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Messaggioda Simon » 08/07/2012, 13:37

Descrizione dell'ufficio

L'ufficio si presenta come il Caos incarnato, libri di cura e bestiari vari messi alla rinfusa in giro per la stanza in enormi pile, libri nuovi, vecchi, libri che tremano di tanto in tanto come se fossero vivi, pergamene sulla scrivania, piccole gabbiette vuote poste nel lato destro della camera, un grande bonsai messo vicino alla stessa scrivania dove di solito si arrampica Seth, la sua scimmia cappuccina.

al centro della stanza si trova un tavolo a forma di scacchiera, con due sedie messe agli estremi, di solito sopra si trova un teiera di thè fumante con almeno una tazza...

Sul muro dietro la scrivania, come un affresco, i sei animali guida della Scuola di magia, con il Tasso messo in prima posizione...sulle altre pareti, a parte scaffali pieni di libri vi sono moltissime foto che ritraggono il professore di Cura con animali fantastici ed altre persone, sicuramente altri allevatori ed un quadro del castello di Edimburgo sotto un cielo grigio che fa contrasto con il verde dei prati

Davanti alla scrivania si trovano due poltrone, forse per quando deve fare i ricevimenti ed infine dalla parte opposta del bonsai, la sua valigia semi-distrutta per i troppi viaggi...come se dovesse partire da un momento all'altro...
Simon
 
 

Messaggioda Tisifone » 08/07/2012, 13:46

[Domenica 24 Giugno – ore 10.00]


Non è possibile… non è possibile…

Continuava a ripetersi Tisifone nella mente con una nota di angoscia che non le apparteneva mentre camminava a passo svelto per i corridoi di Hogwarts diretta al Sesto Piano. La sua postura era rigida come al solito, l’espressione del viso imperscrutabile, lo sguardo freddo davanti a sé e inespressivo, la bocca una linea sottile, tirata, la veste ampia che svolazzava intorno alle sue gambe a ogni passo. Gli studenti che incontrava lungo la strada non la degnavano di una seconda occhiata, ormai abituati ai suoi abiti eccentrici, alla sua espressione perennemente astiosa, persino al serpente che teneva adagiata sulle spalle come se fosse uno scialle. Solo chi la conosceva bene avrebbe potuto intuire che c’era qualcosa che non andava nella Divinante, che la sua maschera solitamente perfetta aveva in realtà una crepa, nella mano destra stretta intorno al polso sinistro e che tremava leggermente, nel passo, troppo veloce per essere del tutto naturale e nel suo respiro, leggermente accelerato, non per la corsa che stava effettivamente facendo ma per l’ansia. Come le sembrava distante, adesso, la sensazione di serenità che aveva accompagnato il suo ingresso in Sala Grande poco tempo prima, giusto in tempo per fare una colazione tardiva e cogliere quei bisbigli al tavolo dei Professori che l’aveva praticamente congelata sul posto.
Il Mezzo Drago si era fatto vedere di nuovo, venerdì sera, attirato da una studentessa, non aveva capito di quale Casata, e aveva ingaggiato un duello con due professori. Nessuno dei due aveva riportato gravi ferite e questo lo aveva potuto vedere da sé, visto che Monique era uscita dalla Sala Grande mentre lei entrava e le aveva sorriso in maniera naturale, anche se nel fondo dei suoi occhi aveva intravisto un velo di preoccupazione, che si era ripromessa di approfondire più tardi. Nonostante quello però un vortice di senso di colpa l’aveva invasa non appena aveva sentito il nome del secondo Professore attaccato da quel mostro: Simon McDullan.

Lui non doveva essere lì… dovevo esserci io… non lui…

Era quello il motivo del senso di colpa e dell’urgenza che aveva provato di andare a verificare con i proprio occhi che il collega stesse davvero bene. Quella fatidica sera era lei a dover essere di ronda e invece il giorno prima gli aveva mandato un gufo, chiedendogli di scambiarsi i giorni, e per cosa? Per nulla, visto che alla fine non era riuscita a Oblivare Stone.
Strinse maggiormente la presa intorno al suo polso sinistro, provocandosi con molte probabilità un bel livido: aveva messo in pericolo la vita di un’altra persona per perseguire i propri scopi e questo non le faceva onore, per nulla.
Giunta di fronte alla porta dell’ufficio del collega di Cure, Tisifone si fermò, fece un profondo respiro per recuperare interamente il controllo di sé e bussò piano. Non era certa che l’uomo fosse lì dentro, considerato che, al pari della Vilvarin, era solito passare più tempo in mezzo alle Creature della Foresta Proibita che tra gli uomini, ma quello era il primo posto in cui le era venuto in mente di cercarlo.
Raddrizzando la schiena, quindi, in una posa più rigida del suo solito, attendeva che qualcuno le desse il permesso di entrare.
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Messaggioda Simon » 08/07/2012, 14:22

Il professore si trovava di rado all'interno del suo ufficio, forse perchè preferiva molto di più vagare nella foresta...ma nella foresta non ci sono libri di animali per studiare...Aveva girato per tutto il Bosco alla ricerca di tracce, anche dopo la fine del suo turno di Ronda...ma niente, non aveva trovato niente, e la cosa lo faceva arrabbiare...si sentiva inutile...a parte aver tolto la bacchetta dalle mani di quel mostro...

