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da Monique » 16/06/2013, 15:38
Copenaghen (danese København, inglese Copenhagen, tedesco Kopenhagen, 518.574 abitanti nel Comune, 1.167.569 nell'area urbana) è la capitale e la città più popolosa della Danimarca. È situata sulle isole Sjælland e di Amager ed è separata dalla città di Malmö, in Svezia, dallo stretto di Øresund. Con il completamento del Ponte di Øresund nel 2001, Copenaghen e Malmö sono unite da un collegamento automobilistico e ferroviario grazie al quale dovrebbero migliorare l'interscambio commerciale, i rapporti tra i due Stati e il transito dei pendolari da entrambe le sponde. Il nome danese è una corruzione di Købmandshavn, che significa Porto dei Mercanti. Il nome inglese per la città, Copenhagen (notare la posizione dell'acca rispetto al nome italiano), deriva dalla lingua basso-tedesca Kopenhagen. Nel 2025 è diventata la prima città al mondo a emissioni zero.
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da Tyslion » 21/01/2014, 17:07
Copenaghen Periferia magica Vecchia fabbrica Ore 00:00
Mi spieghi che c***o ho fatto di male?!
Azzardati a dire ancora un'altra parola e giuro che ti taglio un cogl***e!
L'uomo non emise più un fiato per i successivi minuti, placando i nervi della persona che l'aveva catturato e bloccato con delle catene. Questa persona non era altri che Tyslion Asveras, Mercenario N°2 al Mondo, per il mondo magico in teoria N°1 ma lui la verità la conosceva bene. Il fatto che si fosse ritirato il migliore non significava certo che lo scettro fosse passato automaticamente al combattente dietro di lui, questione che bruciava ancora molto più del dovuto nello spirito selvaggio ed indomito del figlio bastardo della stirpe Vastnor. Asveras se ne stava appoggiato ad un palo con le braccia incrociate, silenzioso, fissando un punto cieco oltre l'orizzonte della città illuminata. Copenaghen era la sede del circolo dei Mercenari: qui venivano smistati gli incarichi e fornite tutte le informazioni sulle persone da trovare, uccidere, proteggere o solo controllare. Ci aveva fatto un salto, Tyslion, giusto per dare un'occhiata, in fondo era parecchio tempo che non prendeva più lavoro lì ma erano gli altri che lo andavano a cercare per richiedere i suoi servigi. L'atmosfera era sempre più o meno la stessa: brutte facce, spacconi, intimidatori e gregari che cercavano lavoro affiancando i più esperti. Sulla teca principale però, Tyslion aveva notato un foglio che stava destando l'attenzione di molti dei presenti che già si sfregavano le mani sorridendo furbi e soddisfatti. Facendosi spazio con tutt'altro che buona educazione, il greco strappò dalla teca la pergamena leggendola attentamente, ghignando alla fine e guardando di sottecchi un po' tutti i presenti che, comprendendo che probabilmente l'incarico se lo sarebbe preso lui, si allontanarono scocciati. Un servizio richiesto addirittura dal Ministero della Magia. Quando anche le sfere alte si affidavano allo sporco lavoro dei Mercenari significava che necessitavano di tutti i mezzi necessari per catturare la preda e consegnarla alla giustizia nel minor tempo possibile: difatti la richiesta aveva come scadenza 48 ore e per considerare l'incarico portato a termine e pagato a prezzo pieno era importante che l'uomo da catturare fosse preso entro e non oltre dieci ore.
Un'ora e diciotto minuti. Anche troppo...
Pensò tra sé Tyslion mentre lanciava un'altra occhiata al tizio legato per bene alla parete di una vecchia fabbrica magica di scope. Qualche soldo extra non gli dispiaceva: il Ministro sapeva come invogliare i cacciatori di taglie a partecipare, mettendo in palio cifre esorbitanti. Per fortuna il mal capitato aveva deciso di starsene un po' zitto evitando che la pazienza del suo rapitore andasse del tutto a farsi fottere. Secondo l'orario stabilito, a mezzanotte precisa sarebbe arrivato l'ufficiale incaricato di portarsi via quella feccia, consegnando la ricompensa al Mercenario e sancendo così la conclusione del contratto di lavoro; inoltre, conoscendo il tizio che doveva arrivare, Asveras sapeva che non avrebbe dovuto attendere non molti secondi oltre l'orario stabilito per vederlo giungere con il suo solito fare tra l'indaffarato e il sempre giovane. Una persona con la quale aveva da sempre un ottimo rapporto: erano stati nemici durante un periodo come sicario lui e guardia del corpo l'altro, riconoscendo ognuno la bravura e la grinta dell'avversario, stringendosi anche la mano bonariamente a conflitto finito, perché si sapeva: in quel mondo si poteva essere in contrasto anche solo per un giorno e poi quello successivo andarsi a prendere una birra assieme, ridendo e scherzando come se nulla fosse realmente successo. L'unica differenza tra l'essere amici in quel mondo e non esserlo, pur mantenendo la regola sopra citata, stava nel fatto che se proprio dovevi perdere una sfida, al massimo te ne stavi a letto due settimane e non sotto terra per sempre.
E così, il celebre Tyslion Asveras si è scomodato per rendere un bel favore al Ministero... A cosa si deve questo onore?
Al fatto che ci sono Sicari incapaci che hanno ancora bisogno di una balia per acciuffare un povero str***o come loro!
Si fissarono per diversi istanti negli occhi, Cole Darksteel, Capitano dei Sicari del Ministero, sorridente e divertito e poco dopo, anche lo stesso N°2 il quale sciolse le braccia e andò a fare un saluto virile e da strada al vecchio amico, dandosi anche una forte pacca sulla spalla in quello che somigliò molto alla lontana ad un abbraccio.
Hai messo su massa eh!? Bravo bravo, in effetti ti avevo visto un po' sciupato l'ultima volta...
Vuoi che ti gonfio ora o preferisci dopo aver sbattuto al fresco questo pezzo di m***a?
Sarebbe meglio dopo, avevamo bisogno di questo tipo piuttosto con urgenza. Potrebbe conoscere informazioni decisamente utili.
"Potrebbe"? Se il Ministero ha deciso di pagare una tale cifra solo per una ipotesi, per quanto quasi certa, allora l'affare deve essere scottante...
Dì un po', hai mai sentito parlare di una certa "Dea della distruzione" da qualche parte? Magari tra una missione e l'altra.
Nulla. Però è un soprannome interessante!
