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da Zephyr » 01/07/2014, 18:33
[newsgoth]Ricevuta la limonata, ne bevve un generoso sorso, mentre nel frattempo alimentava le proprie riflessioni interiori, mai svanite, nemmeno dopo l'intervento dell'Eterno, nemmeno dopo il suo cambio di carattere e indole, perché in fondo sarebbe sempre rimasto la persona pragmatica e filosofica che la vita gli aveva insegnato ad essere, perché quello era un suo tratto distintivo e nessuno mai glielo avrebbe portato via. Considerava una certezza aver deciso di avvicinarsi tanto alla professoressa, alla sua Maestra, certezza avvalorata dagli sguardi ormai complici tra loro, dai toni molto più morbidi e meno formali, pur rimanendo a debita distanza con un rispetto esemplare e doveroso nella loro situazione. Tisifone Samyliak era una donna eccezionale, dotata di moltissime qualità che ad una prima analisi non risaltavano, perché le teneva tanto nascoste quanto i suoi sorrisi più sinceri e spontanei. Per certi versi e in certe angolazioni gli ricordava se stesso, una versione sicuramente più saggia, più empirica, ma similare, unica nel suo genere, indispensabile per crescere, tanto propedeutica quanto affascinante. Non le avrebbe proposto all'istante di bere la pozione fornitagli da Lestat, perché sapeva che a certi discorsi bisognava arrivarci con la dovuta calma e controllo, ma intanto poteva farle presente le sue ultime idee e i suoi pensieri riferiti alla possibilità di perseguire la carriera come divinante e poi, in seguito, aprire una attività commerciale proprio con la professoressa, una attività che raggruppasse la loro passione ad un guadagno ulteriore per nulla fastidioso ed anzi, possibilmente comodo. Tuttavia, la Maestra non parve inizialmente molto entusiasta della prima scelta del Prefetto Corvonero, anzi, alle orecchie ormai incredibilmente sviluppate di Zephyr giunsero i battiti del cuore di lei incredibilmente accelerati, segno inequivocabile di un aumento di tensione e nervosismo. Non é una questione di conoscenze... quanto di opportunità. Hai un enorme potenziale che potrebbe aprirti più porte di quelle che immagini e non so quanto possa essere saggio attirare su di esso l'attenzione del Ministero.
E lei non sarebbe in grado di fornirmi alcune ipotesi su come arginare questo pericolo pur volendo perseguire questo sogno? Perché è di questo che si tratta: continuare una strada che lei stessa mi ha mostrato e che vorrei in parte rappresentasse il mio futuro. Ma credo lei sappia già quanto mi sono affezionato alla sua materia, Maestra.
Esistono altre opportunità di lavoro nel Mondo Magico che pur non coinvolgendo la Divinazione potrebbero solleticare il tuo interesse, come il MagiFilosofo per esempio oppure il MagiSapiente. In ogni caso se questo é quello che vuoi ti sosterrò nella sua scelta. Ti aiuterò a preparare l’esame che dovrai sostenere per dimostrare loro che non sei un ciarlatano e poi ti accompagnerò al Ministero per la registrazione… Ti dovranno classificare come Vate e certificare la tua competenza con le mantiche di elezione…
Non conosco nessuna di queste due carriere. Potrebbe essere così gentile da spiegarmele? Perché comunque la mente incredibilmente sviluppata del ragazzo era in grado di accogliere ben più di una nozione, anzi, poter aspirare a due lavori del genere che mettevano in gioco il semplice apprendimento di nozioni ed informazioni di ogni tipo non poteva essere altri che uno stimolo sempre maggiore a migliorarsi e perfezionarsi, diventare sempre più forte, sempre più capace e così anche più in grado di difendere le persone a lui più care in qualunque modo possibile e immaginabile. Lentamente il suo animo si stava aprendo, stava assumendo una connotazione sempre più forte, sempre più autentica, merito di quel sangue vivo che gli scorreva nelle vene e non gli imponeva più di riflettere alla morte in ogni istante. Sapeva che col tempo qualcuno si sarebbe potuto preoccupare di quelle sue doti, forse qualcuno intenzionato a non permettergli di diventare così bravo in molte materie e in molti campi, ma ora che possedeva alle spalle la sicurezza di una famiglia allargata come gli Acuan, anche un pericolo del genere non era più così tanto preoccupante quanto lo sarebbe potuto essere qualche mese prima. Al termine dell'illustrazione del ruolo di MagiSapiente e MagiFilosofo, Kenway annuì grato alla donna per le delucidazioni, ripromettendosi di dare un'occhiata al Ministero per comprendere come poter accedere a quelle due attività e se fosse un'operazione tanto complessa o meno. Obiettivamente gli stava molto più a cuore riuscire ad essere classificato come un Divinante, perché sapeva che lei ne sarebbe stata orgogliosa e voleva regalarle l'emozione di aver trasmesso a qualcuno il proprio dono, attraverso la pazienza e l'impegno, oltre che la passione. Ti devo avvertire però... la Chiarudienza non é una mantica molto apprezzata perché sviluppare una affinità con essa è molto complessa e ancor più complesso è verificarne la padronanza quindi potrebbe essere più difficile del normale… Inoltre puoi registrare fino a un massimo di tre mantiche quindi se ti senti “attratto” da qualche altro aspetto della Divinazione possiamo approfondirne la conoscenza…
Sarò pronto ad ogni prova alla quale mi sottoporranno. Ho avuto la migliore come insegnante, ergo non mi spaventa nulla. ... Crede possano esistere mantiche legate all'elemento del Ghiaccio? Mi ha sempre molto affascinato ma non mi pare aver letto nulla al riguardo. L'anello non produsse alcun effetto particolare: perfetto, non si era quindi spinto troppo in là riguardo la Gilda alla quale adesso apparteneva. Gli faceva ancora molto strano indossare quell'oggetto d'ornamento al medio della mancina, ma non gli dava fastidio, anzi, proprio per il suo significato, lo faceva sentire più sicuro, protetto da un'energia invisibile che non l'avrebbe abbandonato più, se egli avesse proseguito nel tenere fede alla sua promessa di rispetto e adesione alla causa del Conflux. Proseguirono con la conversazione e finalmente si andò affrontando anche il secondo argomento, così tanto singolare e sorprendente che costrinse Tisifone a tossire lievemente facendosi andare di traverso ciò che stava bevendo. L’idea di aprire un negozio di questo genere è buona... soprattutto considerato che ne esistono molto pochi nel Mondo Magico. Quello che non comprendo è come mai tu voglia aprirlo insieme a me. A domanda seguì subito una risposta precisa, sincera ed eloquente. Non credevo avessi voglia di passare ancora del tempo insieme a me e per di più senza i compiti a farti da scudo…
Felice di riservare sorprese anche a chi riesce a scorgere nelle Forze dell'Essere. Una piccola battuta ed un lieve sorriso. E dimmi hai anche già in mente dove aprirlo questo fantomatico negozio?
