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Cork

Messaggioda Cyprus » 03/01/2014, 15:03

Sapeva di essere un gran bastardo, e non lo nascondeva affatto con chi lo conosceva abbastanza bene da rendersene conto - come i suoi compagni di Coro, per esempio; avrebbe potuto dire di aver imparato dai migliori grazie alla madre, ma la verità era che Devo aveva compreso fin da subito come girasse il mondo, come andassero le cose, e come ci si doveva comportare per non finire schiacciato. Molto cinico, indubbiamente, ma quel cinismo gli permetteva di ottenere ciò che voleva senza troppa difficoltà e dunque, forse, non era poi così sbagliato farne uso.
In quel momento, ad esempio, essere dolce e premuroso con Caroline Priscilla, dimostrarsi palesemente interessato a lei, stava dando i suoi frutti: la Tassorosso lo teneva per mano e aveva accettato di seguirlo in albergo, chiaro segno d'ingenua inesperienza e probabilmente anche di un forte interesse per l'americano, che era ben decisa a far divertire il più possibile.

Vedrai, sarà divertente! Ti farò assaggiare lo zucchero filato, è la cosa più buona che esista al mondo! L'hai mai mangiato? E' un po' appiccicoso, ma ne vale davvero la pena...

Mai assaggiato, ma da come lo descrivi tu parrebbe essere una vera goduria...

Commentò Devo con un sorriso leggero, lasciando che la O'Neill battesse un qualche record per numero di parole pronunciate al minuto o qualcosa del genere, visto quanto parlava veloce e senza nemmeno riprendere fiato tra una frase e l'altra: ipotizzò che fosse a causa del nervosismo, ma non lo diede a vedere né glielo fece pesare in alcun modo, al contrario rimase semplicemente in silenzio e in ascolto del dire di lei, annuendo ogni tanto quando le sue affermazioni lo richiedevano.
In questo modo il tragitto fino all'albergo venne consumato velocemente, e ben presto i due si ritrovarono nella semplice stanza prenotata dall'americano che gli permise di fare un complimento alla Tassorosso, per il gusto di vederla arrossire ed imbarazzarsi anche se, lo doveva ammettere, vederla fare la linguaccia per smorzare la timidezza non era un comportamento usuale, per lui.
Ma visto che, imprevisti a parte, Nightmare non lasciava mai le cose al caso, bensì aveva un piano ben preciso, poco dopo lo mise in atto e riuscì a strappare con gran soddisfazione un bacio alla ragazza, che ricambiò con l'intensità che ci si sarebbe aspettata da una persona alle prime armi in quel campo: ciò che Devo non aveva previsto, e quasi fu un bene vista la piacevole sorpresa, fu la richiesta di Cappie di poter avere un altro bacio, che l'americano prontamente le diede seppur in modo più "adulto" del precedente, arrivando a morderle le labbra ed infine ad usare la lingua, constatando con piacere che alla Tassorosso non dispiaceva affatto la cosa, anzi, che era ben disposta a ricambiare visto come la sua, di lingua, cercò di adattarsi subito al ritmo di quella americana.

S-scusami...non sono molto brava a baciare...
I-in realtà...questo è il mio primo bacio...


Il tuo primo bacio... e sei già così brava? - domandò Devo, simulando un'espressione incredula [Talento (Arte) 24] così da farle capire che era sinceramente sorpreso dal fatto di aver ricevuto da lei un bacio così gradevole ed esperto nonostante fosse il primo per lei: in realtà non stava del tutto mentendo... la Tassetta aveva dato prova di saperci fare, in quel campo - Allora sono proprio fortunato.

Aggiunse, accarezzandole nuovamente la guancia mentre con l'altra mano ancora la sorreggeva a sé, per la schiena, temendo che le gambe potessero cederle da un momento all'altro.

Posso sedermi...un attimo?

Vieni.

Le disse solo, cercando la sua mano con quella che prima le stava sulla schiena per stringerla con le proprie dita e guidarla fino al letto: solo che, se lei l'avesse permesso, non l'avrebbe fatta sedere sul materasso, bensì direttamente sulle proprie gambe.

Non voglio che ti allontani troppo da me.

Sarebbe stata la risposta all'eventuale domanda di Cappie sul perché di quella specifica posizione, soprattutto perché il letto era grande e potevano starci comodamente seduti entrambi: tutto calcolato, ovviamente, poiché Devo voleva che la O'Neill si convincesse nel modo più assoluto di quanto lui fosse preso da lei.

Era dalla prima volta che ti ho visto in Auditorium, ad Hogwarts, che desideravo baciarti - ammise poi l'americano con voce bassa, calda, appena roca, allungando la mano per accarezzarle nuovamente la guancia col dorso - Hai una vaga idea di quanto tu sia bella e desiderabile, bambolina?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 04/01/2014, 17:53

Mai assaggiato, ma da come lo descrivi tu parrebbe essere una vera goduria...

Cappie continuava a parlare, ignara dei reali pensieri che vorticavano nella testa dell'americano, cercando in tutti i modi di mascherare la propria agitazione parlando delle meraviglie che li attendevano al Luna Park. Certo, la Tassorosso non era conscia in quel momento del fatto che la sua parlantina tutto faceva tranne che mascherare il suo reale stato d'animo, palesato fra l'altro anche dal modo con il quale stringeva la mano del ragazzo, ovvero in maniera forte ed energica. La giovane O'Neill era cresciuta, come aveva detto Devo, ed erano cresciuti anche i sentimenti che in quel momento (e poi dopo nella stanza da letto) la spingevano ad avvicinarsi ancora di più al bel tenebroso. La tassetta non si definiva ancora innamorata di lui, complice la sua totale inesperienza in quel campo e la sua incapacità di analizzare e di riconoscere le emozioni che agitavano il suo cuore; eppure qualcosa nello sguardo di Devo, nel suo modo di guardarla, di sfiorarla, la faceva sentire desiderata, amata...una persona importante per qualcuno. Era una sensazione conosciuta e allo stesso tempo estranea: sapeva di essere importate per Jorge, il suo migliore amico, sapeva di esserlo per Kelly, sua compagna di stanza, e per sua madre, ma era un'importanza diversa, dovuta ad un legame fra due amici o fra genitore e figlio. Devo invece la riteneva non solo importante, ma soprattutto speciale. Era una sensazione che inebriava la mente e il cuore di Cappie, ora pronto a ricevere le attenzioni di un ragazzo e a vivere una possibile storia d'amore senza la sete di rabbia e vendetta a gettare un'ombra sulla sua vita.
Fu per questo che la ragazza si arrese con tanta facilità fra le braccia dell'americano, assaggiando le sue labbra non una, bensì due volte, mentre i suoi sensi venivano sapientemente stuzzicati dai modi di fare, esperti, di Nightmare. Tuttavia, proprio il fatto che il suo corpo sembrò risvegliarsi sotto l'azione della lingua di Devo, lasciandola a tratti stupefatta, e la consapevolezza di non poter vantare chissà quanta esperienza con i ragazzi, la spinsero a bloccarsi e a fare a Devo le proprie scuse. In fondo era solo una ragazzina, perchè mai uno come Nightmare avrebbe dovuto interessarsi a lei?

Il tuo primo bacio... e sei già così brava?
Allora sono proprio fortunato.