Vediamo...Fuoco, elettricità, ali, scaglie...

Sussurrò lentamente il professore mentre con la mano destra prese dei libri e li lanciò sulla scrivania mentre Seth li spostava per metterli in una pila, per fare pulizia? chi lo sa! Il braccio sinistro era fermo, aveva delle bende sul polso, forse per essere caduto male dopo aver schivato quel colpo...non era soddisfatto per quello che era successo la sera prima, per niente, fece un respiro profondo, mentre sulla scacchiera, in mezzo ad alcuni scacchi, tra cui la regina ed un cavallo, si trovava la teiera fumante con una tazza con un limone tagliato ed incastonato sul bordo...

La prossima che lo incontri Simon...devi essere preparato, nessuna pietà...devi sacrificarti per il bene della tua famglia!

Annuì a quelle parole nella sua testa...come se stesse dialogando, gli occhi fissi, determinati davanti a lui, uno sguardo che per adesso solo due persone avevano visto, ed una fu la Vicepreside...si morse il labbro inferiore, addosso aveva un paio di jeans strappati ed una camicia bianca...per una volta la collana era visibile fuori dai vestiti, e brillava di quella sua luce d'ambra...fece un respiro profondo sentendo adesso la porta bussare leggermente, scrollò la testa come a togliersi quei pensieri dalla mente...

Una visita? Chi potrà mai essere?

Pensò prima di scendere da quello sgabello ed osservando la porta con i suoi occhi verde prato...

avanti...

Disse titubante verso la porta, uno sguardo verso Seth, neanche lui sapeva bene cosa fare e rimase attento a chiunque fosse entrato... Hesna...la sua bacchetta si trovava proprio sulla scrivania, non aveva più quel bianco candido, ancora non l'aveva lucidata...ma non ne ha avuto ancora il tempo...

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Messaggioda Tisifone » 08/07/2012, 18:59

Avanti…

Il permesso ad entrare nell’ufficio la fece sussultare, facendola uscire da quello sorta di stato di trance in cui era sprofondata nel momento in cui aveva sentito della seconda apparizione del Mezzo Drago. Volse la testa lentamente a destra e a sinistra come se non sapesse dove si trovava e soprattutto perché vi si trovava, Non vi era alcun tipo di rapporto tra lei e il Professor McDullan, nulla al di là di un civile scambio di saluti e un invito a bere un thè che non si era mai realizzato, nulla quindi che poteva giustificare in un qualsiasi modo la sua presenza lì a sincerarsi che stesse bene. Nulla tranne il senso di colpa che minacciava di schiacciarla. Fece un profondo respiro, per recuperare il controllo su se stessa, chiedendosi per la prima volta se il suo istinto non l’avesse tradita in quel momento. Fino a poco tempo prima non si sarebbe posta tutti quei problemi, sarebbe entrata, avrebbe verificato che l’altro stesse bene, e poi sarebbe uscita con la stessa velocità con cui era entrata. Ma adesso le cose erano diverse, lei era diversa, adesso aveva un compagno e, volente o nolente, tutte le sue azioni avrebbero finito per riversarsi in un modo o in un altro sulla loro relazione. Temeva, varcando quella porta, di dare un’idea sbagliata al collega, di trasmettere i cosiddetti “messaggi” errati e dare vita a una serie infinita di incomprensioni che avrebbero solo portato guai. Dopotutto però lui le aveva inviato un gufo per sincerarsi sul suo stato di salute dopo la sua disavventura con il Mezzo Drago, e quel dettaglio non faceva altro che rendere più dovuta quella visita.
Scosse la testa, raddrizzando la schiena, come se potesse assumere una postura più rigida di quella che aveva già. Troppe paranoie, troppi pensieri inutili che non erano da lei: doveva agire secondo priorità e in quel momento la sua priorità era mettere a tacere il suo senso di colpa, tutto il resto veniva dopo.

Permesso…

Disse quindi, entrando nell’ufficio con passo deciso ma lento e richiudendo la porta alle sue spalle, riuscendo in un qualche modo a non farvi rimanere impigliato la gonna del suo vestito. Nonostante l’anno scolastico fosse praticamente finito, Tisifone continuava a indossare un abito classico, con gonna ampia e lunga fino alle caviglie con ricami tintinnanti e in tema divinatori, ma in versione estiva quindi con un corpetto che lasciava scoperti gli avambracci e la parte di spalle e decolté non occupate da Idra. Due i gioielli che spiccavano con quella tenuta estiva, il braccialetto che le aveva regalato Lucas sul polso sinistro e il ciondolo a forma di drago che si adagiava all’inizio dell’incavo dei seni. Fece vagare lo sguardo per la stanza, trovando tutto quel caos familiare piuttosto che fastidioso, forse perché anche lei non era propriamente una persona ordinata quando si trattava del suo ufficio.

Scusi il disturbo Professor McDullan … volevo solo sincerarmi che le voci che circolano per il Castello erano vere, che lei ha affrontato il Mezzo Drago e che ne è uscito indenne.

Spiegò, rimanendo in piedi a pochi passi dalla porta, con un tono freddo e distaccato come al solito, lo sguardo imperscrutabile fisso sulla figura di Simon. Inarcò un sopracciglio non appena i suoi occhi si soffermarono sulle bende che coprivano il polso sinistro.

Forse non proprio indenne.

