un coltello, il contenuto della prima ciotola: cipolla rossa tagliata a rondelle. Subito dopo che la cipolla imbiondì, fu la volta dei pomodori freschi tagliati a dadini e successivamente di qualcosa che assomigliava a delle melanzane fritte e che ovviamente lo erano.

Ammetto che molte di queste cose le ho preparate in anticipo, giusto per non farti morire di fame tra una portata e l’altra…

…e per non odorare di fritto e cipolla invece che di zenzero e cannella.

Aggiunse civettuola nella sua mente, mentre con un mestolo di legno girava la pasta per non farla attaccare e subito dopo controllava il sugo.

Avrei dovuto usare la passata – comunicò al compagno con un’alzata di spalle, chiacchierando amabilmente di quello che stava cucinando – ma ammetto che non ho resistito al rosso dei pomodori maturi… - che era simile al colore che le sue guance avevano appena assunto e che lui avrebbe potuto vedere di sfuggita visto che Tisifone gli dava le spalle e a tratti, mentre parlava si voltava a guardarlo da sopra una spalla. – E soprattutto spero che ti piaccia la cucina italiana visto che secondo il mio libro – cenno della testa a un leggio in legno in un angolo del ripiano in marmo che rappresentava il proseguimento dei fuochi su cui era posato un enorme tomo dall’aria vecchia e simile più a un libro di pozioni che a uno di ricette, almeno secondo i canoni babbani – questo sugo proviene da lì… Precisamente dalla Sicilia…- pausa, mentre i pomodori e le melanzane sfrigolavano nell’olio e un odore di sugo si diffondeva nell’aria. – Bè se scegliamo l’Italia come meta per la parte dell'estate dedicata all'ozio potremmo assaggiarne la versione originale… e poi ti toccherà fare dei paragoni.

E questa volta si girò del tutto verso di lui, agitando il mestolo in maniera finta minacciosa nei suoi confronti, come a volerlo sfidare a dire che la sua cucina fosse inferiore a quella di cuochi professionisti. Alcune gocce di sugo si staccarono dal mestolo agitato e volarono a destra e a manca, ma miracolosamente il vestito bianco di Tisifone rimase immacolato. In realtà la donna si era semplicemente ricordata di applicare un incantesimo protettivo per evitare di incorrere in quel tipo di problemi.
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Messaggioda Lucas » 11/07/2012, 12:08

Un momento di tensione sembrò spezzare l'atmosfera rilassata e complice che intercorreva tra i due: Lucas non capiva se e quale fosse stato il suo comportamento sbagliato, o comunque irrispettoso nei confronti della compagna visto che per l'uomo si era trattato di un aperitivo tra due persone he avevano avuto un avvicinamento andato a finire male e che ora stavano provando ad essere amiche.

Non… non lo so. Probabilmente non ti sei comportato male, probabilmente è normale, di sicuro tu non avevi alcun secondo fine solo che… bè sono stata cresciuta in modo alquanto antiquato e le uniche esperienze che ho avuto si sono trasformate in un incubo.

Annuì a quelle parole, sapendo perfettamente a cosa si stesse riferendo visto che Tisifone gli aveva raccontato del suo disastroso passato in fatto di relazioni con persone dell'altro sesso.

Non posso dirti che mi fa piacere il fatto che tu voglia essere amico di una donna solo per il piacere di passare del tempo con lei, però lo posso capire o almeno ci posso provare. Ho le mie paranoie, i miei pregiudizi ma mi fido di te, solo di te, e non voglio farti “scontare” qualcosa che non hai fatto…anche se questo non vuol dire che mi piaccia come cosa.

Ti prometto che cercherò di non passare troppo tempo, con lei.
L'ultima cosa che voglio è farti stare male, la mia priorità sei tu. E poi che ne sai, magari conoscendola meglio potreste anche diventare amiche, no?


Troppo ottimista? Forse, ma gli piaceva pensare che Estelle, una sua amica, e Tisifone, la sua compagna, potessero avere un buon rapporto. Intanto, Lucas aggiunse che era già un buon risultato il fatto che la collega di Babbanologia volesse avere ancora rapporti con lui dopo la sua scelta, e questo fece alquanto stranire la compagna di lui che si apprestò a chiedere delucidazioni in merito.

Ci deve essere qualcosa che mi sfugge.
Perché il fatto che tu voglia stare con me avrebbe dovuto spingerla a non parlarti più?


