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Quest n° 6: La Stanza Nascosta

Svolgimento delle Quest

Messaggioda Victoria » 25/05/2015, 11:25

[handwriting]Non aveva in programma di urlare, in realtà non credeva nemmeno di averne la forza: ma quando l’ennesima pugnalata le aveva colpito il cuore, facendolo sanguinare, non ce l’aveva fatta più, e tutto l’autocontrollo mostrato fino a quel momento era andato a farsi fottere, lasciando il posto ad una rabbia cieca ed incontrollata che aveva bisogno di essere sfogata ad ogni costo.
Fu per questo che se la prese con le due persone che, per lei, avevano più colpe: Brianna in realtà un po’ di meno, perché la sua vera mancanza era stata quella di non fermare Jorge dal prendere il libro… quest’ultimo invece si era rivelato un pezzo egoista sprovvisto di buon senso, che aveva anteposto i propri egoistici desideri ai sentimenti della fidanzata.
Sì, durante quella sfuriata Victoria si espresse in toni molto duri, con parole che forse facevano male… ma quanto male le aveva fatto il portoghese, dimostrandole ad ogni suo gesto come contassero di più i suoi desideri piuttosto che il benessere di colei che diceva di amare?
Eppure né Jorge né Brianna pensarono per un solo, singolo istante di chiedere scusa, abbozzare e rimanere in silenzio… al contrario presero ad urlare anche loro nel tentativo di difendere le loro azioni quando, a parere della Randall, da difendere non c’era proprio un cazzo.

Farsa, farsa??? Pensi davvero che io abbia mentito tutto quel tempo? Che davvero abbia preferito fare la figura dell’idiota incapace di riflettere lucidamente per cosa? Per potermi portare via il libro a vostra insaputa? Il tuo QI può anche non essere arrivato a quattromila ma non puoi parlare di qualcosa che non hai provato. Quei tentacoli non si sono attaccati alle tue tempie come degli elettrodi, non ti hanno strappato qualcosa di tuo, non ti sei ritrovata rotolante su un pavimento con la testa che ti scoppiava e pensieri prima lucidi all’improvviso avvolti nella nebbia e nella confusione, con difficoltà a ragionare…

Strano però, talmente avevi difficoltà a ragionare e talmente eri confuso che sei stato proprio tu a trovare il baule col quale farci uscire, vero?! -replicò Victoria sprezzante- E che mi dici del combattimento contro il Lich?! Uno che è confuso, che ha il cervello avvolto nella nebbia e che non riesce a ragionare non sa nemmeno castare un incantesimo, Jorge, quindi piantala di prendermi per il culo!!

Prima lezione di Incantesimi descritta nel libro che usavano con la Vireau: “Se non si è concentrati e focalizzati pienamente sull’incantesimo che si vuole castare e sul fine che si vuole raggiungere, non otterrete mai il risultato sperato.
C’era davvero bisogno di aggiungere altro? Se davvero era così confuso, inoltre, così palesemente incapace di ragionare, perché diavolo Brianna non gli aveva strappato il libro dalle mani, impedendogli di portarselo appresso?

Ci ha provato ma io gliel’ho impedito…

Gli ho detto che poteva essere pericoloso, che poteva essere una trappola, ma ha fatto la sua scelta, non vi ho detto nulla perchè...

CHE DIAVOLO AVETE TUTTI E DUE NEL CERVELLO?!?!?
POTEVAMO MORIRE!!!


Credi che non me ne sia accorta? Credi davvero che non me ne sia accorta? Cosa passa A TE nel cervello? C'ero anch'io sai? Era in gioco la mia vita quanto la tua, oltre a quella di Glaedr.

Oltre?! OLTRE?!?!??!? Pensi davvero che la nostra vita valga MENO di quella del tuo dannatissimo animale?! -perché questo si evinceva dalle sue parole, che la vita di Glaedr fosse la più importante, quella prioritaria da salvare, e che quella di Victoria fosse un surplus, mentre Jorge e Cappie nemmeno venivano contemplati- Se davvero tenevi così tanto a lui, non te lo saresti portato dietro!
Non sapevi a cosa saremmo andati incontro, non avevi alcun indizio sulla pericolosità o meno del luogo che volevamo esplorare, se volevi che fossi al sicuro l’avresti lasciato a dormire nel dormitorio, perciò non venire a dirmi che te ne sei accorta, perché se il tuo prezioso Glaedr si fosse ritrovato aperto in due
-per citare la visione di Vastnor- sarebbe stata solo colpa TUA!!!

Chiaramente le sarebbe dispiaciuto per il petauro che era innocente, ma per quanto stretto fosse mai potuto essere il rapporto tra Victoria ed un suo animale, mai avrebbe permesso che la seguisse non sapendo i rischi in cui sarebbero potuti incorrere.

NON PENSAVO CHE FOSSE COSI' TANTO PERICOLOSO lo vuoi capire o no? L'ha preso perché probabilmente pensava che potesse essere in qualche modo utile, ed io non sono proprio nessuno per impedirgli di fare le sue scelte…

TALMENTE UTILE DA LASCIARLO MARCIRE NELLA TASCA DEI SUOI PANTALONI?! -replicò Victoria, che trovava surreale e da pazzi giustificare un comportamento del genere- Avete trovato un diario pieno di formule alchemiche su cui aveva scritto anche Donald, e non vi è mai venuto in mente che prenderlo potesse essere pericoloso?! Che razza di pazzi incoscienti siete?!? E che diavolo significa quello che hai detto?! Se vedi un uomo che si sta per suicidare, invece di fermarlo lo lasci fare perché è una sua scelta e non glielo puoi impedire?! -la fissò incredula, chiedendosi se Brianna ci fosse o ci facesse- Come hai fatto a non renderti conto che la SUA scelta avrebbe avuto ripercussioni su tutti noi?! Parleresti ancora così se per colpa di quel cazzo di libro il tuo Glaedr fosse morto?!? Io non credo, quindi evita questo patetico buonismo perché NON C’È ALCUNA GIUSTIFICAZIONE CHE TENGA!!!!

Eppure sembrava che Jorge in primis e Brianna di seguito, seppur in misura minore, volessero continuare a difendere il proprio comportamento, un modo di fare che portava la Randall ad arrabbiarsi sempre di più.

NON L’HO RUBATO!!! L’ho solo preso in prestito perché DAVVERO pensavo che ci sarebbe stato utile…

ERA NELLA TASCA DEI TUOI PANTALONI JORGE, PORCA TRAMA!!!!!!!

Non aveva mai, mai bestemmiato in vita sua, ed Jorge invece ce l’aveva portata: questa era la riprova più palese di quanto tutto quel discorso e le continue scuse che era costretta a sentire la stessero mandando ai matti.

E come facevo a saperlo che non volevate che lo portassi via quando siete state voi due a farmi presente che era importante, che dovevamo leggere il più possibile perché poteva esserci nascosta qualche indizio importante? O forse l’avete detto solo per tenermi buono? Per non avermi tra i piedi mentre risolvevate l’ultima porta perché tanto io sono solo d’impiccio? Non avevo intenzione di tenerlo, non volevo portarmelo qui, nella nostra realtà, ma che dovevo fare? Restituirlo all’Alchimista? A quell’essere senza rotelle e avere sulla coscienza chissà quali altre catastrofe fatte in buona fede?

NON PROVARE A RIGIRARE LA FRITTATA, NON PROVARE A FARE LA VITTIMA PERCHÈ GIURO CHE NON RISPONDO PIÙ DI ME!!! -no, quello non lo doveva proprio dire, fare il povero incompreso e rifilare la colpa a loro, all’Alchimista, a chiunque tranne che a se stesso era l’ultima cosa che doveva fare- Perché pensi che abbiamo insistito tanto sul leggere il libro, razza d’imbecille?! Perché sapevamo di non potercelo portare dietro, che era pericoloso, che doveva essere lasciato dov’era perché sarebbe stato da pazzi portarselo appresso, e se eri così consapevole di non saper ragionare lucidamente TI DOVEVI FERMARE!!!!!

Strano, era stato consapevole di non essere in sé… eppure il libro se l’era preso lo stesso.
Ma stava prendendo lei e Cappie per sceme o cosa?
Tra l’altro non era nemmeno finita lì, no, a quanto sembrava ce n’era ancora sia per lui… che per Brianna.

Come cazzo ragiono? Come. Cazzo. Ragiono? NO! Tu come cazzo ragioni! Ma ti senti? Senti quello che stai dicendo? Adesso che siamo qui è facile parlare ed incolpare gli altri vero? Come potevamo anche solo sospettare in cosa si era trasformato Donald? Mi ero completamente scordata che l'aveva preso su, e comunque pensava che potesse essergli utile altrimenti non l'avrebbe preso, e non ve l'ho fatto presente perchè come ognuno di noi stavo cercando l'apertura per uscire dal Laboratorio ed avevo ben altri pensieri per la testa, che non devo certo venire a rendere conto a te, chiaro??

E TU TI SEI AFFIDATA ALLA CAPACITÁ DI GIUDIZIO DI QUALCUNO CHE, PER SUA STESSA AMMISSIONE, NON ERA IN GRADO DI RAGIONARE LUCIDAMENTE?! -scoppiò in una risata, ma di allegro in quel suono non c’era proprio nulla… anzi- Abbiamo camminato per mezzo chilometro prima del bivio, e non ti è MAI venuto in mente di dirci che si era preso qualcosa che, se doveva esserci utile, avremmo dovuto usare proprio in quel momento, prima di scegliere da che parte andare?! QUANDO CI DOVEVA ESSERE UTILE SECONDO TE, DOPO ESSER STATI TUTTI SQUARTATI IN DUE DA QUEL FOLLE DI DONALD?!

L’avrebbe presa a schiaffi, perché era evidente che non si rendesse conto della gravità delle sue azioni: il fatto che fossero tutti vivi non poteva far dimenticare -a Victoria perlomeno- che per colpa della LORO superficialità stavano tutti quanti per morire.

… è inutile vero? Qualsiasi cosa io possa dire in mia difesa è inutile… tu… voi? Ormai hai ... avete (?) già preso la tua decisione e anche se mi offrissi di prendere del Veritaserum continueresti ad accusarmi di esseri un avido, bugiardo egoista…

Sono i fatti che parlano Jorge, e i fatti dicono che sei stato una MERDA dall’inizio alla fine!!!! -replicò la Randall, disgustata ancora una volta dal vittimismo del portoghese- Non ti voglio vedere mai più, mi hai capita?!
Sparisci dalla mia vista, sparisci dalla mia vita, MI FAI SCHIFO!!!
Ti odio Jorge, odio la persona che mi hai mostrato di esser e ringrazio solo la Trama di non aver perso la mia verginità con uno stronzo come te, ti odio, TI ODIO!!!!!


Vicky BASTA!

Si lasciò bloccare da Cappie, anche se in realtà fu più un farsi sorreggere da lei, perché le forze le erano ormai venute a mancare e, se ne rese conto solo in quel momento, aveva disperatamente bisogno di un abbraccio.

Guardami e ascoltami...basta....basta...non continuare...
Vedrai che si sistemerà tutto, ma devi calmarti e metterti seduta...
Mi dispiace...ok? Mi dispiace tanto per quello che è successo, ma a tutto c'è un rimedio...
I tuoi occhi...quelli sono rimasti gli stessi di sempre...


L’ho perso… -sussurrò tra le lacrime Victoria, aggrappandosi all’amica con le poche forze che aveva- Era l’unica cosa che mi legava a lei… ed ora non c’è più, se n’è andato per sempre… -singhiozzò, sentendo il proprio cuore lacerarsi dal dolore.

