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da Simon » 07/02/2012, 20:30
Giovedì Ore: 14:30 Con ancora quel gufo sulla spalla il Professore di Cura delle creature Magiche camminava velocemente attraverso le torri, si era perso, come al solito. Perchè...Perchè sempre a me?disse con un tono tra il rassegnato ed il preoccupato, addosso aveva un maglione grigio ed un paio di jeans scuri, mocassini ai piedi, quel gufo doveva arrivare proprio il suo giorno libero, nella sua stanza. "Devo sembrare serio! é la vice preside! Forza!"Pensò mentre saliva le scale della torre, l'ultima che aveva controllato. Il passo si fece lento quando in fondo vide la stanza di Monique. Camminava veloce quanto una lumaca non sapendo bene cosa dire o cosa fare...chiuse gli occhi, fece qualche respiro profondo, sbuffò sonoramente infine, Seth non era con lui e la cosa lo rendeva ancora più nervoso, ma non se lo poteva mica portare in quell'ufficio! Rimase qualche minuto davanti alla porta della Vicepreside, alzò lentamente il pugno, titutbò e rimise il braccio apposto, infine lo rialzò e bussò deciso, una e poi due volte. Signorina Vireau? Sono io...Sim...ehm il professor Mcdullan...Disse infine attendendo qualche risposta dall'altra parte...si guardava intorno nel frattempo, sperando di non essersi sbagliato anche a leggere, ma sembrerebbe di no. "E se mi fossi sbagliato? e se non ci fosse adesso? O se fosse occupata?" Ecco le domande che lo Scozzese si fece nella testa nel frattempo che attendeva l'invito della Francese nella sua stanza. Il gufo ancora sulla sua spalla in attesa anch'esso di poter entrare nella stanza, irrequieto. Calmati dai...siamo arrivati, ora potrai tornare dove vuoi!Gli disse alla fine all'animale, mostrandogli un lieve sorriso...
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Simon
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da Monique » 07/02/2012, 20:59
Monique era in attesa di Simon McDullan, quel tardo pomeriggio, per parlare del comportamento di uno studente di Tassorosso, il suo prefetto oltretutto, Vergil Cartwright: l'aveva beccato ad infrangere le regole, ma la cosa che più la preoccupava era l'atteggiamento del ragazzo che sembrava totalmente incurante del fatto che ci fosse un regolamento scolastico da rispettare; forse era convinto di essere ancora in America, o forse non gli importava nulla... in entrambi i casi, la VicePreside avrebbe fatto in modo che qualcuno prendesse provvedimenti.
TOC-TOC
Signorina Vireau? Sono io...Sim...ehm il professor Mcdullan...
Avanti.
Disse semplicemente la donna, e quando la porta si aprì Noir - il suo gufo - andò subito a posarsi sul trespolo creato dietro la scrivania di lei, lasciandosi andare ad un verso soddisfatto.
Professor McDullan, si accomodi prego.
Gli disse Moni, indicandogli con un cenno della mano la poltroncina di fronte alla propria scrivania: lo sguardo della donna, penetrante e ghiacciato, si posò subito sull'uomo ed in particolare sui suoi occhi, incrociandoli con fermezza e gelido distacco; per forza, d'altronde non lo conosceva nemmeno - essendo l'uomo sempre in camera propria o nei pressi della Foresta Proibita.
Posso offrirle un piccolo spuntino?
Domandò poi con un leggero sorriso, facendo fluire la bacchetta - apparentemente fatta di cristallo - nella propria mano ed agitandola appena per far apparire un vassoio con sopra una merenda in puro stile inglese.
Ho sentito che la sua prima lezione di Cura ha avuto un grande successo, mi complimento con lei. Non è facile catturare l'attenzione degli studenti al primo colpo.
Aggiunse la donna, cercando di rompere il ghiaccio prima d'iniziare a parlare di cose serie: insomma, un minimo di conversazione la si poteva pure fare, no?
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da Simon » 11/02/2012, 16:21
Aprì la porta lentamente, non sapeva bene come dire, ma almeno il gufo sapeva bene dove andare, subito sul suo trespolo, chiuse lentamente la porta dietro di lui, rimase un attimo fermo davanti all'uscio, guardandosi intorno, notando e fermando quell'immagine nella sua mente. Si allargò il colletto per prendere un poco di aria fresca ed infine fece qualche passo in avanti, non riusciva a sostenere lo sguardo gelido della Vicepreside e quindi continuò a fissare per terra.
Posso offrirle un piccolo spuntino?
La voce di Monique arrivò alle orecchie del professore che annuì lentamente, fece qualche altro passo in avanti, insicuro nei movimenti notando ora quelle tazze di thè e biscotti, respirò profondamente l'odore che proveniva da quel vassoio e lentamente abbozzò un mezzo sorriso.
Uhm...Earl grey...
