Venezia

[Sandyon]

Venezia è un comune italiano di 270.772 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia e della regione Veneto.
È il primo comune della regione per popolazione e per superficie.
La città di Venezia è stata per più di un millennio capitale della Repubblica di Venezia e conosciuta a questo riguardo come "la Serenissima", la Dominante e "la Regina dell'Adriatico". Questi appellativi erano opposti a "la Superba" o "la Dominante dei Mari", riferiti alla repubblica marinara di Genova, principale concorrente e avversaria di Venezia.

[Sandyon]

VENEZIA MAGICA
14 GIUGNO 2110
ORE 10:00

Carissimi spettatori e spettatrici!
Quale luogo migliore per dare luogo ad una competizione culinaria d'alto livello se non nella patria stessa della cucina per eccellenza?!
Italia, paese incantevole, ancorato alle tradizioni e culla delle più ferree culture del cibo e della bella vita alimentare.
In questi prossimi cinque giorni intensi e pieni di vita, la bellezza di 350 aspiranti chef si darà battaglia a suon di pentole e fornelli al fine di dimostrare chi sono davvero i migliori cuochi amatoriali non professionisti del Mondo Magico Europeo!
Ma andiamo a vedere meglio nel dettaglio: come si svolgerà questa competizione?
Semplicissimo, ogni partecipante dovrà portare, in sequenza, un quantitativo di piatti pari ad un normale pasto completo in un ristorante, quindi un antipasto, un primo, un secondo, un contorno e un dessert.
Tali piatti però, non potranno essere scelti prima, bensì sarà la nostra giuria a consegnare sul momento una lista di ingredienti da poter utilizzare per stupire e rasserenare i loro palati, altrimenti dove sarebbe la sfida, giusto?
Al termine di ogni giornata, verranno eliminati 65 partecipanti, in questo modo l'ultimo giorno avrà come totale 25 finalisti.
Tra questi 25, soltanto cinque verranno nominati come Master Chef d'Europa, per una o più categorie!
Quali categorie? Ma come quali categorie? Quelle precedentemente citate, no?
Miglior Antipasto, Miglior Primo, Miglior Secondo, Miglior Contorno e Miglior Dessert.
È altresì ovvio che un singolo chef può arrivare anche ad aggiudicarsi tutti quanti i premi!
Insomma, siete pronti a vedere chi vincerà?
Tutti gli esaminatori sono già agguerriti con forchette e coltelli, non resta altro che dare il via alla gara!

Durante i giorni precedenti, più precisamente tra il primo e il tredici di Giugno, le eliminatorie avevano scremato un iniziale numero di 2000 partecipanti a circa un sesto del valore di partenza. Erano state istituite sedi di competizione nella maggiori città d'Europa e l'iscrizione poteva essere effettuata soltanto dopo aver presentato un proprio piatto forte giudicato positivo dalla giuria cittadina. In Italia, quella mattina, avevano avuto accesso soltanto i migliori in assoluto e già essersi qualificati per quelle finali poteva essere considerata una vittoria in sé per sé.
La competizione aveva come luogo di svolgimento un palazzo signorile antichissimo, ex dimora della nobiltà magica veneziana ai tempi delle Repubbliche Marinare. Ogni sfidante aveva una propria stanza singola e dotata di ogni comfort possibile e immaginabile. Niente male no?

NOTE:

I partecipanti a questo contest culinario saranno i seguenti PG:

Amy
Noah
Alistair

Ognuno di loro dovrà scrivere un'azione autoconclusiva dove raccontano il loro primo giorno e i momenti prima di cominciare la competizione.
Dovranno ovviamente giocarsi che hanno avuto la qualificazione alla finale, però specificando il piatto che hanno portato alla qualificazione.
Come tempistiche, cercate di mandare le azioni a distanza massimo di 72 ore da chi posta prima di voi, d'accordo?

Buon Gioco.

[Amy]

[Venezia Magica – 14 Giugno 2110 – ore 9:00]

Si si si…. Ce l’abbiamo fatta! Ce l’abbiamo fatta! Siamo state bravissime, agguerritissime, fantasiosissime e con un culo stratosferico……….Ahahahahahahah!!! Dammi il cinque…

Da quando era entrata nella sua lussuosissima camera d’albergo Amy, o meglio una versione dodicenne della nippoirlandese, si era tolta le scarpe e, dopo aver trasfigurato il proprio letto in una tappeto elastico babbano, aveva iniziato a saltarci sopra, facendo capriole e coreografie assurde, ridacchiando in continuazione e blaterando sciocchezze rivolta al suo portafortuna, una foto magica che Alfred le aveva scattato quando la giuria cittadina aveva decretato che il suo dolce era talmente buono da farla accedere alla competizione vera e propria.

Era passata dallo sconforto allo stupore alla gioia pura in una manciata di secondi e si era perfino data un sacco di pizzicotti da sola sugli avambracci per essere certa di essere sveglia e non stare sognando. Perché quello che aveva vissuto – e stava vivendo tutt’ora – era un bellissimo sogno che si stava realizzando solo ed esclusivamente grazie al suo Alfred e ai suoi preziosi consigli. Aveva sprecato settimane intere a sfogliare libri di ricette e blog alla ricerca del piatto giusto, quello capace di ammaliare anche i palati più pignoli e allo stesso tempo riflettere la sua personalità e la sua estrosità fino a quando l’uomo più anziano non le aveva aperto gli occhi, letteralmente, con una sola e unica battuta pronunciata con quel suo accento british e tutto l’aplomb di cui era dotato.

Miss Harada, perché perde tempo in affannose ricerche quando la soluzione è davanti ai suoi occhi?

Il cioccolato!

