Centro città

[PnG Staff]

NOTTE TRA IL 31/07 E IL 01/08 DEL 2113

Un caldo davvero fuori dal comune quell'anno.
La temperatura oscillava nella notte tra i 28° e i 31°, pur essendo in Inghilterra, stato più fresco rispetto a molti altri europei.
Il Fuoco e l'Acqua, dinamici e vorticanti nello Spirito di Callisto, non le garantivano pace, portandola a sentirsi accaldata e a sudare tanto, troppo.
Era un bagno di sudore in quel materasso con le lenzuola sfatte, mentre la bionda si rigirava di continuo, con i capelli umidi e le labbra secche.
La verità però era anche un'altra. Il sonno non stava venendo infastidito solo dal calore e dai due Elementi in conflitto di interessi, bensì dall'opera del Conflux.

Lotta.

Pondera.

Sopporta.

Tre voci che si accavallarono nella mente della bionda, mentre lentamente ella apriva gli occhi, piano piano, focalizzandosi sui contorni della camera da letto.
Alzandosi in piedi andò ad aprire la finestra per far passare quel poco filo d'aria presente, poi, decise che forse sarebbe stato meglio bere un po', causa sete tremenda.
Passando vicino al bagno però, si rese conto che il rubinetto della vasca fosse aperto ed essa, riempita oltre l'orlo, stesse straripando da poco. La chiuse subito, bagnandosi i piedi.
Di certo non si sarebbe mesa ad asciugare a notte fonda, troppo stanca e troppo caldo. Arrivò in cucina, aprendo il MagiFrigo ed afferrando una bottiglietta che finì in pochi secondi.
Per poco però non le prese un colpo quando il fornello della cucina si accese di improvviso da solo, facendo una grossissima sfiammata, esaurendosi in circa cinque secondi.

CRUNK... TRAK... FFFFRRRR... TRAK... CRUNK...

Rumori piuttosto strani provenienti dal salotto. Ma cosa stava succedendo quella dannata e fottuta notte? La donna corse verso la stanza da dove provenivano i rumori.
Lì dove teoricamente doveva esserci un tappeto, la terra sembrava essersi squarciata, facendo uscire da sotto un tronco di arbusto spesso e ramificato.
Il pavimento di ruppe di più e le ramificazioni aumentarono. Facendo qualche passo indietro, Callisto non sentì il pavimento sotto la pianta del piede e si girò di scatto.
Il vuoto più totale. Un baratro buio e indefinito che si andava a perdere nella profondità. Nemmeno il tempo di realizzare che anche l'altro terreno cedette.
La Dyther percepì il proprio corpo cadere all'indietro verso il vuoto... Inesorabile, infinito... Fino a quando... Non riaprì gli occhi ancora una volta.

Non c'è più molto tempo.

Non c'è più molto tempo.

Non c'è più molto tempo.

Un sogno. Aveva sognato ognuna di quelle stranezze dentro casa sua... Ma... Non aveva certo finito di sognare, anzi.
Callisto non era più nel suo letto, ma in un altro, molto più grande ma asettico. Non indossava la propria vestaglia estiva ma un abito colorato. Motivi rossi, blu e verdi.
Mettendosi seduta avrebbe notato la presenza di diverse tende lunghe e trasparenti. Quelle voci provenivano da una zona precisa, apparentemente lontana.
Era scalza, ma il pavimento era di liscissimo cristallo. I capelli come fosse appena stata la parrucchiere. Sveglia, non assonnata e per nulla spaventata.
Insospettabilmente, il proprio Spirito pareva placido e completamente a proprio agio in quella dimensione onirica e assolutamente silenziosa.



Oltrepassando le tende ed individuando l'unico sentiero disponibile, alla fine la donna sarebbe giunta all'interno di una grande, vastissima sala con immense vetrate scure.
Tutto fatto di cristallo lucente. Sembrava proprio che ci fosse solamente lei, ma quelle voci, allora? Che fine avevano fatto?
Le domande ebbero presto una risposta. Avanti al corpo della Veterinaria, sulla sinistra, si materializzò un Fuoco grande e potente, dove al suo interno albergava una figura umanoide maschile.
Frontalmente invece si alzò una colonna d'acqua che fece intravedere dentro di sé un'altra figura umanoide, ma in quel caso di sesso femminile.
Per concludere, a sulla destra, una stalagmite sbucò dal pavimento, aprendosi poi e rivelando l'ennesima figura, nuovamente però di sesso maschile.

Ben Arrivata Nel Limbo Dell'Oltremondo



Noi siamo "Mephit", Creature Magiche Rare e alle volte Messaggeri del Mana in persona.

Il nostro Signore e Governatore Universale ha richiesto di poter comunicare con te tramite noi.

Il sogno che hai vissuto serviva a scuotere il tuo inconscio così che le nostre voci potessero essere più udibili e nitide.

[Callisto]

§ Appartamento di Callisto Dyther|01.08.2113|01.20 a.m. §

Mmhh...
Pant... uff...
Mmmmmhhh...

Ci stava provando a dormire serena, ma quella notte le sembrava impossibile: si sentiva soffocare, stava sudando da morire con tutto che praticamente non aveva più nemmeno la coperta sopra di sé; a Londra non aveva mai fatto tanto caldo prima, e questo già di per sé era strano, ma quello che stava provando lei non aveva nulla di normale, poco ma sicuro.

Lotta.

Pondera.

Sopporta.

Gli Elementi stavo cercando di comunicare qualcosa, la stavano chiamando anche se non ne comprendeva il motivo: aprì gli occhi però, impossibilitata a riposare adeguatamente, passandosi una mano sul volto e mettendosi seduta con un sospiro; si alzò dal letto, andò ad aprire la finestra e cercò di trovare sollievo nel leggero refolo di Vento che da essa entrava nella stanza.
Si inumidì le labbra secche con la punta della lingua, desiderando bere un bel bicchiere d'acqua: passando di fronte al bagno, la vasca straripante le fece aggrottare la fronte.

Strano...
Non ricordavo di averla lasciata aperta.

