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Valencia

Messaggioda Margaret » 02/12/2014, 18:21

Non sarebbero andati allo Shamrock, d'accordo, ma c'erano tanti altri posti nei quali potevano trascorrere il loro tempo, ad Hogsmeade: Mielandia, tanto per dirne uno, anche se quasi di sicuro Phoenix non avrebbe comprato nulla per mantenere il suo fisico perfetto; la Stamberga Strillante, i Tre Manici di Scopa, MondoMago e mille altri negozi degni di nota che non la facevano sfigurare se paragonata, ad esempio, a Diagon Alley, anche se lì alcuni negozi erano quasi imbattibili - Ollivander's era un'istituzione secolare, ad esempio.
E poi, a voler essere sinceri, le faceva non poco piacere che lo spagnolo fosse geloso di lei, la faceva sentire desiderata e lusingata al tempo stesso; al pub dove ogni tanto lavorava Maggie, invece - l'Underground a Londra - ci potevano andare tranquillamente, tanto più che Amarillo conosceva Zoé, una delle bariste.
Messo da parte l'argomento lavoro, fu la volta del brindisi che celebrò loro due come neo-coppia ma anche come singole persone coi loro pregi - bellezza e dolcezza; in realtà, secondo la Sanders, Phoenix ne aveva una marea di pregi, ma aveva altresì l'impressione che il ragazzo proprio non riuscisse a vederli.
Fisicamente, comunque, all'americana piacevano lo sguardo intenso ed il sorriso accattivante, oltre ad un corpo ben formato che, di sicuro, non le dava fastidio.

Beh, non mi hai mai visto nudo!

Che cosa?
Cosa cazzo ho detto?!
No no no...


Oh, ehm...

Cioè, intendevo dire... cosa ti fa credere che abbia un bel fisico?
Potrei... potrei anche essere un falso magro, no?


Beh, sai, i tuoi bicipiti parlano chiaro... - commentò Maggie, cercando di non sorridere per l'assoluta dolcezza dovuta alla goffaggine del PA - E poi, non so, ho l'idea che tu sia bello e basta!

Ma poi perché nudo?
Potevo dire "senza maglietta", il membro non fa mica parte del fisico!
... Ok, mi piacerebbe se vedesse anche quello ma non c'entra nulla, ho sbagliato parola!
Dovevo essere più preciso e ho combinato un disastro...


D'accordo, certi pensieri non erano esattamente dolci, però facevano sorridere nel pensare che, appunto, Phoenix ancora non l'aveva baciata e intanto pensava a fare l'amore con lei... un po' assurdo, ma in fondo Amarillo era un ragazzo sano e con gli ormoni al loro posto, quindi era altresì logico che facesse certi pensieri.
Meglio per entrambi cambiare argomento, comunque, e parlare di qualcosa di più tranquillo e meno soggetto a doppi sensi... il capo dello spagnolo, ad esempio, che l'aveva trovata molto carina ed il cui rapporto col ragazzo incuriosiva la Sanders.

Abbiamo un buon rapporto, si fida di me e mi conferisce sempre più incarichi delicati.
Però non abbiamo un vero e proprio rapporto amichevole, una minima distanza c'è ma la cosa non mi infastidisce affatto.


Conosci la proprietaria dell'Underground, Liv? - s'informò Maggie, con un sorriso divertito - È una donna... beh, sicuramente particolare! Non che sia antipatica, eh, ed è anche piuttosto propensa ad avere un rapporto molto schietto e diretto coi dipendenti, solo che a volte è un po'... esagerata!

Non sapeva bene come definirla in realtà, quindi si limitò a scuotere la mano come a dire "lasciamo perdere".

C'è qualche luogo particolare che vorresti visitare una volta usciti di qui?
Tanto hai detto che non hai orario, no?

Perché non ti fermi da me?
Eh... sarebbe bello poterglielo proporre con così tanta tranquillità...


Luogo... particolare? - ripeté la Sanders, facendosi pensierosa per qualche secondo prima di sorridere, con aria furbetta - Sono troppo sfacciata se dico che vorrei vedere casa tua?

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Messaggioda Phoenix » 05/12/2014, 0:31

Beh, sai, i tuoi bicipiti parlano chiaro...
E poi, non so, ho l'idea che tu sia bello e basta!


Lui bello e basta?
Quella sì che era una grossa novità.
Qualche difetto se lo riconosceva di continuo, non si sarebbe mai potuto definire bello a tutto tondo, ma forse era la sua scarsa autostima che parlava al posto suo. Margaret si comportava naturalmente con lui, associando una spontaneità dolcissima ad un sorriso smagliante e ipnotico.
Praticamente più Phoenix la fissava e più si perdeva in lei, arrivando a concepire qualsiasi cosa in sua compagnia, da quella più platonica a quella più spinta, per quanto ancora non si erano dati il primo bacio. Deprimente in un certo senso, ma lui sapeva che entro quella sera avrebbe sicuramente fatto il passo avanti, afferrando il coraggio a due mani e provando almeno per un secondo a considerarsi capace di sfiorarle le labbra con le proprie, tirando fuori il suo lato più istintivo, il suo lato Ignis.

Conosci la proprietaria dell'Underground, Liv?

Vagamente... conoscerla è un po' troppo!
Diciamo che l'ho intravista ogni tanto.


È una donna... beh, sicuramente particolare! Non che sia antipatica, eh, ed è anche piuttosto propensa ad avere un rapporto molto schietto e diretto coi dipendenti, solo che a volte è un po'... esagerata!

Sa che può permetterselo, bisogna dire che ha tirato su un impero.
L'Underground è una istituzione per tutta la Londra tra i 18 e i 48 anni.
Se fai parte del "regno" dovresti sentirti onorata, molte hanno tentato di farsi assumere, ma Liv è piuttosto esigente!


