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Denver

Messaggioda Bruce » 08/08/2019, 19:32

Tieni, buon appetito compagno di avventure... O compagna?!

In effetti non si era mai chiesto se Ermes fosse maschio o femmina.
Il nome suggeriva il genere maschile ma il colore tutt'altro.
Purtroppo la Creature Magica elettrica non era abbastanza intelligente da capire e rispondere quindi al massimo lo avrebbe poi chiesto direttamente a Cappie.
La simil pecora prese il grosso paio di pile da torcia e se lo portò via per poterlo gustare in tranquillità.
Dopo di che, Bruce e Tiger si spostarono al piano di sotto, nella sala da biliardo.
Al Black non è che facesse particolarmente impazzire come gioco, ma difatti se ne stavano lì giusto per lasciare l'adeguata privacy a Jorge e la O'Neill.

Era preoccupata per me?

Certo, perché dovresti pensare il contrario?

No, così, chiedevo...

L'ho tranquillizzata, non ti conosce abbastanza, non è al corrente delle tue risorse.

Meno male che non lo era nemmeno quel pazzoide!

Deve ringraziare di aver incontrato me e non la Tigre Bianca.

Yvonne probabilmente avrebbe fatto anche peggio, lasciandosi pervadere un po' meno dallo Spirito Ghiacciato e un po' più da quello selvaggio.
Tiger una volta aveva assunto ad una serie di punizioni verso dei disertori e traditori della tribù e non era stato affatto un bello spettacolo.
Eppure, quel tipo di regole facevano sì che ben pochi si permettessero certe uscite di ingegno, standosene buoni e al loro posto.
Ora l'Enigmista, privo delle mani, era fondamentalmente innocuo e reciso anche nella sua voglia di combinare guai.
Avrebbe trascorso il resto dei suoi giorni in qualche cella di massima sicurezza ma con nessun desiderio di evadere ancora.
Il ricordo di quelle mani tagliate sarebbe rimasto indelebile nella sua memoria.

Ma che tu abbia notato c'è del tenero tra il biondino e la nostra MagiInvestigatrice preferita?

Non ho mai detto che fosse la mia preferita, anzi, credo sia la prima che incontro.

Andiamo, è un modo di dire!

Comunque no, sono legati da un profondo legame di amicizia fraterna, l'ho sentito nel loro Spirito.

A-a-a-spetta... Tu puoi sondare lo Spirito e capire quali sentimenti prova una persona verso qualcun altro?!

Se mi concentro adeguatamente, sì.

E... Lo... Hai fatto... Anche... Con qualcun altro... Questo tentativo... Per lei?

No, non sono affari miei. Con lui sono stato costretto dalla situazione, sembrava una persona sospetta.

... Già... Ok... Va bene...

Ho fame.

Tiger non approfondiva. Tiger non interrogava. Tiger si faceva sostanzialmente gli affari suoi.
Era un lato di lui comodo per tanti versi e allo stesso tempo fastidioso per altri.
Bruce non ebbe il coraggio di chiedergli una "verifica" simile su Cappie riferita a se stesso, ma fu davvero tanto, parecchio tentato.
Tuttavia, questo non significava che il Black non fosse dotato di un buon istinto e sesto senso.
Leggeva i segnali del corpo, cercava di interpretarli al meglio e traeva delle conclusioni.
Di contro però se si fidava di una persona credeva ciecamente alle sue parole, cancellando ogni proprio sospetto.

Hai un interesse per lei?

Eh? Io? No, che dici?

Va bene.

Peccato non fosse stata lì presente Amaranta per farsi una grassa risata, dare dell'ingenuo al Black e praticare il terzo grado sul MacGyver.
Bruce non se la sentiva di rivelare quei sentimenti, ritenuti molto acerbi e allo stesso tempo una vera e propria idiozia.
Era come se sentisse già di non poter essere ricambiato, come se una voce dentro di sé lo mettesse in guardia sul fatto di non essere il tipo giusto per la O'Neill.
Dopo quella notte di spettacolare sesso, Caroline Priscilla non aveva voluto più replicare, segno per lui distintivo ed inequivocabile.
Chi non voleva tornare a provare il Black Angus dopo averlo assaggiato?!
Sicuramente una non interessata al contorno del Black Angus, ovvio...

Senti, voglio muovermi un po', ho bisogno di schiarirmi le idee, quasi quasi faccio un salto all'appartamento di Cappie e controllo se è tutto a posto.

Tutto a posto?

Il fanatico potrebbe aver lasciato qualche strana trappola o marchingegno magico ad innesco e ci manca solo che l'abbia vinta anche sotto arresto.

Vengo anche io.

No, ricordi? Deve passare Ingwar a momenti e preferisco tu sia qui per fare gli onori di casa, tanto sai dove mi trovo, se entro mezz'ora non sono qui, preoccupati!

Perfetto, fai attenzione.

Non mancherò...

Afferrò la giacca a vento e si mise il cappellino in testa con il simbolo di una nota squadra di Quidditch, evidentemente la sua preferita.
Uscì di casa abbastanza in fretta con l'intento di stare un po' per conto proprio, metabolizzare l'adrenalina e tenersi impegnato.
Tanto era assai probabile che la conversazione tra la ex Tassorosso e l'ex Delfinazzurro andasse un bel po' per le lunghe.

... Schiarirsi le idee?

Al piano di sopra, intanto, le parole della O'Neill uscivano come un fiume in piena, ascoltato da un Alvares sempre più incredulo e silenzioso.
Aveva deciso di esporre la completa verità, temendo anche di risultare una povera pazza ma sapeva di poter contare sulla fiducia del ragazzo davanti a lei.
Proprio perché ne avevano viste tante lei e Jorge, era più semplice sperare che non la prendesse per una bugiarda di prima categoria.
Questo non significava però assorbire quel racconto con leggerezza, anzi, in alcuni momenti dovette anche fermarla per qualche secondo per poi permetterle di riprendere.
La ragazza parlò ininterrottamente per la bellezza di sedici minuti, li aveva contati tutti il portoghese fissando con aria vuota la sveglia posata sul comodino.
Immagini e flash degli eventi passati scorrevano nella sua mente come mai prima di allora, ricollegandoli a quella narrazione folle ma incredibilmente dettagliata.

So che è molto difficile da credere, ma ti posso giurare sulla tomba di mio padre che tutto ciò che ho detto... È vero.

... Ok.

Questo è stato uno dei tanti motivi per cui io ed Axell ci siamo lasciati, in seguito.
Lui non poteva più stare dietro alla mia vita, ai miei segreti, alle mie bugie e io ora... Ora lo comprendo perfettamente.
Non ho mai raccontato la verità a Vergil per timore di ferirlo... E adesso sarebbe del tutto inutile, anche perché si è felicemente sposato... Con la professoressa Bennet fra l'altro!


Pf, non so se essere più sconcertato dal tuo racconto o da questa notizia!

La buttò un po' sul sarcasmo e sull'ironia, ma il suo tono non poteva alterare in alcun modo lo sguardo vacuo e pensieroso, palesemente sconvolto.
Deglutì, sentendo il bisogno di acqua ma non ce n'era, quindi non fece nulla, si tenne quel bisogno e semplicemente respirò con regolarità, incanalando molta aria.
Trovava ancora troppo complesso replicare, dire qualcosa, essere capace di reagire, avere un comportamento qualsiasi che aiutasse la ragazza a capire costa stesse provando.

Mi sono sempre sentita in colpa per quello che ti è successo, sempre.
Non riuscivo a non pensare che in parte fosse dovuto ai cambi fatti durante la nostra fuga e adesso so che avrei dovuto fidarmi del mio istinto.
Mi dispiace Jorge, mi dispiace che tu abbia passato l'inferno a causa mia e di Vicky...


...

... Non posso restituirti il tempo che hai perso, ma permettimi almeno di aiutarti a non sprecare il prossimo che verrà.
Deve esserci una soluzione per non farti finire di nuovo in prigione...


...

N-non rimanere in silenzio, ti prego...
Dimmi qualcosa... Qualunque cosa...
Insultami se vuoi, perché... Me lo merito...


Anche insultarla avrebbe significato possedere un quadro analitico e obiettivo sia della situazione che dei propri sentimenti.
Sarebbe stato estremamente facile, assolutamente perfetto, qualche urlo, magari pure uno schiaffo o un insulto, ma no, non ce la fece.
Jorge cercava di mettere sul piatto della bilancia quanto fatto da sé e quanto fatto da Cappie, come anche da Victoria stessa.
Gli errori, le cretinate, le idiozie, le bambinate dettate da un carattere ancora troppo immaturo per essere in grado di prendere decisioni sagge.
Ognuno ci aveva messo del suo e dopo quel breve periodo in prigione si era reso conto che alle volte l'animo umano celava lati talmente tanto bui da non vedere mai realmente la luce.
In un certo senso, c'era qualcosa nella verità espressa da Cappie che lo aveva catturato, che lo aveva influenzato e che forse lo aveva spinto a credere più in se stesso.

... Hai detto che in quel futuro visto da voi due, io ero una persona stabile, buona.

Che teneva a bada perfettamente quel demone interiore che sembrava ogni tanto spingerlo verso la tentazione al peccato.

Ma è anche vero che io ho scoperto di avere un problema diverso, che non si limita al semplice tenere a bada un impulso negativo, bensì un vero e proprio corpo estraneo.

Quindi il Jorge incontrato da Cappie e Vicky nel futuro alternativo non aveva mai saputo del batterio, credendo fermamente in un proprio problema.
Aveva lottato sostanzialmente contro una creatura magica dentro la sua mente cercando di alimentarla quanto meno possibile usando la propria forza di volontà a non combinare guai.
Si era praticamente castrato la vita in più di una occasione vedendo se stesso come il problema e non un fattore capace di essere messo a tacere in un modo molto più costante.

... In altre parole, toccare il fondo, combinare quel disastro, finire in prigione, mi hanno portato verso una comprensione che il me stesso del tuo futuro non aveva.

Non stava vedendo la cosa come una notizia eccezionale o almeno non pareva essere chissà quanto felice.
Forse da un lato stava cercando sia di dare una valida motivazione a se stesso per non crollare, sia una altrettanto valida alla O'Neill per non crocifiggersi come al suo solito.
Gli vennero istintivamente gli occhi lucidi, si alzò in piedi di scatto, poi, colpito da una specie di raptus folle, diede una spinta alla sedia, gettandola a terra.

PERCHÉ C***O ME LO HAI TENUTO NASCOSTO?!
PERCHÉ C***O HAI DOVUTO TENERE PIÙ FEDE AD UNA PROMESSA CON VICTORIA CHE ALLA AMICIZIA CON IL TUO MIGLIORE AMICO? TUO FRATELLO?!
LEI MI HA SEMPRE VISTO COME UNA SPECIE DI RIFIUTO MALIGNO E TU LE HAI PERMESSO DI FARTI CREDERE LA STESSA COSA!
... ANZI SAI CHE TI DICO, SONO ANCHE IO UNA M***A PERCHÉ TE L'HO PERMESSO COME LEI, FACENDO UNA CAZ***A DIETRO L'ALTRA PER COLPA DI QUESTO MALEDETTO COSO CHE HO IN TESTA!
O FORSE STO SOLO FACENDO LO SCARICA BARILE, PERCHÉ SE IL ME DI QUEL FUTURO CI É RIUSCITO EVIDENTEMENTE PUÒ ANCHE ESSERE UN FATTORE DI VOLONTÀ, VOLONTÀ CHE IO NON HO AVUTO...
MA SE TU ME LO AVESSI DETTO... SE TU TI FOSSI FIDATA DI ME, SE TU AVESSI APERTO QUELLA BOCCACCIA E RACCONTATO OGNI COSA IO... IO... IO...


Già, lui cosa? Avrebbe immediatamente cambiato atteggiamento? Avrebbe captato subito la presenza del batterio nella sua testa?
Oppure avrebbe continuato dandole della scema, allontanandosi ancora più da lei e facendola allontanare a sua volta?
In nessuno scenario per il portoghese le cose andavano meglio ma in ogni caso avrebbe voluto che, come Vicky aveva fatto con il fidanzato fregandosene dell'accordo, Cappie lo avesse fatto con lui.
In quel momento si sentì perfino più importante di Axell, da mettere al primo posto in una situazione simile, pur non avendone chissà quanto il diritto.
Svuotato da quella scenata e quelle urla, ciondolò lento fino al letto dov'era seduta la sorellina, cadendo quasi a peso morto seduto.
Sentiva le lacrime rigargli le guance e probabilmente era la prima volta che accadeva come una fonte di antistress piuttosto che un sentimento di dolore o risentimento reale.

... Era l'unica cosa che la faceva sentire vicina a sua madre.
L'unico dettaglio importante che le permettesse di non soffrire così tanto della sua morte.
Ha voluto mantenere le proprie sembianze, chi altri avrebbe fatto l'opposto?


Era più una domanda retorica che rivolta effettivamente alla propria interlocutrice.
Adesso la sua voce era spenta e rotta da una serie di gracchi amareggiati e sofferenti.
Il cuore gli batteva nelle tempie, il petto faceva male, forse aveva una esagerata acidità di stomaco data da tutta quell'ansia e quel trauma.

Una parte di me però dice ugualmente di non perdonarla.
Come la stessa parte mi sta dicendo di non perdonare te.
I diretti interessati della faccenda sarebbero dovuti essere interpellati, forse anche Brianna, addirittura.
Ma come hai detto tu, ormai sarebbe inutile, è trascorso troppo tempo, a che pro rendere nota una verità così pericolosa e fragile?
... No, non servirebbe più a nulla.
Dov'è ora Victoria?


Non che fosse interessato a raggiungerla per dirgliene quattro, fu forse solo una domanda di circostanza, un quesito per deviare momentaneamente la strada della conversazione.
Purtroppo della Randall non si avevano notizie da un bel po' e Cappie in primis poteva giurare di non averla più sentita da settimane, addirittura dal matrimonio di Vergil e Martha.
Jorge annuì, restando fisso in quella posizione, incurvato con la schiena, le mani giunte, gli occhi gonfi.

... Ho bisogno di riposare, credo che chiuderò gli occhi per un po'.
Vado nella stanza che mi ha messo a disposizione Bruce.
Il sonno mi aiuterà a ragionare meglio su tutto, scusami...


Si alzò in piedi un po' a fatica, con l'evidente stanchezza data non solo dagli eventi trascorsi, ma anche dalla storia appena sentita.
Qualora Cappie lo avesse esortato a voltarsi, ascoltare anche solo un'altra parola, il portoghese le avrebbe chiesto il favore solenne di lasciarlo andare.
Uscì da quella camera, rivolgendosi verso la fine del corridoio, lì dove la stanza con un letto comodo e due cuscini lo aspettavano.
Praticamente, non appena messo il corpo sul materasso, la sua mente crollò inesorabile e Jorge iniziò da subito a dormire profondamente.
Esausto, in parte distrutto, necessitava di quelle ore capaci di ripristinare sia le energie fisiche che mentali.
Probabilmente al termine di quei sogni od incubi, sarebbe stato realmente in grado di fornire una sentenza univoca nei confronti di tutto e tutti.

Zzzzzz...

La flebo di anti tossina era da poco terminata ed oltre alle energie, inevitabilmente Cappie avrebbe sentito tornare anche appetito, sete e desiderio, suo malgrado.
Purtroppo quel gas, pur non dovendo più durare in eterno, avrebbe proseguito ancora per parecchio ad infestare i suoi sensi e i suoi ormoni.
Fortunatamente, la condizione attuale psicologica l'avrebbe aiutata a tenere i piedi per terra e a reprimere eventuali bisogni esageratamente sfrenati.
Alla ragazza non restava che scendere dal letto e andare al piano di sotto per recuperare qualcosa di sostanzioso da mangiare e tanta acqua da bere.
La bocca infatti era impastata e lo stomaco brontolava chiedendo sostanze molto più solide di quel liquido ricevuto per sei ore in vena.
Arrivata alla zona salotto, comunque, ella non avrebbe trovato praticamente nessuno, sentendo per altro anche un preoccupante silenzio.
Le voci di Bruce e Tiger erano assenti, Ermes dormiva beatamente sopra una poltrona e l'unico accesso esterno aperto di casa era la porta finestra.
Lì fuori, fortunatamente, si trovava l'unica traccia di vita oltre a lei, la Creatura Magica e Jorge dentro quella casa.
Ingwar guardava l'orizzonte, appoggiato alla ringhiera.
Quando girò il capo ed intercettò la figura della O'Neill, le riservò quello che poteva somigliare ad un mezzo sorriso rassicurante.

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Ella avrebbe potuto prendere dal MagiFrigo del migliore amico qualsiasi cosa per tapparsi lo stomaco, tanto era sicura che non si sarebbe offeso.
Certo, di lì a poco avrebbero ordinato il famoso pranzo a domicilio, ma perché non mettere un freno a quel tremendo brontolio continuo e irritante?
Una bottiglia da un gallone di acqua fresca e leggermente frizzante faceva capolino sul lato destro, poco sotto il ripiano con il burro e le uova.
Da buon elettrodomestico magico americano, era di dimensioni belle enormi, contenente davvero di tutto ed in larghe quantità.
Se il Duellante Magico si trovava lì e non era corso ad avvertirla di chissà quali disastri, evidentemente non c'era troppo da preoccuparsi.
Magari Angus e Tiger si erano recati direttamente da soli da un ristorante per comprare qualcosa.

... Tiger ha raggiunto Bruce a casa tua.
Mi ha detto che stanno controllando che non ci siano sorprese lasciate dal tipo che avete fatto arrestare.
Saranno di ritorno a breve...


Questa sarebbe stata la spiegazione, nel caso in cui la O'Neill avesse raggiunto la montagna affacciata al balcone.

Tiger mi ha raccontato per sommi capi cosa ti è successo.
Ve la siete vista proprio brutta.
Immagino ti ci vorrà un bel po' prima di riprenderti del tutto...


Non la conosceva, non sapeva quanto fosse parzialmente abituata a determinate pressioni psicologiche e a determinati risvolti catastrofici nella vita.
Ingwar era un perfetto sconosciuto ma Tiger gli dava fiducia e rispetto, motivo per cui forse la ex Tassorosso poteva ritenersi tranquilla nel comunicare con lui.
Senza considerare che fortunatamente le era concesso pure parlare di Elemento, Gilde e compagnia bella, senza doversi mordere la lingua.

Quel coso laggiù che dorme è tuo?
Mai visto niente di simile...
... Non che andassi una spada in CDCM, lo ammetto.


L'aria non era particolarmente gelida, si stava relativamente bene e i raggi del Sole scaldavano il giusto, pur non essendo ancora bella stagione.
C'era una strana pace nell'aria, strana più che altro dopo l'intero casino vissuto nelle ultime ore dalla biondina.
Quell'inaspettato attimo di pace apparente che quasi entrava in contrasto con le sue normali abitudini caotiche.
Sì, certo, l'inquietudine, la paura per il responso finale del portoghese era naturale ed ovvio.
Jorge avrebbe fatto nuovi conti e considerazioni solo una volta sveglio, ma nel frattempo Cappie non poteva permettersi di restare chiusa in se stessa.
Intanto dal naso di Ermes sbucavano delle bolle che salivano in alto e scoppiavano in piccoli lampi elettrostatici bluastri.

... Dai, spartisci il bottino va', qui mi sa che vedremo il pranzo per le quattro del pomeriggio!
E se nel frattempo ti va di parlare fai pure.
Hai freddo? Possiamo rientrare, non è un problema...
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Bruce
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Messaggioda Caroline Priscilla » 10/08/2019, 19:51

Mentre Tiger e Bruce parlottavano fra di loro, decidendo che cosa mangiare, Cappie si ritrovava ad affrontare una delle conversazioni più difficili di tutta la sua vita. Decidere di dire la verità a Jorge riguardo il viaggio nel tempo era uno degli atti più coraggiosi e ribelli che potesse compiere. Coraggioso perché non poteva sapere dopo quella conversazione che reazione avrebbe avuto l'amico e ribelle perché stava infrangendo una promessa fatta a Victoria e non con uno qualunque, bensì proprio con il ragazzo più odiato dalla Randall stessa. Era stanca però la O'Neill di lasciarsi influenzare da ciò che diceva Vicky. Lei era stata la prima a non tener fede a quel patto, raccontando ogni cosa al Wheeler e senza nemmeno consultarsi prima con la migliore amica. A differenza della Fulmen, la Terran non si era fatta problemi di alcun tipo, lasciando l'irlandese nell'ignoranza fino a quando anche ella non esplose, raccontando tutto al proprio fidanzato, un fidanzato che purtroppo non era riuscito a gestire la verità. Aveva detto tutto nel momento sbagliato Cappie e ne aveva pagato le conseguenze perdendo per sempre Axell. Un dolore che aveva superato a fatica e solo dopo del sesso taumaturgico, che l'aveva in parte liberata da quel sentimento ancora per troppo tempo rimasto sepolto e legato al Cartwright. Adesso però le si stava presentando l'occasione di fare la cosa giusta, di raccontare ogni cosa all'unica vittima di quella vicenda. Che almeno all'inizio parve prendere bene la notizia, riuscendo a reagire in maniera piuttosto calma e pacata.