Cappie non riuscì a dissimulare l'espressione incredula del suo volto, come il costante e perpetuo rossore che adornava le sue morbide guance, coprendo le efelidi che punteggiavano il naso. A differenza però dell'americano, la sua espressione era del tutto spontanea e sincera. Lei, essere brava in qualcosa? Sembrava una cosa talmente surreale e fuori dal mondo, che la tassetta iniziò a mordersi il labbro nervosa, cercando di capire se l'americano stesse mentendo o fosse totalmente sincero [Intuito(P): 10]. La giovane O'Neill non era mai stata veramente portata per qualcosa: certo, a scuola aveva dei voti anche abbastanza alti, era riuscita ad entrare nel Coro ed era riuscita pian piano a non far più esplodere i calderoni durante le lezioni di Pozioni; ma tutto ciò era frutto del suo impegno e della sua forte volontà di dimostrare al mondo intero che non era un essere inutile, che poteva e sapeva crescere e che era degna della fiducia più totale. Sentirsi dire di essere brava quando non aveva faticato per arrivare ad un risultato decente, era qualcosa che la mandava in tilt, oltre alla crescente eccitazione che si accumulava in tutto il corpo e, in particol modo, in mezzo alle sue gambe. Fu questo che la spinse a chiedere all'americano il permesso di sedersi sul letto, permesso che le venne accordato subito, ma che venne leggermente modificato quando Devo non la fece sedere sul materasso, bensì sulle sue gambe.

Ma...! Perchè mi hai fatto sedere...qui?

Non voglio che ti allontani troppo da me.

Semplice e diretto, il suo cuore ebbe un tuffo nel sentir pronunciare quelle parole, mentre una sensazione di calda felicità si irradiava dal suo stomaco, facendola sorridere prima incerta e poi, sempre più convinta. Come aveva detto l'americano in una delle sue lettere, Cappie O'Neill parlava più con lo sguardo che con le parole, almeno con lui. E nonostante le parole si fossero volatilizzate, quando aveva ricevuto quel suo primo bacio, erano i suoi begli occhi verdi fissi in quelli dell'americano che gli rivelavano quanto lei fosse presa da lui e quanto aveva bisogno di sentirsi rassicurata sui suoi reali sentimenti.

Era dalla prima volta che ti ho visto in Auditorium, ad Hogwarts, che desideravo baciarti

Davvero? Dai, non scherzare! E' impossibile, ti ho guardato male per tutto il tempo: devo esserti sembrata...una pazza omicida!

Rispose portando una mano a scompigliarsi i capelli imbarazzata, cercando di smorzare la situazione con una battuta, una caratteristica a quanto pare in comune con la maggior parte dei Tassorosso.

Hai una vaga idea di quanto tu sia bella e desiderabile, bambolina?

La risata si spense, sostituita nuovamente da un'espressione lusingata, imbarazzata e incredula. Era davvero tanto desiderabile? Certo, Vergil le aveva rivelato che Evan aveva avuto una cotta per lei, ma la tassetta non si era mai resa conto delle occhiate che i ragazzi le lanciavano, nè di star crescendo talmente dolce e graziosa da riuscire a destare l'interesse (e a volte anche gli ormoni) del cosidetto "sesso forte".

T-temo di no...

Rispose infine sincera, una mano ferma sul petto di Devo, l'altra che accarezzava titubante la sua guancia, beandosi nel sentire quella morbida peluria a contatto con la propria pelle. Gli stava davvero bene la barba e le piaceva molto accarezzarla con dolcezza, passando ogni tanto i polpastrelli sulle labbra del ragazzo. Avrebbe voluto dirgli tante cose, che anche lui le piaceva da morire, che si stava trovando bene insieme a lui, stretta al suo corpo, seduta sulle sue gambe, ma la voce sembrava più che intenzionata a rimanere ferma in gola, lasciando la giovane O'Neill priva della sua arma più letale e convincente. Alla fine, deglutendo a fatica, la ragazza abbassò nuovamente le palpebre, avvicinandosi piano alle labbra di Devo e posandovi di sua spontanea volontà un terzo bacio: la bocca si schiuse, premendo leggermente sulla controparte maschile e assaporando, questa volta con più intensità, il profumo e il sapore di lui. Le braccia si strinsero attorno al collo dell'americano, la mente era in subbuglio e le guance più rosse che mai, ma questa volta la Tassorosso si lasciò andare completamente a quel bacio, lasciando che fosse il suo istinto a guidarla.

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Messaggioda Cyprus » 05/01/2014, 16:35

Doveva rendergliene merito, la dolce Caroline Priscilla ci sapeva davvero fare nei baci: inesperta, certo, con quei tocchi insicuri che erano assolutamente giustificati considerando che quello era il suo primo bacio... ma chiederne un altro, usare la lingua cercando di mimare i movimenti di quella più esperta, tutto ciò sicuramente non era un comportamento riscontrabile in qualsiasi 15enne senza esperienza.
Per questo Devo non dovette sforzarsi troppo per simulare un tono di convincente sorpresa, in fondo la Tassorosso era davvero parzialmente riuscita a prenderlo in contropiede: ed aveva evidentemente fatto lo stesso anche con se stessa, vista l'espressione incredula sul viso della ragazza, come se non si capacitasse dell'essere risultata brava agli occhi dell'altro.

Che c'è, trovi così improbabile l'essere una brava baciatrice?

Le domandò curioso Nightmare, con un sorriso sulle labbra dei suoi, così criptico da renderne impossibile la comprensione: non la stava prendendo in giro, ma non riusciva a comprendere perché l'idea di avere talento per qualcosa la rendesse così incredula; anzi, molte ragazze al posto suo sarebbero state ben più che felici di possedere un tale "dono", perciò dal punto di vista dell'americano, la O'Neill non avrebbe dovuto fare altro che complimentarsi con se stessa.
Com'era ipotizzabile, comunque, il bacio con Devo aveva acceso i sensi e l'intero sistema nervoso della Tassorosso, le cui gambe apparivano ora malferme: quale idea migliore se non farla sedere sul letto per riprendersi - letto che poi divennero le cosce dell'americano?

Ma...! Perchè mi hai fatto sedere...qui?

La risposta di Devo giunse pronta, diretta all'inverosimile, e l'americano non poté non sorridere di rimando quando le labbra della ragazza si distesero in un sorriso, quello di lei di felicità e romanticismo, probabilmente, quello di lui per la consapevolezza di star facendo sempre più breccia nel cuore ingenuo dell'altra.
Per questo Nightmare non aveva alcuna intenzione di fermarsi, di smettere nel suo piano di conquista del corpo, della mente e dell'animo della irlandese, riempiendola di complimenti ma al tempo stesso facendole presente quanto seriamente, in teoria, fosse preso da lei, e lo fosse stato fin dall'inizio della loro conoscenza.

Davvero? Dai, non scherzare! E' impossibile, ti ho guardato male per tutto il tempo: devo esserti sembrata...una pazza omicida!

Ti assicuro che sono serissimo - replicò lui - Avevi uno sguardo così fiero, così combattivo... non ti sei accorta che avevo occhi solo per te?

E anche in quel momento non si dovette sforzare molto per mentire, visto che aveva messo gli occhi sulla sua bambolina dopo un paio di minuti dall'entrata sua e dei colleghi in Auditorium, continuando a studiarla per tutto il tempo successivo.
L'aveva trovata subito molto carina, indomita, pronta a reagire e a non farsi sottomettere, ed era quello che la rendeva desiderabile agli occhi di Devo, anche se lei non se ne rendeva conto.

