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Quartier Generale dei Servizi Segreti del Ministero Luogo di lavoro dei Sicari e dei Profiler
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da Nylea » 27/05/2014, 21:27
Ω Sala di Addestramento ∞ 1° Giugno ∞ ore 11.32 Ω
Ed ora la parte che preferisco…
Finiva sempre il proprio addestramento con arco e frecce, nella camera di simulazione: da quand'era arrivata al Ministero come Sicaria, sotto la guida di Cole, era migliorata tantissimo anche in quell'abilità, al punto che avevano dovuto aggiungere al programma nuovi livelli simulati per permettere di allenarsi e progredire. Tese l'arco come se fosse la cosa più naturale del mondo, come se la freccia non fosse altro che un prolungamento del suo braccio, e la scoccò di fronte a sé. Centro. Nessuno poteva fermarla quando aveva la sua arma preferita, e praticamente unica visto quanto poco usasse la bacchetta, in mano; era precisa, silenziosa, letale; aveva preso alla lettera il modo di fare degli animali nella foresta, e di se stessa quando si trovava in forma animale. Nessuno la vedeva, e nessuno la sentiva, ma lei era lì… ed una volta individuata la propria preda, faceva di lei ciò che voleva. Centro. Si muoveva con naturalezza, in modo fluido: inizialmente la tuta data in dotazione ai Sicari dal Ministero, quella che usavano per allenarsi e durante le missioni ufficiali, le dava fastidio; aderente, troppo, ed anche pesante per una persona abituata a vestire in modo semplice e leggero, sempre. Ora la percepiva come fosse una seconda pelle, si era abituata al suo peso, praticamente era come essere nuda. Centro. In più, da quando l'aveva promesso solennemente a Cole, non aveva mandato altri Auror all'ospedale, e loro, per contro, avevano evitato di prenderla in giro o stuzzicarla ad alta voce; probabilmente lo facevano ancora, quando Nylea non c'era, ma anche lei li sputtanava un giorno sì e l'altro pure, perciò lo poteva accettare. Centro. Si sentiva forte, si sentiva sicura, si sentiva bene. Avrebbe potuto continuare così per ore ed ore, fregandosene del tempo che passava, ma aveva indicazione la sala d'addestramento per una sola ora al giorno, e non poteva approfittarne ulteriormente. Iniziava sempre con dello stretching per poi passare ad allenarsi coi pesi, e continuare con qualche addominale, flessioni, squat, adductor ed abductor, step, insomma tutto il necessario per sgranchire i muscoli e mantenerli in forma e tonificati; poi un po' di cardio-fitness, esercizi che puntassero ad allenare i riflessi, un po' di simulazioni d'arrampicata, ed infine quello, il suo preferito… il tiro con l'arco. Centro. Centro. Centro. Centro. Si fermò ed abbassò le braccia, con arco e frecce ancora in mano, perché un suono basso e continuo le fece capire come fosse arrivato il momento di smettere l'allenamento: la sua ora e mezza era finita. Sospirò, un velo di sudore a coprirle la fronte, uscendo dalla cabina di simulazione e posando la sua arma per andare verso il bagno attiguo alla sala addestramento e darsi una rinfrescata: si tolse la tuta e, totalmente nuda, si sciacquò velocemente ed a pezzi, ritornando pulita e profumata, per poi indossare un paio di pantaloni mimetici stretti, scarpe da trekking e sopra una maglia nera, morbida, che celava sotto di sé una canotta verde militare; tornata nella sala d'addestramento, la bella anglo-tedesca si sciolse i lunghi capelli leggermente mossi, e proprio mentre stava per riprenderli tra le dita per fermarli nuovamente in una coda alta e comoda, sentì che la porta della sala si apriva, ed una voce sconosciuta chiamare il suo nome.
Il Caporale Herbert?
Si volse lentamente, posando uno sguardo perplesso sul ragazzo che ora la fissava appena più avanti della porta, le mani ancora nascoste nella folta chioma chiara.
... Tenente Venser Laghoon, trasferito questa mattina, buongiorno!
…
Non disse nulla, Nylea, sentendo una fitta strana e non del tutto piacevole all'altezza dello stomaco: quel ragazzo, quel nuovo arrivato… la attraeva. Pur non essendo mai stata fidanzata né particolarmente interessata all'amore, riconosceva i segnali quando li avvertiva, ed era sicura più che mai che Venser, così si chiamava lui, glieli stesse facendo provare. Perché? Non ne aveva la minima idea, e non voleva saperlo. Di sicuro non avrebbe esternato nulla, se c'era una cosa in cui era brava era mantenere il controllo e la lucidità… se non avesse imparato a farlo, mentre era ad Azkaban, non ne sarebbe mai uscita viva.
Sì, sono io… benvenuto. Il Capitano Darksteel tornerà il prima possibile… può aspettarlo nella sala d'attesa.
Si volse nuovamente, dopo quelle parole, posando le frecce nella faretra e mettendosi quest'ultima ed il proprio arco sulla schiena, così da poterli portare con sé; ora era pronta per andarsene, ma se quando si fosse voltata, il ragazzo fosse rimasto lì, allora la Herbert avrebbe inarcato un sopracciglio, fissandolo nuovamente con aria interrogativa.
… perché è ancora qui?
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da Venser » 29/05/2014, 15:02
"Accidenti che sventola epocale..."
Questo fu il primo pensiero di Venser nel veder voltarsi il Caporale Herbert che, comunque, non si trattava di Melia, l'Aberrazione. Non che gli fosse andata tanto peggio, anzi, quella soldatessa era davvero bella sotto ogni aspetto e sfaccettatura: forme prorompenti, sguardo tagliente, labbra da... da baciare, longilinea pur avendo una corporatura non esile, insomma, una vera gioia per gli occhi. Grazie al suo sguardo piuttosto sviluppato riuscì a scorgere anche un lievissimo cambio di tonalità nelle sua guance, che andarono tendendo al rosato probabilmente per l'effetto che il ragazzo aveva sulle altre persone, ma non sfruttò comunque la sua bravura per spogliare il Caporale, forse perché desiderava tenersi quella visione per un momento un po' più tranquillo e soprattutto non di mera conoscenza lavorativa. Per quanto lei stesse mantenendo una espressione seria e solo di poco sorpresa, lui preferì esibire immediatamente un sorriso solare e sicuro, dando un'occhiata intorno a sé osservando tutti i dettagli di quella sala di addestramento dove presto avrebbe cominciato a muoversi anche lui. Attrezzature per ogni esigenza, regolazione della temperatura interna, timer di allenamento, personal trainer registrati, classifiche di tutti i Sicari e delle discipline nelle quali andavano meglio con votazioni in centesimi. Ogni cosa era all'avanguardia, si notava proprio che quella era la sede di Londra e non una qualsiasi di provincia.
Sì, sono io… benvenuto. Il Capitano Darksteel tornerà il prima possibile… può aspettarlo nella sala d'attesa.
Veramente al momento stavo facendo un giro per orientarmi ed ambientarmi, Caporale...
Una risposta chiara, concisa ed elementare, come anche il tono che utilizzò, pulito e senza nessuna sfumatura di ironia o sarcasmo. Fece molta attenzione all'artiglieria che la ragazza stava portando con sé, ovvero delle frecce e un arco, armi tipicamente babbane o comunque utilizzate praticamente mai dai maghi e dalle streghe moderni. Un approccio al combattimento e al servizio come Sicario molto inverosimile e atipico, elemento di differenziazione che agli occhi di Venser fecero risultare Nylea ancora più interessante di quanto già non fosse. Purtroppo comunque, non riuscì a frenare il suo desiderio di vederci meglio sulle "doti" della collega, infatti non appena ella si volse e si abbassò per recuperare tutti i suoi accessori, Venser si prodigò nello sfruttare il suo dono per capire cosa portasse sotto la tuta e quanto fosse messa bene in termini di fondoschiena. Una brasiliana a tinta militare, scelta audace e particolare, oltre al fatto che le aspettative date dalla divisa attillata non vennero affatto tradite. Inspirò con profondità, controllandosi alla perfezione, avendo imparato nel lungo periodo di permanenza alla Setta dei 12, facendo tornare la vista ad uno status normale e superficiale, pensando soltanto ora che evidentemente la Herbert non aberrante non fosse a conoscenza della sua identità. Tutti, chi per sentito dire, chi per la lettura sul giornale, sapevano chi era Venser Laghoon, mentre invece lei pareva trovarsi di fronte ad un normale nuovo arrivato senza arte né parte. Difatti, qualche secondo dopo...
