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Sulaibiya

Messaggioda Estia » 24/05/2015, 15:48

Per sentirli, li sento, è vero...
Leggermente più il Fuoco e il Fulmine.
Immagino sia perché ci siete voi due accanto a me ora...


... chissà quanto devi sentirti confuso...

... Abbastanza...

Estia era sempre più sconvolta da quanto successo all'amica: non che ci fosse nulla di strano, poiché quello era il modo standard in cui un'Erede s'innamorava, ma era la prima volta che all'Erede del Fuoco capitava di assistervi in prima persona; inoltre, cosa non poco importante, il pensiero che Miui potesse soffrire di nuovo come con Oliver portava la futura sposa e sentirsi molto più in ansia per l'Erede del Fulmine, la quale invece non aveva occhi che per Kuja, colui che era piombato nelle loro vite come -tanto per rimanere in tema- un fulmine a ciel sereno.
Avrebbero voluto dargli -soprattutto Miui- maggiori informazioni sulla sua condizione e sulla particolarità del suo essere, ma purtroppo non ne sapevano quasi nulla: questo però non avrebbe impedito loro -e di nuovo, soprattutto a Miui- di cercare notizie ovunque, partendo dai genitori per poi arrivare alle Guide druidiche di tutte le comunità; e a giudicare dal fervore con cui l'Erede del Fulmine lo guardava, sarebbe stata in grado di rivoltare tutti e sei i Castelli da cima a fondo, pur di permettergli anche solo un secondo di sentirsi più sereno.
E fu proprio per renderlo più tranquillo, o perlomeno provarci, che subito dopo Miui gli propose d'insegnargli qualcosa del loro mondo, come qualche incanto druidico o a mantenere il controllo sotto forma di drago, ovviamente se lui se la fosse sentita.

Credo che la cosa migliore, prima, sia informare i miei genitori.
Non di questo, ovviamente, credo che li manderei al manicomio.


Inoltre non sarebbe permesso ai maghi "normali" di venire a conoscenza di questa realtà... -cominciò a dire Estia, beccandosi poi un'occhiataccia da manuale da parte dell'amica- ... anche se per i tuoi genitori potremmo fare un'eccezione, immagino.

Però dovrò inventarmi qualche impegno di lavoro che mi spinga a stare un po' fuori casa.
In tal modo potrò restare a contatto con entrambe e farmi insegnare piano piano tutto quanto.


Restare a contatto con entrambe... quanto piacevano a Miui quelle parole?
Moltissimo, forse troppo, ma di sicuro quanto bastava per permettere alla sua immaginazione di figurarsi lei e Kuja insieme in mille momenti diversi, complici ed intimi ben più di quanto, probabilmente, sarebbero effettivamente stati in realtà.

... Ehi, un momento, avete detto che ci sono in tutto sei Eredi... Potrò incontrare anche loro?
Pensate che possa fargli piacere?


Beh... più o meno... -rispose Estia con aria titubante, lasciando che fosse Miui a spiegarsi meglio.

Non tutti gli Eredi vedono allo stesso modo le novità... -o i Gildati, la Trama e quel mondo in generale- Noi, l'Erede del Ghiaccio e quella dell'Acqua siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda...- Razìa lo era da poco, ma specificarlo non sarebbe servito a niente- mentre quella della Terra e quello del Vento... ecco, forse loro potrebbero non essere troppo felici di conoscerti.

In ogni caso una cosa per volta.
Intanto potremmo farti conoscere Razìa e Fywir, coloro che sono certa ti accoglierebbero a braccia aperte... inoltre il loro aiuto ci farà sicuramente comodo, qualora io e Miui da sole non riuscissimo a trovare nessuna informazione utile.


Ma sento che, insieme, potremo far luce su questo mistero, ne sono davvero convinta! -esclamò Miui accalorata, stringendogli la mano e percependo il proprio Elemento aumentare nel suo spirito in maniera spropositata, raggiungendo una potenza tale da far inarcare un sopracciglio ad Estia con aria sorpresa.

Certo... Forse il vero problema sarà... Dove vivere.
Potrei chiedere ospitalità ad una di voi?


Era tutto partito da Kuja... era il suo Fulmine ad essere salito a più del 150%, e quello di Miui -che pur avrebbe dovuto saperlo controllare perfettamente- aveva fatto lo stesso. Ma com'era possibile?

... sì, naturalmente. -mormorò la futura sposa, schiarendosi la voce- Le porte del mio Castello sono aperte per te in qualsiasi momento tu lo voglia, e sono certa anche quelle di Miui.

La quale, tra l'altro, non sapendo come gestire una forza così dirompente nel proprio spirito ed essendo anche spaventata da quella perdita di auto-controllo elementale, allontanò velocemente la mano da quella di Kuja, sentendo il Fulmine tornare ad una soglia gestibile... ma solo per qualche istante: in uno scatto istintivo, infatti, il ragazzo gliela riprese, accorgendosi però poi del gesto e lasciandola nuovamente con aria imbarazzata.

Io... Mi spiace, non so proprio cosa mi sia preso!
Non è neanche la prima stranezza che avverto da quando sono con voi...


Che cosa intendi? -domandò Estia di rimando mentre Miui, dopo essersi fissata la mano per qualche istante...