... Hai detto che in quel futuro visto da voi due, io ero una persona stabile, buona.

Eri riuscito a trovare un modo per mantenere sotto controllo il tuo... Be', diciamo il tuo lato oscuro.

Ma è anche vero che io ho scoperto di avere un problema diverso, che non si limita al semplice tenere a bada un impulso negativo, bensì un vero e proprio corpo estraneo.

Ma avevi anche subito una botta maggiore, io non ti rivolgevo la parola, Vicky non ti rivolgeva la parola e questo deve averti spinto a cercare una soluzione al tuo problema credendo che fosse... Solo tuo...

... In altre parole, toccare il fondo, combinare quel disastro, finire in prigione, mi hanno portato verso una comprensione che il me stesso del tuo futuro non aveva.

A questo punto... Sì, direi proprio di sì...

Sapeva che quella fosse la calma prima della tempesta. Aveva affinato abbastanza le sue doti investigative da comprendere quando una persona era arrivata al limite e fosse pronta ad esplodere. Gli occhi lucidi furono il primo segno che la crepa ormai si era spaccata del tutto; l'alzarsi in piedi, provando a contenere l'emozione dilagante, un altro segno che a breve l'ex-Delfino sarebbe scoppiato. Si diceva Cappie di tenersi pronta a tutto, anche a ricevere degli insulti pesanti da parte del portoghese, ma la verità era che non lo aveva mai visto così tanto arrabbiato, frustrato e deluso come in quel momento, quando la sfuriata arrivò di colpa facendola sentire piccola piccola come un vermicolo.

PERCHÉ C***O ME LO HAI TENUTO NASCOSTO?!
PERCHÉ C***O HAI DOVUTO TENERE PIÙ FEDE AD UNA PROMESSA CON VICTORIA CHE ALLA AMICIZIA CON IL TUO MIGLIORE AMICO? TUO FRATELLO?!
LEI MI HA SEMPRE VISTO COME UNA SPECIE DI RIFIUTO MALIGNO E TU LE HAI PERMESSO DI FARTI CREDERE LA STESSA COSA!


NON POTEVO DIRTELO!
DOVEVA ESSERE UN SEGRETO DA MANTENERE FRA ME E LEI, NON POTEVO PREVEDERE CHE COSA... CHE COSA SAREBBE SUCCESSO!


... ANZI SAI CHE TI DICO, SONO ANCHE IO UNA M***A PERCHÉ TE L'HO PERMESSO COME LEI, FACENDO UNA CAZ***A DIETRO L'ALTRA PER COLPA DI QUESTO MALEDETTO COSO CHE HO IN TESTA!
O FORSE STO SOLO FACENDO LO SCARICA BARILE, PERCHÉ SE IL ME DI QUEL FUTURO CI É RIUSCITO EVIDENTEMENTE PUÒ ANCHE ESSERE UN FATTORE DI VOLONTÀ, VOLONTÀ CHE IO NON HO AVUTO...
MA SE TU ME LO AVESSI DETTO... SE TU TI FOSSI FIDATA DI ME, SE TU AVESSI APERTO QUELLA BOCCACCIA E RACCONTATO OGNI COSA IO... IO... IO...


JORGE!
Io... Io non avevo la minima idea che le cose sarebbero andate in questo modo...


Anche a lei vennero gli occhi lucidi. Non era arrabbiata con il portoghese, ma solo con sé stessa, per essere stata così sciocca da non voler seguire il proprio istinto, da decidere che il suo migliore amico fosse sempre stato una m***a, senza dargli mai il beneficio del dubbio. Aveva permesso davvero a Victoria di circuirle il cervello e dove l'aveva portata tutto questo? A mantenere i rapporti con un'amica che alla fine se n'era fregata di lei, del suo rapporto instabile con il proprio fidanzato, impedendole di parlare, per timore forse che tutti la giudicassero colpevole.

... Era l'unica cosa che la faceva sentire vicina a sua madre.
L'unico dettaglio importante che le permettesse di non soffrire così tanto della sua morte.
Ha voluto mantenere le proprie sembianze, chi altri avrebbe fatto l'opposto?


IO avrei fatto l'opposto, IO, IO, C***O IO!
Esistono forze superiori a noi, forze che non conosciamo e che... che regolano il mondo in un eterno Equilibrio.
Non si trattava di un ricordo futile che avrebbe avuto conseguenze minori, quasi trascurabili, no!
Si t-trattava di un evento importantissimo, cruciale, che avrebbe sconvolto e scombussolato tutti noi!
Non era solo per te... Ma anche per Vergil, per Axell, per Brianna, per s-suo padre...
Victoria si è comportata da egoista e sconsiderata... Ha pensato solo al proprio tornaconto personale, e anche dopo non ha provato il minimo... senso... di colpa...
... Non voglio scaricare tutta la colpa su di lei, non voglio passare per quella innocente ma... Trama, ha cambiato le sorti del tempo a venire, ha sconvolto ogni cosa e l'ha passata liscia...
Mentre io mi dannavo per tutti coloro che erano stati colpiti dal suo egoismo, mi dannavo per te...


Non era l'unico Alvares ad aver bisogno di uno sfogo. Anche a costo di passare per quella che si vittimizzava, Cappie aveva bisogno di buttare fuori quelle parole che aveva sempre tenuto dentro di sé, mantenuto nascoste, per non rovinare quello che di bello c'era fra lei e la Randall. Aveva cercato di mantenere un'amicizia che però presentava troppe falle. Victoria non pensava agli altri; Victoria pensava solo a sé stessa e Cappie era stanca di giustificarne il comportamento, per quanto umano potesse essere. Se solo si fosse mostrata un po' più contrita, la O'Neill avrebbe continuato a stare dalla sua parte. Ma la mancanza di empatia della ex-Dragargenteo l'aveva completamente distaccata dalla sua più fedele alleata.

Una parte di me però dice ugualmente di non perdonarla.
Come la stessa parte mi sta dicendo di non perdonare te.


Jorge...

I diretti interessati della faccenda sarebbero dovuti essere interpellati, forse anche Brianna, addirittura.
Ma come hai detto tu, ormai sarebbe inutile, è trascorso troppo tempo, a che pro rendere nota una verità così pericolosa e fragile?
... No, non servirebbe più a nulla.


Era troppo rischioso anche all'epoca...
L'unica cosa che non dovevamo fare era cambiare quell'unico, stupido momento...


Dov'è ora Victoria?

Non lo so...

Sparita dalla circolazione. Partita, fatto le valigie e se ne era andata, alla ricerca delle proprie avventure, dei propri reperti, dei propri tesori. Non era nemmeno riuscita a confessargli di aver bisogno del suo aiuto, Cappie, dopo quello che era accaduto. Era a conoscenza che una delle ricerche a cui stava lavorando sua madre riguardava un oggetto prezioso che serviva alla O'Neill, ma in che modo dirglielo quando la fiducia ormai era venuta a mancare? Non conosceva dove si fosse diretta la Randall, sapeva solo che se ne fosse andata, senza nemmeno salutarla a dovere.

So solo che dopo il diploma all'Accademia a Cipro è partita per... Boh, non lo so nemmeno io...

... Ho bisogno di riposare, credo che chiuderò gli occhi per un po'.
Vado nella stanza che mi ha messo a disposizione Bruce.
Il sonno mi aiuterà a ragionare meglio su tutto, scusami...


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Non rispose nulla, lasciando Alvares libero di andare via mentre lei rimaneva lì, da sola, con ancora la flebo attaccata al suo braccio. Non scoppiò in un pianto dirotto perché sapeva che quello sarebbe stato comportarsi da stupida. Aveva combinato un danno e la sua sofferenza non era niente paragonabile a ciò che aveva passato il portoghese. Ma le lacrime scorrevano ugualmente sul suo viso, in un pianto mesto e silenzioso, mentre ferma nel suo letto, Cappie rimaneva con lo sguardo fisso nel vuoto, attendendo solo che la soluzione attaccata al suo braccio si esaurisse. Sospirava piano e lentamente, sperando che in quel momento né Bruce né Tiger entrassero all'interno della stanza. Sarebbe stato difficile, se non impossibile spiegare perché stesse piangendo e non aveva voglia di sprecare altro fiato su quella questione.
Per fortuna nessuno dei due si fece vedere, anzi da un lato era davvero strano, perché la O'Neill non riusciva nemmeno a sentire le loro voci. Non appena la flebo terminò tutto il liquido al suo interno, l'irlandese decise di alzarsi e di raggiungere per prima cosa il bagno. Di soppiatto, per non farsi vedere, espletò le funzioni corporee primarie, si sciacquò per bene la faccia, bevve anche qualche sorso d'acqua dal rubinetto per togliersi il sapore allappato che aveva in bocca. Tuttavia il suo stomaco necessitava di qualcosa di molto più sostanzioso, anche perché tutte quelle emozioni non solo avevano messo un grande appetito addosso a Cappie, ma l'avevano anche parzialmente indebolita. Un lieve bruciore nella zona inguine le ricordava che gli effetti di quel maledetto gas erano ancora in circolo, ma la condizione psicologica dell'irlandese la manteneva con i piedi ben piantati a terra. Non aveva avuto voglia di indossare le scarpe, per questo motivo scese scalza, con solo i calzini a proteggerle i piedi. Indossava ancora i vestiti dell'altro giorno, un paio di jeans ed una maglietta ormai stropicciata dopo aver passato tutte quelle ore a dormire.
Quando arrivò nella zona salotto, al piano inferiore, una calma ed un silenzio indescrivibili l'accolsero, rendendola in un primo momento piuttosto rilassata. Poi però il silenzio divenne... Troppo silenzio. Ma dove erano finiti Bruce e Tiger? Ermes dormiva beatamente sul divano e Cappie gli si avvicinò, per dargli un'altra carezza ed una musata affettuosa. L'unica porta aperta in tutta la casa era quella che si affacciava su una balaustra, dove Cappie intravide una presenza in un primo momento sconosciuta. Si avvicinò quatta, di qualche passo, maledicendosi per non aver preso la bacchetta dal comodino e rimangiandosi poi le maledizioni quando Ingwar si voltò versò di lei, sorridendole in un modo stranamente... rassicurante.

... Tu?

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... Tiger ha raggiunto Bruce a casa tua.
Mi ha detto che stanno controllando che non ci siano sorprese lasciate dal tipo che avete fatto arrestare.
Saranno di ritorno a breve...


Ho capito... Grazie per... L'informazione.

Cercò di allontanarsi subito, arrivando in zona cucina. Non solo perché stava morendo di fame e aveva bisogno di tappare lo stomaco con qualcosa di sostanzioso, ma anche perché temeva che per effetto del gas Cappie provasse nei confronti del ragazzo un'attrazione fisica piuttosto deleteria. Sapeva che Bruce non si sarebbe risentito se avesse toccato qualcosa dal suo frigo, anche perché era disposta a ricomprargli tutto. Per prima cosa però, la ragazza prese un gallone di acqua frizzante fresca, versandosela in un bicchiere e riempiendola fino all'orlo, prima di mandarla giù. Quella sete sembrava non volersi appagare mai, ma anche la fame non era da poco. Sapeva dove il MacGyver tenesse le fette di pane e la Nutella, e fu lesta a prepararsi due sandwich con dentro tanta, tanta crema di nocciole. Il suo bisogno di zuccheri era sempre molto alto e dopo il primo morso al panino si sentì subito meglio. Questo la rese più coraggiosa e la spinse ad affacciarsi anche lei sul balcone, offrendo al grosso ragazzone un morso del suo spuntino.

Tiger mi ha raccontato per sommi capi cosa ti è successo.
Ve la siete vista proprio brutta.
Immagino ti ci vorrà un bel po' prima di riprenderti del tutto...


Non è la prima cosa folle che mi succede, ormai ci sono abituata...

Rispose, cercando di non soffermarsi sulla figura imponente e prestante di lui, che poteva solo aggiungere altra carne sul fuoco. Per fortuna si sentiva ancora destabilizzata dalla conversazione con Jorge, altrimenti sarebbero fioccati i pensieri pornografici sul proprietario del Masters of Magic. Davvero niente male come nome, piuttosto promettente. L'idea di rinforzarsi anche nei duelli magici le faceva gola, ma in quel momento preferì non concentrarsi su nulla, se non sulla pace che regnava lì, una pace che Cappie cercava disperatamente di ritrovare anche dentro di sé.

Quel coso laggiù che dorme è tuo?

Si chiama Ermes e... Sì, è mio.

Mai visto niente di simile...
... Non che andassi una spada in CDCM, lo ammetto.


Ermes è unico nel suo genere...

Disse con affetto e una nota più dolce la O'Neill, rivolgendo alla sua strana pecorella elettrica uno sguardo molto affettuoso. Per fortuna che il suo piccolino stava bene, ne passavano sempre tante ma mai le era capitato di mettere così tanto in pericolo la sua vita. Se fosse successo qualcosa a lui, se fosse successo qualcosa a chiunque di loro Cappie non se lo sarebbe mai perdonato e per un istante la ragazza strinse il pugno, cercando di bloccare la rabbia che cresceva in lei. Adesso ciò che il Black aveva fatto ad Oldrich non le pareva poi così sbagliato, anzi per qualche istante fantasticò sull'idea di poter combinargli di peggio per aver osato sfidarla così tanto.

... Dai, spartisci il bottino va', qui mi sa che vedremo il pranzo per le quattro del pomeriggio!
E se nel frattempo ti va di parlare fai pure.
Hai freddo? Possiamo rientrare, non è un problema...


Sei stranamente gentile, lo sai?
Stranamente perché quando ti ho visto la prima volta be'... Davi un'impressione... Diversa, ecco!
Non negativa, solo più dura.
... È un contrasto piacevole.


Condivise volentieri metà del proprio panino con il Vogt, rimanendo ancora un po' appoggiata con i gomiti sulla balaustra. Tracce di Nutella le sporcavano gli angoli delle labbra, che ella sapientemente leccava via, mentre fissava persa l'orizzonte di fronte a sé.

Non ho freddo, anzi, sento proprio il bisogno di sentire un po' di vento sulla pelle.

Dava sollievo agli occhi arrossati di pianto, non la faceva pensare troppo a Jorge e al suo responso, ma al tempo stesso la faceva riflettere su come aiutare il suo migliore amico. Dopo il guaio che gli aveva combinato era la soluzione migliore potergli concedere una seconda opportunità e forse sapeva a chi poteva chiedere. Il portoghese necessitava di un cambio totale di identità e di viso. Una Polisucco, possibilmente potenziata, se non addirittura permanente. Il traffico di identità che aveva sventato insieme a Ethan ed Hank le stava dando l'idea su quello che avrebbe potuto fare per il ragazzo... Senza ovviamente rapire e poi abbandonare coloro che avrebbero fornito una nuova identità ad Alvares. Sapeva a chi avrebbe potuto chiedere per certe questioni, ma doveva raggiungerlo a casa quanto prima possibile. Nel frattempo avrebbe chiesto a Bruce di ospitare per qualche giorno Jorge, in maniera che fosse al sicuro mentre lei definiva tutti i dettagli.

Devi essere una persona degna di fiducia per Bruce e Tiger, se ti hanno raccontato ogni cosa senza problemi.
Li conosci da molto?
Siete amici?


Lei stessa nutriva molta fiducia in entrambi, per questo motivo non aveva temuto che Ingwar potesse rappresentare un pericolo nel sapere la verità. Ascoltò l'eventuale risposta del ragazzone, finendo a piccoli morsi il suo panino. Aveva portato con sé il bicchiere pieno d'acqua, mandandolo giù e sentendo il sapore dolciastro della crema di nocciole in bocca. Quanta voglia aveva di fuggire lontano, via da lì. E quanta voglia aveva di rimanere, invece, di proseguire il proprio rapporto con Jorge.
E poi c'era quella voglia che infiammava le sue zone intime, quelle che Cappie stava cercando di ignorare, concentrandosi solo su cose del tutto normali. Ermes dormiva alla grande, facendo delle simpatiche bolle elettrostatiche col naso che fecero sorridere la O'Neill quando si voltò a fissarlo. Mentre qualche lacrima di commozione puntava a voler uscire fuori, prontamente scacciata dalla stessa irlandese.

Posso chiederti come mai sei qui?
Ti hanno chiamato loro oppure dovevi venire di tua spontanea volontà?


Purtroppo per quanto si sforzasse, ogni tanto qualcosa sfuggiva al suo controllo, e quelle due parole particolari fecero ben sorgere nella mente della Ignis scene non troppo caste e pure. Le guance le si arrossarono di colpo e la ex-Tassorosso distolse lo sguardo, come se ella avesse detto qualcosa in un evidente doppio senso.

Sì, insomma, forse avevi qualcosa da fare...
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Messaggioda Tiger » 10/08/2019, 23:43

... Tiger ha raggiunto Bruce a casa tua.
Mi ha detto che stanno controllando che non ci siano sorprese lasciate dal tipo che avete fatto arrestare.
Saranno di ritorno a breve...


Ho capito... Grazie per... L'informazione.

Mi trovi qui.
Teoricamente non mordo...


La fece rientrare con quella frase abbastanza ironica, tornando a fissare il paesaggio di fronte a sé.
Ingwar era ancora una figura piuttosto sconosciuta e misteriosa per la O'Neill, avendolo visto appena di sfuggita nella giornata precedente.
Era possente, massiccio, praticamente al pari di Tiger con ben pochi millimetri di altezza in meno che ne decretavano una stazza pressoché simile.
La sua voce era profonda ed usciva fuori ad un volume piuttosto alto, o forse sarebbe stato meglio dire altisonante.
Sembrava quasi che non fosse capace di un sussurro, al contrario del Black che spesso e volentieri parlava usando una tonalità più bassa e graffiante.
Sì, indubbiamente quel tipo di parlato del Vogt era facilmente riconducibile ad un altro biondo, occhi chiari, tutto muscoli e sportivo di conoscenza della ex Tassorosso.

Tiger mi ha raccontato per sommi capi cosa ti è successo.
Ve la siete vista proprio brutta.
Immagino ti ci vorrà un bel po' prima di riprenderti del tutto...


Non è la prima cosa folle che mi succede, ormai ci sono abituata...

Ci sei abituata?
Dì un po', quanti anni hai?


Si soffermò a fissarla con attenzione, assottigliando lo sguardo un po' a presa in giro, ma bonaria, non certo maligna.
Caroline Priscilla aveva appena 23 anni e parlava come se ne avesse dieci in più, per la miseria.
Però a dire il vero era facile accorgersi della particolarità di quella ragazza, a cominciare dalle Creature Magiche che si portava appresso.
Ermes era infatti più unico che raro e pur apparendo come innocuo o semplicemente carino, celava in sé un gigantesco potere.
Bruce si era salvato anche grazie a lui, non c'era da dimenticarlo, i due avevano formato proprio una bella squadra di evasione.
Cappie poteva star sicura che in futuro il suo animaletto elettrico da compagnia avrebbe ormai visto il MacGyver come una figura positiva verso la quale essere affezionati.

... Dai, spartisci il bottino va', qui mi sa che vedremo il pranzo per le quattro del pomeriggio!
E se nel frattempo ti va di parlare fai pure.


Sei stranamente gentile, lo sai?

Stranamente?

Stranamente perché quando ti ho visto la prima volta be'... Davi un'impressione... Diversa, ecco!
Non negativa, solo più dura.


Aaahhh...

