La serata si era conclusa nel migliore dei modi: arrivati a casa, Estia si era concessa alla persona a cui considerava d'appartenere, e l'avevano fatto per ore ed ore, senza mai stancarsi, fino a crollare addormentati ed abbracciati l'uno accanto all'altra. Era stato bellissimo, e l'Erede si sentiva il cuore scoppiare d'amore ogni qualvolta posava gli occhi su di lui: certo, era ansiosa all'idea che Typhon conoscesse i suoi genitori, ma al tempo stesso non vedeva l'ora che arrivasse quel momento, perché era giusto che conoscessero la persona di cui la figlia si era innamorata... colui che Estia voleva sposare a qualsiasi costo.
Si era alzata in piedi, bella sveglia e pimpante nonostante le poche ore di sonno, aveva deciso di provare a farsi una doccia calda - niente male in fondo, anche se per lei totalmente inutile - e poi si era voltata verso il fidanzato che, invece... sembrava non aver alcuna voglia di tirarsi su dal letto.
È proprio necessario essere lì alle 11:00?
Ma voi Eredi non pranzate come tutti alle 13:00?
Dai, se andiamo per mezzogiorno c'è il tempo per un altro round...
Tesoro, non mi piace fare le cose di corsa... soprattutto certe cose. - replicò Estia. E quando si parlava di fare l'amore con Seal, all'Erede piaceva avere tutto il tempo del mondo - Inoltre devi ancora farti la doccia e scegliere cosa indossare, meglio non ridurci all'ultimo minuto.
Ci teneva che Typhon si presentasse al meglio di fronte ai genitori, era evidente; non a caso, mentre il fidanzato si faceva la doccia si era occupata di vestirsi con abiti consoni alla sua persona e al ruolo che ricopriva: un vestito lungo e regale, gioielli importanti e capelli finemente acconciati, quando Seal uscì dalla doccia si ritrovò di fronte colei che aveva conosciuto al villaggio Terran, quando ancora tra loro non c'era nulla... l'Erede del Fuoco, una Principessa tra i Druidi.
Estia.
Nonostante avesse imparato, nel tempo, ad indossare jeans, scarpe e maglie, tutti indumenti tipicamente babbani, ad Estia non dispiaceva affatto tornare al suo solito vestiario... anzi; il bustino, per quanto stretto, non la infastidiva, amava la gonna ampia che le lasciava le gambe libere, e rimanere a piedi nudi era assolutamente il massimo.
Sorrise, dolce ed innamorata, al suo Terran mentre gli scaldava la tazza col latte e caffè - che si sperava gli desse una bella sveglia - e poi annuiva ammirata di fronte al look scelto dal fidanzato: era assolutamente perfetto.
Sei bellissimo amore, davvero. - gli disse infatti, accarezzandogli una guancia con amore e sorridendogli poi radiosa - E se sei pronto, direi che possiamo andare. - e al suo primo cenno affermativo, prendendolo per mano, scomparì con lui alla volta del suo Castello.
Tesoro, non credi sia il caso di finire di vestirti e scendere all'ingresso?
Tra poco Estia sarà qui...
Sì, ma non da sola...
Oh, Bash... - sussurrò la donna, notando l'espressione preoccupata del marito - Cosa c'è che non va?
Credevo che ti fossi ormai abituato al fatto che Estia...
Cosa, che Estia abbia deciso di non proseguire la nostra stirpe per seguire l'amore?
No, non credo potrò mai abituarmici. Ho accettato la questione, non avevo altra scelta... ma abituarmici no, questo non chiedermelo.
La donna annuì con un sospiro, lasciando che il marito finisse di vestirsi mentre lei lo precedeva nel salone principale; Estia e Typhon, intanto, erano arrivati fuori dalle mura del Castello, nella zona posteriore del giardino interno della proprietà.
Porca... ... p*****a...
Questa è tutta roba tua?
No, naturalmente no... - rispose Estia con un sorriso sereno, non immaginando l'effetto che le sue parole avrebbero potuto avere su di lui - Ci sono ancora tutta la parte anteriore del giardino interno, la foresta che circonda per intero il Castello e la grotta termale, solo che da qui non si vedono!
Già, proprio una proprietà da niente.
Ancora sorridendogli e prendendolo per mano con amore, l'Erede lo condusse verso l'ingresso principale del Castello, oltrepassando il giardino sotto lo sguardo dei Druidi presenti - giardinieri, domestici e quant'altro - che s'inchinavano al loro passaggio e cospetto.
Ecco, quello è l'ingresso: sono sicura che mio padre e mia madre ci stiano aspettando nel salone principale... solitamente le visite vengono accolte da tutta la corte, ma visto che questa è un'occasione speciale hanno deciso di essere da soli.
Il che credo sia un bene, non credi?
