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da Lucas » 26/06/2012, 13:41
Il tentativo di malizia da parte di Tisifone, purtroppo per lei, non sortì l'effetto desiderato perché Lucas in quel momento era troppo serio e preoccupato per darle retta in quel senso; aveva creduto che un po' di libertà non potesse darle che beneficio, ed invece ecco che la ritrovava a terra, svenuta, senza avere la più pallida idea di cosa le fosse successo. No, decisamente in quel momento aveva poca voglia di scherzare.
Mi spiace... davvero.
Mormorò lei mentre lui le stringeva la mano su cui aveva appena posato un piccolo e delicato bacio, come a farle capire che non era arrabbiato con lei solo molto, molto in ansia. La fissò dritto negli occhi, in paziente attesa di una sua spiegazione.
Non potrei ma voglio… o forse non vorrei ma posso… non so.. non ho ancora deciso…
Adesso sì che è tutto più chiaro...
La canzonò lui con ironia, arricciando appena il naso come a voler trattenere una risata che in quel momento sarebbe stata fuori luogo visto che ancora non sapeva perché e per come fosse finita a terra svenuta.
In ogni caso… prima è necessario che tu sappia che non puoi raccontare a nessuno, nemmeno a te stesso, quello che sto per dirti a meno che tu non voglia che sparisca tra le maglie del Ministero...
Chissà perché immaginavo che non sarebbe stato qualcosa di piacevole e semplice, come il fatto che eri inciampata nel tappeto ad esempio... - mormorò Lucas con un piccolo sospiro, scuotendo un paio di volte il capo prima di tornare a guardarla - Hai fatto...
... e no, non ho fatto nulla di illegale…
Meno male, almeno q---
... tecnicamente.
Rimase immobile per un secondo, poi, lentamente, abbassò le spalle con un secondo sospiro più pesante del primo: la mano non lasciò andare quella di lei, ma lo sguardo si fece più cupo, come adombrato da un velo di tristezza improvvisa.
... raccontami. E ti prometto che tutto ciò che dirai non uscirà da questa stanza.
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da Tisifone » 26/06/2012, 14:26
Aveva provato a sdrammatizzare facendo filtrare un po’ di malizia nella conversazione ma Lucas non era del suo stesso avviso e di sicuro lo poteva capire,. Aveva insistito così tanto per avere un po’ di tempo non per sé ma per occuparsi dei suoi studi, delle sue lezioni, per sentirsi per un paio d’ore come se nulla fosse accaduto e lui, invece di trovarla sorridente sulla sua sedia a dondolo circondata dalle sue carte l’aveva rinvenuta sdraiata a terra, svenuta. E tutto per colpa di quello stramaledettissimo dono che si portava dietro fin dalla nascita e che aveva contribuito non di poco a rendere parte della sua vita un piccolo inferno senza condizionale.
Chissà perché immaginavo che non sarebbe stato qualcosa di piacevole e semplice, come il fatto che eri inciampata nel tappeto ad esempio...
Le sarebbe piaciuto cogliere quella sorta di imbeccata al volo e dirgli che si, era inciampata nel tappeto, in uno dei pouf, in un rotolo di pergamena, anche in Idra, se non fosse che il suo serpente stava dondolando sul ramo del suo albero, ma non sarebbe stata sincera e questo non poteva tollerarlo. Se voleva che lui fosse sincero con lei in tutto e per tutto allora doveva dare, per così dire, il buon esempio.
Hai fatto...
Non gli diede il tempo di concludere la domanda, non gli permise di mettere in dubbio quella piccola promessa che gli aveva fatto nella sua stanza e cioè che avrebbe fatto il possibile per tenersi alla larga dalla Magia Oscura, casi eccezionali permettendo. E dall’ordine che regnava nel suo ufficio era palese che nulla avrebbe potuto costringerla a usare di nuovo qualche incantesimo illegali.
Meno male, almeno q---
Però tenere le profezie nascosta al Ministero era considerato qualcosa di illegale, quindi la sua precisazione era, per così dire, d’obbligo.