T-temo di no...

La fissò a lungo negli occhi, scrutando quelle pozze chiare che per lui erano come un libro aperto, a differenza di quelle di Devo che, nere come il carbone, difficilmente lasciavano trapelare qualcosa: le permise di accarezzargli la guancia, sembrava piacerle la barba che il ragazzo si era fatto crescere e la cosa per lui risultava positiva, e fu nuovamente preso in contropiede quando Cappie lo baciò ancora, prendendo questa volta lei l'iniziativa e schiudendo le labbra con un tale candore romantico da mandare a fuoco il corpo di Nightmare; la sua lingua violò subito quei cuscinetti caldi ed invitanti per cercare la gemella, gli occhi si socchiusero perché c'era un piacere tutto particolare ad osservare il volto dell'altra così da vicino, così preso da quel bacio carico di trasporto.

Vorrà dire che dovrò fartelo capire...

Sussurrò con voce roca sulla sua bocca, prendendola di peso dalla schiena e dalle ginocchia per, se lei gliel'avesse lasciato fare, stenderla sul letto e coprirla col proprio corpo, cercando nuovamente la sua bocca per baciarla come e più di prima, accarezzandole il volto e lasciando in realtà che fosse un'altra parte di lui a parlare.

Immagine


Certo, Cappie poteva non essere un'esperta nei rapporti con l'altro sesso, ma Devo ben sperava che conoscesse l'anatomia e che fosse perciò al corrente di come funzionassero gli organi maschili e femminili se stimolati... nella sua logica, dunque, non avrebbe potuto non rendersi conto che qualcosa di duro le stava premendo contro le gambe all'altezza dell'inguine, qualcosa che faceva parte del corpo di Devo, il quale lo stava sapientemente strusciando su di lei in modo tale da farlo sembrare naturale, un movimento dovuto alla foga del bacio.
Voleva che si bagnasse, voleva che gemesse, e se anche non presupponeva di avere tutto subito, fisicamente parlando, visto che la Tassetta si era dimostrata così disponibile, chissà, forse si sarebbe potuto divertire un po'.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 06/01/2014, 18:20

La giovane Tassorosso non avrebbe mai immaginato di spingersi tanto lontano con Devo: nonostante le battute di Kelly e lo sguardo imbronciato del suo migliore amico, Cappie era andata a Cork con intenzioni caindide e innocenti, diverse da quelle invece di Nightmare, che stava puntando a distruggere l'anima e il corpo della ragazza nel modo più subdolo e spregevole. Eppure la tassetta rimaneva sempre e comunque una ragazzina inesperta, i cui sensi e i cui ormoni rispondevano agli stimoli esterni esattamente come per qualsiasi altro adolescente. In più, in quei mesi di fitti scambi di gufo, la giovane O'Neill aveva imparato ad apprezzare il carattere schivo e chiuso di Devo, avvicinandosi al ragazzo più di quanto lei stessa riuscisse a rendersene conto. E una prova fu il fatto che non si allontanò quando lui le rubò il suo primo bacio, ma anzi ne chiese un altro, provando per la prima volta quella sorta di felicità ed euforia data dall'eccitazione e anche da un legame speciale nei confronti di un'altra persona.

Che c'è, trovi così improbabile l'essere una brava baciatrice?

Cappie non si aspettava di essere lodata per la sue doti di grande baciatrice, come invece fece il bel tenebroso, che la fissava sorridendo in maniera enigmatica, gettando la mente della tassetta in un vortice di dubbi e paure dal quale era difficile scappare.

Si...

Non avrebbe mai saputo mentirgli e come, dal momento che lei stessa odiava essere presa in giro? Dal suo canto, non riusciva a vedersi come una ragazza sensuale nè eccitante e , figurarsi, anche brava a baciare! Era un concetto strano e nuovo per lei, ma a quanto pare era altrettanto strano per Devo che lei non si esaltasse per quel complimento, per questo la Tassorosso cercò di correre ai ripari, spiegando le proprie motivazioni sul perchè non riuscisse a concepire una cosa del genere.

Non sto dicendo che sei un bugiardo, assolutamente! E' solo che...mi sono sempre dovuta impegnare per essere brava in qualcosa, a scuola come nel Coro, che adesso sentirmi dire di avere...una sorta di talento naturale...be', è strano! Però, piacevole...

Una spiegazione detta alla Cappie style, veloce e agitata, ma in fondo era anche vero che la giovane strega, a differenza dell'americano, si stava realmente interessando a lui e questo non faceva altro che aumentare la sua parlantina. Quando poi venne fatta sedere non sul materasso, bensì sulle gambe del ragazzo, la Tassorosso non oppose resistenza, complice la sua totale inesperienza e probabilmente il desiderio di riscoprire ancora quali dolci ed inebrianti sensazioni era in grado di donarle l'americano.

Ti assicuro che sono serissimo. Avevi uno sguardo così fiero, così combattivo... non ti sei accorta che avevo occhi solo per te?

Scosse la testa, lentamente, facendo ondeggiare i morbidi capelli sulle spalle e chiedendosi dentro di sè come potesse essere così stupida da non rendersi conto di ciò che, a molti, sembrava un'ovvietà. Kelly riusciva a capire subito quando qualcuno era interessata a lei o a sè stessa, perchè lei invece sembrava cascare dalle nuvole ogni qual volta qualcuno le rivelava che la trovava una bella ragazza e per di più desiderabile? Certo, l'intento di Devo era proprio quello di far sentire così la sua bambolina, ma Cappie non avrebbe mai potuto capire la verità, perchè a discapito di tutte le informazioni che si scambiavano nelle loro lettere, lei non conosceva affatto il ragazzo che le stava di fronte, nè sarebbe mai riuscita a comprendere il sadismo e la cattiveria fatte per puro scopo di divertimento. Suo padre era morto, ma lei era convinta che ci fosse un motivo dietro al suo omicidio. Quale motivo poteva avere Nightmare per interessarsi a lei, se non che provasse effettivamente qualcosa per la ragazza? Questi pensieri e l'estrema vicinanza che vedeva Cappie ad un soffio dalle labbra di Devo la spinsero a baciarlo ancora, con più passione e trasporto, per cercare di fargli capire almeno con quel bacio quanto ci tenesse a lui. La lingua dell'americano non indugiò troppo sulle sue morbide labbra, andando ben presto a violarle e ricevendo una risposta positiva e bollente da parte della gemella irlandese.

Vorrà dire che dovrò fartelo capire...

Mh?