... puoi tenerla tutto il tempo che vuoi...
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Messaggioda Kuja » 24/05/2015, 22:02

Non tutti gli Eredi vedono allo stesso modo le novità...

Cosa intendete?

Noi, l'Erede del Ghiaccio e quella dell'Acqua siamo tutti sulla stessa lunghezza d'onda... mentre quella della Terra e quello del Vento... ecco, forse loro potrebbero non essere troppo felici di conoscerti.

Ma se nemmeno mi conoscono!
Cioè... Sono un Erede come loro, d'accordo, non avrò un elemento predominante ma siamo fatti della stessa pasta, no?
Non capisco, è come se dei lupi neri non accettassero un altro lupo nel branco perché albino.


Anche la stessa natura sapeva riconoscere quando una discriminazione equivaleva a follia, quindi perché non coloro che la natura dovevano rappresentarla all'ennesima potenza? Forse Miui ed Estia avrebbero dato ragione a Kuja ma in fondo non potevano fare nulla per cambiare le cose, pur condividendo un pensiero, pur trovandolo coerente. Ad ogni modo, il ragazzo non avrebbe mai imposto la sua presenza a qualcuno, perché non era nella sua indole, gli avevano insegnato a dare ad ognuno i propri spazi, senza invaderli. D'altronde almeno c'erano delle anime buone pronte ad aiutarlo e questo lo rincuorava abbastanza da lasciar perdere il discorso, consiglio che per altro venne dato anche da Estia poco più tardi, decisamente più pratica dell'amica e capace di ragionare lucidamente.

In ogni caso una cosa per volta.
Intanto potremmo farti conoscere Razìa e Fywir, coloro che sono certa ti accoglierebbero a braccia aperte... inoltre il loro aiuto ci farà sicuramente comodo, qualora io e Miui da sole non riuscissimo a trovare nessuna informazione utile.


Ma sento che, insieme, potremo far luce su questo mistero, ne sono davvero convinta!

Va bene, sono molto ansioso di conoscere queste persone!
Razìa... Uhm... Questo nome non mi è nuovo, sapete?
Però immagino sia impossibile trovare una persona comune che si chiami così...


Un altro quesito al quale non sarebbe stato possibile rispondere per moltissimo tempo, specie adesso che le domande fioccavano una dopo l'altra senza mai fermarsi. I poteri di Kuja aumentavano esponenzialmente ad ogni secondo in più che trascorreva con le due Eredi, segno distintivo l'affinità con gli elementi che cresceva e si modellava a piacere, trasmettendosi anche a Miui, facendole raggiungere anche un livello del 160% col Fulmine, destabilizzandola e portandola anche a staccarsi un attimo dal ragazzo, gesto che però a lui non parve piacere affatto, tanto da spingerlo istintivamente a riprenderle la mano, quasi come se fosse un tesoro prezioso. A dire la verità però, quella non era l'unica stranezza che aveva osservato nascere in lui dall'inizio di quella conversazione e forse era giunto il momento di condividerla con loro.

Che cosa intendi?

... puoi tenerla tutto il tempo che vuoi...

Oh... Grazie...
... Ecco, vedete, il fatto è che... Mi succede qualcosa di strano quando guardo lei negli occhi!


Indicando Miui con uno spostamento del capo.

Sono già diversi minuti che quando mi fissa in maniera intensa...
... Oppure quando mi tiene la mano... Ho un sussulto al cuore, salta un battito, mi spiego?
Non... È normale? Capite di cosa si tratta?
Forse potrebbe voler dire che in realtà anche io sono legato di più all'elemento elettrico?!


E di lasciarle la mano neanche se ne parlava, anzi, adesso senza accorgersene aveva anche cominciato a farle le carezze.
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Messaggioda Estia » 24/05/2015, 22:30

Ma se nemmeno mi conoscono!
Cioè... Sono un Erede come loro, d'accordo, non avrò un elemento predominante ma siamo fatti della stessa pasta, no?
Non capisco, è come se dei lupi neri non accettassero un altro lupo nel branco perché albino.


Purtroppo, per quanto tu abbia ragione, è così che stanno le cose.
Sei un Erede, e non potranno dubitare di questo, ma provieni da una famiglia di maghi, e loro... non sono esattamente amanti della Trama.


Mettici anche che l'Erede del Vento doveva sposare la qui presente Estia che però si è innamorata di un Gildato mandando a monte il fidanzamento con lui, e avrai la motivazione del perché almeno Rawyn di certe cose non voglia sentir parlare... -commentò Miui, ritornando per un attimo lucida quanto bastava da commentare con un pizzico d'ironia le parole dell'amica.

Beh, non aveva detto nulla di sbagliato, comunque: Rawyn ce l'aveva ancora di più coi Gildati da quando Typhon gli aveva portato via Estia, mentre Moira era semplicemente un'algida stronza ed egocentrica, ma almeno questo l'Erede del Fulmine si risparmiò di dirlo, optando per tornare a guardare Kuja con amore assoluto e a rassicurarlo che avrebbero fatto tutto il possibile ed anche di più per dargli qualche risposta.