... raccontami. E ti prometto che tutto ciò che dirai non uscirà da questa stanza.
Il velo di tristezza che sembrò calare d’improvviso sugli occhi di Lucas la mise in allarme, non voleva vederlo in quelle condizioni, non per colpa sua. Doveva riuscire a fargli capire che non aveva fatto nulla di riprovevole, che se il Ministero non si fosse dimostrato così repressivo nei confronti dei Divinanti lei sarebbe stata più che contenta di collaborare con loro. Sospirò, un sospiro stanco e decise di partire dalla fine perché probabilmente Lucas non avrebbe sopportato l’attesa se avesse iniziato dal principio.
Ho fatto una profezia…questa profezia…- e posò sul tavolino dove vi sono ancora i due bicchieri e la brocca con del succo di zucca che aveva usato con Monique – e lo sforzo è stato tale che quando mi sono alzata per metterla al sicuro sono svenuta.
Coincisa, dritta al punto, gli occhi fissi in quelli di Lucas, limpidi e trasparenti come non mai. Voleva che lui avvertisse la sincerità delle sue parole senza possibilità di fraintendimenti.
E' il mio “dono” – e lo disse con tale disprezzo che se non fosse stata un po’ meno educata avrebbe persino sputato a terra – e anche se non lo gestisco ne sono responsabile.
Strinse con forza la mano intorno a quella del compagno, con forza, come se avesse avuto paura che lui andasse via. Non aggiunse altro, sicura che lui sapesse cosa implicasse ciò, ma pronta a rispondere a qualsiasi sua domanda.
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da Lucas » 26/06/2012, 14:52
Si era intristito, sì, perché temeva per la sicurezza della donna, della sua compagna, e delle conseguenze che le sue azioni potevano provocare: aveva detto che "tecnicamente" non aveva commesso nulla di illegale, ma se davvero così fosse stato non sarebbe stata necessaria quella precisazione... a livello pratico quindi, cos'era successo? Finalmente Tisifone sembrò pronta a svelarne il mistero.
Ho fatto una profezia…questa profezia… e lo sforzo è stato tale che quando mi sono alzata per metterla al sicuro sono svenuta.
Osservò la piccola sfera piena di fumo - forse una materializzazione concreta della profezia - che Tisifone aveva cercato di tenere stretta fino all'ultimo tra le dita, poi alzò gli occhi su di lei e ciò che vi lesse furono sincerità e trasparenza, e forse... forse anche un po' di timore, come se avesse paura che lui potesse allontanarsi da lei non accettando ciò che sapeva fare.
E' il mio “dono” e anche se non lo gestisco ne sono responsabile.
L'ipotesi di prima venne confermata dalla stretta forte e decisa che la donna diede alla mano di lui, come a volerlo bloccare nel caso si fosse deciso ad andarsene: Lucas annuì lentamente, alzandosi ed avvicinandosi a lei; le s'inginocchiò accanto e avvicino il proprio volto al suo, catturandole le labbra in un piccolo bacio dolce.
E scommetto che il contenuto di questa profezia è top secret, mh?
Domandò con aria retorica, accarezzandole delicatamente la guancia con un piccolo sospiro di comprensione, come se in qualche modo accettasse e si facesse andare bene lo stato delle cose.
Però ancora non capisco una cosa... dov'è l'illegalità? Non credo che sia una violazione delle regole del Ministero fare delle profezie, no?
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da Tisifone » 26/06/2012, 15:25
Aveva vuotato il sacco, per così dire, e adesso non sapeva se sentirsi sollevata o preoccupata. Vedere Lucas che si alzava fece pendere la bilancia sul “pessimismo cupo” sorte questa che venne completamente ribaltata dal bacio dolce che le diede, prendendola così alla sprovvista che non fu neanche in grado di ricambiare. Semplicemente Tisifone chiuse gli occhi e si godette il calore e il sapore delle labbra del compagno sulle proprie, rendendosi conto di quanto fosse stata davvero spaventata di non sentirle più dalla velocità con cui il suo cuore si mise a battere.
