Avrebbe dovuto mantenere un atteggiamento più neutro e tranquillo possibile alla notizia che l'ex della migliore amico fosse diventato il nuovo Sempreverde; Cecilia, tuttavia, aveva preso molto sul personale la storia che Alexis le aveva raccontato, forse perchè la stessa Parker aveva dimostrato un dolore e una sofferenza che non erano stati dimenticati, anche se grazie a Desmond le sue ferite erano pressochè guarite. Per questo quando sentì il nome di Typhon Seal se ne uscì in maniera molto poco elegante, infastidendo i due Terran -Jasper e Victoria- e in parte beccandosi anche un rimprovero dalla futura Acuan Diluvium: che cosa dire? Era perfetta per quel ruolo!
... Sì, Lindë Vilvarin morì in guerra, assieme all'Oceano Eibhlin Johanndottir e al Sole Yamato Kusanagi. Fu una delle lotte più cruente e servì per creare una retroguardia tattica spessa e massiccia che fermasse le truppe delle Setta Segreta. Typhon Seal le succedette quasi subito, come tu per gli Acuan...
Eccolo lì, lo stronzo. Bello, per carità, sicuramente affascinante e con un volto che esprimeva maturità e serietà come ci si aspetta ovviamente dal nuovo Terran Verdigris. Ma ciò che aveva fatto alla Parker era un errore impossibile da dimenticare, per le cicatrici che avrebbero segnato a vita la migliore amica.
Pur essendo molto più giovane di tanti altri candidati, egli fu scelto da Windam per la sua stretta connessione e vicinanza con la precedente Capo Gilda, per la crescita interiore avvenuta nel corso degli anni e per la caparbietà che ostentava fin da ragazzo. I vostri rapporti, per altro, sono anche migliorati drasticamente da allora, in quanto divenne molto meno avventato che in questo tempo.
Non credo sia questo il motivo per cui i nostri rapporti sono migliorati, nel vostro futuro. Penso che, se andremo d'accordo, sarà per il bene comune, e perché saremo abbastanza maturi da comprendere di dover mettere al primo posto l'Equilibrio e la salvaguardia del mondo magico. L'essere meno avventato non c'entra nulla, non è per questo suo lato che al momento manteniamo le distanze.
La fissò, chiedendosi cosa stesse pensando e provando in quel momento la mora: avrebbe voluto tanto leggerle dentro ed esserle più vicina, ma le parole dette così come il tono con il quale vennero espresse fecero capire alla Bishop che dentro di lei Alexis era diventata molto più forte e matura di ciò che a prima vista avrebbe potuto dimostrare. L'ammirava per questo, perchè lei -a fronte delle sue sedute dal MagiPsicologo- si sentiva a volte come una bambina incapace di affrontare la vita. Ma questo stato di cose sarebbe cambiato in futuro, almeno in quello di Jasper e Victoria.
Comunque dovete scusarci, non siamo qui per decantare le lodi del nostro Terran Verdigris, ma insultandolo abbiamo reagito negativamente. Scusate la digressione e direi che sia meglio andare avanti...
... chi è subentrato a Guida degli Ignis?
Ascoltò le varie risposte che i due diedero alle continue domande della Parker, prima di chiedere a sua volta informazioni più precise sui due Ravnick, in particolar modo se entrambi i fratelli facessero già parte di qualche Gilda oppure fossero stati forzati ad entrarvi.
No no, in me l'elemento è nato spontaneamente.
Ed Haytham... lui è mai entrato all'interno di una Gilda?
Stesso vale per lui, Gildato come me, ma non posso dirti se in questo tuo tempo lo è già o meno. Violerei una delle regole della Gilda, la segretezza.
Annuì, almeno quel concetto lo comprendeva benissimo e poi le bastava sapere che un giorno Haytham sarebbe diventato un gildato, anche se ancora non sapeva che tipo di gildato. Invece fu più difficile trattenere il dispiacere quando Jasper si rifiutò di rivelarle cosa sarebbero diventati lei e il fratello maggiore nel suo futuro, un dispiacere che spinse Yuan stesso a spiegarsi e a farle comprendere il proprio punto di vista.
Ascolta Cecilia: non sto dicendo di essere completamente nel giusto, ma devi anche capire che sono a conoscenza di tanti sviluppi che, nel doverteli spiegare tutti, potrei anche errare e darti delle informazioni sbagliate. Determinate scelte o eventi, sono stati tutti condizionati da quello che è successo nella mia realtà, cose che potrebbero cambiare del tutto nel futuro che invece creerete voi. Potrei dirti che siete ancora colleghi, ma potrebbe non accadere, potrei dirvi che vi odiate, ma potreste invece arrivare ad amarvi e viceversa. Le variabili sono altissime e non posso prendermi la responsabilità di cambiare qualcosa, ne morirei, perché il fato non è nelle mani dell'uomo, bensì della Trama e del Mana... Dobbiamo solo avere fiducia nel Conflux, questo è quanto. Penso che siamo tutti d'accordo, no?
Fece cenno di sì con la testa, ma al tempo stessa nulla le vietava di pensare che quella fosse comunque un'ingiustizia bella e buona... tranne il suo cervello, che le diede della stupida e la spinse a comportarsi da persona matura, come giusto che fosse.
Va bene... Ho capito il discorso. L'importante, al momento, è cambiare il futuro e salvare quante più vite possibili.
Non solo quella di Thera, ma anche Haytham, Vergil e tutte le persone che erano morte per combattere una guerra che si sarebbe potuta evitare. La Bishop sapeva perfettamente che preferiva saperlo in vita -anche se non insieme a lei- piuttosto che morto, perchè alla morte non c'era alcun rimedio. Non avrebbe mai più potuto costruire nulla insieme a lui, che fosse una solida amicizia, un rapporto professionale, una storia d'amore o anche una di odio reciproco. La morte annullava tutto, qualsiasi cosa, ed era essa a spaventarla più del non sapere se sarebbero mai stati insieme.
... Bene, allora se non c'è altro, noi torneremmo al varco... ... Mi raccomando... Vergil...
Lo salverò, promesso.
Salveremo tutti quanti.
Nessuno escluso. Si alzarono in contemporanea, abbracciando i due ragazzi e augurando loro un rientro migliore rispetto al viaggio di andata che li aveva condotti fino a lì. Guardandoli, Cece si chiese quanto stessero soffrendo i due innamorati, sapendo che se le due amiche fossero riuscite nel loro intento, avrebbero salvato la vita delle persone che amavano ma anche distrutto la loro attuale storia d'amore. Erano pensieri che le facevano male, ma che vennero soppiantati abbastanza presto non appena i due uscirono dall'appartamento, lasciando lei e la Parker di nuovo completamente sole.
