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da Marcus » 12/02/2016, 23:29
°Villa Vireau-Vastnor - Londra (Inghilterra) - 14 Ottobre 2111 - ore 14.12°
Ora che Dominique era non solo lucida, ma Obliviata a dovere, l'ultimo tassello mancante era il darle una nuova identità che le permettesse di chiudere col passato e proiettarsi verso il futuro, un futuro nel quale nessuno avrebbe mai potuto ricollegarla a Dominique Dubois: per fare ciò, ovviamente, aveva necessitato dell'aiuto di qualcuno, non avendo la presunzione di poter fare tutto da solo; aveva chiesto dunque a Zephyr di procurargli un capello femminile da uno dei cadaveri dell'obitorio, assicurandosi che si trattasse di una donna di poco conto - di cui nessuno avrebbe sentito la mancanza, per essere precisi - ancora meglio senza nessun parente in vita. Ed una volta che il Kenway gliel'aveva consegnato - svolgendo un lavoro egregio - Azhad si era rivolto a Talikha e Quetzal, pagandoli profumatamente per ottenere una Pozione Polisucco Permanente Avanzata che desse a Dominique un nuovo aspetto, perenne ed irreversibile; da lì, crearle una nuova identità non era stato per nulla difficile, grazie agli infiltrati al Ministero su cui l'uomo poteva contare. Ora mancava soltanto l'ultimo step... consegnarle la Pozione ed osservarne gli effetti in prima persona: aveva informato Monique della sua volontà di incontrare la donna, ed ella gli aveva permesso di presentarsi in casa sua dopo pranzo; era stata Sophie, l'elfa di casa, ad aprirgli la porta e ad accompagnarlo fino all'ingresso della dépendance - dove Dominique si era spostata per un periodo di tempo - ed a cui l'uomo aveva bussato.
Marcus!
Dominique. Ti disturbo?
Difficile disturbare qualcuno che non può mettere il naso fuori dalla porta. - commentò di rimando la Dubois, spostandosi per farlo entrare e chiudendogli la porta alle spalle - Monique ha una villa bellissima, con tutti i comfort possibili, ma mi pesa non poter mai uscire, e non mi va nemmeno di starle sempre tra i piedi.
Comprensibile... ma è il tuo giorno fortunato. Ho un regalo che penso ti farà immensamente piacere...
... che tipo di regalo?
Davvero non lo immagini? - attese qualche istante, poi sorrise appena, mostrandole una boccetta con del liquido all'interno ed un fascicolo abbastanza corposo - Ti avevo promesso una nuova identità, ed ora sono qui per tener fede alla parola data.
Ci sei riuscito davvero... - mormorò Dominique, a metà tra il felice e l'incredulo, spostando lo sguardo alternativamente dal volto di Azhad a ciò che teneva tra le dita - Come hai fatto?
Con la collaborazione di qualche membro della Resistenza, ti basti sapere questo. Purtroppo i tempi ristretti non mi hanno permesso di farti scegliere il tuo nuovo aspetto... dovrai "accontentarti" di quello che ti regalerà questa pozione.
Mi stai ridando la vita, perciò qualsiasi scelta tu abbia fatto mi andrà bene...
... grazie, Marcus.
Aspetta a ringraziarmi, potresti guardarti allo specchio e non piacerti affatto. - ironico nel tono, perché ne dubitava fortemente - Questo fascicolo ti sarà indispensabile, per la tua nuova identità: qui dentro sono contenute tutte le informazioni della nuova te, tutto ciò che devi sapere per risultare credibile agli occhi dell'intero mondo magico; impara alla perfezione il contenuto di queste pagine, falle tue, e non dovrai più temere nulla da nessuno. La pozione è permanente, una volta ingerita non potrai più tornare indietro. ... sei pronta?
Dominique prese la boccetta in mano, rigirandosela tra le dita per qualche istante: la stappò molto delicatamente, ne annusò l'odore, la soppesò con lo sguardo ancora per qualche secondo... e poi ne bevve il contenuto tutto in una volta, reclinando il capo all'indietro e chiudendo gli occhi; nei minuti successivi, Dominique provò un senso di nausea indicibile, che la fece addirittura cadere in ginocchio: avrebbe voluto vomitare, ma non riusciva a farlo, le sembrava semplicemente di sentirsi male; tutto intorno a lei girava, girava e girava... E poi, improvvisamente, si fermò: così com'era venuta, la nausea passò e tutto tornò normale... o quasi: si mise in piedi lentamente, barcollando leggermente, sotto lo sguardo impassibile di Marcus, poi acquisì sicurezza nel passo e si avvicinò allo specchio intero posto in un angolo della stanza; fissò la sua nuova immagine per almeno un paio di minuti, studiandosi in ogni dettaglio o quasi, e solo ad ispezione terminata si volse verso Azhad, fissandolo col suo nuovo sguardo ambrato.
Benvenuta al mondo... Selene.
Fine AutoConclusiva
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Marcus
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da Caroline Priscilla » 09/03/2016, 23:11
[26 Dicembre 2111 - Londra, zona South Bank - Ore 10:30]
Sembra proprio che stia per mettersi a nevicare...
Cappie volgeva lo sguardo verso il cielo, talmente bianco da risplendere, sentendosi gelare sotto quell'atmosfera carica di tanta nevosa aspettativa. La zona dove abitava Vergil era impreziosita da miriadi di decorazioni natalizie, che rendevano il quartiere un continuo scintillare di luci brillanti, colorate e festose. Eppure, nonostante amasse quel tipo di festa, alla O'Neill riusciva difficile condividerne lo spirito giocoso, sentendosi oppressa da sensazioni poco piacevoli. Non era bastato il senso di colpa per l'articolo uscito a fine Novembre, su Axell e la sua nuova fidanzata, un articolo che sputava solo veleno su quella coppia. Non avendo più un fidanzato -per il momento- l'irlandese era ritornata a casa per le feste, ritrovandosi però con una sorpresa che aveva fatto scoppiare nuovamente la parte più bellicosa e impulsiva di lei: la madre le aveva fatto presente di avere un nuovo compagno adesso, un certo Egon Chambers, babbano come lei, che aveva conosciuto poco prima di Giugno e con cui aveva instaurato da poco un rapporto serio e duraturo. La reazione della Ignis aveva rovinato la vigilia a madre e figlia, portando la prima alle lacrime e la seconda a passare le ore per cercare di calmarsi e di instaurare una conversazione civile con la donna il giorno dopo. Grazie alla tisana di Typhon, era riuscita a trovare un equilibrio e a chiedere scusa a sua madre per la reazione eccessiva che aveva avuto, poi l'aveva abbracciata, rassicurandola di avere tutto il suo appoggio e il suo affetto, proprio come prima. Era riuscita a salvare il loro Natale insieme, ma le persone con cui doveva ancora avere un confronto e risolvere questioni irrisolte non erano finite. Vergil l'aveva aspettata pazientemente, comportandosi con lei senza farle mai pesare la situazione che avevano vissuto durante quei mesi. Non avevano smesso di vedersi, ma i loro incontri erano limitati sempre al weekend e a poche ore trascorse di solito in qualche locale e quasi mai a casa. Voleva evitare qualsiasi tentazione il suo spirito irrequieto -e in astinenza- potesse cercare, per questo motivo aveva chiesto al Cartwright di rispettare quei paletti, per permetterle di prendere la sua decisione senza che interferissero i suoi due nuclei. Si sentiva ancora molto bloccata nei confronti dell'Auror, ma quelle settimane passate per la maggior parte nella solitudine le aveva anche fatto comprendere che quel blocco era dato solo dalla paura di soffrire, di non essere davvero quella giusta per Vergil e di fare un torto ad Axell e Victoria sentendosi felice con lui. Insomma, tutti pensieri che alla fine Cappie aveva avuto la forza di etichettare come sue barriere mentali e non realmente esistenti, decidendo di fare uno sforzo per metterle da parte e provare a far felici entrambi, sia lei che il Cartwright. Dopo quella decisione, il compito più arduo era stato scegliere il regalo di Natale; non perchè non conoscesse i suoi gusti, ma perchè voleva qualcosa che fosse particolarmente significativo, che gli lasciasse un bel ricordo e lo stupisse. Alla fine, dopo tanto girare, la O'Neill era riuscita a trovare ciò che cercava: ora non doveva fare altro che aspettare e sperare che fosse un bel dono per lui. Sentiva il cuore battere forte mentre si avvicinava all'appartamento dove abitava Vergil, cercando di dare una sistemata ai capelli scompigliati dal vento. Aveva pochissimo trucco in volto, le labbra erano morbide e invitanti come sempre, era coperta da un trench femminile che le dava molto l'aria da investigatrice, mentre in mano stringeva la borsa con dentro non solo il regalo e la bacchetta, ma anche Ermes -ovviamente- e il portafogli. Non appena la porta si aprì, la ex-Tassorosso fece un enorme sorriso al Cartwright, lanciandosi letteralmente fra le sue braccia e stringendolo con forza.