Aggiunse quindi con una nota interrogativa nella voce.
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Messaggioda Simon » 09/07/2012, 3:32

Lo sguardo si fermò sulla donna che fece il suo ingresso nella stanza...Tisifone...chiuse un attimo le palpebre...un cenno di saluto in sua direzione avvicinandosi di qualche passo verso di lei...

Scusi il disturbo Professor McDullan … volevo solo sincerarmi che le voci che circolano per il Castello erano vere, che lei ha affrontato il Mezzo Drago e che ne è uscito indenne.
Forse non proprio indenne.


Queste le uniche parole che uscirono dalle labbra della Professoressa di Divinazione, annuì mesto lo Scozzese...mostrandole un mezzo sorriso mentre Seth si appollaiò sul bonsai, osservando ancora Idra con fare diffidente...

Ehm...lei non disturba...mai...

Disse infine il professore, facendo un passo indietro, in direzione della scrivania...lo sguardo verso il suo vestito, come al solito così particolarmente interessante...

Si sto bene...grazie...purtroppo non son...siamo riusciti a fermarla...però gli abbiamo tolto...si...la bacchetta!

Poi notò l'osservazione della donna e d'istinto si guardò la benda sul polso...

Ah...no...sono caduto male...tutto qui!

Disse mentre adesso arrivarono i classici secondi di silenzio, quel silenzio imbarazzante...magari imbarazzante solo per Simon, la scimmia che non faceva altro che osservare il serpente circospetto, pronto a scattare in qualsiasi istante...

Avanti...che intenzioni hai? Fai almeno l'educato no?


Gli intimava la sua testa, di scatto osservò la teiera fumante accanto alla regina ed al cavallo, scrollò un attimo le spalle e poi fece un cenno a Tisifone

Beh...si accomodi...scusi...per il disastro...cercavo un libro in particolare...Del thè? E' di prima...qualità...sempre...se vuole...rimanere...

Le chiese poi cortesemente, sistemando una seconda tazza ed una seconda sedia dalla parte opposta della scacchiera...in fondo l'aveva invitata per un thè e lei aveva accettato...ma non sa se solo per cortesia o per piacere...

Come...sta...Idra...non si è più nascosta...vero?

Le chiese poi osservando il serpente che beatamente si trovava sulle spalle della Divinante...un mezzo sorriso ad essa, prima di tornare a sistemare le due sedie ed attendere la risposta della Russa sul suo invito...
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Messaggioda Tisifone » 09/07/2012, 16:07

Non era mai stata un tipo loquace e probabilmente non lo sarebbe mai stata, fatta eccezione solo per una ristretta cerchia di persone al cui interno il collega di Cure non rientrava, almeno per ora. Per questo motivo, una volta entrata nell’ufficio, non si era persa in convenevoli inutili, esclusi quelli richiesti dalla buona educazione, ed era andata dritta al punto, spiegando con poche e semplice parole il motivo della sua visita. Mentre parlava stava in piedi, a metà strada tra la scrivania e la porta, lo sguardo che dal viso dell’uomo scivolò sulla sua figura, notando l’abbigliamento decisamente casual e babbano che indossava.

Ma non esiste nessuno in questa scuola che indossi abiti tradizionali?

Il disappunto nella sua voce era palese ma, per fortuna di Simon, Tisifone si limitò a pensarle quelle cose senza esternare in alcun modo, né a parole né con l’espressione del viso, la natura dei suoi pensieri. Un movimento laterale e un sibilo da parte da Idra la distolsero da quell’analisi forse poco educata, spingendola a volgere la testa in direzione della scimmietta che, per quel che ne poteva sapere lei, stava praticamente ringhiando contro il suo serpente.

Spacchoine szmjejonka…njichjevo nje volnovatsca
(Tranquilla serpentello… non c’è nulla di cui preoccuparsi)


Sibilò a sua volta, portando una mano ad accarezzare le spire di Idra, scuotendo leggermente la testa.

Ehm...lei non disturba...mai...

Mosse appena la testa in una sorta di cenno di ringrazi mento per quella che alle sue orecchie suonava come una frase di circostanza: lei odiava che qualcuno andasse a disturbarla nel suo ufficio e quindi pensava che tutti dovessero provare lo stesso sentimento. Forse, però, giusto la Vilvarin si sarebbe trovata d’accordo visto il modo in cui difendeva l’accesso alle sue amate serre.
Notò lo sguardo di lui che si soffermava sul suo abito, estivo certo ma pur sempre eccentrico e attese un commento ironico, come quello che poco prima lei era stata tentata di fare a lui, commento che però non giunse. Forse quando tempo prima le aveva detto che gli piaceva il modo in cui vestiva non aveva del tutto mentito.

Si sto bene...grazie...purtroppo non son...siamo riusciti a fermarla...però gli abbiamo tolto...si...la bacchetta!

Chi le ha tolto la bacchetta?

Domandò, calcando il pronome e mandando all'aria tutte le parvenze di buone maniere, l’espressione del suo viso che per la prima volta lasciava trasparire qualcosa, una nota di interesse.

Ah...no...sono caduto male...tutto qui!

Quindi non l’ha ferita il Mezzo Drago.

