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da Nimue » 17/05/2016, 22:31
Nimue, buongiorno!
Buongiorno! Ti ho portato questo, sperando che il caffè ti piaccia... io non posso cominciare la giornata senza berne una tazza!
Che pensiero gentile, grazie!
Si tolse gli occhiali da Sole. Non era carino tenerli addosso mentre si parlava con qualcun altro. La seconda cosa che fece, fu sorridere ad Ermes. Anche se la pecora-peluche non le stava prestando troppa attenzione. Probabilmente cercava Ceryx, chiuso nella borsa. E sì, avrebbe chiamato la creatura di Caroline Priscilla "pecora-peluche", nella sua mente. Le piaceva come suonava.
Dai entra, prima che Ermes si faccia scoprire da tutto il vicinato. Hai con te il tuo topino? Credo che lo stia cercando...
L'ho chiamato Ceryx.
Informò la O'Neill. Ad ogni modo, visto che lì poteva lasciarlo libero, lo liberò. Ed ovviamente furono subito grandi feste, tra le due creature. Come fossero amici. Probabilmente un po' lo erano. O magari parenti alla lontana. Beh, legati lo erano sicuro, e tanto bastava. Si tolse il cappotto e lo appese insieme alla borsa. Il vestiario era semplice, quasi essenziale. Pantaloni, stivali comodi, camicia di flanella aderente e gilet dal taglio maschile. Vagamente rock, quella mattina. Seguì Cappie, a quel punto, arrivando in cucina. E notando subito la presenza di un ragazzone biondo con la faccia sorridente.
Nimue lui è Vergil, il mio fidanzato. Vergil lei è Nimue, l'amica di cui ti avevo parlato.
È un vero piacere conoscerti finalmente! Cappie mi ha parlato molto di te.
Tranquilla, lui SA tutto, è un semi-gildato, quindi possiamo parlare in tutta libertà.
Piacere mio. Sei davvero...
Enorme? Possente? Armadio a tre ante? Simil Colosso babbano di Rodi?
... alto.
E non sarebbe nemmeno suonata strana come affermazione. In fondo, accanto a Vergil, anche la O'Neill sembrava minuscola. Ed era alta una decina di centimetri più della Allen... Aveva detto tutto.
Prendete pure posto, qui ci penso io. Ah Nimue, non sapendo che gusti avessi ho preparato un po' di tutto.
Grazie... Se l'avessi saputo ne avrei portati almeno due, di caffè...
Uno per lei, uno per lei. Ma non immaginava di trovarla in compagnia.
Colazione all'inglese, all'americana, dolce, salata... Iniziate pure, io finisco di cucinare le uova!
Avevo pensato che prima di andare sarebbe stato carino fare colazione insieme, anche perchè se hai bisogno di farmi delle domande per prepararti meglio almeno qui siamo ancora in territorio "neutrale".
Hai avuto un pensiero molto carino... e noto che ti piace lo zucchero.
E dire che lei spesso lo prendeva amaro perché aveva un sapore più forte! Comunque, già che c'era, prese posto. In fondo aveva bevuto solo del caffè, quella mattina. Del cibo non le avrebbe fatto male. Si servì un paio di pancake con sciroppo d'acero, dunque. E poi bacon, funghi, salsiccia. Mancavano solo le uova. E sì, per essere così piccola mangiava molto. Ma con accanto Cappie chissà, forse non sarebbe stato un gran problema.
Allora, cosa si prova ora che sei diventata una vera Ignis? Il Sagitta è stato gentile quando lo ha fatto o si è comportato come suo solito?
Encomio alle tue doti di investigatrice...
Scherzò bonariamente Nimue. Si versò una tazza di caffè prima di rispondere. No, il tè proprio non riusciva a berlo.
Si è comportato... gentilmente come suo solito. Ma va bene così, era esattamente ciò che mi aspettavo e che volevo. E poi mi ha anche offerto la cena, che avrei potuto chiedere di più?
Sorrise tra sé, divertita. Povero Sagitta, che gatta da pelare si era preso, gildandola...
Verrai con noi in Gilda?
Domandò poi a Vergil. In fondo, se era come loro, era anche lecito chiederlo. Nessuno le aveva detto se i semi-Gildati avessero delle restrizioni particolari. Che ne sapeva lei?
Credi che ci sarà molta gente? Forse, essendo il weekend, molti non si faranno vivi...
Si vedeva tanto che fosse un po' nervosa al pensiero di incontrare troppe persone tutte insieme? Forse sì, forse no. Ma tanto era probabile che la O'Neill, vista la professione, l'avrebbe capito lo stesso.
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da Caroline Priscilla » 20/05/2016, 16:14
Nimue non doveva temere di risultare troppo ghiotta: Cappie le faceva tranquillamente concorrenza, riempiendosi il piatto di funghi, bacon, salsiccia, uova -quelle che Vergil aveva appena finito di cucinare- accompagnando il tutto con due brioches ripiene di marmellata e crema, una spremuta d'arancia e il caffè che le aveva portato la Allen, zuccherato in quantità industriale. Di contro, il Cartwright si astenne dal toccare tutto il ben della Trama che c'era sul tavolo, limitandosi al suo solito bicchiere di uova crude intere -tre per la precisione- e un bicchiere di succo d'arancia anche per lui.
Allora, cosa si prova ora che sei diventata una vera Ignis? Il Sagitta è stato gentile quando lo ha fatto o si è comportato come suo solito?
Encomio alle tue doti di investigatrice...
Grazie, grazie, modestamente me la cavo...
Ci scherzò su anche lei, mentre Ermes e Ceryx -finalmente conosceva il nome del topino di Nimue- giocavano a rincorrersi per tutta la cucina salotto, facendo sorridere la O'Neill che allungò ad entrambi un paio di pile, dato che i due animali -proprio come simili di razza- ne andavano matti.
Si è comportato... gentilmente come suo solito. Ma va bene così, era esattamente ciò che mi aspettavo e che volevo. E poi mi ha anche offerto la cena, che avrei potuto chiedere di più?
Credo nulla, altrimenti avresti rischiato di farti sbattere fuori a calci! Ne conosco di persone burbere come lui...- forse burbero non era il termine pià adatto, ma era così che Cappie vedeva il suo Sagitta, un animo oscuro ma che racchiudeva sempre un fondo di luce -... E si comportano tutti nelllo stesso identico modo: ti dicono a parole che sei loro di peso, ma alla fine ti aiutano sempre.
Ne parlava con molta allegria l'irlandese, mentre si rimpinzava come se non mangiasse da giorni. Che fosse in versione "autentica", "perfetta" o "estrema", quel suo lato di sè non cambiava in nessuna delle tre, anzi rimaneva una costante fissa e ben precisa da individuare, specialmente per chi conosceva la O'Neill da tantissimo tempo.
Verrai con noi in Gilda?
Si voltò a fissare il proprio fidanzato, lanciandogli uno sguardo un po' rammaricato, mentre il ragazzo scuoteva il capo, negando quindi in modo assoluto quella possibilità.
