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da Eibhlin » 01/06/2015, 14:55
La prego Rettore, la supplico, non mi cacci via dall'Accademia! Giuro che non mi metterò più a contestare come vengono gestite le cose qu--- oh buongiorno!
Sentiva la sua Acqua, quella scintilla debole - come sempre prima di essere risvegliata dall'Oceano - che però si agitava in lei: per un secondo, Eibhlin si domandò se Cecilia conoscesse Alexis; in quel caso, sarebbe stato più semplice per lei abituarsi all'idea della Gilda, avendo una persona di riferimento all'interno dell'A.G.E.R. Perry, dopotutto, non era esattamente la persona più adatta per questo genere di cose!
Piacere mio... ?
La sua perplessità era più che lecita, naturalmente, ma l'Acuan Diluvium non se ne curava perché tutto, di lì a poco, avrebbe acquisito un senso ben specifico: per questo, sempre sorridente e gentile, invitò la ragazza a sedersi di fronte a lei.
Certo, VI...cioè, la ringrazio.
Il suo Elemento parlava per lei, influenzandola di fronte a colei che era il simbolo, impregnato di Trama, dell'Acqua di fronte al Conflux.
E' successo qualcosa? Perchè voleva parlarmi? ... Ci conosciamo forse?
In un certo senso. - rispose la bionda, accomodandosi nuovamente sulla sedia, accanto alla Bishop, col busto rivolto verso il suo: gli occhi, intensi e profondi, la fissavano in modo penetrante, quasi fossero in grado di scrutarle dentro; e da un determinato punto di vista, ovvero per quello che riguardava la percezione elementale dell'Acqua, era proprio così - Prima di spiegarti perché sono qui, tuttavia, ho bisogno che tu mi prometta che terrai per te tutto ciò che sto per dirti: si tratta di un argomento molto importante e delicato, e sarebbe meglio che non lasciasse questa stanza. D'accordo?
In realtà era un po' una domanda retorica, perché proprio per il legame elementale che si creava tra un potenziale Acuan e l'Oceano, era difficile che il primo dicesse no alla seconda... ma Eibhlin teneva al libero arbitrio, e non amava dare nulla per scontato.
Molto bene. Dimmi, Cecilia, tu conosci le leggende che riguardano i Druidi? - attese un cenno di assenso da parte della ragazza, poi riprese - Come ben sai, quindi, i Druidi sfruttano una magia diversa da quella dei maghi comuni, conosciuta come il Mana: esso è un'energia elementale identificabile nella natura, dunque negli Elementi: Acqua, Aria, Terra, Fuoco, Vento e Fulmine sono i sei Elementi che costituiscono il Mana, e da cui i Druidi traggono la loro magia.
E fin qui tutto bene... ma quella era la parte facile della spiegazione.
Ciò che non puoi sapere, però, e che è mio compito spiegarti... è che i Druidi non sono gli unici a poter sfruttare il Mana: esistono persone, maghi scelti da questa stessa forza, dentro cui Mana e Trama convivono insieme in armonia; non sono potenti quanto i Druidi, elementarmente parlando, ma possiedono un Elemento, in alcuni casi anche due, che possono sfruttare in diversi modi. Tutto chiaro fin qui?
L'Oceano parlava lentamente, cercando di scandire per bene ogni parola e dare così alla Bishop il tempo di assimilare il tutto.
Questi maghi non sono sparsi per il mondo senza un legame, lasciati a loro stessi: al contrario, esistono tre Gilde che li accorpano a seconda del loro Elemento. La Gilda Ignis, che abbraccia coloro che possiedono il Fuoco ed il Fulmine. La Gilda Acuan, che ospita i portatori di Acqua e Ghiaccio. La Gilda Terran, nella quale risiedono i benedetti da Terra e Vento. Ogni Gilda è collocata in una zona ben precisa, nascosta al resto del mondo, e all'interno della quale non è possibile accedere se non ve ne si fa parte: ciascun Gildato vede negli altri dei fratelli e delle sorelle, e percepisce la Gilda come una famiglia nella quale essere se stesso totalmente, una grande famiglia allargata dove tutti sono uguali e non esistono differenze di razza, età, sesso. La struttura gerarchica interna di ogni Gilda non si basa sull'anzianità o sull'importanza del cognome o del retaggio, ma sul suo merito: ciascuno, infatti, si può considerare più o meno degno di rispetto in base al suo legame con l'Elemento, che può essere più o meno forte e che gli conferisce, dunque, compiti ed obiettivi diversi all'interno della Gilda... anche se il vero grande obiettivo di tutte e tre, alla fine, è uno solo. La protezione del Conflux.
Di nuovo, la donna aspettò che l'altra le facesse cenno di continuare per poi poterle spiegare cosa fosse, quel Conflux, ricordando quando, anni prima, aveva esposto lo stesso concetto ad una Martha Bennet non ancora Acuan.
Il Conflux è l'Equilibrio che sta alla base del mondo, che lo governa: le stelle, le stagioni, la riproduzione animale, persino l'aria che respiriamo... tutto ciò che c'è intorno a te è governato dal Conflux, che dunque sorregge l'intera Galassia; proteggerlo, prendersene cura, lavorare per il suo benessere, significa in realtà fare tutto ciò per la Terra stessa.
Avrebbe capito, la Bishop, l'importanza dunque delle Gilde, ed il loro ruolo nella protezione dell'Equilibrio?
Ti sto raccontando tutto questo, Cecilia... perché il Mana ti ha scelta: dentro di te pulsa una scintilla elementale d'Acqua, una goccia che aspetta solo di essere alimentata per esplodere in te e fondersi col tuo animo. Solo una persona per Gilda può alimentare la scintilla Elementale dei potenziali Gildati, farla crescere e conferire l'accesso di questi ultimi alle Gilde... il suo Capo, la persona che rappresenta l'unione più perfetto di un mago che utilizza la Trama con uno o più Elementi del Mana. L'Ignis Elios, detto Sole, è a capo della Gilda Ignis. La Terran Verdigris, detta Sempreverde, è a capo della Gilda Terran. L'Acuan Diluvium, detta Oceano, è a capo della Gilda Acuan. A queste tre figure spetta il compito di trovare potenziali Gildati, informarli della verità fino a quel momento celata ai loro occhi... ed offrire loro la possibilità di far parte di questo nuovo Equilibrio.
La guardò più intensamente negli occhi, ora, sorridendole con dolcezza nonostante tutto, in lei, indicasse una certa regalità... quella di qualcuno che il Mana aveva scelto come suo simbolo tra i maghi della Trama.
Ora dimmi, Cecilia... hai capito, dunque, chi io sia?
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Eibhlin
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da Cecilia » 02/06/2015, 0:19
In un certo senso. Prima di spiegarti perché sono qui, tuttavia, ho bisogno che tu mi prometta che terrai per te tutto ciò che sto per dirti: si tratta di un argomento molto importante e delicato, e sarebbe meglio che non lasciasse questa stanza. D'accordo?
Di male in peggio. Non solo non conosceva minimamente quella donna -e già il fatto che l'avesse convocata lì era un vero e proprio mistero- ma le stava chiedendo anche di non raccontare a nessuno di quell'incontro, compresa quindi la sua migliore amica. Cece sapeva che sarebbe stato difficile nascondere qualcosa ad Alexis, ma Eibhlin esercitava su di lei un'autorità tale che la Bishop si ritrovò ad annuire prima ancora di aver compreso ciò che le stava chiedendo.
