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Lhasa

Messaggioda Kirie » 22/12/2019, 19:04

... State parlando di Danma-san?

Nel caso in cui l'Ao-Oni si fosse presentato a lui e adesso fosse parte del suo Spirito, potremmo aspettarci grandi cose anche dall'Assistente Demone.
In quale modo si manifesterà il suo potere? Sarà in grado di gestirlo come ha egregiamente fatto fino ad ora il Demone Ignis? Porterà avanti i concetti di Coraggio e Amicizia?


Kirie non conosceva la risposta a quelle domande. La sua conoscenza di Kisuke si fermava a qualche blando incontro avuto con lui, senza aver mai avuto la possibilità di approfondire nulla. Sapeva che egli fosse una persona molto gentile e cordiale, ma non avrebbe saputo dire altro del carattere del Danma. Di certo poteva affermare che dovesse essere una persona eccezionale se era riuscito a conquistarsi la fiducia e l'amicizia di Itsuki, persona a cui la Nonomiya doveva la propria vita.
In troppi modi la Kurosawa era stata salvata e protetta dalle persone a lei care. Molti sacrifici erano stati compiuti per lei, lei che non sentiva di meritarsi alcun onore, alcun elogio, alcun sacrificio. L'Amakura aveva donato parte della sua vita, ma il sacrificio più grande era stato compiuto forse dalla sua stessa nonna, colei che aveva rinunciato al riposo eterno pur di salvare l'anima della nipote ed erede.
Quando il volto di Hisoka si posò su quello della MagiDottoressa, la giovane donna non riuscì a sostenerne lo sguardo. Troppo pesante il senso di colpa, troppo gravoso per dirsi addirittura onorata di guardare a testa alta la sua obaasan, la persona che l'aveva amata prima ancora di suo zio Tadashii. Come poteva dirsi una Kurosawa, lei che non aveva fatto altro che causare problemi? Ma differente era l'opinione di Hisoka Kurosawa, che si avvicinò alla nipote in lacrime, spingendola a mostrare fiera il suo volto a testa alta.

Guardami negli occhi, Kirie.
Non esiste sofferenza nel cuore di chi ha agito con consapevolezza, solo il timore di sbagliare, il timore di non riuscire.
L'unica ad avermi provocato dolore indicibile è stata mia figlia e la sua sconsiderata sete di gloria e onore.


Ubbidendo a quell'ordine, la giapponese alzò lo sguardo ed esso incontrò quello profondo ed intenso della nonna. Erano due gocce d'acqua, simili persino nei difetti e per la prima volta, da quando essa aveva ricordo, Kirie si sentì incoraggiata a mostrarsi per ciò che era, a non avere timore di sé stessa. Non aveva la stessa fierezza che scorgeva nello sguardo della parente defunta, ma una sicurezza maggiore in sé stessa, come se a donargliela bastasse la sola presenza di Hisoka. Era così che sarebbe dovuta diventare, una donna dolce ma sicura di sé, salda nei propri pensieri e nel carattere, ferma e caritatevole come poche. Ouse Kurosawa aveva creato molti danni con la sua sete di potere, ma non aveva scalfito del tutto quel carattere che, in un modo o nell'altro, sarebbe venuto fuori, perché appartenente alla linea di sangue delle Kurosawa.

... Tuttavia non posso che incolpare di riflesso me stessa.

No!
Perché mai dite una cosa simile?


Le ho trasmesso tutti i concetti e i dettami che riservarono a me ed il risultato è stato prevedibile.
Presto o tardi qualcuno della nostra famiglia avrebbe ceduto alle lusinghe della fama.
Mi auguravo solo che ciò accadesse molto più avanti, per non essere costretta a vederne i risvolti.
Mi potresti dare della vigliacca... Non posso negarlo, anzi, lo riconosco apertamente.


Non oserei mai offendervi, obaasan...

Scosse la testa con vigore Kirie, negando ogni possibile accusa nei confronti della nonna. Poteva forse incolparla della natura malvagia di una donna che non aveva saputo contenere la propria sete di potere? Forse in minima parte poteva addossare la colpa ad Hisoka, ma la verità era che sua madre, sua madre ad un certo punto aveva smesso di non essere più responsabile del proprio destino, compiendo atti atroci e indicibili. Poteva forse giustificare le vessazioni, gli insulti, gli sguardi gelidi e privi di amore nei propri confronti; ma come avrebbe potuto scusarla del torto che aveva fatto e compiuto su Nabiki, uccidendo la sua secondogenita? Mai, mai Kirie l'avrebbe perdonata per ciò che aveva fatto, non dopo quello che era venuta a sapere. Per quanto sua nonna avesse cercato di mantenere pura l'anima della nipote, la Kurosawa era consapevole che adesso una parte di oscurità era nata in lei, un lascito che le aveva donato forse anche la stessa Nabiki. Non ci sarebbe mai stata pietà per Ouse, se mai un giorno il cammino della figlia avesse incrociato di nuovo quello della madre.
Ma quegli oscuri pensieri, al momento, erano lontani dalla mente e dal cuore della giovane donna, che attendeva solo una parola da parte di Hisoka, un'altra in più per potersi beare della sua presenza adesso che l'aveva ritrovata.

Vi prego, parlatemi ancora...
Ho bisogno di ricordare la vostra voce, ho bisogno di riscoprirla dopo tanto tempo passato ad esserne priva...


Yuzuruha-sama ti ha dato una informazione particolare, ne sono sicura.
Ha parlato del tuo nuovo cognome e di come esso sia stranamente importante, pur essendo stato inventato per una occorrenza.
Nonomiya... Tempio nel Campo, trovo che le Forze dell'Essere e l'Equilibrio Supremo sappiano sempre come far coincidere tutto, anche nel caos più cupo.
Ascoltami bene e assimila le mie parole cercando di non farti sopraffare da esse, anche se so che non sarà una impresa elementare...
... Tu saresti dovuta essere l'attuale Terran Verdigris, la Sempreverde della Gilda Terran.


... Cosa?

La voce le uscì quasi in un soffio quando pronunciò quell'unica parola, fissando sua nonna negli occhi così come ella desiderava, ma ricercando anche un contatto più fermo e stabile. Le sue mani, per la prima volta, ricercarono quelle della parente defunta, stringendole in una morsa che ricercava conferma, contatto, affetto ed una forza che la sorreggesse. Le parole appena pronunciate da Hisoka sapevano di assurdità, ma come poteva mettere in dubbio la saggezza della sua amata nonna? Kirie non avrebbe mai osato darle della pazza né lo pensò in quel frangente, incredula di fronte a quella rivelazione eppure costretta a crederci per il rispetto che nutriva nei confronti della Capofamiglia Kurosawa.

Questa verità mi è stata rivelata una volta raggiunto il luogo più profondo e mistico della tua anima.
Lì, lo Spirito Verde iniziava a crescere rigoglioso e ben presto avrebbe fatto la sua comparsa, così da renderti consapevole della scelta del Conflux.
Ma il rituale eseguito da mia figlia ha intaccato questo potere, minacciando di cancellarlo per sempre.
Sapevo di non avere alcuna possibilità di impedire la progressiva perdita di vigore dell'Elemento, ma rallentare era sempre meglio che lasciare alla distruzione.
... Oggi tu sei appena una SemiGildata della Terra, ma la verità è ben diversa, la verità è che la Terra aveva progetti per te molto più grandi.


Avrebbe voluto cadere per terra, in ginocchio, di fronte a quella rivelazione. Avrebbe voluto lasciarsi andare completamente alla disperazione ed al pianto di aver perduto per colpa di sua madre non l'opportunità di un grande e vasto potere, ma la possibilità di sentire dentro di sé la Terra forte e rigogliosa come una Gildata qualunque. Avrebbe voluto, ma qualcosa glielo impedì. Una forza nuova, che si palesò proprio di fronte ai propri occhi, sotto forma di una grossa sfera di color verde luminoso. Quella sfera attirava lo sguardo di Kirie, riflettendo su di esso riverberi color smeraldo, mentre la sorpresa ancora permeava i suoi bei lineamenti. Era calda, era avvolgente quella sfera. E di colpo, qualcosa si sbloccò dentro lo spirito della Nonomiya, come se qualcosa si fosse appena spezzato. Tuttavia non provava dolore, anzi al contrario, si sentiva finalmente libera, come se avesse liberato uno spazio tenuto fino a quel momento costretto.