Era sconvolta, totalmente sconvolta all’idea di aver perso il legame fisico con la madre, al punto che quando finalmente le lacrime smisero di rigarle il viso -grazie anche a Kirby che prese ad aspirarle- il suo sguardo divenne vacuo, il dolce di Cappie le scivolò dalla mano in cui era stato cacciato a forza… e lei rimase immobile, capace solo di ascoltare ciò che intanto stava avvenendo intorno a sé, e che forse qualche reazione gliel’avrebbe, suo malgrado, scatenata.

Jorge, tu hai letto le ULTIME pagine del libro?

Come? Si ma non sono riuscito a leggerle tutte, non ho fatto in tempo…

Non alzò lo sguardo su Cappie ed Jorge, nemmeno quando la prima pose la stessa domanda alla Wollis che rispose in modo più o meno identico al Delfino.

Beh... abbiamo cercato di leggere il più possibile dell'ultima parte del diario, ma il tempo era davvero poco... l'abbiamo sfogliato alla ricerca di indizi utili... beh, guardiamo cosa c'è scritto!

Continuò a tenere gli occhi bassi anche quando la O’Neill chiese a Sandyon di poté visionare il diario, ma quand’ella poi vi castò sopra un incantesimo, la Randall vi posò sopra lo sguardo, registrando con sorpresa -seppur all’esterno fosse impassibile- ciò che esso rivelò: lo Specialis Revelio, un incanto che aveva studiato proprio quell’anno e che aveva ripassato in vista dei G.U.F.O., un incanto che forse le sarebbe venuto in mente di usare, o forse no, ma che a prescindere le era stato precluso a causa della superficialità di Brianna e dell’egoismo di Jorge.

Jorge, Brianna: quando io vi ho detto che dovevate concentrare la vostra ricerca sulle ultime memorie dell'alchimista o chi per lui avesse continuato il diario, era OVVIO che vi stessi dicendo di basare la vostra ricerca sulle ultime pagine, partendo a ritroso dall'ultima...

Certo che lo era, almeno per Victoria.
La voce di Cappie appariva stanca, ma una stanchezza più mentale che fisica unita, forse, ad una rassegnata delusione.

Tuttavia, in questo caso, non avreste trovato nulla di più utile, perchè il libro era incantato affinchè nascondesse la sua parte più preziosa e importante.
Brianna, hai detto che non potevate sapere che fosse pericoloso, dico bene?


Si...

Ma un libro le cui pagine si sfogliano da sole, appartenuto ad un'alchimista pazzo omicida e con all'interno una trappola mortale, che cosa ti ha portato a credere? Che fosse davvero INNOCUO?

Non lo so, ma...

Non lo sa… -ripeté in un sussurro impercettibile Victoria, scuotendo il capo con amarezza: come avevano fatto a pensare che potesse essere un oggetto come qualsiasi altro, quando tutto, TUTTO in quell’Ottavo Piano era parso fin da subito come sospetto e potenzialmente pericoloso? Quale scala di valutazione assurda e da incoscienti usavano per giudicare le cose e decidere le proprie azioni?

E tu Jorge: sapevi che il libro era passato di mano a Donald. Forse non ti sarebbe mai venuto in mente di usare lo Specialis Revelio, anche se in venti minuti di tempo, la scintilla poteva anche scattare dentro il tuo cervello. Ma a parte questo, sapevi che era passato a Donald e che ci trovavamo all'interno di un luogo dove tutto sembrava sospeso nel tempo, come se qualcuno ci abitasse davvero. E tu vuoi farmi credere che non hai pensato, neanche per un secondo, che quel pazzo omicida potesse uscire fuori se tu ti fossi portato dietro il libro, mettendoci tutti, tutti quanti in pericolo?

Quando ho preso il libro ero convinto che Donald fosse fuori da qui a godersi il frutto delle sue scoperte e che al massimo era l’Alchimista ad abitare l’Ottavo Piano.
Non mi è mai passato per la testa, neanche per un secondo che prendendo il libro ci avrei messo in pericolo.


Certo…
Sono un pazzo omicida che ha scritto le prove della propria colpevolezza in un diario, e invece di portarmelo appresso come una reliquia, custodirlo o perlomeno metterci degli incantesimi di protezione sopra cosicché nessuno possa prenderlo, permetto a chiunque capiti di qui per caso di portarselo via senza fare una piega…
-si sentiva il sarcasmo nelle parole pronunciate da Victoria?

Non eri giustificato, nè prima nè dopo, a prenderlo e tu Brianna avresti dovuto dircelo. Anche dopo essere usciti dal laboratorio, avreste dovuto renderci partecipe di ciò che non sapevamo, perchè forse io e Vicky avremmo potuto pensarci, a differenza vostra, su cosa farne esattamente e questo avrebbe impedito a tutti di noi di rischiare la vita.

Hai ragione Cappie ma in tutto quello che era successo mi ero completamente scordata che l'aveva preso...

Avevano agito da incoscienti, senza pensare, e quello era il risultato.
Osservò Cappie porgere il libro a Jorge, chiedendogli di leggere ad alta voce le ultime cinque pagine… e non riuscì a spalancare gli occhi man mano che la voce del Delfino le riempiva le orecchie, un’amara consapevolezza che le si insediava dentro al cuore: avrebbero saputo tutto.
Sì, forse non si parlava esplicitamente del Lich in quanto tale nel diario… ma avrebbero saputo quanto potesse essere pericoloso affrontarlo, avrebbero potuto andare a chiamare i professori e lasciare che fossero loro ad occuparsene… non avrebbero rischiato di morire, se solo…
Già, se solo.

E ora dimmi una cosa: davvero hai pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al nostro bene, quando hai voluto prendere quel libro?
Non ti è mai passato per la mente che forse avresti potuto studiare le formule contenute al suo interno? Riprodurle in qualche modo? Soddisfare il tuo desiderio di conoscenza in campo alchemico?
Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.


Sbuffò sardonica, perché sarebbe stata pronta a scommettere la propria vita che quelle di Jorge non erano state intenzioni puramente egoistiche… e non le servivano sette anni di conoscenza per capirlo: aveva colto la sua luce avida, bramosa ed egoistica appena messo piede in quel laboratorio, uno sguardo che non avrebbe mai dimenticato.

Non posso.
Non posso giurarti di aver avuto solo intenzioni altruistiche. Ho pensato che fosse una fonte inestimabile di conoscenza e sono stato tentato di sfogliarlo per cercare di assorbire quante più nozioni possibili ma non l’ho fatto… Me lo sono messo in tasca perché ero sicuro che sarebbe potuto tornarci utile per uscire vivi da quel maledetto piano ma poi l’ho lasciato lì, me ne sono dimenticato…


Ascoltò la domanda di Cappie -simile all’affermazione da lei fatta precedentemente- sorridendo di nuovo con amarezza: già, l’aveva reputato talmente utile per la loro sicurezza da scordarselo in tasca, quando avrebbero invece avuto a disposizione tutto il tempo dal corridoio fino al bivio per consultarlo.
Oltretutto, quale utilità avrebbe mai potuto avere un libro che, senza lo Specialis Revelio, era per l’80% un insieme di formule alchemiche che avrebbero fatto gola solo ad un aspirante Pozionista?

Non avevo intenzione di tenerlo per me, è troppo pericoloso, ma ho aspettato di essere di nuovo a Hogwarts per consegnarlo… Ho pensato in un modo e ho agito in un altro… o più probabilmente ha ragione Victoria… non ho pensato e basta…

Non gli credeva.
Una parte di lei, nel profondo del suo cuore, avrebbe voluto credere che davvero l’intento di Jorge una volta usciti da lì fosse stata quella di consegnare il libro… ma non riusciva a farlo.
Non aveva intenzione di discutere ancora, aveva detto tutto quello che pensava e, a posteriori, pur moderando i toni non avrebbe cambiato una virgola del proprio pensiero.
Aveva solo un’ultima cosa da aggiungere, una presa di coscienza pronunciata -solo dopo aver guardato intensamente Brianna prima ed Jorge poi per qualche secondo- con voce triste, amara… vuota.

… tante parole spese per difendersi, giustificarsi, discolparsi… e nemmeno una spesa per dire “mi dispiace”.

E per quello che la riguardava, forse la cosa in assoluto più grave di tutte, era quella.

Stanotte... Vi siete trovati di fronte a dei difetti molto pericolosi.
Non starò a dire chi in particolare li ha dimostrati, perché immagino lo comprenderete da soli senza il mio aiuto.
Scarsa capacità di analisi.
Superficialità.
Orgoglio.
Incapacità di imporsi.
Troppa fiducia.
Poca cautela.
Sopravvento delle buone intenzioni sul buon senso.

Questi i più importanti ma ne potrei citare tanti altri, peccato che sono stanco e voglio andare a dormire.


Quali di questi difetti avrebbe dovuto riconoscere nelle proprie azioni, al fine di migliorare? In quel momento Victoria non avrebbe saputo dirlo, ma sperava che la notte, una notte piena di incubi probabilmente, ma pur sempre lontana da quel piano e dal Lich, le avrebbe portato consiglio.

O'Neill, le tue motivazioni a favore del non sbattervi fuori sono interessanti, ma stanno poco in piedi.
Non per un uomo che pur non terminando mai la scuola ha appreso incantesimi anche peggiori di quelli ricevuti da voi oggi.
Quando si affronta una situazione, si accettano benefici e perdite, anche quando i primi sono minimi e le seconde molte.
Potreste ritrovarvi domani fuori da questo istituto con le vostre magie nuove di zecca e dire:"Bene, cosa cazzo ci faccio adesso?".
Anche questa è una lezione che spero imparerete col tempo: valutare se il gioco vale la candela.


E visto lo sguardo che Vastnor lanciò ad Jorge, la domanda era una sola: era valsa la pena perdere la fidanzata e forse la migliore amica per il suo egoismo sfrenato?

Ho necessità di riflettere molto attentamente su questa faccenda e soprattutto a mente fresca e riposata.
Le disposizioni che vi darò adesso, pretendo vengano seguite senza battere ciglio, pena la mia collera priva di mente fresca e riposata.


Poteva star tranquillo in questo senso, perché se Victoria avesse continuato a studiare lì evitando -miracolosamente- l’espulsione, probabilmente non avrebbe più infranto alcuna regola scolastica fino ai M.A.G.O.

Alvares e Wollis verranno scortati dalla Prefetta O'Neill nella propria Sala Comune, dopo di che la Tassorosso tornerà nei Sotterranei.
La signorina Randall invece verrà con me, giù, in infermeria, dove chiederò al Prefetto Seal di sistemare la ragazza in una zona isolata all'oscuro da sguardi indiscreti, fino a domani mattina quando verrò a trovarla assieme alla Vice Preside e alla Preside.


Annuì, anche perché sapeva bene di non potersi far vedere così dalle compagne di Casata: il pensiero di cosa avrebbe detto suo padre le fece nuovamente salire le lacrime agli occhi, lacrime che però si costrinse a ricacciare indietro; avrebbe avuto la sua zona isolata in Infermeria, per piangere.

Ognuno di voi dovrà considerare per ora la promozione o il diploma come una faccenda in sospeso, ergo non sperateci completamente.
Domani pomeriggio, dopo aver riposato, forse un po' male ma credo che sia da aspettarselo, vi recherete tutti in infermeria dove la signorina Harada si preoccuperà di decidere, in base alle vostre condizioni, se sarò necessario trascorrere 24 ore sotto osservazione.
Immaginando che sia tutto perfettamente chiaro, vi invito a muovervi e non azzardatevi minimamente a sillabare alcun che.
Le punizioni saranno nella misura di quanto mi andrà di specificare a proposito della vostra avventura, ma di sicuro non vi è dato saperlo.