Ma che cavolo mi succede? Accidenti!
Molto bene. Dimmi, Cecilia, tu conosci le leggende che riguardano i Druidi?
Ehm... Sì... -e chi non le conosceva? Insomma, non era un'esperta al riguardo ma almeno se qualcuno le parlava di Druidi sapeva a chi o cosa collegarlo!
Come ben sai, quindi, i Druidi sfruttano una magia diversa da quella dei maghi comuni, conosciuta come il Mana: esso è un'energia elementale identificabile nella natura, dunque negli Elementi: Acqua, Aria, Terra, Fuoco, Vento e Fulmine sono i sei Elementi che costituiscono il Mana, e da cui i Druidi traggono la loro magia.
Annuì, sempre più affascinata dal racconto della Johanddottir, curiosa di scoprire quale fosse il punto centrale di tutto quel discorso.
Ciò che non puoi sapere, però, e che è mio compito spiegarti... è che i Druidi non sono gli unici a poter sfruttare il Mana: esistono persone, maghi scelti da questa stessa forza, dentro cui Mana e Trama convivono insieme in armonia; non sono potenti quanto i Druidi, elementarmente parlando, ma possiedono un Elemento, in alcuni casi anche due, che possono sfruttare in diversi modi. Tutto chiaro fin qui?
Sì certo: era chiaro che fosse più matta di lei! Nel momento stesso in cui Cecilia formulò quel pensiero quasi si sentì in colpa ad averlo rivolto nei confronti della donna, come se il rispetto che le doveva fosse esteso a tutto, anche ai suoi pensieri. Però come darle torto, quando le si stava parlando di Druidi -che in teoria erano estinti- e di Mana, un tipo di magia che nessun mago o strega poteva utilizzare? Ma stavamo davvero scherzando? Eppure... Eppure Eibhlin ne sembrava così convinta e lei voleva essere sicura di comprendere ciò che le stava dicendo e solo alla fine decidere se farle avere il recapito del suo Doc. Magari poteva esserle utile!
Questi maghi non sono sparsi per il mondo senza un legame, lasciati a loro stessi: al contrario, esistono tre Gilde che li accorpano a seconda del loro Elemento. La Gilda Ignis, che abbraccia coloro che possiedono il Fuoco ed il Fulmine. La Gilda Acuan, che ospita i portatori di Acqua e Ghiaccio. La Gilda Terran, nella quale risiedono i benedetti da Terra e Vento. Ogni Gilda è collocata in una zona ben precisa, nascosta al resto del mondo, e all'interno della quale non è possibile accedere se non ve ne si fa parte: ciascun Gildato vede negli altri dei fratelli e delle sorelle, e percepisce la Gilda come una famiglia nella quale essere se stesso totalmente, una grande famiglia allargata dove tutti sono uguali e non esistono differenze di razza, età, sesso. La struttura gerarchica interna di ogni Gilda non si basa sull'anzianità o sull'importanza del cognome o del retaggio, ma sul suo merito: ciascuno, infatti, si può considerare più o meno degno di rispetto in base al suo legame con l'Elemento, che può essere più o meno forte e che gli conferisce, dunque, compiti ed obiettivi diversi all'interno della Gilda... anche se il vero grande obiettivo di tutte e tre, alla fine, è uno solo. La protezione del Conflux.
Conflux?
Il Conflux è l'Equilibrio che sta alla base del mondo, che lo governa: le stelle, le stagioni, la riproduzione animale, persino l'aria che respiriamo... tutto ciò che c'è intorno a te è governato dal Conflux, che dunque sorregge l'intera Galassia; proteggerlo, prendersene cura, lavorare per il suo benessere, significa in realtà fare tutto ciò per la Terra stessa.
Tipo simpatizzanti del Greenpeace. Ora si spiega tutto: era una sorta di associazione ambientalista per la salvaguardia del pianeta. Un po' come il WWF -di cui faceva parte anche la madre- ma di stampo magico. Sì, ma cosa c'entrava tutto ciò il Mana? Cece aveva la sensazione che le stesse sfuggendo qualcosa di particolare, come se la sua increduilità le impedisse di vedere la verità dietro le parole della Johanddottir. Ma non era più facile credere alla scienza e alla magia della Trama, piuttosto che a questa roba? Per lei sì, ma al tempo stesso quella forza che la spingeva a sentirsi legata nei confronti di Eibhlin la rendeva anche meno scettica e più propensa ad ascoltarla.
Va bene, ho capito: una sorta di equilibrio universale che gli appartenenti a queste Gilde devono salvaguardare e proteggere. Ma perchè mi sta dicendo tutto questo?
Ti sto raccontando tutto questo, Cecilia... perché il Mana ti ha scelta: dentro di te pulsa una scintilla elementale d'Acqua, una goccia che aspetta solo di essere alimentata per esplodere in te e fondersi col tuo animo.
...
Solo una persona per Gilda può alimentare la scintilla Elementale dei potenziali Gildati, farla crescere e conferire l'accesso di questi ultimi alle Gilde... il suo Capo, la persona che rappresenta l'unione più perfetto di un mago che utilizza la Trama con uno o più Elementi del Mana. L'Ignis Elios, detto Sole, è a capo della Gilda Ignis. La Terran Verdigris, detta Sempreverde, è a capo della Gilda Terran. L'Acuan Diluvium, detta Oceano, è a capo della Gilda Acuan. A queste tre figure spetta il compito di trovare potenziali Gildati, informarli della verità fino a quel momento celata ai loro occhi... ed offrire loro la possibilità di far parte di questo nuovo Equilibrio.
Era uno scherzo. Dai, insomma non poteva essere altrimenti no? Ignis, Acuan, Terran: nomi inventati, così come inventata era tutta quella storia e anche quella chiacchierata con una persona che stranamente le faceva un certo effetto, ma non poteva certo essere vera e reale! Per quanto, osservandola con più attenzione, la Bishop credette di conoscere in lei dei tratti già visti in passato in una fotografia...
Ora dimmi, Cecilia... hai capito, dunque, chi io sia?
Ma sì! Il premio MagiNobel per gli impegni umani in campo ospedaliero!
Non aveva neanche realizzato che la domanda della donna si stava rivolgendo ad altro -la Gilda Acuan- e non alla sua vita privata. Per lei era evidente che quel racconto non poteva essere vero, la sua mente si rifiutava di crederlo, anche se lo spirito -quello influenzato dal Mana per intenderci- lottava disperatamente per farsi ascoltare.
Senta, sono davvero onorata di conoscerla ma mi dica la verità: questo è solo uno scherzo del professor Ravnick, non è così? Lo so, me ne combina uno al giorno, anche se non era mai arrivato a tanto: far dire queste cose persino ad un MagiNobel, davvero inconcepibile! La storia che mi ha raccontato è una storia bellissima, mi creda, anzi quasi ci cascavo: è talmente ben fatta che non so perchè non riesco a togliermi la convinzione che possa essere vera! Ma non sono nata ieri: lo so che per noi maghi è impossibile usare il Mana! Era la prima lezione dell'anno che ci spiegavano ad Incantesimi, quando andavo alla Cyprus: "non sperate di poter usare il Mana, perchè il Mana ragazzi miei è un forza magica al di fuori dalla nostra portata!" Il nostro vecchio professore non si smentiva mai!