Dia un'occhiata... Senza indugiare, il ragazzo porse alla donna una fotografia che teneva nella tasca frontale della propria borsa, raffigurante un locale presumibilmente inglese che recava sulla vetrina principale la scritta "Affittasi". Si trova a Diagon Alley, prima era un negozio di ingredienti per pozioni e composti alchemici. Il proprietario mi ha detto che ci farebbe uno sconto generoso per i primi tre anni di attività: 150 Galeoni al mese. Non esattamente centrale, dista circa quattrocento metri dalla zona dei negozi più visitati dagli studenti. Come si dice però, le cose più interessanti sono anche quelle un po' più ricercate, inoltre con i soldi che risparmieremmo dall'affitto potremmo permetterci una consistente quantità di pubblicità sia a Londra che dintorni. [/newsgoth]
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da Tisifone » 03/07/2014, 22:58
Da persona abitudinaria e contraria ai cambiamenti quale era, non appena aveva ricevuto il gufo da Zephyr Tisifone aveva iniziato a fare delle speculazioni su quali potessero essere le “questioni private” di cui il ragazzo voleva discutere con lei per essere psicologicamente pronta a qualsiasi Bombarda l’altro avrebbe sganciato. Nel giro di un paio di secondi, l’ex Corvonero le aveva dimostrato che quello era stato tempo gettato ai Troll perché l’idea che lui potesse decidere di abbracciare la carriera di Divinante non l’aveva mai sfiorata neanche per un istante. Adesso, mentre si rigirava il bicchiere di limonata tra le mani e cercava le parole adatte per esprimere la propria contrarietà senza affondare le aspettative dell’altro, si rendeva conto di essere stata volutamente cieca, e in quello la sua esperienza personale con il Ministero aveva influito non poco. Per Zephyr la Divinazione non era mai stato un passatempo né svolgere il ruolo di suo Assistente un modo per conquistare qualche credito in più una volta presi i M.A.G.O. Era qualcosa che lo appassionava, a cui si era dedicato anima e corpo per poter raggiungere livelli elevati di connessione con la propria mantica, che in un qualche modo definiva chi era e quello che era capace di fare. Nonostante questa consapevolezza, però, Tisifone non riuscì a essere completamente felice per quella decisione e, con la sincerità che contraddistingueva i loro incontri, espresse le proprie perplessità sull’entrare nel mirino del Ministero. E lei non sarebbe in grado di fornirmi alcune ipotesi su come arginare questo pericolo pur volendo perseguire questo sogno? Perché è di questo che si tratta: continuare una strada che lei stessa mi ha mostrato e che vorrei in parte rappresentasse il mio futuro. Ma credo lei sappia già quanto mi sono affezionato alla sua materia, Maestra. Lo sapeva, certo, ed era anche per quello che temeva non avrebbe accolto di buon grado i suoi consigli così come lei stessa aveva ignorato alla sua età quelli che le avevano elargito i suoi padrini. Purtroppo penso che l’unico modo per poter avere tutto – quindi seguire la carriera di Divinante e evitare problemi con il Ministero – sia “volare basso” come dicono i babbani.– e dal tono di voce utilizzato era abbastanza chiaro quando ancora una parte di lei considerasse quella ipotesi un insulto a tutto ciò che era e in cui credeva – I controlli sui Vati sono molto meno stringenti di quelli effettuati sui Veggenti ma dimostrare un’affinità troppo elevata con una particolare mantica comporta sempre delle conseguenze spiacevoli perché potrebbe nascondere altro. Dovresti dissimulare le tue reali capacità, dare ai più responsi sibillini per quanto veritieri, rivelandoti solo a persone di fiducia. Solitamente se dopo un paio di mesi dalla registrazione non viene rilevato nulla d’insolito il Ministero perde interesse ma basta una voce troppo entusiasta per cambiare le cose. Una vita lavorativa all’insegna della mediocrità. Era questo ciò che attendeva Kenway se avesse deciso di perseguire la carriera di Divinante in tutta sicurezza perché non poteva permettersi il lusso di abbassare la guardia mai, neanche per un attimo. Una ipotesi che la giovane Tisifone aveva scartato a priori, pagandone le conseguenze in maniera fin troppo salata, e che la Tisifone matura non poteva accogliere di buon grado per il suo Assistente. Zephyr aveva tutto il diritto- e le capacità - di essere ambizioso e mirare ad eccellere in tutto ciò che avrebbe fatto in futuro e fu per quello che, anche se a malincuore, gli prospettò alcune alternative, come quelle del MagiFilosofo o del MagiSapiente. Non conosco nessuna di queste due carriere. Potrebbe essere così gentile da spiegarmele? In sostanza si tratta di due carriere finalizzate alla ricerca della conoscenza perfetta invece che del composto perfetto– sintetizzò posando il bicchiere mezzo vuoto sulla scrivania e accavallando le gambe – Entrambi sono orientati verso la conoscenza teorica delle materie piuttosto che alla loro applicazione pratica e si differenziano tra loro in base alle aree culturali approfondite. I MagiSapienti si concentrano nello studio delle scienze magiche, quindi Erbologia, Pozioni ed Alchimia mentre i Magifilosofi prediligono la conoscenza magica generale. Probabilmente per accedere a queste carriere sarà necessario sostenere dei Master e superare un qualche esame ma purtroppo non so dirti molto altro. Se ti interessa dovresti recarti al Ministero oppure…- un lieve acceleramento del battito del cuore -potresti parlare con il Professor Remingford Che ti consiglierà di investire i prossimi dieci anni della tua vita in chissà quali mirabolanti viaggi/studio. Aggiunse tra sé, assottigliando per un attimo la linea delle labbra e indurendo lo sguardo. Nonostante gli anni trascorsi, le esperienze fatte e l’amore sconfinato e sincero che nutriva nei confronti di Noah la decisione che Edward aveva preso tanti anni prima ancora le bruciava senza un motivo preciso se non forse il suo stupido orgoglio femminile ferito. Ed era sempre quello il motivo per cui, da quando era tornato nella sua vita, lei l’aveva tenuto a una educata e rispettosa distanza, privandosi del piacere della sua compagnia. Certo che il collega non aveva fatto nulla per costringerla a rivedere la sua posizione. Al diavolo lui e le sue impeccabili maniere da gentiluomo… Imprecò, scuotendo la testa per liberare la mente da quei pensieri inopportuni e decisamente fuori luogo, mentre le sue spalle si sollevavano automaticamente in un gesto di scuse rivolte al proprio Assistente, per aver divagato mentalmente per un secondo o due – anche se lui non ne era a conoscenza – e per non avere informazioni più dettagliate da dargli su quelle due carriere alternative che gli aveva proposto. Di informazioni invece sui Divinanti ne aveva più di quelle che avrebbe voluto e , per quanto una parte di lei avrebbe voluto poter considerare con quella spiegazione chiuso il capitolo “Carriera”, vi erano ancora uno o due punti da chiarire, come le difficoltà insite nello svolgimento della prova per verificare l’affinità con la Chiarudienza o la possibilità di registrare più di una mantica. Sarò pronto ad ogni prova alla quale mi sottoporranno. Ho avuto la migliore come insegnante, ergo non mi spaventa nulla. Un ghigno divertito comparve sul viso di Tisifone a quella precisazione. La donna era certa che fossero davvero poche le cose che avrebbero potuto spaventare l’ex Corvonero e di certo una Commissione Ministeriale non sarebbe mai stata tra esse e non perché era stata lei a insegnarli tutto quello che sapeva nel campo della Divinazione. Il ragazzo le aveva sempre dato la sensazione di una persona troppo razionale per lasciarsi ottenebrare da qualcosa di così irrazionale come appunto la paura. ... Crede possano esistere mantiche legate all'elemento del Ghiaccio? Mi ha sempre molto affascinato ma non mi pare aver letto nulla al riguardo. Ghiaccio? Ripetè con un tono privo di inflessione, un’espressione palesemente attonita sul