Mormorò la donna, entrando nella stanza e chiudendo il rubinetto: aveva i piedi bagnati, sapeva che avrebbe dovuto asciugare per terra... ma era troppo tardi, e si sentiva troppo spossata per preoccuparsene in quel momento; arrivò in cucina, invece, prendendo la bottiglia d'acqua e bevendone il contenuto in pochissimi istanti, quasi fosse disidratata. Si sentì meglio a quel punto, indubbiamente, non fosse stato per il fornello della cucina che si accese di colpo, facendola letteralmente saltare in aria.

M-Ma che sta succedendo?

Un Poltergeist dispettoso, forse? Ma come aveva fatto ad arrivare in casa sua, e per quale scopo?

CRUNK... TRAK... FFFFRRRR... TRAK... CRUNK...

Volse di scatto la testa verso il salotto, luogo da cui provenivano quegli strani rumori che, comprensibilmente, aumentarono a dismisura il suo senso di angoscia: si mosse verso la suddetta stanza tremando leggermente, soffocando un urlo quando lo squarcio al centro della stanza le si palesò di fronte agli occhi; da mesi e mesi ormai, grazie a Shuyun, non temeva più i propri Elementi, ma in quel momento il terrore prese il posto della razionalità, della capacità di mantenere il controllo di se stessa. Fece un pass indietro, poi due mentre il pavimento si apriva ancora e dei rami uscivano da quegli squarci: al terzo passo non sentì nulla sotto di sé, sotto il proprio piede, e questo la portò a girarsi di scatto, atterrita nel ritrovarsi di fronte... al nulla.

Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhh!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Il terreno sotto di lei cedette, e Callisto cadde, cadde verso il nulla, verso il buio, verso l'ignoto: credette di morire, credette di aver appena detto addio alla propria vita... fino a quando non percepì l'istinto di aprire gli occhi.

Non c'è più molto tempo.

Non c'è più molto tempo.

Non c'è più molto tempo.

Era viva? Era un altro sogno? Non sapeva darsi risposte, anche se propendeva verso una risposta positiva: come spiegare il luogo in cui si trovasse, gli abiti indossati, i capelli appena fatti, se non con un sogno vivido ma pur sempre tale? Si mise in piedi, percependo...

... niente.

Non aveva paura, non si sentiva angosciata, era come se tutto stesse andando bene pur non essendoci nulla di normale in tutto ciò che le stesse accadendo: oltrepassò le lunghe tende trasparenti, seguendo l'unico sentiero che si potesse percorrere fino a raggiungere una sala enorme, vuota in apparenza, con delle vetrate scure ed un silenzio di tomba.
Si guardò attorno, il vestito che si muoveva con lei ed i capelli che ondeggiavano ad ogni suo passo, ma tutto appariva immobile: perché era lì? E soprattutto... chi ce l'aveva portata?

Ben Arrivata Nel Limbo Dell'Oltremondo

La risposta, almeno quella che lei si diede, arrivò nell'esatto momento in cui tre figure elementali apparvero di fronte ai suoi occhi ciascuna anticipata dal proprio Elemento -gli stessi che vorticavano dentro al suo spirito.

Noi siamo "Mephit", Creature Magiche Rare e alle volte Messaggeri del Mana in persona.

Il nostro Signore e Governatore Universale ha richiesto di poter comunicare con te tramite noi.

Il sogno che hai vissuto serviva a scuotere il tuo inconscio così che le nostre voci potessero essere più udibili e nitide.

Il sacro Mana vuole... parlare con me?

L'ultima volta in cui aveva ricevuto comunicazione da esso, tramite Robin Hood, la propria relazione con Shuyun -di cui indossava ancora l'anello potenziante dei propri Elementi, regalo di S.Valentino- si era conclusa, quindi ovvio che non si aspettasse nulla di buono; tuttavia non poteva certo tapparsi le orecchie e rifiutarsi di ascoltare.

D'accordo, io... sono pronta ad ascoltarlo.

Spoiler:

PnG Staff

[PnG Staff]

Il sacro Mana vuole... parlare con me?

Non esattamente.

Saremo noi ad essere il suo tramite e a consegnarti il suo messaggio.

Non avere paura e fai pure dei passi avanti.

I Mephit erano entità piuttosto semplici. Potenti, ma semplici. Il loro intelletto non era sviluppato tanto quello umano.
Ecco perché era facile capire che quegli specifici umanoidi non fossero dei comuni Mephit da poter incontrare nel Mondo Magico.
Erano stati benedetti dal Mana e resi capaci di esprimersi meglio e interagire più facilmente con gli esseri umani.
Callisto era stata trasportata lì con l'obbligo, quasi, di ascoltare quanto avesse da dire una Divinità attraverso loro.
Sarebbe stata comunque ben disposta? Parve di sì e questo fece sorridere tutti e tre.

D'accordo, io... sono pronta ad ascoltarlo.

Colui che ha viaggiato contro le leggi del Tempo e dello Spazio nel trascorrere dei secoli, si è destato già da un po'.

La sua fame di potere e sete di sangue non terminerà solo con la conquista di un solo Mondo, ma proseguirà oltre, verso tutti gli altri.

Non Maghi, Creature Magiche, chiunque dovrà sottomettersi a lui per non perire, in quanto la sua forza andrà ben più avanti dell'immaginabile.

Una volta finito di parlare, i tre Mephit usarono i loro poteri per invocare tra le spire di Fuoco, le lingue Acquatiche e le sabbie Rocciose, un'immagine in trasparenza.
Tale immagine ritraeva in grande un volto. Un uomo intorno ai 35-40 anni umani, dai profondi occhi blu e l'espressione non particolarmente rassicurante.
Nel vedere quell'immagine, probabilmente Callisto avrebbe sentito uno stranissimo fremito al cuore, pur non comprendendo di cosa si trattasse esattamente.
Quell'immagine infine si mosse, spostandosi ed andando a finire dietro al corpo della bionda Veterinaria, così da far tornare ben visibili le figure delle tre Creature.
In qualsiasi momento ella, voltandosi, avrebbe potuto riguardare quel viso, così da memorizzarlo meglio per il futuro.



Il Mana sa che tu possiedi il dono per contrastarlo efficacemente e sei l'unica a poterlo fare.

Lui non prova paura. Accresce la sua energia di giorno in giorno così da combattere e sottomettere anche i suoi più acerrimi nemici: i Druidi.