... te la senti di cominciare subito a lavorarci sopra?
Fissò le due pietre che Jasper e Victoria avevano lasciato loro, la riprova che il Team Lex e Cece sarebbe stato uno dei più devastanti e di successo nell'ambiente scientifico. Forse la Parker non se la sentiva di parlare di quanto era successo e voleva solo concentrarsi su qualcosa che non le permettesse di pensare ad altro. Con un sospiro, la Bishop prese una delle due pietre -quella dorata- fissandola incuriosita.
Sì... Proviamo a vedere che cosa uscirà fuori da quelle uova.
Così, non appena Alexis fosse stata pronta, lei e la bionda si sarebbero dirette verso il suo laboratorio, iniziando quindi tutti gli esami necessari a scoprire la composizione e la struttura delle pietre lasciate loro in custodia.
A partire dal momento dei saluti con il Jasper e la Victoria del futuro, Alexis e Cecilia hanno esattamente OTTO giorni di vacanza.
Le ore totali a disposizione sono quindi 24x8 = 192.
Calcolando quelle di riposo (Almeno 8 per notte), ne resterebbero: 192 - 8x8 (64) = 128 ore.
128 ore significherebbe lavorare sulle uova e sulle gemme tutti i giorni, sia mattina che pomeriggio/sera.
Considerando difficile che le due abbiamo utilizzato interamente ogni giorno nel laboratorio, regolarsi tra le player su quanto tempo hanno effettivamente dedicato alle ricerche, per poi gestirsi i tiri e i relativi traguardi. Dopo di che, prima della loro azione vera e propria, dovranno tirare OTTO volte il d20 su: Elaborazione - Abilità Magica - Concentrazione, e CINQUE volte il d20 su Perspicacia e Sesto Senso. Bisogna tener conto che le Caratteristiche e le Predisposizioni vanno aggiunte SOLO al risultato finale e NON ad ogni tiro effettuato. Una volta che ognuna delle PG ha completato tiri e somme, le due dovranno sommare i due totali ottenuti per formarne uno cumulativo.
Ore dedicate:
Tra le 40 e le 55 = Risultato da ottenere superiore a1250 Tra le 55 e le 80 = Risultato da ottenere superiore a980 Tra le 80 e le 105 = Risultato da ottenere superiore a860 Tra le 105 e le 128 = Risultato da ottenere superiore a750
Il MagiAmuleto è ATTIVO per UNA SOLA VOLTA. Il potere del MagiAmuleto NON è cedibile, anche se non si è utilizzato. Qualora si effettuassero due 20 di fila per la stessa prova, si ottiene un d12 bonus aggiuntivo. È necessario informare PRIMA il Narratore della fascia orario decisa, prima di iniziare a tirare.
Una volta fatte le somme, una delle due scrivesse un post di comunicazione dove indica il risultato raggiunto. In base a quello darò le indicazioni da seguire sul come costruire l'azione in sé per sé.
Dopo la partenza di Jasper e Victoria, quindi, Alexis e Cecilia si misero subito messe al lavoro sulle due gemme per ricrearne una perfetta copia. 64 lunghe ore, all'interno delle quali in più di una occasione sembrarono trovarsi in un vicolo cieco, pur avendo già moltissima conoscenza. Con obiettività, dovettero ammettere che le loro due versioni del futuro avevano fornito un aiuto non indifferente, altrimenti senza di esso, probabilmente, anche dopo 64 ore non sarebbero riuscite a capire veramente nulla, nemmeno l'1% di quanto compreso già nella prima metà del tempo spese per le ricerche. Cecilia ebbe l'ottima idea di provare un controllo al micro-laser combinato con il raffronto chimico di sostanze alcaline mischiate a componenti liquidi, mentre Alexis poté prendersi il merito di aver ideato il giusto meccanismo per riprodurre un contenitore di magia all'interno delle nuove gemme, decisamente più piccole rispetto a quelle vere e proprie ma anche riprodotte in tempi decisamente minori. La parte più difficile fu comprendere quale fosse la sostanza decisiva, quella sulla quale erano basati i tessuti esterni delle pietre, ma per quella illuminazione dovettero per forza combinare insieme le loro conoscenze, raggiungendo una soluzione quasi all'unisono: un campione preso da entrambe le uova con un semplice raschietto, ricavando della polverina che, mischiata al composto ibrido fornì la tipica colorazione delle due pietre in loro possesso. L'utilizzo poi delle basse temperature per far indurire la sostanza prodotta fu un'idea della Parker, molto esperta in materia, ma il merito di aver pensato ad un involucro ghiacciato per conservare intatto il lavoro fu invece della Bishop. In pratica quella squadra si dimostrò affiatata al 100%.
Risultato finale ottenuto dopo circa 59 ore:
- Composto liquido contenente tutte le sostanze valide presenti nelle gemme di origine. - Corpo principale in granito e carbone fossile solidificato grazie all'aggiunta di polveri metalliche pure. - Immersione del corpo principale nel composto liquido, legame chimico e riposo al freddo per 10 ore circa. - Ottenimento delle due gemme di piccole dimensioni con piccole zone affilate utili al taglio dei gusci. - Incantesimi "Diffindo" ed "Alohomora" canalizzato nella biglia di perla sintetica contenuto nel nucleo dei sassi.
Le azioni da dover scrivere devo ricoprire un riassunto delle emozioni vissute durante i procedimenti più l'interazione con la partner di ricerca e l'arrivo del momento del taglio delle uova grazie alle pietre. Il taglio dovrà essere di tipo trasversale, non troppo netto e abbastanza leggero. Spetta ad Alexis decidere se schiuderle entrambe lei in quanto sue o lasciare un onore all'amica. Una volta effettuato il taglio, entrambe non dovranno far altro che rimanere in attesa, col fiato sospeso, della schiusura. A quel punto provvederò al successivo MS.
Sì... Proviamo a vedere che cosa uscirà fuori da quelle uova.
°OTTO ORE DOPO°
Forse aveva commesso un piccolo - leggasi: gigantesco - errore di valutazione nel pensare che fosse così semplice riprodurre quelle due gemme: avevano deciso fin da subito che, probabilmente, non sarebbe stato fattibile creare due copie delle stesse dimensioni delle originali, ma d'altronde a loro sarebbe bastata una quantità di magia, quella sufficiente ad aprire le uova, anche considerando il voler realizzare tutto nel minor tempo possibile. Certo era che, senza quelle due gemme, "col piffero!" - esclamazione adorata dalla Parker - che avrebbero potuto facilmente arrivare ad una soluzione valida per la schiusa delle uova: insomma, stavano per concentrare il lavoro di tre anni in pochi giorni, come sarebbe mai potuto risultare possibile senza l'aiuto delle loro stesse del futuro?
