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da Julie » 28/03/2014, 23:46
[Villa Rustica Greca - Venerdì 10 Febbraio 2108 - ore 11.44]
Cominciava ad avere un certo appetito, e non era nemmeno mezzogiorno: le succedeva sempre così quando passava la notte da Tyslion, perché la mattina dopo, appena svegli, cominciavano a fare l'amore e proseguivano per ore, ritrovandosi esausti nonostante le ore di sonno precedenti. Aveva dunque schiuso le labbra per proporre all'uomo di mangiare qualcosa insieme nonostante non fosse ancora ora di pranzo, quando un gufo aveva interrotto il loro momento intimo per consegnare una lettera ad Asveras, la cui espressione era un po' troppo... concentrata, per essere una missiva qualsiasi.
... Chi è?
Una mocciosa con parecchio fegato.
Un fegato che vorresti strapparle dal ventre oppure da risparmiare?
Gli domandò lei, solo appena ironica, strappando all'altro un mezzo sorriso.
... Questo ancora non lo so.
Insomma, che voleva?
Saresti disposta ad accompagnarmi da una parte?
Beh... Si, certamente, ma dove?
... Umpf, te lo spiegherò strada facendo, andiamo a comperarci degli abiti eleganti. Ma prima vieni qui... Ho voglia di te... Adesso.
Ed il pranzo dovette aspettare.
[Sunset Hill Garden - Domenica 12 Febbraio 2108 - ore 13.10]
Un matrimonio? Avresti dovuto impedirmi di vestire in questo modo...
A saperlo, infatti, avrebbe evitato d'indossare il bianco. Ormai però c'erano, e non aveva il tempo di cambiarsi nuovamente: e poi era anche molto, molto curiosa di capire perché Tyslion l'avesse portata proprio lì, in un luogo dove si doveva evidentemente celebrare un matrimonio, senza però anticiparle nulla. Chi si doveva sposare? Addentrandosi nel giardino nel quale si stava svolgendo il ricevimento, la prima persona di cui colse le fattezze fu, per ovvi motivi, la sorella Margaret: spalancò gli occhi, intuendo dove si trovassero; ricordava che la piccola Sanders l'aveva informata frettolosamente che avrebbe participato al matrimonio della zia del fidanzato Robyn, Monique Vireau... con Sandyon Vastnor. Che guarda caso, era il miglior amico/nemico dell'uomo che le stava accanto. Perlomeno, ora, tutti i conti tornavano. Preferì non pronunciare una sola parola almeno per il momento, standogli semplicemente accanto durante la sua magnifica entrata in scena.
Se non dispiace a nessuno, avrei anche io qualcosa da dire... Calmati maritino, non intendo mettere mano alla bacchetta.
Sorrise tra sé, silenziosa ed eterea, bellissima, mentre posava velocemente lo sguardo sulla sorella e sul fidanzato: era chiaro che la prima fosse del tutto presa in contropiede dalla situazione, ma d'altronde era comprensibile visto che Tyslion non aveva mai palesato, e nemmeno Julie, il rapporto tra i due Mercenari migliori al mondo.
Coraggiosa la tua figlia adottiva, sai? Magari un po' stupida, perché dicendomi il giorno, l'ora e il luogo esatto del tuo matrimonio ha esposto sia te, che la tua consorte, che tutti gli invitati ad un pericolo enorme... Questo mi fa pensare, per altro, che non l'hai ancora adeguatamente informata sul fatto che amici nel giro della morte ne ho una vasta quantità. Male professor Vastnor, molto male!
Seguì Tyslion con lo sguardo, individuando la ragazza di cui l'uomo stava parlando: bella, fiera, anche se ora leggermente interdetta e preoccupata per le parole dell'uomo; passò poi lo sguardo sulla sposa, ed infine tornò a fissare Sandyon Vastnor, che appariva quanto mai ansioso dalla situazione creatasi.
Sei fin troppo preoccupato, dov'è finita la tua proverbiale freddezza di nervi in qualunque situazione? Evidentemente la tua mogliettina ha provveduto adeguatamente a rammollirti, n°1...
Vuoi che venga lì a farti vedere quanto mi sono rammollito... n°2?
Non pronunciò una parola, la maggiore delle Sanders, respirando appena più pesantemente e sfiorando il fianco dell'uomo accanto a sé con la mano, così da infondergli l'auto-controllo necessario a concludere il suo discorso e permettergli di posare lo sguardo sulla sposa senza prenderne a calci il neo-marito.
... Ognuno di voi avrà sicuramente già fatto recapitare il proprio regalo di nozze alla fortunata coppia, non è vero? In effetti è giusto: un'usanza scontata ma dimostratrice di affetto, di felicità e di partecipazione al vincolo del matrimonio. Un tempo ti avrei scopato volentieri, per sporcare ciò che il mio rivale tanto amava e tanto ama... ... Ma oggi un simile desiderio è scemato, forse a causa della persona che ho vicino, decisamente meglio di te, per altro.
Sorrise appena più dolcemente mentre voltava il viso verso Tyslion ed accoglieva le sue labbra per un contatto morbido e lieve, ma che valeva più di tanti bei discorsi romantici.
Fondendo queste due realtà appena citate... Sono qui oggi perché... ... Perché vorrei consegnarti il mio personale regalo di matrimonio. Il mio regalo... E' che da questo momento in poi non vorrò più uccidere l'uno, l'altra o chi vi sta intorno. Ovviamente non voglio nessuno tra i piedi e se oserete anche solo per un secondo intralciare la mia strada sarete morti lo stesso ma... ... State al vostro posto, non rompetemi i coglioni e non dovrete più temere la mia bacchetta.
Perché questo? Perché ora?
Perché se tu puoi andare avanti con la tua vita, posso farlo anche io.
Un altro sorriso, questa volta mentale, si formò nei pensieri di Julie Sanders, che ricambiò quella stretta con sguardo serio e fiero, elegante come solo una donna di classe - stronza, ma di classe - sapeva essere.
Non dimenticherò quello che hai fatto, la merda che sei stato, ma ciò non mi impedisce di lasciar perdere vendette inutili che mi continuerebbero a vincolare a te, al mio passato, a quella porzione di vita che voglio accantonare definitivamente.
...
