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Messaggioda Monique » 11/11/2012, 22:52

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In Nuova Zelanda, alla pendici del Vulcano inattivo Ngauruhoe, è presente una rientranza naturale che ricorda molto, nella forma, una grotta creata dalla corrosione naturale dell'acqua contro le pietre vulcaniche che formano questo monte.
Niente è presente al suo interno... niente per coloro che non fanno parte della Gilda Ignis, in realtà: coloro che avranno scelto di seguire la via del Fuoco, infatti, potranno accedere da questa grotta ad un passaggio invisibile a chiunque altro che li porterà all'interno del villaggio, perfettamente integrato con la struttura del Vulcano, dove vivono e si riuniscono i componenti della Gilda Ignis.
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Messaggioda Yamato » 14/11/2012, 23:27

[tahoma]) New Zealand - Covo Ignis - Palestra Privata dell'Ignis Elios - 12:30 (

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Il braccio non è solo un'estensione del corpo, è estensione della nostra anima, del nostro spirito guerriero, del nostro "Io" combattivo che alberga dentro di noi, come una forza che non possiamo fermare ma soltanto inchinarci ad essa come miseri schiavi.
A conclusione del braccio c'è la mano, che chiusa in un pugno simboleggia le resistenza del nostro valore.
Essa non si aprirà mai, non lascerà mai intendere cedimento o flessione, solo durezza, fermezza, energia e furore, come quello delle stesse fiamme che avvolgono l'inferno.
Il momento per colpire non è solo quando tu senti che lo è, il momento di colpire è quando anche chi hai di fronte sa che per lui è la fine, che non può più sfuggire al suo destino, che la fuga è solo una perdita di tempo, come proseguire ancora in un combattimento perso in partenza.
Fa che le tue fiamme siano tutt'uno con te stesso, fa che la tua anima bruci così tanto da radere la terra che intorno a te ti circonda.
Esplodi in un trionfo di potere e devastazione che solo il Caos ti può donare e imbriglialo in una forza distruttiva... ORA!


AAAAAHHHHHHH!

) STUMP! (

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Il sacco da boxe appeso tramite un gancio di ferro al soffitto subì un colpo rovinoso, spostandosi così tanto da oscillare per circa due minuti.
Lo sguardo fisso del Capo, intriso di potere traboccante e concentrata meditazione, fissava ancora un unico punto fermo, morto e vuoto, con il braccio teso a testimonianza del fuoco che aveva appena lasciato scaturire dal suo spirito indomito e caotico.
Aria soffiata via dalle narici, mentre qualche goccia di sudore colava inesorabile graffiando la pelle rovente, ruvida, orientale dell'uomo.
Quel protratto silenzio durò soltanto il tempo di uno sbattito di ciglia, poi, l'equilibrio di vuoto e solitudine creatosi con tanto sforzo venne rotto dal rumore di qualcuno che bussava alla porta della palestra.
Gli occhi della tigre saettarono furiosi in direzione dell'ingresso, mentre esso veniva aperto e valicato da una figura di spicco ed importanza della Gilda, che immediatamente fece un inchino nei confronti del suo unico e solo Capo.

Ci deve essere un buon motivo se hai osato disturbare i miei allenamenti, Maestro.

In effetti si, Sole, è giunto poco fa un messaggio, è l'Oceano in persona a comunicare con Voi.

Si tolse la tunica da combattimento di colore nero, rimanendo ancora una volta in completo silenzio.
Spostatosi in direzione della panca non troppo distante, afferrò con presa salda la bottiglia di medie dimensioni piena di acqua.
Solo dieci secondi dopo non c'era più alcuna traccia di liquido trasparente.
Uno sguardo eloquente al Maestro, precettore degli altri allievi Ignis, per far si che egli comprendesse di rivolgere immediatamente alla sua attenzione la pergamena con su scritto quanto voleva comunicare il Capo della Gilda avversa, gli Acuan.
Acuan, un nome che lo infastidiva al solo pronunciarlo, organo di naturale calma contraddistinto dal potere freddo e impetuoso delle onde dei mari, dei fiumi e degli oceani.
Non chiese anticipazioni al diretto sottoposto, presto tutto sarebbe stato chiaro grazie alla lettura della pergamena che aprì quasi subito, senza indugiare ed attendere di essere solo, anche perché per osare disturbare il suo allenamento, doveva essere qualcosa di davvero grave.

Stimato Ignis Elios,

non se se avete saputo, ma Pryce è morto.
I Terran sono così senza una Guida.
Immagino che ben presto invieranno una delegazione ad informare il suo successore del nuovo incarico.
Credo sia perciò opportuno che una delegazione Acuan ed una Ignis raggiungano il/la nuovo/a Terran Verdigris, per congratularsi.
Credo sia altresì opportuno incontrare il nuovo Capo Terran quanto prima: la morte di Pryce non è casuale, qualcuno sta minacciando l'Equilibrio.

Attendo una vostra risposta.

In fede

Acuan Diluvium


Se ne è andato il migliore.

Un pensiero onesto e fugace, una verità che scottava, per quanto lui e il fuoco fossero una cosa sola.
Le parole dell'Oceano avevano sfiorato del tutto l'animo dell'uomo spingendolo a sentire un brivido freddo percorrergli la schiena raggiungendo le fibre più articolate e vive del cuore.
Pompava sangue più veloce, mentre gli occhi indugiavano su quelle parole come se fossero scritte con lo stesso sangue di Pryce.
Il pugno accartocciò la pergamena con fare rabbioso, lanciandola ovunque ma che non fosse avanti ai suoi occhi ancora per un solo istante.
Un calcio volante istintivo in rovesciata, dato di puro impulso a quella bottiglia piccola posata poco prima di nuovo sulla panca, che con un volo forsennato schizzò di punta addosso ad uno dei vetri rompendolo in mille pezzi.

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Sole, se posso permettermi, direi che forse sarebbe meglio...

Conflux avrà la sua vendetta.
Abbiamo bisogno che i nuovi individuati vengano a conoscenza del fuoco dentro di loro, la Guerra non è ormai un semplice miraggio.


Si, lo trovo giusto.
Allora come dobbiamo agire?


Lasciami solo.
Devo pensare.


Non rispose, un veloce inchino di ulteriore riverenza, poi subito fuori dalla palestra, lasciando completamente solo il Sole.
La sua immagine riflessa allo specchio risultava quasi distorta dall'aura fiammeggiante che avvolgeva il Capo Gilda Ignis, ogni suo muscolo urlava vendetta e dolore, rammarico per non esser riuscito ad aiutare ed intercettare la morte dell'ex Verdigris, mettendola a tappeto.
Incontrare il nuovo Capo, rivolgersi a qualcuno che non fosse Pryce, riconoscendogli eguale importanza e rispetto.
Questo non sarebbe stato affatto facile, e non si vergognava ad ammetterlo.
Secondo le antiche scritture l'ultima volta che i tre Capi si erano incontrati era da datarsi a 99 anni prima, quando dovettero decidere se intervenire o meno durante la Guerra di Voldemort, per la quale ci fu voto unanime negativo.
Adesso si stava per svolgere un incontro simile, con la differenza che non conoscevano affatto chi fosse loro nemico e nemico dell'Equilibrio.
Conflux rischiava davvero così tanto?
Gli occhi del Sole si chiusero e le palpebre trovarono contatto con la pace dell'essere, cercando di controllare il desiderio di rompere qualcos altro, di rotto c'era già abbastanza e non si riferiva di certo al vetro, per quanto i pezzi caduti in terra erano una chiara metafora di quello che adesso albergava nel suo animo al ricordo del compagno caduto e luminare scientifico.
Riaprì gli occhi di scatto, ed un attimo dopo sfrecciava camminando veloce per i corridoi rocciosi del Vulcano, guardato con sorpresa e timore dai vari adepti, le piccole Fiamme e i grandi Incendi.
Il Maestro lo vide attraverso il vetro rossastro dell'aula di lezione, sbrigandosi ad uscire per chiedergli informazioni, essendo stato convocato all'istante dal Capo grazie ad un'occhiata per più che comprensibile.

