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da Sandyon » 11/09/2019, 17:24
05-03-2114 Ufficio della Preside Madeline Bergman Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts Ore 18:00
Cosa c'è?
Biscotto mio caro?
No, grazie.
Molto bene, scusa se ti ho chiesto questo piccolo incontro, dovevo informarti di una questione.
Sentiamo.
A partire da oggi abbiamo un nuovo studente.
Ed è per questo che sto rientrando a casa più tardi?
Un attimo, per la Trama come sei sempre poco accomodante!
Mmmhhhhh...
Il nuovo studente è tuo nipote Kenneth Laars.
... Ah.
Ho convalidato la richiesta di trasferimento dalla Cyprus la scorsa settimana ed oggi è stato il suo primo giorno qui ad Hogwarts. Dovresti incontrarlo già a partire da domani per la lezione di Difesa. È stato smistato...
Fammi indovinare: Corvonero.
Già, esattamente! Il Cappello Parlante ha avuto esitazione pari a zero.
Cosa sanno di lui?
Direi niente. Non ho divulgato informazioni ad alcun docente e da quello che ho capito, le chiacchiere sono rimaste confinate in America.
Ottimo. Posso andare?
Aspetta, non sei interessato?
A cosa?
Ma... Al ragazzo, naturalmente! Non sei preoccupato per lui? Conosci la sua situazione, no?
Trovo strano che sia anche tu a conoscerla... O forse no, bah.
Ho lavorato molto a stretto contatto con Edea Laars, per questo so quanto basta. Sandyon, per favore, cerca di essergli di supporto, credo gli farebbe davvero comodo non essere solo in questa scuola...
È il suo ultimo anno?
Penultimo.
Un anno e mezzo ancora da vivere tra queste mura...
Posso contare su di te?
Il docente di DCAO non rispose, si limitò a lanciare un'occhiata più prolungata alla Preside, dopo di che se ne andò dalla Presidenza con uno sbuffo. Madeline sorrise leggermente, ma con un'aria comunque piuttosto preoccupata, tornando al proprio posto e riprendendo a firmare scartoffie. La domanda di trasferimento venne adeguatamente registrata ed inserita nell'elenco dei nuovi studenti giunti in corso di diploma già avviato in altro istituto. Il bagaglio del ragazzo era già giunto nella sua nuova stanza e un nuovo inizio si apprestava a cominciare per lui nel nord dell'Europa. La madre si era raccomandata tantissimo con la Bergman e la buona donna di colore non aveva potuto che tranquillizzarla sul fatto che non ci sarebbero stati problemi. Kenneth avrebbe conseguito il diploma M.A.G.O. senza alcun ostacolo aggiuntivo e, si sperava, con il massimo dei voti previsto. Ad Hogwarts i compagni non avevano idea di chi fosse, al massimo avrebbero fatto il collegamento con il Supplente Robyn Laars, chiedendo se ci fosse parentela. Quella indubbiamente c'era, seppur soltanto genetica, perché nel guardarli e metterli a confronto a tutto si poteva pensare meno che ad una somiglianza fisica.
18-03-2114 Ufficio della Professoressa Cartwright Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts Ore 18:55
TOC TOC TOC TOC TOC
Erano quasi arrivate le sette di sera, orario non tanto distante dalla cena nella Sala Grande normalmente impostata per le 20:00. Era periodo di elaborati importanti per alcuni degli studenti più grandi, intenti a cercare di aumentare la propria media in una delle materie fondamentali. La docente si era fermata lì a partire dalle tre per far sì di non avere ritardi sulle diverse correzioni... O almeno questo sapeva il giovane Kenneth. Fuori dalla porta dell'ufficio, aveva bussato sperando che ella non avesse fatto troppo prima del previsto e fosse ancora lì. Non appena sentì la voce autoritaria di Martha invitare ad entrare, deglutì con pesantezza, girando il pomello con poca energia.
È... Permesso?
Kenneth era un ragazzetto di circa 17/18 anni, decisamente di bassa statura e con una corporatura magra. Occhi e capelli castani, voce morbida con quel lieve accenno graffiato dalla crescita del timbro in base allo sviluppo e all'adolescenza. L'espressione era perennemente buona, alle volte da scambiare con una quasi spaventata, insomma, all'apparenza era l'esempio del tipico bravo giovanotto. Un'apparenza assolutamente confermata... Kenneth era l'ombra di ciò che forse un tempo era stato il Laars che adesso viveva di rancori e sotterfugi. Il giovane aveva interrotto gli studi per circa un anno e mezzo per cause momentaneamente sconosciute, ecco perché si trovava al penultimo anno ma già maggiorenne.
Professoressa Cartwright, sono desolato di disturbarla, però avrei bisogno di parlarle...
Fermo, immobile, a pochi centimetri dalla porta chiusa alle spalle, restava in attesa di un consenso da parte della donna.
... Ecco, intanto volevo sapere se per caso avesse già dato un'occhiata al mio test di livello materia...
Il test di livello materia era un test che i docenti sottoponevano agli studenti arrivati da altre scuole, per comprenderne il grado di apprendimento e bravura. Se ce n'era stato uno dove Kenneth aveva dato il massimo, questo era proprio quello di Pozioni, realizzando un elaborato a dir poco perfetto e magnifico. Martha, pur cercando qua e là errori, non aveva trovato la benché minima sbavatura e dire che quel test era stato basato sugli ultimi esami G.U.F.O. da lei stessa ideati. Praticamente quel piccolo Laars sembrava essere una vera e propria promessa in quel campo ed era praticamente impossibile che avesse copiato. Sorrise leggermente nel sapere che tutto fosse andato per il meglio, rincuorandosi quasi come se da quel risultato ne potesse andare la sua stessa vita.
Wow... Ok, mi fa davvero piacere sapere di aver fatto bella figura con una Pozionista di immenso valore come lei, Professoressa. Le assicuro che intendo continuare su questa strada, anzi, mi impegnerò affinché possa dimostrarle molto di più! ... Ho letto quasi tutti i suoi articoli presenti nelle riviste scientifiche magiche e sono rimasto affascinato dalla sua sintesi del composto di adattamento alfa-beta-omega. S-so anche che ha collaborato in passato con la sensazionale sua collega Thessa Anderson per la definizione del liquido di stratificazione luminosa. Posso pregarla di portarle i miei saluti ed elogi qualora dovesse rivederla? Gliene sarei immensamente grato!
Eh no, proprio niente a che vedere con Robyn, neanche una minima traccia. Lo sguardo del ragazzo brillava all'idea che Martha potesse fare il suo nome a quell'altro grande nome che era la migliore amica Thessa. Tra l'altro, parlava con un grado di conoscenza delle Pozioni tale da non apparire come uno intenzionato solo a fare bella figura. Ma era venuto lì esclusivamente per fare tutti quei complimenti o anche per qualcosa di più concreto? Specie perché, obiettivamente, cose del genere potevano essere espresse anche a fine lezione o tra una e l'altra.
Mi scusi, è vero, non intendo assolutamente farle perdere tempo! In realtà sarei voluto passare un po' prima ma questa struttura è così diversa dalla Cyprus, credo un po' più labirintica, ecco! ... Ad ogni modo, io ho fatto qualche domanda in giro e so che lei per ora ha fermamente fatto sapere che non intende prendere un Assistente.
Dopo la pessima esperienza avuta con Jorge Alvares, c'era anche da biasimarla? Martha si era mostrata categorica tempo prima, facendo desistere chiunque da tentare la richiesta. Ogni compagno di Casata aveva detto a Kenneth che sperare di ottenere quel posto era praticamente una utopia. Il Laars aveva annuito, desistendo dall'idea di presentarsi, per lo meno fino a quella sera. Fosse stato per lui, le sarebbe piombato in ufficio già dal primo giorno di scuola... Era un record che fosse giunto quasi a due settimane di silenzio.
Solo che... Ci tenevo a dirle che... Nel caso in cui questa sua idea... Fosse mutata nel tempo... Sarei onorato di propormi io per quel ruolo...
Speranzoso, con una specie di groppo in gola, restava ad osservare la donna dall'altro capo della camera. Aveva la sensazione di sentire il battito cardiaco fin dentro le orecchie, anzi, direttamente nel cervello. Le mani erano vagamente sudate e per giunta anche fredde. Neanche stesse per ricevere il Premio MagiNobel per la Scienza Pozionistica. E mentre pronunciava quelle parole, fuori dalla porta dell'ufficio della Cartwright una figura si era fermata, enigmatica, ad ascoltare il proseguo di quel colloquio.
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da Martha » 12/09/2019, 21:41
[18 marzo 2114 - Ufficio della docente di Pozioni, Hogwarts - Ore 18:50] Assurdo...Aveva controllato quel test almeno tre volte, prima di concludere con assoluta certezza che fosse... Perfetto. Martha Cartwright ne aveva incontrati di studenti dotati nella propria carriera, ma nessuno era mai riuscito a completare un esame simile in maniera impeccabile, lasciandole una discreta quantità di stupore. Lo studente meritevole di tanta sorpresa era un nuovo acquisto della scuola di Hogwarts: Kenneth Laars, studente modello alla Cyprus, di recente trasferitosi in Gran Bretagna per proseguire i suoi studi. Non sapeva molto sul suo conto Martha, tranne che il cognome era collegato ad un altro Laars di sua conoscenza. Dopo quanto accaduto con Robyn, la signora Cartwright cercava di mantenere una linea piuttosto rigida, che non la portasse a compiere nuovamente gesti istintivi e per i quali si sarebbe potuta sentire in colpa. Negli ultimi tempi, a dirla tutta, vedeva raramente il ragazzo, anche se questo non mancava mai di portarle in dono qualche leccornia, forse come scusante di quanto accaduto fra di loro. Segretamente però, ogni pasto nascondeva un potente fluido che aveva il potere di mantenere la donna ancora invaghita sessualmente del Laars. Un piano subdolo e diabolico, che la docente di Pozioni ignorava, provando solo una fortissima umiliazione quando, nonostante i suoi sforzi, sentiva bagnarsi la sua intimità ogni qual volta che vedeva Robyn. Dovrò fare i miei complimenti al signorino Laars...Pensò, con una lieve punta di ironia che non voleva essere né offensiva né sprezzante, solo... ironica. Mise giù gli occhiali da lavoro la donna, strofinando le palpebre chiuse con le punte dell'indice e del pollice. Negli ultimi tempi passava molto più tempo a scuola, cercando di lavorare quanto più possibile così da evitare determinati confronti che potevano avvenire nell'ambito di casa. Le mancava sua figlia, le mancava anche suo marito, ma non sempre la pozionista era in grado di riuscire a guardarlo in faccia, senza provare un enorme senso di colpa. Allora, in quei momenti, si isolava, adducendo come scusa il tanto lavoro che aveva da completare a scuola. Conoscendo lo stacanovismo della moglie, Vergil non si poneva troppe domande, accettando placidamente la cosa. Quello era uno di quei momenti particolari, dove la mente della signora Cartwright ritornava col pensiero al momento in cui aveva tradito il proprio compagno, quando un bussare ritmato alla porta fece alzare finalmente il naso in su alla docente di Pozioni. Era tardi, di solito gli studenti si affrettavano a tornare nei propri dormitori per posare i libri e poi andare direttamente a mangiare. Tuttavia poteva anche essere un collega che la cercava ed in cuor suo Martha sperava tanto che non fosse il Vastnor. In ogni caso, la cortesia professionale prima di tutto, e la donna non indugiò oltre, invitando subito la persona ad entrare. Senza muoversi dalla propria scrivania, alzò le sopracciglia sorprese quando si ritrovò all'interno del proprio ufficio proprio lo studente che stava cercando. È... Permesso?Prego... Si faccia pure avanti.Più gentile ed accomodante rispetto al passato, Martha era cambiata sia grazie al matrimonio, sia grazie a sua figlia, sia grazie all'elemento. L'Acqua era un elemento gentile, che si plasmava in base all'ambiente circostante. Il carattere della Cartwright, sempre molto spigoloso, era diventato molto meno severo da quando aveva raggiunto un'affinità maggiore con esso, permettendole di viversi la sua storia con Vergil senza troppi impedimenti di mezzo. Tranne quelli architettati da persone spregevoli come Robyn e di cui la donna era ancora vittima. Professoressa Cartwright, sono desolato di disturbarla, però avrei bisogno di parlarle...Si accomodi sulla poltroncina di fronte alla mia scrivania e parli liberamente. Sono qui appositamente per ascoltarla.... Ecco, intanto volevo sapere se per caso avesse già dato un'occhiata al mio test di livello materia...A quella domanda, le venne da sorridere, un sorriso che si aprì spontaneamente sul suo volto mentre in totale silenzio afferrava il primo foglio che si trovava sopra la scrivania, girandolo affinché Kenneth potesse vedere di cosa si trattasse. Ho appena concluso la correzione e devo dire che sono rimasta davvero colpita dal risultato che lei ha ottenuto. Il punteggio massimo, mai visto in nessun altro compito come questo: sono davvero, davvero molto sorpresa... È un risultato raggiunto solo nella mia materia o viene replicato anche nelle altre?Chiese, piuttosto incuriosita di conoscere se il ragazzo fosse un genio oppure un grande studioso di Pozioni. Perché nel secondo caso era implicito che si sarebbe sentita molto lusingata di avere un così bravo allievo nella propria classe. Wow... Ok, mi fa davvero piacere sapere di aver fatto bella figura con una Pozionista di immenso valore come lei, Professoressa. Le assicuro che intendo continuare su questa strada, anzi, mi impegnerò affinché possa dimostrarle molto di più!Sono lieta di sentire queste parole, perché il mio non è un corso semplice e pretendo davvero molto dai miei studenti.... Ho letto quasi tutti i suoi articoli presenti nelle riviste scientifiche magiche e sono rimasto affascinato dalla sua sintesi del composto di adattamento alfa-beta-omega.... Ammirevole. Non tutti gli studenti sono in grado già alla sua età di interessarsi a questo genere di lavoro.S-so anche che ha collaborato in passato con la sensazionale sua collega Thessa Anderson per la definizione del liquido di stratificazione luminosa. Posso pregarla di portarle i miei saluti ed elogi qualora dovesse rivederla? Gliene sarei immensamente grato!Martha non era il tipo di donna capace di apprezzare una persona che si precipitava a fare troppi elogi. La cosa le puzzava sempre, ma in quel caso era difficile credere che il giovane lo stesse facendo apposta per adularla. Sembrava davvero impacciato, nervoso, come se si trovasse di fronte ad un idolo piuttosto che alla propria docente di Pozioni. La signora Cartwright era un'eccellente pozionista, era conosciuta nel suo ambiente perché era stata l'ultima assistente del celebre Norrel, ma non spiccava rispetto a tanti altri nomi più importanti e forse più famosi di lei. Solamente coloro davvero interessati a quella materia conoscevano il suo curriculum e le sue pubblicazioni, dunque questo le faceva comprendere che il giovane Laars fosse molto interessato a Pozioni o comunque alle branche pratiche della magia. Non disse nulla, sorridendo e annuendo brevemente con il cenno del capo, per indicare al nuovo Corvonero che avrebbe portato i suoi saluti a Thessa. Tuttavia, la donna sospettava che lo scopo di Kenneth non fosse solo quello di chiederle un simile favore, ma che ci fosse altro sotto che ancora non aveva esposto. Intuizione valida, perché poco dopo il ragazzo riprese a parlare, specificando il motivo della propria visita. Mi scusi, è vero, non intendo assolutamente farle perdere tempo!Il mio tempo è perso solo se non viene sfruttato adeguatamente...In realtà sarei voluto passare un po' prima ma questa struttura è così diversa dalla Cyprus, credo un po' più labirintica, ecco!Labirintica è il termine più adatto, ma imparerà ad abituarsi a tutte le stranezze che Hogwarts può offrire.... Ad ogni modo, io ho fatto qualche domanda in giro e so che lei per ora ha fermamente fatto sapere che non intende prendere un Assistente.Jorge Alvares. Era stato il suo primo ed unico assistente personale. Un totale disastro. Un fallimento che Martha imputava a sé stessa, come educatrice, una macchia sul proprio curriculum. Credeva che il ragazzo avesse il potenziale per diventare un bravo pozionista, ma che gli mancasse una guida che lo instradasse sulla retta via. E quel ruolo avrebbe dovuto ricoprirlo proprio la signora Cartwright. Fino a poco prima del suo arresto, la donna era stata convinta che il portoghese potesse ancora farcela. Che gli mancasse un po' di disciplina e di responsabilità, ma dopo quello che era accaduto nell'Ottavo Piano di Hogwarts fosse rinsavito abbastanza da sapere che certi limiti non andavano valicati. Invece c'era stato quello scandalo, lo stupro ai danni di una giovane non consenziente, ma resa tale a causa di un filtro d'amore illecito sperimentato dallo stesso ragazzo. C'era rimasta molto male leggendo quella notizia, al punto tale da decidere di non essere adatta al ruolo di guida per un singolo studente. Quando si trattava di inculcare la propria materia nella mente degli studenti era un conto, ma saper aiutare un ragazzo a crescere? Aveva fallito e se lo sentiva addosso quel peso, tanto da nutrire a volte dei dubbi che anche come madre potesse farcela. ... Proprio così.Solo che... Ci tenevo a dirle che... Nel caso in cui questa sua idea... Fosse mutata nel tempo... Sarei onorato di propormi io per quel ruolo...... La ringrazio signorino Laars, terrò da conto la sua candidatura.Più fredda di quanto si fosse dimostrata qualche secondo prima, ma non era certo colpa di Kenneth. Martha aveva solo avuto una brutta esperienza e questa brutta esperienza adesso influenzava determinate sue scelte, offuscando parzialmente il suo giudizio. Calò il silenzio, perché quella fu l'unica risposta che per il momento il ragazzo avrebbe ricevuto, ma dopo diversi secondi in tale stato, la donna fu costretta a parlare nuovamente, chiedendo se ci fossero ulteriori questioni da affrontare. È passato solo per chiedermi questo? ... Comprendo e comprendo anche il suo dispiacere nel non poter ottenere al momento da parte mia una risposta migliore. Sarò sincera: non sento il bisogno di avere un Assistente, ma se dovessi cambiare idea prenderò davvero in considerazione lei per quel ruolo. Con il risultato di quel test mi ha molto incuriosita di sapere fin dove è capace di spingersi la sua mente. Per cui non si scoraggi, sono sicura che troverà stimolanti anche le mie lezioni. Fra i suoi compagni di Casata si trova bene? Per qualunque cosa, può venirmi a trovare nel mio ufficio sempre verso quest'ora, anche se le andasse di scambiare solo due chiacchiere, d'accordo? Ora è meglio che si affretti, la cena non rimarrà lì per sempre.Era stato un discorso lungo, un discorso con tante parole, veramente troppe per una come lei, di solito breve e concisa. Ma l'elemento aveva avuto degli effetti davvero imprevedibili sul carattere piuttosto chiuso della pozionista, che adesso sentiva come diverso il suo ruolo in quanto Caposcuola dei Corvonero. Nonostante gli errori fatti con Jorge, desiderava davvero poter instaurare un rapporto migliore con i propri studenti e quel ragazzino timido ed impacciato la spingeva a comportarsi in maniera migliore, provando a immedesimarsi nei panni di un adolescente di diciassette anni.
