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Messaggioda Nigel » 12/07/2014, 21:58

Ok che aspettava da una vita che arrivasse quel bacio.
Ok che aveva sfoderato tutta la carica di desiderio accumulata nel tempo
Ok che facessero entrambi parte della stessa Gilda e dunque il processo di evoluzione risultava facilitato.
Ma addirittura salire di Grado grazie ad un contatto intimo di pochi secondi gli sembrava a dir poco assurdo, quasi impossibile.
Eufemia aveva fatto scattare quella scintilla esplosiva nel suo animo e lui aveva fatto lo stesso con lei, trasformando un momento già di per sé indimenticabile in qualcosa di ancora più unico e speciale.
Forse quella loro unione, quella scoperta definitiva di sentimenti era stata davvero voluta dal Conflux e benedetta da esso.
Nigel era più felice che mai per tutta la situazione ma ancora abbastanza sconcertato, stesso stato d'animo dell'italiana, per altro.

… ma com'è possibile?!
Sei stato tu a… a farmi salire di grado?


Eh... Io credo di... Si...

Pensi che sia stato merito del… del bacio?
Per il fatto che siamo entrambi Ignis?


Immagino una sorta di connubio delle due cose, esattamente!
... Beh non ci è andata così male, no?


Le fece un piccolo occhiolino, immaginando che comunque quella notizia fosse a prescindere davvero lieta.
Non capitava spesso infatti che si salisse di Grado in Gilda tanto presto come età, infatti individui come Celine erano Precettori ma comunque vicini ai trent'anni (Lei avrebbe preferito dire "lontana dai venti", anche con aria piuttosto minacciosa).
Il terzo Grado iniziava ad essere un fronte importante, difatti da quel momento in poi la Longarno avrebbe dovuto cominciare a riflettere attentamente se provare ad abbracciare il secondo elemento (ultima chance) oppure spingersi oltre i limiti del Fuoco, puntando al Maestro.
Per Nigel il salto era stato quasi obbligato, infatti lui dell'Ignis elettrico non aveva proprio nulla: l'ardore della sua passione per il lavoro e per i sentimenti si tramutava in delle fiamme sempre vispe, sempre accese e sempre in crescita esponenziale, adesso più che mai con Eufemia vicino.
Già, erano vicini, lei aveva optato per annullare il matrimonio e stavano provando ad essere fidanzati... cosa poteva esserci di più bello?

Mi spingi ad annullare il matrimonio, mi fai salire di grado in Gilda… sei dentro la mia stanza da dieci minuti e già mi hai migliorato esponenzialmente la vita.

Benvenuta nel mio club...
... Per me è da quando ti ho vista la prima volta che hai migliorato esponenzialmente la mia vita.


Allungò una mano e le fece una carezza sul viso, contemplando la bellezza di quella meravigliosa creatura, di quella insuperabile ragazza.
I capelli rossi, la statura, il seno minuto, le dita affusolate di mani e piedi, il colore degli occhi, la curva della schiena, nulla in lei era imperfetto agli occhi scuri e innamorati di Nigel. Sapeva di essere completamente di parte ma chi se ne importava: finalmente era sua.
Non sapeva se essere degno di quel posto, ma sapeva di essere la persona più indicata a fare sacrifici solo per farle nascere un sorriso, anche nei momenti più bui e più tristi... lui ci sarebbe sempre stato, al suo fianco... lo avrebbe fatto anche se si fosse sposata con Jessie, figurarsi ora.
La ragazza si strinse un po' di più a lui, inspirando e godendosi quegli attimi che sancivano il cambiamento radicale della propria esistenza.
Non sarebbe stato facile annullare delle nozze così di improvviso, come neanche informare le persone più importanti della sua decisione.
Come l'avrebbero presa i familiari?
Il fidanzato?
Gli Ignis?
Sé stessa?
Nigel Sykes comprese la preoccupazione mista alla voglia di serenità di Eufemia solo dalla domanda successiva.

Puoi rimanermi accanto ancora per un bel po'?

... Tutto il tempo che vuoi... E anche di più...

Concluse quella frase con un bacio, poi un altro ancora e un altro subito dopo.
Ognuno dolce, carezzevole, passionale e dedito a scacciare via dalla sua mente i brutti pensieri, almeno per il momento, almeno in quella stanza.
Al di fuori c'era una marea di lavoro da svolgere, ma quello era il loro piccolo angolo di silenzio e Paradiso, bastava crederci, bastava tenersi per mano e continuare a guardarsi negli occhi come se fosse l'ultima volta ma con la gioia di sapere che era appena la prima di una serie infinita.
Il ragazzo di colore le circondò il fianco col braccio e la avvicinò ulteriormente, abbracciandola, in un gesto simbolo di protezione e coccola.
Lasciò che ella appoggiasse la testa sul proprio petto e per i successivi venti minuti non fece altro che carezzarle i capelli e il collo, annusando il profumo della sua pelle di tanto in tanto.
Quello era senza ombra di dubbio l'istante più intenso e miracoloso di tutta la sua vita e di questo doveva ancora una volta ringraziare lei, l'unica e sola Dea Cremisi del suo spirito.

... Ti amo...

FINE x2
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Messaggioda Nigel » 26/10/2014, 19:08

11 Febbraio 2109
Covo Ignis
Ore 17:30


Non ti sei ancora stancato di lei?

Come prego?
Credo di non aver compreso, Erede, di chi parlate?


Della tua fidanzata.
Quella che continua a trattenersi dal dirmi qualcosa per paura.


Più che paura direi comprensione che è un momento delicato, Erede.

Paura, comprensione, chiamala pure come vuoi, mia Guida.
Resta il fatto che non comprendo davvero il tuo sentimento e quello di voi Gildati.


Il sentimento è irrazionale e come tale credo sia normale non comprenderlo.

Allora fai finta di non capire...

Immagine

Ho capito che tipo è la tua ragazza e tu invece sei un tipo completamente opposto.
Ti dico ciò che penso io e cioè che l'amore nobile si allaccia con l'amore nobile.
Principe con principessa, la favola è sempre la stessa e non cambierà mai.
Un amore come il vostro può vivere solo di briciole, perché tu non potresti darle altro e credimi, prima o poi si stuferà.


...

Noi Eredi sappiamo che cos'è l'amore: qualcosa di incredibilmente travolgente ma sicuro.
Non temiamo ogni giorno di perdere la persona che amiamo perché se il sentimento è ricambiato, diventa perpetuo.
Non ci rende fragili, timorosi del futuro, come il vostro, come il tuo.
Voi due siete complementari poi, essendo due fuochi che si alimentano, ma a volte bisogna anche essere opposti.


Questo dipende dalle persone, Erede... Non sempre è così.

Ah sì?

Certo, perché anche se in noi Gildati l'amore non nasce istantaneo, è possibile che si sviluppi e fortifichi col tempo.

E pensi che lei rimarrà con te o tu rimarrai con lei solo per questo?

Io...

... Tu non hai alcuna certezza, ecco qual è il fulcro del discorso.
Lei non è per te e tu non sei per lei, questo è lampante.


...

La domanda che dovresti porre a te stesso è: che cosa vuoi davvero?
Che amore vuoi per te stesso, un amore così oppure qualcosa di diverso, più affine a te?


L'Erede dell'Acqua fece un sorriso sadico e divertito allo stesso tempo.

Chiediti cosa vuoi, magari la risposta potrebbe anche sorprenderti, mia Guida.
Pf, adesso mi ritirerò nelle mie stanze fino al momento della cena, ci vedremo nella Sala dei Pasti.
A più tardi!