Zoé, ad esempio, era una ragazza bellissima dal corpo mozzafiato, con atteggiamenti sensuali e spesso capace di flirtare con chiunque senza un vero motivo di interesse. Era questo che la proprietaria cercava: il sapersi sentire a proprio agio sempre in quell'ambiente, avere il temperamento forte e la sicurezza di poter piacere in poche piccole mosse. Che poi la Sanders avesse anche un asso nella manica dato dal suo DNA era da considerarsi un vantaggio ancora più grande. Solo lei, tanto per dirne una, avrebbe potuto indovinare precisamente cosa voleva un cliente soltanto guardandolo negli occhi, mostrando un ipotetico sesto senso incredibile ed eccezionale. D'altronde però, la stessa Maggie era una giovane splendida da lasciare l'anima a sospirare boccheggiante di meraviglia, quindi non c'era da stupirsi se Liv l'aveva voluta nella sua scuderia d'eccellenza.

Luogo... particolare?
Sono troppo sfacciata se dico che vorrei vedere casa tua?


Ca-casa mia?
Davvero?
Io... oh, sì sì, cioè no, non sei sfacciata!
Mi farebbe piacere mostrartela.


Per fortuna che in quei giorni aveva fatto le grandi pulizie, sistemando gli armadi e lavando ovunque, anche i vetri.
Si concedeva 48 ore da Cenerentola ogni mese circa, mentre il resto del tempo nel weekend spazzava, spolverava e si dedicava al bagno.
In quanto maschio non era il simbolo vivente dello splendore abitativo, ma nemmeno si poteva dire che vivesse nella sporcizia, anzi.
Una volta finito di mangiare e pagato il conto quindi, Phoenix prese per la mano la fidanzato uscendo dal grande museo oceanico ed affacciandosi sulla strada ora più deserta e solcata da un vento fresco. la temperatura infatti doveva essersi abbassata di cinque o sei gradi, per quel motivo si strinse di più a lei, per scaldarla e proteggerla dal prendersi qualche malanno. Camminarono fino a raggiungere il centro della città e solo allora fu ben visibile la strada grande e ricca di negozi al termine della quale si trovava una delle tante piazze più affascinanti di Valencia.
Proprio su quella piazza si affacciava il suo appartamento, un bilocale mansardato carino ed accogliente.

Immagine

Devi scusarmi, ci sono ancora la tazza e la teiera per la colazione di stamane...
Sono dovuto fuggire perché mi sono svegliato più tardi del solito!
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Messaggioda Margaret » 05/12/2014, 12:07

Sa che può permetterselo, bisogna dire che ha tirato su un impero.
L'Underground è una istituzione per tutta la Londra tra i 18 e i 48 anni.
Se fai parte del "regno" dovresti sentirti onorata, molte hanno tentato di farsi assumere, ma Liv è piuttosto esigente!


Sì, me ne sono accorta... - che Liv fosse esigente, intendeva - La prima sera che ho lavorato lì, ancora in prova, mi ha osservato come un falco per tutta la sera, correggendomi quando ero, parole sue, "troppo poco carina col cliente e vestita come una monaca di clausura" ... e io che pensavo che jeans e maglietta andassero bene! - esclamò Maggie ridendo.

In effetti lei, quando lavorava all'Under, si vestiva sempre in modo meno appariscente delle altre ragazze, forse perché non era una dipendente fissa; Liv sicuramente esagerava nel definirla una suora per il suo abbigliamento, ma era chiaro che rispetto ad una Zoé o ad una Bree, lei desse molto meno nell'occhio.
Però la cosa non le pesava perché, come diceva Phoenix, l'Underground era il locale più famoso di tutta Londra e dintorni: la gente veniva da fuori città per poterci passare la serata, era un'istituzione londinese per una gran fetta della popolazione, il top del top insomma... ed essere assunti come dipendenti da Liv era una sorta di grande onore, una concessione che veniva regalato a pochi, fortunati eletti - di solito tutti bellissimi, simpatici, bravi nel loro lavoro e spigliati.
Maggie, dal canto suo, aveva un leggero vantaggio in più... quello di poter leggere la mente dei clienti, e scoprire cosa volessero: forse era anche per questa sua dote incredibile che Liv l'aveva assunta, quella stessa dote che le permise di proporre allo spagnolo proprio ciò che lui, dentro di sé, tanto avrebbe voluto che accadesse.

Ca-casa mia?
Davvero?


Beh sì, perché no?
Sempre se va anche te, naturalmente, e se non pensi che sia una cosa fuori luogo!


Io... oh, sì sì, cioè no, non sei sfacciata!
Mi farebbe piacere mostrartela.


Perfetto!

Con un gran sorriso raggiante, Margaret concluse il proprio dolce - fragole con panna, classico quanto gustoso abbinamento - e lasciò che Amarillo pagasse il conto prima di prenderlo per mano ed uscire dal parco oceanografico insieme a lui, stringendosi contro il corpo del fidanzato per proteggersi dal freddo; mentre camminavano, la Sanders si guardava intorno più che poteva, cercando di non perdersi nemmeno un dettaglio di Valencia.

Ah, casa tua si affaccia su una piazza, che bello!

Commentò l'americana quando si fermarono all'ingresso dell'appartamento di Phoenix, nel quale la mora dagli occhi bicromi mise piede con aria ben curiosa.

Devi scusarmi, ci sono ancora la tazza e la teiera per la colazione di stamane...
Sono dovuto fuggire perché mi sono svegliato più tardi del solito!


Dovresti vedere in che stato lascio io casa, ogni tanto! - rise, Margaret, facendo dunque qualche passo all'interno e guardandosi in giro curiosa, per cercare di conoscere meglio il ragazzo anche da un punto di vista dell'arredamento - I mobili li hai scelti tu, o ti hanno dato una mano i tuoi? - s'informò appunto, curiosa come non mai - Comunque mi sembra un posto davvero carino ed accogliente, e per una persona è proprio l'ideale!

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Messaggioda Phoenix » 06/12/2014, 23:22

Dovresti vedere in che stato lascio io casa, ogni tanto!


Finalmente si trovavano in casa sua.
Gli sembrava quasi un sogno ad occhi aperti essere lì con lei, forse perché in un certo senso ci sperava da tanto tempo.
Non che avesse particolari intenzioni sconce, però era bello poter condividere quella porzione di vita con lei, con la ragazza che lo stava prendendo ogni giorno di più con una velocità a dir poco impressionante. Onestamente quella non era una abitazione che poteva definirsi di lusso, ma era abbastanza onesta e ben connessa al tipo di lavoro svolto dal ragazzo.

