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Messaggioda Monique » 19/06/2012, 13:58

L'atteggiamento inizialmente formale di Monique sembrò stranire Tisifone, che le rispose con lo stesso tono, con voce fredda e distaccata: tutto ciò fece sorridere la francese, soprattutto quando, chiusasi la porta alle spalle, si lasciò andare ad un sospiro di palese sollievo e le chiese come stava in modo molto più colloquiale, più da amica che da collega.

Cammino sulle mie gambe e la schiena regge il mio peso anche se la pelle e i muscoli tirano ancora nei momenti meno opportuni. Ma è più di quello che mi aspettavo quando ho sentito le fiamme avvolgermi le carni.

Quella donna sarà pure stronza, ma sa il fatto suo.

Commentò Monique con un mezzo ghigno sulle labbra, prendendo a posto sulla poltrona di fronte alla scrivania ed accavallando le gambe con un piccolo sospiro rilassato.

Quello che mi sta realmente uccidendo e il riposo forzato che la Vilvarin mi ha imposto.

Basta saper... interpretare cosa lei intenda per riposo.
Insomma, va bene non farsi le camminate per ore di notte per tutto il Castello ed evitare quindi le ronde, ma il cervello si può sempre tenere allenato, no?


Replicò la Vice Preside, rivolgendo un piccolo occhiolino alla cugina e riflettendo dentro di sé quale argomento prendere per primo visto che, per quanto la riguardava, erano entrambi decisamente spinosi e difficili da affrontare.

Cosa ti ha costretta in Infermeria?
Non mi sembrava che il Mezzo Drago ti avesse colpito.


A volte dimentico di non essere una macchina, e di avere anch'io una soglia di resistenza oltre la quale non posso andare. Quel mostro mi ha colpita di striscio, ma a farmi male è stato piuttosto tenere l'illusione per un tempo così prolungato in quelle condizioni, oltre all'evocazione corporea di Flame, l'incanto contro il Mezzo-Drago... tutto il contorno, insomma.

Le rispose, alzando leggermente le spalle: voleva sempre riuscire a fare tutto nel modo migliore, e questo spesso andava a discapito della sua salute fisica. La fissò per un lungo istante, facendosi lentamente più seria per poi sospirare ed abbassare lo sguardo, mordicchiandosi il labbro prima di tornare a guardarla.

Allora, quale argomento vuoi affrontare per primo: il tuo spettacolo di Magia Oscura contro il Mezzo-Drago... o la mia amabile conversazione dell'altra notte con qualcuno che conosci bene... Tissy? - le domandò, quasi sicura che le sarebbe stato tutto chiaro con quel soprannome appena pronunciato - E prima che tu me lo chieda... ho conosciuto il più antipatico... spero.
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Messaggioda Tisifone » 19/06/2012, 18:51

Quella donna sarà pure stronza, ma sa il fatto suo.

Il ghigno che si dipinse sul volto di Tisifone rispecchiava in toto quello di Monique: a quanto pare le due donne avevano la stessa opinione della Vilvarin, tanto negata nei rapporti umani quanto ferrata nel suo campo.

Basta saper... interpretare cosa lei intenda per riposo.
Insomma, va bene non farsi le camminate per ore di notte per tutto il Castello ed evitare quindi le ronde, ma il cervello si può sempre tenere allenato, no?


Oh ma allora sto seguendo decisamente alla lettera le sue raccomandazioni.

Ribattè ironica, allargando le braccia per indicarle i tomi che la stavano circondando. I suoi turni di ronda li stava svolgendo in maniera egregia Irvyne mentre lei teneva in allenamento il suo cervello preparando la lezione che avrebbe dovuto tenere la settimana prossima e facendo qualche piccola ricerca per il “favore” che Monique le aveva chiesto tempo prima. Era intenzionata a darle la risposta più esauriente che l’arte divinatoria poteva permettersi. Subito dopo Tisifone chiese alla VicePreside come aveva fatto a finire in Infermeria.

A volte dimentico di non essere una macchina, e di avere anch'io una soglia di resistenza oltre la quale non posso andare. Quel mostro mi ha colpita di striscio, ma a farmi male è stato piuttosto tenere l'illusione per un tempo così prolungato in quelle condizioni, oltre all'evocazione corporea di Flame, l'incanto contro il Mezzo-Drago... tutto il contorno, insomma.