Avevi ragione tu, il controllo al micro-laser ha funzionato! Dovrò adorare Desmond più di quanto non faccia già... - perché era solo grazie a lui se l'Acuan possedeva un laboratorio iper tecnologico nel quale svolgere praticamente di tutto o quasi - ... fortuna che la cosa non mi pesa affatto!
Un piccolo sorriso, una battuta leggera prima di riprendere il lavoro - che per fortuna stava venendo svolto accanto alla migliore amica, qualcuno quindi che si trovava sulla sua stessa lunghezza d'onda: Alexis si concentrò sul riprodurre un contenitore di magia all'interno delle due gemme, più piccole e dunque anche più instabili, arrivando alla conclusione che il trucco, se di trucco si poteva parlare, stava nel prendere come materiali da lavoro gli stessi presenti nelle spillette magi-potenzianti che si vendevano a MondoMago, e da lì modificarle leggermente grazie a legami chimici tanto azzardati quanto geniali.
°TRENTADUE ORE DOPO°
Tieni, ecco un bel caffè, ci serve se non vogliamo dare di matto e rischiare di mandare all'aria tutto il lavoro svolto fino a questo momento...
La stanchezza cominciava a farsi sentire, ed era anche normale: con tutto che il tardo pomeriggio e la sera potevano riposarsi, la mente ritornava sempre - almeno per quello che riguardava la Parker - a quel progetto segreto chiuso e ben custodito nel laboratorio di cui non aveva potuto fare parola nemmeno col fidanzato.
Credo che Desmond abbia capito che stiamo combinando qualcosa, e devo ringraziare la Trama che sia una persona discreta, altrimenti non so come avrei fatto a mentirgli se avesse cominciato con le domande!
Non le piaceva per nulla l'idea di raccontare bugie al fidanzato, a maggior ragione dopo tutto ciò che egli aveva fatto per lei e considerando anche il fatto che, se al progetto super segreto ora ci stavano lavorando, era solo merito suo.
Forza... rimettiamoci al lavoro.
°QUARANTOTTO ORE DOPO°
Quindi sei d'accordo? Proviamo a prelevare un po' di campione dalle uova con questo raschietto? Speriamo solo che, per chissà quale insano meccanismo di difesa, non ci esplodano in faccia... Fallo tu, io non ne ho il coraggio!
Le passò il raschietto, osservando a distanza di sicurezza Cecilia mentre si avvicinava alle uova e raschiava un po' del loro guscio, ricavando una polverina sottile sottile e anche piuttosto misera a livello di quantità: d'altronde, però, non era esattamente ciò che a loro serviva?
°CINQUANTASEI ORE DOPO°
Dobbiamo far indurire il tutto, o rischiamo di ritrovarci con una poltiglia inutilizzabile tra le mani... credo dovremmo provare con le basse temperature, tu che ne pensi? Ma devono essere davvero basse, simil Polo Nord nei giorni di freddo peggiore, hai presente? - gran similitudine, quella dell'ex Delfina - Certo, poi dovremmo però trovare il modo di mantenere intatto il frutto del nostro lavoro, uhm... idee?
°CINQUANTANOVE ORE DOPO°
Non so davvero come avrei fatto se non ci fossi stata tu ad aiutarmi, Cece... grazie!
Abbracciare la Bishop le venne quasi spontaneo, visto l'aiuto fornitole dall'amica che, tra l'altro, avrebbe pure potuto rifiutarsi di passare ogni sua mattinata/primo pomeriggio liberi a lavorare su un progetto che, sostanzialmente, la riguardava fino ad un certo punto, essendo entrambe le uova di proprietà della Parker.
Dunque... ricapitoliamo: abbiamo creato due corpi principali, composti da granito e carbone fossile con aggiunta di polveri metalliche pure, ed un composto liquido ottenuto dalle sostanze presenti nelle gemme originali; abbiamo immerso il corpo principale nel composto liquido, creando un legame chimico a cui sono seguite 10 ore di riposo a freddo; abbiamo ottenuto quindi due gemme di piccole dimensioni con zone affilate adatte per il taglio dei gusci delle uova, ed abbiamo canalizzato gli incanti "Diffindo" ed "Alohomora" all'interno della perla sintetica presente nel cuore delle gemme... giusto?
Non aveva smesso un secondo di prendere appunti, Alexis, scrivendo il riassunto in bella grafia sul proprio quaderno: era visibilmente eccitata, la Parker, e come darle torto?
Dobbiamo andare, abbiamo potuto fare più tardi oggi perché ho promesso a Desmond che saremmo usciti tutti e tre a cena insieme, e immagino che vorrai farti una doccia, no? Dai, appena tornate a casa dirò a Des che vogliamo chiacchierare un po' tra noi, ci chiuderemo nel laboratorio... e finiremo quello che abbiamo cominciato circa 60 ore fa, promesso!
°SESSANTAQUATTRO ORE DOPO°
Mi sento strapiena, non avrei dovuto lasciarmi tentare dalla seconda porzione di dolce...
Si passò una mano tra i capelli, Alexis, chiudendo a chiave l'ingresso del laboratorio: le sembrava di aver appena preso parte alla cena più lunga della sua vita e, nonostante fosse stato piacevolissimo ritrovarsi nello stesso posto e nello stesso momento col fidanzato e la migliore amica, la mente della Parker aveva viaggiato per tutto il tempo su binari ben diversi, e finalmente era tornata nel posto in cui sarebbe voluta rimanere cinque ore prima... di fronte alle due uova. Aveva preso in mano entrambe le gemme, soppesandole con lo sguardo: secondo le loro teorie - si sperava anche piuttosto ben fondate - il taglio da effettuare sui gusci sarebbe dovuto essere leggero, e trasversale; niente di impossibile per una come lei, che il tocco ce l'aveva delicato, ma sembrava quasi che qualcosa non le tornasse del tutto. E alla fine...
... Cece. - la richiamò a bassa voce, guardandola con seria riconoscenza - Ti sono davvero grata per tutto l'aiuto che mi hai dato, penso che sarei ancora in alto mare se non fosse stato per te! Non eri costretta a sacrificare le tue vacanze, eppure l'hai fatto e senza mai farmelo pesare, sei meravigliosa! - lieve sorriso - Perciò... a prescindere da ciò che troveremo all'interno di queste uova, voglio che una la prenda tu. Mi sembra il minimo per tutto quello che hai fatto, e poi così sarà un'altra cosa speciale che avremo condiviso insieme! Quindi non fare storie... e lascia che ti faccia questo regalo, perché te lo meriti.