Questo è quanto sono riuscita a salvare ed ora posso finalmente restituirtelo.
Il sigillo che chiudeva l'involucro del tuo Elemento Statico si è infranto.
Ora il tuo Spirito può riottenere la Terra in forma Dinamica e viva.
Non potrai ricoprire il ruolo scelto originariamente per te...
... Ma gioisco al pensiero che tu non debba sentirti così distante da un qualcosa che in fondo è sempre stato parte integrante della tua natura.


La sfera si rimpicciolì gradualmente e solo in quel momento Kirie comprese che presto avrebbe dovuto accoglierla dentro di sé. Solo per quel motivo lasciò andare le mani della parente, allungando le braccia verso quel dono che fluttuando si avvicinò a lei, accompagnata nei gesti dalla stessa Kurosawa. La giovane donna lo accolse nel proprio petto, socchiudendo gli occhi e sentendo una nuova energia fiorire in lei, come se fosse esplosa finalmente la Primavera dopo tanto misero Autunno. Le vennero lacrime di gioia agli occhi e avrebbe voluto piangere per la commozione di quanto provato, per quel dono che era il più bello che potessero farle.
Non le importava di non aver potuto ricoprire un ruolo tanto importante, ma finalmente avrebbe potuto guardare gli altri Gildati senza sentirsi inferiore ad essi. Finalmente avrebbe potuto, insieme ad Hank, gioire insieme della tenera bellezza della Terra.

Resta concentrata, non abbiamo ancora finito.

... Hai, obaasan.

Hank. Avrebbe dovuto dire a sua nonna di Hank. Avrebbe dovuto dirle che Clint Muscle non l'aveva mai dimenticata. Avrebbe dovuto dirglielo, ma Hisoka si stava concentrando su sua nipote, consapevole che il tempo era loro nemico. Dovette trattenere le parole ancora un po' dentro di sé la Nonomiya, alzando di nuovo lo sguardo sulla parente, lasciandole spazio di parlare ancora, di scoprire quale altro meraviglioso dono volesse regalarle.

Il rituale non ha attaccato soltanto l'Elemento sbocciato in te ma, come ben sappiamo, anche le tue capacità Divinatorie.
Per anni sei stata considerata una inetta, indegna di ricoprire la carica di nuova Capo Famiglia... E non sai quanto risentimento ho provato.
Tu, il mio specchio, l'Eredità dei Kurosawa, privata del tuo tesoro più pregiato e sconvolgente.


Non disse una sola parola Kirie, perché avvertiva sulla propria pelle il risentimento provato dalla nonna ma... Non riusciva a condividerlo. Anche lei si era arrabbiata con sua madre, anche lei aveva provato forte rancore per essere stata trattata come se la colpa fosse sua, quando invece l'assenza di poteri era legata proprio al rituale compiuto da Ouse sulla figlia. Ma ormai aveva imparato talmente tanto bene a vivere senza di essi, che la Nonomiya non provava il rancore di una Kurosawa privata del suo titolo e della sua potenza. Era molto dispiaciuta per sua nonna, ma comprese infine cosa fosse il cesto di vimini che ella aveva preso e teneva ora in mano. Nonostante la sua vita non avesse nulla a che fare con i poteri divinatori, per un istante il cuore della Kurosawa perse un colpo. Stava davvero per ricevere ciò che non aveva mai avuto? O meglio, ciò che le era stato tolto, perché il suo potere, fin da bambina, era rigoglioso e potente come mai avrebbe potuto sperare di avere la stessa Ouse.

Qui dentro ho raccolto i brandelli rimasti del mio potere Divinatorio.
Essi, assieme ai pezzi salvati dall'operato di mia sorella, ricostruiranno in minima parte il tuo dono originale.
Se Hinako non avesse spezzato la barriera permettendo alla Farfalla Cremisi di uscire, probabilmente oggi non ti rimarrebbe niente.
Hai pagato un caro prezzo per la resurrezione di Nabiki Kurosawa, credo sia giusto che per lo meno te ne torni qualcosa.
La scelta però spetta solo a te, perché ritornare nella culla delle Forze dell'Essere rappresenta comunque sia un privilegio, che un onere.


E voi credete... Che io ne sia davvero degna?
Sarò capace di portare sulle spalle un simile fardello?


Chiedo scusa...

... Quanto ci rimane?

Temo molto poco.

Permettici ancora qualche attimo, per favore, Yuzuruha-sama.

... D'accordo.

Il tempo stava per scadere. Non c'era possibilità di risposta alle domande di Kirie, ella doveva capire da sola cosa fare e se fosse in grado di sopportare un peso grande quanto quello di una futura Capo Famiglia Kurosawa.

So che non si tratta di una decisione facile, ma è necessario che tu faccia chiarezza nell'immediato.
Mia sorella potrà insegnarti a controllare e utilizzare quello che riceverai, se è questo fonte di una tua ulteriore preoccupazione.
Se ciò che ti preoccupa invece è che mia figlia, scoprendolo, possa in qualche modo nuocerti, temo di non poterti rassicurare in alcun modo.
Dovrai essere tu a difenderti, ma è anche vero che nel corso di questi anni hai incontrato persone degne di fiducia che farebbero di tutto pur di preservare il tuo sorriso.
Ciò che è altrettanto importante da sapere però... È che avrai il mio appoggio sia in un caso, che nell'altro.


Il potere era una cosa inebriante. Ma al tempo stesso spaventosa per ciò che comportava essere dotati di potere. Kirie non rispose all'attimo, fissando quel cesto ancora nelle mani della nonna, sentendo l'aria farsi più pesante, il respiro affaticato. Era vero, non c'era più tempo. Ma come avrebbe potuto prendere una decisione simile con gli attimi che scorrevano, togliendole ogni possibilità di ragionamento? Aveva la Terra adesso dentro di sé e la Terra aveva bisogno di ponderatezza, di calma, di tranquillità. Ma la Nonomiya non poteva dare nessuna di queste tre cose, poteva solo prendere, al momento, la fermezza datale dall'Elemento per comprendere vantaggi e svantaggi di avere in sé un simile potere. Poi, il pensiero di Nabiki, la sua Nabiki, le attraversò la mente. Cosa sarebbe potuto accadere se la madre avesse scoperto l'esistenza della secondogenita?

Immagine

LE FAI MALE!
LE FAI MALE!
STAI FACENDO MALE ALLA SORELLINA!
MAMMA SMETTILA, LA SORELLINA STA PIANGENDO! STA PIANGENDO!


Il ricordo di ciò che era stato trapassò la mente della Nonomiya, come un incubo ad occhi aperti.
Non poteva permettere che Nabiki fosse di nuovo in pericolo, non poteva permettere che sua madre scoprisse di lei o si concentrasse su di lei. Il dono che le stava facendo sua nonna avrebbe potuto fare la differenza fra tenere al sicuro sua sorella o metterla in pericolo. Non desiderava quella responsabilità, non desiderava diventare una Capo Famiglia, ma era arrivato il suo momento di sacrificarsi per amore di qualcuno. Basta essere protetta, basta nascondersi: da quel momento in poi, Kirie Kurosawa sarebbe stata in prima linea nella lotta contro sua madre e nella salvaguardia della sua sorellina.

... Accetto il vostro dono, obaasan.

Tese le mani, lo sguardo fermo e deciso, prendendo la cesta che la nonna portava con sé e liberandola finalmente da quel peso. Dove ella sarebbe andata, non avrebbe più avuto bisogno dei suoi poteri, ma sua nipote avrebbe dovuto affrontare molte lotte in vita e la Divinazione avrebbe potuto aiutarla nelle sue battaglia. Sorrise quando Hisoka cedette quel fardello, che sparì nell'aria una volta preso da Kirie, come fosse fatto d'acqua. Un sorriso pieno di lacrime: si sentiva rinascere, come se per la prima volta avesse sentito la vera sé stessa sbocciare in un fiore ancora non visibile del tutto, ma talmente raro che ella aveva creduto per tanto tempo non potesse esistere.

