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Per i negozi...

Messaggioda Jorge » 03/11/2014, 17:05

[28 Gennaio 2109 – Domenica ora di pranzo – Tribal Studio]


É sicuro che sia fresca?

L'occhiata che il proprietario della farmacia magica dove si era recato a comprare gli ingredienti per preparare la versione base della Pozione Aguzzaingegno avrebbe incenerito chiunque tranne Jorge, troppo occupato a confrontare il colore e l'odore della bile di armadillo che avrebbe dovuto comprare con quella che usavano a scuola. A lezione la Bennet era stata chiara, per ottenere una Pozione perfetta la bile doveva essere fresca e considerato che si stava giocando non solo la sua pressoché ancora inesistente reputazione ma anche la salute della Everett – che Ducan avrebbe controllato la validità del suo operato prima di utilizzarlo nel composto alchemico per il tatuaggio erano dettagli - di urtare la sensibilità di uno sconosciuto non gli importava un vermicolo secco. E giusto per rimanere in tema:

Mi dia anche dieci scarafaggi e due radici di zenzero.

Il doppio di quello previsto nella ricetta originale che avrebbe pagato di tasca sua, un caro gesto scaramantico nel caso in cui avesse sbagliato qualcosa la prima volta.

Ehi ragazzo, se non sei il primo a credere in te stesso non puoi pretendere che gli altri ti diano fiducia.

Si rimproverò rivolgendo un’occhiata sospettosa alla propria immagine riflessa in una delle vetrine di Diagon Alley.

Immagine


Da quando, il giorno prima, Duncan gli aveva "commissionato" la preparazione di alcune pozioni base, tra cui l'Aguzzaingegno per il composto finale che avrebbe utilizzato per il tatuaggio di Kelly, il Delfino era saltato su una altalena emozionale perenne che lo faceva oscillare da uno stato di eccitazione a uno di panico. L'ultima volta che si era avvicinato a un calderone senza la supervisione di un adulto competente era stato quando ancora lavorava al negozio di voodoo a Lisbona e nel tentativo di potenziare una pozione innocua aveva creato un veleno. Da allora erano passati anni, lui era cresciuto e la sua abilità in campo pozionistico era migliorata ma questo non gli impediva di avvertire una fune -perché un filo era troppo riduttivo- di agitazione mescolato all'euforia di potersi mettere alla prova. Era per quello che aveva insistito per andare a comprare lui stesso gli ingredienti quella mattina prima di recarsi al lavoro o perché la sera prima, appena rientrato a Hogwarts, era corso a disturbare la Bennet. Certo le aveva promesso che fino a quando fosse stato un suo studente non si sarebbe mai più avvicinato a un calderone senza il suo benestare -e in quel modo le avrebbe dimostrato che le sue non erano state promesse vane-, ma in fondo quello che aveva cercato era una rassicurazione che, grazie a Merlino, aveva ricevuto.

Lei crede che io sia in grado di prepararla?

Se non ne fosse in grado non starebbe qui a farmi da assistente, Alvares.
E' la prima volta che il suo datore di lavoro le chiede di fare una cosa simile?


Si.

Allora veda di impegnarsi con serietà.
Una pozione come l'Aguzzaingegno è roba da quinto anno, insomma una sciocchezza per uno studente che deve affrontare i M.A.G.O. non le pare?


Aveva sorriso quella mattina, entrando in negozio, al ricordo di quel breve scambio di battute e lo stesso fece in quel momento mentre si apprestava a trascorrere parte della sua pausa pranzo nel retrobottega a preparare la Pozione.

Mortaio, tagliere, coltellino, cronometro, scarafaggi, zenzero, bile di armadillo...

Elencò, puntando l'indice su ogni singolo elemento già predisposto sul tavolo, prima di sistemare il calderone pieno d'acqua su un fornello simile a quelli da campo babbano perché, non potendo ancora fare magie fuori di scuola, avrebbe incontrato serie difficoltà a regolare la fiamma usando dei ciocchi di legno. In attesa che l'acqua raggiungesse il bollore, il portoghese si premunì di pestare finemente cinque scarafaggi nel mortaio, riducendoli a una polvere sottilissima, e a tagliare la radice di zenzero con un coltellino simile alla mezzaluna usata in cucina da sua madre in modo da ottenere dei pezzetti di medio piccole dimensioni.

Vai con il primo step...

Mormorò, svuotando il contenuto del mortaio nel calderone non appena l’acqua iniziò a bollire e avviando il cronometro da tavolo che si era fatto regalare dal cugino due Natali prima. Aveva riflettuto molto sull'utilità di uno strumento come quello quando, una volta compiuti diciassette anni, avrebbe potuto lanciare un incantesimo temporale ogni volta che ne avrebbe avuto bisogno e alla fine era giunto alla conclusione che, dopo aver passato anni a reagire in maniera istantanea al trillo della sveglia, sarebbe stato troppo difficile per lui abituarsi a qualsiasi altra cosa.

Secondo step...

Contò, quando due minuti dopo il fatidico trillo gli rammentò di gettare nel calderone la radice di zenzero tritata grossolanamente, per poi, mestolo alla mano, iniziare a girare il composto in senso orario, un occhio al cronometro per essere certo di non sforare i primi cinque minuti. Il libro di testo, invece, giaceva aperto sul tavolo alla sua destra, in una sorta di gesto scaramantico, nell'ipotesi in cui fosse stato colto da un vuoto di memoria improvviso, cosa che fino a quel momento non era accaduto. Questo non voleva dire che si stava basando solo ed esclusivamente sui suoi ricordi – per quanto la Pozione fosse stata argomento di studio del quinto anno non si sentiva così arrogante e sicuro di sé – ma che controllava i passaggi effettuati dopo averli fatti, motivo per cui aveva comprato dose doppia di tutto. Trascorsi i primi cinque minuti, invertì il senso di “marcia” del mestolo, apprestandosi quindi a mescolare il tutto in senso antiorario per i restanti cinque minuti per poi abbassare la fiamma e spremere la bile di armadillo direttamente nel calderone.

E ora aspettiamo gli ultimi dieci minuti.

Mormorò, assicurandosi che la bile si fosse amalgamata perfettamente al resto della pozione prima di distogliere l’attenzione giusto il tempo per conservare gli ingredienti residui e mettere nel lavabo gli strumenti utilizzati. Trascorse così gli ultimi minuti in contemplazione della pozione che bolliva, con un’espressione più interessata ai mutamenti che avvenivano nel composto al passare del tempo che annoiata per non avere, fattivamente, nulla da fare.

Everett ti devo un favore…

Affermò soddisfatto rigirandosi tra le mani l’ampolla in cui, allo scadere dei dieci minuti, aveva versato il contenuto del calderone.