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da Sandyon » 13/09/2019, 18:39
... Ad ogni modo, io ho fatto qualche domanda in giro e so che lei per ora ha fermamente fatto sapere che non intende prendere un Assistente.... Proprio così.Solo che... Ci tenevo a dirle che... Nel caso in cui questa sua idea... Fosse mutata nel tempo... Sarei onorato di propormi io per quel ruolo...... La ringrazio signorino Laars, terrò da conto la sua candidatura.Non avevo dubbi.Non che la Professoressa di Pozioni lo prendesse in considerazione, ma che suo nipote Kenneth presto o tardi si ritrovasse lì per porle quella proposta. Sandyon Vastnor, silenziosamente, ascoltava la conversazione tra la collega ed il ragazzetto, avendolo visto camminare in quella direzione pochi minuti prima. Non c'era nessuno in mezzo al corridoio ed anche se ci fosse stato, semplicemente lo avrebbe guardato male intimandogli di levarsi dalle palle. Il suo atteggiamento scorbutico non era chissà quanto cambiato in quegli anni, ma sotto sotto in realtà qualche minima smussatura c'era stata. Altrimenti mai e poi mai il Sandyon di qualche anno prima avrebbe fatto tappa lì davanti a quell'ufficio. È passato solo per chiedermi questo?Io... Beh, sì, a dire il vero... Insomma...... Comprendo e comprendo anche il suo dispiacere nel non poter ottenere al momento da parte mia una risposta migliore. Sarò sincera: non sento il bisogno di avere un Assistente, ma se dovessi cambiare idea prenderò davvero in considerazione lei per quel ruolo.... Va... Bene...Martha avrebbe potuto facilmente leggere negli occhi del ragazzo una sensazione/emozione analoga alla preoccupazione, quasi alla paura. Perché mai essere così allarmati dal non poter prendere quel posto? Alla fine sì, d'accordo, dava buoni crediti scolastici, ma si potevano recuperare in tante maniere. Forse gli dispiaceva non poter stare a contatto con lei e quindi non incrementare le proprie conoscenze? Bastava allora impegnarsi di più e al massimo di tanto in tanto andarle a chiedere qualche consiglio di approfondimento. Tuttavia, il Signorino Laars parve diventare quasi un sasso, bloccato sul posto a mo' di stoccafisso. Con il risultato di quel test mi ha molto incuriosita di sapere fin dove è capace di spingersi la sua mente. Per cui non si scoraggi, sono sicura che troverà stimolanti anche le mie lezioni.Le trovo già stimolanti, Professoressa!Fra i suoi compagni di Casata si trova bene?La differenza di età non è così tanta, quindi mi sto ambientando al meglio, grazie dell'interessamento!Per qualunque cosa, può venirmi a trovare nel mio ufficio sempre verso quest'ora, anche se le andasse di scambiare solo due chiacchiere, d'accordo?La sua cortesia e disponibilità mi onorano, Professoressa...Ora è meglio che si affretti, la cena non rimarrà lì per sempre.E visto quanto ci ho messo per arrivare qui, potrei quasi finire per raggiungere la Sala Grande appena in tempo per la colazione!Sorrise con una piccola risata, eseguendo un cenno con il capo in segno di saluto nei confronti della docente. Le auguro buon proseguimento di serata Professoressa, a domani!Facendo qualche passo indietro subito aprì la porta, uscendo dall'ufficio. Sandyon si era posizionato all'angolo opposto a quello che avrebbe preso il nipote per tornare da dov'era venuto. I loro occhi quindi non si incrociarono e così facendo il Vastnor evitò di mettere ancora più in soggezione lo studente. Espirò profondamente, scuotendo la testa, spostandosi infine dall'angolo e avvicinandosi alla porta nuovamente chiusa. Una bussata energica, secca, poi senza aspettare particolari lasciapassare, si mostrò alla Pozionista. Professoressa Bennet, dovrei scambiare due parole con lei.Sandyon alle volte dimenticava anche chi fossero alcuni dei colleghi che incontrava di meno, figurarsi che Martha si fosse sposata. E dire che c'era pure stato al suo matrimonio, ma dava così poca importanza a certe cose che ormai certe dimenticanze facevano parte di un suo marchio di fabbrica. Pensare poi che per tutti gli altri dettagli del proprio lavoro (sia presente che trascorso) possedeva una memoria ferrea. Fece qualche passo avanti, arrivando a circa un metro dalla collega. Il suo sguardo era come sempre molto serio e penetrante. Giusto... Si è maritata... Con... Uhm... Il professor...Sarebbe stato meglio che fosse direttamente lei a completare la frase. ... Cartwright, sì.Entro quanti giorni si sarebbe dimenticato quel dettaglio? Potevano pure partire le scommesse interiori della donna. La conversazione riguarda il ragazzo appena uscito dal suo ufficio, ovvero mio nipote. Posso intuire cosa le abbia chiesto, anzi, trovavo strano che ancora non si fosse mosso. Naturalmente non sono qui per spingerla in una risposta affermativa, quella è una sua gestione. Vorrei però chiederle una cortesia forse ben poco professionale... ... Gradirei mentisse con la madre riguardo il suo andamento scolastico, per lo meno nella sua materia.Gran bel colpo di scena, senza dubbio. Sandyon che chiedeva a Martha di non essere sincera con il genitore di un alunno in merito alla sua bravura. Perché poi, considerando che, nel caso, sarebbero state ottime parole? Qualcosa evidentemente non quadrava e forse alla base c'era proprio il carattere della madre di Kenneth. Il Vastnor era lì proprio per quello. Il risultato del test che gli ha sottoposto è da considerare vagamente fasullo. Questo non perché mio nipote abbia copiato o tenesse nascoste le risposte nella manica, ma perché per quel test probabilmente sono due anni che studia ininterrottamente. Sua madre è ossessionata dalla sua riuscita nel campo delle Pozioni, per lei suo figlio deve diventare un fenomeno e non accetta che il suo destino vada diversamente. Non pretendo però che lei riesca a comprendere al 100% le mie parole senza un adeguato excursus sul passato di Kenneth e della mia famiglia. Ha voglia di ascoltare?Sembrava che non lo sfiorasse minimamente il pensiero che la donna potesse perdere la cena. Certo, ai professori era permesso sfruttare la cucina comune per prepararsi qualcosa, oppure chiedere agli elfi domestici delle pietanze espresse in camera. Ciò però non toglieva che il comportamento dell'uomo fosse, come al suo solito, ipoteticamente maleducato. In realtà conoscendolo da un po' si sapeva che bastasse fargli presente di avere un altro impegno, concordare un nuovo incontro e a lui sarebbe andato bene. Ma, nel caso in cui Martha fosse stata abbastanza curiosa da concordare il restare lì già da quel momento, sarebbe venuta a conoscenza di una verità esclusiva e sorprendente. ... Per prima cosa, deve sapere che in realtà Vastnor e Laars non sono legati come parentela, bensì sono lo stesso sangue con due cognomi diversi.Questa notizia non era nota a nessuno, nemmeno alla stessa moglie di Sandyon. Lo sapevano i Laars, lo sapeva la Bergman, come lo sapevano i Vastnor ma nessun altro. Era come se quell'informazione facesse parte di un limbo oscuro da dimenticare. Le motivazioni stavano per essere rese note proprio alla Professoressa di Pozioni e per puro e semplice caso. Ma cosa significava, nel dettaglio, una tale rivelazione? Durante la Guerra Magica, i miei due avi, Auron e Seifer Vastnor, ebbero una furiosa diatriba. L'uno era intenzionato a combattere Voldemort, l'altro invece ad appoggiarlo. Arrivarono perfino nello sfidarsi a duello e quello scontro sancì la scissione della mia famiglia. Seifer si allontanò completamente da tutti e cambiò cognome in Laars, schierandosi completamente con il Signore Oscuro. Per la sua devozione, Voldemort benedisse, anzi, maledisse Seifer effettuando su di lui e la sua stirpe un Sigillo di Potere. Se non ne è al corrente, un Sigillo di Potere non è altri che una specie di formula di buon auspicio affinché la prole sia valorizzata da doti speciali ed innate. Da Seifer nacquero due linee parallele di successione, una della quale fa parte mio nipote Robyn, l'altra con la madre di Kenneth. La prima subì un miglioramento innato delle doti combattive, la seconda invece delle doti legate all'Abilità Magica, la cui prima esponente fu Artemisia Laars, ha presente?Come non averla ben presente? Già, peccato che in ogni libro o documento lei fosse chiamata soltanto Artemisia, senza alcun cognome. Un vero e proprio shock per Martha Cartwright, la quale aveva appena scoperto di avere davanti un discendente di sangue della più spietata Pozionista Oscura mai esistita. A lei si dovevano Pozioni tremendamente pericolose, immensamente geniali, per carità, ma ugualmente capaci di cose orrende. Vissuta nella terza decade degli anni duemila, Artemisia Laars era riuscita a comporre in chiave magica un esplosivo con potenza eguale ad una piccola Bomba H. A tal proposito, era stata braccata, catturata dagli Auror e processata, con conseguente distruzione di ogni suo archivio e documento di studio. Secondo i dati storici, la donna aveva giurato vendetta, asserendo che le sue qualità non sarebbero affatto morte con lei. Per via di circostanze sconosciute, riuscì poi ad entrare in possesso di una Pozione Velenosa e la bevve in aula di processo, morendo davanti a tutta la corte. Il suo libro di Pozioni Avanzate, scevro di formule eccessivamente illegali, era tutt'ora custodito in uno dei musei magici più protetti d'Europa. ... Forse a questo punto sarà già giunta alla prima conclusione fondamentale per deduzione: Kenneth è discendente di Artemisia.Ma cosa poteva c'entrare questo con la richiesta fatta poco prima alla collega? Una questione alla volta, intanto era meglio che prima Martha elaborasse e decidesse di proseguire.
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da Martha » 16/09/2019, 23:07
Solo che... Ci tenevo a dirle che... Nel caso in cui questa sua idea... Fosse mutata nel tempo... Sarei onorato di propormi io per quel ruolo...
Quel ragazzo risultava stranamente attraente per la docente di Pozioni. Era giovane, troppo giovane persino per una come lei, che aveva sposato un suo ex-studente ed era andata a letto con un altro giovane uomo. Si sentiva tremendamente sbagliata per quello che aveva fatto e come se non bastasse, negli ultimi tempi, anche il professor Vastnor era diventato motivo di fantasie inappropriate, che rendevano il suo rapporto con il collega di Difesa di nuovo controverso e travagliato. Adesso si ritrovava davanti un altro membro di quella strana e assurda famiglia e di nuovo sentiva di provare una strana attrazione fisica nei suoi confronti. Il carattere sottomesso di Kenneth faceva nascere diverse fantasie nella mente della donna, poco rispettose di quel ragazzo venuto solamente a proporsi come suo Assistente, nel caso in cui la donna avesse cambiato idea al riguardo. Dopo le vicende con Alvares, aveva chiuso Martha con gli Assistenti. Ma doveva ammettere con sé stesse che quello di fronte a sé aveva una marcia in più e non solo perché l'attirava al livello perverso. Una dimostrazione tale di ingegno nelle Pozioni incuriosiva, persino lei che si lasciava sorprendere molto raramente. Non era una persona capace a prendere decisioni "di pancia", ci avrebbe riflettuto, probabilmente, ma per il momento il suo no rimaneva un no ed era meglio che anche il giovane Laars se lo mettesse bene in testa.