Aveva allora esclamato lei, lanciando all’aria tutto e dandosi le manate sulla fronte per essersi fatta prendere così tanto dall’ansia di primeggiare da aver scordato l’ovvio. Era il cioccolato, declinato in qualsiasi delle sue innumerevoli forme, a essere il suo cavallo di battaglia, quello che si piegava ormai da anni alla sua fantasia e che solitamente piaceva a chiunque. Dopo quella rivelazione si era chiusa nel suo laboratorio e vi era riemersa solo dopo aver elaborato la ricetta perfetta, quella capace di amalgamare in una sinfonia di sapori diversi la sua passione – il cioccolato appunto – e le sue origini – Oriente ed Occidente, Giappone e Irlanda. Di fronte a una giuria super esigente aveva quindi preparato la sua rivisitazione personale della Devil’s Cake, impreziosendo i tre strati di soffice torta al cioccolato con delle pepite di cioccolato al latte, farcendole con due mousse al cioccolato bianco e al latte, entrambe aromatizzate con dell’irish cream e ricoprendole con una ganache al cioccolato fondente resa lievemente piccante dall’uso del wasabi. E visto che anche l’occhio voleva la sua parte, aveva cotto le torte in una teglia trasfigurata ad hoc a forma di fiamma e decorato con l'ausilio della bacchetta la superficie con del colorante per alimenti insapore – per non coprire e confondere quello del dolce – in modo da riprodurre le sfumature di giallo, rosso e arancione tipica di una lingua di fuoco uscita direttamente dall’inferno, girone dei golosi.
A quel momento di gloria erano seguiti tredici giorni d’inferno – giusto per rimanere in tema – durante i quali erano stati messi a dura prova non solo le sue abilità di cuoca ma anche e soprattutto i suoi nervi che non sempre si erano dimostrati essere saldi come le circostanze avrebbero richiesto. Nonostante qualche scoppio di magia involontaria qua e là che, per fortuna, non aveva procurato né danni elevati né feriti, qualche lacrima di frustrazione e qualche colorita imprecazione in giapponese, alla fine Amy era riuscita a guadagnarsi un posto tra i 350 chef amatoriali che aspiravano a conquistare il titolo di Miglior Cuoco del Mondo Magico Europeo. In realtà lei puntava alla corona di Miglior Dessert ma quello non le avrebbe impedito di dare il meglio di sé in tutte le categorie in gara.

Sempre che lo stress non mi uccida prima!

Era stato quello il primo pensiero che aveva formulato mentre con un’aria impettita e quasi robotica che non le apparteneva attraversava la hall di quel fantastico albergo per prendere finalmente possesso della chiave della sua camera. Aveva scoperto più cose di sé in quei giorni che in tutti gli anni passati, come il fatto che poteva benissimo reggere lo stress della competizione – perché in fondo era un gioco ed era lì si per dimostrare le proprie abilità, ma anche per divertirsi e imparare qualcosa – ma non la pressione delle aspettative delle persone che le volevano bene. Forse avrebbe fatto meglio a iscriversi sotto falso nome e nascondere a chiunque le sue intenzioni ma in quel modo come avrebbe fatto a spiegare al suo fidanzato il notevole picco subito dai suoi appetiti sessuali? Quale modo migliore, infatti, per sfogare la rabbia, la tensione, lo stress, la frustrazione accumulate durante le eliminatorie – in cui si era dimostrata il più controllata possibile – se non con delle sessioni di sesso selvaggio che la lasciavano in uno stato di beatitudine tale da permetterle di affrontare con serenità la sfida successiva? Peccato che per i prossimi cinque giorni – puntava a rimanere in gara fino alla fine e per quello cercava di circondarsi solo di pensieri positivi – avrebbe dovuto dormire da sola in quell’enorme letto lussuoso, motivo per cui aveva liberato la bimba che era in lei, per cercare dei metodi di sfogo alternativi.

AHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!

Un ultimo urlo liberatorio, prima di crollare svuotata delle energie negative in eccesso sul letto nuovamente trasfigurato, un sorriso lieve e soddisfatto sulle labbra. Si sentiva bene, in pace con se stessa e di nuovo in sintonia con la parte giocosa e spontanea di sé. Avrebbe solo dovuto fare una doccia, trovare qualcosa di comodo da indossare sotto il grembiule – jeans babbani e una camicetta celeste a mezze maniche con sotto un top bianco - e acconciare con l’aiuto della magia i capelli in uno chignon rigido, a prova di calore e scossoni prima di dichiararsi ufficialmente pronta per affrontare la prima grande prova.

Spoiler:

Sandyon Alistair Noah

[Noah]

[Venezia Magica - 14 Giugno 2110 - ore 9.34]

...
Sì, papà... non preoccuparti... certo che ho tutti i miei utensili, ma sono certo che ce li forniranno comunque durante la gara.
No, Tisifone non è con me, le camere sono solo per i partecipanti... no, non c'è bisogno che tu e la mamma veniate... per la finale, sì, ma non prima.
Ora ti devo lasciare, devo prepararmi.
Certo che ce la metterò tutta, sono un Pellegrino, ho l'olio al posto del sangue, giusto? Ahahahah... anch'io papà, e grazie. Dai un bacio alla mamma da parte mia.

Interruppe la comunicazione con un sospiro, chiedendosi perché gli fosse venuta la malsana idea di portarsi appresso un cellulare e perché la moglie non glielo avesse impedito: avrebbero dovuto immaginare entrambi che Francesco - più nervoso del figlio - l'avrebbe tenuto in comunicazione almeno mezz'ora prima di lasciarlo andare.
Finalmente libero di pensare nella totale solitudine della propria stanza, un sorriso lento, leggero ma soddisfatto incurvò le labbra dell'uomo, che scosse appena il capo con aria ancora semi-incredula.

Aveva deciso di partecipare al concorso quasi per gioco, ipotizzando di non essere minimamente all'altezza degli altri concorrenti - lui cucinava per hobby e passione quando poteva, in fondo un lavoro ce l'aveva ed era più che soddisfacente, mentre alcuni dei partecipanti stavano basando la loro vita futura su quell'unica occasione - e volendo semplicemente sfidare un po' se stesso e conoscere anche i giudizi di altre persone estranee, e dunque imparziali, sui suoi piatti: Tissi era una moglie perfetta ed obiettiva nei limiti del possibile, i genitori di Noah meglio non nominarli e quelli della compagna difficilmente mangiavano piatti preparati in prima persona da Pellegrino, visto il numero di elfi presenti in cucina.
Era stata una bella sfida, dunque, a partire dalla scelta del piatto da presentare alla giuria cittadina: Noah aveva svolto la prima selezione a Londra, vista la comodità rispetto al suo posto di lavoro e alla sua casa, e aveva deciso di presentare un piatto italiano, che rispecchiasse la sua idea di cucina; aveva anche chiesto a Tisifone di fargli una foto col cellulare, così da poterselo riguardare ogni qualvolta avesse voluto e ricordare così - nel bene o nel male - quell'occasione particolare.