Puoi dirlo forte! Si presume che abbia fatto fuori almeno 500 persone nell'arco di quattro mesi, è un bel record! Donne e bambini compresi...
Mh...
Una tipa calda, questa "Dea della distruzione", ecco cosa pensò tra sé immediatamente Tyslion Asveras. Dopo le sonore botte prese da Garruk redivivo, il N°2 desiderava ardentemente misurarsi di nuovo con qualcuno per testare la sua forma fisica ulteriormente migliorata, proprio come aveva notato Cole poco prima. Raddoppio degli esercizi fisici, pasti rivolti all'incremento muscolare, resistenza temprata e per di più, con i dovuti tempi, anche un prezioso tatuaggio magico in arrivo, pagato fior fior di galeoni. In effetti, anche per quello gli facevano comodo i soldi in arrivo dal Ministero. Il Capitano nel frattempo si avvicinò al tizio, ricordandogli i suoi diritti e i suoi doveri, oltre ad una bella sequela di minacce in caso avesse deciso di infastidire anche lui oltre che il suo rapitore. Era quasi pronto per andarsene, ma voleva scambiare ancora due chiacchiere con il Mercenario, in fondo, era da parecchio che non si incontravano.
Come procede con quella donna?
Di chi parli?
Forza, non mi prendere per il c**o! Quel gran pezzo di femmina che ho intravisto l'ultima volta che ci siamo beccati, alla stazione ferroviaria di Roma.
... Procede, ma non siamo nulla.
Aaaahhh... Tyslion Asveras che non si ferma a più di una notte per donna che invece ne frequenta una da almeno un anno e mezzo e dice che non c'è nulla è quasi... Anzi no, è del tutto divertente!
Chiudi la bocca o te la devo chiudere io?
Avanti, fammi vedere se ti ricordi ancora come si affronta un vero uomo!
Nemmeno il tempo che trascorresse un secondo e tra Tyslion e Cole iniziò una veloce lotta a scambi di colpi marziali corpo a corpo. Ognuno parava il tentativo offensivo dell'altro e contrattaccava ma si notava chiaramente che ci fossero ben pochi intenti davvero ostili. Dopo un paio di minuti passati a farsi una bella sudata da "veri uomini", come detto dal Capitano, con un salto indietro si allontanarono, respirando leggermente più veloci e con le palpitazioni accelerate, sguardo fisso e serio che poco dopo tornò nuovamente sereno e rilassato.
E comunque tu non sei mai stato diverso da me in questo senso.
Si ma io ho l'attenuante che continuo imperterrito senza frequentarne nessuna ma la voglio trovare. Tu invece pare che l'hai trovata ma preferisci non ammetterlo!
Portati via questo pezzo di idiota e sparisci dalla mia vista che è meglio!
Guarda che se proprio non la vuoi, posso farci un pensierino io... Me la presenti?
Lo sguardo del Mercenario divenne di improvviso affilato come una lama. Gli occhi scuri scintillavano all'ombra di un lampione intermittente. In essi si leggeva qualcosa che era molto simile ad una forte e decisa possessione.
Io mi guarderei allo specchio in questo momento, fossi in te... Dai, adesso tolgo il disturbo sul serio. Ti faccio trasferire i soldi sul tuo conto personale o li vuoi in contanti?
Inspirò profondamente, cercando di recuperare la calma. Sapeva che Cole l'aveva fatto apposta, non c'erano dubbi. Tuttavia per i successivi minuti sarebbe rimasto serio, anche se non arrabbiato direttamente con l'amico.
Sul conto andrà bene, basta che ci siano entro 36 ore, ho delle spese importanti. ... Ci si vede pelatone negro!
Tsk, ci si vede pelatone pallido!
Detto questo, Cole prese di forza il tizio utile alle indagini e scomparì all'istante, lasciando solo Tyslion nella penombra del quartiere disabitato. L'uomo si volse, camminando a passo spedito verso il centro. Avrebbe potuto usare la smaterializzazione anche lui, ma no, per ora gli andava di farsi una bella camminata e di... Dare un calcio così forte ad una lamiera di ferro appoggiata ad un palo, talmente forte da farla volare per diversi metri. Odiava quando la gente presumeva di sapere e odiava ancora di più... Quando presumeva bene.
... Fanculo.
- NEL FRATTEMPO, AL CIRCOLO DEI MERCENARI -
Ehi, ma avete letto di quella tizia che ultimamente sta mandando a culo per terra molti intermedi?
Si si, l'ho sentita nominare anche io! Ha un nome assurdo, ne parlò Velarko un bel po' di tempo fa... Si dice che l'abbia messo K.O. in un corpo a corpo!
Ca**o! Ok che Velarko nel corpo a corpo non è un gran che, ma diamine rimane sempre il n°5! Comunque si chiama Xena la ragazza, è una tipa tosta, me l'ha detto un collega che ha avuto la sfortuna di combatterla due settimane fa... Dieci ossa rotte, poveraccio!
Parli di Peter O'Toole? Si lo conosco anche io, dice che prima di svenire ha sentito chiaramente dire Xena che vuole diventare la N°1 al Mondo. Punta alto la signorina... E non è la sola...
Già... E' vero... Ehi Calamity Jane, sentito? C'è una che punta al tuo stesso obiettivo, io fossi in te mi preoccuperei!
Come un fulmine, un fascio luminoso magico attraversò la grande sala colpendo il mal capitato che volò indietro sbattendo con la schiena alle mura del circolo, perdendo all'istante i sensi. Tutti quanti si volsero a guardare nella stessa direzione dalla quale era partito l'incantesimo. Una ragazza, con i piedi poggiati su un tavolo e un cappello da cowgirl ed annesso vestiario, se ne stava comodamente seduta con un ghigno infastidito e divertito allo stesso tempo. Rinfoderò la bacchetta come se fosse una pistola ai tempi babbani del "far west", poi, concluse il suo drink alcolico lanciando all'indietro il bicchiere, mandandolo in frantumi. L'espressione passò da quella precedente ad una molto più cattiva, glaciale e sicura, mentre si toglieva il cappello e lo sbatteva al tavolo.
Io preoccuparmi? Questa Xena farebbe bene ad evitare di incrociare il mio sguardo in battaglia... ... Potrebbe essere costretta a scoprire che cosa vuol dire perdere.
AUTOCONCLUSIVA
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da Rebecca » 08/03/2015, 22:35
{23/11/2109 - Copenaghen - Mostra di fotografia - 20:30}
"Scorci del mondo" -La vita babbana nella sua quotidianità-
Vuoi davvero sapere che cosa ne penso?