L'ho conosciuta poco prima di scontrarmi con te di fronte all'ex ufficio di Nadal... te ne avevo accennato, ricordi? - gli sembrava di avergliene parlato, il giorno in cui i due si erano scambiati il primo di una lunga serie di baci - C'è stata subito una simpatia tra noi che forse sarebbe potuta sbocciare in qualcosa di più... profondo, ecco. Ma poi ho conosciuto te, e tutto è cambiato. Così, alla fine, quando ho scelto con chi volevo stare, sono andato a comunicarle la mia decisione, e... beh, come puoi immaginare non è che l'abbia presa benissimo.

Ovviamente non aveva fatto scenate isteriche o cose del genere, era una donna di classe la collega francese, ma questo non voleva dire che fosse stata felice della sua decisione. Per questo, ora, sapere che Estelle voleva comunque avere un rapporto con lei era una cosa che lo rendeva felice. La conversazione si spostò poi velocemente su temi più leggeri e piacevoli per entrambi, ad esempio sul primo che Tisifone avrebbe servito al compagno.

Bene bene.. più mangi ora… più movimento dovrai fare dopo per smaltire tutte le calorie ingerite.

Adesso capisco quale sia il tuo vero intento...

Replicò lui altrettanto malizioso, sospirando di piacere al leggero tocco di lei che, anche con quei piccoli gesti, riusciva sempre a procurargli mille brividi giù per la schiena.

Ti confesso che è stato difficile scegliere con cosa accompagnare la pasta… e alla fine mi sono lasciata guidare dall’istinto, sperando che non abbia deciso di tradirmi proprio ora.

Ho piena fiducia nel tuo istinto.

Commentò subito lui mentre osservava la propria donna preparargli la cena: non che pretendesse di essere sempre servito e riverito, ma gli piaceva molto vedere come Tisifone si stesse dando da fare per prendersi cura di lui... oltre al fatto che nell'aria c'era un profumino delizioso, tanto da spingere Lucas a servirsi un altro uovo ripieno per gustarlo lentamente mentre lei parlava.

Ammetto che molte di queste cose le ho preparate in anticipo, giusto per non farti morire di fame tra una portata e l’altra…

Ed anche perché non sarebbe stato carino farti passare tutto il tempo davanti ai fornelli.

Aggiunse subito lui con un sorriso premuroso: insomma, se il requisito per avere una cena come quella era non potersela godere con lei perché troppo presa a cucinare, allora come dicevano i babbani "il gioco non valeva la candela".

Avrei dovuto usare la passata, ma ammetto che non ho resistito al rosso dei pomodori maturi…
E soprattutto spero che ti piaccia la cucina italiana visto che secondo il mio libro questo sugo proviene da lì… Precisamente dalla Sicilia…

Ha l'aria vecchiotta - commentò l'uomo, indicandole il libro con un cenno della testa mentre prendeva un pezzetto di uovo ripieno e, alzandosi dalla tavola, lo portava fino alla compagna per farlo sparire tra le sue labbra - E' un cimelio di famiglia?

Domandò poi, spostandosi appena per lasciarla libera di muoversi in cucina ma non tornando seduto al tavolo: gli piaceva troppo starle vicino.

Bè se scegliamo l’Italia come meta per la parte dell'estate dedicata all'ozio potremmo assaggiarne la versione originale… e poi ti toccherà fare dei paragoni.

Da quel poco che so, tutta l'Italia è famosa per il buon cibo ma il Sud in particolare ha una cultura in questo senso che supera le altre. Se andassimo in Sicilia, quindi, potremmo assaggiare moltissime cose deliziose, anche se credo che il tuo sugo non lo batterebbe nessuno - commentò lui, che un po' di geografia della nazione della pizza la conosceva - E lo sai perché?

Le chiese poco dopo, muovendosi sinuosamente per arrivarle alle spalle e stringerle i fianchi in un moto di possessione, le labbra che si avvicinavano al suo orecchio per poterle parlare in tono basso, sussurrato e caldo.

Perché lo stai facendo con amore...
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Messaggioda Tisifone » 11/07/2012, 14:45

Subito dopo aver cercato di spiegare perché il sapere che il suo compagno aveva invitato fuori un’altra donna le aveva dato fastidio, Tisifone rimase sulle spine in attesa di una reazione da parte di Lucas. Non si era mai considerata un’ottima oratrice e adesso quella piccola pecca che aveva archiviato come ininfluente stava assumendo un peso non indifferente.

Ti prometto che cercherò di non passare troppo tempo, con lei. L'ultima cosa che voglio è farti stare male, la mia priorità sei tu.