Va bene, sono molto ansioso di conoscere queste persone!
Razìa... Uhm... Questo nome non mi è nuovo, sapete?
Però immagino sia impossibile trovare una persona comune che si chiami così...


Altri misteri da svelare, anche se ci sarebbe voluto molto tempo prima di riuscire a darsi qualche risposta: oltretutto, di cose strane ne stavano accadendo proprio sotto ai loro occhi, o meglio, sotto quelli di Estia; che Miui fosse ormai partita per la tangente era palese, ma sembrava che anche Kuja fosse in qualche modo influenzato dalla sua presenza.
Non solo a livello elementale -la qual cosa era di per sé degna di nota- ma anche e soprattutto a livello umano: quando l'Erede del Fulmine spostò la mano da lui, infatti, il ragazzo cercò di riprenderla subito, e le risposte che diede dopo alla domanda della futura sposa... furono non poco scioccanti, per lei.

Oh... Grazie...
... Ecco, vedete, il fatto è che... Mi succede qualcosa di strano quando guardo lei negli occhi!


Miui?

... me?

Sono già diversi minuti che quando mi fissa in maniera intensa...
... Oppure quando mi tiene la mano... Ho un sussulto al cuore, salta un battito, mi spiego?


Un sussulto al cuore...

Non... È normale? Capite di cosa si tratta?
Forse potrebbe voler dire che in realtà anche io sono legato di più all'elemento elettrico?!


A quelle parole, Estia abbassò lentamente lo sguardo sulle mani dei due, con le dita di Kuja che accarezzavano quelle di Miui e queste ultime che, senza manco tentennare un istante, prendevano a fare lo stesso: un dubbio cominciò ad insinuarsi nella sua mente, un pensiero che aveva a dir poco dell'incredibile.

Lui è un Erede... un Erede atipico, certo, ma pur sempre un Erede.
E non appena abbiamo risvegliato i suoi Elementi ha cominciato a sentire qualcosa di più forte per Miui... ma se è un Erede, allora significa che anche lui può... può avere...


Possibile?
Poteva davvero accadere una cosa del genere?
Forse Gaia stava realmente facendo un dono tanto bello a Miui, dopo tutto il male che aveva provato? Assicurarle la felicità eterna con qualcuno che mai, mai avrebbe potuto ferirla?

Kuja, perdona la domanda e non pensare che mi senta in qualche modo offesa perché non è così, assolutamente, ma... sei sicuro che questo "salto al cuore" tu non lo percepisca quando guardi me, vero? -gli domandò, sfiorandogli anche la mano per sicurezza: qualora lui le avesse confermato che non era così, che per lei non sentiva nulla, Estia avrebbe annuito, chiedendo loro scusa ed allontanandosi momentaneamente con una scusa.

Torno subito, scusatemi!

L'intento era, ovviamente, quello di lasciarli soli, e scoprire così se le sue supposizioni fossero vere.

... sai, quando ti ho visto sbucare dal nulla... ho pensato che eri bellissimo.

Fu la prima cosa che Miui disse dopo esser stata lasciata da sola con lui, ringraziando mentalmente l'amica pur non capendo il perché di quel gesto -troppo concentrata sui sentimenti per Kuja, evidentemente.

So che è molto sfacciato da parte mia dirlo, ma non ho... non ho mai incontrato qualcuno di così affascinante, prima.
E mi dispiace molto per tutto questo, mi dispiace che tu ti senta confuso e destabilizzato, però... al tempo stesso sono felice, perché ho avuto la possibilità di conoscerti, e...
E perché potrò vederti ancora.


Accompagnò quelle parole da uno sguardo dolcissimo, da un velato rossore sulle guance... e dal cuore che batteva all'impazzata per quell'Erede sconosciuto che le aveva appena rubato il cuore.
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Messaggioda Kuja » 28/05/2015, 20:25

Kuja, perdona la domanda e non pensare che mi senta in qualche modo offesa perché non è così, assolutamente, ma... sei sicuro che questo "salto al cuore" tu non lo percepisca quando guardi me, vero?

Kuja, per poter essere sicuro di rispondere correttamente alla domanda dell'Erede del Fuoco, si concentrò nel guardarla intensamente, decidendo anche di prenderle la mano e provare a stringerla come aveva fatto con Miui. Era sicuramente bellissima e gli trasmetteva un calore interiore pacifico e benevolo, ma non aveva niente a che fare con la sensazione che provava nello sfiorare la pelle dell'amica o nel fissarla negli occhi.
Cercò anche di aspettare un poco per provare a capire se fosse una sorta di meccanismo che si innescava dopo qualche secondo, ma nulla, per quanto rimanesse nella stessa posizione e utilizzasse lo stesso iter intrapreso con Miui, il risultato era completamente differente.
Quindi, con aria spaesata e un'alzata di spalle, scosse la testa facendo intuire di non provare per niente il famoso "Salto al cuore".

Torno subito, scusatemi!

Prego!

... sai, quando ti ho visto sbucare dal nulla... ho pensato che eri bellissimo.

Uh?
Dici davvero?
Beh, grazie... Tu invece sei un vero incanto!