Osò dire alla vicepreside con un po di titubanza, sperando di non aver sbagliato, e lentamente si sedette sulla poltroncina davanti alla scrivania della Francese, si morse il labbro inferiore prendendo in modo tutt'altro che veloce la tazza.
Grazie...
Le disse infine mentre sorseggiava un poco di quella miscela, visibilmente più rilassato, chiuse gli occhi, assaporò ogni tipo di retrogusto, in fondo il thè è stata la sua passione fin dalla tenera età di dodici anni, da quando prese posto come studente in quello stesso Istituto.
Ho sentito che la sua prima lezione di Cura ha avuto un grande successo, mi complimento con lei. Non è facile catturare l'attenzione degli studenti al primo colpo.
Ascoltò ancora quelle lodi, non era stata l'unica a complimentarsi ma, forse fu a lei che arrivò per la prima volta una risposta.
La ringrazio, ma non è merito mio...cioè...Ha fatto tutto Jasmine, il Pegaso con cui ho stretto subito un rapporto...come dire...stretto...
Rispose poi, umile come sempre il Professore di Cura delle Creature Magiche, guardandola infine per un attimo prima di volgere di nuovo lo sguardo altrove, continuando a bere un poco dalla sua tazza.
Mi fa piacere che le sia piaciuta...pensavo di non essere all'altezza...si insomma...cioè non che non mi senta...vabbè...
E cominciò a perdere di nuovo l'uso della parola come la società imponeva di avere, si morse il labbro inferiore mentre "l'altro" Simon cominciò ad Inveire nella sua mente.
"Stavi andando bene! Non ci posso credere, beh almeno non hai parlato del Tempo, meglio così'..."
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da Monique » 12/02/2012, 17:19
Si ricordava che Simon fosse impacciato... ma non ricordava certo così tanto. Gli fece un piccolo sorriso d'incoraggiamento mentre il professore le si sedeva di fronte, sentendosi quasi sollevato alla vista di quella teiera di acqua calda che poteva simboleggiare solo una cosa, ovvero la possibilità di bere dell'ottimo tè caldo. Per non affrontare subito l'argomento "spinoso", Moni decise di fare un po' di conversazione parlando prima della lezione che l'uomo aveva tenuto poco prima.
La ringrazio, ma non è merito mio...cioè...Ha fatto tutto Jasmine, il Pegaso con cui ho stretto subito un rapporto...come dire...stretto... Mi fa piacere che le sia piaciuta...pensavo di non essere all'altezza...si insomma...cioè non che non mi senta...vabbè...
Totalmente incapace di avere rapporti umani, la Bergman aveva ragione.
Pensò la VicePreside di fronte all'evidente imbarazzo e balbettio del docente che sembrava quasi incapace di produrre una frase di senso compiuto, oltre al fatto di non guardarla nemmeno in viso mentre parlava. Monique sospirò lievemente, richiamando in sé tutta la calma possibile: non sopportava troppo le persone così assolutamente timide, era un uomo adulto ed un professore e si presupponeva che tenesse un comportamento più... dignitoso.
Sì, mi hanno informato della sua capacità d'intrecciare rapporti con qualsiasi tipo di animale... da parte mia non posso dire di essere altrettanto brava, ma coi miei animali posso affermare di cavarmela piuttosto discretamente.
Commentò la donna, riempiendosi la tazza di acqua calda e lasciandoci cadere dentro una delle sue miscele preferite - subito dopo quella al gelsomino: lampone, fragola e ciliegia. Prese a mischiarla col cucchiaino, studiando in silenzio colui che aveva di fronte prima di decidere come muoversi; con qualcun altro avrebbe potuto proseguire a chiacchierare un po', ma visto il tipo meglio andare subito al dunque.
Professor McDullan, il motivo per cui lei è qui è il comportamento scorretto e sconsiderato del suo Prefetto, Vergil Cartwright. Cosa mi sa dire di lui, come si comporta in dormitorio?
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da Simon » 16/02/2012, 20:04
Rimase in silenzio ascoltando le parole della Vicepreside, non era ancora abituato a parlare così tanto con una persona della sua stessa età. sospirò quando cominciò ad arrivare al punto della questione... Professor McDullan, il motivo per cui lei è qui è il comportamento scorretto e sconsiderato del suo Prefetto, Vergil Cartwright. Cosa mi sa dire di lui, come si comporta in dormitorio?La osservò per un attimo, inarcando un sopracciglio, ed infine si mise meglio sulla poltroncina, poggiando il thè finito sul tavolino, si morse il labbro inferiore pensando bene alla sua risposta, si schiarì la gola, incrociò le dita delle mani tra di loro ed appoggiò i gomiti sui braccioli della stessa poltrona. Veramente l'ho conosco da poco tempo...purtroppo...però lo trovo un caro ragazzo...sveglio...attivo...sempre pronto a dire...si beh...la sua...infatti mi è sembrato strano quando mi è arrivato il suo Gufo...Un attimo di silenzio ancora prima di continuare. Quale sarebbe questo comportamento scorretto?Le chiese infine attendendo informazioni, non capendo come mai uno dei suoi tassi possa essersi messo nei guai...