… perché è ancora qui?
Perché comunque credo sia altrettanto importante conoscere un Capitano quanto un Caporale. ... Oppure la sto forse disturbando? Nel mentre il nostro superiore è di ritorno dalla missione potremmo prendere qualcosa nella suddetta sala d'attesa. ... O magari potrei sgranchirmi subito con un poco di allenamento, le va di insegnarmi a tirare con l'arco?
Di nuovo nessuna presa in giro, di nuovo nessun sintomo di scherzo, era sincero, qualora lei avesse voluto dargli qualche dritta avrebbe appreso volentieri. Non si mise a chiedere il perché o il per come lei non conoscesse la sua identità e non certo perché attendeva con ansia il momento in cui qualcuno glielo dicesse per osservare la sua faccia, bensì perché non era interessato affatto ad apparire e se lì dentro almeno una persona al momento lo stava trattando come uno qualsiasi, a lui andava benissimo e si godeva quegli attimi di normalità prima della notizia dei suoi poteri. Piuttosto sfacciato e onesto, passò volutamente lo sguardo lungo il corpo di lei, solcando ogni centimetro di quegli indumenti che mettevano in risalto tutte le forme di Nylea, soffermandosi poi anche sul colore dei capelli, degli occhi, il contorno delle orecchie e la forma del naso. Non doveva avere più di vent'anni, poco ma sicuro, però la voce aveva già qualche sfumatura adulta, segno che evidentemente era cresciuta piuttosto in fretta rispetto alle coetanee. La muscolatura era sviluppata e il respiro mantenuto equo e regolare, tutti segni che indicavano un addestramento continuo, costante e soprattutto una salute di ferro.
E' molto tempo che lavora in questa sezione? Sa anticiparmi qualcosa sugli altri militari? Così da non trovarmi impreparato...
Piccola pausa.
Ah, tra l'altro, conosco la sua qualifica e il suo cognome, ma non il suo nome...
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Venser
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da Nylea » 29/05/2014, 16:54
Un bel ragazzo. Un gran bel ragazzo, un particolare che saltò quasi subito all'occhio di Nylea e che bastò per lasciarla leggermente interdetta: difficilmente qualcuno coglieva la sua attenzione dopo averlo conosciuto un po', figuriamoci così a prima vista! C'era qualcosa però, in Venser, che l'attraeva moltissimo, fisicamente parlando, e che le faceva venire voglia di essere toccata da lui. Non era normale, non per la Herbert, che s'insultò mentalmente - e in modo anche piuttosto pesante - per quell'apparente mancanza di auto-controllo, non immaginando che comunque non fosse colpa sua.
Veramente al momento stavo facendo un giro per orientarmi ed ambientarmi, Caporale...
Annuì, pensando che quella fosse una semplice affermazione informativa, per cui non si preoccupò più di lui e semplicemente si volse per raccogliere faretra ed arco, inconsapevole - e come avrebbe potuto essere altrimenti - del fatto che Laghoon ne stesse approfittando per farsi una bella idea di quanto fosse bello il suo sedere: d'altronde lei non conosceva la Setta dei 12, e non immaginava minimamente che fosse in grado di donare poteri speciali alle persone mischiando il loro DNA con quello di animali e creature magiche - com'era avvenuto alla cugina, peraltro; in più, non essendo una persona esattamente sociale o interessata alle novità del mondo magico, lei che passava ogni secondo libero lontano da tutto e tutti, nella foresta, non aveva la minima idea di chi lui fosse, e del fatto che dunque si trovava a relazionarsi con un ragazzo conosciuto e piuttosto famoso, un particolare che forse Cole avrebbe colto subito, invece, non appena l'avesse visto. Quando, comunque, si volse nuovamente così da poter uscire dalla sala d'addestramento, si rese conto di un particolare che la lasciò piuttosto perplessa: il Tenente era ancora lì, intento a fissarla con un sorriso amichevole. Perché? Non gli aveva forse detto che doveva aspettare il Capitano? O per caso voleva che lei gli facesse da guida turistica?
Non se ne parla proprio, figuriamoci se perdo tempo con sciocchezze del genere! … anche se forse potrebbe valerne la pena…
Scosse impercettibilmente il capo, maledicendosi mentalmente: ma che diavolo le stava prendendo? D'accordo, sì, era un bel ragazzo, ma questo non giustificava certo la portata di quei pensieri! Da quando voleva approfittare del proprio tempo libero per stare vicino a qualcuno? Lei non era quel genere di ragazza, non lo era mai stata, e la cosa la faceva davvero… innervosire. Per questo, forse un po' scocciatamente - approccio normale comunque, per chi la conoscesse - gli domandò perché fosse ancora lì e non avesse già lasciato la sala.
Perché comunque credo sia altrettanto importante conoscere un Capitano quanto un Caporale.
Mmh…
... Oppure la sto forse disturbando?
Dipende da cosa intenda lei per disturbare… comunque ho finito di allenarmi, quindi non ha interrotto nulla.
Rispose lei, alzando leggermente le spalle con voce atona: tentò di non pensare al fatto che, se si fosse trattato di chiunque altro, avrebbe risposto senza remore che sì, la stava disturbando, mentre in questo caso aveva dato una risposta diversa, più gentile - per i suoi standard - e diplomatica… davvero, la situazione cominciava a darle seriamente fastidio.
Nel mentre il nostro superiore è di ritorno dalla missione potremmo prendere qualcosa nella suddetta sala d'attesa. ... O magari potrei sgranchirmi subito con un poco di allenamento, le va di insegnarmi a tirare con l'arco?
Lo studiò per un lungo istante, soppesandolo con gli occhi per capire se la stesse prendendo in giro, ma non le pareva che fosse quello il caso: diffidente per natura e solitamente perspicace, era abbastanza brava a capire quando qualcuno faceva dell'ironia, per quanto sottile fosse; eppure, Venser Laghoon sembrava parlare sul serio, e tanto bastò per far nascere sulle labbra di Nylea l'ombra di un sorriso divertito.
Se dovessi mai insegnarle davvero a tirare con l'arco, Tenente, non lo farei mai qui. Certe cose si devono affrontare in ambienti consoni ad esse, ed una sala d'addestramento al Ministero non lo è.
Perché per lei il tiro con l'arco si poteva insegnare/imparare solo nella foresta, così com'era stato in passato per lei: quel posto, quello in cui si trovava ora, era troppo asettico ed impersonale per acquisire una tecnica che non era magica né tecnologica, ma naturale; e l'ambiente doveva esserlo altrettanto, naturale, di qui la motivazione di non voler prendere un tale impegno in quel luogo ed in quel momento. Quando, comunque, il ragazzo percorse il suo corpo con gli occhi, nuovamente accadde qualcosa che l'anglo-tedesca non aveva previsto: le guance, le sue guance solitamente chiare, si colorarono di un rosso piuttosto acceso, e diventarono improvvisamente calde, segno inequivocabile che era appena arrossita; ma perché, perché mai doveva sentirsi in imbarazzo di fronte allo sguardo di un maschio quando, di sicuro, occhiate come quella non erano le prime che riceveva? Sospirò leggermente, in difficoltà per quel comportamento di se stessa che non riusciva proprio a spiegarsi, mentre si spostava i capelli, peraltro lasciati sciolti e non raccolti come suo solito, dietro ad un orecchio in un gesto inconsapevolmente femminili, uno di quelli che erano tanto rari in lei da essere ritenuti inesistenti.
E' molto tempo che lavora in questa sezione?
Un anno e mezzo circa…
Sa anticiparmi qualcosa sugli altri militari? Così da non trovarmi impreparato…
Sono tutti ottimi Sicari, qualificati e professionali… ed anche simpatici, direi. - un po' incerta in quelle parole, perché non è che fosse la persona più adatta a giudicare la simpatia altrui, vista la propria - Sono persone con cui è facile andare d'accordo, e disponibili sul lavoro, perciò… non ha nulla di cui preoccuparsi. Il Capitano Darksteel, poi, è il miglior superiore che ci sia in tutto il Ministero… si troverà sicuramente bene, con lui.
E non era del tutto sicura di essere riuscita a nascondere totalmente la sfumatura più dolce della propria voce, quella che si poteva percepire o quando parlava di Cole, o quando parlava con gli animali in mezzo alla foresta.