Nigel la vide andare via con aria soddisfatta e, non troppo distante, da dietro un angolo osservò anche la figura di Eufemia che evidentemente era rimasta lì ad ascoltare la conversazione. Cercò di avvicinarsi a lei ma ella con gli occhi lucidi di rabbia e dispiacere se ne andò a passo svelto.
Evidentemente aveva pensato che il non rispondere del fidanzato significasse che in parte stesse riflettendo sulle parole dell'Erede dell'Acqua, ma la realtà era che non poteva contraddirla troppo o infastidirla, rischiando di mandare a monte sei giorni di pura diplomazia. Il giorno successivo se ne sarebbe andata via, finalmente, ma fino ad allora doveva resistere. Vedere però la rossa italiana in quello stato di sofferenza gli diede un colpo forte al cuore, talmente forte che non poteva lasciare che tutto rimanesse così, nemmeno per un solo giorno o una sola notte, che la fidanzata avrebbe trascorso come un vero inferno. Razìa non aveva alcuna mira su di lui, figurarsi, ma le piaceva mettere discordia, le piaceva creare disordine grazie alla sua razionalità e calma piatta quasi disarmante. Aria autoritaria, poca propensione all'ascolto e tono saputo. Da quando aveva individuato il primo comportamento geloso da parte della Longarno si era impegnata affinché si arrabbiasse ulteriormente senza poter però scoppiare. Una tortura lenta e piacevole ad opera di una persona che non aveva alcun interesse a stringere un legame con i Gildati.
Rientrato nella propria stanza, Nigel si mise seduto sul letto, scuotendo il capo e mordendosi il labbro inferiore con impazienza e ansia.
Al termine di una riflessione più o meno lunga, si mise alla scrivania, afferrando piuma e pergamena, cominciando a scrivere come trasportato da una vena artistica improvvisa. In realtà molta della spinta era data dai sentimenti negativi provati nei confronti dell'Erede ma non era importante, bastava che terminasse quel "lavoro" in meno di un'ora, così che poi potesse spostarsi verso gli appartamenti di alcuni amici per chiedere un favore enorme ma vitale, un favore che soltanto loro avrebbero potuto fargli e soprattutto in brevissimo tempo, nemmeno un paio d'ore.

Allora, che ne dite, ce la potreste fare?

È tosta ma, non disperare, fidati di noi ma... Te la senti di andare poi a intuito?
Mica potrai provare, forse al massimo una volta, se ci dice bene!


Credo di sì, mi farò bastare una prova sola, ve lo assicuro.

Ok, allora resta qui con noi, così ci lavoriamo insieme.
Questa volta quella lì ha davvero esagerato, in questo modo non potrà dire nulla.


... Mi spiace, io non vorrei, non sono tipo da provare un rancore simile, però...

Ehi, ehi, hai tutte le motivazioni del mondo, ok?
Non ti dare colpe inutili e stacci appresso, abbiamo o no un paio d'ore?


Sì, giusto, scusatemi!

11 Febbraio 2109
Covo Ignis - Sala da Pranzo
Ore 20:45


Come sempre in quelle giornate, la sala era stracolma di persone, questo perché il Sole aveva chiesto a tutti di dare una maggiore disponibilità di presenza con l'arrivo degli Eredi al Covo. Celine Sauvage aveva coordinato tutte le attività della Gilda in modo che fungessero da intrattenimento per i nobili del Mana e pareva che tutto stesse andando per il verso giusto, anche se era piuttosto risaputo il comportamento negativo che la regina delle acque stava avendo con Nigel ed ancor di più con Eufemia. Quest'ultima, infatti, era seduta ad un tavolo per conto proprio, raggiunta forse poco più tardi da alcune amiche, con una espressione abbastanza triste, appena assente. Nigel non era nei paraggi e questo forse aveva contribuito a farla sentire ancora più demoralizzata, memore del discorso sentito nel pomeriggio di nascosto.
In realtà, il ragazzo di colore stava per arrivare, ma non certo con una entrata classica, bensì un'entrata molto particolare e di "scena".
Di improvviso infatti, il Precettore Ignis accompagnato da alcuni amici muniti di strumenti e amplificatori si fece strada nella Sala posizionando il tutto di fronte ai primi tavoli. Già molti dei presenti si cominciarono a guardare piuttosto straniti e perplessi, chiedendosi cosa stesse accadendo.
Facendo un bel respiro, in parte molto emozionato, Nigel prese il microfono magico che riproduceva la voce in tutta la grande sala, mentre il gruppo dietro di lui sistemava e terminava ogni attacco. Raggiunse con lo sguardo prima di tutto il tavolo del Sole dove stava anche Razìa, poi quello dove stava la sua fidanzata, infine tutti gli altri. Deglutì piano, il cuore che batteva un bel po' più forte.

Buonasera a tutti.
Questo è l'ultimo giorno di permanenza dell'Erede dell'Acqua: una persona intelligente, dal carattere forte e dall'infinita bellezza.
Ho avuto l'onore di essere la sua Guida per tutti questi giorni e ci tenevo quindi a fare qualcosa per salutarla in modo speciale e alla Ignis.
Noi che abbiamo il fuoco dentro tendenzialmente siamo combattenti, gente ricca di volontà ed anche, in alcuni casi... artisti.
Organizzare un incontro di duello magico mi sembrava oltremodo poco interessante e non incline ai gusti della nostra ospite, per questo, ho deciso di dare spettacolo in questi cinque minuti prima dell'inizio della cena con una esibizione canora da parte mia e dei miei amici.


Si guardò un secondo indietro e tutti gli fecero il segno che potevano cominciare in qualsiasi istante.
Il ragazzo annuì con un mezzo sorriso e tornò a fissare tutti quanti i presenti che già si mettevano in posizione di ascolto.

... Oggi mi è stata posta una domanda, una domanda che intendeva farmi riflettere.
Ho apprezzato il bel pensiero di darmi un consiglio, il consiglio di pensare attentamente a che cosa voglio dalla mia vita.
Non solo, anche pensare a cosa voglio dall'amore, un sentimento che per noi Ignis è fondamentale, perché caldo, avvolgente, istintivo.
Ebbene, il brano che vorrei cantare adesso rappresenta la mia risposta a quella domanda, una risposta sentita, una risposta vera, una risposta sincera come è sincero il mio amore nei confronti della persona che sta condividendo la sua esistenza adesso col sottoscritto.


Si leccò le labbra, chiedendo poi all'addetto dell'illuminazione di creare un poco di atmosfera.
Chiuse gli occhi qualche secondo, interiorizzando tutto il sentimento per riprodurlo nella musica, poi ripensò a quel momento, a quelle parole, a quella espressione dell'Erede verso di lui e di seguito al volto affranto e ferito dell'italiana, mentre intanto il suono riempiva la Sala da Pranzo.

La domanda che dovresti porre a te stesso è: che cosa vuoi davvero?
Che amore vuoi per te stesso, un amore così oppure qualcosa di diverso, più affine a te?




Vorrei qualcosa che non sia così prevedibile,
Sentirmi in gioco, sentirmi anch'io fragile,
Confesso vorrei qualcosa che non sappia troppo di me,
Sentire paura rischiare anche di perdere...

Vorrei un amore non da manuale, amore che fa stare bene,
Sentimenti, sensazioni, emozioni e…,
l'incontenibile,
Amore senza portafoglio, amore che sa vivere di briciole nel semplice e nella certezza che sia incontenibile...

Cerco una forma che sia complementare a me,
cerco l'altra metà anche fosse impossibile,
cerco una storia d'amore che parli anche un po' di me,
che non sappia di principi azzurri o di favole...

Immagine

Vorrei un amore non da manuale, amore che fa stare bene,
Sentimenti, sensazioni, emozioni e…,
l'incontenibile,
Amore senza portafoglio, amore che sa vivere di briciole nel semplice e nella certezza che sia incontenibile...

Vorrei un amore non da manuale, amore che fa stare bene,
Sentimenti, sensazioni, emozioni e…,
l'incontenibile,
Amore senza portafoglio, amore che sa vivere di briciole nel semplice e nella certezza che sia incontenibile...


[Talento/Arte (22) + d20 (11) = 33]

[Carisma/Arte (26) + d20 (11) = 37]


La musica andò lentamente sfumando e spegnendosi, piccole gocce di sudore cadevano sulla fronte del ragazzo al termine dell'esibizione.
Ci fu un primo momento di silenzio, poi, alcuni cominciarono ad applaudire, seguiti da altri ed altri ancora, fino a quando tutta la Sala non fu un tripudio di urla e complimenti urlati, fischi di incoraggiamento e sorrisi. Tutta la band fece diversi inchini, cantante improvvisato compreso, il quale cercò subito in mezzo alla folla gli occhi della sua dolce metà, della sua fidanzata per la quale avrebbe dato sempre tutto, tutto.

Ti amo Eufemia.

