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New York

Messaggioda Camila » 27/05/2015, 22:42

Prendo tutto!

Ok, la signorina prende... PRENDI TUTTO?!

Uno di tutto, ha presente?
Prende una porzione di ogni dolce, la mette in un piattino e me la poggia di fronte, le assicuro che non è difficile!
Sa, il mio fidanzato mi sta viziando stasera, festeggiamo i nostri primi sei mesi insieme, non è dolcissimo?


Quanto se la rideva dentro di sé su una scala da uno a dieci? All'incirca un milione.
E si era tenuta stretta.
Sapeva di star facendo ammattire Ryan Angel, glielo si leggeva palesemente nel suo sguardo... ma era esattamente quello il punto: pur trovandosi quasi alla soglia dell'esasperazione, era ancora lì. Sì, forse non gli sarebbe comunque stato possibile andarsene, ma avrebbe potuto ignorarla, risponderle veramente male per farle capire che si doveva zittire, invece niente, niente a parte qualche occhiataccia omicida -nulla di preoccupante insomma.
Sotto il suo sguardo felice, dunque, il cameriere posò sul loro tavolo undici tipi di dolci diversi, anzi dodici, considerando il tiramisù che la lei non aveva ordinato... ma il Vastnor sì.

Aaaaaaahhh!!

Ma scusa hai tutti quei...

Aaaaaaahhh!!

Puoi continuare così a vita...

Aaaaaaahhh!!

Ho detto di no!

Aaaaaaahhh!!

La vuoi piantare?

Aaaaaaahhh!!

... Ecco!
Strozzatici!


Rise, vittoriosa e compiaciuta, assaggiando il dolce dell'uomo e trovandolo buono, buonissimo: era sicura che in realtà che fossero tutti ottimi, ma come sempre era divertente trovare un modo per farlo uscire fuori di testa, per costringerlo a fare un sorriso, anche solo nella propria mente o nel profondo del suo cuore.

Mmmh, come immaginavo, è tutto molto più buono se sei tu ad imboccarmi!

Ora so come fare per farti assumere senza sforzi un cucchiaino di cianuro.

Sai a che stavo pensando?

No e non mi int-...

Che non ho un vestito per l'ippodromo!
Però vorrei prenderne uno che non costi uno sproposito, sai, non è che navighi nell'oro!
E magari che potrò sfruttare anche per altre occasioni, giusto per non sprecare tanti galeoni in un abito che poi non rimetterò mai più!


... Eh.
Quindi?
Cosa vuoi da me?


Quindi è deciso, verrai con me e mi aiuterai a scegliere il vestito perfetto!
Sei contento?


Ma non esiste proprio!
Ho da lavorare, che ti credi?
Ci vai da sola...


Ah-ha, fregato! -esclamò la Aguilar tra una cucchiaiata di dolce e l'altra- Perché vedi, tesoro, si dia il caso che domani è domenica, quindi non puoi avere assolutamente nulla da fare... -no, non aveva finito- Ma se anche non avessi voglia di uscire domani perché vuoi startene a casa, comprensibile, hai avuto troppa vita sociale stasera, potresti sentirti sbronzo domattina... Dingo mi ha assicurato che non hai nessun caso su cui lavorare lunedì, peeeeeeeeerciò verrai con me!

Povero Marshall, quando Camila gli aveva -in modo del tutto ingenuo, innocente e casuale- chiesto quali impegni avessero i due MagiInvestigatori per la settimana, gli era scappato che il Vastnor non avesse nuovi casi al momento, al massimo solo qualche scartoffia da compilare che, però, di sicuro non lo avrebbe impegnato tutto il giorno... quindi non c'era alcun motivo per cui non la potesse accompagnare.

E poi scusami, ti ho detto che all'ippodromo non ci sono mai andata, no?
Che succede se scelgo il vestito del taglio sbagliato? O del colore sbagliato? O del tessuto sbagliato? O magari, pensa che tragedia, se non è in tinta con quello che metterai tu, saremmo ridicoli insieme, ed è un peccato perché siamo bellissimi!
Quindi vedi, è proprio una questione importante, quasi essenziale, rasentiamo la vita o la morte!


Onestamente, se avesse voluto ammazzarla, nemmeno la spagnola stessa gli avrebbe dato torto; ovviamente, poco dopo, lo lasciò pagare il conto -che gentleman d'altri tempi!- alzandosi dal tavolo dopo aver bevuto l'ultimo bicchiere di vino e prendendo Ryan sottobraccio, come una vera e propria coppia di fidanzatini.
Se lui non l'avesse spostata a forza, sarebbero usciti dal ristorante giapponese in quel modo, con la sivigliana attaccata al suo braccio ed il capo appoggiato sulla sua spalla.

Aaaah, che bella serata!
Mi sento pienissima, certo che si mangia proprio bene... ci dobbiamo tornare, sì sì, però la prossima volta io punterei sul marocchino, per provare una cosa totalmente diversa!
-commentò Camila con aria pensierosa, pianificando già il loro secondo (?) appuntamento.

Ah, Ryan... -fermò il proprio incedere e, se fosse rimasta ancora attaccata a lui, l'avrebbe così costretto a fermarsi, magari girandosi per guardarla negli occhi- Sai perché, dopo aver vinto la tua sfida, non ti ho chiesto un bacio?

Sorrise, maliziosa ma anche dolce, provando ad alzarsi in punta di piedi per tentare, se il Vastnor non l'avesse fermata prima- di sfiorargli la bocca in un bacio a stampo della durata di cinque secondi massimi.

... perché volevo che fossi tu a darmelo, spontaneamente.
O in alternativa, che perlomeno te lo facessi dare spontaneamente!
-come sarebbe potuto avvenire se lui avesse accettato quel contatto tra loro.

Se però si fosse spostato, Camila non avrebbe fatto una piega, pronunciando quelle stesse parole e riprendendo poi a camminare con lui come se nulla fosse successo.

Allora, ci siamo divertiti stasera, vero?
Tu pensa quanto ti saresti annoiato se non ci fossi stata io, no no, ti ho proprio salvato la serata, è evidente!
Beh, quindi che si fa ora? Andiamo a casa tua a bere ancora qualcosa? Dai, è presto e noi siamo giovani, prima che all'otite si aggiungano i problemi di ossa dovresti cercare di divertirti un po'!
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Messaggioda Ryan Angel » 28/05/2015, 23:03

Ah-ha, fregato!

Eh?
Fregato?
Che significa scusa?!


Perché vedi, tesoro, si dia il caso che domani è domenica, quindi non puoi avere assolutamente nulla da fare...
Ma se anche non avessi voglia di uscire domani perché vuoi startene a casa, comprensibile, hai avuto troppa vita sociale stasera, potresti sentirti sbronzo domattina...


... Spiritosa...

Immagine

... Dingo mi ha assicurato che non hai nessun caso su cui lavorare lunedì, peeeeeeeeerciò verrai con me!

Ah quindi Marshall ti avrebbe detto che Lunedì non ho molto da fare eh?!

Sei un uomo morto, lo giuro!

E poi scusami, ti ho detto che all'ippodromo non ci sono mai andata, no?
Che succede se scelgo il vestito del taglio sbagliato?


Non saprei!

O del colore sbagliato?

È tanto fondamentale?

O del tessuto sbagliato?

Non ho mai visto tailleur di lana...

O magari, pensa che tragedia, se non è in tinta con quello che metterai tu, saremmo ridicoli insieme, ed è un peccato perché siamo bellissimi!

Assolutamente!
Una vera tragedia!
Penso che non avrei più il coraggio di farmi vedere in giro!


Quindi vedi, è proprio una questione importante, quasi essenziale, rasentiamo la vita o la morte!

La tua!
... Mmmhhh...


Se avesse mostrato al Magistrato Magico il ricordo di quella serata, onestamente, l'avrebbe potuto davvero condannare in caso di omicidio?
Forse, se fosse stato maschio, Ryan Angel avrebbe potuto puntare su un poco di solidarietà maschile, quella non guastava mai.
Si passò una mano sul viso, quasi esausto e strapieno di parole su parole su parole, non ricordando nemmeno più da cosa avevano iniziato a parlare all'inizio della serata. Sapeva solo che era stato un botta e risposta in pochissime occasioni effettivamente serio, comprensivo nella maggior parte di battute, scherzi o prese in giro rivolte, naturalmente, alla sua persona. Finalmente però avevano concluso. Anche il dolce, anzi, I DOLCI, erano giunti alla conclusione, quindi con un po' di fortuna presto l'uomo sarebbe tornato a casa sua, nel completo silenzio, sdraiato sul proprio divano ad ascoltare il bel niente intorno a sé. Poteva esserci prospettiva migliore per la fine della serata?