Un piccolo sorriso le comparve sul viso e le guance le si colorarono di un rosa tenue: non era abituata a ricevere tutte quelle attenzioni e premure e non poteva che sentirsi contenta e imbarazzata allo stesso tempo. Strinse leggermente la mano del ragazzo, ancora incrociata con la sua, e si allungò per dargli un leggero bacio su una guancia.

Né troppo né poco… diciamo il giusto… per un normale e non eccessivamente profondo legame di amicizia… Per quanto l’idea mi possa allettare non voglio metterti in nessuna gabbia… delle sbarre per quanto dorate rimangono sbarre e non potrei sopportare che tu ti sentissi oppresso da me o dalle mie paranoie.

Il tono della voce era dolce e il suo sguardo, perso negli occhi di Lucas, sereno. Credeva davvero in quello che stava dicendo, anche se il suo istinto le stava urlando a squarcia gola di non farlo, di non mostrarsi così comprensiva, anzi di cercare un modo per ridurre ancora di più il margine lasciato dal compagno. Scosse mentalmente la testa per mettere a tacere quelle campane: sentiva che quello che c’era tra loro era qualcosa di importante e se voleva, come era palese, dar loro una possibilità, si doveva fidare di lui del tutto, senza riserve. E nel caso anche lui avesse tradito la sua fiducia bè, le sarebbe rimasta la vendetta.

E poi che ne sai, magari conoscendola meglio potreste anche diventare amiche, no?

Gli occhi le si aprirono leggermente a quella sorta di auspicio, e quando si rese conto che il compagno stava parlando sul serio e non facendo dell’ironia spicciola, Tisifone si concesse una piccola e breve risata, non di scherno ma neanche di allegria. Sembrava quasi che quello fosse un modo educato per buttare fuori tutta l’aria e un po’ della tensione che aveva accumulato negli ultimi.

Lucas mi spiace ma non credo che questo avverrà mai – gli disse, usando sempre quel tono dolce e caldo che le veniva spontaneo quando aveva lui davanti – E non solo perché penso che lei abbia qualche altro fine ne volerti frequentare o perché sono troppo rigida per voler andare al di là della prima impressione – continuò subito dopo per evitare che lui la interrompesse o interpretasse male quella sua affermazione così categorica. – Semplicemente perché ho troppi segreti per avere un’amica. Il mio passato,la mia famiglia, i miei padrini… sono argomenti delicati di cui non parlo con nessuno… o meglio di cui non parlavo con nessuno – e fece un leggero sorriso di complicità verso il ragazzo. Certo c’era anche Monique, ma lei era sua cugina e quindi non rientrava nella categoria delle “amiche” – E di solito tra amiche ci si racconta tutto, quindi…

Sollevò le spalle non con aria dispiaciuta ma come a sottolineare un dato di fatto e, implicitamente, il ruolo importante che Lucas svolgeva nella sua vita in qualità di suo unico confidente. La sua naturale diffidenza, però, in quel caso sembrava avere un qualche fondamento visto che Lucas aveva temuto che la Moreau non gli avrebbe più rivolto la parola una volta saputo che stavano insieme. Per Tisifone un comportamento del genere poteva dipendere solo da una cosa: la Moreau provava un interessa che andava ben oltre la semplice amicizia nei confronti del Tassorosso e le parole del ragazzo non fecero altro che confermare i suoi sospetti.

L'ho conosciuta poco prima di scontrarmi con te di fronte all'ex ufficio di Nadal... te ne avevo accennato, ricordi?

Fece un cenno di assenso con il capo, mantenendo un’espressione del viso rilassato, in attesa che lui continuasse.

C'è stata subito una simpatia tra noi che forse sarebbe potuta sbocciare in qualcosa di più... profondo, ecco. Ma poi ho conosciuto te, e tutto è cambiato. Così, alla fine, quando ho scelto con chi volevo stare, sono andato a comunicarle la mia decisione, e... beh, come puoi immaginare non è che l'abbia presa benissimo.

Troppe informazioni. Decisamente Lucas le aveva dato troppe informazioni una dopo l’altra e non esattamente tutte positive per Tisifone. Aveva appena scoperto di essere stata - cosa? in competizione, forse?- con la Moreau per il cuore del collega, che Lucas l’aveva considerata – per quanto tempo? – qualcosa di più di una semplice conoscente, che la docente di Babbanologia aveva – aveva avuto? - qualcosa che attirava il suo compagno, che la donna non aveva preso bene la sua scelta ma aveva accettato lo stesso il suo invito fuori.