Non resterà altro se non una scia di morte, nel caso in cui rifiutassi di collaborare ed aiutare l'Equilibrio.

Sicuramente delle parole poco pesanti e per nulla pressanti.

Esiste una persona che può prevedere i luoghi dove egli comparirà in giro per il Mondo Magico.

Questa donna, pur essendo defunta, vive ancora attraverso la coscienza e lo Spirito di un'altra che ha ottenuto le stesse sembianze di quella precedente.

Trova costei e interrogala. Pregala di aiutarti.

Ancora una volta, i Mephit unirono i loro poteri per evocare un'altra immagine che si palesò davanti a Callisto, grande e ben visibile.
La donna raffigurata era sempre sulla trentina. Mai vista e mai conosciuta dalla Dyther fino ad allora.
Come fu per l'apparizione precedente, il volto della misteriosa veggente andò ad affiancare quello dell'uomo, restando sospeso.
Stessa grandezza, uno vicino all'altro.
Poi le voci dei tre umanoidi elementali richiamarono l'attenzione della bionda.



Avrai a disposizione le prossime cinque settimane per assimilare tutto ciò e prepararti al tuo destino.

Dopo di che, il Nostro Divino Creatore vuole farti sapere che potrai incontrare questa persona in un negozio di articoli per la Divinazione presso Diagon Alley.

Facendoti sfiorare la pelle, ella potrà riuscire con grandi sforzi a fornirti le risposte che cerchi.

[Callisto]

Il sacro Mana vuole... parlare con me?

Non esattamente.

Saremo noi ad essere il suo tramite e a consegnarti il suo messaggio.

Non avere paura e fai pure dei passi avanti.

Ad essere onesti non era così entusiasta all'idea di ricevere un messaggio dal Mana: l'ultima volta che era accaduta una cosa simile, infatti, la sua storia con Shuyun si era conclusa in malo modo, la sua presenza era stata rivelata a tutti i Gildati e i Druidi presenti per lo scontro tra le due fazioni, e le era stato pure dato il compito di essere l'unica persona in grado di contrastare una minaccia sconosciuta ma temibile per l'intero mondo magico... con quei presupposti, quanto la si poteva biasimare se non fosse proprio convinta di ascoltare ciò che il Mana volesse dirle?

D'accordo, io... sono pronta ad ascoltarlo.

Colui che ha viaggiato contro le leggi del Tempo e dello Spazio nel trascorrere dei secoli, si è destato già da un po'.

La sua fame di potere e sete di sangue non terminerà solo con la conquista di un solo Mondo, ma proseguirà oltre, verso tutti gli altri.

Non Maghi, Creature Magiche, chiunque dovrà sottomettersi a lui per non perire, in quanto la sua forza andrà ben più avanti dell'immaginabile.

Ed il Mana era davvero convinto che lei, da sola, potesse fermare una persona dal potere tanto devastante? Come poteva Callisto, nonostante la propria particolarità, contrastare un uomo che sembrasse in grado di mettere in ginocchio chiunque avesse di fronte? Non ne era convinta, affatto, non lo era prima e lo era ancor meno adesso: in silenzio, con un peso enorme sul cuore, la Dyther osservò l'immagine che i Mephit crearono, un'immagine maschile che le provocò uno strano, inaspettato brivido; deglutì sonoramente, portandosi in modo automatico una mano sul cuore per calmarne i battiti. Corrugò la fronte, sospirò e si costrinse a non fissare più quel volto così affascinante, così magnetico, un volto che di sicuro non si sarebbe mai più tolta dalla mente.

Il Mana sa che tu possiedi il dono per contrastarlo efficacemente e sei l'unica a poterlo fare.

Lui non prova paura. Accresce la sua energia di giorno in giorno così da combattere e sottomettere anche i suoi più acerrimi nemici: i Druidi.

Non resterà altro se non una scia di morte, nel caso in cui rifiutassi di collaborare ed aiutare l'Equilibrio.

... nessuna pressione, insomma...

Esiste una persona che può prevedere i luoghi dove egli comparirà in giro per il Mondo Magico.

Questa donna, pur essendo defunta, vive ancora attraverso la coscienza e lo Spirito di un'altra che ha ottenuto le stesse sembianze di quella precedente.

Trova costei e interrogala. Pregala di aiutarti.

Un altro volto riempì il suo campo visivo, quello di una donna dall'espressione gentile: non conosceva il suo nome, non l'aveva mai vista, ma se era davvero l'unica in grado di farla entrare in contatto con quell'uomo, con quella minaccia per l'umanità... allora avrebbe dovuto raggiungerla quanto prima, e domandarle aiuto.

Avrai a disposizione le prossime cinque settimane per assimilare tutto ciò e prepararti al tuo destino.

Dopo di che, il Nostro Divino Creatore vuole farti sapere che potrai incontrare questa persona in un negozio di articoli per la Divinazione presso Diagon Alley.

Facendoti sfiorare la pelle, ella potrà riuscire con grandi sforzi a fornirti le risposte che cerchi.

... perché il Mana pensa che possa farcela?
Insomma, naturalmente farò tutto ciò che è in mio potere per fermare quell'uomo, ma... come posso io risultare una minaccia per i suoi piani?

Spoiler:

PnG Staff

[PnG Staff]

Avrai a disposizione le prossime cinque settimane per assimilare tutto ciò e prepararti al tuo destino.

Dopo di che, il Nostro Divino Creatore vuole farti sapere che potrai incontrare questa persona in un negozio di articoli per la Divinazione presso Diagon Alley.

Facendoti sfiorare la pelle, ella potrà riuscire con grandi sforzi a fornirti le risposte che cerchi.

... perché il Mana pensa che possa farcela?
Insomma, naturalmente farò tutto ciò che è in mio potere per fermare quell'uomo, ma... come posso io risultare una minaccia per i suoi piani?

Il Mana non confida nel tuo risultare una minaccia, bensì una sorpresa...

Quello che accadrà al vostro incontro è di per sé motivo di speranza...

Nelle tue fattezze è la chiave per la difesa di questo mondo...