I sensi inebriati, la mente annebbiata dal calore che era esploso come una bomba nel ventre della ragazza, la giovane O'Neill si dimostrò anche fin troppo sottomessa quando Devo la sollevò per le gambe e la schiena, facendola stendere completamente sul letto e coprendola col proprio corpo. Prima che la tassetta potesse protestare, l'americano le coprì ancora una volta la bocca, cercandola, stuzzicandola, penetrandola. Di fronte a quell'assalto, la Tassorosso non potè che rispondere, le mani appoggiate al suo petto che ben presto vennero spostate per circondargli la schiena in un abbraccio dolce e involontariamente sensuale. La sua spontaneità, forse, era la sua arma migliore e quella che aveva acceso i sensi del musicante, che ora senza tanti problemi le stava dimostrando quanto fosse eccitato dalla neo-sedicenne. In un primo momento, Cappie non si rese effettivamente conto di ciò che stava accadendo: certo, sapeva come funzionassero le cose fra maschi e femmine e la sua compagna di stanza, dopo l'esperienza con Evan, si era prodigata a darle consigli su come capire quando un ragazzo voleva portarla a letto. E infatti fu proprio il ricordo di quel momento, quando la Everett le spiegò che un ragazzo "col c***o duro" avrebbe molto probabilmente cercato di arrivare a fare sesso, a rendersi conto che era effettivamente ciò che stava accadendo fra lei e Nightmare in quel preciso istante.

D-devo...aspetta...!

La tassetta spalancò gli occhi, il respiro affannato e le labbra rosse per i troppi baci. Le mani si spostarono nuovamente sul petto del ragazzo, come a voler bloccare qualsiasi tentativo di baciarla ancora, cosa che probabilmente avrebbe rischiato di farle perdere la lucidità e desistere dai suoi buoni propositi. Già, ma quali erano i suoi buoni propositi? La Tassorosso si rese conto che lei stessa non sapeva cosa dire o come giustificare quel suo comportamento: non era spaventata dall'idea del sesso, ma dall'idea del sesso senza amore si. Voleva essere sicura che i suoi sentimenti per l'americano fossero presenti, reali e sinceri prima di donarsi completamente a lui (se mai l'avrebbe fatto). E fu proprio quello che disse a Devo, d'impulso, senza pensare alle conseguenze che avrebbe portato dire una frase del genere.

Io...prima voglio innamorarmi di te!

Chiuse gli occhi, stringendo le palpebre come se avesse paura di aver detto qualcosa di doloroso o di strano. Temeva la reazione dell'americano, che avrebbe potuto prenderla per una stupida dopo la sua uscita (ed in effetti lei stessa si diede della stupida mentalmente subito dopo), ma Cappie non aveva intenzione di ritirare ciò che aveva detto o di scappare di fronte al lui: con tutto il coraggio e la forza di volontà di cui era capace, la Tassorosso riaprì gli occhi, fissandoli in quelli buio pesto di Devo e aspettando la sua reazione con uno sguardo tenero e imbarazzato.

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Messaggioda Cyprus » 06/01/2014, 20:12

Si...

Assottigliò lo sguardo, come se non stesse comprendendo appieno il perché di quell'affermazione da parte di Caroline Priscilla: lui ad esempio sapeva di avere un talento naturale nel risultare enigmatico e misterioso, era qualcosa che gli riusciva spontaneo e non ci si doveva nemmeno impegnare... perciò per quale motivo lo stesso concetto non sarebbe potuto valere per la Tassorosso?

Non sto dicendo che sei un bugiardo, assolutamente!

Rimase impassibile di fronte a quelle parole, anche se dentro di sé se la rideva e pure alla grande: non era un bugiardo, noo... stava semplicemente, come dire, prendendo per i fondelli la sua dolce ed ingenua bambolina, spingendola a fidarsi di lui, a legarsi a lui al punto da farla innamorare per poi spezzarle il cuore.
Praticamente un santo.

E' solo che...mi sono sempre dovuta impegnare per essere brava in qualcosa, a scuola come nel Coro, che adesso sentirmi dire di avere...una sorta di talento naturale...be', è strano! Però, piacevole...

Un talento naturale del tutto speciale, e largamente apprezzato... almeno dal sottoscritto.

Commentò Nitghmare, sincero questa volta anche se non è che fosse semplice capire quando l'americano stava mentendo e quando invece diceva la verità, anzi; ma era quello il suo punto di forza, era su quello che giocava, mescolare sapientemente verità e bugie.
Un'altra verità fu, ad esempio, quella che pronunciò poco dopo, quando ammise che aveva inquadrato la ragazza fin dall'inizio, dal primo incontro in Auditorium, e che da quel momento si era immediatamente interessato a lei; e fece un mezzo sbuffo divertito quando poi la Tassorosso scosse la testa, a dimostrazione che no, non si era minimamente accorta dell'interesse dell'americano nei suoi confronti.
E quale modo migliore per dimostrarglielo, se non stenderla sul letto e cominciare a baciarla con trasporto, facendo danzare la propria lingua con la sua e facendole sentire cosa il suo corpo facesse al proprio, quali sensi accendesse in lui e a cosa portasse farlo eccitare.

D-devo...aspetta...!

Riaprì lentamente gli occhi, mettendo a fuoco il volto della Tassorosso rosso per i baci e probabilmente l'imbarazzo di quel momento ed osservandola quasi perplesso da quell'affermazione che sembrava pronunciata da qualcuno quasi in preda al panico, qualcuno terrorizzato da qualcosa che sta per succedere e che non vuole che accada.

Io...prima voglio innamorarmi di te!

Continuò a fissare quel volto ora ancora più rosso, con gli occhi chiusi e stretti come se stesse aspettando di ricevere un colpo, qualcosa di doloroso o deleterio per se stessa: qualcosa di nuovo scaturì in lui, gli salì per la gola e arrivò alle labbra, qualcosa che Devo Nightmare difficilmente si lasciava sfuggire all'esterno... una risata.
Non una risata di scherno però, questo l'avrebbe capito chiunque: era un suono genuino, divertito, e come conseguenza di quel gesto anche gli occhi cambiarono, e lo sguardo prese a brillare di una luce nuova, viva.

Bambolina... credevi che volessi fare sesso con te?

Le domandò quando la risata si spense, tornando coi propri occhi sui suoi per scuotere lentamente il capo, l'ombra del divertimento di prima che ancora gli aleggiava sul volto.

Ammetto che non mi dispiacerebbe... esplorare il tuo corpo in modo più approfondito di così - continuò, sincero per l'ennesima volta - Ma immaginavo tu volessi qualcosa di meglio per la tua prima volta, e farlo dopo 10 minuti dal nostro incontro sarebbe stato piuttosto squallido, non trovi?

Aggiunse, certo di quanto stava dicendo perché una 15enne che ancora non aveva dato il suo primo bacio difficilmente avrebbe potuto aver combinato altro con un qualsiasi ragazzo.
C'era però ancora qualcosa che a Devo premeva di commentare, qualcosa che gli era rimasto impresso nella mente perché era la dimostrazione più palese di quanto il suo piano stesse funzionando: un sorriso più lieve della risata precedente, più sensuale ed irresistibile, accompagnato da una carezza delicata alla guancia sinistra dell'irlandese fecero da trampolino di lancio per la successiva domanda dell'americano, pronunciata a voce bassa, roca, suadente, ed in qualche modo anche dolce.

... e sei sulla buona strada per farlo?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 06/01/2014, 23:10

Un talento naturale del tutto speciale, e largamente apprezzato... almeno dal sottoscritto.