Solo amica? Spiacente ma è una cosa che non crederò mai…

Quel pensiero Tisifone decise di tenerselo per sé, consapevole che spiegare quella sua sensazione al compagno senza litigare avrebbe richiesto una eloquenza e una diplomazia che sapeva di non possedere, soprattutto adesso che il suo istinto aveva ripreso a ruggire contro ogni qualsiasi contatto tra i due. Inoltre era certa che, a meno di verificarlo con i propri occhi, difficilmente Lucas avrebbe creduto alle sue parole, etichettandole come semplici “paranoie da gelosia”.

Sono sempre più soddisfatta del regalo che gli ho preso.

Si disse la donna, valutando che le proprietà magica dell’oggetto scelto sarebbero potute essere d’aiuto nel convincere il suo compagno del fatto che le azioni della Moreau erano dettate da qualcosa che andava ben oltre la semplice amicizia.

Comprendo il tuo timore allora… e mi meraviglio che abbia accettato il tuo invito. Deve avere una velocità di recupero invidiabile…

Si limitò quindi a mormorare, cercando di insinuare nel compagno il dubbio che forse era passato troppo poco tempo da quando aveva infranto i probabili sogni d’amore della Moreau perché lei si fosse ripresa del tutto.
Al di là della parentesi “Estelle Moreau”, la cena stava proseguendo in maniera piacevole e Tisifone si era alzata da tavola per finire di preparare la prima portata, stuzzicando Lucas a mangiare molto in modo che poi avrebbero dovuto fare molta attività di coppia per poter smaltire le calorie in eccesso.

Adesso capisco quale sia il tuo vero intento...

Vedi un po’ tu cosa si deve inventare una povera donna per costringere il proprio compagno a una sana maratona di sesso selvaggio…

Mormorò con finta aria afflitta, un luccichio predatorio negli occhi, prima di voltare le spalle al compagno e dedicare la propria attenzione alle pentole sui fuochi. Sentiva gli occhi di Lucas seguire ogni suo movimento e questo, invece che metterla in soggezione o in imbarazzo, le fece formicolare la bocca dello stomaco. Se continuava in quel modo sicuro che cucinare per lui e con lui davanti sarebbe ben presto diventata la sua attività preferita, o almeno una delle prime cinque.

Ed anche perché non sarebbe stato carino farti passare tutto il tempo davanti ai fornelli.

Mi vuoi dire che l’idea di farti servire e riverire come un piccolo principe non ti piace?

Lo prese in giro, sempre con un leggero sorriso stampato in volto, curiosa allo stesso tempo di sapere che visione aveva lui del ruolo della donna all’interno della famiglia.

Famiglia?Non pensi di correre un po’ troppo?

Forse… ma mi piace…

Un veloce botta e risposta tra sé e sé che le fece comprendere perché, di fronte a tutto quel romanticismo, non era ancora scappata a gambe levate ma anzi ci si trovava completamente a suo agio. Si era messa a parlare del sugo che stava preparando e di come secondo la ricetta che aveva trovato in un vecchio libro di cucina, si trattasse di un piatto siciliano.


Ha l'aria vecchiotta. E' un cimelio di famiglia?

Era così intenta a non far attaccare il sugo al fondo della padella che si accorse di avere Lucas accanto solo quando sentì la sua voce provenire dalle sue spalle. Voltò la testa verso di lui e aprì leggermente le labbra in modo da poter far scivolare dentro la bocca il pezzo di uovo che lui le aveva portato. Masticò piano, leccandosi la maionese dalle labbra e poi, fissando i propri occhi in quelli di lui, fece guizzare la lingua a ripulire le sue dita dalle medesime tracce di cibo.

Si… era di mia madre – rispose quindi riferendosi al libro – Lei diceva sempre che non c’è modo migliore di giungere al cuore di un uomo che passando per il suo stomaco e mio padre invece di controbattere rideva e la baciava…

Quello che aveva appena condiviso con il compagno era uno dei tanti ricordi felici che aveva della sua infanzia e un velo di malinconia calò sui suoi occhi, ma senza portarsi dietro la tristezza e il magone che di solito l’accompagnavano. Durò un attimo e subito dopo Tisifone riprese a chiacchierare serenamente, sfiorando involontariamente Lucas ogni volta che si muoveva per girare la pasta o per controllare il sugo.

Da quel poco che so, tutta l'Italia è famosa per il buon cibo ma il Sud in particolare ha una cultura in questo senso che supera le altre. Se andassimo in Sicilia, quindi, potremmo assaggiare moltissime cose deliziose, anche se credo che il tuo sugo non lo batterebbe nessuno.