Come stai? Ti sei rimesso? Non immagini quanto sia stata in pensiero in queste settimane! La prossima volta cerca di essere più specifico quando dici che sei "convalescente" per qualche giorno!
Già, non c'era verso di fermarla o calmarla: era una Ignis del Fulmine e come tale si comportava, specie a fronte della notizia che il ragazzo era stato ricoverato dopo aver salvato l'ex-Consigliere dei Terran, Raiden Lambert. Aveva saputo l'identità di uno dei due Auror da Marshall stesso, ma a causa degli impegni di Vergil non era riuscita ad andare a trovarlo prima di quel giorno.
Fuori si gela, penso che a breve potrebbe nevicare! ... Giusto, che sbadata, mi sono dimenticata di una cosa.
Si avvicinò di nuovo a lui, allontanandosi dalla finestra dove aveva osservato il cielo fuori, prendendogli il viso fra le mani fredde e alzandosi sulla punta dei piedi per dargli un tenero bacio a stampo proprio sulle labbra.
Buon Natale...
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Caroline Priscilla
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da Vergil » 12/03/2016, 17:13
26-12-2111 | Mansarda di Vergil Cartwright | Quartiere South Bank di Londra | 10:27
Mi vanno un po' stretti... Va beh, sono pure nuovi, indossandoli e dopo il primo lavaggio si adatteranno meglio!
Ecco il bello di avere una madre ancora abituata a regalare capi di abbigliamento: l'inutilità di preoccuparsi del guardaroba e di comprarsi indumenti di tanto in tanto. Quando arrivavano le feste, il Natale soprattutto, la cara mamma di Vergil lo riempiva di ogni possibile vestito, dai pantaloni alle giacche alle camicie alle felpe, di tanto in tanto pure boxer e calzini. All'Auror non dava affatto fastidio, perché i suoi gusti li conosceva e sapeva prendergli sempre roba che indossava, al massimo prima chiedeva la taglia per sicurezza vista la tendenza del ragazzone a diventare ogni volta sempre più muscoloso. L'unica cosa che proprio evitava di farsi regalare erano occhiali, scarpe e magliette, in quanto spese che piaceva farsi da solo quando necessario. Entro poco tempo sarebbe arrivata Caroline Priscilla, la ragazza amata e che ancora non aveva deciso adeguatamente sul da farsi con lui, ma Vergil era da sempre un ragazzo molto paziente e tranquillo, capace di non mettere fretta ed essere obiettivo nel pensare che alla irlandese servisse tutto il tempo necessario per uscire dalla storia con il cugino Axell e ritornare a sorridere con se stessa, prima di farlo con qualcun altro. Senza considerare che in quegli ultimi tempi anche per il docente di Hogwarts le novità non erano state proprio pochissime.
Avrei preferito un verde meno acceso... Ma forse è soltanto l'effetto della luce del Sole...
Aveva salvato Raiden Lambert assieme al collega Logan Sykes, proteggendolo da un attacco volto a privare il MediMago della vita. Grazie a quel gesto eroico e per nulla premeditato, il Cartwright ed anche il Sykes erano stati investiti della carica di Semi-Gildati, ovvero degli individui affini alle Gilde ma come volontari esterni. Questo gli aveva permesso di venire a scoprire tanti segreti in più non solo su persone famose del Mondo Magico ma anche riguardo amici molto stretti, come Alexis Parker e la stessa ex Tassorosso in arrivo. Lui sapeva che ella fosse una Ignis ma lei non aveva la più pallida idea della nomina di Semi-Gildato dell'Auror quindi le avrebbe fatto proprio una bella sorpresa a tempo debito e al momento giusto. Quando suonò il campanello, Vergil aveva appena finito di asciugarsi i capelli lunghi e modellarsi la barba un po' troppo folta. Doveva spicciarsi ed andare ad aprire, quindi si mosse subito verso la propria stanza da letto e lì prese una canottiera nera senza maniche che indossò all'attimo e sopra ancora un maglione attillato misto lana, un tessuto che fortunatamente non pizzicava a contatto con la pelle e manteneva abbastanza caldo. Non aspettando altro, quindi, raggiunse la porta che aprì all'istante rimanendo qualche attimo estasiato dalla bellezza dell'amica, una bellezza mai davvero compresa prima.
Ehi...
Non fece in tempo a dire altro che la ragazza gli si lanciò tra le braccia stringendolo con più forza possibile.
Come stai? Ti sei rimesso? Non immagini quanto sia stata in pensiero in queste settimane! La prossima volta cerca di essere più specifico quando dici che sei "convalescente" per qualche giorno!
Ahahah, non lo vedi? Certo che mi sono rimesso, non troppo in fretta ma adesso sto benone! Entra su...
La fece accomodare subito all'interno, chiudendo la porta alle sue spalle. L'arredamento era leggermente cambiato dall'ultima volta che era stata lì, con qualche piccola modifica nella disposizione dei mobili ed anche con un albero di Natale differente da quello dell'anno prima. Il motivo dietro a quelle differenze era abbastanza ovvio: Vergil aveva trascorso molti pomeriggi e sere lì dentro con lei, il cugino e Victoria, quindi desiderava fare in modo che agli occhi della O'Neill non potessero tornare dei ricordi troppo forti e un po' destabilizzanti. Non che in quella maniera fosse impossibile tornare indietro nel tempo con la memoria ma se non altro risultava più difficile, essendoci anche copri divani di nuove tonalità, lampade nuove ed altre fotografie. In realtà, se Cappie avesse spaziato un po' si sarebbe accorta di un cambio di arredamento anche in altre stanze, come ad esempio la cucina e la camera da letto, ma c'era tutto il tempo per esplorare. Il bagno invece era rimasto praticamente intatto, d'altronde non è che lì avessero molti ricordi in comune! Il regalo di Natale, anzi, il primo dei due, stava proprio sotto l'albero, un po' nascosto, giusto per non essere riconosciuto immediatamente.
Fuori si gela, penso che a breve potrebbe nevicare! ... Giusto, che sbadata, mi sono dimenticata di una cosa.