Ah, tra l'altro, conosco la sua qualifica e il suo cognome, ma non il suo nome…
Nylea, mi… mi chiamo Nylea.
Rispose, maledicendosi ancora, ancora ed ancora per quel leggero tentennamento, per quell'imbarazzo e quella timidezza che proprio non facevano parte di lei… era lui a farle quell'effetto, o quella mattina si era girata sverza per qualche motivo? Abbassò lo sguardo e si mordicchiò il labbro, cercando di recuperare il freddo auto-controllo che di solito la contraddistingueva prima di tornare a guardarlo con un apparente distacco.
… se mi segue, le mostro la sala d'attesa in attesa che il Capitano Darksteel torni.
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da Venser » 31/05/2014, 21:16
Era piuttosto abituato a fare un particolare effetto sulle persone, specie le ragazze poi, che inizialmente lo trovavano di base un bel partito e subito dopo subivano anche l'influenza della sua attrazione maggiore dato dal sangue di unicorno nelle vene. C'era da dire però, che con il Caporale Herbert la soddisfazione era anche maggiore, perché si notava perfettamente quanto fosse infastidita da sé stessa, quanto non le piacesse mostrarsi così tanto debole e colpita dal fascino altrui, per questo internamente Venser sorrise divertito, consapevole che quelli forse sarebbe stati gli ultimi momenti di ilarità prima che ella venisse a sapere del suo segreto e dunque si tranquillizzasse. La ragazza possedeva una voce ferma, non melodiosa ma femminile, dura ma possibilmente morbida quando lo desiderava, inoltre c'erano diverse sfaccettature del viso e del corpo che ricordavano vagamente le fotografie della cugina Melia: il taglio degli occhi, la carnagione, la prosperità del seno e la forma del naso e delle orecchie: a certi dettagli l'Aberrazione ci faceva parecchio caso, potendo contare su una vista oltre ogni immaginazione, capace anche di andare oltre il vestiario, proprio come fece poco più tardi al fine di ammirare il fondoschiena della soldatessa alla quale si azzardò anche a chiedere qualche lezione di tiro con l'arco.
Se dovessi mai insegnarle davvero a tirare con l'arco, Tenente, non lo farei mai qui. Certe cose si devono affrontare in ambienti consoni ad esse, ed una sala d'addestramento al Ministero non lo è.
Già che non ha rifiutato è un passo avanti, Caporale... Per il resto, non si preoccupi, posso seguirla anche in capo al mondo, essere maghi fornisce vantaggi come la smaterializzazione, ricorda?
Si fece più coraggioso e andò di qualche passo avanti, così da avvicinarsi maggiormente a lei e osservare che effetto le facesse, un effetto che si sperava nascesse da un piacere di fondo e non dalla semplice influenza del suo potere latente e innestato. Avevano una differenza di altezza di circa quindici centimetri, forse poco di meno, chissà se preferiva un canone preciso di statura per un maschio oppure no, come anche una tipologie di muscolatura o fattezze del viso, occhi capelli e via dicendo. Quelle erano tutte domande che avrebbe voluto farle, ma c'era un tempo per ogni cosa e quello non era adeguato a dei quesiti simili. Piuttosto, era meglio passare prima attraverso i soliti convenevoli, come da quanto tempo lei si trovasse in quella struttura e quale reputazione avesse dei propri colleghi, in particolare per il Capitano Darksteel, superiore ultimo di entrambi. Parlando proprio di lui, Venser notò che il Caporale assunse una sfumatura un po' più morbida nel parlare al suo riguardo, facendo intuire che evidentemente tra loro sussisteva un rapporto ben più che positivo. Di prima idea gli venne da chiedersi se potesse esserci qualcosa di più rispetto che un semplice rapporto tra militari, ma da quel che ricordava il Capitano doveva stare sulla trentina e dunque avere circa dieci anni più di lei. Non erano moltissimi, indubbio, ma la differenza generazionale doveva pur contare qualcosa oppure no?
Sono tutti ottimi Sicari, qualificati e professionali… ed anche simpatici, direi. Sono persone con cui è facile andare d'accordo, e disponibili sul lavoro, perciò… non ha nulla di cui preoccuparsi. Il Capitano Darksteel, poi, è il miglior superiore che ci sia in tutto il Ministero… si troverà sicuramente bene, con lui.
Addirittura in tutto il Ministero? Beh meglio, più fortuna con tutte le donne che girano da queste parti, oppure lo hanno già accalappiato e non può usufruirne?
Ma si si, dopotutto voleva capirci bene con quella storia, estorcere qualche informazione con astuzia e allo stesso tempo mettersi l'anima in pace. Che poi, si stava già informando qualora la ragazza avesse qualche impiccio con il Capitano per regolarsi o meno sul provarci... e nemmeno conosceva ancora il suo nome. Troppa fretta insomma. Dove aveva lasciato tutte le sue tecniche strategiche di approccio con l'altro sesso? Evidentemente da qualche parte dentro la sua stanza alla Setta dei 12, dimenticate per sbaglio e tutte da recuperare piano piano. Evidentemente sei mesi di addestramento continuo e unico rapporto con delle femmine dato da Isabelle o Indigo (quest'ultima purtroppo non in quel senso) l'avevano arrugginito sul fronte di conquista: meno male che la migliore amica non si trovava lì con lui, altrimenti lo avrebbe preso in giro per almeno una buona mezza giornata e per una volta lui le avrebbe anche dato ragione. Poco male comunque, Venser rimediò in fretta, scoprendo alla fine che il Caporale Herbert si chiamava...
Nylea, mi… mi chiamo Nylea.
Mai sentito prima... è particolare, oltre che molto bello.
Voce un po' maliziosa, un po' calda, un po' dolce e un po' stronza, di colui che sa che metterà un po' in imbarazzo ma è contento che sia così. Ella abbassò lo sguardo, mordendosi il labbro con fare molto tenero, cercando però di mantenere ancora parecchio distacco tra lei e il Tenente. Comprensibile, si conoscevano da nemmeno dieci minuti e lei non sapeva niente di lui, quindi ampiamente giustificata in quel comportamento. Nonostante questo però, il vento sembrava girare di nuovo a favore di Venser poiché, contrariamente ad ogni aspettativa, gli venne offerto di seguire la ragazza fino alla sala d'attesa, rifacendosi alla proposta prima fatta a lei e che non aveva ancora ricevuto, fino ad allora, responso.
… se mi segue, le mostro la sala d'attesa in attesa che il Capitano Darksteel torni.
Con molto piacere, mi faccia strada, sarò come un'ombra...
Non le camminò completamente alle spalle, non volendola mettere in soggezione o in condizione di fastidio, anzi, tenne il passo di mezzo metro dietro standole però sul lato destro, così da essere sempre visibile e non suscitarle nervosismo. Raggiunta la sala d'attesa, vuota per il momento, il Tenente diede un'occhiata approfondita a tutti quanti i macchinari distributori di bevande e snack, come anche i tavolini, i cestini, le finestre, la postazione per fumatori ed anche gli ingressi dei bagni, il tutto perfettamente pulito e ordinato quasi fosse un albergo di lusso distinto. Si notava chiaramente che quella fosse una forza d'elìte del Ministero, osservando come trattavano i suoi membri, sia minori che maggiori. Infilando una mano nella tasca sinistra della giacca, Venser estrasse delle monete, guardando interrogativamente Nylea affinché comprendesse che le stava chiedendo cosa volesse, poi passò a prendere il prodotto per sé e per lei, optando per una confezione di gallette di riso ricoperte al cacao.
Niente a che vedere con il reparto canadese dove mi trovavo prima. Qui ci sono orari elastici oppure avete un cartellino di ingresso e d'uscita? Esenti missioni, si intende... Fa anche da sala mensa oppure il pranzo si svolge in una locazione a parte?
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Venser
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da Nylea » 31/05/2014, 22:19
Non capiva cosa le stesse prendendo: era più timida, più imbarazzata e meno tagliente del solito. D'accordo, Venser era un bel ragazzo e avrebbe anche potuto affascinarla, ma non così tanto da giustificare quel suo sentirsi una ragazzina impacciata e non un Caporale dei Sicari, la ragazza che era stata ad Azkaban e che sapeva badare a se stessa: quelle sensazioni così forti e per lei estranee riuscivano a destabilizzarla, facendole al tempo stesso abbassare la guardia. Forse fu per questo che, alla sua prima domanda, Nylea rispose in modo molto diverso dal normale, non rifiutandosi d'insegnargli ad usare l'arco - in modo lapidario e secco, come avrebbe fatto solitamente - ma sottolineando solo che, nel caso, non avrebbe comunque cominciato ad istruirlo in un luogo come quello.