Mi spiace – mormorò, il senso di colpa che le aveva tenuto compagnia durante la sua degenza e che era riuscita a mettere da parte solo grazie all’aiuto di Lucas, che tornava prepotente in superficie – Se fossi stata più attenta forse avresti potuto risparmiare un po’ di forze…

…e se non fossi stata così stolta forse il tuo sacrificio non sarebbe stato vano…

Si rimproverò: probabilmente non si sarebbe mai perdonata per quell’errore che aveva commesso. La rabbia aveva offuscato la sua capacità di ragionare e si era comportata come una bestia, al pari del mostro che stava cercando di combattere. Il fatto che la maledizione si era ritorta contro di lei non le era sembrato una espiazione sufficiente per quello che aveva fatto. Il sospiro di Monique riecheggiò nella stanza silenziosa come un urlo, riportando Tisifone alla realtà, lo sguardo fisso sul viso dell’altra per cercare di capire cosa le stava passando per la testa.

Qual è il vero motivo per cui sei venuta qui?

Le chiese a brucia pelo, senza alcuna accusa nella voce, solo tanta e infinita stanchezza. Aveva la sensazione di sapere di cosa volesse parlare e non ne aveva nessuna voglia.

Allora, quale argomento vuoi affrontare per primo:

Inarcò un sopracciglio inclinando la testa di lato, chiedendosi quale potessero essere gli altri argomenti di cui dovevano parlare con tale urgenza. A lei ne veniva in mente una solo.

il tuo spettacolo di Magia Oscura contro il Mezzo-Drago...

Appunto. Non era così stolta da credere che quel suo piccolo spettacolo passasse inosservato, ma almeno sperava che nessuno avesse il cattivo gusto di tirarlo in ballo.

Urge fare una chiacchierata anche con Stone.

Si disse, assumendo un’espressione neutra, distaccata, nascondendo nel profondo il disappunto che stava provando.

Non mi sembra ci sia molto di cui parlare. La rabbia e il dolore hanno offuscato la mia lucidità e preso il sopravvento sul mio raziocinio e così ho tentato di cruciare il mostro… ma alla fine lui ha cruciato me.

Sintetica, come se cercasse di minimizzare l’accaduto, tono di voce atono. Sperava vivamente che quella spiegazione andasse bene a Monique e che non volesse indagare sul come mai fosse capace di giostrarsi così bene con la Magia Oscura.

o la mia amabile conversazione dell'altra notte con qualcuno che conosci bene... Tissy?

Se il sentir pronunciare da una quasi estranea il nomignolo che usavano solo i suoi padrini ebbe un qualche effetto sulla Divinante, questa non lo diede a vedere, riuscendo a mantenere un controllo dei nervi invidiabile.

E prima che tu me lo chieda... ho conosciuto il più antipatico... spero.

Stento a credere che tu abbia incontrato Demetri e ne sia uscita indenne.

Non c’era scherno nel tono della voce della donna, solo una pacata constatazione. Sapeva perfettamente quanto il suo padrino verde argento odiasse la sua famiglia di origine e non credeva possibile che si fosse lasciato sfuggire l’occasione di far del male a un esponente di quella famiglia.

Scegli tu… anche se non credo che ci sia molto da dire sul … primo argomento…

Le diede la possibilità di scegliere di cosa parlare per prima,senza però perdere l’occasione di sottolineare come il capitolo “magia oscura” per lei era chiuso.
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Messaggioda Monique » 19/06/2012, 20:37

Conclusi i convenevoli, appariva chiaro che c'erano ben altri motivi che avevano spinto Monique a far visita alla donna nel suo ufficio, tanto che fu Tisifone stessa a porle la domanda fatidica, alla quale la donna rispose con un'altra domanda in realtà, cioè chiedendole se preferisse parlare prima del Cruciatus al Mezzo-Drago o dell'adorabile padrino che era andato a trovarla in notturna.

Non mi sembra ci sia molto di cui parlare. La rabbia e il dolore hanno offuscato la mia lucidità e preso il sopravvento sul mio raziocinio e così ho tentato di cruciare il mostro… ma alla fine lui ha cruciato me.

Mi credi davvero così stupida da minimizzare la cosa in questo modo? Le ho seguite all'epoca le lezioni di Difesa, so bene che non è da tutti padroneggiare così bene una Maledizione Senza Perdono... e per quanto ti si sia ritorta contro, alla fine, l'hai saputa usare maledettamente bene.