Fra i suoi compagni di Casata si trova bene?
La differenza di età non è così tanta, quindi mi sto ambientando al meglio, grazie dell'interessamento!
Per qualunque cosa, può venirmi a trovare nel mio ufficio sempre verso quest'ora, anche se le andasse di scambiare solo due chiacchiere, d'accordo?
La sua cortesia e disponibilità mi onorano, Professoressa...
Ora è meglio che si affretti, la cena non rimarrà lì per sempre.
E visto quanto ci ho messo per arrivare qui, potrei quasi finire per raggiungere la Sala Grande appena in tempo per la colazione!
Le consiglio di chiedere indicazioni ai quadri sparsi per il Castello. Tranne quello dove è raffigurato un cavaliere malandato. Lui la porterebbe solo fuori strada.
Le auguro buon proseguimento di serata Professoressa, a domani!
A domani, signorino Laars.
Quale donna depravata poteva pensare a fantasie pornografiche, pronunciando delle semplici parole di commiato? Si sentiva molto in difficoltà Martha, in difficoltà e con un senso di colpa che si ingigantiva ogni qual volta ella aveva desideri fin troppo concreti nei confronti di uomini -o giovani ragazzi in questo caso- diversi da suo marito. In verità tutto ruotava intorno alla famiglia di Sandyon, anche se la signora Cartwright non si era mai posta alcun problema, fino a quando Kenneth non aveva fatto il suo ingresso all'interno del proprio ufficio. Poteva imputare l'attrazione nei confronti di Robyn al suo fascino, quella verso Sandyon al fatto che già in passato era accaduto qualcosa di simile. Ma il giovane Laars? Che correlazione poteva avere con gli altri due, a parte il cognome e la linea di sangue? Martha non era una stupida, ma era anche stanca di vedere congiunzioni non casuali là dove il caso -e le sue voglie- giocavano forse un ruolo più forte di quel che credeva. Sospirò, visibilmente stanca, ma la sua giornata non era ancora terminata, perché proprio in quel momento un altro bussare alla sua porta e l'arrivo del professor Vastnor la inchiodarono sulla sua poltrona, visibilmente... Agitata.
Professoressa Bennet, dovrei scambiare due parole con lei.
Professor Vastnor... Buonasera a lei e... Mi dispiace doverla correggere, ma ormai sono una donna sposata...
Ebbe un brivido di piacere, non dettato da ciò che aveva detto, quanto da colui che aveva davanti. Sandyon era sempre stato per lei un bel uomo, un uomo che non le sarebbe dispiaciuto avere al proprio fianco. Lo trovava interessante, un burbero che intrigava perché spingeva una mente pensante come quella della donna a voler scoprire le meccaniche dietro l'atteggiamento di un uomo fatto e finito come lui. Per non contare della serietà del suo sguardo, che sapeva accendere l'interesse di una persona come Martha. Ma ella non aveva mai tentato alcun approccio, sia per deformazione professionale, sia perché in seguito egli era diventato il compagno fisso e marito della Vicepreside, donna che rispettava moltissimo. Non desiderava affatto essere una sfasciafamiglie, ma adesso le risultava difficile non assumere quel ruolo, specialmente con la propria. Non tentò alcun approccio con Sandyon, cercò di mantenere le distanze, ma al tempo stesso doveva comportarsi in maniera normale per non far insorgere fastidiosi sospetti sul suo conto.
Giusto... Si è maritata... Con... Uhm... Il professor...
... Cartwright.
... Cartwright, sì.
Di cosa voleva parlarmi?
La conversazione riguarda il ragazzo appena uscito dal suo ufficio, ovvero mio nipote. Posso intuire cosa le abbia chiesto, anzi, trovavo strano che ancora non si fosse mosso. Naturalmente non sono qui per spingerla in una risposta affermativa, quella è una sua gestione. Vorrei però chiederle una cortesia forse ben poco professionale... ... Gradirei mentisse con la madre riguardo il suo andamento scolastico, per lo meno nella sua materia.
La piega che prese la conversazione quasi nell'immediato ebbe l'effetto di mettere da parte l'attrazione fisica che Martha provava verso il professore di Difesa, per concentrarsi invece sull'assurdità della sua richiesta. La signora Cartwright rimase in totale silenzio, fissando con espressione stupita l'uomo. Poteva comprendere la richiesta se Kenneth fosse andato male nella sua materia, ma se i risultati erano ottimi, anzi eccellenti, per quale motivo macchiarsi di una simile menzogna?
... Prego?
Il risultato del test che gli ha sottoposto è da considerare vagamente fasullo. Questo non perché mio nipote abbia copiato o tenesse nascoste le risposte nella manica, ma perché per quel test probabilmente sono due anni che studia ininterrottamente. Sua madre è ossessionata dalla sua riuscita nel campo delle Pozioni, per lei suo figlio deve diventare un fenomeno e non accetta che il suo destino vada diversamente. Non pretendo però che lei riesca a comprendere al 100% le mie parole senza un adeguato excursus sul passato di Kenneth e della mia famiglia. Ha voglia di ascoltare?
Tanto lo stomaco le si era chiuso e se proprio avesse voluto mangiare qualcosa, poteva sempre recarsi nelle cucine del Castello e chiedere al volo lì qualcosa. Annuì, rimanendo in silenzio ma facendo cenno al collega di sedersi sulla comoda poltrona in pelle che fece apparire con un colpo di bacchetta. Una stessa, identica, si materializzò di fronte all'uomo, nei pressi del camino acceso, mentre la donna si alzava e da uno scomparto segreto prendeva una bottiglia di Whisky Incendiario, piena quasi del tutto.
Ne vuole un po'? Ricordo che ha una bella resistenza agli alcolici...
La sua invece era diminuita, ma non riusciva a rinunciare a certi vizi e piaceri. L'importante era sapersi regolare e per la dose che la donna prese per sé, poteva sentirsi tranquilla che non sarebbe accaduto nulla che sfuggisse dal proprio controllo. Inoltre, sempre dallo stesso scomparto segreto, tirò fuori anche una scatola di latta, comprata da Mielandia, contenente degli amaretti da accompagnare con il liquore. Non era una cena vera e propria, ma almeno impediva ad entrambi di indulgere in certi piaceri a stomaco completamente vuoto. Dopo aver offerto da bere al docente di Difesa, dunque, la donna prese finalmente posto sulla poltrona, accavallando le gambe e fissando il collega, in attesa che egli iniziasse a parlare. Si preannunciava una spiegazione piuttosto importante ed era davvero difficile trattenere la curiosità, anche per una persona tanto controllata come lei.
... Per prima cosa, deve sapere che in realtà Vastnor e Laars non sono legati come parentela, bensì sono lo stesso sangue con due cognomi diversi.
... Si spieghi meglio.
Niente giudizi, niente pensieri fino a quando non avesse ascoltato ogni cosa fino alla fine. Questa era la filosofia di Martha, che rimase focalizzata sulle parole di Sandyon, provando ad ignorare quanto fosse attraente ed eccitante averlo lì con lei nel proprio ufficio.
Durante la Guerra Magica, i miei due avi, Auron e Seifer Vastnor, ebbero una furiosa diatriba. L'uno era intenzionato a combattere Voldemort, l'altro invece ad appoggiarlo. Arrivarono perfino nello sfidarsi a duello e quello scontro sancì la scissione della mia famiglia. Seifer si allontanò completamente da tutti e cambiò cognome in Laars, schierandosi completamente con il Signore Oscuro. Per la sua devozione, Voldemort benedisse, anzi, maledisse Seifer effettuando su di lui e la sua stirpe un Sigillo di Potere. Se non ne è al corrente, un Sigillo di Potere...
So cos'è un Sigillo di Potere, non si preoccupi e prosegua.
Da Seifer nacquero due linee parallele di successione, una della quale fa parte mio nipote Robyn, l'altra con la madre di Kenneth. La prima subì un miglioramento innato delle doti combattive, la seconda invece delle doti legate all'Abilità Magica, la cui prima esponente fu Artemisia Laars, ha presente?
... Sì, purtroppo ho presente di chi stia parlando...
I libri di storia la dipingevano come la Pozionista Oscura più spietata che ci fosse stata nel mondo magico. Una leggenda, avvolta dal male, che aveva compiuto grandi ricerche e scoperte, al prezzo di vendere la propria anima ed umanità. Un esempio da non seguire, un modello da non imitare ed ora si ritrovava di fronte un suo discendente, una persona che potenzialmente ne aveva ereditato le qualità, sebbene Martha non riuscisse a decidersi se fosse un bene o un male. Comprese per quale motivo quella storia non fosse mai stata divulgata. Essere benedetti dal Signore Oscuro era solo sinonimo di sventura e sciagura, un destino che mai avrebbe voluto per sé stessa e per la sua discendenza. Si chiese come facesse Robyn Laars a convivere con una tale realtà, come facesse a conviverci lo stesso Kenneth. Era già arrivata al punto della questione senza che Sandyon specificasse nulla. Ma il docente di Difesa volle comunque sottolineare l'importanza della linea genetica del ragazzo alla stessa collega di Pozioni.
... Forse a questo punto sarà già giunta alla prima conclusione fondamentale per deduzione: Kenneth è discendente di Artemisia.
Povero ragazzo... Ho pena per lui, per il legame di sangue che si trascina con sé... Immagino che egli ne sia al corrente e se è giudizioso, proverà terrore per quanto fatto dalla sua antenata.
Bevve un sorso di Whisky Incendiario, lasciando che l'alcool magico le bruciasse la gola. Il Fuoco con era mai andato d'accordo con l'Acqua, ma Martha non volle sentire ragioni in quel caso: era quella una sua abitudine radicata nel tempo e non se la sarebbe tolta per nulla al mondo. Men che meno ora, mentre ascoltava una confidenza molto stretta da parte del professor Vastnor. Iniziava a comprendere in che modo si andasse delineando l'intero quadro, ma non capiva del tutto come questo fosse collegato con la richiesta di Sandyon. Prese un amaretto, lo addentò e rimase ferma a riflettere, volgendo lo sguardo verso il test di Kenneth sulla sua scrivania. Dunque egli non era un ragazzo prodigio, ma solo diligente nello studio? Una dote che in ogni caso Martha apprezzava.
Vada pure avanti, collega. Concluda la sua spiegazione...
Niente giudizi, fino alla fine. La signora Cartwright dimostrava la sua appartenenza alla Gilda Acuan anche in quello: nell'aplomb che aveva in ogni situazione, anche in quella più scomoda e difficile da affrontare.
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da Sandyon » 21/09/2019, 16:11
Ne vuole un po'? Ricordo che ha una bella resistenza agli alcolici...
Grazie.
Il comportamento conciso dell'ex Mercenario n°1 non era affatto mutato nel corso degli anni. Altre cose avevano subito una leggera modifica ma non quel suo modo di essere, forse per certi versi fin troppo criptico. Parlava quando decideva lui, agiva quando decideva lui e si adeguava malamente alle faccende imposte, mal celando il relativo disappunto. Neanche la moglie, nel corso di quegli anni, era riuscita a trasformarlo in un uomo diverso, con tutto che la relazione andava avanti da tempo. Alla soglia dei 39 anni, il Vastnor presentava caratteristiche praticamente analoghe a quando aveva per la prima volta messo piede in quella scuola.
... Per prima cosa, deve sapere che in realtà Vastnor e Laars non sono legati come parentela, bensì sono lo stesso sangue con due cognomi diversi.
... Si spieghi meglio.
Pochissimi conoscevano quella storia, ancor di meno ne sapevano i dettagli più precisi, ad esempio lo stesso fratello di Sandyon, Ryan Angel, era al corrente del minimo. Il maggiore non si era espresso nemmeno nei confronti della moglie, reputandola una faccenda in parte personale ed in parte non meritevole di attenzione. Volontà condivisa anche dagli stessi Laars, che oramai si sentivano a tutti gli effetti un'altra famiglia a se stante, legata ai Vastnor solo in veste di cugini di primo grado. Ma considerando l'arrivo di Kenneth ad Hogwarts, l'uomo aveva alla fine preso la decisione di rendere Martha Ben-... Cartwright meritevole di ulteriori informazioni. Quella storia, in un modo o nell'altro, avrebbe dato luogo a dell'incredibile per la Pozionista più esperta del territorio europeo.
... Forse a questo punto sarà già giunta alla prima conclusione fondamentale per deduzione: Kenneth è discendente di Artemisia.
Povero ragazzo... Ho pena per lui, per il legame di sangue che si trascina con sé... Immagino che egli ne sia al corrente e se è giudizioso, proverà terrore per quanto fatto dalla sua antenata.
Ho evitato di porre domande, almeno per il momento. Ma sarà libera di farlo lei, qualora lo ritenesse necessario
Dunque a lui non interessava che Martha dicesse apertamente al Laars di essere al corrente della verità sul suo patrimonio genetico. Le stava lasciando una tranquillità di parola molto ampia, simbolo di un buon grado di fiducia e sicurezza nei confronti della discrezione della docente. Bevve un piccolo sorso alcolico, socchiudendo le palpebre quasi fosse in una sorta di contemplazione e riflessione personale. Non era detto però che invece si stesse solo godendo il gusto di quel drink fuori programma e fuori orario. Il silenzio durò pochi secondi, che diedero così modo alla donna di invitarlo a proseguire.
Vada pure avanti, collega. Concluda la sua spiegazione...
... Altra cosa che non sa è che mio nipote non ha un padre. Sua madre ha sempre avuto moltissima difficoltà nell'incontrare un uomo adatto alle sue esigenze ed il motivo è assai semplice: voleva che fosse un genio. Non un genio qualunque, ovviamente, ma un genio nel suo stesso campo, Professoressa.
Edea aveva cercato di avere una storia (e di conseguenza una famiglia) con un Pozionista particolarmente bravo e talentuoso. Questo poneva in luce la volontà di sfruttare la maledizione effettuata da Voldemort sulla sua linea di sangue, esaltandone il potenziale. Ciò significava inoltre che la donna non si sentiva affatto in difetto nel discendere da un ramo familiare così ipoteticamente pericoloso, anzi, forse ne era anche orgogliosa. Ma come poteva sperare di ottenere un valido compagno di vita con questi presupposti? Infatti non l'aveva ottenuto.