Manterrò alto il nome dei Kurosawa, obaasan, questo te lo prometto.
Ma questo dono verrà usato per proteggere coloro che amo, coloro i cui sacrifici devono essere ripagati con la sicurezza di una vita piena di amore e felicità.
... Ed anche voi meritate la vostra felicità.
Ho poco tempo per dirvelo, ma l'uomo che avete amato, l'uomo il cui destino era legato al vostro... Vi sta aspettando, obaasan, vi sta aspettando già da molto tempo.
Vorrei potervi dire come so tutto questo, ma temo di non avere il tempo, temo di non riuscire a dirvi che io e suo nipote...


Un affanno improvviso bloccò le parole della Nonomiya. Respirava a fatica, non riusciva ad incamerare aria nei polmoni, e anche il corpo iniziò ad incurvarsi, come schiacciato da qualcosa di più grosso e più forte della giovane donna. Cercò di resistere la giapponese, stringendo al petto la sfera che avrebbe dovuto donare a Nabiki. Non poteva rimanere oltre, non più ormai, il tempo era scaduto e Kirie doveva fuggire da lì se non voleva che la sua anima raggiungesse per sempre il Nirvana, vanificando tutti i sacrifici compiuti fino a quel momento. Ma aveva ancora tante cose da dire a sua nonna, tante domande da farle. L'aveva appena ritrovata e già doveva dirle addio.

Obaa... san... Non voglio... Dimenticarvi... Ancora...

Come avrebbe fatto a ricordarla? Come avrebbe fatto a recuperare quei ricordi che erano sepolti dentro di lei e che erano stati, evidentemente, cancellati? Kirie non riuscì a porre più alcuna domanda, cercando di respirare e sentendo l'aria farsi sempre più rarefatta, i polmoni faticare a vuoto.
Il tempo non era più suo amico.
Il tempo ormai era definitivamente scaduto.
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Messaggioda Sandyon » 22/12/2019, 22:15

Ormai, ogni attimo trascorso in quella dimensione celeste rappresentava una progressiva debolezza dell'essenza mortale della Nonomiya.
Solamente le anime potevano restare lì e rimanerne intatte, ma lei aveva ancora tanto da vivere e per questo motivo era da considerarsi una intrusa.
Le potenze sacre cercavano di trascinarla via, fornendo un ultimatum implicito: se vuoi passare ancora tempo qui, allora devi rinunciare all'esistenza materiale.
Naturalmente, né lei, né Hisoka o Yuzuruha desideravano una cosa simile, per questo era importante terminare la conversazione con la nonna e poi andare via di lì.
Quello che Kirie percepiva come un ossigeno più pesante era in realtà l'atmosfera divina che le contaminava l'anima e lo spirito, mettendola in serio pericolo.

Hai pagato un caro prezzo per la resurrezione di Nabiki Kurosawa, credo sia giusto che per lo meno te ne torni qualcosa.
La scelta però spetta solo a te, perché ritornare nella culla delle Forze dell'Essere rappresenta comunque sia un privilegio, che un onere.


E voi credete... Che io ne sia davvero degna?
Sarò capace di portare sulle spalle un simile fardello?


Nessuno di noi è nato degno, si è guadagnato il merito dei propri poteri adoperandoli nel modo giusto.

La parente defunta non indorava mai la pillola. Faceva parte del proprio retaggio, della propria educazione e formazione.
Implicitamente aveva affermato che la sua stessa figlia non fosse per nulla degna del dono ricevuto per eredità magica, ma la nipote poteva divenirlo.
Sapeva che su Kirie si potesse contare molto più che su Ouse, ma era la stessa MagiDottoressa a doverci credere fermamente e con tutta se stessa.
La madre avrebbe sempre tentato di annichilirla e controllarla, un giogo che doveva essere rimosso grazie unicamente alla propria volontà.
Ma il primo passo era prendere coraggio ed accettare il peso del cognome Kurosawa e con esso, anche i vantaggi ad esso legati.

... Accetto il vostro dono, obaasan.

Solo a quel punto, la nonna lasciò che il cestino contenente i rimasugli dei propri poteri smembrati dalla morte andasse di diritto alla nipote.
Il legame dei diversi frammenti avrebbe creato un potenziale divinatorio di tutto rispetto, incrementato dallo studio e dalla disciplina.
Hinako sarebbe stata più che d'accordo nell'aiutare Kirie a recuperare il tempo perduto, fungendo da ottima insegnante e guida.
Grazie alla veggenza ritornata al suo posto, la Terran delle Giungle avrebbe avuto accesso ad un nuovo grado di consapevolezza del Fato.
Le Forze dell'Essere erano pronte a servire e farsi servire da lei, in un rapporto vicino ad un vero e proprio vincolo eterno.

Manterrò alto il nome dei Kurosawa, obaasan, questo te lo prometto.
Ma questo dono verrà usato per proteggere coloro che amo, coloro i cui sacrifici devono essere ripagati con la sicurezza di una vita piena di amore e felicità.


Ricorda però di mantenere il segreto con chi ancora non è degno di assoluta fiducia.
I nostri poteri sono immensi e famosi, ma anche invidiati e temuti, quindi fino a che la Famiglia non tornerà nelle tue mani... Discrezione.


Ho poco tempo per dirvelo, ma l'uomo che avete amato, l'uomo il cui destino era legato al vostro... Vi sta aspettando, obaasan, vi sta aspettando già da molto tempo.
Vorrei potervi dire come so tutto questo, ma temo di non avere il tempo, temo di non riuscire a dirvi che io e suo nipote...


Non sforzarti, non è necessario.
Mantieni le energie per non soccombere a questo luogo.
... Attraverso il nostro collegamento di questi anni ho potuto percepire alcune tue emozioni, alcuni tuoi ricordi.
Le visioni distorte che hai avuto derivavano anche dalla mia influenza.
Che Hank Muscle sia destinato ad essere tuo compagno o meno, cerca di riservargli il giusto posto nel tuo cuore e nella tua vita, promettimelo.


Cosa volevano significare quelle parole? Ella sapeva forse qualcosa di più sul futuro imminente? Era soltanto una richiesta spassionata senza messaggi nascosti?
Purtroppo Kirie non avrebbe mai potuto conoscere la risposta, perché anche lo stesso spirito di Hisoka iniziava a scomparire lentamente, finalmente libero dai vincoli.
In apparenza, le parole di Kirie riferite a Clint non erano state recepite con sorpresa, quasi come se anche in quel caso la giapponese non avesse detto niente di nuovo.
Le porte della torre iniziarono a chiudersi piano e Yuzuruha invitò l'ospite di quel limbo ad allontanarsi ed uscire prima di restare intrappolata lì dentro.
Era definitivamente il momento dei saluti, ma alla Nonomiya premeva far presente un ultimo bisogno, un ultimo desiderio sofferto.

Obaa... san... Non voglio... Dimenticarvi... Ancora...

Il dono dei Kurosawa ti restituirà le memorie perdute, Kirie.
Questa è la nostra più eccelsa qualità, il motivo per cui la nostra Famiglia non ha eguali al mondo.
Non si può sottrarre un ricordo ad una di noi, perché la Divinazione sarà sempre in grado di restituirglielo.
... Va' da mia sorella, torna a far risplendere le tue doti e io tornerò a risplendere nella tua mente.


Con quelle parole solenni ma rassicuranti, Hisoka esibì un piccolo e morbido sorriso verso la nipote, prima che le porte si chiudessero del tutto.
La MagiDottoressa, tornata all'esterno della struttura, sapeva che l'intervento di Hinako sarebbe stato vitale per annullare gli effetti della corrotta reminiscenza.
Incredibile quante cose non sapesse del proprio sangue, ma era anche ovvio, la madre non voleva che lei ricordasse, non voleva che lei fosse consapevole.
L'aura bianca attorno al corpo della donna andava via via svanendo e con essa anche la resistenza nel rimanere in piedi era ormai messa a dura prova.
Se non altro, non c'era più nulla che la trattenesse lì, era libera di andare, libera di correre a donare la vita alla sorella.