I mobili li hai scelti tu, o ti hanno dato una mano i tuoi?

Ah no no, per risparmiare cercai una casa già arredata.
Ho scelto ben poco, quasi tutto ciò che vedi me lo hanno lasciato i vecchi proprietari.


Phoenix era un tipo piuttosto funzionale e poco propenso a perdere tempo prezioso in sciocchezze.
L'importante per lui, in quanto persona pratica, era che ci fosse tutto il necessario per vivere, che poi lo potesse scegliere lui o ci fosse già da prima era ininfluente. Il tocco personale era dato dalle tende sulle finestre, dai tappeti qua e là per casa, dalle lampade e dagli utensili.
La cucina infatti era piena di piatti e bicchieri dipinti a mano tipici della tradizione spagnola, mentre gli attrezzi solitamente di legno erano fatti invece di ceramica incantata per resistere agli urti accidentali.

Comunque mi sembra un posto davvero carino ed accogliente, e per una persona è proprio l'ideale!

Su questo non posso darti torto!
Da quando abito qui sono molto più contento, forse perché necessitavo di una piccola dose di indipendenza...
Tu penso puoi capirmi almeno per metà, visto che tua sorella ormai abita dal suo fidanzato e quindi si può dire che vivi sola.
Giusto qualche sera mi sento un po'...


... triste, senza nessuna da abbracciare mentre dormo...

... un po' strano, non saprei come dirlo, ma poi la mattina dopo passa tutto.
Ecco, questo è il bagno, non è molto spazioso ma lo definirei funzionale!


Immagine

Il punto forte è la doccia, grandissima come puoi vedere!
Prima era un box di circa la metà, solo che ho deciso di creare un canale di scolo al terreno e chiudere con una porta di doppio vetro tutta la parete, così da isolare a livello termico la piccola zona e garantire una libertà di movimento maggiore.
La cornetta è anti calcare e con cinque differenti variazioni del getto, se non si è capito amo stare lì sotto, eheheh...


Quanto chiacchiero, sembra quasi che gliela debba vendere la casa!


Oltre all'averle fatto capire quello, in realtà il ragazzo aveva anche fatto comprendere a Margaret di essere un perfetto ingegnere/architetto di casa. Di quei tempi i giovani si interessavano molto poco a quelle mansioni, mentre evidentemente a lui piaceva cambiare, modificare, adattare e trasformare gli ambienti, rendendoli più congeniali al suo gusto e al suo carattere. Insomma, un altro dettaglio sullo spagnolo fornito su un piatto d'argento per la bellissima barista dell'Underground. Ad un tratto, un lampo illuminò tutta la zona cucina, segnalando che stava per sopraggiungere un pessimo temporale, infatti pochi secondi dopo scoppiò un tuono piuttosto potente.

Ehi ma... che strano, le previsioni non davano mica pioggia oggi!
... Che rapporti hai con i temporali, Maggie?


Perché lui alla fin fine più o meno li adorava, per via dell'elemento che gli scorreva in corpo e nello spirito.
Molte ragazze però rimanevano con il timore e il fastidio verso i fulmini per tutta la vita, un complesso che non scompariva mai, nemmeno con l'età adulta. Chiedendole se si volesse accomodare, Phoenix le offrì qualcosa da bere, quello che preferiva, tanto aveva più o meno tutto ciò che un ragazzo poco astemio potesse avere dentro casa, tranne la birra, bevanda che non gradiva tantissimo.
Per sé si prese un bicchiere di limonata, in modo da agevolare la digestione.

Forse adesso dovrei cominciare a pensare a quando baciarla e soprattutto come...
Prima che se ne va?
Oppure ci mettiamo sul divano e sfrutto la situazione?
Magari sarebbe più adeguato prima un contatto fisico, che dia il via al processo di intimità...


Sì mise sulla sedia proprio vicino a quella della ragazza e, quando si sentì abbastanza coraggioso, le prese la mano.
Una carezza lenta, guardandola un po' negli occhi, sorridendo appena più roseo in volto, per poi baciare la stessa mano, con audacia.
Prima la guancia, adesso la mano: un passo dopo l'altro, sempre più vicino alla meta. Il cuore batteva forte in petto, il profumo delle dita della Sanders che gli inebriava la mente e stimolava la fantasia ad immaginare mentre risaliva con i baci lungo il braccio, la spalla, il collo e poi il mento ed infine le labbra, come se fosse il più grande e sicuro conquistatore sul continente.
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Messaggioda Margaret » 07/12/2014, 17:17

Ah no no, per risparmiare cercai una casa già arredata.
Ho scelto ben poco, quasi tutto ciò che vedi me lo hanno lasciato i vecchi proprietari.


Beh, mi sembra sia tutto in ottimo stato! - esclamò Margaret, avvicinandosi ad alcuni utensili in cucina per osservarli più attentamente - Anche questi li hai trovati già qui, o sei stato tu a comprarli? - gli chiese, riferendosi ad alcuni piatti e bicchieri dipinti, secondo il giudizio della Sanders, a mano - Sono stupendi, davvero deliziosi... me ne porterei qualcuno a casa!

Scherzò - ma mica tanto - l'americana, commentando poi positivamente il nido di Phoenix: d'altronde nemmeno lei viveva in chissà quale reggia, quindi gli spazi mediamente piccoli, se accoglienti, facevano proprio al caso suo; e quell'appartamento lo era, era caldo ed ospitale, il luogo perfetto per uno come l'Ignis che, seppur sembrasse freddo e distaccato ad una prima impressione, in realtà sapeva essere protettivo e premuroso quando lo si conosceva meglio.

Su questo non posso darti torto!
Da quando abito qui sono molto più contento, forse perché necessitavo di una piccola dose di indipendenza...
Tu penso puoi capirmi almeno per metà, visto che tua sorella ormai abita dal suo fidanzato e quindi si può dire che vivi sola.


In realtà è solo da qualche mese che sono tornata a vivere da sola, prima... beh, prima vivevo col mio ex. - commentò Margaret, facendo leggermente spallucce.

Giusto qualche sera mi sento un po'...