Il suo modo di esporsi con lei era completamente più naturale e spontaneo, forse perché per lui l'Amore a Prima Vista si stava innescando lentamente o forse perché si comportava con lei come ci si poteva comportare con una ragazza qualsiasi, fatto stava che non appena ripresero ad essere mano nella mano, Kuja comprese perfettamente di trovarsi benissimo con lei, quasi come se la mano dell'altra fosse da sempre stato il posto ideale dove lasciare la propria. Incredibile forse, allucinante per dei normali esseri umani, ma loro non erano affatto normali.
Aveva un'aria così dolce, Miui, un sorriso timido e sbarazzino allo stesso tempo, di quelli che si vorrebbero accarezzare in continuazione, per non parlare poi delle labbra, labbra semplicemente da baciare, da mordere, così carnose e lucide. Quella ragazza era un vero capolavoro.

So che è molto sfacciato da parte mia dirlo, ma non ho... non ho mai incontrato qualcuno di così affascinante, prima.

Ed io non ho mai incontrato qualcuna così impossibile da descrivere per quanto bella...

E mi dispiace molto per tutto questo, mi dispiace che tu ti senta confuso e destabilizzato, però... al tempo stesso sono felice, perché ho avuto la possibilità di conoscerti, e...

... E?

E perché potrò vederti ancora.

Non serviva di sicuro una scusa per convincermi a rivederti.
... È vero, provo molta confusione, o almeno la provavo, ma quando ti guardo negli occhi, scompare tutto ciò che c'è intorno a noi.
Strana come sensazione, non trovi?


Le sorrise, annullando un po' di più lo spazio tra di loro, percependo ora più facilmente l'odore tipico che possedeva la ragazza, mentre lui ancora non ne aveva uno proprio, forse perché l'evoluzione in Erede vero e proprio non era ancora completa. Se qualcuno in quell'istante gli avesse chiesto se fosse preoccupato o meno che Estia non stesse tornando, lui avrebbe risposto con un "Chi?", e non certo perché gli stesse antipatica l'Erede del Fuoco ma perché ora come ora c'era soltanto l'Erede del Fulmine, con quei grandi occhioni blu e quel corpo assolutamente eccitante, il più eccitante che avesse mai visto. Era abbondante nelle forme, così diversa dall'amica, una diversità che a lui faceva impazzire.
Tentò di prenderle anche l'altra mano, ormai erano come due piccioncini vicini e persi nel loro mondo privato.

Raccontami qualcosa in più di te...
Dimmi tutto ciò che vuoi...
Basta che mi lasci ascoltare ancora per tanto tempo la tua splendida voce...
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Messaggioda Miui » 28/05/2015, 21:07

Non aveva idea di quello che stesse succedendo a Kuja, forse perché a differenza dell'amica Estia, Miui sembrava essere partita per la tangente, per la sua strada fatta di arcobaleni, unicorni e cuoricini rosa: sì, quello per il ragazzo era stato amore a prima vista, l'Amore degli Eredi, indissolubile, innegabile, incontrastabile; sentiva di amarlo con tutta se stessa, e qualsiasi sentimento negativo provato precedentemente verso Oliver era ormai solo un ricordo sbiadito che quasi si faceva fatica a considerare anche come tale.
Nella sua mente, nel suo cuore e nella sua anima, ora, c'era solo lui, quel Druido misterioso, bellissimo, dolce ed affascinante che, se fosse stato per lei, non avrebbe più fatto andare via. E quasi avrebbe baciato Estia quand'ella decise di allontanarsi -non sapeva perché ed onestamente parlando le importava poco- perché così le stava dando la possibilità di rimanere sola con lui.

Uh?
Dici davvero?
Beh, grazie... Tu invece sei un vero incanto!


Sorrise, arrossendo nuovamente e tornando ad accarezzare le dita della sua mano con le proprie, come fosse la cosa più naturale del mondo: pur non ammettendolo, perché sapeva bene che l'amica era innamorata, fedele e tra l'altro anche futura sposa del Terran Seal, aveva provato non poca gelosia quando Kuja aveva stretto la mano all'Erede del Fuoco, perché sentiva che quell'arto, e tutto ciò che ad esso era collegato, ormai le apparteneva; in realtà non era così, visto che non c'era alcuna certezza che lui provasse gli stessi sentimenti, ma era l'amore a farla parlare/ragionare così, non poteva farci nulla.

Non serviva di sicuro una scusa per convincermi a rivederti.
... È vero, provo molta confusione, o almeno la provavo, ma quando ti guardo negli occhi, scompare tutto ciò che c'è intorno a noi.
Strana come sensazione, non trovi?


No, non è così strana... perché la provo anche io. -sussurrò Miui in risposta, facendosi a sua volta più vicina, complice, sporgendosi anche verso di lui col busto, al punto che chiunque li avesse guardati avrebbe pensato che si stessero scambiando chissà quale confidenza.

Non appena Kuja le sfiorò l'altra mano, lei intrecciò le proprie dita con le sue, guardandolo negli occhi e perdendosi in essi: poteva essere davvero così bello? Non lo conosceva bene, eppure lo trovava perfetto, e già sentiva di amare ogni cosa di lui, anche il più insignificante particolare.

Raccontami qualcosa in più di te...
Dimmi tutto ciò che vuoi...
Basta che mi lasci ascoltare ancora per tanto tempo la tua splendida voce...