Sciogli il kimono, resta completamente nuda e lasciati cadere all'indietro dentro il fiume ad occhi chiusi.
Ti risveglierai di nuovo nella stanza dello specchio, come se non fossero trascorsi che pochi secondi.
Mi resta solamente un ultimo avvertimento e per questo motivo ti devo stare molto vicino.
La mia influenza ti manterrà cosciente fino alla fine di questo discorso.
Quando lancerai la sfera che hai con te, lo specchio proverà a risucchiare alcuni tuoi connotati specifici.
Grazie a questo meccanismo magico, sarai libera di trasferire alla forma che nascerà delle tue conoscenze o addirittura... Il Mana.
Bada bene però che trasferire quanto di prezioso sussiste in te e replicarlo in lei, corrisponderà ad un pagamento oscuro in cambio.
Ciò che vi ha unite e che hai vissuto in questi giorni di corruzione potrebbe instaurarsi in te permanentemente, anche se in minima parte.
Sono consapevole del fatto che se Nabiki nascerà priva di ogni cognizione, sarà molto difficile per lei inserirsi nel mondo, ma fai attenzione alle tue scelte.
... Inoltre, quando sarete vicine è molto probabile che vi influenzerete a vicenda, lei in negativo, tu in positivo.
Oltre a ciò, al vostro contatto, l'utilizzo dei vostri poteri risulterebbe unito e perciò amplificato, ma dovrete anche apprendere come entrare in risonanza mistica.


Le dispiaceva fornirle tutte quelle informazioni di fretta, ma il tempo con Hisoka era stato più lungo del previsto, seppur ben speso.
Successivamente, Yuzuruha la aiutò a rimuovere l'indumento e fece un passo indietro, permettendole così di avvicinarsi da sola verso il fiume.
Nell'istante in cui il suo corpo si fosse immerso in quelle acque divine, la sua anima avrebbe ricevuto uno stimolo talmente tanto forte da farla tornare nel mondo dei vivi.
Riaprendo gli occhi, una voce ovattata sembrava urlarle contro, nel tentativo di richiamare la sua attenzione.
Era Nabiki, o meglio, la Yako che sfruttava la fisionomia di Nabiki per parlare e dare sfogo alla sua rabbia per essere stata messa in trappola dalla sorella creduta morta.

SEI SOLTANTO UNA BASTARDA!
DEVI SEMPRE METTERTI IN MEZZO E ROVINARE TUTTO!
E TU... TU... SE TI SEI PRESA LE TUE RIVINCITE LO DEVI A ME, SOLO A ME HAI CAPITO!?
... ASPETTA, CHE COS'HAI LÌ?
NON VORRAI FORSE...


La sfera bianca se ne stava annidata nel palmo semi chiuso della mano destra della Nonomiya.
Come preavvisato, adesso il suo era un peso nettamente più considerevole ma non impossibile.
La Yako, attraverso il volto di Nabiki, parve sbiancare e impaurirsi al pensiero che quell'ammasso di energia purificatrice arrivasse nello specchio.
Cercò di dare dei colpi come a voler uscire, ma ovviamente stava intrappolata, il rituale doveva finire.
Digrignò i denti, cacciando un altro forte urlo... Era come se Kirie avesse davanti una sorella posseduta da una entità maligna.

NON AVVICINARTI CON QUELLA SCHIFEZZA!
NON OSARE... NON OSARE LANCIARLA, MI HAI SENTITO?!
... DANNATA T**IA STUCCA C***I NERI, STA' LONTANA DA ME!


Continuava a battere coi pugni sulla superficie opposta dello specchio.
A Kirie non restava che raccogliere le energie delle braccia e non mancare il bersaglio.
Però prima avrebbe dovuto ragionare attentamente sull'ultimo dialogo avuto con la Zenko e scegliere cosa fare, se trasmettere o meno qualcosa alla futura Nabiki.
Tanto aveva la certezza che da lì ella non se ne potesse andare, ma certo sarebbe stato difficile ragionare con quelle urla nelle orecchie.
Fino a dove si sarebbe spinta, la Nonomiya, per garantire alla parente più giovane una esistenza il più possibile serena e piacevole?

INTANTO - LANDA DIVINA SCONOSCIUTA

I passi degli zoccoli non si sentivano nemmeno, attutiti da un terreno erboso e rigogliosamente fiorito.
Il viso della donna era attraversato di tanto in tanto da piccoli petali rosa che fluttuavano qua e là, trascinati da un vento argenteo e per nulla fastidioso.
Le gote appena più arrossate, un viso vinto dall'emozione, ma anche da altri sentimenti forti e creduti dimenticati.
Ben presto quella figura, sperata e desiderata con tutta se stessa, apparve non tanto distante da lei, che la fissava con i propri profondi occhi azzurri.
La fisionomia, le vesti, anche l'acconciatura, tutto come l'ultima volta che si erano visti, anzi no, come l'ultima volta che si erano visti liberi di essere felici.

Immagine

Ella arrivò fino a pochi passi da lui, poi con una leggera titubanza ne fece qualcun altro in più e così gli giunse davanti.
Occhi negli occhi, quella testa alta come la fierezza decantata alla nipote, ma molta meno spavalderia, chissà perché.
Ci furono attimi brevi ed infiniti di silenzio.
L'uomo prese con entrambe le mani la giacca e la posò sulle spalle della giapponese.
Hisoka guardò a destra e sinistra, poi riprese a fissarlo.

Sei consapevole che non possiamo sentire freddo, né caldo?

La forza dell'abitudine.

... È tanto che aspetti?

Cosa importa?

Vorrei almeno togliere l'immane ritardo dalla lista delle scuse che ti devo.

... L'unica scusa che vorrei è per non avermi subito detto se ti sia piaciuta.

Piaciuta, che cosa?

La canzone.

... Quale canzone?

Quella canzone.

... E quando avrei dovuto dirtelo? Allora non potevo.

Ma puoi adesso, giusto?

La donna giapponese abbassò il capo, trattenendo qualcosa che premeva dolorosamente per uscire fuori.

... Non avresti dovuto dire quelle cose...

Ti è piaciuta sì o no?

SÌ.

Alla fine rialzò di scatto la testa con gli occhi lucidi, le labbra serrate, le pupille brillanti.
L'uomo annuì, avvicinando la mano alla guancia sinistra di lei, facendole una carezza.
Ella ricercò quel contatto con maggiore intensità, chiudendo gli occhi.
La lacrima che cadde venne raccolta dal dito di lui, che poi asciugò anche l'altro occhio.
A quel punto annullò ancora di più la distanza tra loro.

Questo è ciò che conta.

Perdonami per non aver saputo...

Ssshh.

Io avrei voluto... Avrei dovuto...

Ssshh.

La tirò a sé e la abbracciò, un abbraccio che ella condivise immediatamente, stringendosi come mai avesse fatto in vita.

Va tutto bene... Ora va tutto bene.

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Messaggioda Kirie » 23/12/2019, 18:59

Non aveva più tempo.
Il tempo era volato via all'interno di quella dimensione, dove le forze celestiali richiamavano l'anima di Kirie, cercando di attirarla a sé. Era viva, ancora, respirava, ma non riusciva più a sopportare a lungo lo stare all'interno di quel luogo. L'energia scemava sempre di più, così come l'ossigeno che la Kurosawa riusciva ad incamerare nei polmoni. Sua nonna cercava di darle forza, di farle comprendere che doveva lottare ancora per pochi istanti, per permetterle di dirle le ultime parole.

Non sforzarti, non è necessario.
Mantieni le energie per non soccombere a questo luogo.
... Attraverso il nostro collegamento di questi anni ho potuto percepire alcune tue emozioni, alcuni tuoi ricordi.
Le visioni distorte che hai avuto derivavano anche dalla mia influenza.
Che Hank Muscle sia destinato ad essere tuo compagno o meno, cerca di riservargli il giusto posto nel tuo cuore e nella tua vita, promettimelo.


Ve lo... Prometto... Obaasan...

