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Le giocate che si vogliono effettuare alle Serre che NON coinvolgono la prof.ssa Vilvarin devono essere concordate direttamente con questa o attraverso gli Admin poiché la PG vi è quasi sempre all'interno ed è necessario che sia lei a dare un orario in cui non sarebbe presente
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da Jorge » 11/09/2013, 15:34
Stare seduto sul pavimento duro delle Serre era una delle cose più scomode che Jorge avesse mai fatto - incidenti vari voluti e non esclusi - da quando era giunto a Hogwarts. Ma a discapito di qualsiasi previsione anche una delle più interessanti e istruttive. Conversare con la Vilvarin - si perchè non si stavano limitando a un "lei parla e lui ascolta in religioso silenzio" - non solo era piacevole ma gli stava dando anche numerosi spunti di riflessione su un argomento, Pozioni, che a lui stava molto a cuore. Tanto a cuore che quando aveva inteso o frainteso le parole della docente era saltato sulla difensiva per poi ammettere la sconfitta con un certo sgomento. Non esattamente. Potenziare l'arsenico od occultarne il sapore sono passaggi utili che spesso possono fare la differenza... il problema è che si potrebbe tranquillamente fare solo con ingredienti naturali.Contagiato dal quello di Lindë il viso del Delfino si illuminò a sua volta di un sorriso genuino e rilassato, privo di quella connotazione infantile e furbesca che aveva di solito. Fino a quel momento aveva considerato l'Erbologia come una sorta di vassalla babbana di Pozioni, un enorme dispensario naturale a costo praticamente zero o quasi. In quell'ora invece stava imparando che le erbe avevano una loro dignità e una loro utilità al di là del calderone e pari se non superiore al Sangue di Drago o ai pungiglioni di celestino. Ho come l'impressione di avere di fronte a me un futuro Pozionista... mi sbaglio?Quanto mi piacerebbe che non si sbagliasse! - esclamò il portoghese lasciandosi sfuggire un sospiro profondo e malinconico - Vorrei la Professoressa Bennet mi prendesse come suo Assistente ma ... ho paura che sia uno di quei sogni irrealizzabili. Da un lato non sono ancora pronto, ho difficoltà a riconoscere alcuni composti [ Abilità Magica =4] e a ricordare esattamente a memoria tutti i passaggi base [Elaborazione=3], dall'altro invece temo che non mi reputi abbastanza affidabile da concedermi un tale onore.Di tutto si poteva accusare Jorge ma non di saper valutare - se lo voleva - in maniera oggettiva se stesso e le situazioni che lo riguardavano. Sapeva bene che il carattere irruento e passionale che aveva dimostrato negli ultimi quattro anni mal si sposava con quello pacato e riflessivo della Bennet e per esso probabilmente la donna non lo vedeva di buon occhio nonostante i risultati quasi Eccellenti che riscuoteva nella sua materia. Sono cambiato, e lo dimostrerò anche a lei.Si disse raddrizzando la schiena e alzando il mento, un'espressione fiera e determinata in volto. Avrebbe impiegato il suo quinto anno per dimostrare a tutti che era cambiato, che era maturato, che era una persona equilibrata e degna di fiducia. Peccato che l'ipnosi di Melia avesse già attecchito in profondità nel suo animo e quindi da lì a una manciata di giorni probabilmente il futuro radioso che stava intravedendo dinanzi a sè gli si sarebbe sgretolato intorno ancora una volta. Non sminuirò mai l'importanza di sapersi destreggiare con le Pozioni, signor Alvares, né negherò che con esse si possano raggiungere traguardi importanti... ma converrà con me che, invece, l'Erbologia è un campo sottovalutato, la maggior parte delle volte, e questo mi spiace molto.Purtroppo non posso darle torto - convenne con la docente, mettendo a posto piuma e pergamena - Credo che molti facciano fatica ad accettare che l'Erbologia sia una materia "libera e indipendente" e non semplicemente di ausilio alle altre. E questo è un peccato, anche se me ne sto rendendo conto solo ora. Chissà quanto tempo e quali risultati eccellenti si potrebbero raggiungere utilizzando le piante al "naturale", senza ostinarsi a volerle mescolare ad altri ingredienti magici...Espresse la propria opinione in maniera pacata, senza l'enfasi che lo contraddistingueva solitamente, perchè le sue non erano certezze ma solo riflessioni fatte ad alta voce e poco importava che era in presenza di una docente. Quello che invece gli premeva davvero era porgere alla Vilvarin le sue scuse per il comportamento incosciente che aveva messo a repentaglio la vita di tutta la scuola, arrivando fino a comprendere anche se non condividere l'ansia che la donna aveva provato in quei frangenti nei confronti delle sue piante. Accetto le sue scuse. Capisco cosa significhi temere di perdere una persona cara... non mi stupisco che abbia messo la vita della sua amica prima delle piante, chiunque avrebbe fatto lo stesso al suo posto. Che Jorge rimase sbalordito da quella affermazione era un vero e proprio eufemismo e non possedendo doti da grande attore [Carisma (Arte) = 10] probabilmente fu palese anche alla docente. Non solo aveva accettato le sue scuse ma aveva anche dimostrato di comprendere, a sua volta, le motivazioni che avevano spinto il delfino a schiantare il minidrago colpendolo alle spalle, fregandosene di quello che sarebbe potuto capitare alle piante. Si, decisamente quella non era la Vilvarin che li aveva soccorsi nel cuore della Foresta Proibita. E combattere con quel bestione... è stato un ottimo allenamento. Perciò non si preoccupi più, d'accordo? Ora fili a cena, forza. Ci vediamo in Sala Grande... le auguro una buona serata, signor Alvares.Lo farò senz'altro Professoressa e non si preoccupi, non attenterò mai più alle sue piante o a chiunque altro - promise serio, inconsapevole che sarebbe stato costretto a infrangere molto presto quella promessa. Ma almeno le piante non ne avrebbero risentito, o almeno si sperava - Buona serata anche a lei, Professoressa Vilvarin.Salutò quindi, prima di mettersi la borsa a tracolla e, fatto l'occhiolino al procione dispettoso, uscire dalla Serra per raggiungere la sua sorellina. [FINE]