Aaaah, che bella serata!
Mi sento pienissima, certo che si mangia proprio bene... ci dobbiamo tornare, sì sì, però la prossima volta io punterei sul marocchino, per provare una cosa totalmente diversa!


Nel senso che esci con uno del Marocco e mi lasci in pace, giusto?

Perché stava ancora attaccata alla sua spalla? Perché gli stava ancora sotto braccio? La farsa era finita! Non era più necessario!

Ah, Ryan...

Adesso cosa c'è?
... Mh?
È successo qualcosa?


Lo sguardo di Camila divenne molto più serio e quello dell'uomo seguì la stessa linea, forse anche leggermente preoccupato.

Sai perché, dopo aver vinto la tua sfida, non ti ho chiesto un bacio?

... Lo ammetto, me lo sono chiesto un paio di volte.

La Aguilar si avvicinò di più a lui, si mise in punta di piedi (per quanto servisse) e cercò di baciarlo sulle labbra, a stampo.
L'Investigatore si ritrasse un secondo prima, ma di poco, facendo avvenire effettivamente il contatto ma in modo più sfuggente.

... perché volevo che fossi tu a darmelo, spontaneamente.

... Già, me lo sarei dovuto aspettare.

O in alternativa, che perlomeno te lo facessi dare spontaneamente!

Tornarono a camminare l'uno affianco all'altra, sempre con quel braccio della bionda intorno al suo che proprio non si voleva staccare.
Era strano passeggiare con lei, strano passeggiare con una donna che non fosse Veronique... O Hayley.

Allora, ci siamo divertiti stasera, vero?

Cominci ad usare il plurale maiestatis?

Tu pensa quanto ti saresti annoiato se non ci fossi stata io, no no, ti ho proprio salvato la serata, è evidente!

C'è davvero gente che ti paga perché tu le faccia compagnia?!

Beh, quindi che si fa ora?

Io me ne andrei a c-...

Andiamo a casa tua a bere ancora qualcosa?

Ahahahah... No.

Dai, è presto e noi siamo giovani, prima che all'otite si aggiungano i problemi di ossa dovresti cercare di divertirti un po'!

Se mi si prospetta lo stesso divertimento vissuto a cena, abbraccerò l'osteoporosi col sorriso!

Dopo quell'uscita quasi in tono da pazzo in preda ad una crisi di nervi isterica e sarcastica, Ryan Angel fece ancora qualche passo ma subito dopo afferrò Camila Aguilar di scatto e la spinse in un vicolo buio appena sulla destra, attaccandola al muro e...

Fanculo.

... La baciò sulle labbra, ma mica un bacio di quelli a stampo da ragazzini delle elementari come quello dato prima dalla spagnola, bensì uno da uomo, da uomo eccitato, da uomo virile ed esageratamente aggressivo, un uomo che non avrebbe accettato minimamente un rifiuto.
Cercò di spingere ancora più nell'ombra l'informatrice e le alzò una coscia con la mano sinistra mentre con la destra le andava a palpare il fianco e poi direttamente il sedere, insinuandosi con la lingua nella sua bocca ancora più violento e imperativo. Sembrava quasi la scena di una violenza sessuale, difatti se qualcuno l'avessi vista dall'esterno avrebbe pensato immediatamente che Ryan Angel stesse commettendo uno stupro in piena regola. Era giunto davvero all'esasperazione più totale, aveva toccato il limite e poi lo aveva oltrepassato, ora doveva sfogarsi in qualche modo e la Aguilar poteva scommettere 1000 Galeoni che sarebbe stata la valvola di sfogo designata per lo scopo.

Te la do' io qualcosa da bere a casa mia, quant'è vera la Trama!

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Messaggioda Caroline Priscilla » 29/02/2016, 22:12

[Sabato 8 Ottobre 2111 - New York - Ore 10:30]


La casa di Victoria non doveva distare molto dal punto dove si era materializzata. Era stato uno shock per lei scoprire che la Randall avesse lasciato la scuola per continuare gli studi da privatista. Si era sentita in colpa, ma anche più determinata a risolvere quella situazione che lei stessa -con la sua avventatezza- aveva contribuito a creare. Sapere che anche a Vergil erano successe le stesse identiche cose di Axell e Victoria l'aveva aiutata a guardare l'intera faccenda da un punto di vista completamente diverso. Non certo perchè adesso Vergil l'amasse, ma perchè se Axell non si fosse preso di Victoria e Victoria di Axell, lei sarebbe stata la causa della conseguente rottura con il fidanzato.
Non avrebbe dovuto biasimare la Draghessa per ciò che era accaduto. A quanto pare, davvero non dipendeva dalle loro volontà, ma ci erano volute settimane affinchè la O'Neill riuscisse ad elaborare quella semplice verità e a farla propria, una verità davvero difficle da mandare giù. Adesso però era lì, sguardo serio e concentrato e scuse pronte alla mano, per poter aggiustare ciò che col suo comportamento aveva rotto.

Immagine


Dovrebbe essere... questa?

Sapeva che all'amica non mancavano certo i soldi, ma quella casa sembrava - dal suo punto di vista- molto lussuosa... Già, ma tanto era abituata al lusso, o meglio ci aveva fatto l'abitudine grazie ad Axell e alla sua mania dello spendere e spandere. Per sua fortuna, la O'Neill non si era adagiata troppo sugli allori, preferendo sempre e comunque uno stile di vita basato sulle proprie di finanze piuttosto che su quelle altrui. Fece un bel respiro e suonò il campanello, tradendo il proprio nervosismo mordendosi il labbro inferiore. Forse avrebbe dovuto mandarle prima un gufo per avvisarla, ma non aveva avuto tempo -a causa dei ritmi di lavoro- di pensarci. E poi forse, una parte di lei temeva che Victoria potesse dirle di non presentarsi, cosa che avrebbe rischiato di farla desistere, mentre in questo modo avrebbe potuto per lo meno bloccarla se l'avesse vista chiuderle la porta in faccia.
Aveva una borsa a tracolla al cui interno vi erano Ermes, bacchetta, thermos con tisana e portafogli, mentre in mano reggeva una scatola di cartone color rosa, dall'aspetto davvero invitante.
Non appena quindi la Draghessa avesse aperto il cancello e, successivamente, la porta, la O'Neill tentò di sorriderle un po' nervosa, provando a trovare le parole per salutarla dopo tanto, tantissimo tempo.

Ciao Vicky... Ti trovo... Bene...

No! No! Ma quale bene!
Ha lasciato la scuola per colpa tua!


Ehm... scusa l'improvvisata, so che avrei dovuto scriverti prima, ma non ho proprio avuto tempo e poi ho pensato che la cosa migliore fosse presentarmi qui con un'offerta di pace...
Q-questa offerta di pace...


Disse, aprendo la scatola e rivelando per qualche istante il contenuto.

Immagine


Posso entrare?
Avrei bisogno di parlare con te.


Solo quindi se avesse avuto il permesso della proprietaria di casa, l'irlandese si sarebbe azzardata a mettere piede dentro, fissandosi attorno un po' incuriosita. Chissà cosa stava pensando in quel momento la Randall vedendola. Se lo chiese, soffermandosi per qualche istante sui lineamenti del suo volto, cercando di riconoscervi espressioni e pensieri che un tempo erano stati come un libro aperto per lei.
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Messaggioda Victoria » 29/02/2016, 23:01

[handwriting]
• Abitazione di Victoria Randall _ Sabato _ Ottobre, 8 _ 2111 _ ore 10.34 •