Immagine


Non che avesse intenzione di raccontare a Kelly quanto la sua richiesta di un tatuaggio fuori lista gli avesse giovato in termini di esperienza, ma già il suo esserne consapevole lo poneva in una condizione di “debito” nei confronti della londinese. Appiccicata una bella etichetta di riconoscimento all’ampolla, la mise da parte insieme alle altre che aveva già preparato, per poi lavare e riordinare tutto.

Ti prego, fa che Duncan sia soddisfatto di me!

Dopo aver elevato quella sorta di preghiera a qualunque divinità magica o babbana disposta ad ascoltarlo, il portoghese si fiondò sul meritatissimo pranzo che aveva composto quella mattina in Sala Grande, rubacchiando qua e là dal buffet della colazione.

[FINE AUTOCONCLUSIVA]


Spoiler:
PnG Staff

Lo scambio di battute con il pg Martha è stato concordato con il player
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Messaggioda Zephyr » 05/09/2015, 19:02

[news]
Negozio "Emporio di Anfiarao & Cassandra"
Diagon Alley - Londra Magica
12 Novembre 2110
10:48


Uscito dal Ministero della Magia per ritirare tutti i suoi attestati e diplomi, Zephyr Kenway si sentì improvvisamente più leggero.
I lunghi mesi di studio intenso, combinati con il tirocinio e con la propria vita privata, gli avevano fornito non poche gatte da pelare.
Pur essendo una Aberrazione, non era né instancabile, né immortale, quindi lo stress e il nervosismo avevano in alcuni casi preso il sopravvento sul suo normale e proverbiale auto-controllo, dandogli però anche la buona notizia dell'essere un umano, con i suoi limiti e le sue debolezze portate all'estremo.
Adesso poteva essere chiamato "Dottore" in ogni senso possibile e immaginabile: MediMago, MagiSapiente e MagiFilosofo, la sua meta era stata raggiunta.
Quella stessa sera avrebbe portato fuori a cena Ariel per festeggiare mentre quella seguente anche Melia, le due ragazze che avevano sempre creduto in lui.
Però c'era anche un'altra persona di sesso femminile che di sicuro non si era risparmiata mai nell'incentivarlo e nel fargli capire quante speranze riponeva nelle sue capacità, una donna piena di energia, di forza di volontà ed animo, una Guida per lo spirito del Kenway, una insegnante di vita e di mantiche.
Era sicuro al 100% di trovarla nel loro negozio, intenta a servire i clienti, in quanto era Sabato ed Hogwarts non richiedeva la sua presenza.
Voleva che fosse la prima a sapere dei suoi traguardi raggiunti, per quanto possibilmente del primo era già stata informata dal padrino.
Quella mattina aveva risparmiato la sua proverbiale tendenza all'eleganza, voleva finalmente sentirsi più libero anche nel vestiario, per questo indossava dei pantaloni jeans con scarpe da passeggio nere firmate, una camicia bianca a righe verticali e sopra una giacca a vento scura.
Per completare l'opera, un bel cappello, onde evitare che i capelli andassero per conto loro, in quanto il vento ci andava giù pesante quel giorno.
Aprì la porta del negozio, venendo subito investito dai vari odori presenti di incensi e profumi di erbe aromatiche essiccate.
Quel luogo sembrava appartenere ad un altro mondo, ad un'altra epoca, e forse era proprio per questo che piaceva ad entrambi.
Vide Tisifone consegnare un pacchetto a due clienti, una coppia, con un sorriso gentile e adulto, ringraziandoli per essere passati di lì, per questo attese che se ne fossero andati prima di avvicinarsi al bancone con una espressione serena e vagamente ironica fissandola negli occhi.

Ormai sei tutt'uno con l'arte del vendere, Maestra.

Immagine


Strano combinare il "Tu" con l'appellativo di rispetto, ma quello era il suo modo di rivolgersi a lei, con stima e amicizia allo stesso tempo.
Si appoggiò con le braccia conserte sulla superficie di legno liscio e levigato, guardandosi intorno: c'era un po' meno merce sugli scaffali.
Evidentemente le prime due ore abbondanti della mattina erano state particolarmente proficue; e dire che in quell'attività temevano il crollo.
D'altronde molti avevano espresse le proprie perplessità riferite ad un negozio intento a vendere quasi esclusivamente articoli per la Divinazione.
Ma Zephyr ci aveva visto bene: spesso le persone dovevano essere messe di fronte alla libertà di acquisto per spingerle a fare domanda e interessarsi.
Il Mondo Magico, ancora un po' bigotto, necessitava un invito ad aprirsi, ad incuriosirsi... e a quanto sembrava l'Emporio ci stava riuscendo alla perfezione.

... Ho ritirato i tre attestati, gli esami di MagiSapienza e MagiFilosofia sono andati al meglio.
Seconda categoria di appartenenza per il primo e terza categoria per il secondo.
Inoltre sono ufficialmente scritto all'albo dei MediMaghi... Me lo merito un abbraccio da una delle persone più importanti della mia esistenza?
[/news]
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Messaggioda Tisifone » 07/09/2015, 13:55

Negozio "Emporio di Anfiarao & Cassandra"
Diagon Alley - Londra Magica
12 Novembre 2110
10:45[/color]



Fwwd

Un soffio di vento, le fiamme delle candele che tremolavano e le terminazioni nervose di Tisifone che si infiammavano come se qualcuno le avesse lanciato contro una Cruciatus.

E invece sarà un altro cliente.