È quasi sicuro che nevicherà, ho letto le previsioni poco fa! Uh? Che cosa?
La vide avvicinarsi, mettersi in punta di piedi e dargli un tenero bacio sulle labbra: quanto erano morbide quelle di lei e quanto gli stava facendo sangue, ma per fortuna aveva abbastanza autocontrollo. Corrispose quel bacio anche se per pochissimo tempo, visto che la stessa irlandese non rimase attaccata alla sua bocca per troppo, dopo di che le fece un piccolo sorriso, sorpreso, contento ma curioso. Non stavano assieme, eppure lei aveva deciso di dargli un bacio, perché?
Buon Natale...
Buon Natale anche a te...
Era davvero così importante il motivo? In realtà no, forse significava solo che la ex Tassorosso si stava avvicinando di più a lui e all'idea che potessero essere qualcosa più che amici, ma non era necessario chiedere, informarsi, assicurarsi. Le rassicurazioni non erano il pane quotidiano per Vergil che invece preferiva che tutto andasse per il verso giusto senza fretta eccessiva. Le chiese quindi se desiderasse qualcosa da mangiare o da bere, poi la invitò a mettersi comoda sul divano e togliersi pure il cappotto, sedendosi sulla poltrona di fronte a lei, guardandola negli occhi placido e sorridente.
Ho visto Axell ieri a pranzo, ha cercato di evitare il mio sguardo quasi per tutto il tempo. Poi però ci siamo incontrati sulla balconata della villa e quindi abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere. L'ho un po' rassicurato sul fatto che non ce l'avevo con lui e lui mi ha detto di aver saputo dei miei sentimenti da te. Le sue parole sono state "Vedi di conquistarla perché sei l'unico degno di sostituirmi!", poi però ha fatto una risata un poco amara. Credo si senta ancora tanto in colpa per l'intero accaduto ed in un certo senso lo capisco, so che è di buon cuore, è di famiglia, quindi non gli risulta semplice andare avanti con leggerezza. Abbiamo pure fatto una sfida a braccio di ferro come tutti gli anni e questa volta ce l'ha avuta davvero tosta, ne ha vinte due su tre ma per la prima volta una l'ho vinta io. Ha commentato semplicemente con un "Questo è perché sto invecchiando, largo ai giovani" e poi mi ha fatto i complimenti per il miglioramento.
Non era facile scherzare parlando del cugino, non con lei almeno, ma sapeva che doveva farlo, sapeva che dovevano scherzare e riderci su tutti, perché li avrebbe aiutati ad andare avanti e stare meglio. Sia lui che lei erano degli ex Tassorosso, erano buoni, davvero molto buoni, quindi sapevano anche che presto o tardi su quella storia non ci avrebbero rimuginato più, ma erano esseri umani e come tali dotati di debolezze. Il modo più giusto per rinforzarsi ed eliminare quelle debolezze era senza ombra di dubbio fare un bel "Riddikulus" sulla faccenda e intanto bearsi della reciproca compagnia.
Tu invece cosa mi racconti di nuovo? Hai trascorso bene Vigilia e 25? ... Ah, tra l'altro... Sei uno schianto vestita così, anche se a dirla tutta sei uno schianto sempre, però oggi ancora di più...
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da Caroline Priscilla » 12/03/2016, 22:51
Buon Natale...
Buon Natale anche a te...
Quel bacio fu il primo segnale che qualcosa in Cappie era cambiato. In realtà quel cambiamento era in costante evoluzione fin da quando la O'Neill aveva saputo dei sentimenti di Vergil nei suoi confronti. Aveva voluto prendersi del tempo per sè stessa, ma aveva anche lasciato che il proprio cuore seguisse la sua strada e quella strada l'aveva portata, inevitabilmente, verso il Cartwright. I sensi di colpa per Axell e Victoria avevano rallentato di molto la sua avanzata, ma non bloccata. C'erano tante incertezze nella sua vita amorosa, ma la voglia di provare a buttarsi era talmente forte che alla fine la Ignis aveva deciso di farlo, ad occhi chiusi, lasciandosi semplicemente andare. Non poteva prevedere il futuro, per questo motivo l'unica soluzione che aveva scelto di adottare era vivere il presente, senza imporsi limiti. Ora che era entrata nell'ottica di poter essere davvero colei che avrebbe reso felice il Cartwright, Cappie si permetteva di guardarlo con occhi diversi da quelli usati fino a qualche mese prima. Aveva sempre occupato un posto speciale nel proprio cuore, ma mai come in quel momento tutto il suo essere era rivolto verso di lui, nel cogliere anche le minime espressioni del suo viso, o i gesti da lui compiuti abitualmente, o il suo modo di fare. Lo osservava e lo analizzava con occhi diversi, chiedendosi se davvero loro due potessero essere felici insieme. La risposta però la conosceva solo il tempo, quindi era inutile porsi certe domande in quel momento.
Mi faresti un tè caldo? Mi sono congelata là fuori...
Chiese, spogliandosi del cappotto e rimanendo dunque con solo ciò che aveva indossato per quell'incontro: jeans, maglietta nera con colletto bianco e ballerine con sotto calze trasparenti, un look molto semplice ma anche sbarazzino, certo però non abbastanza caldo per uscire. Cappie non si aspettava che da un momento all'altro la capitale inglese potesse riempirsi di neve, fatto sta che comunque adesso aveva bisogno di scaldarsi e per fortuna poteva approfittare della gentilezza del Cartwright. Una volta pronto quindi il tè -e dopo aver chiesto il permesso di far gironzolare Ermes per casa- i due si misero comodamente seduti sul divano, iniziando un argomento ancora molto delicato, soprattutto per i sensi di colpa della Ignis.
Ho visto Axell ieri a pranzo, ha cercato di evitare il mio sguardo quasi per tutto il tempo.
Davvero? Mi dispiace...
Poi però ci siamo incontrati sulla balconata della villa e quindi abbiamo potuto scambiare quattro chiacchiere. L'ho un po' rassicurato sul fatto che non ce l'avevo con lui e lui mi ha detto di aver saputo dei miei sentimenti da te. Le sue parole sono state "Vedi di conquistarla perché sei l'unico degno di sostituirmi!", poi però ha fatto una risata un poco amara.
Come mai?
Credo si senta ancora tanto in colpa per l'intero accaduto ed in un certo senso lo capisco, so che è di buon cuore, è di famiglia, quindi non gli risulta semplice andare avanti con leggerezza. Abbiamo pure fatto una sfida a braccio di ferro come tutti gli anni e questa volta ce l'ha avuta davvero tosta, ne ha vinte due su tre ma per la prima volta una l'ho vinta io. Ha commentato semplicemente con un "Questo è perché sto invecchiando, largo ai giovani" e poi mi ha fatto i complimenti per il miglioramento.
Anche lei provò a ridere come aveva fatto il Cartwright, ma la verità è che sapere Axell triste le mettevva addosso tristezza a sua volta. Non doveva sentirsi in colpa, ormai era tutto passato ed era stato ampiamente perdonato dall'irlandese per tutto quanto. Gli aveva persino mandato una cartolina di auguri per Natale, offrendosi di vedersi quando fosse stato libero per bere qualcosa insieme. Certo, era strano passare dallo status di fidanzati a quello di conoscenti -per quello di amici avrebbero dovuto attendere ancora un po'- ma la volontò di dimostrare al giocatore di Quidditch che tutto andava bene era forte nella piccola ex-Tassorosso. Tuttavia, adesso c'era anche un altro Cartwright di cui lei si preoccupava immensamente, ovvero quello seduto di fronte a lei. Sapeva che Vergil possedeva un cuore generoso e altruista, ma davvero era stato capace di perdonare tutto, senza problemi?
