Dipartimento Giochi e Sport Magici: Quartier Generale della Lega Britannico-Irlandese del Quidditch, Club Ufficiale di Gobbiglie, Ufficio Brevetti Ridicoli
... Per questo è necessario un buon controllo del baricentro. Altrimenti non riuscirete mai a cadere nella maniera giusta e limitare i danni. Non sottovalutate mai l'aiuto che vi può fornire una corretta postura, chiaro? Bene, direi che per oggi è tutto, anche perché è Domenica, non voglio essere troppo cattivo. Trascorrete una buona giornata e vi auguro un sereno inizio della settimana.
Dopo aver salutato l'ennesimo gruppo di volontari Auror, Phoenix Amarillo decise che forse l'idea migliore fosse concedersi qualche istante per approfittare della struttura interna del Ministero. Ultimamente il lavoro all'ambulatorio veterinario gli impediva di dedicarsi al proprio benessere e allenamento fisico, questo perché ormai la struttura stava diventando sempre più famosa e conosciuta, rinomata non solo in Inghilterra ma anche in Francia e in Andorra, per via del fatto che la dottoressa Dyther altri non era che la veterinaria ufficiale del Principe Montesquieu. Era contento di come andavano gli affari, d'altronde gli era anche aumentato lo stipendio, ma questo non limitava comunque la sua preoccupazione nei confronti della propria forma fisica, mantenuta sempre impeccabile anche per compensare di poco i propri complessi a proposito dell'altezza. Margaret avrebbe potuto ripeterglielo anche ottomila volte che lui stava benissimo anche sotto al metro e ottanta, ma i complessi si chiamavano così proprio perché tali rimanevano.
Chissà se i miei tricipiti rispondono ancora bene come un tempo, proviamo...
Posizionatosi davanti uno dei tanti macchinari a disposizione, con la palestra completamente vuota, Phoenix iniziò allora un esercizio di riscaldamento per le braccia, focalizzandosi sulle riprese, sul respiro e sul movimento fluido e non scattoso, volevo evitare di ritrovarsi bloccato o indolenzito. Indossava una normalissima tuta estiva da allenamento, sui toni del blu e azzurro. Uno dei vari sovrintendenti militari, al primo piano, gli aveva parlato della futura organizzazione di una squadra speciale volontaria non di Auror bensì dei Sicari, e gli aveva chiesto se fosse interessato all'adesione. Purtroppo però, per lui non era così semplice prendere decisioni simili, specie con i turni in laboratorio sempre più serrati. Anche in quell'ambito si prevedevano delle nuove assunzioni, ma non era nessuno per mettere fretta alla proprietaria, quindi semplicemente aveva risposto che una volta creata quella nuova divisione di combattimento, ci avrebbe pensato. Proprio mentre stava finendo la terza serie di ripetizioni, la porta della palestra si aprì e di preciso entrò un ragazzo giovane dall'aria curiosa e spaesata.
[ Domenica 03/05/2110 – Palestra del Ministero – ore 09:45]
Buon giorno, avrei bisogno di alcune informazioni sul corso di autodifesa.
Settimo Livello. Lì troverà la palestra e qualcuno che le può essere d’aiuto.
Grazie mille.
Educato, posato, un’espressione seria in viso così diversa da quella eccitata, divertita e curiosa che gli aveva avuto stampato in faccia la prima volta che aveva messo piede al Ministero. Era accaduto neanche un anno prima eppure per Jorge sembrava essere passata un’eternità.
Mani infilate nelle tasche dei jeans babbani, marsupio legato in vita con dentro alcuni effetti personali come il portafoglio e i documenti personali, bacchetta in una fondina assicurata all’avambraccio destro, coperto dalla manica della camicia – il posto più comodo e sicuro che aveva trovato per tenerla con sé mentre viaggiava nella Londra babbana senza correre il rischio di perderla - passo sicuro e sguardo fisso davanti a sé, concentrato sull’ascensore dall’altro lato dell’Atrio. Aveva scoperto in quei mesi passati a Hogwarts in solitudine che il modo migliore per non farsi travolgere dai ricordi – dolorosi in quanto bellissimi e persi per sempre – era evitare di far spaziare lo sguardo e con esso la mente, rimanere concentrati sempre su qualche particolare innocuo, considerarlo la propria meta, ed escludere tutto il contorno. All’inizio era stata dura, durissima, perché anche le singole pietre che componevano ogni dannata parate della scuola sembrava riportargli alla mente un qualche aneddoto o un semplice flash di lui e Cappie insieme, ma alla fine vi aveva fatto il callo e quando non riusciva ad arginare i ricordi si lasciava semplicemente invadere da essi, senza combattere, considerando senso di perdita e solitudine che li accompagnava come un monito per il futuro. Ciò a cui non sarebbe mai riuscito ad abituarsi, invece, era l’assenza della Tassetta nella sua vita, il senso di smarrimento e la piccola stilettata al cuore che avvertiva ogni volta che, sovrappensiero, apriva la bocca e si voltava per condividere qualcosa con la persona al suo fianco trovandolo immancabilmente vuoto. Si era chiesto molte perché non provasse lo stesso tipo di dolore per l’assenza di Victoria, sentendosi anche doppiamente in colpa nei confronti della Draghessa come se soffrendo di meno per la loro rottura le stesse facendo un ulteriore torto ma l’unica conclusione a cui era giunto era che i suoi sentimenti verso la bionda, per quanto sinceri e reali, non erano ancora abbastanza sviluppati e solidi, un piccolo bozzolo in confronto alla stupenda farfalla che era la sua amicizia con Caroline Priscilla. Questo però non gli impediva di provare una forte stretta al cuore quando si trovava a passare di fronte alla Stanza delle Necessità o alla Guferia o in tutti quei posti che, in un modo o in un altro, erano stati speciali per loro, come coppia.