Un pensiero strano, pronunciato tra sè quasi con rammarico, per la proprietaria di un negozio ma quando aveva accettato la proposta di Zephyr, sentendosi persino eccitata e un po' lusingata, non aveva tenuto conto di un piccolo insignificante particolare. Gestire una attività voleva dire stare a stretto contatto con le persone, sorridere loro anche quando li si vorrebbe solo schiantare, rispondere a domande insulse e inutili mostrando un piacere che non si provava, mostrarsi sempre cortesi e gioviali, disponibili alla chiacchiera fine a se stessa e pronti a esaudire ogni richiesta nel limite del ragionevole - limite quello che, aveva scoperto con suo sommo orrore, era generalmente molto ampio, a volte troppo. In una parola diventare socia di Kenway aveva costretto la Samyliak, durante le ore che passava in negozio, a cambiare radicalmente il proprio modo di essere e approcciare il prossimo. All'inizio era stato difficile, erano più i clienti che scappavano terrorizzati dai suoi modi glaciali ed educati di quelli che entravano incuriositi dagli articoli in vendita, ma piano piano si era abituata a quel nuovo ruolo, complice il doversi calare nei panni della perfetta venditrice solo il week end e durante le vacanze, anche se il farlo aveva implicato incrementare il consumo di tisane allo zenzero e cannella e rafforzare di molto il controllo su se stessa e le proprie emozioni per evitare inopportuni scatti improvvisi. O almeno si era abituata fino a quell'estate. Da quando erano tornati dal Kenya, una stupenda sorpresa che le aveva fatto Noah per festeggiare il suo trionfo a MagiChef, Tisifone si era riscoperta molto più intollerante, irritabile e suscettibile del solito. Scattava per un nonnulla e non poche volte si era ritrovata, a scuola, a dover prendere un profondo respiro prima di redarguire uno studente per evitare di decurtargli una infinità di punti o peggio per infrazioni di poco conto. Inutile dire che in quelle condizioni dover assecondare i desideri e gli sproloqui di persone che scambiavano le sfere di luna per delle eccentriche sfere di cristallo e non conoscevano la differenza tra le Rune e l'I-Ching era una vera e propria tortura. Eppure era lì quel sabato mattina, come tutti i week end passati del resto, con un sorriso di plastica in viso che non contagiava gli occhi, lo sguardo vuoto a non lasciar trasparire alcuna emozione e la postura ancora più rigida del solito per contrastare un leggero mal di schiena che da alcune settimane la colpiva puntualmente a metà mattinata.

Immagine


Signori Ding ecco a voi il sacchetto con le ossa oracolari e un libro sull'I-Ching.

Sarebbe meglio se non usasse il libro per interpretare le ossa ma questo è inutile che glielo dica tanto non mi ascolta.


Se doveste incontrare qualche problema con la Scapulomanzia non esitate a tornare, sarò lieta di dissipare tutti i vostri dubbi.

Spiegando che l'avere tra i propri antenati uno sciamano cinese non fa di sua moglie una sciamana e che le coincidenze esistono anche nel Mondo Magico.


Vi auguro buona giornata, arrivederci!

Chiuse leggermente gli occhi e prese una profonda boccata d'aria, sperando che il famigliare odore di zenzero e cannella svolgesse una azione lenitiva sul suo sistema nervoso, prima di voltarsi per affrontare il cliente successivo.

Ormai sei tutt'uno con l'arte del vendere, Maestra.

Non esistono traguardi troppo lontani e complessi che con la giusta disciplina e determinazione non possano essere raggiunti.

Parole piccate pronunciate però con autoironia mentre finalmente i lineamenti del volto della donna si distendevano, aprendosi in un sorriso sincero e contento che le illuminò gli occhi ma che non potè dissimulare poi molto l'aria stanca e lievemente sofferente che la spinse ad appoggiarsi al bancone, scaricando parte del peso sulle braccia. Una posizione inusuale per lei e lievemente provocante vista la scollatura a barca della maglia nera che indossava. Aveva sperato che, lavorando nella Londra Magica, avrebbe potuto continuare a indossare i suo abiti tradizionali ma le occhiate scettiche e divertite che le avevano scoccato i primi clienti l'avevano fatta capitolare quasi subito. Sotto la maglia quindi un paio di jeans babbani, nella cui tasca posteriore aveva riposto la bacchetta, e delle ballerine sorprendentemente comode.

A cosa debbo l'onore di questa piacevole quanto inaspettata visita?

Chiese, giocherellando con uno degli orecchini di ambra, con quel tono lievemente indagatore di chi, pur essendo felice, temeva che ci potessero essere dei risvolti negativi, primo tra tutti che il ragazzo stesse sottraendo tempo prezioso ai suoi studi.

... Ho ritirato i tre attestati, gli esami di MagiSapienza e MagiFilosofia sono andati al meglio.
Seconda categoria di appartenenza per il primo e terza categoria per il secondo.


Si sono finalmente accorti che sotto quegli improponibili copricapi babbani si nasconde un cervello di tutto rispetto?

Inoltre sono ufficialmente scritto all'albo dei MediMaghi...

Di questo tuo successo ne ero già a conoscenza e anche altri Ospedali Magici Europei a quanto sembra... Come ha detto Asher... Ah si, che l'unico modo per averti nel loro staff è passare sul suo cadavere.

Non ci vedeva nulla di male nel raccontare al neo MediMago quel piccolo aneddoto del suo padrino, visto che ormai erano a tutti gli effetti colleghi e il padrino non faceva mistero con nessuno della stima che provava nei confronti del giovane.

Me lo merito un abbraccio da una delle persone più importanti della mia esistenza?

Sgranò lievemente gli occhi - quelle dimostrazioni di stima e affetto da parte di Zephyr la lasciavano sempre stupefatta e lusingata - per poi scostarsi dal bancone e avvicinarsi al suo Assistente, le braccia aperte e un sorriso orgoglioso in volto.

Sono molto orgogliosa di te.

Gli mormorò, stringendolo in un abbraccio un po' goffo, dovuta a quella strana attrazione fisica che avvertiva sempre nei suoi confronti.

E anche lei lo è...

Aggiunse, riferendosi a Idra che, entrata dalla porta dietro al bancone che dava su un chiostro, era strisciata verso di loro, strusciandosi contro le gambe del ragazzo, come a volersi unire a quell'abbraccio.

Cosa farai adesso? Ti prenderai un po' di meritato riposo?
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Messaggioda Zephyr » 11/09/2015, 14:28

[news]
Non esistono traguardi troppo lontani e complessi che con la giusta disciplina e determinazione non possano essere raggiunti.


Le tipiche risposte della sua Maestra, le risposte che lo avevano accompagnato lungo tutto il periodo scolastico, che lo avevano temprato e maturato.
Zephyr le rivolse un piccolo sorriso, di quelli suoi, riconoscenti oltre ogni misura, anche se non riusciva mai ad esprimersi completamente con nessuno.
Voleva che fosse la prima a sapere dei suoi tre fondamentali traguardi, difatti adesso la sua vita poteva considerarsi completa, lavorativamente parlando.
Era un MediMago, un MagiSapiente ed un MagiFilosofo, la conoscenza e la cultura racchiuse in una persona, in lui, nella sua mente e nel suo spirito.
Probabilmente avrebbe informato anche l'Oceano con i dovuti tempi, di sicuro non intendeva disturbarlo per una simile sciocchezza valida solo per lui.

Si sono finalmente accorti che sotto quegli improponibili copricapi babbani si nasconde un cervello di tutto rispetto?

Presto te ne comprerò uno, Maestra, e ti obbligherò ad indossarlo!