Tanto per rimanere in tema, comunque.
L'occhiata che Monique rivolse alla cugina fu pensierosa, forse preoccupata, non tanto di rimprovero quanto carica d'interrogativi: cosa aveva portato Tisifone a convogliare dentro di sé così tanto odio da riuscire a tramutarlo in una maledizione?
In ogni caso non era quello l'unico argomento di cui parlare visto che c'era anche la questione "padrino".

Stento a credere che tu abbia incontrato Demetri e ne sia uscita indenne.

E invece ho conosciuto proprio lui. Il che mi fa comprendere che l'altro tuo padrino è quello meno pericoloso... giusto?

Rispose Monique, ponendo quella domanda con una punta di speranza: se davvero il secondo padrino era peggio del primo... c'era di che preoccuparsi, ed anche molto seriamente.

Scegli tu… anche se non credo che ci sia molto da dire sul … primo argomento…

Ci sarebbe molto da dire invece... - replicò Moni con un'occhiata eloquente - ... ma forse t'interessa più sapere di Demetri.
Abbiamo parlato nel mio ufficio, devo dire che è alquanto... sgradevole, senza offesa. Credo di fargli abbastanza ribrezzo, ma se non altro non ha accettato che bevessi il Veritaserum di fronte a lui per provargli che non ti voglio uccidere o fare del male.
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Messaggioda Tisifone » 19/06/2012, 21:11

Aveva provato a minimizzare l’accaduto ma a quanto sembrava non c’era riuscita.

Mi credi davvero così stupida da minimizzare la cosa in questo modo? Le ho seguite all'epoca le lezioni di Difesa, so bene che non è da tutti padroneggiare così bene una Maledizione Senza Perdono... e per quanto ti si sia ritorta contro, alla fine, l'hai saputa usare maledettamente bene.

Stupida no, accondiscendente con una malata in via di guarigione forse…

Commentò d’istinto, mantenendo sempre un’aria distaccata anche se vedere negli occhi di Monique la stessa nota di preoccupazione che aveva visto sere prima nello sguardo di Lucas le fece uno strano effetto. Sapeva cosa lo aveva generato nel suo compagno, ma nella donna? Possibile che scoprire che erano cugine aveva avuto quell’effetto sulla VicePreside?

E ne hai già parlato con il tuo Professore di Difesa?

Si informò poi sarcastica e un tantino tagliente, forse più di quanto volesse in realtà. Se quello che le aveva raccontato Lucas in Infermeria era vero allora tra lei e Vastnor c’era qualcosa di più di un semplice rapporto di lavoro e in una coppia erano pochi i segreti che si era disposti a tenere. Lo sguardo che rivolse subito dopo alla donna era velato da un leggero senso di colpa per quella battuta fuori luogo ma ormai l’aveva detto e si aspettava una risposta, in un senso o in un altro. In ogni caso però sentiva di dover dare qualcosa in cambio alla cugine, una sorta di pegno di scuse.

Se ti fanno crescere a pane e Magia Oscura qualsiasi incantesimo diventa istintivo come respirare e non fai più alcuna distinzione tra un Accio e un Sectusempra.

Disse quindi scrollando le spalle, come se per lei fosse una cosa normale e in effetti lo era: quella era l’educazione che aveva ricevuto, che non aveva mai messo in dubbio e non avrebbe fatto in quel momento. Dopotutto l’altra aveva conosciuto Demetri e quindi non sarebbe dovuta rimanere troppo sorpresa dal sapere quelle cose.
Già, Demetri, l’uomo più burbero e dolce che aveva mai conosciuto e che aveva sfidato la sua avversione per Hogwarts per andare a sincerarsi che stesse bene.

E invece ho conosciuto proprio lui. Il che mi fa comprendere che l'altro tuo padrino è quello meno pericoloso... giusto?

Meno pericoloso… dipende dal senso che attribuisci a quella parola…

Risposta evasiva forse ma rispecchiava la realtà. I suoi padrini erano diametralmente opposti caratterialmente ma entrambi pericolosi quando si trattava di difendere i propri cari, insegnamento questo che le avevano inculato con maniere non proprio ortodosse. Monique voleva sapere da dove voleva cominciare e lei le lasciò la possibilità di decidere.

Ci sarebbe molto da dire invece... ma forse t'interessa più sapere di Demetri.

In effetti mi incuriosisce molto sapere come l’hai convinto a farti dire il suo nome.