Non pensare a parole da dire e non tentare di ringraziarmi, non voglio parole gentili da parte tua. Quello che dovevo dire l'ho detto, quello che dovevo fare l'ho fatto, adesso leverò il disturbo e potrete tornare alla vostra festicciola.
Si volse con l'uomo per andarsene, facendo un cenno di saluto alla sorella e al fidanzato col capo prima di schiudere le labbra ed assaggiare un gamberetto che Asveras le aveva appena offerto.
Uhm... Niente male davvero.
Gli lasciò pronunciare le ultime parole verso la figlia adottiva dello sposo, dopodiché si smaterializzò con lui a casa, dove ebbe modo di parlare col Mercenario del perché di quel regalo - al quale nemmeno lui sapeva dare una risposta - per poi fargli notare che era stato uno spreco farla vestire tanto elegante per un discorso di un minuto e mezzo. Per questo fu ben felice quando l'uomo si disse pronto a portarla fuori a cena quella sera stessa... e come rifiutare la possibilità di farsi coccolare un po' dall'altro?
[Ristorante "El Dorado" - Valencia - Domenica 12 Febbraio 2108 - ore 20.10]
Ammettiamolo, sarebbe stato uno spreco non indossare più questo bel vestito... non credi?
Si trovavano sulla terrazza di un lussuosissimo ristorante valenciano, con una vista mozzafiato, una temperatura molto gradevole, e bisognava dire che erano entrambi bellissimi ed eleganti, quanto ci si sarebbe aspettato per un posto del genere.
Avevano già consumato antipato e primo, ed ora si stavano dedicando al secondo - pesce per entrambi - accompagnandolo con la seconda o terza bottiglia di costossimo champagne: Julie si stava davvero godendo la serata, ancora fasciata nell'abito che aveva indossato per il matrimonio di Vastnor e della Vireau, ma con un sorriso più accentuato di quello che aveva esibito negli ultimi due giorni... un particolare che, sicuramente, Tyslion avrebbe notato. E nel caso si fosse chiesto il perché...
... ciò che hai detto oggi, a Vastnor, sull'andare avanti. Mi ha colpita, e mi ha fatto piacere. Sai, non sei propriamente l'uomo più romantico del mondo... certe sottigliezze posso coglierle solo quando ti lasci andare, e quel momento ha fatto proprio al caso mio.
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da Tyslion » 29/03/2014, 23:02
Ristorante "El Dorado" Valencia Domenica 12 Febbraio 2108 Ore 20.10
Ammettiamolo, sarebbe stato uno spreco non indossare più questo bel vestito... non credi?
Hai fatto sfigurare anche la sposa... Cazzo quanto ti dona... Sembri un angelo dell'Inferno.
Una volta conclusa la passeggiata fino al matrimonio del rivale Sandyon Vastnor con sua moglie Monique Vireau, Tyslion Asveras assieme all'ormai affermata compagna non ufficiale Julie Sanders si diresse in tutt'altro posto per rendere giustizia ai vestiti acquistati per l'occasione e per prendersi qualche ora di tempo esclusivamente per loro. Non aveva badato a spese quella notte, sorprendendo forse la donna la quale non aveva mai vissuto un'esperienza simile con lui, sempre nella casa dell'uno o dell'altra a godersi la relazione, certo, ma evitando atteggiamenti "galanti". Valencia era una città meravigliosa di notte, ricca di luci e di poesie nascoste tra le onde del mare spagnolo. Il fuso orario, ben differente da quello Australiano, faceva si che in quello stato fosse sera e quindi più che il pranzo i due malvagi killer si dedicassero ad una bellissima e prelibata cena altolocata a base di pesce, il cibo preferito del greco omicida. In realtà c'era un motivo ben preciso per quella uscita particolare, ma a Tyslion piaceva arrivare alle cose con calma, esattamente come nelle vendette o nel lavoro: la pazienza premiava sempre le attese e gli sforzi e lui era un uomo estremamente paziente. Per altro, una volta giunti lì, dovette anche ricordarsi che gli occhiali da sole non servivano più, togliendoseli per non risultare inusuale e ridicolo. A differenza di Julie, l'uomo aveva optato per un look total black, comprensivo di giacca e camicia (niente cravatta, la odiava esattamente come Sandyon ma guai a farglielo presente o l'avrebbe cominciata a portare tutti i giorni, anche sul pigiama).
Ipoteticamente quella cena gli sarebbe costata almeno un migliaio di galeoni, ma a Tyslion non gliene fregava proprio un cazzo. Si godeva il cibo, lo champagne, la compagnia, e stava bene, si, forse come non stava da moltissimi anni, condizione che iniziava a stargli stretta. Conoscere Julie Sanders lo aveva cambiato ed aveva cambiato il suo modo di percepire la vita, un po' come stava facendo Monique con Sandyon: la sola differenza era che Julie inoltre alimentava il suo lato malvagio, punto decisamente a favore... Oltre al fatto che... Faceva del sesso da fuoriclasse e l'uomo era convinto che non molte altre donne al mondo avrebbero potuto raggiungere il suo stesso livello. Da un lato poi, gli piaceva viziarla, farla vivere come una regina, darle quello che le piaceva e realizzare qualche capriccio, come un vestito costoso o una determinata tortura su un bersaglio designato per una missione... Sensazioni mai provate prima, nemmeno con Rachel, ma forse in quel frangente lui era anche ancora molto giovane per definire il suo piacere in un rapporto sentimentale. Una volta spazzolato sia l'antipasto che il primo (caviale, ostriche e tartine/spaghetti alla polpa d'aragosta e vongole veraci), si passò al secondo, ovvero dell'ottimo tonno rosso, del valore spropositato di 135 galeoni al chilo. Inutile dire che anche in quel caso a Tyslion non fregò assolutamente nulla, beandosi anzi di una possibile manifestazione di stupore da parte della donna quando, dal menù, ne ordinò una porzione per ciascuno da almeno 500 grammi. Visi stupiti a parte, comunque, l'espressione che forse incuriosì maggiormente Asveras fu quella che giunse pochi minuti più tardi, un'espressione sorridente molto poco sensuale ed anzi, incredibilmente addolcita, luminosa, speciale.
Come mai mi guardi a quel modo?