Cercò di ridere, ma quella strana sensazione -come se stesse mancando di rispetto all'Acqua in persona- non voleva proprio abbandonarla, spingendola a chiudere la bocca e a fissare Eibhlin con maggiore serietà e meno pregiudizi.
Vi preg---no, no, LA prego di scusarmi, mi sto comportando davvero male con lei. Ricominciamo daccapo: io avrei dentro di me una scintilla d'acqua? E lei dovrebbe essere il capo di questa gilda che mi risveglierà?- anche detta così le sembrava una presa in giro, ma pian piano qualcosa stava cambiando la consapevolezza che forse Haytham per una volta non c'entrava nulla con quella storia.
Mi può dare una prova? Può dimostrarmi che ciò che ha detto è tutto vero?
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da Eibhlin » 02/06/2015, 15:16
Va bene, ho capito: una sorta di equilibrio universale che gli appartenenti a queste Gilde devono salvaguardare e proteggere. Ma perchè mi sta dicendo tutto questo?
Nonostante percepisse in lei una spiccata nota di scetticismo, Eibhlin non pensò nemmeno per un secondo di fermare la propria spiegazione, di lasciar perdere tutto e far rimanere Cecilia nella convinzione che quello fosse tutto un semplice scherzo atto a prenderla in giro: il Mana l'aveva scelta, l'Equilibrio la voleva come sua protettrice, e la Johanndottir non l'avrebbe mai privato di questo; continuò a parlare, dunque, spiegandole il perché stesse facendo tutto questo discorso proprio a lei, e cercando di farla arrivare a capire chi fosse quindi la persona che aveva di fronte... ricevendo una risposta giusta solo a metà.
Ma sì! Il premio MagiNobel per gli impegni umani in campo ospedaliero!
Oh, beh, sì... immagino tu possa conoscermi anche per questo... - confermò l'Oceano, un poco perplessa però dal fatto che non era esattamente quello ciò che lei intendeva.
Senta, sono davvero onorata di conoscerla ma mi dica la verità: questo è solo uno scherzo del professor Ravnick, non è così? Lo so, me ne combina uno al giorno, anche se non era mai arrivato a tanto: far dire queste cose persino ad un MagiNobel, davvero inconcepibile!
Il professor Ravnick? Temo di non conoscerlo, perdonami... - rispose con aria dispiaciuta Eibhlin, temendo che farsi prendere sul serio da lei sarebbe stato, forse, più difficile del previsto.
La storia che mi ha raccontato è una storia bellissima, mi creda, anzi quasi ci cascavo: è talmente ben fatta che non so perchè non riesco a togliermi la convinzione che possa essere vera! Ma non sono nata ieri: lo so che per noi maghi è impossibile usare il Mana! Era la prima lezione dell'anno che ci spiegavano ad Incantesimi, quando andavo alla Cyprus: "non sperate di poter usare il Mana, perchè il Mana ragazzi miei è un forza magica al di fuori dalla nostra portata!" Il nostro vecchio professore non si smentiva mai!
La cosa non mi stupisce... come ti ho detto, l'esistenza dei Druidi e dei Gildati è nascosta a gran parte del mondo, ed anche se un Gildato insegnasse alla Cyprus, alla Musashi o ad Hogwarts, di certo non potrebbe rivelare la verità a studenti e colleghi.
Replicò l'Acuan Diluvium, serena e sorridente anche di fronte ad una dimostrazione di incredulità e scetticismo tale: non la biasimava, anche perché sapeva che quella scintilla elementale dentro di lei sarebbe bastata a farle venire dei dubbi, ad incuriosirla, a spingerla per saperne di più.
Vi preg---no, no, LA prego di scusarmi, mi sto comportando davvero male con lei. Ricominciamo daccapo: io avrei dentro di me una scintilla d'acqua? E lei dovrebbe essere il capo di questa gilda che mi risveglierà?
Esattamente: per questo sono qui oggi, e per questo ho chiesto al Rettore Cox di poter parlare con te in privato... come potrai ben immaginare, da ciò che ti ho detto, non sono discorsi che tutti possono sentire.
Mi può dare una prova? Può dimostrarmi che ciò che ha detto è tutto vero?
Sì... ma ho bisogno della tua fiducia. - nessun dubbio nel tono di Eibhlin, che stese la mano verso la Bishop - Ti basterà prendere la mia mano, e ti dimostrerò che c'è davvero quella scintilla, dentro di te.
Se così fosse accaduto, non appena le dita di Cecilia avessero sfiorato quelle dell'islandese, l'Acqua presente nella seconda avrebbe alimentato la scintilla insita nella prima, provocando un'esplosione elementale in lei tale da mozzarle il fiato per qualche istante: ma da quel preciso istante, la Bishop avrebbe colto un particolare nuovo innegabile dentro di sé...
Ora era come se un piccolo torrente, un placido ruscello scorresse nel suo spirito: l'Acqua ora le apparteneva, e le chiedeva a gran voce di entrare a far parte della famiglia Acuan.
... ora mi credi?
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da Cecilia » 03/06/2015, 21:06
Il professor Ravnick? Temo di non conoscerlo, perdonami...
Ah no? Strano...
Quindi Haytham non aveva organizzato quell'incontro appositamente col MagiNobel Eibhlin Johanddottir per farle uno dei suoi scherzi? Doveva ammettere che la risposta dell'islandese l'aveva sorpresa non poco, perchè era sicurissima al centoventi per cento che il suo professore fosse coinvolto in tutto ciò. In realtà -neanche a farlo apposta- era davvero così, semplicemente Cece non poteva sapere in che modo Yuan c'entrasse in tutta quella faccenda. In ogni caso questo servì solo un po' a smorzare il suo scetticismo, ancora troppo forte per prestare fede alle parole della donna. Tuttavia la Bishop era anche pronta a vedere le prove concrete di ciò che Eibhlin aveva appena detto, sempre ovviamente se lei fosse in possesso di queste ultime.
Sì... ma ho bisogno della tua fiducia. Ti basterà prendere la mia mano, e ti dimostrerò che c'è davvero quella scintilla, dentro di te.
La mia mano?
Chiese perplessa, guardando il volto della Johanddottir che dimostrava completa sicurezza, mentre aspettava con la mano tesa che Cecilia facesse altrettanto. Allungò un po' titubante la propria dopo qualche seconda, andando a sfiorare delicatamente con le dita il palmo aperto dell'altra. E in quel momento qualcosa di incredibile accadde nell'animo dell'americana, mentre sentiva qualcosa di forte e impetuoso scorrere dentro di lei, come un ruscello d'Acqua appena nato.
Tolse di scatto la mano da quella di Eibhlin, fissandola col fiato corto e spaventata dalla visione che aveva sentito -non aveva altro modo per definirlo- dentro di sè.
... ora mi credi?
Cosa... Cosa diavolo era quella cosa?
Si lasciò sfuggire, portando la mano al petto e sentendo che il cuore aveva accelerato il proprio battito, come se tentasse di rispondere disperatamente ad un richiamo. Era l'Acqua che lottava col suo raziocinio, spingendola a credere, ad avere fede in ciò che aveva sentito e nella persona che ora si trovava davanti e la guardava, chissà forse perplessa o forse preoccupata.
Io... Credo di dover andare, adesso.