Si sistemò meglio sulla sua sedia a dondolo, tentando di accavallare le gambe, ma dovette desistere subito a causa di una fitta di dolore, la pelle che le tirava in maniera non del tutto naturale.

Abbiamo parlato nel mio ufficio, devo dire che è alquanto... sgradevole, senza offesa. Credo di fargli abbastanza ribrezzo, ma se non altro non ha accettato che bevessi il Veritaserum di fronte a lui per provargli che non ti voglio uccidere o fare del male.


Non è sgradevole solo… prudente… - difese il suo padrino istintivamente, scuotendo la testa come se sapeva già che discutere su quel punto sarebbe stato inutile. – E cosa ha voluto in cambio per evitarti quella penitenza?

Chiese, sporgendosi in avanti, improvvisamente interessata alle parole di Monique. Certo se lui l’avesse costretta a bere lei sarebbe andata su tutte le furie e Demetri lo sapeva ma non si illudeva che il padrino l’aveva fatto solo per non litigare con lei.
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Messaggioda Monique » 19/06/2012, 21:38

Stupida no, accondiscendente con una malata in via di guarigione forse…

Ti è andata male Tisifone, spiacente.

E ne hai già parlato con il tuo Professore di Difesa?

Quella domanda la colpì come uno schiaffo in pieno viso: sentì il proprio volto impallidire e le forze venirle meno in un momento; come l'aveva scoperto? Era così evidente? E chi altro lo sapeva? Possibile che la notizia fosse già arrivata a Nicholas? Questo avrebbe cambiato per sempre le cose? Probabilmente Tisifone non aveva idea di quanto quella frecciatina avesse devastato Monique, che difatti socchiuse gli occhi passandosi con lentezza una mano sul viso.

... non ne ho parlato con nessuno, neanche con lui.

Mormorò alla fine, senza smentire né confermare la cosa: tanto ci avrebbe pensato l'espressione del suo viso a far comprendere all'altra la risposta.

Se ti fanno crescere a pane e Magia Oscura qualsiasi incantesimo diventa istintivo come respirare e non fai più alcuna distinzione tra un Accio e un Sectusempra.

Dovresti iniziare a farla, non mi va che usi le Magie Oscure... mi preoccupa la cosa.
Anche se ammetto che non posso biasimarti del tutto per aver usato il Cruciatus in quel momento.


Ovvio che così fosse, alla fine quel Mezzo-Drago li stava quasi per uccidere: un po' di colore era tornato sulle guance di Moni, che sembrava però sempre e comunque abbastanza provata; il fatto che capisse non significava certo che fosse contenta di saperla maneggiare Arti Oscure come se nulla fosse.
Meglio concentrarsi, comunque, sull'altro argomento di conversazione da affrontare.

Meno pericoloso… dipende dal senso che attribuisci a quella parola…

Diciamo allora meno inquietante.

Si corresse la donna con un lieve sorriso.

In effetti mi incuriosisce molto sapere come l’hai convinto a farti dire il suo nome.

Gliel'ho dovuto chiedere un paio di volte, ma alla fine l'ha sputato fuori per quanto probabilmente era l'ultima cosa che voleva ammettere.

Rispose Monique con una lieve alzata di spalle per poi raccontarle di come non avesse dovuto bere il Veritaserum di fronte a lui nonostante si fosse offerta di farlo.

Non è sgradevole solo… prudente…
E cosa ha voluto in cambio per evitarti quella penitenza?


Che non dicessi a nessuno - e sottolineò quella parola come aveva fatto lui durante la loro conversazione - che era venuto ad Hogwarts. A parte te, s'intende.
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Messaggioda Tisifone » 19/06/2012, 22:16

... non ne ho parlato con nessuno, neanche con lui.

C’era andata giù pesante con Monique con quella sua battuta sul Professore di Difesa ma purtroppo Tisifone aveva quel piccolo difetto di attaccare quando si sentiva messo all’angolo. E la cugina cercando di indagare sulle sue capacità di usare la Magia Oscura l’aveva messa in una posizione alquanto scomoda: non le piaceva dover parlare della sua infanzia con nessuno perché sapeva benissimo che nessuno avrebbe compreso e molti si sarebbero limitati a esprimere giudizi poco carini.
In realtà aveva mirato alla cieca, fidandosi di un pettegolezzo, ma dalla reazione che aveva avuto la VicePreside aveva fatto centro. Peccato che l’altra non avesse un’espressione innamorata, imbarazzata o guardinga ma solo estremamente stanca e forse anche un po’ spaventata, se di lei o delle conseguenze che si potevano verificare se quella notizia fosse trapelata non lo sapeva. Accantonò per un momento quei pensieri, cercando di porre la parola fine alla conversazione sulla Magia Oscura.