Meno persone che li fissavano e che mettevano soggezione, dal suo punto di vista; lo guidò ancora fino al salone del Castello - quello dove venivano ricevuti ufficialmente tutti gli ospiti del Castello - lasciandogli poi la mano prima d'entrare in segno di rispetto verso i genitori, non essendo ancora i due, per i Jin, fidanzati ufficialmente di fronte al Mana.
Ad Estia venne naturale sorridere nel vederli, avvicinandosi ad entrambi per abbracciare prima la madre e poi il padre con un contatto veloce ma affettuoso.
Madre, padre...
Estia, cara, bentornata a casa.
Sei stata bene fuori dal Castello?
Sì madre, mi sono divertita ed ho imparato molto.
Vorrei presentarvi... - si fece un poco da parte, così da dare ad entrambi la possibilità di posare lo sguardo sul Terran - Typhon Seal, Terran della Terra e del Vento... nonché la persona che amo. - concluse, sorridendogli con amore puro negli occhi.
Entrambi i Jin presero un respiro profondo, prima di avvicinarsi al ragazzo e sorridergli in modo formale, ma il meno distaccato possibile.
Typhon, benvenuto al Castello.
Immagino che questa sia una realtà nuova, per te...
Constatazione piuttosto ovvia, moglie mia.
Per quel che ne so, i Gildati vivono in villaggi che differiscono totalmente dalla nostra dimora.
Voce più accomodante la madre, voce più burbera il padre... ma probabilmente, di questo, non c'era nemmeno da stupirsi; Estia, dal canto suo, sorrideva con aria decisa ed ottimista, con una punta d'incredulità nel rendersi conto che il fidanzato - perché per lei era tale - era davvero lì, di fronte ai genitori.
Madre, posso mostrare a Typhon il Castello prima di pranzo?
Naturalmente cara, c'è tempo prima che tutto sia pronto.
Ho chiesto ai cuochi di preparare un banchetto speciale in onore del nostro ospite, servendo anche carne e pesce.
Tu consumi carne e pesce? - domandò il padre di Estia, indagatore ma non accusatore, il che voleva dire che avrebbe accettato una risposta affermativa da parte di lui - Andate, comunque, è una bellissima giornata per passeggiare.
Ah, Estia... - la richiamò Bash, lanciandole un'occhiata eloquente - oggi saremo soli, ma domani saranno presenti anche gli altri Eredi, le loro famiglie, ed un gruppo di Druidi scelti... confido che entrambi saprete mantenere un comportamento diplomatico.
Non temere padre. - promise la mora, facendosi appena più seria, prima di prendere sottobraccio Typhon - Vieni, avremo tempo per parlare. - tutta la giornata, per la precisione - ... come ti senti? - gli domandò poi, amorevolmente, non appena furono rimasti soli.
Come primissimo approccio, dentro di sé, non le sembrava fosse andata troppo male.
Si era alzata in piedi, bella sveglia e pimpante nonostante le poche ore di sonno, aveva deciso di provare a farsi una doccia calda - niente male in fondo, anche se per lei totalmente inutile - e poi si era voltata verso il fidanzato che, invece... sembrava non aver alcuna voglia di tirarsi su dal letto.
È proprio necessario essere lì alle 11:00?
Ma voi Eredi non pranzate come tutti alle 13:00?
Dai, se andiamo per mezzogiorno c'è il tempo per un altro round...
Tesoro, non mi piace fare le cose di corsa... soprattutto certe cose. - replicò Estia. E quando si parlava di fare l'amore con Seal, all'Erede piaceva avere tutto il tempo del mondo - Inoltre devi ancora farti la doccia e scegliere cosa indossare, meglio non ridurci all'ultimo minuto.
Ci teneva che Typhon si presentasse al meglio di fronte ai genitori, era evidente; non a caso, mentre il fidanzato si faceva la doccia si era occupata di vestirsi con abiti consoni alla sua persona e al ruolo che ricopriva: un vestito lungo e regale, gioielli importanti e capelli finemente acconciati, quando Seal uscì dalla doccia si ritrovò di fronte colei che aveva conosciuto al villaggio Terran, quando ancora tra loro non c'era nulla... l'Erede del Fuoco, una Principessa tra i Druidi.
Estia.
Nonostante avesse imparato, nel tempo, ad indossare jeans, scarpe e maglie, tutti indumenti tipicamente babbani, ad Estia non dispiaceva affatto tornare al suo solito vestiario... anzi; il bustino, per quanto stretto, non la infastidiva, amava la gonna ampia che le lasciava le gambe libere, e rimanere a piedi nudi era assolutamente il massimo.
Sorrise, dolce ed innamorata, al suo Terran mentre gli scaldava la tazza col latte e caffè - che si sperava gli desse una bella sveglia - e poi annuiva ammirata di fronte al look scelto dal fidanzato: era assolutamente perfetto.
Sei bellissimo amore, davvero. - gli disse infatti, accarezzandogli una guancia con amore e sorridendogli poi radiosa - E se sei pronto, direi che possiamo andare. - e al suo primo cenno affermativo, prendendolo per mano, scomparì con lui alla volta del suo Castello.