viso, per poi scoppiare in una risata sincera e cristallina che non aveva per nulla il sapore dello scherno. Beato Salazar Zephyr, solo tu potevi rimanere affascinato da due delle mantiche più complesse e controverse della Divinazione…- scosse la testa ancora lievemente divertita prima di assumere una postura seria che più si confaceva al suo essere docente – Ufficialmente non esiste una mantica legata al Ghiaccio inteso come acqua congelata ma questo non vuol dire che non si possa trarre dei responsi da esso. E se non fosse stata la donna che era probabilmente gli avrebbe anche fatto un occhiolino d’intesa. Allungò una mano a prendere il bicchiere di limonata, di cui ne prese una generosa sorsata, mentre cercava di riordinare le idee. Quello era un argomento che non trattava mai a lezione un po’ perché non tutti erano in grado di cogliere le sfumature che caratterizzavano quella mantica un po’ perché in pochi ne riconoscevano la validità. Lo stesso Ministero la citava solo per motivi storico culturali e non si era neanche preso la briga di darle un nome appropriato. Personalmente credo che la Glaciomanzia sia la mantica più antica e potente esistente perché permette di entrare in connessione con l’Universo attraverso uno dei suoi elementi fondanti e primordiali, il ghiaccio appunto. Il fatto che tu non ti sia mai imbattuto in questa mantica prima dipende semplicemente dal fatto che il nome è di mia invenzione e il perché dovrebbe essere ovvio no? Una pausa, per dare il tempo al ragazzo di mettere in moto quel fantastico e a volte spaventoso cervello che si ritrovava e rispolverare le nozioni base di latino e greco antico che lo studio delle origini della Divinazione imponeva di avere. Il nome che aveva appena pronunciato derivava, infatti, dal latino perché il corrispettivo in greco – cristallos - era già stato utilizzato per indicare un’altra mantica. Esatto!– esclamò subito dopo con un luccichio di orgoglio nello sguardo – In origine la Cristallomanzia si basava sull’utilizzo di superfici ghiacciate, sfruttando in realtà due elementi contemporaneamente per poter interrogare il fato: l’acqua che veniva fatta congelare e il riflesso che si formava su di essa. Successivamente si teorizzò che la presenza di più elementi creava qualcosa di simile a delle interferenze babbane e così nacquero l’Idromanzia, la Catoptromanzia e la Cristallomanzia così come la conosciamo oggi, mentre la Glaciomanzia venne per così dire nel dimenticatoio… Ops forse ho un po’ esagerato con i dettagli… Si schernì, un velo di rossore a colorarle le guancie per l’imbarazzo di essersi lasciata trasportare dall’amore per la sua materia e aver appena tenuta una minilezione non richiesta. In ogni caso per rispondere alla tua domanda si, la mantica esiste e sarò felice di spiegartene i misteri. Concluse, prendendo la bacchetta e castando un incantesimo di rabbocco silenzioso sul proprio bicchiere ed, eventualmente, su quello dell’ex studente per poi nascondere il viso dietro alla limonata in attesa che riacquistasse un più decoroso colorito rosa pallido. Giusto il tempo di tornare padrona di sé che Zephyr le fece perdere di nuovo il controllo, questa volta con una richiesta tanto inaspettata quanto interessante e perché no piacevole e cioè aprire un negozio di articoli di Divinazione insieme. Se da un lato poteva comprendere le motivazioni pratiche insite in quel progetto, il perché il ragazzo volesse realizzarlo proprio insieme a lei, invece, le era completamente incomprensibile, come gli fece notare poco dopo. Felice di riservare sorprese anche a chi riesce a scorgere nelle Forze dell'Essere. Non fare lo spiritoso ragazzino. Non sarò più una tua insegnante ma un modo per metterti in punizione lo posso trovare lo stesso… Lo minacciò fintamente irritata per poi chiedergli qualche altra delucidazione sull’attività commerciale che voleva avviare insieme. Dia un'occhiata... Presa la foto, rimase ad osservarla in silenzio senza dire una parola, il volto che non esprimeva alcuna emozione – non perché fosse particolarmente brava a dissimulare le proprie emozioni quanto perché troppo concentrata sui dettagli e sull’immaginare l’effetto che avrebbe fatto quella stessa vetrina allestita con i “loro” strumenti del mestiere – mentre il cuore, quello si, mostrava tutta la sua eccitazione accelerando di molto i battiti. Le era sempre piaciuta quel tipo di accostamento architettonico, o come diavolo si chiamava, dell’esterno in legno scuro su mattoni rossi perché le dava la sensazione di tradizione e sobrietà, due caratteristiche che le stavano molto a cuore in qualsiasi aspetto della vita. Si trova a Diagon Alley, prima era un negozio di ingredienti per pozioni e composti alchemici. Il proprietario mi ha detto che ci farebbe uno sconto generoso per i primi tre anni di attività: 150 Galeoni al mese.
In che parte di Diagon Alley si trova? Non esattamente centrale, dista circa quattrocento metri dalla zona dei negozi più visitati dagli studenti. – non una smorfia perché in fondo non le dispiaceva non trovarsi sulla rotta degli acquisti obbligati perché in quel modo il numero di clienti molesti, gli scettici che entravano solo per dimostrare che la mercanzia era tutta cianfrusaglia senza valore, sarebbe potuto diminuire drasticamente - Come si dice però, le cose più interessanti sono anche quelle un po' più ricercate, inoltre con i soldi che risparmieremmo dall'affitto potremmo permetterci una consistente quantità di pubblicità sia a Londra che dintorni. Vedo che hai pensato a tutto… manca giusto il nome…- e sollevò lo sguardo dalla foto per incontrare gli occhi rossi del ragazzo in attesa di scoprire se, invece, aveva pensato anche a quello. Dopo essersi eventualmente confrontati su quell’argomento, Tisifone avrebbe ripreso a parlare – Il negozio mi sembra perfetto, trasmette un’aria di sobria serietà che nel nostro campo non guasta mai e anche la posizione lo è. Non mi intendo molto di pubblicità e di comunicazione in generale- e chi poteva mai contraddirla su quello? – quindi la maggior parte del lavoro toccherebbe a te così come la maggior parte dei turni almeno durante l’anno scolastico. D’altro canto il primo anno di affitto sarebbe tutto a carico mio e questa è una condizione non negoziabile… Non sapeva se la famiglia Kenway fosse o meno abbiente perché quella era una di quelle domande troppo personali che non aveva mai sentito il bisogno di porre e in fondo neanche le interessava saperlo: lei era l’adulta tra i due e quella che aveva un lavoro stabile quindi era logico che il primo anno il cosiddetto rischio d’impresa cadesse esclusivamente sulle sue spalle. Ovviamente dovrò parlarne con Noah – perché quella non era una decisione che poteva prendere senza consultare il compagno di cui aveva vagamente parlato con l’Assistente. Che poi lui fosse a conoscenza di molti più dettagli rispetto a quelli che lei gli aveva dato era qualcosa che,eventualmente, ignorava – ma in ogni caso la tua idea mi piace e forse uscire un po’ da queste vecchie quattro mura farà bene al mio pessimo carattere… Devi solo promettermi una cosa, che se dovessi diventare una “presenza ingombrante” me lo farai presente senza indugio.
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da Zephyr » 15/07/2014, 19:07
[newsgoth] Purtroppo penso che l’unico modo per poter avere tutto sia “volare basso” come dicono i babbani. I controlli sui Vati sono molto meno stringenti di quelli effettuati sui Veggenti ma dimostrare un’affinità troppo elevata con una particolare mantica comporta sempre delle conseguenze spiacevoli perché potrebbe nascondere altro. Dovresti dissimulare le tue reali capacità, dare ai più responsi sibillini per quanto veritieri, rivelandoti solo a persone di fiducia. Solitamente se dopo un paio di mesi dalla registrazione non viene rilevato nulla d’insolito il Ministero perde interesse ma basta una voce troppo entusiasta per cambiare le cose.