Quasi non le pareva possibile che fossero già passati tre mesi da quella notte assurda in cui tutto era cambiato: a Giugno pianificava le vacanze estive con Vergil, il tempo da passare con Cappie e perché no, le uscite a quattro -doppia coppia- e le serate passate a divertirsi insieme... ed ora, a ridosso ormai dei M.A.G.O., eccola a casa di suo padre, da sola, lontana da Hogwarts, da tutto e da tutti; studiare in quel posto pieno di ricordi della sua migliore amica, incrociare lo sguardo di Vergil e non notare in lui alcuna traccia di rimprovero -atteggiamento che, paradossalmente, aumentava il suo senso di colpa- era stato troppo per l'ex Draghessa, che per evitare di non prenderlo mai, il Diploma, aveva preferito ritirarsi e dare gli esami da privatista. A suo padre aveva detto che non si riusciva a concentrare abbastanza, per via di quanto successo all'Ottavo Piano, e tanto era bastato all'uomo per acconsentire a farle lasciare il Castello, che tanto già da prima non giudicava abbastanza sicuro, per lei: era stato strano ritrovarsi a casa, studiare circondata dal silenzio, combattere contro i propri pensieri... ed in quello lo studio dava una mano, avendo deciso di provare a prendere anche il Diploma babbano con un anno di anticipo rispetto al preventivato; tanto, a parte studiare, che altro aveva da fare? Nulla, il che spiegava perché quella mattina, nonostante non fosse poi così tardi, la bionda si ritrovasse già immersa nei libri, seduta di fronte al tavolo della cucina con appunti sparsi un po' ovunque, un sacco di biro, matite ed evidenziatori, e soprattutto tomi, sia magici che non.
Cambiava argomento di studio ogni paio d'ore, di solito, per non stancarsi mai con la stessa materia, e beveva grandi sorsi di una bevanda energetica che le impediva di crollare, soprattutto quando i ricordi, i sensi di colpa ed i pensieri minacciavano di farla crollare in ginocchio, in preda ai singhiozzi: erano le babbane "lacrime da coccodrillo", lo sapeva, ma non poteva fare altro; dopo aver parlato con Caroline Priscilla aveva riflettuto molto sul proprio comportamento, su come avesse sbagliato nel non pensare che, a prescindere, Axell sarebbe dovuto essere irraggiungibile per lei, e nonostante fosse ancora una ragazzina, non si sentiva di auto-giustidificarsi, avendo dimostrato spesso una maturità ben superiore al normale. Per questo aveva detto al Cartwright stesso che non sarebbero mai potuti stare insieme, anche se la O'Neill avesse dato loro il permesso... perché Victoria, all'amicizia con l'irlandese, teneva davvero più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Quando il campanello suonò, la Randall alzò la testa dai libri, un po' perplessa: non si aspettava alcuna visita -da parte di chi, poi?- e il padre non le aveva detto che qualcuno sarebbe passato, quindi chi mai sarebbe potuto essere? Kirby iniziò a saltellarle intorno, felice di ricevere visite -anche se poi nessuno la vedeva mai- e la bionda non poté fare altro se non alzarsi in piedi, avvicinarsi alla porta di casa, aprirla, e...

Immagine


Ciao Vicky...

... Cappie?

Si era di nuovo addormentata sui libri e stava forse sognando? Non sarebbe stata la prima volta, in realtà, ma quel sogno le pareva un po' troppo vivido per poter essere considerato come tale.

Ti trovo... Bene...

Anche... tu... stai bene...

A prima vista, perlomeno, era bellissima come sempre -e il fatto che non la stesse guardando come se fosse il proprio nemico giurato la rendeva ancora più piacevole alla vista dell'americana- ma chi poteva dire se e quanto ce l'avesse ancora con lei?

Ehm... scusa l'improvvisata, so che avrei dovuto scriverti prima, ma non ho proprio avuto tempo e poi ho pensato che la cosa migliore fosse presentarmi qui con un'offerta di pace...

Non importa.
Tanto mi avresti trovata qui sempre e comunque...
-un modo come un altro per dire che non usciva praticamente mai, ma quale voglia poteva mai avere? Solo dopo un istante realizzò che Cappie non aveva solo detto quello, ma aveva parlato di...- ... che offerta di pace?

Q-questa offerta di pace...

Abbassò gli occhi sulla scatola aperta in mano alla O'Neill, il cui contenuto fece brontolare lo stomaco della Randall in modo assolutamente palese ed udibile, facendola pure imbarazzare un poco: ecco cosa succedeva quando non si faceva nemmeno colazione!

Posso entrare?
Avrei bisogno di parlare con te.


Quella domanda, per quanto abbastanza scontata visto come si era presentata da lei, le fece battere un po' più forte il cuore: perché se voleva parlarle, significava che almeno riusciva a guardarla in faccia e, nel bene o nel male, quello era già un passo avanti... giusto?

Credo che un'overdose di zuccheri... sia proprio l'ideale.
Entra pure.


Abbozzò un sorriso velato, facendosi da parte per farla passare mentre Kirby le saltellava intorno, felice di rivedere l'irlandese dopo tanto tempo: dopo aver chiuso la porta, Victoria fece strada alla O'Neill, facendola accomodare in soggiorno visto che il tavolo della cucina era praticamente inagibile.

Immagine


Cosa ti dò da bere?
Cioccolata calda con tanti marshmellows?
-solo dopo averle posto quella domanda si rese conto di essersi posta come in passato, quando erano amiche e ognuna conosceva le abitudini dell'altra: in realtà il volto di Victoria era ancora un libro aperto, per Cappie, ma non era detto che le cose fossero lo stesso a parti invertite- Oppure... anche qualcos'altro...

Si affrettò infatti ad aggiungere, pronta a soddisfare qualsiasi richiesta dell'altra mentre Kirby le si accomodava accanto, fissandola coi suoi grandi occhioni da cucciola un po' tonta ma molto utile -soprattutto per le materie babbane che la Randall stava studiando.

Scusa per il disordine -le disse un po' impacciata, di ritorno con quanto richiesto dall'ex Tassetta, indicando il tavolo della cucina- ma ero immersa nello studio: auto-gestirsi ha sia lati positivi che negativi...

Ed il disordine rientrava decisamente nella seconda categoria.

Come... come va il lavoro?
Hai già... non so, risolto qualche caso coi tuoi capi?


Sapeva che Cappie doveva parlarle, ma se da una parte stava morendo di curiosità... dall'altra quasi temeva di ascoltare ciò che la O'Neill aveva da dirle.[/handwriting]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 01/03/2016, 18:26

Ciao Vicky...

... Cappie?

Si aspettava il tono di voce sorpreso, d'altronde non aveva avuto modo la Ignis di mandarle un gufo per avvisarla del suo arrivo. Le faceva un effetto molto strano stare lì in piedi a guardare Victoria dopo tantissimo tempo che non si vedevano. Durante il loro ultimo incontro, ogni volta che alzava gli occhi sul viso della Draghessa non riusciva proprio a bloccare le fitte di dolore che il guardarla le procurava al cuore. In quell'occasione, infatti, i pensieri riuscivano solo a concentrarsi su quanto lei -col suo modo di fare e di essere- fosse riuscita a portarle via il ragazzo che amava. Adesso invece le cose erano cambiate: in parte la rabbia era passata -esaurita del tutto grazie alla famosa sera con i tre giocatori di Quidditch- in parte sapeva ora di non essere da meno rispetto alla Randall. Se Axell si era preso di Vicky, Vergil si era preso di Cappie: si poteva quasi dire che fossero pari, in quello.

Ehm... scusa l'improvvisata, so che avrei dovuto scriverti prima, ma non ho proprio avuto tempo e poi ho pensato che la cosa migliore fosse presentarmi qui con un'offerta di pace...

Non importa.
Tanto mi avresti trovata qui sempre e comunque...


Non si era mai chiesta perchè la ragazza non avesse stretto amicizie profonde con altre studentesse, oltre a lei. Quella frase però la fece riflettere, spingendola a cercare la risposta nei trascorsi che avevano viste le due amiche avvicinarsi l'una all'altra in un modo che nessuno avrebbe mai pensato. Affrontare le prove dell'Ottavo piano le aveva aiutate a superare qualsiasi barriera si frapponesse fra di loro, spingendole ad avvicinarsi moltissimo, quasi per magia.

... che offerta di pace?

Q-questa offerta di pace...

Sentì lo stomaco dell'altra brontolare a tutto spiano e non riuscì proprio a trattenere una risata divertita, che si spense subito però a causa dell'imbarazzo che provava in quella situazione.

Credo che un'overdose di zuccheri... sia proprio l'ideale.
Entra pure.