Già che non ha rifiutato è un passo avanti, Caporale... Per il resto, non si preoccupi, posso seguirla anche in capo al mondo, essere maghi fornisce vantaggi come la smaterializzazione, ricorda?
Ed io sono sempre in tempo a rifiutarmi, ricorda?
Replicò l'anglo-tedesca, fissandolo con aria quasi minacciosa, come se volesse ricordare a Laghoon che non doveva dar per scontato il fatto che lei gli avrebbe insegnato davvero a tirare con l'arco: si dovette mordere letteralmente l'interno delle guance per impedire ad un leggero sorrisetto di manifestarsi all'esterno, ma per fortuna riuscì nell'intento ed evitò di rendere vano lo sguardo minaccioso di poco prima. No, non voleva che l'altro si facesse strane idee, o che lei fosse una di quelle ragazze che ci stava subito, e che accorrevano dalla persona che piaceva loro al primo schiocco di dita… lei non ci stava e basta! Almeno, non di solito. Quando Venser le si avvicinò, il cuore della Herbert prese a battere poco più forte, e nuovo rossore colorò le sue guance, facendosi più visibile e scatenando, di conseguenza in lei nuove bestemmie: non capiva, non riusciva davvero a comprendere cosa diavolo stesse prendendo al suo corpo… si sforzava di capirlo, ma niente. Meglio rispondere alle domande di lui, meglio concentrarsi sulla - difficile - descrizione dei colleghi, e su quella - più semplice - del loro Capitano, Cole Darksteel, il migliore di tutto il Ministero a parere della Sicaria, e non solo perché era leggermente di parte.
Addirittura in tutto il Ministero? Beh meglio, più fortuna con tutte le donne che girano da queste parti, oppure lo hanno già accalappiato e non può usufruirne?
Pensò alla donna che ultimamente sembrava aver attratto maggiormente il suo fratello maggiore/tutore/amico/amante all'occorrenza, e che lui pareva addirittura volersi impegnare a conquistare,m e sorrise divertita tra sé, facendo spallucce.
Non conosco i dettagli della vita sentimentale del Capitano… Ma potrai chiederli direttamente a lui, se t'interessano tanto.
No, non avrebbe mai sputtanato Cole in quel modo, non era proprio da lei! Non aveva confermato né smentito, ma se proprio ci teneva, poteva azzardarsi a porre quella domanda al diretto interessato, ed attendere la sua risposta - o un pugno in faccia, eventualmente. Comunque era inutile stare lì in piedi come due stupidi, tanto valeva andare via e spostarsi nella sala d'attesa, non prima di avergli rivelato il suo nome.
Mai sentito prima... è particolare, oltre che molto bello.
E che cazzo!
Impossibile non pensarlo quando, a quelle parole - e a quel tono di voce - Nylea sentì il volto andarle in fiamme, costringendola ad abbassarlo e a mordersi un labbro quasi a voler usare il dolore come mezzo per ricomporsi.
… grazie.
Mormorò solo, schiarendosi poi leggermente la voce per proporre all'altro di muoversi da lì.
Con molto piacere, mi faccia strada, sarò come un'ombra...
Fortunatamente non seguì alla lettere le sue stesse parole, altrimenti Venser sarebbe risultato un po' inquietante alle spalle di Nylea: le stava leggermente dietro, quello sì, ma comunque accanto, sulla destra, in modo che lei potesse sempre tenerlo d'occhio. Non che ce ne fosse bisogno comunque, visto il tragitto breve dalla sala d'addestramento a quella d'attesa, dove il Tenente studiò l'ambiente a fondo prima di avvicinarsi alle macchinette distributrici: normalmente non si sarebbe fatta offrire nulla se non da Cole o da Douglas, il Caporale…
Una barretta al cioccolato bianco.
… ma con Laghoon le riusciva difficile essere se stessa al 100%. E poi ultimamente aveva sviluppato quella sorta di dipendenza al cioccolato bianco, e non vedeva motivo di rinunciarvi, specie in una situazione, per lei, di stress come quella. Prese la barretta che lui le stava porgendo, lanciando un'occhiata a cosa invece avesse preso Venser - gallette di riso, come facevano a piacergli? Erano orribili… - prima di avvicinarsi ad una sedia di fronte ad un tavolino ed accomodarcisi sopra, posando faretra ed arco sul tavolo, visto che tanto non sembrava essere utile a nessuno, al momento.
Niente a che vedere con il reparto canadese dove mi trovavo prima. Qui ci sono orari elastici oppure avete un cartellino di ingresso e d'uscita? Esenti missioni, si intende... Fa anche da sala mensa oppure il pranzo si svolge in una locazione a parte?
No, gli orari sono precisi per ciascuno… nella maggior parte dei casi - perché lei, grazie a Cole, a volte aveva un trattamento speciale, ad esempio quando era esasperata e c'era il rischio che prendesse a frecciate qualcuno solo perché l'aveva guardata nel modo sbagliato - e sì, c'è anche il servizio mensa a self-service, ma prendiamo qualcosa fuori ogni volta che possiamo visto che qui vicino c'è un bar che fa cose buonissime.
Senza considerare che le bastava fare gli occhi dolci a Douglas e lui subito correva, impegni permettendo, a prendere il pranzo fuori per tutti: i vantaggi di avere qualcuno con una cotta per sé.
… perché è stato trasferito qui? Non credevo fossimo in carenza di personale… o forse in Canada la vita era troppo noiosa, per lei?
Domandò, pungente come suo solito: aveva trovato il trucco per essere se stessa, più o meno… non guardarlo negli occhi, concentrarsi sulla barretta, e sperare che quel comportamento per sé così anomalo fosse dovuto semplicemente ad una giornata storta.
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Nylea
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da Venser » 01/06/2014, 19:41
Ed io sono sempre in tempo a rifiutarmi, ricorda?
Le starei già così antipatico forse? Oppure semplicemente è un tipo solitario, Caporale?
Le comprendeva benissimo le persone solitarie, lui in primis lo era spesso in molti momenti della sua vita, anche attualmente. Capitava che Isabelle rientrava a casa la sera e lo trovava già con la porta chiusa, intento a fare chissà cosa, magari soltanto leggere o guardare il soffitto pensieroso. La verità era che Venser nascondeva spesso uno spirito e una ponderazione interiore varia e profonda, questo per non dover rendere spiegazioni agli altri, questo perché sarebbe stato troppo difficile farlo, risultando noiosi o magari pesanti. Pochi avevano conosciuto quel suo lato più intenso e silenzioso, molti lo avevano visto sempre come un chiacchierone che sapeva il fatto suo e nulla più, un tipo a posto, un tipo tosto ma non il tipo con il quale intavolare chissà quali conversazioni costruttive, mentre invece era tutto il contrario. La primissima volta che una persona, una ragazza per la precisione, era riuscita a strappargli un argomento diverso dal solito scherzo ed aveva scoperto che il Tenente fosse anche in grado di meravigliare con i suoi ragionamenti, quasi se ne meravigliò: la sua ex, Regina Jones. In effetti anche di lei si sarebbe potuto dire molto. Non la semplice imperatrice della scuola, non la classica fighetta oca attenta solo all'aspetto e alla reputazione. Durante la loro prima volta, Venser vide nei suoi occhi, nell'espressione della studentessa, una luce bellissima, la luce della sua interiorità, accorgendosi di quanto in là si dovesse scavare ancora prima di conoscere la vera Regina. Per quello provò a dialogare con lei, per quello tra loro si sviluppò un rapporto diverso, nuovo, più vero e fatto di cose autentiche. Ma perché si stava perdendo in quei ricordi adesso che doveva informarsi adeguatamente sulla possibilità o meno di avvicinare una così particolare ragazza quale era Nylea Herbert, della quale avrebbe scoperto il nome poco dopo?
Non conosco i dettagli della vita sentimentale del Capitano… Ma potrai chiederli direttamente a lui, se t'interessano tanto.
Per me al massimo, l'importante è che non interessino a lei, Caporale, poi per il resto...