Mia "cugina" Edea è molto capricciosa: desiderava un maschio sano di mente, posato, intelligente e capace di essere un buon padre. Ma, allo stesso tempo, che accettasse la natura di una moglie parzialmente invischiata nell'oscurità e dedita a non rinnegare il proprio retaggio proibito. I pochi che ebbero il coraggio di avvicinarsi, se ne andarono comunque in fretta, lasciandola perennemente sola e sempre più rabbiosa. Alla fine, ella scelse la via più estrema, la fecondazione artificiale, scegliendo in una banca del seme lo sperma di un Pozionista. Pagò fior di Galeoni affinché il liquido seminale fosse di elevatissima qualità, perché voleva a tutti i costi che il figlio diventasse...
Non terminò la frase, ma era abbastanza implicito... Che diventasse ancora più bravo, capace e ambizioso della celebre Artemisia Laars. Non era dato sapere se alla madre andasse bene pure che diventasse egualmente pazzo e pronto ad uccidere e sinceramente Sandyon non glielo aveva mai chiesto. L'unica speranza stava nel fatto che Kenneth, in quanto essere umano diverso dalla madre, potesse intraprendere una via migliore della parente lontana. In ogni caso, non si spiegava allora come mai un tale ipotetico prodigio avesse dovuto studiare ben due anni prima di dare un esame di grado materia. Qualcosa non quadrava, non era forse una specie di ragazzo miracoloso?
... Sfortunatamente, i nonni di Kenneth decisero di mettere il loro zampino, quando seppero gli intenti della figlia. Andarono a parlare con un esperto nel campo dei contro incantesimi, pagando affinché spezzasse la maledizione prima che colpisse anche il loro nipote ancora in gestazione. Nello stesso periodo, Edea si rimpinzava di Pozioni illegali e pericolose, cercando di alterare la struttura fisica e mentale del figlio affinché uscisse perfetto. Oltre a questo, pare che assunse anche un'altra pozione, creata attraverso la lavorazione di un seme lasciatole in eredità proprio da Artemisia. Questo seme doveva in teoria alterare la struttura magica dell'individuo, predisponendolo ad una maggiore affinità ai poteri della Trama Oscura.
In altre parole la donna era una autentica folle, visionaria e torturatrice di figli.
La pozione reagì alla maledizione di famiglia dei Laars in concomitanza con lo spezza maledizione lanciato su Edea a sua insaputa. Il miscuglio di quelle energie destabilizzò la Trama interiore di Kenneth, al tempo intorno al quinto mese e parve quasi che la madre stesse per perderlo. Per qualche strana ragione però, dopo una decina di giorni, il feto sembrò stabilizzarsi del tutto e la gravidanza riprese senza alcun intoppo. Edea non poté essere denunciata a nessuna autorità: i nonni temevano il giorno in cui, nel caso, Kenneth avesse fatto domande sul perché la madre fosse in prigione. Chiesero a lei di giurare di non commettere più atrocità di questo tipo e di non spingere il figlio verso il male, altrimenti l'avrebbero consegnata senza indugi agli Auror.
Evidentemente la donna doveva aver acconsentito, visto che tutt'ora se ne stava fuori da Azkaban e proseguiva a fare da unico genitore al ragazzino.
Arriviamo al punto. L'incidente avvenuto in gravidanza ha avuto un effetto collaterale strano su Kenneth, che ora non è capace, apparentemente, di gestire le proprie doti. Nel corso delle lezioni si renderà conto, collega, che Kenneth commetterà facilmente errori gravissimi accompagnati da lampi di genio fuori dal comune. Questo suo andamento altalenante didattico mise in difficoltà il precedente docente alla Cyprus, che decise quindi di fare qualche ricerca in più, scoprendo la verità. Una volta saputo da chi provenisse Kenneth, il Direttore della Scuola contattò personalmente la madre e la invitò diplomaticamente a ritirare il ragazzo, questo due anni fa, dopo i G.U.F.O.
Sandyon continuò il racconto spiegando come, dopo una ricerca infruttuosa di istituti privati che potessero fargli concludere gli studi, alla fine la madre si fosse rivolta alla Bergman. Le due avevano collaborato in passato su qualche progetto e Madeline, stranamente, doveva qualche mezzo favore ad Edea, che sfruttò l'occasione per garantirsi un posto ad Hogwarts. Quasi sicuramente la Preside lo avrebbe ammesso lo stesso, ma il favore che la madre chiese fu sempre quello di non divulgare a nessuno la provenienza e la storia del figlio. In questo modo sarebbe bastato che Kenneth mantenesse un basso profilo per due anni, ottenendo così il tanto agognato diploma. Mossa sempre scorretta, ma Madeline in realtà aveva scelto di assecondarla esclusivamente per fornire a Kenneth una cultura e la sicurezza di un futuro.
Purtroppo Edea venne a sapere quasi immediatamente che ci fosse lei alla cattedra di Pozioni. Da lì partì il calvario per Kenneth, a cui venne imposto di diventare suo Assistente, visto che certamente avrebbe fatto ampio curriculum. Sua madre non accetta dei "no" come risposta, la sua presenza incombe sempre su un figlio mai realmente libero di agire come preferisce. Ecco perché ha studiato ventiquattro mesi senza interruzione: voleva che il compito fosse perfetto, non compromesso da qualche svista pesante delle sue. La sua espressione atterrita e preoccupata con lei di poco fa deriva senza dubbio dal terrore nel dover comunicare alla madre che lei non ha ancora deciso per un "sì".
Lentamente, ogni nodo stava venendo al pettine e la spiegazione assumeva lentamente una chiarezza di insieme piuttosto vivida. Martha, ripensando alla reazione di Kenneth, avrebbe potuto intuire in che status si trovasse in quel preciso momento a tavola, forse privo di ogni appetito. Come minimo Edea lo avrebbe tempestato ogni settimana di lettere, chiedendo se la docente si fosse decisa a prenderlo sotto la propria ala professionale. Adesso però si andava arrivando presso il fulcro maggiore della conversazione: la richiesta precedente e specifica di Sandyon. Ovvero, perché chiederle di mentire con la madre?
... Perché se fosse sincera e le sottolineasse i probabili errori commessi dal figlio in sede di lezione, Kenneth non avrebbe mai un attimo di pace. Lo tormenterebbe, spronandolo a fare di più, concentrandosi solamente sui libri, dimenticando la vita sociale come quella sentimentale, compresa quella sessuale. Non vorrei sbagliarmi ma credo che alla sua età non abbia nemmeno mai avuto una fidanzata e di conseguenza dei rapporti richiesti normalmente dagli ormoni di un adolescente. Quello che le chiedo non è di esaltarlo, perché altrimenti otterremmo un risultato quasi uguale ma solo all'opposto, ma di tenersi sempre sul vago. Si aspetti che Edea venga a trovarla anche una volta al mese perché le garantisco che avverrà.
Martha avrebbe dovuto comunicarle che il ragazzo stesse andando abbastanza bene, senza sbilanciarsi in elogi o commenti preoccupati. Così facendo, la madre avrebbe soltanto proseguito a spronarlo perennemente allo studio, ma senza esagerazioni date da una pesante preoccupazione o un esagerato orgoglio. Non che fosse tanto meglio, ma questo forse avrebbe permesso a Kenneth di godersi poco di più non solo quell'età evolutiva, ma anche le normali esperienze scolastiche. Quella richiesta nascondeva senza dubbio una leggera premura da parte del burbero professore di Difesa, che sotto sotto un cuore lo possedeva e in fondo manco tanto gelido. In quel preciso istante stava probabilmente avvenendo la cena in Sala Grande, giunta intorno alla metà.
Sul fatto di averlo o meno come suo Assistente non metto bocca, non è affar mio. Dopo qualche tempo, nel caso di un suo rifiuto, la madre se ne farà una ragione, o almeno credo. Vorrei però contare sul fatto che tenterà in ogni modo di fornirgli la giusta strada di utilizzo della Pozioni. Edea, secondo le mie intuizioni, segretamente di tanto in tanto lo rimpinzerà di racconti e spiegazioni su come la Pozionistica Oscura abbia saputo cambiare il mondo, fare miracoli. Gradirei lei fungesse da bilancia qualitativa, anche perché Kenneth nutre nei suoi confronti una stima a dir poco sconfinata, penso lo abbia intuito.
Terminò di bere tutto quanto il bicchiere di liquore, inspirando profondamente e gonfiando il petto grosso e massiccio.
Adesso però arriviamo ad un incarico che vorrei proporle e per il quale sarò pronto a pagare, naturalmente.
Calmo e pratico, Sandyon andò a frugare nella tasca della giacca lunga, estraendo un sacchetto plastificato e trasparente. Riversò il contenuto nel proprio palmo della mano e invitò la donna a farsi più avanti, affinché potesse porgerglielo. Grande all'incirca quanto una noce, un seme violaceo e luminescente ad intermittenza emetteva una strana aura scura attorno a sé. Era cosparso di piccole venature e al tatto sembrava essere consistente e liscio. L'Acuan era sicuramente abbastanza perspicace da capire esattamente di cosa si trattasse.
Questo è il Seme sfruttato da Edea durante la gravidanza per rafforzare la maledizione su Kenneth. Il Seme del Male creato utilizzato dalla stessa Artemisia per molti dei suoi composti, sconosciuto a qualunque Pozionista all'infuori di lei e la sua pronipote, che lo ricevette in segreta eredità.
Sono stato di nascosto nella sua abitazione ed ho trovato una scatola contenente altri di questi semi, abbastanza da non destare sospetto il fatto che ne mancasse uno. Il nonno di Kenneth è convinto che analizzandolo e studiandone gli effetti, si possa creare un antidoto in grado di ristabilire l'equilibrio nella Trama di suo nipote. Purtroppo ha intrapreso una carriera diversa e non ha mai sfruttato il dono di famiglia, per questo non saprebbe nemmeno da dove cominciare.
Lei, invece, grazie alle sue capacità, sarebbe stata in grado di raggiungere quell'obiettivo, quello il messaggio implicito nelle parole del Vastnor. Nel palmo della mano, Martha teneva una sottospecie di reliquia pozionistica autentica e preziosa come non mai, seppur parecchio pericolosa e inquietante. Eccola lì un'altra dimostrazione di fiducia da parte del professore di Difesa di Hogwarts nei confronti della collega. Si fidava a lasciarle un tale potere, ad affidarle una ricerca tanto oscura e sorprendente. Ma la domanda era...
... Se la sentirebbe di cercare una cura per mio nipote, Professoressa?
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da Martha » 24/09/2019, 21:15
L'arrivo di Sandyon nel suo ufficio aveva creato un notevole scompiglio nell'interiorità della docente di Pozioni. Ciò che Leonidas le aveva fatto, senza che ella ne avesse memoria, l'aveva portata ad una generale attrazione fisica nei confronti di tutti i membri maschi appartenenti alla linea di discendenza del Na'eh originario. La Consigliere Acuan provava molto disagio nello stare a contatto con un uomo che trovava tanto attraente, essendo entrambi sposati ed entrambi con figli. Si sentiva già in torto per aver tradito suo marito, cedendo con un ragazzo più giovane, non desiderava commettere un secondo errore giacché il primo era stato così difficile da superare. Non da perdonare, solo da superare. Perché il gesto da lei compiuto era, al momento, imperdonabile. Sandyon però non era andato da lei con l'intento di sedurla -cosa di cui Martha non era neanche sicura fosse in grado di fare- ma con quello più serio di parlare del proprio nipote. Kenneth Laars non era ciò che semplicemente mostrava, ma nascondeva dietro il proprio passato e la propria linea di sangue una storia tanto macchinosa ed oscura che la donna provò un moto di compassione nei suoi confronti. Crescere sapendo che il proprio cognome era macchiato da un gene malefico e folle poteva portare non pochi disturbi o paranoie. Neanche per un istante le sfiorò la mente che il giovane Laars potesse aver ereditato quello stesso gene, forse perché troppo focalizzata sulla scoperta più recente. Realizzare di aver appena conosciuto il discendente di Artemisia Laars era già di suo un fatto non semplice da digerire e sembrava che il Vastnor avesse ancora molte altre carte da svelare.
... Altra cosa che non sa è che mio nipote non ha un padre. Sua madre ha sempre avuto moltissima difficoltà nell'incontrare un uomo adatto alle sue esigenze ed il motivo è assai semplice: voleva che fosse un genio. Non un genio qualunque, ovviamente, ma un genio nel suo stesso campo, Professoressa.
Per questo motivo si è offerto di diventare mio Assistente...
Per quel motivo, sì, ma la spiegazione dell'uomo non era certo conclusa. Il resto che seguì fu un racconto molto articolato, ricco di particolari e che svelava la propensione della famiglia Laars a complicarsi la vita, rendendola difficile persino a coloro che erano totalmente innocenti. Martha rimase esterrefatta dalla follia dimostrata dalla madre di Kenneth, talmente tanto ossessionata dal buon sangue da ricorrere all'inseminazione artificiale per ottenere ciò che gli uomini che frequentava non riuscivano a darle. Un comportamento egoistico, che non teneva conto delle aspirazioni future del bambino che sarebbe nato ma solo dei propri sogni ed aspirazioni. Era madre da poco, la Cartwright, di una bambina che non aveva partorito, ma che stava crescendo come se fosse tale. Aveva visto nascere grazie a lei il proprio istinto materno e questo l'aveva spinta a voler essere una donna migliore, per poter dare a sua figlia un esempio che si avvicinasse quanto più possibile alla perfezione di donna, di madre e di moglie, con tre identità non contrastanti fra di loro, ma ben salde ed unite. Un compito difficilissimo, il proprio, eppure esistevano persone in grado di sacrificare tutto ciò, non pensando al danno creato ad una giovane vita umana. Per quanto terribile il passato di Kenneth, il ragazzo proseguiva a farle molta pena, specialmente ascoltando il seguito del racconto di Sandyon.
... Sfortunatamente, i nonni di Kenneth decisero di mettere il loro zampino, quando seppero gli intenti della figlia. Andarono a parlare con un esperto nel campo dei contro incantesimi, pagando affinché spezzasse la maledizione prima che colpisse anche il loro nipote ancora in gestazione. Nello stesso periodo, Edea si rimpinzava di Pozioni illegali e pericolose, cercando di alterare la struttura fisica e mentale del figlio affinché uscisse perfetto. Oltre a questo, pare che assunse anche un'altra pozione, creata attraverso la lavorazione di un seme lasciatole in eredità proprio da Artemisia. Questo seme doveva in teoria alterare la struttura magica dell'individuo, predisponendolo ad una maggiore affinità ai poteri della Trama Oscura.
Santo Merlino...
La pozione reagì alla maledizione di famiglia dei Laars in concomitanza con lo spezza maledizione lanciato su Edea a sua insaputa. Il miscuglio di quelle energie destabilizzò la Trama interiore di Kenneth, al tempo intorno al quinto mese e parve quasi che la madre stesse per perderlo. Per qualche strana ragione però, dopo una decina di giorni, il feto sembrò stabilizzarsi del tutto e la gravidanza riprese senza alcun intoppo. Edea non poté essere denunciata a nessuna autorità: i nonni temevano il giorno in cui, nel caso, Kenneth avesse fatto domande sul perché la madre fosse in prigione. Chiesero a lei di giurare di non commettere più atrocità di questo tipo e di non spingere il figlio verso il male, altrimenti l'avrebbero consegnata senza indugi agli Auror.