Tentò di alzarsi, per raggiungere la porta e uscire via da quella stanza, ma qualcosa la teneva ferma lì, su quella maledetta sedia, impedendole di muovere un singolo muscolo. Non era stata incantata: sentiva di possedere ancora la facoltà di muoversi, semplicemente non voleva muoversi e lasciare in quel modo colei che -ora poteva vederlo chiaramente- era la personificazione stessa dell'elemento che si era scatenato dentro di sè.
Quindi è tutto vero? Tutto quello che lei... Che VOI mi avete raccontato è la realtà?
Ora sapeva -pur non sapendo- di doverle portare maggior rispetto, era l'Acqua stessa ad imporglielo. Attese qualsiasi cosa -un sì, un cenno d'assenso- da parte di Eibhlin, prima di abbassare la testa per qualche secondo, come se in quel momento le pesasse più del solito. Le ci vollero alcuni secondi di riflessione prima di rialzarla con negli occhi una consapevolezza tutta nuova e volgendo quello stesso sguardo verso la figura dell'Oceano.
E adesso cosa ne sarà di me?
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da Eibhlin » 04/06/2015, 10:23
La mia mano?
Annuì, con lo stesso sorriso placido e sereno di sempre: agitarsi, innervosirsi o spazientirsi non sarebbe servito a nulla, Eibhlin lo sapeva più che bene; doveva lasciare che fosse l'Acqua a fare tutto, a scatenarsi nell'animo di Cecilia così da connettersi col suo spirito e renderla una persona completa, migliore. Non appena le dita della ragazza sfiorarono il palmo della donna, l'Elemento della seconda fomentò quello della prima, facendolo sgorgare, come una goccia che diventa una piccola fontanella, la quale poi a sua volta si trasforma in un ruscello dal moto lento ma costante: il primo stadio.
Cosa... Cosa diavolo era quella cosa?
Se per "quella cosa" intendi ciò che ora ti scorre nello spirito, è il tuo Elemento che si è risvegliato, e che ti sta chiedendo di accettarlo, di fonderti con lui e costruire il legame più forte che l'essere umano possa concepire.
Rispose l'Oceano, senza scomporsi: le riusciva molto difficile mostrare i propri sentimenti quando agiva nelle vesti dell'Acuan Diluvium, un po' per i suoi Elementi ed un po' perché aveva fede, fede che se l'Equilibrio aveva scelto la Bishop come sua protettrice, di certo l'americana avrebbe risposto al suo richiamo.
Io... Credo di dover andare, adesso.
Non rispose, la Johanndottir, sapendo che alla peggio avrebbe dovuto obliviarla prima che si chiudesse la porta alle spalle: eppure credeva, credeva ancora fermamente nel ruscello che scorreva in lei; aveva fede nel fatto che l'Acqua non le avrebbe permesso di andarsene, non ancora, poiché rispondeva al silenzioso e spirituale richiamo dell'Oceano.
Quindi è tutto vero? Tutto quello che lei... Che VOI mi avete raccontato è la realtà?
Non sono solita prendere in giro nessuno. - rispose Eibhlin, gentilmente - Inoltre ho anche un lavoro e delle persone che dipendono da me, perciò non ho alcun motivo per spendere il mio tempo facendo scherzi a persone che nemmeno conosco.
Insomma, non era uno scherzo, non era una bugia... se l'islandese era lì, con lei, era perché ogni singola parola da lei pronunciata corrispondesse pienamente alla realtà dei fatti, e la riprova era proprio nel torrente che scorreva per la prima volta dentro lo spirito della Bishop. Leggeva negli occhi di Cecilia la fatica di accettare qualcosa di tanto incomprensibile, e l'incertezza di aver appena scoperto qualcosa di tanto grande e mistico da mandare chiunque in confusione: ma era per questo che l'Oceano si trovava lì con lei... per guidarla, ammesso che la ragazza lo avesse voluto.
E adesso cosa ne sarà di me?
Hai due scelte. Puoi chiedermi di obliviarti, dimenticare tutto e uscire da quella porta come nulla fosse. Naturalmente l'Acqua che è dentro di te non sparirebbe, non è mia intenzione privartene dato che lei stessa ti ha scelta, e comunque non potrei farlo nemmeno volendo: continueresti la tua vita come hai fatto finora, senza conoscere la verità sui Druidi, sulle Gilde, e naturalmente non comprendendo cosa esista dentro di te, cosa sia quel qualcosa che senti nel tuo spirito e perché riesci a percepirlo.
Non avrebbe mai sviluppato un legame con l'Acqua né avrebbe potuto proteggere l'Equilibrio, ma l'Oceano era una persona leale, onesta e sincera, ed era suo compito presentarle anche quella opzione.
Oppure... puoi diventare un'Acuan. Puoi scegliere di abbracciare la verità, proteggere il Conflux e diventare una persona diversa, per quanto sostanzialmente sempre la stessa: puoi venire con me in Gilda, conoscere i tuoi Confratelli, instaurare un legame più profondo col tuo Elemento, e al tempo stesso continuare la tua carriera e i tuoi studi. Essere un Gildato non ti obbligherebbe mai a dimenticare chi sei o quali siano i tuoi obiettivi, la tua vita lavorativa non cambierebbe: ti verrebbe chiesto di presentarti in Gilda almeno una volta a settimana, questo sì, e di mantenere il segreto con chiunque non sia un Gildato... ma a parte questo, tutto ciò che hai vissuto finora continuerebbe a far parte di te.
Studi, abitudini, amicizie... la Gilda non presupponeva cambiare vita, ma semplicemente integrare la nuova realtà in quella vecchia.
Inoltre, pensa, potresti instaurare un legame con alcuni Confratelli anche qui all'A.G.E.R. ... il Dottor Cox, il caro Perry, è un Acuan, ad esempio. - le rivelò, sapendo che alla peggio le avrebbe fatto dimenticare tutto - Anche Brian Prescott lo è... e poi c'è una ragazza al tuo stesso anno, Alexis Parker: anche lei è un'Acuan, e molto promettente.
Non immaginava che Cecilia e Alexis fossero molto più che semplici conoscenti, ma questo forse avrebbe convinto ancora di più la Bishop che c'era un motivo per tutto, e che quella era la vera volontà del Conflux.
So che è una scelta difficile, e non ho alcuna intenzione di condizionarti: decidi liberamente ciò che credi sia meglio per te stessa.
Rischiava di perderla, ma era così che dovevano andare le cose quando ciò era possibile: libero arbitrio, sempre e comunque.
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da Cecilia » 04/06/2015, 20:07
Se per "quella cosa" intendi ciò che ora ti scorre nello spirito, è il tuo Elemento che si è risvegliato, e che ti sta chiedendo di accettarlo, di fonderti con lui e costruire il legame più forte che l'essere umano possa concepire.
Era scientificamente impossibile credere alle parole dell'Oceano: accettare che una scintilla di Mana facesse parte di te si stava dimostrando molto difficile da accettare, persino più di quando un mago aveva bussato alla porta di casa Bishop per rivelare loro che la piccola Cecilia era una strega. Quel poveretto ci aveva impiegato giorni per convincere la famiglia di lei che maghi e streghe esistevano davvero e che Cece, in quanto tale, aveva tutte le carte in tavola per frequentare la prestigiosa Cyprus. Persino in quel caso superare le barriere dello scettecismo era stato relativamente più facile, anche a causa della "dimostrabilità" della magia stessa. Ma come poteva dimostrare in maniera razionale ciò che sentiva dentro di sè e che non sarebbe mai riuscita a spiegare? La bionda era confusa, spaventata, incapace di restare chiusa dentro quella stanza un minuto di più ma, al tempo stesso, incapace di andarsene perchè la volontà dell'Acqua superava di gran lunga tutte le sue paure, spingendola a conversare ancora con Eibhlin e chiedendo a lei consiglio su cosa fare.