A me non interessa diventare famoso come Divinante, Maestra. A me interessa sapere di aver raggiunto un traguardo in questo campo. Lo devo a me stesso, per l'impegno messo in questi anni... E lo devo a lei, in quanto ha creduto nelle mie capacità. Seguirò il suo consiglio, sono sicuro che non incontrerò guai. Espresse un sorriso molto genuino e gentile, bevendo un altro poco della limonata, riflettendo nel contempo sul proseguo della conversazione. Non era il sogno della sua vita essere riconosciuto come un grande Veggente sempre creduto e rispettato. Voleva imparare ad interrogare adeguatamente le forze dell'Essere e nulla più, perché sapeva che in futuro lo avrebbero potuto aiutare. Quando non si aveva idea di cosa fare, di come muoversi, di come andare avanti, poteva anche capitare che in aiuto venissero proprio le potenze della Divinazione. Se un tempo avrebbe voluto apprenderle per fare del male o per ottenere un controllo superiore, ora, a distanza di anni e con una nuova consapevolezza di esistenza, Zephyr aveva solo un gran desiderio di possedere un altro alleato nella sua lotta contro l'insidia del mondo. In sostanza si tratta di due carriere finalizzate alla ricerca della conoscenza perfetta invece che del composto perfetto. Entrambi sono orientati verso la conoscenza teorica delle materie piuttosto che alla loro applicazione pratica e si differenziano tra loro in base alle aree culturali approfondite. I MagiSapienti si concentrano nello studio delle scienze magiche, quindi Erbologia, Pozioni ed Alchimia mentre i Magifilosofi prediligono la conoscenza magica generale. Probabilmente per accedere a queste carriere sarà necessario sostenere dei Master e superare un qualche esame ma purtroppo non so dirti molto altro. Se ti interessa dovresti recarti al Ministero oppure… potresti parlare con il Professor Remingford Dopo averle chiesto maggiori informazioni sulle due carriere da lei consigliategli, Zephyr si accorse, verso la fine del discorso della donna, che nominare il docente di Aritmanzia aveva provocato in lei una accelerazione del battito cardiaco, che egli udì alla perfezione, distintamente. Forse possedeva una qualche attrazione nei confronti del professore, o magari in passato tra loro era avvenuto qualcosa o magari ancora era stato proprio il collega a farle una qualche sorta di dichiarazione nelle giornate passate. Dopo tutto non avrebbe in alcun modo potuto approfondire quella faccenda in quanto non se la sentiva di essere così sfacciato e chiederle il perché di quella micro esitazione durante il discorso. Si appuntò semplicemente le nozioni importanti, annuendo alla donna per farle intendere che aveva afferrato i concetti, ovvero in cosa consisteva l'una e l'altra carriera, trovandola a dir poco interessanti, decidendo di proseguire ed andare oltre con le chiacchiere. ... Crede possano esistere mantiche legate all'elemento del Ghiaccio? Mi ha sempre molto affascinato ma non mi pare aver letto nulla al riguardo.
Ghiaccio? Beato Salazar Zephyr, solo tu potevi rimanere affascinato da due delle mantiche più complesse e controverse della Divinazione…
Sento di avere molta affinità con questo elemento. Forse perché è quello stato solido acquatico dove le particelle sono totalmente ferme, come ferma è la mia volontà. Non saprei spiegarlo con esattezza ma la prego, vada avanti...
Ufficialmente non esiste una mantica legata al Ghiaccio inteso come acqua congelata ma questo non vuol dire che non si possa trarre dei responsi da esso. Personalmente credo che la Glaciomanzia sia la mantica più antica e potente esistente perché permette di entrare in connessione con l’Universo attraverso uno dei suoi elementi fondanti e primordiali, il ghiaccio appunto. Il fatto che tu non ti sia mai imbattuto in questa mantica prima dipende semplicemente dal fatto che il nome è di mia invenzione e il perché dovrebbe essere ovvio no?
Si certo, naturalmente. Ha utilizzato la matrice latina della parola per creare un nome adeguato. Quindi all'effettiva è una mantica che si perde così tanto nel passato da non essere nemmeno più riscontrabile nei volumi.
Esatto! In origine la Cristallomanzia si basava sull’utilizzo di superfici ghiacciate, sfruttando in realtà due elementi contemporaneamente per poter interrogare il fato: l’acqua che veniva fatta congelare e il riflesso che si formava su di essa. Successivamente si teorizzò che la presenza di più elementi creava qualcosa di simile a delle interferenze babbane e così nacquero l’Idromanzia, la Catoptromanzia e la Cristallomanzia così come la conosciamo oggi, mentre la Glaciomanzia venne per così dire nel dimenticatoio… Ops forse ho un po’ esagerato con i dettagli…
No no, anzi, è estremamente interessante.
In ogni caso per rispondere alla tua domanda si, la mantica esiste e sarò felice di spiegartene i misteri.
Ed io come sempre sarò pronto a pendere dalle sue labbra, Maestra. In senso assolutamente professionale e scolastico, si intende, ma a volte il tono naturalmente malizioso del ragazzo riusciva quasi a far pensare appena appena a qualche nascosto doppio senso tanto velato quanto presente. Gli occhi rossi scintillarono mentre la guardava con intensità, ora capace di ispirare un fascino ancor superiore in tutte le persone che potessero in qualche modo considerarlo attraente. Quel piccolo lato ancora un po' malvagio gli fece provare il desiderio di ispirare in Tisifone un poco di desiderio irrazionale e incontenibile, ma naturalmente l'educazione che mostrava ogni istante contrastava l'idea che potesse averlo fatto apposta o con qualche secondo fine di matrice carnale ed erotica. Passarono oltre, pensieri sconci o meno, arrivando all'argomento "negozio", molto interessante ed anche parecchio stuzzicante per la donna, la quale osservando con attenzione assoluta la fotografia mostratale da Zephyr sull'ipotetico luogo dove aprire l'attività, ne rimase colpita in senso decisamente positivo, volendo conoscere per altro anche il nome che avrebbe potuto avere quel luogo di ritrovo per aspiranti ed affermati Divinanti. Vedo che hai pensato a tutto… manca giusto il nome…
In realtà, prendendo sempre spunto dal negozio del signor Seal e della signorina Parker, i quali hanno utilizzato i nomi di due stelle della costellazione della Lira per far intuire la vendita di materiale musicale, avrei pensato a "Emporio di Anfiarao e Cassandra". Lo gradisce o forse lo trova sciocco, scontato? Due illustri personalità della mitologia greca, conosciute entrambe per la loro capacità di preveggenza. Zephyr Kenway era perfettamente consapevole che Tisifone non fosse quel tipo di persona legata alla natura vera e propria delle doti altrui, quindi aveva la sicurezza che non avrebbe giudicato male l'inserimento di Cassandra nel nome dell'attività. Una volta affrontato anche quell'argomento, che faceva ipotizzare una accettazione da parte della donna di voler provare ad avviare un percorso lavorativo con l'allievo, si passò ai commenti veri e propri sulla struttura e su quali fossero le successive manovre da effettuare prima di cominciare a decollare nello sconosciuto mondo delle attività commerciali. Il negozio mi sembra perfetto, trasmette un’aria di sobria serietà che nel nostro campo non guasta mai e anche la posizione lo è. Non mi intendo molto di pubblicità e di comunicazione in generale quindi la maggior parte del lavoro toccherebbe a te così come la maggior parte dei turni almeno durante l’anno scolastico. D’altro canto il primo anno di affitto sarebbe tutto a carico mio e questa è una condizione non negoziabile…
Ecco, però... La osservò attentamente negli occhi. Quello sguardo era piuttosto eloquente. Sorrise e fece segno di cucirsi la bocca. Ovviamente dovrò parlarne con Noah... ma in ogni caso la tua idea mi piace e forse uscire un po’ da queste vecchie quattro mura farà bene al mio pessimo carattere… Devi solo promettermi una cosa, che se dovessi diventare una “presenza ingombrante” me lo farai presente senza indugio.