Chiese l'Auditore, fissando con occhio critico e attento le gigantografie appese sui muri.
Non è semplice, Phoebs...
Sembrava quasi che non volesse dire ciò che stava pensando, lo sguardo serio e pensieroso di chi teme di ferire la persona amata.
Uhm...
Un sorriso furbetto apparve all'improvviso sul volto dell'italo-svedese, guardando con espressione maliziosa la compagna.
Va bene, d'accordo: è decisamente molto più interessante di tutte quelle mostre alle quali mi hai costretta ad assistere fin'ora!
Lo disse con una risata, avvicinandosi alla Chamberlain quel tanto che le bastava per schioccarle un bacio sulla guancia, prima di tornare a sorseggiare il proprio bicchiere di vino, fissando nuovamente le foto di fronte a sè.
Si, devo dire che mi piacciono davvero tanto! Anzi, non sarebbe affatto male averne una o due in casa...
La buttò lì con nonchalance, girandosi un po' intorno e guardando tutto ciò che quella mostra aveva da offrire a due giovani donne innamorate. Non era tipa da mostre l'Auditore, ma aveva sacrificato ben volentieri ore del suo tempo per poter condividere quella passione con Phoebe. La passione ovviamente non era sua, ma della Chamberlain che sembrava impazzire letteralmente per quel genere di cose. Rebecca non riusciva proprio a farsele andare a genio, forse per colpa del soggetto ritratto, ma quella sera finalmente era accaduto il miracolo: una mostra che fosse bella, interessante e che non facesse sbadigliare la Terran ogni cinque minuti. Un vero record!
Amore vuoi che ti vada a prendere un altro bicchiere di vino?
Aveva notato come la Ciclonis avesse finito in fretta di bere e -premurosa come suo solito- non l'avrebbe di certo lasciata con un calice vuoto in mano. In caso di risposta affermativa, quindi, Rebecca si sarebbe allontanata per ritornare cinque minuti dopo, porgendo il vino alla propria amata prima di condurla -mano nella mano- verso un'altra foto molto caratteristica.
Chissà come fanno i babbani ad andare in giro su quelle cose...
Aveva scelto un look tranquillo e non troppo sofisticato per quella serata: un paio di jeans scuri, camicia bianca e ampia, plateau chiuse col tacco, ma il vero tocco d'arte erano i capelli, tirati di lato in una cascata di morbide onde. Sembrava che quella serata dovesse svolgersi in maniera piacevole e rilassata per le due Terran, che avevano anche prenotato una cena al lume di candela in uno dei ristoranti presenti in quella zona. Era un modo per diversificare un po' le loro serate, per quanto Rebecca preferisse di gran lunga preparare lei qualcosa da mangiare per la sua amata.
E comunque nessuna foto regge il confronto con la bellissima donna che ho al mio fianco...
Le disse, sussurrandole quelle parole all'orecchio e fissandola con sguardo carico d'amore e di desiderio.
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Rebecca
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da Phoebe » 08/03/2015, 23:28
§ 23 Novembre 2109 - ore 20.33 - Influenza Lunare: Variazione forte §
Vuoi davvero sapere che cosa ne penso?
La Chamberlain annuì, fissando la compagna con espressione carica d'aspettativa: era almeno la trentesima mostra a cui la trascinava da quando stavano insieme, e fino a quel momento non ce n'era stata una che avesse riscontrato un parere positivo da parte dell'italiana; l'aveva sempre accompagnata, certo, perché l'amava da morire ed era consapevole di quanto profondamente Phoebe amasse quel tipo di mostre... ma se anche si nascondeva quando le veniva da sbadigliare, la Licantropa l'aveva beccata ogni volta.
Non è semplice, Phoebs... Uhm...
Era pronta a sentire l'ennesimo giudizio neutrale, che in realtà nascondeva pensieri negativi celati per non ferirla... quando un sorrisetto nuovo e malizioso le comparve sulle labbra, sorprendendo la Ciclonis.
Va bene, d'accordo: è decisamente molto più interessante di tutte quelle mostre alle quali mi hai costretta ad assistere fin'ora!
Un gran sorriso comparve sul volto della ragazza, un'espressione incredula, sorpresa ed assolutamente felice: finalmente, finalmente aveva trovato una mostra che piacesse anche alla propria fidanzata, allora era vero, come dicevano i babbani, che la speranza era l'ultima a morire!
Si, devo dire che mi piacciono davvero tanto! Anzi, non sarebbe affatto male averne una o due in casa...
Credo si possano acquistare per il prezzo giusto... dovremmo informarci! E per la cronaca... sono estremamente felice che ti piacciano, Becks...
Soprattutto visto quanto a lungo ci aveva sperato, senza mai perdere la speranza e dimostrando una pazienza infinita -che all'effettiva quasi non le apparteneva. Per quella sera la Chamberlain aveva optato per un morbido maglioncino a collo alto a fantasia, pantaloni neri e stretti di cotone pesante, degli stivali col tacco basso a metà polpaccio ed un giacchetto dal taglio maschile che in quel momento aveva lasciato aperto, essendoci piuttosto caldo dove si trovavano; i capelli sciolti e sbarazzini completavano il look della Terran, che con un sorso veloce terminò il vino presente nel proprio bicchiere.
Amore vuoi che ti vada a prendere un altro bicchiere di vino?
Con una premura che soltanto Rebecca avrebbe potuto dimostrare nei suoi confronti, l'Auditore notò immediatamente che la fidanzata aveva terminato il vino, preoccupandosi di riempirglielo nuovamente se Phoebe l'avesse voluto.
Ti ringrazio tesoro, volentieri!
Lasciò che la donna si allontanasse da sé, continuando a studiare le fotografie che aveva di fronte: lo sguardo di Phoebe, in quei momenti, cambiava; diventava più intenso, più profondo, più rapito. Lo sguardo assumeva sfumature diverse, sfaccettature nuove, e forse in un certo senso diventava anche più affascinante agli occhi altrui.
Chissà come fanno i babbani ad andare in giro su quelle cose...
Nemmeno si era accorta che Rebecca fosse tornata, giusto per far capire si concentrava in quei momenti: prese il bicchiere e la ringraziò con un sorriso complice, tornando a guardare la fotografia che avevano di fronte.
Non posso fare a meno di perdermi, quando guardo immagini come questa... so che sono figure astratte, ma mi sembra quasi di percepire la loro anima viva e pulsante che mi chiama, in qualche modo. Pensi che io sia pazza?