Dovresti iniziare a farla, non mi va che usi le Magie Oscure... mi preoccupa la cosa.
Anche se ammetto che non posso biasimarti del tutto per aver usato il Cruciatus in quel momento.


Non ti devi preoccupare… non è il mio hobby preferito andare in giro a lanciare Maledizioni… e Mezzi Draghi permettendo non penso di riusarle nel breve periodo…

La rassicurò, rivolgendogli un piccolo sorriso come a volerla ringraziare per quella dimostrazione di comprensione per poi prendere a parlare dei suoi padrini, o meglio di uno in particolare.

Diciamo allora meno inquietante.

Oh si… - e il sorriso che si dipinse sul viso di Tisifone assomigliava molto a un principio di risata - L’altro è decisamente meno inquietante…

La rassicurò, prima di riassumere un’espressione seria e concentrarsi sul racconto di Monique per cercare di cogliere qualche dettaglio su quello strano incontro che alla ragazza poteva essere sfuggito.

Gliel'ho dovuto chiedere un paio di volte, ma alla fine l'ha sputato fuori per quanto probabilmente era l'ultima cosa che voleva ammettere.
Che non dicessi a nessuno che era venuto ad Hogwarts. A parte te, s'intende.

Strano modo di mettere alla prova la tua parola… Avrebbe potuto chiederti qualsiasi cosa e invece si è limitato a qualcosa di così semplice… eppure di difficile da verificare…

Iniziò a riflettere a voce alta, tamburellando con le dita su uno dei braccioli della sedia a dondolo.

No, di sicuro ha la possibilità di scoprire se verrai meno alla parola data anche se non ho la più pallida idea di come potrebbe fare.

Scosse la testa come per cercare di mettere ordine negli interrogativi che le stavano affollando la mente. Sollevò lo sguardo per guardare in faccia Monique, inclinando la testa come a riflettere su cosa dire e alla fine sospirò, allungando una mano per cercare di posarla su quella della cugina con un gesto che doveva sapere di conforto.

Grazie per non aver parlato con Vastnor di quello che è accaduto nella Foresta – disse con un tono di voce dolce e basso, prima di impugnare la bacchetta e sigillare e silenziare la stanza – Comprendo quanto possa essere… difficile… mantenere dei segreti… in situazioni particolari…e non potersi confidare con nessuno… e apprezzo il valore… del silenzio…

Non sapeva esattamente perché lo stava facendo, eppure aveva sentito la necessità di tranquillizzare Monique, in quel modo un po’ contorto, che non avrebbe rivelato a nessuno quel suo piccolo segreto e senza nulla in cambio. E il motivo per cui aveva reso la stanza imperturbabile era per metterla a suo agio e darle la possibilità di sfogarsi se ne sentiva il bisogno.
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Messaggioda Monique » 19/06/2012, 22:42

Non ti devi preoccupare… non è il mio hobby preferito andare in giro a lanciare Maledizioni… e Mezzi Draghi permettendo non penso di riusarle nel breve periodo…

Meglio così.
Anche perché diventi piuttosto inquietante quando le usi, un po' Demetri-style.


Commentò la donna con un debole sorriso, ancora memore di quello che Tisifone aveva dimostrato di aver compreso: la sua relazione con Sandyon Vastnor. E la cosa non le piaceva per nulla. Non perché non si fidasse di lei, per intendersi, ma solo perché se lo sapeva lei, allora poteva saperlo anche qualcun altro... e questo poteva essere potenzialmente molto, molto pericoloso.
Accantonarono l'argomento però, almeno per qualche istante, per concentrarsi sul secondo punto all'ordine del giorno.

Oh sì... L’altro è decisamente meno inquietante…

E' già qualcosa, decisamente.

Mormorò Monique annuendo lentamente, abbozzando una seconda volta un piccolo sorriso divertito che però non arrivò a contagiare gli occhi: meglio concentrarsi sul resto del racconto e su come Demetri si fosse comportato con lei.

Strano modo di mettere alla prova la tua parola… Avrebbe potuto chiederti qualsiasi cosa e invece si è limitato a qualcosa di così semplice… eppure di difficile da verificare…
No, di sicuro ha la possibilità di scoprire se verrai meno alla parola data anche se non ho la più pallida idea di come potrebbe fare.