... ciò che hai detto oggi, a Vastnor, sull'andare avanti. Mi ha colpita, e mi ha fatto piacere. Sai, non sei propriamente l'uomo più romantico del mondo... certe sottigliezze posso coglierle solo quando ti lasci andare, e quel momento ha fatto proprio al caso mio.
In realtà ho voluto che ci fossi anche per metterti a conoscenza di questi pensieri. Come hai giustamente detto tu, non sono l'uomo più romantico del mondo... Avevo bisogno... Di cogliere l'attimo.
Cogliere l'attimo, in effetti il tema di quella giornata rappresentava moltissimo le parole appena pronunciate dall'uomo, anche se Julie non poteva minimamente immaginarne il perché finale, il motivo reale del loro essere lì a cena e il perché di quella musica in sottofondo, di quella loro eleganza sopraffina e quell'intimità assoluta, lì, in un luogo dove nessuno mai e poi mai avrebbe potuto disturbarli. Avvicinò la mano a quella della Sanders, guardando le dita affusolate e le unghie curatissime per l'occasione, come anche quelle dei piedi, messi bene in vista per farlo contento ed eccitato, si, lo sapeva che l'aveva fatto apposta per l'uomo che desiderava far stare in tiro ogni secondo. Strinse la mancina della Mangiamorte in un impeto di possessione ed affetto, un affetto strano il loro, tra il perverso, l'insolito e l'umano, forse particolare ma assolutamente autentico. La fissò a lungo negli occhi, con un mezzo sorriso consapevole di quanto fosse fortunato ad avere una femmina bella e tanta come lei. Avrebbe potuto fare complimenti a quel seno stretto nel vestito candido o a quelle chiappe celate da uno striminzito perizoma per tutta la sera. Forse un po' volgare... Ma era anche per quello che le piaceva, perché a Julie l'uomo rude la faceva impazzire, un rude capace di essere un signore non appena lo desiderava, fondendo quelle due realtà con stile e carisma. Ed oltre a tutto ciò, Tyslion era anche molto bravo ad essere un abile attore... All'occorrenza. Si accigliò qualche secondo, perplesso e stranito, mentre ancora la guardava, come a volerla far preoccupare per qualcosa, poi, utilizzò l'arma segreta valida ed utile nei confronti di ogni femmina per spingerla ad assentarsi qualche secondo.
Il trucco dell'occhio destro... Ti è leggermente colato.
Non lo disse con sprezzo o fastidio, ma semplicemente serio, sincero. { T/A = 24 } Annuì qualora lei gli chiedesse di attendere qualche minuto mentre si assentava per andare in bagno a sistemare il problema e appunto... Colse l'attimo per riempire il bicchiere di Julie con lo champagne fino a poco più della metà e all'interno vi lasciò cadere un oggetto estremamente prezioso, estremamente costoso e, si sperava, estremamente bello e apprezzabile dalla donna. Quando finalmente lei tornò al suo posto rassicurandolo che forse aveva visto male, Tyslion alzò le spalle come a dire "tanto meglio", proponendole un altro brindisi, tanto non era che il quinto o sesto della serata. La differenza con tutti gli altri però, fu che non appena la maggiore delle sorelle Sanders alzò il bicchiere verso l'alto per farlo tintinnare con quello dell'uomo, il suo occhio non poté non notare il nuovo contenuto brillante e splendente adagiato sul fondo del cristallo...
... Vuoi diventare ufficialmente la mia donna, Julie Sanders?
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da Julie » 30/03/2014, 16:40
Hai fatto sfigurare anche la sposa... Cazzo quanto ti dona... Sembri un angelo dell'Inferno.
Scommetto che, se volessi, potrei sembrare dolce, indifesa, pura e casta anche con questo vestito... dopotutto non è questo che indica il bianco?
Scherzò Julie, compiaciuta dai complimenti così diretti - a volte un po' rozzi ma efficaci - di Tyslion, che al contrario sembrava un demone così vestito di nero: un demone dall'aria pericolosa e per questo ancora più sexy, almeno a giudizio dell'americana che l'aveva accompagnato al matrimonio del suo miglior nemico/amico come una sorta di supporto morale - una richiesta anche logica, essendo lei una specie di fidanzata non ufficiale del Mercenario; in realtà si era divertita molto ad osservare le facce sconvolte dei presenti, prima tra tutti quella della sorella minore. Ma visto che il vestito era stato indossato solo per un'occasione di pochi secondi, e sarebbe stato uno spreco non farne ancora uso, ecco che Julie propose a Tyslion di proporle - sì, un giro un po' contorto in effetti - di andare fuori a cena, come effettivamente avvenne. Ed infatti erano insieme, a Valencia, sulla terrazza di un ristorante di lusso, circondati dal profumo dei fiori e dal meraviglioso panorama che avevano di fronte: la cena era squisita, con pesce di prima qualità a deliziare i loro palati - aveva spalancato gli occhi di fronte all'ordinazione del secondo, ma era chiaro che quella sera Asveras volesse viziarla - e champagne che li rinfrescava, esaltando il gusto del cibo, e la compagnia era ancora più meravigliosa, soprattutto quella sera in cui, era evidente, Julie aveva un'espressione felice e radiosa marchiata quasi a fuoco sul volto... un'espressione che, come immaginato, non sfuggì affatto al Mercenario accanto a lei, e che ricevette immediatamente una spiegazione.
In realtà ho voluto che ci fossi anche per metterti a conoscenza di questi pensieri. Come hai giustamente detto tu, non sono l'uomo più romantico del mondo... Avevo bisogno... Di cogliere l'attimo.
Allora è una fortuna che io sia così perspicace, non trovi? Altrimenti chissà quanto tempo avrei dovuto aspettare, prima di conoscere almeno in parte i tuoi sentimenti.
Commentò ironica la Sanders, allungando la mano per permettere a Tyslion di afferrarla con la propria e così stringerla in un moto di possessione dolce, quasi romantica: evidentemente chiudere per lo meno in parte il capitolo Vastnor gli aveva fatto bene, gli stava permettendo di andare davvero avanti con la sua vita, di darsi la possibilità di essere nuovamente felice. Gli sorrise, ma non appena notò che la stava guardando un po' stranito, subito l'americana si mise sull'attenti per capire cosa ci fosse che non andava.