Non commentò il dire di Devo, anche perchè che cosa avrebbe dovuto dirgli, dal momento che lui sembrava tanto convinto della sua bravura nel baciare? Sicuramente, quel complimento non passò inosservato, ma rese la Tassorosso più audace nel concedersi al bel tenebroso, donandogli un terzo bacio che si trasformò subito dopo in un appassionato intrecciarsi di lingue e labbra. Stesa sul letto e stretta al suo corpo, la mente della giovane O'Neill era completamente vuota, persa in quel momento per lei del tutto nuovo e idilliaco, mentre l'eccitazione saliva dentro di lei e in mezzo alle sue gambe. Stessa cosa fra l'altro stava accadendo all'americano, che non si preoccupò di nascondere l'impazienza con il quale il suo membro pulsava contro le gambe di Cappie, eccitandola certo ma facendole ricordare anche le dritte che la sua amica londinese le aveva dato su cosa volessero i ragazzi e sui metodi che utilizzavano per ottenerlo. Questo spinse la tassetta a bloccare immediatamente il bacio che i due si stavano scambiando, mentre in maniera impulsiva a imbarazzata disse quasi con prepotenza che prima di fare qualsiasi cosa avrebbe atteso l'arrivo di quel sentimento tanto decantato nei suoi romance preferiti.
Aveva chiuso gli occhi, aspettandosi una reazione negativa da parte di Nightmare e cercando di calmare i battiti del proprio cuore, che sembrava come impazzito dopo la pessima figura appena fatta dalla tassetta. Quando alle sue orecchie, però, giunse il suono di una risata pura, cristallina, divertita quasi, Cappie si azzardò a riaprire nuovamente le palpebre, fissando come rapita lo spettacolo che le si presentò davanti. Non aveva mai visto Devo ridere in quel modo: lui era sempre così chiuso, enigmatico, misterioso ed era questo forse che la incuriosiva e la spingeva così tanto fra le sue braccia; ma vederlo ridere a quel modo, con quella luce che gli illuminava gli occhi, era un'esperienza nuova per lei, un'esperienza che la rendeva felice. Il cuore smise di battere per un attimo e questa volta non per l'eccitazione nè per l'imbarazzo, ma perchè il pensiero di essere riuscita a farlo sorridere in quel modo la riempiva talmente tanto di gioia da farle traboccare il cuore di felicità. Senza rendersene conto, anche lei aveva risposto con un sorriso, diverso da quello di Nightmare perchè per la prima volta egli vi potè leggere una sorta di dolcezza che si estendeva anche alle iridi color smeraldo.
Cappie era felice per lui. Ed era felice di stare insieme a lui.

Bambolina... credevi che volessi fare sesso con te?

...no?

Chiese ora incerta, cercando di non pensare al fatto che probabilmente aveva appena fatto una pessima figura di fronte al ragazzo che le piaceva. Certo, la sua pessima figura aveva anche avuto i suoi lati positivi (e probabilmente se quella era la ricompensa ne avrebbe fatte altre cento), ma in quel momento la ragazza dovette ritornare a fronteggiare il solito modo di fare dell'americano, che con la sua falsità riusciva a risultare estremamente dolce e allo stesso tempo sfrontato nei suoi confronti.

Ammetto che non mi dispiacerebbe... esplorare il tuo corpo in modo più approfondito di così...Ma immaginavo tu volessi qualcosa di meglio per la tua prima volta, e farlo dopo 10 minuti dal nostro incontro sarebbe stato piuttosto squallido, non trovi?

Si! Cioè, no, non credo che sarebbe squallido farlo con te! Però in effetti non è molto bello, come hai detto tu....credo! Oooooh mi sto ingarbugliando come una cretina!

La Tassorosso portò le mani a coprirsi il volto, molto più che imbarazzata da quella conversazione e dalla sua incapacità di mettere due parole in riga senza sembrare una stupida. In quel delirio di imbarazzo e vergogna, la sua mente rivolse epiteti non proprio amichevoli nei confronti di Kelly Everett, che le aveva fatto intendere che i maschi volessero solo una cosa dalle ragazze e che se si arrivava a sentire la loro eccitazione era praticamente una cosa già fatta. Cappie si ripromise che una volta tornata a casa avrebbe scritto un bel gufo alla londinese, facendole presente il proprio sdegno nei confronti dei suoi consigli, inutili in quel frangente. Tuttavia, la tassetta non ebbe molto tempo per inventare nuovi e più coloriti insulti, dal momento che la mano di Devo si posò sulla sua guancia, praticamente bollente, facendole l'unica domanda che non avrebbe mai voluto sentirsi dire.

... e sei sulla buona strada per farlo?

La ragazza lo fissò, mordendosi nervosamente le labbra e rimanendo per un paio di minuti in silenzio. Il suo primo impulso fu quello di negare il tutto, ma in fondo che cosa c'era di male nel rispondere positivamente? Lei non era Kelly, lei non aveva paura di innamorarsi e se avesse capito di amare un ragazzo ci si sarebbe buttata a capofitto in quella storia, alla cieca e senza paracadute di emergenza. Perchè lei credeva ciecamente in quel sentimento, grazie anche all'esempio che i suoi stessi genitori le avevano fornito per tanto tempo.

...Credo di si...- rispose infine, costringendosi a non distogliere lo sguardo da quello di Devo, anche per cercare di capire qualcosa dalla sua reazione [Intuito(P)=10]-Quando prima hai sorriso...ho sentito il mio cuore emozionarsi. Probabilmente sto per dire un'altra cosa stupida, ma eri così diverso...sembravi felice e il fatto che sia stata io a renderti felice ha reso anche me felice...- confessò, di nuovo imbarazzata, di nuovo dolce nello sguardo e nella voce, mentre la mano andava ad accarezzare la guancia, le labbra e la fronte del ragazzo steso sopra di lei, imprimendosi per bene sulla pelle i suoi lineamenti -Voglio rifarlo. Voglio farti sorridere di nuovo in quel modo...anche se per farlo, sarò costretta a rendermi di nuovo ridicola!- una risata nervosa interruppe il suo discorso, mentre una domanda sorgeva spontanea nella mente della Tassorosso, una domanda che per un attimo offuscò tutto il suo buonumore e la fece ritornare con un'espressione seria e preoccupata in volto.

E tu invece?

Anche lui si stava innamorando di lei? Perchè se non era così, se lei non era abbastanza per il musicante, allora era meglio non andare oltre e lasciar perdere tutto quanto. Cappie non voleva far soffrire nessuno ma allo stesso tempo non voleva far soffrire neanche sè stessa. Quale strana ironia della sorte, visto che la tassetta invece stava imboccando proprio la strada che avrebbe tanto voluto evitare.

Però ti prego, sii sincero...Se pensi che io non sia adatta a te, dimmelo senza problemi...
Io... ti giuro che capirò e non ti darò più fastidio...


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Messaggioda Cyprus » 07/01/2014, 19:11

Non era riuscito a trattenersi, forse perché non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea che potesse accadere... ed invece era successo: dalle sue labbra una risata piena, sincera e divertita si era riversata all'esterno, circondando Devo e Caroline Priscilla che, sorpresa - e anche lui lo era di se stesso, quindi come biasimarla - riaprì gli occhi e li piantò sul volto dell'americano, che si stava godendo quella risata con occhi luminosi, non di sadica soddisfazione o di palese aspettativa per qualcosa, ma di puro e genuino divertimento.
Una reazione totalmente inaspettata per Nightmare, ma per sua fortuna positiva per il rapporto che voleva s'instaurasse tra lui e la O'Neill: la Tassorosso sembrava infatti totalmente rapita da lui e da quella risata, seppur tornò ad essere imbarazzata e forse anche leggermente a disagio quando Devo le domandò se il suo spavento di prima fosse stato dovuto alla convinzione che lui volesse fare sesso lì, su quel letto, in quel momento; era evidente che Cappie avesse pensato proprio quello, e che quindi l'avesse fermato per evitare di consumare così la sua prima volta. E tuttavia, seppur all'americano andasse di scoprire il suo corpo, le sue forme e la sua eccitazione - cosa che palesò guardandola negli occhi, senza timore - non avrebbe mai permesso che la prima volta dell'altra accadesse in un contesto come quello, assolutamente inadatto all'atmosfera romantica che lei probabilmente immaginava e voleva.