Scherzava su una eventualità che mai e poi mai sarebbe potuta accadere, ne aveva la certezza quasi matematica ed in fondo era contento così.
Tisifone era fantastica proprio per la propria autenticità, il suo anacronismo contro il mondo moderno, speciale e su di lei ineguagliabile.
Aveva un corpo splendido e a parere del ragazzo, anche i vestiti che solitamente indossava le rendevano insospettabilmente giustizia.
Per esigenza di negozio però, quella mattina portava un abbigliamento decisamente più classico e "normale", sexy a modo suo, piacevole alla vista.
Sapere poi che il suo padrino tenesse così tanto alla presenza del ragazzo al San Mungo poi, fu una vera sorpresa, una notizia bellissima.

Di questo tuo successo ne ero già a conoscenza e anche altri Ospedali Magici Europei a quanto sembra... Come ha detto Asher... Ah si, che l'unico modo per averti nel loro staff è passare sul suo cadavere.

Davvero ha detto così?
Sono completamente lusingato.
... Ho deciso di provare a specializzarmi nel suo stesso campo.


Anche quella notizia venne data per prima alla donna ed ovviamente questo perché il MediMago Brightless si trovava a stretto contatto con lei.
Ci aveva pensato moltissimo Zephyr a quella eventualità, il prendere un percorso di completamento degli studi riferito alla materia di competenza di Asher.
In questo modo non solo avrebbe potuto continuare a collaborare e lavorare con lui, ma inoltre avrebbe continuato la tradizione dei "Maestri" in famiglia.
Prima la professoressa nell'ambito scolastico, poi il MediMago in quello professionale. Avrebbe fatto piacere a entrambi o l'avrebbero considerata una scocciatura? Sempre il Kenway tra i piedi!

Me lo merito un abbraccio da una delle persone più importanti della mia esistenza?

Sono molto orgogliosa di te.


Si strinsero, complici e ormai intimi, con un affetto palese anche se velato nei gesti e nelle parole, ma in quel caso, c'era nettamente una differenza.
Quando si avvicinarono così tanto, l'udito del ragazzo si fece improvvisamente più attento ad una variazione particolare e strana.
Nel mentre Idra si avvicinava strisciando fino a lui facendogli le "feste" a modo proprio, Zephyr continuava a riflettere su quel "suono" sentito poc'anzi.
Era abbastanza improbabile che si stesse sbagliando, già, ma come fare per confermarlo? E come fare ad avere abbastanza tatto nel parlarne con lei?
Non aveva moltissime soluzioni, bisognava prenderla alla larga, cercare di farle credere che ci fosse arrivato tramite semplice intuizione/deduzione.

Cosa farai adesso? Ti prenderai un po' di meritato riposo?

A dire il vero avrei voluto cominciare subito, ma sembra che le manovre burocratiche per confermare la mia presenza nella struttura e nei vari reparti ci impiegherà all'incirca un mese, quindi credo che ne approfitterò per partecipare a qualche meeting e passare più ore qui nel negozio.
Anche perché... Noto che sembri un bel po' più stanca e chiara in viso, è un periodo stressante?
Hai misurato la pressione ultimamente?


Con tono appena preoccupato, il ragazzo la invitò a sedersi su una delle tante poltroncine a pouf del negozio, tanto volute proprio dalla donna.[/news]
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Messaggioda Tisifone » 15/09/2015, 20:43

Presto te ne comprerò uno, Maestra, e ti obbligherò ad indossarlo!

Pensi davvero di riuscire lì dove mia suocera e mio marito hanno fallito?

Ribattè con una punta di sarcasmo, scuotendo la testa con aria rassegnata. Pur non essendo un amante dello shopping, Tisifone era pur sempre una donna e in quanto tale aveva il suo punto debole, quell’accessorio che la faceva impazzire e di cui decine di esemplari affollavano il suo armadio: i cappelli appunto. Quando aveva scoperto che Lucylia condivideva quella sua passione aveva creduto di aver finalmente trovato una compagna di shopping salvo poi incassare un’amara delusione. Alla suocera, infatti, piacevano i cappelli babbani, sobri ed eleganti certo – non stravaganti come quelli che le indicava Noah quando andavano a passeggio – ma nulla a che vedere con quei bellissimi copricapo da strega con la tesa ampia e rigida e la cupola che andava via via restringendosi fino a culminare con una punta. Una volta aveva ceduto alla nostalgia e acquistato un cappello babbano ma lo aveva indossato una volta sola, infastidita dall’aria sbarazzina, quasi da ragazzina, che le donava. Quella, in realtà, sembrava essere una prerogativa degli abiti babbani in generale ma purtroppo i suoi tentativi di indossare qualcosa di tradizionale almeno in negozio erano naufragati praticamente subito. Disquisizioni sull’abbigliamento a parte, Tisifone era davvero fiera dei risultati ottenuti dal suo Assistente e non era l’unica. Asher aveva praticamente blindato il posto di Zephyr al San Mungo, affermando che l’unico modo per farlo trasferire in un altro Ospedale era passare sul suo cadavere.

Davvero ha detto così?
Sono completamente lusingato.
... Ho deciso di provare a specializzarmi nel suo stesso campo.


Sono certa che renderai anche lui fiero di te.

Affermò sicura con uno strano luccichio negli occhi. Conosceva il proprio padrino come la sua bacchetta ed era certa che mai, in nessun caso, avrebbe considerato Kenway una scocciatura, anzi sapere che il suo tirocinante aveva intenzione di seguire le sue orme lo avrebbe fatto sentire onorato. Il ragazzo con i suoi modi educati e pacati, la sua intelligenza, il suo spirito di osservazione e la sua arguzia, si era insinuato nell’animo del Medimago, esattamente come aveva fatto con lei, conquistandosi quel posto che solitamente era riservato a un figlio ma che, per ovvi motivi, sarebbe rimasto per sempre vuoto. Una lieve stretta allo stomaco seguì quel pensiero, un nodo di tristezza che la colpiva ogni qualvolta si sfiorava l’argomento figli – e con Monique incinta questo voleva dire che era praticamente impossibile trovare Tisifone totalmente felice e spensierata. Fin dal giorno in cui aveva realizzato che Noah era l’uomo giusto il suo istinto materno si era svegliato, facendole desiderare ardentemente di donare all’uomo che amava la famiglia che entrambi desideravano. Desiderio che però sembrava essere destinato a restare appunto solo quello, un pio desiderio. Certo i maghi avevano una prospettiva di vita più lunga dei babbani ma il tempo scorreva inesorabile per tutti e ormai Tisifone aveva perso le speranze di dare alla luce un piccolo e inqualificabile Pellegrino.

Me lo merito un abbraccio da una delle persone più importanti della mia esistenza?

La domanda di Zephyr riscosse la donna da quei pensieri deprimenti, strappandole un sorriso genuino e sincero come le parole che gli sussurrò poco dopo mentre lo abbracciava. Era orgogliosa di lui, esattamente come lo sarebbe stata una madre e poco importava che, geneticamente parlando, non lo fossero. L’ aveva visto crescere e, si illudeva, in parte era anche merito suo e dei suoi insegnamenti se era diventato il brillante giovane che aveva adesso davanti.