A prescindere dalla risposta della Bishop, che si sperava fosse positiva, Alexis procedette poi al taglio, con la mano appena appena tremante e il cuore in gola per l'emozione: avevano fatto davvero tutto al meglio? Erano state brave almeno in minima parte rispetto alle loro controparti del futuro? Si sperava che non avrebbero dovuto aspettare più molto per la risposta, che la Parker attese cercando la mano della migliore amica per stringerla forte, quasi a darsi forza a vicenda in quel momento epico.
Sì... Proviamo a vedere che cosa uscirà fuori da quelle uova.
Più facile a dirsi che a farsi. La loro sfortuna era che avrebbero dovuto impiegare le ore previste per godersi quelle meritate vacanze chiuse nel laboratorio di Alexis; la loro fortuna... Che le sè stesse del futuro avevano fatto loro un grandissimo regalo lasciando quei due pezzi di roccia alle due ragazze, evitando quindi mesi e mesi di duro lavoro per riuscire a giungere alla soluzione. Cecilia non sentiva affatto il peso di tutto quel lavoro: non aveva un ragazzo -al quale avrebbe sottratto ore preziosissime- e rinunciare alla sua gita nei musei di Londra era un sacrificio praticamente nullo rispetto a ciò che lei e la migliore amica avrebbero potuto creare. Una volta finita quella settimana, avrebbe voluto uscire da lì con la soddisfazione di aver lavorato per la prima volta ad una loro, personalissima creazione.
-8 ORE DOPO-
Bene, il micro-laser è pronto. Proviamo a vedere che cosa esce fuori...
Aveva avuto l'idea di utilizzare quello strumento per scoprire la giusta combinazione di componenti liquidi e sostanze alcaline, un'idea che per loro fortuna si rivelò pienamente efficace. Lesse i risultati insieme alla Parker, sorridendole, gli occhiali -li aveva recuperati, le davano meno problemi delle lenti a contatto- sistemati perfettamente in equilibrio sul naso.
Avevi ragione tu, il controllo al micro-laser ha funzionato!
Meno male che il tuo ragazzo ha pensato di installarlo nel tuo laboratorio!
Dovrò adorare Desmond più di quanto non faccia già...
Come se la cosa ti desse fastidio...
... fortuna che la cosa non mi pesa affatto!
Appunto!
Commentò sarcastica e facendo una linguaccia all'amica.
-32 ORE DOPO-
Lavorare insieme ad Alexis si stava rivelando un'esperienza non da poco per la Bishop: erano affiatate, organizzate, sapevano cosa fare e dove mancava una in qualcosa sopperiva l'altra con le sue maggiori conoscenze. Lavorare con lei le risultava anche fin troppo semplice, ma la stanchezza -purtroppo- era un dato di fatto che non poteva essere ignorato. Ed infatti...
Tieni, ecco un bel caffè, ci serve se non vogliamo dare di matto e rischiare di mandare all'aria tutto il lavoro svolto fino a questo momento...
Grazie Lex, ne avevo davvero bisogno!
Caffè macchiato con ben tre cucchiaini di zucchero: aveva bisogno di energie per far lavorare il cervello. Si sistemò seduta su uno degli sgabelli presenti nel laboratorio, soffiando appena sulla bevanda scura e lanciando un'occhiata di tanto in tanto agli ultimi progressi fatti.
Credo che Desmond abbia capito che stiamo combinando qualcosa, e devo ringraziare la Trama che sia una persona discreta, altrimenti non so come avrei fatto a mentirgli se avesse cominciato con le domande!
Immagino che l'amore lo spinga a fidarsi molto di te...
Lo sguardo si adombrò appena: e lei? Sarebbe riuscita mai un giorno a stare insieme ad Haytham esattamente come Alexis e Desmond? Era un pensiero che aveva tentato di scacciare in quei giorni, preferendo buttarsi sul loro lavoro piuttosto che su quesiti ai quali non avrebbe saputo cosa rispondere.
Forza... rimettiamoci al lavoro.
Mh! Sì, un attimo!- bevve l'ultimo sorso - Eccomi, ci sono! Senti, che ne pensi se qui provassimo ad utilizzare...
-48 ORE DOPO-
Quindi sei d'accordo?
Al 100%!
Proviamo a prelevare un po' di campione dalle uova con questo raschietto? Speriamo solo che, per chissà quale insano meccanismo di difesa, non ci esplodano in faccia...
Sono quasi sicura che non accadrà, quindi sta tranquilla e va...
Fallo tu, io non ne ho il coraggio!
Incastrata. Fu così che Cece fissò la migliore amica, come un animale appena catturato in una trappola. Era però vero che la Bishop -dovendo lavorare spesso con macchinari delicatissimi- era anche più abituata a trattare con delicatezza e ad agire con estrema calma. Prendendo il raschietto dalle mani della Parker, la bionda si infilò dei guanti in lattice e si avvicinò ad una delle due uova, decidendo di raschiare il punto più vicino alla superficie dove erano poggiate.
Foglio sistemato...
Tirò su gli occhiali e si avvicinò, raschiando in maniera delicata e quasi impercettibile, in modo da non attivare nessun sistema di sicurezza. A giudicare dalla sua faccia -ancora intera al suo posto- e dalla polverina che cascò sul foglio apposito, ci stava riuscendo!
-56 ORE DOPO-
Dobbiamo far indurire il tutto, o rischiamo di ritrovarci con una poltiglia inutilizzabile tra le mani... credo dovremmo provare con le basse temperature, tu che ne pensi? Ma devono essere davvero basse, simil Polo Nord nei giorni di freddo peggiore, hai presente?
Non sono mai stata al Polo Nord, ma credo di aver afferrato il concetto!
Certo, poi dovremmo però trovare il modo di mantenere intatto il frutto del nostro lavoro, uhm... idee?
Ghiaccio! Cioè, se utilizziamo il freddo per indurire il composto, un contenitore ghiacciato dovrebbe anche mantenerlo in quello stato per più tempo. Pensi che sia una buona idea?
-59 ORE DOPO-
Non so davvero come avrei fatto se non ci fossi stata tu ad aiutarmi, Cece... grazie!
Stai scherzando? Grazie a te per avermi dato questa possibilità!