Ci tenne a puntualizzare, come se quello potesse diminuire il senso di colpa che si era acuito alla vista della benda. In realtà non era così perché anche se il mostro non c’entrava direttamente, in ogni caso se McDullan fosse stato al sicuro nei suoi alloggi quella sera non avrebbe riportato nessuna ferita di sorta. Il silenzio che calò successivamente non fu per nulla imbarazzante per Tisifone che semplicemente stava cercando un modo educato per congedarsi dopo essere piombata nell’ufficio del collega in quel modo così brusco. Aprì quindi la bocca per parlare ma lo scozzese fu più veloce di lei, invitandola a sedersi.

Beh...si accomodi...scusi...per il disastro...cercavo un libro in particolare...

Disastro? A me sembra un caos organizzato – commentò senza alcuna particolare inflessione nella voce, un tono da constatazione non per essere gentile o indorare una pillola amara – Qualcosa sui draghi, presumo.

Aggiunse poi, ricordandosi di come si era ripromessa di incontrare l’uomo per approfondire con lui l’argomento draghi, proposito quello che la conferenza che si era tenuta alcuni giorni prima aveva fatto passare in secondo piano. Ma per quanto la spiegazione del dragoni era fosse stata approfondita ed esauriente, molti erano i punti interrogativi rimasti insoluti e forse quindi poteva approfittare di quell’occasione per cercare di scioglierne alcuni.

Del thè? E' di prima...qualità...sempre...se vuole...rimanere...

Non vado matta per il thè… ma sembra essere così convinto della bontà del suo che potrei provarlo.

Voleva essere gentile nell’accettare la sua offerta, ma con molte probabilità non ci era riuscita per nulla. Scrollò le spalle mentalmente, incurante di quello che l’altro avrebbe potuto pensare, e si mise ad osservare con occhio attento il tavolo su cui stava disponendo le tazze.

Una scacchiera come tavolo… che cosa originale.

E non c’era traccia di scherno o ironia nella voce, trovava davvero la scelta originale e di conseguenza interessante, almeno ai suoi occhi. Se avesse adattato i pezzi della scacchiera come tazze e teiera probabilmente l’ammirazione di Tisifone per quel suo lato eccentrico sarebbe aumentato in maniera vertiginosa.

Come...sta...Idra...non si è più nascosta...vero?

Sta bene anche se la presenza della sua scimmia la innervosisce non poco… - disse quindi, prendendo posto sulla sedia che lui aveva aggiunto per lei – ed è strano perché, se non erro, tra le due è lei a essere la predatrice – aggiunse con una nota interrogativa mista a fastidio per dover ammettere una propria ignoranza.- In ogni caso no, non ha più voluto giocare a nascondino, per mia fortuna.
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Messaggioda Simon » 10/07/2012, 14:41

Lo sguardo era fisso sulla scacchiera, come se stesse dimenticando qualcosa, si morse il labbro inferiore, rimanendo fermo in piedi, la mente che vagava per i fatti suoi...ma subito la sua domanda, secca, precisa, lo fece ritornare sulla terra ferma...

Chi le ha tolto la bacchetta?

Rimase un attimo in silenzio, non voleva prendere il merito di quella scelta, ed era tentato di dare tutti i riconoscimenti a Monique...rimase in silenzio, si morse di nuovo il labbro inferiore, diede le spalle alla collega, e immaginò di nuovo quella scena, di loro, lui e Monique, all'interno del cerchio di fuoco, il grifone che volteggiava ed infine prelevò la giovane Dragargenteo...un respiro profondo...si girò di nuovo, questa volta ad osservare Tisifone

Beh...è stata...sono stato io...con un incanto di disarmo...

Disse infine abbassando lo sguardo, la voce era un sussurro, rimase un attimo in silenzio sentendo ancora quegli occhi addosso, interrogatori, che scrutavano ben oltre il corpo fisico delle cose...

Quindi non l’ha ferita il Mezzo Drago.


Un cenno di diniego a quella frase interrogativa mentre prendeva la teiera e versò quel liquido ambrato nella tazza davanti alla professoressa...

No...è che...non mi ha colpito con il soffio...ma sono caduto slogandomi...il polso...non ho avuto...buoni riflessi...


Dopo un attimo si scusò per il disastro della stanza, chiamato Caos Organizzato dalla Collega...ma fu una frase che colpì le orecchie dello scozzese

Qualcosa sui draghi, presumo.


Queste parole lo fecero trasalire, annuì lentamente cominciando a fare respiri profondo, come a dover calmare una bestia interiore in procinto di uscire e di creare danni...

Si...ho provato a trovare qualcosa su quell'essere ma nessun libro ne tratta, ho mandato un gufo al Dragoniere ma ancora non mi ha risposto, so soltanto che il suo soffio è di fuoco e di Elettricità, quindi posso escludere già due generazioni di Draghi, se presumiamo come ho sentito da Monique che è una creatura di sesso femminile allora è logico pensare che si sia creata un nido, ho cercato qualsiasi traccia che poteva darmi informazioni utili sull'ubicazione del nido o della tana...ma niente...

Una macchina, non smetteva di parlare, quell'argomento...lo faceva arrabbiare, si notava dal fatto che lo stesso tono della voce era frustrato, stanco...come se mancasse qualcosa...

Questo ti fa capire, Simon Mcdullan, che non hai imparato ancora niente di come trovare le tracce, forse dovresti ritornare al bosco con Nyssa e continuare a farti insegnare qualcosa di decente...