Purtroppo no. I semi-gildati non possono entrare in Gilda...
Non sono dei Gildati veri, non si assumono le stesse responsabilità quindi hanno meno oneri ma anche meno vantaggi. Ma anche se avesse potuto farlo, lui un è un semi-gildato Terran, quindi a prescindere non sarebbe potuto venire con noi.
Spiegò velocemente, tirando Vergil per la maglietta e costringendolo ad abbassarsi, così che lei potesse dargli un bacio a fior di labbra.
Ma lui resta sempre e comunque il mio eroe...
Il motivo? Perchè per diventare un semi-gildato aveva salvato la vita di Raiden Lambert, dunque si era comportato da eroe quale era sempre stato nella mente dell'irlandese.
Credi che ci sarà molta gente? Forse, essendo il weekend, molti non si faranno vivi...
In realtà è più facile che accada il contrario. Sai, ognuno di noi ha una vita al di fuori della Gilda che va mantenuta, quindi è ovvio che i gildati raggiungano il covo quando è più facile che siano liberi da impegni di lavoro ed altro. Vedrai, ti piacerà! Ci sono un sacco di personaggi famosi gildati come noi... Ad esempio il frontman dei Saber Dynamos! Desmond Flynn, lo conosci? Io li adoro, pensa che che l'ho anche conosciuto di persona prima di diventare una Ignis!
Disse, senza celare il proprio entusiasmo, proseguendo la colazione mangiando e chiacchierando del più e del meno, rispondendo a tutte le domande della Allen, sperando che queso contribuisse a calmarla un po'. A dire il vero c'era molto poco per cui essere agitati, ma ovviamente la Gilda era una realtà nuova e come tale poteva spaventare un po'. Per questo Cappie cercò di essere comprensiva e d'aiuto, rammentando quanto lei si fosse sentita spaesata all'inizio e come adesso, invece, le cose fossero cambiate. Una volta terminato di mangiare, Cappie si alzò, chiedendo il favore a Vergil di sparecchiare e salutandolo ancora con un altro bacio, prima di prendere Ermes, infilarlo in borsa insieme alla bacchetta e ad altri oggetti di uso personale, e uscire di casa indossando il cappotto, con Nimue al proprio fianco.
Ora che sei una gildata Ignis potrai smaterializzarti da qualsiasi punto del globo verso il nostro covo, ma visto che questa per te sarebbe la prima volta è meglio che ti ci porti io.
Si nascose dietro un vicolo deserto, porgendole la mano e lasciando che l'altra la stringesse forte, prima di sorriderle, chiudere gli occhi e smaterializzarsi insieme alla texana. Il vulcano inattivo Ngauruhoe le attendeva.
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da Lestat » 08/09/2016, 23:14
23/09/2112 Agenzia Investigativa "Atwood & Rosenberg" Boston Ore 13:30
Cappie, noi ci assentiamo per circa un'oretta e mezza. Come vedi hai da riordinare l'archivio dalla lettera "K" in poi.
Per favore dai una pulita svelta al cucinotto e al bagno, d'accordo? Se il colloquio col cliente andrà a buon fine, seguirai me questa volta durante lo svolgimento del caso.
E su... Muovetevi ad andarvene... Non ho mica tutta l'eternità... ... Ah no, giusto... Ce l'ho! Beh... Comunque sbrigatevi lo stesso!
Era comodo poter sfruttare il proprio udito per ascoltare una conversazione ai piani alti di un grattacielo, aspettando il momento adeguato per entrare nella struttura. Non gli andava di fornire spiegazioni, non gli andava di perdere tempo e non gli andava di non fare entrate ad effetto, tutto chiaro, no? Capitava molto di rado che qualcuno chiedesse la sua presenza e per la sua natura curiosa era difficile che l'Eterno non si interessasse adeguatamente a certe novità.
... Senza contare che dopo il piacevole regalo ricevuto, non potevo di certo rifiutare un saluto di ringraziamento! Che poi in realtà il regalo sia stato da me a me è tutt'altro discorso, inutile attaccarsi a certe sottigliezze!
Mentre sorrideva tra se sistemandosi gli occhiali da Sole (era proprio una splendida giornata, peccato gli altri suoi simili infinitamente più deboli non potessero godersela), il Vampiro per eccellenza sentì distintamente il portone del palazzo aprirsi e poi richiudersi, dopo di che vide le sagome dei due investigatori colleghi della ragazza che lo aveva pregato di presentarsi a lei in tempi ragionevoli. Per lui qualche mese era un tempo ragionevolissimo, considerando l'immortalità. Si avvicinò alla serratura dell'ingresso e con uno schiocco di dita sbloccò il passaggio, entrando senza esitazione.
Questi nuovi arredamenti moderni mi lasciano sempre molto perplesso... Vediamo vediamo vediamo... Ah giusto... Mi toccherà salire un bel po'!
Pur avendo la possibilità di smaterializzare il proprio corpo in pochi secondi da un piano all'altro, Lestat preferì di gran lunga premere il bottone dell'ascensore, salendo alla vecchia maniera con un sorriso soddisfatto e allegro, manco per lui fosse una specie di giostra. Elegantissimo, aveva scelto di presentarsi con un completo blu scuro ed una camicia nera. Come altezza aveva optato per il metro e novantacinque, così, giusto per imprimere un po' di inquietudine e mostrare austerità. Il tutto condito e completato da una espressione immediatamente mutata di fronte alla porta, seria, quasi minacciosa e penetrante.
DLIN DLON
Non appena infatti la ragazza andò ad aprire, cosciente che non ci fossero visite programmate o colloqui con i clienti, Lestat si prese un po' gioco di lei, spaventandola per qualche secondo.
... E così tu, Caroline Priscilla O'Neill... Avresti osato disturbarmi e chiedere udienza. TU... Una misera ed infima mortale dal sangue caldo e delizioso... Chiedere a ME di incontrarci. ... Sai che fine ha fatto l'ultimo individuo che ha avuto una brillante idea come la tua, signorina? LO SAI?!
Mosse la mano destra ad una velocità incredibile, facendo così credere alla ragazza che potesse essere aggredita e che la sua vita fosse finita lì. In realtà ella non sentì nessun colpo od offensiva fisica, nemmeno dopo diversi secondi forse trascorsi ad occhi chiusi, ma solo uno strano profumo dolciastro. Lestat teneva stretta una confezione di pasticcini di una nota pasticceria francese.
Mi ha fatto conoscere il suo cagnolino di nome Poochy, un vero amore! Lo giuro, mai visto un cane tanto affettuoso nei successivi 193 anni!
Ah, ovviamente nel parlare tornò a grandezza normale, circa un metro e ottanta abbondante.
... Ebbene, ti sembra il modo di accogliere un Vampiro Leggendario dotato di dolciumi? Posso entrare oppure dobbiamo degustare queste prelibatezze sull'uscio dell'ufficio?!
... Senza contare un'espressione ed una voce assolutamente giocose e con una leggerissima tinta di follia.