Hai due scelte. Puoi chiedermi di obliviarti, dimenticare tutto e uscire da quella porta come nulla fosse. Naturalmente l'Acqua che è dentro di te non sparirebbe, non è mia intenzione privartene dato che lei stessa ti ha scelta, e comunque non potrei farlo nemmeno volendo: continueresti la tua vita come hai fatto finora, senza conoscere la verità sui Druidi, sulle Gilde, e naturalmente non comprendendo cosa esista dentro di te, cosa sia quel qualcosa che senti nel tuo spirito e perché riesci a percepirlo.
Allettante come proposta? Per niente, non per una come lei che avrebbe sicuramente finito per farsi mille paranoie mentali senza giungere a nessuna conclusione effettiva. Quale sarebbe stata invece l'alternativa?
Oppure... puoi diventare un'Acuan. Puoi scegliere di abbracciare la verità, proteggere il Conflux e diventare una persona diversa, per quanto sostanzialmente sempre la stessa: puoi venire con me in Gilda, conoscere i tuoi Confratelli, instaurare un legame più profondo col tuo Elemento, e al tempo stesso continuare la tua carriera e i tuoi studi. Essere un Gildato non ti obbligherebbe mai a dimenticare chi sei o quali siano i tuoi obiettivi, la tua vita lavorativa non cambierebbe: ti verrebbe chiesto di presentarti in Gilda almeno una volta a settimana, questo sì, e di mantenere il segreto con chiunque non sia un Gildato... ma a parte questo, tutto ciò che hai vissuto finora continuerebbe a far parte di te.
Una vita segreta insieme a persone che condividevano con lei lo stesso elemento, la stessa incredibile fortuna. Era una proposta molto più accettabile rispetto alla prima -su quello non c'erano dubbi- ma la Bishop non si sentiva ancora pronta a prendere una decisione così, su due piedi. Avrebbe significato avere dei segreti, più di quelli che già doveva mantenere col resto del mondo che la circondava. Aaron, i suoi problemi emozionali, le cure che seguiva per imparare di nuovo ad integrarsi nella società, per non avere più la costante paura di vivere... Grazie a Doc aveva fatto passi da gigante, ma si ritrovava ancora, a volte, a rifuggire il contatto umano con l'altro sesso, perchè timorosa di passare lo stesso inferno dove la morte di Aaron l'aveva gettata. Haytham era un caso a parte. Aveva provato qualcosa per lui fin dal primo momento che lo aveva visto e anche se si trattava di semplice attrazione fisica, ciò non toglie che per Cecilia lui era diventato una persona -paradossalmente- speciale. Come la sua amica Alexis Parker.
Inoltre, pensa, potresti instaurare un legame con alcuni Confratelli anche qui all'A.G.E.R. ... il Dottor Cox, il caro Perry, è un Acuan, ad esempio.
Davvero?
Allora erano davvero ovunque! Ecco spiegato come avrebbe potuto ottenere un altro permesso speciale per uscire dall'Accademia e andare dentro questa "Gilda" di cui Eibhlin le stava parlando. Ma -sebbene stesse già progettando il suo futuro come gildata- Cece era ancora restìa ad avvicinarsi a quel mondo, fino a quando l'Oceano non pronunciò un nome che destò immediatamente l'attenzione della Bishop.
Anche Brian Prescott lo è... e poi c'è una ragazza al tuo stesso anno, Alexis Parker: anche lei è un'Acuan, e molto promettente.
Lex?! Lex è un'Acuan?
Rimase a bocca aperta, senza sapere che cosa dire, per almeno dieci secondi, mentre dentro di lei i pensieri turbinavano veloci, indecisa sul da farsi. Anche Alexis aveva preso parte a questa sorta di "setta segreta" e sapere di avere una persona come lei al fianco rendeva il tutto... Molto più facile da accettare.
So che è una scelta difficile, e non ho alcuna intenzione di condizionarti: decidi liberamente ciò che credi sia meglio per te stessa.
Posso... Posso rifletterci un po', per conto mio? Intendo dire, da sola... Non voglio farvi perdere tempo, cercherò di farmi bastare quindici minuti.
Attese che l'Acuan desse il suo consenso e magari le lasciasse l'ufficio -cosicchè non potesse scappare da nessuna parte- mentre si alzava in piedi, ancora sconvolta, e provava a ragionare con calma sul da farsi. Non era mai stata il tipo di persona che prendeva delle decisioni impulsive: anzi, spesso se la prendeva anche con fin troppa calma, ragionando e riflettendo su tutti i pro e i contro prima di decidere di buttarsi. Anche con il Ravnick -quel giorno che voleva parlargli- era stato così: lo aveva osservato a lungo e quando aveva sentito che il momento giusto era arrivato, non se l'era fatto scappare... O quasi, visto come era andato a finire quel pessimo incontro! E adesso quale sarebbe stata la sua scelta? Avrebbe chiuso gli occhi di fronte alla verità e sarebbe andata avanti per la sua strada -rinunciando quindi a condividere qualcosa di importante con Alexis- oppure avrebbe accettato di far parte degli Acuan, cambiando tutto l'assetto della propria vita, spingendosi oltre i propri limiti e avventurandosi in qualcosa di completamente nuovo? Poteva quasi sentire la voce del suo Doc spingerla in quella direzione: per il suo bene, le avrebbe detto, perchè doveva riprendere a vivere, perchè era questo ciò che avrebbe voluto Aaron per lei.
Un quarto d'ora dopo...
Oceano, mi perdoni l'attesa...
Le disse dopo quindici minuti esatti, richiamando la donna all'interno dell'ufficio e fissandola con sguardo imbarazzato.
Credo... Credo che entrerò a far parte della vostra Gilda.
La fissò, osservando la sua eventuale reazione, prima di procedere a parlare.
Lo ammetto, l'idea mi spaventa ancora, ma sapere che la mia migliore amica è una di voi mi aiuterà spero ad integrarmi meglio. Vorrei solo farvi una domanda: quindi... E' sicuro che non potrò parlarne con nessuno che sia esterno alla gilda? I miei genitori, i miei amici, il mio analista...- sì, anche Jean Drew faceva parte del gruppo, essendo ormai per la Bishop molto più che un semplice dottore -A nessuno di loro?
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Cecilia
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da Eibhlin » 04/06/2015, 21:04
Era venuto il momento che Cecilia facesse la sua scelta: l'Elemento in lei era stato risvegliato, doveva solo decidere se abbracciare la verità e quindi entrare in Gilda così da far accrescere il legame con l'Acqua ora dentro di lei... oppure dimenticare tutto, lasciarsi obliviare e proseguire con la sua vita. Sarebbe stato un vero spreco, per la Johanndottir, che nominò anche alcuni degli Acuan presenti proprio lì all'A.G.E.R. per farle capire come davvero la sua vita non sarebbe stata costretta a cambiare troppo, adeguandosi semplicemente ad un ritmo diverso che incorporasse anche la presenza in Gilda.
Lex?! Lex è un'Acuan?