E scommetto che il contenuto di questa profezia è top secret, mh?
HUmmm no… o almeno non credo… - rispose, inclinando la testa per assecondare la carezza e poi dare un piccolo bacio sul palmo della sua mano, in quei piccoli gesti di intimità che la facevano sentire una ragazzina spensierata – La Profezia è destinata alla VicePreside … Quindi credo che sia corretto che sia lei a scegliere chi possa ascoltarla o meno.
Sollevò le spalle quasi a volersi scusare con lui. Per quanto lei si fidasse del suo compagno non poteva costringere gli altri a fare lo stesso, lei stessa non si fidava di Vastnor nonostante Monique le aveva confidato che stavano insieme. Inoltre non aveva mai divulgato il contenuto di una sua profezia a qualcuno che non fosse il destinatario e non se la sentiva di fare un’eccezione proprio in quel caso.
Però ancora non capisco una cosa... dov'è l'illegalità? Non credo che sia una violazione delle regole del Ministero fare delle profezie, no?
Sorrise a quella domanda così ingenua ai suoi occhi e dolce allo stesso tempo. Circondò il viso del ragazzo con entrambe le mani, accarezzò con i pollici le sue labbra e poi gli diede un bacio un po’ meno casto di quello precedente, assaporando con le labbra la sua bocca.
Questa è una delle cose che mi piace di te… - mormorò sulle sue labbra senza specificare esattamente cosa. Che era all’oscuro delle macchinazioni ministeriali, che non ci vedeva nulla di male nel fatto che perdeva il controllo del proprio corpo, che era sempre disposto ad ascoltarla e a accettare tutte le assurdità che le capitavano. Questo tutto insieme e molto altro di non facilmente definibile – No non è illegale fare le profezie ma secondo il regolamento del Ministero, ogni Profezia va consegnata loro, il Divinante e eventuali ascoltatori vanno Oblivati perché nulla venga diffuso senza il consenso del Ministro in persona… Per non parlare del fatto che i Divinanti dovrebbero risiedere in un raggio di un chilometro dal Ministero ed essere tenuti sotto stretta sorveglianza… come se fossi una qualche specie rara di Creatura Magica…
Spiegò quindi, il tono di voce che si faceva via via più arrabbiato mentre lei si accalorava. Il giorno in cui avevano provato a rinchiuderla aveva capito cosa avevano provato secoli prima i Vampiri e i Licantropi, quando avevano provato a confinarli in delle “zone protette” per la loro sicurezza.
Come vedi io vivo a Hogwarts, ricordo tutto, Monique ricorda tutto e la sfera è ancora in mio possesso…
E questo spiegava dove risiedesse l’illegalità del suo comportamento.
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da Lucas » 26/06/2012, 18:29
Hummm no… o almeno non credo… La Profezia è destinata alla VicePreside … Quindi credo che sia corretto che sia lei a scegliere chi possa ascoltarla o meno.
Mi sembra più che giusto, non ti preoccupare. Certo che anche a lei sarà preso un colpo... a me succederebbe se una persona fondamentalmente estranea facesse una profezia sul mio conto senza che io glielo possa impedire.
Ragionò Lucas ad alta voce, provando a mettersi nei panni della professoressa Vireau: no, a lui non sarebbe piaciuto per niente. Era pur vero, comunque, che l'uomo non conosceva minimamente il rapporto familiare che intercorreva tra le due donne, quindi per lui a parte essere colleghe non c'era nulla di più. In ogni caso, ciò che ancora non gli quadrava era la parte riguardante l'illegalità, visto che detta così non c'era nulla di sbagliato in ciò che Tisifone aveva fatto... se come aveva detto non poteva controllare questo suo "dono", dov'era il problema? La sua domanda ebbe come risultato un bacio caldo ed intenso da parte di lei, il viso circondato dalle sue mani calde e delicate.