Qualcosa di detto e non detto, una rivelazione velata e un accenno a qualcosa di più: una intenzione, un desiderio, una preferenza. L'ex Spia di II° classe non era solita mantenere tutto nel segreto fino all'ultimo, no, preferiva snocciolare a poco a poco e osservare lentamente le reazioni del prossimo. Non si aspettava di certo che la Sicaria rimanesse lusingata o particolarmente felice di quelle parole, sarebbe stato fin troppo facile e lui stava sicuro che con lei nulla sarebbe stato davvero così semplice, ma magari un mezzo sorriso, una luce di consapevolezza non negativa, insomma, un dettaglio che gli potesse far pensare che fosse rimasta quanto meno lusingata non gli sarebbe dispiaciuto affatto. Il complimento sul nome, intanto, fu di aiuto per farla arrossire ancora un poco, di seguito poi si avviarono in direzione della Sala di Attesa riservata al personale militare del Ministero, dove Venser offrì a sé stesso una confezione di gallette di riso ricoperte al cacao e a Nylea una barretta di cioccolato bianco di una nota marca babbana che gli sembrava anche di conoscere e di aver già visto da qualche parte. Non era un patito di dolci, l'esperta della "coppia" era Isabelle, anzi, per la precisione Belle! Mentre il Caporale si gustava il suo snack, si prodigò di rispondere alle domande del nuovo arrivato, dando tutte le delucidazioni richieste e dandogli così un'idea di come la vita si svolgeva in quella sede a differenza di quella canadese da dove Venser veniva.
No, gli orari sono precisi per ciascuno… nella maggior parte dei casi e sì, c'è anche il servizio mensa a self-service, ma prendiamo qualcosa fuori ogni volta che possiamo visto che qui vicino c'è un bar che fa cose buonissime.
Queste dovrebbe farmi supporre che lo stipendio permetta un lusso simile, oppure è tutto spesato dal Ministero?
D'altronde, per andarsi a prendere qualcosa fuori quasi ogni giorno, voleva dire sicuramente che la differenza tra i Galeoni presi in Canada e quelli che avrebbe percepito in Inghilterra era notevole. Ogni tanto qualche bella notizia che era sicuro avrebbe condiviso facilmente con Lysa, quella più attaccata ai soldi e più propensa a spenderli per coccolarsi in attesa di un baldo giovane che lo facesse per lei.
… perché è stato trasferito qui? Non credevo fossimo in carenza di personale… o forse in Canada la vita era troppo noiosa, per lei?
Non era proprio a conoscenza della sua identità, nemmeno un minimo. Caspita, una perla rara molto poco interessata a ciò che succedeva nel Mondo Magico: menefreghista per scelta o per difetto? Terminò la sua prima galletta, passando alla seconda, continuando a guardarla in viso per quanto lei invece stesse facendo tutto il contrario.
Ho deciso di mettere a disposizioni le mie... "abilità", per la sezione Ministeriale più colma di lavoro. Prima ero una Spia di II° Classe, ma ho deciso di provare a gestire un lavoro un po' più in prima linea, facendomi scalare in V°. Oltre a questo, non avendo voi ancora un medico militare ed essendo io detentore di alcuni master in medicina sia magica che babbana, ho provato a sfruttare questa mia posizione per facilitarmi l'accettazione del trasferimento... ed eccomi qui!
Aveva una gran sete ma non gli andava l'acqua, perciò alzandosi controllò quali bibite erano a disposizione nel distributore, possibilmente non gassate perché in quel momento non lo attiravano. Rimase appena sorpreso della stragrande maggioranza di lattine di succo all'arancia rossa, praticamente ce n'erano tre file piene. Evidentemente qualcuno ne era talmente appassionato che aveva riempito il macchinario apposta per lui. Beh tanto meglio, a lui quel tipo di bevanda non gli dispiaceva affatto, per quello inserì il quantitativo di zellini e fece cadere in basso il recipiente di latta, aprendolo e prendendone immediatamente un sorso generoso. Una goccia d'acqua, proveniente dalla condensa accumulatasi sul cilindro metallico, scivolò giù e gli cadde al lato delle labbra, poi sul mento ed infine al centro dei pettorali, scendendo sotto la maglia. Non la terminò subito, comunque, anche perché non si stava dimenticando sicuramente della Herbert.
... Ne vuoi un po'? E' deliziosa e fresca...
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Venser
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da Nylea » 01/06/2014, 21:04
Le starei già così antipatico forse? Oppure semplicemente è un tipo solitario, Caporale?
Sono poche le persone che mi stanno simpatiche, Tenente, ed in ogni caso non ho mai pensato d'insegnare il tiro con l'arco a nessuno di loro… - replicò Nylea, alzando leggermente le spalle - comunque, per rispondere alla sua domanda, sì, sono una persona a cui piace molto stare da sola. Avere troppe persone intorno è per me, nella maggior parte dei casi, un fastidio, e comunque non amo particolarmente nemmeno questo posto, o la città in generale: preferisco luoghi più aperti e naturali, più silenziosi.
Solo dopo aver finito di parlare, si rese conto di quanto avesse raccontato di sé, e si ritrovò a maledirsi per l'ennesima volta in quanto, dieci minuti, quindici? Era colpa sua, era lui a far abbassare automaticamente le sue difese spingendola ad aprirsi più del dovuto, ma non riusciva proprio a comprenderne il come o il perché; sapeva solo che aveva non solo risposto alla sua domanda - già di per sé un evento - ma spiegandone anche le motivazioni come se si sentisse in dovere di farlo. Fortuna che almeno sulla vita privata di Cole riuscì a trattenersi, evitando dunque di sbandierare i fatti suoi ed invitando l'altro a domandare direttamente all'interessato, se proprio voleva sapere qualcosa.
Per me al massimo, l'importante è che non interessino a lei, Caporale, poi per il resto...
Sorpresa, ecco cosa si poté leggere sul volto di lei: sorpresa, confusione forse, e poi quel picco d'imbarazzo che la portò a scostare lo sguardo dall'altro e a sorridere impercettibilmente, un'incurvatura leggera della labbra che Venser avrebbe potuto cogliere solo studiandole attentamente il volto ma che, nel caso, sarebbe stato un segno inequivocabile di come fosse stata colpita positivamente dalle parole di lui.
… credo che questa sia una domanda piuttosto inopportuna, Tenente.
Rispose lei, tanto per darsi un contegno, ma non appariva scocciata, infastidita o colta nel sacco dalle sue parole, come se Laghoon avesse scoperto chissà quale segreto tra lei e il Capitano Darksteel: sì, erano stati a letto insieme, ma detto questo erano entrambi liberi di fare ciò che volevano. Lasciò perdere l'argomento, dunque, e lo condusse invece nella sala d'attesa dove si fece offrire una barretta al cioccolato bianco, usando la strategia del non guardarlo in faccia come mezzo per non sentirsi in soggezione - o meglio, attratta da lui - e riuscire così ad essere pungente e sarcastica come suo solito.
Queste dovrebbe farmi supporre che lo stipendio permetta un lusso simile, oppure è tutto spesato dal Ministero?
Lo stipendio è buono, il pub fa prezzi piuttosto bassi per noi dipendenti del Ministero, un'accoppiata piuttosto vincente, direi.
Soprattutto per lei che il pranzo non lo pagava praticamente mai, visto che Cole si preoccupava sempre di pagarle tutto come ringraziamento per gli Auror che non aveva mandato al San Mungo; diede un morso alla sua barretta - cavolo quant'era buona, quella dipendenza da cioccolato pareva diventare sempre più forte - e gli chiese perché si fosse trasferito, se fosse stato mandato lì perché richiamato dal Ministero o se, invece, fosse stata una sua iniziativa a seguito di una vita fin troppo noiosa.
Ho deciso di mettere a disposizioni le mie... "abilità", per la sezione Ministeriale più colma di lavoro. Prima ero una Spia di II° Classe, ma ho deciso di provare a gestire un lavoro un po' più in prima linea, facendomi scalare in V°. Oltre a questo, non avendo voi ancora un medico militare ed essendo io detentore di alcuni master in medicina sia magica che babbana, ho provato a sfruttare questa mia posizione per facilitarmi l'accettazione del trasferimento... ed eccomi qui!
Quindi lei, oltre ad essere Tenente del corpo dei Sicari, è anche un Magi-dottore? - domandò Nylea, prima di proseguire - Prima ha parlato di abilità… perché, cosa intendeva? Sa fare qualcosa di particolare?
