Non vi fu alcuna risposta alla sua domanda riguardo l'identità dei tre loschi individui incappucciati, un comportamento che mandò ulteriormente su di giri l'Auror che pretendeva un responso immediato ed osservando da parte loro il menefreghismo più totale strinse con maggiore ira la bacchetta nella mano destra, la quale tremava per l'energia che andava accumulandosi al suo interno.
Indigo, dietro di lui, completamente protetta dalla enorme stazza dell'uomo latino, non osava muovere un muscolo e respirava velocemente, con il batticuore per la paura, falsa più che mai, nei confronti dei sicari giunti lì appositamente per toglierle la vita.
Wezen, immobile, attendeva soltanto l'ordine del padrone per attaccare ed evidentemente i tre avversari furono molto furbi per evitare di infliggergli danno, ipotizzando la rabbia e il potere che avrebbero fatto scaturire nell'investigatore in una simile eventualità.
In una manovra concatenata e strategica quindi, iniziarono sparando una prima offensiva verso l'uomo, mentre uno di loro rinforzava magicamente l'altro che evidentemente avrebbe poi attaccato nella fase successiva.
La scia inconfondibile della Maledizione Senza Perdono partì dalla bacchetta dell'individuo centrale, ma a giudicare dalla luminosità ed intensità, non era stata eseguita in maniera troppo devastante.
Molto "hard core" Marshall Rosenberg, difatti tanta era la collera che aveva in corpo per quella assurda situazione che fece una sorta di movimento in avanti con il busto, prendendosi in pieno l'incantesimo, assorbendolo e muovendo il collo e le spalle facendole scrocchiare, minaccioso.
Infatti tanta era la Reistenza Magica dell'Auror che l'effetto della Maledizione venne del tutto vanificato e adesso finalmente era giunto il momento del contrattacco.
Adesso mi avete davvero stancato.
Vi butterò a calci in culo dietro le sbarre di Azkaban!
Hai voluto proteggerla... preparati a morire.
Bombarda Finale!!
Ed era quindi anche pronto a contrastare quello di incantesimo, con tutto che il tipo era stato potenziato.
Magari avrebbe preso qualche danno, non annullando proprio totalmente l'effetto della magia, ma comunque avrebbe potuto giocare sull'effetto sorpresa per avanzare e magari mollare un bel cazzotto di apertura alle danze verso uno dei malcapitati.
A differenza però delle ipotesi effettuate, non appena il nemico alzò il braccio per evocare l'incanto offensivo, l'urlo da parte della Druida Giovane dietro Rosenberg sorprese sia lui che anche Wezen che si volse per guardare la ragazza.
La protezione a barriera si dissolse, poiché Indigo si mosse, e nell'arco di brevi secondi, la scia offensiva proveniente dall'arma magica di uno del trio si infranse su un muro fatto di fiamme spesse e resistenti, calde e ruggenti.
NOOOO!!!!
Incredulità pura, ecco cosa espresse Marshall con la bocca semi-chiusa e le pupille dilatate, stupendosi davanti a quel potere della natura che scaturì dalle mani e dal corpo di Indigo, la quale per la prima volta quindi aveva utilizzato le sue tecniche magiche per aiutarlo, preoccupata per lui.
Purtroppo, proprio a causa di quello stupore istantaneo e innegabile, il Rosenberg perse la concentrazione e dunque, pur avendo un buon tempismo per lanciare un incantesimo in maniera da fermare almeno uno dei tre incappucciati, non riuscì nel suo intento e quindi andò miseramente a vuoto.
Torneremo... e la prossima volta non ci sfuggirai, Druida!
La tua fine è segnata, sei maledetta, ricordalo!!
E voi fareste bene a ricordare che vi spezzerò le ginocchia!
Abbiate il coraggio di farvi rivedere in mia presenza, bastardi!
- Versi e uggioli preoccupati di Wezen -
... Indigo!
Si volse all'istante, inginocchiandosi per prendere la ragazza tra le braccia, osservandola stanca, debole, con gli occhi lucidi e un piccolo sorriso, spinto dalla pochissima energia ancora rimastale in corpo. Questo avrebbe voluto dire ulteriori giorni presso l'Acero Millenario?
Marshall dentro di se, forse egoisticamente, sperò vivamente di no, altrimenti il proprio lavoro sarebbe andato davvero del tutto a putt**e.
Non avrei mai potuto lasciare... che ti facessero del male...
Sssshhh... Non parlare che ti stanchi di più.
Hai visto quanto sei stata brava?
La tua magia è venuta fuori, sii soltanto fiera di te stessa, adesso mi occupo io di te...
Afferrandola la tirò su, mettendosi in piedi ed iniziando a camminare a passo sostenuto in direzione del laghetto del bosco.
Ricordando nei giorni passati quando le ferite di lei si erano immediatamente riprese grazie all'acqua, gli venne l'idea che forse anche in quel frangente il liquido sul corpo avrebbe potuto giovarle in qualche maniera, rinfrescandola e dandole nuovo vigore e sollievo.
Per questo, una volta arrivato presso la zona del lago, non si fece problemi ad entrarvi dentro anche da vestito, con lei ancora aderente al proprio busto, facendola immergere piano piano lasciandole solo la testa all'esterno, con subito una bella varietà di animali tra papere che le si avvicinavano per renderle omaggio, in realtà preoccupati per la sua salute.
Le fece qualche piccola e leggera carezza sulla fronte, fissandola intensamente, desiderando di notare quasi subito un qualche miglioramento, abbassandosi per altro in modo da far combaciare le labbra con quelle della Druida, in un piccolo e affettuoso bacio di ringraziamento e sentimento.
Come va?
Guarda, siamo tutti in pensiero per te...