Ditemi Sole.

Voglio che l'orario delle lezioni venga raddoppiato.
Trova la "Selvaggia" e contattami non appena hai notizie, già che ci sono andrò anche da lei.


Avete detto "Già che ci sono"?
Perché, perdonate la curiosità Sole, dove vi dirigete?


... Dall'attuale, al momento per me indegno, nuovo detentore del titolo di Verdigris.

Fate attenzione, ve ne prego.

Brucierà chiunque oserà avvicinarsi.

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) CONCLUSIONE ([/tahoma]
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Messaggioda Eufemia » 22/07/2013, 21:12

Covo Ignis § Giardino interno per gli allenamenti § Martedì ore 3.23 p.m.


Dai, non andare... non abbiamo mai un momento per stare da soli, e sarò lontano fino a venerdì...

Sai che non posso... ti prometto che nel weekend passeremo 48 ore tutte per noi.
Che ne dici?


Dici sempre così, e poi all'ultimo minuto scopri di avere un qualche impegno improrogabile... che devo fare per stare un po' con la mia ragazza?

Hai ragione, lo so... ma questa volta non ci sarà nessuna distrazione, mi dedicherò completamente e solamente a te, mh?

... uff, e va bene, tanto riesci sempre a convincermi.
E anche se non te lo meriti, ti ho preso una cosa...


Una sorpresa? Per me?
Dai dai dai dai, voglio vedere! Cos'è, cosa mi hai preso??


Chiudi gli occhi...
E adesso aprili, su!


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Oooh... Jessie, è bellissimo!
Davvero è per me??


Certo che sì... solo il meglio per la mia fidanzata.
Avanti, provalo, vediamo come ti sta...


Come vuoi che mi stia, sarà perfetto!
... infatti, guarda, mi calza a pennello! Grazie Jessie!


Prego amore... e adesso vai, prima che io cambi idea...
Ci vediamo sabato mattina, e niente scuse, d'accordo?


Promesso!
Grazie per l'anello, è stupendo... a sabato!


Gli diede un bacio sulle labbra, delicato, per poi correre via così da potersi smaterializzare al covo Ignis, mentre Jessie la guardava scappare con un lieve sorriso divertito sulle labbra.


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Quello stesso anello adornava ora l'anulare della sua mano sinistra, sposandosi alla perfezione con lo smalto rosso fuoco con cui aveva colorato le proprie unghie e che, ovviamente, non poteva che riflettere nel modo migliore l'Elemento che le avvolgeva l'animo... il Fuoco.
Esso bruciava in lei come le fiamme più calde dell'Inferno, rendendola una perfetta Ignis dei Fuochi: lasciato Jessie Rifter, il fidanzato, con la promessa di vedersi nel weekend, Eufemia Longarno aveva deciso di passare un po' di tempo al Covo della Gilda, ad osservare i propri Confratelli allenarsi nella speranza che, magari, le venisse l'ispirazione per il suo prossimo articolo.
Un vestitino blu notte, piuttosto corto e scollato, adornava il suo corpo, lasciando scoperte le gambe magre e toniche; i piedi erano chiusi in un paio di décolletés dello stesso colore, con tacco naturalmente, lasciando scoperti i due colli, e su quello destro spiccava in nero il tatuaggio magico, in contrasto perfetto con la pelle diafana. I capelli erano sciolti e mossi sulle spalle, lo sguardo verde penetrante, come sempre, e la posa con cui si era seduta su un tavolino basso in un angolo del giardino estremamente sensuale, alla Longarno per capirsi.
Ultimo dettaglio, ma estremamente importante, la presenza di Chocco, il Beagle di Eufemia, vicino alle sue mani, sdraiato accanto a lei con sguardo quasi minaccioso verso chiunque avesse provato ad avvicinarsi alla sua padrona.
Ma la Ignis non sembrava nemmeno accorgersene, troppo occupata a cercare qualcuno con lo sguardo...

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Ciao Mia!

L'arrivo di altre ragazze la distolse da quella ricerca silenziosa che, peraltro, aveva trovato la propria preda: Desmond Flynn, lo stronzo di cui aveva parlato con Arianna, quello che la faceva impazzire una volta sì e l'altra pure... in tutti i sensi; era lui a mandarla così tanto in confusione, al punto che la Longarno non sapeva mai come comportarsi in sua presenza, preferendo punzecchiarlo od insultarlo piuttosto che cedere alla tentazione di saltargli addosso.

Ciao ragazze, che combinate?
Non pensavo voleste allenarvi, oggi...


Macché allenarci, siamo venute per poter guardare Desmond a petto nudo!
Mamma mia quant'è bello, non so cosa darei per potermi fare uno così! Perché non ci metti tu una buona parola, Mia? In fondo siete amici, no?


Chi, io e Flynn? - lo sguardo verde marino dell'italiana saettò su di lui, che nel frattempo si stava allenando con un Confratello, sfidandolo a suon di bacchetta, troppo preso per accorgersi di loro - ... non esattamente...

Secondo me la verità è che non vuoi che nessuno ci provi, dillo che ti piace Longarno, dil--
... aspetta aspetta, e questo cos'è?!


Mh? Ah, un regalo di Jessie.
Bello, vero?


Scherzi Mia?!
E' pazzesco, gli sarà costato una fortuna! Guarda qui quanto luccica!!


Se Eufemia avesse potuto avrebbe alzato gli occhi al cielo, ma sarebbe apparso scortese; così lasciò le Consorelle ai loro gridolini eccitati ed ammirati, lanciando uno sguardo d'intesa a Chocco che, in cambio, si mise a leccare la mano libera della padrona, quasi come supporto morale.
Probabilmente tutto quel chiasso avrebbe potuto anche attirare l'attenzione di Desmond, che si sarebbe così accorto della presenza della Longarno.
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Messaggioda Desmond » 28/07/2013, 1:56

[newsgoth]Ehi Flynn! Che allenamenti fai oggi?

Mh?
Forse il sacco, non mi va di usare la bacchetta, faccio troppi danni...


Spiritoso! Guarda che oggi non sarà come settimana scorsa, che ti credi?

Ah si?

Ci puoi scommettere le palle Flynn?

Allora facciamo che ci tengo alle mie palle e sto morendo di paura ok?

Ti stai davvero ritirando?
Che razza di codardo...


Un codardo con nove vittorie su dieci contro di te?
Non se ne vedono molti in giro... Vado in palestra, a dopo sognatore!


