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Reykjavík

Messaggioda Nigel » 05/04/2014, 17:45

Ospedale “Karenjía Olofdottir”
11 Febbraio 2108
Ore 08:50


Ricevuta quella lettera da parte del fratello, lo avrebbe voluto uccidere.
Non è che odiasse le "raccomandazioni", se così potevano chiamarsi, ma gli dispiaceva che qualcun altro come Logan pensasse al suo futuro quando aveva mille impegni ad Hogwarts come docente e come Auror Guardiano.
Da sempre però il maggiore dei Sykes aveva dimostrato di preoccuparsi molto per ogni membro della famiglia, anche per Nigel, ragazzo che, finita la scuola, si era impuntato di guadagnarsi la vita da solo, con sforzi, volontà e sudore.
Nessun motivo particolare, era semplicemente la sua indole, la sua necessità di crescere interiormente e fortificare la sua maturità e saggezza attraverso le difficoltà normali della vita, privandosi di agevolazioni o aiuti economici.
Per quello al messaggio di Logan, Colton gli rispose con un bel "vaffanculo, ma ti voglio bene, grazie".
Sei giorni dopo quindi, l'Ignis delle Fiamme se ne stava davanti all'ingresso dell'Ospedale dove avrebbe affrontato possibilmente uno stage infermieristico al termine del quale, forse, lo avrebbero assunto a tempo parziale ma in maniera definitiva.
Era un poco nervoso, il fuoco in lui mandava ondate di calore, difficili da gestire anche per un gildato come lui arrivato all'ultimo stadio della prima fascia, quindi comunque di grado abbastanza avanzato.
Per l'occasione aveva tentato a vestirsi in maniera non troppo sportiva e lasciare quindi spazio ad una mite eleganza giovanile: una camicia pesante a quadri sotto la quale c'era una maglietta attillata bianca pesante a maniche lunghe e sotto ancora una canottiera bianca.
Pantaloni di velluto neri e scarponcini da trekking color beige, infine, un baschetto grigio in testa a proteggere la lieve pelata.
Con sè portava una tracolla di cuoio nero contenente non solo il curriculum ma anche le fotocopie protette in delle custodie plastificate dei suoi master conseguiti, nel caso fosse utile che il Vice Capo Infermiere li tenesse in un archivio.

Ok allora, forza, coraggio, e come dice sempre Logan: che la Forza sia con me!
... Anche se non ho mai capito effettivamente cosa significasse...


Con una veloce alzata di spalle ed un sorriso smagliante sul volto, Nigel sistemò meglio tracolla e cappello entrando all'interno della grande struttura di assistenza sanitaria, guardandosi immediatamente intorno con aria rapita ed estasiata.
Era tutto nuovo, ben curato, con ampi banconi per la richiesta informazioni e macchinette per distribuire cibi e bevande ai medici e agli infermiere lungo le corsie. Luci non abbaglianti ma precise e funzionanti al 100%, cordialità da parte di tutto il personale e un profumo nell'aria di brezza marina e primavera che scacciava via quello solito tipico da stanza di una persona malata.
Se quello era soltanto l'inizio, figurarsi i piani più alti e gli uffici amministrativi!
Con gli occhi ancora scintillanti di determinazione ed impegno, l'Ignis si diresse fino alla reception, esattamente come indicato nel messaggio del fratello maggiore, chiedendo gentilmente di essere ricevuto dalla signorina Johanndottir per via di un appuntamento già precedentemente stabilito.
Felicity, la ragazza dietro il banco "informazioni generiche e incontri programmati" gli sorrise subito, controllando sull'agenda di Eibhlin la veridicità delle parole di Nigel, trovandone la conferma.
Subito dopo quindi, uscì dalla postazione facendo strada al ragazzo in direzione del dodicesimo piano... Precchio alto l'Ospedale!
Arrivati fino alla porta di ingresso dell'ufficio del Vice Capo Infermiere, Felicity disse semplicemente a Colton di bussare e presentarsi da solo, rassicurandolo che la signorina Johanndottir era una persona assolutamente gentile capace di mettere chiunque a proprio agio.
Dopo averlo salutato cordialmente con un bel sorriso, la ragazza tornò nuovamente ai propri affari, lasciando lì l'americano.

Uff, direi che ci siamo...
Grande Incendio che ardi donando calore al Conflux, stammi accanto in questo momento così importante...


Dopo aver pronunciato quella piccola preghiera, espressa in parte anche con la lingua delle Gilde, la mano destra del ragazzo di colore formò un pugno chiuso e con essò bussò alla porta per due volte, attendendo di ricevere il permesso per entrare e presentarsi definitivamente.
Non appena fosse avvenuto, allora Nigel avrebbe stretto il pomello saldamente, spingendo in avanti, mostrandosi alla bionda che ben presto forse, avrebbe scoperto essere niente poco di meno che... L'Oceano in Persona.

Buongiorno, mi chiamo Nigel Colton Sykes.
E' un vero onore conoscerla, Vice Capo Johanndottir.
Grazie ancora infinitamente per aver aiutato la guarigione di mio fratello maggiore due anni fa.
Logan mi ha spesso parlato di lei e della sua estrema e impeccabile professionalità.


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Messaggioda Eibhlin » 05/04/2014, 22:48

[Ospedale “Karenjía Olofdottir” - 11 Febbraio 2108 - ore 9.00]


Una mattina come tutte le altre, per lei: sempre piena di cose da fare, di pazienti da visitare, di decisioni da prendere: una vita piena, quella di Eibhlin, fuori e dentro la Gilda, ma all'Oceano andava bene così. La faceva sentire utile, le faceva percepire distintamente il proprio scopo nella vita, che fosse come Infermiera o come Acuan Diluvium.
Quella mattina aveva cominciato il suo turno in ospedale presto, prima del solito, alle 6.30: sapeva che alle 9 avrebbe incontrato il fratello di Logan Sykes, Nigel, per un colloquio a seguito del quale sarebbe potuto entrare come stagista nella struttura, e sapeva anche che, per dedicare il giusto tempo al giovane Infermiere, sarebbe rimasta indietro coi suoi compiti… per questo aveva deciso d'iniziare prima, così si sarebbe messa in pari.
Aveva molto a cui pensare, l'Oceano, ora che nel suo ufficio aspettava l'ingresso del ragazzo: le sparizioni dei Gildati proseguivano, al punto che la donna si aspettava di essere convocata per un Gaiux entro i prossimi sei mesi, per risolvere la situazione in qualche modo; ciò che le strappava un sorriso, comunque, era sapere che i suoi giovani Acuan stavano crescendo, che altri presto avrebbero potuto entrare a farne parte, e che grazie alla vicinanza di Joël Montesquieu come suo Consigliere avrebbe fatto sempre le scelte più giuste per la sua Gilda - e doveva ringraziarlo immensamente anche per aver permesso all'ospedale di uscire indenne dalla brutta ed ingiuriosa situazione del mese precedente.
Un bilancio d'inizio anno, quello, piuttosto positivo dunque per l'islandese, seppur con qualche pecca che si doveva assolutamente riparare prima che diventasse uno squarcio troppo grande e profondo, impossibile da rimarginare: confidava però nell'aiuto del Conflux, del Sole e della Sempreverde… e anche delle Guide, che forse avrebbero messo, per una volta, da parte i loro pregiudizi, così da fare il bene di tutti.
Nel suo ufficio al 12° piano, l'Oceano fissava un punto indefinito sulla propria destra, ignara del tempo che passava: si era tolta il camice ed aveva rivelato, sotto un vestito lungo fino al ginocchio, verde, molto semplice nei ricami e nel motivo, accompagnato da un paio di ballerine nere e basse che non volevano essere alla moda, bensì comode e adatte a chi come lei passava molte ore in piedi. I lunghi capelli sciolti le incorniciavano la guancia destra, essendo posati sulla spalla corrispondente, e i suoi Elementi le rinfrescavano placidamente lo spirito, silenziosi nell'eco del suo cuore ma presenti e vigili, per guidarla e proteggerla.

