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Per i negozi...

Messaggioda Ymir » 07/09/2014, 21:28

Ymir non ha mai frequentato Hogwarts, quindi può darsi che non sappia di che cosa tu stia parlando Jorge…
La scuola si divide in sei case diverse… ovvero Tassorosso, Delfinazzurro, Corvonero, Serpeverde, Grifondoro e Dragargenteo. Al primo anno veniamo smistati nella Casata che ci rappresenta di più e rimaniamo lì fino a quando non ci diplomiamo.


Grazie Cappie, in effetti… non conoscevo i nomi di tutte le Casate.
E voi siete felici delle Casate nelle quali siete finiti?


S'informò Ymir, più per dovere che per reale interesse, accettando poi il brindisi di Jorge e riproponendolo con un'aggiunta alla quale seguì quella di Caroline Priscilla.

E alle belle ragazze bisognose d'aiuto!

Sorrise alla Tassorosso per quel brindisi che poteva riguardare sia se stessa che lei, bevendo quel drink che per il suo palato era come acqua fresca ed accettando subito dopo l'invito del ragazzo a ballare: in quel momento la musica era veloce, simile a quella delle discoteche babbane, e Ymir si abbandonò ad essa muovendosi con scioltezza, agitando leggermente le braccia e facendo oscillare i fianchi con sensualità consapevole, quella di chi sa come muoversi, sa di far morire i maschi quando lo fa, e si diverte a farlo.
E quasi fu fatto apposta per aiutarla nel suo intento di assaggiare il sangue del ragazzo che una musica più lenta e dunque sensuale prese il posto della precedente, portando Ymir ad avvicinarsi al corpo dell'altro: gli posò le mani sul petto mentre lui le accarezzava i fianchi con aria un poco impacciata, e sorrise nel sentire il suo sussurro all'orecchio.

Sei davvero la donna più bella che abbia mai visto…

Era il momento perfetto, se non ne avesse approfittato ora probabilmente non avrebbe avuto un'altra occasione del genere.

E tu sei un ragazzo davvero affascinante, di cui vorrei approfondire la conoscenza… - mormorò lei di rimando all'orecchio dell'altro, sfiorandogli il lobo con la punta della lingua - Che ne dici se ci allontaniamo un attimo e cerchiamo un luogo più… appartato?

Ed onestamente parlando… come avrebbe mai potuto Jorge dirle di no?
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Messaggioda Jorge » 08/09/2014, 17:19

Quando Jorge era sceso al villaggio non avrebbe mai immaginato che quella sarebbe stata la serata più bella ed eccitante della sua vita. Aveva nutrito si forti aspettative per quella festa di cui tutti parlavano per settimane, sia prima che dopo l’evento, ma neanche nei suoi sogni più sfrenati avrebbe mai immaginato di passarla in compagnia di una donna bella e sensuale come Ymir. Il cambio di musica poi, da quella da discoteca a un lento, aveva mandato definitivamente il suo cervello in vacanza lasciando il timone della baracca ai suoi ormoni. Con il consenso della affascinante Vampira, le posò le mani sui fianchi, azzardandosi di tanto in tanto ad accarezzarle la schiena, ne assecondò i movimenti sensuali e in un impeto di coraggio le sussurrò quello che pensava di lei e cioè che fosse la donna più bella che avesse mai visto.

E tu sei un ragazzo davvero affascinante, di cui vorrei approfondire la conoscenzaChe ne dici se ci allontaniamo un attimo e cerchiamo un luogo più… appartato?

Mille brividi di eccitazione corsero lungo la colonna vertebrale del portoghese - difficile dire se per il fugace contatto di quella lingua con il lobo del suo orecchio o per le immagini che quella proposta provocante suscitarono nella sua mente -concentrandosi tutti sulla sua virilità costretta nei pantaloni diventati all'improvviso troppo stretti.

Mi sembra un'ottima idea - ringhiò quasi meravigliandosi lui per prima di essere capace di produrre un suono del genere - Andiamo a cercare un posto meno rumoroso.

Decidendo in un attimo di lucidità che non sarebbe stato per nulla carino da parte sua trascinarla per un braccio, le posò una mano al centro della schiena e camminando un po’ al suo fianco un po’ dietro di lei la condusse fuori dal locale. Lungo il tragitto passò accanto a Caroline Priscilla e con la bocca le mimò la parola ARIA nel tentativo di tranquillizzarla, sempre ammesso che si fosse preoccupata: nessuno stava male e non la stava abbandonando lì da sola. Varcata la porta del locale Jorge tentò di prenderle la mano e, camminando un passo avanti a lei in una posa difensiva nel caso si fossero imbattuti in qualche malintenzionato - peccato che l'unico pericolo reale fosse la bella Vampira al suo fianco, contro la quale non avrebbe potuto fare nulla - la condusse in un vicolo poco illuminato, lontano da sguardi indiscreti.

Vieni qui.

Mormorò con voce roca ed eccitata, appoggiandosi al muro e allungando le braccia per cingerle la vita in un morbido abbraccio. Se Ymir non avesse avuto nulla in contrario Jorge si sarebbe messo in equilibrio precario - dannati tacchi! - per disseminare il suo collo di piccoli baci esplorativi.
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Messaggioda Ymir » 08/09/2014, 20:45

Avrebbe mai immaginato di poter banchettare non una, ma ben due volte quella sera, quando si era diretta ai Tre Manici di Scopa per la festa di Halloween? Assolutamente no, ma non aveva alcuna intenzione di lamentarsi: al contrario, avrebbe tratto da quella situazione il massimo vantaggio, facendo il pieno di sangue giovane e fresco; quello di Caroline Priscilla era stata come una manna dal cielo per la sua fame, ma era piuttosto sicura che avrebbe gradito molto di più quello di Jorge- primo, perché potendoselo gustare senza la smania di berlo avrebbe potuto assaporarlo maggiormente, e secondo, perché era il sangue di un maschietto, e le dava una sensazione di maggiore godimento.
Ovviamente prima aveva dovuto stare un po' al gioco, ma era stato piuttosto semplice: in fondo, lo studente era facile preda dei suoi ormoni, ed era quasi inutile sottolineare come fosse praticamente impossibile resisterle; complice anche la musica lenta che avvolse il locale dopo una serie di canzoni più scatenate, Ymir e Jorge si ritrovarono stretti l'uno all'altra, ed approfittando del momento la Vampira propose al ragazzo di allontanarsi dalla sala gremita di persone e di cercare un luogo più appartato.

Mi sembra un'ottima idea.
Andiamo a cercare un posto meno rumoroso.