Mi dispiace saperlo ancora triste per questa storia, spero solo che possa andare avanti in fretta e riprendersi. Tu sei sicuro di stare bene? Che cosa hai provato quando lo hai rivisto?
Chiese incuriosita, mentre prendeva qualche sorso del suo tè, ascoltandolo con attenzione. Di tanto in tanto Ermes le veniva affianco, ricercando le sue attenzioni, attenzioni però che terminarono quasi subito quando poco dopo si acciambellò sul divano accanto a lei, mettendosi a riposare.
Tu invece cosa mi racconti di nuovo? Hai trascorso bene Vigilia e 25? ... Ah, tra l'altro... Sei uno schianto vestita così, anche se a dirla tutta sei uno schianto sempre, però oggi ancora di più...
Sorrise, con le guance che diventarono appena un po' più rosse, sentendosi ancora un po' strana che Vergil potesse fare quel genere di complimenti proprio a lei. Sentiva il bisogno di stare molto più a contatto con lui -già, chissà perchè non si era seduto vicino a lei?- per questo motivo dopo aver terminato di bere e aver posato la tazza sul tavolinetto, Cappie si alzò in piedi, avvicinandosi alla poltrona dove era sistemato il Cartwright e sedendosi sopra le sue gambe, stringendosi con forza a lui.
Lo so che per te ormai sono sempre uno schianto... Me ne sono resa conto...
Strusciò il naso contro il suo e sorrise sbarazzina, prendendosi quel momento di gioco per riordinare le idee e così raccontare della "grande notizia" anche al professore di Volo.
Uhm, ecco... Diciamo che ho ricevuto una notizia che mi ha un po' destabilizzata- non avrebbe saputo in quale altro modo spiegare la perdita di controllo avuta con sua madre qualche giorno prima -Mia madre mi ha confessato che si sta frequentando con un altro uomo... E diciamo che io in un primo momento non l'ho presa molto bene. Anzi, mi sono proprio incazzata. Tranquillo, è già tutto risolto: le ho chiesto scusa e le ho fatto capire che la mia era stata solo una brutta reazione, che sono felice per lei e tutto il resto... Però ammetto che mi è rimasto ancora un po' di amaro in bocca. Sembro tanto infantile se continuo a pensare che mi sembra lei stia facendo un torto a mio padre? Come se tradisse la sua memoria... Lo so che non è così, ma è un istinto che non riesco proprio a controllare...
E la cosa peggiore era che proveniva tutto da lei. Era un po' triste l'irlandese, ma certo non troppo depressa per quella storia. Si stava semplicemente sfogando con il ragazzo, sapendo però che prima o poi quello stato d'animo le sarebbe passato e avrebbe visto solo il lato bello di tutto quanto: ovvero che sua madre si era di nuovo innamorata ed era andata avanti con la propria vita.
Fra l'altro, il nome di quest'uomo è Egon Chambers. Non è che per caso è parente di Evan? Pensa se io e lui diventassimo cugini o qualcosa di simile!
Disse con una risata, per provare a riportare i toni della conversazione su un piano più allegro e scherzoso. Esistevano tanti Chambers al mondo che le sembrava quasi assurdo che sua madre fosse riuscita a beccarsi proprio qualcuno di così tanto vicino ad un suo carissimo amico.
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da Vergil » 14/03/2016, 16:34
Ecco qui, è bollente, fai attenzione...
Non si fece ripetere due volte la richiesta della ex Tassorosso, andando subito a farle un bel tè caldo, anzi, caldissimo, fumante e tutto per lei: miscela classica, naturalmente. Ora che la ragazza era stata accontentata potevano dare il via alle varie chiacchiere più o meno importanti di quell'incontro post natalizio. Prima fra tutte fu l'incontro tra Axell e Vergil avvenuto il giorno precedente con conseguente micro chiacchierata tra loro e analisi del cugino minore riguardo lo stato d'animo del maggiore.
Mi dispiace saperlo ancora triste per questa storia, spero solo che possa andare avanti in fretta e riprendersi. Tu sei sicuro di stare bene? Che cosa hai provato quando lo hai rivisto?
Ho provato il bisogno di chiarire e riprendere un rapporto genuino e sincero. Abbiamo avuto un bel po' di problemi e questa specie di scambio ad incrocio di ragazze/fidanzate non era minimamente prevedibile. Ognuno ha attentato alla serenità dell'altro ma ora per risolvere è necessario che l'impegno avvenga da parte di entrambi. Sto bene, sto bene perché oramai il dolore è passato, come anche la delusione e la tristezza per l'accaduto e penso che lo stesso valga per lui. Credo viva nell'eterno timore che tu non possa stare di nuovo bene come prima, quindi saranno i fatti a tranquillizzarlo, non preoccuparti.
Vergil ormai era risaputo come il più saggio tra i due cugini, quello cresciuto un po' più in fretta e con esperienze di vita particolari e speciali, per quello ragionava così senza esitazioni. Cappie poteva dormire sicura e stare meno male per Axell, in quanto ben presto il giocatore di Quidditch vedendola in salute sentimentale avrebbe tirato un sospiro di sollievo, rilassandosi. Meglio quindi concentrarsi su altri discorsi ed altre chiacchiere, non prima però di aver fatto un bel complimento alla bionda facendola arrossire come sempre e come una "pomodorina".
Lo so che per te ormai sono sempre uno schianto... Me ne sono resa conto...
Sì ma non fa mai male rinfrescare la memoria, no?
Ricevette quella stretta e di conseguenza si beò del profumo della pelle della promessa investigatrice, socchiudendo gli occhi, ipnotizzato e in parto anche abbastanza eccitato nell'averla sulle gambe. L'astinenza tornava a farsi sentire a ondate, una astinenza pesante e difficile da gestire quando la ragazza dei propri sogni proibiti se ne stava comoda sopra di lui. Doveva concentrarsi su altro, magari proprio sulla nuova questione sollevata dalla stessa O'Neill, una questione che riguardava la madre ed il suo nuovo compagno, un compagno molto... familiare.
Mia madre mi ha confessato che si sta frequentando con un altro uomo... E diciamo che io in un primo momento non l'ho presa molto bene. Anzi, mi sono proprio incazzata.
Oh, Cappie...
Tranquillo, è già tutto risolto: le ho chiesto scusa e le ho fatto capire che la mia era stata solo una brutta reazione, che sono felice per lei e tutto il resto... Però ammetto che mi è rimasto ancora un po' di amaro in bocca. Sembro tanto infantile se continuo a pensare che mi sembra lei stia facendo un torto a mio padre? Come se tradisse la sua memoria... Lo so che non è così, ma è un istinto che non riesco proprio a controllare...
Tradirebbe la sua memoria soltanto se lo dimenticasse e lei non lo sta affatto dimenticando, sta solo andando avanti, proprio come possibilmente vorrebbe lui. Comprendo il tuo disagio ma cerca di vederla in quest'ottica senza altri disturbi emotivi.
Fra l'altro, il nome di quest'uomo è Egon Chambers. Non è che per caso è parente di Evan? Pensa se io e lui diventassimo cugini o qualcosa di simile!