... È un contrasto piacevole.

Dentro la palestra sono sia proprietario che insegnante, il mio deve essere un atteggiamento per forza diverso...
... E poi capita spesso che qualche allievo mi faccia venire i cinque minuti!


La Nutella non rientrava esattamente nel suo massimale metodo di dieta ma volle ugualmente fare quello strappo.
Bruciava parecchio durante la giornata ed il suo metabolismo in fondo era piuttosto svelto, doveva ammetterlo.
Avvicinò la destra per farsi porgere una parte dello spuntino e la biondina poté accorgersi di quanto fosse grossa quella mano.
Le dita erano veramente grandi, ma non tozze, in quanto anche la lunghezza era considerevole.
La superficie in generale dell'arto era un po' ruvida, con qualche callo qua e là dato dall'uso intensivo di macchinari ginnici.
Praticamente una bacchetta di dimensioni standard sarebbe apparsa quasi uno stuzzicadenti tenuta da una mano simile.

Insomma, per farla breve, tendo ad essere duro e ad incutere timore solo in momenti specifici.

Nella mente della MagiInvestigatrice potevano formarsi immagini che tutto prendevano in esame meno che i momenti di allenamento o di lavoro.
Purtroppo era il gas ancora in corpo a farle un pessimo effetto e per un bel po' doveva farsene una ragione: sarebbe stata più suscettibile e influenzabile intimamente.
Infatti, un ipotetico brivido che le scorse lungo la schiena venne scambiato dal ragazzone per un sintomo di fastidio per la temperatura.

Hai freddo?
Possiamo rientrare, non è un problema...


Non ho freddo, anzi, sento proprio il bisogno di sentire un po' di vento sulla pelle.

Aveva gli occhi rossicci, evidentemente quindi doveva aver pianto un bel po'.
A dire il vero Ingwar aveva sentito delle urla provenienti dal piano di sopra ma si era ben guardato dal farsi gli affari altrui.
Non era né particolarmente curioso, né particolarmente pettegolo, proprio come Tiger ed in completo contrasto con Bruce.
Per questo non fece alcuna domanda, non ritenendosi per altro nella posizione di confidenza per pretendere qualsivoglia risposta.
Piuttosto si limitò a finire la propria parte di snack succhiandosi anche pollice ed indice che rimasero un po' sporchi.
Oramai gli altri due dovevano essere in dirittura di arrivo e a proposito di quei due...

Devi essere una persona degna di fiducia per Bruce e Tiger, se ti hanno raccontato ogni cosa senza problemi.

Mi piace pensare che sia così, sì...

Li conosci da molto?
Siete amici?


Tiger da più tempo, circa sei mesi.
Bruce mi venne presentato da lui, Tiger lo convinse ad iscriversi da me per affinare le arti di Duello.


Non così tante parole, ma non pensava nemmeno che ne servissero in abbondanza.
Alla fine quella era una conversazione tranquilla e non esageratamente precisa o approfondita.
Tanto, nel caso in cui la ragazza avesse voluto maggiori info, non le restava che provare ad esporsi.

Posso chiederti come mai sei qui?
Ti hanno chiamato loro oppure dovevi venire di tua spontanea volontà?
Sì, insomma, forse avevi qualcosa da fare...


Inizialmente Ingwar rimase zitto, spostando completamente l'attenzione su una Cappie apparentemente intimidita e imbarazzata, dopo di che involontariamente ci mise il carico.

No, a dire il vero mi andava di venire e sono venuto, punto.

Quella prima risposta fu in qualche modo esposta in maniera imperativa e di nuovo con quella apparente durezza decantata poc'anzi dalla O'Neill.

Avevo intuito già da ieri mattina che doveva essere successo qualcosa di allarmante.
Tiger difficilmente si mostra così teso, quindi ho aspettato un numero di ore sufficienti e poi ho preso l'iniziativa.
Mi ha fatto piacere sentire la voce di Bruce dall'altra parte del ricevitore, significava che alla fine fosse stato ritrovato.
A quel punto ho chiesto anche tue notizie, non dimentico ragazze come te tanto facilmente.
Così, Tiger mi ha semplicemente proposto di fare un salto al volo così da potermi dare spiegazioni a voce sulla faccenda.
Stamane non avevo lezioni in palestra e così sono passato.


Frase strana quella utilizzata dal Vogt riferita a lei, che poteva significare tutto oppure nulla.
Era verissimo che la ex allieva di Marshall e Ryan fosse una di quelle capaci di rimanere bene in testa ma in che modo era rimasta dentro quella del bestione maledetto dalla Luna?
Purtroppo, anche avesse voluto cercare di tornare sul discorso, sarebbe stata interrotta dall'aprirsi della porta e dal ritorno di Tiger e Bruce.

Ce l'avete fatta alla fine!

Tu non hai idea di quello che abbiamo trovato lì dentro... Oh, sei in piedi, come va?!

In realtà ha trovato tutto lui.

Non è vero, mi sei stato di grande aiuto, te lo assicuro.

Dalle la brutta notizia.

Che dite, ci sediamo?

Forse sarebbe stato decisamente meglio.
Per quanto il cibo le donasse le giuste forze, indubbiamente la debolezza di Cappie era ancora un dato di fatto non trascurabile.
Mettersi comoda sul divano l'avrebbe aiutata a non percepire più la testa ballare, inoltre doveva bere ancora moltissima acqua.
Le tossine del gas infatti venivano espulse in minima quantità anche grazie alle urine.
Così, mentre Bruce si allontanava un momento per prenderle ancora da bere, la biondina venne sistemata proprio in mezzo a Tiger ed Ingwar.
Un gigante a destra e l'altro a sinistra, per la tortura delle sue povere parti basse.

Cosa sta facendo il tuo amico?

Dormiva profondamente, dopo una esplosione potente sia vocale che emotiva.
Jorge stava riposando la testa esausta che male aveva elaborato tutte quelle verità a dir poco incredibili.
Il Black percepì subito il disagio nello Spirito della O'Neill e dopo quella domanda non aggiunse altre parole indelicate.
Bruce giunse poco dopo posandole davanti, sul tavolino, lo stesso grosso bicchiere pieno di acqua e bollicine.
Ci aveva aggiunto anche del ghiaccio, tanto alla fine sempre acqua era e le avrebbe fatto bene.
Ciò che invece non le faceva per nulla bene era il rincaro involontario eseguito dal Vogt.

Brava, bevi, manda giù.

Una volta che anche quel bicchiere fu completamente svuotato, venne il momento per le chiacchiere serie.
Angus prese posto alla poltrona di fronte a lei, con sempre gli altri due ai suoi lati.
Non aveva uno sguardo particolarmente rassicurante e per non averlo lui, significavano guai seri.

Non voglio indorare la pillola, purtroppo casa tua è in una situazione tremenda.
Ho disinnescato una cosa come sedici e dico sedici possibili ordigni trappola disseminati praticamente in ogni stanza.
Questa potrebbe apparire come una cosa buona ma la verità è che per installarli, quel maledetto ha sabotato quasi tutto l'impianto interno dell'abitazione.
Idraulica, elettrica, ha sballato i collegamenti e praticamente adesso non c'è quasi niente che funzioni correttamente.
Per risistemare tutto non basterò io ma ti servirà una persona del mestiere che se intenda e fidati, dovrà anche essere amica e di buoni rapporti, perché prevedo una spesa salata.
Se non conosci nessuno del mestiere posso provare a rintracciare io qualcuno ma non ti assicuro chissà quali enormi sconti.


In altre parole Cappie doveva rimediare un TuttoFare abbastanza esperto e pronto a sacrificare diverse ore in casa sua per ripristinare l'intera rete comunicativa magica.
Già da quello si poteva intuire la grossa spesa di cui parlava Bruce, perché un simile dispendio di risorse e tempo valeva a dire Galeoni su Galeoni.
L'Enigmista le aveva lasciato una pesante gatta da pelare e per di più nemmeno le conveniva dire niente al padrone dell'appartamento, onde evitare domande scomode.
Questo significava di riflesso non potersela prendere esattamente comoda ma bensì riuscire a risolvere il problema in poche settimane.
Forse qualcuno c'era che rispondeva alle sue esigenze ma si trovava dall'altra parte del Mondo Magico e per di più...
... Era strettamente collegato forse all'ultima persona che avrebbe voluto incontrare in quelle circostanze.

Chiaro che qui i posti letto non manchino, se lo desideri posso ospitarti per tutto il periodo necessario.

Altrimenti posso usare uno dei magazzini vuoti della palestra e crearti un monolocale di fortuna.

Se non ti viene in mente nessuno, posso provare a chiedere anche io in palestra se qualcuno conosce un valido ed economico TuttoFare.

Poi, nel caso ti servisse un prestito non ti trattenere e dimmi pure quanto ti serve, capito?

Io ho un fondo che tengo per l'acquisto di materiale in più, ma posso togliere qualcosa se ne hai bisogno.

Ragazzi, con tutto il dovuto rispetto, qui dentro il ricco ereditario sono io, posso fare qualche buco al portafogli senza troppi pensieri!

Aveva tre persone che si stavano prodigando per lei e cercavano di aiutarla e supportarla in ogni modo possibile e immaginabile.
Forse la vita stava iniziando a restituirle un po' di positività dopo tutte le vicende assurde e tremende trascorse fino ad allora.
Doveva solo sperare che anche Jorge, una volta sveglio, riuscisse a vedere con più obiettività la questione e scegliesse di darle una seconda chance.
Ma nel mentre, poteva anche permettersi un sorriso interiore in più nel sapere di poter contare su figure buone e senza alcuna maschera indosso.
In che modo avrebbe potuto mai ringraziare tutti e tre di quel prezioso appoggio, sostegno e contributo donati di propria volontà e con tanto slancio?
... Anche in quel caso, sarebbe stato meglio cercare di far vincere il raziocinio sul desiderio carnale.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 12/08/2019, 16:29

Ho capito... Grazie per... L'informazione.

Mi trovi qui.
Teoricamente non mordo...


Quella battuta riuscì a strappare un sorriso alla giovane MagiInvestigatrice. La discussione con Jorge era stata piuttosto pesante, anche se non si poteva proprio definire una discussione vera e propria. Cappie aveva solo raccontato la verità al portoghese, una verità che giustamente aveva destabilizzato il ragazzo, spingendolo a ricercare la solitudine nella propria camera da letto. Bruce era stato davvero gentile ad offrirgli un posto dove restare e la O'Neill già sapeva che avrebbe dovuto chiedergli di prolungare quel soggiorno fino a quando non fosse riuscita ad ottenere un lasciapassare sicuro per Alvares. Dre poteva aiutarla nel ricercare i giusti contatti, doveva solo avere il culo la ragazza che egli fosse di nuovo in America. Nel frattempo, mentre tutti quei pensieri si arrovellarono nella sua mente, la O'Neill si preparò due sandwich con Nutella, finendo per ricercare la compagnia del Vogt pur di svagarsi il cervello.

Sei stranamente gentile, lo sai?

Stranamente?

Stranamente perché quando ti ho visto la prima volta be'... Davi un'impressione... Diversa, ecco!
Non negativa, solo più dura.


Aaahhh...

... È un contrasto piacevole.

Dentro la palestra sono sia proprietario che insegnante, il mio deve essere un atteggiamento per forza diverso...
... E poi capita spesso che qualche allievo mi faccia venire i cinque minuti!


Capisco... Cioè, posso comprendere che il tuo lavoro richieda una certa fermezza...

Non riusciva a staccare gli occhi dall'orizzonte, ripensando a tutto quanto quello che era successo. Si sentiva in pace, ma anche elettrizzata, perché sapeva di non potersi ancora sentire tranquilla. In qualche modo, Cappie finiva sempre in mezzo ad una tempesta di Fulmini, dove schivarli era un gioco impossibile da superare. Avrebbe voluto staccare la spina al cervello e rilassarsi completamente, ma non ci riusciva. Lo svantaggio di avere il Fulmine dentro di lei, è che i pensieri continuavano ad essere ridondanti della sua mente, qualunque cosa ella facesse. Tranne se stava facendo sesso. Era per questo che durante il sesso l'irlandese si lasciava andare in assoluta e completa libertà, forse questo spiegava anche perché le piacesse tanto essere trattata come una schiava. Una schiava non doveva pensare, doveva eseguire gli ordini e basta, una condizione che ella non riusciva a viversi nella vita di tutti i giorni, tranne quando lasciava che qualcuno prendesse il pieno controllo della sua mente, del suo corpo ed anche del suo cuore.

Insomma, per farla breve, tendo ad essere duro e ad incutere timore solo in momenti specifici.

Immagine


Porca vacca!

Era un bene che Ingwar fosse solo un Benedetto del Mana. Un bene perché in quel momento il Fulmine in Cappie saettò con una tale potenza, da lasciare strabiliata la O'Neill mentre cercava di ricollegare ciò che il Vogt aveva appena detto a quello che si stavano dicendo poco prima che ella si perdesse nei propri pensieri. Aveva forse saltato un passaggio? Magari erano passati a parlare d'altro. Insomma si era un attimo persa ed ecco che cosa succedeva: che la sua mente le giocava dei pessimi scherzi, per colpa del gas ancora in circolo dentro di lei.

Hai d-detto duro?
Duro... Con i tuoi allievi, sì certo, insomma se loro sono dei mollaccioni se la meritano un po' di durezza...


Addentò il panino con una forza a dir poco sovrumana, voltandosi per non guardare in volto il ragazzone tutto muscoli. Accidenti a lei ed alla sua psiche maledetta, che le impediva di sostenere una conversazione spontanea e normale senza l'accumularsi di fantasie sconce. Era colpa del gas, ne era consapevole, ma questo non la aiutava certo a stare meglio. Si sentiva in balia di una voglia che non scemava mai, per questo poi era così frustrata da combinare casini e danni. Come ad esempio il sesso con Bruce. A posteriori era stato un grosso errore lasciarsi coinvolgere così tanto, soprattutto per l'amico, anche se ancora non sapeva quanto fosse forte l'entità del danno. Ma in ogni caso, se avesse saputo mantenersela stretta in quell'occasione, forse a quell'ora il MacGyver non avrebbe avuto una cotta per lei e avrebbe fatto più fatica a legarsi. Detta in questo modo, pareva quasi che per l'irlandese Angus si fosse infatuato di lei solo per il sesso, ma non era affatto così. Poteva immaginare però che il sesso lo avesse messo sopra un treno ad alta velocità verso l'isola dell'innamoramento e la colpa di tutto questo era stata sua.

Devi essere una persona degna di fiducia per Bruce e Tiger, se ti hanno raccontato ogni cosa senza problemi.

Mi piace pensare che sia così, sì...

Li conosci da molto?
Siete amici?


Tiger da più tempo, circa sei mesi.
Bruce mi venne presentato da lui, Tiger lo convinse ad iscriversi da me per affinare le arti di Duello.


Cercò di concentrare i propri sforzi nel portare avanti una conversazione normale, ascoltando ciò che il Vogt aveva da dire. Per quanto si fidasse del giudizio dei due amici, la O'Neill si sentiva comunque tranquilla nel sapere che Ingwar non avesse visto Jorge né sapesse nulla del suo nome. Se aveva capito qualcosa di Tiger, era che il Black fosse un tipo di pochissime parole. Non si perdeva nei dettagli, era piuttosto sbrigativo, come se gli mancassero in realtà tante parole del parlato quotidiano. Una caratteristica di lui che lo rendeva selvaggio e misterioso al tempo stesso, tanto da risultare affascinante per la Fulmen.

Immagine


E baaaaaaastaaaaa con questi pensieri!
Accidenti ma quando finirà questa tortura?!


Posso chiederti come mai sei qui?
Ti hanno chiamato loro oppure dovevi venire di tua spontanea volontà?
Sì, insomma, forse avevi qualcosa da fare...


No, a dire il vero mi andava di venire e sono venuto, punto.

Immagini piuttosto colorite si affacciarono alla mente della Ignis dopo quella frase che aggiunse altro carico alla sua psiche già instabile. Lei non aveva voluto fare il doppio senso, le era uscito spontaneo senza che se ne accorgesse. E lo stesso, purtroppo, aveva fatto il duellante magico, innescando una serie di pensieri pornografici nella O'Neill, che dall'esterno parve quasi essersi imbambolata a guardare il paesaggio. In verità l'unico paesaggio che stava vedendo Cappie in quel momento era una distesa di latte bianco tutto speciale, piuttosto denso e cremoso.

Mi sembra... Logico...

Avevo intuito già da ieri mattina che doveva essere successo qualcosa di allarmante.
Tiger difficilmente si mostra così teso, quindi ho aspettato un numero di ore sufficienti e poi ho preso l'iniziativa.
Mi ha fatto piacere sentire la voce di Bruce dall'altra parte del ricevitore, significava che alla fine fosse stato ritrovato.
A quel punto ho chiesto anche tue notizie, non dimentico ragazze come te tanto facilmente.
Così, Tiger mi ha semplicemente proposto di fare un salto al volo così da potermi dare spiegazioni a voce sulla faccenda.
Stamane non avevo lezioni in palestra e così sono passato.


A-aspetta un attimo.
Che cosa intendi con "ragazze come me"?


Tipico di una femmina vanitosa concentrarsi unicamente su ciò che catturava la propria attenzione, tralasciando poi tutto il resto. Cappie a dire il vero aveva ascoltato tutto, ma era rimasta abbastanza incuriosita dalla frase pronunciata dal Vogt. Si voltò a fissarlo, aspettando la sua risposta e per il momento tenendo a bada i pensieri porno. Anche se era davvero difficile visto che il Benedetto del Mana rientrava perfettamente nella categoria dei gusti preferiti dall'irlandese. Persino la voce non era affatto male, piuttosto dirompente, di quelle che se usate nel modo giusto facevano sciogliere completamente una schiavetta disubbidiente.

C-comunque sono molto contenta che tu sia passato...
Non per un motivo in particolare, solo perché mi fa piacere sapere che Bruce e Tiger possono contare su una persona leale e discreta come te.
Ti sei preoccupato per loro, è una bella cosa...


La conversazione venne interrotta dall'arrivo improvviso del Black e del MacGyver. In maniera piuttosto fugace, Cappie si chiese se Ingwar fosse a conoscenza del lignaggio di Tiger e se lo stesso valesse per Bruce. Non le era parso che la Tigre fosse il tipo di persona chiacchierona da quel punto di vista, ma poteva anche sbagliarsi e aver voluto confidare a loro due quella cosa particolare di sé.

Ce l'avete fatta alla fine!

Tu non hai idea di quello che abbiamo trovato lì dentro... Oh, sei in piedi, come va?!

Ciao ragazzi!
Meno male che siete qui.
Hai detto... trovato?


In realtà ha trovato tutto lui.

Non è vero, mi sei stato di grande aiuto, te lo assicuro.

Dalle la brutta notizia.

Che dite, ci sediamo?

Brutta notizia... E quando mai poteva essere diversamente!

Era troppo bello per essere vero. Fatto arrestare il criminale, non poteva filare tutto liscio come l'olio, no. Doveva esserci per forza qualcosa che rovinasse completamente la serenità dell'irlandese, come se dire tutta la verità al suo migliore amico sul fatto di avergli rovinato la vita non fosse già abbastanza! Forse Cappie partiva troppo prevenuta, ma realmente pareva che se le cose potevano andare storte, ci andavano sicuramente e se invece andavano bene, qualcosa di storto capitava sempre. Si andò a sedere sul divano, venendo ben presto raggiunta sia da Tiger che da Ingwar, che si sistemarono ai lati liberi della O'Neill. Facevano un po' ridere tutti e tre seduti in quel modo, con lei in mezzo che quasi scompariva se messa a paragone della loro stazza. Pareva quasi la scena di un film porno, dalla trama piuttosto prevedibile: due energumeni grosso e ben dotati -non poteva saperlo del Vogt, ma sul Black... porca vacca!- che seviziavano la piccola giovane biondina.

Sì, e bruce è il regista che dirige tutto quanto...
Ca**o Cappie, piantala!


Per fortuna che Tiger riusciva ancora a riportarla con i piedi per terra...

Cosa sta facendo il tuo amico?

Sta... Dormendo.
Se possibile, lasciatelo riposare.
Ha bisogno di stare un po' da solo, dopo la nostra conversazione...