Gli sorrise con aria complice, notando il tono di voce ben più basso, roco ed eccitato del solito, quasi ringhiante: avrebbe giurato anche che i pantaloni di Jorge gli fossero diventati improvvisamente stretti, ma per sfortuna dello studente non sarebbe mai arrivato a sentire la mano della bionda esplorargli quella zona improvvisamente dura.
Lasciò che il ragazzo la guidasse fuori dai Tre Manici di Scopa con la mano sulla schiena, ed allo stesso modo gli permise di prenderla per mano una volta fuori, così da raggiungere un vicolo silenzioso, deserto e poco illuminato: l'ideale, insomma, per la seconda parte della cena.

Vieni qui.

Si appoggiò su di lui, gemendo piano quando il ragazzo prese a baciarle il collo, e lasciò che quelle attenzioni durassero per qualche altro istante -giusto per dargli un minimo di soddisfazione- prima di avvicinare la mano al suo collo e colpirlo in modo secco -T/F 40 + 10 (Bonus Vampiro)- proprio in quella zona, sicura che Jorge sarebbe svenuto all'istante: a quel punto, la Vampira lo tenne in piedi sorreggendo senza troppe difficoltà il suo peso, e gli inclinò la testa per scoprire il collo.
Nonostante avesse già mangiato, la bionda si scoprì sorprendentemente affamata: ma d'altronde, se il sangue era come una droga per lei, più se ne beveva e più se ne voleva; per sua fortuna, le vene dello studente erano a sua disposizione… e lei aveva tutta l'intenzione di sfruttarle.
Mentre gli occhi diventavano del tutto neri e i canini le si allungavano, la Vampira abbassò la testa sul collo di lui e glielo leccò lentamente, gemendo di piacere: sì, decisamente mordere i maschi dava una maggiore soddisfazione.

Buon appetito a me…

Sussurrò Ymir, senza perdere altro tempo: appoggiò i canini sul collo di Jorge e spinse fluidamente verso il basso, recidendo la pelle del ragazzo e riempiendosi così la bocca di sangue; chiuse gli occhi e bevve con avidità, lasciandosi inebriare dal piacere del sangue di lui che le scendeva giù per la gola.
Era buono, buonissimo, ma c'era il rischio di esagerare, di perdere il controllo, ed era più facile che accadesse ora, paradossalmente, rispetto a prima: per questo si costrinse a staccarsi da lui, leccandosi le labbra con un sospiro soddisfatto, e comportandosi come aveva fatto poco prima con Cappie; richiuse i forellini sul collo del ragazzo e gli cancellò ogni ricordo di quanto successo, prima di scuoterlo leggermente fino a che non si fosse ripreso.

Jorge?
Ehi… sono stati baci troppo roventi i nostri?


Domandò dolcemente, con una leggera risata: non sapeva usare Incantesimi della Trama per modificargli la memoria, ma poteva giocare sulla sua attuale debolezza per convincerlo di aver già avuto il piacere di baciarla, e di essersi in qualche modo sentito male.

Vuoi che rientriamo?
In fondo non penso di potermi trattenere ancora a lungo, ma potrei sempre venirti a trovare a Hogwarts ogni tanto…


Per morderlo ancora, nel caso, ma non era necessario che lui lo sapesse.
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Messaggioda Jorge » 10/09/2014, 21:02

Appoggiato al muro di un vicolo vicino ai Tre Manici di Scopa Jorge aveva la sensazione di vivere in un sogno erotico, o almeno nella sua fase preliminare. Mentre la sua bocca si muoveva lentamente lungo il collo di Ymir per disseminarlo di tanti piccoli baci, il suo cervello lavorava in maniera frenetica nel tentativo di mettere un qualche ordine alle varie immagini che il suo istinto gli stava suggerendo. Con un corpo come quello della Vampira a disposizione – e considerata la sua scarsa esperienza in fatto di donne limitata esclusivamente alla dolce Rosita – era normale che il portoghese volesse sperimentare di tutto, o almeno tutto quello che la donna gli avrebbe permesso di sperimentare. Il solo pensare al ventaglio di possibilità a sua disposizione gli faceva girare la testa e defluire completamente il sangue dal cervello al basso ventre come dimostrava il fatto che le braccia restavano inerte lungo i fianchi invece che dedicarsi alla loro esplorazione. Gli ci volle un paio di secondi per realizzare quello che si stava perdendo, secondi di troppo perché non appena sollevò le mani per posarle sui fianchi della donna con l’intento di risalire lungo la curva dei seni per saggiarne la morbidezza i sensi lo abbandonarono all’improvviso. Ymir era stata veloce, precisa e per fortuna non letale e, per quanto avesse desiderato lasciare il proprio corpo in balia dei desideri dell’ex Erede del Fulmine fin dal primo momento in cui aveva posato gli occhi su di lei, nessuno dei suoi sogni ad occhi aperti contemplava lui svenuto tra le braccia di lei e i suoi canini affondati nella propria giugulare a privarlo di qualche decilitro di prezioso sangue. Se avesse saputo cosa stava accadendo una parte di lui si sarebbe rammaricato non poco del fatto di essere svenuto perché quella condizione gli impediva di verificare una delle leggende babbane sui vampiri che più lo aveva affascinato e cioè che il loro morso era qualcosa di così erotico e sensuale da provocare quasi un orgasmo istantaneo. Di certo il senso di spossatezza e di disorientamento che avvertì quando le leggere scosse di Ymir lo riportarono lentamente alla realtà non era lontanamente paragonabile alla spossatezza appagata post sesso, o almeno lo sperava decisamente visto che si sentiva tutto tranne che rilassato e in pace con il mondo.


Jorge?

Strizzò le palpebre con forza come se un dolore lancinante gli impedisse di aprire gli occhi, una mano a cercare il muro alle sue spalle per avere un sostegno solido su cui fare affidamento visto che le sue gambe non sembravano avere molta voglia di collaborare, la mente che lavorava febbrilmente per cercare di comprendere cosa fosse accaduto. Aveva perso i sensi? Aveva sbattuto la testa al muro con troppo violenza in preda al desiderio? Quel po’ di alcool che aveva bevuto prima lo aveva tradito? E soprattutto che figura da cacca di vermicoli aveva appena fatto con la bella Vampira? Come avrebbe potuto guardarsi in faccia per il resto della sua breve esistenza – perché di certo sarebbe morto per combustione spontanea non appena avesse aperto gli occhi e scorto derisione in quelli di lei – sapendo di aver sprecato una occasione del genere?

Ehi… sono stati baci troppo roventi i nostri?

La risata di Ymir dolce e priva, almeno secondo i suoi sensi ancora annebbiati, di qualsiasi nota di scherno o di pietà dissolse tutte le sue paure e quando finalmente riaprì gli occhi sul suo viso ora più pallido del solito a causa del prelievo forzato di sangue vi era solo un lieve velo di rossore dovuto all’imbarazzo.