Il trucco dell'occhio destro... Ti è leggermente colato.
Cosa?!
Esclamò subito la Sanders, borbottando delle scuse così da correre poi in bagno e studiare attentamente il proprio volto riflesso nello specchio: eppure a lei il trucco sembrava assolutamente perfetto, come sempre. Arricciando il naso, la donna si ravviò i capelli e si diede un'ultima occhiata prima di sorridere compiaciuta - era perfetta - e tornare al tavolo, fissandolo con un'occhiataccia per averla messa in agitazione a vuoto. Non si scompose né stranì quando Tyslion le propose un altro brindisi - uno più o uno meno, ormai... - ma quando alzò la flûte con lo champagne, in quel momento le fu impossibile non notare cosa ci fosse al suo interno: lo fissò immobile per alcuni istanti, alzando lentamente lo sguardo sul Mercenario che la spiazzò ulteriormente con una domanda inaspettata, ma segretamente attesa a lungo.
... Vuoi diventare ufficialmente la mia donna, Julie Sanders?
Inizialmente non rispose a quelle parole, limitandosi a spostare lo sguardo dall'uomo al bicchiere, e poi viceversa: alla fine, una volta recuperato un minimo di contegno - una volta recuperata la sua lucidità, più che altro - riuscì a sorridere leggermente, con aria quasi ironica.
Incredibile... uno prenota in un posto del genere, fidandosi della qualità del servizio, e poi si ritrova con un oggetto del genere nel bicchiere. Non ti sembra una cosa scandalosa?
Gli domandò con aria fintamente indignata, prima di scuotere il capo e prendere delicatamente l'anello tra pollice ed indice della mano destra, così da poterlo asciugare sul tovagliolo di lino e seta che le era posato sulle gambe: a quel punto, allungò lo stesso anello verso Asveras in modo tale che, come si conveniva, fosse lui a metterglielo al dito, facendole così nascere un sorriso compiaciuto sulle labbra.
Non speravo più che me lo chiedessi, Tyslion... certo che accetto. E così, finalmente, abbiamo anche trovato un argomento valido per il nostro prossimo brindisi.
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da Tyslion » 31/03/2014, 22:01
Scommetto che, se volessi, potrei sembrare dolce, indifesa, pura e casta anche con questo vestito... dopotutto non è questo che indica il bianco?
Ma per favore... tu mi piace come sei: dannata, zoccola, cattiva quanto serve e molto furba. La purezza e la castità lasciala alle ragazzine, tu invece sei una donna... una gran bella donna.
Anche i complimenti quella sera: galanteria alla Tyslion style ma pur sempre galanteria. Non poteva ancora permettersi di chiamarla "la mia donna" ma sperava tanto che nell'arco di qualche minuto le cose sarebbero cambiate. Pochi pensieri riguardo le spese di quella sera, anzi a dirla tutta proprio nessuno, infatti lo champagne scorreva a fiumi e il tonno rosso che giunse dalla cucina qualche secondo dopo aveva un aspetto magnifico: li valeva proprio tutti i galeoni messi in conto per assaggiarlo. Julie era sinceramente felice di aver potuto utilizzare quel vestito in un'occasione più lunga di qualche breve minuto al matrimonio di Sandyon Vastnor. D'altronde le piaceva ogni tanto mettersi in tiro per richiamare l'attenzione del soggetto di interesse senza contare che era insito nella vanità femminile, una vanità che con Asveras non aveva mai soddisfatto eccessivamente. Indumenti comodi durante le missioni: eccitanti forse, come pantaloni di pelle e top attillati, ma nulla di elegante, nulla che facesse capire la sua moda personale, che facesse intendere il suo modo di mostrarsi al top.
Allora è una fortuna che io sia così perspicace, non trovi? Altrimenti chissà quanto tempo avrei dovuto aspettare, prima di conoscere almeno in parte i tuoi sentimenti.
Almeno ad uno di noi due, dunque, Vastnor ha fatto una cortesia... O forse sarebbe meglio dire che te l'ha fatta sua figlia... Ad ogni modo, poco importa.
Ironia amara nelle sue parole, un velo di fastidio forse ricordando il passato, un passato che desiderava che passasse in secondo piano. Fu proprio per quello che Tyslion si preoccupò subito di prendere la mano della donna per stringerla con energia e possessione, volendo scacciare quelle immagini vissute e sognate per troppo a lungo, ogni notte, ogni giorno, fino a quel momento, o forse fino al suo primo incontro con Julie Sanders lungo le spiagge "calienti" del Messico, ormai due anni fa. Aveva un gran merito quella stronza omicida, merito che le aveva fatto conquistare le attenzioni e il cuore del Mercenario n°2, anche se per lei lui rimaneva sempre il n°1, sul lavoro, sotto le coperte e come uomo in generale. Per questo Asveras aveva scelto di smetterla di aspettarle e legarla in maniera più ufficiale a sé, comperandole un anello talmente costoso che al confronto la cena di quella sera era un pranzo alla buona in una trattoria di second'ordine. Il pretesto per farglielo trovare a sorpresa fu semplice e architettato in meno di cinque secondi: trucco colato.
Cosa?!
Non hai sentito? Da un momento all'altro somiglierai ad un panda...
Tanto per rincarare la dose ed essere certi che la donne fosse scappata correndo immediatamente lontano da quel tavolo, tempistica che diede modo all'uomo per inserirle nel bicchiere pieno di champagne il preziosissimo accessorio da mettere all'anulare, in caso di accettazione del loro legame più serio, forte, solido ed intimo. Ovviamente non ci mise molto Julie a tornare, calcolando che in realtà non aveva assolutamente nulla di fuori posto nel trucco. Tutta una scena, tutta una finta, cosa importava dello spavento che si era beccata quando nemmeno trenta secondi più tardi poté ammirare una specie di stella brillare incessantemente sul fondo del recipiente di cristallo. La domanda arrivò immediata e fluida, senza interruzioni, senza ripensamenti, senza mezze misure: Tyslion non girava mai attorno a nulla, a parte le sue prede prima di ucciderle, ma quello era un altro discorso. Era sicuro che la donna non avrebbe reagito con piagnistei, urli o dimostrazioni eccessive, per questo non si stupì nel sentirla pronunciare inizialmente una battuta, mentre tirava fuori l'anello e lo osservava con molta attenzione. Anche se non lo stava dando troppo a vedere, quel regalo le piaceva e anche tanto.