Per quanto forse la reazione spontanea dell'Erede dell'Acqua fosse stata l'alzarsi e andarsene scocciata, un'uscita di quel genere l'avrebbe posta in una situazione di sconfitta e fastidio immotivato, infantile, dunque rimase al suo posto e, pur con un sorriso forzato, dovette costringersi ad unirsi in un applauso molto leggero e molto poco convinto, ma restando al proprio posto, incassando il colpo.
Che dir si volesse, a Nigel non interessava quasi per nulla aver messo a tacere l'Erede, quanto aver rassicurato la sua ragazza e averle restituito il sorriso perduto quel pomeriggio, o forse addirittura a cominciare dall'inizio di quei sei giorni di sopportazione.


Spoiler:
Dialogo con Razìa e reazioni di Eufemia concordati con l'Amministrazione e la player.
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Messaggioda Eufemia » 26/10/2014, 22:07

Covo Ignis § Sala Mensa § 11 Febbraio 2109 § ore 8.50 p.m.


Mai, come in quella settimana, la scorta di tisane che, tempo prima, Typhon le aveva regalato - e che mai Eufemia avrebbe pensato di usare - le era risultata utile: aveva dovuta berne tazze su tazze, giorno e notte, per impedirsi di non dare di matto e di fare qualcosa di molto impulsivo, molto Ignis, e molto pazzo come prendere a ceffoni quella frigida dell'Erede dell'Acqua; già aveva storto il naso quando il Sole aveva scelto Nigel per fare da Guida agli Eredi in visita, visto che nessuno, lì in Gilda, partiva con l'idea che fossero brave e simpatiche persone... figuriamoci quando aveva scoperto che razza di antipatica testa di cazzo fosse!
Approfittava del fatto che nessuno potesse azzardarsi a dirle nulla per fare ciò che voleva, seminando zizzania e discordia con un piacere intrinseco che dimostrava tutta la sua perfidia: e con Nigel, poi, non faceva che stuzzicarlo e provocarlo, non perché le interessasse, era ovvio... sapeva di infastidirla, lo vedeva perché gli occhi di Mia non sapevano proprio mentire, e provava ancora più gusto nel suo comportamento.
Eppure, non sapeva nemmeno come - perché di sicuro non era tutto merito delle tisane - la Longarno aveva resistito, in silenzio, mordendosi le labbra a sangue giorno dopo giorno, ingoiando bile in quantità inimmaginabili... fino a quel pomeriggio.
Aveva camminato spedita verso la camera del Sykes, sperando di trovarlo libero dalla presenza della stronza così da stare un po' con lui, quando, prima di girare l'angolo, li sentì parlare.

E pensi che lei rimarrà con te o tu rimarrai con lei solo per questo?

Io...

... Tu non hai alcuna certezza, ecco qual è il fulcro del discorso.
Lei non è per te e tu non sei per lei, questo è lampante.


...

La domanda che dovresti porre a te stesso è: che cosa vuoi davvero?
Che amore vuoi per te stesso, un amore così oppure qualcosa di diverso, più affine a te?
Chiediti cosa vuoi, magari la risposta potrebbe anche sorprenderti, mia Guida.
Pf, adesso mi ritirerò nelle mie stanze fino al momento della cena, ci vedremo nella Sala dei Pasti.
A più tardi!


La osservò andarsene, ancheggiando soddisfatta, e al tempo stesso sentì le lacrime salirle agli occhi; deglutì, puntando i propri smeraldi verdi sulla figura di Nigel: non le aveva detto niente, non le aveva risposto, non aveva replicato... niente.
Lei, al posto suo, avrebbe difeso la sua storia col ragazzo, e invece lui? Lui... nulla.
Non appena lo vide avvicinarsi, in un impeto di orgoglio - perché mai si sarebbe voluta far vedere da lui in quel modo - scappò via, chiudendosi nella propria stanza a chiave per farsi un sano pianto di sfogo.
Alla fine, per forza di cose, dovette uscire da lì, non prima di essersi data una sciacquata agli occhi: l'ultima cosa che voleva era scendere in sala mensa con gli altri, ma non aveva scelta... e poi non voleva dare alla frigida la soddisfazione di capire quanto profondamente l'avesse ferita.

Immagine


Si sedette ad un tavolo, da sola, senza nemmeno badare a quello che si era messa nel piatto per la cena: ma che importanza poteva avere, quando lo stomaco le si era ormai chiuso da giorni?
Non alzò gli occhi quando il fidanzato arrivò nella stanza, ma quando sentì la sua voce non poté fare a meno di tirare lentamente su la testa, fissandolo interdetta.

Buonasera a tutti.
Questo è l'ultimo giorno di permanenza dell'Erede dell'Acqua: una persona intelligente, dal carattere forte e dall'infinita bellezza.
Ho avuto l'onore di essere la sua Guida per tutti questi giorni e ci tenevo quindi a fare qualcosa per salutarla in modo speciale e alla Ignis.


Le stava venendo da vomitare... seriamente, sentiva la nausea impadronirsi del suo corpo al punto che, per un secondo, si chiese se fosse considerato un affronto alzarsi in piedi e rigettare l'acido - perché non avendo mangiato, che cos'altro poteva buttare fuori? - direttamente sul tavolo dov'era seduta Razìa.

Noi che abbiamo il fuoco dentro tendenzialmente siamo combattenti, gente ricca di volontà ed anche, in alcuni casi... artisti.
Organizzare un incontro di duello magico mi sembrava oltremodo poco interessante e non incline ai gusti della nostra ospite, per questo, ho deciso di dare spettacolo in questi cinque minuti prima dell'inizio della cena con una esibizione canora da parte mia e dei miei amici.


Pure lo spettacolo canoro: poteva esserci di peggio?
Forse... ma per lei c'era in attesa solo il meglio.

... Oggi mi è stata posta una domanda, una domanda che intendeva farmi riflettere.
Ho apprezzato il bel pensiero di darmi un consiglio, il consiglio di pensare attentamente a che cosa voglio dalla mia vita.
Non solo, anche pensare a cosa voglio dall'amore, un sentimento che per noi Ignis è fondamentale, perché caldo, avvolgente, istintivo.
Ebbene, il brano che vorrei cantare adesso rappresenta la mia risposta a quella domanda, una risposta sentita, una risposta vera, una risposta sincera come è sincero il mio amore nei confronti della persona che sta condividendo la sua esistenza adesso col sottoscritto.


L'espressione schifata e infastidita di Eufemia divenne, a quelle parole, perplessa, per poi farsi sorpresa e lentamente sempre più incredula ma felice, sollevata, quando le parole della canzone raggiunsero le sue orecchie.

Vorrei un amore non da manuale, amore che fa stare bene,
Sentimenti, sensazioni, emozioni e…,
l'incontenibile,
Amore senza portafoglio, amore che sa vivere di briciole nel semplice e nella certezza che sia incontenibile...


Aveva di nuovo le lacrime agli occhi, ma questa volta di felicità, di gioia incontenibile, come l'amore che l'uno provava per l'altro. Sorrise mentre tutti lo applaudivano: lei non stava battendo le mani, ma in compenso il proprio cuore scandiva il suo nome ad ogni battito.
Quella era la risposta migliore che Nigel potesse dare a Razìa, il miglior modo al mondo per farsi perdonare di non averla mandata a fanculo prima - perché ora, per quanto fosse stato con eleganza, l'aveva fatto, e l'Erede lo sapeva bene.

Ti amo Eufemia.

Ti amo...

Lo sussurrò, guardandolo fisso negli occhi, perché sapeva che non aveva alcun bisogno di urlarlo: lui lo sentiva, gli sarebbe bastato leggerle le labbra e guardarlo negli occhi per capirlo.
Certo, probabilmente l'avrebbe obbligato a vezzeggiarla e coccolarla molto di più per farsi perdonare... ma, al di là di quello che gli Eredi potevano dire o pensare, anche il loro era amore vero.
E lo sarebbe stato sempre.