Già, un'interiorità preziosa e nascosta quella della Chamberlain, che evidentemente ogni tanto veniva fuori, ma solo nei momenti giusti... e con le persone giuste.
E comunque nessuna foto regge il confronto con la bellissima donna che ho al mio fianco...
Sei troppo di parte, amore mio.
Sussurrò a sua volta Phoebe, prendendola a braccetto per passare alla fotografia successiva e commentarla insieme: avevano ancora tempo prima della cena, e voleva godersi quella mostra con lei fino all'ultimo istante.
Ultima modifica di Phoebe il 09/03/2015, 17:23, modificato 1 volta in totale.
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da Shay » 09/03/2015, 16:01
23/11/2109 - 20:43 - Strade Centrali di Copenaghen I sensi più sviluppati, le vibrazioni del corpo più istintive e impulsive, il desiderio di non stare fermo, non per quelle ore. L'arrivo della Luna Piena rappresentava per Shay un evento positivo, un evento da vivere senza sofferenza, senza timore, ma ogni quattro settimane era comunque uno scenario nuovo, nel quale osservare le proprie emozioni e reazioni di fronte a tutti gli stimoli esterni in arrivo. Il Beta passeggiava per le strade della città dopo aver incontrato due appartenenti del branco e dopo averli accuratamente pestati a sangue. Non gli interessava che fossero della sua famiglia: avevano violato alcune regole ed in più avevano recato danno a delle donne e dei bambini in quanto ladri. Potevano rischiare di contagiarli di condizionare la loro vita per sempre, di costringerli in eterno ad aver paura della Luna e della notte. Quando si avvicinava la perfezione luminosa del satellite terrestre, Patrick era difficile da avvicinare con tranquillità e forse era anche per questo che da diversi mesi gli balenava nella testa un'idea alquanto malsana ma sicuramente efficace, almeno sulla carta. Un'idea suggeritagli indirettamente da una conoscenza molto influente ed importante, da una ragazza tanto imprevedibile quanto sessualmente provocante. Possedere un elemento naturale significava influenzare il proprio essere, essere influenzati dalla natura. Questa conoscenza era dominata dal Vento e grazie ad esso il suo carattere riusciva ad essere talmente impetuoso da scontrarsi ad armi pari anche con quello dell'ex Alpha. La ammirava e la odiava per quello, o forse erano sensazioni appartenenti al passato, adesso l'importante era capire come portare a termine la propria idea, o meglio, sapeva come fare, ma la realizzazione era tanto lampante quanto difficile e soprattutto pericolosa. Mentre quei pensieri gli vorticavano in testa con una prepotenza fastidiosa, il ragazzo si sistemò il maglione bianco e con esso anche la giacca semi elegante color sabbia scuro, simile alla tonalità dei propri capelli. Pantaloni casual blu scuro e scarpe classiche sportive nere. Proprio in quel preciso istante, una grande folata di vento gli fece percorrere un brivido lungo la schiena e lo costrinse ad alzare il collo della giacca, così da proteggersi maggiormente dalla corrente d'aria. Perché mai tutta quella strana bufera improvvisa? Eppure fino ad un attimo prima sembrava tutto apparentemente calmo. La risposta a quella domanda divenne quasi ovvia nel momento stesso in cui i suoi occhi si focalizzarono su quella stessa persona che poco prima stava facendo parte dei suoi pensieri e dei suoi ricordi più intimi. Una persona che non vedeva da tantissimo tempo e che adesso gli appariva ancora più bella, intrigante e affascinante. Phoebe Chamberlain.
Non è possibile.
La licantropa stava uscendo da un palazzo adibito a mostra artistica fotografica assieme ad una... amica? La complicità che avevano e gli sguardi che si lanciavano davano ad intendere tutt'altro che una semplice amicizia e Shay conosceva benissimo l'indole bisessuale della vecchia fiamma, che poi, così tanto vecchia non era viste le sensazioni che le stava trasmettendo. Gli occhi del ragazzo, inizialmente sorpresi, colpiti, meravigliati, tornarono a fargli avere un'espressione neutra e tranquilla, contrariamente alle emozioni che nascondeva gelosamente in sé. Non aveva bisogno di mostrarsi apertamente, non era necessario che si facesse avanti. Il vento che gli giungeva da dietro la schiena e dunque raggiungeva le narici della ragazza le avrebbero fornito il suo odore su un piatto d'argento. Erano anche vicini alla Luna Piena, ergo l'olfatto di Phoebe doveva essere ancora più sviluppato e pronto a cogliere le minime variazioni. Se così fosse stato, voltandosi avrebbe individuato Shay con le mani nelle tasche della giacca intento a fissarla tra la folla con consapevolezza, intensità e quel tipico suo sguardo da predatore nei confronti di una preda prelibata e insostituibile. Dopo ancora, un leggero sorriso stronzo. Avanzando qualche passo, ridusse la distanza tra loro da cinque sei metri a poco più di uno, guardando solo la Terran meno prosperosa.
Pensavo dovessero trascorrere molte più Lune, molti più cicli. Mi dicesti che in Europa ti aspettavano i tuoi "colleghi", tuo zio. Però di altri tipi di compagnie non mi avevi fatto cenno...
Leggere occhiata su Rebecca, squadrandola interamente.
Buon gusto, ma non eccelso. Si può trovare di meglio per te, in Australia ad esempio. O forse ormai sei passata completamente dall'altra sponda?
La luce della Luna illuminò i corpi di tutti dopo essersi fatta spazio tra le nuvole.
Immagino non vorrai presentarmi. Il tuo sguardo irritato è decisamente eloquente. D'altronde è sempre meglio tenere lontane vecchie fiamme da fiamme in carica.
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da Phoebe » 09/03/2015, 18:35
Rimasero lì, a godersi la mostra, ancora per diversi minuti, commentando ogni quadro con serenità e complicità, quella che solo due persone che stavano insieme potevano avere: si sentiva bene lì con lei, la Chamberlain, persino l'influenza della Luna passava in secondo piano quando aveva l'Auditore accanto.
Okay, direi che per oggi è meglio non sfidare ancora la sorte... se stiamo qui ancora un po' rischio di farti venire a noia l'unica mostra che ti sia mai piaciuta, quindi andiamocene! -esclamò sottovoce Phoebe quando anche l'ultimo quadro venne esaminato con cura- E poi sto morendo di fame, e sai che succede quando siamo insieme ed io ho appetito...