Criptiche, quelle Creature Magiche, ma d'altronde non sapevano nemmeno loro esattamente cosa rispondere.
Ogni parola che usciva dalle loro bocche proveniva dalla volontà e dal messaggio del Mana, che purtroppo non poteva essere più chiaro di così.
Evidentemente temeva che se Callisto avesse saputo di più, destino o futuro avrebbero potuto subire conseguenze o cambiamenti.
La chiave di tutto stava nell'incontro tra la bionda e lo Stregone Na'eh, anche se momentaneamente la Dyther non ne conosceva le ragioni.
Intanto, le immagini dietro di lei scomparvero e con esse, anche le tre figure presero a divenire sempre più sbiadite.

Non vivere nella paura.

Abbi fede e coraggio.

Se il Mana ti ha scelta, il Mana ti proteggerà.

Facile parlare quando non si doveva affrontare ciò che invece presto avrebbe dovuto affrontare lei, ma quegli Elementi erano nel suo Spirito.
Vivevano a stretto contatto con la sua anima e per questo non le avrebbero mai suggerito di farsi prendere dal panico oppure di non reagire.
Se non altro, Callisto aveva avuto la sicurezza che la Divinità avrebbe vegliato su di lei, anche se non su chi le fosse vicino, non completamente almeno.
Il suo compito sarebbe iniziato entro un mese a partire da allora e per tutto quel tempo avrebbe dovuto acquisire quanta più fermezza e sicurezza.
Uno ad uno, i Mephit scomparvero e davanti agli occhi della bionda veterinaria apparve una porta fatta di vetro, che si aprì piano piano.



Non appena ella la attraversò, fu investita da una luce bianca purissima e avvolgente, non calda ma comunque tiepida, piacevole, intensa.
In quel preciso istante, gli occhi azzurri si aprirono piano, non di scatto come in un incubo, bensì come dopo un piacevole sogno.
Se ne stava nella propria camera da letto, ancora sudata per il caldo certo, ma senza alcun danno, tra vasche straripanti o alberi nel salotto.
Il silenzio non era più assordante, il vento che entrava dalla finestra fu un intervallo meraviglioso con quell'alta temperatura estiva.
Da quel momento in poi doveva solo pensare a far trascorrere i giorni... E a credere fermamente in se stessa e nella propria missione.

FINE

[PnG Staff]

"Cat&Fox Recording Studio"
Londra Magica - Inghilterra
25 Agosto 2113
Ore 09:15

La smettiamo di battere ritmicamente quel piedino?
Sei consapevole che ti stai agitando per nulla?
Rilassati Min Woo... È quasi una chiacchierata pro forma!



Seduti nella saletta d'aspetto della Cat&Fox sede Inglese, la diva coreana ed il suo Vocal Coach da ormai più di tre anni aspettavano di essere chiamati da Calvin ed Evan.
Erano giunti un po' prima del previsto, il colloquio sarebbe stato alle 09:30, ma meglio essere più che puntuali per fare una bella figura.
Il solito problema della ragazza però, era che quando si trovava nell'ambiente tipicamente occidentale, la sua normale sicurezza andava a farsi benedire.

Non mi piace per nulla Londra, sarebbe decisamente meglio finire nella sede texana!
Peccato non ce ne sia anche una a Roma, ti avrei fatto da guida turistica!
E magari saremmo pure passati a trovare mia madre... A proposito, ti saluta tanto e ti ringrazio del regalo di compleanno!

Al contrario della star, il Vocal Coach stava ben più che tranquillo e a suo agio.
Non solo per la parentela occidentale e la conoscenza di quella zona del mondo, ma anche perché sapeva perfettamente che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi.
Sarebbe stato un dialogo molto semplice, veloce, pulito e pratico, con relativi accordi, la firma di un contratto e compagnia bella.

Signorina.
Signore.
Evan Chambers e Calvin Owens vi attendono, ultima porta in fondo al corridoio.

Grazie cara!

Si mise in piedi svelto e carico di energia, il Vocal Coach dall'atteggiamento di certo molto esuberante e allegro.
Una piccola sistemata ai capelli davanti ad uno specchio e via verso la stanza prestabilita.
Ovviamente lasciò che andasse avanti la cantante, per puro e semplice rispetto.

TOC TOC TOC

Avanti!

Il Vocal Coach aprì la porta alla ragazza, facendola quindi entrare ed affacciarsi alla stanza dei due Manager della Cat&Fox.
Evan e Calvin si alzarono subito in piedi, con dei sorrisi affabili e gentilissimi.
A dire il vero pure loro erano abbastanza ansiosi di conoscerla e mettercisi d'accordo, vista la cassa di risonanza avuta in oriente dall'artista.

Owens, Calvin Owens!

Evan Chambers, molto piacere!

Itsuki Amakura, sono il Vocal Coach.

Oh beh, non c'era bisogno di...

Io accompagno Min Woo dappertutto!
Giusto?

A quel punto, se la ragazza avesse annuito convinta, né l'uno né l'altro Manager avrebbero osato mandarlo via, invitando a sedere entrambi.
Pur sembrando quasi alla pari con la ragazzina, il Vocal Coach si comportava sempre in modo molto educato, aspettando per esempio che fosse prima lei a sedersi, scostandole la sedia.
Poi naturalmente fece anche lui lo stesso, incrociando le braccia al petto manco fosse una posa da BodyGuard.

... Ok, dunque...

Siamo davvero felici di averla qui, signorina Sang!

No no, la pronuncia è come la marca coreana babbana di elettronica, non all'inglese!

Ah, quindi proprio Sung?

Esatto esatto!
Sung!
Min Woo Sung!

Ripeté tutto il nome e cognome così che i due ragazzi potessero memorizzarla adeguatamente.

Bene signorina Sung, allora, Mister Kusanagi vorrebbe introdurla nel mercato internazionale.
Io e Calvin saremmo seriamente felici di poterlo accontentare e aiutarla nel farsi sentire oltre il Sol Levante.
Ha già preparato dei brani in lingua inglese oppure ne sta già preparando? Che metodo artistico segue?

[Min Woo]

∞ "Cat&Fox Recording Studio" • Londra Magica | Inghilterra • 2113, August 25th • h 9:16 ∞

Tap tap tap...

La smettiamo di battere ritmicamente quel piedino?



Sei consapevole che ti stai agitando per nulla?
Rilassati Min Woo... È quasi una chiacchierata pro forma!