Nonostante le guance stessero piacevolmente andando a fuoco, Miui acconsentì a quella richiesta -avrebbe potuto fare altrimenti?- narrandogli del suo passato al Castello, dell'amicizia con Estia, della vicinanza attuale e sbocciata da poco con Razìa, degli scontri con Moira e Rawyn, del Gaiux, di tutto ciò insomma che poteva venirle in mente.
Parlava guardandolo negli occhi ma, di tanto in tanto, lo sguardo scendeva sulla bocca di Kuja e lì vi sostava qualche istante, tornando poi verso l'alto con aria quasi colpevole: ma come poteva evitare di provare l'irrefrenabile desiderio di baciarlo? Non riusciva a resistere, l'impulso era troppo forte, troppo... troppo...

... così si è concluso tutto, il Mana ha preso i suoi provvedimenti... e...
... ed io ho bisogno di baciarti, adesso.


Nemmeno il tempo di finire quella frase che già le labbra dell'Erede erano andate a cercare quelle dell'altro, sperando -pregando Gaia con ogni fibra del suo essere- che lui non la respingesse, non subito almeno: almeno una volta, almeno per qualche secondo, voleva provare la sensazione di baciarlo, così avrebbe potuto portarla con sé per tutta la vita.
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Messaggioda Kuja » 31/05/2015, 12:30

... È vero, provo molta confusione, o almeno la provavo, ma quando ti guardo negli occhi, scompare tutto ciò che c'è intorno a noi.
Strana come sensazione, non trovi?


No, non è così strana... perché la provo anche io.

Wow...
Questo sì che è difficile da credere!
Che occhi che hai... Sono così profondi e intensi... Mi ci potrei perdere.


Proseguirono, nei minuti successivi, a raccontarsi l'un l'altra, soprattutto Miui, la quale forse aveva molte più cose da aggiungere a quelle ormai afferrate dalla mente elastica e comprensiva di Kuja. Estia sembrava completamente scomparsa chissà dove ma nessuno dei due ormai ci badava più, perché infatti il resto del mondo era sparito e la coppia di ragazzi se ne stava allegramente in una bolla esterna da spazio e tempo tenendosi per mano, ridendo, sorridendo, guardandosi intensamente e percependo emozioni sempre più forti ed intense. Dopo ancora qualche istante di chiacchiere, si passò a trattare anche di un argomento più serio, ovvero il Gaiux, del quale Miui cercò di approfondire sia struttura che argomenti, peccato che proprio in quell'istante, i sensi e i desideri stessero prendendo completamente il sopravvento.

... così si è concluso tutto, il Mana ha preso i suoi provvedimenti... e...
... ed io ho bisogno di baciarti, adesso.


Come?
Che co-...


Sentire le labbra sulle proprie, le labbra di Miui, non di qualcun altra, gli provocò un altro tuffo al cuore incredibilmente potente, come una sorta di esplosione dello spirito e dell'anima. Era impossibile da descrivere a parole, fatto stava comunque che non solo Kuja non si sottrasse a quel gesto, ma in più lo ricambio all'istante, con una irruenza tutta pratica e "moderna", di quella già sperimentata da Estia con il suo Terran.
La trascinò infatti sopra di sé, sdraiandosi sul tappeto erboso con la schiena, così che lei potesse sovrastarlo completamente e stargli sopra.
Da lì, semplicemente la sua lingua cercò quella dell'Erede del Fulmine e le mani le andarono a cingere i fianchi, carezzare le guance, esplorandola come se fosse sua. I denti di tanto in tanto le mordevano le labbra carnose e l'eccitazione generale diede anche vita a qualcosa tra le gambe.

Ho baciato altre ragazze nella mia vita ma... Ma con te è tutto diverso...
... Sento come se stare così, con te, fosse la cosa più giusta in assoluto, come se fosse già scritto da qualche parte...


Non era facile arrivare al concetto dell'Amore provato dagli Eredi perché lui all'effettiva ancora non lo era, non del tutto almeno.
Lo stava diventando passo dopo passo, secondo dopo secondo, nello stare a contatto sia con Miui che con Estia, anzi, adesso solo la prima... e che contatto. Rotolò con lei nel prato, in modo che si trovasse sopra e potesse baciarle il collo, la parte alta della curva del seno, poi le mani e le guance, il tutto mentre la teneva stretta a sé e si dedicava a quello che nel gergo del Mondo della Trama e dei Babbani si sarebbe potuto chiamare "petting soft". Se quindi l'Erede del Fuoco si fosse affacciata per vedere come proseguiva la questione, avrebbe assistito ad uno spettacolo molto interessante: l'apoteosi sia del desiderio fisico che di quello sentimentale, da parte sua vissuto con ampia intensità.

Le particelle subatomiche... Elettroni, Protoni e Neutroni... Costituiscono l'Atomo, struttura nella quale è normalmente organizzata la materia nel mondo fisico o in natura...
Queste particelle hanno carica elettrica... Adesso capisco perché è l'elettricità che dà vita al complesso sul quale si poggia l'essenziale creazione di tutte le cose... Oggi ho potuto constatare in prima persona che il Fulmine è la Perfezione Stessa in Assoluto... Tu.
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Messaggioda Estia » 31/05/2015, 15:52

Wow...
Questo sì che è difficile da credere!
Che occhi che hai... Sono così profondi e intensi... Mi ci potrei perdere.