Se volevi rassicurarmi non ci sei riuscita.

Commentò la francese con uno sbuffo ironico, osservandola prendere la bacchetta per sigillare e silenziare la porta: alzò un sopracciglio a quel gesto, sopracciglio che s'inarcò ancora di più quando sentì la mano di lei sulla propria in un gesto di... affetto? Conforto?

Grazie per non aver parlato con Vastnor di quello che è accaduto nella Foresta.
Comprendo quanto possa essere… difficile… mantenere dei segreti… in situazioni particolari…e non potersi confidare con nessuno… e apprezzo il valore… del silenzio…


Non mi andava, è stato un episodio... tra noi. Voglio dire, non è dicendoglielo sarebbe cambiato qualcosa.
Per quanto riguarda mantenere i segreti... dimmi una cosa, Tisifone: chi altri sa di me e Sandyon? Non voglio che la notizia... trapeli. E' già abbastanza complicato così, capisci? Dover fingere per tutto il tempo di essere solo colleghi, di non provare niente, di... Merlino, mi sembra di essere in gabbia!


Sbottò alla fine Moni, alzando la voce quasi senza rendersene conto.

Vivere sempre con la paura che qualcuno possa scoprirlo ed usare questa informazione contro di noi è... snervante. E' come essere costantemente in allerta. A volte penso che non posso farcela, che finirò per scoppiare combinando un casino.
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Messaggioda Tisifone » 19/06/2012, 23:20

Meglio così.
Anche perché diventi piuttosto inquietante quando le usi, un po' Demetri-style.



Tisifone ricambiò il sorriso di Monique, accogliendo in silenzio quel commento che alle sue orecchie suonava come un complimento. Quando era piccola cercava in tutti i modi di assomigliare a Demetri, non perché con Asher avesse un rapporto meno solido, ma semplicemente perché, come ogni ragazzina che si rispetti, voleva conquistarsi la stima del padrino più chiuso e più restio a mostrare i propri sentimenti. Probabilmente se le parti fossero state invertite adesso Tisifone sarebbe stata una persona completamente diversa, più spontanea e solare proprio come era il suo padrino rosso – oro. La donna però diede vita solo all’ultima parte del suo ragionamento, quello relativo all’essere meno inquietante di Asher, notizia questa che sembrò tranquillizzare un po’ Monique. Tranquillità che però durò un battito di ciglia, come dicevano i babbani, viste le elucubrazioni che Tisifone fece sul comportamento che Demetri aveva tenuto in presenza della VicePreside.


Se volevi rassicurarmi non ci sei riuscita.

Veramente no, il mio intento era quello di essere il più oggettiva possibile.

Ribattè, sollevando le spalle per incassarvi la testa come a volersi scusare. Difficile essere rassicuranti quando c’era di mezzo Demetri e la sua capacità di creare intrighi dal nulla. Successivamente Tisifone sentì, per così dire, il bisogno di farsi perdonare la frecciatina cattiva che le aveva lanciato prima a proposito di lei e Vastnor, dando a Monique la possibilità di sfogarsi e un luogo sicuro in cui farlo.

Non mi andava, è stato un episodio... tra noi. Voglio dire, non è dicendoglielo sarebbe cambiato qualcosa.
Per quanto riguarda mantenere i segreti... dimmi una cosa, Tisifone: chi altri sa di me e Sandyon? Non voglio che la notizia... trapeli. E' già abbastanza complicato così, capisci? Dover fingere per tutto il tempo di essere solo colleghi, di non provare niente, di... Merlino, mi sembra di essere in gabbia!
Vivere sempre con la paura che qualcuno possa scoprirlo ed usare questa informazione contro di noi è... snervante. E' come essere costantemente in allerta. A volte penso che non posso farcela, che finirò per scoppiare combinando un casino.


La lasciò sfogare senza dire nulla, limitandosi ad appellare il vassoio con la caraffa piena di succo di zucca freddo che teneva sul tavolino basso e ad evocare due bicchieri. Sempre in silenzio versò il liquido per entrambe e poi porse all’altra uno dei bicchiere, bevendo a sua volta un sorso dal proprio.