La conosci dunque... - commentò l'Oceano con un sorriso gentile ed un cenno di assenso - Sì, Alexis fa parte della Gilda già da diversi anni ormai.
Ed aveva affrontato prove a cui, Eibhlin lo sapeva bene, venivano sottoposti solo pochissimi prescelti: anche lei, come Trisha nell'Oltremondo, ipotizzava che sarebbe potuta diventare, un giorno, una perfetta Acuan Diluvium.
Posso... Posso rifletterci un po', per conto mio? Intendo dire, da sola... Non voglio farvi perdere tempo, cercherò di farmi bastare quindici minuti.
Mi trovi fuori dalla porta.
Gentile, accomodante, la donna si alzò in piedi e la lasciò da sola nell'ufficio di Cox, appoggiandosi poi al muro accanto all'uscio con espressione serena, paziente: non si doveva mettere fretta a qualcuno che doveva prendere una decisione così importante, così come non si metteva fretta alla singola goccia d'Acqua che però, lentamente, riusciva comunque a riempire qualsiasi contenitore sopra cui veniva posta.
[Quindici Minuti Dopo...]
Oceano, mi perdoni l'attesa...
Le sorrise, come a farle capire che non doveva scusarsi e che andava tutto bene, rientrando nell'ufficio e chiudendosi la porta alle spalle prima di tornare a guardarla intensamente.
Credo... Credo che entrerò a far parte della vostra Gilda.
Mi fai molto, molto felice.
Il sorriso divenne più ampio e caldo sulle labbra della donna, contagiando anche il suo sguardo, e le mani andarono a cercare quelle della Bishop per stringerle con delicatezza ma calore al tempo stesso.
Benvenuta tra gli Acuan, cara Cecilia.
Lo ammetto, l'idea mi spaventa ancora, ma sapere che la mia migliore amica è una di voi mi aiuterà spero ad integrarmi meglio.
Sono sicura che Alexis sarà felice, allora, di farti da guida per aiutarti ad ambientarti al meglio. - dopotutto si fidava della Parker, ed era certa che non avrebbe abbandonato l'amica.
Vorrei solo farvi una domanda: quindi... E' sicuro che non potrò parlarne con nessuno che sia esterno alla gilda? I miei genitori, i miei amici, il mio analista.. A nessuno di loro?
Purtroppo no, è una delle regole più ferree di ogni Gilda: solo chi ne fa parte può conoscere la verità, e questo significa mantenere il segreto anche con genitori, amici... a volte persino compagni, se non si ha la fortuna di condividere questo segreto con loro. Se un tuo amico, un tuo parente o il tuo analista - nessun cambiamento nel tono di voce, come a dire che la cosa non le importava e non la riguardava - fossero dei Gildati, anche appartenenti ad una Gilda diversa, il problema non si porrebbe... è il prezzo da pagare per conoscere e vivere nella verità.
E su questo non ci si poteva davvero fare nulla: dopo quelle parole, Eibhlin aprì la mano destra, mostrandole il palmo su cui, dal nulla, si formò un anello di colore blu emanante una potente energia mistica.
Indossare questo anello ti renderà ufficialmente un'Acuan: si modellerà perfettamente al dito nel quale lo indosserai, non potrai sfilarlo in alcun modo, e farà sì che se tu fossi mai in pericolo, i tuoi Confratelli possano correre ad aiutarti. Non temere, agli occhi di tutti coloro che non sono Acuan esso apparire come un qualsiasi anello senza alcuna importanza... - giusto per evitare domande scomode - Indossa quest'anello, e diventa una protettrice del Conflux... in fondo, se hai deciso di crederci davvero, è il tuo destino.
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da Cecilia » 05/06/2015, 22:01
Mi fai molto, molto felice. Benvenuta tra gli Acuan, cara Cecilia.
In realtà non era ancora sicurissima al cento per cento di aver fatto la scelta giusta, ma quando Eibhlin le strinse le mani sorridendole felice, Cece non riuscì proprio a non ricambiare -anche solo un minimo- quel sorriso, sentendosi subito meglio, come se già facesse parte di qualcosa di più grande di lei. E in vero era proprio così, solo che la Bishop non poteva ancora immaginare quanto le sue sensazioni fossero azzeccate.
Sono sicura che Alexis sarà felice, allora, di farti da guida per aiutarti ad ambientarti al meglio.
Anche sapere di avere la sua migliore amica a guidarla in quel percorso aveva contribuito molto a prendere una decisione piuttosto che un'altra. Si sentiva più sicura di ciò che stava facendo con la Parker al suo fianco, lei che per buttarsi in qualcosa ci metteva i secoli prima di decidersi. Aaron stesso -quando ancora era in vita- aveva tentato di convincere la sua fidanzata a fare qualcosa di pazzo e completamente scatenato -lui aveva pensato al babbano bangee jumping- ma non era riuscito a smuovere la bionda dall'idea che una cosa del genere, più che scuoterla, l'avrebbe fatta morire prima del tempo. C'era solo un'unica nota di dispiacere nel diventare Acuan: non poter rivelare a nessuno -parole confermate dalla Johanddottir stessa- la sua vera natura.
Purtroppo no, è una delle regole più ferree di ogni Gilda: solo chi ne fa parte può conoscere la verità, e questo significa mantenere il segreto anche con genitori, amici... a volte persino compagni, se non si ha la fortuna di condividere questo segreto con loro.
Ripensò per un attimo ad Alexis e al suo imminente matrimonio con Desmond Flynn: lei a quale categoria di persone apparteneva? Quelle fotunate o quelle sfortunate? Sperava vivamente la prima, anche se dal suo punto di vista chiunque avesse il proprio partner ancora in vita e vicino era già fortunato di per sè.
Se un tuo amico, un tuo parente o il tuo analista fossero dei Gildati, anche appartenenti ad una Gilda diversa, il problema non si porrebbe... è il prezzo da pagare per conoscere e vivere nella verità.
Che strano e assurdo paradosso che le stava proponendo l'Oceano. Tuttavia Cece ormai non poteva più tirarsi indietro, ben decisa a voler continuare su quella strada che aveva scelto per sè stessa. Non perchè l'essere un Acuan le avrebbe dato qualche certezza, ma perchè la sua unica certezza era che non voleva passare il resto della propria vita chiedendosi cosa fosse quella strana sensazione che viveva e provava dentro, senza sapersene spiegare il motivo. Era già abbastanza matta di suo, mancava solo che aggiungesse un altro problema a quelli già esistenti.
Indossare questo anello ti renderà ufficialmente un'Acuan: si modellerà perfettamente al dito nel quale lo indosserai, non potrai sfilarlo in alcun modo, e farà sì che se tu fossi mai in pericolo, i tuoi Confratelli possano correre ad aiutarti.
Grazie...
Non temere, agli occhi di tutti coloro che non sono Acuan esso apparire come un qualsiasi anello senza alcuna importanza... Indossa quest'anello, e diventa una protettrice del Conflux... in fondo, se hai deciso di crederci davvero, è il tuo destino.
Il destino, il suo acerrimo nemico! Ancora una volta si era intromesso nella sua vita, scombinandola, cambiandola radicalmente e ponendola di fronte ad un fatto nuovo e sconcertante che non avrebbe saputo come affrontare. Eppure questa volta avrebbe potuto essere diverso. Questa volta non avrebbe sofferto, al massimo avrebbe potuto gioire di conoscere e comprendere la verità o -nei peggiori dei casi- sarebbe rimasta indifferente. Non comprendeva ancora nulla dei meccanismi delle gilde, ma era curiosa di conoscerle, di scoprire quali sorprese aveva in serbo per lei quella nuova vita... Una vita della quale aveva deciso lei di farne parte.