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da Caroline Priscilla » 10/09/2016, 17:52
[23 Settembre 2112 - Boston, Agenzia Investigativa "Atwood&Rosenberg" - Ore 13:30]
Così tanto lavoro da fare. Così tanti pensieri. Nonostante fosse ormai Settembre inoltrato, Cappie si sentiva come se avesse vissuto per tutto quel tempo in una sorta di mondo a parte, dove i giorni si susseguivano per una strana forza motrice a cui lei era costretta ad accodarsi. Non aveva più parlato con Lui dopo averlo visto l'ultima volta, prima che le autorità lo arrestassero. Era andata al suo processo, ma aveva evitato di incrociare il suo sguardo, mentre quello della vittima, Freyja, l'aveva sostenuto, chiedendole anche scusa per ciò che il migliore amico le aveva fatto e dandole il proprio contatto, in modo che la ragazza sapesse di poter contare sempre sull'aiuto dell'apprendista investigatrice. Avrebbe voluto offrirle una parola di conforto in quell'occasione, ma non era stato possibile e adesso si ritrovava a chiedersi come avrebbe potuto aiutarla e rimediare al torto che lei -insieme a Victoria- le aveva fatto. Checchè ne dicesse la ex-Dragargenteo, l'irlandese si sentiva responsabile almeno per lei, per quella ragazza che era stata violentata dal suo ex compagno di avventure e amico fidato, e come tale il senso di responsabilità le imponeva che avrebbe dovuto fare qualcosa per aiutarla, prima o poi. Non poteva lasciarsi sopraffare da quegli eventi: aveva un lavoro a cui pensare, un fidanzato e una vita che continuava ad andare avanti, mentre lei sentiva sempre di più la fatica di starle dietro. Aveva preso a frequentare più assiduamente la Gilda, ad allenarsi con maggiore lena, per scaricare la rabbia, lo stress, il dolore di quell'assurda vicenda e poi il suo lavoro da investigatrice. Le era mancato impegnare la testa in altro, immergersi nei casi più disparati, anche quelli più noiosi -come scoprire l'amante del marito di turno- solo per poter dire a sè stessa "Prendo un attimo di respiro". E mentre fissava le scartoffie che avrebbe dovuto compilare e rimettere in ordine, la O'Neill rifletteva sul suggerimento datole tempo addietro da Axell, di parlare con una persona che conoscesse Jorge bene tanto quanto lei, ma che non facesse parte della sua cerchia di amicizie.
Più facile a dirsi che a farsi...
In verità, la Fulmen poteva contare solo su un esiguo numero di persone: Martha Bennet, la loro ex-docente di Pozioni, Elbeth, loro amica a scuola ma di cui avevano perso le tracce, Melia Herbert... Ma non era sicura che qualcuna di loro avesse mantenuto un contatto con Alvares -Elbeth era da escludere, la Bennet anche. E se c'era una persona di cui lei non era a conoscenza? Tante domande e così poche risposte, ma presto Cappie fu costretta ad accantonare tutto, dato che i suoi due capi -Marshall e Edward- erano pronti ad andare via, lasciandole alcuni incarichi da svolgere.
Cappie, noi ci assentiamo per circa un'oretta e mezza. Come vedi hai da riordinare l'archivio dalla lettera "K" in poi.
Certo, finisco qui e mi metto subito all'opera...
Per favore dai una pulita svelta al cucinotto e al bagno, d'accordo?
D'accordo.
Se il colloquio col cliente andrà a buon fine, seguirai me questa volta durante lo svolgimento del caso.
Allora mi aspetto di iniziare quanto prima possibile.- disse, con un sorriso leggero ad illuminarle il viso -A più tardi!
Non si poteva definire propriamente spenta o apatica solo molto più... calma. In verità, la O'Neill sfogava tutte le sue emozioni contrastanti in Gilda, quando sapeva di potersi allenare insieme a Phoenix o ad altri suoi confratelli, combattendo e mettendocela tutta per scaricare l'adrenalina che aveva in corpo e che altrimenti le avrebbe impedito di essere lucida e controllata almeno a lavoro. L'astinenza forzata a causa del ritiro sportivo del fidanzato non l'aiutava poi a rilassare i nervi, ma almeno poteva contare sulla presenza e l'amicizia di una persona davvero molto speciale, che nonostante avesse conosciuto da poco era già entrato di prepotenza nel cuore della piccola irlandese: Gérôme.
Magari questo week-end ci prendiamo una birra insieme...
Capitava molto spesso ormai che i due si tenessero compagnia a vicenda, combattendo la solitudine dell'altro con chiacchiere e risate che puntavano esclusivamente a tenere alto e allegro l'umore. La O'Neill gli era grata per la sua naturale vicinanza a lei in un momento tanto delicato, quando Axell non poteva essere presente e gli altri suoi amici avevano molto da fare. Ma non li biasimava, anzi, lei stessa non avrebbe ricercato la compagnia se non fosse stato il Lamarck a volerla andare a trovare. Gesto che la Fulmen aveva apprezzato.
DLIN DLON
Il suono del campanello fece scattare immediatamente la O'Neill, che si alzò per andare a vedere chi fosse. Non c'erano in programma visite di altri clienti, dunque poteva essere un appuntamento inaspettato o magari qualcuno che aveva bisogno semplicemente di alcune informazioni. Si incamminò svelta verso la porta, nella sua versione piccola, andando ad aprire e rimanendo raggelata quando il suo sguardo incrociò la figura del vampiro millenario Lestat.
... E così tu, Caroline Priscilla O'Neill... Avresti osato disturbarmi e chiedere udienza.
I-io... posso... spiega...
TU... Una misera ed infima mortale dal sangue caldo e delizioso... Chiedere a ME di incontrarci.
Era stata avventata. Di nuovo. Aveva messo in pericolo la propria vita, non pensando alle conseguenze, non pensando che davvero potesse accaderle qualcosa di male. Aveva ipotizzato che Lestat si sarebbe perlomeno lasciato prendere dalla curiosità -da quel poco che aveva capito di lui- e che spinto dalla noia sarebbe andato a trovare l'umana che aveva chiesto quell'incontro. Indietreggiò, istintivamente, il vampiro che la sovrastava alto e potente, facendola sbiancare dal terrore.
... Sai che fine ha fatto l'ultimo individuo che ha avuto una brillante idea come la tua, signorina? LO SAI?!
Quando la mano si alzò velocissima su di lei, il primo istinto fu quello di alzare le braccia ad x per ripararsi da un colpo che, se fosse andato a segno, l'avrebbe sicuramente uccisa. Quando però, ancora ferma in quella posizione, osò riaprire gli occhi, l'irlandese rimase di stucco nel trovarsi quasi sotto il naso una busta che dall'odore pareva essere ripiena di dolciumi e un Lestat dall'espressione divertita e allegra piuttosto che seria e minacciosa.
Mi ha fatto conoscere il suo cagnolino di nome Poochy, un vero amore! Lo giuro, mai visto un cane tanto affettuoso nei successivi 193 anni!