Ricambiò l'abbraccio, convinta che Alexis non avesse nulla per cui ringraziarla. Senza saperlo la Parker aveva reso quelle vacanze un motivo per non pensare nè ad Haytham nè al loro futuro ancora incerto -pensiero condiviso peraltro solo dalla Bishop, ormai diventata esperta in film mentali-, delle vacanze che le avevano unite ancora di più anche sotto il punto di vista lavorativo.
Dunque... ricapitoliamo: abbiamo creato due corpi principali, composti da granito e carbone fossile con aggiunta di polveri metalliche pure, ed un composto liquido ottenuto dalle sostanze presenti nelle gemme originali; abbiamo immerso il corpo principale nel composto liquido, creando un legame chimico a cui sono seguite 10 ore di riposo a freddo; abbiamo ottenuto quindi due gemme di piccole dimensioni con zone affilate adatte per il taglio dei gusci delle uova, ed abbiamo canalizzato gli incanti "Diffindo" ed "Alohomora" all'interno della perla sintetica presente nel cuore delle gemme... giusto?
Tutto giusto! Non ti è sfuggito nulla.
Aveva lasciato a lei il compito di prendere appunti, integrando di tanto in tanto qualche piccola parte che era sfuggita alla Parker, ma sostanzialmente lasciando il lavoro "grosso" tutta a lei. Si tolse i guanti in lattice e il camice, appendendolo nell'apposito armadio e fissando Alexis di rimando: quel giorno avevano lavorato più del solito, che Desmond fosse di nuovo occupato con le prove della band?
Dobbiamo andare, abbiamo potuto fare più tardi oggi perché ho promesso a Desmond che saremmo usciti tutti e tre a cena insieme, e immagino che vorrai farti una doccia, no?
Hai promesso? E quando pensavi di dirmelo?
Non era arrabbiata, al massimo divertita ma una cena poteva solo farle del bene, visto quanto avessero lavorato a lungo quel giorno. Certo, avrebbe preferito rimanere nel laboratorio perchè ormai erano davvero ad un passo dal completare le loro ricerche. Per fortuna che Alexis condivideva il suo stesso pensiero.
Dai, appena tornate a casa dirò a Des che vogliamo chiacchierare un po' tra noi, ci chiuderemo nel laboratorio... e finiremo quello che abbiamo cominciato circa 60 ore fa, promesso!
Ti adoro!
-64 ORE DOPO-
Mi sento strapiena, non avrei dovuto lasciarmi tentare dalla seconda porzione di dolce...
Colpa del tuo ragazzo! Ha voluto ordinare a tutti i costi più dolci per farceli assaggiare... ohi ohi, sento che potrei rotolare...
Avevano fatto una super mega scorpacciata di zuccheri a cena ed ora si sentivano come due mongolfiere pronte a scoppiare. Tuttavia passare una serata in piacevole compagnia di Desmond era servito a entrambe per svagarsi un po', anche se la mente continuava a tornare al laboratorio e alle due uova, pronte ormai per essere aperte. Non restava che prendere in mano le due gemme -più piccole di quelle originali- e tagliare il guscio: solo quello e avrebbero finalmente scoperto che cosa contenessero. Cece osservava con trepidante attesa che la migliore amica si decidesse, perchè ovviamente appartenendo a lei era lei che avrebbe dovuto aprire le due uova. Eppure Alexis sembrava un po' titubante, facendo sì che la Bishop la fissasse con aria preoccupata.
Lex? C'è qualcosa che non va?
... Cece. Ti sono davvero grata per tutto l'aiuto che mi hai dato, penso che sarei ancora in alto mare se non fosse stato per te! Non eri costretta a sacrificare le tue vacanze, eppure l'hai fatto e senza mai farmelo pesare, sei meravigliosa!
Smettila, lo sai che non è stato un sacrificio. Io volevo essere qui al tuo fianco e cercare di arrivare alla fine di tutta questa storia insieme. Non hai bisogno di ringraziarmi, sono io che ringrazio te per avermi dato questa possibilità!
Sorrise tranquilla, un sorriso allegro, esuberante, di quelli suoi tipici perchè davvero per lei passare otto ore al giorno dentro quel laboratorio era stata un'esperienza bellissima e gratificante.
Perciò... a prescindere da ciò che troveremo all'interno di queste uova, voglio che una la prenda tu.
C-che cosa?! No, Lex, non devi sentirti in debi...
Mi sembra il minimo per tutto quello che hai fatto, e poi così sarà un'altra cosa speciale che avremo condiviso insieme! Quindi non fare storie... e lascia che ti faccia questo regalo, perché te lo meriti.
Rimase a fissarla, impreparata dalla piega che aveva preso quella vicenda. Poi semplicemente la Bishop sorrise, annuendo appena e avvicinandosi alla Parker stringendola forte a sè.
Il tempo che abbiamo condiviso io e te è speciale già di suo. ... Grazie, sei la migliore!
Avrebbe compreso quanto quel gesto generoso l'avesse commossa? Non era tipa da continue effusioni la bionda, ma quando queste ci volevano, ci volevano eccome! Sciolse l'abbraccio e fissò ancora una volta le due uova, curiosa di scoprire che cosa vi fosse al loro interno.
Scegli tu per prima.
Glielo doveva, per questo lasciò che Alexis prendesse l'uovo blu con sfumature violacee, mentre lei posava le mani direttamente su quello color oro.
Sei pronta?
E non appena avesse ricevuto il suo assenso, Cecilia prese la sua pietra e iniziò a tagliare con estrema delicatezza e precisione il guscio dell'uovo, seguendo una linea immaginaria trasversale. Già solo il fatto che ci stessero riuscendo era una bella vittoria. Strinse la mano della migliore amica e attese: il suo cuore batteva a mille e probabilmente lo stesso stava facendo quello di Alexis Parker, muovendosi all'unisono.