Non era d'accordo con la linea di pensiero adottata dai nonni di Kenneth, ma non disse nulla, perché quella era un giudizio spassionato, non era richiesto e riguardava principalmente una questione di cui ella non aveva avuto diretta esperienza. Sapeva però che di fronte alla possibilità di far crescere un bambino nelle mani di una tale squilibrata, lei avrebbe preferito la linea dura. Forse i nonni del giovane Laars avevano peccato nell'avere polso nel momento di maggior bisogno, ma almeno si erano mossi per fare qualcosa affinché il loro nipote non venisse traviato completamente dalla Trama Oscura. Era terribile ciò che quel ragazzo aveva vissuto, talmente terribile che Martha aveva persino smesso di mangiare e bere, ascoltando il Vastnor senza accingersi ad interromperlo.
Arriviamo al punto. L'incidente avvenuto in gravidanza ha avuto un effetto collaterale strano su Kenneth, che ora non è capace, apparentemente, di gestire le proprie doti. Nel corso delle lezioni si renderà conto, collega, che Kenneth commetterà facilmente errori gravissimi accompagnati da lampi di genio fuori dal comune. Questo suo andamento altalenante didattico mise in difficoltà il precedente docente alla Cyprus, che decise quindi di fare qualche ricerca in più, scoprendo la verità. Una volta saputo da chi provenisse Kenneth, il Direttore della Scuola contattò personalmente la madre e la invitò diplomaticamente a ritirare il ragazzo, questo due anni fa, dopo i G.U.F.O.
Capisco...
Purtroppo Edea venne a sapere quasi immediatamente che ci fosse lei alla cattedra di Pozioni. Da lì partì il calvario per Kenneth, a cui venne imposto di diventare suo Assistente, visto che certamente avrebbe fatto ampio curriculum. Sua madre non accetta dei "no" come risposta, la sua presenza incombe sempre su un figlio mai realmente libero di agire come preferisce. Ecco perché ha studiato ventiquattro mesi senza interruzione: voleva che il compito fosse perfetto, non compromesso da qualche svista pesante delle sue.
Adesso comprendo il perché di una reazione tanto spaventata al mio rifiuto di prendere un assistente. Aveva un'espressione che definirei atterrita e preoccupata...
La sua espressione atterrita e preoccupata con lei di poco fa deriva senza dubbio dal terrore nel dover comunicare alla madre che lei non ha ancora deciso per un "sì".
Quindi... Per quale motivo mi ha chiesto di mentire a sua madre?
... Perché se fosse sincera e le sottolineasse i probabili errori commessi dal figlio in sede di lezione, Kenneth non avrebbe mai un attimo di pace. Lo tormenterebbe, spronandolo a fare di più, concentrandosi solamente sui libri, dimenticando la vita sociale come quella sentimentale, compresa quella sessuale. Non vorrei sbagliarmi ma credo che alla sua età non abbia nemmeno mai avuto una fidanzata e di conseguenza dei rapporti richiesti normalmente dagli ormoni di un adolescente. Quello che le chiedo non è di esaltarlo, perché altrimenti otterremmo un risultato quasi uguale ma solo all'opposto, ma di tenersi sempre sul vago. Si aspetti che Edea venga a trovarla anche una volta al mese perché le garantisco che avverrà.
Si preoccupa che suo nipote non abbia solo libri di Pozioni davanti al naso. Mi fa piacere sapere che nella sua famiglia c'è almeno un adulto che si preoccupa per lui e per il suo benessere. Adesso la sua richiesta mi è più chiara... Non facile da attuare al livello di etica professionale, ma sicuramente giusta nei confronti del signorino Laars.
Sul fatto di averlo o meno come suo Assistente non metto bocca, non è affar mio. Dopo qualche tempo, nel caso di un suo rifiuto, la madre se ne farà una ragione, o almeno credo. Vorrei però contare sul fatto che tenterà in ogni modo di fornirgli la giusta strada di utilizzo della Pozioni. Edea, secondo le mie intuizioni, segretamente di tanto in tanto lo rimpinzerà di racconti e spiegazioni su come la Pozionistica Oscura abbia saputo cambiare il mondo, fare miracoli. Gradirei lei fungesse da bilancia qualitativa, anche perché Kenneth nutre nei suoi confronti una stima a dir poco sconfinata, penso lo abbia intuito.
Non era solo stima quella che aveva visto negli occhi del nipote di Sandyon. Adorazione, aveva supposto. Un'adorazione che, in termini perversi, portava a fantasie che Martha non riusciva a controllare, sentendosi attratta da Kenneth, come lo era stata in passato di Vergil, prima che egli mettesse la testa a posto e si comportasse da uomo maturo e responsabile. Aveva compreso di avere un debole per i ragazzi più giovani. Non quelli al di sotto della maggiore età, ma di certo l'esperienza con Vergil e poi quella con Robyn le avevano fatto capire quanto fosse eccitante avere a che fare con ragazzi più giovani di lei. Il tutto, forse, era legato all'avanzare così rapido della sua età. Si sentiva sempre più vecchia Martha, ancora di più ora che aveva sposato un ragazzo di dieci anni più giovane. A volte si trovava in difficoltà nel pensare al futuro, sapendo che lei sarebbe invecchiata mentre suo marito sarebbe solo diventato adulto. E forse questo, così ipotizzava, aveva scatenato questa voglia di essere ancora bella ed attraente per altri ragazzi, simili di età al proprio compagno. Aveva riflettuto su questo, per spiegarsi il motivo per cui provava tanta attrazione verso Robyn. E adesso che aveva avuto Kenneth sotto i propri occhi, poteva confermare la sua teoria sempre di più.
Adesso però arriviamo ad un incarico che vorrei proporle e per il quale sarò pronto a pagare, naturalmente.
Anche Sandyon, però, le faceva gola. Ma questo accadeva ancor prima che ella andasse a letto con Vergil, ancora prima che si sposasse, quando lo aveva appena conosciuto come il professore di Difesa Contro le Arti Oscure. Un uomo che aveva sempre trovato di suo gusto, con il quale provarci, ma che non aveva mai avvicinato per rispetto della sua storia con la Vice Preside. Era difficile tuttavia resistere ai pensieri che andavano dove volevano, materializzando fantasie non consone a ciò che il Vastnor voleva chiedere alla docente di Pozioni. Sbatté le palpebre più volte Martha, ma non disse nulla, invitando semplicemente l'uomo a parlare annuendo con la testa.
Questo è il Seme sfruttato da Edea durante la gravidanza per rafforzare la maledizione su Kenneth.
Disse l'ex-Mercenario, porgendo alla pozionista un seme violaceo, grande quanto una noce.
Il Seme del Male creato utilizzato dalla stessa Artemisia per molti dei suoi composti, sconosciuto a qualunque Pozionista all'infuori di lei e la sua pronipote, che lo ricevette in segreta eredità. Sono stato di nascosto nella sua abitazione ed ho trovato una scatola contenente altri di questi semi, abbastanza da non destare sospetto il fatto che ne mancasse uno. Il nonno di Kenneth è convinto che analizzandolo e studiandone gli effetti, si possa creare un antidoto in grado di ristabilire l'equilibrio nella Trama di suo nipote. Purtroppo ha intrapreso una carriera diversa e non ha mai sfruttato il dono di famiglia, per questo non saprebbe nemmeno da dove cominciare.
Sapeva già dove avrebbe portato quella conversazione. Martha aveva preso in mano quel seme, segno di una mente geniale ma al tempo stesso diabolica, corrotta dal male. Nelle mani di un giovane Jorge, quanto avrebbe potuto nuocere? E nelle mani di un pozionista dal talento innato, ma incapace di saperlo controllare? Di un ragazzo la cui vita veniva controllata da una donna dedita alla Magia Oscura?
... Se la sentirebbe di cercare una cura per mio nipote, Professoressa?
... Mi sta chiedendo di farlo a sua insaputa o con lui consapevole di ciò che volete fargli? Perché ho la ferma convinzione che questo ragazzo abbia il sacrosanto diritto di decidere con la propria testa che cosa voglia per la propria vita.
Il libero arbitrio. Un concetto fondamentale nelle Gilde, pronte a proteggere l'Equilibrio, ma non a discapito della libertà individuale. Martha era ormai un Consigliere, aveva studiato molto sui libri presente nel covo degli Acuan e aveva compreso quanto fosse fondamentale quel concetto per il Conflux. Desiderava poter aiutare il ragazzo, ad ogni costo, ma non poteva farlo con la coscienza a posto, se egli fosse stato ignaro di ciò che gli stava accadendo intorno. Non sapeva nemmeno se fosse a conoscenza del perché egli fosse cresciuto in questo modo. Un quesito che pose allo stesso Sandyon, senza troppi problemi.
Mi permetta di spiegarmi meglio. Vorrei davvero poter aiutare suo nipote e sono consapevole che il suo piano e quello dei suoi nonni è fatto unicamente per affetto nei confronti del giovane Laars. Ma io non sono semplicemente una pozionista, sono anche la sua insegnante e so che questo potrebbe interferire con il lavoro che vuole affidarmi. Non sono più il tipo di docente che mantiene le distanze con i propri allievi: mi affeziono a loro, li seguo, specialmente se possiedono un talento particolare per la mia materia. Non posso prometterle che andando avanti nelle mie ricerche, riuscirei a mantenere focalizzata l'attenzione sulla cura, sapendo che magari suo nipote è all'oscuro di tutto. Dovrò avere per lui un occhio di riguardo e nel farlo mi conquisterò la sua fiducia grazie alla posizione che ricopro. Tradirla in tale modo, non riuscirei a sopportarlo. Inoltre lui ormai è maggiorenne e deve essere convinto di voler fare una scelta simile, deve volerlo con la propria testa, perché credo che farlo noi al suo posto sia una mancanza di rispetto tale da eguagliarci, in questo, a sua madre. Da ciò che mi ha raccontato, sua cugina ha fatto tutto questo pensando al "bene" di suo figlio, ignorando le sue volontà. Non voglio commettere lo stesso errore. Può contare sul mio aiuto per fare da guida a Kenneth, ma se ha intenzione di tenere nascosta la verità a suo nipote, la prego di non considerarmi fino a quando ne verrà a conoscenza.
Questa era la sua linea di pensiero. Forse modificabile in futuro, forse sarebbe rimasta tale. Spettava a Sandyon ora convincerla che potesse agire senza alcun problema oppure ritirare la propria offerta. E se si fosse avverato il secondo caso...
Questo non toglie che lei è libero di chiedere a qualunque altro professionista del settore. Se se la sente di affidarsi ad un mio consiglio, le suggerirei il nome di Thessa Anderson. Lei a differenza mia avrà meno motivi per farsi certi scrupoli...