...
Sinceramente? Sentiva di essersi meritata quello spavento, visto che aveva deciso, ancora una volta, di fare di testa propria, rischiando delle conseguenze bruttissime. Non aveva parlato con nessuno di ciò che avrebbe voluto fare -Vicky sapeva qualcosa ma solo vagamente, mentre Axell non era stato messo al corrente- solo perchè non voleva che i suoi amici si preoccupassero per lei. Ovviamente, il fatto di non poter spiegare perchè le servisse un vampiro era un incentivo molto grosso a mantenere la bocca chiusa, ma ugualmente non abbstanza valido, quando fra i suoi conoscenti aveva anche persone a lei vicine e tutti Gildati.
... Ebbene, ti sembra il modo di accogliere un Vampiro Leggendario dotato di dolciumi? Posso entrare oppure dobbiamo degustare queste prelibatezze sull'uscio dell'ufficio?!
La tentazione di chiudergli la porta in faccia era altissima, però in quel caso non solo avrebbe rischiato di farlo incazzare ma avrebbe anche potuto rinunciare al favore che le serviva da lui. Anzi, più di favore, si trattava di informazioni, ugualmente un motivo valido per acconsentire e spostarsi di lato in maniera da farlo passare, una volta che le sue gambe ebbero smesso di tremare.
Si accomodi, la stavo aspettando.
Un'attesa neanche troppo lunga, a dire il vero, considerato le tempistiche calcolate dalla O'Neill, ma in fondo era meglio così. Fece accomodare il vampiro nella saletta ristoro, invitandolo a sedersi e andando a tranquillizzare il suo Ermes, innervosito dalla presenza dello sgradito ospite.
Va tutto bene, ora rilassati e rimani tranquillo sotto la scrivania, intesi?
Gli disse grazie all'incantesimo di Gilda che le permetteva di parlare con creature del suo stesso elemento. Dopo quel breve intermezzo, la Fulmen ritornò dal suo ospite, prendendo posto e non sapendo bene come comportarsi.
... La ringrazio per i dolci, non doveva disturbarsi tanto per me.- perchè ipotizzava che lui non li avrebbe mangiati- So che sarei scortese se non le offrissi nulla da bere, ma immagino che lei non gradisca un tè caldo o un caffè, dico bene?
Nessuna ironia, nessuna nota di scherno, ma il cuore batteva a mille, perchè sapeva perfettamente che era come prendere un tè con una bestia feroce, pronto a sbranarti.
Il Medaglione è stato un regalo gradito?
Si informò, giusto per fare un po' di conversazione, prima di giungere al nocciolo della questione.
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da Lestat » 13/09/2016, 21:07
Si accomodi, la stavo aspettando.
Certo che tu con i V.I.P. di un certo livello non ci sai proprio fare, eh? Dammi del "Voi", per cortesia... E che non si ripeta mai più lo stesso errore.
Per una volta non c'era alcuno scherzo dietro alle sue parole. Lestat ci teneva ad essere trattato da star, in quanto egocentrico e narcisista oltre ogni immaginazione umana e mortale. Entrò all'interno dell'ufficio guardandosi intorno, ammirando lo stile di arredamento con un vago sorriso compiaciuto.
... Vi ringrazio per i dolci, non dovevate disturbarvi tanto per me.
Oh ma figurati, la proprietaria della pasticceria si è addirittura offerta di regalarmeli, non avevo motivo per non farti questa gentilezza!
Leggasi: "L'ho ammaliata e convinta a non farmi tirare fuori un singolo centesimo, perché io sono io e non ho dovere di pagare nulla per ciò che voglio."
So che sarei scortese se non vi offrissi nulla da bere, ma immagino che voi non gradiate un tè caldo o un caffè, dico bene?
Oh no no, non preoccuparti! Alla fine della conversazione ti farò un piccolo succhiotto di breve durata, me lo farò bastare! Credimi, ho passato già da un po' l'adolescenza, saprò perfettamente fermarmi per poi richiudere i buchi come se nulla fosse successo.
Adesso per lo meno si spiegava il motivo dell'averle portato una grossa quantità di zuccheri.
Il Medaglione è stato un regalo gradito?
Graditissimo! Sono stato davvero gentile ad inviarmelo. In realtà è soltanto una precauzione contro determinati problemi fastidiosi, non intendo certo conquistarci il mondo o cretinate simili!
Aggiunse poi, mentre si metteva più comodo sul divanetto della saletta ristoro, sorridendo affabile e curioso verso la simpatica Mezzosangue Fulmen.
Bene bene bene... A cosa devo questa richiesta di conversazione, mia giovane ed Elettrica Amica?
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da Caroline Priscilla » 13/09/2016, 22:04
Si accomodi, la stavo aspettando.
Certo che tu con i V.I.P. di un certo livello non ci sai proprio fare, eh? Dammi del "Voi", per cortesia... E che non si ripeta mai più lo stesso errore.
Rimase ferma per qualche istante a fissarlo, conscia che quella era la prima vera richiesta seria del vampiro millenario Lestat. Sentiva il proprio Fulmine ribellarsi a quella situazione, ma non c'era modo che la O'Neill potesse dargli ascolto. Aveva chiesto lei di incontrarlo e sapeva che avrebbe dovuto giocare al gioco stabilito dal Lioncurt se sperava di uscirne viva -che al momento era la cosa principale- e con ciò che desiderava ottenere da lui.
Perdonatemi, non accadrà più.
Fece giocoforza su sè stessa e permise al vampiro di entrare, felice che i suoi due capi fossero fuori per lavoro in quel momento. Era un bene che Lestat fosse capitato proprio mentre i due investigatori non c'erano o, con molta probabilità, l'Eterno aveva calcolato tutto e aveva atteso proprio quel momento, perfetto per fare la propria apparizione. Dopo aver tranquillizzato Ermes, la O'Neill accompagnò il proprio ospite nella saletta ristoro dell'ufficio, chiedendogli con cortesia di scusarla anticipatamente per non avere nulla da offrirgli da bere. Be', a dire il vero proprio nulla nulla era una parola grossa, cosa che sottolineò senza troppi preamboli lo stesso Lestat.
Oh no no, non preoccuparti! Alla fine della conversazione ti farò un piccolo succhiotto di breve durata, me lo farò bastare! Credimi, ho passato già da un po' l'adolescenza, saprò perfettamente fermarmi per poi richiudere i buchi come se nulla fosse successo.
Rabbrividì -non riuscì proprio a trattenersi- ma si era preparata anche a quello: aveva previsto che un po' del suo sangue sarebbe finito nello stomaco del vampiro, quindi inutile fare storie o provare a protestare. Doveva solo fidarsi- già fidarsi, parola davvero difficile per lei in quel periodo- e sperare che il "succhiotto" fosse di breve durata.
Vi ho chiesto io di incontrarci, quindi se lo ritenete uno scambio equo è giusto che io accetti senza discutere.