Incredibile... uno prenota in un posto del genere, fidandosi della qualità del servizio, e poi si ritrova con un oggetto del genere nel bicchiere. Non ti sembra una cosa scandalosa?
Ti conviene rispondere alla mia domanda, prima che me la rimangi...
Rispose all'attimo con un sorriso tra il sadico e il divertito. Prese delicatamente l'anello che gli porse Julie e si preoccupò di infilarglielo alla mano sinistra, con attenzione e calma, lentamente, volendo ricordare e scolpire bene in testa quell'immagine, così da sostituire almeno in parte le brutte esperienze del passato. Era perfetto alla mano di lei, incredibilmente bello, a completare la bellezza della figura che lo stava indossando e che ora faceva nascere un sorriso compiaciuto sulle labbra carnose e deliziose.
Non speravo più che me lo chiedessi, Tyslion... certo che accetto. E così, finalmente, abbiamo anche trovato un argomento valido per il nostro prossimo brindisi.
... Da ora in poi sei la mia donna, Julie Sanders. Un brindisi a tutte le ossa rotte di ogni singolo uomo che oserà posare i suoi occhi su ciò che mi appartiene...
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da Phoenix » 22/11/2014, 23:45
Parco Oceanografico di Valencia | 14 Marzo 2109 | 17:13
Ne avevano parlato durante il loro ultimo appuntamento, avvenuto circa dieci giorni prima. Phoenix non era molto bravo ad organizzare uscite, forse perché poco esperto nei confronti del mondo femminile, per questo aveva aspettato così tanto prima di farsi venire in mente quella meta da sfruttare per un incontro con Margaret Sanders. Avevano fatto moltissimi progressi, Phoenix finalmente parlava molto più tranquillamente con lei, complice anche il potere della ragazza che aveva accelerato di parecchio il processo di avvicinamento del preparatore atletico del Ministero Europeo, ma non erano ancora giunti ai baci, alle carezze o a qualcosa di ancora più osé, limitandosi al tenersi per mano di tanto in tanto e al guardarsi con una maggiore intensità nei momenti dei saluti. Il motivo per il quale ancora non avevano raggiunto nessuna delle mete sopra citate era per via dell'imbarazzo dello spagnolo. Temendo di essere troppo frettoloso si bloccava ed anche se la ragazza coglieva quel particolare leggendoglielo nel pensiero, ovviamente non si azzardava a fare il primo passo, volendo che fosse il maschio a dimostrarle coraggio. Come darle torto, in effetti? Comunque, quel giorno Phoenix si era messo in testa che avrebbe fatto diversi passi avanti con lei, sì, assolutamente. Non sarebbe rimasto troppo indietro e con le mani in mano, anche perché a dirla tutta si stava piano piano prendendo della Sanders incontro dopo incontro e non voleva rischiare di essere l'unico dei due a provare determinate sensazioni ed emozioni. L'acquario di Valencia era il più grande in Europa e l'ottavo più grande al mondo, un luogo meraviglioso dove poter osservare da vicino le creature marine più disparate, belle e rare presenti in natura. Come Ignis non è che fosse troppo felice di essere circondato dall'acqua, ma il suo animo come infermiere veterinario bastava ed avanzava per fargli apprezzare qualsiasi animale esistente. L'incontro era fissato per le 17:30 vicino all'ingresso della struttura, il ragazzo quel giorno aveva deciso di indossare un jeans bianco, scarponcini neri come nero era anche il giubbotto di finta pelle che nascondeva parzialmente un maglione attillato di cotone bianco e sotto ancora, una canottiera nera. Per quanto la temperatura non fosse altissima, il fuoco nel suo spirito era sufficiente affinché lo spagnolo non patisse quasi per nulla il fresco. A pochi minuti di distanza dall'ora x, Margaret fece la sua comparsa in tutto il suo splendore, facendo arrossire leggermente Phoenix, il quale si sentiva davvero fortunato a frequentare una giovane meravigliosa come lei, tanto che, quando ella si avvicinò a lui, il ragazzo portò la mano destra dietro la nuca, segnale ormai inequivocabile di impaccio.
Eccoti qui... Sei... sei fantastica, davvero! Oggi fino a quando sei libera?
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Phoenix
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da Margaret » 23/11/2014, 16:47
[Appartamento di Julie Sanders > Valencia > Esterno Parco Oceanografico - Sabato - 14 Marzo 2109 - ore 17.24]
Stai uscendo?
Sì, ho appuntamento con Phoenix a Valencia... sto bene vestita così?
Decisamente, Maggie... Esci da un po' con questo ragazzo, vero?
Uhm, sì, poco più di un mese direi... perché? Pensavo fossi felice di sapere che ho voltato pagina...
Lo sono, mi chiedevo solo come stessero andando le cose tra voi. Non mi racconti più niente da un po'...
Perché non c'è nulla da raccontare, in realtà! Phoenix è un ragazzo molto... come dire... timido, ecco! Figurati che ancora non ha tentato di baciarmi...
Mh... sicura sia etero?
Julie!
Scusa, ma a me il dubbio verrebbe...
È etero, solo molto impacciato! Ed è diverso da Robyn, completamente...
Questo è positivo.
Occhiataccia della sorella.
Scusa, scusa. Beh, vai allora e divertiti. Io e Tyslion stasera andiamo a cena fuori, e forse rientreremo tardi...
O forse non rientrerete affatto e dormirai da lui. Juls, non è un problema... so badare a me stessa! Vai anche tu, e prometto che domattina ti racconto tutto, okay?
Sperando che ci sia qualcosa da raccontare... Ci vediamo domani, sorellina!