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Uscito dallo spogliatoio dei ragazzi, Desmond Flynn, Lampo della Gilda Ignis, si diresse verso la palestra adibita agli allenamenti comuni.
Lì sia incendi che tempeste si fronteggiavano per migliorarsi e dare sfogo del loro animo selvaggio e indomabile.
La stanza enorme disponeva di tutte le attrezzature possibili e immaginabili, per allenare corpo ed energia magica, comprese arene per i duelli comprensive di cupola anti-magia per non fra volare gli incantesimi da tutte le parti e colpire gli altri.
Desmond frequentava quella palestra almeno tre volte a settimana, dando spettacolo sempre, facendo morire le ragazze e fischiare i ragazzi, molti dei quali invidiosi che un "Electro" come lui fosse già arrivato ad un tale livello di potenza, molto più simile all'elemento primario.
Infatti, usanza voleva che l'elettricità fosse legata alla velocità e il fuoco alla potenza, mentre invece lui incarnava il concetto opposto, pur essendo magnetico al 100%, stessa cosa al contrario che poteva dirsi di una specifica ragazza del gruppo delle fiamme, Eufemia Longarno, un altro caso raro dotato di più velocità che potenza, per questo spesso e volentieri li avevano paragonati alla coppia perfetta e più versatile di tutta la Gilda.
Non appena entrato nell'arena di addestramento, immediatamente il suo occhio cadde non molto lontano, verso una numerosa folla di galline intorno ad una specifica e sopracitata rossa.
Non ebbe nemmeno il tempo di capire che cosa diavolo stesse succedendo che tre colleghi Folgori si avvicinarono per parlargli e chiedergli qualcosa a proposito delle loro chance di rimorchio nei confronti dell'italiana, come se lui ne sapesse qualcosa, tra l'altro.

Lo ripeterò solo un'altra volta: essere spesso colleghi di duelli in coppia non significa che so che gusti ha la sua passera, intesi?
E poi tra l'altro, ce l'ha il ragazzo, che cosa avete ancora da rompere?


Sei un fottuto bastardo Des, scommetto 300 Galeoni che non ci dici niente perché te la sc**i tu!
Visto che sei l'artefice delle corna del fidanzato, ti vuoi tenere l'esclusiva!


Si, magari...

Naturale, vi ho già raccontato di quella volta che me la diede a pecorina qui in palestra dopo la fine degli allenamenti?

Porcaccia Morgana, davvero?

No.

Ma vaff*****o Desmond, te lo sei proprio meritato!

Non so voi, ma io sono qui e vengo qui per allenarmi, non per somigliare a quel gruppo di ochette che sono proprio intorno al vostro oggetto del desiderio, quindi, se volete scusarmi...

Aspetta aspetta, aspetta un attimo!
Ma quella noce rossa splendente che ha Eufemia al dito?
L'avete vista?


Mh?

Hai ragione Guybrush, mi sa tanto che da un momento all'altro ci scappa la proposta!

Sai, oggi è la giornata delle sorprese e degli incontri coi vecchi amici...
Ora tu, qualche ora fa la mia amica Eufemia Longarno, una ex Serpeverde... Typhon ha organizzato tutto al meglio!
Era a lei che mi riferivo prima, quando parlavano del "Jessie" della tua canzone... è il nome del ragazzo della mia amica, e a quanto ne so il prossimo weekend le chiederà di sposarlo...


Per un momento la sua mente si isolò del tutto, riportandosi ad un vecchio incontro avvenuto qualche settimana prima, con il cugino ed Arianna.
La Ricciardi possedeva forse poteri divinatori? Oppure Desmond stava soltanto credendo alle parole di un cretino che tendeva troppo ad esagerare?
Anche se non fosse stato vero però, quell'anello che la rossa italiana portava al dito brillava così tanto che la sua luce si rispecchiava in ogni angolo della palestra, simbolo di quel damerino che aveva anche il coraggio di farsi chiamare "uomo".
Jessie Rifter, qualcosa di lontanamente somigliante ad un maschio, inutile, mollaccione, buono solo a comprare la felicità coi soldi e le "coccoline" del c***o miste anche a qualche poesia fatta scrivere da qualcun altro al posto suo.
Se avesse voluto, anche Flynn avrebbe potuto regalarle anelli simili, ma non era nel suo stile, per quanto, forse la bionda quasi Mercenaria ci aveva preso in pieno: tanto orgoglio, troppo onore e riluttanza a mettersi in mezzo attivamente, ritenendosi al di sopra di gente come Rifter.
Ma lui ci si sentiva davvero, dannazione, allora perché dover cambiare tono e copione?

Forse perché se vado avanti a questa maniera, quella se lo sposa davvero quell'opossum sclerotico addormentato...

Arrivato alla panchina di legno posò il borsone, mettendo dei guanti di pelle da combattimento, con la mente ancora focalizzata su quei pensieri assurdi e pericolosi per la sua energia interiore incontrollabile, esattamente come quella sera al pub quando fece perdere la luce per vari secondi.
Non fece contente le ragazzine quella volta, evitando di togliere la maglietta, anche perché voleva tanto capire cosa ci trovassero di tanto eclatante nel suo corpo, molto asciutto e longilineo, senza muscoli eccessivi o gonfio come un palloncino.
Mentre camminava fino al sacco da allenamento, lanciò un'altra occhiata penetrante in direzione della padrona del piccolo cucciolo di beagle, prima al viso e poi subito dopo scendendo fino alla mano sinistra, dove al dito era fissato quel pataccone da 5 kg.
Non sarebbe stato così complesso per Eufemia collegare l'occhio appena appena omicida che posò sull'oggetto in suo possesso, al terribile cazzotto che fece vibrare ed oscillare il sacco che per altro colpì alla schiena anche un Incendio che si stava allenando.

Si può sapere che c***o stai facendo?

Mi sto allenando, qualche problema?

Ah ti stai allenando?
Va bene, allora vieni con me che ti faccio allenare io!


Essere Incendio non voleva solo dire avere una connessione quasi perfetta con il proprio elemento, ma anche aver raggiunto una tale esperienza di combattimento e di vita da saper risultare superiori a molti avversari, e la collera di Desmond non gli permise di valutare questi aspetti.
Una volta condotto fino ad un ring libero, iniziarono il loro scambio di colpi fisici, facendo subito risaltare di molto la superiorità di potere dell'Incendio, il quale con quattro diretti al corpo, due ganci al viso ed un montane al mento fece volare a terra Flynn che si ritrovò a sputare sangue dalla bocca in un forte colpo di tosse.

Ti sei allenato abbastanza sottoposto?
Ti avverto, un'altra mancanza di rispetto come questa e ti mando a calci nel culo dal Sole, sono stato chiaro?
Chiedimi subito scusa, SUBITO!


... Sc... Scusami.

Tsk... Str***o.

Una volta allontanatosi dal ring l'Incendio, alcuni degli amici del Lampo si avvicinarono per aiutarlo a mettersi prima in ginocchio e poi in piedi.
Scuotendo la testa Desmond intimò ad ognuno di allontanarsi, galline comprese, le quali avrebbero approfittato volentieri dell'occasione per fare le infermierine improvvisate. Con gli occhi chiusi Flynn si avvicinò alle corde, issandosi lentamente, con dignità e debolezza, tornando su.
Raggiunta una conca metallica chiuse il tappo e la riempì d'acqua. Immerse la testa all'interno dandosi una sciacquata risanatrice, mentre attendeva nel frattempo che i muscoli tornassero a rispondere bene agli impulsi, processo che avvenne in pochi secondi, forse una trentina o poco più.
In tutto ciò, non emise un fiato e se molti degli amici preferirono non guardarlo per evitare di infierire, altri che lo conoscevano poco ed erano al di sopra di lui invece ridevano di tanto in tanto indicandolo e scuotendo la testa.
Non appena però le palpebre del ragazzo si riaprirono fissando in modo truce i gruppetti intenti a farsi quelle quattro risate, molti di loro si voltarono subito, dato che non proprio tutti lì in mezzo si potevano definire più deboli di lui o allo stesso livello di quell'Incendio.
Annuendo lentamente, il Lampo accumulò saliva, sputandone insieme a sangue nella bacinella, per poi svuotarla.
Anche dopo aver subito quel brutto colpo, la volontà del ragazzo sembrava fatta di ferro magnetico, infatti senza lamentarsi o andarsene, rimase lì dentro a testa alta, riprendendo i suoi allenamenti al sacco e poi alla corda, evitando però volutamente di guardare ulteriormente Eufemia e il suo brillante da mille milioni di carati.[/newsgoth]
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Messaggioda Eufemia » 28/07/2013, 14:23

Quindi non te l'ha ancora chiesto?!
Uffa!!