Ancora qualche mese e sarà tutto più semplice…
Si disse, salendo sull’ascensore e abbassando la testa d’istinto per evitare uno svolazzante promemoria che sembrava diretto contro di lui. In realtà non sarebbe stato semplice ma solo meno patetico. Non avrebbe avuto più la possibilità di osservare le loro vite da lontano, pedinandole come uno stalker babbano, sedendosi in Sala Grande o a lezione in modo da poter vedere cosa facevano, se, quanto e cosa mangiavano – e se per Victoria quello non poteva più essere un metro per valutare il suo umore vista la fusione con la Trama di Corinne, con Cappie invece gli permetteva di farsi un quadro generale della situazione. Si era ritrovato persino a comprare quelle riviste di gossip femminile per cercare di capire come andasse la sua storia con Axell! Per quello si sentiva patetico, ma non poteva farne a meno. Rispettava il loro desiderio di tenerlo il più lontano possibile e lo condivideva – come aveva detto alla Bennet le ragazze sarebbero state più al sicuro lontano da lui – ma nonostante tutto non riusciva ad accettare l’idea di essere completamente tagliato fuori dalla loro vita, soprattutto da quella di Cappie.
In un altro tempo saremmo venuti qui insieme!
Un’illusione la sua, ma forse neanche troppo campata in aria perché probabilmente seguire un corso di autodifesa presso il Ministero avrebbe suscitato anche l’interesse della Tassetta. Per Jorge, dopo lo scontro con Donald e l’ennesima dimostrazione di quanto il combattimento con la bacchetta non fosse nelle sue corde, migliorare nel duello magico era diventato un chiodo fisso così quando aveva sentito due clienti del negozio di tatuaggi parlare di quel corso, non ci aveva pensato due volte a chiedere l’autorizzazione alla Vireau di potervi prendere parte.
Meglio non pensare a quell’incontro…
Si disse mentre, entrando nella palestra, il primo sorriso della giornata, se non della settimana, affiorava sul suo volto. Era sempre stato uno sportivo e quello ai suoi occhi appariva proprio come un piccolo paradiso in terra. Iniziò quindi a gironzolare tra un macchinario e l’altro, affascinato dal luogo, mentre con lo sguardo cercava qualcuno a cui chiedere informazioni, credendo, erroneamente, che lì come nelle palestre babbane gli istruttori avessero una sorta di uniforme con il logo del Ministero. Non riuscendo a vedere nulla del genere alla fine si decise ad avvicinarsi a un ragazzo che si stava allenando e, posizionatosi vicino a lui, attese che concludesse la serie prima di disturbarlo.
Nove... Dieci... Undici... E dodici! Uff... Uhm?
Ehmmm… Ciao
Mormorò incerto. Fatta esclusione per i clienti del negozio, quella era la prima volta da mesi che rivolgeva la parola a qualcuno che non fosse a conoscenza delle sue malefatte – per chiunque a Hogwarts era palese che dovesse aver combinato qualcosa di grosso per non essere riuscito a sostenere i M.A.G.O. e aver perso il sostegno della Prefetta dei Tassi – e la sensazione che provava era di gioia e sollievo. Finalmente qualcuno con cui parlare, anche solo per avere delle informazioni, senza il timore di leggere nei suoi occhi, delusione, rabbia, disgusto, diffidenza o malsana curiosità.
... Ciao! Posso aiutarti?
Spero proprio di si – affermò quindi con molta più sicurezza e con un tono amichevole – Ho sentito dire che il Ministero organizza dei corsi di autodifesa e.. bhè sono qui per quello. Sono sempre stato poco portato per duelli e affini e credo sia giunto il momento per porre rimedio a queste mie lacune… Tu sai a chi posso chiedere per avere delle informazioni?
Ho sentito dire che il Ministero organizza dei corsi di autodifesa e... Beh, sono qui per quello.
D'accordo... Hai sentito bene!
Sono sempre stato poco portato per duelli e affini e credo sia giunto il momento per porre rimedio a queste mie lacune… Tu sai a chi posso chiedere per avere delle informazioni?
Phoenix a quel punto gli tese la mano destra, così che potessero stringere velocemente conoscenza.
Al sottoscritto: Phoenix Amarillo, Preparatore Atletico degli Auror e Responsabile del Corso di Autodifesa.
Rivolse a Jorge un sorriso tranquillo, prima di chiedergli un momento scusa e rivolgersi in direzione della panca di legno sopra la quale era depositato il suo borsone. Di lì prese una bottiglietta di acqua e un asciugamano pulito, così da recuperare liquidi e togliere il sudore in eccesso. L'atteggiamento del ragazzo era calmo, controllato, forse leggermente chiuso ma allo stesso tempo amichevole, a modo suo. Lo spagnolo era da sempre poco abituato a relazionarsi facilmente con gli altri per via dei suoi complessi e delle sue paranoie, ma ormai, anche da quando conosceva Lancelot come amico o stava assieme a Margaret, determinati comportamenti e sensazioni sapeva mantenerli sotto controllo, permettendogli di non risultare impacciato o imbarazzato, non troppo spesso almeno.
All'interno del corso si svolgono esercizi ginnici ai macchinari per rinforzare la struttura muscolare. Successivamente, viene insegnata l'autodifesa sia a livello fisico che magico. Chi vuole, può anche seguire una dieta volta a rinforzare la resistenza ai periodi di carestia o scarso cibo a disposizione, ma sono solitamente degli accorgimenti aggiuntivi richiesti dai militari, ma non sono comunque esclusi ai civili, qualora le dovesse interessare. Per il resto, durante l'ultima parte del corso, si svolgeranno veri e propri duelli tra tutti i partecipanti e verrà rilasciato un attestato. Grazie ad esso, in futuro potrete decidere se accedere al livello avanzato di autodifesa, ma ci tengo ad avvertire che sarà molto più duro ed estenuante di questo, non per nulla viene definito "avanzato"!