... Mentre Ingwar aveva la stranissima capacità di esprimersi in modi dal senso piuttosto discutibile.

Brava, bevi, manda giù.

E se da un lato c'era la preoccupazione per Jorge, dall'altro il suo corpo chiedeva di essere appagato per potersene stare finalmente buono e tranquillo. Per fortuna che Bruce era la terza variabile che non aggiungeva altra carne sul fuoco, né versava sale sulle ferite. In compenso sapeva darle un motivo per arrabbiarsi ed incazzarsi, sempre meglio che starsene da sola in un angoletto a piangersi addosso o a sfrigolare per l'eccitazione che non poteva sfogare in alcun modo.

Non voglio indorare la pillola, purtroppo casa tua è in una situazione tremenda.

Cosa intendi con tremenda?
Spiegami tutto...


Ho disinnescato una cosa come sedici e dico sedici possibili ordigni trappola disseminati praticamente in ogni stanza.
Questa potrebbe apparire come una cosa buona ma la verità è che per installarli, quel maledetto ha sabotato quasi tutto l'impianto interno dell'abitazione.
Idraulica, elettrica, ha sballato i collegamenti e praticamente adesso non c'è quasi niente che funzioni correttamente.


Ca**o...

Per risistemare tutto non basterò io ma ti servirà una persona del mestiere che se intenda e fidati, dovrà anche essere amica e di buoni rapporti, perché prevedo una spesa salata.
Se non conosci nessuno del mestiere posso provare a rintracciare io qualcuno ma non ti assicuro chissà quali enormi sconti.


E ad occhio e croce tu non sapresti dirmi a quanto potrebbe ammontare il danno in galeoni, vero?

La risposta era ovviamente negativa. In realtà Cappie conosceva un Tuttofare che poteva fare al caso suo e che si era offerto in passato di lavorare a prezzi vantaggiosi, ma quel qualcuno era il fidanzato di Victoria e considerato quanto poco si sentisse incline ad avere a che fare con la Randall, non era sicura di voler chiamare il Wheeler per quel lavoro. Chiaro che, da come ne stava parlando Angus, i danni in casa erano tali che forse un prezzo di favore su dei lavori aveva la meglio sui propri, chiamiamoli, fastidi. Ma sul momento l'irlandese preferiva ragionarci ancora un po' su e nel frattempo poteva maledire in tutte le lingue che conosceva quel pazzo di Oldrich. Adesso si stava davvero pentendo di non avergli ficcato un pugno in gola, specie dopo le "belle" notizie che le aveva dato il MacGyver. Lo sconforto era tale che la Fulmen si mise le mani fra i capelli, non sapendo davvero dove sbattere la testa. Non conosceva la cifra, ma ipotizzava che fosse alta e non sarebbe stato un problema troppo gravoso se non avesse deciso di aiutare Jorge a qualunque costo. Procurargli un'identità falsa aveva sicuramente un costo non indifferente ed ella non poteva dilapidare così tutti i suoi risparmi. Fra dargli ciò di cui aveva bisogno, trovarsi una sistemazione di fortuna e avviare i lavori, in pratica non solo ciò che aveva da parte sarebbe stato completamente prosciugato, ma in più non sarebbe nemmeno bastato! Per fortuna che, in suo aiuto, accorsero tutti e tre i baldi giovani, pronti a rimediare alle difficoltà della pulzella in pericolo, senza nemmeno prendersi la briga di interpellarla.

Chiaro che qui i posti letto non manchino, se lo desideri posso ospitarti per tutto il periodo necessario.

Altrimenti posso usare uno dei magazzini vuoti della palestra e crearti un monolocale di fortuna.

Se non ti viene in mente nessuno, posso provare a chiedere anche io in palestra se qualcuno conosce un valido ed economico TuttoFare.

Poi, nel caso ti servisse un prestito non ti trattenere e dimmi pure quanto ti serve, capito?

Io ho un fondo che tengo per l'acquisto di materiale in più, ma posso togliere qualcosa se ne hai bisogno.

Ragazzi, con tutto il dovuto rispetto, qui dentro il ricco ereditario sono io, posso fare qualche buco al portafogli senza troppi pensieri!

Cappie li fissò tutti e tre a turno, un po' stranita, un po' divertita ed un po' anche contenta di essere circondata da persone di tanto buon cuore. Persino Ingwar, che praticamente conosceva a malapena, si era appena offerto di prestarla dei soldi, prestarli a lei, una perfetta estranea. Le faceva piacere il bel gesto, il pensiero, ma non poteva davvero accettare così a cuor leggero. Intanto, se avesse accettato già solo una sistemazione provvisoria da uno dei due, avrebbe potuto eliminare una spesa urgente e questo poteva agevolarla a tal punto da non aver bisogno, forse, di chiedere un prestito a nessuno.

Ragazzi, un attimo di silenzio, mi state... Confondendo le idee.
Allora, intanto ringrazio tutti e tre per l'aiuto che volete darmi, ma devo riflettere su cosa fare e come agire.
Ho già il nome di un Tuttofare che sarebbe disposto a farmi uno sconto, quindi devo solo sentirlo e sapere quanto vuole.
Per il prestito, non affrettiamo, vorrei evitare di dover pesare sulle tasche di ognuno di voi. Inoltre ho qualcosa da parte, devo sentire prima Zack per sapere quanto dovrò spendere, posso sperare di riuscire a cavarmela.
Per quanto riguarda la sistemazione...


Sapeva che Bruce aveva un interesse maggiore nel volerla lì con sé. E proprio per questo motivo, pur avendo con lui maggiore confidenza, Cappie proprio non se la sentiva di accettare. Era come se si stesse approfittando di lui, del suo debole nei propri confronti, non riuscendo a discernere quello che in fondo poteva essere solo un bellissimo gesto di amicizia.

... Tiger, credo che accetterò la tua offerta.
Anche perché Bruce a te devo chiedere un altro favore.


Avrebbe potuto mandare Jorge nel rifugio di fortuna e rimanere lei dal MacGyver. Ma Cappie aveva valutato che per il portoghese fosse più sicuro rimanere dentro quella casa, isolata un po' dal resto della città. In una palestra tanto frequentata come quella ci Tiger, era chiaro che il via vai di gente potesse mettere in pericolo il migliore amico se scoperto. Meno persone lo vedevano in giro, meglio è e questo poteva significare però che Angus se la sentisse di collaborare a quello che era a tutti gli effetti un reato.

Te lo spiegherò però in separata sede, se non ti dispiace...

Meglio non far sapere nulla di fronte al Vogt. Non si sentiva pronta a parlare in tutta tranquillità, sapendo che rischiava di mettere in pericolo la libertà di Jorge. Un concetto che una persona intelligente come il MacGyver avrebbe compreso subito, difficile dire lo stesso invee del Black. In ogni caso le chiacchiere ormai sembravano davvero finite, perché per il momento non c'era altro che la ragazza potesse dire o fare.

Senti Tiger, ti va se parliamo un attimo di come organizzare la sistemazione nella tua palestra?
Ve lo rubo il tempo di qualche minuto, poi vi diamo una mano per la cena, promesso!


Era il modo migliore per ottenere la giusta privacy con il Black, anche perché non sarebbe stata tranquilla fino a quando non avesse chiesto direttamente al ragazzone mulatto qualche delucidazione su Ingwar. Si mise quindi sul balcone, in attesa che la Tigre la raggiungesse e quando lo fece, accostò un po' la porta finestra con la scusa di non volere che il freddo entrasse dentro casa.

Mi assicuri che per te non sia un problema ospitarmi?
Non voglio darti alcun fastidio...


Esordì per prima cosa, facendosi rassicurare che non c'era davvero alcun problema affinché ella stesse da lui. Non appena ricevuta la risposta, dunque, la ex-Tassorosso passò all'argomento che le premeva di più, abbassando il tono di voce così che non fosse facilmente udibile dall'interno.

Devo chiederti una cosa importante riguardo il tuo amico, Ingwar.
Credi che lui sia una persona totalmente di fiducia e discreta?
Devo esserne certa al 101% Tiger, perché qui è in gioco la possibilità per il mio migliore amico di rifarsi una vita.
Al momento lui è un fuggitivo, ma forse posso aiutarlo a sfuggire alla vigilanza magica... Forse tu fra tutti sei quello che può capirmi di più, di Bruce mi fido, ma devo stare tranquilla che anche Ingwar non farà un fiato o perlomeno che non faccia domande.
Devo rimediare ad un torto che ho fatto e questa potrebbe essere forse la mia ultima occasione...
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Caroline Priscilla
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Messaggioda Tiger » 18/08/2019, 18:54

Insomma, per farla breve, tendo ad essere duro e ad incutere timore solo in momenti specifici.

Caroline Priscilla pensava che Ingwar fosse un semplice Benedetto del Mana, come indicatogli da Tiger.
Purtroppo la verità era leggermente diversa da quanto ella conoscesse, una verità scomoda, visto il Vogt riuscì facilmente a percepire lo Spirito della biondina in subbuglio.
Non disse niente però, limitandosi nel proprio silenzio, forse per evitarle imbarazzi o forse curioso di analizzare meglio ed in segreto le emozioni dell'interlocutrice.

Hai d-detto duro?
Duro... Con i tuoi allievi, sì certo, insomma se loro sono dei mollaccioni se la meritano un po' di durezza...


C'è chi se ne merita un po'... E chi invece se ne meriterebbe un bel po'... Non credi anche tu?

Il gas di per sé era un problema non indifferente, ma pure il carico gettatole addosso dal ragazzone faceva il suo sporchissimo lavoro.
Ingwar sorrise tra sé, vedendola mentre addentava il panino con energia evitando di incrociare lo sguardo con il suo.
Fu piuttosto semplice individuare in lei una caratteristica sottomessa verso l'altro sesso: ne sapeva qualcosa, poteva definirsi parzialmente esperto.

Posso chiederti come mai sei qui?
Ti hanno chiamato loro oppure dovevi venire di tua spontanea volontà?
Sì, insomma, forse avevi qualcosa da fare...


No, a dire il vero mi andava di venire e sono venuto, punto.

Mi sembra... Logico...

Che cosa? Che io venga quando mi pare?

Se soltanto il Duellante di Serie A avesse saputo in che razza di brutta situazione si stesse trovando Cappie, forse avrebbe corretto un minimo il tiro... Un minimo.
Tiger e Bruce non erano entrati nel dettaglio sugli effetti collaterali della trappola dell'Enigmista, ergo il Vogt proseguiva senza interruzioni, torturandola come una specie di preda.
Erano i tipi di ragazze che più preferiva, con quell'animo indomabile e forte ma allo stesso tempo una vena sottomessa, capaci di grandi e piccole sorprese.

A-aspetta un attimo.
Che cosa intendi con "ragazze come me"?


... Ragazze come te.

Si avvicinò maggiormente a lei, fissandola più a lungo negli occhi, abbassandosi anche un po' in avanti così che fossero più faccia a faccia.

Di quelle che ti fanno venir voglia di mangiarle boccone dopo boccone...

Forte della sua presenza e del proprio carisma, Ingwar rimase con lo sguardo incollato in quello della O'Neill, aspettandosi probabilmente un imbarazzante silenzio.

Se vuoi un aiuto, in questi casi si può anche solo ringraziare per il complimento, MagiInvestigatrice O'Queen.

Bene, la nozione fondamentale da captare in quella frase fu che a prescindere il Black e il MacGyver non avevano ancora rivelato la vera identità della ragazza.
Avevano probabilmente pensato che quello fosse un dettaglio troppo importante e che fosse necessaria la sua approvazione per fiatare.
Ingwar sorrise appena divertito, ma non quel sorriso atto a ridere di lei, soltanto divertimento, per la situazione, per la faccia della irlandese, chissà.

C-comunque sono molto contenta che tu sia passato...
Non per un motivo in particolare, solo perché mi fa piacere sapere che Bruce e Tiger possono contare su una persona leale e discreta come te.
Ti sei preoccupato per loro, è una bella cosa...


Trovo difficile starmene con le mani in mano quando qualcuno ha bisogno di aiuto.
Sono vissuto per così tanto tempo in un mondo fatto di egoismo e finto perbenismo che ora mi sento quasi in dovere di fare l'esatto opposto.
Voglio risultare quella persona che temi possa prenderti in giro da un momento all'altro perché ricca e facoltosa ma che poi si rivela essere una piacevole sorpresa.


Quelle furono proprio le ultime parole pronunciate prima che gli altri due amici di colore facessero il loro ingresso dentro casa.
Le notizie non erano per nulla positive e alla ragazza spettava trovare un valido TuttoFare che le facesse pure uno sconto non indifferente.
In tutto questo, Jorge Alvares ancora riposava pesantemente dopo il grosso sfogo precedente, recuperando sia forze fisiche che mentali.
Bruce non poteva farle alcun preventivo, non essendo del mestiere, ma il danno era abbastanza corposo da prendere in considerazione una cifra di base consistente.
Forse però il problema più grosso si presentava nel fatto che la bionda al momento non avesse un posto dove stare a vivere e dormire.
Sia Tiger che Bruce si offrirono senza alcun problema per risolvere almeno quel danno ma non si risparmiarono nemmeno nel proporle un prestito, cosa che fece anche il Vogt.

Ragazzi, un attimo di silenzio, mi state... Confondendo le idee.
Allora, intanto ringrazio tutti e tre per l'aiuto che volete darmi, ma devo riflettere su cosa fare e come agire.
Ho già il nome di un Tuttofare che sarebbe disposto a farmi uno sconto, quindi devo solo sentirlo e sapere quanto vuole.
Per il prestito, non affrettiamo, vorrei evitare di dover pesare sulle tasche di ognuno di voi.
Inoltre ho qualcosa da parte, devo sentire prima Zack per sapere quanto dovrò spendere, posso sperare di riuscire a cavarmela.


E adesso chi è questo Zack?! ... Ah già, giusto, è solo il TuttoFare Bruce, solo il TuttoFare!

Rasserenandosi quasi subito, Angus riuscì anche a non rimanerci troppo male che la ragazza non avesse accettato il suo invito.
Evidentemente voleva suddividere i favori da chiedere e le andava di non pesare troppo sull'uno o sull'altro.
Tanto poteva stare sicura che mai e poi mai il MacGyver si sarebbe rifiutato di continuare a dare rifugio al fuggitivo del piano di sopra.

Senti Tiger, ti va se parliamo un attimo di come organizzare la sistemazione nella tua palestra?
Ve lo rubo il tempo di qualche minuto, poi vi diamo una mano per la cena, promesso!


Mh.

Il bestione mulatto annuì semplice, alzandosi in piedi.
Ingwar intanto ne approfittò per isolarsi alcuni istanti e fare una telefonata alla sorella per sapere come stesse e come le andasse la vita.
Bruce, dal canto suo, andò a prendere i vari volantini per il cibo a domicilio, iniziando a sfogliare alla ricerca di qualcosa di utile e che facesse porzioni abbondanti.

Mi assicuri che per te non sia un problema ospitarmi?
Non voglio darti alcun fastidio...


Quale sarebbe il fastidio?

Le solite risposte alla Tiger, che un po' spiazzavano ed un po' facevano piacere per il modo assolutamente innocente e trasparente con cui le dava.

Devo chiederti una cosa importante riguardo il tuo amico, Ingwar.

Mi stai per chiedere se sia propenso o meno all'[b]accoppiamento?
Perché nel caso la risposta è "Sì", non credo abbia frequentazioni stabili.[/b]


E poi c'erano le altre risposte alla Tiger, altrettanto spontanee e naturali ma che in un contesto civile lasciavano facilmente interdetti e perplessi.

Scusami, percependo il tuo Elemento in fibrillazione, ho creduto sentissi il bisogno di un partner alla svelta senza troppe mezze misure.

Spiccio e pratico, il Black non si fece chissà quanti ostacoli nel palesarle quanto fosse al corrente dell'eccitazione neanche troppo latente in lei.
Se non altro, Cappie poteva iniziare a rendersi conto che parlare direttamente con il ragazzone scuro non era che la soluzione più adatta.
Tiger non giudicava, Tiger se aveva dubbi chiedeva direttamente senza tenere niente dentro, praticamente la figura ideale di cui fidarsi per un dialogo limpido.

Credi che lui sia una persona totalmente di fiducia e discreta?
Devo esserne certa al 101% Tiger, perché qui è in gioco la possibilità per il mio migliore amico di rifarsi una vita.


Cosa c'entrano la fiducia e la discrezione di Ingwar con il tuo amico?

Al momento lui è un fuggitivo, ma forse posso aiutarlo a sfuggire alla vigilanza magica...
Forse tu fra tutti sei quello che può capirmi di più, di Bruce mi fido, ma devo stare tranquilla che anche Ingwar non farà un fiato o perlomeno che non faccia domande.


Ora si spiega.

Devo rimediare ad un torto che ho fatto e questa potrebbe essere forse la mia ultima occasione...

Sii diretta e sincera con lui, non ti deluderà.
Bruce ci ha già parlato ed ha fatto un discorso analogo a quello che dovresti fargli tu.
Ma se ti fa sentire più tranquilla, nessuno ti vieta di ripetere qualche raccomandazione.


Il MacGyver era stato subito premuroso nei confronti della ragazza e della segretezza della faccenda.
Ingwar si era dimostrato apparentemente una figura positiva.
Tiger le sorrideva con una convinzione pura e l'intento di trasmetterle ottimismo e serenità interiore.
La O'Neill non poteva sperare in un trittico migliore nel bel mezzo di quella situazione assurda e carica di pathos.
Non le restava che dedicarsi a mangiare, recuperare ancora più energie e prepararsi al risveglio del portoghese.
D'altronde, non poteva mica sperare di riuscire a restare in piedi ancora per molto.

SEI ORE PIÙ TARDI

Per quanto la flebo ed il cibo avessero svolto egregiamente il loro dovere, terminato il pranzo la ragazza aveva dovuto fare ritorno nel letto per riposare.
Il gas ancora in circolo era deleterio e maledetto, aumentava la produzione ormonale e di conseguenza creava anche una pesante cappa di stanchezza e stress.
L'unico modo per sfogarla, oltre al dormire, era farsi dare una bella ripassata da qualcuno, ma non era decisamente il momento adatto per quella opzione.
Tiger e Ingwar se ne erano andati da più o meno una mezz'ora quando gli occhi della ragazza si riaprirono lentamente dentro la camera da letto apposta per lei.
Bruce era rimasto di sotto tenendo compagnia ad Ermes e Jorge, messosi in piedi, l'aveva raggiunta restando sullo stipite della porta.
Forse era finalmente giunto il vero attimo di verità.

... Sono circa le sette di sera.

Rispose, nel caso in cui la ragazza gli avesse chiesto che ore si fossero fatte.

Ti senti meglio?

Una domanda comune, per spezzare appena appena il ghiaccio in una situazione di evidente disagio.

Ce la fai a metterti su?

Spostandosi da quella posizione, il portoghese si avvicinò alla O'Neill, per poi sedersi sulla poltroncina davanti al letto.

Credo di aver fatto un bel po' di incubi, uno peggio dell'altro...
Quello che mi hai raccontato mi ha influenzato a tal punto che ad un tratto ho pensato di risvegliarmi nella mia cella...
È stata una confessione così assurda da pensare di aver immaginato ogni cosa, compreso rivederti ed aiutarti in questa folle avventura...


Il tono di voce era ancora molto amareggiato ed intristito.
Difficilmente incrociava gli occhi con la ex Tassorosso ma non era facile comprenderne il reale motivo.
Un lungo respiro, a dire il vero anche un po' pesante, che precedette lo sporgersi veloce in direzione della migliore amica e abbracciarla, stringendola forte.

Quando ho preso coscienza del fatto che fosse tutto vero e che non fossi ancora in quella prigione mi sono posto una domanda.
Mi sono chiesto: davvero vorresti che fosse tutto frutto della tua immaginazione?
Preferiresti che non ci fosse niente di reale barattando la verità con la possibilità di poterla rivedere di nuovo e assicurarti che stia bene?


Quando si staccò un momento da quell'abbraccio, Jorge aveva gli occhi zuppi, pieni di lacrime, mentre la guardava con tanto di quel bene da fargli scoppiare l'anima.