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Il bussare alla porta la riscosse dai suoi pensieri, costringendola a spostare lo sguardo sull'uscio e poi sull'orologio a muro sulla propria sinistra: in perfetto orario, Nigel Sykes doveva essere arrivato. Si mise in piedi e respirò a fondo, percependo qualcosa attraverso la porta che la fece sorridere lentamente.

Interessante…

Avanti.


Lo disse ad alta voce, pensando invece la prima parola, pronta ad accogliere con lo stesso sorriso dolce ed accomodante il ragazzo che le si presentò di fronte, ignaro di chi fosse davvero la donna alla quale si stava rivolgendo.

Buongiorno, mi chiamo Nigel Colton Sykes.
E' un vero onore conoscerla, Vice Capo Johanndottir.


Il piacere è tutto mio, signor Sykes… o posso chiamarla Nigel, magari dandole del tu?

S'informò Eibhlin, vista la giovane età dell'Ignis che aveva di fronte - già, ironico - mentre gli sorrideva e gli faceva un cenno col capo di chiudere la porta.

Grazie ancora infinitamente per aver aiutato la guarigione di mio fratello maggiore due anni fa.
Logan mi ha spesso parlato di lei e della sua estrema e impeccabile professionalità.


Ho fatto il mio dovere, e lo rifarei ancora se fosse necessario.
Tuo fratello mi ha incensata troppo, temo...
- commentò la donna con un'espressione leggermente imbarazzata, scuotendo il capo mentre gli faceva cenno di mettersi comodo: lei, dal canto suo, si sedette dietro alla propria scrivania, usando, senza farsi vedere da Nigel, la bacchetta per insonorizzare e bloccare la stanza da disturbatori involontari ed improvvisi - Anche Logan mi ha parlato molto di te, ed in termini entusiastici… sono lieta di poterti accogliere nella nostra struttura, e sono certa che facendo un buon lavoro non avrai difficoltà a diventarne parte integrante.

Propositiva e rassicurante, come sempre l'Acqua dentro di lei l'aiutava a porsi nel modo migliore verso il prossimo… anche se era alquanto ironico che si stesse facendo supportare dal suo Elemento per rapportarsi con un Fuoco: e visto che le sembrava inutile nascondersi, dopo qualche secondo di silenzio decise di parlare e di rivelarsi all'altro, ma sempre con la solita classe e pacatezza che la contraddistinguevano.

Non avrei mai pensato che un Fuoco si sarebbe mai sentito a proprio agio nel lavorare in un posto circondato da così tanta Acqua… ne sono colpita, davvero.

Un indizio su chi lei fosse, su quale fosse il suo Elemento e su quanto potessero essere legati: ma visto che probabilmente tutto questo non sarebbe bastato…

Sono sicura che il tuo Sole ti abbia parlato dell'Acuan Diluvium e della Terran Verdigris…
… io sono la prima delle due.
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Messaggioda Nigel » 07/04/2014, 22:29

Non si aspettava sinceramente che il Vice Capo Infermiere fosse una così bella donna, osservandola dal vivo ovviamente.
Il fratello gli aveva mostrato spesso una fotografia di Eibhlin, in passato, ma non c'erano dubbi, ad averla davanti era tutta un'altra cosa, per la miseria.
Gli occhi brillavano di una luce meravigliosa, la pelle diafana, candida come la neve, le donava incredibilmente, senza considerare poi la naturalezza del vestiario e del comportamento, unici nel loro genere e che rendevano giustizia a tutti i complimenti ascoltati su di lei.
Infatti Nigel per qualche secondo rimase imbambolato a contemplarla: ok, non era bella assolutamente quanto Eufemia Longarno, ma si difendeva benissimo, e poi non dovevano avere molta differenza di età, giusto?
Beh, ad ogni modo meglio non chiedere per rispetto, magari sarebbe saltato fuori nella conversazione.

Il piacere è tutto mio, signor Sykes… o posso chiamarla Nigel, magari dandole del tu?

Ma naturalmente, ci mancherebbe!
Grazie ancora infinitamente per aver aiutato la guarigione di mio fratello maggiore due anni fa.
Logan mi ha spesso parlato di lei e della sua estrema e impeccabile professionalità.


Ho fatto il mio dovere, e lo rifarei ancora se fosse necessario.
Tuo fratello mi ha incensata troppo, temo...
Anche Logan mi ha parlato molto di te, ed in termini entusiastici… sono lieta di poterti accogliere nella nostra struttura, e sono certa che facendo un buon lavoro non avrai difficoltà a diventarne parte integrante.


Oh no no, il suo dovere è aiutare la cura dei pazienti, non certo condividere con loro delle passioni o fermarcisi a chiacchierare allietando le ore passate con il dolore post operatorio.
D'altronde se le hanno consegnato un MagiNobel un motivo ci sarà, non crede?


Espresse quasi subito in risposta il ragazzo, accomodandosi subito dopo il suo - forse - futuro superiore.
Lasciò che ella insonorizzasse la stanza, ignaro che avesse già individuato il suo elemento e si stesse facendo una piccola risata interiore.
Nigel mostrava sempre un sorriso smagliante, allegro, sereno, propositivo ed ottimista, proveniente dal fuoco che gli albergava nello spirito.
Per lui le fiamme non derivavano dall'impulso o dalla facile rabbia, bensì dalla forza di volontà e dalla solarità del suo essere.
Si tolse quasi subito il cappello in segno di profondo rispetto, riponendolo immediatamente nella borsa a tracolla, mentre allo stesso tempo la bionda islandese si permetteva un commento molto importante atto a mettere in chiaro senza maschere quali fossero le loro differenze a livello elementale, ovvero l'appartenenza a due Gilde completamente opposte: Ignis ed Acuan.

Non avrei mai pensato che un Fuoco si sarebbe mai sentito a proprio agio nel lavorare in un posto circondato da così tanta Acqua… ne sono colpita, davvero.

Così tanta... Acqua?

Tornando eretto col busto, Nigel fece fatica inizialmente a collegare la frase sul piano metaforico, forse per via dell'adrenalina e la tensione accumulatesi da quando si era svegliato, a fronte del colloquio che avrebbe affrontato ed avrebbe determinato la sua futura realtà lavorativa.
Per fortuna, Eibhlin questo lo comprese benissimo, decidendo di andare oltre e svelare la verità di tutte le verità: una notizia che fu capace di pietrificare letteralmente l'Infermiere, costringendolo ad afferrare lentamente la bottiglietta dell'acqua che teneva in borsa per prenderne subito qualche sorso, temendo di morire disidratato da lì a pochi secondi.

Sono sicura che il tuo Sole ti abbia parlato dell'Acuan Diluvium e della Terran Verdigris…
io sono la prima delle due.


La... la... la prima?
... Glu-glu-glu-glu-glu...
Oh benedetto Conflux, Voi siete l'Oceano?!


Sbatté le palpebre più e più volte, scuotendo il capo per darsi una svegliata mentre probabilmente il Vice Capo annuiva con un bel sorriso.
Un gran respiro, si, era necessario un gran respiro, dopo di che, Colton si mise immediatamente in piedi scattando come sull'attenti, per poi eseguire un profondo inchino ad occhi chiusi, solenne, reverente ed ossequioso, parlando nel linguaggio comune delle Gilde.