Un'insalata liquida di scarola con stracciatella di bufala, trucioli di pane, acciughe, scampi, erbe aromatiche e fiori eduli... quanto tempo aveva impiegato a perfezionare i sapori in modo tale che si sposassero alla perfezione?
La delicatezza degli scampi con l'amaro della scarola, l'affumicato del pane ed il salato delle acciughe, la voluttuosità della bufala col profumo delle erbe aromatiche... andava fiero di quel piatto, ne era orgoglioso ancor prima di sapere che la giuria lo aveva apprezzato al punto tale da farlo passare alla fase successiva, alla gara vera e propria.
Incredulo, stordito e felice, Noah aveva presto armi e bagagli - utensili forse sarebbe stato il termine più adatto - e si era lanciato in quell'avventura che gli aveva riservato la possibilità di rilassarsi, per quanto possibile, in una stanza super lussuosa di un signorile ed antico palazzo veneziano, di sfidarsi con persone brave almeno quanto lui - se avevano passato le qualificazioni ed erano arrivate fino a lì - e, non certo meno importante, di ottenere almeno un titolo come MagiChef d'Europa.
Sapeva che alla gara avrebbero partecipato anche Amy, la neo fidanzata di Lucas, ed Alistair, l'amico di Tisifone nonché fornitore ufficiale ormai da diversi mesi del ristorante di Francesco Pellegrino: sorrise al pensiero di potersi confrontare con loro, anche se era quasi certo che la Harada, in quanto cioccolataia, non avrebbe avuto particolari difficoltà a vincere il premio per il Miglior Dessert.

Magari ora Lucas e Tisifone stanno facendo il tifo insieme per entrambi...

Gelosia nel pensare alla moglie e al migliore amico a stretto contatto?
Considerato quanto si fidasse di entrambi no, assolutamente. E poi l'Harada non si era ancora dimostrato una pazza furiosa con l'obiettivo di spezzare il cuore a Turner, quindi il Pellegrino poteva stare relativamente tranquillo.
Si alzò in piedi, sentendosi emozionato ed adrenalinico: voleva dare il meglio di sé, soprattutto per rendere Francesco e Lucilya fieri di lui - sapeva quanto lo fossero già, ma dimostrare la propria bravura di fronte ad una giuria severa e competente in una competizione ufficiale era tutta un'altra storia.
Scrollò le spalle, come a volersi scaricare di dosso tutta la tensione accumulata, e si avviò verso la porta della stanza, con il proprio set di coltelli ben stretto nella mano destra: se doveva gareggiare, l'avrebbe fatto con ciò che più gli ricordava casa.

Spoiler:

Sandyon

[Alistair]

Lunedì 14 Giugno 2110

Sono stato ammesso alla fase finale, non è meraviglioso?
Abbiamo partecipato sia io che Wyatt alle eliminatorie, ma purtroppo mio cugino non ce l'ha fatta.
È incredibilmente bravo, senza dubbio, ma ha ancora tanto da imparare, tanta esperienza da fare, tanta fantasia da sviluppare.
Sono sicuro che se mai dovesse capitare di nuovo in futuro una iniziativa simile, mi darà parecchio filo da torcere.
In realtà, avrei voluto che ci qualificassimo entrambi per avere più probabilità di vincere qualche titolo.
L'apertura e soprattutto il buon avvio del nostro Agriturismo dipende prevalentemente da questo tipo di pubblicità.
Gli ho promesso che avrei dato il massimo e così sarà, per quanto è ovvio che incontrerò provetti cuochi temibili e bravissimi.
Celine è fermamente convinta della mia vittoria, ma le ho detto di calmarsi e volare bassa, non vorrei che poi ci rimanesse male in caso di sconfitta. Beh, adesso è proprio il momento di andare, ho saputo che lì ci daranno tutti gli utensili ma ce ne sono alcuni ai quali sono particolarmente affezionato, quelli che mi hanno regalato i miei genitori tanto, troppo tempo fa. Quelli sono insostituibili.
Darò ogni fibra della mia anima in questa competizione ma per il resto, che vinca il migliore!

Qualche Settimana Prima - Eliminatorie

Sarebbe così gentile da illustrarci il suo piatto, mister Hyrule?

Certamente, è una "Caprese Dolce".
Ho preparato del pan biscotto con il quale ho fatto i vari strati.
Nel primo abbiamo una confettura di pomodori San Marzano aromatizzata al limone.
Nel secondo invece mozzarella di bufala disidratata.
Per l'ultimo poi, una meringa di latte e basilico.
Infine, ho spolverato il risultato finale con zucchero a velo aggiungendo come decorazione qualche foglia di basilico e la buccia di pomodoro.
Spero possa essere di vostro gradimento...

Pensa che con questo piatto lei possa qualificarsi, mister Hyrule?

... Me lo auguro ma... I giudici siete voi.

Finali Italiane - Venezia Magica

A quanto parve, la giuria decise di premiare quell'idea interessante e un po' fuori luogo, ma ricca di tecnica ed inventiva.
In realtà Alistair aveva un po' osato e rischiato, perché quel piatto non apparteneva al suo repertorio ma lo aveva creato appositamente per l'evento. Mossa azzardata, ma per il Druido la prima regola fondamentale in cucina, ormai da un po', era "tentare", non fermarsi mai alla semplice tradizione, sperimentare quanto più possibile e cercare di raggiungere l'equilibrio dei gusti e degli aromi con tutto ciò che poteva essere considerato adeguato, anche se ad una prima analisi risultava una pura follia. Quella filosofia gliela aveva insegnata proprio Celine, quando un giorno gli aveva fatto provare forzatamente dello speck con il miele e poi della pera con il formaggio. Inizialmente scettico, Alistair comunque accettò di assaggiare e ne rimase incredibilmente sorpreso in positivo. Da allora, il passo verso quella linea di pensiero fu piuttosto breve.
Gli faceva un po' strano starsene in camera da solo all'interno di quel grande palazzo sontuoso e chic, ma non erano ammessi ospiti e questo significava inevitabilmente avere molto tempo per riflettere, come anche chiacchierare con gli altri sfidanti, magari scendendo giù nella hall sperando di incrociare qualcuno, forse proprio Amy o Noah.
Quella splendida giornata inaugurava l'inizio di un avvenimento per lui fondamentale, doveva soltanto non perdere la concentrazione.
Posato il bagaglio nella stanza si diresse verso il luogo della presentazione dei concorrenti e della gara in sé per sé.
Emozione, aspettativa, serenità: erano quelle le chiavi per comprendere nel vivo lo sguardo luminoso negli occhi di Alistair.

La natura, con i suoi sapori, fa parte di me, del mio spirito... Non posso deluderla.