Avrebbe potuto raccontare tutto o niente, ma dentro di sé la Randall sapeva che nessuno di loro si meritava di passare per innocente, ed era pronta ad accettare le conseguenze delle proprie azioni, così come non aveva mai dato a nessuno la colpa di essere stata messa in mezzo a quell’incubo… perché quella era stata una scelta effettuata in modo del tutto autonomo.

La pecora elettrica e la palla rosa seguiranno le loro attuali padrone, mentre le uova per adesso le custodirò io, restituendole alla proprietaria non appena si sarà ripresa abbastanza da potersene occupare completamente, in fondo adesso sono un suo fardello.
... Filare.


Si alzò in piedi, recuperando l’uovo dorato e muovendosi a passo malfermo verso il docente -con Kirby al seguito- al quale porse l’oggetto regalatole dall’Alchimista: fatto ciò, semplicemente, si mise a seguirlo verso l’Infermeria, senza più guardare nessuno in faccia.
Almeno fino al mattino dopo… voleva solo dormire e non sognare.


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Spoiler:
La parte relativa al dialogo di Jorge post domande di Cappie è stata concordata con il player stesso.

Spoiler:
Brianna, Sandyon, Caroline Priscilla, Jorge
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Victoria
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Messaggioda Brianna » 25/05/2015, 21:32

Oltre?! OLTRE?!?!??!? Pensi davvero che la nostra vita valga MENO di quella del tuo dannatissimo animale?! Se davvero tenevi così tanto a lui, non te lo saresti portato dietro!
Non sapevi a cosa saremmo andati incontro, non avevi alcun indizio sulla pericolosità o meno del luogo che volevamo esplorare, se volevi che fossi al sicuro l’avresti lasciato a dormire nel dormitorio, perciò non venire a dirmi che te ne sei accorta, perché se il tuo prezioso Glaedr si fosse ritrovato aperto in due sarebbe stata solo colpa TUA!!!

Brianna fu colpita duramente dalle parole di Victoria, le mancò il respiro e fece due passi indietro, come se l'altra l'avesse schiaffeggiata... ed in un certo senso era così... riconosceva le parole assolutamente veritiere della Draghessa, la colpa sarebbe stata solo ed unicamente sua.

Rimase zitta, troppo colpita dal poter rispondere in qualche modo, mentre annaspava alla ricerca di aria... Victoria aveva colpito nel punto in cui faceva più male in assoluto.

TALMENTE UTILE DA LASCIARLO MARCIRE NELLA TASCA DEI SUOI PANTALONI?! Avete trovato un diario pieno di formule alchemiche su cui aveva scritto anche Donald, e non vi è mai venuto in mente che prenderlo potesse essere pericoloso?! Che razza di pazzi incoscienti siete?!? E che diavolo significa quello che hai detto?! Se vedi un uomo che si sta per suicidare, invece di fermarlo lo lasci fare perché è una sua scelta e non glielo puoi impedire?!

Lasciò che Victoria si sfogasse, la lasciò urlare, tanto probabilmente nelle condizioni in cui era niente di ciò che poteva dire Brianna avrebbe in un qualche modo migliorato la situazione, che anzi, stava sempre più degenerando.

Come hai fatto a non renderti conto che la SUA scelta avrebbe avuto ripercussioni su tutti noi?! Parleresti ancora così se per colpa di quel cazzo di libro il tuo Glaedr fosse morto?!? Io non credo, quindi evita questo patetico buonismo perché NON C’È ALCUNA GIUSTIFICAZIONE CHE TENGA!!!!

Come osava parlare di patetico buonismo? Erano tutti nella stessa barca, Glaedr compreso, e sapeva che, se anche Glaedr fosse morto l'unica persona con cui se la sarebbe presa e che non avrebbe mai perdonato era se stessa e nessun altro, perchè sua era stata la scelta di portarlo con se, sua e di nessun altro

SI! Se Glaedr fosse morto – si sentì mancare il respiro a quelle parole – direi le stesse cose perchè proprio come mi hai fatto notare tu stessa, la colpa sarebbe stata solo mia!

Ma ancora Victoria non aveva finito, ne con lei ne con Jorge, tanto da arrivare a chiedere a Brianna come ragionava

Come cazzo ragiono? Come. Cazzo. Ragiono? NO! Tu come cazzo ragioni! Ma ti senti? Senti quello che stai dicendo? Adesso che siamo qui è facile parlare ed incolpare gli altri vero? Come potevamo anche solo sospettare in cosa si era trasformato Donald? Mi ero completamente scordata che l'aveva preso su, e comunque pensava che potesse essergli utile altrimenti non l'avrebbe preso, e non ve l'ho fatto presente perchè come ognuno di noi stavo cercando l'apertura per uscire dal Laboratorio ed avevo ben altri pensieri per la testa, che non devo certo venire a rendere conto a te, chiaro??

E TU TI SEI AFFIDATA ALLA CAPACITÁ DI GIUDIZIO DI QUALCUNO CHE, PER SUA STESSA AMMISSIONE, NON ERA IN GRADO DI RAGIONARE LUCIDAMENTE?!

Jorge era più grande, le era sembrato ovvio affidarsi alla sua capacità di giudizio

Abbiamo camminato per mezzo chilometro prima del bivio, e non ti è MAI venuto in mente di dirci che si era preso qualcosa che, se doveva esserci utile, avremmo dovuto usare proprio in quel momento, prima di scegliere da che parte andare?! QUANDO CI DOVEVA ESSERE UTILE SECONDO TE, DOPO ESSER STATI TUTTI SQUARTATI IN DUE DA QUEL FOLLE DI DONALD?!

Dopo l'ultimo sfogo con lei e con Jorge, fu Cappie a riprendere in mano la situazione e porre alcune domande ai due Delfini... in modo più calmo e pacato, in modo tale che Brianna, non più sulla difensiva totale e completa, riuscì a comprendere in parte il proprio errore... errore che comprese maggiormente man mano che leggevano le ultime pagine del diario, dopo l'incantesimo castato dalla tassetta, ma non e venne in mente di chiedere scusa, anche se a posteriori si sarebbe resa conto che avrebbe dovuto farlo... in quel momento no, non se lo sentiva.

E ora dimmi una cosa: davvero hai pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al nostro bene, quando hai voluto prendere quel libro?
Non ti è mai passato per la mente che forse avresti potuto studiare le formule contenute al suo interno? Riprodurle in qualche modo? Soddisfare il tuo desiderio di conoscenza in campo alchemico?
Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.

Non posso.
Non posso giurarti di aver avuto solo intenzioni altruistiche. Ho pensato che fosse una fonte inestimabile di conoscenza e sono stato tentato di sfogliarlo per cercare di assorbire quante più nozioni possibili ma non l’ho fatto… Me lo sono messo in tasca perché ero sicuro che sarebbe potuto tornarci utile per uscire vivi da quel maledetto piano ma poi l’ho lasciato lì, me ne sono dimenticato…


Brianna gli credeva, con tutto quello che era successo credeva che potesse esserselo dimenticato

Non avevo intenzione di tenerlo per me, è troppo pericoloso, ma ho aspettato di essere di nuovo a Hogwarts per consegnarlo… Ho pensato in un modo e ho agito in un altro… o più probabilmente ha ragione Victoria… non ho pensato e basta…

… tante parole spese per difendersi, giustificarsi, discolparsi… e nemmeno una spesa per dire “mi dispiace”.

La voce era triste, amara... e dopo aver compreso il proprio errore, ci sarebbe stato, ma non riucì a dirlo

Stanotte... Vi siete trovati di fronte a dei difetti molto pericolosi.
Non starò a dire chi in particolare li ha dimostrati, perché immagino lo comprenderete da soli senza il mio aiuto.
Scarsa capacità di analisi.
Superficialità.
Orgoglio.
Incapacità di imporsi.
Troppa fiducia.
Poca cautela.
Sopravvento delle buone intenzioni sul buon senso.
Questi i più importanti ma ne potrei citare tanti altri, peccato che sono stanco e voglio andare a dormire.


Brianna si vedeva praticamente in tutti i difetti elencati da Sandyon, forse non l'orgoglio, ma gli altri... gli altri erano tutti suoi.

O'Neill, le tue motivazioni a favore del non sbattervi fuori sono interessanti, ma stanno poco in piedi.
Non per un uomo che pur non terminando mai la scuola ha appreso incantesimi anche peggiori di quelli ricevuti da voi oggi.
Quando si affronta una situazione, si accettano benefici e perdite, anche quando i primi sono minimi e le seconde molte.
Potreste ritrovarvi domani fuori da questo istituto con le vostre magie nuove di zecca e dire:"Bene, cosa cazzo ci faccio adesso?".
Anche questa è una lezione che spero imparerete col tempo: valutare se il gioco vale la candela.
Ho necessità di riflettere molto attentamente su questa faccenda e soprattutto a mente fresca e riposata.
Le disposizioni che vi darò adesso, pretendo vengano seguite senza battere ciglio, pena la mia collera priva di mente fresca e riposata.

Alvares e Wollis verranno scortati dalla Prefetta O'Neill nella propria Sala Comune, dopo di che la Tassorosso tornerà nei Sotterranei.
La signorina Randall invece verrà con me, giù, in infermeria, dove chiederò al Prefetto Seal di sistemare la ragazza in una zona isolata all'oscuro da sguardi indiscreti, fino a domani mattina quando verrò a trovarla assieme alla Vice Preside e alla Preside.

Ognuno di voi dovrà considerare per ora la promozione o il diploma come una faccenda in sospeso, ergo non sperateci completamente.
Domani pomeriggio, dopo aver riposato, forse un po' male ma credo che sia da aspettarselo, vi recherete tutti in infermeria dove la signorina Harada si preoccuperà di decidere, in base alle vostre condizioni, se sarò necessario trascorrere 24 ore sotto osservazione.
Immaginando che sia tutto perfettamente chiaro, vi invito a muovervi e non azzardatevi minimamente a sillabare alcun che.
Le punizioni saranno nella misura di quanto mi andrà di specificare a proposito della vostra avventura, ma di sicuro non vi è dato saperlo.
La pecora elettrica e la palla rosa seguiranno le loro attuali padrone, mentre le uova per adesso le custodirò io, restituendole alla proprietaria non appena si sarà ripresa abbastanza da potersene occupare completamente, in fondo adesso sono un suo fardello.
... Filare.


Se lo meritava, qualsiasi punizione avesse inflitto loro Vastnor Brianna sentiva di meritarsela... uscì dall'aula, con Glaedr di nuovo sulla sua spalla, assieme a Jorge e a Cappie; quindi andò difilata nel suo letto, ma non appena provò a chiudere gli occhi le immagini mostrate loro dal professore di Difesa comparvero davanti ai suoi occhi... per quello che rimaneva della notte Brianna non riuscì per nulla a dormire, perchè ogni volta che provava a chiudere gli occhi l'immagine di Glaedr tagliato in due le ricompariva davanti.

Il giorno seguente si sarebbe recata - come detto loro da Sandyon - in infermeria, e magari avrebbe finalmente saputo quale era la sua punizione.

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Messaggioda Jorge » 25/05/2015, 22:14

La vita può cambiare nel corso di un istante. Non bisogna dare mai nulla per scontato.