Non capisco tutto questo dispiacere.
Al massimo sarei io quella che si sposa, non tu, che t'importa Carrie?


Ma dai, sarebbe il matrimonio del secolo!
E poi c'inviteresti tutte, no?


Uhm, diciamo che potrei...

Che stronza, eddai!!
Mamma mia come sei fortunata... uno come Jessie Rifter non ti capita certo tutti i giorni...


E forse era proprio quello uno dei motivi per cui Eufemia non aveva ancora mai accarezzato l'idea di lasciarlo, sebbene si ritrovasse spesso a pensare ad un altro: Jessie era meraviglioso, la amava in una maniera infinita e dolcissima, la viziava, la riempiva di attenzioni e regali e, particolare non certo meno importante, era molto bravo a letto.
Eppure tutto questo non bastava alla bella italiana, che non riusciva a togliersi Desmond dalla mente, per quanto ci provasse; lui stuzzicava il Fuoco dentro di lei, ne alimentava le fiamme in un modo che Jessie non si sarebbe mai nemmeno potuto sognare, ed era qualcosa che la Longarno non poteva - né voleva - evitare.
Avrebbe sposato Rifter, alla fine? Non lo sapeva, non ne avevano mai parlato, ma era pur vero che accettare al momento le sarebbe parso impossibile, non con Flynn a così poca distanza: anche lei lo ammirava, solo che a differenza delle galline che la circondavano, lo faceva in un modo più discreto, meno appariscente e fastidioso, lanciandogli ogni tanto qualche occhiata penetrante, delle sue insomma.

Guardate guardate, si sta avvicinando!!

Oddio, potrei svenire in questo momento, guardate che occhi!

E' vero, ha uno sguardo così intenso e serio che mi fa sciogliere... lo adoro!
Beata, molto beata, troppo beata chi se lo prende!!


Le ragazze si erano messe a starnazzare come oche in calore alla visione di Des che si muoveva per avvicinarsi al sacco degli allenamenti, ma Eufemia era andata oltre la sua bellezza per cogliere altri particolari: la postura rigida, i muscoli tesi, e soprattutto lo sguardo che Flynn lanciò alla sua mano, un'occhiata omicida a cui seguì un cazzotto fortissimo al sacco - e non ci voleva certo un genio (Int. /Persp. 28) per comprendere che le due cose erano collegate.

- Sei fottutamente geloso, ma mai che facessi la prima mossa... sei davvero uno stupido, orgoglioso Lampo, Flynn, mannaggia a te! -

Pensò la Longarno stizzita, irritazione che però scomparve non appena si rese conto che Desmond aveva stuzzicato, stupidamente, un Incendio, qualcuno di molto, molto più forte di lui, ed anche di Mia che pure era al secondo grado del percorso per unirsi al Fuoco, quindi non si poteva considerare proprio una novellina; si era messo nei guai, ed un lampo di apprensione illuminò gli occhi verdi chiari della ragazza, lampo che si trasformò in una smorfia preoccupata quando, dopo appena quattro colpi, Flynn si ritrovò a terra, sputando sangue e chiedendo scusa all'Incendio a lui superiore.

Oh, povero Desmond!!
Avete visto?! Forse dovremmo andare ad aiut--


Lasciatelo stare.

L'ordine giunse imperioso da Mia, e per una volta le altre ragazze pensarono bene di ascoltarla, non avvicinandosi a Desmond come normalmente avrebbero fatto: l'italiana lo seguì con lo sguardo, e come lui, anche lei bruciò con gli occhi quegli stupidi che si permettevano di ridere, con Chocco che ringhiava sommessamente come a voler dare manforte alla padrona - un particolare di cui Desmond si sarebbe potuto anche accorgere, essendosi già un po' ripreso.
La Longarno lo lasciò allenarsi da solo per dieci/quindici minuti buoni, e solo quando il ragazzo, dopo sacco e corda, si avvicinò nuovamente al primo, Eufemia si mosse, liquidando le amiche con uno sguardo e facendosi seguire all'istante da Chocco, l'unico che non disturbava mai la sua padroncina pur standole appiccicato tutto il tempo.

Bello spettacolo, Flynn... - lo apostrofò a bassa voce, appoggiandosi al muro di fronte a lui così da poter vantare una panoramica perfetta del suo profilo destro -Se avevi tanta voglia di finire culo a terra, potevi chiedermi di duellare, ti avrei accontentato volentieri...

Aggiunse con un sorrisetto, a beneficio degli ultimi curiosi che li stavano guardando: solo quando, finalmente, tutti tornarono a farsi i fatti propri, Eufemia lasciò cadere quella maschera strafottente e da presa in giro che aveva tenuto fino a quel momento, per rivelare la vera Longarno: preoccupata e seria, in ansia per la condizione dell'altro.

Quanto ti fa male? Vuoi che andiamo in Infermeria?
... mi spieghi perché hai dovuto rispondere a quel modo ad un Incendio? Poteva conciarti molto peggio, e lo sai!
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Messaggioda Desmond » 29/07/2013, 1:53

[newsgoth]Nessuno gli si avvicinò per dare supporto o conforto, alcuni perché sapevano com'era fatto, altri perché non erano minimamente interessati a lui ed altri ancora perché bloccati nel loro incedere dalla Longarno, la quale, conoscendo molto bene il Lampo, impose a chiunque le stesse intorno di non muovere un muscolo e dedicarsi solo ai propri affari. Non sfuggì un dettaglio simile a Desmond, il quale senza ringraziare, ancora troppo su di giri per i colpi ricevuti, scoccò solo un'occhiata eloquente alla ragazza, riprendendo i suoi allenamenti, sperando vivamente di non avere nessun altro per la successiva mezz'ora a rompergli le palle. Tornato al sacco per dare qualche altro cazzotto, immaginando che al posto dell'oggetto ci fosse una specie di chimera tra Jessie e l'Incendio di poco prima, venne raggiunto entro breve proprio da Eufemia che, fissandolo con un sorrisetto tra il malizioso e il divertito, lo schernì, tanto per cominciare, depistando tutti i presenti intenti a voler sentire di cosa potessero mai parlare, convincendoli che fosse solo una conversazione a presa in giro tra due giovani fuori-classe.

Bello spettacolo, Flynn...
Se avevi tanta voglia di finire culo a terra, potevi chiedermi di duellare, ti avrei accontentato volentieri...


Sei credibile quanto un Acuan che afferma di amare i falò...

Dando un altro cazzotto si fermò per guardarla ed ammirarne il profilo accattivante e sensuale, fornito anche con l'aggiunta del vestito che lasciava ben poco all'immaginazione, sopratutto nella zona del busto; un blu elettrico in contrasto con il rosso fiammante dei capelli, con molta probabilità uno dei tanti regali che Jessie aveva fatto alla sua adorata fidanzatina per renderla felice ed ancora più propensa a farsi sposare, pagando in contanti la sua mano e la sua fedeltà eterna.
Ne avevano già parlato e Desmond sapeva che lei non stava con quel tipo soltanto per motivi di denaro, e che c'erano anche molti altri aspetti di lui che le facevano piacere, che le facevano battere il cuore e sentire apprezzata, voluta, desiderata.
Per quanto riguardava il sesso, non voleva nemmeno sentirne parlare, gli veniva il voltastomaco ad immaginare quell'essere senza vestiti.
Dopo una panoramica sfacciata e per niente celata del corpo di Eufemia, Flynn riprese a dare qualche colpo al sacco, aspettando solo che continuasse, tanto lo sapeva che non era finita lì la conversazione.