Finiva per trovare le sue tette così invitanti da trascinarla in un vicolo appartato per mordergliele e succhiargliele fino allo sfinimento, e visto che avevano prenotato al ristorante sarebbe stato un peccato anticipare troppo il dessert preferito della Ciclonis. Così, prendendola nuovamente sottobraccio, le due donne uscirono dalla mostra e cominciarono a camminare: andava tutto bene, quando una folata di vento più forte fece giungere al suo naso un odore particolare, un odore che sapeva di passato, un odore familiare ed estraneo al tempo stesso che la costrinse a voltarsi nella sua direzione, quella dell'ultimo bastardo che si sarebbe aspettata d'incontrare.
Tu...
Sussurrò quasi impercettibilmente, ma a Rebecca sarebbe bastato percepire l'Elemento dell'altra e la rigidità del suo corpo per capire che l'atmosfera era cambiata.
Pensavo dovessero trascorrere molte più Lune, molti più cicli. Mi dicesti che in Europa ti aspettavano i tuoi "colleghi", tuo zio. Però di altri tipi di compagnie non mi avevi fatto cenno...
Non pensavo di doverti informare di ogni dettaglio della mia vita… non eri il mio capo branco, ricordi?
Non pensò nemmeno prima di rispondere, lasciò che le parole uscissero dalla sua bocca spontaneamente, fissando Shay con palese fastidio: il Vento dentro di lei soffiava così impetuosamente che la stessa Rebecca avrebbe forse fatica a crederci, segno evidente che c'era qualcosa che non andava. Qualcosa di grosso, che corrispondeva all’uomo che avevano appena incrociato.
Buon gusto, ma non eccelso. Si può trovare di meglio per te, in Australia ad esempio. O forse ormai sei passata completamente dall'altra sponda?
Non ti riguardano i miei gusti sessuali, non sono mai stati affar tuo. E poi non pensavo che i randagi fossero liberi di gironzolare da queste parti... attento, non vorrei incontrassi l'accalappiacani per sbaglio, non gli saresti simpatico.
Era inutile, l'uomo tirava fuori il peggio di lei, era sempre stato così.
Immagino non vorrai presentarmi. Il tuo sguardo irritato è decisamente eloquente. D'altronde è sempre meglio tenere lontane vecchie fiamme da fiamme in carica.
In realtà pensavo più al fatto che fosse più furbo tenere separati i diamanti con la merda. -replicò lei, acida e quasi ringhiante nel tono di voce- Ora, se vuoi scusarmi, ho di meglio da fare che fingermi contenta di vederti. Salutami il branco, ammesso tu ne abbia ancora uno... andiamo via, Becks.
Odiava quel lato di sé così detestabile... quel lato che solo Shay fomentava al punto da farlo tornare alla luce dopo tanto tempo nascosto nell'ombra.
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da Rebecca » 09/03/2015, 20:57
Per amore di Phoebe sarebbe rimasta all'interno di quelle mura per ore, visto il desiderio della Chamberlain di condividere la sua passione per le mostre fotografiche. Ma per fortuna la sua fidanzata non era una sadica scriteriata e dopo poco tempo si decise infine che ne aveva avuto abbastanza di tutte quelle foto in mostra e che era arrivato il momento di passare la serata in maniera più piacevole per entrambe.
Okay, direi che per oggi è meglio non sfidare ancora la sorte... se stiamo qui ancora un po' rischio di farti venire a noia l'unica mostra che ti sia mai piaciuta, quindi andiamocene!
Lo sai che per te avrei anche resistito dodici ore...
Si fece bella ai suoi occhi, pur sapendo entrambe che sarebbero state dodici ore di sbuffamenti e sbadigli, il tutto tenuti nascosti -o almeno lei ci avrebbe provato- agli occhi della Ciclonis. C'era da dire però che la forza di volontà non mancava di certo alla Terran, quindi almeno in quello andava lodata e anche tanto!
E poi sto morendo di fame, e sai che succede quando siamo insieme ed io ho appetito...
Un brivido di lussuria la percorse lungo la schiena, ricordando tutte quelle volte -troppe forse- nelle quali Phoebe scambiava il suo seno per qualcosa di prelibato e delizioso da mangiare. Era una tortura che la mandava in estasi, fin quasi a farle perdere il controllo, il che in effetti poteva essere proprio l'obiettivo della Chamberlain che non si stancava mai di stuzzicare e di soddisfare la propria ragazza.
Avrai il tuo dolce quando saremo tornate a casa amore mio... Sempre che tu riesca a resistere...
L'idea di farlo all'aperto e in posti proibiti stuzzicava entrambe le Terran, che non perdevano occasione -quando era possibile- di mettere in atto quel loro giochetto erotico ai limiti del pudore.
E poi non vorrai perderti la fantastica cena non preparata da me che ci sta aspettando in quel bel ristorante roma...mh? Phoebe, è successo qualcosa?
Stavano camminando tranquillamente sottobraccio -anche se l'italo svedese avrebbe preferito di gran lunga mano nella mano- quando la sua compagna si irrigidì all'improvviso, volgendo il proprio sguardo verso una figura sconosciuta alla giovane donna. Quando finalmente Rebecca si accorse di Shay, non si preoccupò di nascondere un'espressione stupita sul volto, giudicando da veri maleducati il rivolgere volutamente la propria attenzione solo verso la Chamberlain. Che l'uomo lo stesse facendo a sfregio della nuova fidanzata della Ciclonis le sarebbe stato chiaro solo dopo un breve ma significativo scambio di battute fra i due.
Pensavo dovessero trascorrere molte più Lune, molti più cicli. Mi dicesti che in Europa ti aspettavano i tuoi "colleghi", tuo zio. Però di altri tipi di compagnie non mi avevi fatto cenno...
Non pensavo di doverti informare di ogni dettaglio della mia vita… non eri il mio capo branco, ricordi?
Phoebe era partita all'attacco e l'Auditore non sapeva nemmeno il perchè. Chi era quell'uomo che aveva l'innaturale capacità di farle perdere il controllo con la sua sola presenza? Già solo per quello, Shay le sarebbe risultato molto poco simpatico -non avrebbe mai potuto andare d'accordo con qualcuno che faceva del male alla sua compagna- ma il peggio doveva ancora venire, quando l'attacco del lupo mannaro si rivolse senza ombra di dubbio verso l'italo-svedese.