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Jorge
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da Brianna » 14/09/2013, 21:21
[gennaio - ore 17.30] Il sole stava per calare dietro l'orizzonte, colorando di arancione il cielo e questo si rifletteva sul manto candido che copriva ogni cosa. La ragazzina si strinse nel mantello invernale, mentre si dirigeva verso le Serre – Glaedr ben protetto sotto al mantello - col preciso intento di parlare con la docente di Erbologia... fosse stata una qualsiasi giornata anche solo dell'anno precedente si sarebbe ben guardata dal fare una cosa del genere, ma alla sua ultima lezione Lindë era apparsa a tutta la classe in una luce diversa, sicuramente più disponibile... cioè, aveva detto loro che potevano avvicinarsi alle piante, addirittura SFIORARLE...cose proprio dell'altro mondo... quel cambiamento aveva colpito molto la giovane Delfina, che ora si trovava a dover parlare con la docente per via di Glaedr, il suo piccolo petauro dello zucchero che, dopo lo scontro tra i professori e i mezzi-draghi, girava sempre assieme a Brianna... era però sorto un problema, il regolamento non prevedeva la presenza a lezione degli animali, e nonostante lei potesse assolutamente assicurare che Glaedr era buono e non disturbasse la lezione, per poter continuare a portare in classe il suo animaletto avrebbe dovuto gioco-forza chiedere un permesso speciale ad ogni professore Maledetto regolamento di Hogwarts!La giovane Delfina solitamente rispettava e, se proprio non condivideva almeno comprendeva il perchè del regolamento ma quella postilla proprio non andava giù... perchè non potevano stare a lezione gli animali se questi erano buoni e non disturbavano? Lei sapeva che Glaedr rientrava in questa categoria e proprio per questo aveva deciso di seguire alla lettera il regolamento che lasciava comunque un minimo margine, infatti sarebbe bastato, alla ragazzina, chiedere una sorta di permesso speciale ad ogni docente e qualora avesse avuto come riposta un si sarebbe andato tutto bene, avrebbe avuto Glaedr a lezione e non si sarebbe quindi allontanata da lui... diverso era il problema qualora qualche docente avesse posto il veto al petauro...in quel caso avrebbe dovuto pensare ad un modo per sentirsi sicura che il suo animaletto stesse bene per le ore in cui il l'animale non era con lei... inizialmente, poco dopo averlo preso, Brianna non era stata così apprensiva con il petauro, anzi... non lo portava nemmeno a lezione, lo lasciava su al Dormitorio; ma poi c'era stato quello scontro dei professori con i mezzi-draghi e lei si era trovata rinchiusa in Sala Grande mentre Glaedr era su in Dormitorio da solo... la paura che aveva provato per lui quel giorno, assistendo anche allo scontro dall'interno, era stata talmente tanta – e solo in minima parte mitigata dalle parole del professor McDullan – che aveva deciso che mai più si sarebbe separata da Glaedr... ed ora invece interveniva quel regolamento della scuola che voleva vietargli una cosa del genere... no, doveva agire, ottenere quel permesso per Glaedr, e se questo significava dover parlare anche con docenti del calibro di Vastnor (che poi, a dire il vero, il burbero professore di Difesa non era per nulla come Brianna pensava, anzi si era rivelato finanche troppo disponibile con lei... aveva risposto alle sue domande, le aveva donato un suo grande segreto, che Brianna custodiva gelosamente, e le aveva anche permesso di portare Glaedr a lezione... cosa avrebbe potuto volere di più da Sandyon Vastnor?) o della Samyliak, ebbene l'avrebbe fatto, ora non aveva paura... era cresciuta, indubbiamente, e per Glaedr l'avrebbe fatto... per Glaedr avrebbe fatto qualsiasi cosa, era diventato davvero quasi come un figlio per la giovane Delfina. Ma ora era il momento della Vilvarin...sarebbe riuscita Brianna ad avere il consenso della docente di Erbologia di poter portare il suo Glaedr a lezione? Sperava tanto di si, e mentre Brianna pensava a come approcciarsi con la docente, si era avvicinata alle Serre Glaedr, ci siamo... è il momento della verità... mi raccomando, stai buono... L'ultima raccomandazione al cucciolo, quindi bussò delicatamente alla porta della Serra dove sperava di trovare la professoressa Vilvarin e, qualora quest'ultima fosse stata presente e l'avesse lasciata entrare, sarebbe entrata – chiudendosi subito dopo la porta alle spalle per non far entrare troppo freddo, probabilmente dannoso per le piante – ed avrebbe salutato la docente con un Salve professoressa, posso disturbarla un momento? Avrei bisogno di parlarle...Nel frattempo, Glaedr era uscito da sotto il mantello, avvertendo la temperatura meno rigida, e si era accoccolato sulla spalla di Brianna, con il musetto rivolto verso Lindë ed osservandone ogni suo movimento con la stessa attenzione che usava, solitamente, solo con Brianna.
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da Lindë » 14/09/2013, 22:45
[Metà Gennaio - Venerdì - ore 17.34]
Stimata Terran Verdigris e Guardiana del Conflux,
spero che la Terra ed il Vento Vi stiano proteggendo, rendendo le Vostre giornate serene, piacevoli e felici. Mi permetto di scriverVi questa breve missiva per informarVi di qualcosa che penso possa interessarVi da vicino: so che il Vostro apprendista, Typhon Seal, è diventato un membro della onorevole Gilda Terran, e di questo mi compiaccio. Sono certa che il Conflux abbia acquisito un prezioso elemento per la sua protezione, e che Voi saprete guidarlo nel modo migliore: trovo giusto metterVi al corrente del fatto che la sua compagna, Alexis Parker, è diventata recentemente un'Acuan, trovando il suo posto nella Gilda dell'Ordine. Lascio a Voi la scelta se informare o meno il Vostro Terran della novità, confidando che qualsiasi decisione prenderete, sarà indubbiamente la più giusta.
Vi saluto calorosamente.
In fede,
Eibhlin Johanndottir
E così Alexis è una Acuan... che coppia.