... Non ce la faccio a odiarti.
... Non riesco a pensare di vivere sapendo che tra noi non esiste più quel legame speciale e che sia stato proprio io a reciderlo per sempre.
... Ci siamo promessi, anzi, giurati di essere di supporto all'altro anche tra cento anni e non voglio dimenticare di nuovo quella parola data!


Avevano appena tredici anni ciascuno quando se l'erano detti, con lo spirito e l'ingenuità di due ragazzini neanche del tutto adolescenti, ma non era importante.
Per il portoghese quelle parole dette allora valevano tanto quanto un voto infrangibile ed era la riprova che la loro amicizia non poteva essere distrutta tanto facilmente.
Ognuno aveva combinato i propri guai, ognuno si era comportato come meglio credesse, nel bene e nel male, errori umani che solo il cuore poteva perdonare efficacemente.

Tu sei sempre stata la buona della coppia, sei sempre stata la migliore dei due, la parte più in luce...
Non avresti mai e poi mai fatto niente per recarmi male o sofferenza, non volontariamente almeno...
La promessa con Victoria è nata dalla necessità di tutelare gli eventi di questo tempo, di questa realtà...
Ti sei ritrovata custode di un segreto così pesante ed opprimente ed io ho saputo pensare solamente a me stesso...
Poi lei ha fatto di testa sua, mancando di rispetto al vostro accordo ed intanto il tuo silenzio aveva dato vita alla reazione a catena che conosciamo bene...
Forse posso pensare di non perdonare lei, ma anche sforzandomi non ce la farei mai e poi mai a non perdonare te...


A conti fatti, Cappie sapeva dare le valide colpe alla Randall per aver preferito salvaguardare il ricordo della madre a dispetto del destino di molte altre persone.
Al tempo, ancora imbevuta di troppa tolleranza e fresca della morte del padre che ne aveva influenzato i giudizi, l'aveva lasciata agire, commettendo un grosso sbaglio.
Si era poi aggiunta l'inesperienza e l'imprevedibilità del fato, maledetti complici delle vicende legate al portoghese e che di sicuro lei non avrebbe saputo prevedere.
Il ragazzo aveva improvvisamente raggiunto la consapevolezza su tutto ciò attraverso un semplice pensiero e ragionamento dato da pochi istanti di riflessione.
Non per chissà quale maturità, non per chissà quale saggia illuminazione, ma perché alcune associazioni derivavano istintivamente da sentimenti corposi e radicati nel tempo.
La volle stringere ancora, la volle sentire ancora a stretto contatto col suo corpo, ben sapendo che presto, fra quelle fredde mura, gli sarebbe mancato tutto tremendamente.

Questa volta non scapperò, non dovrai rincorrermi da nessuna parte, ma voglio assolutamente che dentro di noi resti il bel ricordo di un lieto fine.
Voglio che in futuro tu possa ripensare a quel cretino di Jorge Alvares e sorridere perché tra di voi tutto è sistemato, senza più faccende in sospeso.
Mi devi solo promettere che eviterai quanto più possibile i guai e cercherai di stare sempre bene, inseguendo i tuoi sogni senza farti spaventare dalle ombre.


Quelle che lo avevano attanagliato, quelle che alla fine da sempre avevano fatto parte di lui seppur in minima concentrazione.
Melia le aveva intraviste nell'animo un po' sporco di un ragazzino scapestrato e nella sua mente il batterio mangia coscienza aveva sguazzato fin troppo festoso.
Cappie però non era come lui e lo avrebbe dimostrato, Jorge ne era certo, anche se l'avrebbe rivista per sincerarsene solo dopo tantissimi mesi.

E c'è un'altra cosa che sento il bisogno di dirti assolutamente...

Spostò ancora una volta il proprio corpo, riprendendo a fissarla, appoggiando la propria fronte su quella della ragazza.

... Grazie di aver sempre creduto in me, sorellina.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 19/08/2019, 17:17

Hai d-detto duro?
Duro... Con i tuoi allievi, sì certo, insomma se loro sono dei mollaccioni se la meritano un po' di durezza...


C'è chi se ne merita un po'... E chi invece se ne meriterebbe un bel po'... Non credi anche tu?


Ingwar non aveva per nulla pietà delle povere ovaie di Cappie. La O'Neill sapeva di trovarsi sotto l'effetto di una droga che la rendeva più vogliosa verso l'altro sesso, ma questo il Vogt lo ignorava bellamente. Dunque l'irlandese doveva fare buon viso a cattivo gioco, cercando di minimizzare ogni immagine pornografica che certe uscite del duellante le facevano venire in testa. Per sua fortuna il ragazzone era un semplice Benedetto del Mana, dunque era impossibile che riuscisse a percepire l'elemento della ex-Tassorosso, piuttosto eloquente su certi argomenti.

No, a dire il vero mi andava di venire e sono venuto, punto.

Mi sembra... Logico...

Che cosa? Che io venga quando mi pare?

Immagine


Ca**o!
Questa la sentono pure i non Gildati...


Dovette fare appello a tutta la sua dannata concentrazione per scacciare via certe immagini piuttosto esplicite sul dove avrebbe voluto che venisse Ingwar e desse una risposta che fosse quanto più vaga e normale possibile. Non era semplice ricercare un equilibrio quando l'unica cosa che si desiderava fare era rinchiudersi in una stanza con quattro maschi moooolto dotati, ma Cappie aveva sempre saputo mettere un freno a sé stessa e la condizione di Jorge la aiutava a non lasciarsi andare completamente ai bisogni del proprio corpo, mantenendo la testa lucida su altri problemi e questioni.

A-aspetta un attimo.
Che cosa intendi con "ragazze come me"?


... Ragazze come te.

Ragazze come me non è una... risposta...

Nonostante tutti i suoi sforzi, nonostante cercasse di apparire serena e tranquilla, Ingwar aveva poca voglia di renderle le cose semplici, proseguendo a torturarla. Il Vogt osò avvicinarsi a lei, abbassandosi quel tanto che bastava per avere con Cappie un contatto visivo molto diretto e ravvicinato. La O'Neill non indietreggiò, non era nelle sue corde, ma si sentiva molto in pericolo nello scrutare le iridi del ragazzo in maniera così intima. Era come se fosse stata appena scoperta da un cacciatore, ma invece che scappare questa preda non vedesse l'ora di essere catturata.

Di quelle che ti fanno venir voglia di mangiarle boccone dopo boccone...

Immagine


Quella frase era diventato un pessimo intercalare nella mente -deviata dal gas- dell'irlandese, che non sapendo cosa rispondere rimase completamente in silenzio. Era difficile riuscire a dire qualcosa perché era ormai parecchio tempo che non flirtava seriamente con qualcuno. Dopo la brutta batosta con Dre, dopo aver risolto a modo suo i suoi problemi con Axell, Cappie era rimasta sostanzialmente da sola per molto tempo, qualche nottata di sesso selvaggio a parte qua e là. Non aveva ancora incontrato nessuno che la facesse sentire come quando stava con il Cartwright e non era nemmeno sicura se andasse ricercando una figura simile a quella del giocatore di Quidditch oppure no. Di sicuro tipi come il Vogt le facevano venire voglia di ritornare ai bei vecchi tempi andati, ma se mai avesse dovuto farlo era meglio per l'irlandese che lo facesse dopo aver smaltito tutto il gas eccitante e non durante.

Se vuoi un aiuto, in questi casi si può anche solo ringraziare per il complimento, MagiInvestigatrice O'Queen.

In realtà, più che un grazie, sono altre le parole che mi verrebbero da dire...

Immagine


... Ma un grazie forse è più... Normale.

L'immagine di lei che si presentava alla porta del Vogt, indossando un paio di mutandine con quella dicitura, era diventata una fantasia piuttosto fissa ed inquietante, che la O'Neill cercò di scacciare via, completamente imbarazzata. Fece un bel respiro profondo, in evidente difficoltà, ma decisa a non cedere anche perché le condizioni non erano ideali per lasciarsi andare al sesso sfrenato. Continuava a pensare a Jorge, a come stesse, a come aiutarlo e al tempo stesso provava un'ansia tremenda, mista a quella dannata eccitazione che proprio non voleva andarsene via.

C-comunque sono molto contenta che tu sia passato...
Non per un motivo in particolare, solo perché mi fa piacere sapere che Bruce e Tiger possono contare su una persona leale e discreta come te.
Ti sei preoccupato per loro, è una bella cosa...


Trovo difficile starmene con le mani in mano quando qualcuno ha bisogno di aiuto.
Sono vissuto per così tanto tempo in un mondo fatto di egoismo e finto perbenismo che ora mi sento quasi in dovere di fare l'esatto opposto.
Voglio risultare quella persona che temi possa prenderti in giro da un momento all'altro perché ricca e facoltosa ma che poi si rivela essere una piacevole sorpresa.


Ricca e facoltosa... Un po' come il suo Axell, il cui atteggiamento alla fine non era poi tanto diverso. Il Cartwright aveva il pregio di possedere un immenso cuore generoso, che sfruttava per dare una mano a chiunque ne avesse bisogno. Una caratteristica che era sempre rimasta impressa nella mente della ex-Tassorosso come una delle qualità più belle che avesse visto in un ragazzo. Sorrise, molto contenta nei confronti di Ingwar, senza però specificare da cosa dipendesse quel particolare sorriso. Né forse il Vogt ebbe il tempo di chiederglielo, perché ben presto la loro chiacchierata venne interrotta dall'arrivo del Black e del MacGyver.
L'arrivo di Tiger e Bruce diede all'irlandese un altro motivo di immensa preoccupazione. L'Enigmista non si era accontentato di averla drogata e quasi uccisa, ma aveva anche disseminato la sua casa di trappole, trappole che ne avevano compromesso tutto l'impianto elettrico e idrico. Solo un Tuttofare con le ali d'angelo avrebbe potuto avere pietà della ragazza e farle uno sconto e forse Cappie sapeva già a chi rivolgersi. Nel frattempo però poteva stare tranquilla che se avesse avuto bisogno di qualunque cosa, avrebbe potuto contare sue quel trio davvero singolare.
Tutti e tre erano pronti a farle un prestito qualora ne avesse avuto bisogno. Senza contare che sia Bruce sia Tiger avevano messo a disposizione la propria casa per lei, un'offerta che la O'Neill doveva accettare per forza di cose, dato che presto il suo di appartamento sarebbe stato completamente inagibile. La sua idea era quella di andare dal Black così che Angus potesse ospitare ancora per un po' il portoghese, almeno fino a quando ella non gli avesse procurato una Polisucco permanente ed un'altra identità. Cosa più facile a dirsi che a farsi, ma l'irlandese conosceva i canali giusti e sapeva a chi chiedere, tuttavia aveva bisogno prima di tutto di essere rassicurata che il Vogt non avrebbe fatto un fiato in tutta quella storia. Per questo motivo prese Tiger in disparte, cercando di sondare il terreno con la persona che lo conosceva meglio.

Mi assicuri che per te non sia un problema ospitarmi?
Non voglio darti alcun fastidio...


Quale sarebbe il fastidio?

Le venne da sorridere, perché da quella domanda era facile comprendere che per il Black ospitare l'irlandese non fosse affatto un problema. Non lo aveva detto né con ironia, né con intenzione, ma con semplice schiettezza ed ingenuità, come se ci fosse qualcosa di cui egli non era a conoscenza e dunque preferiva chiedere. Questo tranquillizzò abbastanza Cappie da spingersi a parlare anche di Ingwar. Solo che a volte l'ingenuità e la schiettezza della Tigre erano davvero troppo fuori luogo.

Devo chiederti una cosa importante riguardo il tuo amico, Ingwar.

Mi stai per chiedere se sia propenso o meno all'accoppiamento?
Perché nel caso la risposta è "Sì", non credo abbia frequentazioni stabili.


La risposta del ragazzone mulatto la lasciò talmente tanto di stucco da farla arrossire completamente mentre lo guardava a metà fra lo stupito e l'incredulo. Certo, Tiger era in grado di sentire ogni variazione del suo Fulmine, per questo motivo aveva pensato che per la O'Neill fosse importante "accoppiarsi" con il duellante, ma chiedendo prima conferma al suo amico.

No, Tiger, non voglio sapere se sia propenso o meno all'accoppiamento...

Sottolineò quella sua stessa frase, ma a bassa voce così che fosse impossibile per gli altri due sentire dall'interno della casa. Sbuffò innervosita, ma le venne anche da ridere perché certe situazioni buffe e comiche erano davvero surreali e potevano solo indurre ad una risata generale.

Scusami, percependo il tuo Elemento in fibrillazione, ho creduto sentissi il bisogno di un partner alla svelta senza troppe mezze misure.

Non preoccuparti, in fondo è anche colpa mia, dò un'idea sbagliata...

Di certo tenersi a bada da sola non era affatto semplice. Ma non era su quel argomento che Cappie desiderava tanto un consulto da parte del Black. La questione era piuttosto seria: poteva fidarsi di Ingwar? Sarebbe stato zitto se avesse saputo chi ci fosse dentro quella casa? All'irlandese premeva tanto che Tiger le desse una risposta, perché non poteva pensare che il suo migliore amico perdesse ancora l'opportunità di viversi una vita normale.

Sii diretta e sincera con lui, non ti deluderà.
Bruce ci ha già parlato ed ha fatto un discorso analogo a quello che dovresti fargli tu.
Ma se ti fa sentire più tranquilla, nessuno ti vieta di ripetere qualche raccomandazione.


No, non serve... Mi basta sapere che per voi due sia una persona degna di fiducia.
Grazie...


Si sentiva rincuorata. Molto rincuorata, perché Bruce aveva già pensato a sistemare la questione, pensando principalmente al benessere dell'irlandese e a quella dell'amico portoghese. Una volta ritornati dentro, fu impossibile per la Ignis non andare da lui, scoccargli un bacio sulla guancia e ringraziarlo. Sapeva che in quel modo avrebbe alimentato tante aspettative da parte sua, ma da un certo punti di vista pensava anche... In quale modo non le alimentava? Bruce si meritava quel bacio, si meritava quel grazie, perché la stava aiutando in mille modi diversi, perché era ancora lì insieme a lei, si era preso cura di Ermes. Non resistette e dovette anche abbracciarlo, altrimenti si sarebbe sentita male nel non farlo. Aveva dato completa priorità a Jorge senza minimamente pensare al resto di loro, ma ora poteva tranquillamente sentirsi felice di essere sempre circondata da persone così buone come Angus.
Dopo una lunga mangiata, bevuta e dormita, erano trascorse all'incirca sei ore. Nonostante avesse già riposato prima di mettersi a tavola, Cappie sentiva il bisogno di fare il bis di sonno per un altro paio d'ore e, complice il fatto che Alvares non si era ancora svegliato, si era messa a letto, cercando di non pensare troppo al portoghese. Addormentarsi in realtà fu semplice, perché la stanchezza non era ancora passata del tutto dalla Ignis e quando essa riaprì gli occhi, nella stanza, accanto allo stipite della porta, vide proprio Jorge, ben sveglio e con lo sguardo piantato su di lei.

Che... Che ore sono?

... Sono circa le sette di sera.

E lei aveva un enorme buco allo stomaco. Si era svegliata da poco, ma già sentiva la propria pancia lamentarsi perché bisognosa di cibo. Tuttavia lo stato di "emergenza" nel quale si trovava la inchiodò completamente a letto, anche perché era arrivato il momento del confronto. Nonostante il sonno ancora sugli occhi, la O'Neill cercò di scrutare attentamente il portoghese, provando a comprenderne lo stato d'animo. Voleva essere preparata a quello che sarebbe accaduto, ma veniva completamente deviata dalla calma dimostrata dal suo fratellino.

Ti senti meglio?

Sì... Sì, sto molto meglio.

Ce la fai a metterti su?

Certo!
Non sono mica ferita.


Jorge si sistemò seduto sulla poltrona di fronte al letto, mentre Cappie si mise ben seduta sul letto stesso, a gambe incrociate. Non aveva freddo, voleva solo capire dove avrebbe portato quella conversazione, quanto male aveva causato al suo migliore amico. Tanto, troppo per riuscire a perdonarselo, ma ce l'avrebbe fatta Alvares a volerle ancora bene?

Credo di aver fatto un bel po' di incubi, uno peggio dell'altro...
Quello che mi hai raccontato mi ha influenzato a tal punto che ad un tratto ho pensato di risvegliarmi nella mia cella...
È stata una confessione così assurda da pensare di aver immaginato ogni cosa, compreso rivederti ed aiutarti in questa folle avventura...


Sì, hai ragione.

Immagine


Molte delle cose che vivo sono... Assurde e prive di senso.
Posso capire che non sia semplice credere che possa essere tutto vero...


Calò di nuovo il silenzio fra di loro. Non voleva mettere alcuna fretta al portoghese la Ignis, cercò di contenere il subbuglio che provava dentro di lei. Da un attimo all'altro passò dall'aver fame al sentire diverse strette nello stomaco, tutte piuttosto dolorose. Desiderava così tanto che le cose fra di loro si sistemassero, ma sapeva anche che non poteva pretendere una fiaba a lieto fine. In qualunque modo fosse andata, loro due si sarebbero separati, avrebbero preso strade differenti, forse con l'unica differenza che se Jorge fosse andato in prigione, lei avrebbe finalmente potuto stargli accanto. Ma se avesse deciso di accettare il suo aiuto, se avesse cambiato identità, la cosa migliore era che lei e il portoghese non si vedessero mai più. Avrebbe rinunciato, in un certo senso, alla loro amicizia pur di sapere che la sua vita non fosse conclusa fra le mura di un carcere. E quella convinzione divenne ancora più forte quando Alvares si alzò in piedi, avvicinandosi a lei per stringerla in un abbraccio che la fece piangere all'istante.

Jorge... sniff sniff...

Quando ho preso coscienza del fatto che fosse tutto vero e che non fossi ancora in quella prigione mi sono posto una domanda.
Mi sono chiesto: davvero vorresti che fosse tutto frutto della tua immaginazione?
Preferiresti che non ci fosse niente di reale barattando la verità con la possibilità di poterla rivedere di nuovo e assicurarti che stia bene?


Io non me lo merito!
Tu dovresti... odiarmi...


... Non ce la faccio a odiarti.
... Non riesco a pensare di vivere sapendo che tra noi non esiste più quel legame speciale e che sia stato proprio io a reciderlo per sempre.


Non è vero!
La colpa non è tua, n-non pensarlo nemmeno per un istante!


... Ci siamo promessi, anzi, giurati di essere di supporto all'altro anche tra cento anni e non voglio dimenticare di nuovo quella parola data!

Fu a quel punto che la O'Neill scoppiò in un vero e proprio singhiozzo. Lei aveva disatteso a quella promessa, a quel giuramento, aveva abbandonato Jorge al suo destino unicamente perché temeva che proseguendo per la sua strada avrebbe perso la stima e l'affetto delle persone intorno a sé. Era stata debole, aveva permesso che il giudizio degli altri offuscasse il suo cuore, in parte pronto a stare dietro al portoghese fino a quando non fosse rinsavito. Se soltanto non fosse stata così pronta a sacrificare la sua amicizia con Jorge... Se soltanto non avesse permesso a Victoria di cambiare il corso della storia... Se, se, se, tanti se che alla fine non avrebbero avuto alcuna risposta, perché di certo un altro viaggio nel tempo era fuori discussione, così come chiedere il responso ad una Veggente.
Continuò a piangere sulla spalla del suo migliore amico, mentre egli proseguiva il discorso, ignaro del grosso senso di colpa che Cappie si portava nel cuore.

Tu sei sempre stata la buona della coppia, sei sempre stata la migliore dei due, la parte più in luce...
Non avresti mai e poi mai fatto niente per recarmi male o sofferenza, non volontariamente almeno...
La promessa con Victoria è nata dalla necessità di tutelare gli eventi di questo tempo, di questa realtà...
Ti sei ritrovata custode di un segreto così pesante ed opprimente ed io ho saputo pensare solamente a me stesso...
Poi lei ha fatto di testa sua, mancando di rispetto al vostro accordo ed intanto il tuo silenzio aveva dato vita alla reazione a catena che conosciamo bene...
Forse posso pensare di non perdonare lei, ma anche sforzandomi non ce la farei mai e poi mai a non perdonare te...