Il momento della verità era finalmente giunto. Dopo diverse ore di lavoro, ricerca, esperimenti e tentativi andati non sempre bene, le gemme, o meglio le loro copie, erano in possesso delle due ragazze. Per essere delle semplici studentesse dell'A.G.E.R. avevano fatto tantissimo ed anche i più illustri scienziati avrebbero stretto loro la mano senza esitazioni, ma non era quella l'occasione per rifletterci: le uova davanti a loro, ferme e misteriosi, aspettavano di essere aperte, bisognava solo eseguire l'ultimo passo. L'uovo scelto per cominciare fu quello di colore bluastro e violetto fosforescente. Emetteva pulsazioni vitali ad intermittenza da alcune venature in rilievo. Alexis si avvicinò ad esso, stringendo la propria pietra, probabilmente nervosa, sicuramente curiosa, magari appena spaventata dall'ignoto. La tecnica da utilizzare fu posare la punta del sasso sopra il guscio e cominciare ad incidere leggermente in orizzontale, facendo un giro completo a 360°. Una volta fatto ciò, l'incantesimo contenuto nella perla interna si attivò, esattamente come ipotizzato, innescando un processo luminoso e magico che faceva intendere come soluzione migliore l'allontanarsi facendo un paio di passi indietro. Lentamente, l'uovo cominciò a tremare sempre più forte, sussultando di secondo in secondo, agitandosi, poi, dopo più o meno mezzo minuto, la parte superiore del guscio schizzò letteralmente verso l'alto spaccandosi contro il soffitto, diventando tanti piccoli frammenti a pioggia. Un fumo fitto e denso si espanse nei primi attimi, impedendo immediatamente la visione del contenuto dell'uovo, ma una volta diradatasi, mostrò una creatura fluttuante sopra il tavolo dall'aspetto abbastanza inquietante e assolutamente... Poco affascinante. Sembrava una sorta di medusa con quattro tentacoli, grande più o meno come un pallone da basket, trasparente con un grande cervello al suo interno. Traslucida, probabilmente morbida al tocco, senza occhi né bocca, o meglio, nella parte inferiore aveva un piccolo foro che si presumeva potesse permetterle di assumere sostanze nutritive, ma non era naturalmente sicuro che fosse così, essendo la prima volta in assoluto che si documentava una creatura del genere.
La "Medusa", fluttuando, trovandosi di fronte la Parker, cominciò a girarle attorno, emettendo dei versi simili a quelli dei cuccioli di balena ma molto molto meno potenti ed acuti. Pareva non curarsi quasi per nulla di Cecilia, anche se di tanto in tanto si rivolgeva pure verso di lei, rimanendo però sempre abbastanza vicina ad Alexis, quasi come se avesse riconosciuto in lei una figura di riferimento e protezione. Ad un tratto, la "Medusa" si accorse di alcuni appunti scritti sulla lavagna magnetica del laboratorio: vecchie formule chimico-fisiche elaborate dalla proprietaria del luogo qualche mese prima e rimaste incompiute. Avvicinandosi ad esse ed osservandole per alcuni istanti, la creatura parve avere una sorta di illuminazione, difatti il cervello al suo interno emise una pulsazione più forte illuminandosi di un rosso spento acceso. Grazie probabilmente ad un potere innato magico, fece fluttuare il pennarello, togliendogli il cappuccio, per poi terminare la formula lasciata a metà e risolvendola senza eccessivi sforzi. Infine, il pennarello cadde a terra e la "Medusa" tornò in prossimità di Alexis, rimanendole vicino in un continuo aleggiare. Ma non era affatto finita lì, c'era ancora un uovo da aprire e bisognava farlo in fretta perché ormai le vacanze erano finite. Assicuratesi quindi che la prima creatura non fosse affatto nociva o pericolosa, fu la volta della Bishop di liberare la curiosità, avanzando fino al guscio pieno ed eseguendo un movimento analogo a quello svolto poc'anzi dall'amica Scienziata. Il procedimento fu praticamente lo stesso, sia i giochi di luce che lo schizzare in alto della parte superiore aperta dell'uovo, la differenza però fu nella nebbia che si diradò, somigliante molto più ad una nuvola leggermente dorata e spessa, con un odore abbastanza gradevole e non pesante come per la "Medusa". Di improvviso, con un balzo veloce ed una piroetta, davanti agli occhi di Cecilia si palesò un'altra creatura mai vista prima, grande più o meno come quella precedente, forse di poco poco inferiore, dall'aspetto ugualmente bizzarro ma sicuramente più grazioso:una sottospecie di "Stella" con gli occhi.
La vena di quella strana forma di vita era molto più allegra dell'altra, mentre invece la "Medusa" appariva decisamente più pacata e calma. La "Stella" emetteva dei versi più acuti e prolungati ed oltre a fluttuare, saltellava, rimbalzava e roteava quasi come se fosse felice di essere uscita. Successivamente, svolazzando fin sopra alla testa della ragazza occhialuta, la "Stella" cambiò colore più e più volte, mutando in successione nelle versioni Rossa, Verde, Blu, Viola, Gialla e Nera. Ogni volta che cambiava, la propria aura investiva il corpo della studentessa ed ella poteva perfettamente percepire in lei un potenziamento delle proprie facoltà magiche, nella sequenza Cap. Magica, Riflessi, Elaborazione, Concentrazione, Ab. Magica e Res. Magica. Quando invece tornò ad essere del proprio colorito neutro iniziale, l'aura che investiva Cecilia parve distribuirsi equamente su ogni parametro precedentemente citato ma in intensità minore, forse ridotta di circa due terzi. Nonostante questo, comunque, i poteri innati di quella strana "Stella" erano davvero singolari ed utilissimi.
La domanda adesso era: come avrebbero reagito le due ragazze davanti a quelle novità scioccanti e impreviste?
Spoiler:
Visto che mancava nell'immagine esplicativa, ecco anche la versione viola della "Stella":
I potenziamenti che Cecilia percepisce durante i colori singoli equivalgono ad un +3, mentre invece quando è incolore si tratta di un +1.
Decidere di condividere il contenuto delle uova con Cece, permettendole di tenerne uno per sé, fu per Alexis la scelta più logica da fare dal momento che la Bishop aveva passato ogni mattinata libera con lei, a lavorare su quei due contenitori misteriosi ed impenetrabili: ci avevano messo praticamente una settimana per arrivare alla soluzione finale, ma alla fine, mettendo insieme le loro menti geniali - forse pure un tantino diaboliche - e grazie all'aiuto delle Alexis e Cecilia del futuro, erano giunte ad una soluzione. O almeno, si sperava fosse tale: i loro calcoli parevano essere esatti, almeno sulla carta, ma ovviamente la riprova finale solo la pratica avrebbe potuto darla, ed era quella che alla Parker spaventava di più; dopo aver scelto il proprio uovo, quello bluastro e violetto, la mora decise di andare per prima, anche perché ciò che c'era dentro le uova avrebbe potuto essere potenzialmente pericoloso, e dunque sarebbe stato meglio procedere con cautela - ma in quel caso Jasper e Victoria non avrebbero dovuto portare loro qualche avviso dalle scienziate del futuro? Prendendo lunghi e profondi respiri tranquillizzanti - o che dovevano avere quella capacità - Alexis cominciò ad incidere la parte superiore del guscio, effettuando un taglio deciso ma delicato e ruotando pian piano l'uovo fino a fargli compiere un giro completo: appena finito, la Parker fece due passetti indietro, mordicchiandosi il labbro inferiore sempre più forte a mano a mano che l'uovo aumentava il proprio tremolio; quando, infine, la parte superiore del guscio schizzò verso l'alto, frantumandosi contro il soffitto, l'Acuan lanciò un urletto spaventato, ritrovandosi a tossire per il fumo e a socchiudere gli occhi nel tentativo di mettere a fuoco qualsiasi creatura fosse uscita da quell'involucro.