Mentre esponeva all'atto pratico il programma, Phoenix si preoccupò di avvicinarsi ad un armadietto con all'interno dei fascicoli, dal quale prese tutte le scartoffie necessarie al fine di completare l'iscrizione, consegnandole al portoghese. Firme da inserire, crocette da sistemare, normative da leggere e saldi da effettuare al primo piano del Ministero per considerarsi effettivamente iscritti. Leggendo attentamente, Jorge avrebbe scoperto che la durata del corso era di tre mesi, suddivisi in due weekend al mese da poter scegliere autonomamente. Sabato mattina e Domenica pomeriggio, cinque ore: 09:30 - 14:30 e 16:30 - 21:30.
Purtroppo, come puoi vedere, in quei giorni mangerai un po' più tardi, però è meglio non spezzare l'allenamento con il pasto, altrimenti ti ritroveresti l'ultima ora con lo stomaco che ti dà fastidio. In realtà, a parte questo, non ho moltissime altre informazioni specifiche da darti... Sì, va beh, naturalmente avrai bisogno di una tuta, un cambio, necessario per la doccia e acqua in abbondanza. Il Ministero mette a disposizione gli spogliatoi ma senza armadietti, quindi qualora ne volessi uno dovrai pagarne l'affitto, anche se te lo sconsiglio vivamente. Non sono mai avvenuti furti di alcun genere, per lo meno da quando lavoro io, circa un anno e mezzo abbondante.
Anche perché, essendo un luogo dove prevalentemente si allenavano Auror, era abbastanza triste scoprire che quest'ultimi si dedicavano al furto. D'altronde, si poteva tranquillamente ovviare alla preoccupazione con un lucchetto magico da applicare alla borsa, ma quelle erano decisioni che spettavano a Jorge, nelle quali Phoenix non aveva bisogno di entrare nel merito.
Tu hai delle domande che desideri pormi? Sono a completa disposizione, non preoccuparti...
Trovare la palestra fu semplice e in fondo lo stesso si poteva dire di un istruttore a cui chiedere informazioni sul corso di autodifesa, vista la risposta del ragazzo a cui si era avvicinato.
Al sottoscritto: Phoenix Amarillo, Preparatore Atletico degli Auror e Responsabile del Corso di Autodifesa.
Jorge Alvares, studente dell'ultimo anno di Hogwarts e tuo futuro allievo.
Rispose il Delfino stringendo senza battere ciglio la mano che gli era stata tesa. Erano lontani i tempi in cui guardava tutti con sospetto e si rifiutava di stringere la mano degli sconosciuti proprio perché tali. Abbandonare una tale -riprovevole in una società civile- abitudine non era stato né semplice né veloce ma in sette anni la vicinanza di Cappie di miracoli ne aveva compiuti tanti.
Non abbastanza a quanto pare.
Pensò amareggiato, chiedendosi non per la prima volta cosa ne sarebbe stata della loro amicizia se quel lato oscuro del suo carattere fosse emerso fin da subito.
Probabilmente non avrei tanti bellissimi ricordi da rimpiangere!
Perché difficilmente una ragazza buona e generosa come la O'Neil si sarebbe avvicinato tanto a una persona fondamentalmente amorale come, alla luce di quello che era accaduto, aveva scoperto di essere. Doveva ancora comprendere cosa fare in merito, se cercare di soffocare quel lato del suo carattere fino a farlo scomparire o semplicemente conviverci con la consapevolezza che le tentazioni, soprattutto se di natura alchemica, avevano una pessima influenza sul suo comportamento. Prendere una decisione del genere stando a Hogwarts, dove tutto gli ricordava ciò che aveva perso per quel suo modo di essere, però si era dimostrato essere pressoché impossibile. Si sentiva sbagliato, fuori posto, quasi costretto verso una direzione dall'illusione di poter in qualche modo riavere indietro qualche frammento della sua vecchia vita. Il tempo trascorso in quasi completa solitudine però lo stava spingendo a desiderare di costruirsene una nuova di vita e la palestra del Ministero poteva essere un buon posto dove conoscere nuove persone e l'atteggiamento amichevole di Phoenix lo faceva ben sperare in tal senso.
Come si articola il corso?
Chiese quindi non appena l'istruttore tornò da lui.
All'interno del corso si svolgono esercizi ginnici ai macchinari per rinforzare la struttura muscolare.Successivamente, viene insegnata l'autodifesa sia a livello fisico che magico. Chi vuole, può anche seguire una dieta volta a rinforzare la resistenza ai periodi di carestia o scarso cibo a disposizione, ma sono solitamente degli accorgimenti aggiuntivi richiesti dai militari, ma non sono comunque esclusi ai civili, qualora le dovesse interessare.
In realtà se fosse possibile sarei più interessato a una dieta mirata che mi permetta di perdere quei due o tre chili ostinati e di aumentare di poco la massa muscolare. Quel tanto che bastava per farlo sentire più sicuro di sé.
Aveva già sperimentato in passato i benefici di una alimentazione controllata associata a costanti esercizi fisici e ripetere l'esperienza non gli dispiaceva per nulla.
Per il resto, durante l'ultima parte del corso, si svolgeranno veri e propri duelli tra tutti i partecipanti - deglutì lievemente preoccupato al pensiero di doversi scontrare con qualcuno a suon di incantesimi ma in fondo era lì per quello, per imparare a duellare e non avrebbe potuto farlo se si fosse limitato solo a eseguire dei semplici esercizi.- e verrà rilasciato un attestato. Grazie ad esso, in futuro potrete decidere se accedere al livello avanzato di autodifesa, ma ci tengo ad avvertire che sarà molto più duro ed estenuante di questo, non per nulla viene definito "avanzato"!
Già non sono sicuro di riuscire ad arrivare tutto intero alla fine di questo... - commentò sarcastico, dimostrando di avere una buona dose di autoironia - però é una opportunità da non sottovalutare e un ottimo incentivo a dare il massimo durante il corso.