Non aveva forse fatto lo stesso in passato? Non gli aveva perdonato tutto quello che era accaduto all'interno dell'Ottavo Piano, andando contro a ciò che pensava la Randall? Era riuscita a dargli quella seconda occasione perché l'affetto che la legava al portoghese era tale da voler a tutti i costi strappare fuori la luce in lui, aiutarlo a non cadere nell'ombra. Lo aveva fatto perché fermamente convinta che se lei gli fosse stata accanto, Jorge non sarebbe ricascato nella tentazione di combinare altri guai. Lo aveva fatto per il suo bene, perché profondamente convinta nella loro amicizia. E adesso, ad equivalenza di fatti, il portoghese stava facendo la stessa cosa con lei. Con la differenza che la Ignis gli aveva rovinato per sempre la vita.

Questa volta non scapperò, non dovrai rincorrermi da nessuna parte, ma voglio assolutamente che dentro di noi resti il bel ricordo di un lieto fine.
Voglio che in futuro tu possa ripensare a quel cretino di Jorge Alvares e sorridere perché tra di voi tutto è sistemato, senza più faccende in sospeso.
Mi devi solo promettere che eviterai quanto più possibile i guai e cercherai di stare sempre bene, inseguendo i tuoi sogni senza farti spaventare dalle ombre.


P-più facile a-a dirsi c-che a f-farsi...

Si pulì il naso con il dorso della mano, tirando su forte col naso per evitare che il muco le colasse giù. Aveva gli occhi rossi dal pianto ed ancora tanta tristezza dentro, ma furono le ultime parole di Jorge a darle il colpo finale, facendola cadere in uno stato di profondo sconforto.

E c'è un'altra cosa che sento il bisogno di dirti assolutamente...
... Grazie di aver sempre creduto in me, sorellina.


Ma che... stai dicendo, stupido idiota?!

Un pugno sul petto dell'ex-Delfino, mentre le lacrime scorrevano sul suo viso abbondanti.

Io non ho sempre creduto in te!
Se lo avessi fatto... Se lo avessi fatto, ti sarei stata vicino per tutto questo tempo, non ti avrei fatto sentire solo, ti avrei dimostrato veramente di tenerci a te!
E invece... Invece guarda che fine ti ho fatto fare...
Ma come fai a non rendertene conto?!


Un altro pugno e poi un altro pugno ancora, per poi smettere e stringere forte il ragazzo fra le braccia, cercando di aggrapparsi a lui, a quella persona che volente o nolente non avrebbe rivisto più.

Ho smesso di credere in te quando ho permesso ad altre persone di influenzare il mio giudizio.
Questa non è amicizia... Non quella con la "A" maiuscola, no, quella che in teoria doveva esserci fra noi due...


Mai più, si promise, avrebbe permesso a qualcuno di offuscare il suo istinto. Mai più avrebbe smesso di seguirlo, fidandosi ciecamente della sua razionalità, mai più perché era chiaro come il sole che la Ignis avesse ragione su Jorge e che la colpa di quanto accadutogli era solamente sua e di Victoria. Una profonda voglia di prendere da parte la Randall e ficcarle in testa le sue responsabilità la scosse dall'interno, ma in quel momento era impossibile darle sfogo. Invece, dopo altre lacrime ed una serie di stritolamenti degni di un campione wrestling, finalmente Cappie lasciò andare libero il suo migliore amico, prendendogli il viso fra le mani e costringendolo a fissarla negli occhi.

Ti voglio bene, Jorge...
Ti voglio bene, fratellino...
E stai pur certo che non ti permetterò di finire di nuovo la tua vita in prigione.


Aveva riflettuto lucidamente su cosa fare, in che modo farlo, quale fosse la strada migliore da percorrere. Mandare Jorge in carcere non sarebbe servito a nulla, perché non era sicura la O'Neill di riuscire a ridurgli la pena, dimostrando la sua condizione di "semi-infermità". Inoltre l'accusa avrebbe sempre potuto appellarsi al fatto che il crimine fosse stato compiuto, oltre al discorso dell'evasione, per la quale Cappie non poteva testimoniare senza essere ricollegata all'Enigmista. Ciò che doveva fare era fottersene della legge e fare a modo suo. Le indagini con Hank le avevano permesso di scoprire l'esistenza di Polisucco permanenti, furti di identità e quant'altro. E la sua conoscenza con Dre poteva aiutarla a capire dove cercare ciò che le serviva. Adesso non restava che esporre il proprio piano al portoghese, dopodiché avrebbe lasciato a lui libera scelta di cosa fare.

So che può sembrare impossibile, ma c'è un modo per permetterti di avere una nuova vita, lontano da tutto questo.
Nel corso delle mie indagini sono venuta a sapere di un traffico di identità che può fare al caso tuo.
Non solo assumerai una nuova identità, ma riceverai anche una Polisucco permanente, che impedirà per sempre a chiunque di rintracciarti.
Ho chi può aiutarmi ed è una persona che non ti metterà in pericolo.
Una volta assunta la Polisucco, potrai andare ovunque vorrai e rifarti una nuova vita!
Ti darò io i soldi per ripartire da zero, forse so anche dove indirizzarti per un lavoro che probabilmente ti piacerà...
Ma se accetti di fare tutto questo, sappi che io e te... Non potremmo più vederci.
Nessuno deve sapere che ti ho aiutato, né che sono in contatto con te, rischierei di portare gli investigatori direttamente da te.
Potremmo avere pochi, sporadici contatti e se avrai bisogno di aiuto sono pronta a dartelo, assolutamente, ma... Per il tuo bene, sarà sempre meglio stare lontani.


Rinunciare a lui era un sacrificio che era disposta a compiere, se fosse servito a permettergli di rifarsi una nuova vita. Jorge doveva solo annuire e Cappie sarebbe subito corsa da Dre, per capire quanto fosse in grado di aiutarla.

Ti prego, permettimi di aiutarti...
Non lasciarti marcire in prigione, non rovinarti ancora di più la reputazione...
Puoi avere un futuro grandioso, felice e sereno, puoi avere una famiglia e stare bene con te stesso.
Devi solo dirmi di sì e io mi metterò subito all'opera per aiutarti...


Sarebbe stato in grado Alvares di rinunciare alla sua sorellina, alla sua famiglia babbana, alla sua vita prima della prigione per ottenere una seconda chance? Tutto era nelle sue mani, ma poteva contare su una cosa fondamentale, questa volta.

Qualunque sarà la tua scelta, sappi che io ti appoggerò incondizionatamente.
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Messaggioda Tiger » 20/08/2019, 19:12

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Per fortuna l'ho conservato.

E questo cosa sarebbe?

Il letto per lei.

Letto? Tiger, questa è una branda militare.

Che ha di sbagliato? Io ci dormivo benissimo, ha pure il cuscino.

Ci avrai pure fatto i migliori sogni della tua vita, ma per una ragazza non è esattamente l'ideale, credimi!

Rientrato nelle abitudini civili, il Black inizialmente aveva fatto moltissima fatica ad abituarsi ai materassi.
Tra gli Esclusi i giacigli erano comunque depositati sulla terra e così la morbidezza ne veniva fortemente compromessa.
La brandina militare era stata una validissima soluzione e per Tiger non aveva niente da invidiare ai letti più comodi.

... Quindi cosa dovrei fare? Posso spostare il mio letto qui.

Lascia stare, andiamo al volo a comprare una normalissima brandina pieghevole con un materasso normale...

D'accordo.

La Tigre Nera non si poneva chissà quanti dubbi, delegava facilmente certi compiti di sfondo alle persone probabilmente più competenti di lui in materia.
Ingwar evidentemente sapeva alla perfezione cosa prendere alla biondina affinché potesse dormire comoda nelle notti a seguire dentro quella camera improvvisata.
Bruce era rimasto a casa a sorvegliare i due dormienti mentre i giganti si erano dati il compito di sistemare quella stanza nel minor tempo possibile.

Una cosa simile dovrebbe andare bene allora, giusto?

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Sì, sei hai deciso arbitrariamente di farle rompere la schiena...

La mia non si è mai rotta...

Ecco, prendiamo questa, ha anche il corredo omaggio.

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Cos'è un corredo?

Tutto il materiale di contorno: cuscino, copri materasso, lenzuolo, federa...

Ok, allora andiamo alla cassa.

Lascia, faccio io, alla fine l'idea è stata mia no?

Ma poi l'oggetto resterebbe a me.

Allora faglielo portare a casa, metti dovesse avere ospiti un giorno...

Era facile convincere il Black, non faceva la lotta per avere l'ultima parola e nella maggior parte dei casi si adeguava alle situazioni poco importanti per lui.
Sapeva che il Vogt avesse le risorse per comperare una branda per la O'Neill, quindi lo lasciò fare, non immaginando che Bruce potesse invece infastidirsi parecchio.
Ma tanto, Bruce non era lì quindi ogni lamentela successiva sarebbe risultata fine a se stessa.
Tornati nella palestra dell'omaccione mulatto, Ingwar aiutò il Black a sistemare al meglio quella stanza in disuso.
Dentro al negozio di articoli per la casa aveva comperato pure un armadio di tela con la zip, utile al fine di portare i cambi senza tenerli dentro una valigia.
Infine, aveva pensato anche ad una cuccia per cani di taglia grande così che pure la sua Creatura Magica, Ermes, potesse stare comodo da qualche parte.

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Nel cassetto sotto le ciotole ho messo una corposa riserva di pile, cavi elettrici e magneti.

Nemmeno mi sono accorto che li avessi comprati.

Dovrà tirare fuori una fortuna per la riparazione di casa, se possiamo sollevarla da qualche spesa, perché non farlo?

La Tigre Nera annuì, trovando ottimo quel ragionamento.
Considerando la pienezza di quel cassetto, Cappie non avrebbe dovuto pensare al fabbisogno di Ermes per almeno tre settimane.
Si sperava quelle utili al fine di completare le riparazioni dell'abitazione.
Una volta conclusa l'opera, quella specie di ex ufficio era diventato una zona riposo ben vivibile e attrezzata.
Il Black le aveva disposto anche una scrivania e una sedia di metallo nel caso in cui avesse voluto lavorare su qualche caso la sera dopo cena o nel weekend.
L'illuminazione era un po' fredda, ma considerando che non fosse nata come camera da letto, ci si poteva passare sopra.

Bene, io posso andare a questo punto. Se avete bisogno di me, sapete dove trovarmi, ok?

Certamente, grazie ancora per l'aiuto. Bruce dovrebbe passare dopodomani mattina, comunque.

Sì me lo ha detto. Saluta la MagiInvestigatrice da parte mia, ci vediamo!

Ingwar doveva tornare ad occuparsi dei propri affari, Tiger doveva invece prendere il mini MagiFrigo che teneva dentro il proprio ufficio e trasportarlo lì dentro.
Per qualche giorno avrebbe fatto a meno di quella comodità, sfruttata per lo più per contenere bevande energetiche e barrette snack piene di proteine.
Cappie poteva invece usarlo per qualche vivanda da conservare al fresco, fermo restando che per cucinare qualcosa poteva sempre utilizzare l'abitazione del Black.
Discorso analogo anche per la doccia, ovviamente.
Ecco, giusto, procurarsi una copia delle proprie chiavi di casa da consegnare alla bionda quella stessa sera.
Peccato non avesse la più pallida idea di dove si facessero copie di chiavi come la sua...

Al massimo per stanotte lascerò la porta aperta, domani forse saprà lei dove andare.

E mentre il bestione si metteva l'anima in pace, a casa di Bruce si andava innescando una vera e propria reazione a catena di sensazioni, emozioni e ricordi.
Jorge, una volta svegliatosi, si era diretto subito dentro la stanza di Cappie, così da poterle parlare ed esporle le riflessioni fatte tra il sonno e la dormiveglia.
Non era intenzionato a gettare via quel meraviglioso rapporto costruito negli anni scolastici ed anzi, il suo intento era farlo addirittura rinascere più solido di prima.
La motivazione nasceva prevalentemente da una consapevolezza, quella che la ragazza non avesse mai smesso di credere in lui.
Caroline Priscilla però, parve essere di tutt'altro avviso.
Si vedeva colpevole e carente, non meritevole di alcun ringraziamento, tanto da dargli addosso con le lacrime agli occhi e il cuore che batteva a mille.

Io non ho sempre creduto in te!
Se lo avessi fatto... Se lo avessi fatto, ti sarei stata vicino per tutto questo tempo, non ti avrei fatto sentire solo, ti avrei dimostrato veramente di tenerci a te!
E invece... Invece guarda che fine ti ho fatto fare...
Ma come fai a non rendertene conto?!
Ho smesso di credere in te quando ho permesso ad altre persone di influenzare il mio giudizio.
Questa non è amicizia... Non quella con la "A" maiuscola, no, quella che in teoria doveva esserci fra noi due...


Il portoghese, in quel caso, preferì non replicare niente, ma non perché pensasse che la ragazza fosse nel giusto.
Sapeva che doveva far passare ancora qualche secondo prima di dare vita al motivo per cui fosse così convinto dell'innocenza della migliore amica.
La cosa certa era però che, a prescindere, Victoria da quel momento in poi avrebbe rappresentato una figura molto negativa per la O'Neill.
Era difficile rientrare in una categoria tanto piccola per una come lei, la categoria di persone meritevoli di poco rispetto e poca stima, se non pari a zero.
La ex Tassorosso provava spesso e volentieri a considerare la parte luminosa di ognuno, ma quando non lo faceva più, allora c'era seriamente da tremare.
Per fortuna, quel trattamento nei confronti del ragazza davanti a lei in quel momento era stato risparmiato.

Ti voglio bene, Jorge...
Ti voglio bene, fratellino...
E stai pur certo che non ti permetterò di finire di nuovo la tua vita in prigione.


Aspetta, di che stai parlando adesso?!

So che può sembrare impossibile, ma c'è un modo per permetterti di avere una nuova vita, lontano da tutto questo.

... Tu vorresti adesso favorire una mia fuga?

Al tempo l'aveva inseguito ovunque pur di riconsegnarlo alla giustizia mentre adesso avrebbe fatto l'impossibile pur di lasciarlo latitante ed evaso.
Non era difficile comprenderne il motivo, ma faceva davvero strano rapportare quei due episodi agli stessi due identici protagonisti, senza neanche parti inverse.
La vita sapeva fare scherzi davvero niente male, ma come poteva di base Cappie pensare di far sfuggire l'amico tanto facilmente dal mirino delle forze dell'ordine?!

Nel corso delle mie indagini sono venuta a sapere di un traffico di identità che può fare al caso tuo.
Non solo assumerai una nuova identità, ma riceverai anche una Polisucco permanente, che impedirà per sempre a chiunque di rintracciarti.
Ho chi può aiutarmi ed è una persona che non ti metterà in pericolo.
Una volta assunta la Polisucco, potrai andare ovunque vorrai e rifarti una nuova vita!
Ti darò io i soldi per ripartire da zero, forse so anche dove indirizzarti per un lavoro che probabilmente ti piacerà...
Ma se accetti di fare tutto questo, sappi che io e te... Non potremmo più vederci.


Il ragionamento aveva un senso.
In tanti le sarebbero stati appresso in segreto al fine di capire se potesse averlo aiutato a scappare o a rifugiarsi.
Se in qualche modo fossero poi risaliti alla nuova identità di Jorge, gli sforzi si sarebbero rivelati vani ed anche la stessa MagiInvestigatrice avrebbe passato dei guai seri.
Non rivedere mai più la famiglia, la sua migliore amica, ripartendo in tutto e per tutto con un nuovo stile di vita, un nuovo modo di essere.
Jorge non ci aveva proprio pensato, del tutto orientato sul dover soltanto tornare dentro quella cella e scontare le proprie colpe.
Ora lei gli stava offrendo una opportunità a dir poco assurda e che purtroppo eccessivamente si sposava con l'Alvares immerso nell'ombra.

Ti prego, permettimi di aiutarti...
Non lasciarti marcire in prigione, non rovinarti ancora di più la reputazione...
Puoi avere un futuro grandioso, felice e sereno, puoi avere una famiglia e stare bene con te stesso.
Devi solo dirmi di sì e io mi metterò subito all'opera per aiutarti...


... Non lo so, Cappie, non lo so.

Qualunque sarà la tua scelta, sappi che io ti appoggerò incondizionatamente.

Ci credeva, ne era convinto, ma nonostante questo sentiva che la risposta non potesse essere così facile.
Da un lato, l'idea di fuggire sapeva molto di scorciatoia, ma da un altro anche di opportunità di rinascita.
Era complicatissimo rendersi conto di cosa potesse essere in maggiore percentuale, perché temeva di non potersi fidare completamente di se stesso.
Pianse ancora, in modo più pacato e velato, delle lacrime intrise di dubbi e paure.
Chinò la testa, quasi in segno di sconfitta di fronte a tutta quella tensione lancinante.
Non lo avrebbe mai detto ad alta voce, ma di mezzo c'era pure il forte timore di deludere la Ignis del Fulmine.

Io non sto completamente bene, mi auguro che ormai tu possa credere a questa storia, a questa faccenda.
Il parassita che alberga dentro di me ha perso energia ed è molto indebolito, ma non sto più prendendo le mie pillole e questo non mi fa stare calmo.
Ho il terrore che la mia decisione possa dipendere da una sua influenza e per questo motivo non me la sento di dirti ora cosa voglio fare, che strada voglio prendere.
... Per cui, Cappie, ti chiedo per adesso l'unico favore di procurarmi queste medicine affinché io possa riprendere il ciclo di cura per qualche giorno.
Soltanto allora potrò sentirmi sereno dell'affermare che la mia opzione dipenda esclusivamente da me e non da un agente esterno, o nel mio caso, interno.
Lo capisci questo, vero? Dimmi che lo capisci per cortesia...


Tanta, tanta, parecchia maturità in quelle parole.
Cappie poteva vedere di fronte a sé alcuni sprazzi di un Jorge come quello incontrato nel futuro.
Lentamente i pezzi di quel puzzle sconnesso visto durante il viaggio nel tempo cominciavano a riunirsi creando un quadro più nitido e veritiero.
Una riprova in più che la Randall aveva commesso il gravissimo errore nel prendere sottogamba tutti gli eventi incontrati, dandoli tutti per fallati o per improbabili.
Di sicuro alcuni dettagli non rappresentavano la verità o non l'avrebbero più rappresentata per tanti motivi di libero arbitrio, ma se il Conflux aveva voluto quel viaggio, un motivo doveva esserci.
Ad ogni modo, restava l'importante compito di nascondere il portoghese fino a nuovo ordine e la casa di Bruce non era affatto adatta al compito.

... Ora però voglio che ascolti bene queste mie parole.
Tu dici di non aver sempre creduto in me, di aver vacillato, di aver lasciato che altri giudizi ti influenzassero.
Ma quando ieri sono apparso davanti ai tuoi occhi, quando ti ho chiesto di parlare, di non respingermi, tu non mi hai scacciato, non hai vacillato, non ti sei fatta influenzare.
È vero, sei rimasta sull'attenti, ma vuoi davvero dirmi che una parte di te, seppur microscopica, non si sentisse già convinta delle mie parole quasi subito, dentro quell'ufficio?
Se fossi rimasta sempre fedele alla nostra amicizia senza avere cadute dopo tutto ciò che è successo, saresti stata più simile ad un automa che ad un essere umano.
Però ci sono voluti pochi minuti ancora insieme, di nuovo all'avventura, per farti comportare esattamente come tanti anni fa, come se nulla fosse cambiato.
In questo io vedo senza filtri o ostacoli quella amicizia con la "A" maiuscola che tu pensi di non aver alimentato o tenuto in piedi, sorellina.
Quella che nonostante le avversità, le incomprensioni, gli sbagli, le lacrime e i dolori ci vede ancora qui, oggi, a credere l'uno nell'altra, fino alla fine, oltre i giudizi altrui.
Il tuo cuore, il tuo spirito, la tua anima non hanno mai smesso di credere in me o forse sarebbero meglio dire in noi.
Quindi lasciati ringraziare e non azzardarti a controbattere ancora, perché ormai ho imparato esattamente come rispondere a tono al "Tornado Parlante"!


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30 MINUTI DOPO

Prixocerebram 600 mg in capsule molli... Va bene, domattina farò un salto da un mio ex collega militare, ha la famiglia che gestisce una farmacia in periferia.

Grazie infinite Bruce, ti sono debitore.