Una volta messo piede all'interno della villa, la O'Neill non riuscì proprio a resistere dal dare un'occhiata intorno, ammirando il lusso di quella dimora che faceva solo pensare a gente benestante. Il suo mini appartamento invece conteneva giusto lo stretto indispensabile di cui avrebbe potuto avere bisogno una ragazza che viveva da sola. Forse, se fosse ritornata alle sue passate forme, le sarebbe pure sembrata un po' più grande, ma sarebbe stato uno spreco di tempo, galeoni e capelli vivere come la vecchia sè stessa dentro il suo monolocale. E poi le piaceva, era circondata da oggetti che le avevano regalato i suoi amici più cari e che la facevano stare bene, specie in un periodo tanto difficile come quello che stava attraversando. Tuttavia, non era l'unica avvezza ai "periodi difficili". Il tavolo della cucina era pieno fino al soffitto -o quasi- di libri, magici e non. Conosceva la passione della Randall per la cultura babbana e sapeva anche che aveva intenzione -poco prima che smettessero di parlarsi- di diplomarsi anche nel mondo non magico. In mezzo a tutta quella confusione, c'era anche una piccola palla rosa rimbalzante, che l'irlandese salutò affettuosamente facendo uscire Ermes, in modo che potesse salutarla anche lui. Sempre col consenso della padrona di casa.

Cosa ti dò da bere?
Cioccolata calda con tanti marshmellows?
Oppure... anche qualcos'altro...


Ahm... Ecco...

Era un po' titubante, perchè accostare cioccolata con marshmellows a tutti quei dolci che aveva portato avrebbe rovinato la sua dieta oltre che far schizzare i livelli di zuccheri alle stelle... Ma dato che lei era sempre stata una golosona e che non le capitava da tempo di bere una cioccolata calda, perchè avrebbe dovuto trattenersi? Tanto si sentiva già molto a disagio e quella non sarebbe stata una chiacchierata semplice. Si sarebbe ammazzata di palestra al covo degli Ignis per mettersi in pari con le calorie assunte.

Va bene!

Le sorrise e cercò un posto libero fra i libri di Storia della Magia e quelli di Geografia, spostandoli dalla sedia dove erano stati sistemati sul tavolo, già pieno zeppo di altri libri.

Scusa per il disordine ma ero immersa nello studio: auto-gestirsi ha sia lati positivi che negativi...

Non preoccuparti: non sono mai stata una fan dell'ordine, trovo che il caos sia più... Spontaneo...

Non era venuta fin lì per mettersi a commentare se, quando e come mantenere in ordine le proprie cose, ma davvero era difficile prendere il via quando ci si sentiva tanto agitati. Per fortuna che Ermes pareva a suo agio insieme a Kirby, forse perchè riconosceva in lei un suo simile. Iniziò a girare i marshmellows con il cucchiaino, lasciando che si intingessero completamente di cioccolata.

Come... come va il lavoro?
Hai già... non so, risolto qualche caso coi tuoi capi?


Risolto?
N-no, ancora no, non sono abbastanza brava per lavorare ancora sul campo.
E poi mi hanno ripresa a lavorare con loro solo da poco, quindi devo recuperare il tempo perso...


Si bloccò, perchè il motivo per cui era stata ferma con Marshall e Ryan era la bravata fatta dalla O'Neill quella stessa estate. Aveva chiesto scusa ad Axell per ciò che aveva fatto, ma non ancora alla Randall. Be', se proprio doveva partire da un argomento, tanto valeva iniziare da quello.

Ho rischiato di essere licenziata per ciò che ho fatto alla fine di Agosto... E immagino che tu sappia già che cosa.- le bastò infatti una semplice occhiata per sapere che Victoria era consapevole del fattaccio -Sono riuscita a sistemare tutto quanto grazie anche ad Axell ed è il motivo per cui qualche settimana fa l'ho visto e... Gli ho chiesto scusa.
Ma lui non è l'unico a cui devo le mie scuse: anche se non direttamente, ho coinvolto anche te. Volevo colpirti e non mi importava delle conseguenze che il mio comportamento avrebbe avuto su te e Axell in futuro.
Mi dispiace per quello che ho fatto Vicky. So che se un giorno tu e lui stareste insieme, per causa mia tu verrai sempre presa in giro e lui verrà sempre insultato.
È stato uno sbaglio a cui non potrò mai porre rimedio...


Era colpevole e lo stava ammettendo di fronte alla Randall, così come lo aveva ammesso anche di fronte al Cartwright. Una scatola piena di dolci e donuts non avrebbe garantito il perdono completo e totale, ma sperava almeno di addolcire un po' tutte le notizie che sarebbero arrivate a breve e che la riguardavano direttamente.

L'unica cosa positiva di quella faccenda è che dopo aver perso la testa sono riuscita a recuperarla con altrettanta facilità.
E finalmente ho capito che non potevo rimanere ancorata al passato. Axell ha scelto te, questo non perchè non mi amasse abbastanza ma perchè in te ha trovato un amore altrettanto forte, se non di più.
Per cui... Se tu volessi avvicinarti ancora a lui... Puoi farlo.


Perchè io non avrei problemi.

Era sottointeso, ma Victoria lo avrebbe capito.
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Messaggioda Victoria » 01/03/2016, 22:46

[handwriting]Cappie lì, di fronte alla porta di casa sua: quanto poteva essere surreale, dal momento che non si parlavano da mesi? Di sicuro la O'Neill era l'ultima persona che Victoria si sarebbe mai aspettata di far accomodare nel proprio soggiorno, ed era divisa a metà tra la felicità di averla lì -perché l'aveva cercata, perché aveva deciso di parlarle- ed il terrore di ciò che la sua presenza avrebbe potuto comportare -per quanto ne sapeva lei, anche un "ti odio, non ti perdonerò mai fino a che avrò vita" o cose simili.
Mentre Kirby salutava Caroline Priscilla prima ed Ermes, dopo, comunque, la Randall offrì alla bionda qualcosa da bere, per la precisione una cioccolata calda con tanto di marshmellows, una bevanda pesantissima ma che si ricordava -e come dimenticarlo?- essere la preferita di Cappie con cibi di quel genere.

Ahm... Ecco...
Va bene!


Annuì, l'americana, armeggiando in cucina -non avevano elfi domestici, solo una donna delle pulizie che due volte a settimana metteva a soqquadro casa per farla risplendere- fino a metterle di fronte la suddetta cioccolata ipercalorica; per sé, invece, preferì un tè molto scuro, che Cappie avrebbe riconosciuto come aromatizzato al limone dall'odore che proveniva dalla tazza.

Non preoccuparti: non sono mai stata una fan dell'ordine, trovo che il caos sia più... Spontaneo...

Il mio, di caos, è più che altro una necessità... se dovessi tenere in ordine anche i libri su cui studio, probabilmente mi verrebbe un attacco isterico.

Nemmeno lei pensava che la O'Neill fosse lì per commentare certe cose, ma mica era semplice cominciare a parlare come nulla fosse quando, l'ultima volta che si erano viste, tra loro era ricorso un disastro di proporzioni epiche.

Risolto?
N-no, ancora no, non sono abbastanza brava per lavorare ancora sul campo.
E poi mi hanno ripresa a lavorare con loro solo da poco, quindi devo recuperare il tempo perso...


Ripresa? -domandò Victoria, aggrottando leggermente la fronte, poiché sul momento non aveva fatto il collegamento tra il lavoro della ragazza e la vicenda finita sui giornali qualche tempo prima.

Ho rischiato di essere licenziata per ciò che ho fatto alla fine di Agosto... E immagino che tu sappia già che cosa.

Il contrario mi risulterebbe praticamente impossibile... -e non certo perché gliel'avesse detto Axell, bensì perché la cosa era finita sui giornali di gossip magico, e quindi la Randall ne era venuta inevitabilmente a conoscenza.

Sono riuscita a sistemare tutto quanto grazie anche ad Axell ed è il motivo per cui qualche settimana fa l'ho visto e... Gli ho chiesto scusa.
Ma lui non è l'unico a cui devo le mie scuse: anche se non direttamente, ho coinvolto anche te.


Uhm? -forse tutto si sarebbe aspettata, tranne che delle scuse, al punto che quando arrivarono, l'ex Dragargento rimase a fissare perplessa l'altra, come se non capisse il motivo per il quale Cappie si sentisse in dovere di domandarle perdono.

Volevo colpirti e non mi importava delle conseguenze che il mio comportamento avrebbe avuto su te e Axell in futuro.
Mi dispiace per quello che ho fatto Vicky. So che se un giorno tu e lui stareste insieme, per causa mia tu verrai sempre presa in giro e lui verrà sempre insultato.
È stato uno sbaglio a cui non potrò mai porre rimedio...