Cosa farai adesso? Ti prenderai un po' di meritato riposo?

A dire il vero avrei voluto cominciare subito, ma sembra che le manovre burocratiche per confermare la mia presenza nella struttura e nei vari reparti ci impiegherà all'incirca un mese, quindi credo che ne approfitterò per partecipare a qualche meeting e passare più ore qui nel negozio.
Anche perché... Noto che sembri un bel po' più stanca e chiara in viso, è un periodo stressante?


Non più del solito. Oltre a insegnare a Hogwarts e venire qui in negozio il week end non faccio nulla di particolare – un attimo di pausa. Non era solita lamentarsi ma neanche negare l’ovvio – anche se devo ammettere che quest’anno è stato più faticoso riprendere a lavorare...

Hai misurato la pressione ultimamente?

Huhmm – negò con un mormorio e uno svolazzo della mano – Sarebbe tempo perso... è solo la vecchiaia che incombe inesorabile...

Commentò con noncuranza seguendo il ragazzo verso un angolo più appartato del negozio ma declinando l’invito a sedere su uno dei suoi amati pouf in favore di una più classica e comoda poltrona.

Vedi... – continuò, indicando se stessa in una posizione alquanto inusuale e poco educata, con il sedere spostato più verso il bordo in modo da non essere costretta a stare rigida e scaricare il peso dalla schiena – ormai la schiena inizia ad ammutinarsi, anche un pranzo leggero porta con sé la sonnolenza e non sopporto più il peso di Idra sulle spalle... – che infatti si era acciambellata ai suoi piedi invece che in grembo come al solito. L’esposizione delle prove inconfutabili della sua teoria sulla vecchiaia però non era conclusa. Mancava il cosiddetto pezzo forte, quello che confermava come con il passare degli anni i difetti tendevano ad accentuarsi di molto - Per non parlare della Smaterializzazione... mi ha sempre dato fastidio ma adesso mi è impossibile spostarmi in quel modo, il solo pensarlo mi fa venire la nausea... - e questo voleva dire che una volta giunta a destinazione puntualmente dava di stomaco. – Incredibilmente sono anche diventata più irritabile e insofferente... ma quello potrebbe dipendere più che dall’età dall’indisciplinatezza dei miei studenti. Quindi non ti preoccupare per il negozio, pensa solo a goderti questo mese di vacanza extra tanto i miei sono solo acciacchi con cui devo imparare a convivere.
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Messaggioda Zephyr » 19/09/2015, 14:57

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Noto che sembri un bel po' più stanca e chiara in viso, è un periodo stressante?

Non più del solito. Oltre a insegnare a Hogwarts e venire qui in negozio il week end non faccio nulla di particolare... anche se devo ammettere che quest’anno è stato più faticoso riprendere a lavorare...

Hai misurato la pressione ultimamente?

Huhmm... Sarebbe tempo perso... è solo la vecchiaia che incombe inesorabile...

Maestra, abbiamo una aspettativa di vita rispetto ai babbani maggiore di quasi il 44%...


Il tono ammonitivo era ovviamente permeato da una connotazione affettuosa netta e distinta, favorita da un leggero sorriso ironico.
Zephyr sapeva perfettamente che Tisifone non credeva realmente alle parole da lei espresse, anche perché, onestamente, neanche un normale babbano sui 35 anni avrebbe mai potuto definire la propria età come avanzata. Alla donna piaceva un po' scherzare e ridere sui suoi anni in avanzamento lento ma inesorabile. Non avrebbe mai dimenticato le lezioni sulla velocità del tempo e degli eventi, sullo scorrere delle stagioni e sul progredire sempiterno del destino. Lei era fatta così ed era forse soprattutto per quello che la apprezzava così tanto: autentica, sempre se stessa in ogni situazione.
Andarono a sedersi su due delle poltrone del negozio, mentre Zephyr rifletteva attentamente su come poter affrontare il discorso della gravidanza.
Fortunatamente, fu proprio la donna a dargli tutte le informazioni e i sintomi necessari al fine di poter elaborare la diagnosi senza rischi inutili.

Vedi...

... Sì, vedo.

... ormai la schiena inizia ad ammutinarsi, anche un pranzo leggero porta con sé la sonnolenza e non sopporto più il peso di Idra sulle spalle...

Altri dettagli?

Per non parlare della Smaterializzazione... mi ha sempre dato fastidio ma adesso mi è impossibile spostarmi in quel modo, il solo pensarlo mi fa venire la nausea...

Stai riscontrando per caso sbalzi di umore?
Come quando si è prossimi al ciclo mestruale, ma più accentuati?


Incredibilmente sono anche diventata più irritabile e insofferente... ma quello potrebbe dipendere più che dalla età, dalla indisciplinatezza dei miei studenti. Quindi non ti preoccupare per il negozio, pensa solo a goderti questo mese di vacanza extra tanto i miei sono solo acciacchi con cui devo imparare a convivere.

Uhm, capisco...


La professoressa Samyliak stava davvero parlando come una attempata centenaria sulla via del tramonto. Possibile che non si fosse fatta qualche domanda?
Tempo prima, ella gli aveva raccontato della sua riduzione di ovuli fertili dopo i trent'anni a causa di problemi genetici ed era probabilmente per quello che aveva escluso a priori la possibilità di essere rimasta incinta. Inoltre, con la diminuzione della fertilità le probabilità di avere figli si abbassavano drasticamente almeno del 50-60%, praticamente appariva impossibile sperare in una prole, ma evidentemente il Fato con la ex Draghessa era stato gentile.
Ora però il problema era parzialmente risolto, con tutti quei sintomi in più e con la sicurezza di poter vantare una conoscenza medica certificata, Zephyr aveva le carte in regola per farcela arrivare senza rovinarle il bellissimo momento. Già, pur non essendo totalmente umano, aveva osservato tante volte gli sguardi felici e in lacrime delle future madri nell'ospedale che venivano a sapere di essere rimaste incinte. Non avrebbe mai e poi mai privato la Maestra di quelle stesse indimenticabili emozioni, buttando via senza attendere una notizia simile. Annuì quindi fintamente concentrato, incrociando le braccia al petto ed espirando profondamente. Dopo di che, la fissò dritto negli occhi, abbastanza serio ma anche morbido nell'espressione, non preoccupato.