Questa è una delle cose che mi piace di te…
Buono a sapersi.
In realtà non sapeva bene a cosa lei si stesse riferendo, ma a quanto aveva capito c'era qualcosa di lui che le piaceva e questo non poteva che essere un fattore positivo.
No non è illegale fare le profezie ma secondo il regolamento del Ministero, ogni Profezia va consegnata loro, il Divinante e eventuali ascoltatori vanno Oblivati perché nulla venga diffuso senza il consenso del Ministro in persona… Per non parlare del fatto che i Divinanti dovrebbero risiedere in un raggio di un chilometro dal Ministero ed essere tenuti sotto stretta sorveglianza… come se fossi una qualche specie rara di Creatura Magica…
Non immaginava minimamente quale fosse la prassi seguita dal Ministero per i/le Divinanti, e la cosa lo lasciò alquanto stupito: invece che considerarle persone importanti ed utili alla comunità magica, sembravano quasi essere trattati alla stregua di mostri pericolosi e fuori controllo... assurdo.
Come vedi io vivo a Hogwarts, ricordo tutto, Monique ricorda tutto e la sfera è ancora in mio possesso…
E quindi presumo che l'illegalità risieda nel non farti trattare come un mostro da tenere prigioniera in gabbia... - mormorò Lucas annuendo appena, per poi sorridere lentamente con fare orgoglioso - Fai benissimo, lo sai? E' il tuo dono, e tu lo gestisci. Che si fottano tutti al Ministero.
L'aveva detto davvero? Beh, ormai il danno era fatto, e poi magari a Tisifone quelle parole non sarebbero dispiaciute troppo.
Allora, sei pronta a tornare in camera? Per oggi direi che ti sei riposata pure troppo...
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da Tisifone » 26/06/2012, 19:58
Mi sembra più che giusto, non ti preoccupare.Sapeva che avrebbe compreso che la sua reticenza non dipendeva da una mancanza di fiducia nei suoi confronti ma di rispetto nei confronti di Monique ma sentirglielo dire la fece sentire decisamente meglio. Certo che anche a lei sarà preso un colpo... a me succederebbe se una persona fondamentalmente estranea facesse una profezia sul mio conto senza che io glielo possa impedire.Perché, hai qualcosa da nascondere? – gli chiese con fare un po’ malizioso, cercando di ottenere quello che voleva prima e cioè di stemperare l’atmosfera, anche se forse non aveva scelto proprio il modo migliore – In ogni caso credo che il colpo le sia venuto vedendomi parlare con una voce non mia e vedere questo – indicando il fumo nella sfera – uscire dalla mia bocca… Si, in effetti non devo essere un bello spettacolo… forse faccio paura… io mi faccio paura.Il tono di voce andava via via abbassandosi fino a diventare un sussurro, le braccia che si andavano avvolgendo intorno al suo corpo come se avesse freddo. Se fosse stata meno presa da quelle sensazioni negative forse si sarebbe accorta che c'era una nota stonata nell'affermazione di Lucas e cioè che lei e Monique non erano propriamente due estranee. Ma tanto ci sarebbero state occasioni future per parlare di quello che c'era tra Tisifone e la VicePreside. Non è piacevole sapere di non aver controllo del proprio corpo… io parlo, forse mi muovo, ma non ricordo nulla… se non fosse per la sfera potrei non saperlo mai.E visto il pallore sul viso di Monique era grata di non potersi vedere quando cadeva in quella che i babbani chiamavano trance. Il sapere che Lucas non era a conoscenza di certe procedure ministeriali riempì inspiegabilmente di gioia il cuore di Tisifone che gli diede un bacio dolce, lasciandosi sfuggire una sorta di dichiarazione nei confronti del compagno. Era così abituata a tenersi per sé i propri sentimenti che sentirsi esprimere ad alta voce quel commento la lasciò un po’ spiazzata ma anche contenta: le piaceva quella nuova versione di se stessa che Lucas faceva emergere. Subito dopo gli espose brevemente la politica ministeriale nei confronti dei Divinanti, spiegandogli così cosa ci fosse di illegale in quello che aveva fatto. E quindi presumo che l'illegalità risieda nel non farti trattare come un mostro da tenere prigioniera in gabbia... Annuì seria a quella sintesi cruda ma perfetta che aveva fatto il suo compagno. Fai benissimo, lo sai? E' il tuo dono, e tu lo gestisci. Che si fottano tutti al Ministero.Signor Turner ma che linguaggio è mai questo. – esclamò