Questo mormorò tra sé Lindë, annuendo lentamente. Ripose la lettera di Eibhlin nella tasca della salopette, con un piccolo sorriso. Era felice per la ragazza. La vedeva bene come Acuan. Così come vedeva bene Typhon come Radura. Gli avrebbe parlato della novità il giorno dopo, al Villaggio Terran. Sarebbe stato felice? Probabilmente sì, considerando che non avrebbe più dovuto nasconderle il proprio segreto. E forse il fatto che stessero insieme avrebbe permesso alle due Gilde di avvicinarsi. Sorrise tra sé, più ampiamente, mentre metteva in ordine le sue piante. Adorava farlo. La rilassava più di ogni altra cosa. Eccetto stare con Irvyne, ovviamente. Non mancava più molto al matrimonio. Aprile era vicino, e lei non si sentiva affatto nervosa. Non aveva motivi per esserlo. Amava il suo compagno. Non avrebbe voluto stare con nessun altro. Si ritrovò a ridacchiare, come una vera stupida. Pensare a lui la metteva di buon umore ogni volta. Scosse il capo, rimproverandosi mentalmente. Lanciò un'occhiata agli animali presenti nella Serra. Uccellini, soprattutto, un sacco di piccoli volatili colorati. E poi qualche scoiattolo, un paio di papere e un procione, oltre al suo colibrì Gaoth. Le piaceva avere compagnia, soprattutto la loro. La faceva sentire bene, completa, come se non avesse bisogno di altro. Poi, qualche colpo alla porta della Serra numero 6 le fece alzare lo sguardo, sorpresa. Certo, era già successo che qualche studente andasse da lei. Jorge Alvares era stato il primo. Ma non immaginava ce ne sarebbero stati altri.
Avanti!
Esclamò Lindë. Quando vide la figura di Brianna delinearsi sulla porta, sorrise. La piccola Delfina era molto silenziosa a lezione, ma attenta. Apprezzava quel modo di fare, educato e rispettoso. Era quello che preferiva, soprattutto quando il rispetto si estendeva alle sue piante.
Salve professoressa, posso disturbarla un momento? Avrei bisogno di parlarle...
Naturalmente, signorina Wollis. Cosa posso fare per lei?
Le domandò, disponibile. Lo sguardò cangiante della donna si spostò sull'animale della ragazzina. Un petauro, anche se non ricordava il suo nome. La cosa sicura era che lui si trovava molto incuriosito da lei. In effetti sembrava sporgersi verso Lindë, come a voler avere un contatto con lei (*). Come se stesse attirando la sua attenzione. Comprensibile, essendo lei la Terran Verdigris.
Che bell'animale... come si chiama?
Meglio chiederlo, e ricordarsi il suo nome in futuro, che fare finta di niente.
Ti dispiace se lo prendo in braccio? Ha un'aria molto vispa e curiosa.
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da Brianna » 15/09/2013, 19:28
Avanti! La ragazzina era stata fortunata, Lindë era presente nella Serra e le aveva dato il permesso di entrare, quindi la prima parte era stata fatta, ora bisognava vedere come sarebbe andata avanti. Entrò rapidamente, cercando di fare entrare meno freddo possibile all'interno della Serra, ben consapevole di quanto la docente di Erbologia tenesse alle sue adorate piante, quindi inizialmente non fece caso a nulla, ma quando, dopo aver chiusa la porta alle sue spalle si girò verso il punto da cui era venuta la voce della professoressa, rimase letteralmente a bocca aperta... piante di ogni genere e specie, in un tripudio di verde e di vita... non era mai stata in una Serra, se si escludeva quella in cui facevano lezione – che pure era tenuta bene – ma li c'erano davvero tantissime specie di piante, ed alcune sembravano molto particolari e delicate. E poi vide la professoressa, circondata da uccellini variopinti... uno su tutti spiccava in modo particolare... forse per il modo di fare, forse solo perchè rappresentava il Patronus di Brianna... era un colibrì che svolazzava intorno alla Vilvarin come se pensasse che lei gli apparteneva... e poi scoiattoli, paperelle, ed un procione dall'aria vispa... e se Brianna era rimasta a bocca aperta davanti alle piante, beh... di fronte agli animali rimase ancora più stupita... lo spettacolo che era stato offerto dalla Vilvarin agli occhi della ragazzina era qualcosa che la toccava profondamente, che quasi la commuoveva. Era rimasta per diversi secondi in silenzio, mentre veniva rapita dallo spettacolo di fronte a se, e solo il movimento di Glaedr che usciva dal mantello la riportò con i piedi per terra e trovò la voce per salutare la docente e chiederle se poteva parlarle Naturalmente, signorina Wollis. Cosa posso fare per lei? Brianna stava cercando di trovare le giuste parole per poter convincere la Vilvarin a darle il permesso di portare il suo petauro a lezione, quando proprio Glaedr iniziò a muoversi e a tirarsi verso la Terran Verdigris, quasi volesse essere accarezzato dalla donna... Brianna proprio non comprendeva il comportamento dell'animaletto, che solitamente si mostrava intimidito da chi non conosceva, ed i suoi movimenti attirarono inevitabilmente anche l'attenzione di Lindë Che bell'animale... come si chiama? Le parole della docente fecero illuminare la ragazzina, così orgogliosa del suo amichetto peloso Oh, grazie professoressa... lui si chiama Glaedr, è un petauro dello zuccheroTi dispiace se lo prendo in braccio? Ha un'aria molto vispa e curiosa. Gli occhi azzurri della ragazzina si illuminarono, se possibile, ancora di più... la Vilvarin aveva toccato il tasto giusto con Brianna, guadagnandosi – agli occhi della giovane – tantissimi punti Certo che non mi dispiace professoressa... Glaedr vuoi and--Non fece in tempo a finire la frase che Glaedr, ottenuto il consenso da Brianna – o forse solo perchè la SempreVerde aveva espresso il desiderio di prenderlo in braccio – fece un piccolo salto per planare direttamente sulla spalla della docente, oppure sulla mano, se questa l'avesse allungata per prenderlo. Inutile dire che Brianna era rimasta sbalordita dal comportamento del suo petauro, solitamente sempre così schivo con chi non conosceva, mentre a Lindë – che praticamente non conosceva – era letteralmente planato in braccio Osservò la donna con Glaedr in braccio... il suo animaletto era tranquillo, si beava delle coccole che stava ricevendo, felicissimo di quel trattamento... la Vilvarin ci sapeva proprio fare anche con gli animali, non solo con le piante! Professoressa – iniziò quindi, riprendendo la prima domanda della donna – ero venuta qui a chiederle se... beh, se potrei portare Glaedr con me durante le sue lezioniCome spiegare alla donna che aveva paura che succedesse qualcosa di brutto a Glaedr se lo lasciava da solo per qualche ora? Sarà buonissimo, glielo prometto, e non toccherà nulla, starà sempre con me... sa, non vorrei perderlo di vista... ho paura che potrebbe succedergli qualcosa di brutto e se non sono io per prima che mi occupo di lui, chi lo farebbe? McDullan non l'ha fatto, quella voltaQuest'ultima frase la tenne per se, ricordando quando lei, a causa dei mezzi-draghi era stata messa – assieme a tutta la scuola – in Sala Grande e aveva detto a McDullan che Glaedr era in dormitorio... lei di suo sarebbe corsa a penderlo, ma il professore di Cura aveva solo cercato di tranquillizzarla che tutto sarebbe andato bene, e nessuno era andato a prendere il suo cucciolo... era vero, alla fine tutto era andato bene ma... e se così non fosse stato? Se qualcosa fosse andato storto, Glaedr sarebbe stato ancora vivo? Attese, speranzosa, il verdetto della Vilvarin, notando ancora una volta come Glaedr si sentisse completamente a suo agio in braccio alla docente; quindi una domanda sorse spontanea Professoressa ma... come ha fatto?