Per fortuna avere a che fare con le Gilde e con i CapoGilda l'aiutava a saper utilizzare un tono molto più formale e riverente rispetto al passato. A dire il vero, la presenza di Lestat era la prima vera scossa di energia dopo tanto tempo passato nell'apatia più totale, provando a rendere sordo quel dolore che le attanagliava le viscere ogni giorno. Per un attimo il volto venne deformato da una smorfia di disgusto misto a sofferenza -nel ripensare al viso di Jorge- ma fu appunto un attimo, che passò nel momento stesso in cui Cappie si concentrò nuovamente sul Lioncurt.
Il Medaglione è stato un regalo gradito?
Graditissimo! Sono stato davvero gentile ad inviarmelo. In realtà è soltanto una precauzione contro determinati problemi fastidiosi, non intendo certo conquistarci il mondo o cretinate simili!
Il vostro sè stesso del futuro ha detto la stessa cosa. È un'arma potente nella mani di un essere ancora più potente... ... Spero di non dovermi mai pentire di averlo lasciato a Voi...
Avrebbe apprezzato tanta sincerità il vampiro? Cappie sentiva di dover essere sincera, di non dover fingersì felice o serena o per nulla spaventata all'idea che Lestat potesse fare un uso sbagliato del medaglione, perchè sapeva bene che tanto non sarebbe mai riuscita nel proprio intento. Voleva solo che il proprio cuore smettesse di battere così forte, che l'ansia e la paura di commettere altri errori, di causare altri disastri la lasciasse solo per qualche istante, dandole quel senso di pace che tanto le mancava. Non era stata colpa sua se Jorge aveva violentato quella ragazza, non era stata colpa sua se aveva gettato alle ortiche la propria vita... E allora perchè non riusciva a convincersene completamente?
Bene bene bene... A cosa devo questa richiesta di conversazione, mia giovane ed Elettrica Amica?
Non mostrò segni di sorpresa quando la chiamò in quel modo. E perchè mai avrebbe dovuto? Il sè stesso del futuro aveva usato lo stesso identico appellativo, per cui la O'Neill sapeva perfettamente che Lestat era in grado di venire a conoscenza del suo segreto.
È proprio il caso di dirlo che nonostante il trascorrere del tempo, Voi non cambiate mai...
Le venne anche un po' da sorridere, un sorriso che parve quasi uno sbuffo.
Ho bisogno di alcune informazioni su un vampiro che potrebbe essere un ostacolo per me e contro il quale non voglio trovarmi impreparata.- tanto era inutile mentire con lui no? Quindi tanto valeva essere sincera fin dall'inizio - Non conosco nulla di lui, solo com'è fatto, che è stato un attore o forse lo è ancora e che ha assassinato una persona a me cara. So che non dovrei disturbarvi per una questione simile, ma mi è parso di capire che anche Voi avete dei nemici fra i vostri pari razza e ho pensato che forse non sarebbe stata un'idea tanto cattiva... poterci dare una mano a vicenda.
L'avrebbe considerata sfacciata per questo? Probabilmente sì, lei stessa ci si sentiva in quel momento, al punto tale che le sue parole, una volta pronunciate, le parvero troppo offensive nei confronti del vampiro millenario. Non aveva riflettuto abbastanza a lungo alle conseguenze di una proposta simile, che la metteva nella condizione di dovere un favore a Lestat in persona... Ma che cosa avrebbe fatto se si fosse ritrovata davanti lo stesso vampiro che aveva ucciso Irina, impreparata tanto quanto lei? Se aveva un potenziale nemico tanto pericoloso da affrontare, voleva almeno essere consapevole quanto fosse pericoloso.
Come vi ho detto, non conosco il suo nome, ma la sua immagine è stampata a fuoco nella mia mente. Se non vi dispiace, ve lo mostrerò con la mia bacchetta...
Attese dunque che Lestat le desse conferma, prima di impugnare il suo catalizzatore magico -unico nel suo genere- e sprigionare l'immagine dell'assassino di Irina davanti all'Eterno, così che egli potesse osservarlo per bene e con accuratezza.
Qualche attimo di silenzio. Poi...
Lo conoscete?
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da Lestat » 17/09/2016, 20:54
Il Medaglione è stato un regalo gradito?
Graditissimo! Sono stato davvero gentile ad inviarmelo. In realtà è soltanto una precauzione contro determinati problemi fastidiosi, non intendo certo conquistarci il mondo o cretinate simili!
Il vostro sé stesso del futuro ha detto la stessa cosa. È un'arma potente nella mani di un essere ancora più potente... ... Spero di non dovermi mai pentire di averlo lasciato a Voi...
Di questi ultimi tempi il pentimento è parte integrante della tua vita, ragazzina. Sai scegliere le parole giuste, questo devo riconoscertelo, ma puoi stare tranquilla, ciò che vedo attraverso le nebbie della tua memoria basta e avanza per farti andare in simpatia. I passatempi piacevoli sono sempre meritevoli dei miei sorrisi.
Scrutare nella sua mente e ritrovarsi a cogliere tutti quei fatti trascorsi da poco, con annesse emozioni e dinamiche, fu piuttosto divertente, anzi, per Lestat decisamente un toccasana. Ormai si annoiava spesso e le dinamiche politiche, economiche o belliche del Mondo Magico e non lo infervoravano ben poco, mentre invece i fatti personali gli sapevano tanto di "Telenovelas". Tuttavia non era lì solo per parlare di quello, anzi, era assai probabile che la biondina lo avesse chiamato lì di sicuro non per chiacchierare di fatti così tanto personali.
Bene bene bene... A cosa devo questa richiesta di conversazione, mia giovane ed Elettrica Amica?
È proprio il caso di dirlo che nonostante il trascorrere del tempo, Voi non cambiate mai...
E perché mai dovrei? Mi piaccio così tanto!
Sorrise mellifluo ed egocentrico come non mai, mostrando i due bei canini appuntiti che poco dopo avrebbero affondato sul collo della irlandese. Ella poteva essere sicura che non avrebbe corso rischi, anzi, al limite avrebbe potuto vivere un'esperienza a dir poco eccezionale, ma forse le loro due visioni di "eccezionale" non collimavano moltissimo. Fortunatamente comunque, Caroline Priscilla non si perse in dialoghi inutili, arrivando subito al dunque e portando gli occhi dell'Eterno a fissarla con estrema attenzione.
Ho bisogno di alcune informazioni su un vampiro che potrebbe essere un ostacolo per me e contro il quale non voglio trovarmi impreparata.
Uuuuhhhh, sentiamo sentiamo, di chi parli?
Non conosco nulla di lui, solo com'è fatto, che è stato un attore o forse lo è ancora e che ha assassinato una persona a me cara. So che non dovrei disturbarvi per una questione simile, ma mi è parso di capire che anche Voi avete dei nemici fra i vostri pari razza e ho pensato che forse non sarebbe stata un'idea tanto cattiva... poterci dare una mano a vicenda.