No, lei di lui non sapeva assolutamente nulla: un po' perché i giornali non li leggeva mai, un po' perché non s'interessava di ciò che succedeva nel mondo magico - un mondo nel quale lei avrebbe anche potuto non vivere, rifugiandosi nelle foreste - quindi Venser rappresentava per lei qualcosa di sconosciuto, e dunque d'incomprensibile: che cosa poteva mai saper fare di così importante quel ragazzo, a parte agitarla e mandarla in confusione? Lo osservò prendere una lattina d'arancia rossa con la coda dell'occhio, ghignando tra sé nel notare che lui e Cole forse avevano gli stessi gusti in fatto di bibite, per poi rimanere rapita qualche istante da una goccia d'acqua che gli cadde lungo il mento e in mezzo ai pettorali: solo quando si rese conto della cosa sbatté velocemente le palpebre ed abbassò lo sguardo spostandosi i capelli dal viso con una mano mentre una voce nella sua testa urlava insulti sia in inglese che in tedesco; ma che le era preso?! Cazzo, quando mai aveva provato invidia per una goccia d'acqua, per la sua possibilità di solcare la pelle dell'altro? Era una cosa assolutamente… assurda!
... Ne vuoi un po'? E' deliziosa e fresca…
Saltò sulla sedia, letteralmente, quando la voce di Venser le arrivò alle orecchie, troppo presa dagli insulti mentali per rendersi conto che l'altro si era avvicinato, e le stava porgendo la lattina. Scosse il capo con decisione alla sua domanda, prendendo un lungo e profondo respiro ed alzandosi in piedi per avvicinarsi alla porta della sala d'attesa, guardando al di là di essa: ma quanto ci mettevano Cole e gli altri a tornare? Sarebbe diventata pazza se fosse rimasta lì con lui a lungo, visto quanta influenza avesse sulla sua persona.
Così… lei è canadese. Di dove, precisamente?
Gli domandò tanto per dire qualcosa, dandogli le spalle così da aumentare il distacco tra loro: era irritata, non con lui ma con se stessa per il proprio modo di comportarsi - non sapendo che in effetti era colpa dell'altro, della sua "particolarità"; al momento, invece, si considerava una sciocca ragazzina che sembrava quasi non aver mai visto un bel ragazzo in vita propria, ed era una cosa che proprio non sopportava.
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da Cole » 07/06/2014, 22:06
Portatelo via. Fernandez, occupati dell'interrogatorio.
Io provvederò a stilare il resoconto e...
Non ci provare Rogers, al resoconto ci pensa Zelekuth!
Ma, come mai Capitano?
Perché nell'ultimo resoconto affermavi che avevate dato da mangiare latte e biscotti ad un maniaco sessuale con le extension, Sergente.
Che cosa? Ma no, io ho scritto che avevamo fatto recapitare i letti e i canotti ad un monastero rurale in extremis!
... Appunto.
... Oh... Scusi Capitano.
Zelekuth, il resoconto è roba tua e vedi di scrivere in inglese, almeno tu!
Si signore!
Tutta la squadra quasi al completo rientrò presso il quartier generale del Ministero della Magia londinese intorno alle ore 12:00. Con loro un individuo appena catturato al quale sarebbero state fatte molte domande a proposito di alcuni casi di omicidi seriali molto particolari. Un lavoro improvviso, non certo deciso con calma ma anzi, arrivato con nemmeno due ore di preavviso, ma la segnalazione era anonima e non potevano rischiare di perdere un'occasione simile per acciuffare il loro obiettivo. Unico rimasto ad allenarsi ed evitarsi rogne fu il Caporale Herbert, infatti Cole non volle che Nylea partecipasse perché era una missione fin troppo delicata dove il sangue freddo era fondamentale, una dote che al 80% la ragazza non riusciva ancora a dimostrare, preferendo parlare tramite frecce piuttosto che tramite strategie generali e furtive. Non gliene faceva una colpa, sapeva che avrebbe imparato, ma d'altronde se era ancora al primo grado militare un motivo doveva pur esserci, oltre all'età anagrafica. Si era completamente dimenticato che quella mattina sarebbe giunto anche il nuovo Sicario trasferitosi dal Ministero Canadese, Venser Laghoon, il ragazzo speciale come lo chiamavano in molti. Un ottimo acquisto, grazie alle sue capacità soprannaturali. Infatti, non appena lo vide in compagnia di Nylea all'interno della sala relax, decise di mandare da solo il Maggiore Zelekuth ad occuparsi momentaneamente del colloquio con il catturato e presentare ai membri più attivi del gruppo il nuovo giunto.
... Perché ci sta in compagnia? Questo è alquanto strano...
Sorvolò sul fatto che la Herbert sembrasse quasi imbarazzata dalla presenza di Venser ed aprì la porta della sala in velocità.
Buongiorno. Lei deve essere il Tenente Laghoon, dico bene? Cole Darksteel, Capitano dei Sicari. Ha già avuto modo di conoscere il Caporale Herbert, vedo. Bene, lei è il Maggiore Fernandez, mentre lui è il Sergente Rogers.
Tenente!
Tenente.
Venser è stato trasferito dal Canada oggi stesso. Per chi non lo sapesse, è un individuo dotato di poteri molto speciali, infatti durante una missione in India ha subito una mutazione magica per via dell'esplosione di un ex laboratorio di pozioni sotterraneo. Ora, correggimi se sbaglio figliolo, egli è dotato di una vista enormemente sviluppata con la quale può addirittura osservare le persone e i luoghi come se possedesse degli occhiali termici o ai raggi x. Inoltre può arrivare ad osservare molto lontano, tutte doti che ci saranno enormemente utili durante le prossime missioni. Tenente Laghoon, sono spiacente di non poterle dare un benvenuto più caloroso ma abbiamo un lavoro da terminare. Vorrà dire che sfrutteremo la pausa pranzo per effettuare un brindisi in suo onore. Caporale Herbert, potrebbe dedicarmi un momento?
Cole attese che la ragazza annuisse e lo seguisse, così da uscire dalla sala relax e dirigersi fino all'ufficio vero e proprio del Capitano. Una volta arrivati lì, lasciando che Venser facesse intanto conoscenza blanda con Douglas e Daphne, Hunter chiuse la porta, in modo da rimanere isolato dall'udito di chiunque, fissando immediatamente Nylea con aria estremamente curiosa e perplessa.
Sembravi un pesce lesso, come se non avessi mai visto un ragazzo in vita tua. Che succede Nyl?... Forse per la prima volta hai trovato la mercanzia che ti aggrada? ... Che tipo è?
Speranzoso, molto speranzoso l'omone di colore, il quale desiderava ardentemente per lei l'incontro con una persona importante con la quale condividere qualcosa. Naturalmente non era a conoscenza del sangue di unicorno presente nelle vene del Tenente, per questo erroneamente aveva calcolato il comportamento del Caporale come derivante da una ipotetica infatuazione naturale e spontanea. Una volta che ella gli avesse spiegato abbastanza bene cosa le era preso però, il Sicario dovette per forza congedarsi da lei per tornare ad occuparsi della faccenda ancora non conclusa del tutto.
Adesso vado a sistemare alcune faccende col Ministro, devo raccontargli della missione. Ne riparleremo, ok? ... Ci vediamo a pranzo!
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da Venser » 08/06/2014, 23:09
Sono poche le persone che mi stanno simpatiche, Tenente, ed in ogni caso non ho mai pensato d'insegnare il tiro con l'arco a nessuno di loro… comunque, per rispondere alla sua domanda, sì, sono una persona a cui piace molto stare da sola. Avere troppe persone intorno è per me, nella maggior parte dei casi, un fastidio, e comunque non amo particolarmente nemmeno questo posto, o la città in generale: preferisco luoghi più aperti e naturali, più silenziosi.
Stiamo parlando di boschi, foreste o montagne, Caporale? In tal caso la capisco, i luoghi naturali sono piacevoli anche per me. Deduco allora abbia imparato ad usare l'arco nella maniera classica, ovvero cacciando, dico bene?
Trovare una persona come lei nel Mondo Magico era pressoché impossibile. Nylea Herbert utilizzava un'arma abbastanza fuori luogo e per di più aveva appreso ad utilizzarla in mezzo alla vegetazione, procurandosi il cibo da sola, con le proprie forze, senza ridursi ad andare in una qualunque macelleria spendendo Galeoni ed evitandosi così tante grane e complicazioni. Il viso del ragazzo, durante la spiegazione del Caporale, non solo era molto attento e concentrato, ma in più faceva capire perfettamente che egli era assolutamente colpito positivamente dall'indole selvaggia di lei, talmente tanto da trovarla sempre più interessante ad ogni secondo in più che passava. Una volta parlato delle abitudini della bella ragazza e del suo luogo ideale per passare il tempo, Venser spostò l'attenzione sul rapporto che poteva sussistere tra lei ed il Capitano Darksteel, volendo comprendere effettivamente se ci fosse qualche speranza per avvicinarsi a lei oppure doveva accettare il fatto che esistesse del tenere tra il Caporale e l'uomo di colore. Fortunatamente, Nylea non parve per nulla invischiata con il superiore, o almeno questo si poté evincere dalle sue parole, cosa che convinse il Tenente ad esporsi leggermente di più, suscitando in lei un moto di velatissimo compiacimento.