Si fermò per un attimo con lo scolapasta in mano e lo guardò con aria interrogativa. Non aveva ancora assaggiato neanche un filo di pasta, come poteva essere certo che quello che avrebbe cucinato gli sarebbe piaciuto tanto da eclissare la cucina di chiunque altro? Che poi, per quanto fosse consapevole di essere una brava cuoca, non si sarebbe mai messa sullo stesso piano di cuochi rinomati com’erano quelli italiani.

E lo sai perché?

No, perché?

Gli fece eco, posando una mano su quelle di lui che le stavano cingendo i fianchi e sistemando la testa sulla sua spalla, in modo da far aderire la sua schiena con il torace di lui.

Perché lo stai facendo con amore...

Il tono di voce, il calore che avvertiva ogni volta che lo aveva così vicino, il significato delle parole che aveva pronunciato, tutto insomma fu la causa del brivido che sentì scorrere lungo la colonna vertebrale. Posò lo scolapasta nel lavandino, o meglio lo gettò visto il rumore che fece, e poi si rigirò tra le sue braccia in modo da poterlo guardare negli occhi, i loro visi a pochi centimetri di distanza.

Interessante scelta di parole Signor Turner. E lo sa perchè? – esordì quindi, allungando il collo per andare a sussurrargli nell’orecchio, sfiorando lungo il tragitto la sua guancia con la propria – Perché penso di essermi innamorata di lei.

Mentre pronunciava quelle parole, il cuore di Tisifone prese a battere velocemente. Non credeva che avrebbe mai più detto qualcosa del genere, per non dire provato, ma non c’era alcun motivo per cui doveva continuare a mentire a se stessa o a lui. Si era esposta, offerta priva di difesa e vulnerabile a lui e l’unica cosa che poteva sperare era di non doversene pentire mai.
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Messaggioda Logan » 12/07/2012, 22:33

{ SERA - STESSO RISTORANTE IRVYNE & MONIQUE - ORE 23:41 }

Si era preso una piccola pausa dopo il suo arrivo nel territorio inglese.
Entro pochi giorni si sarebbe svolto il meeting sui draghi alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts e sinceramente non stava più nella pelle.
No, in effetti non era tanto perché doveva insegnare qualcosa sui draghi ai bambini, quanto perché era riuscito a farsi ammettere da Irvyne che effettivamente quella scuola pullulava di professoresse davvero carine e molto delle quali, anche disponibili.
Un invito a nozze per il dragoniere più bello sulla piazza, o almeno lui preferiva definirsi così, spavaldamente ma sempre con un senso critico verso se stesso ben nascosto ma che veniva fuori nei momenti più giusti.
Sorride mentre finisce la sua mega spigolona al cartoccio con patate al forno, un vero spettacolo.
Niente di esagerato, è vero, roba leggera, ma sta attento ad una dieta per essere sempre prestante ed in forma, quindi bel bottiglione di acqua liscia davanti, il terzo per la precisione, finito per altro ed un primo non ordinato con un antipasto a base di verdure saltate e qualche frittella di crusca.
Molti effettivamente lo considererebbero come un pazzo a prendere certa roba in un ristorante di lusso come quello, ma è fatto così e se ne vanta, sopratutto dal momento stesso in cui per mangiare le vere schifezze si va in posti molto diversi da quel luogo che puzza di sterline a dir poco.

Ah cazzo ci voleva proprio, adesso si che sto bene!
Giovane, il conto grazie, anzi sai che ti dico, faccio direttamente in cassa, puoi portare via bro...


Si alzò in piedi dandosi una bella stiracchiata, ne aveva proprio bisogno.
Sbuffa, mentre un poco di aria torna su ma almeno fino a lì ci arrivava ad essere educato e buttò fuori silenziosamente.
Era quasi mezzanotte, cavoli certo che quella cena se l'era goduta davvero con molta lentezza, meglio muoversi e fare due passi per sgranchire le gambe, in fondo a distanza di pochi giorni ci sarebbe stato il metting indi per cui si sarebbe dovuto svegliare presto la mattina dopo per iniziare a preparare fogli e quant'altro.

Tanto lo so che come al solito finirà che preparerò diecimila appunti e alla fin fine improvviserò ogni singola frase!

Ma se lo sa allora perché lo fa?
Domande interessanti ma che non si è mai posto, forse perché pensa che sia sempre meglio fare certe cose, metti caso che quel giorno non gli andasse di improvvisare.
Prese il proprio zaino mono spalla e si diede un'attenta sistemata, cappellino da golfista compreso. Per lui quella sera abbigliamento (ovviamente) casual con maglietta allegra bianca e pantaloni neri di jeans, ai piedi scarpe firmate bianche, per dare quel minimo senso di classe, in fondo si trovava pur sempre in un ristorante extra lusso.
Si mise a camminare quindi verso la cassa quando davanti ai suoi occhi si parò quello che senza di dubbio si trattava proprio di...