Eh già… - confermò passandosi la mano libera tra i capelli con un aria imbarazzata mentre mentalmente si stava cruciando a morte. Come poteva non ricordare di averla baciata? Il sapore delle sue labbra? La loro morbidezza? Il loro calore? Non lo sapeva ma di certo non avrebbe fatto nulla per far comprendere all’altra quanto pietoso era lo stato in cui versava – Devo aver dimenticato di respirare obnubilato dalla dolcezza dei tuoi baci.

E se la frase pronunciata era una pietosa bugia – di cui solo Ymir ne era a conoscenza – il sorriso stanco ma contento che le rivolse era genuino.

Vuoi che rientriamo?

Forse è meglio. Ho bisogno di mangiare qualcosa…

In fondo non penso di potermi trattenere ancora a lungo, ma potrei sempre venirti a trovare a Hogwarts ogni tanto…

Ah!.... Oh…. Bè… Ovvio…. Davvero? Sarebbe bellissimo…

Mille emozioni diverse si avvicendarono sul volto del portoghese, dalla disperazione alla consapevolezza che no, non avrebbe avuto una seconda possibilità quella sera dopo aver calmato lo stomaco con un dolcetto o due – avrebbe dovuto mangiare prima, insieme alla sua sorellina – alla gioia incontenibile per la speranza che quella proposta aveva acceso dentro di lui.

Durante l’anno abbiamo il permesso di scendere al villaggio quasi ogni Sabato e mi farebbe davvero piacere portarti in giro per negozi e raccontarti qualche aneddoto divertente sulla nostra scuola.

Commentò un po’ più vivace anche se ancora con un tono un po’ spossato mentre la scortava di nuovo all’interno del locale, la mano nuovamente posata al centro della sua schiena, se lei glielo avesse permesso.

Preferisci dare un’altra occhiata in giro o mi fai compagnia al tavolo del buffet?

Le chiese con solo una piccola nota di rimpianto nella voce, consapevole che non aveva alcun diritto di manipolarla per il resto della serata, soprattutto se il tempo a sua disposizione era poco. Indipendentemente dalla risposta della Vampira, Jorge si sarebbe diretto verso il buffet per mangiucchiare qualche calderotto mentre con lo sguardo vagava per la stanza alla ricerca della sua sorellina.

Spoiler:
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Messaggioda Vergil » 11/09/2014, 19:55

So badare a me stessa, che cosa credi?
E comunque c'è Jorge, al ritorno mi accompagna lui!
Devo non è potuto venire, al lavoro lo stanno massacrando...


Sai che non te l'ho mai chiesto?
Che cavolo di lavoro fa il tuo boyfriend?
Ad ogni modo... Mi auguro che il Sergente si ricordi dell'impegno preso...


Disse scherzando il Prefetto dei Tassi, inquadrando da lontano il delfino con la sua nuova conquista, della quale chiese informazioni quasi subito per scoprire di chi si trattasse. A giudicare dalla distanza, Vergil non avrebbe saputo definirne con esattezza l'età, ma l'aspetto era davvero sublime ed anche il portamento piuttosto sensuale e molto da "femme fatale", di quelli che ricordavano molto l'Arianna Ricciardi del sesto anno.

Oh è una ragazza che abbiamo conosciuto stasera!
Si chiama Ymir, è molto bella vero?


Nome molto particolare...
Non posso negare che Alvares ha fatto proprio un'ottima presa!
Ma non ti azzardare ad intristirti, anche tu hai i tuoi punti forti, capito?


Il Cartwright non perdeva mai occasione per far focalizzare la collega sui suoi pregi, rassicurandola a partire dalla sindrome dilagante di estrema inferiorità pettorale nata in quasi tutte le ragazze all'arrivo della professoressa Auditore, passando poi per tutte quelle giovani di quindici anni già destinate probabilmente a fare le modelle e con un'altezza quasi pari a quella dello stesso Vergil. Il mondo era bello perché vario!

Posso accontentarmi, se tu ti accontenti di una nanetta al posto di una bella figa al tuo fianco!

Da quando "nanetta" e "bella figa" sono due termini opposti?
Tsk, ignorante, ti dovrò fare un corso accelerato di auto-stima!
Andiamo in pista, forza...


Una volta arrivati ad una buona distanza da Ymir e Jorge, tanto per lasciare loro un poco di intimità e privacy, Vergil posò le mani sui fianchi di Caroline Priscilla, sorridendole tranquillo e sereno, non pensando alle note o alle parole della canzone, in fondo stavano dando il via ad un ballo per puro e semplice divertimento, senza alcuna malizia di mezzo.

Mi trovo più comoda così!

Sei amica ed anche nanetta, altrimenti questa stessa affermazione l'avrei usata impunemente per posare le mani sul sedere!
Non sai quante volte ha funzionato, basta non andarci proprio diretti diretti e tenersi poco più su...
Piccoli trucchi che dovrei trasmettere anche al mio caro discepolo Alvares!


Sempre dedito alla battuta, sempre capace di strappare un sorriso o bene o male di provarci. Vergil non era cambiato del tutto, anche se molti la pensavano così. Tanti erano convinti che il Cartwright studente fosse scomparso sotto la montagna di muscoli e serietà data dalla vita militare, ma si sbagliavano. Lui stava sempre lì, bastava soltanto che si trovasse con le persone giuste per riscoprire la bellezza del suo "io" del passato.

Grazie per il ballo Ver...
Mi stavo sentendo un po' sola, prima...


Ti manca il tuo "Incubo", è comprensibile.
Non ringraziarmi, mica ti sto facendo un favore, non mi capita certo tutte le feste di ballare con le belle fighe!


Le fece un occhiolino continuando a muoversi con lei, al ritmo della canzone, lentamente, girando piano piano, mentre nel frattempo l'altra coppia era andata appartandosi per dedicarsi a qualcosa di molto diverso rispetto ad una normale pomiciata tra adolescenti.
In quanto Auror, fu una sfortuna che Vergil non comprese la natura oscura della Vampira, in quanto Auror inesperto invece, un bel sollievo.

Mi spiace dovermene andare presto, ma domattina devo passare in ufficio dalla Professoressa Bennet.
Le chiederò qualche incontro privato per delle ripetizioni, ne ho bisogno se voglio completare la mia formazione.
All'accademia mi garantiscono solo una preparazione magica, ma non posso tralasciare la pratica, soprattutto in quanto ex Tassorosso.
Mi auguro seriamente che accetti, anche solo per quattro o cinque incontri, non chiedo tantissimo!


Ovviamente l'avrebbe pagata se ce ne fosse stato bisogno, soprattutto in natura, ma quel metodo di saldamento era sicuro al 99% che non sarebbe mai stato accettato. L'1% rimanente derivava dal suo sempiterno ottimismo e speranza infinita. La musica andò lentamente sfumando, così lui e Cappie poterono tornare nei pressi del tavolo da buffet per prendere qualcosa e chiacchierare ancora qualche minuto, prima che si incamminasse.