Si! Cioè, no, non credo che sarebbe squallido farlo con te! Però in effetti non è molto bello, come hai detto tu....credo! Oooooh mi sto ingarbugliando come una cretina!

Sei adorabile, lo sai?

Commentò di rimando Devo, allungando una mano per aprirle le mani e rivelare così il volto paonazzo per l'imbarazzo, sorridendole lievemente, nuovamente padrone della situazione, prima di farle una domanda ben precisa riferita alla precedente affermazione di lei, accarezzandole la guancia che sembrava esser diventata incandescente.
La fissò silenzioso mentre lei si mordeva il labbro e rimaneva zitta: non le mise fretta, non si mostrò spazientito, le diede tutto il tempo del mondo per decidere se e cosa rispondere.

...Credo di si...

Un sorriso più deciso curvò verso l'alto le labbra dell'americano, un sorriso che coinvolse anche gli occhi: sembrava nuovamente felice, come prima, quando aveva riso, ma solo chi lo conosceva bene sapeva che quella luce nello sguardo era diversa dalla precedente; la seconda era genuina e sincera, mentre la prima, quella attuale, era di soddisfazione, di compiacimento nel vedere il proprio obiettivo un po' più vicino.

Quando prima hai sorriso...ho sentito il mio cuore emozionarsi. Probabilmente sto per dire un'altra cosa stupida, ma eri così diverso...sembravi felice e il fatto che sia stata io a renderti felice ha reso anche me felice...

Quelle parole furono l'ultima cosa che Nightmare si sarebbe mai aspettato di sentire, tanto da fargli aggrottare la fronte per qualche istante: per l'ennesima volta la Tassetta pareva averlo preso in contropiede.

Voglio rifarlo. Voglio farti sorridere di nuovo in quel modo...anche se per farlo, sarò costretta a rendermi di nuovo ridicola!

Si era accorta del cambiamento?
Si era resa conto che quando Devo aveva riso, l'aveva fatto spontaneamente e si era sinceramente divertito? Ed era pronta a fare qualsiasi cosa perché riaccadesse?
Non era abituato a certe premure, l'americano, non se queste venivano da una femmina: aveva una concezione ben precisa delle donne, di cosa fossero e di come dovessero essere trattate, un'idea, sbagliata, che gli si era formata negli anni a causa del rapporto con la madre; per questo si comportava in quel modo con tutte, per questo aveva deciso di fare lo stesso anche con Cappie... solo che lei non era come le ragazze conosciute alla Cyprus e questo, a volte, lo metteva in difficoltà.

E tu invece?

Preso da quel ragionamento nuovo per lui, non si rese subito conto della domanda che la O'Neill gli aveva posto, e dunque sul momento non le rispose, sbattendo le palpebre per poi tornare sui suoi occhi, ben presente ora con la mente, mentre l'irlandese si affrettava a precisare cosa volesse sapere con la risposta dell'altro.

Però ti prego, sii sincero...Se pensi che io non sia adatta a te, dimmelo senza problemi...
Io... ti giuro che capirò e non ti darò più fastidio...


Credi davvero che sarei venuto qui, accettando di alloggiare in un ostello babbano e di passare le mie giornate in giro per Cork, se non pensassi che tu sia adatta a me?

Le domandò di rimando Devo, con dolcezza: non che quella cittadina fosse brutta, ma se proprio una persona cercava una vacanza di cultura, c'erano molti altri posti dove andare, posti che sicuramente sarebbero stati più consoni ad un mago Purosangue com'era lui.

Sono piuttosto convinto che tu sia perfetta per me, bambolina... mi sai stupire, e ti assicuro che solitamente non ci riesce nessuno - aggiunse, e questa volta fu del tutto sincero in questa affermazione - Perciò suppongo che sì... anch'io sono sulla buona strada per innamorarmi di te.

Concluse quell'affermazione con un bacio velato sulle labbra di lei, il tono basso e carezzevole nonostante avesse appena pronunciato una bugia: no, non si stava innamorando, lui non s'innamorava mai... al massimo poteva arrivare a tenere a qualcuno com'era successo con Charlie, ma nulla di più; e tuttavia Cappie non l'avrebbe saputo, non ora, non quando il suo cuore non era ancora di proprietà dell'americano.

Ora che abbiamo appurato che non ho alcuna intenzione di deflorarti in questo istante e su questo letto... - riprese, dando una sfumatura maliziosa alla voce appena roca - Vuoi uscire subito, o ti va di scoprire cos'altro si possa fare su un letto, in una stanza, quando un ragazzo ed una ragazza si desiderano?

Le chiese, abbassando il volto per andare non a baciarle le labbra, come sarebbe potuto sembrare all'inizio, ma a morderle il collo senza forza, con l'intenzione di eccitarle e di non farle male, lasciando al contempo che la mano passasse dalla guancia al fianco per stringerlo leggermente, sfiorando così nel passaggio la curva del seno della Tassorosso, eccitata - si sperava - quanto lui.
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Messaggioda Caroline Priscilla » 12/01/2014, 23:07

Non avrebbe dovuto dar retta a Kelly. Non avrebbe dovuto pensare male di Devo, che lui volesse prenderla lì, su quel letto, senza essere entrambi innamorati, senza sentimento. Eppure lo aveva fatto e non solo: era stata così stupida da dirlo anche ad alta voce, facendo presente all'americano quanto ci tenesse che i suoi sentimenti per lui fossero reali, sinceri ed esistenti. Si era dimostrata per l'ennesima volta una ragazzina inesperta e immatura, con una predisposizione naturale per le brutte figuracce, e nonostante la risata di Devo avesse riportato il suo umore a livelli quasi normali, l'imbarazzo e l'autolesionismo mentale che si stava infliggendo con le parole sembravano non volersi allontanare via da lei, troppo presa a cercare di giustificarsi con mille parole senza senso di fronte al ragazzo che, dal canto suo, se la rideva e anche piuttosto allegramente delle sue disgrazie.

La prossima volta chiederò aiuto ad Ariel! Maledetta a me e a quando non do retta al mio sesto senso!

Un sesto senso particolarmente inesistente nella giovane Tassorosso, visto che nonostante quei mesi passati a scriversi quasi ogni giorno, non si fosse mai resa conto delle reali intenzioni del musicante sulla sua persona. Certo, lui era bravo a nascondere i suoi veri intenti, ma c'era da dire che Cappie era particolarmente tonta e priva di inesperienza in quel campo, tanto da accettare come verità assoluta ogni singola parola che usciva fuori dalla bocca del ragazzo.

Sei adorabile, lo sai?