... me lo sono meritato. -commentò dopo un po' lei, cercando di misurare le parole e di riflettere su esse, perché voleva cercare di spiegare il proprio punto di vista senza fraintendimenti- Non per i sentimenti per Axell, perché su quelli non avevo alcun potere decisionale... ma per come ho gestito l'intera faccenda.
Sai, ho riflettuto molto dopo la nostra ultima conversazione, e... avevi ragione: mi sarei dovuta comportare diversamente, e se l'avessi fatto è probabile che tu, di riflesso, non saresti esplosa.
-bevve un sorso di tè, sospirando leggermente- Quindi, almeno per quanto mi riguarda, non mi devi nessuna scusa... ho raccolto solo ciò che ho seminato.

L'unica cosa positiva di quella faccenda è che dopo aver perso la testa sono riuscita a recuperarla con altrettanta facilità.
E finalmente ho capito che non potevo rimanere ancorata al passato. Axell ha scelto te, questo non perchè non mi amasse abbastanza ma perchè in te ha trovato un amore altrettanto forte, se non di più.


Quelle parole, nonostante provenissero da Cappie -da una persona, un'amica che aveva ferito profondamente, l'ultima che forse avrebbe dovuto/voluto pronunciarle- ebbero il potere di scaldarle il cuore, reazione che si propagò all'esterno grazie ad un sorriso velato e alle guance un poco più rosse.

Per cui... Se tu volessi avvicinarti ancora a lui... Puoi farlo.

Rimase in silenzio per diversi minuti, dopo quell'affermazione, come a doverla analizzare ed assimilare nella sua interezza -per quanto oggettivamente non fosse molto complessa: si mangiò persino un donut, intanto, non per prendere tempo, ma perché stava cercando nuovamente le parole giuste per descrivere un concetto, per lei, abbastanza difficile, forse perché doloroso in parte, o forse perché qualcuno avrebbe potuto obiettare che, a 17 anni, certi ragionamenti si potevano pure non fare...

Cappie... io amo Axell, sinceramente. Ma tu vieni prima.

... ma lei non era una 17enne qualunque, non con una madre come Melanie Benson ad educarla.

Ti ho detto che ho riflettuto tanto, dopo che abbiamo parlato, ed è stata proprio questa lunga riflessione a farmi capire che avevi ragione, ed io torto: non avrei mai dovuto prendere in considerazione l'idea di stare con lui, nemmeno se tu l'avessi presa al meglio possibile; la mia è stata un'enorme mancanza di rispetto, e per questo sono io a doverti chiedere scusa.
Mi dispiace tanto, e se anche non posso tornare indietro e rimediare al passato, a ciò che ho detto mesi fa... posso fare qualcosa ora: ti ho detto che per me la nostra amicizia era importante... e lo è tutt'ora.
-lieve sorriso- Anzi, a voler essere precisi... è la cosa più importante, per me.
E non potrei stare con Axell, sapendo che tra noi... beh, che le cose stanno come sono attualmente.


Abbassò il capo, la voce leggermente tremula ma la volontà di non piangere, perché non poteva permetterselo essendo stata lei a combinare tutto quel gran pasticcio.

Io non potrei mai avere una relazione con lui se tu non fossi nella mia vita... almeno come conoscente!
Non pretendo certo che torniamo amiche, so bene di non meritarmelo, ma... considerarti un'estranea fa più male che stare lontana da Axell.


Perché l'amore per il Cartwright era sbocciato da poco, mentre l'affetto per Cappie si era consolidato nel tempo, diventando forte e, quindi, pesante nella sua attuale assenza.

Comunque l'ho già detto a lui, perciò, ecco... sappi che per me ora ciò che più conta è recuperare il rapporto con te, e non importa quanto ci vorrà. -rialzò lo sguardo, lucido, su Cappie, guardandola negli occhi molto intensamente- Perché per me la nostra amicizia è il legame più importante della mia vita.

Escluso quello coi genitori, ovviamente, ma era certa che non ci fosse bisogno di dirlo.[/handwriting]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 02/03/2016, 12:39

Quando era riuscita a recuperare u po' di lucidità dopo gli eventi che l'avevano coinvolta a fine Agosto, Cappie aveva rfilettuto attentamente sulle conseguenze del suo gesto. Conseguenze che colpivano non solo lei -anche se in minima parte- ma soprattutto Axell e di riflesso qualsiasi ragazza si fosse avvicinata a lui dopo di lei. In verità, la O'Neill era convinta che grazie al suo gesto nessuna ragazza avrebbe più cercato di conquistare il suo cuore, ritenendolo un grandissimo stronzo, se non chi fosse interessato solo ed esclusivamente al suo patrimonio. Per questo, il minimo che l'irlandese potesse fare, era garantirgli una chance con Victoria, l'unica ragazza a conoscere la verità e a poterlo rendere felice. Le faceva ancora un po' male sapere di non essere lei quella ragazza, ma era una ferita in via di guarigione, supportata dal pensiero che per Vergil invece lei era l'unica ragazza con la quale volesse stare.

.. me lo sono meritato. Non per i sentimenti per Axell, perché su quelli non avevo alcun potere decisionale... ma per come ho gestito l'intera faccenda.
Sai, ho riflettuto molto dopo la nostra ultima conversazione, e... avevi ragione: mi sarei dovuta comportare diversamente, e se l'avessi fatto è probabile che tu, di riflesso, non saresti esplosa. Quindi, almeno per quanto mi riguarda, non mi devi nessuna scusa... ho raccolto solo ciò che ho seminato.


Credimi, sarei potuta esplodere anche senza il tuo intervento.
Nessuno di noi è uscito pulito da questa faccenda, quindi non addossarti colpe che non hai...


Le era venuto istintivo discolparla, pur sapendo quanto le avessero fatto male le parole pronunciate dalla Randall l'ultima volta che si erano viste. Più che dall'amore che Axell provava per lei, era rimasta ferita dalla sua volontà di voler stare con il giocatore di Quidditch, pur rassicurandola sul fatto che se a lei avesse fatto male non si sarebbe mai avvicinata. Sì, quel concetto l'aveva ferita e l'aveva spinta a chiudere in faccia la porta a Victoria, senza possibilità di recuperare nulla. Ma adesso era lì, perchè a quanto pare nella sua vita non poteva esistere un mai, non quando erano accadute così tante cose che l'avevano spinta a cambiare idea su tutto. Certo, quella ferita era rimasta, ma aveva intuito già da prima -grazie alle parole di Axell- che la Draghessa di era pentita di averle dette e questo -molto più del sapere che Vergil l'amava- l'aveva spinta a decidersi per andare a parlarle e vedere con i propri occhi quanto fosse sincero il pentimento della ragazza. Non poteva credere alle idee di Jorge sul fatto che fosse stato tutto quanto architettato. Non quando il volto di Vicky esprimeva senso di colpa, tristezza e dolore per quanto era accaduto.

Axell ha scelto te, questo non perchè non mi amasse abbastanza ma perchè in te ha trovato un amore altrettanto forte, se non di più.

Anche questa verità era stata difficile da accettare. Specie quando lei invece era rimasta aggrappata ai suoi sentimenti per il Cartwright, nonostante ciò che aveva provato quella stessa notte con Vergil. Evidentemente, era proprio del suo carattere essere leale in tutto, anche nell'amore che provava per una persona. E non avendo smesso di amare Axell nonostante quello che era accaduto, lei aveva continuato ad alimentare quel sentimento, tenendo l'altro -per modo di dire- sottochiave. Adesso però aveva la possibilità di liberarlo, ma non era semplice, non quando si sentiva in colpa nel farlo. Già, lei ed Ariel in questo forse non erano tanto diverse. Anzi, avrebbe dovuto parlare con l'amica e questa volta essere lei a chiederle consiglio per quella situazione.

Per cui... Se tu volessi avvicinarti ancora a lui... Puoi farlo.

Non credeva che sarebbe riuscito a dirlo ma... l'aveva detto. E ovviamente aspettava la reazione di Victoria che però venne molto, tanto, troppo lentamente. Iniziava a sentirsi fin troppo agitata, perchè la Randall si stava prendendo alcuni minuti di silenzio per riflettere attentamente, mentre lei quasi saltellava sulla sedia, non sapendo bene come comportarsi. Avrebbe voluto leggerle la mente per capire che cosa aveva tanto da pensare -lo amava? Allora poteva starci insieme- ma evidentemente per la Draghessa c'era molto su cui pensare e infatti, dopo qualche minuto, espose il suo pensiero anche all'irlandese, facendole comprendere perchè ci avesse messo tanto.

Cappie... io amo Axell, sinceramente. Ma tu vieni prima.

...