D'accordo, è una promessa... Una promessa che non ci sarà bisogno di mantenere. E non perché le avrebbe mentito, ma perché era praticamente escluso che la considerasse una presenza ingombrante. Grazie, Maestra. Sono certo che anche questo percorso, a suo modo, sarà propedeutico per la mia formazione divinatoria. Comincerò subito ad informarmi sui fornitori di prodotti e sui cataloghi per i rivenditori. Avrà mie notizie al riguardo per l'inizio dell'Autunno. Prese un bel respiro, perché sapeva che ormai non poteva più nascondere il motivo di maggiore importanza del suo incontro con lei. Aveva pensato molto attentamente all'ipotesi di farle quel "dono", di renderle quel regalo capace di aiutarla e migliorarla, proteggerla, soprattutto. Terminata una lunga riflessione, aveva compreso che una donna come la Samyliak meritava di trovarsi ai primi tre posti tra le persone che lui avrebbe voluto rendere in grado di non trovarsi mai in pericolo, perché a suo modo e con dei tempi alquanto strani, era diventata fondamentale affettivamente. Forse a quel punto la CapoScuola avrebbe potuto scorgere nella sua espressione una serietà diversa da quella precedente, oltre che una preoccupazione solida e forte mentre andava a prendere dalla tasca avanti della propria tracolla una piccola fiala contenente un liquido color lilla misto al fucsia. La sostanza era luminosa, probabilmente densa e delle quantità che si potevano mettere su un cucchiaino. La fiala era ben sigillata, così che non ci fosse pericolo di apertura e fuoriuscita del suo contenuto. Senza attendere oltre, il Kenway allungò l'oggetto verso Tisifone, parlandole con tono solenne e sincero, ben consapevole che quella era la prima volta che metteva alla prova la fiducia che ella riponeva nella sua persona. Io vorrei... Darle questo, Maestra. In realtà era dall'inizio della nostra piacevole conversazione che ne avevo intenzione ma ho preferito arrivarci per gradi. Le posso assicurare che la pozione che ha di fronte è in grado di fortificarla enormemente. Purtroppo però, devo chiederle di non fare domande, di non costringermi a rispondere su dove l'abbia presa, chi me l'abbia data e così via. So che è una richiesta molto audace, ma non le potrei fornire alcuna informazione in più per non... Tradire qualcun altro. Per favore la accetti e la assuma solo in presenza di qualcuno che le stia accanto e la possa sostenere energicamente, poiché gli effetti benefici si presenteranno solo dopo un iniziale malessere, va bene?Risponderò solo ed esclusivamente ad una curiosità, che immagino lei abbia... ... Le sto donando questa pozione perché desidero proteggerla da qualsiasi male, perché ci tengo a lei. E' una persona importante per la mia vita e se posso fare qualcosa per offrirle una difesa in più, allora lo faccio senza pensarci due volte. Questo è quanto, non c'è nessun altro intento dietro, glielo giuro, che possa prosciugarsi il mio Kundalini in questo preciso momento. [/newsgoth]
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da Tisifone » 17/07/2014, 23:20
A me non interessa diventare famoso come Divinante, Maestra. A me interessa sapere di aver raggiunto un traguardo in questo campo. Lo devo a me stesso, per l'impegno messo in questi anni... E lo devo a lei, in quanto ha creduto nelle mie capacità. Seguirò il suo consiglio, sono sicuro che non incontrerò guai.
E se i guai dovessero incontrare te troveremo di certo un modo per debellarli. Commentò pacata peccando in parte di ottimismo - perché difficilmente, una volta che Zephyr avesse intrapreso una qualsiasi carriera al di fuori delle mura di Hogwarts, avrebbero continuato a essere informata sulla sua vita - in parte di superbia - perché nonostante i costanti allenamenti a cui Noah la sottoponeva continuava a non essere decisamente la persona più indicata e capace per difendere qualcuno, per lo meno con la bacchetta. Non che quel dettaglio le avrebbe impedito di correre in aiuto del suo Assistente. Nel bene o nel male e soprattutto contro ogni sua previsione – e questo aveva dell’ironia – l’ex Corvonero si era conquistato un posto importante nel suo animo e quello, oltre a spingerla eventualmente a rischiare tutto per la sua incolumità, la spinse a sottoporre alla sua attenzione altre possibilità di carriera, più innocue secondo l’ottica del Ministero rispetto alla Divinazione e per le quali, secondo lei, il ragazzo avrebbe potuto provare una qualche affinità. Mentre illustrava in linea generale il lavoro di MagiSapiente e, soprattutto di MagiFilosofo, istintivamente la mente di Tisifone volò a Edward e al non - rapporto che avevano da quando era tornato in Inghilterra. Avrebbe dovuto fare qualcosa in proposito in un futuro non troppo lontano ma su cosa e soprattutto sul come ci avrebbe riflettuto una volta rimasta sola perché in quel momento la chiacchierata con Kenway richiedeva la sua completa e assoluta attenzione. All’elemento su cui il ragazzo si stava informando, infatti, era associata una delle poche mantiche più controverse e poco apprezzate dai Divinanti moderni e dal Ministero stesso, come specificò al ragazzo con aria estremamente divertita e forse con un livello di approfondimento un po’ eccessivo per una semplice chiacchierata. La cosa importante, comunque, era che esisteva una mantica legata al Ghiaccio e se Zephyr era realmente interessato Tisifone gliene avrebbe svelato i misteri. Ed io come sempre sarò pronto a pendere dalle sue labbra, Maestra. Si agitò leggermente sulla sedia a quella battuta, spostando le gambe accavallate da destra a sinistra e ritirandole sotto la sedia, gli occhi leggermente socchiusi a scrutare il viso del ragazzo, il dubbio che vi fosse dell’altro in quelle semplici parole che riecheggiava nella sua mente. La scelta di guardarlo negli occhi si rivelò però un errore – il battito del cuore accelerato e il velo di rossore che le colorava le guancie ne erano un chiaro indizio - anche se non avrebbe saputo dire esattamente perché. L’ex Prefetto era, secondo i suoi gusti, un bel ragazzo, i suoi occhi rossi l’avevano in un qualche modo più intrigata che spaventata e in più nutriva un sano e sincero affetto nei suoi confronti, allora perché all’improvviso avvertiva il proprio calore corporeo aumentare e un irrazionale desiderio di allungare una mano verso il suo volto e fare qualcosa? Scosse la testa e sventolò in aria la mano come a scacciare una mosca inesistente mentre allungava il braccio per prendere il proprio bicchiere di limonata e bere un lungo sorso di quella bevanda ghiacciata per calmare i bollenti spiriti. Peccato che il liquido le andò quasi di traverso quando Zephyr le propose di aprire insieme a Diagon Alley una attività commerciale di articoli per la Divinazione. Superato lo shock iniziale, Tisifone ascoltò con molta attenzione la spiegazione del ragazzo sull’ubicazione del negozio, i costi di affitto e le sue idee in merito alla pubblicità, sempre senza distogliere lo sguardo dalla foto del locale che l’altro aveva intenzione di prendere in affitto, sia perché era di suo gusto sia perché le dava la possibilità di non doverlo guardare in volto e far scemare quella sensazione inopportuna. Solo quando si sentì sicura di sé rivolse nuovamente la propria attenzione al suo Assistente, chiedendogli se avesse pensato anche al nome da dare al negozio. In realtà, prendendo sempre spunto dal negozio del signor Seal e della signorina Parker, i quali hanno utilizzato i nomi di due stelle della costellazione della Lira per far intuire la vendita di materiale musicale, avrei pensato a "Emporio di Anfiarao e Cassandra". Lo gradisce o forse lo trova sciocco, scontato?