Mi spiace solo tu non abbia calcolato che costui potrebbe anche essere invece un mio amico. In tal caso... È come se avessi ammesso i tuoi intenti nei suoi confronti davanti ad un suo alleato, mettendoti nei guai di conseguenza Oh, ragazza mia, ma cosa mi combini? Questi sono errori da principianti...
Posò la guancia sul pugno chiuso, inclinando la testa e continuando a sorridere, con occhi completamente inespressivi ed ipnotici allo stesso tempo. Cappie aveva commesso un grosso errore, esprimere la propria considerazione del Vampiro che considerava un problema prima di capire in quali rapporti stesse Lestat con lui. Insegnamenti piuttosto semplici e di rito da parte di Ryan Angel o Marshall, che da sempre le ripetevano di tenersi sempre sul vago all'inizio senza mai essere troppo precisi.
Ormai è inutile però piangere sul sangue versato, dico bene? Vai avanti, dunque, fornisci qualche altro dettaglio e poi spiegami come mai pensi che potremmo addirittura venirci incontro.
Come vi ho detto, non conosco il suo nome, ma la sua immagine è stampata a fuoco nella mia mente. Se non vi dispiace, ve lo mostrerò con la mia bacchetta...
Non serve! Pensalo e basta, del resto me ne occuperò io. Mi raccomando pensa intensamente e visualizzalo in maniera concreta!
Assottigliò lo sguardo, focalizzandosi su ciò che la mente della giovane O'Neill solidificò nel corso di pochi secondi, restando in silenzio e analisi approfondita. Non appena ella smise di concentrarsi, Lestat riaprì per bene le palpebre non dicendo assolutamente nulla, inizialmente. Gli piaceva prendersi qualche secondo, giusto così, per mettere più suspence alla vicenda.
Lo conoscete?
Abbastanza, dire, sì sì. Vampiro gradevolissimo, uno dei pochi redenti tra le fila di una organizzazione sanguinaria che esiste da secoli. Ottimo interlocutore, abile non morto d'affari e sincero compagno di avventure.
In altre parole per Lestat, costui era un amico, una persona fidata, non certo una spina nel fianco, un problema.
... E nuovamente non ti sei accorta che stavo scherzando, ma dov'è il tuo famoso sesto senso da Investigatrice provetta?! È un vile bastardo, tra i peggiori Vampiri della peggiore feccia del Mondo Magico, tanto crudele quanto meschino e doppiogiochista. Estremamente potente e piuttosto vecchio, anche se non abbastanza da entrare nell'élite della Loggia di Nospheratu. Non è un avversario alla tua portata e credo che esistano pochissimi modi per potersi trovare relativamente preparati contro di lui, per una come te. O meglio, qualcuno concreto ci sarebbe, ma niente di semplice, sono spiacente!
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Lestat
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da Caroline Priscilla » 18/09/2016, 16:22
Il vostro sé stesso del futuro ha detto la stessa cosa. È un'arma potente nella mani di un essere ancora più potente... ... Spero di non dovermi mai pentire di averlo lasciato a Voi...
Di questi ultimi tempi il pentimento è parte integrante della tua vita, ragazzina. Sai scegliere le parole giuste, questo devo riconoscertelo, ma puoi stare tranquilla, ciò che vedo attraverso le nebbie della tua memoria basta e avanza per farti andare in simpatia. I passatempi piacevoli sono sempre meritevoli dei miei sorrisi.
Era un passatempo piacevole la sua vita privata? Una parte di lei avrebbe voluto offendersi, perchè il vampiro stava sbirciando quelli che erano fatti privati e che di sicuro non avrebbe voluto condividere con lui. Ma una vocina molto saggia e matura -e anche un po' opportunista- le stava ricordando che lui era Lestat, l'Eterno che avrebbe potuto ucciderla con un soffio se avesse voluto: se trovava divertente e piacevole le sue disgrazie, allora tanto valeva lasciargli questa convinzione e andare avanti, verso il suo vero obiettivo. Quando il Lioncurt le chiese il motivo di quella visita, la O'Neill non perse subito tempo, spiegandogli che stava cercando un vampiro suo nemico, di cui non conosceva altro che le fattezze, il mestiere e il crimine di cui si era macchiato. La reazione di Lestat le fece ben sperare in qualcosa di positivo -infatti, non sembrò offendersi per quella richiesta- fino a quando il Millenario non le fece presente che forse aveva commesso un passo falso.
Mi spiace solo tu non abbia calcolato che costui potrebbe anche essere invece un mio amico. In tal caso... È come se avessi ammesso i tuoi intenti nei suoi confronti davanti ad un suo alleato, mettendoti nei guai di conseguenza Oh, ragazza mia, ma cosa mi combini? Questi sono errori da principianti...
In quel momento fu come se Cappie stesse vedendo dietro la figura del vampiro Marshall e Edward guardarla scuotendo la testa in segno di diniego e assumendo un'espressione molto delusa. Cappie si morse le labbra, rimanendo in silenzio per qualche secondo, ben conscia di aver fatto una grossa cazzata a parlare a ruota libera di fronte a Lestat. Era talmente concentrata sui suoi problemi con Jorge e sullo stato d'animo da esso derivato che più di una volta si era ritrovata a commettere passi falsi, lasciandosi andare alla propria impulsività quando invece avrebbe dovuto essere fredda e lucida.
Forse... Forse ho dato troppo retta al mio istinto, che mi dice Voi essere più un mio alleato che un suo amico...
Rispose, col cuore in gola, ma scegliendo di nuovo la strada della sincerità, in attesa che l'Eterno le desse di nuovo il permesso di parlare.
Ormai è inutile però piangere sul sangue versato, dico bene? Vai avanti, dunque, fornisci qualche altro dettaglio e poi spiegami come mai pensi che potremmo addirittura venirci incontro.
Come vi ho detto, non conosco il suo nome, ma la sua immagine è stampata a fuoco nella mia mente. Se non vi dispiace, ve lo mostrerò con la mia bacchetta...
Non serve! Pensalo e basta, del resto me ne occuperò io.
Il fatto che Lestat non avesse bisogno altro che del suo pensiero per conoscere la persona che lei stava cercando fu solo un'ulteriore conferma delle ipotesi già precedentemente fatte dalla O'Neill. Non sapeva se tutti i vampiri avessero quel tipo di abilità, ma di certo il Lioncurt era straordinariamente potente, oltre che incredibilmente affascinante. Per qualche istante si chiese se con l'Occlumanzia fosse possibile scacciare fuori dalla sua mente anche un vampiro come lui, ma si scosse subito da quel pensiero, concentrandosi solo sull'aspetto del vampiro che aveva assassinato Irina, in attesa del responso.
Lo conoscete?
Abbastanza, dire, sì sì. Vampiro gradevolissimo, uno dei pochi redenti tra le fila di una organizzazione sanguinaria che esiste da secoli. Ottimo interlocutore, abile non morto d'affari e sincero compagno di avventure. Mi raccomando pensa intensamente e visualizzalo in maniera concreta!