… credo che questa sia una domanda piuttosto inopportuna, Tenente.
Allora mi auguro vivamente che le vadano a genio le persone inopportune, Caporale.
La seguì, facendosi portare fino alla saletta relax dove presero qualcosa da mangiare nell'attesa del resto del comando. Utilizzarono i minuti rimasti per chiacchierare delle abitudini, degli orari e dei locali lì vicino. In quel modo Venser poteva già cominciare ad orientarsi in quel nuovo mondo, ben diverso da quello canadese dove aveva passato tutto il periodo da Spia nei tempi precedenti alla Setta dei 12. Gli sembravano mesi così lontani dal presente, eppure aveva passato tantissimo tempo in Canada, con altri colleghi, con altre faccende, con altre missioni, con altri flirt. Isabelle lo chiamava da sempre "Don Giovanni" per la semplicità con la quale si metteva a scherzare e parlare maliziosamente con qualunque bella figliola in circolazione, ed evidentemente la Herbert era l'ennesimo caso in questione, anche se il Caporale risultava ben diverso, sia per indole che per corporatura, dalle solite conquiste attuate dal Laghoon. Senza contare che il ragazzo aveva una certezza quasi matematica che una donzella del genere sarebbe stata perfettamente in grado di stravolgergli la vita, per quanto singolare ed unica. Cosa gli dava una sicurezza simile? Praticamente tutto! Non era oca, nascondeva con orgoglio il suo imbarazzo, rispondeva a tono e per di più svolgeva un lavoro tosto, da persona con le "palle", per farla breve non era la tipica stupida che urlava se le si spezzava un'unghia.
Quindi lei, oltre ad essere Tenente del corpo dei Sicari, è anche un Magi-dottore?
Esattamente. Prendere anche il ruolo medico rappresentava l'unica possibilità per essere certi dell'ammissione in questo distretto. Non avete nessuno che si occupi delle ferite in battaglia, l'ultimo incaricato so che è stato licenziato a causa di molestie sessuali e ricoverato al San Mungo con un buco nella ga-... Oh, ok, adesso si spiegano molte cose!
Annuì con un sorriso molto divertito e solare, scuotendo la testa incredulo di non averci pensato subito.
Prima ha parlato di abilità… perché, cosa intendeva? Sa fare qualcosa di particolare?
Davvero lei non sa nulla di ciò che sono in grado di fare? Credo sia la prima volta che mi tocca spiegare il mio potenziale. Beh, deve sapere che...
Ma non fece in tempo ad aprire bocca che il Capitano Cole Darksteel giunse all'interno della stanza con altri due ufficiali. Per ovvi motivi di subordinazione militare, Venser si mise subito sull'attenti nella classica posa in attesa di ordini e disposizioni. Nylea, a differenza sua, rimase esattamente nella stessa posizione per circa una decina di secondi, muovendosi poi con calma per lo meno per mettersi eretta col busto. Evidentemente godeva di alcuni privilegi, verità supportata dal fatto che Hunter fosse l'unico individuo del quale ella parlava con un tono più morbido, quasi dolce e gentile, di riconoscenza.
Buongiorno. Lei deve essere il Tenente Laghoon, dico bene? Cole Darksteel, Capitano dei Sicari. Ha già avuto modo di conoscere il Caporale Herbert, vedo. Bene, lei è il Maggiore Fernandez, mentre lui è il Sergente Rogers.
Si signore! Tenente Laghoon al servizio di questo distretto da oggi, Signore. ... Maggiore! ... Sergente.
Tenente!
Tenente.
Venser è stato trasferito dal Canada oggi stesso. Per chi non lo sapesse, è un individuo dotato di poteri molto speciali, infatti durante una missione in India ha subito...
Tanto meglio, il Capitano si mise a spiegare a tutti i poteri a lui appartenuti, quindi il ragazzo non fece altro che rimanere in silenzio osservando nel contempo l'espressione del Caporale mentre lentamente veniva a sapere di cosa lui fosse in grado di fare. A giudicare dai volti del Maggiore Fernandez e del Sergente Rogers, evidentemente loro conoscevano alla perfezione le sue capacità, infatti lo osservavano con un misto di ammirazione e perplessità. Nessuno lo voleva far sentire strano o complessarlo, ma era inevitabile lanciargli delle occhiate un po' ovunque, come a voler ricercare altri cambiamenti nel corpo e nell'estetica che riconducessero ad un incidente magico talmente grave. In realtà adesso dentro di lui di cose strane ce n'erano anche troppe, ma non l'avrebbe mai rivelato a nessuno, come probabilmente non avrebbe mai fatto nemmeno Isabelle, se non a persone estremamente di fiducia e sulle quali si poteva contare.
Tenente Laghoon, sono spiacente di non poterle dare un benvenuto più caloroso ma abbiamo un lavoro da terminare. Vorrà dire che sfrutteremo la pausa pranzo per effettuare un brindisi in suo onore.
Nessun problema signore. Sono già a disposizione per qualsiasi attività. Grazie del benvenuto!
Caporale Herbert, potrebbe dedicarmi un momento?
Nylea venne richiamata dal suo superiore per scambiare due parole in privato, forse per parlare di qualche missione o magari proprio di lui. Sapeva che sarebbe tornata lì, quindi mentre attendeva che rientrasse, Venser si dedicò a chiacchierare un poco sia con Fernandez che con Rogers, chiedendo loro la provenienza, da quanto tempo si trovassero in quella sezione e quali fossero le missioni attualmente in fase di svolgimento. Venne a sapere così del ricercato appena catturato ed ora nella sala degli interrogatori con un altro Sicario e giusto per sicurezza si prodigò di guardare nella direzione della suddetta stanza per osservare approfonditamente l'uomo sotto terzo grado. Grazie alla sua vista speciale, il Tenente riconobbe che all'interno del corpo di quella persona giaceva un liquido non organico, un liquido ben conosciuto nel panorama degli attentati magici. Un esplosivo alchemico che si iniettava sotto pelle per far esplodere la vittima dopo un quantitativo non meglio precisato di ore. Dilatando le pupille, Venser si rivolse immediatamente al Maggiore.
Il detenuto ha un esplosivo sotto pelle, va immediatamente isolato, presto!
Sia Daphne che Douglas tempestivamente sfrecciarono verso la sala degli interrogatori, bloccando tutto e trasportando in velocità il pazzo suicida in una stanza blindata e protetta magicamente da detonazioni di ogni genere, anche le più potenti conosciute. Per fortuna il pericolo era stato scampato in fretta, ma questo significava forse che la pista da seguire era andata in fumo, difatti il tizio non avrebbe parlato di certo fino al momento dell'inevitabile morte, portando le informazioni con sé nella tomba. Nemmeno un'ora che era arrivato e già aveva contribuito a dare una mano, si sentiva piuttosto soddisfatto e contento di ciò. Chissà come se la stava cavando invece la sua coinquilina... Una volta tornata Nylea nella stanza, Venser le rivolse un placido sorriso, in mano aveva un'altra barretta di cioccolato bianco che le lanciò.
Da come l'ha mangiata svelta prima, mi è parso di capire che ne va ghiotta... Comunque si, sono canadese e proveniente precisamente da Ottawa. Lei invece, che origini ha?
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da Nylea » 09/06/2014, 15:55
Stiamo parlando di boschi, foreste o montagne, Caporale? In tal caso la capisco, i luoghi naturali sono piacevoli anche per me. Deduco allora abbia imparato ad usare l'arco nella maniera classica, ovvero cacciando, dico bene?
Sì, foreste principalmente. - confermò Nylea, annuendo con un sospiro di leggera malinconia: non importava quanto stesse bene con Cole, o quanto si fosse ambientata nel mondo magico urbano, in particolare nel Ministero… lei agognava tornare nelle sue amate distese verdi ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo - E ancora sì. Inizialmente colpivo i tronchi degli alberi, per esercitarmi, ma crescendo e dovendomi occupare di me stessa - perché il padre prima era troppo impegnato per darle retta, e dopo era morto - ho cominciato a farne uso per procurarmi da mangiare, cosa che faccio ancora adesso.