... triste, senza nessuna da abbracciare mentre dormo...


Un po'?

... un po' strano, non saprei come dirlo, ma poi la mattina dopo passa tutto.

Io invece, mi sento un po' depressa nello svegliarmi da sola.
Sarà che sono stata per molto tempo a convivere, sarà che mi piace accoccolarmi per natura... ma mi manca non poter abbracciare il mio ragazzo ogni sera, e svegliarmi accanto a lui al mattino.
Che stupida, eh?
- sì, d'accordo, l'aveva detto perché sapeva che lui stava pensando la stessa cosa... ma non aveva mentito.

Le mancava davvero, soprattutto dopo aver vissuto così tanto tempo accanto a - e con - Robyn.

Ecco, questo è il bagno, non è molto spazioso ma lo definirei funzionale!

Beh, di sicuro non è stretto!

Il punto forte è la doccia, grandissima come puoi vedere!
Prima era un box di circa la metà, solo che ho deciso di creare un canale di scolo al terreno e chiudere con una porta di doppio vetro tutta la parete, così da isolare a livello termico la piccola zona e garantire una libertà di movimento maggiore.
La cornetta è anti calcare e con cinque differenti variazioni del getto, se non si è capito amo stare lì sotto, eheheh...

Quanto chiacchiero, sembra quasi che gliela debba vendere la casa!


Rise anche lei, confermando che in effetti, se Phoenix fosse stato un venditore immobiliare, la casa se la sarebbe comprata davvero: era chiaro, però, che le sue parole mostrassero una sua certa abilità manuale, un dato che alla Sanders veniva piuttosto spontaneo apprezzare.
Improvvisamente, un lampo illuminò la cucina attraverso le finestre chiuse, e subito la mora dagli occhi bicromi corse alla finestra per osservarlo più attentamente.

Ehi ma... che strano, le previsioni non davano mica pioggia oggi!
... Che rapporti hai con i temporali, Maggie?


Non si nota? - replicò lei divertita - Mi piacciono molto, ma solo se sono a casa e al calduccio per potermeli godere: certo, magari se sto dormendo e c'è un tuono particolarmente forte, può darmi fastidio svegliarmi di soprassalto... ma in generale sì, sono affini al mio spirito.

Rispose alla fine, accettando del tè alla pesca, se ce l'aveva - e visto che era la sua bevanda preferita, poteva quasi esserne sicura.

Forse adesso dovrei cominciare a pensare a quando baciarla e soprattutto come...
Prima che se ne va?
Oppure ci mettiamo sul divano e sfrutto la situazione?
Magari sarebbe più adeguato prima un contatto fisico, che dia il via al processo di intimità...


Ascoltava i suoi pensieri mentre si sedeva di fronte al tavolo della cucina e accanto a lui, stringendogli la mano con la propria quando Amarillo la prese e sospirando poi con un sorriso dolce quando gliela baciò: la mente dello spagnolo già immaginava di baciarla ovunque o quasi, mentre nella realtà ancora quel famoso primo bacio doveva arrivare.

Senti, stavo pensando ad una cosa... però non sentirti costretto ad accettare, okay? - gli disse improvvisamente la Sanders, mordendosi le labbra ed osservandolo un po' di sottecchi, quasi intimidita - Fuori piove come Merlino la manda, e sì, potrei anche smaterializzarmi direttamente a casa, però... sono stata bene con te, davvero, e non vorrei dover rientrare a casa tanto presto.
Perciò pensavo... che ne dici se stare io...
- ancora un secondo di pausa prima di decidersi a parlare - ... mi fermassi qui, stanotte?
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Messaggioda Phoenix » 08/12/2014, 20:26

Beh, mi sembra sia tutto in ottimo stato!
Anche questi li hai trovati già qui, o sei stato tu a comprarli?


No, quelli li ho comprati io.
I vecchi proprietari hanno lasciato solo i mobili grandi, il resto è tutto frutto del mio gusto personale!


Sono stupendi, davvero deliziosi... me ne porterei qualcuno a casa!

Li ho presi ad una bancarella di mercato che svolgono tutte le Domeniche qui vicino.
Se ti fa piacere, la prossima volta che ci capito te ne regalo qualcuno uguale... vuoi?
Preferisci la fantasia floreale o con quella dai colori astratti?


Sarebbe stato contento di farle quel piccolo dono, anche perché lui non era esattamente un asso con i pensieri da fare alle ragazze, spesso e volentieri trascorreva ore intere a ragionare su cosa prendere di adeguato ad una persona, ma poi finiva sempre per fare una pessima figura.
Era un suo difetto, purtroppo doveva riconoscerselo assieme a tanti altri, ma fortunatamente in quel caso non gli serviva affatto dover andare a tentativi: se Margaret apprezzava quegli oggetti anche per la sua abitazione, allora li avrebbe avuti, bastava attendere un weekend.
D'altronde ora la casa era quasi esclusivamente della Sanders, essendo la sorella coabitante con il fidanzato, quindi poteva caratterizzarla come meglio credeva, anche se forse c'era una cosa che le mancava di più per essere felice rispetto a dei semplici oggetti d'ornamento.

Io invece, mi sento un po' depressa nello svegliarmi da sola.
Sarà che sono stata per molto tempo a convivere, sarà che mi piace accoccolarmi per natura... ma mi manca non poter abbracciare il mio ragazzo ogni sera, e svegliarmi accanto a lui al mattino.
Che stupida, eh?


Perché ti senti stupida?
In fondo sei stata abituata per tanto tempo, è giusto che adesso la mancanza si senta di più...
Non ho mai convissuto con nessuna, in verità, però capisco cosa intendi.
È bello pensare di svegliarsi la mattina e la prima cosa da vedere è la persona che ami.
Ti dona la forza giusta per affrontare la giornata e l'aspettativa meravigliosa di rientrare alla fine di essa.
Molto spesso invece, rientrando qui, percepisco il silenzio e... beh, mi fa sentire vuoto, dentro l'anima.