Rimase in silenzio attendendo che la sua Collega decidesse sul da farsi, risposta che non tardò ad arrivare...

Non vado matta per il thè… ma sembra essere così convinto della bontà del suo che potrei provarlo.

Oh magnifico! Cioè...mi fa piacere...

Fece un sorriso e sistemò meglio il tavolo, in fondo non si poteva dire che Simon fosse un asociale, ma soltanto un poco timido, incapace di instaurare un rapporto umano per via delle sue esperienze.
Un altro respiro profondo mentre si sedeva spostando su un lato gli scacchi, e sentendo la sua puntualizzazione sul tavolo stesso...

Una scacchiera come tavolo… che cosa originale.

Annuì mesto osservando prima le mattonelle nere e poi quelle bianche...

Beh dai...almeno qualcuno a cui piace! Non hai gusti strani!

Pensò tranquillamente prima di prendere fiato e rispondere, nel frattempo la scimmietta rimase ferma sul bonsai, fissando Idra...intensamente...

Ah...la ringrazio...beh...in realtà è una vera scacchiera...cioè...io ci gioco...giocherei...se trovassi qualcuno...a cui piacciano...

Le spiegò tra una pausa e l'altre avvicinando la tazza verso il suo naso, assaporando per un attimo quel profumo intenso, rimase fermo come in trance e mostrò, ad occhi chiusi, un sorriso beato. Durò alcuni secondi prima di avvicinare la tazza alle labbra e cominciare a sorseggiare lentamente quella bevanda...

Sta bene anche se la presenza della sua scimmia la innervosisce non poco… – ed è strano perché, se non erro, tra le due è lei a essere la predatrice – In ogni caso no, non ha più voluto giocare a nascondino, per mia fortuna.

Annuì di nuovo mostrandole un leggero sorriso...

Beh...è normale...Gli animali capiscono bene la forza di chi hanno di fronte...Seth non è una comune scimmia cappuccina...è molto più battagliero e quindi Idra può sentire la minaccia più presente del solito...ma non si preoccupi...e non ti preoccupare Idra!

Disse poi verso il serpente continuando a sorseggiare il suo thè...
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Messaggioda Tisifone » 10/07/2012, 18:41

La sua poteva sembrare una domanda oziosa, una di quelle tipiche delle persone curiose che sono attratte dal lato macabro delle situazioni: dopotutto la cosa importante era l’essere usciti indenni dall’attacco a sorpresa del MezzoDrago. A Tisifone invece interessava davvero sapere come ci erano riusciti e chi aveva avuto la semplice quanto brillante idea di disarmare il mostro, invece di lasciarsi offuscare dalla rabbia e dall’odio scagliando incantesimi molto più complessi ma di dubbia utilità.

Come ho fatto io…

Pensò rammaricandosi per l’ennesima volta per aver sprecato in quel modo inutile la sua occasione.

Beh...è stata...sono stato io...con un incanto di disarmo...

Ammirazione. Era quello il lampo che illuminò gli occhi di Tisifone non appena Simon ebbe pronunciato quelle parole, con una punta di perplessità non comprendendo perché l’uomo, invece di essere orgoglioso, sembrava imbarazzato o forse dispiaciuto. Non lo conosceva così bene da saper interpretare i suoi gesti o il tono della sua voce, ma era quasi certa che non fosse proprio contento. Voleva approfondire il discorso ma subissarlo di domande subito, senza neanche aver deciso se trattenersi o meno, non le sembrava una cosa educata da fare, così si limitò ad annuire e a rimarcare che la ferita da lui riportata non era da imputare al mostro.

No...è che...non mi ha colpito con il soffio...ma sono caduto slogandomi...il polso...non ho avuto...buoni riflessi...

Purtroppo i nostri riflessi ci vengono meno nei momenti meno opportuni.

Si limitò a commentare, osservando il liquido ambrato che veniva versato nelle tazze con un aria scettica. I suoi, di riflessi, nella Foresta Proibita, erano andati completamente in sciopero visto come si era ridotta. Aveva dato un’occhiata in giro, per la stanza, trovando gradevole la confusione organizzata che vi regnava e aveva fatto un’osservazione sul tipo di libro che il collega stava cercando, credendo di essere educata, per nulla preparata alla reazione che quella semplice affermazione aveva prodotto nell’altro.

Sembra quasi che mi voglia attaccare…

Pensò rimanendo ferma e impassibile, lasciando all’altro il tempo di riprendere il controllo di sé e spiegarle, nel caso, quel suo strato comportamento.

Si...ho provato a trovare qualcosa su quell'essere ma nessun libro ne tratta, ho mandato un gufo al Dragoniere ma ancora non mi ha risposto, so soltanto che il suo soffio è di fuoco e di Elettricità, quindi posso escludere già due generazioni di Draghi, se presumiamo come ho sentito da Monique che è una creatura di sesso femminile allora è logico pensare che si sia creata un nido, ho cercato qualsiasi traccia che poteva darmi informazioni utili sull'ubicazione del nido o della tana...ma niente...

La prima cosa che il cervello di Tisifone registrò fu il tono fluido e competente con cui McDullan aveva parlato. Non si era interrotto neanche una volta, nessun tentennamento, anche se il tono di voce sembrava alquanto frustrato. Si ricordò che anche nel boschetto gli era capitato, parlando dei suoi animali, e anche adesso come quella volta la Divinante si trovò a pensare che era un vero peccato che l’uomo non riuscisse a esprimersi sempre in quel modo così diretto.