Spoiler:

Sandyon

[Sandyon]

Quella mattina, ogni partecipante aveva l'adrenalina oltre qualsiasi livello mai raggiunto prima, ma chi poteva dar loro torto?
C'era in ballo il titolo di MagiChef, non certo un titolo stupido e da nulla.
Grazie ad esso, si poteva decidere di avviare una propria attività con già di partenza una garanzia da appendere al muro.
Oppure chi già ne possedeva una, poteva incrementare la pubblicità e quindi i guadagni, insomma, gli sbocchi erano davvero sensazionali.
Tutti quanti avevano a disposizione un proprio tavolo da lavoro, con fornello, forno e una buona selezione di attrezzi magici d'alta cucina.
Le dispense, invece, organizzate all'aperto, stavano sia a destra che a sinistra, a completa disposizione.
Dopo aver chiesto a tutti di indossare grembiuli e cuffie/bandane da lavoro, il presentatore diede l'ok per l'ingresso dei giudici.
Erano tutti quanti facilmente riconoscibili: gli chef più geniali e famosi del Mondo Magico, tutti quanti seduti su un lungo tavolo da sedici.

Benvenuti!
Oggi per voi è solo il primo giorno ma non per questo sarà il più semplice.
A volte l'antipasto è definito anche il piatto forte, in quanto dà subito una vaga idea della qualità del pasto completo a seguire.
Molti di voi oggi andranno via ma altrettanti e pure di più resteranno per proseguire la gara, non vorrete certo essere eliminati subito, no?
Bene, per questa prima fase, sappiate che avete a disposizione un'ora e quarantacinque minuti.
Tra breve, vi verrà proiettata, su un pannello magico, la lista con tutti gli ingredienti possibili che avrete a disposizione.
È chiaro che tali ingredienti non sono tutti, ovvero sono quelli che dovranno essere i protagonisti, ma tutto ciò che li accompagnerà sarà a vostra completa discrezione, l'importante è che rendiate quello specifico cibo come dominante sugli altri, tutto chiaro?

1) Asparagi
2) Funghi
3) Baccalà
4) Pollo
5) Scampi
6) Manzo
7) Riso
8) Patate
9) Ricotta

Ricordate che non dovete forzatamente usare uno solo tra questi ingredienti, ma per quel che mi riguarda potreste anche sfruttarli tutti assieme, in fondo gli chef siete voi!
Potete cominciare tra tre... due... uno... VIA, alle dispense!

NOTE:

Ognuno dei partecipanti dovrà costruire un'azione nella quale, semplicemente, va in dispensa, prende gli ingredienti e subito dopo si mette al lavoro, descrivendo al meglio il procedimento per creare il piatto deciso e poi il momento in cui lo porta davanti ai giudici per l'assaggio.
Chiedo cortesemente ad ognuno di voi di non impiegare più di 48 a distanza dell'ultimo post inviato.
L'ordine di invio è lo stesso utilizzato per gli ingressi, ovvero prima Amy, poi Noah ed infine Alistair.
Prima di mandare il post, è inoltre importante che ognuno tiri CINQUE volte il d20 sommando Elaborazione e CINQUE volte il d20 sommando Concentrazione, specificando in uno spoiler alla fine dell'azione i due risultati finali ottenuti.
Grazie.

p.s.

Non temete se i tiri dovessero andare male, in quanto sono solo una aggiunta quasi marginale.
Verrà valutata anche e soprattutto la costruzione del post in sé per sé.

[Amy]

Benvenuti!

Amy aveva raggiunto la propria postazione con passo sicuro e un’espressione sorridente e meravigliata in volto, quella tipica di una ragazzina che ancora non si capacitava di trovarsi lì in mezzo a tanti cuochi provetti ma contenta di esserci riuscita. Aveva rivolto un sorriso felice ad Alistair e Noah – le faceva immensamente piacere vedere due facce amiche in quella marea di sconosciuti, alcuni dei quali con un’aria così concentrata fin dall’inizio da farle quasi spavento - facendo a entrambi l’occhiolino e augurando loro con il labiale un sincero in bocca la drago, prima di indossare grembiule e cuffietta e rivolgere la propria attenzione al pannello magico su cui era apparsa la lista con gli ingredienti a loro disposizione.

È chiaro che tali ingredienti non sono tutti, ovvero sono quelli che dovranno essere i protagonisti, ma tutto ciò che li accompagnerà sarà a vostra completa discrezione, l'importante è che rendiate quello specifico cibo come dominante sugli altri, tutto chiaro?

1) Asparagi
2) Funghi
3) Baccalà
4) Pollo
5) Scampi
6) Manzo
7) Riso
8) Patate
9) Ricotta

Ricordate che non dovete forzatamente usare uno solo tra questi ingredienti, ma per quel che mi riguarda potreste anche sfruttarli tutti assieme, in fondo gli chef siete voi!
Potete cominciare tra tre... due... uno... VIA, alle dispense!

Un’ora e quarantacinque minuti per preparare un antipasto eccellente non era poco, se non ti chiamavi Amy Harada ed eri un’indecisa cronica. La nippoirlandese rilesse più e più volte la lista degli ingredienti, combinandoli di volta in volta nella propria mente e scartando velocemente quegli abbinamenti che le sembravano troppo scontati o troppo elaborati da preparare per la prima volta nel corso di una competizione così importante.

Fatti guidare dal cuore.

Le avrebbe consigliato Alfred e alla fine così fece, volando letteralmente verso la dispensa a prendere baccalà, asparagi, patate, pistacchi, latte, pancetta affumicata, parmigiano, limone, olio e spezie varie. Voleva creare un piatto che la rispecchiasse completamente – da qui la scelta del pesce al posto della carne – e rappresentasse allo stesso tempo un piccolo tributo alla stupenda città italiana che li ospitava. Tornata al proprio tavolo mise sul fuoco due pentole con dell’acqua salata, una per le patata e l’altra per gli asparagi, e due padellini, uno per tostare i pistacchi e l’altro per“croccare” alcune fette sottili di pancetta.

Teneri.

Mormorò, infilando un asparago con la forchetta e togliendo velocemente la pentola dal fuoco. Una volta scolati e raffreddati con dell’acqua corrente, Amy li asciugò con un panno pulito e, separati i gambi dalle punte, inserì i primi nel mixer per una prima tritatura grossolana. Successivamente vi aggiunse il parmigiano reggiano grattugiato, i pistacchi tostati, le punte degli asparagi un po’ di scorza di limone e qualche foglia di prezzemolo.

Hummm no, non è ancora abbastanza cremoso….