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da Monique » 17/02/2012, 13:19
Era molto curiosa di vedere cosa Simon avrebbe risposto riguardo al suo Prefetto: Vergil Cartwright era arrivato da poco a scuola, ma aveva già fatto parecchio parlare di sé; tuttavia era pur vero che il professor McDullan - gentile e benevolo per carattere - aveva avuto modo di conoscerlo meglio essendo della stessa Casata, e per questo Monique lo fissava ora con curioso distacco.
Veramente l'ho conosco da poco tempo...purtroppo...però lo trovo un caro ragazzo...sveglio...attivo...sempre pronto a dire...si beh...la sua...infatti mi è sembrato strano quando mi è arrivato il suo Gufo...
Non mi sarei aspettata una risposta diversa, mi chiedo come si sarebbe comportato trovandosi di fronte una come la Ricciardi, tanto per dire.
Pensò Moni dopo aver ascoltato le parole di lui, naturalmente a favore del suo Prefetto: tuttavia il suo sguardo era sincero, perciò la donna dubitò che il professore stesse mentendo solo per proteggerlo. Il pensiero di uno scontro McDullan-Ricciardi la fece sorridere però, visto che la ragazza di Dragargenteo era ben conosciuta per la sua "viperaggine".
Quale sarebbe questo comportamento scorretto?
Mancato svolgimento della ronda serale e coercizione del fantasma di Mirtilla Malcontenta per ottenere appunti sulle lezioni che si svolgono quotidianamente in classe. Come lei potrà ben immaginare, i fantasmi non sono certo presenti nel Castello per passare informazioni agli studenti, altrimenti docenti come lei, me e tanti altri potremmo anche non essere qui.
Rispose la VicePreside, incrociando le braccia all'altezza del petto per poi puntare gli occhi ghiacciati e penetranti in quelli di lui e perforargli l'anima - o almeno era così che di solito ci si sentiva quando Monique fissava qualcuno.
Spero comprenderà che azioni come queste non possono rimanere impunite, almeno da parte mia: ho richiamato il suo Prefetto nel mio ufficio, arriverà tra poco, ma ci tenevo prima a parlare con lei della questione e ad informarla su ciò che il signorino Cartwright ha combinato. Se lo riterrà necessario, naturalmente, potrà punirlo come meglio crede.
Aggiunse la donna, anche se dubitava fortemente che McDullan sarebbe mai stato in grado di togliere punti a qualcuno. Sospirò appena e poi gli fece un sorriso leggero, meno formale e appena più amichevole.
Per quanto mi riguarda, non c'è altro da dire. Spero di non doverla più richiamare nel mio ufficio per fatti così poco piacevoli.
Si stava congedando? Beh, praticamente sì, alla fine aveva ben compreso che Simon non era tipo da chiacchierate o cose simili e comunque appunto, presto sarebbe arrivato il Prefetto Tassorosso e Monique odiava far aspettare le persone, indipendentemente da chi fossero: sorrise dunque all'uomo e si appoggiò con fare rilassato allo schienale della sedia, facendogli così capire che poteva tranquillamente tornarsene alle sue solite mansioni.
[Fine]
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da Vergil » 03/03/2012, 23:28
| GIOVEDI' - ORE 16:30 |
Quella mattina quasi si stava dimenticando che al pomeriggio si sarebbe dovuto dirigere verso l'ufficio della Vice Preside per parlare di un provvedimento disciplinare legato al comportamento avuto la sera precedente, ma per sua fortuna si era messo un promemoria proprio come segnalibro del testo dell'ultima ora in maniera da potersi ricordare con qualche minuto di anticipo di scattare verso la torre sud e attraversare il corridoio che l'avrebbe condotto fino al luogo stabilito, dove ad attenderlo ci sarebbe stata ovviamente la professoressa di incantesimi, Monique Vireau, la donna più temibile quanto affascinante del castello, o almeno così aveva sentito in giro per la scuola ed aveva potuto constatare abbastanza nel bagno di Mirtilla la sera prima. Tuttavia non era così triste o sconsolato di trovarsi lì, o meglio, di trovarsi a momenti davanti alla docente. Come al solito mostrava a tutto il mondo ed in primis a se stesso di avere un ottimismo ed una serenità invidiabili, che non lasciavano mai che si buttasse giù in nessun modo. Armato di buona volontàe vestito con una semplice maglietta nera, dei jeans blu scuro americano e della scarpe da ginnastica bianche, il giovane Cartwright in men che non si dica e ovviamente puntuale, arrivato davanti alla porta della professoressa e Vice Preside si sistemò meglio lo zainetto di colore giallo sulla spalla ed infine, bussò un paio di volte aspettando che gli si desse il permesso di entrare.