Margaret osservò la sorella maggiore allontanarsi ancheggiando, e scosse il capo mentre finiva di sistemarsi alo specchio: un vestito color verde foresta, lungo fino al ginocchio e senza spalline, delle calze trasparenti a coprire le gambe, stivali morbidi di colore nero a metà polpaccio e un chiodo di pelle nera sopra, sì, la più piccola delle Sanders poteva essere soddisfatta del proprio abbigliamento, femminile ma senza esagerare; si ravviò i capelli sciolti con le dita, per dare loro più volume, ed infine prese una borsa nera e capiente che si poggiò sulla spalla destra, afferrando poi la Passaporta non tanto legale - grazie al suo "quasi fratello" - che la smaterializzò direttamente nella città spagnola. La temperatura, lì, era splendida - ben più che in Inghilterra - e il Sole riscaldava quella giornata che, si sperava, fosse per lei e Phoenix bella quanto le precedenti: il ragazzo l'aspettava già lì nonostante la stessa Margaret fosse arrivata con qualche minuto d'anticipo, e fu proprio allo spagnolo che l'americana sorrise dolcemente.
Ciao!
Eccoti qui... Sei... sei fantastica, davvero!
Anche tu stai benissimo... - commentò lei, sporgendosi per posargli un leggero bacio sulla guancia.
Oggi fino a quando sei libera?
Stasera per fortuna non ho il turno all'Underground, quindi tendenzialmente non ho orari! Wow, questo parco sembra enorme! - esclamò la Sanders, ammirando la struttura alle spalle dell'infermiere veterinario prima di sorridergli nuovamente, con dolcezza - E tu, hai orari? Perché in caso contrario, devi assolutamente farmi visitare Valencia di sera, con tutte le luci scommetto che sarà uno spettacolo imperdibile!
Aggiunse la mora, attivando come sempre il suo potere di lettura del pensiero: anche se non pensava che Phoenix volesse farle del male, si sentiva molto più tranquilla nell'ascoltare i suoi pensieri... forse anche per via dei suoi trascorsi col Laars.
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Margaret
- Capolavoro della Setta
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da Phoenix » 23/11/2014, 18:49
Ciao!
Un semplice saluto e la giornata assunse un colore tutto diverso. Ogni volta che si incontravano, Phoenix aveva la netta sensazione che il tempo si fermasse per un micro istante, come a volersi soffermare sulla figura di fronte a lui ed onorarla nel modo giusto e migliore. Anche quel pomeriggio Margaret aveva un aspetto splendido e si era vestita in modo delizioso. Ricordava le loro prime uscite, dove indossava dei vestiti tranquilli e poco inclini a voler attirare per forza l'attenzione dell'altro, mentre invece, andando avanti, incontro dopo incontro, la situazione era cambiata, lentamente forse stava iniziando a lasciarsi alle spalle il ricordo dell'ex fidanzato e quindi ritrovava il piacere di indossare qualcosa per stimolare l'eccitazione e la fantasia del partner.
Anche tu stai benissimo... Stasera per fortuna non ho il turno all'Underground, quindi tendenzialmente non ho orari! Wow, questo parco sembra enorme!
Credimi lo è, il primo in Europa in quanto a grandezza e quantità di esemplari ittici. Sono contento che non hai turno, almeno abbiamo più tempo da passare assieme...
E tu, hai orari? Perché in caso contrario, devi assolutamente farmi visitare Valencia di sera, con tutte le luci scommetto che sarà uno spettacolo imperdibile!
No no, nessun orario, ho fatto la notte ieri appositamente per essere sicuro di poterti dedicare tutto il tempo possibile! La visiteremo di sicuro, anche se ammetto di non essere esattamente un grande animale notturno di questa città!
Rispondeva ad ogni domanda ed era anche abbastanza prolisso, eccolo lì un Phoenix decisamente più a suo agio di fronte ad una persona. Ignaro che Margaret nel frattempo stesse attivando il suo potere con lui, lasciò che la propria mente si aprì e che quindi i suoi pensieri fluissero fino ad essere percepiti dalla Sanders, la quale da quel momento in poi avrebbe ripreso a "giocare" con un generoso vantaggio. Infatti, non appena ella fu libera di osservare le fantasie immediate dello spagnolo, poté vederlo abbracciarla con una naturalezza ancora mai dimostrata e poi baciarla sulle labbra intensamente, azzardandosi anche a metterle una mano verso il fondoschiena. Tanta audacia pensata e ipotizzata contro invece una staticità timida espressa all'esterno. Le tese la mano, unico comportamento intimo tra loro raggiunto e consolidato, per poi accompagnarla fino all'ingresso del parco, dove pagò due biglietti offrendo lui, ovviamente, facendola passare per prima dentro il complesso marino dalle caratteristiche tecniche e architettoniche sconvolgenti.
Il museo acquatico è parte di un insieme più grande che prende il nome di Ciutat de les Arts i les Ciències, Città delle arti e delle scienze. Il complesso ospita circa 500 specie per un totale di 45.000 esemplari. La struttura si sviluppa in un'area di circa 100.000 m² ed un volume di 42 milioni di litri d'acqua. Le parti più suggestive si possono considerare un tunnel sottomarino della lunghezza di 70 metri ed un ristorante in cui si ha l'impressione di mangiare sul fondo dell'oceano, dove tra l'altro avevo intenzione di invitarti a mangiare per cena, se vuoi...Coraggio, oggi farai la tua mossa! È un bacio, per la miseria, vuoi che non corrisponda ad un bacio? La mano me la tiene stretta, significa sicuramente che le piaccio... Però un attimo: con o senza lingua? Secondo me è meglio con, le dimostro subito che sono una persona decisa. Però potrei anche dimostrare troppa irruenza e metterla a disagio, quindi senza. Aspetta, magari glielo chiedo! ... Stiamo scherzando? Chiedere ad una ragazza come baciarla? Ma piantala! E poi, prima o dopo i pasti? Sembra che sto parlando di una medicina... Uff...
Il percorso da seguire era pieno di creature meravigliose e colorite, provenienti da ogni zona del mondo. Targhe esplicative riportavano il nome della specie, la condizione di minaccia attuale e il rapporto con gli esseri umani. Squali, trichechi, foche comuni, pesci palla, tartarughe giganti, meduse dalle mille sfumature, insomma c'erano così tanti animali che ovunque ci si girava ne sbucava uno nuovo. All'interno della struttura c'erano anche diversi apparecchi di stampo babbano, in quanto quello non era un museo magico, e qualora Phoenix avesse visto che Margaret non sapeva di cosa si trattassero, le spiegava tutto, essendosi bene informato prima per non trovarsi in preparato. Sperava davvero che la ragazza rimanesse affascinata da quel luogo, perché significava aver portato a casa un punto a favore nel volersi avvicinare di più a lei, per poi un giorno magari chiederle anche di essere una coppia, pensiero spesso ridondante nella sua mente e fin troppe volte ascoltato di straforo dalla Sanders.