Fallo allora... io mi sono già persa nei tuoi, e ti assicuro che è bellissimo. -mormorò Miui, totalmente presa da Kuja: non sapeva dov'era Estia e per la prima volta dopo tanto tempo non le interessava, non perché non le volesse bene, ma perché in quel momento tutto il suo mondo era rappresentato da quel ragazzo.

Più lo guardava e più il suo cuore scoppiava d'amore e di felicità nel potergli stare accanto, nel poter accarezzare le sue mani con le proprie, nel potergli raccontare della propria vita e vederlo incuriosito, interessato, attento: i suoi Elementi danzavano con quelli di lui, dandole quasi la sensazione di poter volare, di poter fare tutto, qualsiasi cosa, solo perché Kuja le stava accanto.
Avrebbe voluto dirgli che lo amava, che sarebbe stata sua per sempre, che lo avrebbe sposato in quell'istante se solo lui avesse voluto... ma non poteva lasciarsi scappare nulla di tutto questo, l'avrebbe spaventato da morire, e come dargli torto?
Solo una cosa poté fare, o sarebbe stato meglio dire che le venne spontaneo fare, non riuscendo più a contenersi: baciarlo.

Come?
Che co-...


Non aveva fatto altro che immaginare come sarebbe stato baciarlo fin dall'istante in cui i loro occhi si erano incrociati... ma farlo davvero era meglio, molto ma molto meglio, al di là di ogni fantasia: era buonissimo, le sue labbra avevano un sapore unico e speciale, non sapeva nemmeno come descrivere tutto ciò che, per lei, era semplicemente il coronamento di un sogno meraviglioso.
Ma la cosa ancora più meravigliosa -ed inaspettata- fu sentire Kuja ricambiare quel contatto: perché la stava baciando a sua volta? Perché l'aveva trascinata sopra di sé, facendole lanciare un gridolino di divertita sorpresa, accarezzandole i fianchi, le guance, mordendole le labbra, eccitandosi per quel contatto con una naturalezza che rasentava il surreale?

Ho baciato altre ragazze nella mia vita ma... Ma con te è tutto diverso...
... Sento come se stare così, con te, fosse la cosa più giusta in assoluto, come se fosse già scritto da qualche parte...


Sono le stesse cose che provo io...

Sussurrò ancora l'Erede del Fulmine mentre l'amica, non troppo distante, ascoltava tutto col cuore che batteva forte: tolto l'imbarazzo nel vedere Miui e Kuja ad amoreggiare in quel modo... possibile che al secondo stesse capitando ciò che era accaduto alla prima? Possibile che Gaia, forse anche per compensare il dolore provato dall'Erede al tradimento di Oliver, le stesse facendo un regalo così meraviglioso?

Le particelle subatomiche... Elettroni, Protoni e Neutroni... Costituiscono l'Atomo, struttura nella quale è normalmente organizzata la materia nel mondo fisico o in natura...

Lo guardava, i suoi occhi blu persi nel volto di lui, la mano che gli accarezzava la guancia con amore, delicatezza e devozione.

Queste particelle hanno carica elettrica... Adesso capisco perché è l'elettricità che dà vita al complesso sul quale si poggia l'essenziale creazione di tutte le cose... Oggi ho potuto constatare in prima persona che il Fulmine è la Perfezione Stessa in Assoluto... Tu.

...... io ti amo.......

Non ce l'aveva fatta a non dirlo, a non palesarlo, perché in quel momento sentiva di aver provato troppo amore, troppo sentimento, e di essere quasi sul punto di esplodere; anche Estia, dal canto suo, trattenne il fiato, chiedendosi se non fosse troppo presto, se Miui avesse fatto meglio a tenerselo per sé ancora un poco... ed infatti fu pronta ad intervenire, dando a Kuja un minuto di tempo per rispondere prima di "rientrare in scena" e salvare così -o perlomeno tentare di farlo- una situazione tanto delicata.
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Messaggioda Kuja » 02/06/2015, 15:44

...... io ti amo.......

Non capitava tutti i giorni che una ragazza ti confidasse dei segreti tanto grandi dopo quanto? Mezz'ora che la si conosceva?
Kuja aveva avuto diverse storie nella sua vita, storie non eccessivamente importanti, storie di poco tempo, ma ugualmente intense.
Eppure, con tutto che in passato l'amore l'aveva colto impreparato, adesso si stava trattando di tutt'altra faccenda, perché l'intensità era ancora più potente e devastante, di quelle che lasciavano a bocca aperta e incapaci di ragionare lucidamente. La guardò dritto negli occhi, era bellissima e i suoi occhi brillavano di aspettativa. Voleva sentire una risposta, o forse sperava semplicemente che lui non la allontanasse.
Le intenzioni del ragazzo, tuttavia, superarono di gran lunga sia le aspettative di Miui che di se stesso, in effetti.

... Ti amo...