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da Lindë » 15/09/2013, 21:09
Aveva accolto con un sorriso la Delfinazzurro. Ora poteva farlo. Ora poteva mostrarsi sorridente e disponibile. Era un bel cambiamento. Era qualcosa che a Lindë faceva un gran piacere. Poter parlare con gli studenti, poter interagire con loro... era bellissimo. Alvares ne era stato la prova vivente. E Brianna sarebbe potuta essere la conferma. Ma prima di permetterle di parlare, qualcosa attirò l'attenzione dell'Erbologa. Il suo animale. Appariva ansioso di avvicinarsi a lei, di poterle stare a contatto. Non lo biasimava, vista la sua posizione. Invece avrebbe rimproverato Gaoth, una volta soli, per la sua gelosia. Il colibrì era molto possessivo, e questo Lindë lo sapeva bene. Ciò nonostante non le andava che si comportasse male in presenza di altre persone e animali. Non voleva che fosse scortese.
Oh, grazie professoressa... lui si chiama Glaedr, è un petauro dello zucchero.
Glaedr... è un bellissimo nome.
Sorrise, dopo quelle parole. Il petauro sembrò quasi esplodere dalla gioia. Non era abituata a notare quelle reazioni negli animali altrui. Di solito era circondata di esemplari selvatici. Solo Aranel, il loro postino privato, era addomesticato. Ma era già di Lindë, quindi non contava. O meglio... era suo e di Irvyne, ma com'era ipotizzabile aveva occhi solo per lei. Il compagno ci aveva fatto l'abitudine, ormai. In ogni caso, lei adorava gli animali, ora quanto le piante. Per questo chiese di poterlo prendere in braccio.
Certo che non mi dispiace professoressa... Glaedr vuoi and--
Nemmeno fece in tempo a finire di parlare, Brianna. Non appena Lindë aprì la mano, il petauro ci volò sopra. L'Erbologa non perse tempo, cominciando a coccolarlo. Gli accarezzò il capino, con dolcezza. Anche Gaoth cedette, alla fine, lasciandola fare. Aveva capito che non era giusto volerla sempre e solo tutta per sé. Così, sorridente e felice, la donna alzò nuovamente lo sguardo su Brianna. Doveva ancora capire cosa volesse da lei, in fondo.
Professoressa ero venuta qui a chiederle se... beh, se potrei portare Glaedr con me durante le sue lezioni. Sarà buonissimo, glielo prometto, e non toccherà nulla, starà sempre con me... sa, non vorrei perderlo di vista... ho paura che potrebbe succedergli qualcosa di brutto e se non sono io per prima che mi occupo di lui, chi lo farebbe?
Capisco la sua apprensione, signorina Wollis. Anche io sarei molto ansiosa, se fossi in lei, soprattutto visti i fatti del passato.
La capiva, strano ma vero. Una volta non l'avrebbe nemmeno ascoltata, in realtà. Oggi, invece, non solo l'aveva lasciata parlare, ma l'aveva anche compresa. Era chiaro che fosse preoccupata per il suo animale. Chi non lo sarebbe stato?
Tuttavia gli odori e i tipi di piante che a volte presento alle Serre potrebbero nuocere a Glaedr.
Riprese, parlando molto serimanete. S'intuiva che non stava parlando solo per difendere le piante. Per proteggerle. Stava parlando perché non voleva che il petauro ne risentisse.
Noi non ce ne accorgiamo, ma spesso piante e fiori posso spargere nell'aria spore nocive per gli animali: non vorrei mai che il suo petauro si ritrovasse a stare male, per questo.
Parlava senza provare fastidio, si vedeva che era a suo agio con lei. Una volta non sarebbe mai successo. Una volta non l'avrebbe nemeno fatta entrare.
Posso proporle un compromesso, però: Glaedr può stare fuori dall'entrata delle Serre, durante le mie lezioni, ed aspettarla lì così da permetterle di averlo vicino. Gaoth si prenderà cura di lui, vero piccolo?
Il colibrì annuì. Sì, annuì proprio, come se avesse capito le parole di Lindë. Come se fosse disposto a fare ciò che la sua padrona gli aveva chiesto. Le sembrava un compromesso accettabile, dopotutto. Per la sicurezza e il benessere del petauro e per l'ansia della sua padroncina. Così, forse, sarebbero stati tutti felici. Vedere l'animale così sereno e tranquillo su di lei, però, destò la curiosità di Brianna. Comprensibile, visto che se ne stava beato a farsi coccolare dall'Erbologa come nulla fosse.
Professoressa ma... come ha fatto?
Oh, beh... diciamo che sono simpatica agli animali.
Rispose Lindë. D'altronde non poteva certo dirle la verità. A testimonianza di quanto aveva detto, comunque, gli uccellini cinguettarono. Le paperelle fecero qualche verso gioioso, scoiattoli e procione si misero a saltellarle intorno. Si vedeva che le volevano bene.
Che dici, piccolo Glaedr, a te piace l'idea di aspettare fuori dall'aula la tua padroncina?
Domandò la donna al petauro. Il verso che lui fece in risposta difficilmente si sarebbe potuto equivocare. E tuttavia l'ultima decisione, quella finale, spettava a Brianna.
Lei che ne pensa, signorina Wollis?
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da Brianna » 17/09/2013, 20:32
Glaedr... è un bellissimo nome.
Quel complimento fece letteralmente sciogliere la giovane Delfina come ogni volta, quando si parlava in modo positivo del suo Glaedr... ma il complimento non fece un enorme piacere solo a Brianna, infatti anche Glaedr parve non solo sentire, ma anche comprendere ciò che la SempreVerde aveva detto, ed appena quest'ultima espresse il desiderio di prenderlo in braccio per coccolarlo un po', Brianna non fece nemmeno in tempo a dare il suo consenso che l'animaletto era letteralmente volato verso la mano tesa di Lindë, ed ora stava li a godersi tutte le coccole che la donna gli stava riservando.