Non mi sono mai confrontata col mercato occidentale, sarà una bella sfida... è normale essere tesi.
Voglio fare bene, lo sai. E poi odio aspettare.

La mancanza di pazienza, per quanto fosse brava nel nasconderlo, era uno dei difetti più spiccati della cantante, che mal sopportava le attese, anche quelle più brevi, specie quando si trovava in stato di leggera tensione; chiuse gli occhi, concentrandosi sulla propria respirazione e tentando di dimenticare qualunque cosa oltre al suono del proprio respiro... tranne la voce di Ima, quella non sarebbe riuscita ad escluderla dalle proprie orecchie nemmeno se se le fosse perforate.

Non mi piace per nulla Londra, sarebbe decisamente meglio finire nella sede texana!

Credo saremmo nella posizione di poterlo richiedere.
Le condizioni della mia collaborazione con la "Cat&Fox" sono ancora da stabilire ufficialmente.

Peccato non ce ne sia anche una a Roma, ti avrei fatto da guida turistica!
E magari saremmo pure passati a trovare mia madre... A proposito, ti saluta tanto e ti ringrazia del regalo di compleanno!

Saresti stato fin troppo distratto nel lavorare in Italia...

Lo punzecchiò la Sung con un velato sorriso furbetto e bonario; quella conversazione si svolse, naturalmente, in coreano, un po' perché così nessuno si sarebbe potuto fare gli affari loro ed un po' perché era un'abitudine per lei parlare nella propria lingua madre; certo era che, da quel momento in poi, avrebbe dovuto far ricorso all'inglese, idioma che fortunatamente conosceva ad un livello eccelso.

Signorina.
Signore.
Evan Chambers e Calvin Owens vi attendono, ultima porta in fondo al corridoio.

Grazie cara!

Come il Vocal Coach, anche Min Woo si alzò in piedi, sistemandosi il vestito e ravviandosi i capelli; fece un lungo respiro, chiuse gli occhi per un istante e poi prese passo per prima verso l'ufficio dei due Managers, precedendo Itsuki ma lasciando che fosse lui, come d'abitudine, ad aprirle la porta.

TOC TOC TOC

Avanti!

La ragazza che varcò la soglia della stanza sarebbe parsa ai due come un piccolo angelo dalla pelle diafana, i capelli lunghi e scuri ed un portamento che trasudava eleganza ad ogni poro; la schiena ben dritta, il sorriso velato sulle labbra, tutto faceva pensare ad una bambola senza alcuna imperfezione visibile... ed era quell'immagine che il pubblico asiatico amava e seguiva.
In Corea soprattutto -avendo mosso lì i primi passi musicali- le bambine imitavano il look della Sung il più possibile, lasciandosi crescere i capelli, e cercando di vestire esattamente come la cantante: se fosse riuscita ad influenzare il mercato occidentale anche solo un decimo di quanto fatto in Asia, allora si sarebbe ritenuta più che soddisfatta.

Owens, Calvin Owens!

Evan Chambers, molto piacere!

Itsuki Amakura, sono il Vocal Coach.

Oh beh, non c'era bisogno di...

Io accompagno Min Woo dappertutto!
Giusto?

Annuì con decisione, la cantante, prima di fare un passo avanti e muovere la testa verso il basso in un cenno del capo accennato, senza stringere loro la mano, come d'altronde era usanza fare in Corea verso uomini occidentali per di più sconosciuti.

Min Woo Sung, è un piacere conoscervi.
Vi ringrazio per il tempo che avete deciso di concedermi.

Con tutto che fosse lei la star, la cantante si presentò con umiltà e rispetto, nonché quella tipica riservatezza formale -a tratti apparentemente rigida- tipica di un'educazione orientale mitigata, però, da un lavoro che le permetteva di discostarsi da un mondo fatto solo di fastidiose regole d'etichetta.
Attese che Ima le scostasse la sedia e si sedette, posandosi le mani in grembo e spostando alternativamente gli occhi da uno all'altro, con aria gentile e pacata.

... Ok, dunque...

Siamo davvero felici di averla qui, signorina Sang!

No no, la pronuncia è come la marca coreana babbana di elettronica, non all'inglese!

Ah, quindi proprio Sung?

Esatto esatto!
Sung!
Min Woo Sung!

Nessuno sapeva essere protettivo nei suoi confronti quanto l'Amakura: egli era per lei il Vocal Coach, l'amico, il fratello, il confidente, il punto di riferimento e tutto ciò che lo rendesse una figura indispensabile per Min Woo, a cui non avrebbe rinunciato per nulla al mondo.

Bene signorina Sung, allora, Mister Kusanagi vorrebbe introdurla nel mercato internazionale.
Io e Calvin saremmo seriamente felici di poterlo accontentare e aiutarla nel farsi sentire oltre il Sol Levante.

Confido in una collaborazione da entrambe le parti, nonché nella vostra preparazione professionale.

Disse lei, dimostrando di padroneggiare l'inglese in modo quasi perfetto, con qualche sbavatura nella pronuncia assolutamente comprensibile.

Ha già preparato dei brani in lingua inglese oppure ne sta già preparando? Che metodo artistico segue?

... molti dei miei brani sono già in lingua inglese.

Rispose lei, presa leggermente in contropiede dal fatto che i due Managers non lo sapessero: forse, però, il Presidente Kusanagi li aveva avvisati con poco anticipo riguardo il suo arrivo, e questo aveva impedito loro di informarsi adeguatamente.

Solitamente, inoltre, ogni mio album contiene almeno due tracce bonus nelle quali canto il primo singolo uscito in due lingue, per lo più inglese e giapponese.
Prima dell'uscita dell'album rilasciamo solitamente due singoli, a distanza di un mese l'uno dall'altro.
I miei generi sono principalmente il k-pop, il rhythm and blues ed il dance pop.

Rispose con educazione, in modo piuttosto formale a causa del nervosismo che non l'aveva abbandonata, cercando di captare dagli sguardi dei Managers cosa loro stessero pensando; dopodiché, comunque, si volse verso il proprio Vocal Coach, come ad invitarlo ad aggiungere qualcosa qualora l'avesse voluto.

Spoiler:

PnG Staff

[PnG Staff]

Bene signorina Sung, allora, Mister Kusanagi vorrebbe introdurla nel mercato internazionale.
Io e Calvin saremmo seriamente felici di poterlo accontentare e aiutarla nel farsi sentire oltre il Sol Levante.