Ragioniamo attentamente ed con obiettività, Maestra.
Hai 36 anni, non 76, sei sempre stata in forma e con analisi esemplari fino a poco tempo fa.
Il tuo padrino è un MediMago non affermato, di più, ed ha sempre attentamente analizzato i tuoi esami ogni anno.
Anche volendo prendere in vaga considerazione l'età che avanza, sono variazioni troppo repentine, non trovi anche tu?
Ora, ragionando con lucidità, se provassi a pensare ad un altro fenomeno umano che riprende le stesse sensazioni ma escludendo malattie ed età...
... Cosa ti verrebbe in mente come un lampo?


Era impossibile che a quel punto, Tisifone non ci arrivasse da sola, certo, con un piccolo aiuto, una spinta, ma da sola.
Al Kenway non restava altro che godersi la lenta e progressiva presa di coscienza con conseguenti emozioni relative.[/news]
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Messaggioda Tisifone » 20/09/2015, 18:13

Maestra, abbiamo una aspettativa di vita rispetto ai babbani maggiore di quasi il 44%...

Dettagli…

Ribattè ironica a sua volta, un sorriso dolce a distenderne i lineamenti del viso. Aveva sempre goduto di ottima salute, se si sorvolava su quelle malattie tipiche dei bambini e gli incidenti con la scopa quando giocava a Quidditch, e odiava far preoccupare chi le stava accanto quindi minimizzare le veniva spontaneo. Dopotutto non stava nascondendo nulla di grave. Un po' di stanchezza in più, qualche mal di schiena doloroso ma non insopportabile, i soliti e accentuati problemi con la Smarterializzazione e una crescente irritabilità, così come spiegò a un Zephyr attento e riflessivo, dall'aria molto professionale.

Uhm, capisco...

Sarai un ottimo MediMago…

Mormorò con quel tono di voce serio e sicuro di chi non esprimeva una opinione ma sottolineava l'ovvio, lo stesso che utilizzava quando aveva una visione. In quel caso però tutta quella sicurezza non le era data dal suo Dono ma dalla fiducia incrollabile che aveva sviluppato nei confronti del Kenway, impegnato in quel momento a processare i sintomi che gli aveva elencato e probabilmente a individuare una qualche cura. Si aspettava che l'altro le prescrivesse una qualche Pozione rinvigorente o vitaminazzante e, al massimo, una ramanzina bonaria per non averne parlato subito con Asher. Quello che non si sarebbe mai aspettata, invece, era il discorso che l'ex Corvonero le fece, un discorso serio atto a risvegliare le sue cellule celebrali e rimetterle in moto in modo da farla giungere da sola alla conclusione più ovvia, ma che ovvia per la Divinante non era.

Ragioniamo attentamente ed con obiettività, Maestra. – aggrottò lievemente le sopracciglia perché come premessa per una semplice prescrizione suonava davvero strana - Hai 36 anni, non 76, sei sempre stata in forma e con analisi esemplari fino a poco tempo fa.Il tuo padrino è un MediMago non affermato, di più, ed ha sempre attentamente analizzato i tuoi esami ogni anno.Anche volendo prendere in vaga considerazione l'età che avanza, sono variazioni troppo repentine, non trovi anche tu? – annuì titubante, tirandosi su e assumendo istintivamente una posizione più attenta. Che avesse preso sottogamba il problema e i suoi non fossero dei semplici acciacchi dovuti all'età? - Ora, ragionando con lucidità, se provassi a pensare ad un altro fenomeno umano che riprende le stesse sensazioni ma escludendo malattie ed età...... Cosa ti verrebbe in mente come un lampo?

Tissy sono così stanca… E' vero che tra Sofie, Sandyon e il resto della famiglia tra un po' neanche il bagno da sola potrò fare ma anche così passerei tutto il pomeriggio a dormire…

……..

Moni perché stai imitando una papera?


Taci, il mal di schiena mi sta uccidendo.

…….

Ma come, fino a pochi secondi fa avresti schiantato il commesso molto volentieri e adesso ti metti a piangere?

Si...sniff snifff… gli ormoni… mi stanno facendo impazzire…


Quelle e altri aneddoti un po' divertenti e un po' grotteschi degli incontri con Monique attraversarono la mente della russa velocemente, lasciandola sempre più sbigottita e sconvolta. Esteriormente, infatti, la donna andava via via sgranando gli occhi e la bocca si apriva in una O di stupore, la testa scossa lievemente. Non era possibile. Il fenomeno umano, come lo aveva definito Zephyr, che le era venuto in mente era semplicemente qualcosa di impossibile. Durante uno dei check up a cui Asher la sottoponeva ogni anno aveva scoperto di avere dei problemi genetici che incidevano negativamente sulle sue probabilità di restare incinta e che l'età avanzata aveva ulteriormente ridotto. I maghi potevano anche avere una prospettiva di vita superiore ai babbani ma a quanto pareva quello non aveva alcuna influenza sull'età fertile di una donna.
Eppure lo sguardo sereno e per nulla preoccupato del neo MediMago non lasciava presagire nulla di grave anzi. Come interpretare poi quelle analogie con la situazione di sua cugina, collegamenti che non aveva mai fatto prima così sicura della sua impossibilità genetica ad avere figli?
Figli! Non appena la sua mente pronunciò quella parola qualcosa dentro Tisifone esplose in una miriade di sensazioni e pensieri, travolgendola sia mentalmente che fisicamente tanto da farla traballare per un attimo.

Tu… io… tu… credi che io…

Si portò la mano sinistra alla bocca, a bloccare quel flusso di parole prima che fosse troppo tardi. Non voleva dirlo ad alta voce, non voleva illudersi perché se Zephyr avesse in qualche modo negato allora il mondo le sarebbe crollato addosso e non avrebbe trovato la forza per rialzarsi. Forse era meglio non sapere, lasciare che il tempo e la natura facessero il loro corso. Stava quindi per ritirarsi, pronta a cambiare discorso, quando un lampo di luce proveniente da una delle finestre fece luccicare la fede nuziale che portava al dito.

Noah…

Il suo stupendo, adorabile, inqualificabile marito che sarebbe stato il padre più premuroso, dolce e comprensivo del mondo.

Tu pensi che io possa essere incinta?