Sembra proprio che tuo fratello si sia dato parecchio da fare...
Buon per lui, anche se lo ammetto, ho sempre pensato che prima o poi sareste finiti insieme!
Anche Calvin in realtà, ma io non ti ho detto nulla.
Beh, adesso devo proprio scappare, ci vediamo domani al Castello Pomodorina!


Così, dopo essersi bevuto un poco di punch e mangiato un muffin alla vaniglia, Vergil preso passo in direzione dell'uscita, passando vicino a Jorge per dargli un piccolo pugno sul lato destro del petto sussurrandogli un "Sempre così, roccia!", per poi proseguire ancora un paio di passi e posare gli occhi più da vicino su Ymir. La conseguenza? Camminando per poco non andò a sbattere contro una colonna portante del locale!


° Uscita per Vergil °
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Messaggioda Ymir » 11/09/2014, 21:40

Eh già…
Devo aver dimenticato di respirare obnubilato dalla dolcezza dei tuoi baci.


Evidentemente aveva deciso di mentire… comprensibile, era più che normale che Jorge non volesse fare brutta figura di fronte a lei, e se avesse ammesso di non ricordarsi niente, a livello teorico, Ymir se ne sarebbe anche potuta risentire.
In ogni caso, visto che lo studente sembrava abbastanza pallido -e come dargli torto?- la Vampira suggerì di rientrare ai Tre Manici di Scopa, avanzando anche l'ipotesi che, magari, sarebbe potuta passare a trovarlo di tanto in tanto ad Hogwarts, giusto per alimentare il suo senso d'aspettativa.

Ah!.... Oh…. Bè… Ovvio…. Davvero? Sarebbe bellissimo…
Durante l’anno abbiamo il permesso di scendere al villaggio quasi ogni Sabato e mi farebbe davvero piacere portarti in giro per negozi e raccontarti qualche aneddoto divertente sulla nostra scuola.


Allora ti scriverò, così ci metteremo d'accordo su quando uscire e potrò salutare anche Cappie! - esclamò Ymir con un sorriso entusiasta: ma sì, in fondo avrebbe anche potuto tornare a trovarlo ogni tanto… giusto per fare uno spuntino.

Preferisci dare un’altra occhiata in giro o mi fai compagnia al tavolo del buffet?

Prima di andare vorrei salutare come si deve anche Cappie, e poi mi va proprio di mangiare qualcosa, quindi vi faccio volentieri compagnia!

Rispose ad Jorge con un sorriso, lasciandosi accompagnare al tavolo del buffet dove mangiò -senza troppo entusiasmo, ma fu brava a nasconderlo- qualche calderotto ed osservò la studentessa di Tassorosso mentre finiva di ballare con un ragazzo decisamente più grande e davvero niente male, che per poco non sbatté contro la porta del locale, andandosene, dopo averla vista.
Erano davvero soddisfazioni, quelle!

Ah, Cappie, eccoti qui! - avrebbe esclamato la bionda non appena la ragazza si fosse avvicinata loro - Io me ne stavo andando, si è fatto tardi per me… però ho promesso ad Jorge di scrivervi, così magari usciamo una volta tutti insieme, che ne dici? - le propose, prima di sorriderle con aria complice - Molto carino il tuo amico…

Commentò facendole l'occhiolino, pensando -erroneamente- che fosse un flirt della studentessa, e dunque complimentandosi implicitamente con lei per aver avuto un ottimo gusto estetico.

Allora divertitevi ragazzi… ci sentiamo presto!

Se nessuno dei due l'avesse fermata, allora Ymir avrebbe salutato con un abbraccio Cappie e con un bacio sulla guancia Jorge, ed avrebbe lasciato i Tre Manici di Scopa assolutamente soddisfatta: quella, per la Vampira, era stata una gran bella serata.

† Fine †
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Messaggioda Caroline Priscilla » 12/09/2014, 22:18

L'arrivo di Vergil fu provvidenziale quella sera per la giovane Tassorosso, abbandonata miseramente a sè stessa dal suo (ex-) migliore amico. In verità l'irlandese, per quanto ci fosse rimasta male che Jorge avesse invitato prima Ymir a ballare, non gliene faceva una colpa nè gli avrebbe tenuto il broncio per tutta la serata: era rimasta solo sorpresa di vederlo rivolgere le sue attenzioni verso un'altra ragazza che non fosse lei e la cosa aveva suscitato una punta di gelosia nella tassetta. Ma era giusto, perchè gli voleva bene, che il portoghese avesse la sua chance con la bella vampira. Così la O'Neill si era rassegnata a passare buona parte della serata ai bordi della pista da ballo, fino a quando il collega prefetto non si presentò vicino a lei offrendole la sua compagnia.

Sai che non te l'ho mai chiesto?
Che cavolo di lavoro fa il tuo boyfriend?


Al momento sta svolgendo un apprendistato presso un famoso studio legale in Francia, a Nantes.
Mi pare che il nome fosse...Montesquieu & Remingford, si!


Insomma, il suo fidanzato voleva diventare un feroce "mastino" in campo legale, ma la O'Neill sperava che a discapito della maggior parte degli avvocati, Devo si facesse molti più scrupoli e seguisse un codice etico moralmente accettabile. A volte aveva qualche riserva su come il suo ragazzo si sarebbe comportato (visto il proprio passato e quello che avrebbe voluto fare a lei) ma subito cercava di scacciare i propri dubbi, considerandoli sciocchi dal momento che aveva fiducia nell'americano. Forse non sarebbe mai stato un ragazzo buono e gentile come Cartwright, ad esempio, ma anche lui aveva i suoi lati buoni, che al momento solo la tassetta riusciva a vedere.

Ad ogni modo... Mi auguro che il Sergente si ricordi dell'impegno preso...

Già, me lo auguro anche io!

Lo disse con un sorriso sincero, sebbene dentro di sè sperasse che la battuta di Vergil fosse ben lontana dal diventare realtà. La neo-coppia si stava muovendo abbastanza bene in pista: Ymir era semplicemente favolosa, seducente, una bellezza davvero indescrivibile e il suo fratellone...be', cercava di tenerle testa, ma conoscendolo sapeva quanto l'altro dovesse sentirsi impacciato. Il Tassobello dovette cogliere il suo sguardo un po' invidioso dell'Erede del Fulmine, tanto da spingerlo a rincuorarla a modo suo nel mentre commentava il nome della bella vampira.

Nome molto particolare...
Non posso negare che Alvares ha fatto proprio un'ottima presa!
Ma non ti azzardare ad intristirti, anche tu hai i tuoi punti forti, capito?


Si, si, conosco l'antifona...
Come dice Kelly, chi ha bisogno di tette quando si ha un culo così?