Detto questo la baciò ancora, con ancora più trasporto e desideri, evitando di pensare a cosa aveva appena detto perché non gli interessava.
Nella sua ottica non solo era la verità ma in più era la cosa più naturale e normale del mondo. Quello era l'effetto scatenato dall'Essere un Erede e provare l'Amore nella sua ottica? Evidentemente sì ed era una sensazione oltre che strana anche bellissima. La sua trasformazione proseguiva di passo in passo e i suoi elementi si accrescevano di potere ed intensità secondo dopo secondo, facendogli anche percepire quelli di Miui, in perfetta armonia con i propri. Carezze sul viso, baci più umidi e passionali, mani sul sedere per alcuni secondi... Era un tripudio di amore e sesso messi assieme, come se non potesse davvero fare a meno di lei, di averla sia a contatti fisico che sentimentale.

È... È assurdo lo so ma... Ma non saprei che altro dire... O rispondere... Ti amo...

Rotolò con lei sul prato ancora una volta, così che potessero essere poggiati coi fianchi sul terreno, tenendosi per mano, guardandosi negli occhi.
Il resto del creato era come prima totalmente assente, anzi, forse ora lo era ancora di più. Kuja la fissava con insistenza, con desiderio, ogni tipo di desiderio che potesse provare un ragazzo innamorata di una ragazza. Sorrideva, perché sorrideva lei, sospirava perché sospirava lei.
Naturalmente non aveva raggiunto il vero Amore provato da un Erede, quindi forse Miui sentiva quelle sensazioni in maniera più forte, ma solo per il momento. Era soltanto questione di tempo, non c'era alcun dubbio, come non c'era alcun dubbio che adesso avesse ulteriormente meno voglia di andarsene di lì. Sperava di restare un bel po', di non separarsi da lei tanto presto... e voleva che arrivasse la notte, per fare l'amore.

... Ci sono luoghi più appartati qui vicino, che tu sappia?

Anzi, perché dover aspettare la notte?!
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Messaggioda Estia » 02/06/2015, 22:41

...... io ti amo.......

Un minuto: erano sessanta i secondi che Estia aveva deciso di concedere a Kuja e Miui, prima di intervenire: la seconda aveva seguito l'istinto più puro, fomentato ed accresciuto dall'amore, e si era dichiarato al primo che sì, era un Erede quanto loro -per quanto un bel po' atipico- ma che ancora non aveva espresso un vero e proprio sentimento nei confronti della mora dagli occhioni blu intenso. Per questo l'Erede del Fuoco era pronta ad intervenire, così da togliere entrambi da un imbarazzante silenzio... ma non ce ne fu assolutamente bisogno.

... Ti amo...

Spalancò gli occhi, Estia, incredula di fronte a ciò che aveva appena sentito: allora anche Kuja... anche lui aveva avuto l'imprinting con l'Erede del Fulmine?
Era quello il regalo di Gaia dopo averla fatta soffrire tanto? Insomma... che regalo! Un amore che sarebbe stato eterno, inscindibile, incrollabile: quei due si erano proprio trovati.
Miui, dal canto suo, pensò di aver sentito male e di essersi immaginata quelle parole, tanto era il desiderio che lui le pronunciasse: eppure... eppure no, l'aveva detto davvero, la amava, ricambiava il suo sentimento!
Chiuse gli occhi e si abbandonò a quel bacio, facendo fondere interamente gli Elementi con quelli dell'altro, il cuore che batteva forte nel petto ed il cui ritmo sembrava ormai scandire il suo nome: si faceva accarezzare ovunque, toccare ovunque, il desiderio di essere sua in ogni modo che le impediva di ragionare e di pensare a dove fossero.

È... È assurdo lo so ma... Ma non saprei che altro dire... O rispondere... Ti amo...

Non è assurdo... è il nostro amore, è l'Amore che provano gli Eredi... -rispose Miui con un sorriso dolcissimo, felice e raggiante, innamorato- Si tratta di un sentimento unico, che una volta innescato non sfiorisce mai, né può essere distrutto in alcun modo: ora io e te ci apparteniamo, e così sarà per sempre.

Avrebbe capito, nonostante l'ubriacatura d'amore, la portata di ciò che la mora gli stava dicendo? Si era appena conquistato, praticamente, la totale sicurezza di avere di fronte l'anima gemella, che mai per nessun motivo avrebbe potuto fare a meno di lui.
Gli accarezzò il viso, sorridendo ancora e baciandolo nuovamente, percependosi completa come mai era successo in quel momento e già immaginando le loro nozze, il momento in cui si sarebbero sposati di fronte al Mana, celebrando il loro amore eterno.

... Ci sono luoghi più appartati qui vicino, che tu sappia?

Coff coff... sì, ce ne sono diversi, ma forse non è il caso di preoccuparsene ora, non credete? -disse Estia ad alta voce, lasciando il suo nascondiglio per avvicinarsi a loro con sguardo a metà tra il divertito e il severo.

Sì, era decisamente il momento d'intervenire.

Kuja, Miui... potreste ricomporvi, per favore?
Sapete, non vorrei mi bloccaste la crescita!
-anche perché se qualche Druido fosse passato di lì, magari per cercare le due Eredi, si sarebbe trovato di fronte ad uno spettacolo poco decoroso- Beh, mi sembra evidente che sono appena diventata la spettatrice di un doppio imprinting... ora capire il ruolo di Kuja nel nostro Equilibrio è ancora più importante...