Ed infatti anche lo stesso Wezen si decise a buttarsi in acqua raggiungendo a nuoto la Mangiamorte per "slapparle" più volte la guancia.
Ti prometto che non sarai mai più sola.
Indigo, dietro di lui, completamente protetta dalla enorme stazza dell'uomo latino, non osava muovere un muscolo e respirava velocemente, con il batticuore per la paura, falsa più che mai, nei confronti dei sicari giunti lì appositamente per toglierle la vita.
Wezen, immobile, attendeva soltanto l'ordine del padrone per attaccare ed evidentemente i tre avversari furono molto furbi per evitare di infliggergli danno, ipotizzando la rabbia e il potere che avrebbero fatto scaturire nell'investigatore in una simile eventualità.
In una manovra concatenata e strategica quindi, iniziarono sparando una prima offensiva verso l'uomo, mentre uno di loro rinforzava magicamente l'altro che evidentemente avrebbe poi attaccato nella fase successiva.
La scia inconfondibile della Maledizione Senza Perdono partì dalla bacchetta dell'individuo centrale, ma a giudicare dalla luminosità ed intensità, non era stata eseguita in maniera troppo devastante.
Molto "hard core" Marshall Rosenberg, difatti tanta era la collera che aveva in corpo per quella assurda situazione che fece una sorta di movimento in avanti con il busto, prendendosi in pieno l'incantesimo, assorbendolo e muovendo il collo e le spalle facendole scrocchiare, minaccioso.
Infatti tanta era la Reistenza Magica dell'Auror che l'effetto della Maledizione venne del tutto vanificato e adesso finalmente era giunto il momento del contrattacco.
Adesso mi avete davvero stancato.
Vi butterò a calci in culo dietro le sbarre di Azkaban!
Hai voluto proteggerla... preparati a morire.
Bombarda Finale!!
Ed era quindi anche pronto a contrastare quello di incantesimo, con tutto che il tipo era stato potenziato.
Magari avrebbe preso qualche danno, non annullando proprio totalmente l'effetto della magia, ma comunque avrebbe potuto giocare sull'effetto sorpresa per avanzare e magari mollare un bel cazzotto di apertura alle danze verso uno dei malcapitati.
A differenza però delle ipotesi effettuate, non appena il nemico alzò il braccio per evocare l'incanto offensivo, l'urlo da parte della Druida Giovane dietro Rosenberg sorprese sia lui che anche Wezen che si volse per guardare la ragazza.
La protezione a barriera si dissolse, poiché Indigo si mosse, e nell'arco di brevi secondi, la scia offensiva proveniente dall'arma magica di uno del trio si infranse su un muro fatto di fiamme spesse e resistenti, calde e ruggenti.
NOOOO!!!!
Incredulità pura, ecco cosa espresse Marshall con la bocca semi-chiusa e le pupille dilatate, stupendosi davanti a quel potere della natura che scaturì dalle mani e dal corpo di Indigo, la quale per la prima volta quindi aveva utilizzato le sue tecniche magiche per aiutarlo, preoccupata per lui.
Purtroppo, proprio a causa di quello stupore istantaneo e innegabile, il Rosenberg perse la concentrazione e dunque, pur avendo un buon tempismo per lanciare un incantesimo in maniera da fermare almeno uno dei tre incappucciati, non riuscì nel suo intento e quindi andò miseramente a vuoto.
Torneremo... e la prossima volta non ci sfuggirai, Druida!
La tua fine è segnata, sei maledetta, ricordalo!!
E voi fareste bene a ricordare che vi spezzerò le ginocchia!
Abbiate il coraggio di farvi rivedere in mia presenza, bastardi!
- Versi e uggioli preoccupati di Wezen -
... Indigo!
Si volse all'istante, inginocchiandosi per prendere la ragazza tra le braccia, osservandola stanca, debole, con gli occhi lucidi e un piccolo sorriso, spinto dalla pochissima energia ancora rimastale in corpo. Questo avrebbe voluto dire ulteriori giorni presso l'Acero Millenario?
Marshall dentro di se, forse egoisticamente, sperò vivamente di no, altrimenti il proprio lavoro sarebbe andato davvero del tutto a putt**e.
Non avrei mai potuto lasciare... che ti facessero del male...
Sssshhh... Non parlare che ti stanchi di più.
Hai visto quanto sei stata brava?
La tua magia è venuta fuori, sii soltanto fiera di te stessa, adesso mi occupo io di te...
Afferrandola la tirò su, mettendosi in piedi ed iniziando a camminare a passo sostenuto in direzione del laghetto del bosco.
Ricordando nei giorni passati quando le ferite di lei si erano immediatamente riprese grazie all'acqua, gli venne l'idea che forse anche in quel frangente il liquido sul corpo avrebbe potuto giovarle in qualche maniera, rinfrescandola e dandole nuovo vigore e sollievo.
Per questo, una volta arrivato presso la zona del lago, non si fece problemi ad entrarvi dentro anche da vestito, con lei ancora aderente al proprio busto, facendola immergere piano piano lasciandole solo la testa all'esterno, con subito una bella varietà di animali tra papere che le si avvicinavano per renderle omaggio, in realtà preoccupati per la sua salute.
Le fece qualche piccola e leggera carezza sulla fronte, fissandola intensamente, desiderando di notare quasi subito un qualche miglioramento, abbassandosi per altro in modo da far combaciare le labbra con quelle della Druida, in un piccolo e affettuoso bacio di ringraziamento e sentimento.
Come va?
Guarda, siamo tutti in pensiero per te...
Ed infatti anche lo stesso Wezen si decise a buttarsi in acqua raggiungendo a nuoto la Mangiamorte per "slapparle" più volte la guancia.
Ti prometto che non sarai mai più sola.