... una medusa?
Fu il primo pensiero di Alexis quando la nebbia si fu diradata e la creatura entrò perfettamente nel suo campo visivo: beh, più che altro si sarebbe potuto trattare di un cucciolo di medusa, anche se di sicuro era il più strano che avesse mai visto, soprattutto per il cervello in evidenza al suo interno.
Ma che... che cos'è? Non... non pare pericoloso, vero?
O pericolosa? Come si determinava il sesso di una creatura totalmente sconosciuta e non presente in alcuna enciclopedia magica? Lo sguardo di Alexis passava dalla medusa - che le girava intorno - a Cecilia, quasi a chiederle velocemente un parere che la tranquillizzasse. D'altronde, i versi emessi da quella creatura le sembravano più simili a quelli di un cucciolo che chiamava la mamma, piuttosto che di un predatore pronto ad avventarsi sulla propria preda.
Ah... ehm... ciao... ?
Nemmeno comunicare con quella "cosa" risultava semplice per la Parker, che la seguì però con lo sguardo quando essa si avvicinò alla lavagna magnetica poco distante da loro; era piena di formule lasciate a metà dalla studentessa dell'A.G.E.R. perché ancora non in grado di dare loro una conclusione degna di quel nome, perciò non capiva come alla creatura potessero interessare... ... fino a che, con una pulsazione intensa del cervello, la medusa iniziò a risolvere le formule lasciate a metà dalla Parker con una semplicità disarmante, tornando poi da lei come nulla fosse.
... tu... tu... - balbettò Alexis, con gli occhi quasi fuori dalle orbite - Tu hai... hai r-risolto le mie f-formule?!
Non rabbia, ma incredulità totale nello sguardo dell'Acuan, che avrebbe tanto voluto abbracciare la creatura per riconoscenza, se non fosse stato per il timore di ripercussioni poco piacevoli.
Cece, ma hai visto che roba?! Come pensi sia possibile?! Insomma... ha risolto formule teoriche della cui valenza non ero nemmeno sicura, non pensi sia pazzesco?!?
Spaventata, esaltata, incredula e sbigottita, la Parker dovette fare un enorme sforzo di concentrazione per tornare semi-seria e fissare l'uovo dorato ancora chiuso sul tavolo.
... avanti, aprilo!
Quasi un ordine verso la Bishop, poiché la curiosità aveva ormai preso il sopravvento: trattenne quasi il fiato mentre l'amica tagliò l'uovo, non sapendo cosa aspettarsi... e trovandosi di nuovo a fissare perplessa la creatura che da essa vide la luce, una sorta di stella vivente dotata di occhi, gambe e braccia - più genericamente di arti - dal colore giallo e dall'aria vispa, soprattutto da come prese a saltellare e roteare gioiosamente.
Sta cambiando colore... cosa pensi voglia significare?
Domandò alla bionda l'Acuan, non immaginando cosa Cece stesse sentendo di volta in volta: non sapendo che fare, intanto, si ritrovò a fissare le due creature con aria sconvolta, mille e più domande che le si affollavano nella mente; cosa mangiavano? Come avrebbero potuto comunicare con loro? Dove e come nasconderle?
Potevano almeno fornirci di un manuale d'istruzioni! - borbottò tra sé Alexis, prendendosela con la se stessa del futuro e la sua migliore amica - Non abbiamo il tempo di sperimentare prima del nostro rientro all'A.G.E.R., e non possiamo rischiare che qualcuno li veda!
Altrimenti avrebbero finito per diventare cavie da laboratorio di prima categoria: scuotendo il capo di fronte a quell'idea che non le piaceva per nulla, la Parker tentò di allungare la mano verso la medusa per accarezzarle la testolina, fissandola con aria pensierosa.
Dire che era emozionata all'inverosimile sarebbe stato un semplice eufemismo per descrivere lo stato d'animo della Bishop: non solo aveva avuto la possibilità di partecipare in quel progetto assieme alla migliore amica -grazie all'aiuto delle sè stesse del futuro- ma anche di poter ottenere una delle due uova, cosa della quale era profondamente grata ad Alexis. Immergersi tutte quelle ore nel laboratorio privato della Parker era stato anche un modo per Cece di avere del tempo a disposizione per elaborare l'incredibile avventura accaduta alle due studentesse il primo giorno di vacanza. Non avevano ancora definito un piano d'azione per impedire che Thera venisse uccisa -nè che Vergil finisse ammazzato durante una missione come Auror- ma lo avrebbero fatto presto, non appena cioè le menti delle due future scienziate avessero finito di lavorare su quelle uova. La prima a dare il via alle danze fu proprio Alexis, che scelse l'uovo color blu-violaceo. Cecilia ipotizzava che al loro interno vi fossero delle creature viventi, ma ovviamente avrebbe dovuto aspettare di averne conferma definitiva una volta che i gusci fossero stati aperti. Si mise dal lato opposto dove si trovava la Parker, osservandola aprire con precisione l'uovo.
Ci siamo...
Gli occhi le brillavano di eccitazione, un'eccitazione quasi palpabile tanto si stava accumulando, un'eccitazione che si trasformò presto in sorpresa e poi -in un istante- in paura quando vide l'essere che uscì fuori dall'uovo scelto dalla Parker.
Ma che... che cos'è? Non... non pare pericoloso, vero?
Santi numi Lex allontanati subito da lui!
Le parole della Bishop avrebbero sicuramente spaventato la Parker -e come darle torto?- mentre la bionda si affrettava a prendere l'amica per un braccio e a trascinarla lontana dalla creatura a forma di medusa. Il piccolo, però, non pareva comportarsi in maniera aggressiva con nessuna delle due, anzi dimostrava una sorta di preferenza per Alexis, nonchè un'intelligenza fuori dal comune. Come spiegare infatti la sua capacità di risolvere le formule della migliore amica in pochi secondi? Era pazzesco, assolutamente pazzesco. Ed Alexis, ovviamente, era sulla stessa lunghezza d'onda.