Confido in una collaborazione da entrambe le parti, nonché nella vostra preparazione professionale.

Wow, che pronuncia magnifica!
Complimenti signorina!
Anche per il vestito, le dona da m-...

COFF COFF.

Calvin, che stava quasi per cominciare una delle sue solite uscite prolisse di congratulazioni sullo stile e la moda, venne richiamato prontamente dell'amico.
Quella era una sede professionale e spesso anche Kaylee lo aveva messo in guardia dal non lasciarsi prendere da certe manie come nulla fosse.
Ne andava del buon nome della Casa Discografica, nonché del riconoscimento come persone affidabili e lavoratrici da parte di Min Woo verso i due Manager.

Ci sa davvero fare con il look, la mia super coreana!
Classificata terza nei "Best Dress" ai Music Awards di Taipei dalla rivista "Vogue China" l'anno scorso.
Altra cosa importante in proposito: non gradisce che gli venga imposto il vestiario. Per i concerti se ne occupa da sola.

O-ok... Ehm... Dicevamo...
Ha già preparato dei brani in lingua inglese oppure ne sta già preparando?
Che metodo artistico segue?

... molti dei miei brani sono già in lingua inglese.

Oh... Beh è fantastico! Giusto Evan?

Ehm, sì, naturalmente...
Ci deve scusare ma la notizia è arrivata abbastanza all'improvviso.
Non siamo riusciti a documentarci sullo storico discografico come avremmo dovuto!

Solitamente, inoltre, ogni mio album contiene almeno due tracce bonus nelle quali canto il primo singolo uscito in due lingue, per lo più inglese e giapponese.
Prima dell'uscita dell'album rilasciamo solitamente due singoli, a distanza di un mese l'uno dall'altro.
I miei generi sono principalmente il k-pop, il rhythm and blues ed il dance pop.

Ci mancavano all'appello questi generi!
Con lei completeremmo la nostra rosa di musica pop!
Tra Min Woo, Ariel e Nimue, siamo a Ippogrifo!

Eheheh, sì, d'accordo, ma non sta bene sussurrare.

Calvin, colto alla sprovvista e nel pieno imbarazzo, fece una mezza risata di circostanza verso l'artista, avanzandole poi la ciotola di vetro con i cioccolatini.

Oh io sì, grazie!

Itsuki ne prese ben cinque, di cinque differenti gusti diversi, iniziando a scartare e mangiare, mentre ascoltava il proseguo del colloquio.

Comunque come struttura di riferimento va più che bene.
Ci ha comunicato il Presidente Kusanagi che lei attualmente segue una politica di retribuzione alla maniera orientale, quindi uno stipendio fisso.
Tengo ad informarla che qui invece il metodo di pagamento cambia e si modifica in base alla percentuale di vendite.
Il Presidente ci ha dato disposizioni affinché lei possa partire già con una percentuale più alta rispetto ai nuovi acquisti della Casa Discografica.
Le spetterebbe quindi l'1,3% a dispetto del solito iniziale 0,6%.

Più del doppio, insomma, ma era anche ovvio, essendo lei già piuttosto famosa e conosciuta in una buona parte della zona mondiale magica.

Ipotizziamo quindi che il suo Vocal Coach resterà mister Amakura, vero?

Oh Per la Trama...

Evan imprecò mentalmente, immaginando benissimo il motivo di quella domanda e giudicandola ben poco disinteressata.

Fantastico!
In questo modo sarà affiancata da subito da una persona di fiducia!
Potrà comunque contare sul consiglio e l'opinione di tutti gli altri Vocal Coach a disposizione della struttura, ovviamente!

Se non altro ha detto qualcosa di sensato...

Ah, giusto!
Ecco a voi...
... Questo è quello che dovrebbe trovare Min Woo per la pausa pranzo.

Il giovane uomo estrasse dalla tasca interna della giacca un foglio di pergamena, fornendolo poi ai due Manager che si misero a leggere abbastanza curiosi.

... Bibimbap?

Sì, esatto!
Diciamo una sorta di riso con verdure e carne bovina!
Principalmente funghi e zucchine.

... Bene...
... Poi vediamo...
... Samgyetang?

Ehi, grande!
Sentito che buona pronuncia?
Comunque sì, è una zuppa di pollo e ginseng.

Sembra buono!

Lo è! Poi è nutriente e dietetico!

Ma va'?!

Mister Owens la prego si contenga...
... Per finire... Juk?
Leggo bene?

Yeah!
In realtà è molto assimilabile al porridge!
Quindi niente di troppo strano.

Quindi la signorina dovrebbe trovare queste cose ad ogni pranzo?

No no, sono tre pietanze, quindi tre pasti.
Gli altri due cercherà di avvicinarsi alla cucina della cultura occidentale.
È una sua scelta, però preferisce mantenere un po' le radici con la propria terra.

Sia Evan che Calvin si guardarono un attimo a vicenda, chiedendosi come avrebbero fatto a risolvere il problema.
Poi però il secondo si ricordò che fortunatamente sia Ariel lì in Inghilterra, che Nimue in Texas, ogni tanto capitavano in dei ristoranti coreani della zona.
Avrebbe nel caso chiesto a loro l'indirizzo per andare a mettersi d'accordo, così da accontentare la diva.

Miss Sung, qual è la sua idea e considerazione in merito ai duetti e alle collaborazioni artistiche miste?
Le spiego, ogni tanto succede qui da noi che gli artisti si diano da fare mettendosi d'accordo sul creare dei pezzi assieme.
A volte succede per semplice buon augurio alla carriera, altre volte per puro desiderio e spirito di collaborazione.

[Min Woo]

Confido in una collaborazione da entrambe le parti, nonché nella vostra preparazione professionale.

Wow, che pronuncia magnifica!
Complimenti signorina!

Studio la lingua inglese da quando sono piccola, mi fa piacere che la mia pronuncia sia più che accettabile.

Nessuno si sarebbe lamentato se non avesse avuto una pronuncia inglese corretta, in Asia, ma adesso si trovava in Occidente ed era certa che il pubblico ci avrebbe fatto molto, molto più caso.