seria e un tantino inorridita per poi aprirsi in un enorme sorriso – Mi piace questo lato trasgressivo di te Lucas.Aggiunse poi, tendendosi verso di lui per mordicchiarli il labbro inferiore. Allora, sei pronta a tornare in camera? Per oggi direi che ti sei riposata pure troppo...Solo un secondo.Disse quindi, facendosi aiutare dal compagno ad alzarsi dalla sedia a dondolo e avviarsi verso il camino. Non poteva vederlo perché gli dava le spalle ma era quasi certa che lui stesse monitorando con attenzione ogni suo movimento. Giunta al camino infilò la mano, che teneva stretta la sfera, fino a raggiungere la cappa per poi riemergere senza nulla: era riuscita a mettere al sicuro la sfera e questa volta senza svenire. Successivamente si avvicinò all’albero in vaso disposto nell’angolo dell’ufficio e fece scivolare Idra sul suo braccio e da lì il serpente strisciò fino alle sue spalle. Ora sono pronta – disse quindi rivolgendo a Lucas un sorriso malizioso – Può riaccompagnarmi nella sua stanza Signor Turner… così potrò giocare con Maya mentre lei è occupato con il suo lavoro…Era certa che se si fosse azzardata a portare con sé anche solo un rotolo di pergamena l’altro l’avrebbe guardata male. [FINE]
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da Tisifone » 16/08/2012, 22:42
[Mercoledì ore 11] Ti dolghnà? ( Devi proprio?)Da, ja njechjevò kochiù dumat. ( Si, non voglio pensare a nulla.)I sibili riecheggiavano per il corridoio del sesto piano mentre Tisifone apriva la porta del suo ufficio con Idra adagiata sulle sue spalle come al solito. Indossava uno dei suoi eccentrici abiti tintinnanti di uno strano color ghiaccio che quasi si confondeva con la sua pelle chiara tanto da farla sembrare eterea, come uno dei fantasmi che popolavano il Castello. Le lezioni erano finite e la scuola era praticamente deserta, se si escludeva quella manciata di studenti e professori che avevano deciso di passare le vacanze estive al Castello. Diversamente da quello che aveva pensato all'inizio, la Divinante non avrebbe trascorso la maggior parte dell'estate a Hogwarts, ma tra Londra, l'America e la Russia insieme al suo compagno. Ed era proprio per poter partire serena che si trovava nel suo ufficio quella mattina. Se non appunto le ultime considerazioni sulla prossima lezione finirò per pensarci tutta l'estate.Si disse, entrando nel proprio ufficio e maledicendo quel lato del suo carattere che la spingeva a fossilizzarsi sui dettagli anche quando erano inutili. Il suo piano era semplice: rintracciare in uno dei suoi libro un paragrafo sulla idromanzia,verificare che le sue ipotesi erano corrette, trascriverlo su una pergamena e tornare nei propri alloggi a preparare i bagagli. Tempo stimato per finire l’operazione non più di una mezz’oretta. Beato Salazar! E adesso che è accaduto?L’esclamazione uscì stanca e leggermente irritata dalle labbra di Tisifone, provocata da una lettera che levitava con aria minacciosa sulla sua scrivania. Per un istante fu tentata di ignorarla: non poteva essere nulla di urgente, visto che lei non avrebbe dovuto rimettere piede nel suo ufficio prima di Settembre. Ma non appena le voltò le spalle per concentrarsi sui libri disposti sulla sua libreria, un fruscio nervoso si diffuse per la stanza e si ritrovò la lettera a pochi centimetri dalla propria spalla, il proprio nome vergato con la calligrafia inconfondibile della Preside in bella mostra. Stizzata, prese al volo la busta e, prima di aprirla, si andò a sedere sulla sua sedia a dondolo, come se sapesse già che qualsiasi cosa ci fosse scritto non le sarebbe piaciuto. Ma come Merlino faceva a sapere che sarei stata qui oggi?Chiese al nulla, una volta terminato di leggere quella strana missiva in cui la Preside si scusava per la sua assenza e la pregava di accogliere in maniera ufficiale il nuovo Prefetto dei Grifondoro che si sarebbe presentato nel suo ufficio quella mattina verso le 11.30. Scosse la busta e sul suo palmo cadde la spilla che si presumeva avrebbe dovuto dare al nuovo acquisto. Speriamo solo che sia puntuale.Sospirò,sedendosi comoda sulla sedia e iniziando a dondolare lentamente, gli occhi puntati sulla porta, in parte curiosa di scoprire chi,la Bergman, avesse deciso di affiancare a lei a Trigger.