Nel pronunciare quella battuta, Cappie fece una breve giravolta, mostrando al ragazzo il proprio fondoschiena opportunamente coperto dal vestito, ma comunque bello a modo suo. Non c'era malizia però nel suo modo di fare, ma una sorta di infantile ingenuità, mentre i due si dirigevano infine sulla pista da ballo per adeguarsi al resto dei partecipanti alla festa. Proprio il suo fondoschiena venne preso subito dopo come soggetto per una battuta del Cartwright, in risposta all'azione della Tassorosso di spostare le mani del partner sui fianchi per stare più comoda.

Sei amica ed anche nanetta, altrimenti questa stessa affermazione l'avrei usata impunemente per posare le mani sul sedere!

Oh andiamo, ma a chi vuoi darla a bere!

Non sai quante volte ha funzionato, basta non andarci proprio diretti diretti e tenersi poco più su...
Piccoli trucchi che dovrei trasmettere anche al mio caro discepolo Alvares!


La O'Neill scosse la testa divertita, cercando di adeguarsi al ritmo della canzone messa su in quel momento quanto meglio possibile. Non era facile ballare con un ragazzo che era quasi il triplo di te e oltre a questo sembrava possedere la stazza di un armadio a due ante. Ma Cappie fu comunque grata all'amico di averla invitata a ballare, di non averla lasciata sola ad aspettare il ritorno del delfino, perchè in quel momento la malinconia che rischiava di assalirla venne scacciata via. Spinta dalla vicinanza e dal forte affetto, la Tassorosso espresse quel pensiero anche al professore di Volo, che le diede subito la propria personale interpretazione.

Ti manca il tuo "Incubo", è comprensibile.

Eheh...si, certo...

Ma non era solo quello. Il senso di solitudine era stato scatenato dall'assenza del proprio ragazzo, ma acuito ancora di più dall'allontanarsi del suo migliore amico. Ora Cappie quasi riusciva a comprendere il discorso che Jorge le aveva fatto qualche tempo prima, sulla sua paura di perderla perchè lei si sarebbe fatta una vita con il proprio ragazzo. Non era ancora successo nulla, quello era vero, ma sapere che il portoghese prima o poi l'avrebbe messa da parte...un po' la infastidiva e al tempo stesso la intristiva. Scosse la testa più volte, cercando di scacciare quel pensiero, mentre seguitava a ringraziare Vergil per aver ballato con lei.

Non ringraziarmi, mica ti sto facendo un favore, non mi capita certo tutte le feste di ballare con le belle fighe!

Avrebbe voluto rispondere qualcosa di divertente alla battuta dell'altro, se la coppia Jorge-Ymir non si fosse allontanata in quel momento, attirando l'attenzione della Tassorosso. Dopo aver ricevuto il segnale di lasciarlo in pace per un po' (probabilmente avrebbe cercato di pomiciarsi la bionda), Cappie scosse la testa, fermandosi e avvicinandosi insieme a Vergil di nuovo verso il banco degli alcolici, mentre il ragazzo le spiegava i motivi che lo spingevano ad andarsene dopo neanche mezzora che era stato lì.

Mi spiace dovermene andare presto, ma domattina devo passare in ufficio dalla Professoressa Bennet.
Le chiederò qualche incontro privato per delle ripetizioni, ne ho bisogno se voglio completare la mia formazione.
All'accademia mi garantiscono solo una preparazione magica, ma non posso tralasciare la pratica, soprattutto in quanto ex Tassorosso.
Mi auguro seriamente che accetti, anche solo per quattro o cinque incontri, non chiedo tantissimo!


Io ti consiglierei di rivolgerti ad un insegnante privato piuttosto che a lei...ma se proprio non puoi farne a meno, ti auguro davvero tanta, tantissima fortuna!

Sembra proprio che tuo fratello si sia dato parecchio da fare...

Eh già, sta facendo progressi...

Buon per lui, anche se lo ammetto, ho sempre pensato che prima o poi sareste finiti insieme!

Che cosa?!

Anche Calvin in realtà, ma io non ti ho detto nulla.
Beh, adesso devo proprio scappare, ci vediamo domani al Castello Pomodorina!


Vai, fuggi pure!
Buonanotte Ver!


Lo salutò, abbracciandolo affettuosamente, per poi andarsi a sedere verso una delle sedie libere accostate presso i muri della sala, con un biscotto cioccolato e menta in una mano e un muffin alla vaniglia con ripieno di amarene nell'altro. Le girava un po' la testa, colpa sicuramente del caldo, dell'alcool e anche del sangue che Ymir le aveva sottratto, ma questo la tassetta non poteva saperlo. Proprio la vampira apparve dopo neanche cinque minuti insieme al suo fratellone, raggiante come non mai mentre il portoghese sembrava...un po' sotto tono.

Ah, Cappie, eccoti qui! Io me ne stavo andando, si è fatto tardi per me… però ho promesso ad Jorge di scrivervi, così magari usciamo una volta tutti insieme, che ne dici?

Ma...di già?- rispose un po' sconcertata la ragazzina, non si aspettava che l'Erede del Fulmine lasciasse la festa così tanto presto -Oh...ma si, certo! Allora ci sentiamo presto Ymir!

Molto carino il tuo amico…

Chi Vergil? Eh già, è proprio un amico!

Ribadì il concetto non tanto per dissipare l'idea sbagliata che Ymir si era fatta sul loro rapporto, quanto per sottolineare che il Tassobello si era comportato da vero amico, facendole compagnia mentre era da sola ad una festa. Non che in quel modo intendesse far sentire in colpa il portoghese, anzi era solo un modo per far comprendere quanto fosse grata a Cartwright per averle dedicato un po' del suo tempo.

Allora divertitevi ragazzi… ci sentiamo presto!

A presto Ymir e stai attenta a non perderti!

Ricambiò l'abbraccio della vampira, non notando alcuna differenza fra la sua temperatura corporea e la propria. Ovvio, visto che la ragazza si era appena riempita lo stomaco di sangue caldo e giovane, ma questo naturalmente era un dato che Cappie ignorava. Una volta quindi che Ymir ebbe lasciato la festa, la O'Neill si rivolse nuovamente al suo migliore amico, porgendogli uno dei due dolci che aveva in mano.

Ti va se andiamo a mangiarceli fuori?
Ho bisogno di prendere un po' d'aria...


Se Jorge quindi avesse acconsentito, la tassetta si sarebbe diretta insieme a lui verso l'esterno del locale, rabbrividendo un po' per il freddo ma felice di respirare aria fresca nei polmoni. Camminò per qualche metro, giusto per allontanarsi dal frastuono della musica e quindi per permettere ai due di conversare senza essere disturbati.

