Boschetto Nascosto

[Miyabi]

[Sabato - 15.54]

Giornata soleggiata fortunatamente, a Miyabi piaceva da morire poter godersi un pochino di sole visto che la temperatura - nonostante il cielo limpido e quella sfera incandescente in mezzo ad esso - era comunque abbastanza frizzante: l'ideale per leggere un pochino e portarsi avanti con lo studio, col piccolo Murai, il suo fedele cricetino, sulla spalla.

Wareware wa migi, koko ni taizai suru tame ni shiyō sa reru ete iru?
(Ci stiamo abituando a stare qui, vero?)

Gli domandò a bassa voce con una piccola risatina dolce, facendogli qualche piccola coccola sul pancino prima di aprire il proprio libro e, sistemandosi gli occhiali sul naso, immergersi nella lettura.

Watashi wa shūchū dekinai, naze?
(... non riesco proprio a concentrarmi, perchè?)

Si domandò la bambina dopo aver letto la stessa riga per la quarta volta: per quanto si sforzasse non riusciva proprio a focalizzare la propria attenzione sul libro che si era portata dietro, così lo chiuse lentamente con un sospiro, alzando leggermente il capo con un sorriso pensieroso appena accennato.

Spoiler:

Steve

[Steve]

Per quanto fosse stato accompagnato da un comodo caffè, il pranzo del sabato era sempre difficile da digerire, anche perché l'ingente quantità di cibo che Steve poteva collezionare dentro il suo sacco gastrico era al di fuori da ogni parametro fisiologico.
Così, il ragazzo di Delfinazzurro decise di fare una passeggiata, anche per sgranchirsi un po' le gambe! Si diresse verso il boschetto nascosto, era una zona più buia del giardino, di cui pochi ne vedevano il fascino: la leggera brezza e la tranquillità sembravano albergassero solo in quella zona circoscritta. Appena Steve si avvicinò, vide che non era il solo. Era parecchio imbarazzato, non aveva avuto tutti questi incontri da quando era al Castello e, soprattutto, non del sesso opposto..



Ehm, ciao! Scusami se ti ho disturbata, sai, mi piace veramente tanto quest'angolo del giardino che a volte mi ci dirigo come se fosse solo il mio!

Disse il ragazzo moro alla fanciulla.

Che carino! E' un criceto?

Le domandò con aria incuriosita. L'animale era molto svelto e, dalle piccole dimensioni, sembrava proprio un criceto.

Spoiler:

Miyabi

[Miyabi]

Gli occhi viola della bambina saettarono sulla figura accanto a sé appena questa parlò: non si era aspettata compagnia in realtà, ma bisognava dire che in quei giorni aveva imparato a dover interagire con gli altri, perciò seppur sempre con la solita timidezza ora non rischiava di svenire ogni volta che qualcuno le rivolgeva la parola.

Ehm, ciao! Scusami se ti ho disturbata, sai, mi piace veramente tanto quest'angolo del giardino che a volte mi ci dirigo come se fosse solo il mio!

Oh... ciao. Non importa, non mi hai disturbata.

Mormorò Miyabi allo sconosciuto, un Delfinazzurro se si ricordava bene, e di solito la sua memoria era piuttosto affidabile: cercando di ricordare a se stessa che non doveva pensare per forza sempre secondo i canoni giapponesi imposti dalla madre ma anche secondo coscienza, gli fece pure un piccolo sorriso.

Che carino! E' un criceto?

Steve non fece in tempo a finire quella frase che Murai, il criceto di Miyabi, alzò di scatto il capino per poi sfrecciare verso di lui, arrampicandosi sulla sua gamba.

Murai, sore o shinai! Ima deteike!
(Murai, non fare così! Scendi subito!)

Esclamò la bambina nella propria lingua madre, senza che però l'animaletto le prestasse minimamente attenzione: la giapponesina si morse il labbro ed abbassò lo sguardo con aria mortificata.

M-mi dispiace. Scusami, è che è una tale peste...

Disse al ragazzino di fronte a lei, cercando intanto di farsi ascoltare da Murai per convincerlo a scenderlo dalla sua gamba e tornare sulla spalla della padroncina.

[Steve]

Steve guardò divertito la scena, mentre il criceto si arrampicava sulla sua gamba e Miyabi cercava di farlo scendere. Era come l'impressione che le stessero accarezzando i pantaloni con un batuffolo di cotone, quasi una sensazione di solletico.

Ma è un birbantello! Come hai detto che si chiama?

Disse Steve che in realtà non aveva capito molto della sua nuova conoscenza. Parlava in una lingua orientale, ma non sapeva se fosse un'antica lingua o quella moderna. Non che avesse molte conoscenze geografiche, ma sicuramente non era africano!
Steve appoggiò il palmo della mano alla sua gamba, per vedere se il piccolo criceto si volesse porre proprio sulla sua mano destra.

Le parole che hai pronunciato sono in...giapponese?

Disse il ragazzo, sperando di indovinare, tirando a sorte..

[Miyabi]

Si chiama Murai, e... oh, no! Watashi wa sugu ni oritekuru to iimashitaga, karera wa watashi ni mimiwokatamukeru koto ga nainode?
(Scendi subito ho detto, ma perchè non mi ascolti mai?)