Tranquillo, per gli amici di Cappie questo ed altro!

Allora per stanotte resterò qui?

Sì, non credo proprio ci siano pericoli, almeno non così nel breve termine.
Domani dopo pranzo ti occuperai tu quindi di accompagnarlo da questo tuo amico a Denver, giusto?


Per quanto non ci fosse ancora la certezza sul cambio di identità, Dre Kingston appariva come la migliore risorsa su cui fare affidamento per un buon nascondiglio.
La O'Neill avrebbe portato a Denver il portoghese il giorno seguente per poi incontrarsi con il Mercenario nel pomeriggio, essendo lui rientrato in America.
Intanto, il MacGyver si sarebbe occupato di procurare le medicine in quantità abbastanza elevata da far sì che Jorge potesse andarci avanti per diversi giorni.
Alla ragazza non restava che mettersi poi in contatto con Zack Wheeler e chiedergli l'immensa cortesia di fare la traversata oltre oceano al più presto, ma quella era un'altra storia.
Ora dovevano soltanto tranquillizzarsi, mangiare un boccone e cercare di distendere i nervi.
Per quanto la ex Tassorosso avrebbe dovuto continuare a fare i conti con il gas nel suo corpo per ancora parecchio tempo, purtroppo.

Risentirai degli effetti per non meno di trenta giorni, ma ci sarà comunque un calo graduale, te lo assicuro.

Però hai detto che riuscirà a smaltire tutto, giusto?

Assolutamente, in base ai miei calcoli tra un mesetto starà come nuova, nessun effetto collaterale strano!

Insomma, ancora un poco di pazienza, MagiInvestigatrice O'Queen.

Penso che dopo tu possa andare alla palestra di Tiger per controllare il tuo nuovo alloggio.
Non credo ti serva accompagnamento, alla fine ormai l'Enigmista è bloccato dietro le sbarre.
Perdonale nel caso abbia combinato qualche "Tigerata" delle sue, non credo abbia mai preparato una stanza per qualcuno in vita sua!


Bruce si fece una risata, dopo di che si allontanò per dare modo ai due amici di salutarsi meglio, per quanto si sarebbero poi rivisti entro poche ore.

Lui e Tiger sono davvero persone eccezionali e credo che anche questo Dre mi dimostrerà qualità simili.
Ti sei circondata di gente affidabile, a prescindere da quello che deciderò, mi sento tranquillo all'idea di lasciarti circondata da tutti loro.
Vieni qui, abbracciami ancora una volta...


Sarebbe stata una notte un po' lunga da viversi, perché entrambi avevano pochissimo sonno e la mente un po' tanto attiva su mille pensieri.
Se non altro però, c'era di mezzo la gioia di essersi ritrovati, di aver affrontato quel lungo periodo di lontananza come l'ennesima sfida ed aver vinto dopo tante peripezie.
Il cuore di Cappie doveva guarire attimo dopo attimo, ma con sopra un balsamo decisamente efficace, quello del perdono e dell'amicizia con la "A" maiuscola.
Ora doveva pensare alla propria casa, a fare la faccia di bronzo con il Vice Sceriffo Muscle e a tenere a bada i bollori molto più del solito.
Lì nella palestra l'aspettava una camera di fortuna con diversi comfort niente male e la compagnia di un cucciolone di tigre troppo cresciuto.
Almeno poteva mettere la mano sul fuoco che più al sicuro di lei, con il Black al piano di sotto, non ci fosse proprio nessuno!

Fine
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Messaggioda Tybalt » 03/03/2020, 22:42

"Stanzino delle Scope" di Tybalt "Dre" Kingston
Denver - Colorado
Quartiere Magico
12/04/2114
Ore 19:55


C***o, mi sento davvero in colpa a non poter partecipare...

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... Sly ha detto che è tutto a posto, ma so che la mia presenza lo avrebbe agevolato parecchio.

Odiava starsene dentro casa senza poter fare niente, odiava sentirsi inutile, odiava non potersi immergere nell'azione.
Dre era un ragazzo pieno di vitalità ma sopratutto prendeva seriamente gli impegni e le promesse.
Aveva garantito all'amico Emmett di essere pronto a rischiare con lui in quella assurda impresa contro la Setta, ma la prima missione seria l'avrebbe saltata.
Una fasciatura trasversale sul petto copriva dei danni massicci e pesanti subiti durante un ultimo incarico svolto come Mercenario.
Sotto di essa, dei particolari unguenti stavano agendo affinché non restassero tracce della ferita, come cicatrici o altro.

Aiutandolo saresti stato solo di intralcio, vedila così.
Un compagno non efficiente al 100% è un compagno da proteggere più del dovuto.
Ora devi sopportare la medicazione per qualche giorno e poi potrai ritornare a dare il tuo supporto.
Ringrazia anzi di essertene uscito solo con questa ferita, poteva andarti anche peggio!
Domani pomeriggio voglio dare un'occhiata approfondita alla schiena, non sono convinto che la quantità di unguento basti.


Oakland era arrivato davvero da pochissimi giorni ma già si era reso immensamente utile.
La rimpatriata era avvenuta solo per metà, infatti Emmett si era trovato nel bel mezzo di parecchi impicci con l'Avanguardia ed avevo dovuto rimandare la bisboccia.
Si sentiva fortemente responsabile di quella organizzazione fondata al 100% da lui, non voleva che qualcosa andasse storto ed era lodevole.
Nessuno, né Nut, né Dre, avrebbero mai pensato qualche anno prima che il loro carissimo amico fosse capace di cimentarsi in una cosa del genere.
Tutti però crescevano e quella crescita si vedeva in tutti e tre, che per assurdo avevano ognuno un Elemento Primario diverso ottenuto per merito e non per Equilibrio.

Certo che la sua commercialista è proprio un peperino!
Dici che c'è qualcosa tra loro?


Con Tiffany?
Mah... Onestamente sono più propenso a credere che l'intesa sia con Beatriz.


Gran bel pezzo di femmina anche lei, forse un po' troppo musona per i miei gusti!

In effetti tra Tiffany e Beatriz c'è un abisso.
Faccio fatica a credere che Emmett possa interessarsi in misura simile all'una o all'altra!


Potrebbe essere attratto da diverse caratteristiche e poi Sly è sempre stato un tipo adattabile.
D'altronde la sua ex da quel che ho capito non c'entrava nulla con nessuna delle due.


Sì quello è vero, ma poi oh, alla fine basta che sia felice lui e che riesca a dimenticarsi di Xena.

Parole sante... E comunque quando sono passato a salutarlo, Beatriz si è girata di scatto che quasi mi ha messo paura.
Non aveva avvertito della visita e non appena ho aperto la porta, lei ha estratto la bacchetta ad una velocità che... WOW!


Quando la vedrai combattere ti cadranno le braccia, è una cosa allucinante...

Sly mi ha detto senza esitazione che è più capace anche di lui.
È proprio cresciuto quel maledetto n***o, una volta aveva abbastanza orgoglio per tutti e tre, ahahahah!


L'hai detto fratello!
Una volta avrebbe fatto di tutto pur di eguagliare una come lei.
... Senti ma poi con la proprietaria del White Lion?
Ci sei più passato?
Hai detto che ti era parso avesse lanciato qualche occhiata interessata.


Macché, ancora no, al massimo mi riprometto di fare un salto tra qualche giorno.
E poi è stata solo una impressione, possibile anche che mi stessi sbagliando.
Anche perché poco dopo è arrivato un tipo che se l'è limonata, quindi immagino sia già fidanzata!


Beh i fidanzamenti sono relativi, no?
Se ti ha guardato evidentemente tanto fedele non è, oppure quello lì era solo uno che si s**pa.


Approfondirò... Quando ci sarà tempo e modo.

Diedero entrambi un'occhiata all'orologio.
Erano da poco passate le 20:00 e la pizzeria aveva detto che la consegna sarebbe arrivata per le 20:15.
Mancava poco e il gorgoglio dello stomaco di Dre la diceva lunga su quanto avesse appetito.
Il tempo fuori era gradevole, temperatura mite, d'altronde ormai ci si avviava verso la Primavera.
Nut mandò giù un sorso di birra fresca, mettendosi poi in bocca una patatina dalla ciotola in mezzo a loro due.

Mentre tu invece?

Io che?

Qualche storiella interessante?

Femmine dici?
Mah, in realtà forse una sì, ma è una roba trascorsa...


Tipologia?

Di quelle che non vedresti con me neanche tra cinquant'anni.
Altolocata, anzi, proprio aristocratica!


Cinquanta? Sei stato anche troppo buono con te stesso, facciamo almeno novanta, ahahah!

Comunque è stata una mezza storia di passione, credo che un po' fosse interessata, ma penso più affascinata dal rozzo Mercenario.

Può succedere, ogni tanto facciamo questo effetto, me ne sono tr****te parecchie in questo modo.

Ed infatti...

Whuo Whuo Whuo, ti sei ripassato l'aristocratica, dai, pugno a pugno fratello!

Si scambiarono quel segno di intesa, per quanto Dre non è che potesse sporgersi più di tanto.
Movimenti in avanti o indietro gli creavano fastidio e dolore, nonché c'era il rischio che si spostasse la fasciatura.

Vai, descrivi!

Rossa, occhi chiari, pelle bianchissima, piuttosto alta, corporatura snella.

Punti forti?

A parte una gran faccia da t***a?

Ti dirò, alla fine un po' tutte quelle col conto corrente spropositato ce l'hanno!

No no, fidati, pare che la Trama o il Mana gliel'abbiano disegnata proprio con l'intento di farla risultare così!

Ok, ok, allora mi fido, ma a parte la faccia?

Direi un sedere bello abbondante... Il famoso "Tira schiaffi", per intenderci.

Oh sì, i bei culi sono sempre il top!
Le tette se sono abbastanza generose è un valore aggiunto, ma il di dietro è fondamentale!


Ma scusa, la tua cotta storica non hai detto che porta tipo una sesta?!

E che significa?
Rebecca è una donna che ti incanta col suo carattere, il suo buonumore... La sua cucina!


Ah ecco...

... Beh sì anche un po' con le tette, però insomma, lì stiamo parlando di una sesta!

L'aristocratica portava una seconda abbondante, quindi non chissà che sostanza, ma stavano su belle sode...

Senti ma... Niente niente ti fosse un po' rimasta impressa la signorina?

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Quella domanda colse Tybalt un po' impreparato, tanto da spingerlo a chiudersi in un piccolo ma intenso silenzio.
Si mise a riflettere sulle vicende trascorse, sul saluto avuto con la Nygaard, gli scambi di sguardi, il sesso bruciante, la voce di lei.
Una volta tornato a casa, Dre aveva pensato bene di archiviare la questione, reputandola un episodio passeggero.
Tuttavia, c'erano alcuni istanti nei quali gli tornava in mente il viso della "Principessina" e allora restava qualche secondo a fissare il soffitto, prima di dormire.
Magari Oakland non aveva così torto nel valutare il trasporto nel raccontare di lei da parte del Kingston come segno di un interesse maggiore.

... Forse sì, sarei un c*****ne a negarlo.

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Ma lei appartiene al suo mondo, io al mio.
A lungo andare si sarebbe scocciata di uno come me, che lei gentilmente chiamava "Bifolco".


Oh, gentile!

Uno zuccherino guarda...
Senza dubbio è una di quelle femmine che ricorderò a lungo, ma quel che è stato è sta-...


TOC TOC TOC TOC TOC

Finalmente le pizze!
Offro io stasera, però mi fai assaggiare un pezzo della tua.


Tybalt alzò il pollice in su sorridendo e Nut si mise in piedi, afferrando il portafoglio.
Non erano ancora arrivate le 20:15, quindi il fattorino era riuscito ad anticipare di cinque minuti, strano ma gradito.
Quando però il Semi Gildato Terran arrivò alla porta e la aprì, restò per qualche secondo interdetto.
La figura di fronte a lui tutto poteva essere meno che il fattorino.
Inoltre, facendo un rapido scan e avendo fresca fresca la descrizione dell'amico, l'associazione fu praticamente spontanea.

... Dre, come hai detto che si chiama la tipa ricca di cui mi parlavi?

Mi spieghi che te ne frega adesso?

La cattiva notizia è che non ha con sé le pizze... La buona però è che si trova qui...
... Che poi, è una notizia buona?


... Scarlet...

Ecco come si chiamava la "tipa ricca", presto detto.
Nut fece spazio alla ragazza appena giunta, permettendole di fare qualche passo avanti ed entrare dentro casa.
Non sfuggì né all'uno, né all'altro la presenza di una valigia nella mano della rossa.
Il Gresham chiuse la porta alle spalle della Nygaard mentre Tybalt faceva per alzarsi, anche se un po' malamente.
Nel cercare di farlo, gli si aprì parzialmente la camicia e la ragazza avrebbe potuto notare subito la grossa fasciatura bianca in contrasto con la pelle fondente.

Vacci piano Dre, che c***o...

Auch, scusa...
... Scarlet, ciao, mi spieghi il perché di quella?


Non l'avrà mica messa incinta ed è stata cacciata via di casa, vero?
Sai che casino povero amico mio... Comunque aveva ragione, altro che faccia da t***a, questa è la Regina delle facce da t***a!


No, fortunatamente niente di così allucinante e improvviso, per quanto la realtà non è che fosse poi tanto meglio.
Tybalt si avvicinò a passi piccoli fino a raggiungerla, guardandola negli occhi per cercare di scorgere in essi qualche emozione.
Gli dispiaceva che Nut fosse lì ma non poteva mandarlo via chissà dove, era nuovo della città e poi gli sembrava pure sgarbato.
A parte questo, rivederla gli provocò uno strano moto interiore di scombussolamento e anche qualcos'altro di indefinibile.
Su una cosa c'erano pochi dubbi, gnocca era gnocca esattamente come la ricordava, se non di più.

Scusate, giusto, le presentazioni...

Tranquillo Dre, si sa che sei un bifolco...
... Signorina, mi chiamo Nut, piacere di conoscerla.


Simpatico... Lui è un carissimo amico mio e di Sly.
È un Mercenario come noi, per questo non può rivelarti il suo nome effettivo.


Nel bel mezzo di quell'assurdo teatrino, alla porta bussarono nuovamente.
In quel caso fu proprio il fattorino delle pizze, che consegnò il cibo nell'orario stabilito.
Oakland si preoccupò di pagare e lasciare una buona mancia, dopo di che chiuse la porta e appoggiò i due cartoni di pizza sul tavolo.
La prima delle due era praticamente una margherita con del salame piccante, ordinata (ma va') da Dre.
La seconda invece una funghi, salsiccia e provola, ordinata (guarda caso) dal Terran.

La nuova arrivata gradisce dividere con noi il pasto?

Mi hai tolto le parole di bocca, Scarlet, che ne dici di raccontarmi tutto mangiando una fetta di pizza?

Ammesso che un cibo tanto di basso livello fosse accettato da un palato raffinato come quello della ex Erede.
Una domanda che si posero entrambi i maschi di colore nella mente ma che si trattennero per bene dal darle voce.
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Messaggioda Scarlet » 04/03/2020, 18:19

12/04/2114
Denver - Colorado
Quartiere Magico
Ore 20:00


Con un piccolo pop Scarlet si materializzò dentro al vicolo segreto che ospitava gli arrivi tramite Passaporta.
Era partita già il giorno prima insieme al fratello, che l'aveva prelevata in finto gran segreto per depistare chiunque stesse tenendo d'occhio la Nygaard o la sua famiglia.
Una gita di piacere che nascondeva una fuga vera e propria, questo avrebbero dovuto pensare tutti coloro che volevano morta la sorella di Lowell. Si erano separati una volta arrivati in Italia, da lì la ragazza aveva viaggiato prendendo degli aerei babbani ed infine, una volta giunta a New York, aveva avviato la smaterializzazione fino a Denver, in Colorado.
Gli addii erano stati piuttosto lunghi e smielati. Sua madre non aveva fatto altro che piangere, raccomandando alla sua bambina di stare attenta e di dire al Mercenario da cui sarebbe andata di prendersi cura di lei, in ogni cosa.
La Ignis lodò lo spirito di sacrificio della ragazza, che era disposta a rinunciare alle proprie comodità pur di avere salva la vita. Il padre invece era rimasto stranamente in silenzio, forse intuendo che fosse altro l'interesse di Scarlet per Dre.
Il difficile però era venuto quando la Nygaard aveva dovuto salutare Céleste. La sua migliore amica era completamente all'oscuro di ogni cosa che riguardasse le Gilde ed i Druidi, per questo motivo Scarlet aveva dovuto fingere con lei un viaggio di piacere qua e là, come cura per riprendersi dall'attacco subito qualche mese prima.
La Vogt avrebbe creduto a tutto, ma il suo buon cuore ed il suo affetto sincero nei confronti di Scarlet la portarono anche a proporsi come compagna di viaggio per tenerle compagnia.

Perché non vuoi che venga?!

Perché non è il caso, ho già mio fratello che mi accompagna, vogliamo passare un po' di tempo insieme.

Che bello!
Allora hai fatto pace con lui!
Dai, ti giuro che starò buona!
Voglio venire con te, fare shopping da qualche parte, cenare insieme, andare a ballare... E poi potrei farti conoscere mio fratello!


Céleste non insistere, non puoi venire con me, è una terapia che mi serve da affrontare insieme a mio fratello.

Ah... Te l'ha prescritta tuo cugino?

Sì, proprio lui.

Uffa... Però... Se lui ha detto che tu devi farlo allora non mi intrometto...
Però mi dispiace, per quanto non ci vedremo?


Non so dirti quando ritornerò, sinceramente.

Sniff... Sniff...

No, dai... Non piangere, perché ti stai mettendo a piagnucolare adesso?!

Perché mi mancherà la mia migliore amica... E mi manca mio fratello... Alla fine se ne vanno via tutti, non è giusto!!!!

Ti prego, abbassa i toni, mi stai spaccando i timpani...

Buhaaaaa... sigh sigh...

Céleste... Mi irritano le persone che piangono, quindi smettila.

L-lo s-so... I-irrita tanto anche... Anche la mamma...

Non posso stare con te e la cosa ti rende triste, ho capito...
Ma questo non significa che anche tu non possa viaggiare.
Magari puoi andare da tuo fratello, stare un po' con lui.
Dici spesso che ti manca tanto no?


Ma... sniff... La mamma non mi darà mai il permesso...

E tu convincila.
Sii un po' più decisa in quello che vuoi, non puoi ogni volta lasciare che gli altri ti monopolizzino.


Monoche?

Che altre persone ti dicano cosa fare.
Devi essere un po' più forte e decisa... E soprattutto non lasciarti prendere in giro dai maschi.
So che ti fidi ciecamente di chiunque, ma ogni tanto fare una scrematura ti servirebbe...


Cosa c'entra adesso il latte scremato?

... Lascia perdere...


A seguire, dopo essere riuscita a calmarla, la Nygaard era stata soffocata da almeno dieci abbracci diversi.
Non lo voleva ammettere, ma un po' le sarebbe mancata la Vogt, anche se per il suo bene era meglio che non le stesse vicino.
Inoltre anche la sua di pazienza ne avrebbe giovato, considerando quanto la mettesse a dura prova certe volte l'amica tonta.

Adesso lei è l'ultimo dei miei pensieri...

Anche perché non appena aveva riconosciuto la strada familiare dove si trovava casa del Mercenario, il suo cuore aveva iniziato a battere più forte che mai.
Aveva scelto di mostrarsi con i capelli biondi, suo colore naturale, per omaggiare un po' ciò che Dre le aveva detto la notte che avevano trascorso insieme.
Voleva essere bellissima per lui, per questo nonostante il lungo viaggio, in realtà Scarlet si era fermata prima per qualche ora in un albergo, sistemandosi affinché nulla fosse fuori posto.
Il look poteva sembrare casual, ma in sostanza la faceva apparire come una ragazza di gran classe e con buon gusto nel vestire.
Un paio di jeans che lasciavano scoperte le caviglia, camicetta celeste inserita nei pantaloni a vita alta, orecchini a forma di cerchio placcati d'oro e un paio di scarpe alte firmate color rosso scuro.
Profumava la sua pelle, sia perché pulita, sia perché ella aveva attivato l'odore druidico.
In tutto e per tutto la Nygaard stava urlando al mondo che si era fatta bella per l'uomo che amava, anche se lui ignorava completamente la cosa.
Una sola valigia, che però conteneva tutto il suo stretto necessario... O almeno quello che Scarlet credeva fosse lo stretto necessario.
La cosa buona era che provenendo da una cultura fatta di natura e semplicità, non aveva portato con sé un'intera boutique francese per il trucco.
La cattiva è che ella aveva intenzione molto presto di allargare il suo misero guardaroba.