Buon gusto, ma non eccelso. Si può trovare di meglio per te, in Australia ad esempio. O forse ormai sei passata completamente dall'altra sponda?
Non ti riguardano i miei gusti sessuali, non sono mai stati affar tuo. E poi non pensavo che i randagi fossero liberi di gironzolare da queste parti... attento, non vorrei incontrassi l'accalappiacani per sbaglio, non gli saresti simpatico.
Il Vento dentro Phoebe era talmente forte e potente da influenzare -e di conseguenza destabilizzare- quello del Bosco vicino a lei. Rebecca sentiva sempre di più l'impulso di perdere la calma, ma per fortuna la Terra era ancora il suo elemento primario e questo le impedì di avvicinarsi a Shay e prenderlo a schiaffi, per il modo in cui si stava comportando e per gli insulti gratuiti che le stava rivolgendo. Invece, tutti quei riferimenti a cani e randagi le fecero venire un dubbio: fissò con maggiore intensità l'uomo di fronte a sè, concentrandosi {Concentrazione 18} quel tanto che le bastava per percepire qualcosa di anomalo in Shay. Un licantropo. Quella naturale repulsione nei suoi confronti non poteva essere altro, cosa che lasciò sconcertata l'Auditore per un paio di secondi. Phoebe non era mai stata incline a raccontarle del suo periodo da lupa mannara in giro per il mondo, ma non credeva certo che la Chamberlain avesse avuto a che fare con altri affetti dalla sua stessa malattia. Non credeva che avrebbe potuto tenerle nascosto una notizia simile, ma c'erano tempi e luoghi più adatti per affrontare l'argomento. Ovvero a casa loro. Da sole. Senza lupi mannari pronti a mordere e graffiare solo perchè lei era riuscita a conquistare il cuore della Ciclonis.
Immagino non vorrai presentarmi. Il tuo sguardo irritato è decisamente eloquente. D'altronde è sempre meglio tenere lontane vecchie fiamme da fiamme in carica.
In realtà pensavo più al fatto che fosse più furbo tenere separati i diamanti con la merda.
Avrebbe mai potuto amarla di più? Anche quando si comportava in quel modo, lasciando che la sua parte più selvaggia e incontrollata venisse fuori, Rebecca non poteva fare a meno di sentire il proprio cuore battere forte per lei e soprattutto ringraziarla di aver preso all'istante le sue difese. Ma quella storia doveva finire e in fretta prima che la Chamberlain -o in alternativa l'Auditore stessa- saltasse alla gola del licantropo per strappargliela a morsi.
Ora, se vuoi scusarmi, ho di meglio da fare che fingermi contenta di vederti. Salutami il branco, ammesso tu ne abbia ancora uno... andiamo via, Becks.
Aspetta un attimo, amore.- disse, calma e controllata, lasciandosi invadere dall'elemento meno propenso a cedere alle provocazioni e caricando quell'amore di una nota tenera e dolce, per far comprendere all'altra che non aveva bisogno di agitarsi tanto -Visto che sono stata insultata in maniera tanto evidente e plateale, vorrei almeno conoscere il nome del ragazzo che non ha saputo conquistarti quando ne ha avuto l'occasione.- poteva solo supporre che fosse accaduto qualcosa del genere, ma il suo intuito - a giudicare dai toni della conversazione- {Intuito P 36} non lasciava spazio a molti dubbi. Sorrise in maniera dolce alla Chamberlain, svicolandosi dalla sua presa per avvicinarsi a Shay e porgergli così la mano, invitandolo a stringerla.
Rebecca Auditore...sarebbe stato un piacere se lei non fosse stato così stronzo, ma posso comprenderla. Se qualcuno mi avesse soffiato Phoebe, mi sarei comportata nello stesso identico modo...
Disse, attendendo fiduciosa -o quasi- che l'altro le stringesse la mano in una segno simile alla pace e sorridendo senza però che il sorriso le illuminasse lo sguardo.
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Rebecca
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da Shay » 09/03/2015, 23:00
Non pensavo di doverti informare di ogni dettaglio della mia vita… non eri il mio capo branco, ricordi?
No infatti... ero molto di più.
L'occhiata penetrante che le lanciò fu abbastanza eloquente e precisa. Phoebe poteva ingannare chiunque ma lui sapeva cosa voleva dire quando prendeva così subito d'aceto: era agitata. Certo, l'agitazione poteva anche significare fastidio, ma non poteva aver dimenticato cosa c'era stato tra loro, sia il giorno che la notte. Il ragazzo parlava con un tono di voce molto più pacato di quanto ella potesse ricordare, difatti le cose erano un po' cambiate dal loro ultimo incontro. La professoressa di Cura di Hogwarts non poteva saperne nulla, non facendo parte di alcun branco, ma Patrick non era particolarmente interessato a darle spiegazioni quando era praticamente sicuro che tanto non ne volesse. Dentro di sé però ammise che non si aspettava affatto di vederla in compagnia femminile. Che fosse diventata totalmente lesbica ormai?
Non ti riguardano i miei gusti sessuali, non sono mai stati affar tuo. E poi non pensavo che i randagi fossero liberi di gironzolare da queste parti... attento, non vorrei incontrassi l'accalappiacani per sbaglio, non gli saresti simpatico.
Dei due sei tu la più cagna... In tutti i sensi.
Lui nato come lupo, lei morsa e condannata. Shay non amava particolarmente ricordarlo alle persone, in quanto non faceva bene sentirselo dire, ma tra loro due sussisteva una realtà di botta e risposta molto secche e soprattutto spesso cattive, velenose, senza esclusione di colpi. Quando però qualche dettaglio lo infastidiva particolarmente, il Beta si esprimeva con un tono più basso e quasi cattivo. Il fatto di essere un Licantropo poteva non essere una informazione che voleva che lei divulgasse senza permesso ad un'altra, in quel caso alla donna che aveva accanto in quel momento. Maleducazione e rispetto sotto terra, già, proprio una stronza... quanto se la sarebbe scopata. La battuta rivolta all'italiana e collega di Phoebe fece scatenare le gelosie sia dell'una che dell'altra. Era proprio interessante vedere come due donne difendevano il proprio territorio, ognuna a modo suo naturalmente.
In realtà pensavo più al fatto che fosse più furbo tenere separati i diamanti con la merda.
La Lupa che non arriva all'uva dice che è acerba...
Ora, se vuoi scusarmi, ho di meglio da fare che fingermi contenta di vederti. Salutami il branco, ammesso tu ne abbia ancora uno... andiamo via, Becks.