Quanto ti fa male? Vuoi che andiamo in Infermeria?
... mi spieghi perché hai dovuto rispondere a quel modo ad un Incendio? Poteva conciarti molto peggio, e lo sai!


Senti bella Italia, sto benissimo.
Quello lì lo conosciamo tutti e due e lo sai che gli piace imporre la propria posizione sul prossimo.
Non ha un briciolo di umiltà e sfrutta il suo grado interno per fare 'sto c***o della situazione, beh io non lo sopporto!
Poi davanti al Sole fa tutto il preciso e il leccapiedi, tsk...


Mai che ammettesse di essersi comportato così anche un bel po' per la gelosia nei confronti della ragazza.
Per quanto Arianna gli avesse fatto quel discorso, vedere pure l'anello al dito di lei aveva alimentato ulteriormente la sua chiusura e la sua cecità verso i sentimenti, ben consapevole che era un po' come darsi la zappa sui piedi, ma che ci poteva fare? Più forte di lui, del tutto più forte.
L'orario degli allenamenti andava concludendosi e infatti molti dei presenti iniziavano a prendere le proprie cose e ad allontanarsi per tornare negli spogliatoi, farsi una doccia bollente veloce e poi scomparire ognuno verso le proprie case dislocate in giro per il mondo, oppure , andare verso la Sala Mensa per godersi un pasto con i confratelli e rimanere lì al covo per la notte, tanto lo spazio e le stanze di certo non mancavano.
Molti dei suoi compagni in realtà rimanevano quando potevano per ammirare una Ignis arrivata nemmeno un anno prima, tale Celine Sauvage, grande amica di Eufemia, tra l'altro. Una figa stratosferica bionda con occhi ghiacciati ed un corpo da urlo.
I commenti volavano in massa quando c'era lei e la cosa assurda era che la Fiamma in questione non solo li sentiva, ma li alimentava anche, chiedendo ogni tanto ai gruppi come la volevano vedere vestita il giorno dopo.
Flynn non poteva dimenticare quando, scherzosamente uno di loro le chiese di farsi trovare il giorno dopo in bikini rosso fiammante e lei facendogli un occhiolino annuì soltanto, presentandosi davvero la mattina seguente con quell'indumento da spiaggia, provocando una enorme affluenza di maschi nelle camere per dei solitari violenti e feroci... E si, ammettiamolo, lui fu tra quelli.
Ma parlando di bionde, visto che tanto avevano da fare altre chiacchiere, ora che li stavano lasciando finalmente in pace...

Ho incontrato una tua vecchia amica qualche settimana fa.
Arianna Ricciardi, una ex di mio cugino Typhon Seal.
L'ho trovata in forma, siete molto simili.


Sinceramente non sapeva che nominare anche Typhon sarebbe stata una strana sorpresa per lei. Infatti Des non immaginava che fossero stati compagni di Hogwarts ai tempi dei primi quattro anni di scuola della Longarno.
Terminata la lunga sessione di colpi, tra diretti e ganci, il ragazzo si tolse i guanti di protezione, muovendo le dita delle mani per scioglierle leggermente, lanciandoli sulla panchina di legno non troppo distante, proprio accanto al borsone con dentro l'acqua e la corda usata poc'anzi.
Tornato alla bacinella dell'acqua, si diede un'altra sciacquata, pulendosi il viso dal sudore e sta' volta togliendosi la maglietta, stranamente solo quando non c'era nessuno ed era presente soltanto lei. La immerse nell'acqua e poi la strizzò, così che adesso, bella umida e fredda, aderisse alla propria pelle donandogli un momentaneo sollievo.
Dal borsone prese dapprima una confezione con dei biscotti per cani a forma di osso, appoggiandone uno a terra per il piccolo chocco, qualora si fidasse e provasse ad assaggiare il cibo preso appositamente per lui dal Lampo, tuttavia il ragazzo non rimase lì ad aspettare o non perse tempo a tendere la mano al cucciolo, sapendo perfettamente quanto fosse diffidente, infatti confidava che non ricevendo troppe attenzioni, forse avrebbe provato ad avvicinarsi all'ossetto e quindi deciso di mangiarlo.
Dopo di che, fu la volta di un pettine di legno a denti larghi che l'Ignis iniziò a passare sulla semi-lunga capigliatura, chiedendo silenziosamente alla rossa se gli prestasse i suoi occhi per specchiarcisi all'interno ed evitare di spostarsi nello spogliatoio.

Se vai avanti di questo passo... Entro un anno potrai metterti un anello da 2000 Galeoni ad ogni dito di entrambe le mani...
Sta diventando scontato coi regali, magari qualche volta potrebbe anche farti un peluche...
[/newsgoth]
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Messaggioda Eufemia » 29/07/2013, 12:07

Sei credibile quanto un Acuan che afferma di amare i falò...

Sorrise divertita, non prendendosi nemmeno la briga di rispondere visto che tutti, Desmond per primo, sapevano che con lei c'era da poco da scherzare: era forte, quanto lui probabilmente, perciò non era così impossibile che lo mandasse culo a terra... una possibilità del 50%, insomma, ma le andava bene così, era quello il bello tra loro.
Si lasciò ammirare da lui, posando una mano sul fianco sinistro e ruotando appena il corpo lateralmente in una posa da modella - e se non sapeva assumerla lei... - e poi riprese a parlare, provocando una sua immediata e alquanto sgarbata, peraltro, reazione.

Senti bella Italia, sto benissimo.
Quello lì lo conosciamo tutti e due e lo sai che gli piace imporre la propria posizione sul prossimo.
Non ha un briciolo di umiltà e sfrutta il suo grado interno per fare 'sto c***o della situazione, beh io non lo sopporto!
Poi davanti al Sole fa tutto il preciso e il leccapiedi, tsk...


Vedi di non scaldarti troppo Flynn, fino a prova contraria qui il Fuoco sono io... - lo rimbeccò Mia, piccata - Stavo solo cercando di essere gentile dopo che tu hai fatto il cretino con uno che, per quanto stronzo, è superiore a te... avrei potuto fregarmene e lasciarti qui da solo, lo sai?

Aggiunse, incrociando le braccia all'altezza del petto per fissarlo con sguardo quasi truce, gli occhi verdi che sembravano infiammati, ma d'altronde da una Ignis ci si poteva aspettare ben poco di diverso da un comportamento del genere: attese che tutti o quasi fossero usciti dalla palestra presente lì, nel giardino interno del villaggio Ignis, e tornò poi a parlare, con voce più bassa e pregna di una sfumatura trionfante.

Se sei tanto geloso, Lampo, basterebbe dirlo, invece che rispondere male all'Incendio di turno...

Una provocazione, naturalmente, e alla Longarno-style, molto diretta e sfacciata: d'altronde perché prendersi in giro? Sapevano entrambi cosa l'uno provasse per l'altra, semplicemente nessuno dei due aveva voglia di palesare apertamente la cosa all'altro, ma quello era un altro discorso.
Il discorso che Arianna le aveva fatto le ronzava ancora in testa, e tuttavia non voleva proprio fare la prima mossa, anche perché, per quanto egoistico potesse essere pensarlo, era lei quella che, tra i due, aveva più da perdere nell'esporsi, visto che stava con Jessie mentre Desmond era totalmente libero.
E a proposito della bionda/mora italiana...

Ho incontrato una tua vecchia amica qualche settimana fa.
Arianna Ricciardi, una ex di mio cugino Typhon Seal.
L'ho trovata in forma, siete molto simili.