A quella affermazione Vergil sgranò appena gli occhi e divenne un po' più rigido, ma non nel senso che una Cappie in astinenza come lui avrebbe voluto, un rigido di tensione, di preoccupazione apparente. La invitò a spostarsi da sopra di sé e a tornare seduta al proprio posto, così da poterla guardare negli occhi e mostrarsi inizialmente un po' combattuto sul parlare o meno, ma davvero tanto combattuto. Poi però, notando forse l'impazienza della ragazza dalle labbra carnose, il Cartwright decise di esporsi, parlando però con tono calmo e lento, adoperando moltissimo tatto.
Vedi... Io non vorrei assolutamente dare per certa la cosa, in quanto il mondo è davvero grande e vasto, quindi i casi di omonimia esistono. Però ecco... Il padre di Evan, Cappie, si chiama proprio... Egon... E come ben sai è vedovo da moltissimi anni. Io se vuoi potrei tranquillamente chiedere direttamente ad Evan oppure se mi fornissi una descrizione dell'uomo che sta frequentando tua madre potrei senza problemi stabilire la somiglianza. Non voglio che precipiti però insomma... È una coincidenza molto ma molto grossa, senza considerare che il padre di Evan... Lavora proprio nella stessa città di tua madre. Ha preso un incarico qualche mese fa, anche se non so dirti esattamente di quanto si tratti... Tu non sai altro a proposito di questa persona? L'età per esempio, oppure la provenienza?
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da Caroline Priscilla » 14/03/2016, 23:17
Ho provato il bisogno di chiarire e riprendere un rapporto genuino e sincero. Abbiamo avuto un bel po' di problemi e questa specie di scambio ad incrocio di ragazze/fidanzate non era minimamente prevedibile. Ognuno ha attentato alla serenità dell'altro ma ora per risolvere è necessario che l'impegno avvenga da parte di entrambi. Sto bene, sto bene perché oramai il dolore è passato, come anche la delusione e la tristezza per l'accaduto e penso che lo stesso valga per lui. Credo viva nell'eterno timore che tu non possa stare di nuovo bene come prima, quindi saranno i fatti a tranquillizzarlo, non preoccuparti.
Si preoccupa eccessivamente. Mi ha spezzato il cuore, ma ho superato situazioni peggiori di questa e molto prima che arrivasse lui. Capisco che si senta in colpa e che abbia a cuore la mia felicità, ma preferisco che smetta di pensare a me e rivolga tutte le sue attenzioni su Vicky e sul rapporto con te. Io starò bene, ne sono sicura.
Orgogliosa, ottimista e decisa. La O'Neill possedeva tutte quelle caratteristiche che le avevano permesso di andare avanti nella propria vita, superando ostacoli spesso molto più difficoltosi di lei. Era felice che per Vergil le cose si stessero sistemando col cugino, ma trovava fastidioso il pensiero che Axell si preoccupasse ancora per lei. Prima di tutto perchè sentiva di non meritarselo e poi perchè aveva preteso sia da lui che dalla Randall che fossero felici insieme, ma per esserlo entrambi avrebbero dovuto avere il cuore alleggerito da certi pesi. Cappie non costituiva più un problema per nessuno dei due, quindi si aspettava e pretendeva -forse un po' ingenuamente- che entrambi stessero bene e fossero felicemente innamorati. Tuttavia, proprio come aveva detto il Cartwright, sarebbero stati i fatti a parlare e lei era ben decisa ormai a voltare pagina, a dare un taglio al suo passato e a vivere il presente insieme alla persona che, per tanto tempo, era stata il suo sogno d'amore per eccellenza.
Lo so che per te ormai sono sempre uno schianto... Me ne sono resa conto...
Sì ma non fa mai male rinfrescare la memoria, no?
Preferirei tu mi rinfrescassi la memoria in altri modi...
Quella frase venne detta con un tono lievemente più basso, caldo ed eccitato, uscendole spontaneamente dalle labbra morbide e carnose. Ancora una volta, il nucleo di Irina aveva agito su di lei facendole fare qualcosa che non apparteneva del tutto al carattere della Ignis. Solo per qualche istante, infatti, Cappie si bloccò, quasi smarrita, riprendendosi subito dopo però scuotendo la testa e facendogli una smorfia sbarazzina e dolce, con tanto di linguaccia. In fondo era vero che stava parecchio in astinenza e avrebbe voluto poter combinare qualcosa con il Cartwright, ma dato che ancora non aveva chiarito del tutto come stavano le cose fra di loro, si stava trattenendo, aspettando il momento migliore per consegnargli il proprio regalo. Intanto, per stemperare la tensione sessuale, l'irlandese gli raccontò di come avesse trascorso la vigilia e il 25 Dicembre, informandolo della sensazionale notizia riguardo sua madre e il suo attuale compagno.
Tradirebbe la sua memoria soltanto se lo dimenticasse e lei non lo sta affatto dimenticando, sta solo andando avanti, proprio come possibilmente vorrebbe lui. Comprendo il tuo disagio ma cerca di vederla in quest'ottica senza altri disturbi emotivi.
Lo so, è stato questo pensiero infatti a farmi capire che avevo sbagliato a reagire in quel modo. So perfettamente che mio padre vorrebbe vederci felici, sia me che lei, per questo motivo ho accettato di incontrarlo fra qualche giorno. Fra l'altro, il nome di quest'uomo è Egon Chambers. Non è che per caso è parente di Evan? Pensa se io e lui diventassimo cugini o qualcosa di simile!
Lo aveva detto per scherzo, certo non pensando nemmeno lontanamente che potesse esserci davvero un qualsiasi tipo di parentela fra il loro amico Evan e questo'uomo di nome Egon. Tuttavia l'espressione che comparve sul volto di Vergil la fece preoccupare non poco, mentre il ragazzo la spostava da sopra le sue gambe per farla sedere di nuovo sul divano, indeciso se e in che modo parlarle. Tuttavia non si poteva stuzzicare una Ignis del Fulmine in quel modo e lasciarla poi appesa ad un filo ad aspettare.
Ver che hai? Che cosa ho detto? Dai dimmelo, tanto ormai cosa può esserci di peggio?
E alla fine il suo continuo insistere venne ripagato.
Vedi... Io non vorrei assolutamente dare per certa la cosa, in quanto il mondo è davvero grande e vasto, quindi i casi di omonimia esistono. Però ecco... Il padre di Evan, Cappie, si chiama proprio... Egon... E come ben sai è vedovo da moltissimi anni.
Pensi che possano essere la stessa persona? In effetti mia madre mi ha accennato al fatto che quest'uomo ha un figlio più o meno della mia età...
Io se vuoi potrei tranquillamente chiedere direttamente ad Evan oppure se mi fornissi una descrizione dell'uomo che sta frequentando tua madre potrei senza problemi stabilire la somiglianza.
Non l'ho ancora visto, quindi non saprei descrivertelo. Uff... Cazzo... Non credi che possa essere solo una coincidenza?
Non voglio che precipiti però insomma... È una coincidenza molto ma molto grossa, senza considerare che il padre di Evan... Lavora proprio nella stessa città di tua madre. Ha preso un incarico qualche mese fa, anche se non so dirti esattamente di quanto si tratti... Tu non sai altro a proposito di questa persona? L'età per esempio, oppure la provenienza?