Fine
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Messaggioda Caroline Priscilla » 07/11/2015, 22:36

[Covo Ignis, Nuova Zelanda - Venerdì 27 Marzo - Ore 11:30]


Venerdì mattina, il giorno che solitamente Cappie dedicava alla Gilda: passare del tempo lì era d'obbligo, da quando aveva accettato di far parte di quella strana ma numerosa famiglia allargata. Era nella gilda "militare", quella che in caso di guerra -le avevano spiegato- sarebbe stata la prima a scendere sul campo di battaglia. E proprio perchè il loro Sole voleva evitare quante più morti possibili, agli Ignis veniva imposto -a prescindere dal lavoro svolto nella vita pubblica- tre ore di allenamento settimanali, come minimo.
Per Cappie quell'imposizione era tutto di guadagnatao: aveva scoperto a proprie spese di non essere ancora abbastanza forte - lo stesso Sandyon Vastnor le aveva fatto notare quella sua pecca- per questo motivo non sentiva come un peso la decisione di Yamato, ma come una possibilità in più per costringersi a migliorare le proprie capacità combattive. Certo, poteva sempre chiedere aiuto ad Axell di allenarla -dato che il fidanzato era un duellante, oltre che un giocatore di Quidditch- ma spesso e volentieri l'allenamento finiva ancora prima di iniziare perchè il Cartwright era più propenso a fare un altro tipo di esercizio fisico con la sua gattina. Alla fine, dopo la terza o quarta volta che finivano a letto insieme invece che in palestra a sudare sangue, la O'Neill aveva fermamente deciso che avrebbe cercato altrove il modo di mantenersi in forma, evitando di chiedere nuovamente al suo fidanzato.
Inoltre, da quando finalmente Heiji le aveva fatto sapere la data di inizio del suo addestramento con la spada, l'irlandese aveva intensificato i propri allenamenti settimanali -impegni permettendo- e rafforzato la sua volontà di non farsi trovare completamente impreparata di fronte al Sagitta. Le era stato concesso un onore enorme -se ne rendeva conto- e questo significava per lei che non avrebbe mai deluso, in nessun modo, il proprio maestro, nemmeno per la scarsità della propria forza fisicia. Per fortuna, gli allenamenti previsti fra gli Ignisi non erano solo duelli con la bacchetta, ma anche esercizi fisici, riscaldamento, pratica con vari stili di combattimento: insomma c'era solo l'imbarazzo della scelta!

Vediamo se c'è qualcuno che conosco...

Immagine


Aveva scoperto che allenarsi era il modo migliore per stringere amicizia lì dentro: gli Ignis erano per la maggior parte delle teste calde ma sapevano apprezzare una persona in grado di non arrendersi e di dare tutta sè stessa durante un combattimento. La O'Neill, per questo suo modo di fare, si era conquistata più di un sorriso e una stretta di mano, sentendosi ogni giorno che passava sempre più parte di quel gruppo, sempre più una gildata, sempre più una protettrice dell'Equilibrio, come tutti loro.

Uff, nessuno...

Nessuno che conosceva e tutti già occupati ad allenarsi per conto loro. Stava quasi per mollare e per dirigersi verso qualche attrezzo da palestra, quando i suoi occhi non incontrarono la figura di un ragazzo appena entrato dentro la sala e quindi disponibile ad un allenamento in coppia. O almeno la O'Neill così sperava.

Ciao!
Molto piacere, sono Cappie, Cappie O'Neill!


Gli porse la mano e gliela strinse, nel caso in cui l'altro avesse accettato la sua. Non sapeva se fosse quella la maniera giusta di presentarsi ad un nuovo Ignis, ma solitamente nessuno disdegnava di stringerle la mano -forse perchè ormai era diventata una bella gnocca- quindi l'irlandese non ci fece troppo caso, sperando solo che l'altro fosse abbastanza "buono" da perdonarle certe gaffe.

Sei qui per allenarti da solo o in coppia?
Perchè stavo stavo cercando un compagno con il quale duellare, ma sono già tutti occupati.
Se non ti crea troppo disturbo, ti andrebbe di fare un duello magico insieme a me?


Spoiler:
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Messaggioda Phoenix » 08/11/2015, 16:11

Appartamento di Phoenix Amarillo
Valencia - Spagna
27/03/2111
Ore 08:45


BIBIBIBIP BIBIBIBIP BIBIBIBIP - TUCK

Immagine

Mmmhh...


Ci mise diversi minuti ad aprire gli occhi ed altrettanti per mettersi seduto sul letto, passandosi una mano tra i capelli.
Aveva il sonno sregolato da giorni ma si era imposto di ritornare ad avere dei ritmi regolari, altrimenti non avrebbe combinato più nulla.
Una volta sapeva di doversi mettere in piedi presto per andare in ambulatorio, mentre adesso, adesso le cose erano ben diverse.
I suoi turni come Agente di Vigilanza erano elastici ed essendo un part-time capitava anche che avesse servizio il pomeriggio o la notte.
Gli pareva tutto quanto cambiato ormai e ciò contribuiva solo a renderlo più confuso e stressato, ecco perché quella mattina volle andare in Gilda.
Tra gli Ignis sentiva di non dover dare spiegazioni a nessuno sulla propria vita e sul proprio comportamento, lì erano confratelli ma discreti.

Devo mangiare qualcosa... Non ho fame...


In un bicchiere versò tre uova e le mandò giù con tutto il tuorlo, non certo la colazione migliore del mondo ma se non altro era bella proteica.
Di seguito un bicchiere di latte fresco, in bottiglia di vetro, intero, per tenere sempre le ossa ricche di calcio, quindi forti e resistenti.
I minuti successivi li trascorse sotto la doccia, con un bel getto di acqua calda, fermo, immobile, ad occhi semi chiusi e non certo per il sonno.
Ultimamente era abbastanza triste, solitario. Credeva che grazie alla Pozione di Talikha ne avrebbe risentito positivamente anche l'umore, invece no.
Aveva modificato il proprio carattere, meno insicuro, più diretto e in parte forse anche menefreghista, ma non era servito a restituirgli la serenità.
Si lavò i denti, si asciugò i capelli, deodorante, poi in camera a vestirsi, magari un po' di vita sociale in Gilda gli avrebbe fatto bene.

Gilda Ignis
Nuova Zelanda
27/03/2111
Ore 11:26


Ehi, Phoenix, buongiorno!

Come va?

Niente animali da salvare stamattina?

Non direi...

Ci vediamo a mensa più tardi?

Possibile.


In tanti si erano accorti del suo atteggiamento diverso dal solito, meno timoroso ma anche più distaccato, meno... Caldo.
Il Fuoco in lui prendeva il sopravvento solo per contrastare la sensazione di vuoto che aleggiava in lui e il Fulmine lo aiutava a rimanere sempre lucido.
Le emozioni talvolta gli si presentavano con netta ferocia ma scaricava la tensione allenandosi o dandosi da fare al lavoro.
Si ricordò d'un tratto di aver dimenticato la propria cinta all'interno degli spogliatoi della palestra, quindi si diresse da quella parte.
Entrando nella grande struttura per allenamenti, si accorse che era abbastanza vuota, casistica rara per una Gilda come quella, ma non assurda.
D'altronde le persone avevano la propria vita da gestire i giorni feriali alla mattina, quindi non c'era da stupirsi per un po' di mortorio.

Ciao!
Molto piacere, sono Cappie, Cappie O'Neill!


Mh?
... Ciao, Phoenix Amarillo.
Posso aiutarti per caso?


Immagine


Strinse la mano a Caroline Priscilla guardandola attentamente: no, non si erano mai incontrati.
Alta, slanciata, probabilmente atletica, dalla voce allegra e il carattere spigliato. Evidentemente lo aveva scambiato per uno che si voleva allenare.
Difatti la sua ipotesi venne confermata quasi subito, quando la consorella gli chiese di farle da partner nel duello.
Non era la sua intenzione, non quella mattina, ma se avesse rifiutato, l'avrebbe costretta a rinunciare al proprio allenamento definitivamente.

Sei qui per allenarti da solo o in coppia?
Perché stavo stavo cercando un compagno con il quale duellare, ma sono già tutti occupati.
Se non ti crea troppo disturbo, ti andrebbe di fare un duello magico insieme a me?


Pochi ed occupati.
Giornata pessima per cercare volontari.
D'accordo comunque, posso stare un po', sei Fuoco o Fulmine?
Preferisci addestrarti sulle magie Elementali nostre o quelle classiche della Trama?


Piuttosto sbrigativo e semplice, non tanto per antipatia verso la O'Neill quanto perché ormai tendenzialmente quello era il suo carattere solito.
Dopo aver sentito la risposta da lei, si tolse la giacca della felpa col cappuccio, rimanendo in maglietta a maniche corte attillata, nera.
La bacchetta nascosta in una fondina ascellare, venne estratta velocemente e il ragazzo quindi scelse una delle tantissime pedane vuote e disponibili.
Assunse la posizione di guardia, seppur leggermente modificata da se stesso in base alle proprie esigenze e ai propri connotati fisici.