Ma noi ce la faremo! -esclamò Miui, ben più convinta di prima- Non vedo l'ora di presentarti ai miei genitori... -mormorò poi verso il ragazzo con aria assolutamente innamorata- Non posso credere di essere stata davvero così fortunata!

Ehi, piccioncini... -li richiamò l'Erede del Fuoco con un sorriso bonario- Che ne dite se entriamo un attimo al Castello?
Potremmo parlare subito con i miei genitori e far venire qui sia Razìa che Fywir per un consulto, che ne dite? Puoi rimanere ancora qui con noi, Kuja?


Ti prego... rimani... -sussurrò l'Erede del Fulmine, sentendosi morire al pensiero di doversi allontanare da lui.
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Messaggioda Kuja » 04/06/2015, 20:35

Non è assurdo... è il nostro amore, è l'Amore che provano gli Eredi...

Faccio molta fatica a crederci, lo ammetto...
... Però... Però lo sento...


Si tratta di un sentimento unico, che una volta innescato non sfiorisce mai, né può essere distrutto in alcun modo: ora io e te ci apparteniamo, e così sarà per sempre.

Se per la maggior parte dei maschi, una frase del genere a distanza di pochi minuti dall'aver conosciuto una ragazza sarebbe suonata più come una minaccia, per Kuja, o meglio, per un Erede in generale non erano altro che melodie, suoni meravigliosi, verità assolute e imprescindibili.
Adesso si appartenevano sul serio, il ragazzo poteva percepire distintamente i propri sentimenti crescere attimo dopo attimo, in concomitanza con lo sguardo che rimaneva fisso sugli occhi di lei, occhi felici, occhi non più spenti fino a qualche tempo prima, anche se questo lui non lo sapeva.
Si baciarono ancora, esplorandosi a vicenda, sentendo il loro corpo andare in fibrillazione ed eccitazione, una eccitazione anche sessuale, tra un maschio e una femmina desiderosi di accoppiarsi ed unirsi al più presto anche fisicamente. Purtroppo però, Estia non era dello stesso avviso.

Coff coff... sì, ce ne sono diversi, ma forse non è il caso di preoccuparsene ora, non credete?
Kuja, Miui... potreste ricomporvi, per favore?
Sapete, non vorrei mi bloccaste la crescita!


Oh, scusa... Mi sono completamente dimenticato che c'eri anche tu... Oh Trama, cioè, non volevo dire che... Uff...

Che pessima figura che aveva fatto. Non ricordarsi che Estia si trovava lì con loro, troppo impegnato ad... Innamorarsi di Miui?
Poteva davvero essere considerata una scusa o un buon motivo per una simile mancanza di rispetto? Per lui no, adesso che stava riprendendo lucidità ed il sangue tornava finalmente al cervello. Si mise nuovamente seduto più composto, anzi, dopo qualche secondo scelse di alzarsi in piedi per sgranchirsi un poco le gambe, il collo e le spalle. Sorrise imbarazzato verso l'Erede del Fuoco quando ella disse di trovarsi di fronte a due imprinting, annuendo perché obiettivamente non poteva non esserne convinto anche lui al 100%. Adesso bisognava soltanto decidere cosa fare e come comportarsi con tutto il resto della comunità. Si presagivano momenti difficili e complessi per tutti i Druidi del Mondo Magico.

Ehi, piccioncini... Che ne dite se entriamo un attimo al Castello?
Potremmo parlare subito con i miei genitori e far venire qui sia Razìa che Fywir per un consulto, che ne dite? Puoi rimanere ancora qui con noi, Kuja?


Ti prego... rimani...

A parte il fatto che adesso come adesso mi risulta difficile staccarmi da lei...

Era davvero fondamentale specificare a chi si stesse riferendo?

... Inoltre penso che sia importante mettermi in contatto con tutti, mostrarmi.
Ora che so chi sono, almeno per larghe linee, mi sento ancora più ansioso di mettermi in relazione con gli altri.
Inoltre, sarei curioso di conoscere questa Razìa, ripeto, il suo nome non so perché non mi è nuovo, affatto...


Non era il nome di una parente dei suoi genitori, assolutamente, ma neanche un nome sentito per caso in giro per strada, soprattutto perché non era di sicuro tanto comune. Era poi certo che quello fosse un modo di chiamarsi prettamente druidico, ma perché allora Kuja pareva tenerlo stretto nella propria memoria senza riuscire a ricondurlo ad alcun volto? Preferì non porsi adesso quelle domande e rinviare ogni cosa a dopo il suo arrivo nel castello. Era estremamente emozionato, convinto che tutti lo avrebbero accolto come una persona della "famiglia" o per lo meno come un loro pari senza considerarlo strano o fuori luogo. Fu abbastanza intelligente da impedirsi di prendere la mano all'Erede del Fulmine, non era saggio mostrare da subito quel legame. Una cosa alla volta, ma questo non gli impedì di darle un ultimo bacio appassionato sulle labbra prima di avviarsi al Castello ed incontrare altri due dei sei Eredi esistenti al mondo... anzi, con lui sette.

Ok, adesso ci sono, direi che possiamo andare!

Fine
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