Non capiva le parole pronunciate dalla parente defunta, ma una promessa era una promessa ed ella non aveva alcuna intenzione di disattendere le ultime volontà di una persona che aveva tanto amato. Si sarebbe domandata solo in seguito cosa ella avesse voluto dire, ma per il momento la Nonomiya doveva lasciare andare Hisoka, dirle addio per sempre, perché finalmente l'anima della Capo Famiglia poteva riposare in pace nel posto che le spettava in paradiso. La giovane donna non voleva dimenticarla. Non aveva idea di come fare a recuperare quelle memorie che le erano state strappate via anni e anni prima. La risposta, per fortuna, risiedeva proprio in quei poteri che ella aveva appena recuperato.

Il dono dei Kurosawa ti restituirà le memorie perdute, Kirie.
Questa è la nostra più eccelsa qualità, il motivo per cui la nostra Famiglia non ha eguali al mondo.
Non si può sottrarre un ricordo ad una di noi, perché la Divinazione sarà sempre in grado di restituirglielo.
... Va' da mia sorella, torna a far risplendere le tue doti e io tornerò a risplendere nella tua mente.


Sniff.. Mi mancherai... Mi mancherai...

Le lacrime, anche in una situazione di sofferenza fisica come quella, presero a scendere sul volto della bella Kurosawa, che lasciò andare finalmente sua nonna, vedendone lo spirito ascendere verso il luogo dove la sua anima apparteneva. La donna-volpe venne in soccorso della Nonomiya, aiutandola a incamminarsi fuori dalla stanza, là dove scorreva il fiume sacro che aveva aiutato la giapponese a resistere all'influsso di quel luogo. Non poteva indugiare oltre, Kirie, doveva andarsene prima che anche la sua anima raggiungesse in anticipo il luogo dell'eterno riposo.

Sciogli il kimono, resta completamente nuda e lasciati cadere all'indietro dentro il fiume ad occhi chiusi.
Ti risveglierai di nuovo nella stanza dello specchio, come se non fossero trascorsi che pochi secondi.
Mi resta solamente un ultimo avvertimento e per questo motivo ti devo stare molto vicino.
La mia influenza ti manterrà cosciente fino alla fine di questo discorso.
Quando lancerai la sfera che hai con te, lo specchio proverà a risucchiare alcuni tuoi connotati specifici.
Grazie a questo meccanismo magico, sarai libera di trasferire alla forma che nascerà delle tue conoscenze o addirittura... Il Mana.
Bada bene però che trasferire quanto di prezioso sussiste in te e replicarlo in lei, corrisponderà ad un pagamento oscuro in cambio.
Ciò che vi ha unite e che hai vissuto in questi giorni di corruzione potrebbe instaurarsi in te permanentemente, anche se in minima parte.
Sono consapevole del fatto che se Nabiki nascerà priva di ogni cognizione, sarà molto difficile per lei inserirsi nel mondo, ma fai attenzione alle tue scelte.
... Inoltre, quando sarete vicine è molto probabile che vi influenzerete a vicenda, lei in negativo, tu in positivo.
Oltre a ciò, al vostro contatto, l'utilizzo dei vostri poteri risulterebbe unito e perciò amplificato, ma dovrete anche apprendere come entrare in risonanza mistica.


Grazie... Grazie per quello che avete fatto... Yuzuruha-sama...

Con ancora la sfera tenuta in mano, Kirie si spogliò del semplice kimono che indossava. Tirò l'obi, così che questo cadesse per terra, slacciando anche i lembi del kimono e facendo scivolare anche quelli in basso. Completamente nuda, salì sul ponticello, oltrepassò la ringhiera in legno, fissò le acque limpide e cristalline sotto di lei. Si voltò e solo dopo essersi voltata, stringendo forte al petto la sfera, la Nonomiya si lasciò cadere all'indietro, lasciando che l'acqua accogliesse il proprio corpo. E quando le acque coprirono tutto il suo corpo ed ella tentò di riemergere...

Immagine


Si ritrovò di nuovo nella stessa stanza dove aveva lasciato la sorella, intrappolata nello specchio a poca distanza da lei.

Non... Non era un sogno...

La sfera che stringeva con tanta forza fra le mani, vicino al petto, era diventata molto più pesante. Kirie si rese conto di quanto costasse trasportare un peso del genere, il peso della purezza, ma non poteva lasciare che esso andasse perduto. Senza, Nabiki non sarebbe mai potuta nascere mondata in parte di quell'oscurità che faceva ormai parte di lei. Lo sguardo dal taglio orientale incrociò di nuovo quello della sorella, racchiusa dietro la superficie dello specchio, furiosa di rabbia. Nonostante tutto la amava, nonostante tutto, sapeva che non l'avrebbe mai abbandonata. E ciò che avrebbe fatto, di lì a poco, lo avrebbe fatto solo per lei, per permetterle quella vita che la madre, invece, aveva cercato di soffocare. Una vita quanto più possibile umana.

SEI SOLTANTO UNA BASTARDA!

Ignorò quella voce, cercando di ritrovare dentro di sé quel potere che la nonna le aveva donato, recuperandolo dalla distruzione. Il Mana viveva in lei, rigoglioso, forte, come mai avrebbe sperato di poterlo sentire. La Terra venne finalmente in aiuto alla Nonomiya, aiutandola ad aggrapparsi alla sua forza per rimanere salda nelle intenzioni e pronta a sacrificare una parte della propria Luce per donare, alla secondogenita Kurosawa, tutto ciò che potesse servirle per poter vivere nel mondo che l'avrebbe accolta.
Doveva riflettere con attenzione la giapponese, ma non era semplice, quando le orecchie erano invase da una voce di pura rabbia, che impediva alla MagiDottoressa di pensare ai successivi doni da poter regalare alla sua sorellina.

DEVI SEMPRE METTERTI IN MEZZO E ROVINARE TUTTO!
E TU... TU... SE TI SEI PRESA LE TUE RIVINCITE LO DEVI A ME, SOLO A ME HAI CAPITO!?
... ASPETTA, CHE COS'HAI LÌ?
NON VORRAI FORSE...


Fece qualche passo in avanti la Kurosawa, non minacciosa, ma solo decisa a compiere l'atto finale di quel rituale. La paura fu ben visibile sul volto formato di Nabiki, una paura che si trasformò di colpo in ira, un'ira che ne deformava i lineamenti, facendoli somigliare quasi a quelli di un demonio.

NON AVVICINARTI CON QUELLA SCHIFEZZA!
NON OSARE... NON OSARE LANCIARLA, MI HAI SENTITO?!
... DANNATA T**IA STUCCA C***I NERI, STA' LONTANA DA ME!


... SILENZIO!

La voce che uscì fuori dalle labbra della Nonomiya sovrastò per qualche istante le imprecazioni della sorella minore. Forse per la sorpresa il silenzio cadde veramente fra di loro, mentre lo sguardo di Kirie si era fatto più duro, più fermo, quasi altero. Era quella fierezza, quella forza che ogni Kurosawa nascondeva dentro di sé, nel proprio lignaggio di sangue. La nonna lo aveva trasmesso alla madre e la madre alla figlia, finalmente libera di essere ciò a cui era stata destinata.

Adesso BASTA.
I tuoi insulti non eviteranno ciò che sta per succedere.
Ti sei cibata dell'anima di mia sorella per troppo tempo, ma è giunto il momento di mettere la parola fine.
... Non potrò mai riaverti come saresti dovuta essere, Nabiki...


Lo sguardo si addolcì quando pronunciò quelle parole, fissando commossa il volto della sua autentica sorella.

... Ma posso donarti tutto il bene e l'amore che meriti, quelli che per anni ti sono stati negati.
Prendili sorella mia... E abbandona il sentiero dell'Oscurità...


Si trovava a pochi metri di distanza dallo specchio, lo giusto spazio per impedire a sé stessa di cadere preda di nuovo della volontà della Yako. La sfera pesava ed era calda al tatto, mentre la sentiva poggiata sul proprio petto. Il cuore batteva forte, imprimendo quei battiti sulla superficie della sfera che adesso, finalmente, Kirie avrebbe donato alla sua sorellina. Uno slancio dato con entrambe le braccia, una spinta e la sfera venne lanciata addosso allo specchio, forse fra le urla e gli strepiti di Nabiki, impossibilitata però ad evitarla. Lo specchio assorbì ciò che la Kurosawa aveva lanciato e il rituale venne finalmente compiuto. Oscure forze si sprigionarono da esso, scie nere dirette verso la Nonomiya che rimase ferma al proprio posto, consapevole delle parole di Yuzuruha e di quello che andava fatto in quel momento. Non poteva vacillare. Doveva fare altri doni a Nabiki, doni che le permettessero di vivere dignitosamente nel mondo magico.