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da Sandyon » 26/09/2019, 14:34
Sandyon, ignaro delle sensazioni contrastanti provate dalla collega Pozionista, sedeva di fronte a lei, parlando con chiarezza e serietà. Erano alcune tra le sue caratteristiche più spiccate, tra i dettagli fondamentali di un modo di essere particolarmente criptico e indefinibile. La verità però era che rispetto ai primi anni trascorsi lì come insegnante, la sua persona era mutata molto, anche grazie a diverse tipologie di esperienze. Tra queste c'era di sicuro l'essere diventato padre, ma non solo, anche la scoperta di tante verità sul suo passato e l'incremento dell'età che lo aveva reso più saggio. Il trovarsi vicino ai quaranta era una fortuna che il Vastnor, fino a qualche anno prima, temeva quasi di non meritare, con tutti i propri trascorsi ben più che colpevoli. Quello che le chiedo non è di esaltarlo, perché altrimenti otterremmo un risultato quasi uguale ma solo all'opposto, ma di tenersi sempre sul vago. Si aspetti che Edea venga a trovarla anche una volta al mese perché le garantisco che avverrà.Si preoccupa che suo nipote non abbia solo libri di Pozioni davanti al naso. Mi fa piacere sapere che nella sua famiglia c'è almeno un adulto che si preoccupa per lui e per il suo benessere.Nella sua famiglia c'è qualcuno che sa perfettamente cosa significhi perdere parte di se stessi per cause magiche e sopratutto indipendenti dalla volontà.Fortunatamente i suoi genitori non avevano tentato niente di sbagliato nei suoi confronti, anzi, lo avevano amato e cresciuto sempre e con costanza. L'incidente capitatogli da piccolo era avvenuto per puro caso, ma aveva avuto ugualmente un effetto analogo a quello di Kenneth. La Creatura Magica che lo aveva attaccato ne aveva modificato la percezione sensibile, rendendolo più arido, meno capace di provare felicità e sensazioni intense. Grazie a quel regalo maledetto aveva potuto costruire in fretta la propria fama di Mercenario Vassallo di Morte ma a parte questo, non aveva lasciato niente di buono. Ora Sandyon voleva che Martha facesse qualcosa di simile a quanto fatto da Lindë ed Asher per sé, sempre che ne possedesse adeguate competenze. ... Mi sta chiedendo di farlo a sua insaputa o con lui consapevole di ciò che volete fargli? Perché ho la ferma convinzione che questo ragazzo abbia il sacrosanto diritto di decidere con la propria testa che cosa voglia per la propria vita.Mmmhh... Non ho mai espresso apertamente l'intenzione di andare contro le scelte del ragazzo. Tuttavia, non nego mi sorprenda tutta questa difesa morale ed etica, Professoressa.In occasioni trascorse, l'uomo le aveva dato dei soldi a favore di pozioni anche piuttosto pericolose o proibite, senza fornirle nessuna spiegazione. Tali pozioni avrebbero potuto recare danno al prossimo e chissà, magari anche persone innocenti, ma Martha non aveva mai fatto domande. Ora invece, gli occhi della donna brillavano di una luce particolare, una luce di giustizia, comprensione ed impegno nel rispetto umano. Non che la cosa desse fastidio all'ex n°1, ma di sicuro cercare di capirci un po' di più faceva parte della nuova piccola gamma di emozioni fornite dalla propria guarigione parziale. Lasciò quindi che la donna portasse avanti il dialogo, mentre nel frattempo focalizzava l'attenzione sulla mano destra, in particolare sull'anello situato sul dito medio. Da ciò che mi ha raccontato, sua cugina ha fatto tutto questo pensando al "bene" di suo figlio, ignorando le sue volontà. Non voglio commettere lo stesso errore. Può contare sul mio aiuto per fare da guida a Kenneth, ma se ha intenzione di tenere nascosta la verità a suo nipote, la prego di non considerarmi fino a quando ne verrà a conoscenza....Questo non toglie che lei è libero di chiedere a qualunque altro professionista del settore. Se se la sente di affidarsi ad un mio consiglio, le suggerirei il nome di Thessa Anderson. Lei a differenza mia avrà meno motivi per farsi certi scrupoli...Giurerei di averla già sentita nominare, forse proprio da mio nipote, sbaglio?Thessa, pur non avendo la stessa fama di Martha, aveva pubblicato durante la propria carriera diversi articoli molto interessanti. Alcuni di questi, per altro, con la collaborazioni di illustrissime menti magiche contemporanee, prima fra tutte quella del Dottor Delacroix, ex Acuan deceduto. Kenneth aveva letto tutto il possibile e non certo per spinta della madre, no, per la madre nomi così "intermedi" come quello della Anderson meritavano poca attenzione. Il figlio invece, più lungimirante e probabilmente parecchio più umile, sapeva cogliere nel lavoro di persone meno in vista autentici piccoli capolavori di Pozionistica Avanzata. In parole povere, se al posto della Cartwright ci fosse stata la Anderson per quella cattedra, per lui sarebbe stato ugualmente un vero onore diventarne l'Assistente. Lasci che le esprima il mio concetto, Professoressa. Ha una linea di pensiero ferrea e la ringrazio per il suggerimento di sostituzione. Ma per quanto possa fidarmi dei suoi consigli, ciò che ha tra le mani è decisamente troppo importante per lasciarlo ad attenzioni sconosciute. In ogni caso tengo a precisare che i suoi possibili affetti futuri, alla fine sono anche... ... Miei affetti.Faceva fatica ad essere esplicito nelle proprie sensazioni, era il retaggio della ancora presente patologia magica non del tutto guarita. Però, l'impegno inserito nel riuscire a pronunciare quelle parole sarebbe stato abbastanza di aiuto nel far capire a Martha che Sandyon stesse totalmente dalla parte del ragazzetto. Era burbero, schietto, cinico e forse alle volte anche abbastanza s****zo e severo, ma fortunatamente il suo animo apparteneva a quella che poteva definirsi fazione dei buoni. Tenne lo sguardo fisso sul volto della donna, trasmettendole tutto quel virile carisma che purtroppo avrebbe fatto facilmente un cattivo effetto a causa dell'influenza di Leonidas. Dopo quella brevissima pausa, andò avanti a parlare, mantenendo un tono pacato ma anche grave. Non voglio assolutamente che Kenneth provi anche solo per un istante la speranza di guarigione, senza la certezza che essa possa avvenire. È un dispiacere difficile da sopportare, specie in giovane età come la sua, che rallenterebbe inesorabilmente il processo di abitudine al proprio malessere. Questo è il motivo per cui adesso le sto facendo questa richiesta, questo il motivo per cui mio nipote non ne è stato messo al corrente. Però sono d'accordo con lei sul libero arbitrio e sulla necessità di fornire al ragazzo la posizione di scelta ed è un'idea che mettevo in calcolo ancora prima di entrare qui. Ecco perché adesso le chiederò di ascoltare in silenzio fino a quando il mio discorso non sarà completamente concluso.Pur presentando una fiera autorevolezza nel parlato, Sandyon parve rievocare ricordi passati appartenenti a se stesso. Evidentemente, quando era ancora adolescente, lo avevano fatto sperare in una cura alla sua malattia, cura però non portata a termine. L'uomo non voleva che il Laars scontasse quella stessa pena, voleva facilitargli l'eventuale accettazione del suo arduo e triste destino, nella peggiore delle ipotesi. Ma perché chiederle di tacere tutto a un tratto, quasi a temere di non riuscire a finire di esporle ogni cosa? La motivazione stette tutta in un plico che l'uomo prese dalla grande tasca interna della lunga giacca, contenente dei documenti di lavoro con una grafia per la donna più che familiare. I nonni di Kenneth tentarono già in passato di curare il nipote. Si rivolsero di nascosto ad un vero e proprio luminare della materia, il Dottor Heathcliff Norrel, consegnandogli analisi, fiale di sangue e referti di nascita. Chiesero all'uomo di non fare parola con nessuno dell'incarico datogli nel trovare una cura e lui fu molto professionale e comprensivo. Dopo circa un anno e mezzo però, Il Dottore dovette interrompere le ricerche per cause sconosciute, riconsegnando tutto il materiale ai miei zii. Fece presente che avanzare nello studio di una cura senza il fattore scatenante, ovvero il Seme del Male, sarebbe stato pressoché impossibile. Loro provarono a chiedergli una proroga, volta a cercare in qualche maniera di recuperare l'oggetto, ma Norrel rifiutò, rispondendo che per lui non ci fosse più tempo. Loro credettero in una specie di malattia, vista l'età del MagiScienziato, quindi non insistettero. Conservarono il plico, ma lasciarono perdere l'idea perché intanto allora non sapevano come fare a recuperare il Seme e poi non consideravano nessun altro all'altezza del compito.Sandyon in quel periodo era ancora nella sua fase di odio e rabbia acuti, intento a svolgere il ruolo di Mercenario a pieno ritmo nel Mondo Magico. I nonni si erano pian piano rassegnati, provando soltanto a trattare Kenneth come un ragazzo qualunque, senza problemi o maledizioni addosso. Era stato poi proprio lo stesso Vastnor ad andare a parlare con loro nei giorni precedenti, esponendo l'idea di chiedere a Martha. In quella sede, i due individui gli avevano raccontato del tentativo con il Mentore della donna e di conseguenza gli affidarono il plico, fidandosi del rispetto del Vastnor verso Martha. Le pergamene ora sotto gli occhi della donna presentavano formule, procedimenti, resoconti scientifici più qualche annotazione personale. Secondo quel poco che ho potuto capire leggendo quegli appunti, il Seme del Male dovrebbe essere la chiave di volta. Pare però che il Dottor Norrel fosse convinto anche della necessità di esami incrociati successivi alla risposta positiva di alcuni test preventivi. Questo vuol dire che i test potrebbero garantire una percentuale di riuscita della cura pari al 55% o almeno questa è la stima ipotizzata da lui. Io vorrei che lei svolgesse questi test all'insaputa di Kenneth e, solo dopo la conferma di questa percentuale, informarlo e sentire il suo parere. Potrà decidere da solo se guarire oppure no, ma vorrei che almeno la speranza di guarigione in parte fosse già concreta e non campata in aria.Una via di mezzo con le intenzioni enunciate dalla Pozionista. Lei avrebbe mantenuto il segreto solo all'inizio, praticando degli esami con il Seme, scoprendo se quanto studiato da Heathcliff potesse portare ad una verità. Nel caso in cui però tutto fosse andato secondo i piani, l'uomo scriveva di ipotetici esperimenti applicati direttamente su Kenneth e con l'ausilio di un partner di ricerca. Forse al tempo il MagiScienziato avrebbe poi chiesto ai nonni di poterne parlare con Martha e coinvolgerla del progetto, anzi, molto probabile. Peccato che il sospetto di una possibile dipartita prematura lo avesse fatto desistere dall'intenzione di andare oltre e attendere l'arrivo del Seme del Male in qualche maniera. ... Se per lei questa dottoressa Anderson è qualificata, affidabile e meritevole di credito, allora potrebbe considerarla come partner di lavoro. La parcella che presenterà sarò sempre io a pagarla e le potrà dire tranquillamente di non farsi problemi nel caso in cui la cifra fosse elevata. Vorrei che dedicasse tutto il tempo e l'impegno necessario nel favorire le sue ricerche, collega, ergo se con qualche Galeone in più potrò assicurarmi la sua presenza, che sia. Kenneth potrà scegliere se mettersi a vostra disposizione o meno e se dovesse decidere di restare com'è, posso garantirle che non mi intrometterò. Bene, ho finito, è libera di pronunciarsi.Il verdetto di Martha avrebbe sancito la fine della conversazione e di quell'incontro. Poteva chiedere di rifletterci su, poteva accettare e pensare successivamente come organizzare il lavoro, elaborando la novità legata al suo defunto punto di riferimento. Le ipotesi erano molteplici e Sandyon era deciso ad ascoltarle ed assecondarle, ma pareva proprio non desiderare un "No" come risposta. Thessa poteva essere interpellata ma a patto che ci fosse comunque Martha di supervisione al progetto, quella era una regola ormai certa e imprescindibile. E oltre tutto, come avrebbe fatto a quantificare il lavoro sul piano pecuniario?
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da Martha » 04/10/2019, 21:14
Si preoccupa che suo nipote non abbia solo libri di Pozioni davanti al naso. Mi fa piacere sapere che nella sua famiglia c'è almeno un adulto che si preoccupa per lui e per il suo benessere.
Nella sua famiglia c'è qualcuno che sa perfettamente cosa significhi perdere parte di se stessi per cause magiche e sopratutto indipendenti dalla volontà.
Lo sguardo di Martha si fece più attento ed intenso quando Sandyon pronunciò quelle parole. Non aveva la minima idea di quale fosse il passato del suo collega di Difesa, né che potesse essergli capitato un incidente che lo aveva reso ciò che era. Ma determinate verità, rivelate con tanta sottigliezza, bastavo per la mente allenata della signora Cartwright a delineare un quadro che si avvicinasse molto alla realtà ed al passato dell'uomo che la pozionista aveva di fronte. Comprese il suo discorso, ma non pensò ad approfondire: per quanto incuriosita, era fermamente convinta che la privacy del prossimo fosse sacrosanta, dunque se il Vastnor non aveva aggiunto altro, lei non si sarebbe permessa di andare avanti con l'argomento. Anche perché il motivo di quella visita non riguardava il passato di Sandyon, bensì quello di suo nipote Kenneth, al momento assoggettato alla figura di una madre folle e pazza, che aveva sperato di fare di lui il degno erede della criminale magica Artemisia Laars. Pur comprendendo le ragioni dietro alla richiesta dell'ex-Mercenario, questa volta per Martha fu molto più difficile acconsentire. Dopo l'esperienza con Jorge aveva maturato l'idea di essere stata in parte lei la responsabile nel non aver saputo guidare al meglio il portoghese verso un futuro sicuro e lontano dai guai. Questo l'aveva indotta ad aprirsi con i propri allievi, a sentirsi più partecipe delle loro vite, Kenneth incluso. Era un nuovo arrivato, ma non avrebbe perso tempo a diventare probabilmente uno studente con cui la donna sarebbe stata molto a contatto. E se si fosse guadagnata in questo modo la sua fiducia, Martha non era disposta a sacrificarla operando alle sue spalle. Espresse il suo pensiero in maniera chiara e concisa anche al collega di Difesa, il quale ebbe la pazienza di ascoltarla, prima di esprimere la propria opinione sulla questione.
Lasci che le esprima il mio concetto, Professoressa. Ha una linea di pensiero ferrea e la ringrazio per il suggerimento di sostituzione. Ma per quanto possa fidarmi dei suoi consigli, ciò che ha tra le mani è decisamente troppo importante per lasciarlo ad attenzioni sconosciute. In ogni caso tengo a precisare che i suoi possibili affetti futuri, alla fine sono anche... ... Miei affetti.
La mente della donna non si stava comportando in maniera clemente con lei, lasciandosi affascinare sempre di più dal collega di Difesa e producendo, di conseguenza, fantasie che ella faticava a tenere a bada. Non era nemmeno colpa di Sandyon se la pozionista lo aveva sempre trovato un bel uomo. Se non ci fosse stata la VicePreside di mezzo o Vergil, non era da escludere che la docente di Pozioni avrebbe potuto intrecciare un legame più forte con il suo collega di lavoro. Il naturale corso della vita aveva separato i due potenziali amanti senza mai farli incontrare, ponendo però solamente ora Martha a doversi cimentare con un'attrazione davvero molto difficile da scacciare.
Non voglio assolutamente che Kenneth provi anche solo per un istante la speranza di guarigione, senza la certezza che essa possa avvenire. È un dispiacere difficile da sopportare, specie in giovane età come la sua, che rallenterebbe inesorabilmente il processo di abitudine al proprio malessere. Questo è il motivo per cui adesso le sto facendo questa richiesta, questo il motivo per cui mio nipote non ne è stato messo al corrente. Però sono d'accordo con lei sul libero arbitrio e sulla necessità di fornire al ragazzo la posizione di scelta ed è un'idea che mettevo in calcolo ancora prima di entrare qui. Ecco perché adesso le chiederò di ascoltare in silenzio fino a quando il mio discorso non sarà completamente concluso.
... D'accordo.
I nonni di Kenneth tentarono già in passato di curare il nipote. Si rivolsero di nascosto ad un vero e proprio luminare della materia, il Dottor Heathcliff Norrel, consegnandogli analisi, fiale di sangue e referti di nascita.
Heathcliff...
Il suo mentore. Ancora una volta, la propria vita era legata al passato dell'uomo anziano, un intreccio di cui si rendeva conto attimo dopo attimo.
Chiesero all'uomo di non fare parola con nessuno dell'incarico datogli nel trovare una cura e lui fu molto professionale e comprensivo. Dopo circa un anno e mezzo però, Il Dottore dovette interrompere le ricerche per cause sconosciute, riconsegnando tutto il materiale ai miei zii. Fece presente che avanzare nello studio di una cura senza il fattore scatenante, ovvero il Seme del Male, sarebbe stato pressoché impossibile. Loro provarono a chiedergli una proroga, volta a cercare in qualche maniera di recuperare l'oggetto, ma Norrel rifiutò, rispondendo che per lui non ci fosse più tempo. Loro credettero in una specie di malattia, vista l'età del MagiScienziato, quindi non insistettero. Conservarono il plico, ma lasciarono perdere l'idea perché intanto allora non sapevano come fare a recuperare il Seme e poi non consideravano nessun altro all'altezza del compito.
La malattia che lo aveva assalito sembrava incurabile. Martha lo aveva assistito fino alla fine dei suoi giorni, standogli accanto quando egli aveva esalato l'ultimo respiro. Era anziano, vero, ma la malattia che lo aveva colpito non era stata improvvisa. Ogni volta che aveva parlato con il suo mentore, egli aveva dato alla donna l'impressione di sapere già che quel momento sarebbe giunto, che presto sarebbe morto. Aveva imputato tale premonizione al semplice sentirsi stanco e malato di un vecchio. Troppi misteri però avvolgevano la sua morte, gli stessi misteri che in parte le aveva svelato Edward Atwood, facendole vedere la morte di Norrel da un punto di vista più simile all'omicidio che alla semplice morte naturale.
Secondo quel poco che ho potuto capire leggendo quegli appunti, il Seme del Male dovrebbe essere la chiave di volta. Pare però che il Dottor Norrel fosse convinto anche della necessità di esami incrociati successivi alla risposta positiva di alcuni test preventivi. Questo vuol dire che i test potrebbero garantire una percentuale di riuscita della cura pari al 55% o almeno questa è la stima ipotizzata da lui. Io vorrei che lei svolgesse questi test all'insaputa di Kenneth e, solo dopo la conferma di questa percentuale, informarlo e sentire il suo parere. Potrà decidere da solo se guarire oppure no, ma vorrei che almeno la speranza di guarigione in parte fosse già concreta e non campata in aria.