Allora, com'è andata?
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Messaggioda Jorge » 13/09/2014, 19:30

Dannato alcool! Dannata carenza di zuccheri! Dannati i morsi dei vampiri! O meglio Jorge avrebbe maledetto anche quelli se solo avesse saputo che erano loro la causa del suo improvviso mancamento e soprattutto della sua improvvisa amnesia. Aveva davvero assaggiato le dolci labbra di Ymir e non ne ricordava nulla? No, non l’aveva fatto ma il modo con cui la Vampira l’aveva aiutato a riprendersi, la battuta che gli aveva fatto e il sorriso che esibiva non gli permettevano di credere altro. Si passò inconsciamente la lingua sulle labbra, forse per cogliere qualche residuo del sapore della donna, prima di riaccompagnarla all’interno dei Tre Manici di Scopa, indeciso se sentirsi più triste per la consapevolezza che Ymir sarebbe andata via da lì a poco o felice per la promessa che gli aveva fatto di venirlo a trovare a Hogwarts. Non era così stupido da pensare di poter far nascere qualcosa con l’ex Erede del Fulmine – troppo più grande, troppo bella, troppo… irraggiungibile – ma questo non gli impediva di sognare incontri brevi e bollenti che gli avrebbero fatto conoscere il Paradiso. Una volta entrato nel locale, istintivamente Jorge cercò con lo sguardo la sua sorellina sulla pista da ballo con scarso successo per poi proporre alla sua compagna di fare un salto al tavolo del buffet. Si sentiva così fiacco che se non avesse messo qualcosa sotto i denti al più presto sarebbe caduto stecchito a terra, costringendo così la Tassorosso a trasportarlo a braccio fino al Castello.

Prima di andare vorrei salutare come si deve anche Cappie, e poi mi va proprio di mangiare qualcosa, quindi vi faccio volentieri compagnia!

Un sorriso stanco ma sincero comparve sul viso del portoghese mentre offriva nuovamente il braccio alla bella Vampira e la scortava al tavolo dove, con discrezione, fece scorta di zuccheri. Fu proprio mentre addentava uno zuccotto che qualcuno lo colpì volontariamente sul petto. Indispettito e con scarsa voglia di fare a botte, voltò la testa di scatto per fulminare il disturbatore con un’occhiata per poi aprirsi in un enorme sorriso imbarazzato. Il Capitano si era appena complimentato con lui per quello che credeva – e con lui probabilmente chiunque lo avesse visto lasciare il locale in compagnia della donna – fosse accaduto in quel vicolo, peccato che lui non ricordasse dannatamente un vermicolo secco.

Ah, Cappie, eccoti qui!

L’esclamazione di Ymir lo fece sobbalzare e fare istintivamente un passo indietro che sperava sarebbe passato per un gesto carino e cioè quello di lasciare alle due ragazze la possibilità di salutarsi senza intromettersi. In realtà Jorge si sentiva ancora un bel po’ scombussolato – gli zuccheri stavano piano piano risollevando il suo corpo ma non avrebbero potuto fare poi molto per il suo umore – e temeva che a Caroline Priscilla sarebbe bastata una mezza occhiata al suo viso per rendersi conto che c’era qualcosa che non andava in lui.

Io me ne stavo andando, si è fatto tardi per me… però ho promesso ad Jorge di scrivervi, così magari usciamo una volta tutti insieme, che ne dici?

Ma...di già? Oh...ma si, certo! Allora ci sentiamo presto Ymir!

Molto carino il tuo amico…

Chi Vergil? Eh già, è proprio un amico!

Rimase in penombra, sgranocchiando l’ultimo calderotto che si era portato dietro, sorridendo divertito per l’evidente fraintendimento e rivolgendo un ringraziamento mentale al Tassobello. Prima di chiedere a Ymir di ballare aveva visto un po’ di volti noti accanto a loro e sperato che la sua sorellina si sarebbe accodata a loro. Ma si era sentito decisamente più sollevato quando l’aveva vista volteggiare sulla pista da ballo in compagnia del Prof. di Volo.

Allora divertitevi ragazzi… ci sentiamo presto!

A presto Ymir e stai attenta a non perderti!

Aspetto il tuo gufo…

Mormorò Jorge, arrossendo leggermente per il bacio ricevuto, e ricambiandolo – se ci fosse riuscito – il più vicino possibile all’angolo della bocca dell’altra. Seguì con lo sguardo l’avanzare della Vampira tra la folla con grazia ed eleganza fino a quando gli fu possibile, sfruttando quei secondi per ritrovare il controllo di sé e poter così rivolgere un sorriso molto più sereno alla Tassetta.

Allora sorellina divertita a ballare con il bel Prefetto?

La prese bonariamente in giro, facendo velatamente ma non troppo illusione alla cotta che Cappie aveva avuto – o forse un po’ aveva ancora – per Vergil e prendendo il dolcetto che gli stava porgendo.

Ti va se andiamo a mangiarceli fuori?
Ho bisogno di prendere un po' d'aria...


Volentieri… Credo che non sarò mai un animale da festa…

Acconsentì il delfino, mettendosi di lato e indicando alla ragazza di fargli strada con un gesto teatrale e galante. Con uno strato senso di dejavù ripercorse la strada verso l’uscita dal locale, la mano posata al centro della schiena della sua sorellina e lo sguardo che indugiava sul suo sedere. Crescendo Cappie non avrebbe avuto nulla da invidiare a Ymir o a qualunque altra ragazza. Aspirò a pieni polmoni l’aria fresca della notte, sperando che gli schiarisse le idee su quello che era accaduto nel vicolo lì dietro, e fu silenziosamente grato alla Tassetta per l’aver inconsapevolmente svoltato dalla parte opposta alla ricerca di un luogo meno rumoroso dove chiacchierare un po’.

Non vorrei che ti ammalassi...

Le disse, posandole la propria giacca sulle spalle non appena la vide rabbrividire e restando in camicia.

Allora, com'è andata?

Bene. – rispose forse un po’ troppo precipitosamente – Ymir è una ragazza molto bella e simpatica e…

Cos’altro poteva dirle? Se fosse accaduto qualcosa di più piccante, o se almeno se ne ricordasse, avrebbe potuto imputare quel tentennamento a una sorta di riserbo, dalla serie “ non sono il tipico uomo che si vanta delle proprie conquiste”. E invece semplicemente si trovava a corto di parole. Diede un piccolo morso al dolcetto, scrutando Caroline Priscilla come a volerla valutare ma il tutto durò meno di un secondo. Era la sua sorellina, di certo non sarebbe andato a sputtanarlo in giro e anche se l’avrebbero canzonato non lo avrebbe fatto con cattiveria. Si appoggiò al muro, non per attirare la ragazza tra le sue braccia ma per lasciarsi scivolare a terra.