Fuoco ed elettricità? Ma il dragoniere aveva detto che gli incroci tra specie diverse danno vita un essere con un unico tipo di soffio.

Ecco la seconda cosa che la colpì e non riuscì a impedirsi di esprimere quel commento ad alta voce, con una nota di risentimento anche se non si comprendeva bene nei confronti di chi: se del MezzoDrago per essere la classica eccezione o la dragoniere per non essere stato più specifico.

Perché con tutte le probabilità la sua tana non è qui nei dintorni… Questo è il suo terreno di caccia e non si costruisce casa in trincea.

Aggiunse subito dopo, con un tono di voce più pacato. Ci aveva riflettuto non poco su dove potesse nascondersi quel mostro e ripensando a quello che aveva visto e a come aveva dato fuoco alla caverna prima di volare via era giunta a quella conclusione: inutile cercarlo nei dintorni di Hogwatrs, come minimo il suo nido si trovava dall’altra parte della Gran Bretagna. Quel breve scambio di battute intanto aveva convinto la donna ad accettare l’invito del collega e così prese posto di fronte alla scacchiera, apprezzandone l’originalità, e attese che lui le versasse il thè nella tazza che aveva di fronte.

Ah...la ringrazio...beh...in realtà è una vera scacchiera...cioè...io ci gioco...giocherei...se trovassi qualcuno...a cui piacciano...

Sollevò una mano ad accarezzare le mattonelle bianche e poi quelle nere, sovrapensiero, un sorriso piccolo e triste sul volto prima di rimettere a posto la solita maschera di freddo distacco.

Gli scacchi sono un mistero per me… nonostante abbiano provato a insegnarmi a giocare…

Mormorò, prima di prendere la propria tazza e annusarne il contenuto, come stava facendo il collega, ma con un’espressione perplessa e diffidente invece che beata come l’altro. Lentamente avvicinò la tazza alle labbra, il liquido ambrato che le lambiva le labbra a poco a poco, come se avesse paura che contenesse veleno.

HUmmm… non male… anche se non capisco cos’abbia di così eccezionale.

Disse alla fine, prendendo un sorso generoso della bevanda, per poi posare di nuovo la tazza sul tavolo.

Beh...è normale...Gli animali capiscono bene la forza di chi hanno di fronte...Seth non è una comune scimmia cappuccina...è molto più battagliero e quindi Idra può sentire la minaccia più presente del solito...ma non si preoccupi...e non ti preoccupare Idra!

Nessuna delle due pensa che qualcuno qui possa farle del male. - Commentò decisa, prima di fare un piccolo sospiro, come se avesse preso una decisione importante. – Le va di raccontarmi cos’è accaduto nella Foresta?
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Messaggioda Simon » 11/07/2012, 3:58

Continuò a sorseggiare il suo thè, quasi come se fosse l'ultimo e certamente questo non era un dato da escludere, visti i suoi pensieri...

Purtroppo i nostri riflessi ci vengono meno nei momenti meno opportuni

Annuì mesto a quelle parole, non parlava nel frattempo, ma si limitò ad ascoltare mentre quella sostanza ambrata nella tazza scivolava nella sua gola, riscaldando anima e corpo...

Beh...ha ragione...ma è vero che...dove il cervello...non arriva...ci pensa...lo spirito di sopravvivenza...

Disse poi, e quante volte quello stesso spirito salvò la vita allo scozzese, durante i suoi viaggi e durante tutto l'arco della sua vita...e forse anche durante l'incontro con il mezzo-drago...

Ed anche su questo avresti bisogno di qualche lezione in più Simon...stai perdendo mordente...

Fuoco ed elettricità? Ma il dragoniere aveva detto che gli incroci tra specie diverse danno vita un essere con un unico tipo di soffio.
Perché con tutte le probabilità la sua tana non è qui nei dintorni… Questo è il suo terreno di caccia e non si costruisce casa in trincea.


Rimase in silenzio, chiuse per un attimo gli occhi cercando di fare mente locale sulle idee che stava esponendo la collega Tisifone. Mise la mano sinistra, con le bende ancora sul polso sopra la gamba, anch'essa sinistra, e scivolò sul ginocchio, riflettendo...

Si ma stiamo parlando sempre di una creatura umanoide...non è un drago...è un incrocio, e come si sa i meticci hanno capacità prettamente diverse...e se vogliamo contare che il mezzo-drago ha anche un'intelligenza più o meno umana, possiamo dedurre che tutte le nostre teorie potrebbero risultare inesatte, mettiamo il caso che invece non voglia stare troppo lontano dalla sua zona di caccia, questo farebbe si che magari la sua tana sia in qualche posto tra le montagne...oppure vicino al lago, l'acqua dolce potrebbe essere un ottimo modo per risanare le ferite...o per di più potrebbe addirittura trovarsi nel bosco stesso, bisogna varare ogni ipotesi, trovare la strategia più giusta e fermarlo...io opterei per la pressione psicologica...potrebbe farla cadere in fallo per il panico e noi sfruttare questa sua condizione... ed adesso che non ha più la bacchetta..potrebbe essere più indifesa ai nostri attacchi...