C'era già una ricerca alla quale stava lavorando e che aveva dovuto interrompere per... mancanza di tempo. Martha aveva sempre dedicato tutta sé stessa al lavoro, ma da quando aveva conosciuto Cole la sua dedizione al lavoro era come calata, supportata dagli impegni maggiori che si erano presentati anche in Gilda. Moglie, madre, Consigliere Acuan, docente di Pozioni e Ricercatrice. Aveva dovuto sacrificare qualcosa per stare dietro a tutto quanto, mancando di rispetto alle ultime volontà di Norrel. O forse no... Perché quell'augurio, quella promessa di essere felice nonostante la sua morte Martha l'aveva fatta, proprio nel mentre l'alba illuminava per l'ultima volta lo sguardo lattiginoso del vecchio pozionista. Adesso però le ricerche che Sandyon le stava chiedendo di fare non erano personali, bensì riguardavano il benessere di un'altra persona. Un ragazzo, la cui vita veniva stroncata ogni giorno da una madre folle e da un passato difficile, retaggio di oscurità e malvagità. Non era ancora del tutto convinta Martha, ma nemmeno se la sentiva di dire di no, ancora una volta, ad un progetto non terminato del suo vecchio mentore. Fino a quando il Vastnor non le fece presente un'ottimo aiuto che avrebbe potuto avere, qualora avesse scelto per il sì.
... Se per lei questa dottoressa Anderson è qualificata, affidabile e meritevole di credito, allora potrebbe considerarla come partner di lavoro. La parcella che presenterà sarò sempre io a pagarla e le potrà dire tranquillamente di non farsi problemi nel caso in cui la cifra fosse elevata. Vorrei che dedicasse tutto il tempo e l'impegno necessario nel favorire le sue ricerche, collega, ergo se con qualche Galeone in più potrò assicurarmi la sua presenza, che sia. Kenneth potrà scegliere se mettersi a vostra disposizione o meno e se dovesse decidere di restare com'è, posso garantirle che non mi intrometterò. Bene, ho finito, è libera di pronunciarsi.
.. Mi scuso per non aver compreso sin dall'inizio le sue reali intenzioni, collega. Apprezzo il suo sforzo nel voler arrecare a suo nipote il minor danno possibile.
Gliele doveva quelle scuse, per aver pensato che anche Sandyon volesse ingannare il giovane Laars come in passato aveva fatto sua madre. Non diede subito una risposta, riflettendoci per qualche secondo: Thessa avrebbe potuto essere disponibile per lavorare insieme a lei a quel progetto, magari allettata dalla possibilità di guadagnare dei soldi extra da mettere da parte per spese urgenti o future. Entrambe avevano una famiglia a cui badare, ma in quelle occasioni, la signora Cartwright poteva assicurarle che i loro bambini sarebbero stati a casa con il marito oppure lasciati ad una baby sitter qualificata. Avrebbe dovuto chiedere anche al marito quel sacrificio, un sacrificio che suonava come uno sforzo enorme dopo i fatti recenti avvenuti alle sue spalle. Martha si sentiva in colpa, ma non voleva lasciare Kenneth senza una possibilità di cura. Anche nel caso in cui Thessa le avesse detto di no, avrebbe trovato una soluzione, in qualche modo.
Parlerò direttamente con la Dottoressa Anderson della questione e le chiederò di collaborare insieme. Un aiuto per me è fondamentale, visti gli impegni normali di lavoro e quelli in famiglia. Ha già capito che sto accettando questo incarico, ma solo all'ultima condizione che mi ha espresso, ovvero che il giovane Laars, una volta conclusi i test, venga posto di fronte alla scelta se volersi curare o meno. Per la cifra, attendo di sapere quanto chiederà la mia collega e poi le farò il prezzo nel suo totale.
Vegil sarebbe stato comprensivo? Thessa avrebbe accettato? Sarebbe riuscita a fare qualcosa di buono, mettendo da parte i propri sensi di colpa? Erano domande che Martha si poneva, non sapendo come comportarsi, né in quella situazione né in generale. Aveva perso la propria bussola, la propria strada, la retta via. Non riusciva più a dormire in pace e con serenità, non quando determinati pensieri continuavano ad affollare la sua mente, che si trattasse di Robyn, di Sandyon o dello stesso Kenneth. Persino di un ragazzino si sentiva attratta e forse questa era la cosa che le metteva più preoccupazione addosso. Era stanca, le bruciavano gli occhi e la testa iniziava a dolerle: troppi pensieri producevano un simile effetto, al punto che Martha desiderava davvero poter stare da sola in quel momento.
Possiamo rimandare i dettagli alla prossima volta che ci incontreremo? Mi sta sorgendo un terribile mal di testa e credo di aver bisogno di un po' di riposo per riprendermi...
Una richiesta che Sandyon avrebbe accolto sicuramente. Martha lo accompagnò fino alla porta, augurandogli la buonanotte prima di ritornare seduta in poltrona, di fronte al fuoco, con la testa che man mano iniziava a scoppiare dal dolore. Quella chiacchierata con il Vastnor aveva portato a galla molte più emozioni e pensieri di quante si sarebbe mai aspettata. Avrebbe avuto tempo per tornarsene nelle proprie stanze. La bottiglia di Whiskey Incendiario era ancora lì, pronta per essere consumata. Un bicchiere in più o in meno non l'avrebbe uccisa, pensò. In quel momento, sorseggiare un forte liquore, sentire la gola che bruciava, mentre le lacrime scorrevano sul suo viso era ciò di cui aveva bisogno. Un momento di pace, tristezza e solitudine che la donna ricercava, con tutta sé stessa.
[Fine]
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da Robyn » 07/09/2020, 16:15
18 Giugno 2114 Ufficio della Professoressa Cartwright Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts Ore 18:55
La sua vita aveva raggiunto uno status di apparente stabilità ed equilibrio, forse anche grazie a tutte le rivincite conquistate fino ad allora. Il grosso moto rabbioso presente nel suo animo lacerato e percosso negli anni aveva accordato risoluzioni programmate per esaurire la sua furia. Nel corso del tempo il Laars aveva formulato piani, ragionato attentamente sulle persone, elaborato strategie, agendo più con l'Acqua che con il Fuoco. Ciò si traduceva in un comportamento all'apparenza più sereno, ma capace di adeguarsi alla situazione da un attimo all'altro, in veloce mutamento. E così, senza neanche accorgersene, incontrando di tanto in tanto quello strambo e sfortunato cugino, aveva finito per tenerci più del previsto. Kenneth viveva in una costante condizione di ragazzo bullizzato, indebolito sia dalla sua psiche debole, sia dai malus di natura magica oscura. Tutti in famiglia ne parlavano con molta pena ma senza poter fare qualcosa di effettivamente concreto, se non dietro le spalle di una madre problematica. Infatti, quel tardo pomeriggio Robyn stava varcando la soglia di Hogwarts proprio per quello, con una meta ben precisa e pericolosa.
Chissà se avrà esaurito la generosa scorta di liquore regalatole fino al mese scorso...
Assai improbabile. Il Laars aveva portato alla ex Bennet una bottiglia di liquore "alterato" e "corretto" ogni settimana per tutte le settimane di lavoro insieme. Tali bottiglie, custodite dalla donna in un mobile del suo ufficio personale a scuola, le sarebbero bastate per diversi mesi. Martha non era una bevitrice incallita, anzi, mandava giù bicchierini responsabilmente, giusto per una piccola pausa di relax nella giornata. Quella di Robyn non era nient'altro che una battuta insomma, la battuta di un tentatore che l'aveva sì lasciata in pace, ma mai del tutto. D'altronde privarla all'improvviso di quei doni sarebbe apparso davvero troppo sospetto, quindi l'importante era non regalarne altri, giusto? Molti lo avrebbero definito ugualmente crudele e menefreghista, lui invece preferiva chiamarsi altruista e magnanimo. In fondo, se avesse voluto, avrebbe potuto approfittarne ancora e ancora, mentre invece stava buono e calmo, non senza un piccolo sforzo.
... Finché non amerò, continuerai ad essere insidiosa, Signora Cartwright.
La docente di Pozioni esercitava un fascino tutto particolare su di lui, fascino che un tempo era esclusiva di un'altra persona. Quel fascino lo metteva in guardia, lo destabilizzava e alle volte gli dava molto fastidio, perché lo poneva nell'incapacità di avere tutto sotto controllo. Tornare da lei significava riproporre quel disagio ma la motivazione era, per l'appunto, l'ormai spirito solidale verso Kenneth e la sua grave faccenda. Ormai gli orari delle lezioni era drasticamente ridotti, trovandosi a ridosso della pausa estiva, quindi con molta probabilità l'avrebbe trovata libera. Bisognava al massimo sperare che non fosse già rientrata nella propria abitazione e si trovasse ancora in ufficio.
Pare proprio di sì...
Il suo udito soprannaturale servì allo scopo, ovvero percepire che la donna si trovasse nel suo ufficio ed anche in compagnia femminile. Non aveva mai sentito la voce della sua cara amica ed altro idolo di Kenneth, ovvero Thessa Anderson, quindi non la riconobbe. Sapeva però, per conversazioni avute con Sandyon, che la Pozionista abitante in Egitto avrebbe partecipato al "Progetto Seme del Male". Bussò alla porta, aspettando che Martha desse il proprio consenso per aprire così da scoprire chi altri ci fosse a chiedere la sua attenzione. Immediatamente Robyn si palesò a lei, individuandola seduta alla scrivania, con di fronte l'amica ed entrambe con due bicchierini di liquore.
Buonasera Professoressa Cartwright.
Il loro ultimo incontro più ravvicinato era stato talmente tanto proibito e violento da tornare nella memoria come un flash indomabile. Negli occhi del Laars però non si riusciva a leggere quasi nulla, apparentemente spenti e senza alcun particolare guizzo di passione o eccitazione. Faceva parte del suo modo di essere, della sua elusione automatica, quell'elusione che spingeva le femmine a dannarsi per lui, una più di tutte. Quando per pura coincidenza poi, la ex Bennet presentò Thessa, Robyn rimase sorpreso dalla fortuna di quell'incontro non voluto. Niente male far capitare le cose giuste anche senza averle premeditate minuziosamente.
La Dottoressa Anderson? Per la Trama ed il Mana, allora la fortuna ha proprio deciso di assistermi quest'oggi. Onorato, Robyn Laars, per servirla.
I suoi Elementi captarono subito l'Acqua in lei, rendendolo spontaneo nel nominare la divinità naturale per eccellenza assieme a quella magica. Non appena la Pozionista si alzò per educazione, si ritrovò con il parente di Kenneth intento a prenderle la mano e baciarla delicatamente. Un incontro di sguardi, talmente tanto intenso da risvegliare sensi ed emozioni, accompagnato da un innaturale fascino esplosivo e imbattibile. Chiuse poi la porta, perché a quel punto la conversazione poteva un momento proseguire con lui presente. Probabilmente stavano parlando proprio dell'inizio delle ricerche in comune, il luogo dove stabilirsi e il tempo da dedicarvi ciascuna.
Mio cugino mi ha informato recentemente della sua volontà di scegliere un Assistente in base ad un test di inizio Settembre. So di per certo che ha già iniziato a gettarsi sui libri come un folle e posso essere altrettanto certo che la madre non gli darà tregua. Dottoressa Anderson, non so quanto conosce della situazione di Kenneth, intendo quella familiare, ma è piuttosto critica. La mia volontà è quello di riuscire a strappare il ragazzo dalle grinfie della madre per almeno tre settimane, facendolo restare nella mia villa. Tuttavia, l'unica scusa che posso avere per aiutarlo a godersi un minimo le vacanze è dire di avergli trovato un insegnante privato di Pozioni. Così facendo la madre potrà essere sicura che stia studiando e si stia dando da fare, non opponendosi al periodo prolungato fuori casa. Ad un certo punto però ho pensato anche "Perché doversi limitare ad una bugia in buona fede quando può essergli effettivamente utile un aiuto?". Per Kenneth diventare suo Assistente è un sogno che diviene realtà ed io vorrei aiutarlo nella sua realizzazione...
Mentre parlava non faceva che passare con gli occhi dall'una all'altra donna, dando uguale considerazione ed importanza. La verità era che in quel momento stava giocando un poco con i loro sensi, le loro voglie, le loro fantasie. Avendo bevuto da poco il liquore entrambe, erano facilmente più sottomesse al suo carisma sotto ogni punto di vista. Dovette intanto ammettere con se stesso che Thessa fosse davvero una donna molto attraente, degna di nota. Le similitudini tra le due erano abbastanza in luce, così come però anche le differenze, prevalentemente nelle espressioni e nei modi.
... Perciò mi era venuta un'idea particolare. La Dottoressa Anderson ha un curriculum non indifferente, per non dire eccezionale, inoltre è sua amica e come tale meritevole di piena fiducia. Troverebbe sbagliato se le chiedessi di fornire qualche ripetizione esclusiva e privata a Kenneth? E lei, Dottoressa Anderson, avrebbe nel caso il tempo e il modo per preparare meglio mio cugino al test in previsione? Sono certo che, indottrinato da una persona del suo livello, le sue chance di riuscita crescerebbero immensamente...
Lusinghe, ma lusinghe oneste, perché Thessa non era sicuramente l'ultima arrivata sul campo, anzi. Si soffermò un attimo in più su di lei, l'occhio che cadde appositamente in alcune occasioni su zone ben specifiche quali il busto o i fianchi. Non c'era alcuna motivazione, se non di natura prettamente tecnica, affinché la Anderson rifiutasse un'offerta di lavoro extra in periodo di ferie. Stesso discorso per la Professoressa Cartwright, priva di ogni ragione logica per mettere ostacoli inutili davanti alle già grosse difficoltà del suo studente. Mancavano solo gli accordi nudi e crudi, di tipo commerciale, perché avere Thessa Anderson come docente privata aveva un costo e neanche indifferente.
La mia offerta è di ottantotto Galeoni a lezione, ogni lezione è di circa tre ore. Non credo sia questa la sede per discuterne, comunque, stavate svolgendo una conversazione personale, non voglio rubarvi altro tempo. La prego quindi di rifletterci e farmi sapere al più presto. Ovviamente se preferisce un dialogo a voce sarò lieto di invitarla presso la mia residenza estiva per scambiare qualche parola a quattrocchi. Professoressa Cartwright, Dottoressa Anderson, vi auguro un piacevole proseguimento e grazie per aver accolto la mia interruzione.
Non indugiò ancora, non c'era necessità di restare, aveva preso due piccioni con una fava, era soddisfatto, anche più del previsto. Un ultimo sguardo più profondo e criptico verso la padrona di quell'ufficio, accompagnato da una espressione seria, affamata. Dopo di che si allontanò di lì proprio temendo di non riuscire a controllarsi oltre, temendo di ricadere in quella trappola troppo seducente. Stringendo il pugno con rancore verso se stesso, camminò svelto tra i corridoio, scendendo le scale, inspirando profondamente. Non restava che scrivere una lettera a Edea Laars e presentarle il programma estivo del figlio, auspicando una reazione favorevole.
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da Martha » 11/09/2020, 9:36
[18 Giugno 2114 - Ufficio della Professoressa Cartwright - 18:55]
Sono felice che tu abbia deciso di accettare questo lavoro insieme a me, non avrei saputo davvero come gestirlo se non avessi avuto qualcuno di fidato accanto...