Aspetta aspetta aspetta... Typhon Seal è tuo cugino?! - domandò Eufemia sgranando gli occhi, per poi scoppiare a ridere - Non posso crederci... sono andata ad Hogwarts con lui per quattro anni! Io a Serpeverde, lui e Arianna a Dragargenteo... che cazzo di coppia mancata, quei due.
Ora che ci penso, avete un carattere molto simile...


Commentò la rossa, e quasi le veniva da sorridere - o da rabbrividire, non aveva ancora deciso - al pensiero che lei e Desmond avevano lo stesso rapporto o quasi di Arianna e Typhon ai tempi della scuola: in quel senso, le parole della Ricciardi acquisivano un'importanza ancora maggiore, perché era come se i due Ignis stessero vivendo le stesse cose dei due Draghi... la domanda era, stavolta sarebbe finito tutto diversamente oppure no?
Il biscottino allungato a Chocco fu una sorpresa per Mia, che assottigliò lo sguardo e successivamente inarcò le labbra in un sorrisetto divertito.

Sì, si è fatta ancora più figa di quando andavamo a scuola insieme... e tu da quando vai in giro con biscotti per cani a portata di mano?

Gli domandò, anche se si trattava di una domanda retorica: era ovvio che li avesse comprati apposta per il Beagle visto che lui, di cani, non ne aveva, e bastò un piccolo cenno d'incoraggiamento da parte di Mia affinché Chocco perdesse ogni resistenza ed andasse a sgranocchiarlo con gusto e tanto di coda scodinzolante.

Se vai avanti di questo passo... Entro un anno potrai metterti un anello da 2000 Galeoni ad ogni dito di entrambe le mani...
Sta diventando scontato coi regali, magari qualche volta potrebbe anche farti un peluche...


Il sorriso divertito e quasi soddisfatto si ampliò sulle labbra della Ignis, gli occhi che s'illuminavano e facevano brillare così maggiormente il verde marino delle iridi.

Per tua informazione, Jessie mi regala anche i peluches... gli piace farmi delle sorprese, e questo anello l'avevo già adocchiato da qualche settimana... lui è semplicemente stato così dolce e premuroso da farmene regalo, visto che se lo può permettere e gli piace viziarmi come una Principessa - replicò, avvicinandosi di poco a Desmond, ma quel tanto che sarebbe bastato per avvolgerlo col proprio profumo e soprattutto col proprio calore - ... è un problema, Flynn?
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Messaggioda Desmond » 30/07/2013, 0:08

[newsgoth]Vedi di non scaldarti troppo Flynn, fino a prova contraria qui il Fuoco sono io... Stavo solo cercando di essere gentile dopo che tu hai fatto il cretino con uno che, per quanto stronzo, è superiore a te... avrei potuto fregarmene e lasciarti qui da solo, lo sai?

Certo che lo so, difatti mi sto chiedendo perché non lo hai fatto.

Se sei tanto geloso, Lampo, basterebbe dirlo, invece che rispondere male all'Incendio di turno...

Tanto ansiosa di saperlo palesemente, Longarno?
... Si, sono geloso, quel damerino ha trovato l'isola del tesoro quando ti sei messa con lui per pietà e misericordia, poteva fidanzarsi con una persona più alla sua portata, tipo una scimmia o una tritona obesa!


Se il discorso di Arianna era rimasto impresso ad Eufemia, lo stesso valse per Desmond, il quale a differenza della rossa aveva preso più alla lettera determinati consigli, stanco più che altro di quel continuo tira e molla che non sembrava condurre a nulla di buono.
Lei stava con un altro, e tale scelta fu presa anche perché Flynn non si decise a suo tempo, ma la colpa apparteneva ad entrambi e lui in primis non si sentiva in alcun modo colpevole unilateralmente, anzi, era quello che aveva resistito di più alle proposte di altre ragazze di frequentarsi, proprio perché non ce la faceva a togliersi di mezzo una bellezza come l'italiana.
Si, il padre in un certo senso l'aveva quasi costretta, chiedendole di provare ad uscirci e dare una possibilità al principino per conquistare il suo cuore, ma l'ultima parola doveva essere di Eufemia, e lei evidentemente non si era sentita di porre così tanta resistenza a quelle pressioni, optando addirittura alla fine per dargli una ricca chance, a Jessie, prendendo quindi tutti i pro di una scelta simile.
Per la Ricciardi lui avrebbe dovuto saltarle addosso, darle un bacio, dirle che l'amava o portarle dei fiori, ma Desmond non poteva certo cambiare così, da un secondo all'altro, anzi, già ammettere di tanto in tanto la sua gelosia si doveva reputare una cosa sorprendente.

Aspetta aspetta aspetta... Typhon Seal è tuo cugino?!

Affermativo, why?

Non posso crederci... sono andata ad Hogwarts con lui per quattro anni!
Io a Serpeverde, lui e Arianna a Dragargenteo... che cazzo di coppia mancata, quei due.
Ora che ci penso, avete un carattere molto simile...


Ecco perché lei e l'amica si erano incontrate lo stesso giorno della visita al pub da parte della Ricciardi e il cugino Seal.
Compagni di scuola ad Hogwarts, una bella compagnia per Typhon, considerando quella coppia di fighe vicine l'una all'altra.
Desmond non aveva mai potuto frequentare scuole di magia, poiché all'inizio della sua vita i genitori erano molto più che poveri e non si potevano permettere nemmeno lo straccio di un libro di terza o quarta mano.
Quando il padre iniziò a fare l'artigiano riparando bacchette, la fortuna lentamente iniziò a far salire di quota il loro tenore di vita, ma ormai erano passati già tre anni dall'ipotetica lettera per Hogwarts e Desmond, orgoglioso più che mai, non accettò per niente di andare lì facendosi trovare a 13 anni al primo semestre di corso.
Chiese così alla madre di istruirlo e di mandarlo successivamente a qualche accademia privata di recupero, impegnandosi costantemente giorno dopo giorno affinché il divario di conoscenza magica tra lui e ogni altro coetaneo si assottigliasse sempre di più.

Lo stesso vale per te e la Ricciardi, sangue italiano non mente, a quanto pare...

Sì, si è fatta ancora più figa di quando andavamo a scuola insieme...

... Confermo.
Siamo stati anche a letto qualche anno fa, Ty ci mise cinque mesi a perdonarmela!


Beh che diavolo, almeno qualche piccola puntura per sondare il terreno la volle dare anche lui, osservandola di sottecchi mentre parlava non solo dell'estetica di Arianna ma anche del fatto che erano stati amanti per una notte in passato.
Ogni parola detta tra loro somigliava ad una mossa degli scacchi per cercare di far avanzare e venire allo scoperto l'avversario, per mangiare una pedina in più e avvicinarsi alla vittoria, ma quale premio c'era in palio?
Due Ignis che giocavano col fuoco erano assurdi a vedersi, perché ognuno, troppo abituato al calore o al magnetismo, forse non sapeva esattamente quando fermarsi o quando andare avanti con cautela.
Troppo spesso lei gli aveva fatto presente che due come loro insieme sarebbero apparsi come la perfetta imperfezione, come qualcosa di ben abbinato ma non destinato a durare, ma lui non ci volle mai credere, disse sempre il contrario, a volte per presa di posizione ed a volte per reale pensiero.

... e tu da quando vai in giro con biscotti per cani a portata di mano?

Sai, con tutte le cagne che girano da queste parti, mi tengo un diversivo da lanciare mentre scappo dagli inseguimenti...