Aspetta un attimo, amore. Visto che sono stata insultata in maniera tanto evidente e plateale, vorrei almeno conoscere il nome del ragazzo che non ha saputo conquistarti quando ne ha avuto l'occasione.
Shay sorrise appena, con aria per nulla offesa, sostenendo lo sguardo della Terran, placido.
Rebecca Auditore... sarebbe stato un piacere se lei non fosse stato così stronzo, ma posso comprenderla. Se qualcuno mi avesse soffiato Phoebe, mi sarei comportata nello stesso identico modo...
Il ragazzo, guardandola da molto in alto verso il basso, rispose alla stretta di mano con gentilezza e naturalezza.
Combattiva e Ribelle quando necessario, adesso capisco cosa le è piaciuto di te. Per la cronaca si soffia qualcosa quando ci si sfida per la stessa, mentre quando tu sei arrivata, io ero già lontano. Quasi sicuramente la tua fidanzatina negherà ogni cosa ma credimi... l'ho conquistata eccome, ma avevamo esigenze diverse e per questi motivi le nostre strade si sono divise... buon per te che ne hai giovato, insomma.
Lasciò la presa, tornando a guardare la ex fiamma, facendosi ulteriormente più serio, meno propenso ai giochi.
Stammi bene a sentire: la Loggia ultimamente è in fermento. Ammira la pallida perla del cielo solo in luoghi sicuri, non vorrei voler vendicare anche te.
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da Phoebe » 10/03/2015, 21:56
Avrai il tuo dolce quando saremo tornate a casa amore mio... Sempre che tu riesca a resistere...
Attenta Becks, credo di aver visto un vicolo buio lì in fondo che farebbe proprio al caso nostro...
In fondo non sarebbe certo stata la prima volta: il seno dell'Auditore era un richiamo irresistibile per la Chamberlain, che cercava di cibarsene ogni volta che poteva; e visto che farlo all'aperto -in luoghi sì poco frequentati o nascosti, ma dove comunque c'era la possibilità di essere scoperte- la eccitava ulteriormente, le probabilità che succedesse di nuovo di lì a pochi minuti erano piuttosto alte. O perlomeno lo sarebbero state... se sul suo cammino non si fosse intromesso Shay: l'atteggiamento della Ciclonis mutò all'istante, al punto da renderla quasi irriconoscibile persino a Rebecca, che invece la conosceva meglio di chiunque altro al mondo.
No infatti... ero molto di più.
Schioccò la lingua sul palato, fissandolo con astio: sì, d'accordo era stato ben più di questo -anche perché Phoebe, nel branco, non ci era mai entrata- ma non cambiava il fatto che non doveva dirgli niente se non avesse voluto... e non voleva; il suo passato -Shay- ed il suo presente -Rebecca- sarebbero dovuti rimanere separati, senza incontrarsi mai, come invece stava accadendo in quel momento.
Dei due sei tu la più cagna... In tutti i sensi.
Ringhiò di rimando, e probabilmente l'Auditore avrebbe anche dovuto trattenerla leggermente per il braccio, perché non era sicura che Phoebe fosse in grado di rispondere delle proprie azioni.
Attento Beowulf... -soffiò il suo nome quasi con cattiveria, ed il Vento che sferzava in lei con un'energia mai provata prima- Non mi serve la Luna piena per graffiarti quella faccia da stronzo che ti ritrovi, e lasciarti un ricordino perenne del nostro incontro.
E poteva star sicuro che l'avrebbe fatto, gli avrebbe messo le mani addosso con l'unico intento di fargli male. Tanto, tanto male. Per quanto la riguardava, lei e Becks se ne potevano anche andare e proseguire la loro serata da sole, sperando di ritrovare la serenità che le governava fino a pochi minuti prima... ma l'italiana non voleva andarsene senza prima essersi perlomeno presentata a Shay; una perdita di tempo per la Chamberlain, ma tanto ormai era chiaro che la sua vita precedente e quella attuale si fossero mischiate irrimediabilmente.
Aspetta un attimo, amore. Visto che sono stata insultata in maniera tanto evidente e plateale, vorrei almeno conoscere il nome del ragazzo che non ha saputo conquistarti quando ne ha avuto l'occasione. Rebecca Auditore...sarebbe stato un piacere se lei non fosse stato così stronzo, ma posso comprenderla. Se qualcuno mi avesse soffiato Phoebe, mi sarei comportata nello stesso identico modo...
Combattiva e Ribelle quando necessario, adesso capisco cosa le è piaciuto di te. Per la cronaca si soffia qualcosa quando ci si sfida per la stessa, mentre quando tu sei arrivata, io ero già lontano. Quasi sicuramente la tua fidanzatina negherà ogni cosa ma credimi... l'ho conquistata eccome, ma avevamo esigenze diverse e per questi motivi le nostre strade si sono divise... buon per te che ne hai giovato, insomma.
Già, quando si ha troppo orgoglio si finisce per perdere tutto.
Lo canzonò Phoebe, incendiandolo con lo sguardo nemmeno avesse il Fuoco in corpo, al posto del Vento... e quando si trattava di fronteggiare il Licantropo non si poteva mai dire: d'altronde tra loro era sempre stato così, mai una volta che fossero andati d'accordo, nemmeno per sbaglio. Però a letto sì che facevano scintille...
Stammi bene a sentire: la Loggia ultimamente è in fermento.
Non credeva fosse possibile irrigidire il proprio corpo più di quanto avesse fatto prima... si sbagliava: un fremito le percorse la schiena, un altro ringhio uscì dalle sue labbra strette in una linea sottile, ed una luce combattiva accese il suo sguardo.
Ammira la pallida perla del cielo solo in luoghi sicuri, non vorrei voler vendicare anche te.
Non dovrai vendicare nessuno. -lo rassicurò con voce determinata- So bene dove potermi trasformare senza rischiare nulla, e non sarò mai sola. -breve occhiata riconoscente a Rebecca, prima di tornare a guardare lui- Tu, piuttosto... cerca di non fare stronzate. Il tuo passato non è dei migliori, e per quanto probabilmente mi farei una bella risata se tu crepassi... vorrei evitare di essere perseguitata a vita dal tuo fantasma.
Perché avrebbe preso a calci anche quello, se fosse stato necessario.
Devi rompere ancora, o puoi lasciarci alla nostra serata? Sono certa che troverai qualche cagna con cui divertirti...