Se Margaret avesse paragonato quelle parole al quantitativo che il ragazzo esponeva durante le loro prime uscite, nemmeno avrebbe potuto fare un paragone. Ora Phoenix parlava molto di più, esprimeva le sue sensazioni, le sue emozioni, le sue tristezze, ansie e paure, condividendole almeno al 75%, lasciando per sé solo una piccola parte che comunque tanto segreta non era, visto che lei poteva leggerla nei suoi pensieri senza sforzi.
Le fece vedere il bagno, spiegandole attentamente cosa avesse fatto per migliorare la qualità della doccia, trasformando un piccolo box in uno spazio grande e confortevole, con un vetro anti-termico spesso per quanto non opacizzato, ma era anche normale non voler spendere di più per una caratteristica simile, essendo lui completamente solo e senza mai ospiti dentro casa. D'un tratto, un lampo illuminò il cielo e al ragazzo venne spontaneo chiedere alla fidanzata che rapporto avesse con i temporali, rimanendo piacevolmente sorpreso dalla risposta.

Non si nota?
Mi piacciono molto, ma solo se sono a casa e al calduccio per potermeli godere: certo, magari se sto dormendo e c'è un tuono particolarmente forte, può darmi fastidio svegliarmi di soprassalto... ma in generale sì, sono affini al mio spirito.


Se ci fossi io accanto a te, ti farei riaddormentare subito abbracciandoti forte forte...


No, quello non riuscì a dirlo tanto serenamente, sempre per il solito discorso del "nemmeno l'ho ancora baciata e già penso a dormire con lei".
Lo pensò, tanto bastava perché lei lo sapesse, ma quell'immagine di loro due stretti sotto le coperte gli fu utile anche per darsi una spinta in più, per farsi coraggio e tentare un approccio più diretto, meno timido e assolutamente deciso. Una volta trovatisi l'uno di fronte all'altra, Phoenix le prese la mano per baciarla, un bacio lento, non certo come quelli che davano i bambini, anzi, in esso si poteva sentire e percepire un desiderio netto nei confronti della Sanders, ragazza bellissima che risvegliava naturalmente i suoi ormoni come mai prima d'ora.
Proprio mentre si stava quasi perdendo nel sentire l'odore delle dita e del palmo profumato della ragazza, la voce di lei lo raggiunse e lo spinse ad alzare il viso per guardarla negli occhi eterocromi e luminosi.

Senti, stavo pensando ad una cosa... però non sentirti costretto ad accettare, okay?

Dimmi pure, ti ascolto...

Fuori piove come Merlino la manda, e sì, potrei anche smaterializzarmi direttamente a casa, però... sono stata bene con te, davvero, e non vorrei dover rientrare a casa tanto presto.

Vuoi... rimanere fino a che non spiove anche se si fa tardi?
Non c'è problema, non ho sonno, davvero!


A quel punto probabilmente la fidanzata l'avrebbe bloccato scuotendo il capo con un sorriso.

E allora... cosa intendi... ?

Perciò pensavo... che ne dici se io... mi fermassi qui, stanotte?

SI!
... Cioè... voglio dire, che problema c'è?!


Che figuraccia: aveva risposto di istinto ed aveva anche alzato la voce come se lei gli avesse chiesto se la trovasse bella o eccitante.
Le guance si colorarono di rosso, un rosso leggero, non acceso, ma comunque ben visibile. Odiava essere così impacciato in certi casi.

Scusami, magari penserai che ero tanto entusiasta perché ho connesso il dormire insieme con il fare sesso, ma non è così!
Anzi, a proposito di cose intime... potresti alzarti in piedi un attimo, Maggie?


Con un bel respiro, sperando che lei accettasse, si alzò a sua volta e senza nemmeno attendere che le sue fisime mentali si facessero presenti e prepotenti, fece un passo avanti appoggiando le mani sui fianchi della Sanders. Lo sguardo di Phoenix mutò all'istante, infatti divenne molto più intenso, serio e sicuramente "focoso ed elettrico", in armonia con gli elementi che spinse ad attivarsi e dargli forza in quel momento.
La spinse di poco indietro, così che potesse sfiorare con la schiena il muro, senza farle fare male ovviamente, poi la mancina rimase sul fianco e la destra raggiunse la guancia della ragazza, accarezzandola, passando anche col pollice sulle labbra rosee ed invitanti.

... Mi piace da impazzire...

... Ti amo...


In quello stesso secondo, per puro caso, il bacino della ragazza sfiorò l'interruttore della luce facendo calare il buio nell'intera stanza e un lampo, spargendo la sua luce dalla finestra, le mostrò il viso di Phoenix che si era avvicinato di più al suo, ormai erano a pochi millimetri ed era abbastanza evidente quello che volesse fare. Se quindi lei gli avesse dato il permesso silenzioso, allora ben presto la bocca dell'Ignis avrebbe toccato quella del Capolavoro, inaugurando il loro primo bacio da fidanzati, nell'oscurità, creando manco a farlo apposta l'atmosfera giusta.
Inizialmente il contatto ricercato dal PA fu molto leggero e morbido, ci vollero diversi secondi prima che provasse a schiudere le labbra per far incontrare la propria lingua con quella di Margaret. In tutto questo, la destra non smetteva di farle carezze languide e la mano sul fianco stringeva con poca energia ricercando un contatto continuo e quasi vitale.

Incredibile... è buonissima...
... le sue labbra sono dolci, il suo odore, è tutto così perfetto...
... mi sta scoppiando il cuore nel petto, forse potrà sentirlo battere anche lei ma non importa...
Ce l'ho fatta, la sto baciando ed è il bacio più bello che avessi mai dato ad una ragazza...
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Messaggioda Margaret » 08/12/2014, 23:15

Li ho presi ad una bancarella di mercato che svolgono tutte le Domeniche qui vicino.
Se ti fa piacere, la prossima volta che ci capito te ne regalo qualcuno uguale... vuoi?


Davvero? Mi piacerebbe moltissimo, sarebbe come portare un po' di Valencia con me! - esclamò Maggie, entusiasta.

Preferisci la fantasia floreale o con quella dai colori astratti?

Uhm... quella floreale, sì, decisamente!