Scosse la testa, sbuffando e riflettendo attentamente su quella scoperta, provando ad analizzare ciò che sentiva dentro. La tempesta emotiva per aver saputo che la madre si stava frequentando con un altro uomo ormai era passata, lasciando semplicemente il posto ad una ragionevole lucidità. Sapere che l'uomo in questione poteva essere il padre di un suo carissimo amico... Insomma, era sorprendente, ma non certo destabilizzante. Anzi, c'era anche del comico in tutta quella storia, tanto che dopo qualche secondo Cappie riprese a sbuffare, sì, ma ridacchiando, passandosi una mano fra i capelli per poi congiungerla alla gemella, fissando in volto il ragazzo.
Mi ci vedi come sorella di Evan? Sarebbe strano ma... Tutto sommato divertente!
Rise, alzandosi in piedi e avvicinandosi alla propria borsa, prendendo in mano il pacchettino regalo per Vergil e nascondendolo dietro la schiena.
Aspetterò di incontrare questo Egon per scoprire se è davvero il padre di Evan. Tanto mia madre mi aveva detto che volevano organizzare un incontro di famiglia, con entrambi i figli presenti, quindi non c'è problema, anzi penso che mi farò una risata a vedere la faccia che farà Evan, se veramente è suo padre! Adesso però non pensiamo a questo, siamo qui per stare insieme e per scambiarci i regali no? Quindi facciamolo!
Disse con rinnovato entusiasmo, prendendo il proprio e mostrandolo al ragazzo, ma senza consegnarglielo ancora.
Prima il tuo! Voglio che il mio venga scartato per ultimo!
Disse, facendogli una linguaccia, sia perchè voleva mantenere la sorpresa fino alla fine, sia perchè... Be', era una curiosona, e come tale, non vedeva l'ora di scoprire che cosa le avesse preso il Cartwright.
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da Vergil » 15/03/2016, 22:59
Lo so che per te ormai sono sempre uno schianto... Me ne sono resa conto...
Sì ma non fa mai male rinfrescare la memoria, no?
Preferirei tu mi rinfrescassi la memoria in altri modi...
Intraprendente e sicuramente molto più maliziosa e sicura di un tempo, la non più tanto piccola Caroline Priscilla O'Neill. Vergil impiegò qualche secondo per realizzare effettivamente che cosa ella avesse appena detto ma ne bastarono pochi altri per permettere alla bionda di "sentire" distintamente il suo commento fisico. Difatti ella stava sopra le sue gambe quindi non dovette essere troppo difficile per lei percepire la reazione della terza, di gamba, che scalpitava per uscire e darle ciò che aveva chiesto con tanta nitidezza.
... Non sei l'unica a pensarlo...
Rispose quindi Vergil, sorridendo altrettanto malizioso ma non troppo sicuro del comportamento da adottare perché, insomma, non erano ancora fidanzati e lei fino ad allora aveva messo bene in chiaro che le tentazioni andavano evitate, solo che adesso altro che tentazioni, stavano lì lì per replicare la notte dello scambio di coppia e magari anche peggio. Ad ogni modo il discorso per fortuna variò, rimettendo a posto gli ormoni del ragazzone e facendolo concentrare su un'altra questione delicata, ovvero la madre della ex Tassorosso che pareva in frequentazione del padre di Evan, una coincidenza abbastanza assurda.
Non l'ho ancora visto, quindi non saprei descrivertelo. Uff... Cazzo... Non credi che possa essere solo una coincidenza?
Non voglio che precipiti però insomma... È una coincidenza molto ma molto grossa, senza considerare che il padre di Evan... Lavora proprio nella stessa città di tua madre. Ha preso un incarico qualche mese fa, anche se non so dirti esattamente di quanto si tratti... Tu non sai altro a proposito di questa persona? L'età per esempio, oppure la provenienza?
Lei scosse la testa e di conseguenza il Cartwright non seppe proprio cos'altro aggiungere, visto che i dati in loro possesso erano proprio pochi per stabilire effettivamente se quella fosse la verità. In un primo momento, Vergil si chiese se l'eventualità di finire imparentata con il migliore amica fosse una realtà che alla ragazza dispiacesse e mettesse ansia o tensione. Quando poi però la vide farsi una mezza risata quasi divertita, comprese che probabilmente si stava eccessivamente preoccupando.
Mi ci vedi come sorella di Evan? Sarebbe strano ma... Tutto sommato divertente!
Ah beh, l'importante è che lo pensi tu, ahahah!
Aspetterò di incontrare questo Egon per scoprire se è davvero il padre di Evan. Tanto mia madre mi aveva detto che volevano organizzare un incontro di famiglia, con entrambi i figli presenti, quindi non c'è problema, anzi penso che mi farò una risata a vedere la faccia che farà Evan, se veramente è suo padre! Adesso però non pensiamo a questo, siamo qui per stare insieme e per scambiarci i regali no? Quindi facciamolo!
Prima il tuo! Voglio che il mio venga scartato per ultimo!
Eh? Come? Ah sì sì, certamente, prima il mio...
La sua fantasia aveva cominciato ad andarsene per conto proprio quando la ragazza aveva pronunciato quelle ultime parole dai diversi sensi multipli. Quella era l'astinenza che parlava ed urlava, non certo perché Vergil pensava costantemente soltanto a quello, anzi no, ormai accadeva spesso, ma solo perché non poteva sfogare, ecco tutto. Senza scomporsi troppo quindi, l'Auror si alzò, dirigendosi fino all'albero di Natale sotto al quale prese un pacchetto (uno solo per ora), consegnandolo alla... "amica"?
Ecco a te!
A dire il vero il pacchetto sembrava essere piuttosto piccolo, ma il contenuto sarebbe stato sicuramente di gradimento per la golosa ragazza di fronte al Cartwright. Al suo interno infatti, in una scatoletta di cartoncino dorato con un piccolo fiocco nero (colori dei Tassorosso naturalmente), se ne stava posata su una superficie di ovatta una carta rigida. Sì, proprio come le carte di credito babbane, le dimensioni e la consistenza era esattamente quella, ma la scritta sopra di essa avrebbe lasciato a bocca aperta la O'Neill, o forse con l'acquolina.
... Con questa hai il 30% di sconto in tutti i negozi Lindt. Inoltre, puoi accumulare punti e sfruttarli per aumentare gli sconti a disposizione. In aggiunta puoi anche versare sopra un importo per pagare automaticamente con la carta ed io l'ho già caricata di 170 dollari... Buon Natale pomodorina!
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da Caroline Priscilla » 15/03/2016, 23:43
... Non sei l'unica a pensarlo...
Già, a quanto pare anche lui è d'accordo con me...
Era difficile riuscire a trattenersi quando la voglia era tanta, l'astinenza troppa e il Fulmine governava il tuo animo, rendendoti più impulsiva e istintiva che mai. Pur rendendosi conto che parte del suo atteggiamento malizioso era dovuto al nucleo di Irina, ugualmente Cappie non riuscì proprio a trattenersi dal sussurrare quelle parole ad un soffio dalle labbra di Vergil, stuzzicandolo con quel suo modo di fare sbarazzino e malizioso. Era quasi sul punto di catturare di nuovo le sue labbra, questa volta per approfondire bene il contatto, ma si fermò in tempo, facendo un profondo respiro e tirandosi indietro con molta, molta fatica, quasi dispiaciuta della cosa. Prima gli avesse fatto presente della sua decisione di stare insieme, prima avrebbero potuto togliere quei fastidiosi paletti e darsi -finalmente- alla pazza gioia. Dopo avergli raccontato dunque dei due giorni precedenti e aver scoperto che esisteva la possibilità che lei ed Evan diventassero parenti, l'irlandese -impaziente- andò a prendere il suo regalo, volendo però prima vedere quello del Cartwright per tenere la sorpresa per ultima.