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Phoebe
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da Rebecca » 10/03/2015, 22:46
No infatti... ero molto di più.
Chi era quell'uomo che osava presentarsi di fronte a lei e a Phoebe, con la presunzione e la convinzione di aver avuto nel cuore della Ciclonis un posto tanto importante? Le parole di Shay involontariamente erano già andate a segno nella dura corazza dell'Auditore, fatta per resistere ai colpi rivolti a sè stessa ma non a quelli che riguardavano la sua Phoebs. Il primo istinto fu quello di andarsene, trascinandosi dietro la Chamberlain, ma si sentiva come impietrita di fronte allo scambio di battute dell'uomo e della propria compagna: il Vento si agitava furioso dentro la Ciclonis, mentre la stessa ringhiava -esatto, ringhiava- proprio come se fosse...
Dei due sei tu la più cagna... In tutti i sensi.
Come osava chiamarla in quel modo? Rebecca non poteva sapere che gli insulti erano la prassi fra i due licantropi -ora che riusciva a concentrarsi meglio poteva capirlo anche di lui- ma l'istinto di annullare le distanze fra di loro e prenderlo a schiaffi per ciò che aveva detto fu molto forte, quasi doloroso a giudicare dalle mani che formicolavano di rabbia. La Terra tremò ma rimase salda e compatta, anche per fronteggiare la furia scatenata dell'elemento gemello, quello di Phoebe per intenderci, che solo grazie alla premura del Bosco di trattenerla si evitò di scontrarsi con il "nemico" appena ritrovato.
Attento Beowulf... Non mi serve la Luna piena per graffiarti quella faccia da stronzo che ti ritrovi, e lasciarti un ricordino perenne del nostro incontro.
Era il suo nome? Era solo un nomignolo? Insomma chi diavolo era quello stronzo che stava trasformando la sua Phoebs in un essere selvaggio e incontrollato? Non che scoprire quel lato della Chamberlain le mettesse paura, ma poteva quasi sentire l'odio -scaturito dal suo elemento- che la Ciclonis provava verso sè stessa e pur non sapendo il perchè lo provasse, la cosa non le andava affatto a genio. Anzi, la faceva sentire ancora più desiderosa di proteggere la propria compagna dagli attacchi di quel lupo del cazzo!
Combattiva e Ribelle quando necessario, adesso capisco cosa le è piaciuto di te. Per la cronaca si soffia qualcosa quando ci si sfida per la stessa, mentre quando tu sei arrivata, io ero già lontano.
Questo significa che Phoebe non gli aveva mai parlato di lei, durante il loro periodo di separazione? Il lupo era convinto che Rebecca fosse arrivata dopo di lui, mentre l'Auditore -lo sapeva- era sempre stata insieme alla sua Phoebs, anche se i loro sentimenti non erano ancora sbocciati nell'amore che ora le univa. Ma le stava unendo veramente? Diede un'occhiata più approfondita all'uomo che si trovava davanti, provando a guardarlo non con gli occhi di una fidanzata gelosa, ma con quelli di una donna interessata agli uomini. Era alto- molto alto per la precisione- e snello, ma con una muscolatura sviluppata. Aveva uno sguardo intenso, profondo, da stronzo si, ma quel tipo di stronzo che faceva segretamente bagnare le ragazze ribelli e anticonvenzionali...
Come Phoebe...
La prima ondata di gelosia la colpì in pieno, lasciandola impreparata nel rispondere alle provocazioni di Shay su quanto il loro scontro, per il cuore della Chamberlain, fosse stato impari fin dall'inizio.
Quasi sicuramente la tua fidanzatina negherà ogni cosa ma credimi... l'ho conquistata eccome, ma avevamo esigenze diverse e per questi motivi le nostre strade si sono divise... buon per te che ne hai giovato, insomma.
Già, quando si ha troppo orgoglio si finisce per perdere tutto.
Non aveva negato e anzi, aveva fornito ulteriori indizi all'Auditore per comprendere come fossero andate le cose fra di loro: era stato l'orgoglio di lui -non il suo essere poco adatto a lei- a costringerla infine ad allontanarla. Stava esagerando, non poteva lasciare che lo scontro venisse vinto da quello stronzo, ma le parole sembravano essersi bloccate in gola alla italo-svedese, insieme a quasi tutto il suo autocontrollo. Solo le successive parole di lui -e l'agitazione che sentì provenire da Phoebe- la indussero a ragionare e a riprendere un po' della propria calma, portandosi al fianco della Chamberlain, dove era suo diritto e dovere stare.
Stammi bene a sentire: la Loggia ultimamente è in fermento. Ammira la pallida perla del cielo solo in luoghi sicuri, non vorrei voler vendicare anche te.
Non dovrai vendicare nessuno. So bene dove potermi trasformare senza rischiare nulla, e non sarò mai sola.
Strinse la sua mano più forte, perchè mai nemmeno una volta - da quando aveva saputo della sua malattia- aveva permesso alla Ciclonis di passare le notti di luna piena da sola. Non perchè non si fidasse di lei -grazie a Raiden Phoebe sapeva controllarsi perfettamente- ma perchè voleva stare quanto più possibile vicino a lei anche nei momenti peggiori della sua vita. Ogni notte di luna piena, lei prendeva le sembianze del suo animagus e si accoccolava vicino al corpo caldo e peloso della Chamberlain, vincendo l'istintiva repulsione che provava nei confronti del licantropo per l'amore che nutriva nei confronti della donna.
Tu, piuttosto... cerca di non fare stronzate. Il tuo passato non è dei migliori, e per quanto probabilmente mi farei una bella risata se tu crepassi... vorrei evitare di essere perseguitata a vita dal tuo fantasma.
E' meglio andare Phoebs...
Disse con tono di voce cupo, sbattendosene degli insulti che Shay aveva e avrebbe ancora potuto rivolgerle. C'erano troppe cose che la Terran le aveva tenuto nascoste, cose che l'avrebbero fatta preoccupare ma anche ingelosire come una bestia. Era in arrivo una tempesta -metaforica- e Rebecca sentiva che non avrebbe retto ancora per molto prima di scoppiare.
Devi rompere ancora, o puoi lasciarci alla nostra serata? Sono certa che troverai qualche cagna con cui divertirti...
L'unica cagna che vuole è te Phoebs, glielo leggo negli occhi...
Pensò, continuando a fissare cupa Shay: se non fosse sparito subito, avrebbe trascinato via Phoebe da quel luogo e dall'uomo, anche a costo di usare la forza per farlo.
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