Anche per il vestito, le dona da m-...

COFF COFF.

Ci sa davvero fare con il look, la mia super coreana!

Solo Itsuki, solo lui nell'intero universo, avrebbe ma potuto chiamarla "super coreana" con quella spontanea e genuina confidenza, e ricevere da Min Woo un sorriso affettuoso in cambio.

Classificata terza nei "Best Dress" ai Music Awards di Taipei dalla rivista "Vogue China" l'anno scorso.
Altra cosa importante in proposito: non gradisce che gli venga imposto il vestiario. Per i concerti se ne occupa da sola.

Si era sempre occupata da sola del proprio look, fin dalle prime apparizioni pubbliche, trovando giusto poter decidere del proprio aspetto nel momento in cui era lei, in prima persona, a presentarsi ai fans e a chi voleva ascoltarla in generale: inoltre era certa che il costumista di turno avrebbe puntato ad un look ad effetto, probabilmente senza tenere conto della sua personalità, ed era qualcosa che la Sung non avrebbe potuto accettare.

O-ok... Ehm... Dicevamo...
Ha già preparato dei brani in lingua inglese oppure ne sta già preparando?
Che metodo artistico segue?

... molti dei miei brani sono già in lingua inglese.

Oh... Beh è fantastico! Giusto Evan?

Ehm, sì, naturalmente...
Ci deve scusare ma la notizia è arrivata abbastanza all'improvviso.
Non siamo riusciti a documentarci sullo storico discografico come avremmo dovuto!

Di seguito spiegò loro come fosse abituata a lavorare in Corea, illustrando i propri generi e notando un entusiasmo a stento contenuto tra i due managers, che si misero a bisbigliare di fronte a loro in modo, dal suo punto di vista, poco educato: li scusò, ad ogni modo, perché le sembravano giovani e sinceramente felici di lavorare insieme a lei.

Comunque come struttura di riferimento va più che bene.
Ci ha comunicato il Presidente Kusanagi che lei attualmente segue una politica di retribuzione alla maniera orientale, quindi uno stipendio fisso.

Esattamente.

Confermò lei, rifiutando con un sorriso garbato i cioccolatini offerti dall'Owens.

Tengo ad informarla che qui invece il metodo di pagamento cambia e si modifica in base alla percentuale di vendite.
Il Presidente ci ha dato disposizioni affinché lei possa partire già con una percentuale più alta rispetto ai nuovi acquisti della Casa Discografica.
Le spetterebbe quindi l'1,3% a dispetto del solito iniziale 0,6%.

Molto bene.

Rispose lei, dopo aver dato un'occhiata al Vocal Coach -che di numeri e percentuali capiva molto più della cantante- ed aver notato che anche per lui fosse tutto a posto: oltretutto aveva guadagnato e messo da parte un bel po' di soldi del fatturato globale in Asia, quindi non si poteva proprio lamentare.

Ipotizziamo quindi che il suo Vocal Coach resterà mister Amakura, vero?

Naturalmente.
Non potrei volere nessun altro accanto a me.

Fantastico!
In questo modo sarà affiancata da subito da una persona di fiducia!
Potrà comunque contare sul consiglio e l'opinione di tutti gli altri Vocal Coach a disposizione della struttura, ovviamente!

Ah, giusto!
Ecco a voi...
... Questo è quello che dovrebbe trovare Min Woo per la pausa pranzo.

Da lì seguì una spiegazione dei piatti preferiti dalla coreana, tipici del suo paese, coi quali desiderava pranzare ogni giorno, a rotazione: avrebbe assaggiato anche la cucina occidentale, ovviamente, ma ci teneva a mantenere un forte legame con la sua terra, coi profumi e i sapori con cui era cresciuta e che l'Amakura spiegò in modo impeccabile... era proprio un gran chiacchierone!

Miss Sung, qual è la sua idea e considerazione in merito ai duetti e alle collaborazioni artistiche miste?
Le spiego, ogni tanto succede qui da noi che gli artisti si diano da fare mettendosi d'accordo sul creare dei pezzi assieme.
A volte succede per semplice buon augurio alla carriera, altre volte per puro desiderio e spirito di collaborazione.

Non mi è capitato spesso, ma ho già collaborato con altri artisti in passato.
Se vi è una base sufficiente per creare una canzone originale ed autentica -che coniugasse cioè gli stili dei due cantanti- sarei ben disposta alla collaborazione.

Inoltre duettare con artisti occidentali avrebbe sicuramente dato a Min Woo più visibilità ed un maggior numero di followers, quindi sarebbe stato stupido dire di no a prescindere: era un'artista affermata ma non capricciosa, questo era evidente... ma ciò non voleva dire che non avesse specifiche richieste da fare.

Vorrei richiedere una cosa però, su cui non sono disposta a trattare... la filiale texana.
Questo clima inglese non è adatto alla mia persona, alla mia musica: voglio poter lavorare in America.

E quando avanzava delle richieste era praticamente impossibile che facesse poi un passo indietro e si accontentasse di un "no" come risposta.

Spoiler:

PnG Staff

[PnG Staff]

Miss Sung, qual è la sua idea e considerazione in merito ai duetti e alle collaborazioni artistiche miste?
Le spiego, ogni tanto succede qui da noi che gli artisti si diano da fare mettendosi d'accordo sul creare dei pezzi assieme.
A volte succede per semplice buon augurio alla carriera, altre volte per puro desiderio e spirito di collaborazione.

Non mi è capitato spesso, ma ho già collaborato con altri artisti in passato.
Se vi è una base sufficiente per creare una canzone originale ed autentica sarei ben disposta alla collaborazione.

Questa è un'ottima notizia!
Sono certo che si troverà benissimo con le altre artiste della Cat&Fox.
Cantanti valide, capaci e soprattutto amichevoli!

Non che servisse fare pubblicità ad Ariel o Nimue, ma a Calvin riusciva abbastanza spontaneo, pur facendo rimanere la colombiana al primo posto.
Per lui ed Evan lei era stata un po' il trampolino di lancio della Casa Discografica. Da lei era iniziato tutto il percorso e le dovevano moltissimo, sia professionalmente che umanamente.
Se non altro la Allen non metteva mai in discussione quel podio da secondo posto, accettando che Ariel fosse sempre e comunque la preferita tra tutti gli artisti della società.