Quante volte aveva sentito suo padre ripetete quelle frasi adocchiando con desiderio una bottiglia che non veniva mai aperta e quante volte si era ripetuto che a lui, una cosa del genere, non sarebbe mai accaduta? E invece, nel giro di un paio d’ore era passato dall’essere un fidanzato amorevole e premuroso e un fratellone insostituibile a venir additato come una persona avida, egoista, insensibile, che metteva i propri desideri e i propri bisogni prima delle persone che diceva di amare – perché aveva la sensazione che anche la genuinità e sincerità dei suoi sentimenti venissero messi in discussione. Ma era davvero così? Era davvero questo ciò che aveva fatto? In disparte rispetto a dove si trovavano le ragazze – non perché non riuscisse a sopportare il peso delle accuse che gli venivano rivolte ma per non aggravare con la sua presenza indigesta le condizioni di Victoria – Jorge stava combattendo con le poche forze residue contro un “mostro” con cui tutti, nel corso della vita, prima o poi ci si scontrano, uscendone spesso e volentieri sconfitti: l’esame di coscienza. Poco prima, mentre la Randall gli stava vomitando addosso tutta la sua rabbia e la sua frustrazione, l’istinto di conservazione aveva avuto la meglio su tutto, spingendolo a difendere le proprie scelte che, per quanto disastrosamente errate, erano state fatte in buona fede.

Ne sei proprio sicuro?

Gli sussurrò la sua coscienza, rammentandogli come a farlo scattare non erano stati gli insulti che gli venivano rivolti quanto i dubbi sollevati sull’effetto che la “medusa” aveva avuto su di lui. Perché gli bruciava di più l’essere considerato un bugiardo che non un avido egoista? Forse perché iniziava lui stesso a mettere in dubbio l’onestà delle sue motivazioni? Era forse questa la vera lezione che doveva imparare da ciò che era accaduto loro? Non che non potesse fidarsi del proprio giudizio ma che non era la persona che aveva sempre creduto di essere? Che vi erano tentazioni a cui non era in grado di resistere, capaci di farlo agire senza pensare alle conseguenze? Non aveva risposto alla replica della Draghessa sull’aver trovato il baule o sull’essere stato in grado di combattere perché sarebbe servito solo ad inasprire ancora di più gli animi ed era l’ultima cosa di cui la ragazza, soprattutto, aveva bisogno. Sarebbe servito a qualcosa dirle che non ci voleva tutto questo impegno mentale a mettere sottosopra una stanza, che aveva avuto solo culo a trovare il baule e che, dopo gli incantesimi di guarigione che si era castato, il mal di testa lo aveva lasciato finalmente un po’ in pace? No, non sarebbe servito a nulla perché sarebbero suonate solo come delle scuse false e vuote. Il problema era che anche lui iniziava a pensarla in quel modo.

E credo che la lezione qui dentro l'abbiamo imparata tutti e ci porteremo dietro le conseguenze di ogni nostra azione...

Era questo ciò che aveva risposto Caroline Priscilla mentre tentava (?) di convincere Sandyon Vastnor a non espellerli ed era in quel momento che le conseguenze delle sue azioni si stavano abbattendo implacabili sulle sue spalle, arrivando come la classica e babbana doccia fredda proprio perché non le aveva minimamente previste. Ogni azione che aveva compiuto fin da quando erano entrati nell’Ottavo piano non era stata valutata, soppesata, non ne aveva analizzato i pro e i contro, e allora forse alla fine non aveva ragione la Draghessa ad accusarlo di non aver pensato per nulla?

Ci porteremo dietro le conseguenze delle nostre azioni per sempre, ma sarò in grado di trarne davvero un qualche insegnamento?

Una risposta negativa a quell’interrogativo era ciò che temeva di più perché voleva dire che l’aver perso definitivamente Victoria- gli aveva detto che lo odiava, che gli faceva schifo, impossibile che volesse ancora solo respirare la sua stessa aria – e probabilmente anche Cappie – poteva ancora chiamarla la sua sorellina? – era accaduto per nulla. Ma se in fondo lui era davvero fatto così – un brivido freddo di terrore gli corse lungo la colonna vertebrale a quel pensiero – allora c’era davvero qualcosa che poteva fare per migliorarsi e far si che certe cose non accadessero più in futuro?
Scosse mentalmente la testa – esteriormente rimase fermo e immobile – per scacciare quei pensieri inopportuni. Non era quella la sede adatta per lasciarsi andare a un esame di coscienza approfondito e all’autocommiserazione e scoprire se e quale mostro fosse realmente. Doveva tenere la mente sgombra, incassare il resto delle accuse in silenzio – forse avrebbe fatto meglio a comportarsi in quel modo fin dall’inizio ma ormai l’ennesimo danno era stato fatto – sperare che Vastnor decidesse in fretta cosa fare e poi rintanarsi da qualche parte e crollare sotto il peso di quelle verità che il suo subconscio stava tentando di tenergli nascosto. In tutto questo teneva lo sguardo basso, fisso sul pavimento e anche quando Cappie gli chiese se avesse letto le ultime pagine del libro non lo sollevò perché non avrebbe potuto reggere di vedere scritto anche sul volto della Tassetta lo stesso disgusto che la Randall aveva ben stampato in volto.

Professore posso dare un'occhiata al diario?

Come biasimarla, dopo tutto quello che era accaduto, se non si fidava della sua parola? Non fece una piega quando il docente le porse il diario, sicuro della veridicità dell’affermazione appena pronunciata ma la sua testa scattò in alto quando formulò la seconda richiesta.

No aspetti! Posso farci un incantesimo sopra? Specialis Revelio.

Perché nascondere alla vista le pagine di un libro conservato in un laboratorio deserto situato in un Piano nascosto? Non aveva alcun senso per lui, motivo per cui non gli sarebbe mai venuto in mente di lanciare un incantesimo di rivelazione su di esso.

Jorge, Brianna: quando io vi ho detto che dovevate concentrare la vostra ricerca sulle ultime memorie dell'alchimista o chi per lui avesse continuato il diario, era OVVIO che vi stessi dicendo di basare la vostra ricerca sulle ultime pagine, partendo a ritroso dall'ultima... – non era partito a ritroso, convinto che seguendo l’ordine con cui erano state scritte ciò che avrebbe letto avrebbe avuto maggior senso ma in fondo cosa cambiava? Non vi era scritto nulla di importante, così come la Tassetta confermò subito dopo- Tuttavia, in questo caso, non avreste trovato nulla di più utile, perchè il libro era incantato affinchè nascondesse la sua parte più preziosa e importante.
Brianna, hai detto che non potevate sapere che fosse pericoloso, dico bene? Ma un libro le cui pagine si sfogliano da sole, appartenuto ad un'alchimista pazzo omicida e con all'interno una trappola mortale, che cosa ti ha portato a credere? Che fosse davvero INNOCUO?
E tu Jorge: sapevi che il libro era passato di mano a Donald. Forse non ti sarebbe mai venuto in mente di usare lo Specialis Revelio, anche se in venti minuti di tempo la scintilla poteva anche scattare dentro il tuo cervello.
– abbassò nuovamente lo sguardo a terra, colpevole, perché consapevole che la scintilla, come l’aveva chiamata lei, non sarebbe scattata neanche ad avere a disposizione una settimana di tempo - Ma a parte questo, sapevi che era passato a Donald e che ci trovavamo all'interno di un luogo dove tutto sembrava sospeso nel tempo, come se qualcuno ci abitasse davvero. E tu vuoi farmi credere che non hai pensato, neanche per un secondo, che quel pazzo omicida potesse uscire fuori se tu ti fossi portato dietro il libro, mettendoci tutti, tutti quanti in pericolo?

L’aveva pensato? Si. All’inizio aveva pensato che fosse possibile, ma poi, leggendo l’ultima pagina, o meglio quello che lui credeva fosse l’ultima, si era ricreduto. Donald scriveva che avrebbe continuato i suoi esperimenti dopo aver messo l’Alchimista fuori gioco e lui, stupidamente, aveva creduto che li stesse conducendo fuori da lì. Che senso aveva poter disporre di tutta quella conoscenza e restare confinati lì?

Quando ho preso il libro ero convinto che Donald fosse fuori da qui a godersi il frutto delle sue scoperte e che al massimo era l’Alchimista ad abitare l’Ottavo Piano. – tono dimesso ma totalmente sincero e Brianna avrebbe potuto confermare la veridicità delle sue parole visto che aveva formulato a voce alta quella considerata errata – Non mi è mai passato per la testa, neanche per un secondo che prendendo il libro ci avrei messo in pericolo.

Sincero anche quella volta perché poteva anche essere un avido egoista ma di certo non era un pazzo suicida ma ovviamente Victoria non credeva neanche a quello. Quanto era la rabbia, la frustrazione, il dolore per essere cambiata così tanto esteriormente a farla parlare e quanto invece credeva fermamente in quello che diceva il portoghese non poteva saperlo e in fondo non avrebbe cambiato la sostanza delle cose. Ormai la Draghessa lo vedeva sotto una luce diversa, una luce che lui iniziava a temere che fosse quella giusta, e non poteva darle torto se quello che vedeva le faceva schifo.

Certo…
Sono un pazzo omicida che ha scritto le prove della propria colpevolezza in un diario, e invece di portarmelo appresso come una reliquia, custodirlo o perlomeno metterci degli incantesimi di protezione sopra cosicché nessuno possa prenderlo, permetto a chiunque capiti di qui per caso di portarselo via senza fare una piega…


Ironia tagliente quella che trasudava dalla voce della bionda americana che lasciò un'altra cicatrice nell’animo già martoriato di Jorge che incassò in silenzio. Cosa avrebbe potuto dirle? Che aveva ragione ed era stato un emerito imbecille? Si, poteva e doveva anche perché alla fine, indipendentemente da tutte le giustificazioni e le motivazioni che poteva aver avuto, era quello che si era dimostrato di essere.

Sono stato un emerito imbecille.

Tono privo di qualsiasi inflessione perché non era una giustificazione o un voler dare “un contentino” a qualcuno, semplicemente perché alla luce dei fatti quella era la pura verità.

Non eri giustificato, nè prima nè dopo, a prenderlo e tu Brianna avresti dovuto dircelo. Anche dopo essere usciti dal laboratorio, avreste dovuto renderci partecipe di ciò che non sapevamo, perchè forse io e Vicky avremmo potuto pensarci, a differenza vostra, su cosa farne esattamente e questo avrebbe impedito a tutti di noi di rischiare la vita.

Al tono sicuro con cui la ragazza aveva espresso quell’ultimo concetto Jorge spostò lo sguardo sul diario, adesso visibilmente più grosso di quando l’aveva preso, chiedendosi cosa Merlino vi avesse letto per poter parlare in quel modo. Nonostante la curiosità di sapere, la mano con cui prese in consegna il diario era tremante e impiegò diversi secondi prima di mettere a fuoco le parole che vi erano scritte perché in qualche modo sapeva che gli avrebbero nuovamente cambiato la vita e ancora in peggio.

Pag. 996

“Adesso che Arthur è rinchiuso, posso stare tranquillo che non dirà una parola.
Non posso permettermi di farlo fuori, e se poi diventasse un fantasma?
Andrebbe subito in giro a raccontare tutto, il bastardo. Questo non deve accadere.
La Pietra Filosofale sintetica lo renderà quasi immortale, anche se lo cambierà… un po’!
Gli affiderò qualcuno che lo tenga d’occhio, creerò un servitore con la pietra creatrice, d’altronde è a questo che serve, no?”