Ok non lo so… non ho la più pallida idea di quello che è accaduto, non ricordo nulla. Tabula rasa – confessò, tendendo una mano verso l’alto in un invito silenzioso alla ragazza di sedersi sulle sue gambe se avesse voluto – Un secondo prima le stavo baciando il collo e un secondo dopo pouf… devo essere svenuto.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 14/09/2014, 2:07

Aveva salutato Vergil, che era scappato via a causa dell'importante incontro che il giorno dopo avrebbe avuto con l'insegnante di Pozioni e poco dopo anche Ymir diede loro la buonanotte, sazia del sangue dei due migliori amici anche se entrambi ignoravano questo particolare. Cappie si trovava vicino al tavolo del buffet, mangiando di qua e di là i dolci tipici di Halloween che il locale aveva messo a disposizione per quella serata. Una volta che la bella vampira si fu allontanata da loro, la Tassorosso potè (finalmente) riavere il proprio fratellone per sè, che si informò subito su quanto le fosse piaciuto ballare con il professore di Volo.

Allora sorellina divertita a ballare con il bel Prefetto?

Molto, penso che tutte le ragazze mi abbiano invidiata in quel momento!

Rise divertita, sapendo bene quanto Vergil fosse popolare fra le sue coetanee e non sebbene sembrasse che il Tassorosso non riuscisse a trovarne una che gli piacesse abbastanza da provarci. La rottura con Ariel aveva sancito definitivamente un periodo di chiusura alle storie d'amore per il Cartwright, sebbene la tassetta sospettasse che questo non fosse fatto volutamente. Le dispiaceva molto per come erano andate a finire le cose fra i suoi amici, ma era convinta anche che questo fosse un bene per tutti e tre (perchè in mezzo contava anche Zephyr): aveva sempre creduto infatti che la colombiana, a discapito di quello che provava per Vergil, fosse in realtà perdutamente innamorata di Kenway. Ma le cotte passate sono dure da dimenticare e nel momento stesso in cui il collega prefetto aveva confessato il suo interesse verso di lei, la ragazza aveva perso la testa e deciso di provare a vedere cosa significasse stare con l'amore che aveva sempre sognato da una vita. Interpretazioni queste della stessa O'Neill, sulla base di ciò che la Jiménez le aveva raccontato naturalmente. Era felice per la coppia che si era di nuovo riunita e sperava vivamente che presto anche il Tassobello trovasse la persona giusta per lui.
Si può dire che la stessa cosa si augurava del suo adorato fratellone, sebbene i sentimenti nei suoi confronti iniziassero a farsi contrastanti: quella sera aveva avuto il primo assaggio di gelosia, una gelosia che aveva provato poche volte e solo col suo attuale fidanzato. Cappie non riusciva a comprendere per quale motivo le avesse dato tanto fastidio che Jorge avesse concesso il primo ballo ad un'altra ragazza invece che a lei. Era riuscita a trattenere il dispiacere, ma quel dispiacere comunque non si era dissipato e aveva il sapore amaro della paura di perdere una persona cara. Strano e assurdo come girasse il mondo, visto che quelle stesse paure erano una costante dello stesso delfino.
In ogni caso, la Tassorosso avrebbe voluto parlare tranquillamente e in santa pace con il portoghese, senza doversi sforzare di urlargli le parole nell'orecchio. Per questo, afferrando due dolci e porgendone uno all'amico, lo invitò a continuare la conversazione all'esterno del locale, approfittando della situazione per prendere una boccata d'aria fresca che l'avrebbe aiutata a far passare quel leggero giramento di testa che aveva.

Volentieri… Credo che non sarò mai un animale da festa…

Guidò lei il delfino verso un vicolo abbastanza lontano dai rumori (evitando inconsapevolmente quello nel quale Jorge si era appartato con Ymir) e accettando con maggiore gratitudine del solito il gesto gentile del ragazzo di coprirle le spalle con la propria giacca. Nella fretta di uscire infatti aveva lasciato il proprio scialle su una sedia, non badando affatto al freddo clima autunnale di quella serata. Una volta giunti a destinazione, l'irlandese fece quindi la fatidica domanda, ascoltando con attenzione e curiosità la risposta del suo amato fratellone.

Bene. Ymir è una ragazza molto bella e simpatica e…

Non le stava dicendo nulla di nuovo, anzi era una risposta abbastanza scontata e banale, non insomma da uno che aveva appena pomiciato con una figa da paura. C'era qualcosa che non andava nell'atteggiamento del portoghese, ma la Tassorosso attese con pazienza che fosse lui a sputare fuori il rospo, rivelandole qualcosa che la lasciò sconcertata e alquanto dubbiosa.

Ok non lo so… non ho la più pallida idea di quello che è accaduto, non ricordo nulla. Tabula rasa

Cosa significa che non ricordi nulla?

Chiese, accettando l'invito del ragazzo e sistemandosi seduta sulle sue gambe, accoccolandosi come un gatto sul suo petto per cercare di scaldare entrambi. In fondo faceva freddo là fuori e Jorge non era immune dal prendersi un brutto raffreddore se fosse rimasto troppo tempo scoperto. In ogni caso, ascoltò con serietà le parole dell'amico, non riuscendo a trattenere però un'espressione preoccupata quando le spiegò che cosa esattamente fosse accaduto.

Un secondo prima le stavo baciando il collo e un secondo dopo pouf… devo essere svenuto.

Svenuto?- rimarcò quella parola, perchè le sembrava troppo strano che quella fosse una semplice coincidenza -Che strano...anche io sono svenuta oggi, poco prima di incontrarci alla festa. Ero...ero con Ymir in bagno...- qualcosa non quadrava ed in effetti solo in quel momento [Intuito(P):18] la tassetta si rese conto che la vampira si era sempre presentata col solo uso del nome. Una cosa davvero molto, molto strana -Tu...stai bene vero? Non hai sbattuto la testa o cose simili?- si premurò di chiedergli subito, visto che lei a quanto pare la testa l'aveva sbattuta eccome o almeno così credeva la O'Neill.-Forse...forse è il caso che tu, cioè che noi non la vediamo più...

Consiglio dettato dall'oscurità che avvolgeva Ymir e quella strana vicenda o semplice e pura gelosia? Forse solo un misto di entrambe, visto che la Tassorosso era troppo leale e buona da suggerire una cosa del genere al suo migliore amico consapevolmente.

Mi dispiace che le cose non siano andate come speravi con Ymir...però da un lato sono contenta...

Confessò infine, sospirando e mettendo su un broncio adorabile, evitando di guardare l'amico negli occhi.

Temevo che ti saresti dimenticato di me, lasciandomi sola...
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Messaggioda Jorge » 14/09/2014, 22:37

Molto, penso che tutte le ragazze mi abbiano invidiata in quel momento!