Un gran bel culetto da favola...

Si in effetti il ragazzo non era molto fine nei confronti dei complimenti verso le donne, ma era pur sempre vero che l'aveva appena pensato.
Quello che aveva individuato all'istante era proprio il fondoschiena di Monique la Vice Preside di Hogwarts, cosa che per ovvi motivi non poteva sapere.
Si stava sgranchendo un poco le gambe, si vedeva chiaramente, forse prima di andare anche lei a pagare il proprio conto.
Il cameriere aveva già portato via tutto quindi Logan sperò vivamente che la sexy mora dal sedere statuario avesse deciso come lui di mangiare un boccone da sola non avendo avuto voglia di rimanere a casa a non fare niente.

Ma che problema c'è, te la risolve il tuo Auror preferito la serata, dolcezza...

Prese quindi a camminare più spedito decidendosi infine per osservare anche il resto di quella tonica e bella corporatura, anche perché finalmente ad un certo punto la donna sembra voltarsi un minimo, magari semplicemente per guardarsi appena attorno, ed è lì che l'uomo sfoggiò il suo sorriso più sincero e affascinante, o meglio, l'intento vorrebbe che fosse affascinante, poi all'atto pratico la donna poteva essere d'accordo o meno.
Giunto in prossimità di lei, a distanza di forse un paio di metri, il ragazzo fece un lieve inchino con metà del busto e la testa, ironicamente educato ma non in modo strafottente, anzi, volto semplicemente a farla sorridere.

Immagine

Milady, mi auguro che lei non abbia già pagato perché vorrei proporle di farsi offrire la cena dal sottoscritto, qualunque cosa lei abbia preso, a patto che accetti di fare solo una piccola passeggiata, le assicuro che sarà piacevolissima... Il mio nome è Logan Sykes, molto piacere e per servirla...

Diretto, sfacciato e coraggioso, si, così in effetti lo definivano sul lavoro, e per certi versi si poteva dedurre da quel modo di fare che fosse allo stesso modo anche nella vita.
Aveva appreso qualche termine o modo di dire particolare dal suo amico Irvyne, difatti lui solitamente reperiva le donne per uscire e l'amico l'educazione e la galanteria per garantire che loro ci stessero, o meglio, ci stessero con lui, visto che poi puntualmente il nuovo docente di Astronomia rifiutava cortesemente qualsiasi rapporto occasionale e lasciava a Logan il triste sacrificio di occuparsi di entrambe le signorine invitate.
Ma, a proposito di Irvyne Trigger, Logan non si sbagliò minimamente quando in lontananza, seppur di schiena, riconobbe la sagoma dell'amico che si stava impiegando per pagare un conto.
In quello stesso istante tra l'altro, fece quindi l'addizione: donna di classe + da sola + amico lontano intento a pagare = forse finalmente per una volta ha rimorchiato.

No aspetti, non mi dica che è in compagnia di quel bel fustaccio di Trigger?

E se nel caso la donna avesse confermato quella tesi, allora il viso di Logan avrebbe mostrato un sorriso enorme, per niente rimasto male di quella eventuale perdita, sapendo che forse il suo caro amico Irvyne per una volta poteva andare in buca.

Ahahah, benissimo, alla grande, perfetto... Allora mi scusi, ritiro l'invito, anzi sa che le dico, ottima scelta.
Sono suo amico da una vita e le posso assicurare che è un ragazzo adorabile: non beve, non fuma, si tiene in salute, niente amanti e a letto è una vera macchina da gue-...


Logan!

Azz mi sa che mi ha beccato!

Irvyne Trigger, brutto cacciastelle che non sei altro, ma come stai?
Ti stavo facendo della pubblicità... verissima, alla tua bella donzella!


Non ho bisogno di pubblicità, grazie Logan, sto bene, ma cosa ci fai qui?
Oh, Monique ti prego, scusalo, qualunque cosa ti abbia potuto dire...


E nel frattempo il ragazzo di colore si sporgeva all'orecchio della donna con aria complice sussurrandole...

Fa tutto il prezioso, nasconde le sue vere doti... Grandi doti!
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Messaggioda Monique » 13/07/2012, 14:43

Milady, mi auguro che lei non abbia già pagato perché vorrei proporle di farsi offrire la cena dal sottoscritto, qualunque cosa lei abbia preso, a patto che accetti di fare solo una piccola passeggiata, le assicuro che sarà piacevolissima... Il mio nome è Logan Sykes, molto piacere e per servirla...