Cartwright, sono qui per lei sa cosa!
Sembrava molto un messaggio in codice simile al dire di parlare di "Tu sai chi", insomma, quella piccola vena di umorismo che almeno per lui non sembrava eccessivamente invasiva. Una volta che Monique avesse deciso per farlo accedere, si sarebbe presentato a lei con un sorriso smagliante e una quanto mai tranquillità negli occhi che lasciava intendere che per lui quello fosse un colloquio si formale, ma non di certo da inquisizione.
Sua eccellenza, buon pomeriggio e mi complimento, la lezione sull'expelliarmus non l'avevo sentita così precisa e chiara alla mia vecchia scuola americana, si vede che sta su tutto un altro piano rispetto al professor Donovan, Lionel Donovan, conosce forse?
Eccolo lì, Vergil, sprizzante energia e chiacchiera come non mai, intento semplicemente a dire quello che pensava senza pensare che in teroia di lì a poco si sarebbe beccato una brutta punizione e quasi di sicuro anche un decurtamento di punteggio per la casata, ma contro ogni possibile previsione, aveva tutto sotto controllo appositamente per fare in modo che i suoi tassetti non venissero intaccati dal suo comportamento a quanto pareva scorretto, ma l'americano non era solito mostrare le proprie idee ed intenti a tutti quanti fino a quando non fosse stato certo che i suoi piano fossero andati a termine senza alcun intoppo. Avanzò di qualche metro aspettando solo il permesso per potersi sedere di fronte a lei, ammirandone la bellezza e la compostezza nello sguardo, due occhi di colore ghiacciato che lo facevano totalmente impallidire, anzi, forse lo lasciavano così di stucco che al momento non riusciva ad avere spazio per spaventarsi o rimanerne un po' atterrito.
Oh, giusto, quasi dimenticavo... chiedo scusa!
Alzò il dito indice come a bloccare l'incedere di qulasiasi inizio di conversazione e si chinò in basso verso il proprio zaino che nel frattempo aveva posato a terra. Vi frugò all'interno velocemente con la linguetta di fuori come intento ad essere il più svelto possibile e non irritare la professoressa, ma quell'attesa durò pochissimi secondi dato che ad un certo punto il viso del ragazzo si illuminò e dalla sacca scolastica estrasse della carta stagnola piuttosto voluminosa che senza ulteriori indugi posò sulla scrivania della Vice Preside aprendola con lentezza fino a svelarne il contenuto.
Me ne porto sempre dietro di tutti i tipi. Durante le lezioni mi tengono il cervello sprizzante di energia grazie agli zuccheri! So che ha finito da poco l'ultima lezione e sarà stremata, ne vuole un po? Magari non si presentano al meglio ma il gusto è assicurato, me li manda di contrabbando un mio vecchio compagno di scuola dalla Svizzera... bianco, al latte, fondente, gianduja e con ripieno alla menta, io li adoro tutti quanti personalmente, favorisca, la prego, favorisca!
Era così spontaneo, allegro, senza il minimo timore di essere preso a colpi di bacchetta per esser stato così naturale con lei, ma non poteva fare in altro modo, non poteva far vedere di essere qualcun altro, no, sarebbe significato mostrare un Vergil diverso da quello sorpreso il giorno prima al bagno di Mirtilla e allora perchè mai dover far punire qualcuno al posto suo, per di più con lo stesso corpo? Una tortura gratuita e inutile no? In teoria adesso si poteva anche cominciare a parlare, difatti a quel punto il ragazzo avrebbe soltanto atteso di avere il permesso di sedersi per rimanere in silenzio ed aspettare la ramanzina, ma qualcos'altro aveva deciso di rovinargli un pochino la piazza e la reputazione, già, un esserino tanto pasticcione e tanto curiosone come lui, infatti ad un certo punto gli occhi di Vergil si posarono sulla finestra non troppo distante dalla poltrona sulla quale era seduta Monique e rimasero interdetti, prima di lasciare che l'americano eseguisse un sorriso un po' imbarazzato mettendosi una mano sulla fronte scuotendo la testa rassegnato, ritornando poi a guardare negli occhi la Vice Preside con aria un po' perplessa e timida, forse per la prima volta da quando era giunto lì dentro a creare scompiglio.
Ecco, non so come dirlo ma, mi deve immensamente scusare, non lo calcolavo affatto ma solitamente quando non mi è vicino gli prendono gli attacchi di panico e riesce a seguirmi ovunque, ma proprio ovunque vada... non è che potremmo farlo entrare? A breve credo che diverrà altrimenti parte integrante della sua finestra, prof...