Rispose la Sanders, con un gran sorriso felice sulle labbra: non solo, con quel regalo, avrebbe portato un pezzetto della città spagnola con sé, ma avrebbe tenuto sempre vicino una piccola parte dello stesso Phoenix, così da poterlo sentire più vicino quand'erano lontani; per lei era una cosa importante, soprattutto visto che, come gli spiegò poco dopo, avendo convissuto a lungo col proprio ex ora si sentiva strana e piuttosto infastidita - triste e a tratti depressa - nel non potersi più accoccolare accanto al proprio fidanzato, la notte.

Perché ti senti stupida?
In fondo sei stata abituata per tanto tempo, è giusto che adesso la mancanza si senta di più...
Non ho mai convissuto con nessuna, in verità, però capisco cosa intendi.


Sì?

È bello pensare di svegliarsi la mattina e la prima cosa da vedere è la persona che ami.
Ti dona la forza giusta per affrontare la giornata e l'aspettativa meravigliosa di rientrare alla fine di essa.
Molto spesso invece, rientrando qui, percepisco il silenzio e... beh, mi fa sentire vuoto, dentro l'anima.


Avere qualcuno con cui condividere la quotidianità rende tutto più bello, in effetti... - confermò Margaret, con un sospiro leggero - La casa stessa assume sfumature diverse, diventa più... non lo so, più grande, più luminosa, più tutto! - aggiunse, e non lo stava dicendo solo per dimostrarsi sulla sua stessa lunghezza d'onda.

No, a Maggie piaceva l'idea di condividere ogni giorno con la persona che amava e con cui stava, altrimenti non sarebbe stata tanto entusiasta quando, all'epoca, Robyn le aveva chiesto di vivere insieme; e forse anche per questo, il primo mese dopo la rottura, la ragazza aveva pregato la sorella di rimanere a casa con lei, la notte, così da non essere sola mentre si addormentava: un atteggiamento stupido o infantile, forse, ma nella consapevolezza di non esser sola, la mora riusciva ad addormentarsi, ed era quello l'obiettivo, alla fine.
Faceva quasi sorridere il fatto che rimanere da sola a casa le desse fastidio ed altre cose, come i temporali, no, ma era così: se poteva starsene in casa propria al caldo, infatti, non aveva alcun tipo di problema, ed anzi le piaceva guardare fuori dalla finestra ed osservare la natura che si scatenava... a meno che non stesse dormendo naturalmente, in quel caso un po' la infastidiva essere svegliata di soprassalto.

Se ci fossi io accanto a te, ti farei riaddormentare subito abbracciandoti forte forte...

Sorrise tra sé per i pensieri sempre molto dolci, dello spagnolo, che non facevano che farle desiderare ancora di più quel tanto agognato primo bacio; intanto, se non altro, almeno il bacio sulla guancia prima e sulla mano poi l'aveva conquistato... forse fu anche per questo che Maggie tentò di spingersi oltre, facendo una proposta azzardata che, però, incontro l'immediato consenso dell'altro.

SI!
... Cioè... voglio dire, che problema c'è?!


Oh... benissimo!
Ihihihihih...


Scusami, magari penserai che ero tanto entusiasta perché ho connesso il dormire insieme con il fare sesso, ma non è così!

No, non l'ho pensato... - anche perché ancora manco l'aveva baciata! - Sono solo contenta nel vederti così entusiasta, speravo tanto che ti andasse! - ammise lei, con un sorriso dolce.

Anzi, a proposito di cose intime... potresti alzarti in piedi un attimo, Maggie?

Mh? Sì, naturalmente!

Si alzò in piedi proprio come lui le aveva chiesto, lo sguardo che si faceva più intenso ed emozionato quando le posò le mani sui fianchi e la guardò in modo più serio e deciso: era forse la volta buona? Stavano per baciarsi, finalmente?
Seguendo i movimenti di Amarillo, Margaret si fece di qualche passo indietro, sfiorando l'interruttore della luce subito dopo aver sentito la sua voce.

... Mi piaci da impazzire...

Anche tu... - soffiò l'americana, arrossendo per la sua affermazione mentale e, teoricamente, segreta.

... Ti amo...

Nel buio, fu un altro lampo ad illuminare la casa, e fu quello insieme al respiro di Phoenix a farle capire che il ragazzo si era avvicinato al proprio volto: istintivamente, gli occhi di Maggie si socchiusero ed il viso della ragazza si sporse appena verso di lui, in un assenso silenzioso; quando, finalmente, le loro bocche s'incontrarono, la Sanders appoggiò lentamente le mani sul petto del fidanzato, stringendosi di più al suo corpo e sentendo il cuore battere come un enorme e rumoroso tamburo nel petto.

Ci stiamo baciando... finalmente ci stiamo baciando...

Solo quando avvenne, la mora si rese conto di quanto l'avesse aspettato, di quanto l'avesse sperato: ed ora che era arrivato, poteva affermare con certezza che fosse molto meglio di come se lo fosse immaginato.

Incredibile... è buonissima...
... le sue labbra sono dolci, il suo odore, è tutto così perfetto...
... mi sta scoppiando il cuore nel petto, forse potrà sentirlo battere anche lei ma non importa...
Ce l'ho fatta, la sto baciando ed è il bacio più bello che avessi mai dato ad una ragazza...


Pensieri stupendi, quelli di Phoenix, che soprattutto le davano la certezza di quanto al ragazzo stesse piacendo quel bacio, perlomeno quanto alla mora insomma. Mentre quel bacio durava a lungo, le mani di lei si facevano più audaci ed andavano ad intrecciarsi dietro al collo, la lingua danzava con la gemella e il cuore batteva all'unisono con quello dello spagnolo.
Era un momento perfetto.