Scosse la testa, imbronciata, mentre lasciava che l'altro scostasse le sue mani dal volto per permettergli di guardarla bene in faccia. Non poteva essere adorabile, non dopo aver confessato che probabilmente si stava innamorando dell'americano: avrebbe dovuto mettere un freno a quella sequela di emozioni che le scombussolavano il cuore al punto da renderla tanto docile e arrendevole sotto l'azione delle parole e dei gesti da parte di Nightmare. E infatti, quando lui volle sapere se la ragazza si stesse avvicinando a quel sentimento da lei tanto ricercato, la giovane O'Neill non potè fare a meno di rispondere al suo solito, sinceramente. Forse anche fin troppo sinceramente. La risata dell'americano l'aveva colpita perchè l'aveva resa partecipe di un lato di lui per lei ancora sconosciuto. Per questo la strega aveva provato a dirgli che, se avesse potuto vederlo ridere ancora in quel modo, sarebbe stata disposta a rendersi ridicola altre cento volte, dimostrando palesemente di tenerci a lui più di quanto lei stessa fosse in grado di rendersene conto.

Credi davvero che sarei venuto qui, accettando di alloggiare in un ostello babbano e di passare le mie giornate in giro per Cork, se non pensassi che tu sia adatta a me?

Forse sei semplicemente troppo buono e gentile per voler dare un dispiacere a qualcuno...

Cappie gli aveva rivolto la sua stessa domanda, cercando un confronto e soprattutto ricercando la verità nelle parole del bel tenebroso. Non si reputava abbastanza desiderabile da poter ottenere le attenzioni e il cuore di un ragazzo come Devo Nightmare ed in effetti senza rendersene conto la tassetta si era avvicinata molto alla verità. Tuttavia, la sua naturale propensione a credere agli altri, a fidarsi delle persone, l'aveva portata in quel momento a non mettere in dubbio neanche una singola parola dell'americano, che nel frattempo continuava a percorrere subdolamente la propria strada per conquistare il cuore della dolce Tassorosso.

Sono piuttosto convinto che tu sia perfetta per me, bambolina... mi sai stupire, e ti assicuro che solitamente non ci riesce nessuno
Perciò suppongo che sì... anch'io sono sulla buona strada per innamorarmi di te.


Il sorriso ritornò sulle labbra dell'irlandese, un sorriso che si allargò ancora di più quando le ultime parole del ragazzo vennero suggellate con un dolce bacio, ben ricambiato dalla tassetta. Il suo cuore aveva ripreso a battere come un ossesso, mentre tutti i suoi dubbi e le sue preoccupazioni si erano sciolte come neve al sole, lasciando in lei solo una profonda gioia e la voglia matta, instancabile quasi, di assaggiare ancora le labbra di Devo.

Ora che abbiamo appurato che non ho alcuna intenzione di deflorarti in questo istante e su questo letto...

Cappie rise imbarazzata di quella battuta, ma non più preoccupata di far scappare a gambe levate l'americano da quella stanza. Lo fissò in volto, ignara di ciò che gli passava per la testa e attendendo solo che lui continuasse a parlare mentre, stranamente, sentiva il suo stomaco contrarsi quando la voce bassa e roca di Nightmare le raggiunse l'orecchio, facendola sussultare dal piacere.

Vuoi uscire subito, o ti va di scoprire cos'altro si possa fare su un letto, in una stanza, quando un ragazzo ed una ragazza si desiderano?

Il respiro sembrò bloccarsi in gola, mentre la lingua impastata non riusciva a muoversi per rispondere alla domanda dell'americano. La tassetta doveva riflettere bene su quello che avrebbe dovuto rispondergli, ma l'azione dei baci di Devo, non più sulle labbra ma sul suo collo, le impedivano di riuscire a pensare lucidamente alla questione.

Ecco...io...ah...!

Un gemito le sfuggì dalla bocca, quando la mano passò dalla sua guancia al fianco, accarezzando inavvertitamente il petto che reagì prontamente a quello stimolo, seppur appena accennato. Cappie non aveva la minima conoscenza del proprio corpo, ma Devo avrebbe potuto accorgersi subito che, sotto la maglietta, il seno si era inturgidito appena, rivelandone la forma piccola e delicata. Le dita si strinsero fra i capelli neri dell'americano, accarezzandolo dolcemente e beandosi di quella sensazione e del buon profumo che essi emanavano, mentre una risata uscì timida e dolce dalle sue morbide labbra, lasciando stupefatta la stessa Tassorosso della propria audacia.

Sono un po'...curiosa...

No, non riusciva ancora ad essere sfacciata, a rivelare che avrebbe voluto sentire ancora le mani del ragazzo sul proprio corpo e la sua bocca, calda, famelica, divorarla come aveva fatto prima, quando Devo si era steso sopra di lei, coprendola col suo corpo. La Tassorosso si limitò a mordersi le labbra, nervosamente, stringendo appena le gambe e aspettando che fosse Nightmare a prendere l'iniziativa, non sapendo bene come muoversi nè cosa fare.

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Messaggioda Caroline Priscilla » 08/01/2015, 0:15

[Fuori Cork, Casa O'Neill - 5 Agosto 2109 - Ore 9:55]


Immagine


Quello non sarebbe stato un giorno come tutti gli altri. Quello era IL giorno, una data che la Tassorosso aveva segnato sul proprio calendario decorando a più non posso il numero cinque del mese di Agosto. Si sentiva strana a pensarci, quasi non le sembrasse vero che quel momento finalmente era arrivato, eppure era proprio così: quel giorno lei avrebbe compiuto 17 anni. Per il mondo dei maghi significava diventare adulti e Caroline Priscilla O'Neill, quel giorno, si sentiva più adulta che mai. Non che stesse facendo qualcosa di diverso dal solito o che fosse accaduto un evento particolare per renderla tale. Semplicemente, guardandosi allo specchio, aveva notato per la prima volta dei lineamento più maturi, occhi che nascondevano qualcosa di più di un semplice sguardo innocente, soprattutto la consapevolezza che suo padre non sarebbe stato lì per poter guardare con orgoglio la sua unica figlia diventata ormai maggiorenne.
Era inevitabile che in un giorno come quello il pensiero dell'irlandese andasse al padre scomparso. Era stata sua madre a spingerla a pensarci quando, il giorno prima, aveva dichiarato la propria intenzione di festeggiare il compleanno della figlia come facevano un tempo, prima che le loro vite cambiassero definitivamente. Cappie era rimasta sbalordita e nello stesso momento felice che Marion O'Neill considerasse talmente tanto importante quel giorno da mettere da parte il magone per il lutto del marito e regalare alla Tassorosso una piccola festa in famiglia. Che poi sarebbero state solo loro due, in compagnia di pollo al forno con patate e una torta al cioccolato, con ripieno di panna e copertura in pasta di zucchero, alla O'Neill cambiava molto poco: aveva sorriso di felicità quando la donna aveva preso quella decisione ed era pronta a festeggiare insieme a lei durante il pranzo, mentre la cena sarebbe stata dedicata interamente ai suoi amici. Quella mattina però la ragazza era completamente da sola a casa, visto che la madre lavorava anche ad Agosto. Per questo si sarebbe occupata lei di cucinare per entrambe, ma non il dolce: quello era già pronto in frigo, con tanto di scritta di auguri, una tentazione per la O'Neill che tuttavia stava cercando di combattere a più non posso, per rispettare il desiderio della madre di mangiarlo assieme a lei.
Faceva abbastanza caldo quel giorno (all'incirca 19°) da permetterle di indossare un vestitino di cotone molto leggero, color rosa pallido e decorato da piccoli fiori in rilievo cuciti a mano. L'indumento le lasciava scoperte le gambe, in quanto le arrivava poco sotto l'inguine, e il tatuaggio sulla spalla sinistra, tagliato a metà da una delle bratelline. Ai piedi indossava dei semplici sandali bassi di colore bianco, sebbene la tassetta li portasse poco e niente preferendo, almeno dentro camera sua, andare in giro scalza. I capelli le erano nuovamente cresciuti, grazie ad una pozione che ne aveva accellerato il processo, mostrando il loro colore naturale, quel biondo platino alla quale Cappie faceva tanta fatica ad abituarsi. Quel giorno però, divisi in due morbide code laterali e tenuti fermi da due elastici trasparenti, riusciva quasi ad essere felice di quel look che la faceva apparire tanto strana ma al contempo unica nel suo genere. Per tutti coloro che la conoscevano fin da quando era bambina, la O'Neill aveva semplicemente sviluppato un'insana passione per quel tipo di colore, ma lei sapeva che dietro c'era qualcosa di più, qualcosa che ancora non capiva del tutto ma che un giorno avrebbe compreso appieno.