Chiese quindi tutto d'un fiato, allungandosi istintivamente in avanti per, se Zephyr non si fosse opposto, prendergli una mano e posarla sul proprio grembo come se il ragazzo potesse darle una risposta semplicemente a seguito di quel contatto. Lo guardava fisso negli occhi e quella era una delle rare volte in cui lo sguardo di Tisifone era limpido come un lago di montagna, lasciando trasparire tutte le emozioni che rischiavano di soffocarla: speranza, felicità, gioia e un pizzico di terrore nello scoprire che era tutta una illusione.
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Messaggioda Zephyr » 23/09/2015, 13:46

[news]
Tu… io… tu… credi che io…


Il MediMago si limitò semplicemente ad annuire, evitando di aggiungere parole inutili, anche perché aveva già la certezza assoluta di quella ipotesi, avendo sentito un battito in più nel corpo della Maestra. Sarebbe bastato un piccolo test per rivelare la verità, ma ovviamente quell'onore lo lasciava ai futuri genitori della piccola creatura che adesso stava crescendo sana e forte dentro la docente di Divinazione. Sorrise appena, mentre la donna faceva tutti i dovuti collegamenti, emozionandosi nel pensare di farlo sapere al marito e di riflesso anche ai padrini. Adesso come adesso, Zephyr si trovava all'ultimo posto tra le sue riflessioni e questo era assolutamente normale e comprensibile.

Tu pensi che io possa essere incinta?

Ti sembrerò sfacciato ma... Più che pensarlo, ne ho la sicurezza al 101%.


Si fece prendere la mano da Tisifone, posandogliela sulla pancia e nel contempo ascoltando le variazioni di pressione, battito e ritmi neurologici del bambino.
Grazie al suo potere era semplice, bastava porre una concentrazione minima e la tranquillità che tutto stesse andando per il meglio giungeva da sola senza sforzi. Ora però la questione si faceva molto più difficile da gestire: la docente non poteva avere lo stesso ritmo di lavoro nel negozio, meno fonti di stress subiva e meglio ero, oltre al fatto che gli sbalzi di umori non garantivano la serena conduzione di una attività commerciale rivolta a clienti continui e di ogni genere e pensiero. Avrebbero dovuto fare un nuovo piano di lavoro e turni, cercando di conciliare ogni cosa, magari chiedendo anche una piccola collaborazione ad Ariel per un giorno settimanale. Zephyr era sicuro che la fidanzata non gli avrebbe negato il proprio aiuto, non avendo ancora troppi impegni come cantante ed avendo intanto abbandonato il ruolo nel locale londinese dove spesso si esibiva per versare anima e corpo nei progetti discografici.

Sono proprio felice di essere il primo a farti le mie più sincere congratulazioni, è bellissimo Maestra, sarai Madre.


Ecco, forse il limite oltre il quale non poteva spingersi era determinare addirittura il sesso del piccolo, ma obiettivamente che importanza aveva?
Maschio, femminuccia, si trattava ugualmente di una vita, giunta come un miracolo a rasserenare e colorare l'esistenza di due persone innamorate.
Zephyr si permise di darle un piccolo bacio sulla guancia in segno di profondo affetto ma solo in quell'istante si rese conto che qualcosa non stava andando per il verso giusto. Il corpo della donna era più rigido, lo sguardo vacuo, quasi perso nel vuoto e dovette ricorrere ad una buona dose di riflessi per afferrarla prima che cadesse giù a terra come una mela matura. Cosa le stava succedendo? O meglio, sapeva benissimo cosa era accaduto, quella era la tipica reazione ad una veggenza, gli era capitato già altre volte in passato di osservare Tisifone in quello stato, ma ciò che lo preoccupava di più era che in tal caso, lei era entrata in trance dopo aver avuto un contatto con lui, dettaglio assolutamente da non sottovalutare. Non appena comprese che piano piano la donna stava riacquistando lucidità e controllo del proprio essere, con lieve agitazione provò a comunicare con lei, mentre nel contempo, dopo essersi assicurato che fosse ben seduta, le prendeva dell'acqua e zucchero da mandar giù di corsa al fine di evitare uno svenimento improvviso.

Maestra... Maestra!
Cosa è successo?
Cosa hai visto?
Ti senti bene?
... Ecco, bevi... Coraggio.


Spoiler:
Ultima parte scritta con le disposizioni date dal Narratore Sandyon.
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Messaggioda Sandyon » 24/09/2015, 17:39

Nell'avere un contatto fisico con Zephyr, Tisifone ottiene una premonizione/visione immediata.
Ciò che ella vede proviene da un futuro molto, troppo vicino, apparentemente immutabile.
In mezzo ad una nebbia chiara e inconsistente, la donna osserva la figura di Ariel Jiménez che sta uscendo dallo studio discografico dove lavora.
Cammina per pochi metri, poi gira un vicolo prendendo una scorciatoia nel mentre controlla nella borsa di non aver dimenticato nulla.
Nello stesso momento, dalle uscite del vicolo, appaiono quattro figure, due a nord e due a sud, tutte sorridenti con i canini appuntiti.
Quando la colombiana si accorge di loro è troppo tardi, infatti non le danno nemmeno il tempo di estrarre la bacchetta che la assaltano.
Uno le morde il collo, un altro il braccio, un altro ancora il fianco e l'ultimo la coscia.
Nell'arco di circa un minuto, tutto il sangue in corpo le viene asportato, uccidendola.
L'ultima cosa che vede Tisifone prima di tornare in sé, sono ora e data riportate sull'orologio al polso sinistro dell'esanime Jiménez: 12/11 - 11:24.
Qualora la Divinante avesse controllato subito l'orologio appeso sopra al bancone del negozio, avrebbe letto senza ombra di dubbio: 11:21...
... Anzi no, in quell'istante 11:22.

LA PREMONIZIONE NON HA ALCUN EFFETTO DELETERIO GRAVE SUL CORPO DELLA PG
ELLA QUINDI ACCUSERA' SOLO UNA LIEVE DEBOLEZZA E GIRAMENTO DI TESTA.


Buon Gioco.
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Messaggioda Tisifone » 27/09/2015, 16:05

Teneva la mano di Zephyr poggiata sul proprio ventre come se fosse un qualche strumento medico - e in fondo era così anche se lei non poteva saperlo - e tramite esso potesse confermale la diagnosi cosa che in effetti il ragazzo fece.

Ti sembrerò sfacciato ma... Più che pensarlo, ne ho la sicurezza al 101%.

Sicuro al 101%, quindi senza alcun margine di errore. La fiducia che riponeva nel suo Assistente e nelle sue abilità di neo MediMago e il desiderio di rimanere incinta erano tali da non farla dubitare neanche un istante delle parole dell'altro. Ogni ombra, paura, timore venne spazzata via all'istante e lo sguardo della Divinante iniziò a brillare di una gioia così pura e totalizzante che avrebbe potuto illuminare un'intera stanza con maggior intensità di un Lumos Maxima.

Sono proprio felice di essere il primo a farti le mie più sincere congratulazioni, è bellissimo Maestra, sarai Madre.