Non che a lui ne servissero, la resa patetica dei suoi incantesimi durante lo scontro con Donald e il costo del costo erano più che sufficiente, ma di certo non guastava. Prese il plico di fogli che lo spagnolo gli porse e iniziò a sfogliarlo, venendo così a conoscenza dell'iter burocratico che avrebbe dovuto compiere per potersi iscrivere al corso.
Due weekend al mese a mia discrezione, sabato mattina e domenica pomeriggio, é perfetto.
Altroché se lo era. Aveva già avuto il permesso dalla Vireau di assentarsi da scuola tutti i weekend e potendo scegliere liberamente quando seguire il corso non avrebbe dovuto chiedere a Duncan di modificare i suoi turni di lavoro.
Purtroppo, come puoi vedere, in quei giorni mangerai un po' più tardi, però è meglio non spezzare l'allenamento con il pasto, altrimenti ti ritroveresti l'ultima ora con lo stomaco che ti dà fastidio.
Se a te non da fastidio lavorare con un indiscreto borbottio di sottofondo ...
Una piccola battuta pronunciata con tono divertito. Vista la sua propensione al cibo i primi giorni sarebbe stato difficile tenere a bada i morsi della fame ma sul lungo periodo non avrebbe rappresentato chissà quale problema. Si sarebbe semplicemente abituato.
C'é altro che puoi dirmi?
In realtà, a parte questo, non ho moltissime altre informazioni specifiche da darti... Sì, va beh, naturalmente avrai bisogno di una tuta, un cambio, necessario per la doccia e acqua in abbondanza. Il Ministero mette a disposizione gli spogliatoi ma senza armadietti, quindi qualora ne volessi uno dovrai pagarne l'affitto, anche se te lo sconsiglio vivamente. Non sono mai avvenuti furti di alcun genere, per lo meno da quando lavoro io, circa un anno e mezzo abbondante.
Il mio motto è risparmiare il più possibile quindi se me lo sconsigli preferisco arrangiarmi con un lucchetto magico al borsone.
O forse neanche quello. I suoi averi non erano così particolari o ricercati da attirare l'interesse di un ladro.
Tu hai delle domande che desideri pormi?Sono a completa disposizione, non preoccuparti...
Bé si ci sarebbero un paio di cose che volevo chiederti. É possibile iscriversi e quindi iniziare ad allenarsi in qualsiasi momento oppure ci sono delle date precise?
Lui avrebbe voluto iniziare subito, ma si sarebbe potuto inserire in un gruppo già formato? E poi c'era il problema del tempo. Il corso durava tre mesi e loro erano già a Maggio. Avrebbe dovuto interrompere per la vacanze estive? Oppure...
Il corso si svolge anche durante i mesi estivi? É possibile accedere alla palestra -e quindi usufruire delle attrezzature - anche al di fuori del corso, autonomamente?
Tu hai delle domande che desideri pormi?Sono a completa disposizione, non preoccuparti...
Bé si ci sarebbero un paio di cose che volevo chiederti.
Vai, schianta pure!
É possibile iscriversi e quindi iniziare ad allenarsi in qualsiasi momento oppure ci sono delle date precise?
Dal momento in cui ti iscrivi, puoi iniziare immediatamente, esattamente come una normale palestra. Ci sarà uno stop delle attività nella seconda metà di Agosto, ma a parte quel periodo, siamo sempre qui a tua disposizione!
É possibile accedere alla palestra anche al di fuori del corso, autonomamente?
Per avere accesso completamente libero dovrai pagare un supplemento di cento Galeoni all'iscrizione. Questo però ti permetterà di entrare anche durante il periodo di vacanza, tanto ci sarà sempre qualcuno qui in segreteria. Verranno escluse solo le attrezzature più complesse e di stampo magico, mentre tutte le altre saranno a tua disposizione. Se lo desideri, inoltre, potrei lasciarti una scheda di lavoro con degli esercizi prestabiliti da seguire mentre non ci vediamo, che ne pensi?
Phoenix era sempre molto ben disposto verso coloro che volevano darsi da fare e fortificarsi, anche perché, per lui, quello era stato l'unico elemento di aiuto nella corsa contro la sua pessima autostima. Non credeva sicuramente che Jorge avesse lo stesso problema, doveva ancora crescere, ma naturalmente non potendo conoscere la sua vita metteva in conto tutto, anche un eventuale status di tristezza interiore o dispiacere per qualcosa. L'attività fisica da sempre aiutava a buttar fuori tossine e nervosismi. In tanti praticavano gli sport per non farsi distruggere dalle difficoltà quotidiane. L'Amarillo era proprio uno di questi e se anche per Alvares fosse valso lo stesso, allora Phoenix avrebbe fatto di tutto per aiutarlo nel cambiare un poco la situazione.
Se posso fare una valutazione approssimativa, comunque, direi che il tuo problema attualmente sono braccia e gambe. I pettorali, come anche le spalle, mi sembrano ben sviluppati, ma hai le cosce secche e i tricipiti piccoli, che stonano un bel po'. Vieni, ti mostro intanto le strutture che avrai a disposizione...
Nei successivi dieci minuti, Phoenix si preoccupò di far vedere a Jorge tutte quante le attrezzature presenti nella palestra, spiegandogli attentamente l'importanza e l'uso di ognuna, così da non dover perdere tempo alla prima lezione. Successivamente, gli illustrò anche i motivi per i quali fosse necessario rinforzare le gambe e le braccia, suggerendo una iniziale dieta da seguire giusto tre volte alla settimana, considerando che non aveva nemmeno ancora iniziato. Non era sicuro che il portoghese si iscrivesse, alla fine della chiacchierata, ma questo era poco importante, perché per lui la questione fondamentale era presentare al ragazzo una atmosfera serena e soprattutto amichevole, non certo competitiva o menefreghista.
Per ora penso sia meglio fermarsi. Qualora decidessi di aderire alle nostre attività, allora ci rivedremo presto, altrimenti è stato ugualmente un piacere! Stammi bene e ricorda: uno yogurt a metà mattina ed uno a metà pomeriggio, l'importante è siano magri...