Quando vuoi sono pronto, fa' pure la tua prima mossa...
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Messaggioda Caroline Priscilla » 09/11/2015, 21:12

Mh?
... Ciao, Phoenix Amarillo.


Forse non avrei dovuto disturbarlo...

L'espressione di Phoenix lasciava ben poco spazio ai dubbi sul fatto che la O'Neill fosse arrivata in un momento non tanto buono per lui, almeno a giudicare da quello che l'irlandese stava cogliendo. Lo aveva sorpreso assente e distratto e adesso la fissava con scarso interesse. Non che Cappie si aspettasse di essere ammirata ovunque andasse -dentro di sè era rimasta una ragazza umile che non si aspettava cose simili dal prossimo- ma di certo si era abituata a simili reazioni e vederne l'assenza le fece capire che quello non fosse un bel periodo per l'Amarillo... oppure che fosse gay!
In entrambi i casi, nonostante l'interruzione della Fulmen, l'Ignis sembrò comunque voler essere gentile verso di lei e accogliere la sua richiesta.

Sei qui per allenarti da solo o in coppia?
Perché stavo stavo cercando un compagno con il quale duellare, ma sono già tutti occupati.
Se non ti crea troppo disturbo, ti andrebbe di fare un duello magico insieme a me?


Pochi ed occupati.
Giornata pessima per cercare volontari.


Me ne sto rendendo conto, non credevo che avrei trovato tanta desolazione di venerdì mattina...- rispose con una risata allegra, decisamente l'esatto contrario dell'Amarillo.

D'accordo comunque, posso stare un po', sei Fuoco o Fulmine?

Fulmine!
E tu invece?
A giudicare dal colore rosso della tua felpa direi Fuoco, ma di sicuro mi starò sbagliando!


Preferisci addestrarti sulle magie Elementali nostre o quelle classiche della Trama?

Entrambe! Se per te non è un problema.
Devo ancora imparare bene gli incantesimi di Gilda e rafforzare quelli che già conosco non mi farebbe male...


Gli spiegò molto velocemente, provando un certo senso di disagio nei confronti del ragazzo: probabilmente non era lei il problema, ma Cappie si sentiva quasi in colpa ad avergli chiesto di allenarsi insieme, come se Phoenix preferisse di gran lunga starsene per conto proprio. Erano sensazioni personali e private della O'Neill, che non gli fece presente, ma che comunque le procurava un po' di dispiacere: già, a causa dei suoi impegni, passava molto poco tempo in Gilda, e il poco tempo equivaleva ad avere anche poche amicizie. Voleva sentirsi davvero parte degli Ignis, perchè aveva compreso -il giorno del suo risveglio- che la loro missione era diventata un po' anche la sua. Proteggere i propri cari e proteggere l'Equilibrio del mondo -almeno per lei- erano due cose che andavano di pari passo.

Quando vuoi sono pronto, fa' pure la tua prima mossa...

Sì, arrivo!

Si avvicinò alla pedana scelta dal ragazzo, sfilandosi la maglietta di sopra per rimanere in canottiera e pantacollant. Dalla borsa prese un fermacapelli elastico, legandosi i capelli in una lunga coda bionda, dopodichè, bacchetta alla mano, si posizionò di fronte al suo occasionale avversario, con la guardia alta, come le aveva insegnato il suo ex professore di Difesa.

Pronto?
Via!


Lo scontro che ne derivò fu suddiviso in tre parti: una di allenamento con sole magie della Trama, una con sole magie Elementali e una che comprendesse entrambi i gruppi. Cappie si era sempre vantata della propria capacità di schivare gli attacchi in battaglia ma, contro Phoenix, si rese conto di avere ancora molto da imparare: l'Amarillo schivava ogni suo attacco con una velocità impressionante e contrattaccava allo stesso ritmo, colpendola la maggior parte delle volte. Sentiva le zone del corpo dove Phoenix l'aveva colpita farle male, ma -e qui stava la tenacia della O'Neill- si rialzava sempre in piedi per provare a ricambiare il colpo, fallendo però ad ogni tentativo.
Alla fine dello scontro era più stanca e più sudata, con braccia e gambe che dolevano per l'eccessivo sforzo e -probabilmente- anche per qualche livido.

Ok... anf.... basta....
Mi dichiaro sconfitta.... anf.... non riuscirei a reggere un altro scontro con te...
Eeheheh me le hai date davvero di santa ragione!


Nonostante fosse stata battuta, lei -a differenza di molti Ignis- non se la prese col vincitore per quanto successo, ma al massimo con sè stessa per la sua scarsa preparazione. Aveva ragione Sandyon a dirle che aveva ancora tanta strada da fare, già ma come migliorarsi ancora di più, come riuscire a raggiungere un livello abbastanza alto da non permettere mai più a nessuno di mandarla gambe all'aria?
Quello non era certo il momento adatto per mettersi a cercare delle risposte, anche perchè Cappie necessitava di una lunga doccia calda. Meno male che aveva portato con sè un ricambio!

Grazie per lo scontro Phoenix!
E' stato molto... illuminante!
-sorriso divertito -Io adesso vado a farmi una doccia, ti andrebbe più tardi di pranzare insieme a me?
Mi farebbe piacere avere un po' di compagnia!
Sempre se non preferisci stare da solo, in quel caso dimmelo pure, non ho problemi giuro!


Meglio mettere le mani davanti e fargli presente che avrebbe accettato con molta tranquillità anche un semplice no.
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Messaggioda Phoenix » 13/11/2015, 17:19

Ok... anf.... basta....
Mi dichiaro sconfitta.... anf.... non riuscirei a reggere un altro scontro con te...
Eeheheh me le hai date davvero di santa ragione!


Se non sei molto abituata a duellare, hai svolto un buon allenamento.
Hai dei Riflessi pronti, ma i muscoli femorali e i quadricipiti secondo me necessitano di maggiore allenamento.
Se vuoi un consiglio, fai una cinquantina di squat la mattina appena alzata, se non sai cosa sono, posso spiegartelo io.


Ormai ce l'aveva nel sangue l'addestramento fisico, avendo svolto quella carriera per diversi mesi ed avendo lavorato anche in una palestra per ben tre anni.
Scesi dalla pedana, Phoenix si preoccupò quasi subito di farle un massaggio sia alle cosce che alle spalle, facendo notare subito la propria abilità in quella pratica. Glielo doveva, in quanto si era scontrato con lei senza preoccuparsi minimamente di chiederle il livello di abilità, attaccandola al massimo del proprio potenziale senza esclusione di colpi. Magari era quello che voleva lei a prescindere, ma non era ugualmente un buon motivo per fregarsene. Al termine di quelle piccole scuse con gesti piuttosto che a parole, Phoenix tornò eretto col busto, facendole presente la sua appartenenza al Fuoco e al Fulmine assieme.

Grazie per lo scontro Phoenix!
E' stato molto... illuminante!
Io adesso vado a farmi una doccia, ti andrebbe più tardi di pranzare insieme a me?
Mi farebbe piacere avere un po' di compagnia!
Sempre se non preferisci stare da solo, in quel caso dimmelo pure, non ho problemi giuro!


La mia idea era proprio quella di passare alla mensa, prima che mi intercettassi, quindi direi di sì.
Fatti pure la doccia, mi troverai qui alla tua uscita, a dopo.


Rispose abbastanza in automatico, sorridendo appena ma con poco trasporto, forse anche per la scarsa conoscenza nei confronti della ex Tassorosso.
Non appena ella si chiuse dietro la porta degli spogliatoi femminili, l'Amarillo si avvicinò alla fila di bastoni di legno presenti nella sezione della palestra adibita all'uso degli attrezzi. Solitamente i bastoni venivano usati per lo più per fare esercizi adatti a rinforzare le spalle ma il suo intento non fu esattamente quello. La sua conoscenza nell'arte di utilizzo marziale di quell'oggetto veniva sfoggiata pochissime volte, soprattutto perché Phoenix quando si dedicava all'uso del bastone era perché lo aiutava a concentrarsi e non focalizzarsi su nulla in particolare. In quel periodo, il suo pensiero ricorrente era sempre solo...