In pratica un amico fidato del Lioncurt e dunque per lei inavvicinabile. Non era solo quella consapevolezza a far star male Cappie, ma le parole usate dall'Eterno stesso per descriverlo: un vampiro redento era un vampiro che aveva scelto di redimersi dai propri peccati e che aveva cambiato totalmente la propria vita. Era ciò che più temeva la Fulmen, dare la caccia ad un non-morto che stava facendo di tutto per rimediare ai propri peccati. Come avrebbe potuto mantenere la promessa fatta ad Irina? Come avrebbe potuto uccidere qualcuno che stava cercando soltanto il perdono? Domande che si susseguirono nella sua mente -insieme ad altre ancora- fino a quando Lestat non interruppe il corso dei suoi pensieri, rivelandole che quello era stato solo un altro dei suoi scherzi.
... E nuovamente non ti sei accorta che stavo scherzando, ma dov'è il tuo famoso sesto senso da Investigatrice provetta?!
Come?
È un vile bastardo, tra i peggiori Vampiri della peggiore feccia del Mondo Magico, tanto crudele quanto meschino e doppiogiochista. Estremamente potente e piuttosto vecchio, anche se non abbastanza da entrare nell'élite della Loggia di Nospheratu.
La... Loggia di Nospheratu?
Non è un avversario alla tua portata e credo che esistano pochissimi modi per potersi trovare relativamente preparati contro di lui, per una come te. O meglio, qualcuno concreto ci sarebbe, ma niente di semplice, sono spiacente!
Lo stava fissando dritto negli occhi, cercando di contenere il suo Fulmine che sprizzava energia come impazzito dentro il suo spirito. Lestat le aveva dato tante piccole briciole su cui riflettere, briciole che però iniziavano a portarla verso una strada ben precisa: oscura, pericolosa e decisamente letale. Ora toccava a lei scegliere se volersi addentrare fino in fondo in quella melma oppure farsi bastare ciò che il vampiro le aveva rivelato fino a quel momento e sperare, eventualmente, di non incrociare mai il suo destino con quello di tale criminale. Già, ma l'incoscienza non era un po' il pane quotidiano della O'Neill?
Q-quanto vecchio? E cos'è la Loggia di Nosferatu? Voi credete che davvero ci sia un modo per me per poterlo affrontare?- si accorse solo all'ultimo di aver appena parlato non solo in maniera frettolosa e agitata, ma anche irrispettosa nei confronti del Millenario. Si bloccò, mordendosi di nuovo le labbra inferiori e chiedendo scusa per la sua impertinenza -Mi sono lasciata trasportare dal mio Elemento...- disse, sapendo che l'altro non aveva bisogno di ulteriori spiegazioni -Non ho mai sentito parlare della Loggia di Nosferatu, ma da come ne parlate sembra essere un'organizzazione con scopi... loschi... Posso saperne di più oppure è proibito?
In fondo doveva mettere in conto tutto, anche che a Lestat fosse proibito divulgare altre informazioni su questa Loggia.
Se esiste davvero un modo affinchè io diventi in grado di proteggermi dall'attacco di questo vampiro, Vi prego ditemelo. Non importa quanto possa essere duro riuscirci, è sempre meglio che rischiare di trovarsi impreparati...
E morire come era accaduto ad Irina.
Non è mia intenzione finire dritta nella tana del lupo... in questo caso del vampiro. Ma il mio destino e quello di questo vampiro sono collegati e temo che un giorno lo saranno anche le nostre strade...
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da Lestat » 18/09/2016, 21:48
La... Loggia di Nospheratu?
Non è un avversario alla tua portata e credo che esistano pochissimi modi per potersi trovare relativamente preparati contro di lui, per una come te. O meglio, qualcuno concreto ci sarebbe, ma niente di semplice, sono spiacente!
Lestat era perfettamente consapevole del fatto che la ragazza non sapesse niente della Loggia, specie perché quella era una organizzazione segreta e antichissima. Il suo intento infatti era proprio farlo sapere a qualcuno che non avesse alcun elemento di riconduzione a lui, in parole povere al massimo avrebbero ammazzato lei senza cercare lui. Stronzo? Manipolatore? Egoista? Non tutti questi complimenti, altrimenti sarebbe potuto anche arrossire.
Q-quanto vecchio?
Poco più di duecento anni.
E cos'è la Loggia di Nosferatu?
L'hai pronunciata male, Loggia di Nospheratu, "ph" non "f". Comunque è una setta di Vampiri che trae le sue radici dal proprio fondatore vissuto la bellezza di mille anni or sono. Raggruppa i più letali ed ostili vampiri e li raccoglie in truppe ed eserciti sparsi per il Mondo Magico.
Voi credete che davvero ci sia un modo per me per poterlo affrontare?
Mi stai facendo venire il mal di testa, ragazzina.
Mi sono lasciata trasportare dal mio Elemento...
Me ne sono accorto... Ignis...
Schioccò la lingua al palato, scuotendo la testa con fare semplificativo e rassegnato, come a voler dire che con quella Gilda e i suoi membri c'era davvero poco da fare. Anche i Terran del Vento ogni tanto si rivelavano piuttosto odiosi (difatti lei se n'era scelto uno per fidanzato, caso strano) ma prevalentemente Fulmine e Fuoco non gli andavano a genio. Incrociò le braccia al petto, guardandola dritto negli occhi, sorridendo appena.
Chiedi umilmente scusa e poi continua. Ti avverto, non resterò ancora molto.
Non ho mai sentito parlare della Loggia di Nospheratu, ma da come ne parlate sembra essere un'organizzazione con scopi... loschi... Posso saperne di più oppure è proibito?
Ciò che riuscirai a sapere non uscirà dalle mie labbra, Elettrica Amica. Tuttavia, con i dovuti agganci e ricerche di informazioni, un bravo MagiArcheologo potrebbe indirizzarti verso le biblioteche più antiche del Mondo Magico. Forse in mezzo a quelle scartoffie potresti rimediare qualche nozione utile. Parti dal nome Enkil, Enkil Ur.
Il fondatore? Uno dei maggiori? Un traditore? Quando L'Eterno parlò, non fece intendere per nulla quale fosse l'identità di quel pari razza, né fece smorfie di alcun genere. In altre parole cercava di tenere quanto più possibile la bocca cucita onde non facilitare eccessivamente il compito alla ragazzina.
Se esiste davvero un modo affinché io diventi in grado di proteggermi dall'attacco di questo vampiro, Vi prego ditemelo. Non importa quanto possa essere duro riuscirci, è sempre meglio che rischiare di trovarsi impreparati...
Ricordi che fine ha fatto la tua simpatica ex consorella che adesso ti ha donato parte delle sembianze, vero?
Non è mia intenzione finire dritta nella tana del lupo... in questo caso del vampiro. Ma il mio destino e quello di questo vampiro sono collegati e temo che un giorno lo saranno anche le nostre strade...
Lo sai, più che come Investigatrice, ti vedrei meglio come scrittrice? Cioè, come trama per un romanzo non sarebbe affatto male, io ci riflettere su!