Brianna era ovviamente rimasta sbalordita dal comportamento del suo animaletto in quanto questo era sempre un po' schivo con chi non conosceva, e la giovane Delfina non poteva certo sapere di trovarsi di fronte alla Terran Verdigris.
Venne quindi il momento di esporre alla docente il perchè della sua visita alla Serra... il fatto che i due – la donna e il petauro – si trovassero così a proprio agio insieme, faceva ben sperare che anche con la Vilvarin non avrebbe avuto problemi... forse solo il colibrì che svolazzava sempre attorno a Lindë avrebbe avuto qualcosa da ridire, visto come inizialmente sembrava essere geloso, ma poi si era adeguato al volere della donna... o forse era solo Brianna che si faceva mille voli in testa... quando mai si era sentito di un animale geloso del proprio padrone?
Brianna espose quindi la sua domanda alla docente, cercando di porre attenzione al fatto che Glaedr non avrebbe fatto dei danni alle sue piante, che se ne sarebbe stato buono e non avrebbe disturbato durante la lezione
Capisco la sua apprensione, signorina Wollis. Anche io sarei molto ansiosa, se fossi in lei, soprattutto visti i fatti del passato.
Annuì, la ragazzina... sapeva che la donna che si trovava di fronte aveva visto andare in fumo alcune delle sue piante e sapeva anche quanto ci teneva, a quelle piante quindi forse, la Vilvarin, aveva molti più buoni motivi di Brianna di essere ansiosa
Tuttavia
Tuttavia cosa? - Pensò la ragazzina, avendo intuito dove la docente stesse andando a parare – le ho detto che Glaedr non distruggerà nessuna delle sue piante...
gli odori e i tipi di piante che a volte presento alle Serre potrebbero nuocere a Glaedr.
La ragazzina cercò di incrociare gli occhi della docente, voleva capire se stava davvero parlando di non voler nuocere a Glaedr oppure se era solo in pensiero per le sue piante... eppure, sembrava davvero che parlasse soprattutto per il bene di Glaedr... ma la giovane Delfina voleva capire anche in che modo delle piante o dei fiori avessero potuto nuocere al suo animaletto
In che modo potrebbero far del male a Glaedr?
Noi non ce ne accorgiamo, ma spesso piante e fiori posso spargere nell'aria spore nocive per gli animali: non vorrei mai che il suo petauro si ritrovasse a stare male, per questo.
La ragazzina rimase pensierosa qualche istante... non aveva mai visto le piante sotto questo punto di vista, ma doveva ammettere, dentro di se, che la donna davvero non stava parlando solo per il bene delle sue piante, ma anzi stava parlando anche e soprattutto per il bene di Glaedr... e visto il modo in cui lo aveva accolto appena erano entrati non credeva di stare sbagliando le sue valutazioni.
Ma poi la Vilvarin disse qualcosa che lasciò quasi a bocca aperta per lo stupore la giovane Brianna
Posso proporle un compromesso, però: Glaedr può stare fuori dall'entrata delle Serre, durante le mie lezioni, ed aspettarla lì così da permetterle di averlo vicino. Gaoth si prenderà cura di lui, vero piccolo?
Questa fu – per la ragazzina – la prova lampante che davvero Lindë non stava parlando per difendere le sue piante da eventuali danni che Glaedr avrebbe potuto fare, ma che stava davvero pensando all'incolumità del suo petauro... e si rese conto, una volta di più, che a volte davvero l'apparenza poteva ingannare... così era stato con Vastnor, così era stato anche per la Vilvarin... chissà se anche la Samyliak in fondo, si sarebbe rivelata una sorpresa.
Stava per chiedere chi fosse Gaoth, quando, osservando lo sguardo della docente lo vide puntato su quel piccolo colibrì che... stava annuendo? Il colibrì aveva capito le parole della donna e si sarebbe preso cura di Glaedr?
C'erano state davvero troppe cose strane perchè la giovane Delfina non fosse quanto meno incredula... tra tutte Glaedr, che si stava lasciando coccolare dall'erbologa come se la conoscesse da sempre, che era planato da lei come se non desiderasse altro che essere coccolato da Lindë... e poi anche Gaoth, che aveva annuito alle parole della SempreVerde
Professoressa ma... come ha fatto?
Oh, beh... diciamo che sono simpatica agli animali.
Non fece fatica a credere alla donna, per nulla proprio... visto sia il comportamento di Glaedr, sia quello di tutti gli altri animali presenti nella Serra... sembrava proprio che tutti gli animali le volessero un gran bene
Quanto vorrei essere come lei...
pensò la ragazzina, forse anche con una leggerissima punta d'invidia... avrebbe dato qualsiasi cosa pur di essere circondata dagli animali proprio come Lindë... ma se c'era riuscita l'erbologa – pensava Brianna – un giorno avrebbe potuto riuscirci anche lei; quello che non sapeva era il fatto di essere di fronte non ad una persona qualunque ma alla Terran Verdigris, una delle protettrici del Conflux
Che dici, piccolo Glaedr, a te piace l'idea di aspettare fuori dall'aula la tua padroncina?
Osservò la reazione di Glaedr... a lui sarebbe stato più che bene, il verso che fece fu davvero inequivocabile, se ne accorse Brianna e di sicuro se n'era accorta Lindë, che comunque chiese anche il parere della ragazzina
Lei che ne pensa, signorina Wollis?
Brianna rimase un attimo in silenzio, pensando bene a come rispondere alla donna; comprendeva perfettamente i motivi dell'erbologa ed anzi, dopo la spiegazione che la donna le aveva fornito probabilmente sarebbe stata lei stessa a voler lasciare Glaedr fuori dalla Serra... se a questo si aggiungeva il verso felice di Glaedr all'idea di aspettare fuori Brianna, si poteva capire che la scelta della ragazzina potesse essere una, ed una soltanto.
Professoressa ma davvero Gaoth... è il colibrì giusto? - non ne era sicura che fosse lui, e se doveva prendersi cura del suo animaletto voleva sapere con precisione assoluta chi era – potrebbe prendersi cura di Glaedr? Cioè... se succedesse qualcosa Gaoth verrebbe ad avvisarla e, nel caso venissimo portati tutti in Sala Grande, io potrei prendere Glaedr con me prima di andarci?