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Gli risultava impossibile non rivederla in ogni volto femminile, comparandola con ogni ragazza e vedendola uscire sempre vincitrice.
Era il suo sogno e il suo incubo, la sua maledizione e benedizione, il suo punto fisso e la sua ossessione, insomma, non era riuscito a dimenticarla.
L'aveva lasciato perché sentiva di amare più Lancelot rispetto a lui, pur avendo mantenuto dei sentimenti veri nei confronti dell'Ignis... quell'idea non l'aveva più abbandonato, costringendolo in parte ad incolparsi per non essere riuscito ad essere adeguato e perfetto per lei. Margaret lo aveva tradito pesantemente e lui si dava la colpa di non essere stato abbastanza per lei, come se il tradimento fosse dipeso da una sua mancanza, da un suo difetto.

Per lei non sono mai stato effettivamente sicuro, effettivamente forte...
La mia insicurezza e le mie debolezze, le mie fisime mi hanno condotto a perderla, a farla andare via da me...
Ma non riesco a smettere di amarla, ad avere voglia di baciarla, di stringerla a me, di possederla sul mio... sul [i]nostro
letto...[/i]


Emise un sospiro, convinto che da un momento all'altro avrebbe anche potuto piangere per l'ennesima volta.
No, non poteva permettersela, non voleva permetterselo, perché stava in un luogo pubblico, con altre persone intente ad allenarsi e guardarlo con quel bastone in mano. Lo teneva nella destra ed ancora non ci aveva fatto nulla. Lo strinse, chiudendo gli occhi, deglutendo saliva amara, poi, diede libero sfogo al Fuoco dentro al suo Spirito, così che lo aiutasse a mitigare il dolore, accendendo il suo istinto e la sua forza interiore. Quando riaprì le palpebre, il suo volto serio era indurito da una espressione più vuota ma utile allo scopo: non soffrire, non troppo almeno.



Dopo quell'intensa sessione di addestramento della durata di circa cinque minuti, all'interno della quale fece volteggiare il bastone più e più volte, mostrando una padronanza autentica di quell'arte orientale non tanto in voga tra i maghi, Phoenix tornò con gli occhi più vivi, intrisi di differenti emozioni contrastanti.
Tornato fino alla postazione degli oggetti e riponendo lì l'arma impropria usata fino a quel momento, ne approfittò per chinare un secondo il capo, stringendo le palpebre. Purtroppo però non riuscì proprio a trattenere delle lacrime che caddero fino al terreno. Si sperava solo che nessuno lo avesse visto.
Quando si volse, intercettò la figura di Caroline Priscilla appena tornata fresca fresca dalla doccia.

Ben trovata.
Possiamo andare.
Come ti senti?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/11/2015, 23:05

Se non sei molto abituata a duellare, hai svolto un buon allenamento.
Hai dei Riflessi pronti, ma i muscoli femorali e i quadricipiti secondo me necessitano di maggiore allenamento.
Se vuoi un consiglio, fai una cinquantina di squat la mattina appena alzata, se non sai cosa sono, posso spiegartelo io.


Grazie a Vergil, Cappie non ebbe bisogno di farsi spiegare cosa fosse lo squat, ascoltando con attenzione i consigli di Phoenix e notando la sicurezza con il quale il ragazzo le parlò di cosa rafforzare e come. Probabilmente era un assiduro frequentatore di palestre e affini oppure lavorava in quel settore e questo avrebbe spiegato come facesse a sapere tutte quelle cose che spiegò alla Ignis. Con il suo aiuto, l'irlandese scese dalla pedana di allenamento andando a sedersi su una delle panche disposte all'interno della palestra, riprendendo un po' di respiro: le facevano male sia le gambe che le spalle, ma anche in quello intervenne l'Amarillo a darle un po' di sollievo, con dei massaggi che la fecero sentire subito meglio.

Grazie, non dovevi!

Gli disse, per poi invitarlo -dopo la doccia- ad unirsi a lei per pranzo, approfittando della mensa all'interno del covo.

La mia idea era proprio quella di passare alla mensa, prima che mi intercettassi, quindi direi di sì.
Fatti pure la doccia, mi troverai qui alla tua uscita, a dopo.


Contenta di poter avere un po' di compagnia, Cappie si allontanò dalla palestra per dirigersi all'interno degli spogliatoi dove l'aspettava una bella doccia calda. Non dovendo preoccuparsi di lavare anche i capelli, la O'Neill ci impiego massimo un quarto d'ora, compreso l'asciugarsi e il vestirsi con il ricambio che si era portata da casa. Insomma, era stata un vero e proprio Fulmine, ma d'altronde se l'Elemento l'aveva scelta un motivo doveva pur esserci!

Eccomi sono tor... oh!

Sorprese Phoenix nel bel mezzo di un allenamento e, data la sua naturale curiosità, preferì non disturbarlo, osservandolo da una corta distanza. Aguzzando meglio la vista, notò che il ragazzo non stava utilizzando una bacchetta, bensì un bastone con una tecnica che -si notava- padroneggiava con vera e propria maestria. Era sicuramente un'arte marziale ma l'irlandese non riusciva proprio a ricordare quale fosse. Rimase quindi in silenzio, aspettando che Phoenix terminasse, lasciandogli anche il tempo di risistemare l'attrezzo al suo posto e di riprendere un po' di fiato. Fu in quel momento -quando l'Ignis credeva di essere solo- che Cappie potè notare distintamente qualche lacrima scendere dal bel viso dell'Amarillo. Lo sguardo si fece un po' più cupo di fronte a quella scena, mentre istintivamente una domanda sorse spontanea nella sua mente: perchè quelle lacrime?
Non era però quello il momento di rimanersene come una statua in mezzo alla sala. Per questo, facendo scomparire immediatamente quell'espressione preoccupata sul viso, si avvicinò cauta al ragazzo, elargendo un altro enorme sorriso allegro come se nulla fosse successo.

Ben trovata.
Possiamo andare.
Come ti senti?


Affamata!
Potrei farmi fuori un intero bisonte, ehehe!
Ah e ovviamente bene: i tuoi massaggi e la doccia calda mi hanno fatta sentire subito meglio!
Forza andiamo, andiamo, prima che mi metta a dare la caccia ai bisonti!


Trascinò -per modo di dire- l'Ignis in sala mensa, riempiendosi il vassoio di tutto ciò che le andava in quel momento: pollo al curry con riso basmati, falafel accompagnati da una delicata salsa allo yogurt e per contorno un'insalata di verdure, con lattuga, pomodorini, carote, olive, mais e ravanelli, il tutto condito con un goccio di limone, olio e sale.

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Aaaaah finalmente si ragiona!

Disse con soddisfazione, probabilmente lasciando l'altro un po' basito da una dimostrazione d'appettito così abbondante. Cappie ovviamente mise a disposizione dell'altro ogni singola pietanza presa, riempiendo il proprio bicchiere di acqua fresca e anche quello di Phoenis, se avesse voluto.

Ti ho visto prima, mentre ti allenavi con il bastone: hai una padronanza dell'arma davvero impressionante.
Anche io sto provando ad imparare ad usarne una, la wakizashi per la precisione.
Tu che tipo di arte marziale pratichi? Non sono riuscita a capirlo bene...


Disse, attaccando bottone e provando ad informarsi un po' su di lui, sulle sue capacità combattive, interessata a scoprire dove avesse imparato l'Amarillo a combattere in quel modo. Tuttavia, una volta esaurito quell'argomento di conversazione, la O'Neill ritornò con la mente alla scena vista prima di andare a mangiare, quando aveva catturato Phoenix in un istante di profonda tristezza e dolore. Non avrebbe voluto impicciarsi dei fatti suoi, però non le andava nemmeno di fare finta di niente: di fronte al dolore degli altri lei era quella che non voltava mai le spalle, anzi se possibile andava sempre loro incontro.

Senti, so che non sono affari miei e che non dovrei impicciarmi ma prima ti ho visto mentre mettevi a posto il bastone e mi è sembrato di vederti piangere...
Forse mi sono sbagliata, però se così non fosse... ecco... Se ti va, insomma, puoi parlarmi di quello che ti affligge.
In fondo è come se tu ed io fossimo fratelli no? E fra fratelli ci si aiuta a vicenda.


Almeno era così che la Ignis aveva inteso il rapporto che sussisteva fra i vari confratrelli di una stessa Gilda.
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Messaggioda Phoenix » 16/11/2015, 16:30

Aaaaah finalmente si ragiona!

Da quanti giorni non mangi?