Thessa Anderson era stata per molto tempo amica, confidente e collaboratrice di Martha. Le due ragazze -ormai donne- avevano condiviso molto del loro tempo insieme, crescendo quasi di pari passo all'interno delle mura di Hogwarts e poi fuori, fino a quando le diverse opportunità di lavoro e di vita non le avevano divise. La ex-Bennet aveva lavorato a stretto contatto con Heathcliff Norrel, mentre la Anderson aveva davanti a sé un roseo e brillante futuro all'interno di un laboratorio specialistico di Pozioni. Difficile credere che da quelle esperienze le due avrebbero poi subito qualcosa che avrebbe cambiato per sempre il loro avvenire, portandole su strade mai viste né pensate prima. Martha era infine diventata docente di Pozioni ad Hogwarts, un ruolo che svolgeva con il massimo impegno, scoprendo nel corso degli anni quanto fosse speciale quel tipo di lavoro per lei; Thessa invece aveva avuto un bambino, diventando madre a tempo pieno, ma senza mai rinunciare alla propria passione e proseguendo a lavorare nel campo delle Pozioni, anche se in un luogo meno prestigioso. E adesso si ritrovavano lì, nell'ufficio della professoressa Cartwright, a parlare di un progetto che avrebbe rivoluzionato e cambiato totalmente le sorti di un ragazzo di appena vent'anni.
Non c'è problema, lo sai di partenza il progetto stimola la mia curiosità scientifica e poi umanamente non posso lasciare che un ragazzo così giovane paghi per gli errori commessi da sua madre. Quindi questo Kenneth Laars è proprio parente di...
Di Robyn Laars, sì.
E non è più successo niente fra di voi dopo quell'incidente?
Assolutamente nulla.
L'Acqua nel suo spirito ebbe un fremito quando ella mentì spudoratamente di fronte all'amica. Da quando aveva incontrato Robyn, da quando aveva ceduto con lui, non c'era stato giorno che non fosse passato senza pensare a lui, senza dannarsi per lui, senza desiderarlo e desiderare che potesse metterla incinta. Non aveva mai parlato di questo con Thessa, perché la ex-Bennet era una persona estremamente solitaria ed introversa, sicura del proprio raziocinio e della propria capacità di autoanalisi. Superati i trenta, il desiderio di diventare madre, di viversi la gravidanza come qualunque altra donna era diventato per lei molto forte, al punto che da sposata il suo obiettivo era godersi il matrimonio giusto per qualche anno e poi, semplicemente, proseguire a mettere su famiglia. Ma dopo Robyn le cose erano cambiate o meglio, quel desiderio si era acuito, unito forse alla propria passione, una passione che non accennava minimamente a spegnersi. Era così difficile rimanere focalizzata sul proprio compagno, che Medea aveva iniziato a mentire persino a lui, sottraendosi il più delle volte ad una intimità con Vergil, accampando scuse su scuse. Il giovane Auror non sembrava però particolarmente sospettoso nei confronti della moglie, scusandola anche per via degli oberanti impegni di lavoro sia fuori casa che in Gilda. Insomma, la vita frenetica della ex-Bennet le permetteva di essere veritiera nelle sue menzogne, menzogne però che continuavano a scavare senza alcuna sosta e che presto o tardi avrebbero sgretolato quel matrimonio, non più capace di basarsi sulla completa fiducia l'uno dell'altro.
Almeno ti ha fatto un bel regalo. Questo Whiskey Incendiario è fenomenale, se non temessi che mio figlio possa poi scambiarmi per un'alcolizzata quasi ti chiederei di regalarmene una boccetta!
Se ti piace così tanto posso scrivergli e chiedergli dove lo abbia comprato. Nonostante tutto, siamo rimasti in rapporti civili, quindi non ci sarebbe nulla di male...
Il male, in realtà, c'era, ma nei pensieri di Martha, nei suoi ricordi, nelle ossessioni che la accompagnavano e che le impedivano di vivere serenamente la propria vita, anche all'interno dell'ambiente scolastico. Tutto questo reprimersi l'aveva portata, ben presto, a trovare nuovi oggetti di sfogo, come il collega di Difesa o lo stesso ragazzo che avrebbe dovuto aiutare. Il desiderio che a volte la prendeva per Kenneth la spaventava da morire, al punto tale da tentare ad ogni costo di tenerlo a debita distanza. Nonostante questo però, il giovane Laars provava un'incredibile ammirazione per lei, al punto che evitarlo a volte risultava davvero complesso. L'Acqua poi, più che un'alleata, in quei momenti pareva remarle contro, agitandosi più del necessario al punto da essere difficile da governare per l'Acuan Consigliere dell'Oceano. C'erano momenti nei quali la ex-Bennet sentiva di essere inadatta a quel ruolo: come avrebbe potuto consigliare un CapoGilda su questioni importanti quando lei stessa non riusciva a gestire i propri di problemi? Per sua fortuna il ruolo di Consigliere era condiviso con Joël Montesquieu, una sicurezza che le permetteva di essere più lucida e meno soggetta allo stress derivante da un incarico tanto importante.
Direi che abbiamo definito un po' tutto, sei d'accordo?
Sì, non penso che ci sia altro da aggiungere.
Allora se abbiamo concluso, possiamo anche andare via e... Mh? Avanti!
Non aspettava visite Martha, ma quello era il suo ufficio e lei, in quanto Docente di Pozioni, era a disposizioni di alunni e insegnanti per tutto il tempo che si fermava lì. Posò le mani sopra la scrivania, unendole insieme e fissando con sguardo serio la porta aprirsi, non aspettandosi minimamente di vedere la persona che sarebbe comparsa sulla soglia.
Buonasera Professoressa Cartwright.
Gli occhi si spalancarono sorpresi quando la donna vide la figura di Robyn -eccitante sempre e comunque- all'interno del suo ufficio privato. L'ultimo incontro avuto con il Laars era stato qualcosa di indecentemente proibito, ma aveva compreso che sarebbe stato anche l'ultimo. Era stata quella la volontà espressa da Robyn e Martha, pur impazzita, aveva saputo acconsentire, cercando di salvare quel briciolo di dignità che le era rimasta, aggrappandosi ad essa con tutte le proprie forze. Ma col passare dei giorni, col passare delle settimane, il desiderio per il giovane amante era aumentato sempre di più: non sapeva che il merito andava proprio a quel liquore che stava bevendo, che era drogata, che non sarebbe mai riuscita a dimenticarlo fino a quando non avesse dato sfogo con lui ai suoi bassi istinti o fino a quando non avesse gettato via il suo regalo. Ma niente le faceva sospettare che potesse essere stata drogata, Robyn le aveva fatto effetto anche prima, sempre, e quello era solamente l'acuirsi di un desiderio che ormai era diventato incredibilmente pressante.
Signor... Laars...
Martha, non ci presenti? Ahahah forse la stanchezza ti ha fatto dimenticare le buone maniere!
Oh certo, che sbadata... Signor Laars, le presento la dottoressa Thessa Anderson. Thessa, ti presento Robyn Laars, l'Auror incaricato di seguirmi durante il mio ultimo convegno pozionistico...
Non potevano essere più diverse l'una dall'altra Martha e Thessa. La prima presentava uno stile serio, da lavoro, con pochi fronzoli e molto essenziale, ricercato ed accurato in ogni suo dettaglio. La seconda invece appariva con uno stile più casalingo, molto semplice, quasi fosse una persona comune e non un altro grande nome nel campo delle Pozioni. Anche il sorriso della Anderson apparve decisamente più cordiale e alla mano di quello che avrebbe mai potuto presentare la ex-Bennet. Ma in quel frangente era giustificato anche dal diverso rapporto che sussisteva con il nuovo arrivato. Thessa andò quasi subito a stringere la mano al Laars, sorridendogli, sentendosi incredibilmente attratta da quel ragazzo tutto fascino.
La Dottoressa Anderson?
In persona!
Per la Trama ed il Mana, allora la fortuna ha proprio deciso di assistermi quest'oggi. Onorato, Robyn Laars, per servirla.
È un piacere conoscerla, Robyn e sapere che condividiamo la stessa identica fortuna. Dal suo tono di voce, devo supporre che lei stesse cercando proprio me?
La mano che Thessa andò a stringere, si permise di essere molto più galante di quel che si aspettasse. Un baciamano delicato, soffuso e leggero, accompagnato da uno sguardo intenso e seducente e la Anderson si sentì improvvisamente avvampare, con delle voglie che si accesero immediatamente nei confronti del nuovo arrivato. Martha, seduta ancora dietro la propria scrivania, poté osservare quella scena, riconoscendo l'occhiata interessata di un uomo verso una bella donna. Gli occhi ancora stupefatti dalla presenza del Laars lì, quello però che la lasciò senza fiato fu sentire le proprie acque agitarsi nello spirito, alzarsi, incresparsi, farsi più forti ad ogni ondata, quando la gelosia riuscì ad entrare in lei al pensiero che Robyn stesse provando interesse per un'altra donna diversa da lei.
Maledizione! Devo calmarmi!
Intanto l'oggetto del suo desiderio aveva già chiuso la porta dell'ufficio, rivolgendosi un po' a tutte e due per spiegare il motivo di quella visita, una visita che aveva diversi interessi rispetto a quelli bramati dalla docente di Pozioni.
Mio cugino mi ha informato recentemente della sua volontà di scegliere un Assistente in base ad un test di inizio Settembre.
Esattamente.
So di per certo che ha già iniziato a gettarsi sui libri come un folle e posso essere altrettanto certo che la madre non gli darà tregua. Dottoressa Anderson, non so quanto conosce della situazione di Kenneth, intendo quella familiare, ma è piuttosto critica.
Ne ho sentito parlare, purtroppo...
La mia volontà è quello di riuscire a strappare il ragazzo dalle grinfie della madre per almeno tre settimane, facendolo restare nella mia villa. Tuttavia, l'unica scusa che posso avere per aiutarlo a godersi un minimo le vacanze è dire di avergli trovato un insegnante privato di Pozioni. Così facendo la madre potrà essere sicura che stia studiando e si stia dando da fare, non opponendosi al periodo prolungato fuori casa. Ad un certo punto però ho pensato anche "Perché doversi limitare ad una bugia in buona fede quando può essergli effettivamente utile un aiuto?". Per Kenneth diventare suo Assistente è un sogno che diviene realtà ed io vorrei aiutarlo nella sua realizzazione...
Vada pure avanti...
Cercava di limitare le chiacchiere, gli interventi, le parole. Temeva che se avesse parlato troppo, avrebbe perso completamente il controllo, facendo trapelare ciò che in realtà pensava, provava, sentiva dentro di sé. Ma la ex-Bennet non aveva bisogno di esternare palesemente quel che pensava, perché era il suo elemento a fornire al Laars tutte le risposte di cui aveva bisogno. L'Acqua in Martha appariva agitatissima, incontrollata, scaraventava il suo spirito da una parte all'altra, vorticando furiosa come in mezzo ad una tempesta. Anche quella di Thessa si muoveva, ma gioiosa, intrigata, non vivendo il conflitto interiore che invece la professoressa Cartwright si stava vivendo internamente. Due modi di reagire a Robyn differenti, la prima sentendosi sempre più nel peccato, la seconda libera di voler peccare. E in mezzo a tutte e due, il Laars giocava con esse, le istigava, le fissava, divertendosi con una ma colpendo principalmente colei che gli ricordava il suo amore ed il suo demone peggiore.
... Perciò mi era venuta un'idea particolare. La Dottoressa Anderson ha un curriculum non indifferente, per non dire eccezionale, inoltre è sua amica e come tale meritevole di piena fiducia. Troverebbe sbagliato se le chiedessi di fornire qualche ripetizione esclusiva e privata a Kenneth?
Ciò che il signorino Laars deciderà di fare per superare il mio esame, non è affar mio. Io devo rimanere completamente imparziale, per cui la mia opinione al momento conta meno di niente...
E lei, Dottoressa Anderson, avrebbe nel caso il tempo e il modo per preparare meglio mio cugino al test in previsione? Sono certo che, indottrinato da una persona del suo livello, le sue chance di riuscita crescerebbero immensamente...
... Non voglio dirle di no, ma ho bisogno di valutare per bene come gestire i miei impegni e la mia vita privata. Tre settimane non sono poche ma nemmeno troppe per preparare qualcuno ad un test così difficile...
La mia offerta è di ottantotto Galeoni a lezione, ogni lezione è di circa tre ore.
Come scusi?! Ha detto proprio... Ottantotto?!
Non credo sia questa la sede per discuterne, comunque, stavate svolgendo una conversazione personale, non voglio rubarvi altro tempo. La prego quindi di rifletterci e farmi sapere al più presto. Ovviamente se preferisce un dialogo a voce sarò lieto di invitarla presso la mia residenza estiva per scambiare qualche parola a quattrocchi. Professoressa Cartwright, Dottoressa Anderson, vi auguro un piacevole proseguimento e grazie per aver accolto la mia interruzione.
Robyn accompagnò quell'ultima frase ad un'occhiata molto più famelica nei confronti di Martha Cartwright. Poi il giovane uomo si allontanò da lì, chiudendosi dietro la porta, lasciando diverse sensazioni ed emozioni contrastanti nelle due donne. Thessa, pur trovandosi parecchio eccitata e su di giri, si sentiva anche lusingata dall'offerta fatta dal Laars per delle lezioni private. Il desiderio di aiutare Kenneth Laars c'era ed anche se la Anderson aveva già preso l'impegno di aiutare Martha con la ricerca sulla cura per lui, questo non le impediva però di volerlo aiutare anche in un altro campo, dove sapeva lo avrebbe reso un fuoriclasse rispetto a tutti gli altri aspiranti a quel posto di Assistente. La docente di Pozioni, invece? La docente di Pozioni si sentiva letteralmente impazzire. Lo voleva, voleva Robyn, lo desiderava al di là di ogni cosa, del suo matrimonio, di suo marito, di sua figlia, della sua dignità. Non riusciva più a contenere quel desiderio esplosivo, quel desiderio incontrollato, che quasi la faceva sentire male. Da quando avevano chiuso, credeva che tutto sarebbe migliorato, ma la verità era ben diversa. Ogni cosa, al contrario, era peggiorata, al punto che era bastato quell'unico, singolo incontro per crepare la diga nella sua anima e lasciare che l'Acqua inondasse completamente tutto quanto, devastando ogni briciolo di orgoglio e di buon senso nella ex-Bennet.
Accidenti Martha! Adesso capisco perché hai ceduto... Quel ragazzo è puro e autentico sesso che cammina...
Ti dispiace non parlare di lui in questi termini? Mi innervosisce.
No, la verità era che la ingelosiva, ma non lo avrebbe mai confessato, mai ad alta voce. Non c'era più motivo perché Thessa rimanesse lì, a parte continuare a commentare l'arrivo di Robyn e la sua proposta da ottantotto galeoni. La Cartwright cercò di essere partecipe, ma ben presto congedò la Anderson, asserendo di aver bisogno di un po' di tranquillità per far passare il mal di testa e poi riprendere a lavorare. La verità era che il tempo passato lì dentro le sarebbe servito per sfogare almeno in parte quel desiderio bruciante e bollente. La porta chiusa a chiave, luci soffuse, solitudine. Ed il pensiero del Laars che imperversava nella sua mente, ormai completamente votata al peccato.
Robyn....
[Fine]
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Martha
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