Pag. 997

“Ora che ho ricevuto i benefici dell’eternità, mi sento quasi invincibile.
Ma non è abbastanza, sono ancora a rischio, devo procurarmi altro potere.
Arthur potrebbe fungere da ottima cavia, mi auguro che qualcuno si metta in testa di andare a salvargli la pelle, in quel caso mi occuperò personalmente della loro.
Devo solo ultimare il metodo per carpire i poteri altrui e tutto andrà secondo i piani.
Non mi resta altro che gonfiare le mie capacità per qualche decennio, dopo di che il mondo sarà pronto per un nuovo e davvero inarrestabile Signore Oscuro !”


Leggeva ad alta voce, in modo che tutti potessero venire a conoscenza di quelle ultime fatidiche pagine, ma più andava avanti più la sua voce si faceva flebile e incerta, le parole veniva mangiate qua e là e la lettura diventava meno fluida perché sempre più spesso il Delfino dovette fermarsi nel leggere per ricacciare indietro una lacrima o per sciogliere il groppo che gli si andava formando in gola.

Pag. 998

“Quella ragazzina stava iniziando a fare troppe domande.
< Dov’è mio padre? È molto che non torna. Possibile che sia ancora fuori per lavoro? >
Se dovesse sporgere una denuncia alle autorità sarei nei guai.
Vorrà dire che la eliminerò stanotte, d’altronde devo vedere se la mia nuova pietra assorbi anima funziona veramente oppure no. Sarà un’ottima cavia per cominciare.
Cara Corinne, mi spiace molto, ma tuo padre non ti farà compagnia per un bel po’…”

Pag. 999

“La mia struttura sembra pressoché perfetta, tranne che per un dettaglio: il freddo.
Le mie giunture al freddo si bloccano e la mia vista si appanna, è un punto debole da non trascurare. Devo capire come ovviare a questo problema prima che qualche avversario possa utilizzarlo contro di me. Sarei spacciato in pochi istanti e il mio filatterio non è esattamente invisibile. Ho provato a torturare il bastardo ma non vuole rispondere.
Continua solo a chiedermi che fine ha fatto sua figlia, inutile.”


Le mani gli tremavano così tanto che il libro gli cadde a terra e lui lo seguì, scivolando di mala grazia sul pavimento, il corpo attraversato da brividi e scosso da tremiti incontrollabili. Nonostante tutto riuscì a trovare la forza di volontà di leggere fino alla fine.

Pag. 1000

“Oggi è accaduto un fatto davvero assurdo: due ragazzi si sono addentrati nell’ottavo piano, hanno superato le quattro porte e poi sono arrivate al bivio ma… se ne sono andati!
Non hanno minimamente calcolato Arthur, fregandosene della sua vita. Non era mai successo!
Certo che esistono davvero delle autentiche carogne anche in giovane età…
… Va beh che poi, parlo io, ahahahah!”


Eccolo lì, nero su bianco, l’avvertimento di cui avrebbero avuto bisogno, che li avrebbe tenuti al sicuro o che, almeno, gli avrebbe fatti giungere preparati di fronte a un Donald molto meno pericoloso perché col c***o che avrebbe portato via il diario se avesse letto quelle pagine.

Del senno di poi son piene le fosse…

Scrisse un tempo un autore babbano e la sua, di fossa, a quel punto doveva essere talmente profonda da raggiungere il centro della Terra visto il quantitativo di Se che vi ci stava gettando.

Esiste davvero destino peggiore della morte?

Si, vivere con la consapevolezza di aver quasi ucciso le persone più importanti della tua vita per…cosa? Errori di valutazione? Egoismo? Avidità? Che Victoria avesse avuto ragione? La sottilissima porta con cui stava tenendo a bada il temutissimo esame di coscienza venne spazzata via dalla domanda diretta che Caroline Priscilla gli pose guardandolo dritto negli occhi.

E ora dimmi una cosa: davvero hai pensato SOLO ed ESCLUSIVAMENTE al nostro bene, quando hai voluto prendere quel libro?
Non ti è mai passato per la mente che forse avresti potuto studiare le formule contenute al suo interno? Riprodurle in qualche modo? Soddisfare il tuo desiderio di conoscenza in campo alchemico?
Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.


Poteva farlo? Poteva giurarle senza mentire che era stato solo ed esclusivamente quello a spingerlo a prendere il libro? Poco prima, in preda all’adrenalina e al desiderio impellente di difendersi, aveva detto a Victoria che l’aveva preso perché straconvinto che potesse essere loro utile, ma davvero non c’era nient’altro dietro? Mantenendo lo sguardo fisso in quello della O’Neill – concentrato su se stesso e sulla domanda che gli aveva posto, perché l’aveva presa maledettamente sul serio e non voleva rischiare di rispondere trascinato dall’istinto, quello stesso istinto che per poco non li aveva uccisi tutti – ripensò a quei momenti in cui lui si trovava da solo con Brianna a leggere il libro, alla rabbia per l’essere stato escluso, alla delusione per come la Randall lo aveva liquidato praticamente come inutile, all’incredulità di quando Cappie aveva fatto rimettere la fiala della pozione nel calderone. Ripensò al battibecco che ebbe con la sua coscienza, alle pagine lette, alla discussione avuta con Brianna – che nonostante tutto aveva tentato di difenderlo dalle accuse che gli aveva mosso la Draghessa – e quando la classica lampadina babbana si accese nel suo, di cervello, lo sguardo si colmò di orrore e angoscia.

Non posso. – gracchiò per poi fare un colpo di tosse e continuare a parlare – Non posso giurarti di aver avuto solo intenzioni altruistiche. Ho pensato che fosse una fonte inestimabile di conoscenza e sono stato tentato di sfogliarlo per cercare di assorbire quante più nozioni possibili ma non l’ho fatto… Me lo sono messo in tasca perché ero sicuro che sarebbe potuto tornarci utile per uscire vivi da quel maledetto piano – e in fondo non aveva tutti i torti visto il contenuto delle pagine che aveva letto – ma poi l’ho lasciato lì, me ne sono dimenticato…


Hai perfettamente ragione...

Strabuzzò gli occhi,mentre il cuore batteva forsennatamente. O forse era solo l’eco del suo ricordo perché ogni lacrima che Cappie versava per causa sua gliene staccava un pezzettino dal petto. E lì portò la mano sinistra, a stringere la stoffa con forza per calmare i battiti o forse per tamponare una ferita che non si sarebbe mai sanata. Doveva forse essere contento che la ragazza gli stesse dando ragione? Per nulla perché sicuramente gli stava per far presente un altro momento in cui avrebbe potuto ribaltare la situazione, tornare a essere, almeno in parte, quello che aveva sempre creduto di essere.

C'è stato un momento nel quale quel libro sarebbe stato utile a tutti. Quando ci siamo trovati di fronte a quel bivio e io ero tanto decisa di voler andare a salvare l'alchimista: perchè non l'hai tirato fuori e non mi hai detto di aspettare? Non lo avevi finito tutto, forse c'era ancora qualcosa che potevamo leggere!
Perchè non l'hai tirato fuori in quel momento, Jorge, quando c'era in gioco la NOSTRA VITA?
Perchè CAZZO non l'hai fatto?
- si umettò le labbra aride e pallide senza però avere alcuna intenzione di obiettare qualcosa perché ormai si era perfettamente reso conto di non avere alcuna giustificazione, che il suo comportamento era ingiustificabile, e che tutto ciò che aveva detto fino a quel momento erano solo delle scuse che raccontava a se stesso. Cappie però dovette interpretare quel gesto come un suo tentativo di interromperla visto il modo in cui continuò a parlare.

NO, NON AZZARDARTI A DIRMI CHE TE LO SEI DIMENTICATO! Jorge se lo hai preso perchè credevi che potesse esserci utile, QUELLO era il momento di tirare fuori il libro e rendersi utile! ...La verità è che non l'hai fatto perchè incosciamente sapevi che non l'avevi preso per noi, ma solo per te stesso...

Non avevo intenzione di tenerlo per me, è troppo pericoloso, ma ho aspettato di essere di nuovo a Hogwarts per consegnarlo… Ho pensato in un modo e ho agito in un altro… o più probabilmente ha ragione Victoria… non ho pensato e basta…

E tra me e Donald non c’è poi tutta questa differenza… Non devo essere espulso, devo essere rinchiuso…

L’ultima frase il Delfino la tenne per sé ma era evidente, dallo sguardo ancora fisso sulla Tassetta, che quella confessione lo avesse spaventato a morte, come se gli avesse rivelato aspetti di sé che lui stesso ignorava. E a giudicare dalle parole che la O’Neill gli rivolse subito dopo lei c’era arrivata prima di lui.

No, si sbaglia a qualcosa hai pensato: hai pensato al tuo tornaconto personale.
Fatti un esame di coscienza e vedrai che è così.
Tutte le scuse che hai detto non servivano per scagionarti dalle nostre accuse ma per giustificarti ai tuoi stessi occhi. Altrimenti ti saresti comportato diversamente...


Aveva ragione, dannatamente ragione. Era stato così codardo da non essere neanche in grado di ammettere con se stesso le reali motivazioni che l’avevano spinto a comportarsi in maniera tanto egoista e incosciente senza prestare minimamente attenzione alle conseguenze dei suoi gesti. Sapeva cosa stava per accadere ma la consapevolezza non servì ad attenuare il dolore che le successive parole della O’Neill gli procurarono.

Se avessi amato davvero Victoria, come dici di fare, avresti rimesso la pietra al suo posto quando mi hai visto consegnare la fiala.
Se tu avessi davvero avuto intenzione di proteggermi non avresti preso quel diario.


Crack!!!

Quello fu l’unico suono che Jorge sentì subito dopo che l’unica amica che avesse mai avuto e che mai avrebbe avuto gli voltò le spalle, presumibilmente per sempre. Era il suono del suo cuore che si spezzava, rendendolo insensibile a tutto ciò che accadde dopo.

… tante parole spese per difendersi, giustificarsi, discolparsi… e nemmeno una spesa per dire “mi dispiace”

Oh l’avrebbe fatto se solo fosse stato in grado di provare ancora qualcosa, ma qualsiasi traccia di pentimento, rimorso, dispiacere, rabbia, disperazione erano spariti, spazzati via dalle accuse reali che la Tassorosso gli aveva mosso, lasciando al loro posto un enorme vuoto che probabilmente non si sarebbe mai più colmato. Anche il suo sguardo era vacuo, quasi vitreo come quello della visione che Vastnor aveva proiettato loro pochi minuti prima, fisso verso un punto indefinito dell’aula - quindi probabilmente nessuno dei presenti lo notò - e lì rimase anche quando l’uomo iniziò a parlare.

Stanotte... Vi siete trovati di fronte a dei difetti molto pericolosi.
Non starò a dire chi in particolare li ha dimostrati, perché immagino lo comprenderete da soli senza il mio aiuto.
Scarsa capacità di analisi.
Superficialità.
Orgoglio.
Incapacità di imporsi.
Troppa fiducia.
Poca cautela.
Sopravvento delle buone intenzioni sul buon senso.

Questi i più importanti ma ne potrei citare tanti altri, peccato che sono stanco e voglio andare a dormire.


Avvertì senza registrarle davvero le parole successive del docente di Difesa: non aveva bisogno del suo elenco per sapere quali dei suoi difetti nascosti erano venuti a galla quella sera. Quello che realmente gli sarebbe servito sapere era cos’altro celasse il suo animo, se era sempre stato così corrotto o se era lo studio dell’Alchimia, la follia alchemica di cui sembrava essere affetto Donald, ad averlo reso tale.