Le otto passate... Starà a cena, sicuramente.

Aveva cercato di stare quanto più attenta possibile, cimentandosi diverse volte nella materializzazione dei maghi.
Per lei era una pratica molto difficoltosa, ma era riuscita a farcela, convinta che fosse la cosa migliore da fare per risultare intracciabile.
La sua scia magica sarebbe svanita nell'arco di qualche ora e solamente una grossa sfortuna avrebbe potuto portare la giovane ad essere seguita nonostante l'ingegnoso piano di lei e di Lowell.
Ma per precauzione, ella attivò comunque il potere druidico che le permise di ascoltare ogni cosa nell'arco di diversi metri.
Si trovava poco fuori l'abitazione del Kingston, ancora in strada.
Non era un quartiere per ragazze ricche come lei, specialmente di sera, ma la Figlia di Gaia non aveva paura di niente, non quando stringeva al collo l'Anima di Efesto.
Poteva sentire il Fuoco scaldarle l'animo... Ed anche qualcos'altro, qualcosa di davvero molto interessante.
Due voci in particolare attirarono la sua attenzione, provenienti proprio dallo stanzino delle scope del appartenente al Kingston.

Direi un sedere bello abbondante... Il famoso "Tira schiaffi", per intenderci.

Oh sì, i bei culi sono sempre il top!
Le tette se sono abbastanza generose è un valore aggiunto, ma il di dietro è fondamentale!


Ma scusa, la tua cotta storica non hai detto che porta tipo una sesta?!

E che significa?
Rebecca è una donna che ti incanta col suo carattere, il suo buonumore... La sua cucina!


Ah ecco...

... Beh sì anche un po' con le tette, però insomma, lì stiamo parlando di una sesta!

L'aristocratica portava una seconda abbondante, quindi non chissà che sostanza, ma stavano su belle sode...

Senti ma... Niente niente ti fosse un po' rimasta impressa la signorina?

... Forse sì, sarei un c*****ne a negarlo.


Che lei potesse rimanere impressa in qualcuno non era una novità.
Molti ragazzi con cui aveva avuto a che fare non si erano certi dimenticati del modo in cui erano stati trattati dalla Nygaard.
Tanti avevano preferito evitarla per questo e mai nessuno, mai, aveva mostrato un vivido interesse nei suoi confronti, nemmeno sentimentale.
Le cose erano diverse con Tybalt, ma lei stessa era stata diversa con lui.
Non gli aveva mai detto nulla dell'imprinting, per orgoglio, per altezzosità, perché una Principessa non può certo innamorarsi di un Bifolco.
Perché una come Scarlet mai avrebbe accettato che Dre potesse stare con lei solamente per pietà.
In ogni caso la Nygaard non avrebbe potuto fare molto, quell'imprinting sarebbe rimasto a meno che egli non lo avesse tradito.
Ma le parole appena ascoltate facevano supporre che qualcosa in lui si era smosso, che qualcosa in fondo provava.
Una prospettiva che fece nascere un sorriso nella ragazza, mentre riprendeva il proprio incedere, ritrovandosi finalmente di fronte alla porta di Dre.
Suonò il campanello, posò la valigia a terra, il trench sopra di essa e la borsa accanto, dove all'interno vi erano diversi soldi in contanti per le necessità di Scarlet, nonché la sua bacchetta.
Il sorriso sicuro sul volto, le braccia conserte, mentre aspettava che il padrone di casa venisse ad aprirle.
Era una scocciatura che non fosse da solo, ma ormai poco importava, visto lo stato di pura euforia in cui si trovava il suo elemento.

Buonasera...

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... Dre, come hai detto che si chiama la tipa ricca di cui mi parlavi?

Mi chiamo Scarlet... Ed è da veri zotici non rivolgersi direttamente a me, non le pare?

Prese di nuovo borsa e trench, entrando sicura all'interno del bugigattolo che apparteneva al Mercenario.
La valigia venne lasciata indietro, ma bastò un'occhiata più intensa da parte della Principessina nei confronti di Nut per far intendere che volesse la prendesse lui.

Può almeno farmi la cortesia di portare lei dentro la mia valigia?
È piuttosto pesante.


Disse ad Oakland, che da quei pochi scambi di battute avrebbe inteso che cosa intendesse dire l'amico Dre sulla gentilezza della famosa aristocratica.
Di certo avrebbe notato anche che una volta entrata la ragazza si diresse immediatamente verso il Mercenario.
Ma il suo incedere si bloccò quando in uno slancio la camicia del Kingston si aprì, rivelando una fasciatura piuttosto consistente.

Vacci piano Dre, che c***o...

Auch, scusa...
... Scarlet, ciao, mi spieghi il perché di quella?


Non ti preoccupare della valigia, ti spiegherò tutto con calma dopo.
Dimmi invece, che cosa ti è successo?


Il tono appariva preoccupato, con una nota malcelata di minaccia, come se dentro di sé Scarlet provasse rabbia per quello che stava vedendo.
Scoprì proprio in quel momento la Nygaard che le sue emozioni stavano diventando piuttosto ingestibili, alimentate dal Fuoco dell'amore e della possessione.
Si sedette al fianco del Mercenario, aprendogli appena la camicia per osservare meglio da vicino le bende.
Lei, che non si era mai preoccupata di niente e nessuno se non di sé stessa, stava sentendo sempre di più quell'ansia e quell'angoscia che pervadeva quando un proprio caro era in pericolo.
Prima suo fratello, adesso l'amore della sua vita.
Per fortuna il Kingston era lì, in salvo e probabilmente anche in via di guarigione.

Scusate, giusto, le presentazioni...

Tranquillo Dre, si sa che sei un bifolco...
... Signorina, mi chiamo Nut, piacere di conoscerla.


Simpatico... Lui è un carissimo amico mio e di Sly.
È un Mercenario come noi, per questo non può rivelarti il suo nome effettivo.


Tzé... Fuoco, Acqua e Terra...
Buffo che tu ed i tuoi amici siate così perfettamente equilibrati.
O forse dovrei dire che questo è il volere del... Conflux, così dite vero?


Forse Nut non aveva idea di trovarsi di fronte ad una Figlia di Gaia, ma non era importante che lo scoprisse.
Si fidava del giudizio di Tybalt, quindi anche di coloro di cui si era circondato.
Aveva inoltre saputo da Céleste che Sly, pur potendosi approfittare di lei, non aveva combinato nulla, preferendo rispettare la ragazza.
Una prova che aveva fatto guadagnare molti punti al Chadwick per la Nygaard, la quale aveva rivalutato molto la figura del Semigildato Acuan.
In ogni caso le presentazioni terminarono quasi subito, perché il suono del campanello fece immediatamente mobilitare Nut.
A nessuno dei due però sarebbe sfuggito un lieve sobbalzo che ebbe la Principessina.
Quando poi comprese che si trattasse solo di un fattorino, i nervi le si distesero del tutto.

La nuova arrivata gradisce dividere con noi il pasto?

Mi hai tolto le parole di bocca, Scarlet, che ne dici di raccontarmi tutto mangiando una fetta di pizza?

Se mi assicuri che è commestibile, posso sforzarmi ed assaggiarla...

Perché lei non aveva mai mangiato una pizza in tutta la sua vita, pur avendo viaggiato in vari posti di Italia.
Un palato così fine come quello di Scarlet non era mai stato sporcato da cibo di poco conto.
Quando viveva in comunità mangiava frutta e verdura, come tutti, ma una volta inserita nella società degli uomini, aveva presto imparato a comprendere che ci fosse una bella differenza fra un piatto da gourmet e uno da trattoria.
In ogni caso da quel momento in poi non avrebbe potuto fare troppo la schizzinosa.
Certo, poteva sempre tornare alle origini e mangiare roba fresca come un po' di frutta, ma quel viaggio l'aveva davvero molto sfiancata e messo dentro un appetito non da poco.

Mh?
Sniff... Sniff... Che buon profumo di funghi.
Che cos'è?


La pizza di Nut, ovviamente, che forse sarebbe stato abbastanza generoso da condividerne qualche fetta con la nuova ospite.
Anche se la Nygaard si scandalizzò non poco quando vide i due Mercenari mangiare quel piatto con le mani, come delle vere e proprie scimmie.
Non riusciva a fare altrettanto, per questo chiese a Dre di prenderle forchetta e coltello.
Un conto era mangiare la frutta così, un conto era immergere le mani in quel pastrocchio.

Spero che non mi reputerai scortese, bifolco, ma preferisco spiegarti in maniera più approfondita il perché sono qui in un altro momento.
Sappi solo che mi sono dovuta allontanare da casa per un motivo molto importante, che sarà meglio io ti spieghi quando saremo soli...


Le sue parole, un po' criptiche, avrebbero di certo confermato i sospetti del Gresham e forse fatto venire qualche spavento a Dre.
Ma Scarlet era decisa a non parlare apertamente se non da sola col Mercenario, più che altro per la gravità della situazione che avrebbe dovuto spiegargli.
Per il momento voleva solo godersi la bella sensazione di trovarsi lì, di nuovo vicina al Kingston, anche se il loro primo incontro avrebbe voluto si svolgesse in altro modo.

Ti stai occupando tu delle sue ferite?
Sicuro di avere le giuste competenze per guarirlo?
Non sarebbe stato meglio portarlo in un centro ospedaliero qualificato?


La capacità di Scarlet di risultare simpatica e non offensiva si aggirava intorno al 10-15%.

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Spoiler:
Riferimento visivo per il look intero

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Scarlet
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Messaggioda Tybalt » 04/03/2020, 22:35

Buonasera...

L'unica nota differente dalla descrizione dell'amico stava nel fatto che la femmina di fronte a sé aveva i capelli biondi e non rossi.
Ma per il resto, i dettagli erano praticamente quelli, dall'altezza, alla corporatura, ai fianchi... Alla faccia da... Va beh.

... Dre, come hai detto che si chiama la tipa ricca di cui mi parlavi?

Mi chiamo Scarlet... Ed è da veri zotici non rivolgersi direttamente a me, non le pare?

Colpito nel segno, Oakland parve "scottato" dalle parole della Nygaard, non osando contraddire con un sorriso semi divertito.
Una così poteva mettere in riga chiunque, ma anche irretire facilmente il prossimo.

Può almeno farmi la cortesia di portare lei dentro la mia valigia?
È piuttosto pesante.


Ma le pare Madame, non c'era neanche da chiederlo.
Stavo anzi per invitarla a lasciarmela.
Gliela sistemo vicino alle scale...


L'atteggiamento di Nut non fu realmente servile, più che altro stette al gioco, scuotendo il capo, curioso di come potesse evolversi la scena.
Quella valigia voleva dire che Scarlet intendesse restare a lungo da quelle parti, ma per quale motivo, invero?
C'era sul serio il rischio che Tybalt l'avesse messa incinta?
Per il modo in cui si era presentata, forse no, ma restava ugualmente il fatto che ci fosse una emergenza all'orizzonte.
Dre chiese subito qualche spiegazione, ma la rossa (?) lo liquidò piuttosto in fretta, rivelandosi molto più interessata alla sua ferita estesa.

Non ti preoccupare della valigia, ti spiegherò tutto con calma dopo.
Dimmi invece, che cosa ti è successo?


Durante la mia ultima missione un bastardo ha utilizzato una fattura tranciante.
Ho saputo frapporre in fretta una magia di protezione ma l'incantesimo l'ha parzialmente elusa.


Il risultato è stato un taglio superficiale di mezzo centimetro in diagonale, sia sul petto che dietro la schiena.

Il problema è che una volta ricevuto il colpo mi hanno lanciato addosso anche una Pozione Aggravante.
Il suo effetto è quello di amplificare gli effetti di una qualsiasi magia entro un intervallo di quindici minuti.
La ferita ha preso ad allargarsi ed espandersi e se non avessi usato un decotto di rallentamento, adesso mi ritroverei con seri danni agli organi interni.


Gli ho applicato un unguento adatto a neutralizzare gli effetti della pozione ma in alcuni punti ho dovuto anche applicare delle suture.
Ma se questo c****ne fa movimenti troppo bruschi rischia di riaprire i punti e stiamo da capo a dodici!


Ok, ok, ho capito, cercherò di stare più fermo...

Certo tutto poteva aspettarsi meno che piombasse dentro casa sua un'altra volta l'aristocratica druida.
Quella novità lo aveva spinto in un gesto spontaneo, cercare di mettersi in piedi per raggiungerla, ma con scarsi risultati.
Fortunatamente, comunque, i punti non erano saltati, la fasciatura era salda e Scarlet poteva stare più serena.
Si poté passare quindi alle presentazioni, anche se pure in quel caso, la nuova conoscenza della Nygaard non poté rivelare il vero nome.
La successiva battuta della ragazza in merito agli Elementi poi, diede luogo al solito siparietto già in precedenza vissuto con Sly.

Tzé... Fuoco, Acqua e Terra...
Buffo che tu ed i tuoi amici siate così perfettamente equilibrati.
O forse dovrei dire che questo è il volere del... Conflux, così dite vero?


Perché scusa, tu come lo chiami?
Va beh, si dice anche "Equilibrio" ma un Gildato difficilmente non lo sa.


Questo perché lei non è una Gildata, Nut.

E allora come è possibile che conosca la faccenda degli Elementi, scusa?

... Perché lei è una Druida, amico mio!

C***o, mi prendi in giro?!

A quel punto, Oakland lanciò un'occhiata un po' più interessata e seria verso Scarlet.
Dre non aveva alcun motivo per mentirgli o prenderlo in giro e poi, adesso che ci faceva caso, la ragazza non portava alcun anello "sospetto".

... Questa è una faccenda seria, è la prima druida che conosco...

E sì perché io e Sly prima uscivamo con una comitiva di druidi, vero?

Quindi come si suppone che debba comportarmi?

Se lo chiedi a lei, ti risponderebbe di prostrarti ai suoi piedi, ma ascolta me e semplicemente trattala come una persona normale, però con poco più tatto!

Noto una consistente sintonia, eh?

Dre assottigliò lo sguardo e nemmeno gli rispose, liquidando la battutina scema con un dito medio fatto e finito.
Intanto, Nut approfittò del consiglio ricevuto dall'amico e, pur mantenendo una velata educazione, le offrì di dividere la pizza una volta portata dal fattorino.
Non sfuggì al Kingston il momentaneo sobbalzo della ragazza, facendolo preoccupare seriamente sul nuovo guaio in vista.
In ogni caso, dopo averle confermato la natura commestibile del cibo, poterono mettersi a tavola.
Scarlet fu subito molto attratta dalla pizza ordinata dal Terran, che fu ben felice di servirgliene una fetta sostanziosa.

Allora si può sapere perché sei qui?

Spero che non mi reputerai scortese, bifolco, ma preferisco spiegarti in maniera più approfondita il perché sono qui in un altro momento.
Sappi solo che mi sono dovuta allontanare da casa per un motivo molto importante, che sarà meglio io ti spieghi quando saremo soli...


Credo proprio che dopo cena mi andrò a fare una passeggiata...

Mi spiace Nut, sai che non vorrei costringerti.

Figurati, avete bisogno della vostra privacy, lo capisco...
... La signorina beve birra?


No, dalle dell'acqua, anzi lascia stare, ci penso io, tanto è qui dietro...

Fermo o giuro che la fasciatura te la faccio tipo mummia.

L'altro omaccione di colore si alzò in piedi, avvicinandosi poi al ripiano cucina dove stava una bottiglia di acqua naturale.
Posò il contenitore davanti a Scarlet e se ella lo avesse fissato come in attesa di qualcosa, Nut avrebbe capito che stesse aspettando di essere servita.
Aprì la bottiglia e versò dell'acqua nel suo bicchiere, imitando anche il gesto dei camerieri quando servono il vino nei tulipani.
Dre alzò gli occhi al cielo, che razza di sipario assurdo e inverosimile.
Però ammise dentro di sé che in effetti tutta la vicenda faceva abbastanza ridere.

Ti stai occupando tu delle sue ferite?

Mhmh...

Sicuro di avere le giuste competenze per guarirlo?

Direi proprio di sì.

Non sarebbe stato meglio portarlo in un centro ospedaliero qualificato?

Glielo spieghi tu o lo faccio io, Dre?

Purtroppo questa la vita difficile di un Mercenario che cerca di sventare operazioni malavitose, Scarlet.
Dentro gli ospedali possono fare domande molto scomode, prima fra tutte la reale identità.
Normalmente i Mercenari sono coperti la segreto professionale ma devono anche dimostrare che stessero svolgendo un incarico retribuito da qualcuno.
Se, invece, l'operazione è pressoché privata e autonoma, la copertura cade e allora è meglio provare a curarsi da soli.
In ogni caso Nut come secondo lavoro è un MediMago, sono in ottime mani, per fortuna.


E così la Nygaard venne a sapere che Dre si era messo a correre quell'immenso pericolo per conto proprio, senza essere pagato da nessuno.
Faceva forse parte di quel famoso progetto di cui le aveva parlato in passato, il progetto condiviso con Emmett?
Che la nobile druida decidesse di chiedere o meno, al termine del pasto, Oakland si alzò in piedi, recuperando la giacca a vento dal divano.
Sapeva che fosse meglio smammare e permettere ai due di avere una conversazione completa.
Magari poteva proprio decidere di fare un salto al famoso White Lion.

Grazie della comprensione.

Immagino che stanotte lei rimarrà qui.

Credo proprio di sì.

Proverò a fare un salto in quell'alberghetto babbano non molto distante da qui.
Siamo in bassa stagione, con molta probabilità riuscirò a rimediare una stanza.
Poi domani faremo meglio il punto della situazione, ok?


D'accordo, mi sembra una buona idea, buona serata e buona notte fratello...

Signorina Druida, mi fido di lei per lo svolgimento di un egregio ruolo da brava infermiera.
Pochi sforzi, di ogni genere...


Fece un occhiolino ad entrambi, prima di aprire la porta ed uscire, lasciandoli finalmente soli proprio come voleva la ex Erede.
Dre aveva evitato di stare a menzionare la vera identità nobiliare del Mana posseduta da Scarlet, non sapendo se ad ella potesse andare bene.
Forse preferiva mantenere il riserbo sulla questione con più persone possibili, ergo anche se Sly lo sapeva, non era detto pure Nut dovesse ottenere lo stesso privilegio.
Ansando molto piano e facendo tanta attenzione, Tybalt raggiunse l'unico divanetto della abitazione, mettendosi un po' più comodo.
La Nygaard poteva scegliere se metterglisi accanto oppure sistemarsi con la sedia di fronte a lui.

Niente male questo stile, mi piace, ha carattere!

Sorrise osservando meglio il vestiario ostentato dalla ragazza, leggermente casual ma con la giusta punta di eleganza.
In altre parole, se l'intento della ragazza era quello di fare un po' colpo, poteva dire di esserci riuscita abbastanza.

Dai, adesso sentiamo.
Siamo io e te e se inserisci il codice 2975 su quella pulsantiera accanto all'ingresso, innescherai anche il sistema completo di protezione.
L'intera casa sarà insonorizzata e sarà impossibile osservare all'interno nemmeno con le migliori tecnologie magiche avanzate.
... Regolati tu in base a quanto pensi sia importante essere al sicuro.


Con molta probabilità, Scarlet avrebbe provveduto subito, lasciando capire che evidentemente il pericolo corso fosse di nuovo piuttosto alto.
Tybalt si ritrovò a sospirare e odiarsi per quella condizione di degenza fastidiosa e pesante.
In quel modo non poteva nemmeno badare alla incolumità della ragazza e, tanto per sottolinearlo, nemmeno si stava preoccupando di essere pagato o meno.
Quello fu un chiaro segno di come si fosse affezionato a lei, anche più di quanto pensasse.
Ma erano tutte deduzioni marginali, la cosa importante era sapere una volta per tutte perché la sorella di Lowell si fosse portata dietro quella benedetta valigia.
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