Che ne diresti di essere la mia ragazza? ... Troppo diretto. Margaret, ci ho pensato molto e... io e te, stare insieme, come la vedi? ... Troppo buttata lì. Io sono pazzo di te Maggie, mi daresti una chance come fidanzato? ... Troppo disperato. Hai visto che splendida giornata che hai passato? Come minimo adesso dovresti accettare di metterti con me! ... Troppo arrogante.
Un'ora più tardi | Zona Umida del ParcoQuesta è un’enorme sfera di 26 metri di diametro che accoglie due ecosistemi di transizione tra il mare e la terra: le foreste di mangrovie tropicali e le zone paludose del Mediterraneo. Qui vivono diverse specie di uccelli: fenicotteri, ibis rossi, cormorani, pellicani, anatre e cigni.
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Phoenix
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da Margaret » 23/11/2014, 19:11
Credimi lo è, il primo in Europa in quanto a grandezza e quantità di esemplari ittici. Sono contento che non hai turno, almeno abbiamo più tempo da passare assieme...
Il primo in Europa... quindi, dentro, era forse più grande di quanto non sembrasse all'esterno: inutile dire che Maggie non vedeva l'ora di visitarlo tutto, o perlomeno il più possibile, visto che le erano sempre piaciuti gli animali; e poi era un posto nuovo, in una città nuova e con una persona nuova. Tutta la situazione, insomma, la elettrizzava tantissimo.
No no, nessun orario, ho fatto la notte ieri appositamente per essere sicuro di poterti dedicare tutto il tempo possibile! La visiteremo di sicuro, anche se ammetto di non essere esattamente un grande animale notturno di questa città!
Allora la scopriremo insieme, così è ancora più bello, non trovi?
Domandò la Sanders con un gran sorriso, felice di constatare che, col tempo, lo spagnolo si era aperto decisamente di più con lei, permettendole di conoscerlo meglio: se all'inizio, durante le prime uscite, bisognava quasi strappargli le parole di bocca per riuscire a conversare con lui, ora parlare tra loro era del tutto naturale, una cosa che a Margaret faceva davvero piacere visto che adorava chiacchierare in generale - e nello specifico con lui, visto che lo frequentava ormai da un po'. Sorrise tra sé non appena le immagini nella mente di Amarillo divennero chiare anche per la propria, non facendo trapelare però nulla all'esterno se non il piacere di poterlo prendere per mano, un gesto che - almeno quello - veniva ad entrambi molto naturale finalmente.
Il museo acquatico è parte di un insieme più grande che prende il nome di Ciutat de les Arts i les Ciències, Città delle arti e delle scienze. Il complesso ospita circa 500 specie per un totale di 45.000 esemplari. La struttura si sviluppa in un'area di circa 100.000 m² ed un volume di 42 milioni di litri d'acqua. Le parti più suggestive si possono considerare un tunnel sottomarino della lunghezza di 70 metri ed un ristorante in cui si ha l'impressione di mangiare sul fondo dell'oceano, dove tra l'altro avevo intenzione di invitarti a mangiare per cena, se vuoi...
Un ristorante che ti da' l'idea di mangiare sul fondale marino?! Non me lo perderei per nulla al mondo! - esclamò Maggie di rimando, stringendosi a lui con un gran sorriso felice - Oh, guarda quei pinguini che si stanno baciando!!
Lo urlò quasi, nel pieno della gioia per l'essere circondata dagli animali, avvicinandosi alle vetrate come una bambina e passando svariati minuti a spostare lo sguardo da un animale all'altro, accompagnando ogni occhiata con esclamazioni divertite e rapite: sì, ormai era perfettamente capace di conciliare i movimenti, gesti e parole esterne con lo studio dei pensieri altrui che le fluivano in testa.
Coraggio, oggi farai la tua mossa! È un bacio, per la miseria, vuoi che non corrisponda ad un bacio? La mano me la tiene stretta, significa sicuramente che le piaccio...
Già, ancora non l'aveva baciata. Ma perché tanta paura se, appunto, era palese che a lei il ragazzo piacesse?
Però un attimo: con o senza lingua? Secondo me è meglio con, le dimostro subito che sono una persona decisa. Però potrei anche dimostrare troppa irruenza e metterla a disagio, quindi senza. Aspetta, magari glielo chiedo!
Chiedermelo?!
... Stiamo scherzando? Chiedere ad una ragazza come baciarla? Ma piantala! E poi, prima o dopo i pasti? Sembra che sto parlando di una medicina... Uff...
Aveva quasi paura che quel bacio non sarebbe mai arrivato, perché Phoenix sembrava davvero troppo, troppo bloccato: ma non voleva essere lei a fare il primo passo, voleva essere corteggiata e trattata romanticamente, come aveva sempre sognato, e lo spagnolo le pareva la persona perfetta per quel suo desiderio.
Ahahah, che buffi quei pesci palla, guarda!!
Era evidente che si stesse divertendo, che fosse felice, presa da ciò che vedeva quasi quanto il ragazzo fosse preso dal suo dilemma interiore.
Che ne diresti di essere la mia ragazza? ... Troppo diretto. Margaret, ci ho pensato molto e... io e te, stare insieme, come la vedi? ... Troppo buttata lì. Io sono pazzo di te Maggie, mi daresti una chance come fidanzato? ... Troppo disperato. Hai visto che splendida giornata che hai passato? Come minimo adesso dovresti accettare di metterti con me! ... Troppo arrogante.
Avrebbe mai trovato il modo giusto per domandarglielo? La speranza, dicevano i babbani, era l'ultima a morire...
[Parco Oceanografico > Zona Umida - Un'ora dopo]
E qui dove siamo esattamente?
Questa è un’enorme sfera di 26 metri di diametro che accoglie due ecosistemi di transizione tra il mare e la terra: le foreste di mangrovie tropicali e le zone paludose del Mediterraneo. Qui vivono diverse specie di uccelli: fenicotteri, ibis rossi, cormorani, pellicani, anatre e cigni.