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da Ariel » 24/08/2012, 11:05
[tahoma] Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts... ci era arrivata finalmente. Dopo aver studiato per tre anni alla Cyprus, la Scuola di Magia Americana, era riuscita a farsi trasferire in Inghilterra, così da poter frequentare la migliore, nonché unica, Scuola Europea al mondo. In realtà non ci sarebbero stati motivi validi per il suo trasferimento, poiché i genitori di Ariel vivevano tutt'ora in America, ma impuntandosi un po' con loro, elogiando fino allo sfinimento i professori e la preparazione che Hogwarts forniva e rimanendo irritante per quasi tutto il tempo, alla fine la neo Grifondoro aveva raggiunto il suo scopo: nessuno, nemmeno le sue migliori amiche, sapeva davvero il perché di quel cambio di Scuola, il motivo che lei non aveva avuto il coraggio di rivelare a nessuno. Vergil Cartwright. Era per lui che Ariel si era trasferita, per lui che aveva deciso di modificare totalmente il suo stile di vita: quando il ragazzo se n'era andato, un anno prima, dalla Cyprus, per Ariel era iniziato un gran periodo di depressione, tristezza e malinconia; adorava quella Scuola, ma senza di lui per la ragazza aveva perso ogni attrattiva. Innamorata, ecco cos'era, fin dal primo anno, fin dal primo giorno in cui i suoi occhi da matricola si erano posati su di lui: inutile dire che Vergil non l'aveva mai vista in quel senso, e come avrebbe potuto? Timida, un po' in sovrappeso, coi capelli spenti ed ispidi e i fondi di bottiglia agli occhi: le parlava, certo, rideva e scherzava con lei come con tutti, ma mai nei suoi occhi aveva visto quel luccichio che riservava alle ragazze più belle, più grandi, che sapevano prendersi cura di loro stesse. Così, alla sua partenza, Ariel aveva compreso una cosa importante: era il destino che le stava dando quell'occasione, che le stava dicendo "Avanti, hai un anno di tempo per diventare la donna che lui vuole... puoi farcela!"; una rivisitazione forse un po' troppo fantasiosa della realtà, ma ognuno credeva in ciò che gli faceva comodo. Si era messa a dieta, aveva fatto sport, si era fatta crescere i capelli curandoli in modo quasi maniacale, aveva cambiato guardaroba e rinnovato il suo look, e si era persino sottoposta ad un intervento babbano per gli occhi. A distanza di un anno, insomma, la ragazza che ora camminava per il corridoio del sesto piano di Hogwarts non aveva più nulla a che fare con quella che era stata alla Cyprus: l'unica cosa che accomunava le due era il nome, Ariel, che per i Nati Babbani o Mezzosangue come lei, con conoscenze di entrambi i mondi quindi, era anche il nome della protagonista di un cartone animato, la Sirenetta (anche se il proprio aveva l'accento sulla "e"); inutile dire che, all'epoca, di somiglianze con la sirena del cartone ce n'erano davvero poche... forse ora aveva qualche possibilità in più.