E se a quel punto Monique avesse voltato lo sguardo per capire di cosa stava parlando il prefetto dei tassi, avrebbe scorto un animaletto buffo come non mai spiaccicato al vetro movente il musino veloce veloce che tremava per il freddo con le zampette ormai quasi del tutto congelate, visto che la bella stagione ancora non era arrivata e in alto per la torre a quell'alta quota di certo non faceva caldo, nemmeno per un essere con il pellicciotto imbottito come lui, si, lui, un piccolo e invadente scoiattolo volante.
Mi sa che se vado avanti così mi scordo anche l'ammissione alla prova generale del club di musica!
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da Monique » 04/03/2012, 17:40
Quasi le 16.30. Monique aveva già parlato con Simon McDullan, responsabile della Casata di Tassorosso, ma senza successo: ciò che aveva compreso, dunque, era che per risolvere il problema alla radice doveva per forza parlare col diretto interessato; e difatti lo stava aspettando nel proprio ufficio, sperando che quantomeno fosse puntuale.
TOC-TOC
Avanti.
Se non altro era puntuale, meglio che niente: Monique lo osservò entrare con quel sorriso in faccia come se non fosse successo niente, e per un secondo si chiese se avesse fatto male Madeline a scegliere proprio il ragazzo per ricoprire la carica di Prefetto di Tassorosso.
Cartwright, sono qui per lei sa cosa!
So bene per cosa è qui, Cartwright. Si accomodi.
Rispose Moni gelidamente, accennandogli la poltrona di fronte alla sua scrivania con un gesto della mano: quel Cartwirght era un tipo particolare, ne era certa, ma sperava che fosse in grado di comprendere come comportarsi in quella scuola.
Sua eccellenza, buon pomeriggio e mi complimento, la lezione sull'expelliarmus non l'avevo sentita così precisa e chiara alla mia vecchia scuola americana, si vede che sta su tutto un altro piano rispetto al professor Donovan, Lionel Donovan, conosce forse?
Ho avuto il piacere di conoscere il professor Donovan durante uno dei miei viaggi, signor Cartwright, e la pregherei cortesemente di rivolgersi a me con l'appellativo "Vice Preside", o "professoressa Vireau". Gli altri soprannomi lasciamoli per i reali, mh?
Replicò la donna con lo stesso tono freddo, puntando gli occhi di ghiaccio sul ragazzo quasi a volergli penetrare l'anima: la prima domanda che le venne spontaneo porsi fu... ma ci è o ci fa? Non sapeva rispondersi ancora, ma una mezza idea su quale delle due fosse l'opzione esatta già ce l'aveva.
Oh, giusto, quasi dimenticavo... chiedo scusa!
Monique si lasciò scappare un piccolo sospiro mentre Vergil iniziava a cercare qualcosa nel suo zaino: la tentazione di scuoterlo fino a fargli riconettere il cervello era alta, ma si doveva trattenere; anche perchè era possibile che il cervello fosse già connesso.
Me ne porto sempre dietro di tutti i tipi. Durante le lezioni mi tengono il cervello sprizzante di energia grazie agli zuccheri! So che ha finito da poco l'ultima lezione e sarà stremata, ne vuole un po'? Magari non si presentano al meglio ma il gusto è assicurato, me li manda di contrabbando un mio vecchio compagno di scuola dalla Svizzera... bianco, al latte, fondente, gianduja e con ripieno alla menta, io li adoro tutti quanti personalmente, favorisca, la prego, favorisca!
... Cartwright...
Mormorò Monique, passandosi una mano sul viso senza saper bene da che parte cominciare: quel ragazzo la prendeva per sfinimento, e si chiese se avesse mai contemplato la carriera di avvocato babbano; di sicuro, vista la parlantina, avrebbe avuto un grande successo. Nel frattempo il ragazzo, forse per la prima volta da quando aveva messo piede nell'ufficio, sembrava a disagio, e la cosa stranì alquanto la donna che però, poco dopo, poté comprenderne la motivazione viste le parole di lui.
Ecco, non so come dirlo ma, mi deve immensamente scusare, non lo calcolavo affatto ma solitamente quando non mi è vicino gli prendono gli attacchi di panico e riesce a seguirmi ovunque, ma proprio ovunque vada... non è che potremmo farlo entrare? A breve credo che diverrà altrimenti parte integrante della sua finestra, prof...
La VicePreside si volse lentamente per osservare la finestra, e quando vide di cosa parlasse Vergil dovette fare un grande sforzo per non scoppiare a ridere, mordendosi con forza l'interno della guancia sinistra: senza dire niente si alzò in piedi e aprì la finestra, cercando - se l'animale gliel'avesse consentito - di prendere il piccolo scoiattolo volante tra le mani per osservarlo con sguardo molto più dolce e rassicurante di prima.
Avevi freddo, eh piccolino?