~ Castello dell'Erede del Fuoco • Kuwait • 10.38 a.m. ~
Tesoro, non credi sia il caso di finire di vestirti e scendere all'ingresso?
Tra poco Estia sarà qui...
Sì, ma non da sola...
Oh, Bash... - sussurrò la donna, notando l'espressione preoccupata del marito - Cosa c'è che non va?
Credevo che ti fossi ormai abituato al fatto che Estia...
Cosa, che Estia abbia deciso di non proseguire la nostra stirpe per seguire l'amore?
No, non credo potrò mai abituarmici. Ho accettato la questione, non avevo altra scelta... ma abituarmici no, questo non chiedermelo.
La donna annuì con un sospiro, lasciando che il marito finisse di vestirsi mentre lei lo precedeva nel salone principale; Estia e Typhon, intanto, erano arrivati fuori dalle mura del Castello, nella zona posteriore del giardino interno della proprietà.
Porca... ... p*****a...
Questa è tutta roba tua?
No, naturalmente no... - rispose Estia con un sorriso sereno, non immaginando l'effetto che le sue parole avrebbero potuto avere su di lui - Ci sono ancora tutta la parte anteriore del giardino interno, la foresta che circonda per intero il Castello e la grotta termale, solo che da qui non si vedono!
Già, proprio una proprietà da niente.
Ancora sorridendogli e prendendolo per mano con amore, l'Erede lo condusse verso l'ingresso principale del Castello, oltrepassando il giardino sotto lo sguardo dei Druidi presenti - giardinieri, domestici e quant'altro - che s'inchinavano al loro passaggio e cospetto.
Ecco, quello è l'ingresso: sono sicura che mio padre e mia madre ci stiano aspettando nel salone principale... solitamente le visite vengono accolte da tutta la corte, ma visto che questa è un'occasione speciale hanno deciso di essere da soli.
Il che credo sia un bene, non credi?
Meno persone che li fissavano e che mettevano soggezione, dal suo punto di vista; lo guidò ancora fino al salone del Castello - quello dove venivano ricevuti ufficialmente tutti gli ospiti del Castello - lasciandogli poi la mano prima d'entrare in segno di rispetto verso i genitori, non essendo ancora i due, per i Jin, fidanzati ufficialmente di fronte al Mana.
Ad Estia venne naturale sorridere nel vederli, avvicinandosi ad entrambi per abbracciare prima la madre e poi il padre con un contatto veloce ma affettuoso.
Madre, padre...
Estia, cara, bentornata a casa.
Sei stata bene fuori dal Castello?
Sì madre, mi sono divertita ed ho imparato molto.
Vorrei presentarvi... - si fece un poco da parte, così da dare ad entrambi la possibilità di posare lo sguardo sul Terran - Typhon Seal, Terran della Terra e del Vento... nonché la persona che amo. - concluse, sorridendogli con amore puro negli occhi.
Entrambi i Jin presero un respiro profondo, prima di avvicinarsi al ragazzo e sorridergli in modo formale, ma il meno distaccato possibile.
Typhon, benvenuto al Castello.
Immagino che questa sia una realtà nuova, per te...
Constatazione piuttosto ovvia, moglie mia.
Per quel che ne so, i Gildati vivono in villaggi che differiscono totalmente dalla nostra dimora.
Voce più accomodante la madre, voce più burbera il padre... ma probabilmente, di questo, non c'era nemmeno da stupirsi; Estia, dal canto suo, sorrideva con aria decisa ed ottimista, con una punta d'incredulità nel rendersi conto che il fidanzato - perché per lei era tale - era davvero lì, di fronte ai genitori.
Madre, posso mostrare a Typhon il Castello prima di pranzo?
Naturalmente cara, c'è tempo prima che tutto sia pronto.
Ho chiesto ai cuochi di preparare un banchetto speciale in onore del nostro ospite, servendo anche carne e pesce.
Tu consumi carne e pesce? - domandò il padre di Estia, indagatore ma non accusatore, il che voleva dire che avrebbe accettato una risposta affermativa da parte di lui - Andate, comunque, è una bellissima giornata per passeggiare.
Ah, Estia... - la richiamò Bash, lanciandole un'occhiata eloquente - oggi saremo soli, ma domani saranno presenti anche gli altri Eredi, le loro famiglie, ed un gruppo di Druidi scelti... confido che entrambi saprete mantenere un comportamento diplomatico.
Non temere padre. - promise la mora, facendosi appena più seria, prima di prendere sottobraccio Typhon - Vieni, avremo tempo per parlare. - tutta la giornata, per la precisione - ... come ti senti? - gli domandò poi, amorevolmente, non appena furono rimasti soli.
Come primissimo approccio, dentro di sé, non le sembrava fosse andata troppo male.