Voglio donare a mia sorella le conoscenze di una studentessa che ha ottenuto i M.A.G.O. nel campo della Trasfigurazione... Incantesimi... Difesa Contro le Arti Oscure...

Strisce di luce bianca si irradiarono dal suo corpo, andando a colpire la superficie dello specchio, mentre ella proseguiva a parlare.

... Pozioni... Erbologia... Alchimia... Cura delle Creature Magiche...
Voglio inoltre che ella abbia le conoscenze e le capacità adatte a ricoprire il ruolo di MagiFarmacista Semplice....


Sembrava che un vento fortissimo stesse soffiando da Kirie a Nabiki, portando quei magici doni verso lo specchio e cedendo, in parte, lumi di oscurità che venivano assorbiti dalla stessa Nonomiya. Doveva stringere i denti e andare avanti, perché c'era un'ultima cosa che la MagiDottoressa desiderava donare a sua sorella, un dono che forse avrebbe potuto aiutarla nel scegliere sempre la Luce all'Oscurità.

Infine... Voglio donarti una scintilla di Mana, sorella mia...
Voglio che anche tu conosca questa gioia... Anche se solo al primo stadio di Semi Gildata...
... Purché qualcosa di buono fiorisca in te.


L'avrebbe ascoltata il Conflux e avrebbe esaudito la richiesta della Nonomiya? Non poteva scegliere l'elemento, non sapeva quale fosse il più adatto a sua sorella. Ma sperava che anche se in minima percentuale, ella avesse un po' di Mana ad accompagnarla per il resto della sua vita.
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Messaggioda Sandyon » 25/12/2019, 0:18

La voce della Yako non era affatto un eco lontano o una voce carezzevole.
L'entità malevola inveiva contro Kirie con toni e parole piuttosto pesanti, carichi di odio e risentimento.
In verità quelle sensazioni erano rivolte principalmente alla sorella Zenko, della quale la Nonomiya era semplicemente portavoce e "prestavolto".
Tuttavia, l'incontro con Hisoka, il discorso con Yuzuruha, il ripristino della Terra e di parte dei Poteri Divinatori avevano creato una solida evoluzione nella giapponese.
Semmai in futuro ella avesse scelto di afferrare lo scettro del trono dei Kurosawa, era meglio che iniziasse da subito a dimostrarsene degna.

... DANNATA T**IA STUCCA C***I NERI, STA' LONTANA DA ME!

... SILENZIO!

... Tu... Tu osi ordinare a me di stare zitta?!

Adesso BASTA.
I tuoi insulti non eviteranno ciò che sta per succedere.
Ti sei cibata dell'anima di mia sorella per troppo tempo, ma è giunto il momento di mettere la parola fine.


... La pagherai... La pagherai cara... Cara...

Gli insulti non sembravano scalfire la volontà di acciaio della Kurosawa, ora più intenzionata che mai a non lasciarsi intimorire.
Sapeva perfettamente che quella non fosse Nabiki, bensì l'ombra oscura della Farfalla Cremisi, ebbra di risentimento e dannazione.
Quella sfera bianca le scintillava tra le mani, ma ben presto sarebbe finita nello specchio, così da abbaiare un poco quell'antro buio che era l'anima della sorella.
Ancora un piccolo sforzo e sarebbe tutto quanto finito, tutto da lasciarsi alle spalle per guardare avanti ad un nuovo futuro assieme alla parente ritrovata.
Le era costata tanto quella resurrezione, un prezzo altissimo, ma la donna stava per pagare ancora, così da regalare un altro po' di se stessa alla futura onee-chan.

... Non potrò mai riaverti come saresti dovuta essere, Nabiki...
... Ma posso donarti tutto il bene e l'amore che meriti, quelli che per anni ti sono stati negati.
Prendili sorella mia... E abbandona il sentiero dell'Oscurità...


Non le fu così difficile tirare con precisione l'agglomerato di benedizioni addosso alla figura dentro lo specchio.
L'Artefatto antico l'assorbì completamente e una luce violenta e potente si concentrò al centro del petto della ragazza.
Gli occhi si sgranarono e subito ella lanciò un forte urlo di dolore, sì, sofferenza pura, perché l'oscurità era stata appena attaccata dalla luce.
Quello spazio esclusivo era stato ridotto per far sì che un po' di bene si insediasse in quella forma che la Farfalla considerava pressoché perfetta.
Oltre a questo, c'era di mezzo pure il male arrecato alla Yako, che si manifestò sotto forma di alcuni fumi neri che evaporarono dal corpo nudo di Nabiki.

Basta!
TI PREGO BASTA!
MI FA MALE TI SCONGIURO BASTA!


Voglio donare a mia sorella le conoscenze di una studentessa che ha ottenuto i M.A.G.O. nel campo della Trasfigurazione... Incantesimi... Difesa Contro le Arti Oscure...
... Pozioni... Erbologia... Alchimia... Cura delle Creature Magiche...
Voglio inoltre che ella abbia le conoscenze e le capacità adatte a ricoprire il ruolo di MagiFarmacista Semplice....


AAAAHHHH!

Ma Kirie sembrava neanche ascoltare quelle suppliche largamente inutili.
Lo Specchio aveva già interpellato la sua anima e il suo spirito, richiedendo cosa volesse donare spontaneamente per colmare le lacune temporali e mentali della sorella.
Le conoscenze scolastiche, le conoscenze linguistiche, le conoscenze professionali, le qualità magiche e innate, nonché la forza vitale.
E non solo questo. La Nonomiya scelse addirittura di infondere nella nascitura la scintilla di Mana, un regalo talmente tanto importante che mandò in follia la Farfalla.
Stringendo i denti, fissava truce la MagiDottoressa, dopo di che strinse anche i pugni.

Tu... Stai... Vanificando... Ogni... Mio... Sforzo... Per... Renderla... Superiore...

Voglio che anche tu conosca questa gioia... Anche se solo al primo stadio di Semi Gildata...
... Purché qualcosa di buono fiorisca in te.


Con la fine del rituale di trasferimento, lo specchio sembrava aver ottenuto tutto ciò che gli servisse per procedere definitivamente alla creazione.
La donna era sicuramente stremata, seppur avesse ancora un poco di energie per restare in piedi e osservare quel miracolo in atto.
Ad un tratto, la superficie dell'artefatto parve iniziare a cospargersi di crepe, come se dovesse rompersi ed andare in frantumi da un attimo all'altro.
Nello stesso tempo, il corpo di Nabiki iniziò ad essere pervaso da un'aura mista: argento, nero e oro.
Il suo corpo, in precedenza perfettamente adulto e finito, lentamente diede il via ad una regressione, in pratica stava diventando sempre più piccola.

... Non... Credere... Che... Te... La... caverai... Così... Facilmente... Yuzuruha...

Quando riaprì i pugni chiusi, la ragazza teneva nei palmi due sfere di energia opposta a quella lanciata prima da Kirie.
La grandezza era considerevolmente minore, all'incirca due palline da golf.
Ora "Nabiki" aveva raggiunto più o meno l'età di una quindicenne, ancora in grado di agire.

Li... So... Fare... Anche... Io... Questi... Trucchetti...