Ti ho detto che ho riflettuto tanto, dopo che abbiamo parlato, ed è stata proprio questa lunga riflessione a farmi capire che avevi ragione, ed io torto: non avrei mai dovuto prendere in considerazione l'idea di stare con lui, nemmeno se tu l'avessi presa al meglio possibile; la mia è stata un'enorme mancanza di rispetto, e per questo sono io a doverti chiedere scusa.

Ehi, tranquilla! Ormai è acqua passa...

Mi dispiace tanto, e se anche non posso tornare indietro e rimediare al passato, a ciò che ho detto mesi fa... posso fare qualcosa ora: ti ho detto che per me la nostra amicizia era importante... e lo è tutt'ora. Anzi, a voler essere precisi... è la cosa più importante, per me.
E non potrei stare con Axell, sapendo che tra noi... beh, che le cose stanno come sono attualmente.


Rimase ferma a fissarla, attenta ad ogni sua singola parola, mentre sentiva dentro di sè il cuore scaldarsi. Aveva già da tempo messo da parte la conversazione di qualche mese prima e accantonato ogni risentimenti, ma ugualmente sentire Victoria esprimere ad alta voce l'importanza che aveva la sua amicizia con lei -molto più rispetto all'amore per Axell- la fece felice, perchè contibuì a risanare in maniera veloce quella ferita che ancora era rimasta dentro di lei. Sorrise sbuffando e scosse un po' la testa, ascoltando l'altra terminare il suo discorso.

Io non potrei mai avere una relazione con lui se tu non fossi nella mia vita... almeno come conoscente!
Non pretendo certo che torniamo amiche, so bene di non meritarmelo, ma... considerarti un'estranea fa più male che stare lontana da Axell.
Comunque l'ho già detto a lui, perciò, ecco... sappi che per me ora ciò che più conta è recuperare il rapporto con te, e non importa quanto ci vorrà. Perché per me la nostra amicizia è il legame più importante della mia vita.


Questa volta fu lei ad aver bisogno di tempo per elaborare ogni cosa, girando il cucchiaino dentro la tazza e iniziando ad intaccare i vari marshmellows che vi erano immersi. Vicky era disposta a rinunciare ad Axell per recuperare l'amicizia con lei. Ma questo significava non dare uno scopo alla sofferenza provata da lei e da Vergil. Smise di girare il cucchiaino e fece un enorme sospiro, assumendo un'espressione fintamente arrabbiata mentre guardava la Draghessa negli occhi.

Fammi capire bene: non è stato abbastanza dover scoprire che il ragazzo che amavo si era innamorato, ricambiato, della mia migliore amica.
Non è bastato vedere la mia migliore amica lasciare, per questo, una persona a cui io tengo tantissimo.
Non è bastato nemmeno passare un mese di inferno, sperando che il mio quasi ex-fidanzato scoprisse di amarmi e tornasse da me, cosa che fra l'altro non è avvenuta.
E non è bastato nemmeno uscire fuori di testa, farsi beccare dai giornalisti ad inveire contro di lui, finire su tutte le riviste di gossip, rischiare di essere licenziata e perdere così la carriera della mia vita.
No, assolutamente. Vuoi anche aggiungere il carico di far sì che tutto quello che ho passato, sia stato INUTILE e PRIVO DI SENSO.
Vuoi davvero recuperare l'amiciza con me? Vuoi seriamente che io e te ritorniamo amiche?
Allora dammi l'unico motivo per cui ne vale la pena e fammi vedere che almeno tutti questi disastri sono successi perchè l'amore che c'è fra te ed Axell è davvero così forte da non poter essere spazzato via da niente e nessuno.


Posò la tazza sul tavolo, si mise a braccia conserte, mostrando un'espressione corrucciata che poi... Si sciolse in una linguaccia e in un sorriso commosso, dove gli occhi risplendevano perchè lucidi di lacrime.

Va bene così Vicky, mi hai fatto capire che ci tieni a me a parole, ma adesso bisogna passare ai fatti.
Non lasciare che davvero ciò che ho passato non abbia un senso. Voglio vedere felice Axell e voglio vedere felice te. Quindi fallo e basta, per me, per te, per lui e... Anche per Vergil.


Già Vergil. Vergil che aveva capito fin da subito entrambi e che aveva passato ciò che avevano passato il cugino e la ex-fidanzata. Era arrivato il momento di dirle la verità anche su quello, ma per farlo aveva bisogno di un incentivo forte: per questo motivo riprese la sua cioccolata calda e ne bevve un sorso, aspettando che la Randall concludesse qualsiasi commento.

E poi c'è altro per cui devo chiederti scusa, anche se tu credi che non sia così.
L'ho saputo solo la settimana scorsa, quindi mi dispiace del ritardo ma non ero minimamente a conoscenza di questa cosa...
- si vedeva che era nervosa, perchè continuava a mordersi il labbro inferiore e a far saettare lo sguardo da una parte all'altra -Uff, fa un po' caldo qui dentro... Va bene, va bene, allora ascoltami con molta attenzione.
Quella sera tu ed Axell non siete stati gli unici a... provare dei sentimenti nuovi l'uno per l'altro.
L-la stessa cosa è successa anche a Vergil... E per questo ti devo chiedere scusa, perchè Vergil quella notte si è innamorato di me.


"Vergil" "Innamorato" "Di me" stavano ancora un colpo nella stessa frase, ma doveva abituarsi a quell'idea che veramente il suo adorato prefetto avesse aperto gli occhi -finalmente!- su di lei, riuscendo a vederla per ciò che era -cioè una ragazza- e non come un essere asessuato, la cui innocenza andava preservata.

Se lo avessi saputo prima sarei riuscita anche a comprendere meglio la tua situazione e ti chiedo scusa anche per questo, per essere stata così stupida da non riuscire a farlo da sola.
Pur non credendoci veramente, ti ho dato comunque delle colpe che non ti appartengono o meglio, non appartengono solo a te.
A questo punto, mi sento molto più sollevata che tu ti sia innamorata di Axell perchè almeno... Non hai provato ciò che ho passato io...


Ma non era detto che non lo provasse in quel momento, tuttavia doveva attendere per scoprirlo.

Come ti senti?
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Messaggioda Victoria » 02/03/2016, 20:18

[handwriting]Credimi, sarei potuta esplodere anche senza il tuo intervento.
Nessuno di noi è uscito pulito da questa faccenda, quindi non addossarti colpe che non hai...


Le sorrise, ma dentro di sé continuò a pensare che, in parte, di colpe ne avesse eccome: forse non sarebbe esplosa in quel modo, ma secondo lei sarebbe esplosa comunque, forse in forma minore, forse senza smerdare a vita Axell; che poi, di suo, Victoria fosse ben capace di rispondere a tono e mandare, eventualmente, media e provocatori a quel paese, quello era un altro discorso che la Randall nemmeno considerava, perché lei, di stare insieme al Cartwright, non ci pensava proprio. Lui lo sapeva già, e di lì a poco lo seppe anche Cappie, grazie ad un discorso ponderato ma sincero durante il quale la ragazza mise in chiaro le proprie priorità; e per quanto stare lontana dal ragazzo la ferisse, la prospettiva di non poter più avere la O'Neill nella propria vita la faceva stare decisamente peggio.
Quando, però, Caroline Priscilla la guardò con aria arrabbiata, la Randall rimase spiazzata per un secondo, non sapendo se stesse scherzando -si sentiva abbastanza tranquilla da scherzare con lei su un argomento tanto delicato?- o se fosse seria -ed in quel caso si chiese cos'avesse detto stavolta di sbagliato- e limitandosi a fissarla con aria semi-interrogativa.

Fammi capire bene: non è stato abbastanza dover scoprire che il ragazzo che amavo si era innamorato, ricambiato, della mia migliore amica.
Non è bastato vedere la mia migliore amica lasciare, per questo, una persona a cui io tengo tantissimo.


Non aveva detto "ex migliore amica" ... svista casuale oppure scelta voluta? Tanto voleva saperlo, quanto preferiva non domandarlo né interromperla.

Non è bastato nemmeno passare un mese di inferno, sperando che il mio quasi ex-fidanzato scoprisse di amarmi e tornasse da me, cosa che fra l'altro non è avvenuta.
E non è bastato nemmeno uscire fuori di testa, farsi beccare dai giornalisti ad inveire contro di lui, finire su tutte le riviste di gossip, rischiare di essere licenziata e perdere così la carriera della mia vita.
No, assolutamente. Vuoi anche aggiungere il carico di far sì che tutto quello che ho passato, sia stato INUTILE e PRIVO DI SENSO.