Vorrei richiedere una cosa però, su cui non sono disposta a trattare... la filiale texana.

La filiale texana... Cioè intende di voler andare in Texas a lavorare con noi?

Non appena Min Woo fece cenno di assenso col capo, entrambi sbiancarono (e dire che per Calvin fosse quasi impossibile!).

E-e... C-come mai... Se fosse possibile saperlo?

Questo clima inglese non è adatto alla mia persona, alla mia musica: voglio poter lavorare in America.

Itsuki le lanciò un'occhiata di intesa e ringraziamento non indifferenti, facendole anche un piccolo occhiolino.
Non si alzò per abbracciarla e farle fare qualche giravolta per via della sede di dialogo, ma ci avrebbe pensato successivamente.
Evan deglutì silenzioso e sospirò. Avevano già preso diversi accordi, ritenendo la sede americana solo come "ruota di scorta".
Consideravano Kaylee probabilmente molto più brava di loro sotto moltissimi aspetti, ma era più che ovvio che Min Woo non avrebbe mai accettato di stare lontano da loro.
Erano i Manager effettivi, doveva/poteva/voleva parlare con loro o almeno uno di loro in qualsiasi momento e per qualsiasi problema o idea, senza dover aspettare i fusi orari.

A questo non avevamo pensato, sono sincero.
Vede, al momento nella sede del Texas non ci siamo noi, bensì un Vice General Manager, che però non può prendere decisioni per conto proprio.
Qualora lei venisse spostata lì, anche noi dovremmo spostare la nostra area di lavoro.

E quindi?
Min Woo è un pezzo molto importante per questa scacchiera e credo possa pretendere una cosa simile.
Se la sua arte ne risentisse per il luogo dove si trova, ne subireste le conseguenze anche voi e la Casa stessa.

Già, ma chi glielo dice a Kelly che ci dovremmo spostare in America?!

Sì sì, questo è ovvio!
Infatti sarà soltanto importante prendere le dovute decisioni con calma e attenzione!
... Miss Sung, a lei andrebbe bene se ci fosse anche solo uno di noi due nella sede texana, giusto?

Su quella domanda si posava un po' tutta l'intera ipotesi organizzativa di Calvin, perché se la Sung avesse voluto tutti e due, allora sarebbero stati guai seri.

Certo.
Comprendo bene che vi dovreste dividere tra le due sedi, lo troverei più che comprensibile.

Calvin espirò, come se improvvisamente si sentisse tanto, troppo più leggero, sotto lo sguardo perplesso di Evan che aveva capito molto poco del suo ragionamento.
Ok, potevano dividersi, ma non si erano mai divisi e l'Owens pensava di iniziare da quel momento in poi? La loro unione era la forza della Cat&Fox.
Purtroppo però fare domande specifiche in quel momento non era possibile, altrimenti addio professionalità.

Per il momento procediamo semplicemente alla firma del contratto.
Posso assicurarle che sarà inviata alla sede americana, questo è certo.
Ci riserveremo di darle ulteriori informazioni e disposizioni con l'arrivo di Settembre.

Evan quindi fece scivolare il contratto con la penna davanti alla coreane, aspettando solo che mettesse la propria firma per sancire quell'accordo.

Perfetto...
Questo è quanto...
Ci sono altre precisazioni, domande, dubbi?

Chiese quasi subito, aspettando che ella parlasse e nel caso quindi rispondere velocemente, tanto poi avrebbero avuto un altro colloquio a Mondiali conclusi.
Dopo di che, senza indugiare ancora, entrambi i Manager si alzarono in piedi prima che lo facessero la cantante ed il suo Vocal Coach.
Quello era un altro importante passo per la Casa Discografica e Calvin non vedeva l'ora di correre da Ariel per raccontarle TUTTO.

Bene dunque, vi auguriamo un buon proseguo dell'Estate e la ringraziamo ancora per la fiducia concessaci.

Può fare visita presso la sede del Texas in ogni momento, troverà Kaylee Miller ad accoglierla e farle da guida, per così dire.

Itsuki strinse forte le mani ad entrambi e successivamente fu il turno per il saluto con la star, dopo di che sia lei che il Vocal Coach si allontanarono, uscendo dall'ufficio.

Uff...
Mi dici cosa ti è saltato in mente?

Evan, semmai dovesse essere necessario, vorrà dire che mi sposterò io in Texas e tu rimarrai qui.
Se questa punta di diamante desidera stare in America e tu non puoi andare considerando Kelly e il suo lavoro, significa che dovrò andare io.
Il problema è che ci faceva comodo seguire Ariel e Min Woo a stretto contatto ed insieme, ma così non sarà possibile.

... L'unica soluzione sarebbe spostare anche Ariel in Texas, facendo però venire qui in Inghilterra sia Nimue, sia altre due band, come minimo.

Che però ad ora vengono tutti seguiti da Kaylee che non solo non li lascerebbe andare, ma in più ormai conosce tutti i loro numeri e i loro impegni.

... Far venire qui anche Kaylee?

Ti faresti sul serio affiancare da lei?

Imparerei molto, come d'altronde anche tu impareresti molto dovendoti occupare da solo sia di Ariel che di Min Woo.
È una occasione per entrambi di crescere e migliorarci sul piano lavorativo, quindi non la troverei una cattiva idea.

... Tocca parlarne con Ariel e con Nimue...
... Domani parlerò con la prima, tanto le chiederò di accompagnarmi da qualche parte in serata.

Allora per quanto riguarda Nimue, me ne occuperò io una volta finita la questione Mondiali.
Non sarà semplice, a lei piaceva stare in Texas, però forse affacciarsi sul mercato Europeo potrebbe attirarla un po'.
Staremo a vedere!

Si diedero una pacca sulla spalla a vicenda in segno di amicizia e collaborazione, sapendo bene quanto pesasse loro separarsi e non essere più un team fisico.
Però i tempi proseguivano, gli affari anche e non era ammissibile mettere in conto i sentimentalismi e le scaramanzia con delle V.I.P. di quel calibro.
Stava per iniziare un nuovo futuro e la Cat& Fox ne avrebbe giovato ad ogni costo, anche quello di cambiare le carte in tavola.

FINE