Decretò assaggiando la crema con un cucchiaino e riprendendo a mescolare con il mixer, aggiungendo quindi a filo sia il succo di limone che l’olio. Non appena la crema di asparagi e pistacchi fu pronta, Amy la mise in una ciotola per farla “respirare”, vicino al piattino su cui aveva disposto le fette di pancetta affumicata croccante, per poi dedicarsi al baccalà. Sapeva che in alcuni paesi, come il Portogallo, esistevano più di 350 modi diversi di cucinarlo ma a lei, in quel momento, ne interessava uno solo: quella mantecato alla veneziana. Mise quindi i pezzi di baccalà ben spugnato in un tegame, coprendolo con acqua fredda, latte e un pizzico di sale. In attesa di scolarlo si dedicò alle patate, riuscendo a spellarle ancora bollenti sotto l’acqua corrente senza rimetterci le dita. Avrebbe potuto farlo con un colpo di bacchetta ma quando si trovava in cucina era una di quelle infinite volte in cui si dimenticava di possederne una anche se la velocità con cui si spostava da un fornello all’altro, da una pietanza all’altra aveva un nonsochè di magico. Nell’arco di tempo a loro disposizione lavorò energicamente con un mestolo di legno il baccalà scolato e pulito con dell’olio, sale e pepe fino a ottenere una crema compatta, schiacciò grossolanamente le patate lesse con una forchetta, spolverandole con un po’ di parmigiano e qualche goccia di latte per renderlo un po’ meno granuloso e le fece gratinare in forno all’interno di alcune formine dalla forma circolare.

Bene bene… in perfetto orario… Posso impiattare.

Mormorò, prendendo un coppapasta dalla forma rotonda e disponendovi all’interno una “rondella” di Gâteau , uno strato di baccalà mantecato, due fettine di pancetta affumicata croccante, una seconda “rondella” di patate e uno di baccalà. Premette tutto con il dorso di un cucchiaio, cercando di compattare i diversi strati e una volta sicura che non ci sarebbero stati “cedimenti” tolse il supporto in metallo e, con l’aiuto di una spatola, trasferì il Gâteau di patate e baccalà sul piatto da portata dove, sul fondo, aveva disposto una generosa dose di crema di asparagi e pistacchi.

Hummmm…no no qui manca decisamente qualcosa… un tocco di colore…

Si rimproverò, tornando alla dispensa a prendere due pomodorini. Li divise a metà, li dispose su una leccarda ricoperta con della carta da forno, li condì con sale, pepe, un trito di aglio e timo e dello zucchero e, non avendo a disposizione due ore, con un colpo di bacchetta fece evaporare tutta l’acqua di vegetazione, rendendoli leggermente abbrustoliti ma non secchi.

Ecco fatto. Ora si che è perfetto!

Affermò soddisfatta, disponendo i quattro spicchi di pomodorini confit a croce intorno al gattò e aggiungendo un rametto di maggiorana in cima, per poi presentare orgogliosa il proprio piatto alla giuria.

Per questa prima prova, come antipasto, ho pensato di onorare la città che ci ospita preparando un mini Gâteau di patate e baccalà mantecato alla veneziana arricchito con delle fettine di pancetta affumicata croccante. Ho poi pensato di accompagnarlo con una crema di asparagi e pistacchi dal gusto fresco e delicato e dei pomodorini confit.

Anche la scelta dei colori non era per nulla casuale - rosso, verde e bianco esattamente come la bandiera del Paese che li ospitava - ma quello preferì non puntualizzarlo convinta che i giudici ci sarebbero arrivati da soli.

Spoiler:

[Elaborazione/12 *5 + 14/d20+7/d20+16/d20+14/d20+19/d20= 130

Concentrazione/11*5 +14/d20 +17/d20 +7/d20+15/d20+20/d20= 128]

Sandyon

[Noah]

Aveva guardato tante volte, con suo padre, un programma babbano chiamato "MasterChef": lì, persone normalissime con la passione per la cucina si sfidavano a suon di piatti per vincere il titolo, una somma consistente di soldi e la possibilità di scrivere un proprio libro di ricette; era un cooking-show - spettacolo di cucina - iniziato nei primi anni 2000 e conosciuto in tutto il mondo, dove ogni Paese aveva la propria edizione, e Noah aveva cominciato ad appassionarsene proprio grazie a Francesco.
Ora trovarsi lì, a MagiChef - che immaginava fosse la variante babbana proprio di quel programma - era un po' come rivivere quel cooking-show dal vivo, in prima persona, ed in una chiave più congeniale alla sua vita, improntata più sul mondo magico che su quello babbano - bastava guardare il suo lavoro e la moglie, per capirlo.
Per qualche istante, mentre prendeva posto di fronte al proprio tavolo da lavoro e ne sfiorava la superficie con la punta delle dita, si chiese cos'avrebbe pensato suo padre se lo avesse visto lì, magari attraverso la televisione che a lui tanto piaceva e che invece non aveva mai interessato troppo la madre: se lo immaginò seduto in poltrona, la schiena ricurva in avanti e gli occhi fissi sullo schermo, ad inveire contro Noah o elogiarlo a seconda dei casi, con la mano stretta in quella di Lucilya ma senza ammettere il nervosismo provato nell'essere visivamente così vicino al figlio da poterlo toccare e in realtà così lontano da non potergli essere in alcun modo d'aiuto.
Scosse il capo, cercando di riportare la mente ad uno status di concentrazione assoluta, poi alzò la mano in segno di saluto verso Amy ed Alistair e passò alla preparazione pre-cucina: indossare il grembiule e la sua bandana da cuoco portafortuna, e lavarsi per bene le mani, così da toccare gli ingredienti nel modo più igienico possibile.

Benvenuti!

I giudici, intanto, si erano appena seduti ad una tavolata lunghissima: con un rapido conteggio, Pellegrino si rese conto che cucinare un piatto solo non sarebbe bastato; erano 16, il che significava almeno quattro piatti, uno ogni quattro giudici... quattro porzioni identiche sia nel sapore che nell'aspetto.
Quella gara si era complicata ancora prima di cominciare.

Oggi per voi è solo il primo giorno ma non per questo sarà il più semplice.
A volte l'antipasto è definito anche il piatto forte, in quanto dà subito una vaga idea della qualità del pasto completo a seguire.
Molti di voi oggi andranno via ma altrettanti e pure di più resteranno per proseguire la gara, non vorrete certo essere eliminati subito, no?

L'antipasto, il piatto che anticipava il menu di uno chef, che ne individuava un tema o comunque uno stile in cucina, che stuzzicava il palato così da farlo risvegliare e prepararlo alle portate successive: se si sbagliava quello, si poteva compromettere tutto il lavoro successivo.

Bene, per questa prima fase, sappiate che avete a disposizione un'ora e quarantacinque minuti.
Tra breve, vi verrà proiettata, su un pannello magico, la lista con tutti gli ingredienti possibili che avrete a disposizione.
È chiaro che tali ingredienti non sono tutti, ovvero sono quelli che dovranno essere i protagonisti, ma tutto ciò che li accompagnerà sarà a vostra completa discrezione, l'importante è che rendiate quello specifico cibo come dominante sugli altri, tutto chiaro?