Mi sembra perfetto. Rispose, le labbra inarcate in un ghigno autoironico. Le sue esperienze passate aveva spinto Tisifone a considerare il più delle volte la preveggenza più una maledizione che un dono e quindi vedeva una sorta di equilibrio karmico nel chiamare il loro negozio con i nomi di quelli che, per lei, rappresentavano due fulgidi esempi di come il Dono della Vista non portasse altro che dolore e sventura. Accarezzò per l’ultima volta con lo sguardo la foto della facciata del locale, consapevole in cuor suo di aver già accettato quella inaspettata quanto improbabile proposta. Vi erano ancora però alcuni dettagli da mettere in chiaro come per esempio la divisione dei ruoli e delle spese fino almeno fino a quando l’attività non sarebbe decollata e considerato che Kenway avrebbe dovuto occuparsi della pubblicità e del negozio durante la settimana scolastica era consequenziale che il primo anno di affitto sarebbe stato interamente a suo carico. Inoltre lei avrebbe dovuto confrontarsi con il futuro marito ed essere certa che Zephyr si sentisse libero di “scaricarla” in qualsiasi momento lo ritenesse più opportuno. Grazie, Maestra. Sono certo che anche questo percorso, a suo modo, sarà propedeutico per la mia formazione divinatoria. Comincerò subito ad informarmi sui fornitori di prodotti e sui cataloghi per i rivenditori. Avrà mie notizie al riguardo per l'inizio dell'Autunno.
Benissimo così potremmo pensare di inaugurarlo sotto Natale e forse dovresti prendere in considerazione l’idea di ricavare una stanza in cui esercitare la professione di Divinante. Il tono verso la fine divenne interrogativo e titubante perché Tisifone temeva, con quella proposta, di offendere in qualche modo l’altro, di dargli l’idea di volerlo tenere sotto controllo e assicurarsi che effettivamente fosse in grado di contenere le proprie capacità. Risolto anche quel dettaglio, Tisifone si rilassò leggermente sulla poltrona, credendo a torto che le rivelazioni fossero finite e che quindi avrebbero trascorrere il tempo che le restava prima della prossima lezione disquisendo su un qualche argomento di interesse comune. Le bastò però guardare in faccia Kenway per rendersi conto che c’era ancora qualcosa che il ragazzo le voleva dire, qualcosa che, a giudicare dalla rigidità dei suoi lineamenti, era per lui fonte di preoccupazione. Dischiuse le labbra per chiedergli cosa lo affliggesse ma non proferì parola, inarcando semplicemente un sopracciglio quando l’altro le pose con fare solenne una fila sigillata dal contenuto per lei sconosciuto. Io vorrei... Darle questo, Maestra. In realtà era dall'inizio della nostra piacevole conversazione che ne avevo intenzione ma ho preferito arrivarci per gradi. L’espressione sul viso della russa si fece palesemente perplesso e dubbioso, le mani tenute ostinatamente in grembo l’una sull’altra a dimostrazione che non aveva intenzione di prendere in mano quell’oggetto misterioso, almeno fino a quando non avesse compreso le proprietà di quel liquido lilla. Non pensava di essere scortese non accettando immediatamente quel dono perché Zephyr più di molti altri sapeva quanto fosse diventata diffidente e paranoica verso ciò che non conosceva da quando aveva rotto con Lucas. Non credeva che il suo Assistente avrebbe potuto volontariamente tirargli qualche brutto tiro – beata ignoranza – ma quello non voleva dire che non poteva essere manipolato da altri. Le posso assicurare che la pozione che ha di fronte è in grado di fortificarla enormemente. Un lampo di comprensione (?) le attraversò lo sguardo quando le tornò in mente la pozione per rafforzare i riflessi che anni prima le aveva donato Demetri. Sapeva che si trattava di preparati illegali e che se li si poteva procurare solo in un negozio in un zona poco raccomandabile di Nocturn Alley ma quello non spiegava nessuna delle domande che aveva iniziato a intasarle la mente - perché Kenway ne era in possesso, come aveva fatto a venire a conoscenza di quel luogo, perché gliela stava donando – anzi non faceva che crearne delle nuove. Si passò nervosamente la punta della lingua sulle labbra secche perché oggettivamente quella piccola fiala rappresentava per lei un a enorme tentazione, visti gli sforzi che stava facendo da mesi per cercare di migliorarsi, e tentò di parlare ma il ragazzo fu più veloce di lei. Purtroppo però, devo chiederle di non fare domande, di non costringermi a rispondere su dove l'abbia presa, chi me l'abbia data e così via. So che è una richiesta molto audace, ma non le potrei fornire alcuna informazione in più per non... Tradire qualcun altro. Per favore la accetti e la assuma solo in presenza di qualcuno che le stia accanto e la possa sostenere energicamente, poiché gli effetti benefici si presenteranno solo dopo un iniziale malessere, va bene?
Ricapitoliamo… Mi stai dando una pozione sconosciuta di cui non posso accertarmi personalmente quali siano i reali benefici e dagli effetti collaterali dolorosi e tu ti aspetti che io la prenda semplicemente così… sulla fiducia, senza poter avere alcuna spiegazione. Disse con un tono di voce basso e piatto come l’espressione del suo viso, su cui sembrava essere calata improvvisamente la solita maschera impenetrabile. Anche i battiti del suo cuore erano regolari, come se non avesse ancora assorbito la notizia e quindi non sapesse esattamente come reagire. Risponderò solo ed esclusivamente ad una curiosità, che immagino lei abbia...
Se è così potente questa pozione perché ha deciso di darla proprio a me?
... Le sto donando questa pozione perché desidero proteggerla da qualsiasi male, perché ci tengo a lei. E' una persona importante per la mia vita e se posso fare qualcosa per offrirle una difesa in più, allora lo faccio senza pensarci due volte. Questo è quanto, non c'è nessun altro intento dietro, glielo giuro, che possa prosciugarsi il mio Kundalini in questo preciso momento. Adesso si che il cuore aveva accelerato tanto da darle la sensazione di poterle scoppiare in petto da un momento all’altro. Aveva intuito che anche per il ragazzo quello che c’era tra loro era qualcosa che andava al di là del semplice rapporto Maestra/Assistente, che avesse sviluppato un qualche sentimento di stima e affetto nei suoi confronti ma sentirselo dire così direttamente e apertamente l’aveva colta di sorpresa, piacevolmente di sorpresa. In un angolo remoto della sua mente la voce di Demetri le stava sussurrando di non fidarsi, di richiedere maggiori rassicurazioni, magari di proporgli nuovamente quella domanda dopo avergli fatto assumere del Veritaserum. Peccato che lei non possedesse delle scorte del siero della verità e soprattutto non avrebbe mai fatto evanescere tutto quello che avevano costruito insieme in quegli anni con una tale aperta dimostrazione di sfiducia. Spostò lo sguardo dalla fiala all’ex studente per una manciata di secondi, consapevole che la sua risposta avrebbe segnato irrimediabilmente i loro rapporti futuri. Tu ti fidi della persona che ti ha dato la pozione? – e nel momento in cui Zephyr avesse dato una risposta positiva, Tisifone avrebbe annuito seria – Bene, perché io mi fido di te completamente… Se fosse stata una persona diversa avrebbe ricambiato la sua dimostrazione di affetto, dicendogli quanto teneva a lui e che anche lei era disposta a tutto pur di proteggerlo. Purtroppo certe parole ancora rimanevano imbrigliate nella maglie della sua rigida educazione Serpeverde quindi non le restava che sperare nel formidabile intuito del suo Assistente. Dopotutto si era appena offerta di assumere una pozione che avrebbe potuto benissimo rivelarsi un veleno potentissimo basandosi solo sulla sua parola, se non era un atto di amore e di fiducia incondizionata quello! Per favore posa la fiala al sicuro nel primo cassetto della mia scrivania. Non credo sia saggio per me toccarla proprio adesso… Aggiunse con un tono di voce serio, dimostrandogli la sua volontà di mantenere il segreto intorno alla provenienza di quella fiala al sicuro anche dal Fato. Grazie per l’affetto e la fiducia che mi stai dimostrando. Spero di non deluderti mai. Si lasciò sfuggire dopo che il ragazzo fu tornato a sedersi di fronte a lei, allungando una mano per tentare di posarla sul dorso della sua e arrossendo lievemente per quel comportamento per lei abbastanza inopportuno.