Mezzo inglese e mezzo giapponese, ma era necessario visto che il cricetino capiva quasi unicamente il giapponese, e considerato che già così non la ascoltava, figurarsi se poco poco si metteva a rimproverarlo in inglese! L'animaletto alzò gli occhietti sulla padroncina per un secondo, poi volse la testolina per annusare le dita di Steve ed infine gli salì sul palmo della mano, mettendocisi comodo sopra.

Anata wa hontōni dekinai...
(Sei veramente impossibile...)

Sussurrò Miyabi scuotendo il capo con aria sconsolata mentre il ragazzo di fronte a lei le domandava in che lingua avesse parlato: la bambina spalancò gli occhioni, rendendosi conto che si era praticamente dimenticata di dove fosse e che quindi non tutti conoscevano il giapponese.

Hai... cioè, volevo dire... sì, è giapponese.
Piacere di conoscerti, mi chiamo Miyabi Fujutsuki Stevens, primo anno di Grifondoro.

Gli disse poi, alzandosi un momento per fargli un piccolo inchino alla maniera giapponese prima di tornare seduta ed esibirsi in un piccolo sorriso timido.

[Steve]

Steve avvicinò la mano destra, che aveva il cricetino sul palmo, alla ragazza.

Questo deve essere di sua proprietà! Spero non reagisca con tutti così, ma è adorabile, per quanto mi riguarda! Amo gli animali, specialmente quelli piccoli e batuffolosi come i criceti!

Disse il ragazzo con un sorriso. Dopo aver ascoltato la presentazione della ragazza di Grifondoro, era il momento di presentarsi anche per lui.

Beh io sono Steve, di Delfinazzurro. Sono veramente sempre rimasto incuriosito sulla cultura giapponese. Non perché abbia qualcosa di strano, ma forse è quella con cui sono stato sempre meno a contatto delle altre e quindi forse non conosco a pieno molti aspetti. Sì che forse pronuncerei in maniera errata persino il tuo nome, di quanto sono imbranato!

Le confessò imbarazzato il ragazzo. Miyabi sembrava molto simpatica.

Leggevi qualcosa?

Chiese Steve alla ragazza, spostando il suo sguardo verso il libro chiuso da Miyabi.

Spoiler:

Miyabi

[Miyabi]

Steve prese Murai nella propria mano e lo allungò verso la padroncina, i cui occhi viola adesso mostravano aria di rimprovero verso l'animaletto. Il criceto, dal canto suo, fece un gesto molto buffo, nascondendo la testa in mezzo alla propria pancia e strappando così un piccolo sbuffo divertito a Miyabi.

Anata wa itsumo anata ga yurusu yō ni suru hōhō o shitte iru, ha?
(Sai sempre come farti perdonare, mh?)

Mormorò verso Murai, prendendo l'animale in mano che sfrecciò velocemente sulla spalla di lei, sedendosi lì sopra con gli occhietti che sembravano brillare divertiti.

Che bella la Casata a cui appartieni, allora sai cantare?

Domandò al ragazzino, immaginando che tutti coloro che appartenevano a Delfinazzurro fossero degli artisti in tal senso, e dunque Steve doveva rientrare in quella categoria.

Comunque non ti devi preoccupare, mio padre è inglese quindi lo capisco e lo parlo benissimo. E se vuoi provare a pronunciare il mio nome, prometto di correggerti se sbagli.

Aggiunse Miyabi, facendo un piccolo sorriso e sperando che l'altro non si offendesse ad un'affermazione del genere, visto che nelle parole di lei non c'era stato alcun tono di superiorità o scherno ma solo un po' di timidezza mista alla voglia di farsi un nuovo amico.

Leggevi qualcosa?

Sì, stavo leggendo il libro di Incantesimi... sai, sono i miei genitori sono babbani perciò fino ad un mesetto fa non sapevo praticamente nulla di tutto questo...

Gli rispose, mostrandogli la copertina del libro che aveva portato con sé.

E tu invece, cosa ti piace studiare?

[Steve]

Steve arrossì leggermente alla domanda della ragazza di provenienza orientale.

Beh diciamo che sono un artista in tutto, eccetto che nel canto. Sono bravo con gli strumenti musicali, ma soprattutto con il disegno e con la poesia, lasciando da parte la modestia!

Esclamò Steve con un sorriso. In effetti lui e il canto non erano mai andati d'accordo, specialmente quando Steve era un bambino, che riusciva a frantumare tutti i bicchieri di cristallo di casa sua. La sua voce stava cominciando a cambiare, per farsi più grave e notava già qualche miglioramento nel canto.
Poi il ragazzo si sorprese appena la ragazza gli disse che i suoi genitori fossero babbani. In realtà non c'era nulla di sorprendente, ma la realtà gli sembrò strana, alla fine lui era un Purosangue e aveva potuto masticare la magia fin da piccolo.

Beh i miei genitori sono entrambi maghi, ma non voglio che questo tu la prenda come una discriminazione. E' che cerco di mettermi nei tuoi panni e chissà il tuo stupore quando hai scoperto di essere una maga!