Sussurrò Moni dolcemente fissandolo dritto negli occhi: non tentò di entrare in connessione con lui perchè era un cucciolo ed avrebbe potuto spaventarlo, si limitò a guardarlo per farlo tranquillizzare e successivamente lo riconsegnò al suo padrone, tornando infine a sedersi sulla poltrona.
Signor Cartwright... riesce a rimanere serio per circa cinque minuti? Vorrei parlare col Prefetto di Tassorosso, e non con un ragazzino che pensa di fare il simpatico perchè usa un paio di battute ed un modo di fare nemmeno troppo divertenti.
L'aveva smontato subito, o perlomeno quello era l'intento di Moni che intrecciò le dita delle mani sulla scrivania e lo fissò dritto negli occhi, sperando che il ragazzo capisse l'antifona e cercasse quantomeno di comprendere cosa lei gli stesse dicendo.
Credo che lei non riesca a comprendere cosa ha fatto per meritarsi di essere qui, perciò lasci che glielo spieghi: in questa scuola ci sono dei Professori, signor Cartwright, professori che usano il loro tempo per insegnare a voi studenti ciò che sanno, per darvi un'istruzione che un giorno possa fare di voi dei grandi maghi. E dormire durante le lezioni per poi chiedere aiuto ai fantasmi della scuola è una mancanza di rispetto che io non posso tollerare.
Tono serio e gelido, ma non perchè ce l'avesse personalmente con Vergil... era il comportamento del ragazzo e la sua mancanza di giudizio a farla arrabbiare, perchè era convinta che avesse davvero molto potenziale.
Se lei vuole seguire la strada più facile, se vuole impegnarsi quel minimo che basta per "sopravvivere", allora le suggerisco di cambiare scuola perchè qui si da' l'eccellenza e la si pretende in cambio. Oltretutto una delle caratteristiche che più rispetto ed ammiro dei Tassi è la loro laboriosità, sarebbe molto triste per me scoprire che in lei essa non è presente.
Moni fece una piccola pausa per riprendere fiato... e per dare tempo a Vergil di assorbire le sue parole e magari dire qualcosa: avrebbe capito il discorso della donna o l'avrebbe messa sullo scherzo anche in quel momento?
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da Vergil » 06/03/2012, 22:49
Non era entrato nemmeno da cinque minuti nell'ufficio della Vice Preside che con molta probabilità l'aveva già ubriacata di parole. Quello in effetti era il suo forte e non pensava affatto di fare soltanto una buona figura con lei, anche perchè sarebbe stato chiedere davvero troppo. La donna infatti si era mostrata rintronata e perplessa già dopo le prime battute e se sperava di averla conquistata un po' grazie alla cioccolata che per altro lei non toccò nemmeno con un dito, ci pensò il suo scoiattolo volante a rovinare tutto. Lo scoiattolo comunque, se non altro fece il buono come sempre andando sulla mano della donna e cominciando a fare un verso che nel linguaggio dei cuccioli somigliva molto al fare le feste contento per non essere stato lasciato al freddo. Subito dopo spiccò un saltino planando proprio sulla spalla di Vergil che immediatamente lo prese e lo mise sopra la propria maglietta cominciando a strofinarlo.
Avanti, forza forza piccolino, fatti riscaldare un poco altrimenti ti prendi uno di quei raffreddori! Ecco qui... strofina strofina strofina... te l'avevo detto che oggi avevo un appuntamento importante con una bella signorina nonché mia superiore e tu mi fai fare queste figure? Ne basta uno nella coppia che fa la figura del fesso! Dai, avanti, torna sulla spalla e fai il buono così posso farmi sgridare come si deve...
E mentre diceva questo, una volta che il piccolo animaletto fu riscaldato dallo sfregamento della maglietta sul suo pelo corto, tornò subito sulla spalla dell'americano, che ora si volgeva di nuovo a guardare Monique rimanendo abbastanza colpito dagli occhi di ghiaccio che possedeva. Mai visti occhi simili. In ogni caso, era il momento della ramanzina o forse della spiegazione, o del giudizio, insomma, era il momento di ascoltare e Vergil quindi, incrociando le braccia al petto e avvicinandosi alla sedia davanti alla scrivania, si sedette intento a sentire ogni parola pronunciata dalla professoressa di incantesimi senza azzardarsi una sola volta ad interrompere, visto che sapeva fare la macchinetta ma era anche in grado di capire quando stare zitto.
Signor Cartwright... riesce a rimanere serio per circa cinque minuti? Vorrei parlare col Prefetto di Tassorosso, e non con un ragazzino che pensa di fare il simpatico perchè usa un paio di battute ed un modo di fare nemmeno troppo divertenti.
Uhm, peccato, ed io che speravo che la simpatia sarebbe un giorno stata la mia arma più forte per conquistare una donna... Va bene, va bene, capisco, il momento è topico, chiudo la bocca e non dirò altro, prego professoressa, non la interrompo.