Vuoi la verità? - esordì, rigirandosi il bicchiere tra le mani pensierosa – Credo che nessuno ne abbia la certezza ma chiunque abbia visto Vastnor soccorrerti nella Foresta e poi essere cacciato a calci dall’Infermeria ha i suoi dubbi e gli basterà provocarti per vederli confermati…

In fin dei conti lei così lo aveva saputo, trasformando una semplice supposizione fatta da Lucas in un dato di fatto che poi le aveva gettato in faccia. E un lampo di dolcezza le attraversò lo sguardo quando si soffermò a pensare al suo compagno seguito da uno indecifrabile che per lei sapeva di lussuria e amore.

Lasciatelo dire… cuginetta – continuò, rigirandosi per un attimo quella parola nuova sulla lingua come a volerne saggiare il sapore – O sei negata nel celare le tue emozioni oppure hai davvero i nervi a fior di pelle.

E no c’era accusa o rimprovero nella sua voce, ma pura e semplice constatazione.

Temi che qualcuno possa usare questa informazione contro di voi… rifletti un attimo… vuoi mantenere il segreto per proteggerlo da tuo padre e da tua sorella – no, non si era dimenticata di quel dettaglio non indifferente della vita di Monique – ma tanto lui sarà lo stesso sulla linea di tiro perchè non permetterà che ti accada nulla di male. - o almeno era quella l'impressione che aveva di Vastor, al di là della facciata di burbero scontroso maschilista, e cioè di uno pronto a sacrificare la propria vita per qualcuno che amava - Quindi l’unica differenza è così, nascosti come state, è che lui fatica il doppio per tenerti al sicuro perché lo deve fare di nascosto.

Mentre esponeva il suo pensiero, una parte di Tisifone pensava alla sua situazione con Lucas, individuandone similitudini e differenze e chiedendosi se anche lei non stesse facendo un errore.
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Messaggioda Monique » 20/06/2012, 13:09

Padrini a parte, che magari Monique avrebbe chiesto di poter rivedere, possibilmente insieme, a Tisifone in un secondo momento, ora la conversazione si era spostata su un argomento ancora più importante: il suo rapporto con Sandyon Vastnor, docente di Difesa, che a quanto sembrava non era poi così tanto nascosto ai colleghi e alla scuola in generale.
Accettò con un lieve sorriso il bicchiere che lei aveva fatto apparire, bevendone un sorso mentre ascoltava le parole della cugina.

Vuoi la verità? Credo che nessuno ne abbia la certezza ma chiunque abbia visto Vastnor soccorrerti nella Foresta e poi essere cacciato a calci dall’Infermeria ha i suoi dubbi e gli basterà provocarti per vederli confermati…

Avrebbe dovuto fingere che non gli importasse nulla...

Mormorò con un gemito di disperazione Monique, seguito da uno sbuffo irritato: Sandyon avrebbe dovuto trattarla come tutti gli altri professori, ma la donna era la prima perfettamente consapevole del fatto che quando amavi qualcuno ti riusciva difficile far finta di nulla... lei ne sapeva qualcosa.

Lasciatelo dire… cuginetta – sorrise a quella parola, arricciando il naso con una smorfia divertita – O sei negata nel celare le tue emozioni oppure hai davvero i nervi a fior di pelle.

Facciamo entrambe le cose?
Non sono troppo abituata a rimanere impassibile, da quando mi sono allontanata dalla casa dei miei non ho più dovuto fingere ed ho perso un po' la mano.


Le spiegò la donna con un sospiro, bevendo un altro sorso di succo di zucca mentre ascoltava le parole di Tisifone che sembrava quasi voler fare il punto sulla situazione della cugina.

Temi che qualcuno possa usare questa informazione contro di voi… rifletti un attimo… vuoi mantenere il segreto per proteggerlo da tuo padre e da tua sorella ma tanto lui sarà lo stesso sulla linea di tiro perchè non permetterà che ti accada nulla di male.
Quindi l’unica differenza è così, nascosti come state, è che lui fatica il doppio per tenerti al sicuro perché lo deve fare di nascosto.


Messa così non hai tutti i torti... forse dovrei parlare con Sandyon e spiegargli questo nuovo punto di vista. Soprattutto se molti hanno visto il suo comportamento all'Infermeria.

Commentò Monique alla fine, annuendo lentamente: no, Tisifone non aveva torto da quel punto di vista: proteggerla discretamente era molto difficile, proteggerla alla luce del Sole forse sarebbe stato meno pesante. Ma anche Monique aveva notato qualcosa, qualcosa che non vedeva l'ora di domandare all'altra.