Gli sembrava di essere nel bel mezzo della prima prova del Masterchef babbano, la "Mistery Box": certo, lì gli ingredienti con cui cucinare erano nascosti sotto ad una scatola, e soprattutto non se ne potevano usare che pochissimi altri - di solito uova, farina, burro, sale ed olio - oltre a quelli dati in dotazione come protagonisti, ma avere una dispensa completa a disposizione non doveva per forza essere considerato come un vantaggio; più scelta, spesso, portava infatti ad una maggiore indecisione, alla quale seguiva una confusione mentale il cui risultato era la mal riuscita del piatto.

1) Asparagi
2) Funghi
3) Baccalà
4) Pollo
5) Scampi
6) Manzo
7) Riso
8) Patate
9) Ricotta

Ricordate che non dovete forzatamente usare uno solo tra questi ingredienti, ma per quel che mi riguarda potreste anche sfruttarli tutti assieme, in fondo gli chef siete voi!

Usare tutti quegli ingredienti insieme?
Troppo rischioso, decisamente: meglio concentrarsi su un ingrediente solo e renderlo protagonista assoluto del piatto, mostrando però la propria capacità di accostarvi ad esso sapori e consistenze diverse.

Potete cominciare tra tre... due... uno... VIA, alle dispense!

Nel momento stesso in cui sentì quel "VIA", Noah si rese conto di sapere alla perfezione cosa voler usare come ingrediente principale: gli scampi.
Erano un richiamo alla sua terra italiana, la Sicilia, e se c'era una cosa che all'uomo premeva era proprio quella di mettere sempre un po' di se stesso in ogni piatto cucinato: il pesce, quindi, sarebbe stato il protagonista del suo antipasto, ma quello era solo l'inizio.
Con cosa accompagnarlo?

Devo creare qualcosa di leggero, che lasci ai giudici un buon sapore in bocca e faccia venir loro voglia di mangiare ancora i miei piatti...

Si disse l'uomo, mentre si spostava in dispensa: per prima cosa si assicurò che la materia prima protagonista del suo piatto fosse eccellente - inutile tentare di creare qualcosa di spettacolare se poi gli ingredienti non erano freschi e perfetti; rincuorato alla vista di quegli scampi eccezionali, Noah decise quasi immediatamente che dovevano essere delle verdure ad accompagnarli.
Zucchina, carota, patata, fagioli cannellini freschi, sedano, piselli, fave, fagiolini e taccole, poi dello scalogno per dare una sferzata al tutto, delle erbe fresche per profumare il piatto...

Manca qualcosa, il piatto avrebbe una consistenza fin troppo piatta.
Ci vuole qualcosa di diverso, qualcosa di estroso ed originale, che sorprenda, come...

L'occhio gli cadde su due mazzetti di rucola e prezzemolo, e fu lì che ebbe la sua illuminazione, quella genialata - o presunta tale - che poteva, se fatta bene, rendere unico il piatto: al resto degli ingredienti, dunque, aggiunse anche i due mazzetti di erbe, parmigiano, olio extravergine, e pinoli.

Ancora non ci siamo, no, ci vuole una nota salata, salata, e... ma certo, croccante!

Con espressione decisa, la mano di Pellegrino afferrò anche del prosciutto crudo, e finalmente poté tornare alla propria postazione per cominciare a lavorare.
La prima cosa che fece fu quella di pulire gli scampi, privandoli di testa e carapace con molta attenzione; non poteva lavorare di fretta, perché quelli che qualcuno avrebbe potuto considerare come scarti del pesce, per lui erano la materia prima ideale: grazie all'acqua, a qualche odore e agli scarti degli scampi, infatti, Noah poté realizzare un profumatissimo brodetto di pesce, approfittando del tempo in cui esso raggiunse il sapore desiderato per pulire con cura e tagliare tutte le verdure a cubetti.

Mai stato così preciso nel tagliare delle verdure...

Successivamente, l'uomo le fece rosolare in padella separatamente giusto un paio di minuti, in modo da dare loro un po' di consistenza, e le spostò poi in una pentola piena per metà d'acqua, e per l'altra metà del brodo degli scampi preparato precedentemente - cosicché se anche esso fosse risultato molto forte, l'acqua e le verdure lo avrebbero stemperato per raggiungere il sapore desiderato; inoltre, aver spadellato le verdure avrebbe permesso loro di mantenere una certa consistenza, senza diventare eccessivamente mollicce e poco invitanti.

Bene, sono passati quaranta minuti, ho ancora un'oretta abbondante di tempo.
Qui devo solo controllare di tanto in tanto ed assicurarmi che acqua e brodo non si riducano troppo... quindi posso passare al resto.

La sua idea era quella di comporre una minestra di verdure al sapore di pesce, a cui avrebbe accompagnato scampi, prosciutto croccante, e la nota estrosa cercata precedentemente: un antipasto leggero ma ricco, delicato ma saporito, in cui la dolcezza degli scampi si sarebbe sposata alla perfezione col salato del prosciutto... e se tutto fosse andato come previsto, allora ci sarebbe stato anche un bel gioco di temperature diverse.

Gli scampi sono da cuocere all'ultimo, e lo stesso vale per il prosciutto... è ora di passare al gelato.

Sì, la sua mente malata aveva partorito l'idea di un gelato di erbe, prezzemolo e rucola per la precisione: pulì il proprio piano di lavoro, spostando ciò che non gli serviva più, dopodiché tagliò grossolanamente le erbe e le fece frullare insieme a olio e parmigiano - un po' come se volesse fare una sorta di pesto - aggiungendo per ultimi i pinoli che lasciò a pezzi poco più grossi in modo che poi, in bocca, dessero quel tocco croccante inaspettato, in un gelato - gelato che di classico, comunque, non aveva nulla.
Una volta che il composto fu pronto, venne la parte più complessa: grazie ad una gelatiera magica, in un'ora sarebbe stato pronto e con la consistenza desiderata, ma Noah doveva controllarlo ogni cinque minuti per evitare che parte di esso si attaccasse alle pareti della gelatiera e non venisse miscelato a dovere.
Nuovamente, mentre controllava le diverse preparazioni, l'uomo si mise a pulire la propria postazione, ricordando la prima regola dello chef made in Francesco: "Se puoi tenerti pulito il fondoschiena dopo essere andato in bagno, allora puoi anche ricordarti di pulire il piano sul quale cucini, per la miseria!" ... uno di quei consigli che era meglio non far presente ai giudici.
Il tempo scorse inesorabile, e quando mancò un quarto d'ora alla fine della prova, l'uomo decise finalmente di dedicarsi agli scampi: per prima cosa fece saltare il prosciutto crudo in una padella ben calda, così da renderlo croccante, dopodiché fu proprio in quella stessa padella che scottò gli scampi un minuto per lato, usando come materia grassa quella rilasciata dal prosciutto stesso.