Credo che lei non riesca a comprendere cosa ha fatto per meritarsi di essere qui, perciò lasci che glielo spieghi: in questa scuola ci sono dei Professori, signor Cartwright, professori che usano il loro tempo per insegnare a voi studenti ciò che sanno, per darvi un'istruzione che un giorno possa fare di voi dei grandi maghi. E dormire durante le lezioni per poi chiedere aiuto ai fantasmi della scuola è una mancanza di rispetto che io non posso tollerare. Se lei vuole seguire la strada più facile, se vuole impegnarsi quel minimo che basta per "sopravvivere", allora le suggerisco di cambiare scuola perchè qui si da' l'eccellenza e la si pretende in cambio. Oltretutto una delle caratteristiche che più rispetto ed ammiro dei Tassi è la loro laboriosità, sarebbe molto triste per me scoprire che in lei essa non è presente.
Un discorso importante e forte, nel carattere e nel tono. Vergil comunque, non ascoltò tutto quello con uno sguardo normale e tranquillo, rilassato, anzi, contro ogni previsione fu la persona con gli occhi più seri e posati che si potesse presentare in quell'ufficio. Per quanto la gente ne potesse dire, il prefetto tassorosso sapeva bene quando era il momento di reagire e farsi vedere ben disposti alla comprensione dei propri errori e dei propri sbagli. Si, gli dava fastidio essere stato beccato, questo avrebbe quindi ritoccato il suo record personale, ma ci avrebbe pensato a tempo debito, in camera sua, o forse davanti ad una bistecca in sala mensa all'ora di cena. Conclusosi quel discorso, Monique Vireau attese una risposta da lui, di qualsiasi genere forse, questo non lo poteva sapere, ma certo era che di sicuro aspettava che lui dicesse una qualunque cosa, e infatti venne accontentata dopo una decina di secondi durante i quali lo scoiattolo emise un versetto particolarmente acuto e Vergil prima si voltò a guardarlo e ad annuire con lui e dopo tornò a guardare la Vice pronto per non farla aspettare oltre.
Anche Rusty concorda con lei professoressa ed io non posso che dare ragione a lui e prima di tutto a lei. Vede però, lei è arrivata cogliendomi su un fatto dandosi una versione approssimativa e non totalmente tendente al reale. Io apprezzo il lavoro dei professori, sono tutti molto simpatici... Beh, se escludiamo Vastnor che non è proprio un gran burlone ma comunque... Io i compiti di storia li avevo fatti, soltanto che un mio compagno, Owens del terzo anno è stato trovato a leggere un fumetto durante orario di lezione e ci hanno tolto venti punti, e così ho pensato di chiedere aiuto a Mirtilla per una domanda facoltativa del compito sulla famiglia Weasley perchè chi poteva conoscere meglio Ron di lei? Lo so che non si potrebbe definire totalmente lavoro di squadra, ma Owens era sotto un treno all'idea di aver fatto perdere i punti alla casata e così come prefetto prima l'ho consolato dicendogli di evitare in futuro e dimostrare impegno facendo qualche ora extra con i professori e dar loro una mano e poi mi sono messo in moto per farlo stare tranquillo che i venti punti li avremmo recuperati in un baleno! Solo che purtroppo poi è arrivata lei con quei capelli che sembrano essere stati trattati dal parrucchiere ogni mattina e quello sguardo elettrizzante e mi ha beccato in pieno... Ok ok non ho scusanti... Alla Cyprus avevo tre specializzazioni: Lavaggio gabinetti, Relegazione testi dei docenti e pulitore di cacche di ippogrifi, così, giusto per darle qualche idea...
E così finì di parlare. Per l'ennesima volta aveva buttato fuori un bel po' di parole ma in fondo per una volta gli erano state seriamente richieste quindi non aveva nulla da rimporverarsi, almeno per quello. Nel frattempo dallo zainetto tirava fuori un pacchetto di cracker e spezzandone uno a metà lo dava al suo scoiattolo che prendendolo e gradendo iniziava a rosicchiarlo felice come non mai mentre con la coda faceva le carezzine sulla guancia e sul collo del padrone, che in risposta gli faceva qualche coccola sulla testolina e i grattini sulla schiena facendolo tremolare tutto in modo buffo.
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Vergil
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da Monique » 06/03/2012, 23:15
Ancora un paio di battute da parte di Vergil, che per fortuna poco dopo capì di aver raggiunto il limite consentito e si zittì così da dar modo a Monique di parlare in tono molto serio e grave: anche il Tassorosso, contro ogni previsione, si mise sull'attenti ed ascoltò le sue parole con occhio vigile, e sicuramente questo faceva piacere alla donna che, alla fine del suo discorso, lasciò modo a lui di parlare.