Certo, capiva ciò che le aveva spiegato la donna, ma essere separata di nuovo da Glaedr in caso di pericolo nella scuola non rientrava certo nelle sue aspettative... infatti, se stava alzando un gran polverone – per dirla alla babbana – era solo perchè era stata scottata tempo prima e non aveva nessun desiderio che la cosa si ripetesse.
Quindi, rivolta al piccolo colibrì
Gaoth... tu davvero ti prenderesti cura di Glaedr? Sai, mi faresti un grandissimo favore...
Avrebbe tanto voluto accarezzare il piccolo uccellino, in un certo senso era un modo per ringraziarlo del fatto che aveva promesso a Lindë che si sarebbe preso cura di Glaedr, ma non sapeva se Gaoth si sarebbe fidato di lei... in effetti, perchè mai avrebbe dovuto fidarsi della ragazzina? Provò ad allungare una mano verso il piccolo uccellino, speranzosa
Rialzò quindi gli occhi verso la donna, esprimendo il suo consenso al compromesso che aveva trovato Lindë per lei e Glaedr
Professoressa... credo che far aspettare Glaedr fuori dall'Aula sia la scelta migliore... ha ragione, potrebbero esserci piante dannose per lui... non avevo pensato a questo aspetto dell'erbologia... e se ci fosse qualche pericolo Gaoth la avvertirà... dico bene? Anche se mi auguro non ci saranno altri pericoli...
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da Lindë » 18/09/2013, 16:44
Una volta probabilmente avrebbe parlato pensando solo alle piante. Non che non le piacessero gli animali. Sicuramente sarebbe andata d'accordo più con loro che con gli esseri umani. Ma le piante sarebbero venute prima. Prima delle persone. Prima degli animali. Prima di tutto. Ora era diverso. Perché la Terra non aveva solo le piante, come figli. Aveva anche gli animali. E lei, come Sempreverde, li sentiva. Sentiva la loro gioia nel poterle stare vicino. Sentiva la loro sofferenza quando stavano male. Sentiva quanto potessero essere forti per proteggere la propria famiglia. Sentiva quanto potessero essere deboli di fronte ai pericoli non immaginabili dalle persone. Per questo Lindë espose a Brianna il suo dubbio. Non aveva problemi ad avere un animale nelle Serre. Da quando era tornata, da quando era la Guida Terran, esse erano sempre piene di animali. Animali abituati a stare nella Foresta Proibita, a contatto con tutto. Alcuni erano stati curati direttamente da lei con composti naturali che permettessero la corretta respirazione anche nella Serra. Naturalmente aveva provato a spingere gli uccellini, gli scoiattoli e il resto della compagnia fuori da quel luogo, così da non stare male. Tutto inutile. Aveva dovuto perciò trovare un'alternativa, aiutarli come poteva per restare in quell'ambiente. Perché le piante spargevano nell'aria spore. E non sempre esse facevano bene agli animali, anzi. Per questo la donna non voleva rischiare. Non voleva che il petauro della Delfina soffrisse. D'altronde avrebbe potuto aspettarla fuori dalla Serra. Le sembrava un compromesso accettabile. Gaoth, il suo piccolo colibrì, sembrava pronto a fare da guardia a Glaedr. E quest'ultimo pareva ben contento dell'idea di Lindë. O forse più delle sue coccole, non ne era del tutto sicura.
Professoressa ma davvero Gaoth... è il colibrì giusto?
Annuì a quella domanda. E Gaoth svolazzò intorno alla ragazzina, a mo' di conferma. Un tipetto molto orgoglioso, il suo colibrì. E molto geloso di Lindë, se non si fosse ancora capito.
... potrebbe prendersi cura di Glaedr? Cioè... se succedesse qualcosa Gaoth verrebbe ad avvisarla e, nel caso venissimo portati tutti in Sala Grande, io potrei prendere Glaedr con me prima di andarci?
Esattamente, proprio quello che intendevo. Se dovesse esserci un pericolo, Gaoth verrebbe subito da me, e potresti prendere Glaedr così da tenerlo al sicuro.
D'altronde, se ci fosse stato un pericolo, Lindë non si sarebbe mossa dalle Serre. Oppure avrebbe chiesto a mezza Foresta di fare da guardia alle sue preziose piante. Insomma, in un modo o nell'altro tutti sarebbero stati al sicuro.
Gaoth... tu davvero ti prenderesti cura di Glaedr? Sai, mi faresti un grandissimo favore...
Il colibrì lanciò un'occhiatina alla sua padrona. Lei annuì. Rincuorato di potersi avvicinare alla ragazzina, Gaoth si posò sul suo indice, emettendo qualche verso gioioso e rassicurante.
Ti sta dicendo che puoi fidarti, e che non permetterà che nessuno si avvicini a Glaedr.
La rassicurò la docente di Erbologia. Si fidava del suo colibrì. A dire il vero si fidava di tutte le creature animali di terra e cielo, ma evitò di parlare così in generale. Posò nuovamente lo sguardo su Brianna. Mancava ancora la sua risposta definitiva.
Professoressa... credo che far aspettare Glaedr fuori dall'Aula sia la scelta migliore... ha ragione, potrebbero esserci piante dannose per lui... non avevo pensato a questo aspetto dell'erbologia... e se ci fosse qualche pericolo Gaoth la avvertirà... dico bene? Anche se mi auguro non ci saranno altri pericoli...
Dici bene, per quanto spero anch'io che non si debbano più vivere episodi... spiacevoli.
Anche se una parte di lei quasi sperava di trovarsi nuovamente a combattere. Ora sapeva come difendersi, d'altronde. Magari lontano dalle Serre e dalla scuola, se possibile. Già sapeva di chiedere troppo.
Mi pare siamo d'accordo, giusto? Posso fare altro per lei ed il suo adorabile cucciolo?
Domandò infine. Se Brianna non avesse voluto chiedere altro, allora le avrebbe restituito il petauro dopo un ultimo, piccolo bacio sul musetto. Non si sarebbe sorpresa se Glaedr avesse espresso, in futuro, l'idea di tornare a trovarla. Brianna probabilmente sì.