Madre... anzi no Mamma... sarebbe diventata una mamma dolce, premurosa, apprensiva, severa ma non rigida, capace di ascoltare, comprendere, educare senza soffocare la prole. Avrebbe condensato in sè i pregi di tutti e quattro i genitori che aveva avuto mentre a colmare le sue mancanze e dissolvere i suoi difetti ci avrebbe Noah. Il suo sorriso si fece se possibile ancora più ampio al pensiero di come il suo stupendo marito avrebbe reagito alla notizia, per non parlare dei futuri di nonni. Doveva vederlo, subito, il prima possibile. Non avrebbe potuto mai attendere fino a sera. Un gufo, si gli avrebbe mandato un gufo per invitarlo a pranzo in un qualche posto intimo e lì gli avrebbe dato la stupenda notizia. Di sicuro Zephyr l’avrebbe scusata se si fosse assentata per un paio di minuti. Tanto avrebbero avuto il resto della mattinata da passare insieme per riorganizzare la vita del negozio e soprattutto per sciogliere i mille dubbi della neo mamma su cosa doveva fare e cosa invece doveva evitare. Probabilmente avere una premonizione con tutto lo stress psicofisico che comportava rientrava nelle cose da evitare assolutamente peccato che non fosse in alcun modo possibile arginarle né sapere in anticipo cosa le avrebbe scatenate - il sovrapporsi delle loro mani? O forse il piccolo bacio sulla guancia che l’ex Corvonero le aveva dato? L’unica cosa certa era che un attimo prima Tisifone gioiva per la splendida notizia appena ricevuta e un attimo dopo la sua coscienza veniva sbalzata fuori dal suo corpo – che appariva rigido, con lo sguardo perso nel vuoto – per essere trascinata in un altro luogo e in un altro tempo. Un tempo non troppo lontano da quello in cui viveva - la Jiménez che intravedeva attraverso la nebbia era la stessa di quella incontrata un paio di giorni prima - e un luogo conosciuto, lo studio discografico dove la bella colombiana lavorava. Sconosciuti invece erano le creature che vide sbucare dal nulla e accerchiarla. Non ne aveva mai visto uno al di fuori delle illustrazioni dei libri di scuola ma i canini che spuntavano da quelle bocche sorridenti – rendendo il sorriso terrificante - e il modo in cui si avventarono sul corpo della ragazza non lasciava alcun dubbi. Vampiri! Quattro vampiri stavano dissanguando a morte Ariel e lei non poteva far altro che assistere alla sua morte impotente. Sentiva le lacrime bagnarle le guance e la gola bruciarle per le urla mute che stava lanciando e per un secondo si chiese cosa stesse accadendo al suo corpo reale, se davvero stava piangendo e urlando tutto il suo dolore. Avrebbe voluto serrare gli occhi, per non vedere il corpo esanime dell’ex Grifondoro, ma non poteva. Lei era solo una spettatrice impotente e questo si rivelò essere un bene perché l’ultimo flash che ebbe prima che la visione si dissolvesse facendo ricongiungere corpo e anima le diede l’indizio che le serviva per cercare di cambiare il corso del destino. Il quadrante di un orologio con datario: 12/11 – 11:24.

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!

Con un urlo straziante carico di dolore Tisifone tornò in sé e, ignorando il bicchiere che Kenway le stava porgendo così come le sue parole, cercò con lo sguardo l’orologio appeso sopra al bancone del negozio: 11:21
Due minuti, ancora due minuti e Ariel sarebbe morta e il suo ragazzo distrutto per sempre. Senza riflettere gli afferrò il polso – probabilmente facendo cadere a terra il bicchiere tanto repentino e improvviso fu il suo movimento – e ignorando il lieve pulsare delle tempie fece per smaterializzare entrambi sul luogo della imminente carneficina quando in un angolo della sua mente riecheggiò la voce dolce e felice di Zephyr che le comunicava di essere incinta. Strinse il polso del ragazzo con maggior forza, dilaniata dal dover scegliere tra il benessere di Ariel e del futuro bambino e sentendosi mortalmente in colpa per quello che stava per fare.

Ariel, quattro vampiri, vicolo vicino lo studio discografico SMATERIALIZZATI ADESSO

Aveva parlato in maniera lucida ma concitata, guardandolo dritto negli occhi – i propri velati di lacrime -per comunicargli tutta la sua angoscia e l’urgenza che avvertiva dentro per poi lasciargli andare il polso e spingerlo con tutta la forza che aveva [Talento(F)/20] il più lontano da lei per dargli modo di eseguire l’incantesimo di smaterializzazione.

Se ci sono problemi vieni al Manor...

Avrebbe aggiunto poi - all’immagine di Zephyr che spariva o al nulla – d’istinto, reputando il Maniero un posto ben attrezzato per le emergenze e che garantiva più privacy del San Mungo, prima di rendersi conto di cosa avesse effettivamente fatto. Aveva mandato il suo Assistente - un MediMago, un MagiSapiente, un MagiFilosofo NON un Duellante - ad affrontare da solo quattro vampiri assetati di sangue. Dal suo punto di vista, quello di chi non conosceva i poteri extra del ragazzo, in pratica era come se avesse condannato a morte non una ma bensì due persone. Senza perdere altro tempo prese dalla tasca dei jeans babbani che indossava la propria bacchetta e richiamata a sé tutta la sua concentrazione [Concentrazione/19+ 1 bonus orecchino + 15/d20=35] focalizzò la mente sul ricordo più felice che avesse – quello di pochi minuti prima, quando aveva scoperto che sarebbe diventata madre – e castò [Capacità magica /16 + 2 bonus bacchetta + 1 bonus orecchino + 7/d20=26] un Patronus in direzione del San Mungo in modo da allertare Asher il più in fretta possibile e sperare che il padrino giungesse sul posto in tempo per aiutare Zephyr o almeno soccorrerli prima che fosse troppo tardi.
Solo a quel punto, quando non vi era più nulla che potesse fare, si prese il lusso di crollare sulla poltrona, esausta fisicamente ma soprattutto mentalmente. Il bambino, i vampiri, Ariel in pericolo di morte, Zephyr lì da solo, l’aver avvertito Asher al posto degli Auror, le domande a cui avrebbe dovuto rispondere, i sensi di colpa per non aver agito subito ... Troppe informazioni, troppi sentimenti contrastanti. Per la prima volta nella sua vita Tisifone si trovò nella situazione di non essere in grado di gestire il peso del proprio Dono da sola. Aveva bisogno di sostegno, di qualcuno che la stringesse tra le braccia e che le dicesse che sarebbe andato tutto bene, che non era stata egoista nel non aver smaterializzato subito entrambi, che non aveva avuto altra scelta. Costringendosi a non guardare l’orologio sul bancone per non avere contezza del tempo che era trascorso, la Divinante chiuse il negozio e si avviò con passo malfermo verso il Ministero. Aveva bisogno di suo marito e ne aveva bisogno esattamente in quel momento.

[Exit per Tisifone]


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