Anche Rusty concorda con lei professoressa ed io non posso che dare ragione a lui e prima di tutto a lei. Vede però, lei è arrivata cogliendomi su un fatto dandosi una versione approssimativa e non totalmente tendente al reale. Io apprezzo il lavoro dei professori, sono tutti molto simpatici... Beh, se escludiamo Vastnor che non è proprio un gran burlone ma comunque...
Ed un piccolo sorriso spuntò sulle labbra di Moni a quelle parole, sorriso che però riuscì a reprimere subito per tornare seria e professionale di fronte al ragazzo.
Io i compiti di storia li avevo fatti, soltanto che un mio compagno, Owens del terzo anno è stato trovato a leggere un fumetto durante orario di lezione e ci hanno tolto venti punti, e così ho pensato di chiedere aiuto a Mirtilla per una domanda facoltativa del compito sulla famiglia Weasley perchè chi poteva conoscere meglio Ron di lei? Lo so che non si potrebbe definire totalmente lavoro di squadra, ma Owens era sotto un treno all'idea di aver fatto perdere i punti alla casata e così come prefetto prima l'ho consolato dicendogli di evitare in futuro e dimostrare impegno facendo qualche ora extra con i professori e dar loro una mano e poi mi sono messo in moto per farlo stare tranquillo che i venti punti li avremmo recuperati in un baleno! Solo che purtroppo poi è arrivata lei con quei capelli che sembrano essere stati trattati dal parrucchiere ogni mattina e quello sguardo elettrizzante e mi ha beccato in pieno...
Monique a quel punto lanciò un'occhiata di sbieco allo studente, come a volergli intimare di non esagerare troppo, e per fortuna Vergil sembrò capire e si corresse da solo senza bisogno di altri interventi da parte della Vice Preside.
Ok ok non ho scusanti... Alla Cyprus avevo tre specializzazioni: Lavaggio gabinetti, Relegazione testi dei docenti e pulitore di cacche di ippogrifi, così, giusto per darle qualche idea...
Non ho intenzione di punirla, signor Cartwright.
Replicò subito la docente, forse stupendo il ragazzo che aveva di fronte a sé: si alzò lentamente e si avvicinò alla finestra, guardandovici attraverso prima di tornare con gli occhi ghiacciati su di lui, fissandolo con grande intensità.
Non la reputo uno stupido, anzi, a volte penso che lei sia persino troppo furbo per i miei gusti... e credo non ci sarà più bisogno di riprenderla per una cosa del genere, giusto? Insomma, immagino arriverà da solo a capire che in fantasmi non sono dei libri di storia parlanti, e che per le domande facoltative e gli approfondimenti c'è sempre la biblioteca, mi sbaglio forse?
Aggiunse con uno sguardo piuttosto furbetto che lasciava intendere quanto, in realtà, quella conversazione fosse molto meno punitiva e seria del previsto: in effetti era quasi divertente rapportarsi con quel ragazzo, ma non poteva dimenticare il suo ruolo di docente o educatrice, perciò tornò seria molto in fretta.
Signor Cartwright, contrariamente a quello che molti pensano questa non è solo una scuola: una volta usciti da qui si apriranno per voi studenti le porte del futuro, un futuro che spero vi vedrà brillare nel mondo del lavoro in qualsiasi campo decidiate di dedicare la vostra vita, e Hogwarts ha il compito di formarvi non solo culturalmente ma anche a livello etico e morale. Scegliere di aiutare un compagno in difficoltà o triste è encomiabile da parte sua, ma questo non giustifica la scorciatoia che lei ha preso proprio perchè, come ho detto prima, sono certa che sapesse bene di poter trovare tutto il materiale necessario in biblioteca, e anche che il professor Kuran avrebbe potuto indicarle i testi più appropriati per svolgere la domanda se lei glielo avesse chiesto.
Una breve pausa, nella quale Monique si ripromise di parlare con Madeline o chi per lei di come il gene "saggezza" le si fosse cucito addosso da qualche mese a quella parte, e poi riprese per concludere il suo discorso.
E' con la fatica, è con l'impegno ed è con la costanza che un uomo può formarsi al meglio, mago o babbano che sia: ed io spero che lei capirà che se diamo delle regole, se diamo dei vincoli che costringono voi studenti a faticare ed impegnarvi è proprio perchè vogliamo il meglio, per voi. Le nostre porte saranno sempre aperte per raccogliere tutti i vostri dubbi e le vostre incertezze, ma se noi ci impegnamo ad aiutarvi, voi dovete fare altrettanto. Mi auguro di non dover più ripetere questa conversazione. Può andare ora.
Sì, si sentiva soddisfatta di se stessa ed era una sensazione bellissima, perchè erano i momenti come quelli che la facevano sentire un'adulta, che la facevano sentire...
Fiera di essere tua figlia, Rose.
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Monique
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Brianna |
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