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da Brianna » 22/09/2013, 13:58
Lindë aveva espresso i suoi dubbi circa la presenza di Glaedr nella Serra a lezione, proponendo un compromesso che Brianna non avrebbe potuto non accettare... se era vero che le piante che avrebbero studiato potevano rilasciare spore dannose per Glaedr nell'ambiente, era anche vero che averlo subito fuori dalla serra, con Gaoth che lo teneva d'occhio, era una soluzione ottimale per Brianna, e nel caso fosse successo qualcosa uscendo dalla Serra avrebbe potuto prendere Glaedr con se evitando di rimanere un altra volta separata da lui in caso di pericolo. Non era sicura di aver capito bene chi fosse Gaoth, anche se – osservando lo sguardo della donna – poteva credere che fosse il piccolo colibrì che svolazzava attorno a lei, quello che spiccava in mezzo agli altri perchè sempre davanti a tutti; comunque preferì chiedere, ottenendo quindi la conferma che Gaoth era proprio il piccolo colibrì che nel frattempo, quasi volesse confermare le parole della SempreVerde, si era portato verso Brianna, forse per conoscerla meglio dal momento che da quel giorno in poi avrebbe fatto un favore alla giovane Delfina, forse per motivi tutti suoi. Brianna aveva quindi tentato di riassumere quello che aveva capito, voleva essere assolutamente certa di aver compreso al 100% ciò che le aveva detto l'Erbologa. Esattamente, proprio quello che intendevo. Se dovesse esserci un pericolo, Gaoth verrebbe subito da me, e potresti prendere Glaedr così da tenerlo al sicuro. Le aveva dato del “tu”... non il Lei staccato di sempre, ma il “tu”, più vicino, che a Brianna piaceva di più... aveva imparato ad osservare simili sottigliezze nel modo di fare della Vireau, la professoressa di Incantesimi usava sempre il Lei, in una forma di rispetto verso i suoi studenti, ma quando doveva far comprendere per bene un concetto, o voleva assicurarsi che qualcosa venisse capito, usava il “tu”, un modo per avvicinarsi, un modo che a Brianna faceva piacere... e così era stato anche con Lindë... inizialmente le aveva dato del lei, staccata – anche se non gelida come un tempo – ma poi più vicina alla ragazzina, probabilmente perchè capiva davvero le sue preoccupazioni... e se anche Brianna non lo fece notare alla donna, intimamente ne fu molto compiaciuta; talmente tanto da far guadagnare alla donna l'ingresso nella sua personalissima top3 dei professori preferiti Al di la di tutto, comunque la cosa importante per Brianna era tenere al sicuro Glaedr... e se Gaoth l'avesse aiutata a farlo, lei sarebbe stata in debito col colibrì... forse Lindë l'avrebbe presa per pazza, ma lei era abituata a parlare con Glaedr – ed anche con qualsiasi altro animale – ed era quasi sicura che gli animali la comprendessero, quindi si rivolse al colibrì, per avere conferma da lui Gaoth... tu davvero ti prenderesti cura di Glaedr? Sai, mi faresti un grandissimo favore... Aveva anche allungato la mano per poter accarezzare il piccolo colibrì, ma in realtà non si aspettava certo che questo si fidasse a tal punto di lei da andarsi a posare sul suo indice... non appena il piccolo uccellino le si posò sul dito la ragazzina rimase quasi scioccata, sbattè le palpebre più volte, rimanendo completamente immobile, non fidandosi a fare nulla, incantata e meravigliata da quello che era successo... le sembrava incredibile, eppure il piccolo uccellino era proprio li, posato sul suo dito indice... allungò molto lentamente l'altra mano verso Gaoth, per accarezzargli il capo, lo fece quasi al rallentatore per non spaventarlo. Il colibrì emise qualche verso che l'Erbologa tradusse per Brianna Ti sta dicendo che puoi fidarti, e che non permetterà che nessuno si avvicini a Glaedr. Brianna alzò gli occhi verso la donna... per un attimo aveva dimenticato la sua presenza, troppo stupita da quello che era successo; e se Lindë l'avesse osservata avrebbe potuto scorgere gli occhi lucidi d'emozione della giovane Delfina. Annuì soltanto al dire della donna, non fidandosi di parlare per paura di spaventare il colibrì ancora poggiato sul suo dito Grazie Gaothsussurrò successivamente al colibrì... se sia Glaedr che Gaoth si fidavano di Lindë perchè non avrebbe dovuto farlo lei, Brianna? Quindi la giovane Delfina acconsentì al compromesso proposto da Lindë, esponendo anche il fatto che avrebbe di gran lunga preferito che certi episodi non si verificassero mai più Dici bene, per quanto spero anch'io che non si debbano più vivere episodi... spiacevoli. Mi pare siamo d'accordo, giusto? Si professoressa... Posso fare altro per lei ed il suo adorabile cucciolo? No... per ora no, e per Glaedr ha già fatto tantissimo!La donna salutò quindi Glaedr con un piccolo bacio sul musetto e quando il petauro tornò tra le mani della ragazzina, parve quasi deluso di dover salutare la SempreVerde Si allacciò il mantello e, mentre stava per uscire, si girò verso la docente Grazie professoressa... buona serata! E grazie anche a te Gaoth!Si, l'aveva ringraziata perchè aveva compreso benissimo i dubbi della docente ed anzi, la docente stessa le aveva fatto comprendere perchè – per Glaedr – era meglio se non entrava nelle Serre, ma non solo, le aveva offerto un compromesso che le avrebbe permesso di averlo comunque vicino a lei... e non era da tutti i professori, anzi... probabilmente sarebbe stata l'unica tra quelli che avrebbero posto il veto al suo petauro di presenziare a lezione... ma non poteva esserne certa, doveva ancora parlare con molti dei docenti di Hogwarts. Quindi uscì rapidamente per non far entrare il freddo nella Serra, ed appena giunta all'interno del castello, sarebbe andata in Biblioteca per fare una rapida ricerca e scoprire qual era il cibo preferito dei colibrì... gliene avrebbe portato un po' a Gaoth ogni volta per ringraziarlo del fatto che si sarebbe preso cura di Glaedr ogni volta che avesse avuto lezione di Erbologia. Chissà come fa la Vilvarin a farsi amare dagli animali...Questo il pensiero che ronzava in testa alla giovane Delfina, mentre tornava al Castello. [EXIT]
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da Typhon » 28/01/2014, 21:29