Strinse la mano allo studente di Hogwarts, sorridendogli leggermente, con cortesia, per poi infine congedarlo, si sperava con meno dubbi rispetto a quando era entrato nella palestra spaesato e perplesso. Il tempo stringeva e doveva ancora terminare qualche esercizio prima di potersi ritenere completamente soddisfatto. La stessa sera avrebbe incontrato Margaret, Lancelot e Regina per organizzare le vacanze estive da trascorrere insieme proprio durante le famose due settimane di vacanze nella seconda parte di Agosto. Onestamente, Amarillo non vedeva l'ora, necessitava di un po' di riposo e relax, magari al mare. Beh, c'era ancora un po' di tempo da attendere, meglio pensarci al momento giusto, altrimenti via alla depressione!
FINE
Spoiler:
Chiedo profondamente scusa a Jorge per il ritardo tremendo ed anche per il pessimo post. Ho dovuto scrivere dal telefono di un'altra persona in pochissimi minuti. Spero potrà perdonarmi. Colgo l'occasione per informare Asher che entrò fine mese eseguirò l'azione in ospedale. Urgenze familiari mi stanno tenendo lontano da PW forzatamente. Intanto Buone Vacanze a TUTTI.
[ Sabato - Inizio Agosto 2110 - Palestra del Ministero]
Quando aveva scoperto che il corso di autodifesa del Ministero si svolgeva due week end al mese a sua scelta per tre mesi Jorge aveva sperato di potersi iscrivere il prima possibile, nauseato dal pensiero di passare i week end liberi dal lavoro a Hogwarts o in giro per Hogsmeade da solo come un cane morto. La Trama - sotto le spoglie di compiti iper complessi e verifiche il lunedì mattina - invece gli aveva, per l'ennesima volta, voltato le spalle così da costringerlo ad aspettare fino al mese di Luglio. Non che la cosa gli avesse dato particolarmente fastidio. Tra il lavoro al Tribal Studio e il Corso Intermedio di disegno quattro volte a settimana non sarebbe in ogni caso potuto tornare a Lisbona e anzi, l'aggiunta di quell'impegno in più, non aveva fatto altro che ridurre maggiormente il tempo libero a sua disposizione e quindi la possibilità di cadere in un vortice di malinconia, rimpianti e cattivi pensieri. Era stato facile, infatti, ingannare se stesso - dopotutto l'aveva fatto inconsapevolmente per tutta la sua breve vita su aspetti più complessi del suo carattere - sui motivi che lo avevano spinto a iscriversi al corso. Un semplice desiderio di migliorare la propria forma fisica e la propria capacità di duellante, non la necessità di scacciare con un qualche atto concreto gli incubi che affollavano molte delle sue notti sul Lich e sui loro corpi privi di vita sul pavimento di quel maledetto Ottavo Piano. Nel frattempo non era stato propriamente con le mani in mano, integrando la sua alimentazione con la dieta iniziale di tre giorni a settimana che gli aveva dato Phoenix ed eseguendo la sera, prima di ritirarsi nel suo Dormitorio, alcuni esercizi a corpo libero mirati a rafforzare le gambe e le braccia. Le parole che l'Amarillo gli aveva rivolto quel pomeriggio di Maggio infatti erano rimaste impresse a fuoco nella sua mente.
Se posso fare una valutazione approssimativa, comunque, direi che il tuo problema attualmente sono braccia e gambe. I pettorali, come anche le spalle, mi sembrano ben sviluppati, ma hai le cosce secche e i tricipiti piccoli, che stonano un bel po'...
Per non apportare alla propria muscolatura più danni che vantaggi, aveva anche fatto una piccola ricerca in Biblioteca sui tricipiti per comprendere com'erano fatti e come funzionavano. Era stata una giornata fruttuosa ma anche malinconica perchè ogni pagina che sfogliava gli ricordava come, in altre occasioni, si sarebbe fiondato da Vergil per avere dritte e delucidazioni. Peccato che la vergogna e il senso di colpa gli impedivano di rivolgersi a lui per qualsiasi cosa esulasse il suo compito di Professore di Volo! Era giunto quindi alla prima lezione convinto di sapere tutto e invece aveva fatto - interiormente visto che aveva avuto la decenza di stare zitto - la figura del fesso.
Come potevo immaginare che a seconda dell'angolazione assunta dalle braccia cambia la stimolazione sul tricipite e che quindi per due mesi non ho fatto altro che far lavorare solo un capo del muscolo su tre?
Aveva sbuffato e da allora, un po' per compensare agli errori che credeva di aver commesso durante gli allenamenti solitari a Hogwarts un po' perchè erano effettivamente il suo "tallone d'Achille", il portoghese prestava particolarmente attenzione all'allenamento dei tricipiti.
Panca, a noi due...
Borbottò con un'aria stanca, asciugandosi le mani su un lembo della canottiera che indossava, l'asciugamano posata in un angolo insieme a una bottiglia di Gatorade babbano a contrastare i crampi che, come aveva dolorosamente avuto modo di scoprire, erano soliti comparire nei momenti meno opportuni.
Il resto del suo abbigliamento era composto da comode scarpe da ginnastica e un paio di pantaloncini blu larghi a mezza coscia privi di tasche, in quanto la bacchetta era in un fodero apposito assicurata al polpaccio. Per quanto non si fossero mai verificati furti negli spogliatoi - si trovavano pur sempre all'interno del Ministero della Magia inglese - e fosse soddisfatto del lucchetto magico con cui aveva chiuso il suo borsone, Jorge non se l'era sentita di lasciare il suo catalizzatore incustodito lontano da lui. Probabilmente gli otto anni passati a Hogwarts lo avevano reso un tantino paranoico. Giunto in prossimità della Bench Press, posizionò il bilanciere sulla rastrelliera di supporto e regolò la sdraiata, inclinandola di circa 15 gradi.