O'Neill, le tue motivazioni a favore del non sbattervi fuori sono interessanti, ma stanno poco in piedi.
Non per un uomo che pur non terminando mai la scuola ha appreso incantesimi anche peggiori di quelli ricevuti da voi oggi.
Quando si affronta una situazione, si accettano benefici e perdite, anche quando i primi sono minimi e le seconde molte.
Potreste ritrovarvi domani fuori da questo istituto con le vostre magie nuove di zecca e dire:"Bene, cosa cazzo ci faccio adesso?".
Anche questa è una lezione che spero imparerete col tempo: valutare se il gioco vale la candela.


Non aveva bisogno di vedere lo sguardo di Sandyon fisso su di sé per sentirsi tirato in causa. Paradossalmente era stato lui ad averci rimesso più di tutti – perché in fondo era stata Victoria a subire il danno maggiore – aveva perso l’amore della fidanzata e la fiducia e il rispetto della sua (ex) sorellina e per cosa? Per nulla.

Oh si, è una lezione che ho imparato ma dubito che in futuro mi servirà.

Un pensiero pessimista che risuonava nella sua mente come una semplice constatazione, priva quindi di qualsiasi traccia di amarezza. Che senso avrebbe avuto fare quel tipo di valutazione quando non si aveva nulla da perdere? Gli rimanevano certo ancora la vita, la libertà, forse un futuro da costruirsi, ma erano cose che, quando si cresceva in un ambiente come il suo, si imparava fin da piccoli a considerare aleatori. Un domani, a mente fresca, si sarebbe ricreduto e avrebbe tentato di tutto per ricucire i rapporti ma in quel momento il pessimismo regnava sovrano.

Ho necessità di riflettere molto attentamente su questa faccenda e soprattutto a mente fresca e riposata.
Le disposizioni che vi darò adesso, pretendo vengano seguite senza battere ciglio, pena la mia collera priva di mente fresca e riposata.
Alvares e Wollis verranno scortati dalla Prefetta O'Neill nella propria Sala Comune, dopo di che la Tassorosso tornerà nei Sotterranei.
La signorina Randall invece verrà con me, giù, in infermeria, dove chiederò al Prefetto Seal di sistemare la ragazza in una zona isolata all'oscuro da sguardi indiscreti, fino a domani mattina quando verrò a trovarla assieme alla Vice Preside e alla Preside.
Ognuno di voi dovrà considerare per ora la promozione o il diploma come una faccenda in sospeso, ergo non sperateci completamente.


Nessun fremito, nessun battito, nessuna reazione. Al diploma aveva rinunciato nel momento in cui il docente si era palesato loro. Poteva solo sperare che non gli confiscassero la bacchetta.


Domani pomeriggio, dopo aver riposato, forse un po' male ma credo che sia da aspettarselo, vi recherete tutti in infermeria dove la signorina Harada si preoccuperà di decidere, in base alle vostre condizioni, se sarò necessario trascorrere 24 ore sotto osservazione.
Immaginando che sia tutto perfettamente chiaro, vi invito a muovervi e non azzardatevi minimamente a sillabare alcun che.
Le punizioni saranno nella misura di quanto mi andrà di specificare a proposito della vostra avventura, ma di sicuro non vi è dato saperlo.
La pecora elettrica e la palla rosa seguiranno le loro attuali padrone, mentre le uova per adesso le custodirò io, restituendole alla proprietaria non appena si sarà ripresa abbastanza da potersene occupare completamente, in fondo adesso sono un suo fardello.
Quell'arma bianca invece resta con me... Se vorrai sapere il motivo, dovrai tornare nel mio ufficio nei prossimi giorni.
... Filare.


In silenzio, come era stato ordinato loro, Jorge si alzò dalla sedia e seguì come un automa Caroline Priscilla fuori dall’aula, lungo quei corridoi conosciuti che tante volte li avevano visti ridere, correre, passeggiare insieme, troppe perché il groppo che aveva in gola non esplodesse, facendo sgorgare nuove lacrime silenziose. Ovunque guardasse vi era qualcosa, anche il dettaglio più insignificante, che li ricordava cosa avesse realmente perso.

Per quel che possa valere… mi dispiace davvero tanto, più di quanto tu possa immaginare.

Un sussurro appena udibile, mormorato di fronte all’ingresso della Sala Comune dei Delfinazzurro poco prima di scivolarvi dentro. Da lì, dopo aver rivolto a Brianna un sorriso mesto e un cenno del capo, Jorge si diresse nella sua stanza e, ignorando il letto che lo chiamava a gran voce, si andò a sedere sul davanzale della finestra, il cuscino stretto tra le braccia e lo sguardo che spaziava verso il Lago Nero e più in là dopo la Foresta Proibita. Si addormentò così, la fronte appoggiata al vetro freddo e la mente che viaggiava lontano da lì, in un altro spazio e in un altro tempo dove tutto quello che avevano vissuto non era mai accaduto e lui era ancora la persona che si era illusa di essere.

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Messaggioda Caroline Priscilla » 25/05/2015, 22:27

Vicky BASTA!

Non la stava rimproverando per un comportamento scorretto, nè il suo tono era spazientito quando si rivolse all'amica Dragargenteo: quel "basta" espresso con tono fermo e autoritario, era solo un modo per imporre alla Randall una calma e un controllo che in quel momento le macavano, anche a causa dei due Delfini. Invece di comprendere il discorso di Victoria, infatti, Jorge e Brianna avevano preso ad attaccare una ragazza in preda ad una crisi isterica, non volendo o non riuscendo a riconoscere i propri sbagli in tutta quella vicenda. Quando la costrinse a girarsi per abbracciarla, l'intento della Tassorosso non era solo quello di darle un minimo di conforto e sostegno, ma anche di distrarla dalla vista della persona che in quel momento l'aveva ferita più di qualunque altra al mondo.

L’ho perso…Era l’unica cosa che mi legava a lei… ed ora non c’è più, se n’è andato per sempre…

La somiglianza con la madre. Solo grazie alle parole di Vicky, Cappie comprese quanto profondo fosse il dolore di quel cambiamento e che il suo isterismo non era dovuto solo alla trasformazione (già di per sè pesante) del suo aspetto fisico ma alle conseguenze che questo portava nella vita della studentessa.
Il ricordo di sua madre, il legame unico che aveva con lei, svanito per sempre.
La O'Neill ci sperava ancora, sperava che ci fosse un modo per far tornare l'amica come prima, per renderla di nuovo sè stessa. Ma si poteva davvero togliere la Trama ad una persona senza intaccare altro di essa? Donald uccideva per rubare la magia, forse un processo simile non era possibile replicarlo senza prima macchiarsi di quel delitto.
Fece sedere l'americana e le lasciò in mano un dolce, per darle modo di riprendere con quella fonte di zuccheri un po' delle energie perse a causa dello shock e della sfuriata. Ma lei non aveva ancora detto la sua, non aveva ancora avuto modo di accertarsi che la verità, l'unica e sola, venisse fuori da tutta quella storia. Fu grazie ad un vero e proprio colpo di genio, quindi, che la Tassorosso scoprì il vero segreto del libro preso da Jorge, la parte nascosta che avrebbe salvato le loro vite e permesso a Victoria di mantenere il proprio originario aspetto. Certo, se il portoghese e la Wollis lo avessero saputo prima, avrebbero certo fatto delle scelte differenti. Ma questo non giustificava minimamente il loro comportamento, anzi al massimo era la riprova che il loro gesto sconsiderato era sbagliato sotto ogni punto di vista.

Quando ho preso il libro ero convinto che Donald fosse fuori da qui a godersi il frutto delle sue scoperte e che al massimo era l’Alchimista ad abitare l’Ottavo Piano.

Sono un pazzo omicida che ha scritto le prove della propria colpevolezza in un diario, e invece di portarmelo appresso come una reliquia, custodirlo o perlomeno metterci degli incantesimi di protezione sopra cosicché nessuno possa prenderlo, permetto a chiunque capiti di qui per caso di portarselo via senza fare una piega…

Abitare? Abitare?- disse con tono di voce incredulo e anche un tantino più alto, perchè non riusciva a credere davvero che il Delfino avesse potuto pensare una cosa del genere- Jorge…era prigioniero, non ABITAVA l’Ottavo Piano, ci è finito rinchiuso dentro. E un prigioniero non rimane mai incustodito, ha sempre un carceriere che lo tiene sotto controllo…
E poi, credi davvero che Donald avrebbe mai abbandonato un diario prezioso come quello, pieno di formule alchemiche sconosciute? Tu stesso hai compreso che era un’occasione sprecata
- disse con sarcasmo- non portarlo via, cosa credi che avrebbe fatto quel pazzo omicida?- in quel momento un'altra scintilla(?) si accese nella mente della ragazza, facendole comprendere quanto fosse evidente che il libro era stato messo sotto custodia da Donald -Forse le quattro porte che abbiamo affrontato erano proprio il sistema di sicurezza per impedire che qualche ladro potesse portargli via il suo prezioso libro!

Avrebbe compreso finalmente che aveva sbagliato, su tutta la linea? Che le sue giustificazioni erano troppo assurde e illogiche per essere prese in considerazione? Che continuando in quel modo non solo faceva la figura dell'egoista, ma anche del cretino? A quanto pare no, almeno a giudicare dalla risposta che diede subito dopo.

Non mi è mai passato per la testa, neanche per un secondo che prendendo il libro ci avrei messo in pericolo.

E sei stato un IMBECILLE a non farlo!- disse con più veemenza perchè se c'era una cosa che la stava facendo uscire fuori di testa era la palese stupidità che aveva dimostrato il Delfino quella sera -Almeno volevi pensare allo Specialis Revelio? L’incantesimo ti avrebbe detto subito che il libro aveva una maledizione sopra!

Quindi non c'era bisogno di essere un genio per capire che poteva farlo: se voleva stare tranquillo di star facendo la cosa giusta, il portoghese non avrebbe dovuto fare altro che cacciare fuori la propria bacchetta e castare l'incantesimo. Peccato che non ci avesse pensato e ovviamente non poteva dare la colpa a Brianna di non averglielo suggerito, visto che la delfina ancora non aveva avuto modo di studiarlo.

Sono stato un emerito imbecille.

Alla fine lo aveva riconosciuto. Già, troppe cose nelle scuse di Jorge non andavano bene per la tassetta. Troppi tasselli mancanti, troppe giustificazioni campate in aria. Brianna per lo meno, pur non avendo chiesto scusa, aveva compreso l'errore e si stava dimostrando alquanto dispiaciuta e pentita.
Ma c'era un'altra cosa che ora premeva di sapere alla O'Neill. Dopo aver fatto leggere le nuove pagine del diario ad alta voce, fece un'ultima fatidica domanda al suo migliore amico, aspettandosi una risposta che fosse totalmente sincera.

Guardami dritto negli occhi e giurami che, a parte intenzioni altruiste, non ti ha spinto nient'altro.