... non credevo potesse essere così... bello. - sussurrò inizialmente quando si furono staccati, sospirando per l'emozione mentre cercava i suoi occhi nonostante il buio che li circondava - È stato il bacio più romantico di tutta la mia vita...
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Messaggioda Phoenix » 09/12/2014, 1:00

Dopo essersi appuntato mentalmente di prenderle un omaggio in ceramica di fantasia floreale presso la bancarella della Domenica, Phoenix continuò a parlare con Margaret di qualsiasi cosa, passando dalle sensazioni ispirate da un temporale alle emozioni provate nel vivere con qualcuno o cosa suscitavano nell'animo dell'uno e dell'altra. Erano abbastanza sulla stessa lunghezza d'onda e le parole usate dalla Sanders non erano rivolte al semplice desiderio di avvicinare maggiormente il ragazzo a sé, bensì erano autentiche e reali, un dato di fatto bellissimo e soprattutto fondamentale affinché la storia tra di loro diventasse più solida ogni istante di più. Tale sicurezza poi veniva aumentata ulteriormente dal fatto che la Sanders non pensasse mai male riguardo le esclamazioni spontanee ed istintive dello spagnolo, anche perché aiutata sempre dal potergli leggere il pensiero. Quando infatti Phoenix si mostrò estremamente entusiasta e ansioso di farla dormire con lui, si accorse di averlo detto in un modo forse un po' troppo esplicito ed equivocabile, per questo corse subito ai ripari scusandosi e comprendendo che se davvero voleva cominciare ad essere meno impacciato e bloccato con lei aveva bisogno di darsi una svegliata, una svegliata rappresentata dal tanto agognato bacio.
Facendola alzare in piedi e attaccandola al muro con ordinaria delicatezza, le permise accidentalmente di spegnere la luce in modo che calasse il buio sui loro corpi in parte eccitati ed in parte ansiosi di andare oltre, di proseguire per quella strada tanto sognata ed attesa da settimane.
Non appena le loro labbra si sfiorarono e poi quel contatto divenne più serio e adulto, Phoenix parve avere un picco di pressione allucinante.
Chiaro che non fosse in certi atteggiamenti intimi con una ragazza da mesi ma oltre a quello c'era da considerare che si era perdutamente innamorato di Margaret e questo rendeva l'atto ancora più avvolgente e spinto oltre i limiti della dolcezza e della passione in contemporanea.
Un normale accenno di erezione crebbe involontariamente, premendo un poco sul ventre del Capolavoro, ma lo si poteva scusare, in fondo era un maschio in astinenza e poi non aveva mica davanti una bellezza come tante altre. Però si notava alla perfezione che non era sua intenzione farle sentire il suo membro indurito, poiché nella sua mente non viaggiava alcun pensiero di natura sessuale. Le piccole fortune dell'avere una fidanzata con simili poteri, anche se lui questo non lo sapeva. Quando si allontanarono di poco, ancora nel buio ma con una flebile luce che entrava nella stanza grazie ai lampioni esterni, Maggie lo fissò intensamente, molto più del solito... e Phoenix fece lo stesso, ansioso di sapere come lei stava.

Immagine

... non credevo potesse essere così... bello.

... io invece... me ero sicuro.

È stato il bacio più romantico di tutta la mia vita...

D-davvero?
... Oh, scusami!


Si accorse in quel preciso momento della propria eccitazione e si fece indietro di qualche centimetro sbuffando.
Nella sua ottica e nella sua mente sembrava non combinarne una giusta ma se non altro non era più troppo imbarazzato o impacciato, al massimo chiedeva perdono per gli errori ma pareva che dopo quel bacio una parte di lui fosse diventata più ferma, più sicura.
Evidentemente era quello che gli serviva per divenire con lei ancora più autentico e normale, ma doveva attraversare ogni fase, trovare i propri tempi per non rischiare di sbagliare e poi per altro voleva essere ben più che sicuro riguardo i propri sentimenti. Le fece un'altra carezza sulla guancia e poi, insospettabilmente, la baciò ancora una volta, con molta più certezza, mettendoci subito la lingua, decisamente più virile dell'ultima volta, ma sempre con quella calma e con quella delicatezza che permetteva a Margaret di non sentirsi costretta, anzi, che le dava la costante tranquillità di poter interrompere in qualsiasi momento, qualora non avesse voluto proseguire per qualsivoglia motivo.

... Ha smesso di piovere...
... Ma tu rimarrai qui ugualmente, vero?


Difatti all'esterno non si sentiva più il rumore della pioggia.
Prese la ragazza per mano, accompagnandola fino al divano, lasciando che ci fosse il buio a cullare quella situazione, dopo di che, si mise seduto su di esso chiedendole implicitamente se le andasse di mettersi sopra di lui, togliendosi le scarpe, perché tanto il pavimento era pulito quindi per quanto lo riguardava poteva anche levarsi pure i calzini. A terra c'era un grande tappeto, quindi non rischiava di prendere freddo.

Puoi perdonarmi se ci ho messo così tanto a baciarti?
Volevo che fosse il momento giusto, volevo che non ci fosse fretta.
Il mio ultimo primo bacio con la mia ragazza fu troppo fugace e buttato, non volevo ripetere il dispiacere...


Avanti, diglielo quanto è bella, forza, adesso ce la puoi fare, coraggio!

... Sei bella, davvero bellissima, te lo giuro, la più bella che abbia mai visto.
E...


No, quello non glielo dire, è troppo presto, la spaventeresti!

... Sei estremamente leggera e già amo averti sopra di me...

Doppio senso, attenzione!

Intendo... vestita...

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Messaggioda Margaret » 09/12/2014, 20:54

Un bacio.
Un bacio agognato, atteso, sognato, immaginato.
Un bacio perfetto, dolcissimo e romantico, dove le bocche si sfiorarono e le lingue s'intrecciarono in modo assolutamente perfetto.
Quello era il bacio più romantico che avesse mai detto ad un ragazzo, non c'era alcun dubbio... e se lo stava godendo tutto; le mani intrecciate dietro al suo collo, gli occhi chiusi, e i sensi un po' su di giri anche per quel poco di erezione che Phoenix, probabilmente non potendola controllare, le stava facendo percepire.
Andarono avanti a baciarsi a lungo - non che alla Sanders dispiacesse, anzi - per poi guardarsi intensamente negli occhi: quel bacio aveva superato di gran lunga le aspettative della mora, che infatti lo fece presente al fidanzato con un sorriso dolce, quasi quasi timido.

D-davvero?

Davvero...

... Oh, scusami!

Non scusarti, non fa niente...

Replicò Maggie ancora sorridente, perché di sicuro sentirlo eccitato non le dava mica fastidio, anzi; c'era solo da sperare che, avendo superato anche quello scoglio, ora tutto venisse più facile tra loro... e una piccola conferma, l'americana l'ebbe quando lo spagnolo la baciò di nuovo, sempre delicato ma sicuramente più deciso e convinto della prima volta.