Odiava svolgere quel tipo di esercizi perchè lo stare "appeso" a testa semi all'ingiù gli dava la sensazione che tutti gli organi interni scivolassero verso la sua gola, otturandola, e per una manciata di secondi veniva assalito dal terrore di star soffocando. Cosa che, a ben vedere, aveva quasi successo la prima volta che l'aveva utilizzata, nella ripresa del pomeriggio, quando aveva dovuto lottare contro il suo pranzo che, testardamente, voleva rivedere la luce. L'unico motivo per cui si sottoponeva a quella tortura era che l'uso della panca declinata permetteva un maggior coinvolgimento dei muscoli tricipiti nel corso dell'esercizio.
Forza e coraggio!
Bloccò i piedi negli appositi fermi e, una volta sdraiatosi, sganciò il bilanciere dal sostegno, appoggiandolo sulla parte superiore dell'addome.
Gomiti flessi e vicini al corpo, pollici e polsi dritti allineati alle spalle... Uno, due, tre.... Humpff
Una spinta secca verso l'alto in modo da far tracciare al bilanciere una linea retta immaginaria nell'aria, la schiena aderente alla panca come le spalle - anche se la tentazione di sollevarle un pochino verso la fine del movimento era tanta - i gomiti completamente stesi. Rimase in quella posizione per uno o due secondi, giusto il tempo per controllare di aver assunto la posizione corretta, prima di riportare giù il bilanciere a sfiorare lo sterno e poi di nuovo su, per un altra ripetizione. Tre serie dopo, con il fiato corto e il viso arrossato per lo sforzo, Jorge abbandonò la panca declinata e, ruotando le braccia per sgranchirle un po', si avvicinò all'angolo dove aveva lasciato la bottiglietta d'acqua. Due sorsi abbondanti ed eccolo pronto a spuntare il successivo esercizio dalla sua scheda tecnica, sempre mirato a potenziare i tricipiti: un push down con presa neutra.
Sostituita la sbarra a V con una corda e regolati i pesi, Jorge fece un passo indietro rispetto al cavo e si sistemò di fronte a esso con il busto piegato in avanti e le gambe leggermente flesse. Impugnò la corda con entrambe le mani, i palmi rivolti l'uno verso l'altro, e, stando attento a mantenere i gomiti fermi sui fianchi, spinse in basso la corda fino a farle toccare le gambe.
Ora viene il difficile
Un pensiero sfuggente a cui non prestò alcuna attenzione, troppo concentrato a riportare la corda alla posizione iniziale con un movimento fluido e controllato, nè troppo veloce nè troppo lento. Guardava fisso davanti a sè, uno sguardo duro come i lineamenti del viso, le labbra contratte e il respiro il più regolare possibile. A prima vista poteva sembrare incazzato con il mondo, preda di chissà quali pensieri negativi. In realtà la sua mente era una babbana tabula rasa. All'inizio aveva fatto l'errore di permettere alla sua mente di vagare, mentre faceva gli esercizi, convinto di poter fare due cose contemporaneamente ma si era dovuto subito ricredere. Se non si concentrava sul movimento, sulla postura, sull'esercizio in sè finiva per "perdere il ritmo" , un modo gentile per indicare strappi muscolari e similari.
Altro sorso d'acqua altro esercizio - un adattamento un po forzato del motto babbano "altro giro altra corsa" - Piano piano... Piccoli sorsi!
Si ammonì il portoghese, ignorando la bocca secca e la gola un po arsa. Nei quindici secondi di ripresa tra una ripetizione e l'altra Jorge non beveva mai -non ne aveva il tempo, non voleva deconcentrarsi, temeva di sentirsi male - così giungeva alla fine dell'esercizio assetato, più una condizione mentale che fisica che lo aveva spinto a tenere a portata di mano più di una bottiglietta.
Ora passiamo al comparto gambe!
Si avvicinò quindi a una leg press orizzontale, regolò i pesi e prese posto sulla seduta, la schiena ben aderente allo schienale, le gambe completando distese e parallele al terreno e i piedi sulla pedana. Si agitò un pochino, come se fosse preda di un prurito fastidioso, fino a quando non fu soddisfatto della posizione dei piedi rispetto alla larghezza delle spalle. Sbloccò il fermo che teneva la pedana sollevata e, controllandone il movimento di discesa, piegò lentamente le gambe fino a sfiorare il busto con i quadricipiti. Mani posizionate ai lati, sugli appositi sostegni e via, la pedana venne spinta fino alla posizione iniziale, o quasi visto che non distese completamente le ginocchia, per poi essere riportata lentamente giù. Man mano che andava avanti con le ripetizioni avvertiva sempre più distintamente i muscoli delle cosce contrarsi e il respiro farsi più affannoso e a tratti irregolare tanto che dovette richiamarsi all'ordine.
Respiri lunghi, gambe piegate dentro l'aria, gambe distese fuori l'aria.
Terminate le ripetizioni, Jorge rimase qualche minuto seduto sulla macchina pensieroso, la pedana bloccata e le gambe stese, la bottiglietta che si era portato dietro appoggiata sullo sterno. Aveva ancora alcuni esercizi a corpo libero da fare, una corsetta, dello stretching e poi? Non voleva tornare alla stanza in affitto che aveva preso alla Testa di Porco. A essere sinceri non voleva passare la serata da solo nella Londra Magica con il rischio, reale o presunto, di posare lo sguardo su qualcosa che avrebbe portato a galla spiacevoli ricordi. L'unica cosa che gli restava da fare era recuperare Gorca e andare all'Underground a ubriacarsi e, perché no, a tentare di rimorchiare qualcuna.
[ Domenica 18:30 - Metà Ottobre 2110 - Palestra del Ministero]
Due mesi, ancora due mesi e, a Merlino piacendo, prenderò finalmente i M.A.G.O. e mi lascerò Hogwarts alle spalle definitivamente.