Dando una risposta molto evasiva e ben poco realistica, Desmond mandò un'occhiata al cagnolino cercando di capire se avesse gradito il piccolo gesto affettuoso, chiedendosi nel contempo se Jessie avesse mai avuto dei pensieri carini nei confronti dell'animale, se Flynn fosse stato il primo ad aver provato un approccio con una creatura a lei così vicina, a lei così affezionata.
Nella sua ottica, magari un po' distorta, magari stupidamente sentimentale e metaforica, fare qualcosa di carino per qualcosa alla quale lei teneva particolarmente, era come se quel qualcosa venisse fatto a lei, ma forse era un ragionamento troppo contorto e stupido.

Per tua informazione, Jessie mi regala anche i peluches... gli piace farmi delle sorprese, e questo anello l'avevo già adocchiato da qualche settimana... lui è semplicemente stato così dolce e premuroso da farmene regalo, visto che se lo può permettere e gli piace viziarmi come una Principessa... è un problema, Flynn?

Così vicina a lui, tanto da poterne sentire il profumo, il calore, la presenza eccitante e sensuale che veniva trasmessa da un vestito il quale lasciava ben poco all'immaginazione, specie ad un ragazzo come lui che amava le femmine con una prestanza fisica simile a quella della Longarno.
La voce maliziosa e sensuale lo accarezzò in ogni zona del corpo, sopratutto quelle più basse.
Quasi per prenderla in contropiede puntò una mano al suo fianco e la spinse indietro, al muro, attaccandocela per poi avanzare ed esserle ancora più vicino, fissandola intensamente negli occhi.

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E dimmi un po', alla Principessa piace avere accanto il Principe o di notte si sogna un bel bastardo fuorilegge che la violenta?[/newsgoth]
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Messaggioda Eufemia » 30/07/2013, 12:16

Tanto ansiosa di saperlo palesemente, Longarno?
... Si, sono geloso, quel damerino ha trovato l'isola del tesoro quando ti sei messa con lui per pietà e misericordia, poteva fidanzarsi con una persona più alla sua portata, tipo una scimmia o una tritona obesa!


Inarcò un sopracciglio, palesemente presa in contropiede: da quando Desmond ammetteva con così tanta tranquillità - cioè senza schermirsi, perché di tranquillità in lui ne leggeva ben poca - di essere geloso di lei? Per alcuni secondi, Eufemia rimase interdetta e perplessa, gli occhi verdi puntati sul suo volto e la bocca schiusa dalla quale, però, non usciva alcun suono; ci mise un'altra decina buona di secondi prima di scuotersi e riprendere a parlare, seppur la voce non fosse come al solito decisa e strafottente, ma presentasse al contrario una punta d'incertezza.

Non sto con lui per pietà e misericordia, Des, quante volte te lo devo ripetere?
Jessie è una persona meravigliosa, è dolce, attento e premuroso, mi mette sempre al primo posto e s'interessa a me... non esistono tanti ragazzi così al mondo.


E l'incertezza non era data dal fatto che non credesse a quelle parole, affatto, ma dallo sconvolgimento che le aveva procurato sentire Flynn ammettere con una tale veemenza di essere geloso di lei, di tenere quindi a lei non solo come Consorella, ma come giovane donna che stava con un altro.

E comunque devi smetterla d'insultarlo in quel modo, non è affatto carino!

Se era per quello, non era manco troppo carino che lei avesse registrato solo in quel momento le ultime parole di Desmond, ma era un dettaglio sul quale era ben contenta di soprassedere.
Ma le sorprese non erano di certo finite visto che, poco più tardi, la Ignis scoprì che Desmond Flynn era nientepopodimeno che il cugino di Typhon Seal, il compagno Dragargenteo di Arianna, la sua migliore amica, ed in effetti a pensarci bene era quasi scontato che fossero imparentati, avendo un carattere simile, un po' come lei e la Ricciardi anche se loro a livello di parentela non avevano nulla, semplicemente il sangue italiano.

... Confermo.
Siamo stati anche a letto qualche anno fa, Ty ci mise cinque mesi a perdonarmela!


Un bel colpo per Eufemia, che sgranò gli occhi e si morse quasi a sangue il labbro inferiore nel tentativo, mal riuscito, di celare le proprie emozioni: d'altronde lei non era un'impassibile Acuan o una ferma Terran, era una Ignis, istintiva e passionale, e i sentimenti che provava erano facilmente intuibili, così come era intuibile che ora il sangue le ribolliva nelle vene; adorava Arianna, e probabilmente se Desmond si fosse messo con lei sarebbe stata l'unica ragazza che avrebbe accettato - considerandola l'unica degna di lui - ma pensarli intenti a rotolarsi su un letto era qualcosa che, al momento, le provocava un enorme, assoluto fastidio.
Per questo preferì cercare di cambiare argomento, nello specifico focalizzandosi sul piccolo dono che Desmond aveva portato per Chocco, il quale ora lo stava divorando con gusto, guardando anche Flynn come a volerne chiedere ancora.

Sai, con tutte le cagne che girano da queste parti, mi tengo un diversivo da lanciare mentre scappo dagli inseguimenti...

A parte l'insulto gratuito alle nostre Consorelle che ti potevi tranquillamente evitare.. cos'è, volevi ingraziarti il mio Beagle? - lo riprese, tentando di sembrare naturale e non troppo infastidita dalla notizia precedente - Comunque grazie, è stato un bel pensiero.

Concesse la Longarno, visto che si trattava della pura verità, prima di provocare il Lampo di fronte a lei avvicinandoglisi troppo, ma di questo se ne rese conto troppo tardi, e sfidandolo verbalmente.
La risposta di Flynn fu l'ultima - o la prima, a seconda dei punti di vista - che Eufemia avrebbe voluto, visto che si ritrovò attaccata al muro con Desmond di fronte e la sua mano sul fianco.

E dimmi un po', alla Principessa piace avere accanto il Principe o di notte si sogna un bel bastardo fuorilegge che la violenta?

Era vicino, davvero troppo, troppo vicino: ed era stata lei a provocarlo fino a quel punto, quindi poteva prendersela solo con se stessa; poteva osservare perfettamente ogni più piccolo dettaglio del suo viso mentre la mano destra, che era corsa al suo petto quasi a volerlo scostare, senza però porre alcuna pressione su di esso, saggiava ora coi polpastrelli la consistenza di quel corpo non troppo muscoloso che aveva visto così tante volte in passato, e che lei trovava perfetto, non amando eccessivamente i palestrati gonfi.
Si umettò le labbra lentamente, richiamando i pochi neuroni ancora lucidi per dargli una risposta a tono, e per aiutarsi immaginò Desmond che sussurrava dolci parole all'orecchio di Arianna dopo una lunga sessione di sesso: quella visione, puramente inventata, fu la spinta che le serviva per non farsi sopraffare dall'eccitazione.

La Principessa, se è una Longarno, non si accontenta certo di uno dei due, Flynn, dovresti immaginarlo.
Lei vuole il Principe di giorno, e il fuorilegge di notte...


Sorrise, sfacciata e strafottente come sempre anche se il cuore andava a mille, graffiando appena il petto di lui con le unghie mentre, nella sua testa, si ripeteva che era tutto un gioco, solo un gioco eccitante e dannato a cui avrebbe saputo mettere fine non appena l'avesse voluto, perché ne manteneva il pieno controllo.

... lascio a te la risposta su cosa sappia fare Jessie, anche se credo che potrebbe non piacerti.

Un'altra provocazione, l'insinuazione che il fidanzato fosse entrambe le cose, che la soddisfasse completamente, una verità a cui anche lei sembrava volersi aggrappare per non cedere alla tentazione dei Fulmini che richiamavano il suo Fuoco, alimentandolo fino a farle perdere la testa.
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Messaggioda Desmond » 01/08/2013, 21:55

[newsgoth]Non sto con lui per pietà e misericordia, Des, quante volte te lo devo ripetere?
Jessie è una persona meravigliosa, è dolce, attento e premuroso, mi mette sempre al primo posto e s'interessa a me... non esistono tanti ragazzi così al mondo.