Ma dimmi di te... sbaglio o il professor Turner ti è venuto a trovare spesso?
So anche che ti è venuto a prendere in Infermeria quando la Vilvarin ti ha dimessa... da quando siete così amici?
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Messaggioda Tisifone » 20/06/2012, 13:48

Era riuscita a distogliere l’attenzione di Monique dai suoi padrini e dal suo uso improprio di Magia Oscura spostando il discorso su un piano più personale e non per semplice opportunismo, ma perché la reazione della donna alla sua insinuazione era stata così esagerata che Tisifone si era sentita in dovere di darle una mano, per quel che poteva. Tanto era consapevole che certi argomenti erano stati messi da parte solo momentaneamente.

Avrebbe dovuto fingere che non gli importasse nulla...

Seee… e i Troll dovrebbero usare forchetta e coltello per mangiare.

Ribattè sarcastica Tisifone: lei non aveva ancora avuto il piacere di vedere i due nella stessa stanza ma da quello che aveva sentito quello che c’era tra i due era qualcosa di più di una semplice attrazione. Anzi doveva essere una cosa molto forte per aver trascinato Vastnor fuori dal suo guscio.

Anche se questo fa saltare l’ipotesi della gelosia.

Si appuntò mentalmente, la lista dei motivi di astio tra Demetri e Vastnor e di complicità tra quest’ultimo e Asher che si accorciava vertiginosamente. Messa da parte quel suo piccolo problema personale, Tisifone rimproverò tra il serio e il faceto Monique per quella sua mancanza di applombè.

Facciamo entrambe le cose?
Non sono troppo abituata a rimanere impassibile, da quando mi sono allontanata dalla casa dei miei non ho più dovuto fingere ed ho perso un po' la mano.


Per me è come respirare… mi viene automatico, anzi devo sforzarmi a volte di sembrare più umana - le confidò con un sorrisetto tra l’ironico e il triste – Mi sa che devi riprenderci la mano viste le nuvole che sembrano addensarsi sul tuo futuro…

Aggiunse e il suo sguardo per un attimo si fece vitreo, come se qualsiasi cosa stesse guardando non si trovava lì con loro ma in una sorta di altra dimensione. Era come guardare in un abisso profondo e senza fine che la reclamava per sé, attirandola tra le sue spire, tanto che la donna si tese impercettibilmente in avanti come a volergli andare incontro: ma il richiamo era debole e la fitta di dolore alla schiena abbastanza forte da interrompere il contatto. Scosse la testa come a volersi liberare di una ragnatela invisibile che le copriva il viso ma che imperterrita rimase lì dov’era mentre Tisifone esprimeva il proprio parere sul tenere segreta quella relazione.

Messa così non hai tutti i torti... forse dovrei parlare con Sandyon e spiegargli questo nuovo punto di vista. Soprattutto se molti hanno visto il suo comportamento all'Infermeria.

Parlagliene solo se ne sei davvero convinta… non so perché ma ho la sensazione che Vastnor farà molta ma molta resistenza.

Una sensazione a pelle la sua, ma visto il dono che aveva, era abituata a seguire le sue sensazioni come se fossero verità scientifiche e a confidarle agli altri con la stessa serietà, anche se non sempre ci azzeccava. Prese di nuovo il suo bicchiere per bere un altro sorso di zucca, valutando se fosse o meno il caso di pianificare con la VicePreside la loro seduta di lettura delle carte, quando la donna le fece una domanda che doveva aspettarsi ma che la colse impreparata lo stesso.

Ma dimmi di te... sbaglio o il professor Turner ti è venuto a trovare spesso?
So anche che ti è venuto a prendere in Infermeria quando la Vilvarin ti ha dimessa... da quando siete così amici?


Per fortuna Tisifone era abituata a mantenere i nervi saldi e una maschera di freddo distacco in ogni occasione, se no quello sarebbe stato il momento giusto per strozzarsi con il succo di zucca e di sicuro la Vilvarin non sarebbe stata molto contenta di rivederla in Infermeria tanto presto.

Da quando l’ho minacciato di farlo espellere per essersi introdotto di soppiatto nell’ex Ufficio di Nadal, quindi nel suo ufficio, scambiandolo per uno studente.

Rispose quindi, posando il bicchiere sul vassoio per evitare di versarsene il contenuto addosso.

E’ una persona in gamba, preparata e da come hai potuto notare anche molto premurosa.

E il ghigno divertito che Tisifone rivolse a Monique lasciava sottintendere molte cose.
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