Ooh sì, guarda che carina quella mamma fenicottero col suo piccolo!
Lo sguardo rapito della Sanders si posò proprio sugli animali indicati, la mano che tirava quella di Phoenix per farlo avvicinare alla vetrata corrispondente.
Sono così dolci... e questo posto mi piace tantissimo, anzi, mi fa impazzire! - totalmente sincera in quelle parole - E tu? Ti stai divertendo?
Ultima modifica di Margaret il 24/11/2014, 11:50, modificato 2 volte in totale.
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Margaret
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da Phoenix » 24/11/2014, 0:15
Un ristorante che ti da' l'idea di mangiare sul fondale marino?! Non me lo perderei per nulla al mondo! Oh, guarda quei pinguini che si stanno baciando!!
Ok, questo è il momento, tirala verso di te e baciala! ... No no, aspetta, è troppo presto, siamo entrati da nemmeno venti minuti... Però cavolo, guarda quanto è carina, anzi, è proprio bellissima.
Ahahah, che buffi quei pesci palla, guarda!!
È vero, ahahah!
Ma sì, meglio ridere un po' insieme a lei, vivere quel pomeriggio meravigliosamente come tutti gli altri ma con l'intento al più presto di cambiare registro e dimostrarle quanto lei gli piacesse. Doveva soltanto credere di più in se stesso, doveva dar retta ai consigli che si era dato da solo davanti allo specchio quella mattina, anche se una cosa simile sembrava molto da ricovero psichiatrico. Il training autogeno in Phoenix era estremamente efficace, anche perché lui di base non era una persona insicura riguardo qualsiasi cosa ma soltanto riferito al proprio aspetto, anzi, più precisamente alla propria altezza e alle proprie parti basse, per motivi più o meno ovvi. Infatti, quando le spiegava attentamente tutto ciò che aveva studiato sul posto, aveva un tono non più imbarazzato e incerto, bensì molto tranquillo e preciso, così tanto da apparire quasi come un'altra persona. In quelle poche volte che succedeva, era facile accorgersi di come Margaret lo guardasse con un occhio diverso, più affascinato, più preso, lo sguardo che lui avrebbe sempre voluto vedere in lei quando lo fissava, ma che per il momento non poteva pretendere.
Ooh sì, guarda che carina quella mamma fenicottero col suo piccolo!
Devi sapere che i piccoli escono dal guscio con un piumaggio bianco ma le piume di un fenicottero nella fase adulta vanno da un rosa chiaro ad un rosso vermiglio, dovuto al carotene ottenuto dal loro cibo. Un fenicottero ben nutrito e in salute è parecchio variopinto. Quanto più rosa è un fenicottero, tanto più è desiderabile come partner. Un fenicottero bianco o pallido, comunque, di solito è malato o soffre di mancanza di cibo!
Sono così dolci... e questo posto mi piace tantissimo, anzi, mi fa impazzire!
A me fai impazzire tu, come la mettiamo?
E tu? Ti stai divertendo?
Quando sto con te mi diverto sempre... Comunque sì, è un posto davvero bellissimo, quasi... quasi quanto te, anzi no, tu sei più che bellissima!
L'ho detto, gliel'ho detto, le ho fatto un complimento diretto! Vai così, bravo, bene bene bene! Un po' troppo scontato ma si può apprezzare l'impegno! D'altronde anche "hai due occhi splendidi" sarebbe stato pessimo, chissà quante volte glielo hanno detto. Per non parlare poi "il tuo sedere mi fa ribollire il sangue", decisamente eccessivo e di cattivo gusto, con poca confidenza! "Bellissima" è generico e ricopre un po' tutto, sì sì, è decisamente il più adeguato...
Finalmente un po' di coraggio ed impulsività targate Ignis Fuoco e Fulmine. Phoenix si era lasciato andare all'istinto, decidendo di esporsi e dire la prima cosa che gli veniva in mente, c'era solo da sperare che ella apprezzasse. Naturalmente il quantitativo di parole nei pensieri era ancora molto superiore a quello reale che usciva dalla sua bocca, ma questo soltanto perché loro due non erano ancora fidanzati e lui non aveva la libertà di esporre tutto ciò che gli veniva di impatto. Sorrise debolmente verso di lei, arrossendo appena appena e passando dallo stringerle la mano a circondarle il fianco mentre camminavano. Eccolo lì, un altro passo avanti, piccolo, molto delicato e insignificante per molte coppie standard del mondo, ma per lui pari a quello del primo uomo sulla Luna. Erano così vicini, il cuore gli batteva forte e le emozioni lo facevano sentire inebriato di gioia ed aspettativa per l'ignoto.
Mezz'ora più tardi | Mar Rosso - AuditorioL’auditorio Mare Rosso è una installazione che può contenere oltre 400 persone. Qui si rende omaggio a un mare così splendido e con una ricchezza biologica così grande che viene considerato uno dei maggiori tesori marini del nostro pianeta.
Stranamente, anzi, per loro fortuna, quella zona in quel momento era completamente deserta, e pensare che ci potevano stare altre 398 persone! La penombra creata dall'acqua e dalle luci soffuse era qualcosa di incredibile e suggestivo, per certi versi sia evocativo che romantico. I pesci che giravano, sia grandi che piccoli, sembravano a volte passare da una parte all'altra del tunnel per quanto i vetri fossero limpidi e trasparenti. Oltre a tutto ciò, vi erano anche differenti specie di coralli, stelle marine, ippocampi e piante di svariati colori che emettevano bolle d'aria di media grandezza. Phoenix non smetteva un secondo di illustrarle tutto, spiegandole a poco a poco anche tutte le caratteristiche dei pesci che riusciva a riconoscere (non poteva di sicuro averli studiati tutti tutti), grazie al suo mestiere molto inserito nel settore. Quando poi raggiunsero una panchina centrale fatta di vetro sulla quale ci si poteva sedere ed osservare la cupola dal basso verso l'alto, il ragazzo chiese a Margaret se volesse accomodarsi, mettendosi nel caso molto vicino a lei, quasi attaccato.
È strano vero? Noi due da soli con tutto l'oceano intorno...
È strano anche che con tutto l'oceano intorno, non mi interessi nient'altro che te...
... Non mi hai detto come sta Peach! A tua sorella è piaciuta?
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