Chiese inizialmente stranito Phoenix, osservando perplesso la mole di cibo ordinata dalla ragazza che, pur essendo Fulmine puro, non sembrava affatto avere problemi di metabolismo, anzi. Lui invece aveva optato per del semplice minestrone di verdure con della pasta di piccole dimensioni, sempre perché, tenendo alla propria forma e alla propria linea e non affidandosi al Fuoco che possedeva in corpo, cercava di ingerire un quantitativo di calorie sempre sotto controllo.
Accettò volentieri il bicchiere d'acqua offerto dalla biondina, bevendo quasi subito, bisognoso di ripristinare i liquidi dopo l'allenamento effettuato ed anche la piccola sessione in solitario, osservata a quanto parve anche dalla ragazza adesso seduta davanti a lui.

Ti ho visto prima, mentre ti allenavi con il bastone: hai una padronanza dell'arma davvero impressionante.
Anche io sto provando ad imparare ad usarne una, la wakizashi per la precisione.
Tu che tipo di arte marziale pratichi? Non sono riuscita a capirlo bene...


... Si chiama "Bojutsu", è l'arte marziale giapponese dedita all'uso dei bastoni in metallo o di legno.
Ne conosco tre, di arti, in realtà, ma questa è l'unica che prevede l'impiego di un'arma bianca.
Considerando la mia stazza fisica ho appreso diversi stili per l'autodifesa in modo da non essere sottovalutato nemmeno dai tipi più robusti.


Non che fosse stato vittima di bullismo da piccolo, ma le prese in giro erano state moltissime e nel corso dei primi anni dell'adolescenza, capitava spesso che quando cercava di difendere amici o ragazze da altri male intenzionati, finiva per prenderci tante di quelle botte da rimanere fermo a casa nel letto per giorni, maledicendo la propria forma fisica longilinea ma di certo non voluminosa. Era tempratissimo ormai, ed anche se di statura bassa e apparentemente magro, la sua forma era al top dell'eccellenza, raggiunta in anni ed anni di dieta e addestramento. Non se ne vantava, non era suo interesse, sapeva di avere le carte in regola per difendersi e tanto bastava.

Senti, so che non sono affari miei e che non dovrei impicciarmi ma prima ti ho visto mentre mettevi a posto il bastone e mi è sembrato di vederti piangere...

...

Forse mi sono sbagliata, però se così non fosse... ecco... Se ti va, insomma, puoi parlarmi di quello che ti affligge.
In fondo è come se tu ed io fossimo fratelli no? E fra fratelli ci si aiuta a vicenda.


Terminò di mangiare, in fondo non è che avesse così tanto da mettere nello stomaco a differenza della consorella, e bevve un altro sorso d'acqua.
Stava ragionando, si vedeva. Era indeciso se parlare o meno, perché forse parlarne con qualcuno non gli sarebbe dispiaciuto dopo tanto silenzio.
Si era ripromesso di essere più istintivo, più legato ai suoi Elementi e alla sua matrice Ignis, di non negare la verità laddove non fosse necessario, ma stava entrando in quell'ottica piano piano, giorno dopo giorno. Prese un bel respiro, appoggiandosi con la schiena alla sedia ed incrociando le braccia.
Gli occhi un po' lucidi ma seri, impegnati ad osservare qua e là senza una meta precisa.

... La mia ex fidanzata mi ha lasciato qualche mese fa, circa cinque ormai.
Mi sto accorgendo però di esserne ancora profondamente innamorato e questo sentimento mi sta uccidendo.


Quelle parole uscirono così tanto cariche di tristezza e rammarico da far sembrare quasi che Phoenix fosse pronto a piangere in quel preciso istante, ma non lo fece, rimase serio e parzialmente lucido, non spostando però ancora l'attenzione sulla O'Neill, forse non sentendosi troppo a suo agio nel confessare certe cose così intime ad una ragazza appena conosciuta, per quanto gentile e disponibile al dialogo. La fortuna se non altro era che in mensa quel giorno non c'erano tante persone ed in più stavano tutte quante sedute distanti a chiacchierare per conto loro, segno che se non altro nessuno avrebbe potuto ascoltare di sfuggita quella conversazione privata.

Mi ha tradito, lasciandomi poi per stare con lui, dicendo che pur amandomi, si era accorta di provare un sentimento analogo e più forte nei confronti dell'altro in quanto egli le dava qualcosa che io non avevo: sicurezza e forza d'animo. Io sono sempre stato timido, insicuro, incapace di esternare completamente i miei pensieri e le mie emozioni... E questo ha fatto sì che lei non riuscisse mai ad essere completamente soddisfatta del nostro rapporto...


Si vedeva che gli provocava molto dolore parlarne con così tanta apertura, ma era come se allo stesso tempo si stesse togliendo un grosso peso di dosso.
A quel punto, finalmente, mosse lo sguardo per incontrare gli occhi di Caroline Priscilla, volendo anche capire attraverso di essi quali emozioni ella stesse provando o se lo stesse giudicando come un povero patetico. Ogni tanto, guardandosi allo specchio, lui stesso ci si sentiva e non lo negava nemmeno. Era tutto così strano, fino a qualche mese prima si sentiva felice, seppur incompleto, instabile, ora che invece aveva acquisito la stabilità grazie al trauma subito, aveva la netta sensazione che non sarebbe mai più stato felice con nessun'altra se non Margaret.

Non faccio altro che dannarmi, dandomi la colpa quasi completa di aver rovinato tutto.
Mi ha tradito, è vero, ma è successo a causa di una mia mancanza, altrimenti non sarebbe mai successo.
Solo che... Mi manca, mi manca terribilmente ed ora che sono cambiato... Che sono più simile a ciò che ella ha cercato nell'altro, non so se tornare da lei e provarci di nuovo...


Bevve un altro po' d'acqua, tutto d'un fiato.

... L'amante l'ha rifiutata, non ha accettato i suoi sentimenti, pur provandone di simili a sua volta, restando con la sua fidanzata che, a quanto pare, dovrebbe averlo pure perdonato. Quindi la mia ex è libera, non sta con nessuno ed io... Insomma... E' un'occasione che non so se sto facendo bene a lasciarmi sfuggire via così, senza rischiare.
... Tu che cosa ne pensi?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 16/11/2015, 23:00

Aaaaah finalmente si ragiona!

Da quanti giorni non mangi?

Da stamattina, alle otto.
Praticamente un'era fa se calcoli che tutte quelle botte che ho preso mi hanno messo appetito.
Ho bisogno di nutrirmi per guarire, sì sì!


Disse ridacchiando senza darsi troppi problemi di rivelare a Phoenix quel suo lato goloso. Amava mangiare in quantità industriale -a scuola lei e Jorge si facevano certe scorpacciate durante i pasti- e questo suo piacere era supportato dal fatto che la O'Neill fosse provvista di un metabolismo molto veloce già di suo. Per questo motivo, prima della fusione con Irina, rimaneva sempre piccola e minuta nonostante le quantità di dolci che riusciva ad ingerire nell'arco di una giornata.

Ti ho visto prima, mentre ti allenavi con il bastone: hai una padronanza dell'arma davvero impressionante.
Anche io sto provando ad imparare ad usarne una, la wakizashi per la precisione.
Tu che tipo di arte marziale pratichi? Non sono riuscita a capirlo bene...


... Si chiama "Bojutsu", è l'arte marziale giapponese dedita all'uso dei bastoni in metallo o di legno.
Ne conosco tre, di arti, in realtà, ma questa è l'unica che prevede l'impiego di un'arma bianca.
Considerando la mia stazza fisica ho appreso diversi stili per l'autodifesa in modo da non essere sottovalutato nemmeno dai tipi più robusti.


Ti capisco perfettamente!
Anche io ho avuto i tuoi stessi problemi: tutti mi guardavano e nessuno mi prendeva sul serio, perchè ero troppo piccola e bassa.
- già, ma l'irlandese stava dimenticando una cosa importante, ovvero che guardandola nessuno avrebbe mai potuto pensare che un tempo lei era stata una tenera nanerottola tutto pepe -Giusto, non mi credi. Allora aspetta, adesso... ti mostro....- disse, prendendo il proprio portafogli dove teneva, al suo interno, una foto di lei tredicenne abbracciata al padre -Visto? Ero bassetta, dì la verità!