Di nuovo macchina...ma perchè non stava parlando direttamente con lei, ma con se stesso, anzi, principalmente stava pensando ad alta voce...infatti appena finito quel discorso strabuzzò un attimo gli occhi e mostrò il suo solito mezzo sorriso...

Ah...scusi...ero immerso...nei miei pensieri...le chiedo perdono...ah! Gli scacchi si...beh...non è poi così difficile...e poi... a seconda del tipo di gioco... si può riconoscere la persona dietro la... scacchiera...

Disse poi verso la collega, per arrivare infine ad un imbarazzante silenzio nel quale continuò a sorseggiare thè...

HUmmm… non male… anche se non capisco cos’abbia di così eccezionale.

Beh il thè...ha ottime capacità di dare energia...non che le servano ovvio...era solo per informazione...e poi è più dissetante di altre...bevande...più il suo aroma...beh...mi aiuta a pensare...mi sembra di essere tornato a casa...

Le disse alla fine...sentendo la sua domanda, quella più importante...Le va di raccontarmi cos’è accaduto nella Foresta?
Fece un respiro profondo, cercò di riordinare i pensieri, posò la tazza sulla scacchiera ed osservò per un attimo gli occhi della Russa...ma li distolse subito, la mano sinistra che continuava strofinarsi sulla gamba dello Scozzese...

Beh...non sono successe...tante cose...ero da solo...di ronda...come avevamo stabilito noi...no? E...mi sono ritrovato vicino l'entrata...ho visto la Vicepreside...beh...stava sgridando una ragazza di Dragargenteo...era lì...oltre il coprifuoco...beh...stavamo per andare via...quando il mezzo-drago è apparso..e...ha creato un cerchio di fuoco intorno a noi, non potevamo neanche smaterializzarci...

Un attimo di pausa...chiuse gli occhi...continuando a raccontare...

La Vicepres...Monique...mi aveva ordinato di fare un incanto e scappare via con la bambina...ma io le dissi di no...che non potevo lasciarla...sola...e quindi...ho chiamato...Leo...il mio amico Grifone...ed... ha portato via la bambina...a quel punto...cercai un modo per poter lottare alla pari con il mostro...e...beh...è lì che mi è venuto in mente l'expelliarmus...

Scrollata di spalle prima di riprendere a raccontare...

Nel...frattempo la Vicepreside cercò di fare un Glacius...ma senza risultati...uff...ma ha protetto entrambi con un Repellus Inimicum...io invece...beh...non sono portato per le magie offensive...ma provai a fare un sectumsempra...che non riuscì a colpire la creaetura...e lei fuggì...sono rimasto nella foresta...per cercare tracce..ma niente...

Concluse alla fine lo Scozzese...attendendo, Forse, qualche osservazione dalla collega...
Simon
 
Grado: 10
 

Messaggioda Tisifone » 11/07/2012, 19:42

Beh...ha ragione...ma è vero che...dove il cervello...non arriva...ci pensa...lo spirito di sopravvivenza...

Spirito di sopravvivenza. Di quello Tisifone ne aveva in eccesso, sempre a farla stare sul chi vive, a vedere in chiunque si avvicinasse troppo a lei un nemico, come aveva fatto con Lucas quando lo aveva accusato di usare la Legilimansia su di lei, come se potesse accadere una cosa del genere senza che lei se ne accorgesse. Quello stesso spirito di sopravvivenza che l’aveva spinta a gettarsi in avanti e a proteggere il viso con le mani ma che le aveva anche fatto usare una Maledizione Senza Perdono. Si, per Tisifone lo spirito di sopravvivenza si era sempre dimostrato una sorta di arma a doppio taglio.
La conversazione si focalizzò subito sul Mezzo Drago e sulle capacità inusuali e, ragionando insieme, i due professori riuscirono a esprimere molti più dubbi di quelli che erano venuti alla Divinante da sola.

Si ma stiamo parlando sempre di una creatura umanoide...non è un drago...è un incrocio, e come si sa i meticci hanno capacità prettamente diverse...e se vogliamo contare che il mezzo-drago ha anche un'intelligenza più o meno umana, possiamo dedurre che tutte le nostre teorie potrebbero risultare inesatte, mettiamo il caso che invece non voglia stare troppo lontano dalla sua zona di caccia, questo farebbe si che magari la sua tana sia in qualche posto tra le montagne...oppure vicino al lago, l'acqua dolce potrebbe essere un ottimo modo per risanare le ferite...o per di più potrebbe addirittura trovarsi nel bosco stesso…

Non penso sia un semplice incrocio. Il fatto che sia un umanoide, secondo me, fa cadere l’ipotesi che sia qualcosa di naturale… Credo sia più probabile che sia una sorta di esperimento da laboratorio, anche se fino a ora pensavo che fosse una prerogativa dei babbani quella di giocare con il dna delle creature e provare a incrociarle tra loro. Se è un essere senziente con l’istinto di un drago allora forse dovremmo provare a ragionare in termini diversi e cioè “io dove vivrei? Vicino o lontano la zona di caccia?” – e dall’occhiata intensa che Tisifone lanciò a Simon era chiaro che la sua non era propriamente una domanda retorica ma che si aspettava una risposta dal collega – I babbani, per quel che ne so io, tendono ad accamparsi vicino ai posti dove vanno a caccia, perché le loro armi danno loro la sicurezza di essere più forti degli animali a cui danno la caccia.