Non posso.- Lo sapeva. Sapeva che non poteva giurare il falso, non di fronte a lei. Almeno quel dolore glielo aveva risparmiato -Non posso giurarti di aver avuto solo intenzioni altruistiche. Ho pensato che fosse una fonte inestimabile di conoscenza e sono stato tentato di sfogliarlo per cercare di assorbire quante più nozioni possibili ma non l’ho fatto… Me lo sono messo in tasca perché ero sicuro che sarebbe potuto tornarci utile per uscire vivi da quel maledetto piano ma poi l’ho lasciato lì, me ne sono dimenticato

Hai perfettamente ragione...- come avrebbe reagito sentendo quelle parole uscire fuori dalle labbra dell'amica? Stava piangendo la Tassorosso, perchè solo in quel momento aveva compreso che lo stesso Delfino non era consapevole di ciò che stava accadendo in quel momento. Le sue scuse non erano rivolte a lei e a Victoria; non stava cercando di difendersi dalle due ragazze, ma da sè stesso.-C'è stato un momento nel quale quel libro sarebbe stato utile a tutti. Quando ci siamo trovati di fronte a quel bivio e io ero tanto decisa di voler andare a salvare l'alchimista: perchè non l'hai tirato fuori e non mi hai detto di aspettare? Non lo avevi finito tutto, forse c'era ancora qualcosa che potevamo leggere!
Perchè non l'hai tirato fuori in quel momento, Jorge, quando c'era in gioco la NOSTRA VITA?
Perchè CAZZO non l'hai fatto?
NO, NON AZZARDARTI A DIRMI CHE TE LO SEI DIMENTICATO!
- come faceva ad essere così cieco e stupido da non capirlo?-Jorge se lo hai preso perchè credevi che potesse esserci utile, QUELLO era il momento di tirare fuori il libro e rendersi utile!
...La verità è che non l'hai fatto perchè incosciamente sapevi che non l'avevi preso per noi, ma solo per te stesso...


Si chinò, facendo cadere qualche lacrima sul pavimento mentre afferrava di nuovo il diario dell'alchimista e lo riportava nelle braccia di Sandyon, dove avrebbe dovuto rimanerci per il resto della vita per quel che riguardava la Tassorosso. Ma non era ancora finita. Il portoghese tentò ancora un'ultima volta di giustificarsi, un tentativo ormai inutile agli occhi dell'irlandese, che aveva perso completamente la fiducia nel suo migliore amico.

Non avevo intenzione di tenerlo per me, è troppo pericoloso, ma ho aspettato di essere di nuovo a Hogwarts per consegnarlo… Ho pensato in un modo e ho agito in un altro… o più probabilmente ha ragione Victoria… non ho pensato e basta…

No, si sbaglia a qualcosa hai pensato: hai pensato al tuo tornaconto personale.
Fatti un esame di coscienza e vedrai che è così.
Tutte le scuse che hai detto non servivano per scagionarti dalle nostre accuse ma per giustificarti ai tuoi stessi occhi. Altrimenti ti saresti comportato diversamente...


I fatti parlavano più delle parole. E il modo in cui aveva agito il portoghese aveva dato prova solo del suo implacabile orgoglio ed egoismo.

Se avessi amato davvero Victoria, come dici di fare, avresti rimesso la pietra al suo posto quando mi hai visto consegnare la fiala.
Se tu avessi davvero avuto intenzione di proteggermi
- come aveva sempre professato, dopo l'accaduto dei mezzidraghi-non avresti preso quel diario.

Si voltò, evitando di guardarlo negli occhi perchè la sola vista del ragazzo le procurava solo una voglia insana di spaccargli la faccia e non era pronta a fare anche questo, dopo avergli distrutto il cuore. Anche il suo in quel momento stava cadendo a pezzi, mentre si avvicinava nuovamente alla sedia, prendendo Ermes e la wakizashi, e poi a Victoria, cercando di concentrarsi solo ed esclusivamente sullo stato di salute dell'amica.

… tante parole spese per difendersi, giustificarsi, discolparsi… e nemmeno una spesa per dire “mi dispiace”.

Fissò Jorge, poi Brianna, ma non le importava che le chiedessero scusa: in un certo senso la delfina le aveva fatto comprendere di essere mortificata quando aveva accettato, senza battere ciglio, la spiegazione della Tassorosso. E le scuse del delfino non sarebbero più servite a nulla: arrivate troppo tardi e solo quando ormai non era più possibile tirarsi indietro.

Stanotte... Vi siete trovati di fronte a dei difetti molto pericolosi.
Non starò a dire chi in particolare li ha dimostrati, perché immagino lo comprenderete da soli senza il mio aiuto.
Scarsa capacità di analisi.
Superficialità.
Orgoglio.
Incapacità di imporsi.
Troppa fiducia.
Poca cautela.
Sopravvento delle buone intenzioni sul buon senso
.
Questi i più importanti ma ne potrei citare tanti altri, peccato che sono stanco e voglio andare a dormire.


Era in grado di riconoscere in sè stessa gli ultimi due, perchè le azioni della Tassorosso, in effetti, erano state spesso avventate -come quando si era lanciata all'interno di quell'avventura- e guidate dal suo buon cuore -quando aveva deciso che non sarebbe uscita da lì senza l'alchimista. Forse Sandyon aveva intenzione di affibbiargliene altre, ma non aveva la forza nè la lucidità di capire quali, perchè in quel momento, dopo tutto ciò che avevano vissuto, l'unica cosa che avrebbe voluto era rimanere da sola nella sua stanza.

O'Neill, le tue motivazioni a favore del non sbattervi fuori sono interessanti, ma stanno poco in piedi.
Non per un uomo che pur non terminando mai la scuola ha appreso incantesimi anche peggiori di quelli ricevuti da voi oggi.
Quando si affronta una situazione, si accettano benefici e perdite, anche quando i primi sono minimi e le seconde molte.
Potreste ritrovarvi domani fuori da questo istituto con le vostre magie nuove di zecca e dire:"Bene, cosa cazzo ci faccio adesso?".
Anche questa è una lezione che spero imparerete col tempo: valutare se il gioco vale la candela.


Valeva la pena correre a salvare l'alchimista anche a costo di venire espulsi da Hogwarts? Sia che avesse scelto di combattere, sia che avesse scelto di uscire, Cappie sapeva che sì, avrebbe compromesso la propria carriera scolastica pur di mettere in salvo una persona innocente.
Ma sarebbe stata capace di sacrificare la vita dei suoi amici per quella persona? No, non ne sarebbe stata capace. Ed è qui che la tassetta aveva fatto l'errore più grande: aveva sopravvalutato sè stessa e le proprie capacità e sottovalutato il pericolo verso il quale stava portando i suoi amici. Aveva creduto che sarebbe stata in grado di proteggerli da qualsiasi cosa si fossero trovati davanti. Aveva creduto che sarebbe stata in grado di salvarli tutti. E di questo avrebbe dovuto chiedere scusa a Victoria (perchè gli altri due si erano messi nella merda da soli, esattamente come lei), l'unica vera vittima in tutto quel dannato disastro.

Ho necessità di riflettere molto attentamente su questa faccenda e soprattutto a mente fresca e riposata.
Le disposizioni che vi darò adesso, pretendo vengano seguite senza battere ciglio, pena la mia collera priva di mente fresca e riposata.
Alvares e Wollis verranno scortati dalla Prefetta O'Neill nella propria Sala Comune, dopo di che la Tassorosso tornerà nei Sotterranei.
La signorina Randall invece verrà con me, giù, in infermeria, dove chiederò al Prefetto Seal di sistemare la ragazza in una zona isolata all'oscuro da sguardi indiscreti, fino a domani mattina quando verrò a trovarla assieme alla Vice Preside e alla Preside.
Ognuno di voi dovrà considerare per ora la promozione o il diploma come una faccenda in sospeso, ergo non sperateci completamente.
Domani pomeriggio, dopo aver riposato, forse un po' male ma credo che sia da aspettarselo, vi recherete tutti in infermeria dove la signorina Harada si preoccuperà di decidere, in base alle vostre condizioni, se sarò necessario trascorrere 24 ore sotto osservazione.
Immaginando che sia tutto perfettamente chiaro, vi invito a muovervi e non azzardatevi minimamente a sillabare alcun che.
Le punizioni saranno nella misura di quanto mi andrà di specificare a proposito della vostra avventura, ma di sicuro non vi è dato saperlo.


Fece un breve cenno del capo con la testa, evitando di dire alcunchè. Era stato anche fin troppo chiaro, non voleva certo finire espulsa automaticamente solo perchè aveva mormorato un "grazie".

La pecora elettrica e la palla rosa seguiranno le loro attuali padrone, mentre le uova per adesso le custodirò io, restituendole alla proprietaria non appena si sarà ripresa abbastanza da potersene occupare completamente, in fondo adesso sono un suo fardello.

E fin qui lo aveva intuito anche Cappie. Ma l'uomo non aveva minimamente accennato alla wakizashi appartenente alla Tassorosso. Forse, anzi lei lo sperava, Vastnor se ne stava completamente dimenticando, permettendo alla ragazzina di "intascarsela" e portare via con sè quel cimelio che in effetti era di sua legittima proprietà. Ma le sue speranze vennero presto disattese.

Quell'arma bianca invece resta con me...

Cosa? Perchè?!

Parlò prima ancora di pensare -un difetto che aveva fin da piccola- con tono scandalizzato perchè in effetti la O'Neill considerava quell'arma di sua proprietà. Peccato che per il resto del mondo magico non fosse così, pensiero che arrivò subito dopo quella domanda.

Se vorrai sapere il motivo, dovrai tornare nel mio ufficio nei prossimi giorni.
... Filare.


Di nuovo l'espressione arrabbiata mutò in sorpresa: non avrebbe mai, mai capito che cosa diavolo passasse per la testa di quell'uomo e in un certo senso in quel momento compativa la Vireau per essersi scelta un marito tanto criptico ed enigmatico. Per fortuna quel pensiero venne tenuto per sè, mentre la ragazza aiutò l'americana a mettersi in piedi, consegnando poi la wakizashi nelle mani del professore. Avrebbe voluto dirgli qualcosa, ma sapeva di aver sprecato anche fin troppe parole quella sera. Invece, quando riaccompagnò i due delfini nella loro Sala Comune, non disse neanche una parola per tutto il tragitto, evitando di guardare in faccia Jorge o di sorridere incoraggiante alla Wollis. Voleva allontanarsi dal portoghese quanto prima possibile, perchè ciò di cui aveva bisogno in quel momento era stare da sola e cercare di dimenticare per un po' l'orribile nottata appena passata.

Per quel che possa valere… mi dispiace davvero tanto, più di quanto tu possa immaginare.

Fu quello l'unico momento nel quale gli occhi dell'irlandese si fissarono in quelli spenti, sinceri del portoghese. Avrebbe voluto dire qualcosa, ma non sembrava che in gola le fosse rimasta ancora della voce. Avrebbe voluto abbracciarlo, perchè i suoi sentimenti (quelli d'affetto, quelli che la legavano a Jorge) erano rimasti più forti e potenti che mai. E avrebbe voluto prenderlo a schiaffi, perchè aveva spezzato il cuore a lei e a Victoria per un proprio capriccio personale. Invece l'unica cosa che uscì fuori furono lacrime, mentre lo sguardo si riabbassava sconfitto, lasciandosi dietro alle spalle Brianna e il suo...fratellone.

Ermes...ti spiace ritornare come eri prima?