Suprema Dama dei Fiumi, dei Laghi, dei Mari e di tutte le Acque.
Perdonate la mia ignoranza, perdonate il mio essermi rivolto a Voi con tanta confidenza.
Il mio Grado attuale è Ignis delle Fiamme.
Vi prego, non informate il mio Sole di questa noncuranza, Vi posso assicurare che non ricapiterà più in futuro.
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Messaggioda Eibhlin » 08/04/2014, 10:57

Fortunatamente per lei, Nigel acconsentì subito a farsi dare del tu: era piuttosto sicura che il Fuoco dentro di lui l'avrebbe reso più aperto e disponibile ad un dialogo meno formale e più amichevole rispetto magari ad un'altra persona, ma le era sembrato giusto e doveroso chiedere per sicurezza.
Aveva un bel sorriso, il fratello di Logan, solare e contagioso, e l'Oceano immaginò subito che, forse senza nemmeno rendersene conto, avrebbe attirato non poche attenzioni femminili in quell'ospedale - quella di Felicity in primis, poco ma sicuro; un ragazzo che sapeva come farsi apprezzare, evidentemente, ed un'altra persona convinta che Eibhlin fosse in qualche modo più speciale di quanto lei stessa non si considerasse.

Oh no no, il suo dovere è aiutare la cura dei pazienti, non certo condividere con loro delle passioni o fermarcisi a chiacchierare allietando le ore passate con il dolore post operatorio.
D'altronde se le hanno consegnato un MagiNobel un motivo ci sarà, non crede?


Suppongo che chi me l'ha consegnato abbia visto in me qualcosa, sì… - concesse la donna, ancora non del tutto convinta - Ma dentro di me sento che potrei condividere quel premio con almeno metà dello staff di questo ospedale, perciò diciamo che è stato un premio comune a tutti.

Mai che ammettesse qualcosa che potesse renderla superiore o migliore agli altri: persino nella Gilda, pur essendone il Capo, non aveva mai imposto il suo ruolo o esercitato in modo dittatoriale e indiscutibile, facendo leva sul fatto di essere l'Acuan Diluvium; si sentiva sempre una come tutti gli altri, Eibhlin, e come tale pronta a mettersi allo stesso modo in discussione.
Naturalmente i suoi Elementi la rendevano diversa, forse più saggia, ma questo non voleva dire non poter sbagliare mai o non poter cambiare idea: ed esulando da questo, anche nel lavoro la storia si ripeteva.
Come aveva detto a Nigel, lei credeva davvero di aver fatto solo il proprio lavoro, perché nella sua concezione l'infermiere era colui che si prendeva cura delle ferite emotive e psicologiche del paziente, più che di quelle fisiche - compito assegnato solitamente ai Medimaghi - ma non aveva senso discuterne in quel momento, in quella sede.
Ci sarebbe stato modo di approfondire il discorso più avanti, quando magari il giovane Sykes fosse diventato a tutti gli effetti un dipendente dell'ospedale: poiché, però, anch'egli era un protettore del Conflux - seppur con un Elemento totalmente opposto a quelli di lei - la donna non vide motivo di nascondergli la propria posizione; così, con parole pacate, pronunciate con voce morbida, ma assolutamente dirette, l'Oceano gli fece presente chi lei fosse, scatenando nell'altro una reazione alquanto… esilarante.

La... la... la prima?
... Glu-glu-glu-glu-glu...
Oh benedetto Conflux, Voi siete l'Oceano?!


In carne, ossa, Acqua e Ghiaccio, oserei dire.

Rispose Eibhlin con un sorriso, osservandolo sorpresa mentre scattava sull'attenti e s'inchinava di fronte a lei, parlandole poi nel linguaggio comune ad entrambi e a tutti coloro che il Conflux aveva reso parte delle Gilde.

Suprema Dama dei Fiumi, dei Laghi, dei Mari e di tutte le Acque.
Perdonate la mia ignoranza, perdonate il mio essermi rivolto a Voi con tanta confidenza.
Il mio Grado attuale è Ignis delle Fiamme.
Vi prego, non informate il mio Sole di questa noncuranza, Vi posso assicurare che non ricapiterà più in futuro.


Per favore, Nigel, siediti.

Gli chiese l'Acuan Diluvium con cortesia e dolcezza, accogliendo quelle parole con un sorriso sincero e positivo, segno che aveva molto apprezzato quel modo di rivolgersi a lei: quando il ragazzo fosse tornato seduto di fronte a lei, la donna sarebbe tornata a parlare nel linguaggio comune, sicura che tanto in quella stanza insonorizzata nessuno avrebbe potuto sentirli.

Non ho motivo d'informare l'Ignis Elios, poiché non credo mi sia stata arrecata offesa: tu non potevi sapere, perciò io non potevo pretendere un comportamento diverso da te. - lo rassicurò subito - Inoltre, in questo ospedale, io non potrò mai essere per te l'Oceano, l'Acuan Diluvium, la Guida della mia Gilda: per coloro che qui lavorano, e per molti degli stessi Acuan che sono presenti in questo ospedale, all'interno della struttura io sono semplicemente "Eibhlin" o "Infermiera Johanndottir". Mi rendo conto di chiederti qualcosa che per te sarà alquanto inusuale, ma è importante che fino a che lavorerai tra queste mura, io per te sia soltanto questo, in modo da poter cooperare insieme serenamente senza compromettere la sicurezza delle Gilde.

Si fermò un secondo, con un sospiro lieve: sapeva di chiedergli molto, perché chi faceva parte di una Gilda, di qualsiasi Gilda, era istintivamente portato a rivolgersi e considerare i Titani Elementali come esseri quasi superiori, degni del massimo rispetto e della massima devozione, non certo come semplici colleghi di lavoro… eppure avrebbe dovuto farlo, Nigel, per il bene di tutti.

Posso contare sulla tua parola in questo?

Gli chiese dunque, speranzosa nello sguardo come nella voce, e solo se il ragazzo confermato quella richiesta, allora si sarebbe potuta permettere di sorridere, serena e sollevata molto più di prima, appoggiandosi poi con la schiena alla sedia per prendere a parlare di qualcosa che, al momento, importava di più ad entrambi: il lavoro.

Bene.
Come penso avrai avuto modo di vedere, questa è una struttura piuttosto grande, e il lavoro non manca: essendo tu qui in veste di stagista non avrai accesso a tutti i reparti, e verrai sempre seguito da un Infermiere effettivo che t'insegnerà cosa devi fare e valuterà i tuoi progressi.
Potrai anche assistere a delle Masterclass private con alcuni Infermieri illustri… compresa la sottoscritta, sì
- nel caso in cui la faccia di Sykes avesse esposto quel dubbio - che ti formeranno su alcune tecniche nuove ed innovative di cura del paziente.
Avrai un numero di ore obbligatorie da svolgere in ospedale, con turni molto flessibili, ed altrettante ore in più che potrai gestire come vuoi, effettuandole tutte, solo in parte o per nulla; alla fine del periodo di prova, l'Infermiere che ti avrà seguito darà una sua valutazione, e l'ospedale deciderà se assumerti o meno.
- piccola pausa, poi un sorriso leggero - Domande?
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Messaggioda Nigel » 11/04/2014, 2:31

Suppongo che chi me l'ha consegnato abbia visto in me qualcosa, sì…
Ma dentro di me sento che potrei condividere quel premio con almeno metà dello staff di questo ospedale, perciò diciamo che è stato un premio comune a tutti.