Professoressa Samyliak... dovrebbe essere questo.
Si disse Ariel, mentre l'orologio a muro del corridoio segnava le 11.28: era in anticipo di due minuti quindi, ma sperava che alla sua insegnante, nonché Caposcuola, la cosa non dispiacesse troppo. Bussò tre volte, attendendo l'invito da parte di Tisifone ad entrare, dopodiché prese coraggio e, lisciandosi le pieghe del vestito nero che indossava con un sospiro, entrò all'interno dell'ufficio della donna con un sorriso smagliante sulle labbra. Professoressa Samyliak? Sono Ariel Jiménez, piacere di conoscerla! [/tahoma]
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Ariel
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da Tisifone » 26/08/2012, 17:59
Puntuale.
Pensò Tisifone lanciando un’occhiata all’orologio a forma di drago sopra il caminetto non appena avvertì il lieve bussare della porta. Aveva impiegato i pochi minuti che la separavano da quell’incontro non previsto assimilando le scarse informazioni che la Preside Bergman aveva ritenuto opportuno darle sulla nuova Prefetta dei Grifondoro e cioè che si era appena trasferita dalla Scuola di Magia e Stregoneria americana “Cyprus” e basta. Il non sapere altro del nuovo acquisto rosso oro le dava una sensazione mista di fastidio e insofferenza che riusciva a nascondere perfettamente ma che non le permettevano di affrontare quell’incontro con la giusta serenità: la Preside di sicuro aveva una visione d’insieme migliore della sua e non era tenuta a spiegare a lei le motivazioni reali che si celavano dietro alle sue, a volte bizzarre, decisioni. Ma era lei la Capo Casa dei Grifondoro, era lei ad essere responsabile della sicurezza e, in parte. dell’educazione e del comportamento dei ragazzi e il non poter scegliere o mettere bocca nella scelta dei propri collaboratori non le andava molto giù. Perfezionista e autoritaria com’era, non si sarebbe mai accontentata di qualcuno che non rasentasse almeno la perfezione. Certo con Irvyne la Preside aveva fatto un’ottima scelta, non aveva di che lamentarsi del collega, ma una ragazza appena giunta da un altro Paese? Una perfetta sconosciuta? No, per quanto si sforzasse, non riusciva a essere d’accordo con quella scelta, a suo parere, avventata.
Avanti.
Disse con il tono freddo e distaccato che era solita usare sempre con tutti, con poche rare eccezioni. Questo dettaglio però la ragazza che stava entrando non lo poteva conoscere quindi era difficile prevedere come vi avrebbe reagito.
Merlino quant’è giovane…
Questa fu il primo pensiero che balenò nella mente della Docente mentre invitava con un cenno della mano la ragazza a entrare e prendere posto su una delle due sedie poste di fronte alla sua scrivania. Lei si trovava dietro essa, sulla sua sedia a dondolo, i bordi della veste che tintinnavano nascosti a ogni movimento della sedia, con Idra posata delicatamente sulle sue spalle, seminascosta dai suoi lunghi capelli neri. L’espressione del suo viso era indecifrabile mentre i suoi occhi blu analizzavano intensamente su tutta la figura della ragazzina. Aveva sentito dire che dopo l’improvvisa partenza della Ayed era stata nominata una nuova Prefetta di Serpeverde giovane e sconosciuta, ma credeva che sarebbe stata un’eccezione, almeno sul fronte età. Ma a quanto sembrava si era sbagliata.
Professoressa Samyliak? Sono Ariel Jiménez, piacere di conoscerla!
Si Signorina Jiménez, sono io. Ben venuta a Hogwarts.
Anche se probabilmente quello era il più freddo ed eccentrico comitato di benvenuto che il Castello avesse mai visto durante la sua storia millenaria.