Ecco a te!
Grazie!
Tutta contenta e felice, la Ignis prese il pacchetto ed iniziò a scartarlo, notando la scelta dei colori per l'incarto -quelli della loro ex casata- e sorridendo fra sè. Solo quando però aprì la scatola e vide il contenuto, l'irlandese rimase con un'espressione sorpresa in volto, prendendo la card marchio Lindt e fissando poi il Cartwright, per ottenere ulteriori spiegazioni.
... Con questa hai il 30% di sconto in tutti i negozi Lindt. Inoltre, puoi accumulare punti e sfruttarli per aumentare gli sconti a disposizione. In aggiunta puoi anche versare sopra un importo per pagare automaticamente con la carta ed io l'ho già caricata di 170 dollari... Buon Natale pomodorina!
Non sapeva davvero che cosa dire, ma non aveva bisogno delle parole per dimostrargli quanto avesse apprezzato il suo regalo. Si alzò in piedi di scatto, buttandogli le braccia al collo e tempestandolo -sì, letteralmente- di baci sulle labbra, un comportamento molto poco da "amica" ma parecchio in linea col suo essere una Ignis, impaziente e scatenata. Già, la O'Neill ormai era arrivata agli sgoccioli, voleva solo poter consegnare il proprio di regalo e far presente quindi al Cartwright della sua decisione. Dopo che le sue manifestazioni di affetto furono finalmente terminate, la ragazza spostò un po' più al lato il suo Ermes, così da permettere all'Auror di sedersi vicino a lei sul divano, mentre gli consegnava il proprio pacchetto.
Dai, aprilo! Spero davvero tanto che ti piaccia...
Si notava una nota di incertezza nella sua voce, dovuta al fatto che sì, sapeva di renderlo felice con quella notizia, ma non sapeva quanto avrebbe apprezzato il suo di dono. L'incarto del pacchetto era di colore rosso, con fiocco dorato -un classico insomma- mentre la scatolina che venne fuori era di velluto nero. Non appena l'avesse aperta quindi, il ragazzo avrebbe trovato non uno, bensì due ciondoli d'argento, ciondoli che si incastravano perfettamente come i pezzi di un puzzle e sopra i quali era scritta una frase -per Cappie- molto significativa.
Non sapevo in quale altro modo dirtelo, però quando ho visto questi ciondoli ho capito che sarebbe stato un dono di Natale perfetto e una risposta palese a quello che mi hai chiesto due mesi fa.
Cioè, di stare insieme a lui, di essere fidanzati. La Ignis prese il ciondolo a forma di cuore -quello che in teoria avrebbe dovuto indossare lei- accarezzando col pollice la scritta incisa su di esso e fissando Vergil con le guance appena appena più rosse del normale.
Allora, te la senti di affidarmi il tuo cuore?
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da Vergil » 16/03/2016, 22:34
Aveva la certezza più o meno matematica che il regalo presole per Natale (il primo di due) potesse piacerle all'inverosimile, ma quando la bionda lo tempestò di baci sulle labbra saltandogli di nuovo addosso capì che aveva letteralmente sbancato. Quando si andava sui dolci era abbastanza impossibile non renderla contenta, un po' come quando per il suo compleanno di due anni prima le aveva preso la mega tavoletta di cioccolata doppio strato che aveva dovuto terminare forzatamente in tre mesi per via della enorme mole del prodotto dolciario direttamente dalla cioccolateria di Amy Harada.
Dai, aprilo! Spero davvero tanto che ti piaccia...
Osservando il pacchetto nelle mani della O'Neill, Vergil si chiese quasi obbligatoriamente come mai ella fosse tanto ansiosa di scoprire se fosse di suo gradimento o meno. Certo, di sicuro voleva renderlo felice e fargli nascere un sorriso ma negli occhi di lei c'era una sorta di aspettativa molto strana che rendeva la curiosità del ragazzone ancora più potente e insostenibile. Per quello, una volta afferrato il prezioso dono, il Cartwright impiegò appena tre secondi per aprirlo e rivelare il contenuto, un contenuto che lo lasciò completamente di stucco, incredulo e sul momento privo di parole.
... Ma... Ma... Ma questo è... Cioè... Tu... Io...
Non sapevo in quale altro modo dirtelo, però quando ho visto questi ciondoli ho capito che sarebbe stato un dono di Natale perfetto e una risposta palese a quello che mi hai chiesto due mesi fa.
Ovvero se volesse essere la sua fidanzata, se potessero stare insieme ed essere una coppia, proprio come probabilmente adesso lo erano Victoria e suo cugino Axell. Vergil sbatté le palpebre ancora una volta, prendendo in mano il ciondolo e rigirandoselo tra le mani con gli occhi lucidi, sì, lucidi, perché d'altronde non era mica solo il maggiore ad essere in grado di commuoversi. Sentiva una enorme felicità scoppiargli nel petto e nel cuore, era assolutamente impossibile non osservare nel sorriso che lentamente gli stava spuntando sul volto, una nota netta di scuotimento dell'anima.
Allora, te la senti di affidarmi il tuo cuore?
Solo se tu te la senti di farti rendere felice per sempre dal sottoscritto, amore mio...
Fu un secondo, uno slancio, un gesto improvviso e impossibile da fermare, quello del Cartwright che le prese il viso tra le mani e la baciò, ma con un bacio ben diverso da tutti quelli passati, un bacio vero, un bacio intenso, un bacio con la lingua e la voglia incredibile di non staccarsi mai più da quelle labbra carnose e adesso finalmente tutte sue. Annuì mentre la baciava e poi la strinse forte, se la mise ancora una volta in braccio e il tempo parve fermarsi, la Terra smise di girare, il Sole di brillare, il vento di soffiare e la gente di camminare lì fuori... C'erano soltanto loro, c'era soltanto lei e lui la amava.
Ti amo Cappie!
Per quante volte in passato la O'Neill si era sognata il suo adorato Prefetto pronunciarle quelle parole? Per quante volte invece si era dovuta rassegnare alla realtà che quelle fossero soltanto speranze vane, solo desideri assurdi senza alcun fondamento? Adesso invece di finto o di immaginario non c'era proprio nulla, erano l'uno di fronte all'altra con tutta l'intenzione di continuare a guardarsi negli occhi in quel modo per molto, moltissimo tempo.
... Allora a questo punto credo sia giunto il momento che tu abbia il mio, di regalo.
Perché mai il regalo di Vergil, il secondo, aveva così tanta importanza nell'esserle consegnato in una situazione simile, da appena fidanzati? A quella domanda Caroline Priscilla avrebbe avuto risposta molto molto presto. L'Auror la fece di nuovo accomodare sul divano ma questa volta vicino a lui, così da averla a stretto contatto. A quel punto, dopo aver fatto un bel sospiro ed essersi ripreso completamente dall'emozione precedente, alzò la mano per farle una carezza, guardandola intensamente e con trasporto.
Non avevo modo di incartarlo. Non avevo modo nemmeno di metterci vicino un biglietto. Ma qualcosa mi dice che sarà un successone lo stesso...
Dopo aver pronunciato quelle parole, Vergil si alzò la manica destra del maglione, indicandole il proprio polso, sopra il quale c'era...
Buon Natale... Ignis del mio cuore.
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da Caroline Priscilla » 17/03/2016, 0:25
Allora, te la senti di affidarmi il tuo cuore?
Solo se tu te la senti di farti rendere felice per sempre dal sottoscritto, amore mio...