Credo anche io che alla base della buona riuscita lavorativa in un campo umanitario come questo ci sia la collaborazione.
Agire da soli allo scopo di prendersi tutto il merito non conduce da nessuna parte e dunque se ha raggiunto questi traguardi non ho dubbi sia merito anche dei visi sorridenti e delle energie amiche che ha avuto sempre vicino nel corso di ogni giornata...


Non l'avrebbe mai incensata o idolatrata solo per avere qualche chance in più di essere ammesso come personale stabile in quella struttura.
Era convinto della proprie parole ed era anche in grado di commentarne e criticarne altre qualora ne avesse sentito la necessità.
Chiaro che Nigel fosse un tipo piuttosto tranquillo, solare e diplomatico, per questo era difficile che qualcosa lo potesse far scattare o infastidire troppo, senza contare che Eibhlin parlava e si rivolgeva a lui con una calma e una placidità che faceva quasi impressione.
Ben presto comunque, il ragazzo comprese alla perfezione il motivo di una simile capacità di trasmettere pacatezza, serietà e morbidezza allo stesso tempo posseduta dalla donna davanti a sé, infatti contro ogni aspettativa, la bionda islandese si presentò a lui con il proprio titolo interno alla Gilda Acuan, ovvero niente poco di meno che il Capo, l'Oceano in persona.

La... la... la prima?
... Glu-glu-glu-glu-glu...
Oh benedetto Conflux, Voi siete l'Oceano?!


In carne, ossa, Acqua e Ghiaccio, oserei dire.

Sbalorditivo, senza ombra di dubbio.
Tra gli Ignis si era sempre vociferato sull'aspetto dell'Acuan Diluvium e col tempo alcune testimonianze reali vennero storpiate dal classico chiacchiericcio in grado di trasformare una piccola notizia in una leggenda.
C'era chi la definiva più incantevole di una sirena, dalla voce talmente melodiosa da incantare, mentre c'era chi invece affermava che la sua pelle fosse chiara e candida come la prima neve del mattino e che con un sorriso invece fosse in grado di sciogliere il più arduo e spesso dei ghiacciai.
Infine, altri racconti parlavano del suo aspetto e della sua aura eterea, a dir poco irreale, in grado di trasmettere solennità e allo stesso tempo avvolgere in un freddo abbraccio di calore il cuore e lo spirito.
Colton spesso e volentieri aveva riso di fronte a quelle storie, definendole piuttosto difficili da credere, dando spesso la colpa al tipico passaggio di bocca in bocca che trasformava tutto e lo rendeva totalmente ingigantito... ed invece, adesso che se la trovava sul serio davanti, la Capo Gilda Acuan, dovette necessariamente ricredersi: non sapeva se i racconti ascoltati fossero solo frutto di persone ignare che avevano voglia di inventarsi un bel po' di idiozie per attirare l'attenzione, ma fatto stava che in un modo o nell'altro, ci avevano beccato in pieno.

Per favore, Nigel, siediti.

Come Vostra Marea comanda.

Sfruttò per un'ultima volta il linguaggio delle Gilde, calcolando che successivamente, Eibhlin preferì riprendere a parlare l'idioma comune e di riflesso, per rispetto, il ragazzo fece lo stesso. Si sedette dunque, mettendosi nuovamente composto, aspettando che la donna continuasse.

Non ho motivo d'informare l'Ignis Elios, poiché non credo mi sia stata arrecata offesa: tu non potevi sapere, perciò io non potevo pretendere un comportamento diverso da te.
Inoltre, in questo ospedale, io non potrò mai essere per te l'Oceano, l'Acuan Diluvium, la Guida della mia Gilda: per coloro che qui lavorano, e per molti degli stessi Acuan che sono presenti in questo ospedale, all'interno della struttura io sono semplicemente "Eibhlin" o "Infermiera Johanndottir". Mi rendo conto di chiederti qualcosa che per te sarà alquanto inusuale, ma è importante che fino a che lavorerai tra queste mura, io per te sia soltanto questo, in modo da poter cooperare insieme serenamente senza compromettere la sicurezza delle Gilde.


In effetti a quella eventualità non ci aveva ancora pensato, normale, sapeva che ella fosse l'Oceano da nemmeno cinque minuti!
Doversi comportare con lei in maniera più naturale, tranquilla, considerandola si una superiore... Ma non così tanto superiore.
Ardua impresa per Nigel, sicuramente, visto che era stato da sempre educato nel territorio di Gilda a rivolgersi nei confronti del Sole con estrema attenzione e riverenza, mentre invece adesso avrebbe dovuto fare l'esatto contrario, o per lo meno abbassare di molto i toni.
Annuì, comunque, con aria perplessa e appena preoccupata, portandosi la mano sotto il mento in segno di riflessione attenta verso le parole della donna, adesso estremamente desiderosa di avere la certezza di poter riporre la propria fiducia in quel giovane appena conosciuto.

Posso contare sulla tua parola in questo?

Oh ma naturalmente Vos-...
... Vice Capo Johanndottir, può contare su di me al 100%, glielo garantisco!


Terminò la frase giusto in tempo.
Avrebbe fatto molta pratica a casa davanti allo specchio ed appiccicato ad esso una fotografia formato gigante della Capo Gilda Acuan.
Certo, a pensarla così sembrava chissà quale cosa zozza, ed invece voleva soltanto allenarsi a considerarla... più... umana?
Una cosa del genere!
Ad ogni modo, finalmente la conversazione poté andare avanti, passando al comparto più professionale e inerente al loro incontro.
In un certo senso, Nigel si era quasi dimenticato il motivo per il quale si trovava lì, dopo la spettacolare notizia di aver incontrato l'Oceano in Acque e Ghiacci.

Bene.
Come penso avrai avuto modo di vedere, questa è una struttura piuttosto grande, e il lavoro non manca: essendo tu qui in veste di stagista non avrai accesso a tutti i reparti, e verrai sempre seguito da un Infermiere effettivo che t'insegnerà cosa devi fare e valuterà i tuoi progressi.
Potrai anche assistere a delle Masterclass private con alcuni Infermieri illustri…


Ma... allora quindi per caso...

Compresa la sottoscritta, sì, che ti formeranno su alcune tecniche nuove ed innovative di cura del paziente.
Avrai un numero di ore obbligatorie da svolgere in ospedale, con turni molto flessibili, ed altrettante ore in più che potrai gestire come vuoi, effettuandole tutte, solo in parte o per nulla; alla fine del periodo di prova, l'Infermiere che ti avrà seguito darà una sua valutazione, e l'ospedale deciderà se assumerti o meno.


Turni... ore da gestire... valutazione finale... uhm, uhm...

Domande?

In realtà, più che domande direi di avere delle piccole richieste, se possibile...

Il suo tono era molto gentile, molto leggero e quasi timido, poiché in fondo stava domandando qualcosa per sé al suo futuro Capo senza nemmeno aver cominciato a dedicarsi al lavoro vero e proprio, manco fosse chissà quale individuo presuntuoso e strafottente.
In verità però, dietro quella volontà di esporre alcune richieste c'era solo una forte propensione al miglioramento e ben presto Eibhlin se ne sarebbe potuta accorgere lasciandolo proseguire nel discorso.

Ecco, le mie lacune maggiori nel campo infermieristico riguardano i reparti di Cardiologia, Radiologia e Pediatria.
Per questo desidererei ampliare il mio tirocinio ospedaliero in quanto ad ore all'interno di queste specifiche sezioni.
Inoltre vorrei anche avere la possibilità di dedicarmi ai turni di notte due giorni su tre.
Durante quei periodi solitamente arrivano i casi più gravi, quelli che mettono davvero sotto pressione uno specializzando e credo sia importante, affinché un giorno possa definirmi un valido elemento, che io sappia gestire adeguatamente la tensione e il nervosismo.