Si accodò alla risata divertita della sua sorellina sentendosi come se il mondo avesse ripreso a girare nel verso giusto. Era quello il suo posto, a ridere e condividere dolciumi con la sua Tassetta preferita e non a fingere di essere un maturo galantuomo per far colpo su una ragazza più grande di lui. Non si sarebbe mai pentito di aver conosciuto Ymir, di aver ballato con lei e di aver pomiciato con lei – anche se quell’ultimo dettaglio era un po’ fumoso nella sua memoria per non dire del tutto inesistente – e difficilmente sarebbe stato così folle da rinunciare a un secondo incontro – se mai la bella Vampira avesse mantenuto fede alla parola data – ma era anche certo che con lei non avrebbe mai percepito quel senso di “giustezza” che gli trasmetteva lo stare insieme alla sua sorellina. Mentre seguiva Caroline Priscilla al di fuori dei Tre Manici di Scopa e le offriva la sua giacca per proteggersi dal freddo Jorge si chiese, per la prima volta in tutti quegli anni, se esistesse davvero un’altra ragazza capace di farlo sentire in quel modo. Non credeva di essere innamorato della sua sorellina – la certezza forse l’avrebbe avuta solo baciandola ma farlo avrebbe potuto decretare la fine della loro amicizia e quindi non era un’opzione praticabile – ma le poche storie che aveva avuto in quegli anni gli avevano sempre lasciato l’amaro in bocca. Forse perché erano tutte babbane e quindi era costretto a mentire loro sulla maggior parte della sua vita, forse perché non ne era davvero innamorato, in ogni caso con nessuna di loro si era mai sentito davvero a casa come gli capitava con Cappie. Per un attimo spostò lo sguardo verso la strada che sapeva conduceva fuori dal villaggio e da lì fino a Hogwarts chiedendosi se sarebbe stato tra quelle mura che avrebbe trovato la ragazza giusta. Chissà, forse la biondina dei Draghi che tanto stava facendo parlare di sé anche se ormai erano passati diversi mesi dal suo smistamento. Scosse la testa per togliersi quei pensieri inutili e riportare l’attenzione sulla sua sorellina e sulla domanda spinosa che gli aveva appena posto e a cui non sapeva come rispondere. Inventare una balla colossale e descrivere azioni mirabolanti da navigato latin lover oppure confessare la pura, piatta e triste verità? Il dilemma durò solo una manciata di minuti prima che il portoghese, scivolando a terra perché in fondo si sentiva ancora stranamente spossato, raccontasse il brevissimo incontro avuto con la Vampira.

Cosa significa che non ricordi nulla?

Un sospiro e spiegò le sue parole, un lieve velo di rosso imbarazzo che gli colorava le sue guance mentre accoglieva la ragazza sulle sue gambe e le cingeva la vita con le braccia in modo da potersi riscaldare l’uno l’altro con il rispettivo calore corporeo. La sua camicia era più spessa del leggero vestitino della ragazza, per di più molto scollato, ma non lo avrebbe protetto per molto dal freddo della notte. Forse agli occhi dei passanti sarebbero sembrati una coppietta un po’ brilla intenta a pomiciare per terra, le gambe troppo deboli per via dell’alcool per reggerli in piedi, ma a loro non importava granchè.

Svenuto?

Esatto. Eppure non sono un così pessimo bevitore… cioè non mi era mai capitato prima di svenire dopo un solo drink e ti assicuro che la sera a Barrio Alto ci andiamo giù pesante.

Non si stava vantando di chissà cosa ma solo sottolineando come l’evento fosse decisamente strano per i suoi standard.

Che strano...anche io sono svenuta oggi, poco prima di incontrarci alla festa ...

Davvero? E perché non me lo hai detto subito? Saresti dovuta uscire subito a prendere un po’ d’aria e non bere e ballare come se nulla fosse. - Un velato rimprovero dettato dalla preoccupazione mentre con lo sguardo scandagliava il viso dell’altra alla ricerca di qualche segno di stress o stanchezza. – Dove ti trovavi?

Ero...ero con Ymir in bagno... – aggrottò le sopracciglia di fronte a quella coincidenza che suonava davvero sinistra, come se la donna appena conosciuta attirasse malori come una iettatrice -Tu...stai bene vero? Non hai sbattuto la testa o cose simili?

Si si sto bene – si affrettò a rispondere alla Tassetta per rassicurarla, la mano che istintivamente andava a sfiorare il punto del collo dove l’ex Erede del Fulmine l’aveva morso, non perché avesse un qualche ricordo di ciò che era realmente accaduto ma perché erano lì le labbra di Ymir prima che la realtà sprofondasse nell’oblio – Nessun bernoccolo né traumi cranici invisibili… Perché tu hai sbattuto la testa? Fammi vedere su…

Forse...forse è il caso che tu, cioè che noi non la vediamo più...

Dici che fa onore al significato del suo nome e quindi in fondo è una persona malvagia? – chiese più per prendere tempo che per fare reale conversazione, combattuto tra il seguire l’istinto di Cappie e i propri ormoni – Non lo so… Si è strano quello che ci è capitato ma può anche trattarsi di una coincidenza no? Condannarla senza prova né beneficio del dubbio non sarebbe corretto e si, ammetto che mi piacerebbe avere una seconda occasione per fare un giro come si deve su quelle curve. Ma tranquilla io non ho modo di contattarla e dubito che una così perda davvero tempo dietro a un sedicenne come me…

La consapevolezza che non avrebbe avuto una seconda occasione, che Ymir non avrebbe mantenuto la parola data, traspariva chiaramente dal tono deluso e amareggiato del portoghese che, per tirarsi un po’ su di morale, si dedicò a una delle sue attività lecite preferite: giocherellare con una ciocca di capelli di Cappie.

Mi dispiace che le cose non siano andate come speravi con Ymir...però da un lato sono contenta...

Inclinò la testa da un lato, fermando il movimento della mano in modo da avere due dita intrappolate tra i capelli della ragazza stando però attento a non farle alcun male.

Temevo che ti saresti dimenticato di me, lasciandomi sola...

Sospirò consapevole, perché quella paura era la stessa che gli attanagliava le viscere ogni volta che vi era Nightmare di mezzo. Districò la mano dai capelli e le posò due dita sotto il mento con il chiaro intento di costringerla ad alzare il viso e guardarlo negli occhi.

Ehi… non esiste donna capace di farmi dimenticare di te… Ti avevo avvertito che sarei stato fuori solo un po’ e anche se non fossi svenuto e avessi assaggiato chissà quali frutti proibiti sarei sempre tornato indietro da te, per ballare insieme, mangiare qualcosa e scortarti al Castello… - perché non sarebbe stato solo il “dovere” a farlo tornare indietro ma soprattutto il piacere di passare una serata così speciale in compagnia della sua sorellina – Certo forse avremmo ritardato di un paio d’ore il tutto ma alla fine ci saremmo ritrovati qui… o in una qualsiasi variante…

Assicurò con un sorriso sincero perché credeva davvero in quello che stava dicendo.
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