Lo sguardo di Monique che fino a quel momento aveva vagato per la sala del ristorante mentre aspettava Irvyne, si focalizzò sulla figura che, dopo averle sorrise in modo complice, le si avvicinò per presentarsi con fare alquanto... spudorato.
Alla Celine, per dirla tutta, cosa che fece sorridere parecchio la donna.

Mi dispiace deluderla signor Sykes, ma sono in compagnia...

Replicò lei, indicandogli la figura del collega di Astronomia che, dopo aver pagato, stava tornando verso di lei per poterla riaccompagnare a casa.

No aspetti, non mi dica che è in compagnia di quel bel fustaccio di Trigger?

Esattamente, siamo colleghi ad Hogwarts... sono Monique Vireau, docente di incantesimi e Vice Preside della scuola, molto piacere.
Spero quindi capirà se declino la sua offerta...


Si presentò Moni con un sorriso, ma Logan non sembrava affatto dispiaciuto dalle circostanze... anzi.

Ahahah, benissimo, alla grande, perfetto... Allora mi scusi, ritiro l'invito, anzi sa che le dico, ottima scelta.
Sono suo amico da una vita e le posso assicurare che è un ragazzo adorabile: non beve, non fuma, si tiene in salute, niente amanti e a letto è una vera macchina da gue-...


Logan!

Irvyne Trigger, brutto cacciastelle che non sei altro, ma come stai?
Ti stavo facendo della pubblicità... verissima, alla tua bella donzella!


Non ho bisogno di pubblicità, grazie Logan, sto bene, ma cosa ci fai qui?
Oh, Monique ti prego, scusalo, qualunque cosa ti abbia potuto dire...


In realtà è stato molto galante... voleva offrirmi la cena, ma quando ha saputo che ero in tua compagnia è stato molto felice di farsi indietro. Potrei quasi sentirmi offesa.

Commentò la francese con un sorriso palesemente divertito sulle labbra: quell'uomo le ricordava davvero molto Celine nel modo spigliato, forse un po' troppo, di fare che rasentava a sfacciataggine più pura.
E mentre rispondeva ad Irvyne, sorrideva per le parole sussurrate da Logan al suo orecchio.

Fa tutto il prezioso, nasconde le sue vere doti... Grandi doti!

Sì, Celine versione maschile decisamente.

Si disse Monique alzando per un momento gli occhi al cielo con fare divertito, prima di scuotere il capo.

Anche lei ha concluso di cenare, signor Sykes?
Noi ce ne stavamo giusto andando, ma può fare una passeggiata con noi se le fa piacere...
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Messaggioda Lucas » 13/07/2012, 16:57

Né troppo né poco… diciamo il giusto… per un normale e non eccessivamente profondo legame di amicizia… Per quanto l’idea mi possa allettare non voglio metterti in nessuna gabbia… delle sbarre per quanto dorate rimangono sbarre e non potrei sopportare che tu ti sentissi oppresso da me o dalle mie paranoie.

Sei bellissima.
Grazie della fiducia che stai riponendo in me.


Mormorò Lucas, accarezzandole una guancia dolcemente mentre si lasciava andare, poi, ad un commento che incontrò una risata da parte di Tisifone: corrugò la fronte, non capendo cosa facesse ridere così tanto la sua compagna, ma non ci mise molto a comprenderlo anche grazie alle spiegazioni di lei.

Lucas mi spiace ma non credo che questo avverrà mai.
E non solo perché penso che lei abbia qualche altro fine ne volerti frequentare o perché sono troppo rigida per voler andare al di là della prima impressione... Semplicemente perché ho troppi segreti per avere un’amica. Il mio passato,la mia famiglia, i miei padrini… sono argomenti delicati di cui non parlo con nessuno… o meglio di cui non parlavo con nessuno.
E di solito tra amiche ci si racconta tutto, quindi…


Sì, capisco che vuoi dire.
Avere molti segreti con una persona rende difficile intrattenere con questa un rapporto profondo ed importante... vorrà dire che rimarrete semplici colleghe, non ti costringerei mai ad avvicinarti a qualcuno forzatamente.
E sono contento che con me ti confidi.