Cercò di mostrare un sorriso naturale e spontaneo all'Oceano, abbassando leggermente il capo, imbarazzato, ma mai smettendo di mantenere un doveroso e rispettoso contatto visivo. Le mani conserte, il respiro controllato ma il cuore accelerato.

... Crede sia possibile tutto ciò, Vice Capo?
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Messaggioda Eibhlin » 11/04/2014, 12:42

Credo anche io che alla base della buona riuscita lavorativa in un campo umanitario come questo ci sia la collaborazione.
Agire da soli allo scopo di prendersi tutto il merito non conduce da nessuna parte e dunque se ha raggiunto questi traguardi non ho dubbi sia merito anche dei visi sorridenti e delle energie amiche che ha avuto sempre vicino nel corso di ogni giornata...


Esattamente…
"Un uomo da solo è forte, ma un uomo che può contare sulla vicinanza di altri uomini è inarrestabile" … è un detto che ho sentito pronunciare da un uomo saggio
- il suo precedessore nella Gilda Acuan - molto tempo fa.
In un lavoro come il nostro, poi, dove ogni giorno si combatte la morte o, nel peggiore dei casi, la si deve accogliere, spesso il supporto dei colleghi è ciò che c'impedisce di crollare: e noi dobbiamo essere forti per i nostri pazienti, sempre.


E lei lo sapeva bene, perché nonostante tutte le preoccupazioni che potesse avere come Oceano, non si era mai potuta permettere di negare un sorriso ad un malato, cercando nei medici e negli infermieri la solidarietà per farlo nascere dal cuore: perché un paziente sentiva quando un sorriso era falso, forzato… e chi si trovava in quell'ospedale non aveva bisogno di altri motivi per essere triste o sofferente.
Era necessario cooperare insieme per un obiettivo comune, all'interno dell'ospedale, un po' come accadeva per le Gilde che volevano proteggere e preservare l'incolumità del Conflux: e visto che entrambi erano protettori dell'Equilibrio, seppur con Elementi opposti, Eibhlin non vide motivo di celare il proprio titolo a Nigel, anche se la reazione fu, ovviamente, di totale e legittima sorpresa.
Sapeva, o perlomeno credeva che quella fosse l'opinione comune, di non essere esattamente la trasposizione fisica che ci si sarebbe aspettata, per Ceres: nonostante avesse 30 anni, ne dimostrava molti di meno, e all'apparenza tutto poteva sembrare, tranne che l'Acuan Diluvium - sorridente, calma, semplice anche, visto il suo lavoro.
Eppure non c'erano dubbi sul fatto che gli Elementi della Gilda Acuan scorressero in lei con forza e controllo totale da parte del suo spirito, seppur il giovane Sykes fosse ancora troppo poco affine al suo Elemento per poterli cogliere dentro di lei: per un secondo, la donna si chiese se avesse dovuto spingere ciò che aveva nell'anima verso il Fuoco di lui, per convincerlo della veridicità delle sue parole - per quanto per l'Ignis una cosa del genere non sarebbe stata piacevole - ma per fortuna l'altro si dimostrò subito sicuro della sua sincerità, e questo gli fece risparmiare, pur non sapendolo, un momento piuttosto sgradevole.
Tuttavia non poteva parlare con lei e rivolgerle la parola come Oceano, non in quell'ospedale dove lei era semplicemente una Vice Capo Infermiera: preparata, competente, solerte, laboriosa e dedita al suo operato, ma nulla più di questo; gli spiegò, dunque, che per quanto fosse strano per lui, e lo comprendeva, si sarebbe dovuto sforzare di trattarla come un superiore solo nell'ambito lavorativo, senza andare a toccare ciò che davvero la metteva su un altro piano rispetto all'Ignis delle Fiamme.
Aveva bisogno che Nigel si sforzasse al massimo in questo senso, per la sicurezza e la protezione del segreto sull'esistenza delle Gilde, forse era l'unica vera condizione che Eibhlin gli stava ponendo, per diventare a tutti gli effetti uno stagista dell'ospedale in cui lavorava.

Oh ma naturalmente Vos-…

Occhiata serena ma eloquente.

... Vice Capo Johanndottir, può contare su di me al 100%, glielo garantisco!

Molto bene.

Disse solo l'Oceano, ma gli regalò un sorriso dolce e orgoglioso, quello di chi è sicuro che l'altro avrebbe davvero fatto un buon lavoro e si sarebbe impegnato al massimo per soddisfare quella sua richiesta.
Ed ora che quel "piccolo" particolare era sistemato, avrebbero potuto parlare d'altro, nello specifico di ciò che davvero lo interessava: come si sarebbe svolta la sua attività da stagista, ad esempio, quali corsi extra avrebbe seguito e come sarebbe stato valutato per decidere alla fine se potesse diventare a tutti gli effetti un Infermiere dell'ospedale o meno.

In realtà, più che domande direi di avere delle piccole richieste, se possibile...

Ti ascolto.

Disponibile e forse appena curiosa, l'Acuan Diluvium: non le capitava spesso che gli stagisti avessero delle richieste prima ancora di cominciare il lavoro effettivo, ma se il suo sesto senso non l'aveva ingannata sulla serietà e sulla ferrea volontà del ragazzo che aveva di fronte di lavorare al massimo delle proprie capacità, allora non sarebbero state richieste irragionevoli o superficiali, e comunque nulla che non gli si potesse accordare.

Ecco, le mie lacune maggiori nel campo infermieristico riguardano il reparto di Cardiologia, Radiologia e Pediatria.
Per questo desidererei ampliare il mio tirocinio ospedaliero in quanto ad ore all'interno di queste specifiche sezioni.


Sorrise tra sé, un'espressione di compiacimento quasi velata, sul viso.
Il suo intuito non l'aveva tradita nemmeno quella volta.

Inoltre vorrei anche avere la possibilità di dedicarmi ai turni di notte due giorni su tre.
Durante quei periodi solitamente arrivano i casi più gravi, quelli che mettono davvero sotto pressione uno specializzando, e credo sia importante affinché un giorno possa definirmi un valido elemento che io sappia gestire adeguatamente la tensione e il nervosismo.


Le aveva espressamente chiesto di metterlo in difficoltà, insomma, con tutto che quello era ancora uno stage e non il lavoro vero e proprio: per una come Eibhlin, che aveva ricevuto il MagiNobel proprio per l'impegno profuso in ambito lavorativo, una tale dedizione e voglia di migliorarsi per poter essere più utile ai pazienti era semplicemente ammirevole, e rendeva la sua opinione su Nigel ancora più positiva di quanto già non fosse.

... Crede sia possibile tutto ciò, Vice Capo?

Nulla è impossibile quando viene fatto per aiutare il prossimo, Nigel.
Chiederò personalmente all'Infermiere Mariner, il tuo supervisore, di assegnarti a quei reparti in modo che tu possa recuperare le tue lacune nel minor tempo possibile.
- gli confermò con un dolce sorriso sulle labbra - E mi affiancherai personalmente nei turni di notte, cosicché tu possa abituarti alla pressione di quelle ore e a gestire lo stress.
Ti può andare bene?