Ci siamo, è ora di impiattare.

Aveva cercato di rientrare nei tempi così da avere un po' di tempo per mettere tutto nel piatto con eleganza... e così fu: in un piatto fondo, con delicatezza e precisione, Noah fece scivolare prima la minestra di verdure - il cui fornello era stato spento già da una ventina di minuti così da farla intiepidire - poi mise al centro del piatto il gelato di rucola e prezzemolo, ai lati gli scampi appena scottati e sopra al gelato il prosciutto croccante.
Nell'ultima manciata di secondi a disposizione, aggiunse qualche petalo di fiori eduli per un maggiore tocco di colore, e pulì il piatto in modo che si presentasse con un aspetto impeccabile e potesse così essere servito ai giudizi.

Come antipasto vi ho preparato una minestra tiepida di verdure al profumo di scampi, con scampi scottati, gelato di rucola e prezzemolo e prosciutto croccante.
Buon appetito.

Se solo potessi vedermi adesso, papà...

Spoiler:

Sandyon

17/Elaborazione x 5 -> 85 + 14 + 11 + 8 + 9 + 18 = 145

16/Concentrazione x 5 -> 80 + 1 + 10 + 19 + 4 +10 = 124

[Alistair]

Oh, guarda chi si vede!
Ciao Noah, come stai?
Papà? Tutto a posto?
Che vinca il migliore!

Appena arrivato sul luogo della sfida, la prima cosa che fece Alistair, dopo aver salutato educatamente i giudici, fu andare a stringere la mano all'unica persona conosciuta lì in mezzo, sorridendole sereno e tranquillo. Sì, la percentuale di competitività dell'Hyrule rasentava lo 0,1%.
Lui voleva soltanto avere qualche garanzia in più da mostrare fuori dal suo Agriturismo in società con Celine, cosa gli importava di sbaragliare gli avversari?! Molti invece sembravano imbronciati e neanche rivolgevano un mezzo saluto a chi gli stava vicino di postazione. Insomma, l'atmosfera era molto surriscaldata ed era soltanto il primo giorno, il primo piatto, ovvero l'antipasto. Ad Alistair capitava molto di rado di preparare antipasti, non erano il suo forte e tendenzialmente la sua fidanzata non li chiedeva mai, questo però non significava che non si sapesse dar da fare. Mentre il presentatore dava il benvenuto spiegava alcune delle procedure e decantava l'inizio della sfida, lui intanto si rassicurava di non aver dimenticato nessun attrezzo su in camera, rassicurandosi che tutto fosse al proprio posto.

Bene, per questa prima fase, sappiate che avete a disposizione un'ora e quarantacinque minuti.
Tra breve, vi verrà proiettata, su un pannello magico, la lista con tutti gli ingredienti possibili che avrete a disposizione.
È chiaro che tali ingredienti non sono tutti, ovvero sono quelli che dovranno essere i protagonisti, ma tutto ciò che li accompagnerà sarà a vostra completa discrezione, l'importante è che rendiate quello specifico cibo come dominante sugli altri, tutto chiaro?

Quella lista non tardò per nulla ad arrivare e non appena Alistair ebbe la possibilità di visionarla, si portò subito una mano sotto il mento.
Caspita, erano davvero ingredienti semplici e di uso vastissimo. Metterli tutti insieme risultava impossibile, non in un'ora e quarantacinque e non per un antipasto, quindi ovvio che la soluzione migliore fosse sceglierne solo qualcuno in particolare, già, ma quali?
Non appena si sentì il fatidico "VIA", il Druido partì svelto piazzandosi di fronte alla dispensa, fermo ed immobile, come se stesse ad una mostra d'arte di fronte a dei quadri d'autore. In realtà non aveva ancora la più pallida idea di cosa preparare mentre invece moltissimi altri, Amy e Noah compresi, parevano avere già in testa la pietanza con il quale qualificarsi alla manche dei primi piatti. Beati loro per davvero. Trascorsero un'altra trentina di secondi, poi un Lumos nacque nella mente del Druido e svelto svelto si mise a raccogliere ciò che gli serviva per mettersi all'opera: coda di manzo adulto, pomodori pelati, pinoli, basilico, aglio, cipolla bianca, riso arborio, vino bianco, sedano, parmigiano grattugiato, mozzarella, brodo vegetale, burro, uova, olio di semi di girasole, pecorino, ricotta salata, pangrattato, sale, pepe ed olio evo.

Ok ok, col tempo a disposizione dovrei farcela tranquillamente...
... Cominciamo con la versione classica e poi procediamo con la variante!

In quel preciso istante, il mondo per Alistair smise di essere una presenza concreta. Persone, giudici, rumori, niente più rappresentava una distrazione, si concentrò esclusivamente su ciò che stava facendo ed anche se qualcuno lì in mezzo, guardando il suo operato, emise una piccola risata di scherno, lui nemmeno si volse o si fece distrarre. Tagliò la coda di manzo a pezzi, facendola poi rosolare nella casseruola con un filo d'olio extravergine e il sedano tritato, sfumando poi con metà del vino bianco e lasciando evaporare. Aggiunse poi i pelati, con il giusto sale, continuando la cottura per circa tre quarti d'ora a fiamma moderata.

Devo essere sicuro che la coda sia abbastanza morbida da poter essere staccata dall'osso con la forchetta...
... Ecco, direi che è perfetta!

Il passo successivo fu togliere la coda dal sugo, pulirla attentamente dalle ossa e poi rimetterla nella salsa, così da far prendere il sapore.
A parte, intanto, mise in altre due casseruole il riso con la cipolla bianca tritata, sfumando con il resto del vino bianco e aggiungendo di seguito in una il pomodoro con la coda di manzo mentre l'altra venne lasciata momentaneamente a fuoco spento in attesa di ricevere la propria aggiunta.
A quel punto, continuò la cottura del riso nella prima casseruola inserendo anche il brodo vegetale e qualche punta di pepe e sale.
Stava procedendo tutto alla perfezione. Nel contempo, fu la volta di preparare dell'ottimo pesto classico: all'interno del mortaio, mise l'aglio e del sale, pestandoli per qualche secondo così che poi potesse aggiungere le foglie strette di basilico, proseguendo con la pestatura. Non appena vide che il basilico stava facendo il tipico liquidi verde brillante, mise anche i pinoli e poi anche il pecorino, senza mai fermarsi, raggiungendo il risultato sperato. Quella fu l'aggiunta per la seconda casseruola. A quel punto, Il riso in toto, non del tutto cotto, venne mantecato con il burro ed il parmigiano a regola d'arte, lasciato poi raffreddare su due teglie, dopo essere stato ben disteso, per risultare asciutto.