M-Ma...

Vuoi davvero recuperare l'amiciza con me? Vuoi seriamente che io e te ritorniamo amiche?

Io... sì, certo che lo voglio!

Allora dammi l'unico motivo per cui ne vale la pena e fammi vedere che almeno tutti questi disastri sono successi perchè l'amore che c'è fra te ed Axell è davvero così forte da non poter essere spazzato via da niente e nessuno.

Stava dicendo sul serio? Oppure era una sorta di prova del nove per capire se e quanto la volontà di Victoria fosse forte? E lei come doveva rispondere? Le stava quasi venendo mal di testa con tutte quelle paranoie non preventivate, ma quando poi l'ex Tassetta le sorrise, facendole una linguaccia con occhi lucidi, capì che non c'era nessuna prova, nessun trabocchetto: l'americana aveva parlato col cuore, e semplicemente l'irlandese aveva fatto altrettanto.

Va bene così Vicky, mi hai fatto capire che ci tieni a me a parole, ma adesso bisogna passare ai fatti.
Non lasciare che davvero ciò che ho passato non abbia un senso. Voglio vedere felice Axell e voglio vedere felice te. Quindi fallo e basta, per me, per te, per lui e... Anche per Vergil.


Cappie... -tirò su col naso, commossa, mostrando in quel momento tutta la fragilità di una ragazza che ancora era tale, e che in quel momento si sentiva tanto, tanto felice- Grazie, io... lo farò...

Avrebbe voluto abbracciarla forte, fortissimo, ma non lo fece, perché non era sicura di quanto e se quel gesto spontaneo avrebbe potuto o meno dare fastidio all'altra che, comunque, sembrava aver bisogno di dirle ancora qualcosa.

E poi c'è altro per cui devo chiederti scusa, anche se tu credi che non sia così.

Uhm?
Di cosa parli?


L'ho saputo solo la settimana scorsa, quindi mi dispiace del ritardo ma non ero minimamente a conoscenza di questa cosa...
Uff, fa un po' caldo qui dentro...


Per nulla, ma il nervosismo della ragazza era talmente evidente che non c'era nemmeno il bisogno di sottolinearlo.

Va bene, va bene, allora ascoltami con molta attenzione.
Quella sera tu ed Axell non siete stati gli unici a... provare dei sentimenti nuovi l'uno per l'altro.


C-Cosa?

L-la stessa cosa è successa anche a Vergil... E per questo ti devo chiedere scusa, perchè Vergil quella notte si è innamorato di me.

Spalancò gli occhi, rimanendo completamente basita da quella notizia: Vergil si era innamorato di Cappie? Quindi mentre ad Axell cominciava a battere il cuore per la Randall... lo stesso accadeva al cugino per la O'Neill? Davvero? Ma perché non gliel'aveva detto subito? Perché non farglielo presente, perché non essere tanto sincero quanto Victoria -nel male- lo era stata con lui?

Se lo avessi saputo prima sarei riuscita anche a comprendere meglio la tua situazione e ti chiedo scusa anche per questo, per essere stata così stupida da non riuscire a farlo da sola.
Pur non credendoci veramente, ti ho dato comunque delle colpe che non ti appartengono o meglio, non appartengono solo a te.
A questo punto, mi sento molto più sollevata che tu ti sia innamorata di Axell perchè almeno... Non hai provato ciò che ho passato io...


Era ancora silenziosa, col capo abbassato e l'aria riflessiva, tanto che poteva quasi sembrare infastidita, arrabbiata, incazzata, quanto in realtà non si sentiva affatto così... ma Cappie non poteva saperlo, non senza chiederglielo direttamente.

Come ti senti?

Questa... questa è... -secondo di pausa, poi alzò gli occhi verso la ragazza e questa volta sì che l'abbracciò forte, non potendone proprio fare a meno- È una notizia fantastica!
Oh Cappie, sono tanto felice! Vergil è una persona meravigliosa, e si è innamorato di te, che sei altrettanto meravigliosa, era la cosa migliore che potesse capitare!


Si sarebbe quasi potuto pensare che la Randall stesse dicendo quelle cose per scaricarsi la coscienza, ma non era affatto così: si sentiva seriamente euforica, perché voleva che sia Cappie che Vergil fossero felici, ed essendo due persone con un cuore grande quanto l'universo, cosa poteva esserci di meglio se non stare insieme? Si sarebbero resi felici fino alla fine dei loro giorni, e questo non poteva che far scoppiare il cuore dell'americana di gioia, perché sapeva che entrambi non avrebbero mai più dovuto soffrire per amore.
... giusto?

Oh, ma... aspetta... -si staccò lentamente da lei, ammesso che la O'Neill non l'avesse scostata prima, arrossendo per quel gesto improvviso e spontaneo e fissando intanto l'amica (poteva considerarla di nuovo tale?) con aria perplessa ed incerta- Tu... tu ricambi i suoi sentimenti?

Perché non aveva alcun senso essere felici per loro, se poi quel "loro" nemmeno esisteva.[/handwriting]
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Messaggioda Caroline Priscilla » 02/03/2016, 22:15

Grazie, io... lo farò...

Ci conto!

Parlava sul serio, non voleva che a causa sua Axell e Victoria si tenessero lontani. Poteva farle male, ma non sarebbe mai stato più doloroso che sapere di averli resi infelici tenendoli distanti l'uno dall'altra. Sarebbe arrivata alla medesima conclusione anche senza aver saputo dei sentimenti che Vergil provava per lei, semplicemente ci avrebbe messo molto più tempo. E poi nessuno la costringeva a doverli vedere insieme, almeno i primi tempi, perchè quello che era successo aveva portato fra di loro una frattura che non si poteva semplicemente ignorare. Avrebbero dovuto ricucire quella frattura, sanarla, per poter sperare un giorno di poter essere ciò che erano quando ancora tutto andava per il verso giusto. Ma prima che un dovere, doveva essere una volontà, volontà che la O'Neill sapeva esserci tutta sia da parte di Axell che da parte di Victoria. E lei invece, che cosa voleva? A primo impatto avrebbe detto "stare bene", ma in fondo sapeva di non poter fare a meno nè di uno dell'altro, avendo entrambi un'importanza molto grande nella propria vita. Forse il loro ruolo si sarebbe ridimensionato -non si poneva questo problema- ma sapeva che col tempo avrebbe imparato a perdonare del tutto e a stare con loro in piena serenità. Tuttavia, bisognava vedere se la Randall stessa avesse voluto ancora esserle amica dopo aver saputo che il suo ex -Vergil- quella notte si era innamorata della Ignis. Cappie le raccontò tutto per sommi capi, spiegandole che ella stessa lo aveva scoperto solo una settimana prima. Poi, una volta concluso il discorso, rimase in silenzio, lasciando alla Draghessa la libertà di esprimere quasliasi cosa, che fosse il suo parere, il suo stato d'animo o le sue emozioni.

Questa... questa è... È una notizia fantastica!

CHE? COSA?
Ma... Ne sei sicura?!
- si lasciò sfuggire, non poco sorpresa di venire abbracciata dalla ragazza e ricambiando quell'abbraccio in maniera istintiva, anche se un tantino preoccupata per la sua reazione.

Oh Cappie, sono tanto felice! Vergil è una persona meravigliosa, e si è innamorato di te, che sei altrettanto meravigliosa, era la cosa migliore che potesse capitare!

Oh... Be'... Grazie! Insomma, che dire, non me lo aspettavo nemmeno io, eheh...

Era un po' imbarazzata e con le guance rosse, mentre comprendeva che la Randall era davvero felice per quella notizia.

Comunque non pensare che Vergil te lo abbia tenuto nascosto di proposito, semplicemente ci ha messo più tempo a capirlo e quando lo ha fatto ormai era già passato un mese...

Spiegò, perchè non voleva che la ragazza pensasse male del Cartwright. Lui si era sempre comportato in maniera corretta... Tranne quando le aveva fatto quella scenata di gelosia di fronte all'intero White Lion! Ma almeno adesso la O'Neill, pensandoci, si faceva una bella risata.

Oh, ma... aspetta...

Mh?
Che c'è?


Tu... tu ricambi i suoi sentimenti?

Ora fu il suo turno di diventare rossa come un pomodoro, sentendo l'aria comprimersi nelle orecchie e il calore arrivare fin sulle guance, scaldandole nemmeno fosse un fornello.

Ahm... ehm... M-m-ma che domande fai?!