Tornare a scuola dopo le stupende, rumorose, divertenti, vacanze russe passate con Marissa era stato uno shock da cui il portoghese ancora non si era ripreso e che gli faceva guardare al futuro più con aspettativa che apprensione. La bella docente di disegno infatti gli aveva rammentato i vantaggi di frequentare posti nuovi - primo tra tutti l'essere un Signor Nessuno circondato da altri Signor Nessuno - e mostrato quanto potesse essere facile conoscere persone nuove con cui passare del tempo in maniera piacevole. Certo si sarebbe tratto per lo più di amicizie superficiali - qualcuno con cui studiare, chiacchierare, bere una birra - e in fondo era quello che Jorge voleva, il dolore per aver deluso la sua "amica di sangue" ancora troppo vivido per permettergli anche solo di pensare di stringere un rapporto di amicizia un po' più approfondito. Confrontato alla solitudine autoimposta in cui viveva a Hogwarts poi qualsiasi alternativa, anche seguire i corsi di specializzazione al Ministero, appariva molto allettante.
Fortuna che questo mese ho ancora occupati tutti i week end!
Esclamò, posando la bottiglietta d'acqua a terra e dando una lenta e calcolata occhiata in giro per la palestra alla ricerca di uno dei macchinari che Phoenix gli aveva segnato nella scheda libero e trovandoli tutti immancabilmente occupati. Alla fine si era deciso a sborsare cento galeoni in più per poter aver libero accesso alla palestra anche negli orari al di fuori del corso, nello specifico nelle due ore libere che di solito aveva tra la fine del turno di lavoro al negozio di tatuaggi e l'ora di cena a Hogwarts.
Ufff... che disdetta... - sbuffò preparandosi a una lunga e noiosa attesa fatta di affondi e addominali, quando qualcosa attirò la sua attenzione - Per la Trama... ma quello ... è davvero considerabile un... esercizio?
A giudicare dai muscoli tesi, dall'espressione seria e concentrata e dai rivoli di sudore che scorrevano lungo le tempie del ragazzo, la risposta non poteva che essere positiva anche se Jorge stentava a crederci. Cosa mai ci poteva essere di così difficile nel saltare da un quadrato all'altro con ostacoli così bassi? Quella musica strana che sentiva in sottofondo a cosa serviva? Era davvero possibile esercitare qualche muscolo specifico in quel modo? E quale? Il fatto che i movimenti del probabile Auror gli ricordassero vagamente quelli delle ragazzine che giocavano al salto alla corda nei vicoli di Alfama lo rendevano ancora più scettico. Lì almeno c'era l'incognita velocità ed altezza che variavano a discrezione di chi si trovava alle due estremità della corda! Con circospezione e attento a non fare qualche gaffe di proporzioni epiche, si avvicinò al ragazzo non appena ebbe terminato il suo esercizio per chiedergli qualche delucidazione.
Questa banale scaletta...
Ehi non é educato usare la Legillimanzia così...
Pensò irritato mentre tentava di dissimulare l'imbarazzo che provava perché si, banale era stato uno degli aggettivi che gli erano venuti in mente, e neanche uno dei più denigratori.
... É uno dei migliori alleati che hai per sviluppare agilità, tempi di reazione e resistenza - Jorge si fece subito più serio e attento. Quelle qualità non abbondavano in lui e migliorarle avrebbe influenzato non poco la sua capacità di duellante - Usarla é semplice. Devi spostarti tra l'interno e l'esterno dei quadrati sulla base di uno schema preciso. Se sei curioso ti consiglio di iniziare con qualcosa di semplice, tipo avanzare di due quadrati e indietreggiare di uno.
Il portoghese sollevò un sopraciglio e arricciò il naso, un'espressione in volto che sembrava urlare "tutto qui?". Quello che chiese invece fu:
La musica a cosa serve?
Teoricamente a nulla, io la uso per darmi il ritmo e cambiare velocità.
Bene,proviamo.
Le spiegazioni del ragazzo non presero più di una manciata di minuti: usare tutto il piede come appoggio e non solo le punte, tenere le ginocchia alte, un po come nella corsa sul posto, accompagnare il movimento con le braccia e non irrigidire troppo le spalle o il collo.
Segui la musica, ti aiuterà ad approcciare all'esercizio in maniera graduale.
Annuì scettico, combattendo l'istinto di fare di testa proprio e di questo ne fu grato neanche tre minuti dopo quando nel tentativo di aumentare l'andatura inciampò -se tra i propri piedi o sulla sbarra non avrebbe saputo dirlo- rovinando a terra.
Allora é così banale come sembra?
Gli chiese il ragazzo, ridendogli apertamente in faccia mentre gli tendeva una mano per aiutarlo a rialzarsi.
No. -sibilò tra i denti, accettando l'aiuto- Ma non l'avrà vinta.
E così fu, decine di tentativi e cadute dopo, smettendo di seguire la musica -quindi cercando di mantenere una andatura costante- una volta raggiunto il proprio limite.
Mai, mai giudicare dalle apparenze!
Borbottò sorseggiando del Gatorade, la schiena appoggiata a una parete libera. Però era così dannatamente difficile quando intorno a lui le persone facevano cose all'apparenza incomprensibili.
Se avessi frequentato più palestre babbane non farei la figura dello stupido - le attrezzature magiche infatti non potevano essere usate al di fuori del corso - come mi sto apprestando a fare, di nuovo.
Dal punto in cui si era fermato a riposare, infatti, aveva una ottima visuale su qualcosa che non comprendeva.
L'esercizio in sé gli era noto -una semplice torsione del busto con elastico eseguito mantenendo la posizione dello squat - ma perché diavolo lo stava eseguendo su quella piccola piattaforma? Dal ronzio che avvertì una volta giunto in prossimità del macchinario comprese che la pedana vibrava. Una decina di domande fecero capolino nella mente del portoghese, una più irriverente o imbarazzante dell'altra che alla fine si risolse a chiedere:
Scusa ma che tipo di esercizi stai facendo?