Speriamo che la Trama me la mandi buona...
Pensò fra sè, prendendo l'anello e infilandolo all'indice della mano destra, sentendo che esso si adattava perfettamente al suo dito. Fissò ancora una volta Eibhlin dopo quel gesto, cercando di contenere l'emozione che provava dentro.
Quando mi sarà possibile venire nel luogo dove è situata questa gilda?
Chiese, aspettando la risposta, per poi proseguire nel discorso.
Vi ringrazio, siete stata molto gentile. Ora... Dovrei proprio andare, vorrei parlare con Alexis Parker di quello che è successo. Perchè con lei posso parlare, giusto?- chiese conferma all'altra, prima di avvicinarsi e, se glielo avesse permesso, stringerla in un abbraccio -Sinceramente non so se è questo il modo giusto di salutarvi e non so nemmeno perchè vi sto dando del voi...- le veniva spontaneo e naturale- Ma dentro di me ho sentito di doverlo fare e l'ho fatto. Allora... Spero di vedervi presto. Fate buon viaggio... Oceano.
E quel soprannome da dove sbucava fuori? C'erano troppe domande alle quali Cece non sapeva darsi una risposta, per questo preferiva non perderci tempo inutile dietro e andare invece dall'unica persona in quel momento che gliele poteva fornire su un piatto d'argento.
{Exit x2}
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da Cecilia » 11/06/2015, 22:04
{16/05/10 - Ufficio privato del Dott. Ravnick, A.G.E.R. - 17:30}
Stai andando giù in caffetteria? Allora ti dispiacerebbe portarmi un succo d'arancia rossa, per favore?
Non mi piace, ti porto la pera!
Ma voglio l'arancia rossa...
E cambia ogni tanto! Sei sempre scontata!
... Allora ananas. Così va meglio?
Mh… Sì dai, per questa volta passi, alla prossima pera!
Fare l'assistente di Haytham Ravnick non era una mansione affatto male: se si escludevano gli scherzi, le prese in giro, l'ordine maniacale nel suo ufficio, l'immenso lavoro di archiviazione che le affibbiava un giorno sì e l'altro pure e i suoi modi di fare da ragazzo alla "prendetemi a schiaffi in faccia, dai!", il MagiArcheologo sapeva mostrare dei lati positivi che venivano apprezzati -seppur con molte riserve- dalla Bishop. Ad esempio, la sua gentilezza. Pur essendo lui un professore e lei la sua assistente, quando c'era occasione, Haytham era disposto persino a prenderle qualcosa da bere o da mangiare giù alla caffetteria... Per quanto se avesse smesso finalmente di romperle le scatole ogni qual volta ciò che voleva non gli andava a genio, il suo gesto gentile sarebbe stato apprezzato molto di più dalla studentessa. Era competente nella sua materia e quando spiegava -pur perdendosi i dettagli minimi fondamentali- sapeva catturare l'attenzione dei pochi studenti che frequentavano il suo corso. Cece lo ammirava, segretamente, e sempre segretamente provava un'attrazione fisica per lui che stava raggiungendo i limiti massimi consentiti. Per lei era ovvio che il MagiArcheologo non si fosse reso conto di nulla, mentre la verità invece era tutt'altra: sapendo di poter contare su quella percentuale di fascino in più, il Ravnick si divertiva spesso e volentieri ad esercitarlo sulla sua povera assistente, passandole anche di tanto in tanto immagini occasionali e assolutamente indecenti per il rapporto che doveva vigere fra loro due. Meglio precisare: non ogni tanto, ma ogni due giorni facendo ammattire letteralmente l'americana. Le più frequenti -e quindi le preferite di Haytham- prevedevano l'utilizzo dei piedi e delle qualità orali della Bishop, che ogni volta -quando le capitavano queste assurde fantasie erotiche- sentiva il sangue ribollire e tutto il suo corpo agitarsi insieme al suo elemento. Già, l'Acqua: era stata risvegliata da poco e già sentiva che c'era qualcosa di strano ogni volta che si trovava vicino al Ravnick. Non sapeva come spiegarselo, ma era come se una forza irresistibile l'attraesse costantemente verso di lui, come se Haytham fosse in grado di elettrizzarla non solo nel corpo e nella mente, ma anche nello spirito. Doveva smetterla di immaginarsi le cose e concentrarsi invece sullo studio.
Le teorie MagiTecnologiche del XXI° secolo...
China sui propri appunti, Cece non si rese conto di un piccolo mostriciattolo color marrone chiaro che si stava avvicinando strisciando verso di lei. Era un Taipan comune, la forma animagus di Haytham, uno degli scherzi più gettonati da parte del ragazzo. A dire il vero, dopo le prime tre-quattro volte che lo aveva fatto, Cecilia non si era più lasciata intimorire dalla vista di un Taipan che le strisciava fra le gambe o di un Taipan che dormiva sui suoi libri o di un Taipan che la fissava e le sibilava a pochi centimetri dalla faccia. Diciamo che la bionda ci aveva fatto il callo, motivo per cui, quando sentì il tipico sibilo del serpente, nemmeno si volse a guardarlo, troppo concentrata su ciò che stava leggendo.
Assatassaaaaaaaaaa....
Ma non dovevi andare in caffetteria? Dai Haytham smettila, sto studiando adesso...
Provò a scacciare il ragazzo agitando la mano davanti a sè, facendogli segno di sparire. Tuttavia il serpente non accennò minimamente a muoversi, anzi rimase fermo lì dov'era, allungando la testa verso il volto della Bishop e solleticandole il viso con la lingua biforcuta.
Haytham! Ti ho detto che sto studiando! La vuoi smettere con questo stupido scherzo? Tanto ormai non funziona più! Sì, dico a te, a te stupido essere senza zampe anteriori nè posteriori! E' inutile che fai finta di arrabbiarti, tanto lo so che sei tu, quindi smettila con questa farsa e...
Ecco qui l’ananas! … Mh? Con chi stai parlando?
Rimase ferma, immobile come una statua la Bishop quando sentì la voce di Haytham arrivarle dietro le spalle. Stava fissando un vero taipan, non uno stupido scherzo fattole dal MagiArcheologo. Con sguardo minaccioso -ora sì che lo era- e pronto all'attacco, il serpente fece un breve scatto in avanti, aprendo la bocca e snudando le sue pericolissime zanne, piene di veleno.
Svenne. La Bishop lentamente perse i sensi e si lasciò cadere indietro sullo schienale della sedia, scivolando poi miseramente per terra e rimanendo lì esanime. Decisamente quello era stato un brutto colpo per lei, ritrovarsi di fronte ad un serpente vero col quale aveva anche litigato neanche cinque secondi prima, rischiando di aizzarlo contro di sè. L'ultimo suo pensiero, prima di svenire, venne rivolto a Haytham: sperava che il ragazzo, in qualche modo, riuscisse a salvarla da quella trappola mortale nel quale era caduta per un'assurda fatalità del destino.