... Ha smesso di piovere...

Ah, è vero...

... Ma tu rimarrai qui ugualmente, vero?

Assolutamente sì.

Confermò lei, che se ne sarebbe andata solo se fosse stato Amarillo a chiederlo; strinse la sua mano e poi si mise sopra al suo corpo sotto sua richiesta implicita, togliendosi le scarpe ed occupando le mani coi capelli corti dell'Infermiere, accarezzati alla base del collo dalle dita della ragazza.

Puoi perdonarmi se ci ho messo così tanto a baciarti?

Solo perché l'hai fatto, alla fine.
In realtà temevo che non ti andasse davvero di baciarmi...
- ammise Maggie, che doveva comportarsi sempre e comunque come una ragazza normale, non in possesso di determinati poteri quali la lettura del pensiero.

Volevo che fosse il momento giusto, volevo che non ci fosse fretta.
Il mio ultimo primo bacio con la mia ragazza fu troppo fugace e buttato, non volevo ripetere il dispiacere...


Sì, lo capisco.
In fondo aspettare l'ha reso ancora più bello, quindi va bene così!


Avanti, diglielo quanto è bella, forza, adesso ce la puoi fare, coraggio!

... Sei bella, davvero bellissima, te lo giuro, la più bella che abbia mai visto.


Oh... grazie Phoenix... - gli sorrise, leggermente imbarazzata - Anche tu sei bellissimo.

E...

E?

No, quello non glielo dire, è troppo presto, la spaventeresti!

... Sei estremamente leggera e già amo averti sopra di me...

Doppio senso, attenzione!

Intendo... vestita...

Pessimo recupero, ma meglio di niente!


Oh, beh... anche a me piace starti sopra, intendo vestita... - replicò la Sanders, con un sorriso che ben si accompagnava al verso bonario appena fatto delle parole del ragazzo - Però ammetto che non vedo l'ora di abbracciarti sotto le coperte, al calduccio!
Sai, io sono un po' un koala mentre dormo, tendo ad accoccolarmi addosso alla persona con cui condivido il letto... spero non sia un problema per te!



Spoiler:
[Uso Potere: Lettura del Pensiero vs. Phoenix || Mantenimento Concentrazione]
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Messaggioda Phoenix » 13/12/2014, 23:06

Il tempo aveva portato dei frutti buonissimi, pieno di un gusto avvolgente e meravigliosamente carico di energia: l'amore e i baci.
Beh, l'amore per il momento lo nutriva solo lui, ma non era un problema, non c'era bisogno di avere fretta.
I baci invece, quelli li avevano condivisi con una tale intensità da sembrare una vita che l'uno o l'altra non baciavano qualcuno, ben più di qualche mese.
Ricordando finalmente quanto potesse essere soddisfacente far danzare la lingua con quella del partner, lo fecero ancora e ancora, sempre più convinti che adesso nulla avrebbe potuto rovinare non solo quel momento, ma anche quella serie di eventi. Più solcava la pelle di Margaret con la mano, più Phoenix andava accorgendosi che era difficile riuscire a smettere e che di sicuro la mattina dopo, al loro risveglio, avrebbe desiderato di riaverla vicino pure la notte seguente.
Peccato non potersi prendere simili libertà, peccato non avere il coraggio di esprimere domande simili con tutta la naturalezza del mondo, ma erano fidanzati da poco, ogni cosa andava fatta a suo tempo e lo spagnolo in cuor suo sperava che ben presto sarebbero giunti ad un nuovo stadio di quella storia meravigliosa.

Oh, beh... anche a me piace starti sopra, intendo vestita...
Però ammetto che non vedo l'ora di abbracciarti sotto le coperte, al calduccio!


Fosse per me lo farei già ogni notte a partire da oggi...

Sai, io sono un po' un koala mentre dormo, tendo ad accoccolarmi addosso alla persona con cui condivido il letto... spero non sia un problema per te!

Non potrebbe esserlo mai e poi mai...
Possiamo stare appiccicati al caldo e coperti tutto il tempo che vuoi, mi inviti a nozze.


C'erano anche altri modi più velati per far capire l'entusiasmo riferito alla confidenza della ragazza, ma Phoenix, proprio in quanto Ignis, seguiva moltissimo l'istinto nel parlare e nel rispondere, spesso facendo delle figure pessime, ma in ogni caso autentiche e spontanee. Una vera contraddizione, quel ragazzo: ci metteva le epoche per raggiungere uno scopo come un bacio ma pochi secondi per uscirsene con frasi equivoche e nella maggior parte dei casi anche realistiche e oneste.
D'altronde ognuno era fatto in modo particolare e singolare e non era neanche da sottovalutare l'ipotesi che fosse stato anche quel lato di lui ad incuriosire ed affascinare la Sanders. Ciò che accadde nei minuti successivi fu semplicemente il cambiarsi, lavarsi i denti e mettersi comodi vicini vicini. Il letto di Phoenix non era molto grande, essendo per una persona sola, ma visto e considerato che nessuno dei due era tanto ingombrante, si stava comodi lo stesso.
Durante quella notte Maggie avrebbe imparato quanto il fidanzato fosse un coccolone sotto le lenzuola, dedito ad abbracciare, accarezzare, baciare e stringere come se quella fosse l'ultima volta che si vedevano, minuzioso nella dolcezza e nei gesti volti a compiacerla, nonché le parole, gentili e romantiche, sincere.
Nella sua mente, la frase "Ti amo" si susseguì diverse volte, specie quando la guardava negli occhi o mentre la baciava, ma non la disse mai, aspettando soltanto che, dopo diverso tempo passato ad amoreggiare nel pieno di una relazione appena cominciata, entrambi avrebbero chiuso gli occhi, nella prospettiva di un cielo stellato testimone di quanto fossero capaci di non distanziarsi mai l'uno dall'altra.

THE END
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Data Utente Tipo Dado Risultato  
2014-11-23 16:59:36 Phoenix d20 5  
2014-11-23 16:47:54 Margaret d20 16  
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