Poteva risultare un po' strano il suo imbarazzo, ma bisognava considerare due cose: primo, Vicky era pur sempre la ex di Vergil e secondo, lei stessa non sapeva ancora se i suoi sentimenti per Vergil potessero fiorire rigogliosi -come era stato per Axell- o se fosse passato troppo tempo perchè una cosa del genere potesse accadere. Sapeva che c'erano, quello sì, ma sarebbe stata in grado di amarlo completamente, con tutta sè stessa? Temeva di non riuscirci perchè provava profondi sensi di colpa al pensiero di dimenticare così, al primo colpo, dei sentimenti per Axell... Ma Vergil non era certo un ragazzo qualsiasi. Per lui aveva sempre provato amore, un amore che aveva modellato nel tempo adattandolo a ciò che lui voleva da lei. E ora che lui voleva amore con la A maiuscola, lei temeva solo di non essere in grado, di non essere adatta, di non essere quella giusta.

Ti confesso che... Non lo so.- disse con sconforto alla fine, stringendole le mani- Ho passato così tanto tempo a credere che il mio unico amore fosse Axell, che adesso non riesco a liberarmi da questa sensazione spiacevole di tradirlo pensando ad un altro.
So di aver provato qualcosa anche io quella notte per lui, ma io a differenza sua, a differenza di tutti voi, sono rimasta ancorata fedelmente ai miei sentimenti per Axell. Volevo un po' di tempo da sola per superare questo stato di cose ma una serie di eventi mi hanno impedito di farlo...
- ovvero Gary e Vergil- Gli ho detto che volevo passare del tempo per conto mio perchè ho ancora bisogno di schiarirmi le idee...

Era molto confusa, le idee si accavallavano e certo il suo stato attuale -con i due nuclei- non l'aiutava affatto.

Tu... Che cosa ne pensi?

Non era una semplice domanda. Era la domanda che un'amica rivolgeva ad un'altra amica, come se Cappie ci tenesse al parere dell'americana. Era proprio così infatti: non aveva avuto ancora modo di parlarne con nessuno e sentiva di aver bisogno del consiglio di qualcuno. Il fatto che il suo istinto l'avesse portata a chiederlo proprio alla Randall, be'... Non voleva significare forse che il loro rapporto era ancora recuperabile?
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Messaggioda Victoria » 03/03/2016, 16:12

[handwriting]CHE? COSA?
Ma... Ne sei sicura?!


Probabilmente Cappie -come chiunque altro- si sarebbe aspettata che, nel sapere dei sentimenti di Vergil, la Randall rimanesse perplessa, magari pure infastidita, intristita, sul momento almeno irritata... invece niente: voleva molto bene al docente di Volo, voleva solo che fosse felice, che trovasse la ragazza che potesse prendersi cura del suo cuore per sempre; e chi meglio di Caroline Priscilla, di colei che, a detta dell'ex Draghessa, era la persona più buona, gentile e dolce che avesse mai conosciuto? Certo, ultimamente aveva perso un po' la testa, ma si poteva dire che ne aveva pure passate tantissime... e poi aveva provato forti sentimenti per lui, in passato, quindi nonostante il pessimo tempismo, la cosa era assolutamente perfetta!

Oh... Be'... Grazie! Insomma, che dire, non me lo aspettavo nemmeno io, eheh...
Comunque non pensare che Vergil te lo abbia tenuto nascosto di proposito, semplicemente ci ha messo più tempo a capirlo e quando lo ha fatto ormai era già passato un mese...


Uhm, allora d'accordo!
Sai, se lo avesse saputo fin da subito, mi sarebbe dispiaciuto che non me l'avesse detto...


Commentò Victoria, che aveva trovato fondamentale dire subito al Cartwright come stessero per lei le cose, e che dunque avrebbe voluto percepire da lui lo stesso tipo di sincerità: mentre però si scostava da lei, ancora sorridente, l'americana si rese conto di un piccolo ma assolutamente fondamentale dettaglio; sì, okay, Vergil aveva capito di amarla e gliel'aveva confessato... ma lei? Cappie ricambiava i suoi sentimenti, oppure no?

Ahm... ehm... M-m-ma che domande fai?!

Oh, scusa... -mormorò la bionda, mortificata- Scusami tanto Cappie, non... non avrei dovuto chiedertelo.
Insomma, è chiaro che sono solo affari tuoi, e che non sono certo nella posizione per poterti domandare qualcosa...


Perché quel passo avanti tra loro non riportava certo le cose al loro stato naturale, e certi quesiti, che un tempo forse avrebbe avuto tutto il diritto di farle, in quanto sua migliore amica, al momento le erano quasi proibiti, o comunque era necessario esporli con la dovuta cautela.

Ti confesso che... Non lo so.

Eppure la O'Neill decise di risponderle comunque, stringendole le mani: Victoria, dal canto suo, non poté che farsi attenta e mostrarsi partecipe di quella apertura da parte dell'altra, ritenendo una cosa bellissima che, nonostante gli ultimi accadimenti, l'irlandese volesse ancora confidarsi con lei.

Ho passato così tanto tempo a credere che il mio unico amore fosse Axell, che adesso non riesco a liberarmi da questa sensazione spiacevole di tradirlo pensando ad un altro.
So di aver provato qualcosa anche io quella notte per lui, ma io a differenza sua, a differenza di tutti voi, sono rimasta ancorata fedelmente ai miei sentimenti per Axell. Volevo un po' di tempo da sola per superare questo stato di cose ma una serie di eventi mi hanno impedito di farlo...
Gli ho detto che volevo passare del tempo per conto mio perchè ho ancora bisogno di schiarirmi le idee...


Era una situazione difficile, indubbiamente, più che altro delicata, anche perché era sicura che Cappie non volesse ferire Vergil né in un senso -accettando di stare con lui, per esempio- né in un altro -quindi magari chiudendogli la porta in faccia a livello di una possibile relazione futura.

Tu... Che cosa ne pensi?

Non si sarebbe assolutamente aspettata che la futura Investigatrice le chiedesse un consiglio, e come avrebbe potuto? Era un argomento tanto delicato, tanto personale, e forse anche portatore di sofferenza, per certi versi, che di certo non pensava la O'Neill volesse parlarne con lei; per questo, volendole dare un parere sincero, ponderato, con la speranza ovviamente di aiutarla, l'altra si prese del tempo, bevendo a piccoli sorsi il proprio tè mentre rifletteva sull'intera vicenda.

Beh... innanzitutto credo tu abbia fatto bene a chiedergli un po' di tempo per te. -cominciò quindi a dire, mordicchiandosi di tanto in tanto il labbro inferiore- Hai detto che quella notte anche tu hai provato sentimenti per lui... ma di che tipo? Potresti riconoscerli come segnali d'amore? -lei, ad esempio, li aveva catalogati da subito come tale, così anche Axell e probabilmente, seppur con più lentezza, anche Vergil- Se hai provato qualcosa di quel tipo, è ovvio che di base qualcosa che ti spinga verso di lui ci sia... anche perché ti è sempre piaciuto, ne sei stata innamorata per anni, e si dice che il primo amore non si scordi mai!

Prese una breve pausa, mangiandosi un donut con evidente gusto.

A parte questo... uff, Cappie, non lo so, non è semplice nemmeno per me consigliarti! -sbottò all'improvviso la Randall, incrociando le braccia al petto con un atteggiamento simile a quello passato, a quando quel casino non era mai accaduto- Ho paura che qualsiasi cosa io dica potresti prenderla come un "ecco, mi vuole allontanare a tutti costi da Axell per paura che possa cercare di riprendermelo" ... e non è così! -ma eccola lì, la gelosia di una ragazza ancora adolescente ma del tutto innamorata, la prova che i sentimenti per il giocatore di Quidditch lei li provava eccome- Se però dovessi parlare a cuore aperto e senza alcun timore... allora ti direi che non puoi rimanere ancorata al passato: prima hai detto che sei rimasta fedele ai sentimenti per Axell, non ad Axell stesso; è come amare l'idea di qualcuno, piuttosto che la persona stessa, mi segui?
Provi amore o qualcosa di simile per Vergil, ma al tempo stesso senti di dover rimanere fedele alla tua relazione con Axell, ma quella relazione non sussiste più, per volontà di lui, certo, ma forse anche perché nel profondo del tuo cuore è sbocciato qualcosa per qualcun altro... e non puoi soffocarlo per un passato che... beh, che non tornerà più...


Aveva forse azzardato troppo?[/handwriting]
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Victoria
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