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da Zephyr » 24/07/2014, 21:00
[newsgoth]Avevano quindi definito i piani successivi per Zephyr, a partire dal suo esame di idoneità alla carriera di Divinante per poi arrivare alla sua presenza futura ancor più attiva nella vita della professoressa Samyliak a fronte di una collaborazione commerciale per le vie di Diagon Alley. Ora che il suo spirito era libero di poter mostrare molte più emozioni, il Prefetto si sentì in grado di esprimere un sorriso molto più convincente che in passato, sia per una notizia che per l'altra, sinceramente contento di poter lavorare a stretto contatto con la persona che più si avvicinava al ruolo familiare di una zia o di una cugina più grande, esperta, saggia e soprattutto responsabile. Il nome per il negozio le piacque, la locazione anche, il locale lo trovava adorabile, insomma, non si poteva volere proprio niente di meglio dalla vita, o forse si? Benissimo così potremmo pensare di inaugurarlo sotto Natale e forse dovresti prendere in considerazione l’idea di ricavare una stanza in cui esercitare la professione di Divinante.
In effetti, sotto la sua tutela mi sentirei molto più tranquillo, oltre al fatto che di volta in volta potrei chiederle consigli. Essere uscito da scuola od aver completato il percorso con lei non significa certo aver finito di imparare. In un certo senso credo che lei rimarrà a prescindere la mia Maestra... per sempre. Forse fu proprio in virtù di quella convinzione così tanto radicata e profonda che Zephyr decise di rendere lei come meritevole della pozione regalatagli da Lestat in passato. Il ragazzo desiderava che lei stesse sempre bene, sempre protetta, sempre in grado di difendersi dalle avversità della vita. Quel composto misteriosa l'avrebbe aiutata nell'intento, fortificandola. L'Aberrazione aveva la prova effettiva che i risultati fossero sicuri perché l'aveva somministrata anche all'amica Melia e la Herbert, dopo un iniziale e forte malessere fisico, si sentì decisamente potente, come se avesse svolto un allenamento intenso per mesi e mesi, accrescendo il proprio potenziale magico e mentale, sia innato che non. Il vero problema però stava nell'accettare o meno quella proposta, dato che purtroppo Zephyr non si poteva sbilanciare tanto con le spiegazioni. Ricapitoliamo… Mi stai dando una pozione sconosciuta di cui non posso accertarmi personalmente quali siano i reali benefici e dagli effetti collaterali dolorosi e tu ti aspetti che io la prenda semplicemente così… sulla fiducia, senza poter avere alcuna spiegazione.
È comprensibile la sua perplessità. D'altronde però, è risaputo che solitamente i grandi benefici derivano da grandi rischi. Per lo meno quelli che velocizzano processi i quali invece si realizzerebbero normalmente in anni di sacrificio. Tuttavia non posso avere la certezza che lei abbia in programma di eseguire simili sforzi. Da parte mia però, rimane tutta l'intenzione di difenderla da ogni avversità. Avvenne un ulteriore scambio di battute, derivate da quel discorso. Zephyr avrebbe potuto rispondere ad una sola ed unica domanda, già accennata dalle sue parole di antefatto. Teneva incredibilmente a quella persona, teneva alla sicurezza che nessuno potesse farle del male, non senza sudare, almeno. Era al corrente che c'erano tante conoscenze intorno a lei pronte a fare da scudo e lui sentiva di essere una di quelle, ma la Setta dei 12 era in grado di colpire quando uno meno se lo aspettava e proprio per quello Kenway non avrebbe mai avuto la completa sicurezza del suo benessere dipendente da terze parti. Le mostrò a parole il suo affetto, tutto ciò che sperava la convincesse ad accettare, perché non possedeva altre prove sottomano da illustrarle e metterle di fronte. Per fortuna però, Tisifone accettò, fidandosi del suo Apprendista. Tu ti fidi della persona che ti ha dato la pozione?
Se adesso può vedermi sorridere con più convinzione, Maestra, è per merito di questa persona. ... Si, mi fido.
Bene, perché io mi fido di te completamente…
Una fiducia ben riposta, glielo assicuro. Poi mi farà sapere come si è sentita e cosa ha riscontrato come miglioramenti, mi raccomando.
Per favore posa la fiala al sicuro nel primo cassetto della mia scrivania. Non credo sia saggio per me toccarla proprio adesso… Annuì silenzioso e con un altro sorriso sempre più convinto, riconoscente, alzandosi in piedi per andare a sistemare la fiala nel posto indicato. Sapeva che quasi sicuramente avrebbe assunto quella pozione in presenza del padrino esperto nel settore oppure del compagno, ma era meglio così, lui non si sarebbe sentito sicuro nell'assisterla, in fondo gli effetti collaterali variavano leggermente da persona a persona. Rimaneva dunque l'ultima dose da poter somministrare e Zephyr sapeva benissimo a chi volerla donare, nel caso. Ariel Jiménez lo avrebbe accettato nuovamente nella sua vita? Poteva solo sperare che fosse così e poi, poi le avrebbe fatto la stessa identica proposta di fiducia incondizionata. Tornato al proprio posto, prima di sedersi, sentì le parole della professoressa che gli raggiunsero il cuore e lo spirito. La guardò intensamente. Grazie per l’affetto e la fiducia che mi stai dimostrando. Spero di non deluderti mai. Percepì il contatto della mano di Tisifone sulla propria e ciò lo convinse a seguire un poco l'istinto, chiedendole con lo sguardo di mettersi in piedi. Se la donna avesse acconsentito alla sua richiesta silenziosa, allora Zephyr si sarebbe avvicinato per abbracciarla, in uno slancio puro di affetto. Non erano più allievo e professoressa, per quello si sentiva molto più libero di avere certi slanci impulsivi ed anche umani, con lei. Anche per quello ringraziava interiormente Lestat, anche per quello non aveva dubbi nel garantire alla donna che la pozione non avrebbe mai e poi mai rappresentato un pericolo, anche per quello poteva sentire distintamente gli occhi chiari di rubino divenire più lucidi. Quando quell'eventuale contatto tra loro terminò, Zephyr la fissò intensamente, inspirando e sorridendole appena, con complicità. Ora credo sia meglio che prosegua con le mie mansioni, Maestra. Sarà meraviglioso realizzare questo sogno "divinatorio" con lei. Ci vediamo più tardi a pranzo, d'accordo?