Chiese una volta tornata in camera sua ed essersi stesa sul letto, togliendosi tutto quanto e scivolando nuda sotto le coperte. Le faceva male il fianco nel punto dove l'aveva colpita il blocco di ghiaccio, più tanti altri dolori dovuti allo sforzo fisico della battaglia e agli incantesimi del Lich. Ma più di tutto era il suo cuore a farle male, mentre abbracciava la pecorella, di nuovo normale, stringendola al petto. E in quel momento le lacrime vennero di nuovo fuori a singhiozzi, buttando fuori tutto lo sporco che la O'Neill si sentiva dentro fino a quando la stanchezza non fu troppa e lei si addormentò, col suo nuovo compagno animale vicino a sè.
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Messaggioda Sandyon » 26/05/2015, 16:09

RESOCONTO DELLA QUEST CON VALUTAZIONI FINALI

Bene, finalmente siamo giunti alla conclusione di questa avventura durata un bel po'.
Pur avendo a disposizione sempre pochi giorni per rispondere, i turni sono stati moltissimi e questo non ha permesso a nessuno di terminare in tempi brevi. Nonostante questo, grazie al lungo svolgersi della vicenda, ho potuto notare nel gioco di ognuno alcune particolarità che credo sia meglio prendere in esame, soprattutto nel tentativo di giovare al vostro sviluppo futuro del personaggio.
Per essere più chiari, mi sto riferendo moltissimo ai PG Brianna e Jorge, con un lieve accenno anche a Victoria.
Giusto per risultare il più chiaro possibile, mi aiuterò nel farvi gli appunti con la descrizione dei vostri ALLINEAMENTI.

Brianna è SISTEMATICA/POSITIVA:

Sistematico Positivo (Il Cauto):

Un personaggio sistematico positivo ama la tranquillità, la calma ma allo stesso tempo comprende quanto tutto ciò, può e deve essere raggiunto tramite il lavoro di squadra e la positività dell’essere.
Strategico, calcolatore, riesce a trovare le soluzioni anche nei momenti di massima tensione, soluzioni che nella maggior parte dei casi, vuole che non siano nocive per se o per chi gli sta intorno.
Essere S/P per un mago o una strega significa avere la pazienza di attendere che tutto avvenga nel modo migliore e più naturale, analizzando i fattori e risolvendo spesso prima i propri problemi interiori e poi quelli esterni.
Nella vita e sul campo di sfida, la sicurezza fatta persona.


Sistematico vuol dire una persona piuttosto affine alle regole e non sconsiderata (almeno nella maggior parte dei casi).
Positivo significa una persona buona, alla quale stanno a cuore le persone che ha intorno, indiscriminatamente.
Si può dire che il Sistematico/Positivo è un personaggio che fa sempre molta attenzione a rispettare le norme e rispettare le persone.
Brianna, all'interno di questa avventura si è dimostrata tendenzialmente poco incline a seguire le regole, molto portata all'avventura ed inoltre quasi sempre molto più preoccupata della sorte di Glaedr rispetto che alla propria o quella dei suoi compagni di scuola.
Che lei voglia bene al suo animale è importante ed è giusto, ma se rileggerai le tue azioni dall'inizio della quest, ti renderai conto che la motivazione di spinta per il tuo PG ad uscire dall'Ottavo Piano non era la propria vita o quella degli altri (dei quali addirittura un compagno di Casata ed una Tassorosso conosciuta nel coro), bensì quasi esclusivamente quella del compagno animale. Oltre a tutto ciò, c'è da dire che Brianna sarebbe dovuta essere una delle prime ad essere estremamente combattuta nel decidere di andare o meno a salvare l'Alchimista.
Oppure, avrebbe dovuto dare quasi totalmente ragione a Victoria quando ella, precedentemente, aveva accusato tutti di stare troppo calmi e tranquilli, in quanto, appunto, la dicitura dell'Allineamento è IL CAUTO, mentre invece si è trovata quasi stranita da tanto allarme.

Passiamo adesso a Jorge, che invece dovrebbe essere NEUTRO/ASSOLUTO

Neutro assoluto (L’indeciso):

Un personaggio neutro assoluto fa sempre ciò che gli sembra una buona idea, non pentendosi mai prima ma osservando bene cosa accade una volta scelto un percorso, tanto negli studi quanto da adulto.
Non ha particolari tendenze verso bene o male, ed anche se sicuramente pensa che il bene sia leggermente migliore del male, non si sente obbligato a seguirlo in maniera teorica ed universale.
Difficilmente un personaggio N/A diverrà mai un Auror o un Mangiamorte.
Nella vita e sul campo di sfida, solitamente un leader nato.


È vero, Jorge all'interno della sua avventura non si è mai pentito di ciò che ha fatto (fino a quando non ha capito che erano un mucchio di cretinate), ma l'indole con la quale ha portato avanti quelle intenzioni in alcuni casi ha mostrato un lato oscuro non indifferente.
Nella sua ottica, poteva anche essere un aiuto usare il libro per ottenerne un beneficio o addirittura la Pietra Creatrice o perché no, la stessa pozione contenuta nel calderone, ragionando senza però pensare alle conseguenze, cosa che un Neutro Assoluto invece dovrebbe fare.
Leader invece non lo si è visto per nulla, anzi, ha seguito pedissequamente le indicazioni dell'amica durante la battaglia, esprimendosi anche con una specie di "Sì Signore agli ordini!". Direi che proprio non ci siamo.

Adesso però, Brianna a parte che credo debba soltanto inquadrare meglio l'allineamento della sua PG e regolarsi di conseguenza, mi permetterei di consigliare a Jorge di visionare un altro allineamento e provare a cucirselo addosso, per vedere se gli calza a pennello o meno, ovvero...

Neutro Negativo (Il controcorrente):

Un personaggio neutro negativo è colui a cui piace trovare soluzioni alternative a quelle standard per tutte le cose, a volte ai limiti della decenza o della morale.
Spesso si trova ad essere molto impulsivo e ciò lo porta alcune volte a "schiantare" prima che pensare, cosa assolutamente vista male tra gli insegnamenti Hogwartsiani principali.
Furtivo e controllato quando serve, pronto a colpire nell'ombra quando meno uno se lo aspetta, anche alle spalle se necessario.
Nella vita e sul campo di sfida, ne trova una più del diavolo.


Non commenterò, credo lo faccia già la descrizione da sé.
Riflettici e poi in caso trai le tue conclusioni in merito.
Sarei curioso di sapere cosa ne pensi.

Parlando invece di Victoria, un RIBELLE/NEUTRO, all'interno della quest ho notato più una tendenza verso il SISTEMATICO/NEUTRO.
Ammetto però che la situazione e il BG della PG stessa abbiano svolto un ruolo fondamentale e che quindi si potrebbe trattare solo di un caso, comunque variare dal Sistematico al Ribelle è facile, l'importante è non discostarsi troppo dalla seconda variabile, ovvero il Neutro, che funge da collante e riesce a far trovare diversi punti di comunione tra un comportamento più razionale ed uno più impulsivo.
Ti chiedo comunque di porci maggiore attenzione in futuro, perché altrimenti se si verificassero altri casi analoghi a questo sarà più opportuno effettuare un cambio, per quanto non vorrei che dopo gli eventi accaduti alla tua PG tu voglia optare per il RIBELLE/NEGATIVO! (Scherzo)

Su Caroline Priscilla ho ben poco da dire, RIBELLE/POSITIVO è e da RIBELLE/POSITIVO si è comportata.

Passiamo adesso alle votazioni inerenti alle meccaniche tecniche e narrative.

Spiegazione parametri:

Scorrevolezza Narrativa = Quanto è stata la piacevolezza nel leggere l'azione in sé per sé. Il Corpo narrativo tecnico.
Tempistica di Risposta = Quanto ci ha impiegato la persona a rispondere durante il proprio turno.
Coerenza Interpretativa = Quanto il PG si è attenuto al proprio Allineamento e BG.
Inserimento nella Vicenda = Quanto le azioni e le parole del PG hanno influito o hanno coinvolto gli altri PG giocanti.

Brianna:

Scorrevolezza Narrativa --> 6,0
Tempistica di Risposta --> 6,5
Coerenza Interpretativa --> 4,5
Inserimento nella Vicenda --> 5,0

Azioni leggere e grammaticalmente buone (attenzione alle maiuscole e ai troppi puntini).
Poco "parlato" o "pensato" che le ha rese un po' spente.
Attinenza quasi nulla all'allineamento e poca interazione con gli altri.
Esposizione dei sentimenti e delle emozioni giusta e ben calibrata solo riferendosi al suo attaccamento all'animale.
Quasi assente per tutto il resto.


Victoria:

Scorrevolezza Narrativa --> 8,5
Tempistica di Risposta --> 9,5
Coerenza Interpretativa --> 7,0
Inserimento nella Vicenda --> 7,5

Tempi fulminei di risposta, tra un po' rispondevi prima del Narratore.
A parte quelle sviste date dall'allineamento, coerenza adeguata e inserimento nelle vicende completo.
Narrativa meccanicamente ineccepibile e piacevole alla lettura.
"Parlato" e "Pensato" quasi sempre presente ed equilibrati nelle azioni senza appesantire.


Caroline Priscilla:

Scorrevolezza Narrativa --> 8,0
Tempistica di Risposta --> 8,0
Coerenza Interpretativa --> 9,0
Inserimento nella Vicenda --> 8,0

Completa interazione con tutti gli altri PG.
Tempi di risposta variabili ma quasi sempre svelti, senza intaccare la qualità dell'azione.
"Parlato" più presente del "Pensato" in alcuni casi, ma tendenzialmente niente di grave.
Coerenza con l'allineamento pressoché perfetta.


Jorge:

Scorrevolezza Narrativa --> 7,5
Tempistica di Risposta --> 7,0
Coerenza Interpretativa --> 5,5
Inserimento nella Vicenda --> 6,5

Tempi di risposta altalenanti, pur rimanendo sempre entro i limiti richiesti.
Periodi in alcuni casi troppo pesanti da leggere, scorrevolezza quindi messa un po' da parte.
"Parlato" e "Pensato" sfruttati nel modo migliore possibile.
Rapporto e interazione con gli altri PG ogni tanto scostante ma comunque casistiche rare.


Facendo riferimento quindi alle valutazioni generali fin ora citate, dispongo i seguenti PX ottenuti:

Victoria +21
Caroline Priscilla +21
Jorge +15
Brianna +11

PX Bonus Ottenuti:

Victoria +16
Caroline Priscilla +17
Jorge +9
Brianna +2

PX Totali Ricevuti:

Victoria +37
Caroline Priscilla +38
Jorge +24
Brianna +13


Victoria Randall è COSTRETTA al cambio di PV (va da sé che per coerenza dovrai pensare anche un altro PV da adulta).
Dovrà anche giocarsi che i medici riscontreranno in lei un aumento dell'età biologica di circa sei-otto mesi.
In compenso, ricevere la Trama di Corinne le conferisce un +1 ad ogni parametro della Scheda Pg e +5 PS.

I PX verranno aggiunti entro le prossime 12 ore.
Victoria, Caroline Priscilla e Brianna otterranno la possibilità di aumentare di Grado, quindi ogni tanto controllate la vostra Scheda PG perché potreste dover aumentare i valori. Per forza di cose, Jorge invece dovrà attendere (neanche tanto ormai, visti i mesi ON).

Grazie a tutti per aver partecipato.

Sandyon/Edo
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2015-05-11 17:20:20 Caroline Priscilla d20 18  
2015-05-11 17:16:03 Victoria d20 7  
2015-05-11 17:14:48 Victoria d20 10  
2015-05-11 17:13:53 Victoria d20 11  
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2015-05-11 15:25:08 Sandyon d20 13  
2015-05-09 14:44:36 Brianna d20 20  
2015-05-07 00:23:38 Sandyon d20 18  
2015-05-07 00:23:19 Sandyon d20 1  
2015-05-06 20:58:32 Caroline Priscilla d20 12  
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2015-05-05 23:59:57 Caroline Priscilla d20 11  
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