Quindi sarebbero tutti buoni motivi per sopperire al fatto che non lo ami, dico bene?
Risparmiami la predica del "potrebbe succedere", ci stai da mesi, sarebbe già accaduto, se fosse stato destino...


E comunque devi smetterla d'insultarlo in quel modo, non è affatto carino!

Quando ancora non stavi con lui e mi veniva dietro quella Folgore jamaicana, mi pare tu l'avessi chiamata "sgualdrina lecca-culo" senza nemmeno scambiarci due chiacchiere... Ma forse certi ricordi svaniscono quando arriva un rimpiazzo adeguato, dolce premuroso e che può permettersi anelli di quella portata.

Non le stava dando della materialista, questo si evinceva dal disprezzo con il quale espresse le ultime parole, guardando l'anello quasi schifato, da una parte forse invidioso, perché si, anche lui poteva permettersi una spesa simile, ma una, non tre-quattro al mese come capitava per Jessie.
La fama di Desmond come cantante era ampia ma la maggior parte dei soldi li aveva investiti nel suo nuovo appartamento dove finalmente sarebbe potuto andare a vivere da solo, quindi pur potendo avere una vita agiata, di certo non era nelle condizioni di lanciarsi in regali simili abitualmente.
Il massimo al quale poteva arrivare era comprare dei biscotti per cani di altissima qualità, di quelli parecchio costosi che facevano venire l'acquolina in bocca a qualunque esemplare a quattro zampe, proprio come era avvenuto per Chocco, il quale dopo aver ricevuto l'ok da parte della padrona, si era lanciato sul buon osso, guardando con aria languida Flynn quasi a volergliene chiedere silenziosamente ancora.
Gli occhi del ragazzo e del cucciolo si incrociarono e mentre ascoltava distrattamente le successive frasi della rossa Ignis, Desmond si chinava in basso, dando all'animale altri due ossi di biscotto, con un sorriso sereno ed un innato affetto per quelle creature, da buon membro di Gilda.

A parte l'insulto gratuito alle nostre Consorelle che ti potevi tranquillamente evitare.. cos'è, volevi ingraziarti il mio Beagle?

In ogni comunità c'è il gruppo di troi***e, che sia Ignis, Acuan, Terran, Hogwarts, Cyprus, Musashi, luogo di lavoro.
... Beh sarebbe bello sapere di essere l'unico a parte te qui dentro al quale non ringhia.


Comunque grazie, è stato un bel pensiero.

Non rispose al ringraziamento, si limitò a tornare in piedi e donarle uno sguardo fisso ed intenso, più eloquente di mille parole.
Sapeva che il cagnolino volesse bene anche a Jessie: qualche volta lo aveva visto fargli le feste ed era anche naturale, chissà che cavolo di regali comprava anche a lui e con quanta frequenza, senza contare le tolette, i profumi, le visite dal veterinario gratuite ecc. ecc.
Infatti per questo Des parlò di essere l'unico "lì dentro" e non in generale, per evitare alla ragazza di controbattere con un'altra bella battuta velenosa delle sue, nelle quali ormai era divenuta campionessa mondiale.
Flynn era molto simile al cugino, ma meno resistente di lui forse a determinate provocazioni; in fondo mica potevano essere uguali!
Di certo Typhon avrebbe saputo come reagire all'affronto che Eufemia fece nei confronti del Lampo, ma per quanto riguardava il cantante, egli si limitò a guardarla con aria infastidita e pericolosa, stringendole il fianco in un moto di possessione e rabbia, senza farle male ovviamente, anche perché a livello addominale era parecchio allenata e non sarebbe bastato così poco per darle problemi.
Sentì le unghie smaltate di lei solcare il suo petto, lei tra l'eccitato, il malizioso e il cattivo, bruciante, con un sorriso sicuro e strafottente.

La Principessa, se è una Longarno, non si accontenta certo di uno dei due, Flynn, dovresti immaginarlo.
Lei vuole il Principe di giorno, e il fuorilegge di notte...


...

... lascio a te la risposta su cosa sappia fare Jessie, anche se credo che potrebbe non piacerti.

Uno sbuffo, un grosso sbuffo per Desmond, giunto al limite della sopportazione, visto che sul lato "sessuale" ne aveva sentite decisamente troppe e ne aveva avuto abbastanza di ascoltare quanto fosse capace Jessie sotto le coperte e come mai le non si sentisse insoddisfatta dal suo Principino.
Annuì con fermezza in un movimento scattoso, lasciando il fianco e scansandosi da lei, indietreggiando e interrompendo quindi l'aderenza della mano di Mia con il proprio petto, afferrando il borsone attento a non spaventare Chocco ancora intento a masticare i biscottini.
Non disse assolutamente nulla, non ne aveva la forza o la voglia, ma si notava chiaramente che lei lo aveva trafitto parecchio quella volta, forse più di molte altre, avvolgendolo con un fuoco talmente scottante da ustionare anche un Ignis, appartenente al secondo elemento, il quale sapeva far male quanto il primo ma con molta meno tortura, tortura alla quale la Longarno stava sottoponendo il cuore del suo interlocutore.
Qualora lei avesse provato a parlare ancora o attirare la sua attenzione, egli avrebbe semplicemente alzato il braccio con il palmo della destra aperto, a testimoniare che non desiderava continuare quella conversazione che per lui era definitivamente conclusa, forse in modo peggiore rispetto a tante altre volte. Arrivato presso l'entrata dello spogliatoio si volse, fissandola un'ultima volta.

'Notte Mia.

Detto questo, con un tono morbido, non brusco e non addolorato, attraversò quell'ingresso, scomparendo nella location delle docce della palestra.
Tolse tutto quanto, dalla maglietta bagnata con ancora addosso l'odore di lei, che per altro annusò qualche secondo, ai pantaloni al resto, pronto per ficcarsi sotto dell'acqua tiepida in modo da attenuare i bollenti spiriti che per il momento, a parte lo stupro nei confronti della rossa, prevedevano anche una lunga serie di cazzotti a Jessie Rifter.
Aprì l'acqua che iniziò a scorrere; era da solo e finalmente il silenzio regnava intorno a lui, libero di comportarsi come preferiva, pensare ciò che preferiva ed eventualmente anche dire, se avesse voluto.
Cercando il cambio di vestiti per il post-lavaggio, la sua mancina si imbatté in qualcosa di morbido, appena peloso.
Socchiudendo lo sguardo, lentamente estrasse l'oggetto guardandolo con aria malinconica, leggendo l'etichetta con su scritto "by Des".

Immagine


... Fa***lo Ricciardi, ma che idee mi metti in testa!
"Per tua informazione, Jessie mi regala anche i peluches"... St***zo!


Le fece il verso, sbottando in quell'insulto gratuito, fregandosene, tanto la Longarno non poteva sentirlo e meglio così perché sarebbe stato il primo di una lunga sequela una volta che si fosse messo con la testa sotto l'acqua.
Rimise il peluche nel borsone, scuotendo il capo.
Doveva immaginarselo che il damerino le avesse già fatto dei peluche, e lui che pensava di essere originale, povero imbecille.
Senza dire altro si andò a mettere in doccia, gettando i capelli sotto il flusso dell'acqua tiepida, che quasi immediatamente portò diretto sul freddo, tremando appena per un brivido alla schiena, sopportando però con tutto se stesso quella sensazione di disagio, volendo impegnare lo spirito e il cervello in un'altra attività che non fosse soffrire per l'italiana... Almeno per qualche minuto.

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[/newsgoth]


CONCLUSIONE
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