Gli domandò, sapendo che probabilmente - vista la sua duplice posizione di superiore per Nigel - sarebbe stato per lui un onore poterle stare così vicino durante il lavoro; Eibhlin tuttavia ci pensava relativamente, poiché ciò che più voleva era renderlo un perfetto Infermiere, pronto e capace di aiutare i pazienti in ogni modo.
Il resto aveva tutto un'importanza decisamente secondaria.

Bene, se non c'è altro, direi che puoi cominciare subito a fare un giro dell'ospedale… Felicity sarà ben contenta di farti fare una visita più dettagliata dei reparti, ti assegnerà il tuo armadietto ed il tuo camice da lavoro, e ti farà conoscere il tuo supervisore, così che tu possa metterti d'accordo direttamente con lui su come gestire le ore obbligatorie.
Quelle facoltative le decideremo insieme più avanti, dopo la nostra prima Masterclass insieme, mh? Mi fa comodo avere un piccolo gruppo di stagisti che segua con me le visite ai pazienti, anche diurne, e magari tu potresti voler rientrare nella categoria… a quel punto le ore facoltative potrebbero farti molto comodo.


Anche perché, se era assegnato ad un reparto, di sicuro non poteva seguire lei in giro per l'ospedale.
Ogni cosa a suo tempo, dunque, ma Eibhlin aveva una sensazione molto positiva per quanto riguardava Nigel, ed era piuttosto sicura di non sbagliarsi su di lui.
Gli sorrise ancora, e se Sykes non avesse avuto altre domande/richieste da farle, semplicemente si sarebbe congedata da lui con un "Arrivederci" amichevole e sereno, lasciandolo libero di scoprire il suo nuovo posto di lavoro mentre lei avrebbe ripreso il giro di ronda dai pazienti, come sempre.
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Messaggioda Nigel » 12/04/2014, 23:11

Nulla è impossibile quando viene fatto per aiutare il prossimo, Nigel.
Chiederò personalmente all'Infermiere Mariner, il tuo supervisore, di assegnarti a quei reparti in modo che tu possa recuperare le tue lacune nel minor tempo possibile.
E mi affiancherai personalmente nei turni di notte, cosicché tu possa abituarti alla pressione di quelle ore e a gestire lo stress.
Ti può andare bene?


Affiancarla?
Se mi va bene?
Ovvio che mi va bene!
... Ehm, coff coff, mi scusi... forse ci ho messo decisamente troppo entusiasmo, eheheh!


Probabilmente era in atteggiamenti come quelli che Eibhlin avrebbe potuto ricordare vagamente il fratello maggiore, Logan.
Nigel sapeva essere un ragazzo molto diligente ed educato, ma in fondo aveva una esuberanza ed una energia degna del più tipico degli Ignis.
Era incredibilmente entusiasta di cominciare, non c'erano dubbi, anzi, avrebbe voluto già mettersi il camice e fare il giro di ogni corsia, conoscere i futuri colleghi, fare amicizia con qualche paziente e darsi un'idea di tutti gli armadietti contenenti il materiale da lavoro.
Adesso però poteva solo andare qua e là per la struttura e farsi un'idea generale, molto poco rispetto al voluto ma era già qualcosa!
Non poteva credere che avrebbe lavorato fianco a fianco con l'Oceano in persona, insomma, una notizia sconvolgente ai massimi livelli.
Era indeciso sul fatto di confidarsi con qualcuno della Gilda, poiché se si fosse venuto a sapere, sai quante domande gli avrebbero fatto per capire se le voci sulla donna erano vere oppure inventate? Non lo avrebbero lasciato respirare un attimo, probabilmente.
Beh, inutile pensarci in quell'istante, era meglio terminare il discorso lavorativo con il Vice Capo Infermiere e poi eventualmente esultare una volta usciti dall'ufficio, silenziosamente.

Bene, se non c'è altro, direi che puoi cominciare subito a fare un giro dell'ospedale… Felicity sarà ben contenta di farti fare una visita più dettagliata dei reparti, ti assegnerà il tuo armadietto ed il tuo camice da lavoro, e ti farà conoscere il tuo supervisore, così che tu possa metterti d'accordo direttamente con lui su come gestire le ore obbligatorie.
Quelle facoltative le decideremo insieme più avanti, dopo la nostra prima Masterclass insieme, mh?
Mi fa comodo avere un piccolo gruppo di stagisti che segua con me le visite ai pazienti, anche diurne, e magari tu potresti voler rientrare nella categoria… a quel punto le ore facoltative potrebbero farti molto comodo.


No, non c'è altro, è stata la persona più precisa del mondo, Vice Capo Johanndottir.
Anzi, direi limpida come l'
Acqua!

Eh sì, il gene dei Sykes scorreva potente in lui.

Notte, giorno, pomeriggio, lei mi faccia sapere quando devo essere libero ed io lo sarò, può starne certa!
La possibilità di salvare vita grazie al mio impegno e alla mia esperienza sul campo prima di tutto, anche del divertimento.
La ringrazio ancora per la possibilità che mi sta fornendo, anche se credo che il miglior modo per esprimere la mia riconoscenza sia dimostrarle giorno per giorno la mia dedizione al lavoro e la mia buona volontà.


Si alzò in piedi, ipotizzando che ormai quell'incontro poteva considerarsi giunto al termine.
Eibhlin lo salutò con un gentile "Arrivederci" e lui con un mezzo inchino e un sorriso affabile, la salutò a sua volta, prendendo la propria borsa a tracolla per poi dirigersi verso l'uscita dell'ufficio e quindi scomparire alla vista dell'Oceano.
La prossima destinazione era senza dubbio il primo piano e di preciso la signorina Felicity. A giudicare dall'aspetto amichevole e dalla vicinanza generazionale, Nigel era sicuro che ci avrebbe stretto in breve tempo un ottimo rapporto lavorativo.

Ah ma non temere Fiamma del mio cuore, più interessante di te non c'è nessuna...
... peccato tu non possa dire il contrario...


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Conclusione
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Messaggioda Joël » 19/07/2014, 16:42

19/09/2108 - Tribunale del Ministero - Ore 09:44

Caso 91: Vladimir Milani contro Riscossione Crediti "Rakdos s.r.l."

Difensore Legale per la parte lesa: Joël Montesquieu

MagiAvvocato per la parte citata: Nathan Smith

Magistrato: Alfred Alexander Terry II°

Sentenza:

"Prendendo in considerazione le due arringhe e discusso con la giuria riguardo il caso odierno, questa corte si sente di favorire la parte lesa, appellandosi alla legge numero 14 del Codice Penale paragrafo 1 comma 25.
Per tanto invita la parte citata ad azzerare ogni possibile credito con il signor Milani ed effettuare un risarcimento di 538 Galeoni.
Le spese legali della parte lesa verranno concordate con il Difensore d'Ufficio.
Questa corte si aggiorna.
"


Bagno padronale della Reggia Montesquieu - Principato di Andorra - Ore 10:55


Alt alt alt, che cosa stai facendo fratellone?

Mi tolgo la barba, perché Danielle?

Non dovevi andare a trovare quella certa persona, stamattina?

Certamente, ebbene?

E allora non ti azzardare e levarti quell'accenno meraviglioso di peluria sul viso, sei molto più sexy!

Immagine


Dovrei rimanere così?
Lo trovo poco professionale per incontrare una cliente.


In primo luogo non è una semplice cliente e in secondo luogo fidati, le piacerai più in questo modo che tutto liscio.

Ha parlato l'esperta, giusto?

Dai retta alla tua sorellina, di sicuro me ne intendo più io di gusti femminile rispetto a te!

... Va bene, mi hai convinto.
Ma se mi guarderà male ti riterrò la diretta responsabile.