Gli disse, ridendo eventualmente dell'incredulità dell'altro, prima di riporre la foto con molta cura dentro la sua custodia, proprio come un cimelio prezioso per l'irlandese. Il pensiero di quanto ancora adesso fosse costretta a fare i conti con il dolore provato per la morte del padre le fece venire in mente le lacrime che aveva visto solcare il volto del confratello. Non sarebbero stato carino impicciarsi dei fatti suoi -in fondo si conoscevano solo da qualche ora- ma Cappie non era la persona più adatta a fare l'indifferente, oltre al fatto che il Fulmine l'aveva resa più istintiva e più propensa a buttarsi, specie dopo aver deciso che non ci sarebbe stato nulla di male nel chiedere.
Confessò quindi al ragazzo di averlo visto piangere poco prima, in palestra, facendogli anche presente che, se avesse voluto sfogarsi un po' con qualcuno, lei era disposta ad ascoltarlo, proprio come una sorella con un fratello. Anche se la maggior parte di loro erano delle teste calde, l'essere un Ignis comportava uno spirito di fratellanza e cameratismo che Cappie sentiva molto forte, lei che proveniva da una casata -i Tassorosso- famosi nell'operare in comune per il benessere di tutti. Diede all'Amarillo tutto il tempo necessario per decidere cosa risponderle e nel frattempo la ragazza continuava a spazzolarsi tutte quelle leccornie, fermandosi solo quando Phoenix finalmente si decise ad aprire il suo cuore alla Fulmen.

... La mia ex fidanzata mi ha lasciato qualche mese fa, circa cinque ormai.
Mi sto accorgendo però di esserne ancora profondamente innamorato e questo sentimento mi sta uccidendo.
Mi ha tradito, lasciandomi poi per stare con lui, dicendo che pur amandomi, si era accorta di provare un sentimento analogo e più forte nei confronti dell'altro in quanto egli le dava qualcosa che io non avevo: sicurezza e forza d'animo.


Aveva posato forchetta e coltello per ascoltare meglio e con attenzione le parole del gildato, sentendosi improvvisamente coinvolta molto a fondo nell'intimità di una persona conosciuta da solo un paio d'ore. Cappie rimase ferma sulla sedia, ma lo sguardo oscillava prima sul volto di Phoenix -osservandone le reazioni e le espressioni mentre raccontava- e poi sui gesti compiuti inconsapevolmente dall'Amarillo, durante il suo parlare. Provava davvero tanto dolore e tanto senso di colpa o almeno questo credeva di aver percepito la O'Neill. Ebbe conferma del suo pensiero qualche istante dopo, quando l'Amarillo confessò quelle che lui reputava delle sua mancanze e non certo dei tratti caratteristici del suo essere.

Io sono sempre stato timido, insicuro, incapace di esternare completamente i miei pensieri e le mie emozioni... E questo ha fatto sì che lei non riuscisse mai ad essere completamente soddisfatta del nostro rapporto...

Quando gli occhi di Phoenix incontrarono quelli dell'irlandese, Cappie non lo stava guardando con pietà, nè compassione, ma con consapevolezza che ciò che aveva provato lui lo aveva provato anche lei più e più volte in passato, insicurezze legate al suo aspetto fisico di un tempo. Irina non le aveva donato solo un bel corpo, grazie alla fusione: le aveva dato la possibilità di sentirsi maggiormente sicura di sè stessa e del suo fascino, cosa che l'aveva aiutata e l'avrebbe aiutata in futuro anche nel lavoro che voleva intraprendere.
Per questo gli occhi di Cappie esprimevano un solo e semplice concetto: "Ti capisco, capisco la tua sofferenza perchè è stata anche la mia".

Non faccio altro che dannarmi, dandomi la colpa quasi completa di aver rovinato tutto.
Mi ha tradito, è vero, ma è successo a causa di una mia mancanza, altrimenti non sarebbe mai successo.
Solo che... Mi manca, mi manca terribilmente ed ora che sono cambiato... Che sono più simile a ciò che ella ha cercato nell'altro, non so se tornare da lei e provarci di nuovo...


Davvero un bel dilemma. In effetti non era una situazione semplice, anzi era quasi catastrofica dato che a combattere -secondo l'opinione della Ignis- ci si erano messi cuore e testa, due forze che, lo si sa, spesso agiscono in disaccordo fra di loro e quando ciò accade il risultato era la persona che Cappie si trovava seduta di fronte. Ancora non stava parlando, credendo che l'Amarillo avesse altro da dire dopo aver bevuto un po' d'acqua. Ed infatti era proprio così, solo che la Ignis non si aspettava certo di venir coinvolta così tanto in quella faccenda, al punto da spingere il ragazzo a chiedere consiglio proprio a lei.

... L'amante l'ha rifiutata, non ha accettato i suoi sentimenti, pur provandone di simili a sua volta, restando con la sua fidanzata che, a quanto pare, dovrebbe averlo pure perdonato. Quindi la mia ex è libera, non sta con nessuno ed io... Insomma... E' un'occasione che non so se sto facendo bene a lasciarmi sfuggire via così, senza rischiare.
... Tu che cosa ne pensi?


Be'... Non è proprio una situazione tanto semplice quella che mi hai descritto...
Insomma, vuoi davvero un mio parere? Uff, certo mi metti un po' in... difficoltà...


Non voleva sembrare presuntuosa, ma insomma sembrava che Phoenix potesse realmente appellarsi alle parole di una semi sconosciuta per fare maggiore chiarezza nel suo cuore e lei non voleva certo dargli un consiglio senza aver riflettutto per bene su.

Intanto, togliti dalla testa che sia stata colpa tua.
Io non penso che la vostra storia sia finita perchè tu eri fatto in un modo invece che in un altro: credo semplicemente che lei abbia trovato un ragazzo maggiormente compatibile con il suo carattere e con il suo cuore.
Ma è una cosa che poteva benissimo succedere anche a te e in quel caso lei non avrebbe avuto alcuna responsabilità sulla fine della vostra relazione.
Io sono convinta che in amore non esista il "ti amo di più, ti amo di meno". Credo che una persona o la ami o non la ami, tutto qui. Se lei ha trovato qualcuno altro che le ha fatto battere il cuore, probabilmente non era vero amore ciò che credeva di provare con te.


Disse, provando a spiegare il suo punto di vista che Phoenix avrebbe potuto condividere oppure no, ma il suo intento non era quello di convincerlo delle proprie idee, piuttosto fargli solo presente quali fossero. Poi sarebbe toccato a lui decidere cosa farne.

Sulla base di questo pensiero, quindi, provare a tornare da lei per starci insieme sarebbe una follia. Non perchè tu non sei stato abbastanza per la tua ex, ma perchè lei non è stata capace di amarti abbastanza da apprezzare ogni singolo lato del tuo carattere, sia i pregi che i difetti.

Sembrava quindi che l'irlandese gli stesse suggerendo di lasciar perdere Margareth Sanders, ma il discorso non era ancora finito e necessitava di una bella sorsata d'acqua prima di proseguire.

Tu però la ami ancora. E non riesci ad andare avanti nella tua vita perchè provi ancora un sentimento troppo forte per lei.
Questo ti porta a non stare bene con te stesso, perchè non puoi dimenticarla anche se forse dovresti.
A questo punto il mio consiglio è: segui il tuo istinto.
Sei Fuoco e Fulmine insieme. Sei fatto per agire, non per rimuginare a lungo sui problemi.
Va da lei e prova a vedere che cosa succede, se le dicessi che la ami ancora, che sei cambiato e che vuoi stare con lei. Forse ti dirà di sì e andrà tutto bene, forse ti dirà di no e allora si chiuderà lì.
Forse ti dirà di sì, ma andrà comunque male, perchè avrai di nuovo la prova che non siete fatti per stare insieme.
Però almeno avrai fatto qualcosa per scoprirlo e non sei rimasto seduto in un angolo ad immusonirti, fino a farti venire le rughe.


Piccola risata per stemperare un po' la tensione e per strappare un sorriso anche al ragazzo.

Provaci.
Io almeno, se fossi in te, farei così.


Disse con sincera e obiettiva onestà, senza imporre nulla ma facendogli presente che lei avrebbe ragionato in quel modo e che Phoenix era liberissimo, invece, di decidere tutto il contrario.

Anche perchè sono convinta che quando il cuore diventa testardo, è davvero impossibile farlo ragionare.
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Caroline Priscilla
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