Serra n°2 / Giovedì 26 Ottobre / Ore 11:49 Adesso fa' attenzione ad aggiungere solo due gocce del latte di fico. E' oleoso, quindi non ti sarà difficile distinguere una goccia dall'altra. La parte complessa sarà mescolare il tutto al composto di bacche tritate con i fiori di vaniglia. Inizialmente il risultato sarà pastoso e poco omogeneo, ti consiglio quindi di metterci 20-25 decilitri di succo di limone...Non era sua abitudine aiutare gli studenti a preparare alcuni composti da presentare poi alle prove dei M.A.G.O., ma Ariel Jiménez non era esattamente una allieva qualsiasi: aveva una forte amicizia con l'ex fidanzata Alexis Parker e quindi forse un po' per colpa un po' per affezione, Typhon aveva deciso di darle una mano, spiegandole attentamente come realizzare un decotto contro i pruriti in genere derivanti da allergie, punture di insetti e contatto con sostanze fastidiose conosciute facilmente in natura. Niente di eccezionale, ma la preparazione stranamente richiedeva un lavoro più attento del previsto, per questo Seal aveva ritenuto utile spiegarle quella tecnica erbologica piuttosto che altre, per farle entrare bene in testa il meccanismo di cura nella elaborazione degli ingredienti. La loro lezione "privata" sarebbe finita entro circa un quarto d'ora, tempo sufficiente per farle prendere i dovuti appunti e subito dopo dedicarsi a quattro chiacchiere veloci proprio per non risultare due perfetti estranei. Ok, direi che è tutto, non ti resta che versare l'intero miscuglio in una boccetta di vetro e mantenere il tutto a riposo per una settimana in una zona fresca con una temperatura tra i 7° e i 15° massimo, tutto chiaro? Infila le pergamene di corsa dentro la borsa, ci manca solo che ci vede qualcuno...Manco fossero due amanti intenti a scambiarsi effusioni bollenti e proibite, ma Seal era consapevole che se un altro studentesse si fosse reso conto dell'aiuto ricevuto dalla colombiana di certo avrebbe fatto girare la voce ovunque e poi all'Assistente della Vilvarin sarebbe toccato fare cinquecento ripetizioni al giorno per ogni fottuto incapace in erbologia del castello. Con questo non stava certo pensando che la Jiménez fosse una incapace, anzi, afferrava i concetti con estrema velocità, ma i somari e le capre stavano in tutte le casate e poteva star certo che se avessero saputo della possibilità di una agevolazione, salvo forse i Draghi e i Corvi, gli altri sarebbero corsi subito implorando aiuto come delle donnicciole isteriche. Raccolse tutto il materiale utilizzato per la lezione singola, depositandolo con cura negli armadietti, dedicandosi poi con moltissima più attenzione alle piante e ai fiori, facendo loro anche qualche lieve carezza prima di prenderli con tutto il vaso e appoggiarli sugli spalti di metallo arieggiato. Finito tutto, Typhon tornò di nuovo verso Ariel, appoggiandosi con i gomiti sul tavolino di legno dove poco prima avevano dato luogo alle esercitazioni, fissandola attentamente prima di iniziare a parlare e chiederle qualche informazione sulla sua vita personale. Insomma alla fine hai troncato con Kenway... ... C'entra Cartwright, non è vero?( Intuito S.S. [24] & Intuito Persp. [24] )
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da Ariel » 28/01/2014, 22:12
[tahoma] Giovedì 26 Ottobre - Serra n°2 - ore 11.50 Adesso fa' attenzione ad aggiungere solo due gocce del latte di fico. E' oleoso, quindi non ti sarà difficile distinguere una goccia dall'altra. La parte complessa sarà mescolare il tutto al composto di bacche tritate con i fiori di vaniglia. Inizialmente il risultato sarà pastoso e poco omogeneo, ti consiglio quindi di metterci 20-25 decilitri di succo di limone...Annuì concentrata, seguendo prima le istruzioni di Typhon con precisione, ed in seguito segnando tutto sulla pergamena che era srotolata accanto a sé, in modo tale da abbinare la teoria alla pratica ed essere sicura di non perdersi nemmeno il più piccolo aiuto che Seal potesse darle: non si aspettava minimamente che il ragazzo l'aiutasse, ed era stata una sorpresa quando, dopo averla sentita chiedere alla docente Vilvarin su cosa potesse focalizzarsi per fare delle ripetizioni mirate di Erbologia in vista dei M.A.G.O., l'ex Drago si era offerto di darle qualche lezione extra ed ovviamente privata per darle una mano. Aiuto a cui ovviamente la Grifondoro non aveva affatto rinunciato, ma che al contrario aveva accettato con piacere e sorpresa, positiva al 100%, anche perché bisognava dire che Typhon, in quel contesto, sapeva davvero il fatto suo. Ok, direi che è tutto, non ti resta che versare l'intero miscuglio in una boccetta di vetro e mantenere il tutto a riposo per una settimana in una zona fresca con una temperatura tra i 7° e i 15° massimo, tutto chiaro? Infila le pergamene di corsa dentro la borsa, ci manca solo che ci vede qualcuno...Chiarissimo! Un secondo che finisco di scrivere... - mormorò Ariel, mentre versava il composto in un'ampolla di vetro subito dopo sigillata e terminava di prendere i suoi appunti - ... ecco fatto, finito! Grazie mille Typhon, davvero!Esclamò la Jiménez, prendendo tutta la sua roba - appunti, pergamene, piume ed inchiostro - per metterla via, così come la boccetta che aveva riempito poco prima, per poi esibirsi in sorriso genuino in direzione del ragazzo che era stato così gentile da aiutarla. ... che c'è?Gli domandò poi, notando il suo sguardo penetrante quando anche lui ebbe rimesso a posto tutti gli ingredienti usati nel corso di quella ripetizione. Insomma alla fine hai troncato con Kenway... ... C'entra Cartwright, non è vero?Ah... sì... - ammise Ariel, annuendo appena - Io... se ti dico una cosa, mi... mi prometti che non la dirai a nessuno? Temo che potremmo passare dei guai se... beh, se si sapesse... - mormorò a voce bassissima, occhieggiando verso il ragazzo e riprendendo a parlare solo dopo che lui l'avesse rassicurata sul fatto che qualsiasi cosa avesse detto sarebbe rimasta tra lui e lei - Ecco, insomma... io e Vergil... stiamo insieme.Rivelò, sentendo il cuore che batteva a mille mentre pronunciava quelle parole, che spiegava perfettamente perché lei e Zephyr non stessero più insieme. ... e tu, invece... sei tornato con Arianna? - gli domandò, azzardando quella domanda personale visto che sembravano essere entrati in tema - Sai, tra le mura del Castello è un pettegolezzo che non sembra voler smettere di fare scalpore...[/tahoma]
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