Poi per rispondere alla domanda di Miyabi, Steve aggiunse:

Uhm, mi piacciono tantissimo le Antiche Rune. Non posso fare a meno di studiarle, il mio sogno è di diventare il professore di quella disciplina! Però mi piacciono moltissime altre materie che hanno a che fare con la magia, prendi Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure, sono un appassionato di Astrologia e odio Pozioni!
Tu invece?

Chiese il ragazzo alla grifoncina.

[Miyabi]

Un'artista comunque, anche se forse non nel modo che aveva inteso lei: Miyabi ascoltò attentamente le parole di Steve su quali fossero le sue doti, ed alla fine sorrise con aria sinceramente ammirata.

Io so suonare il flauto dolce ma non sono molto brava... tu che strumenti suoni? Sai, se ti piace tanto suonare dovresti chiedere alla VicePreside di entrare a far parte del coro della scuola... magari le servono dei suonatori.

Mormorò la bambina, ripensando alla conversazione avuta col compagno di Casa Ethan alcuni giorni prima: in realtà la giapponesina possedeva una discreta voce, ma per la sua timidezza non avrebbe mai potuto cantare davanti ad un pubblico... non cantava nemmeno di fronte alla sua immagine riflessa nello specchio!

Tabun itsunohika...
(Forse un giorno...)

Pensò Miyabi, lasciando poi che l'argomento si spostasse sulle sue origini che sembravano aver stupito parecchio il Delfino di fronte a lei: prima ancora che parlasse allora, la bimba immaginò che lui fosse di Sangue Puro e, poco dopo, i suoi sospetti risultarono fondati.

Beh i miei genitori sono entrambi maghi, ma non voglio che questo tu la prenda come una discriminazione. E' che cerco di mettermi nei tuoi panni e chissà il tuo stupore quando hai scoperto di essere una maga!

Come aveva immaginato, per Steve l'essere babbano poteva equivalere all'essere un mago per Miyabi: in entrambi i casi si trattava di una dimensione completamente conosciuta ed affascinante.

E' stata una sorpresa, soprattutto per i miei genitori: io in realtà ero solo felice, era come aver scoperto di essere speciale! Loro invece non ci potevano credere, quando la nostra vicina ce l'ha detto pensavano fosse impazzita, ihihih...

Raccontò Miyabi al ragazzino, lasciandosi andare ad una piccola risatina divertita al ricordo di quel momento, la mano davanti alle labbra perchè sapeva che non era educazione ridere sguaiatamente.

Uhm, mi piacciono tantissimo le Antiche Rune. Non posso fare a meno di studiarle, il mio sogno è di diventare il professore di quella disciplina! Però mi piacciono moltissime altre materie che hanno a che fare con la magia, prendi Incantesimi, Difesa contro le Arti Oscure, sono un appassionato di Astrologia e odio Pozioni!
Tu invece?

Le disse poi lui per rispondere alla domanda della giapponesina, che si meravigliò di una tale passione per le Rune, Steve era il primo bambino che la manifestava e la cosa, per Miyabi, era quanto mai singolare.

Perchè ti piacciono così tanto?
Io comunque devo dire che sono molto indecisa ancora... sai, per il momento è tutto così nuovo che scegliere mi riesce davvero difficile! Per il momento l'unica materia in cui mi ritrovo è Babbanologia, almeno so di che parla!

Confessò Miyabi con sguardo appena triste, in fondo le dispiaceva sentirsi così in difficoltà e Steve era il primo a cui faceva una confessione del genere: forse perchè si sentiva a disagio a parlarne al suo amico Ethan, sempre così entusiasta per lo studio come il suo idolo Hermione Granger.

[Steve]

Io suono la chitarra, è uno strumento babbano, sicuramente l'avrai sentito suonare. Poi mi piacerebbe imparare qualcosa di più sul pianoforte, ancora so suonare solo le basi di questo..

Esclamò il ragazzo di Delfinazzurro quasi dispiaciuto. In effetti, non aveva mai potuto effettuare delle sane lezioni di pianoforte per mancanza di tempo.

Ma guarda che non devi essere triste! E' normale i primi tempi adattarsi a questo nuovo 'mondo', se così lo vogliamo chiamare. Anche i miei genitori sono un po' sorpresi che io sia tanto innamorato delle Antiche Rune e non delle Pozioni, per esempio, ma non ci posso fare nulla! Le odio proprio. Vuoi sapere perché sono così interessanti? Guarda qui..

Steve si sfilò un anello che aveva all'anulare e lo mostrò a Miyabi



Questa incisione rappresenta la runa Uruz, che significa forza, resistenza e buona salute! Per questo l'animale che si raffigura con Uruz è un toro. Più che altro è un incoraggiamento, non sono una persona superstiziosa, ma credo nel sistema olistico delle energie..

Disse Steve, sperando che la ragazza di Grifondoro avesse almeno compreso quello di cui stava parlando.

Insomma avrai sentito parlare dei Chakra, no?

Chiese Steve con un sorriso. In fondo, per lui erano cose molto banali perché ne era molto appassionato..