Si alzò in piedi, ma non certo per sgranchirsi le gambe. La aveva avvertita che il loro tempo stava per volgere al termine, questo perché l'aveva deciso lui ovviamente. Anche perché era probabile che a breve sarebbero tornati i capi e di fare una chiacchierata generale non ne aveva per niente voglia. Ovviamente non aveva scordato l'idea di un cospicuo pasto, ma per quello ci sarebbe voluto qualche altro secondo, magari anche una leggera preparazione da parte della O'Neill.
... Un antico paletto benedetto creato da una tribù di Centauri, con la collaborazione di una di una tribù di Nani ed una di Eladrin. Le sue notizie si perdono tra le nebbie del tempo, si dice risalga addirittura a sette secoli fa, quindi niente di facilmente rintracciabile. Qualche anno fa so che ci stava lavorando una donna, una MagiArcheologa di nome Melanie, l'unica ad aver raggiunto una pista ipotetica solida...
Non sapeva altro, altrimenti avrebbe aggiunto informazioni, infatti poi rimase in silenzio, aspettando solo che ella si disponesse con il collo pronto per dargli il dessert.
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da Caroline Priscilla » 19/09/2016, 21:09
Q-quanto vecchio?
Poco più di duecento anni.
E cos'è la Loggia di Nosferatu?
L'hai pronunciata male, Loggia di Nospheratu, "ph" non "f". Comunque è una setta di Vampiri che trae le sue radici dal proprio fondatore vissuto la bellezza di mille anni or sono. Raggruppa i più letali ed ostili vampiri e li raccoglie in truppe ed eserciti sparsi per il Mondo Magico.
Voi credete che davvero ci sia un modo per me per poterlo affrontare?
Mi stai facendo venire il mal di testa, ragazzina.
Scusatemi! Mi sono lasciata trasportare dal mio Elemento...
Me ne sono accorto... Ignis...
Dal modo in cui Lestat pronunciò quel nome, a Cappie parve di capire che al vampiro non stavano molto simpatici i suoi confratelli. Evidentemente il carattere tendenzialmente più focoso ed energico non piaceva molto al Millenario, che forse preferiva un più docile Acuan dell'Acqua o un più calmo Terran della Terra. Ad ogni modo Cappie si morse le labbra per impedirsi di parlare, vanificando così tutti i suoi sforzi di ottenere altre informazioni dall'Eterno.
Chiedi umilmente scusa e poi continua. Ti avverto, non resterò ancora molto.
Mi... Mi dispiace profondamente di avervi turbato con il mio modo di fare. C'è altro che vorrei chiedervi... Ad esempio non ho mai sentito parlare della Loggia di Nospheratu, ma da come ne parlate sembra essere un'organizzazione con scopi... loschi... Posso saperne di più oppure è proibito?
Ciò che riuscirai a sapere non uscirà dalle mie labbra, Elettrica Amica. Tuttavia, con i dovuti agganci e ricerche di informazioni, un bravo MagiArcheologo potrebbe indirizzarti verso le biblioteche più antiche del Mondo Magico. Forse in mezzo a quelle scartoffie potresti rimediare qualche nozione utile. Parti dal nome Enkil, Enkil Ur.
Annuì in silenzio, memorizzando quelle informazioni mentre la sua mente già pensava a chi avrebbe potuto chiedere consiglio: un certo MagiArcheologo di fama mondiale le doveva un favore, in fondo, ma era più difficile da avvicinare rispetto ad un altro, fra le altre cose anche suo amico. Doveva riflettere attentamente e con calma se chiedere aiuto a Gérôme o meno, ma non era certo quello il momento di farlo. Lestat aveva parlato di un metodo per affrontare quel vampiro, un metodo che si rivelò essere a conti fatti un'arma vera e propria.
Se esiste davvero un modo affinché io diventi in grado di proteggermi dall'attacco di questo vampiro, Vi prego ditemelo. Non importa quanto possa essere duro riuscirci, è sempre meglio che rischiare di trovarsi impreparati...
Ricordi che fine ha fatto la tua simpatica ex consorella che adesso ti ha donato parte delle sembianze, vero?
Non è mia... Aspettate, che cosa avete detto?
Cappie lo fissò stranita, probabilmente ascoltando per la seconda volta ciò che il Lioncurt aveva già precedentemente affermato. Come faceva a sapere che Irina le aveva donato parte di lei? Come faceva a sapere di Irina? Certo, era in grado di leggere nel pensiero, ma solo ciò che passava per la testa della Ignis in quel momento, no?
Come fate a sapere una cosa del genere? Voi... Conoscevate Irina?
Chiese, cercando di non risultare troppo aggressiva, anzi per nulla, perchè c'era solo stupore nella sua voce. Ad ogni modo, la O'Neill, non appena ebbe avuto conferma -o smentita- che il vampiro le aveva semplicemente letto nel pensiero, proseguì col proprio discorso, anche se un po' meno sicura di sè.
Lo sai, più che come Investigatrice, ti vedrei meglio come scrittrice? Cioè, come trama per un romanzo non sarebbe affatto male, io ci riflettere su!
Vi ringrazio, ma sono altre le motivazioni che mi spingono verso questa carriera.
Vide Lestat alzarsi in piedi e c'erano ancora tante altre domande che avrebbe voluto fargli. Il tempo però era al servizio dell'Eterno e se egli decideva di non volergliene concedere altro be', lei semplicemente non poteva opporsi.
... Un antico paletto benedetto creato da una tribù di Centauri, con la collaborazione di una di una tribù di Nani ed una di Eladrin. Le sue notizie si perdono tra le nebbie del tempo, si dice risalga addirittura a sette secoli fa, quindi niente di facilmente rintracciabile. Qualche anno fa so che ci stava lavorando una donna, una MagiArcheologa di nome Melanie, l'unica ad aver raggiunto una pista ipotetica solida...
Melanie... come Melanie Randall? Poteva davvero essere che la madre di Vicky fosse sulla buona strada per il ritrovamento di un'arma che avrebbe fatto comodo alla O'Neill? E come avrebbe potuto entrare in possesso delle sue ricerche? Non era certo quello il momento di farsi tali domande, anche perchè il suo ospite stava aspettando, forse anche trepidante, di poter fare il suo lauto pasto prendendolo direttamente dal corpo della O'Neill.
Davvero volete solo... questo? Solo il mio sangue e nessun favore in cambio?- chiese, un po' titubante, aspettando la sua risposta prima di sollevarsi una manica e scoprendo il polso, salvo poi riflettere ancora su un'ultima cosa -Non mi avete ancora detto il nome di quel vampiro... Posso saperlo?
Lasciò a Lestat la scelta di quale luogo scegliere per cibarsi: il polso che gli stava tendendo oppure il collo scoperto, con la testa reclinata da un lato. Faceva fatica a trattenere i battiti del proprio cuore e fu quasi con insistenza che cercò di combattere il desiderio di chiudere gli occhi per non guardare. Ma se l'avesse fatto, se avesse davvero distolto lo sguardo, probabilmente si sarebbe sentita una vigliacca per il resto della vita.
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