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da Haytham » 14/06/2015, 0:54
16/05/2110 Ufficio di Haytham Groenlandia Intorno alle 18:00
Quando fuori la giornata offriva una così bella temperatura, era un vero delitto rimanere dentro l'A.G.E.R. a spaccarsi la schiena. Yuan era un buon lavoratore, ma non certo di quelli sempre attaccati alla precisione e alla professionalità, per la miseria no! Gli piaceva vivere e godersi le ore a disposizione e quando sapeva che c'era una maniera per ovviare al non poter uscire di lì, coglieva immediatamente la pluffa al balzo. La caffetteria, il suo luogo di ritrovo col mondo intero (fratello in primis), l'oasi di pace e libertà dove si respirava aria di relax e caffeina, il tutto condito dalla bella presenza delle bariste carine e disponibili al dialogo e ogni tanto non solo a quello. Haytham badava poco ai numeri di telefono che spesso venivano scritti sotto i suoi bicchieri del cappuccino mattutino, o magari dietro lo scontrino della merenda di metà pomeriggio, non voleva infrangere speranze o cuori, meglio far finta di non aver visto nulla e far credere di aver buttato il bicchiere o lo scontrino senza aver fatto caso al dettaglio scottante sopra di essi. A parte tutto ciò, c'era però un'altra attività che ultimamente stava riempiendo alla grande le sue giornate uggiose: fare scherzi alla sua Assistente preferita (che poi fosse anche l'unica era un dettaglio trascurabile, rimaneva ugualmente la preferita). Per quel giorno aveva preparato una burla fantastica, a dir poco spettacolare, di quelle che lo facevano andare in bagno a stringersi la mano allo specchio, metaforicamente parlando, mica ci andava sul serio... non sempre. Preso in prestito un vero serpente Taipan dalla sezione di biologia dell'Accademia, gli aveva dato precise disposizioni in serpentese affinché si comportasse come voleva il Ravnick, così da far cadere in trappola Cecilia Bishop, ormai abituatasi decisamente troppo alla sua forma animale. Fino a qualche settimana prima almeno di tanto in tanto saltava sulla sedia oppure si prendeva qualche micro infarto, adesso invece più nulla. No no, non andava affatto bene, bisognava rimediare e in fretta, altrimenti avrebbe potuto licenziarla perché gli dava troppa noia!
Ma non dovevi andare in caffetteria? Dai Haytham smettila, sto studiando adesso...
Comodamente appoggiato allo stipite della porta del suo ufficio, con il succo di frutta all'ananas in mano, Haytham osservava interessato e divertito la scena, aspettando soltanto il momento giusto per intervenire. Doveva prima attendere che il serpente facesse come ordinato, ovvero fare qualche bel verso rabbioso e infastidito così da farla esasperare ancora di più e farle perdere la pazienza. Gli veniva fortemente da ridere, ma si trattenne con tutto se stesso perché altrimenti avrebbe vanificato tutto il lavoro pensato nell'arco di quei cinque giorni passati. Già, per formulare genialate di quel tipo bisognava riflettere per molte ore. Che poi forse sarebbe stato meglio pensare al lavoro era un altro discorso.
Haytham! Ti ho detto che sto studiando! La vuoi smettere con questo stupido scherzo? Tanto ormai non funziona più! Sì, dico a te, a te stupido essere senza zampe anteriori nè posteriori! E' inutile che fai finta di arrabbiarti, tanto lo so che sei tu, quindi smettila con questa farsa e...
Ecco qui l’ananas! … Mh? Con chi stai parlando?
STOTOMP
La ragazza occhialuta cadde a terra come una pera cotta. La vide perfettamente andare giù, all'indietro con la schiena e se non fosse intervenuto in tempo si sarebbe anche potuta fare davvero male sbattendo la testa al suolo. Per questo con la bacchetta lanciò all'istante un "Imbottitus", evitando il peggio. Scuotendo il capo con un sorriso beffardo appoggiò il succo di frutta sulla propria scrivania e si avvicinò prima al serpente, facendogli "pat pat" sulla testolina, dicendogli che era stato davvero bravissimo e che adesso doveva tornare dritto fino alla sezione di biologia così da farsi reinserire nella propria gabbia. Il fatto che potesse far sorgere urli di terrore per i corridoi era un dettaglio trascurabile.
... E adesso pensiamo a questa fifona... Strepitoso... Ancor meglio delle mie aspettative!
Tirò su la Bishop, posizionandola poi sdraiata sul divanetto dell'ufficio, piuttosto comodo e morbido, così che continuasse a riposare. Si guardò intorno, poi la guardò di nuovo dormire profondamente per lo shock. Con un'alzata di spalle, senza avere alcun permesso si chinò in basso e le diede un bel bacio sulle labbra, approfittando impunemente della situazione. Quel gesto ebbe una durata di circa tre-cinque secondi, dopo di che il MagiArcheologo si staccò e annuì convinto e soddisfatto, davvero niente male l'Assistente! Beh, adesso doveva proprio preparare le proprie cose e sloggiare. Lei non lo sapeva, ma avrebbe trascorso diversi giorni senza la sua compagnia. Se ne sarebbe dispiaciuta? Trascorsa un'oretta dal colpo ricevuto, probabilmente la ragazza avrebbe riaperto gli occhi, accorgendosi di non essere più sulla sua scrivania. Su di essa, però, adesso era presente un biglietto chiuso con scritto sopra "Per Cecilia". C'erano serie possibilità che al termine della lettura avrebbe dato di matto ma tanto... Haytham ormai era lontano!
"Cara Cece. Carino Snicky, vero? Ma come chi è Snicky!? Il mio simpatico amico Taipan che ha collaborato con me per farti lo scherzo meglio riuscito da quando lavori per me, ovvio! Beh, sono certo che ti farai una bella risata come me la sono fatta io, dico bene? Allora, starò via circa due settimane abbondanti, quindi ti lascio scritte qui le mansioni da portare a termine nel frattempo:
1) Riordina gli archivi E, J, M, P e W. 2) Wordsworth, Haruko, McMahoney, Pernigotti (trattalo bene che quando prende voti sopra al 25 il padre ci manda sempre un sacco di cioccolatini!) e Füster devono dare l'esame di Storia dell'Asia Magica Orientale. 3) Porta entro le prossime 72 ore della carne secca a Snicky, gliel'ho promessa in cambio della collaborazione. 4) Svuota i cestini e metti una MagiLampada nuova, quella che abbiamo adesso fa troppa poca luce. 5) Bevi tanto succo di frutta all'ananas.
Mi raccomando eh, passa delle buone giornate e vedi di non girarti troppo i pollici! Lo so che ti mancherò, ma stai serena, i giorni passano in fretta quando ci si diverte o si è impegnati... Tu hai la seconda opzione a disposizione. Salutami la signorina Parker e ho già informato in segreteria la convalida della tua assenza per Mercoledì prossimo. Stammi bene!
P.S.
Ricordi il seminario di MagiTecnologia sui nuovi macchinari di produzione della Novak Industries? Sì, quello per il quale avevi mandato la domanda di adesione ma per il numero chiuso ristrettissimo non ti hanno preso. Ecco, dentro questa busta c'è il pass per partecipare, si terrà questa Domenica, vatti a fare una bella cultura mi raccomando!
P.P.S.
Hai delle labbra molto buone, non ho potuto mettere la lingua però per paura di svegliarti, peccato! Sei una pessima bella addormentata, hai continuato a russare! Stammi bene!"
H.Y.R.
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