Un leggero brivido di freddo scorse nel corpo di Tisifone dopo che la donna ebbe pronunciato quelle parole: il Mezzo Drago era davvero un cacciatore solo che non dava la caccia a daini o unicorni ma a esseri umani.

… bisogna varare ogni ipotesi, trovare la strategia più giusta e fermarlo...io opterei per la pressione psicologica...potrebbe farla cadere in fallo per il panico e noi sfruttare questa sua condizione... ed adesso che non ha più la bacchetta..potrebbe essere più indifesa ai nostri attacchi...

Pressione psicologica? – ripetè riflettendo, il dito indice che batteva ritmicamente sul dorso della mano destra – Non è un’idea da scartare ma per fare ciò dovremmo prima scoprire dov’è il suo nido…Già, la bacchetta... è stata una grande conquista – e si c’era una nota di ammirazione nella sua voce – ma non so se risolutiva. Dopotutto anche i maghi e le streghe normali possono utilizzare un’altra bacchetta se privati della propria.

Non voleva buttarlo giù con commenti negativi o disfattisti ma non credeva che fosse quello il momento di indorare la pillola.

Ah...scusi...ero immerso...nei miei pensieri...le chiedo perdono...ah!

Mi chiede scusa per star discutendo con me di un argomento che interessa entrambi? – e si adesso il tono di voce di Tisifone era sorpreso e anche un tantino irritato – E’ meglio che se le conservi per quando farà davvero qualcosa di sconveniente.

Non pensava che il Professor McDullan fosse realmente capace di fare volontariamente qualcosa di cui scusarsi, ma non era stata capace di liquidare quelle inutili scuse in maniera educata. Intanto si erano seduti e avevano iniziato a sorbire il thè, McDullan estasiato, Tisifone titubante, e la conversazione per un attimo si spostò su argomenti, per così dire, più leggeri.

Beh il thè...ha ottime capacità di dare energia.. – inarcò un sopracciglio perplessa a quella puntualizzazione, per poi rilassarsi quando sentì il resto del discorso. No, McDullan non l’avrebbe mai offesa volontariamente. Involontariamente invece sembrava essere capace di qualsiasi cosa - … non che le servano ovvio...era solo per informazione...e poi è più dissetante di altre...bevande...più il suo aroma...beh...mi aiuta a pensare...mi sembra di essere tornato a casa...

Casa?

Non riuscì a impedirsi di fare quella domanda, oltremodo spiazzata. Da quello che ne sapeva lei il Professor McDullan era scozzese e Hogwarts si trovava in Scozia quindi già il solo fatto di essere al Castello avrebbe dovuto farlo sentire a casa. A meno che non si riferisse ad altro. Subito dopo aver posto quella domanda, Tisifone si morse il labbro inferiore, indispettita con se stessa per quella palese violazione della privacy altrui. Fortunatamente il discorso quasi subito tornò sul mostro che aveva distrutto la Foresta Proibita. Tisifone gli aveva chiesto di raccontarle cosa era accaduto due sere prima e lui aveva acconsentito, solo che, invece di un racconto fluido come le osservazioni precedenti, il collega balbettò per tutto il tempo.

O sono io che lo metto a disagio oppure ha bisogno di sentire emozioni forti come la rabbia…

Pensò Tisifone per un istante, chiedendosi quale fosse il vero Simon McDullan se il timido uomo che le stava parlando adesso o quello risoluto di pochi minuti prima. Che anche lui portasse una maschera? Scosse la testa, archiviando quel pensiero come “momentaneamente inutile” per concentrarsi su quello che il collega le stava dicendo.

Beh...non sono successe...tante cose...ero da solo...di ronda...come avevamo stabilito noi...no?

Una fitta di senso di colpa attraversò il corpo di Tisifone che però mantenne un’espressione serena e interessata.

E...mi sono ritrovato vicino l'entrata...ho visto la Vicepreside...beh...stava sgridando una ragazza di Dragargenteo...era lì...oltre il coprifuoco...beh...stavamo per andare via...quando il mezzo-drago è apparso..e...ha creato un cerchio di fuoco intorno a noi, non potevamo neanche smaterializzarci...
La Vicepres...Monique...mi aveva ordinato di fare un incanto e scappare via con la bambina...ma io le dissi di no...che non potevo lasciarla...sola...e quindi...ho chiamato...Leo...il mio amico Grifone...ed... ha portato via la bambina...a quel punto...cercai un modo per poter lottare alla pari con il mostro...e...beh...è lì che mi è venuto in mente l'expelliarmus...
Nel...frattempo la Vicepreside cercò di fare un Glacius...ma senza risultati...uff...ma ha protetto entrambi con un Repellus Inimicum...io invece...beh...non sono portato per le magie offensive...ma provai a fare un sectumsempra...che non riuscì a colpire la creaetura...e lei fuggì...sono rimasto nella foresta...per cercare tracce..ma niente..
.

Furbo da parte sua ricorrere all’aiuto di una delle sue Creature per portare in salvo la studentessa – commentò con un tono di voce neutro anche se dentro di sé Tisifone dovette riconoscere che la persona seduta di fronte a lei si stava dimostrando piena di sorprese – Un Sectumsempra? Mi scusi ma non la facevo il tipo da maledizioni…

E ancora una volta nella sua voce non c’erano tracce di accusa o di rimprovero, solo una semplice constatazione.
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