Nonostante Cole le ripetesse che esistevano i macellai, infatti, la Herbert si era sempre rifiutata di comprare la carne da loro: non era vegetariana, ma rispettava la natura, ed era convinta che se proprio doveva mangiare un animale allora era più dignitoso, per lui, morire per mano di chi ne avrebbe consumato la carne, un modo come un altro per rendergli omaggio. Era tutta strana l'anglo-tedesca, era come se vivesse su un pianeta solo suo a cui pochi potevano avere accesso, come il Capitano Darksteel: per questo molti, erroneamente, pensavano che tra lei e l'uomo ci fosse del tenero, e quando anche Venser le domandò le pose la domanda di rito, quella che ormai era abituata a sentirsi porre, le venne spontaneo dirgli di farsi gli affari propri. O meglio, questo avrebbe detto normalmente, se non fosse stato che il Tenente Laghoon esercitava su di lei un fascino del tutto particolare, uno charme che la spingeva non a cambiare le proprie idee, ma ad essere più morbida nell'esporle.
Allora mi auguro vivamente che le vadano a genio le persone inopportune, Caporale.
No, normalmente odiava persone di quel tipo… normalmente, appunto. Non disse nulla, non fidandosi di cosa sarebbe potuto uscire dalle sue labbra, preferendo accompagnare Venser nella sala d'attesa e lì mangiare qualcosa, facendo intanto qualche domanda sulle sue molteplici professioni.
Esattamente. Prendere anche il ruolo medico rappresentava l'unica possibilità per essere certi dell'ammissione in questo distretto. Non avete nessuno che si occupi delle ferite in battaglia, l'ultimo incaricato so che è stato licenziato a causa di molestie sessuali e ricoverato al San Mungo con un buco nella ga-... Oh, ok, adesso si spiegano molte cose!
Molto stupido infastidire il cane che abbaia… e non ci si può poi lamentare se morde.
Aveva sentito quel detto babbano una volta, per caso, e si era trovata a pensare che un proverbio come quello faceva proprio al caso suo: aveva avvertito il Magi-dottore di lasciarla in pace, e lui sapeva bene quanto Nylea fosse suscettibile… aveva smesso d'infastidirla? No, al contrario, aveva continuato imperterrito. E lei si era comportata di conseguenza. Venser, comunque, aveva dimostrato di essere un ragazzo versatile ed eclettico: un Sicario, un Magi-dottore, ed evidentemente una persona con delle abilità speciali, anche se Nylea non aveva la più pallida idea di quali fossero.
Davvero lei non sa nulla di ciò che sono in grado di fare? Credo sia la prima volta che mi tocca spiegare il mio potenziale. Beh, deve sapere che…
Buongiorno.
La voce di Cole fece voltare la testa della Herbert quasi di scatto, e gli occhi scandagliarono subito il corpo del Capitano per assicurarsi che non avesse ferite particolari, e che stesse bene: le servì per tranquillizzarsi, e fu grazie a questo che i nervi si distesero, facendola rilassare impercettibilmente.
Lei deve essere il Tenente Laghoon, dico bene? Cole Darksteel, Capitano dei Sicari. Ha già avuto modo di conoscere il Caporale Herbert, vedo. Bene, lei è il Maggiore Fernandez, mentre lui è il Sergente Rogers.
Si signore! Tenente Laghoon al servizio di questo distretto da oggi, Signore. ... Maggiore! ... Sergente.
Tenente!
Tenente.
Un sorriso leggerissimo si formò sulle labbra della Sicaria nel notare lo sguardo curioso - per chi sapesse leggerlo, ovviamente - di Cole su di sé, probabilmente a causa del fatto che Venser era ancora lì, intero, accanto a lei, e la ragazza non sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.
Venser è stato trasferito dal Canada oggi stesso. Per chi non lo sapesse, è un individuo dotato di poteri molto speciali, infatti durante una missione in India ha subito una mutazione magica per via dell'esplosione di un ex laboratorio di pozioni sotterraneo. Ora, correggimi se sbaglio figliolo, egli è dotato di una vista enormemente sviluppata con la quale può addirittura osservare le persone e i luoghi come se possedesse degli occhiali termici o ai raggi x. Inoltre può arrivare ad osservare molto lontano, tutte doti che ci saranno enormemente utili durante le prossime missioni.
E se Daphne e Douglas lo fissarono con ammirazione, lo sguardo della Herbert fu invece intenso, quasi minaccioso, come se stesse pensando a qualcosa di poco piacevole o comunque di fastidioso per se stessa: non appariva comunque particolarmente colpita, ma solo perché non era la prima volta che sentiva di persone "speciali"; il padre, in fondo, aveva reso un ragazzino rachitico un omone grosso quanto quello che in effetti era, attualmente, Cole Darksteel… quindi non era la prima volta che si trovava di fronte a qualcuno di diverso da ciò che era in partenza, seppur fosse un cambiamento diverso sia per la situazione nella quale era avvenuto, sia per la mole d'importanza che aveva.
Tenente Laghoon, sono spiacente di non poterle dare un benvenuto più caloroso ma abbiamo un lavoro da terminare. Vorrà dire che sfrutteremo la pausa pranzo per effettuare un brindisi in suo onore.
Nessun problema signore. Sono già a disposizione per qualsiasi attività. Grazie del benvenuto!
Caporale Herbert, potrebbe dedicarmi un momento?
Certo.
Rispose lei, evitando però appellativi come "signore" o altro: Cole lo sapeva, e così tutti gli altri, perciò nessuno si aspettava un comportamento diverso da lei, che col tempo era stata accettata nonostante le sue stranezze molto poco militaresche. Lo seguì nel suo ufficio, immaginando già cosa volesse chiederle/dirle, e infatti…
Sembravi un pesce lesso, come se non avessi mai visto un ragazzo in vita tua. Che succede Nyl?... Forse per la prima volta hai trovato la mercanzia che ti aggrada?
Diciamo che non è niente male, ed il fatto che non sembri un idiota o un pallone gonfiato mi fa ben sperare sul poterci andare d'accordo. - rispose lei, glissando elegantemente sulla questione "pesce lesso" - Non farti strane idee comunque, è solo una persona con cui potrei andare d'accordo, nessun colpo di fulmine o cose del genere. - aggiunse quasi minacciosa, ma dentro di sé, nel profondo, non era sicura di aver detto esattamente tutta tutta la verità.
... Che tipo è?
Difficile dirlo, lo conosco da pochissimo… comunque mi pare competente, alla mano, sa stare al suo posto e pare disponibile a collaborare coi colleghi per il bene comune. Ha un discreto senso dell'umorismo, uno sguardo penetrante ed un sorriso da urlo…
Presa di consapevolezza di quanto detto con relativo imbarazzo a mille.
… sembra un tipo a posto, ecco.
Concluse, tossicchiando appena mentre le guance si facevano più calde e nella mente, per l'ennesima volta, si malediva del proprio comportamento.
Adesso vado a sistemare alcune faccende col Ministro, devo raccontargli della missione. Ne riparleremo, ok?
D'accordo, salutami tanto il caro Ministro! - esclamò lei, ironicamente.
... Ci vediamo a pranzo!
A dopo…
Lo lasciò andare, poi si passò una mano tra i capelli, sospirò a fondo e tornò nella sala d'attesa, dove trovò nuovamente Venser da solo ed una barretta al cioccolato bianco che le finì tra le mani all'improvviso.
Da come l'ha mangiata svelta prima, mi è parso di capire che ne va ghiotta…
… grazie. Rogers e Fernandez?
S'informò, perplessa di non trovarli lì.
Comunque si, sono canadese e proveniente precisamente da Ottawa. Lei invece, che origini ha?
Inglese da parte di madre e tedesca da parte di padre, sono nata a Berlino ma ho vissuto quasi tutta la vita in Inghilterra… - rispose, scartando la barretta, dandole un morso e deglutendo, prima di fissarlo con aria vagamente truce - Non è che prima ha usato i suoi "poteri speciali" per guardarmi il culo, vero? Perché non ci metto niente a mandare al San Mungo anche lei, Tenente.
Gli domandò, minacciosa.
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Nylea
- Sicario Primo Caporale Scelto
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