Commentò l'uomo, e si vedeva che era sincero nel tono di voce: proprio per i mille segreti che Tisifone aveva, sapere che lo considerava una persona di cui fidarsi lo rendeva felice e fiero di quel loro rapporto bellissimo. Nessun altro - almeno così la vedeva lui - avrebbe mai potuto vantare con la donna un rapporto del genere.
Intanto, comunque, Lucas spiegò alla compagna cosa c'era stato esattamente tra lui ed Estelle, una simpatia reciproca che però si era fermata lì nel momento in cui lui aveva conosciuto la sua attuale ragazza - per quanto sembrasse strano parlare di "ragazza" nei riguardi di Tisifone, che era una donna sotto tutti gli aspetti.

Comprendo il tuo timore allora… e mi meraviglio che abbia accettato il tuo invito. Deve avere una velocità di recupero invidiabile…

So che ha lasciato Hogwarts per qualche tempo, prima che la reincontrassi: non voglio essere così presuntuoso da pensare che sia stata solo colpa del mio rifiuto con tutte le brutte cose accadute nell'ultimo periodo, ma forse ho contribuito un po'.
E l'aria di casa sembra averle fatto molto bene.


Non colse, semplicemente perché era convinto che, come lui, tutti fossero cristallini nei rapporti con gli altri e quindi, se Estelle le aveva detto di voler essere amici, perché non doverle credere? Sarebbe stata una palese mancanza di rispetto nei suoi confronti, e non aveva motivo di farlo.
In ogni caso, chiuso quel capitolo un po' strano forse, la conversazione si concentrò sul cibo e sulle quantità che Tisifone aveva preparato per costringere il compagno a fare, dopo, un bel po' di movimento.

Vedi un po’ tu cosa si deve inventare una povera donna per costringere il proprio compagno a una sana maratona di sesso selvaggio…

Il tuo ingegno ha un non so che di diabolico.

Commentò l'uomo con un sorriso malizioso e divertito sulle labbra, mentre la compagnia di lui si alzava per dedicarsi alla preparazione della pasta.

Mi vuoi dire che l’idea di farti servire e riverire come un piccolo principe non ti piace?

Sì, se fatto ogni tanto. Ma mi piace anche l'idea di cucinare insieme alla mia donna, o di farle delle sorprese a volte preparando io la cena per lei. Ci vuole equilibrio, come in tutte le cose.

All'antica per certi versi, come la galanteria, moderno per altri: insomma, non avrebbe mai accettato quell'antica visione della donna costretta a servire e riverire il proprio uomo in ogni minima cosa... gli sembrava un'idea assurda.
La sua attenzione venne poi catturata dal libro di cucina indicatogli da Tisifone, un tomo dall'aria alquanto vecchia e vissuta.

Si… era di mia madre.
Lei diceva sempre che non c’è modo migliore di giungere al cuore di un uomo che passando per il suo stomaco e mio padre invece di controbattere rideva e la baciava…


Dovevano essere persone meravigliose... proprio come te.

Mormorò Lucas con un sorriso dolce sulle labbra, andando ad accarezzarle con delicatezza la guancia prima di stringerla per i fianchi alle sue spalle, sussurrandole all'orecchio che era sicuro di come, pur assaggiando la versione originale del piatto che stava preparando lei in Sicilia, il suo sarebbe stato comunque più buono, e chiededole se sapeva il motivo che lo spingeva ad essere così sicuro della cosa.

No, perché?

Domandò Tisifone stando al gioco mentre si lasciava stringere e posava la testa sulla sua spalla, ascoltando la risposta di lui: forse aveva azzardato un po' troppo, Lucas non aveva certezze a riguardo; poteva solo aspettare ed osservare silenzioso la reazione di lei che, poco dopo, si volse in sua direzione per poterlo guardare negli occhi.

Interessante scelta di parole Signor Turner. E lo sa perchè?

No, perchè?

Chiese lui, questa volta.

Perché penso di essermi innamorata di lei.

Il cuore dell'uomo prese a battere più forte a quell'affermazione, gli occhi che si mettevano a brillare di un misto tra incredulità e gioia, le labbra che si aprivano in un sorriso sincero ed emozionato.
Rimase per qualche istante così, fermo, prima di scuotere il capo con aria quasi divertita.

Adesso dovrei uscirmene con qualche frase ad effetto per lasciare te senza fiato, come tu hai appena fatto con me... - mormorò, tornando a guardarla negli occhi - Peccato non mi venga assolutamente nulla in mente, mi hai lasciato... senza parole.
Anzi, a pensarci bene tre le riesco ancora a dire.


Si avvicinò ancora una volta al suo orecchio come lei aveva fatto poco prima e come lui aveva già fatto una volta, sfiorandole prima il collo con le labbra prima di risalire verso il lobo e schiudere le labbra, parlando con voce bassa, emozionata, virile ed immensamente dolce.

Ti amo, Tissy.
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Lucas
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