Probabilmente si starà chiedendo come mai la Preside le ha chiesto di venire nel mio ufficio oggi.
Si prese una pausa, breve, per dare il tempo all’altra, se avesse voluto, di dar voce ai suoi pensieri. Era quasi certa che la Preside non avesse detto alla studentessa il vero motivo della convocazione, visto che le piaceva avvolgere spesso anche le cose più semplici con un velo di mistero.
Ci sono alcune formalità burocratiche da espletare ma prima, se permette, in qualità di sua Capo Casa, mi piacerebbe conoscerla meglio – continuò, facendo scivolare la spilla di Prefetto che aveva in grembo nella busta – Come mai la sua famiglia ha deciso di farla venire a studiare in Inghilterra così all’improvviso?
La domanda venne pronunciata con un tono serio e leggermente seccato, come se trovasse inutile fare quel tipo di domande ma ci fosse costretta. Non voleva, per qualche motivo oscuro, che Arielsi sentisse sotto esame e quindi farle credere che quelle domande fossero semplice routine era la cosa migliore da fare, secondo la donna.
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da Ariel » 31/08/2012, 11:17
[tahoma] Si Signorina Jiménez, sono io. Benvenuta a Hogwarts.
La ringrazio professoressa, è un piacere essere qui!
Rispose subito Ariel, mentre a seguito dell'invito della donna si accomodava su una delle due poltrone poste di fronte alla scrivania, quella più a destra per la precisione, posando le mani sulle gambe con la schiena ben dritta, come le aveva insegnato sua madre fin da piccola.
Probabilmente si starà chiedendo come mai la Preside le ha chiesto di venire nel mio ufficio oggi.
In effetti me lo sono chiesto, lo devo ammettere!
Ammise la ragazzina, lasciandosi sfuggire una piccola risata prima di tornare seria il più in fretta possibile: non sapeva perché, ma Tisifone non le sembrava una donna amante di certe espressioni quali scoppi di risa in pubblico.
Ci sono alcune formalità burocratiche da espletare ma prima, se permette, in qualità di sua Capo Casa, mi piacerebbe conoscerla meglio. Come mai la sua famiglia ha deciso di farla venire a studiare in Inghilterra così all’improvviso?
Se anche quella domanda fosse riuscita a mettere Ariel in difficoltà, la Grifondoro non ne diede cenno all'esterno, annuendo vigorosamente come se capisse l'intento della donna e quindi ritenesse più che lecita la domanda. Certo, non avrebbe mai potuto dirle la verità, perciò avrebbe dovuto dare alla docente nonché Caposcuola la stessa motivazione che aveva dato ai suoi quando aveva chiesto loro di poter andare a studiare ad Hogwarts.
In realtà sono stata io a pregare i miei di concedermi il trasferimento. La Cyprus è un'ottima scuola con validi programmi di studio, ma facendo delle ricerche mi sono accorta che Hogwarts è la migliore accademia magica che esista, e non solo per la vittoria al Torneo TreMaghi Mondiale, ma anche per la preparazione dei professori che v'insegnano e per la presenza di una Preside come Madeline Bergman.
Adorava i suoi professori alla scuola americana, ed era convinta della loro preparazione, ma al tempo stesso era consapevole che quelli di Hogwarts avevano una marcia in più. E allora perché non farlo presente?
Tengo molto al mio futuro, professoressa, perciò vorrei essere istruita dai migliori. Per questo ho chiesto il trasferimento alla mia famiglia che, fortunatamente, ha accettato. [/tahoma]
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Ariel
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2013-09-07 00:07:30 |
Caroline Priscilla |
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2013-09-05 20:57:19 |
Tisifone |
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2013-09-05 19:20:22 |
Tisifone |
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2013-09-05 19:12:08 |
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2013-09-05 19:08:51 |
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2013-09-02 12:35:41 |
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2013-07-08 21:24:17 |
Tisifone |
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2013-06-12 21:12:41 |
Lucas |
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2012-10-12 23:27:11 |
Caroline Priscilla |
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