Funzionali per l'allenamento del Core.
Del che?!?!?
Esclamò Jorge in risposta, e tanti saluti al tentativo di non apparire un pivello senza speranze. L'altro gli scoccò una occhiata calcolatrice prima di decidere che addentrarsi in una spiegazione tecnica e dettagliata sarebbe stato una inutile perdita di tempo. O forse era solo un tipo di poche parole.
Svolgere alcuni tipi di esercizi su questa pedana ti permette di rafforzare la postura, migliorare la stabilità e incrementare la forza.
Dopo quella spiegazione stringata, l'uomo fece per allontanarsi e tornare ai propri allenamenti quando qualcosa - probabilmente lo sguardo bramoso che Alvares stava posando sulla pedana - lo convinse a sprecare un altro po' dei suoi minuti preziosi dietro a quel ragazzino.
Non puoi usarla senza la supervisione di qualcuno, a meno che tu non voglia correre il rischio di restare cieco o sordo ... Se non setti bene la frequenza, la vibrazione indotta dalla schiena alla testa può arrecare gravi danni.
Tu sai come fare?
Si...
Un sospiro più che una risposta, in viso l'espressione di chi stava maledicendo il proprio essere una persona altamente responsabile. Nei minuti successivi la Nana Bianca/Santo - spiegò alla "piattola" il funzionamento della pedana e la settò in base alle informazioni che aveva ottenuto.
Sai eseguire un Bird Dog? - cenno affermativo della testa - Bene allora fallo!
Assumere la posizione - carponi con le mani posate un po' più all'esterno rispetto alle spalle - non si rivelò essere troppo difficile anche se il continuo vibrare del corpo gli rimandava immagini disgustose di un enorme e flaccido - cosa che non era - budino. Problematico invece fu mantenere la posizione - addome contratto e braccio destro e gamba sinistra stese - per dieci secondi combattendo contro la sensazione di essere sempre lì lì per perdere l'equilibrio. Al termine delle ripetizioni Jorge nutriva ancora delle perplessità sull'effettiva efficacia di quel macchinario, alimentate dal lieve mal di testa che avvertiva, causato probabilmente da un qualche errore nel mantenere la posizione del collo e della testa. Nulla in confronto alle conseguenze disastrose che il suo improvvisato istruttore gli aveva paventato all'inizio.
Ma dove diavolo è sparito? Neanche il tempo di dirgli grazie...
Un'occhiata di ricognizione veloce alla palestra ormai quasi deserta fu sufficiente per individuare l'uomo ai margini del ring riservato ai duelli, palesemente in cerca di qualcuno con cui duellare. Più veloce del pensiero - nel senso di agire senza pensare - Jorge si ritrovò accanto a lui con la propria bacchetta stretta tra le mani.
Se vuoi puoi duellare con me. - come se nessuno gli avesse rivolto la parola, l'uomo continuò a scandagliare la sala alla ricerca di un partner - Senti lo so che sono un pivello e che saresti capace di buttarmi al tappeto in meno di tre secondi - continuò il portoghese - ma a te serve un bersaglio sensiente - o almeno lo sperava - io ho estremamente bisogno di esercitarmi nei duelli e in palestra siamo rimasti praticamente solo io e te...
Una manciata di secondi di silenzio seguiti da un grugnito frustrato: probabilmente la Nana Bianca si stava chiedendo cosa avesse fatto di male nella vita per meritarsi una piaga simile. Una volta salito sul ring ondeggiò l'indice in direzione del Delfino, invitandolo a raggiungerlo, negli occhi uno sguardo per nulla rassicurante. Continuando a tenere il cervello disattivato, Jorge avanzò, gettandosi volontariamente al massacro.
6 minuti dopo
Cccche id..dea... su..icccidaaaahhhhhh...
Gemiti e mormorii di dolore si levavano dal tappeto del ring dove un Jorge a pezzi stava riverso, pancia all'aria e braccia e gambe allargate, ogni millimetro del corpo dolorante, anche in posti dove non sapeva si trovassero dei muscoli. Il volontario Auror si era rivelato essere un sadico e si era divertito a "giocare" un po' con lui - il braccio sinistro trasfigurato in gomma ne era una prova tangibile - prima di metterlo KO e lasciarlo lì da solo a leccarsi le ferite. Era stato colpito da ogni singolo incantesimo che l'altro gli aveva castato contro - e per fortuna che erano stati solo quattro, di cui il più potente lo Stupeficium che lo aveva abbattuto definitivamente - e alle ferite magiche si erano aggiunte quelle fisiche, che si era guadagnato cercando di schivare i fasci di luce con scatti laterali, salti all'indietro o scivolate in avanti che si erano tradotti in gomiti e ginocchia sbattuti dolorosamente a terra e una caviglia distorta.
Non solo ho i riflessi di una tartaruga ma sono carente anche in coordinamento e agilità...
L'altro invece non aveva avuto alcuna difficoltà a evitare i suoi, di incantesimi, tanto da aver lasciato il ring fresco come una rosa, senza neanche una gocciolina di sudore a imperlargli il viso. Eppure si era impegnato, e anche parecchio, cercando di non essere banale o prevedibile nella scelta degli incantesimi - Ostrutio Respira, Glacius, Dismundo, Ultimatum.
Forse se avessi castato un Magicae Fragore lo avrei colto di sorpresa...
Borbottò, rialzandosi a fatica e zoppicando il più velocemente possibile verso il proprio borsone prima e verso l'uscita dopo. Doveva tornare in fretta a Hogwarts se non voleva incorrere nelle ire - e in una qualche punizione - della Vireau e questo voleva dire saltare la doccia e non medicare le ferite. Si sarebbe quindi seduto al tavolo dei Delfinazzurri per cena trasandato e malconcio, rimandando a dopocena la visita in Infermeria.