Quanto manca?
... Mezz'ora, devo sbrigarmi!

Prima la mozzarella a tocchetti spessi circa un centimetro e lunghi due, poi delle palline di ricotta salata grandi più o meno come una biglia.
A quel punto non restava altro che immergere la mano nell'olio d'oliva e compattare il riso lasciato precedentemente a raffreddare e asciugare.
Sedici sfere ovali di riso al pomodoro e coda e sedici sfere ovali di riso al pesto, all'interno delle quali, nella prima serie inserì un tocchetto di mozzarella, mentre nella seconda la biglia di ricotta salata. Non restava altro che ripassarle tutte quante nell'uovo sbattuto e nel pangrattato, farle riposare dieci minuti nel freezer e poi procedere alla cottura nell'olio per frittura bollente. Appena furono dorati, Alistair li tolse dalla grossa pentola, li scolò e li mise su della carta assorbente, mettendoli nel piatto a coppia, per sedici volte.

Il mio antipasto sono due supplì.
Il primo è la versione classica, solo che ho utilizzato la coda di manzo per renderla più saporita.
Il secondo è la versione al pesto, dove in sostituzione alla mozzarella ho deciso di utilizzare la ricotta salata.
Mi auguro possano essere di vostro gradimento!

Spoiler:

Per Sandyon:

Elaborazione: 17x5 + 64 = 149
Concentrazione: 19x5 + 67 = 162

[Sandyon]

AMY:

Giudice Generico I°

"L'equilibrio dei sapori è intenso, qualitativamente distinto, anche se forse ha delle punte di salinità eccessive."

Giudice Generico II°

"È un piatto sicuramente ricco, ma forse non sarà un po' troppo abbondante?
Si rischia di non arrivare nemmeno al secondo, attenzione signorina..."

Giudice Generico III°

"C'è creatività e brio, oltre ad un profumo avvolgente!
La freschezza degli asparagi e dei pistacchi è indubbia, complimenti."

NOAH:

Giudice Generico I°

"Non c'è solo fantasia, ma anche ordine, connessione di sapori...
Le farei un applauso, ma sono troppo occupato a finire il piatto!"

Giudice Generico II°

"Sono poco avvezzo a considerare il gelato, anche se salato, come un antipasto opportuno.
Un mix così vivo di sapori potrebbe confondere il palato, ma la resa visiva è ottima..."

Giudice Generico III°

"Il dosaggio è quanto mai azzeccato al 99%.
Difficile trovare qualcuno che si sazi del tutto con questo antipasto, bene, bravissimo!"

ALISTAIR:

Giudice Generico I°

"Lei, ad una competizione simile, sta portando davvero dei supplì?
... Beh, sicuramente deliziosi, non c'è che dire, ma per la fantasia direi che abbiamo uno zero spaccato."

Giudice Generico II°

"Mi sento di premiare la semplicità del suo piatto.
Inoltre la fantasia, almeno in parte è espressa, grazie alla variante fresca e adatta ai vegetariani."

Giudice Generico III°

"La qualità raggiunta dal sapore in sé per sé è nettamente elevata.
Tuttavia quella invece raggiunta dalla connotazione di alta cucina è decisamente sotto gli standard."

Al termine di quella prima manche di antipasti, Amy e Noah si conquistarono il posto per la fase successiva quasi immediatamente, mentre per Alistair ci fu una vera e propria diatriba tra tutti quanti i giudici. La metà esatta desiderava farlo passare, mentre l'altra non voleva assolutamente che andasse avanti. Ad un tratto però, venne raggiunto un compromesso fra tutti, ovvero che il Druido avrebbe dovuto indossare un Grembiule Nero, simbolo tipico di chi, pur passando alla selezione successiva, era comunque in bilico estremo e dunque, qualora non avesse portato qualcosa di effettivamente ottimo, sarebbe stato mandato via pur avendo svolto, eventualmente, un lavoro migliore di tanti altri.
Dopo un simile annuncio, il presentatore congedò tutti quanti i cuochi, ricordando loro l'appuntamento per la mattina seguente, ore 10:30, sempre lì, alle loro postazioni ormai decretate. Venticinque erano stati eliminati ma ancora parecchi stavano in gara, agguerriti più che mai.

IL GIORNO DOPO

Benvenuti e ben svegliati a tutti quanti, concorrenti!
Ieri se ne sono viste davvero di tutti i colori e di tutte le salse, ma eravamo solo all'inizio della scalata verso la vetta!
Oggi, la categoria è una di quelle in assoluto più scottanti, per non dire la più scottante in assoluto: I Primi.
Come ben sappiamo, un primo deve essere essenzialmente corposo, saporito, capace di saziare lasciando però lo spazio adeguato per digerire velocemente e poi passare al secondo, questo perché stiamo parlando di un pasto completo.
Ovviamente, per questa sfida, gli ingredienti a vostra disposizione saranno ancora di più, ma ricordate sempre che tutti quelli scelti dovranno essere comunque protagonisti e non un mero sfondo per una ricetta completamente diversa, niente gesti furbi e sconsiderati, insomma.
L'avversario più a rischio oggi è il signor Alistair Hyrule, infatti ieri, pur meravigliando il palato dei giudici con un piatto semplice e delizioso, ha peccato di sperimentazione, mostrando comunque una pietanza scontata e per nulla nuova.
Il suo grembiule è identificativo di uno status molto rischioso: in pratica all'80% è fuori dalla gara, ma può ancora sorprendere la giuria.
Ci riuscirà? In fondo siamo tutti quanti ansiosi di scoprirlo... Come siamo ansiosi di scoprire anche la lista degli ingredienti a disposizione di tutti per questa seconda giornata del concorso MagiChef d'Europa!

1) Tonno
2) Uova
3) Limone
4) Salsicce [Qualsiasi Tipo]
5) Peperoncino
6) Arancia
7) Mozzarella
8) Patate
9) Zafferano
10) Calamari
11) Spinaci
12) Vitello
13) Mascarpone
14) Lenticchie
15) Astice
16) Banana
17) Melanzane
18) Salmone
19) Piselli
20) Menta
21) Zucca

Il tempo a disposizione per la preparazione è di DUE ORE E UN QUARTO.
Sapete bene cosa sto per dire adesso, non è così?
... VIA!

Spoiler:

NOTE:

La tempistica da seguire è identica a quella precedente, come anche la turnazione.
I tiri da effettuare sono gli stessi del turno scorso.
Buon Gioco.