Cece, ma hai visto che roba?! Come pensi sia possibile?! Insomma... ha risolto formule teoriche della cui valenza non ero nemmeno sicura, non pensi sia pazzesco?!?
Io... Io non lo so! E' assurdo Lex, quel coso assomiglia alla creatura aliena di un videogioco babbano! E' un Baby Metroid, anzi, potrebbe essere, solo che non è possibile una cosa del genere! Mi spiace per l'amica di Vergil ma credo proprio che dovremmo andare da lei e fare due chiacchiere con quella ragazza: non so che cosa ci facevano ad Hogwarts queste uova, ma dobbiamo scoprire qualcosa di più.
Disse, pestando il pugno chiuso nella mano aperta con decisione. Aveva quasi dimenticato che c'era un altro uovo da aprire -quasi, non del tutto- ma quando il suo sguardo si posò su di esso, capì che era arrivato il suo momento e che ora non poteva tirarsi indietro. Diede un'ultima occhiata al "metroid": sembrava tranquillo, calmo, praticolarmente felice di stare vicino ad Alexis. Forse aveva solo la forma dell'alieno di Metroid e non anche le sue caratteristiche negative.
... avanti, aprilo!
Questo non è il momento di fare la fifona!
Tirò su gli occhiali sul naso, prendendo la sua pietra e incidendo nello stesso modo fatto da Alexis prima, tagliando di netto il guscio d'oro che racchiudeva chissà quale strana creatura.
Oh porca puzzola... Sta per uscire!
La prima cosa che vide fu un bagliore molto luminoso che circondava quella strana creatura grande quasi quanto un pallone da pallavolo. Poi -in mezzo al suo agitarsi e piroettare da una parte all'altra- riuscì a distinguere una forma a stella, con delle punte simili ad arti e due occhioni enormi e neri che fissavano Cecilia in maniera insistente.
Ehm... Non ti sembra un po' esagitato?
Chiese alla migliore amica, fissando un po' diffidente la stella quando quella si posizionò sopra la sua testa, iniziando a cambiare colore e ad investire con la propria aura l'intero corpo della Bishop.
Sta cambiando colore... cosa pensi voglia significare?
Credo... che mi stia potenziando magicamente!- disse con tono sbalordito, sentendo distintamente, ogni volta che cambiava colore, farsi più forte al livello magico, poi più veloce, più intelligente, più concentrata, più capace con intrugli, decotti e pozioni e infine più resistente. Quando infine tornò del suo colore naturale, tutte le sue abilità in campo magico vennero aumentate, anche se la potenza, lo sentiva, era nettamente inferiore -E'... wow! Sì, non riesco a trovare nessun'altra parola per descriverlo se non: W-O-W!
Disse sorridendo allegra e scandendo per bene quella parola, dimostrando un'affinità caratteriale molto simile a quella della stellina appena uscita dall'uovo.
Potevano almeno fornirci di un manuale d'istruzioni! Non abbiamo il tempo di sperimentare prima del nostro rientro all'A.G.E.R., e non possiamo rischiare che qualcuno li veda!
Quindi non hai intenzione di dirlo a Desmond?- chiese, a meno che la Parker non intendesse nasconderli agli occhi di scienziati dell'A.G.E.R. pronti a tutto pur di poter studiare quelle creature. Con un groppo alla gola Cece pensò che Haytham potesse essere, forse, fra questi. -Dovremmo provare a cammuffarli con la magia, ma non sono sicura che starebbero buoni e tranquilli nel vederci puntare contro di loro una bacchetta...- disse saggiamente, allungando la mano verso la stella e provando a vedere in che modo si sarebbe comportata.
Le due ragazze temevano di aver commesso un grosso errore nell'aver fatto schiudere le uova. In effetti, a giudicare da come adesso stavano gestendo le emozioni, era ovvio entrare un po' nel panico. Nessuna delle due creature pareva aver voglia di comunicare ed in più quello era il loro ultimo giorno lì, prima di tornare all'A.G.E.R. La paura di non sapere come portarsi dietro le due scoperte o che quest'ultime gli fossero state portate via per studi era altissima. Se non altro, almeno, non erano ostili nei loro confronti, poteva reputarsi già un buon traguardo. Quando Cecilia tentò di avvicinare la mano alla "Stella", essa non fece nulla per bloccarla, lasciandola fare. Al tatto era dura e liscia, come legno finemente levigato, tiepida e verso le punte un po' più ruvida.
... come posso fare con te?
Non avete un modo per comunicare con noi?
La "Medusa", senza esitazione, fluttuò fino alla testa di Alexis, dove vi si appoggiò. In quello stesso istante, la ragazza poté percepire la "bocca" sottostante della creatura aderire al cranio, ma senza farle del male. Successivamente, nella mente della Parker si crearono dei pensieri e delle parole che non provenivano affatto da lei, bensì dall'ospite. Evidentemente era in grado di comunicare con quel mezzo un po' alternativo e strano, però incredibilmente diretto e pratico. Di contro, per ora, la "Stella" non sembrava avere comportamenti particolari, rimaneva semplicemente fissa.
Questo è il mio metodo per comunicare con te. Tu sei mia madre e ti seguirò ovunque vorrai. Nel mio sistema nervoso e cognitivo sono registrati tutti i dati relativi alle seguenti materie: Algebra, Fisica, Chimica, Geometria. Il mio livello di apprendimento attuale si aggira intorno all'80%. Non posseggo un nominativo, il tuo è Alexis Parker... Età biologica 17 anni. Età psico-genetica 21 anni. Quoziente Intellettivo 148,8.
Le parole che si formavano nella mente della ragazza erano simili a quelle di un robot babbano. Scandite a medio ritmo, precise, senza inflessioni di alcun genere e neutre, prive di qualsiasi comparto emozionale. Nel frattempo, la "Stella" si andava avvicinando alla piccola finestra del bagno, osservando in lontananza il cielo notturno, ricco di stelle. Qualora Cecilia l'avesse seguita, si sarebbe accorta di un particolare alquanto bizzarro e difficile da credere... ... Le stelle stavano lentamente muovendosi, formando delle scritte luminose nel firmamento spaziale.
Io posso parlarti solo così, mamma! E' una illusione però, non posso muovere davvero lo stelle. Però loro mi aiutano a comunicare, soltanto la notte, quando il cielo è limpido! Come ti chiami? Io posso renderti più forte quando uso la mia energia, ma tu devi ricaricarmi di tanto in tanto. Esattamente come le mie cinque punte, puoi impostarmi l'insegnamento di cinque incantesimi della Trama!
E adesso, come si sarebbero comportate le due provette scienziate in erba? ... Anzi, pardon, in acqua!