Con uno sforzo incredibile e poderoso, la Farfalla Cremisi, aiutata dalla forza della Yako, scagliò prima una sfera e poi l'altra proprio contro Kirie.
Non c'erano dubbi, ella aveva tentato di lanciarle addosso ben due piccole maledizioni, delle quali non si conosceva né entità, né effetti.
Quello fu l'ultimo danno possibile da recare per lei, infatti che fosse andata a segno o meno, la ragazza nell'arco di altri pochi secondi raggiunse circa i cinque anni.
Poco dopo ancora tre... Di seguito uno... Poi, poco prima che si vedesse chiaramente tornare ad uno stadio quasi embrionale, lo specchio si ruppe del tutto.
I frammenti caddero a terra, tutti raggruppati in un'unica piccola montagnetta.
Il vetro accatastato ben presto si tramutò in una massa simile al metallo liquido, che rifletteva in modo distorto il viso della donna lì vicino.
Quella poltiglia, dapprima con una forma indefinita, assunse col passare del tempo un'identità specifica.
Una piccola creatura femminile umana avvolta in fasce, di forse poche settimane.
La connotazione metallica ed il colore grigio restarono per una manciata di secondi, sostituiti poi con la consistenza finale e realistica.
La bimba dormiva profondamente, apparentemente angelica e deliziosa, due connotati che inevitabilmente col passare dei giorni sarebbero sfortunatamente scomparsi.

Immagine

Kirie avrebbe potuto prenderla in braccio, sentendone il calore, analizzandone i contorni del viso, ascoltando il battito del cuore.
Nabiki Kurosawa era appena ufficialmente rinata, l'operazione andata a buon fine, la Farfalla scomparsa, la Yako messa a tacere per sempre, seppur presente.
Già perché il suo potere avrebbe sempre fatto parte di lei, di quella ragazzina vittima delle cospirazioni di una madre sconsiderata e inetta.
Come già detto in precedenza, la bambina sarebbe stata nutrita di energia per crescere grazie alle maledizioni scagliate da Kirie.
Da lì a tre mesi, sarebbe divenuta una ragazza di circa venticinque anni, pronta per affacciarsi al mondo senza timore, con i regali forniti proprio dalla sorella maggiore.
Se la Nonomiya avesse tentato di smaterializzarsi con la nuova vita in braccio, ci sarebbe riuscita, apparendo però all'istante dentro la propria abitazione.
Nello smarrimento iniziale, una voce familiare e gradevole avrebbe richiamato la sua attenzione, proveniente da una dimensione lontanissima e mai più raggiungibile.

Mia sorella Kongiku ha ufficialmente smesso di esistere come entità a se stante.
Da adesso in poi vivrà attraverso l'esistenza della creatura che stringi tra le braccia, rendendola forte ma anche pericolosa, se non tenuta sotto controllo.
Ti concedo una notte priva di incubi e angosce, perché hai bisogno di dormire, hai bisogno di riposare davvero, senza lacrime.
Ma da domani, quando aprirai gli occhi, la tua coscienza, il tuo cuore, la tua anima, saranno soggetti agli effetti accumulati dalle vicende degli ultimi giorni.
Noi non ci rivedremo più, se non quando sarò designata per accompagnarti verso il luogo eterno, mi auguro il più tardi possibile.
Ci tengo ad informarti di due cose, prima della mia definitiva scomparsa... In primis, tua sorella avrà delle doti persuasive degne della Creatura Magica che alberga in lei.
Queste doti però, per effetto della tua immensa gratitudine verso il Demone Ignis, non si applicheranno ad Itsuki Amakura, che ne sarà quindi immune.
Oltre a ciò, durante la tua disavventura con l'umano chiamato Nigel Sykes, tu e la Farfalla siete entrate in risonanza momentanea nell'ancorarvi al ricordo dell'individuo chiamato Hank.
Perciò anche costui verrà esonerato dall'influenza delle doti di Nabiki, non risultandone affetto in alcun modo.
Il resto del genere umano sarà quindi soggetto all'attrattiva soprannaturale di tua sorella, che si potrà contrastare solo con una consistente forza di volontà ed autocontrollo.
... Passando alla seconda notizia, l'Equilibrio ha conferito allo Spirito della neonata il titolo di Acuan Zero, SemiGildata del Ghiaccio.
Seppure in fase di corruzione il tuo Elemento Statico fosse indebolito e meno potente rispetto al normale, quello che avrà lei, per effetto del tuo desiderio, sarà di valore normale.
Perdonami per aver parlato in modo molto meccanico, ma era necessario che non tralasciassi nulla...
Ti auguro una splendida vita, porta i miei saluti e ringraziamenti più sinceri al Demone Ignis, perché credo che resterò qui a servire Amitabha, abbandonando il mondo materiale.
Sayōnara, Nonomiya Kurosawa-san.


La voce carezzevole della Zenko scomparve, lasciando la donna giapponese nel più completo silenzio.
Nabiki proseguiva il proprio sonno e così sarebbe stato per tutte le settimane seguenti, senza mai piangere, aprire gli occhi o addirittura muoversi.
Solo quel piccolo petto che si alzava ed abbassava ritmicamente ad indicare che incamerasse aria e che quindi fosse viva a tutti gli effetti.
Poteva lasciarla in un qualsiasi punto morbido della casa, ma quasi sicuramente Kirie se la sarebbe portata nel letto con sé, al proprio fianco o a stretto contatto.
Quel capitolo si era appena finalmente concluso, ma uno nuovo e probabilmente molto più lungo, intenso e rischioso stava per aprirsi, che ella fosse pronta oppure no.

Spoiler:
NOTE CONCLUSIVE

È stato un percorso quasi infinito, ma siamo arrivati al termine, con tanta pazienza.
Congratulazioni alla Player di Kirie per la lunga serie di giocate svolte egregiamente.
Prima di lasciarti all'azione finale, qualche ultimo appunto fondamentale.

Tratti Definitivi Trasmessi a Nabiki Kurosawa (Che potrà essere creata ufficialmente come PnG di Kirie con restrizioni differenti rispetto al regolamento):

Conoscenze Didattiche:

Livello M.A.G.O. in Erbologia, Alchimia, Trasfigurazione, Incantesimi, Pozioni, Difesa Contro le Arti Oscure.
Livello G.U.F.O in Divinazione.
Livello 3 nelle restanti materie.

Conoscenze Linguistiche:

Giapponese - Madre Lingua
Inglese - Buono

Conoscenze Tecniche:

MagiFarmacia di Base - MagiFarmacista Semplice
Divinazione Avanzata - Veggente Rispettata

Forma Animagus:

Farfalla Rossa

Identità Patronus:

Volpe a Nove Code (Kyūbi no Kitsune)

PC da distribuire ---> 55
PP da distribuire ---> 90
PS Totali ---> 70

Grado di Gilda:

Acuan Zero - SemiGildata del Ghiaccio
Affinità ---> 15% (Statico)

Grado di Gioco ---> 8

La PnG diventerà giocabile raggiunto il mese on game di Agosto.
Ulteriori informazioni riguardo i bonus e i poteri da inserire nello status verranno forniti al momento della creazione.
Kirie ottiene una percentuale di Oscurità pari al 17% ed inoltre...

PX Ricevuti ---> +450
Aumento Grado ---> 10 (Restrizione +10 PS)
Stadio Terran ---> Terran delle Giungle (III°)
Livello Divinante ---> Veggente Acclamata (IV°)

----------------------------------------------------

Durante questo ultimo Master Screen, la Farfalla/Yako ha cercato, in un definitivo gesto disperato, di scagliare due piccole maledizioni su Kirie, per ripicca e vendetta.
Le sfere oscure, quindi, una volta attraversato, lo specchio, si sono dirette verso di lei, cercando di colpirla in pieno.
Kirie ha ovviamente la possibilità di schivare i due attacchi, utilizzando due tiri sul Talento Fisico con un malus di stanchezza pari a -5.
Entrambe le sfere hanno un grado di difficoltà pari a 30, ma qualora dovesse essere fallito il primo tiro, il secondo salirà ad una difficoltà pari a 33.
Le maledizioni (che siano una sola o tutte e due), potranno essere decise dalla Player stessa, previa approvazione della Amministratrice Martha.
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Messaggioda Kirie » 25/12/2019, 20:34

... La pagherai... La pagherai cara... Cara...

Non c'era minaccia in grado di scalfire la volontà di ferro della Nonomiya di purificare sua sorella. Lo sguardo duro, finalmente fiero, le labbra serrate a dimostrare tutta la sua intenzione di rendere ogni progetto della Yako vano nei confronti della giovane Nabiki. La sfera, dono creato da Yuzuruha, pesava fra le mani della giovane donna, che però non si lasciò fermare nemmeno da quell'ostacolo. Con un ultimo sforzo, lanciò quella sfera affinché essa arrivasse ad impattare contro la superficie dello specchio dove era racchiusa l'immagine di Nabiki. Invece di romperlo, la sfera venne assorbita e si insinuò, con prepotenza, dentro il petto della secondogenita Kurosawa, provocando in lei urla di dolore indicibili.