Era una promessa bellissima. Cappie sentì il proprio cuore gonfiarsi commosso, annuendo mentre Vergil le prendeva il viso delicatamente fra le mani e la baciava, un bacio pienamente ricambiato dall'irlandese che adesso -finalmente- si sentiva molto più tranquilla a lasciarsi andare a quei sentimenti e a quel costante desiderio di lui. Nonostante la paura di soffrire, nonostante i sensi di colpa e nonostante i segreti che era costretta a mantenere, la O'Neill aveva trovato la forza di mettere tutto quanto da parte per buttarsi in quell'avventura, un'avventura diversa da tutte le altre, che la vedeva protagonista insieme al Cartwright pronti ad affrontare qualsiasi ostacolo per difendere il sentimento che li univa. Era già amore per l'Auror, innamoramento per la Ignis, ma con calma sarebbe arrivata anche lei al suo stesso livello. Doveva solo lasciare che il tempo facesse il suo corso, guarendola da tutte le sue paure.
Ti amo Cappie!
E io sono innamorata di te Vergil, da sempre...
Rideva e sorrideva, abbracciandosi a lui, baciandolo, sentendo il profumo del suo corpo e provando il fortissimo desiderio di non staccarsi mai, di fermare il tempo solo per sentir ripetere di nuovo quella frase che per anni aveva sognato, ma mai visto realizzarsi. Adesso invece sembrava tutto così strano e così meraviglioso da farle girare la testa, mentre il Cartwright la faceva di nuovo sistemare sul divano, a stretto contatto con lui.
... Allora a questo punto credo sia giunto il momento che tu abbia il mio, di regalo.
Regalo? Intendi un altro?! Che cosa? Sono curiosa!
Disse subito euforica, ma la serietà con cui Vergil stava parlando era troppo strana e contagiosa, al punto che Cappie -pur spinta dalla propria natura curiosa- cercò di mantenersi calma e di tranquillizzare anche il suo elemento, rimanendo perfettamente lucida mentre il ragazzo riprendeva a parlare.
Non avevo modo di incartarlo.
Non è un problema!
Non avevo modo nemmeno di metterci vicino un biglietto.
Quello che volevi scrivere puoi dirmelo ora a voce.
Ma qualcosa mi dice che sarà un successone lo stesso...
Lo vide alzarsi la manica con malcelata curiosità, ma l'espressione allegra sparì all'istante quando la Fulmen finalmente fece caso al tipo di bracciale indossato dal neo fidanzato, rimanendo con sguardo impietrito e con la bocca spalancata.
Buon Natale... Ignis del mio cuore.
-Un anno fa a Princeton-Signore e signora Fornstrand vi ringrazio per avermi concesso di poter vedere la tomba di vostro figlio...Non ringraziarci, ormai è passato molto tempo, quasi nessuno più si ricorda di Alex...Sembri davvero molto giovane... Dove vi siete conosciuti?A dire la verità, Irina Honeywell era mia cugina, quindi non l'ho conosciuto proprio direttamente...Oh... Capisco. Ci dispiace molto cara per la tua perdita. Se hai bisogno di qualcosa noi siamo dentro. Ti lasciamo un po' di privacy per salutare nostro figlio.Grazie, ne avrei bisogno. ... Uff finalmente sola. Alex Fornstrand... Qui c'è una sua foto. Cavolo quanto gli assomiglia...Hanno troppe cose in comune: nome simile, stessa professione, stessi tratti... Sembra quasi che il destino mi abbia portata ad Axell! Forse io e lui eravamo davvero destinati a stare insieme...
Perchè la visione di quel bracciale le aveva fatto rivivere a forza quel ricordo? Perchè la Ignis era sempre stata convinta di quello, ovvero che lei ed Axell fossero stati scelti dal destino, che loro due sarebbero stati per sempre insieme, un po' come nelle favole e nei romanzetti rosa che era solita leggere quando era un'acerba adolescente. Smettere di crederci era stato quasi più doloroso che provare sulla propria pelle il senso di abbandono quando il giocatore di Quidditch l'aveva lasciata. Ma adesso, quell'unico bracciale, il bracciale dei semi-gildati fu come la risposta che Cappie aveva cercato per tutti quei mesi a sua insaputa, un segno del Conflux per dirle che era quella, adesso, la strada giusta da percorrere. Già, il Conflux: aveva visto molti gildati credere in esso con fervore e fidarsi ciecamente del suo agire. Ma solo in quel momento la O'Neill si rese veramente conto che forse ciò in cui i suoi confratelli credevano era tutto dannatamente vero.
Non è possibile...
Portò la mano a toccare quel pezzo di metallo di colore verde -verde solo per lei, che apparteneva ad una Gilda- sentendo gli occhi riempirsi di lacrime e le labbra boccheggiare non sapendo bene che cosa dire. Stava vivendo una di quelle pericolosissime situazioni dove il nucleo di Irina rischiava di influenzarla fin troppo, finendo per farle fare qualcosa di cui in seguito si sarebbe pentita. Anche il suo di nucleo, però, stava reagendo in maniera inaspettata, esaltandosi, gonfiandosi, esprimendo tutta la sua energia, fino a quando entrambi non esplosero, finendo per far sì che la O'Neill ne divenisse preda senza possibilità di controllo.
Credevo che non avrei mai avuto la possibilità di raccontarti tutto e invece tu sei un semi-gildato e il Conflux solo sa quanto ho sperato che ci fosse qualcuno oltre ad Axell a conoscere questo segreto!- parlava a raffica, senza pensare alle conseguenze di ciò che avrebbe detto, stringendo con forza le mani del Cartwright, ridendo e piangendo al tempo stesso -Quando lui mi ha lasciata mi sono sentita completamente sola, perchè nessuno di quelli che conosco è un gildato, ma tu lo sei, anche se solo parzialmente fai comunque parte di questo segreto e finalmente ora so che questa è la cosa giusta da fare, sì è un segno, il segno che il mio destino e quello di Irina non devono per forza combaciare!- Ma chi era Irina? Lei lo sapeva ma Vergil no e fino a quando il ragazzo non fosse riuscito a fermarla e a farsi spiegare con calma chi fosse la ragazza appena nominata, Cappie avrebbe continuato ad andare avanti per la propria strada, buttando fuori tutto quanto a parole, perchè era impossibile riuscire a fermare i due elementi che agivano dentro di lei -Quando è successo? È stato per via di quella missione dove hai salvato quel Terran, non è vero? Perchè non me lo hai detto prima? Aaaah non importa, non importa! L'unica cosa che importa adesso è che tu ora conosci il mio segreto e io... Io...
Non le venivano più le parole -davvero strano, visto che non aveva fatto altro che parlare fino a quel momento- ma subito la O'Neill si riprese, catturando le labbra del Cartwright in un bacio romantico e passionale, dolce e malizioso, energico, euforico, alimentato dalla felicità e dalla voglia che aveva di lui in quel momento. Si mise a cavalcioni sopra di lui, continuando a baciarlo senza mai fermarsi, perchè ora non voleva parlare -lo aveva fatto fin troppo- voleva solo lasciare che fosse l'istinto a guidarla, portando le mani del ragazzo sul proprio corpo, invitandolo a stringerla, accarezzarla, afferrarla nei punti più seducenti di lei, non lasciandogli nemmeno il tempo di respirare nè per pensare a quello che stava succedendo.
... Ti amo.
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Utente |
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2016-03-19 00:16:30 |
Caroline Priscilla |
d20 |
9 |
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2015-09-01 23:18:40 |
Charlotte |
d100 |
19 |
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