Posso scegliere io, in caso, la tremenda punizione da ricevere, fratellone cattivo?

Esci dal bagno, adesso!

Ospedale “Karenjía Olofdottir” - Islanda - Ore 11:20


Valigetta nella mano destra, completo elegante indossato dopo una doccia rilassante, buonumore dato dall'ennesima vittoria.
Il Principe quella mattina aveva tutta l'aria di stare sereno e tranquillo, per quanto il lavoro ultimamente fosse aumentato e questo comportava maggiori impegni e quindi maggiore stress. Nonostante ciò, la pace e la calma gli tornavano non appena giungeva la possibilità di andare ad incontrare una certa persone in Islanda, nel suo luogo di lavoro, per parlare di questioni lavorative ed ogni tanto anche di argomenti leggeri.
Non si approfittava mai troppo del tempo dell'Oceano, sapeva che tutti dovevano rendere conto alla propria vita e ai propri doveri, ma quando si trovavano in Gilda svolgevano dei ruoli affini ma differenti e questo rendeva impossibile il dialogo, a meno che non fosse riferito a questioni di emergenza o organizzazioni riferite ai nuovi arrivati o alle attività interne del covo.
Seguendo il consiglio di Danielle, il Difensore Legale aveva optato per mantenere quel lieve accenno di barba che lui considerava piuttosto contrario all'eleganza del trovarsi di fronte ad una cliente, ad un Capo ed una... Beh, una donna di suo interesse.
Però era anche vero che la Montesquieu non gli avrebbe mai tirato un colpo basso, per quello alla fine l'uomo aveva scelto di affidarsi a lei e darle una possibilità di stupirlo ancora una volta, salutandola con un piccolo bacio sulle labbra come ogni giorno da quando erano nati.
Entrato nella grande strutture, alcune infermiere e dottoresse si fermarono per squadrarlo: molte sapevano chi fosse, altre invece rimanevano solo affascinate dalla sua figura, ma Joël non ci fece troppo caso, dirigendosi immediatamente verso il bancone dove una Felicity più che sorridente e raggiante lo attendeva ipotizzando benissimo che cosa volesse il Principe per essere lì.

Il Vice Capo Infermiere è libero, Felicity?
... Potrei conferire con la signorina Johanndottir, dunque?


Ringraziò cordialmente ed educatamente la migliore amica di Eibhlin, almeno al di fuori della Gilda Acuan, facendosi accompagnare fino al tredicesimo piano dove si trovava l'ufficio dell'Oceano dove almeno una volta al mese faceva recapitare dei fiori.
Rose blu e rose bianche, ventiquattro in tutto, suddivise in due dozzine, con un biglietto che recava sempre la stessa scritta: "Suo devoto".
Quella frase poteva significare tante cose, poteva essere espressa da un uomo come da un Consigliere, una scelta di tenersi sul vago presa in tutta onestà perché il timore di non potersi avvicinare a lei in quanto donna era forte, considerata la sua posizione di superiorità assoluta in Gilda.
Attese calmo e silenzioso quando Felicity bussò alla porta e lo annunciò ad Eibhlin, dopo di che, salutando la segretaria con un altro sorriso smagliante e principesco, avanzò, chiudendo la superficie di legno massiccio alle proprie spalle.
Ogni dì era ancora più bella di quello precedente.

Vostra Grazia delle Acque e dei Ghiacciai... I miei omaggi e rispettosi saluti.

Si mise in ginocchio col capo chino per alcuni secondi, giusto il tempo di salutarla, poi, tornò nuovamente eretto col busto.
Adesso che aveva rivolto le obbligate parole all'Oceano, poteva parlare dando del "lei" alla Vice Capo Infermiera.

Ho portato con me i resoconti legali sul caso della signora Crabdottir.
Sto facendo tutto il possibile affinché possa essere tenuta ancora ricoverata nella sua struttura, rimanendo al sicuro.
Gli investigatori si stanno accertando riguardo le percosse ad opera del figlio e del marito.
Immagino che la signora si stia ancora rifiutando di parlare, che tragedia.


Emise un sospiro molto triste e sconsolato, certe situazioni gli portavano una fortissima amarezza interiore, ma tutto si sarebbe risolto al più presto.

A parte questo... Come sta?
La trovo davvero incantevole...


Spoiler:
Dialogo tra Jo e Danielle accordato con la player
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Messaggioda Eibhlin » 19/07/2014, 21:57

[Ospedale “Karenjía Olofdottir” - 19 Settembre 2108 - Ore 11.27]


Un'altra giornata in ospedale come sempre, per Eibhlin Johanndottir, che nonostante lo stress per il lavoro e tutte le incombenze della Gilda - come il Gaiux che si avvicinava sempre di più, poiché il problema delle morti di Gildati e Druidi non era ancora stato risolto - non perdeva mai il sorriso verso i propri pazienti, mettendoli al primo posto da quando iniziava il proprio turno di lavoro fino a quando non metteva piede fuori dall'ospedale.
In particolare, quella mattina, si era presentata sul luogo di lavoro alle 5, molto prima del solito, ed ora si sentiva comprensibilmente stanca, non essendosi fermata per un momento.

Perché non vai nel tuo ufficio, ti cambi e pranzi fuori?
Ti meriti un po' di relax Eibhlin, andiamo!


Non saprei Felicity, c'è così tanto da fare…

E ci sarà anche al tuo ritorno!
Vuoi darmi retta, stacanovista che non sei altro?!


Va bene, va bene…
Vado a cambiarmi e mi concedo un paio d'ore di libertà, che ne dici?


Che ne sono troppo, troppo, troppo felice!

Sorridendo divertita, l'Oceano tornò nel proprio ufficio, togliendosi il camice da lavoro e i vestiti che usava quando si trovava in ospedale per indossare qualcosa di più comodo e femminile, nello specifico un vestito azzurro chiaro senza spalline e lungo fino al ginocchio che accompagnava un paio di scarpe parigine alla caviglia e color grigio, con tacco: non capitava spesso, in realtà, che Eibhlin si vestisse in un certo modo, ma quegli abiti era stato un regalo di Felicity e delle altre infermiere per lei, per dimostrarle affetto, e sapeva che le colleghe ci tenevano a vederglieli indossati, ogni tanto.
Nel frattempo, mentre si stava cambiando…

Principe Montesquieu, ma che piacere vederla!

Esclamò la bionda collega di Eibhlin con un gran sorriso raggiante non appena l'uomo che ultimamente faceva la corte - secondo i suoi canoni - alla figlia della Primaria le si palesò di fronte.

Il Vice Capo Infermiere è libero, Felicity?

È arrivato proprio al momento giusto, Principe, l'Infermiera Johanndottir stava giusto per uscire ed andare a pranzo!

... Potrei conferire con la signorina Johanndottir, dunque?

Certo!
Mi segua, prego.


Lo precedette con un gran sorriso a trentadue denti fino alla porta dell'ufficio di Eibhlin, dove bussò un paio di volte prima di annunciare la presenza del "Principe Joël Montesquieu" e lasciarli subito dopo soli, con un'eloquente occhiata compiaciuta verso gli abiti dell'amica, che nel frattempo si stava finendo di cambiare e dunque si ritrovò con un braccio ancora libero dal coprispalle a maniche lunghe grigio che stava indossando.

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Vostra Grazia delle Acque e dei Ghiacciai... I miei omaggi e rispettosi saluti.

Joël… che piacevole sorpresa!