Basta!
TI PREGO BASTA!
MI FA MALE TI SCONGIURO BASTA!


A sentire la voce di Nabiki pronunciare quelle parole, calde lacrime caddero dagli occhi della giapponese. Nonostante la ritrovata fermezza, il suo cuore ed il suo animo non riuscivano a non provare empatia per quella creatura che stava soffrendo, cadendo in ginocchio, ma lasciando che il processo continuasse. Nubi nere si elevarono dal corpo della sorella, circondandola e raggiungendola, in quello scambio di cui la Zenko l'aveva messa al corrente. Era pronta a sporcarsi ancora Kirie, purché Nabiki ottenesse ancora un po' di Luce dentro di sé. Ma come l'Oscurità veniva ferita dalla sua controparte, così anche la Luce soffriva di quell'attacco. Circondata dal Male, la Kurosawa provò una sofferenza più sordida ma intensa, insinuarsi sotto la sua pelle, mentre le sue parole, supportate dall'aiuto della Terra, le permisero di completare il rituale.

Voglio che anche tu conosca questa gioia... Anche se solo al primo stadio di Semi Gildata...
... Purché qualcosa di buono fiorisca in te.


Una volta terminato di parlare, la superficie dello specchio si ricoprì di crepe, permettendo alla Nonomiya di alzarsi nuovamente in piedi, asciugarsi le lacrime ed assistere alla nascita definitiva della sua sorellina. Era una miracolo che ella avrebbe accolto a braccia aperte, ma qualcosa purtroppo interruppe quel momento. La Yako che aveva posseduto Nabiki non aveva ancora finito di influenzarne le azioni e i pensieri. Desiderosa di vendicarsi della giovane donna, ella riuscì a creare due piccole sfere nere, contenenti una maledizione perpetua la cui entità era sconosciuta alla stessa Kirie.

Li... So... Fare... Anche... Io... Questi... Trucchetti...

Le sfere vennero lanciate, ma la ridotta capacità motoria di Kirie, data dalla debolezza, le impedì di riuscire a schivarli in tempo. Quando ormai capì che non c'era più nulla da fare, in un gesto istintivo, la Kurosawa alzò le braccia in aria, incrociandole, come uno scudo che purtroppo non aveva alcun effetto. Le due maledizioni la colpirono e si insinuarono in lei, facendola cadere nuovamente a terra, mentre la sua sorellina regrediva e regrediva sempre di più, fino a che, raggiunto quasi lo stato embrionale, lo specchio non si infranse del tutto.

N-na... biki!

Lacrime stavano colando dal viso della giovane donna orientale, che terminato tutto finalmente riuscì a rimettersi in piedi, raggiungendo il luogo dove avrebbe dovuto trovarsi la piccola neonata. C'era una piccola montagna di vetri, resti dello specchio andato in frantumi, che prima si liquefece e poi si unì insieme, creando quella che infine fu la vera e propria nascita di Nabiki Kurosawa. Gli occhi della MagiDottoressa erano spalancati di stupore, di stanchezza, di incredulità e soprattutto...

Nacchan... Sniff...

... D'amore.
Prendere quel piccolo fagotto in braccio fu spontaneo e naturale. Avvolgerlo meglio, così che non soffrisse il freddo, istintivo. Fissare il viso addormentato, cullarla, accarezzarne la pelle morbida e soffice provocò in Kirie un pianto a dirotto, un pianto che racchiudeva tutte le emozioni non sfogate durante quella disavventura dai toni cupi. Pianse di gioia, pianse di disperazione, pianse per ciò che aveva fatto, per i sensi di colpa ed i rimorsi. Pianse, perché aveva dato alla luce un sorella che non sarebbe mai stata completamente libera dall'Oscurità e pianse perché felice di poterla riabbracciare, dopo aver dimenticato per così tanto tempo di averla perduta.
Non seppe quanto tempo rimase lì, stringendo quella piccola bimba al petto. Ma quando si rialzò, comprese che fosse arrivato il momento di mettere da parte le lacrime e portare via Nabiki in un luogo sicuro. A casa. Protetta da qualunque pericolo al mondo. Si concentrò per diversi secondi, prima di effettuare la smaterializzazione. Non sapeva dove sarebbe arrivata, ma sapeva che doveva andarsene via da lì, in qualche modo. Eppur, stranamente, quando ella riaprì gli occhi si ritrovò all'interno delle proprie mura domestiche. Non c'erano dubbi che quella fosse proprio casa sua. E la voce che le parlò, lontana ma udibile, le fece capire che quella disavventura fosse ormai definitivamente conclusa.

Mia sorella Kongiku ha ufficialmente smesso di esistere come entità a se stante.

Yuzuruha-sama...

Da adesso in poi vivrà attraverso l'esistenza della creatura che stringi tra le braccia, rendendola forte ma anche pericolosa, se non tenuta sotto controllo.
Ti concedo una notte priva di incubi e angosce, perché hai bisogno di dormire, hai bisogno di riposare davvero, senza lacrime.
Ma da domani, quando aprirai gli occhi, la tua coscienza, il tuo cuore, la tua anima, saranno soggetti agli effetti accumulati dalle vicende degli ultimi giorni.
Noi non ci rivedremo più, se non quando sarò designata per accompagnarti verso il luogo eterno, mi auguro il più tardi possibile.


Ha...hai...

Ci tengo ad informarti di due cose, prima della mia definitiva scomparsa... In primis, tua sorella avrà delle doti persuasive degne della Creatura Magica che alberga in lei.
Queste doti però, per effetto della tua immensa gratitudine verso il Demone Ignis, non si applicheranno ad Itsuki Amakura, che ne sarà quindi immune.
Oltre a ciò, durante la tua disavventura con l'umano chiamato Nigel Sykes, tu e la Farfalla siete entrate in risonanza momentanea nell'ancorarvi al ricordo dell'individuo chiamato Hank.
Perciò anche costui verrà esonerato dall'influenza delle doti di Nabiki, non risultandone affetto in alcun modo.
Il resto del genere umano sarà quindi soggetto all'attrattiva soprannaturale di tua sorella, che si potrà contrastare solo con una consistente forza di volontà ed autocontrollo.
... Passando alla seconda notizia, l'Equilibrio ha conferito allo Spirito della neonata il titolo di Acuan Zero, SemiGildata del Ghiaccio.
Seppure in fase di corruzione il tuo Elemento Statico fosse indebolito e meno potente rispetto al normale, quello che avrà lei, per effetto del tuo desiderio, sarà di valore normale.
Perdonami per aver parlato in modo molto meccanico, ma era necessario che non tralasciassi nulla...


Vi ringrazio per ciò che avete fatto...

Ti auguro una splendida vita, porta i miei saluti e ringraziamenti più sinceri al Demone Ignis, perché credo che resterò qui a servire Amitabha, abbandonando il mondo materiale.
Sayōnara, Nonomiya Kurosawa-san.


Sayonara, Yuzuruha-sama...

La voce della Zenko scomparve. Il silenzio circondava ora quella casa, dove Kirie stava, in piedi, tenendo in braccio sua sorella. Dormiva la neonata e solamente il ritmico alzarsi ed abbassarsi del petto faceva comprendere alla giovane donna orientale che ella fosse viva. I suoi desideri erano stati esauditi dal Conflux, una scintilla di Mana albergava nella piccola Kurosawa, qualcosa di buono in un'oscurità di tenebra.

Adesso sei al sicuro, Nacchan...

Sussurrò all'orecchio della dolce sorellina, portandola con sé in camera da letto, dove avrebbero dormito tutta la notte, finalmente inseparabili. Avrebbe avuto molte cose da spiegare il giorno dopo. Ma per quella notte, Kirie avrebbe potuto dormire sonni tranquilli, ascoltando il ritmico battere del cuoricino di Nabiki sul suo petto.

終わり
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