Immagine


Sembro quasi un'altra persona...

Sarebbe stato più corretto dire che sembrava la Cappie nel sogno, ma questo la ragazza non poteva saperlo dal momento che la sua immagine riflessa nell'acqua non era abbastanza nitida da distinguere per bene la sua forma.
Dopo aver accantonato quei pensieri, la Tassorosso prese posto sul proprio letto, sfoderando la wakizashi e osservando la lama con attenzione: ancora non riusciva a credere che fosse così leggera per lei da riuscire a maneggiarla con tanta facilità, ma da qui al dire di saperla usare ne passava di acqua sotto i ponti! Mentre gli occhi si posavano su ogni piccolo particolare dell'oggetto in questione, la mente vagava lontano, immaginando e fantasticando di come sarebbe andata la sua festa quella sera. Ci sarebbero stati tutti: Jorge, Kelly, Vicky, Miyabi, Ethan, Vergil, Evan, Calvin...e Axell. Soprattutto Axell. Sul volto dell'irlandese si aprì un sorriso al pensiero di rivedere il giocatore di Quidditch che da qualche mese le stava facendo una corte spietata...del tutto ricambiata! Aveva composto, su sua richiesta, una canzone per lui come regalo di compleanno, una canzone che la tassetta però non aveva ancora avuto modo di cantare al diretto interessato.

Chissà cosa direbbe lui, se mi vedesse in questo modo...

Tuttavia c'era solo un modo per scoprirlo: avere il Cartwright proprio lì in quel momento e chiederglielo direttamente di persona!
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Messaggioda Axell » 12/01/2015, 22:41

| Dintorni di Cork | Di fronte Casa O'Neill | 5 Agosto 2109 | Ore 10:48 |


Temperatura ottima, sole non troppo cocente ma piacevole, nessuna nuvola in cielo e diverse ore libere a disposizione.
Ad Axell Cartwright non serviva altro per sentirsi bene con se stesso ed avere il sorriso ben stampato sulle labbra fin dalla mattina presto.
Alzatosi intorno alle 08:30 per abitudine personale, il ragazzone si era fatto una bella doccia, spruzzandosi qualche accenno di profumo secco e fresco, togliendosi come sempre i peli da sotto le ascelle con la lametta ed eseguendo le solite duecento flessioni e quattrocento addominali.
Colazione blanda, quel tanto che bastava per integrare le giuste sostanze che lo avrebbero condotto fino al pranzo con una fame da lupi, poi un salto a Londra per sbrigare la faccenda più importante della giornata ed infine incontro con una ditta di trasporto e installazione di materiali e strutture magiche. La destinazione di quella mattina era la casa di Caroline Priscilla O'Neill, indicatagli prontamente dal cugino Vergil che, quando voleva, non sapeva tenersi nemmeno un fagiolo in bocca, per fortuna di Axell stesso.
Intorno alle dieci e mezza o poco di più, il giocatore di Quidditch famoso stava con le braccia conserte di fronte alla casa della Tassorosso, osservandone i dettagli architettonici e fissandosela per bene in mente, ammirandone la semplicità e allo stesso tempo la tradizione tipica irlandese con la quale era stata costruita. Nel frattempo, un camion volante si era posizionato a pochi metri da lui e quattro operai piuttosto grossi e muscolosi (quasi quanto il Cartwright) scesero da esso aprendo il vano posteriore, estraendo un voluminoso scatolone di cartone con su scritto "fragile, maneggiare con cura e attenzione". Tale scatola gigante, inoltre, recava sopra il timbro del negozio di Diagon Alley "Emporio di Anfiarao e Cassandra", particolare osservabile solo ad una attenta occhiata.

È questa la casa, mister Cartwright?

Sì ragazzi, suonate pure, ho la conferma che qualcuno dentro c'è!
La stanza si trova al secondo piano, corridoio di destra, terza porta sulla sinistra, non vi sbagliate!


D'accordo!
Allora due di noi fanno i calcoli per la disposizione nella camera e lei aiuta gli altri due, ne è sicuro?


Ma naturale, almeno faccio un po' di esercizio, se no mi rammollisco!
Forza forza, quando volete ci sono!


Gli operai, dunque, annuirono vigorosamente, posando per il momento lo scatolone al terreno, così da poter suonare il campanello.
Non appena la studentessa di Hogwarts avesse aperto la porta, si sarebbe trovata di fronte i quattro omaccioni, dei quali due la salutarono con un frettoloso "Buongiorno signorina O'Neill e buon compleanno, ci scusi ma avendo altre consegne dovremmo fare in fretta, permesso!", facendo segno agli altri due di cominciare a caricarsi sulle spalle l'oggetto pesante per farlo entrare dentro la casa, spostandosi all'immediato in direzione delle scale che conducevano al piano superiore, quasi come se sapessero già alla perfezione la piantina del luogo. Prima che Cappie potesse credere ad una truffa, un equivoco e qualsiasi altra cosa, Axell sbucò da dietro tutto salutandola con un sorriso affabile e solare, per poi dare man forte alla coppia di operai nel trasportare quello scatolone che aveva l'aria di essere davvero estremamente pesante.

Ehi piccoletta bionda!
Sorpresa!
Rimandiamo i saluti a tra poco, rotta verso la tua stanza!


Immagine


| Circa dieci minuti dopo |


Grazie dell'aiuto mister Cartwright, adesso ci possiamo occupare completamente noi dell'installazione del Ponderatoio.
Abbiamo bisogno di circa una mezz'ora abbondante!


Perfetto, io intanto sono di sotto con la padrona di casa...

Affermò il V.I.P. alzando il pollice, per poi voltarsi ed osservare Cappie, forse ancora un po' sconcertata.

Ce li abbiamo quaranta minuti di tempo oppure hai altro da fare?
Inutile che dici di sì perché tanto mio cugino mi ha già informato dei tuoi programmi ihihihi!
... Allora, me lo offri o no un succo d'arancia? Wow, sei uno schianto lo sai?
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