Gli sorrise, dolcemente, invitandolo ad alzarsi perché lui non era semplicemente il suo Consigliere, era anche l'avvocato dell'ospedale, una persona di cui si fidava ciecamente… ed un uomo affascinante, per quanto fosse difficile per Eibhlin vederlo in quel modo specifico: secondo Felicity, il Principe di Andorra aveva un debole per lei, una cotta che lo portava a guardarla come se fosse speciale; per l'Oceano non era così, poiché nella sua ottica - se l'amica avesse avuto ragione - Joël avrebbe dovuto mostrarsi effettivamente interessato a lei, farle capire concretamente di tenere alla sua persona come donna. Comprendeva anche che la cosa fosse difficile, comunque, viste le loro rispettive posizioni in Gilda, ma fino a che ciò non fosse avvenuto lei avrebbe continuato a considerarlo semplicemente il proprio Consigliere e l'avvocato del suo luogo di lavoro.

Ho portato con me i resoconti legali sul caso della signora Crabdottir.
Sto facendo tutto il possibile affinché possa essere tenuta ancora ricoverata nella sua struttura, rimanendo al sicuro.
Gli investigatori si stanno accertando riguardo le percosse ad opera del figlio e del marito.
Immagino che la signora si stia ancora rifiutando di parlare, che tragedia.


Purtroppo no, la signora Crabdottir non se la sente ancora di parlare di quanto successo, perlomeno non di fronte agli investigatori… - perché a lei, quanto successo, l'aveva confessato in lacrime, ammettendo anche di aver paura di tornare a casa da coloro che non facevano altro che ferirla - Ma ho promesso che non avrei permesso a nessuno di farle ancora del male, e sono pronta a tutto per mantenere la parola data.
Perciò ti ringrazio, Joël, per tutto ciò che stai facendo: lo apprezzo davvero molto.


Aggiunse l'Oceano, infilandosi anche l'altra manica del coprispalle perché se anche si fosse trattenuta a parlare con lui un po', comunque la temperatura non era così calda da richiedere di rimanere con le spalle scoperte.

A parte questo... Come sta?
La trovo davvero incantevole...


Anche tu stai benissimo… quell'accenno di barba ti dona davvero molto, se posso permettermi. - commentò Eibhlin con un sorriso ammirato, non sapendo di aver dato indirettamente ragione alla sorella dell'altro - Tu come stai?
Il tuo lavoro procede bene?
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Messaggioda Joël » 20/07/2014, 21:22

Joël… che piacevole sorpresa!

Non poteva credere ai suoi occhi: quella era in assoluto la più bella, meravigliosa, paradisiaca, affascinante donna che avesse mai visto.
Oltre la sorella, la quale era meglio che non l'avesse mai saputo, oltre Celine, oltre Monique, oltre chiunque, davvero, chiunque.
Eibhlin, l'Oceano, se ne stava seduta alla propria scrivania, vestita come la divinità che era, fissandolo con uno sguardo morbido e placido come il fondale di un mare, come la superficie di un lago, come la carezza di una mano immersa in un ruscello... ed era perfetta.
Gli occhi del Principe si persero per diversi istanti in quella figura, cercando di trovare una qualsivoglia congruenza con qualcosa di analogamente spettacolare ma nemmeno una vampira, una veela, una driade o una ninfa reggevano il confronto.
Inspirò, tornando in piedi dopo essersi inginocchiato rispettosamente di fronte alla di lei importanza come Capo Gilda Acuan, impostando il tono e il livello di colloquio a quello di due normali conoscenti in ambito lavorativo, iniziando subito a parlare del caso affidatogli qualche settimana prima su una donna malmenata dai familiari e che era necessario rimanesse vincolata alla struttura ospedaliera fino a quando gli investigatori non avessero saputo provare con certezza la veridicità delle ipotesi esposte dal personale medico.

Purtroppo no, la signora Crabdottir non se la sente ancora di parlare di quanto successo, perlomeno non di fronte agli investigatori... Ma ho promesso che non avrei permesso a nessuno di farle ancora del male, e sono pronta a tutto per mantenere la parola data.
Perciò ti ringrazio, Joël, per tutto ciò che stai facendo: lo apprezzo davvero molto.


Non solo lo percepisco come dovere morale ed etico in quanto essere umano.
Non solo fa parte del mio lavoro e dei motivi per i quali ho intrapreso questa carriera.
... E' un problema che sta a cuore a lei, quindi mai e poi mai avrei potuto rifiutare di risolverlo.


Soffermò per qualche secondo in più lo sguardo su di lei, osservandole il viso, poi il corpo, le mani, i capelli, insomma un po' tutto, nell'insieme.
Quelle parole gli pesavano tantissimo, perché erano molto più audaci e dirette di tanti altri incontri passati e decisamente più formali.
La sua maschera come Consigliere stava cominciando a cedere ogni giorno di più, questo si traduceva a volte in delle uscite davvero controproducenti. Fatto stava però che non avrebbe ritrattato una singola parola di quella frase, perché apparteneva alla verità, un'altro dei tanti valori nei quali l'uomo credeva e sui quali faceva affidamento praticamente da quando aveva iniziato a svolgere la professione di Difensore Legale.
Tutto ciò che per la Johanndottir era importante, lo diventava anche per lui, tutto ciò che le regalava un sorriso, diveniva suo compito assoluto.
Sistemò i documenti da rivedere e far firmare alla cliente sulla scrivania dell'Oceano, chiudendo infine la valigetta, terminando il suo lavoro.
Già, in teoria adesso poteva anche andarsene, il suo compito era concluso e lo studio lo attendeva... peccato che non avesse la minima voglia di allontanare il proprio corpo dalla stretta vicinanza con quello della bionda Capo Gilda, per questo intanto occupò altro tempo chiedendole come stava ed esprimendo dei commenti positivi sul suo aspetto estetico, commenti che all'effettivi erano veri e propri complimenti sinceri.

Anche tu stai benissimo… quell'accenno di barba ti dona davvero molto, se posso permettermi.

Oh... La ringrazio.

Dannata sorella saccente e veggente.

Felicity gli aveva fatto presente che entro breve la superiore sarebbe andata a pranzo, o meglio, al "brunch", perché difficilmente il Vice Capo Infermiere poteva permettersi una vera e propria pausa come gli altri dipendenti, quindi all'effettiva aveva dato a Joël il modo di intercettare un possibile prolungamento della sua permanenza lì, assieme alla islandese. Il problema stava però nel cedere alla tentazione di chiederle una eventuale preferenza sulla compagnia. Palesando il desiderio di accompagnarla avrebbe sicuramente fatto intuire qualcosa, che unito all'uscita di poc'anzi si poteva rivelare una vera e propria gabbia dorata con sbarre molto larghe, mal celanti un sentimento vivo e limpido.
Però se non avesse fatto nulla l'avrebbe rimpianto seriamente per tutto il resto della giornata, della settimana, del mese, chissà per quanto ancora.
Danielle probabilmente lo avrebbe preso per un orecchio dandogli un calcio nel sedere per costringerlo a muoversi, ma la sorella non sapeva sicuramente cosa si trovava dietro ad un'uscita e una frequentazione con Eibhlin. Lei non era una donna qualunque, lei era l'Oceano.

Tu come stai?
Il tuo lavoro procede bene?


Bene, grazie.
Procede come sempre, casi in corso e vittorie sofferte, l'ultima proprio tre ore fa.
... E...


Immagine


... E mi chiedevo: sta per caso andando a fare uno spuntino di metà mattina?
Perché nel caso, se le fa piacere, potrei accompagnarla ed offrirle quello che preferisce.
O magari potrei chiedere al mio elfo domestico cuoco di prepararle qualcosa ed allestire la scrivania per un pranzo veloce.
... Cosa ne dice?
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