| Chiusura per Zephyr | [/newsgoth]
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da Tisifone » 29/07/2014, 9:38
Quella mattina era entrata nel proprio ufficio con l'animo gravato da un enorme macigno, il timore che fosse giunto per Zephyr il momento di lasciare il nido -cioè Hogwarts - e affrontare il mondo lontano dalla sua guida. I segnali vi erano tutti - il ragazzo schivo e taciturno che aveva controvoglia accettato come suo Assistente e Allievo era diventato un giovane uomo dall'intelligenza acuta e brillante, consapevole non solo delle proprie capacità intellettive ma anche delle potenzialità insite nel suo animo come dimostravano i sorrisi ampi e sinceri che a volte le rivolgeva - ma nonostante ciò avvertiva un fastidioso groppo alla gola all'idea di lasciarlo andare. Egoisticamente non voleva privarsi del piacere della sua compagnia e delle loro conversazioni stimolanti non ora che, i diversi percorsi di vita, li avevano portati a essere un po' più aperti e fiduciosi nell'altro. Fin dalle prime battute, però, Tisifone si rese conto di essersi completamente sbagliata e ogni parola dell'ex Corvonero andava sostituendo il timore iniziale con una vasta gamma di emozioni. Orgoglio per il suo desiderio di diventare Divinante, soddisfazione per il volersi cimentare in una mantica complessa come la Glaciomanzia, sorpresa per il suo progetto di aprire insieme un negozio "divinatorio" a Diagon Alley e felicità, genuina e quasi infantile, nell'apprendere che quella sorta di figlio acquisito non sarebbe sparito dalla sua vita. Ascoltò con attenzione e partecipazione le sue idee per il negozio e definirono i ruoli di quella futura collaborazione che li avrebbe visti non più Mentore e Allievo ma soci alla pari. Fin da subito però fu chiaro che Tisifone avrebbe impiegato un po' di tempo per abituarsi a quel cambiamento come dimostrava la proposta che avanzò quasi subito e cioè che Zephyr avrebbe potuto esercitare almeno i primi tempi l'arte divinatoria in una apposita stanza del negozio e quindi sotto la sua ala protettrice. Temendo che le sue parole venissero lette come una mancanza di fiducia nell'altro, Tisifone si apprestò a ritrattare tutto ma il ragazzo non le diede la possibilità di farlo. In effetti, sotto la sua tutela mi sentirei molto più tranquillo, oltre al fatto che di volta in volta potrei chiederle consigli. Essere uscito da scuola od aver completato il percorso con lei non significa certo aver finito di imparare. In un certo senso credo che lei rimarrà a prescindere la mia Maestra... per sempre. Una bolla di calore le esplose all'altezza del cuore, riscaldandola con un sentimento nuovo a cui non seppe con precisione dare un nome, mentre un lieve rossore le colorava le guance. La mia conoscenza e i miei libri saranno sempre a tua disposizione. Affermò rivolgendogli un sorriso radioso di ringraziamento che però scomparve gradatamente man mano che Kenway le illustrava le proprietà della strana sostanza lilla che aveva tirato fuori dalla borsa, tramutandosi in una espressione perplessa, al limite della diffidenza. Lo lasciò parlare senza interromperlo, ascoltando attentamente i pochi dettagli che il ragazzo le stava dando e tentando di leggere, inutilmente, tra le righe, per poi riassumere il tutto con poche, pacate e atone parole: le stava chiedendo di fare un salto nel buio, assumendo una sostanza di provenienza sconosciuta e dagli effetti in parti dolorosi, basandosi solo sulla parola. È comprensibile la sua perplessità. D'altronde però, è risaputo che solitamente i grandi benefici derivano da grandi rischi.
O da enormi sacrifici... Si ritrovò a pensare, anticipando inconsapevolmente il resto del discorso del ragazzo. Per lo meno quelli che velocizzano processi i quali invece si realizzerebbero normalmente in anni di sacrificio. Tuttavia non posso avere la certezza che lei abbia in programma di eseguire simili sforzi. Oh certo che lei aveva in programma di fare sforzi simili, era da quando qualcuno aveva deciso che fosse divertente giocare con la sua mente e il suo corpo come se fosse una marionetta che si stava impegnando con tutte le sue forze - e con scarsi risultati nonostante l'aiuto e il sostegno di Noah - per diventare più forte, più veloce, per non essere un peso ma bensì un aiuto per le persone a cui voleva bene in caso di pericolo. Inserita in quel contesto la proposta di Zephyr, accelerare anche solo di poco il processo di sviluppo delle sue capacità, rappresentava una tentazione a cui era dannatamente difficile resistere ma forse, richiamando a sè anni di condizionamento Serpeverde sull'autoconservazione e sulla paranoia, alla fine ci sarebbe anche riuscita se a farle quel dono fosse stato qualcuno altro. Da parte mia però, rimane tutta l'intenzione di difenderla da ogni avversità. Un'affermazione forte quella, almeno dal punto di vista della donna, a cui seguì, dietro sua esplicita richiesta, una dichiarazione di stima e affetto che fece crollare tutte le sue barriere, a dimostrazione che anche in lei albergava un po' di quella tendenza rosso- oro di fidarsi del proprio cuore e delle persone a lui care. Per poter accettare però aveva bisogno di un'ultima conferma. Tu ti fidi della persona che ti ha dato la pozione? Se adesso può vedermi sorridere con più convinzione, Maestra, è per merito di questa persona. Mi piacerebbe poterla conoscere un giorno allora per esprimerle tutta la mia gratitudine. Perchè non poteva che essere grata all'uomo che era riuscito lì dove lei si era arrovellata per mesi senza trovare una soluzione e cioè aiutare Zephyr ad affrontare il mondo con maggiore serenità. ... Si, mi fido.
Bene, perché io mi fido di te completamente…
Una fiducia ben riposta, glielo assicuro. Poi mi farà sapere come si è sentita e cosa ha riscontrato come miglioramenti, mi raccomando.
Non mancherò. Lo rassicurò con un sorriso tenue, chiedendogli poi di riporre la fiala in uno dei cassetti della sua scrivania per evitare che tutta quella sovreccitazione facesse scattare per errore il suo dono. Non avrebbe assunto la pozione quel giorno non solo perchè, viste le controindicazioni, avrebbe dovuto avere al suo fianco qualcuno in grado di assisterla al meglio ma anche perchè, al pari del tatuaggio che stava meditando di fare, potenziarsi prima di essere riuscita a battere Noah in duello sarebbe equivalso a barare. L'avrebbe quindi assunta dopo aver ricevuto la tanto agognata proposta di matrimonio anche se forse contorcersi tra atroci dolori non sarebbe stato il modo migliore per festeggiarla. Una volta che l'ex Prefetto fu tornato di fronte a lei, Tisifone si sentì in dovere di dar voce ai sentimenti che albergavano nel proprio cuore, impegnandosi solennemente a non tradire mai la fiducia che l'altro le stava dimostrando, arrivando persino a sfiorargli il dorso con la mano in un gesto concreto di affetto. Con ancora le guance velate di un lieve imbarazzo acconsentì alla richiesta silenziosa dell'altro di alzarsi in piedi e quando lui l'abbracciò per una manciata di secondi buoni rimase immobile, con le braccia stese lungo i fianchi e gli occhi spalancati per lo stupore. Sbattè le palpebre un paio di volte come se non riuscisse a rendersi conto di ciò che stava realmente accadendo e quando alla fine comprese ricambiò la stretta con forza, lasciando che fosse questa a parlare al posto suo. Quando ripresero una distanza più onorevole Tisifone aveva il fiato corto, lo sguardo lucido e un sorriso fintamente rassegnato sul viso. Ora credo sia meglio che prosegua con le mie mansioni, Maestra. Sarà meraviglioso realizzare questo sogno "divinatorio" con lei. Ci vediamo più tardi a pranzo, d'accordo? Si, sarà di certo un'avventura fuori dall'ordinario - concordò - A più tardi Zephyr. Una volta rimasta sola, Tisifone trasfigurò la poltrona su cui era seduta prima in una comoda sedia a dondolo e vi si lasciò cadere sopra, sospirando contenta Ah Zephyr, hai sconvolto il mio mondo e di questo posso solo essere grata alla Trama. [FINE]
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