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Cardiff

Messaggioda Lucas » 12/07/2013, 0:44

Nessun infarto, ma ci sarebbe rimasto davvero male, glielo assicuro!
Lui e le sue lezioni sono un ricordo indimenticabile per me...


E chi potrebbe mai dimenticare l'unica materia nella quale, almeno quando andavamo ad Hogwarts noi, tutto si poteva fare tranne che seguire? - replicò Lucas, divertito - Anche se ammetto che un po' mi dispiace per la materia, Storia della Magia può essere molto interessanta se sviluppata come si deve. Ho un amico che si occupa di organizzare dei Master proprio di Storia, al Ministero, e i suoi corsi sono sempre pieni.

Raccontò a Lyra, e Turner era sicuro che non fosse solo una questione di charme puramente fisico, per quanto Noah Pellegrino fosse, a detta del pubblico femminile, un gran bell'uomo: era carismatico, entusiasta, vivace, e trovava sempre il modo di stuzzicare la curiosità di chi lo ascoltava; una persona così ad Hogwarts, probabilmente, avrebbe saputo fare la differenza.
E quell'accenno all'ex docente di Storia, d'altronde, diede modo al professore di comprendere che anche la bella cantante vi aveva studiato, anche se non è che ci volesse poi chissà quale intuito per comprenderlo.

Azzeccato in pieno, signor Turner.
Lei è un perfetto investigatore!


Fino a che devo ritrovarmi ad investigare sull'ovvio, mi creda, non ho rivali!
E la prego, mi chiami Lucas.


Scherzò il giovane uomo, facendo ricorso ad un po' di sana autoironia che non faceva mai male, ed invitandola poi a chiamarlo per nome perché gli sembrava meno freddo e distaccato, in fondo si stavano ancora dando del "lei", ed una parvenza minima di formalità era dunque ancora presente, tra loro.

Mmm...si potrebbe. Ma la preferisco come investigatore.
Col suo bel aspetto, riuscirà sicuramente a catturare il cuore di qualsiasi donna e farsi svelare ogni segreto.


Lei dice?
Forse dovrebbe offrirsi come cavia, così potrei provare le mie doti da investigatore provetto...


Commentò lui di rimando, malizioso nel tono solo per alcuni istanti prima di sorriderle con aria divertita e leggera, lasciando che quella battuta passasse così com'era venuta, senza portarla avanti a tutti i costi e diventare, così, pesante e fastidioso.
E poi c'era molto altro di cui parlare: i reciproci lavori, per esempio, a cominciare da quello di Lucas.

Lei ha tutta la mia ammirazione, signor Turner.
La sua materia è una delle più difficili, ma se la cattedra è stata assegnata a lei significa che deve essere uno dei migliori fra i migliori!
Comunque, anche io amo molto viaggiare ed in effetti sono fortunata, perchè il mio lavoro mi impone di spostarmi in molti luoghi diversi. Tuttavia, non sono sempre libera di poter girare dove voglio, quando voglio e quanto voglio...


La ringrazio, e sì, ammetto che la mia materia non sia semplice: trasmutare qualcosa, donargli un soffio vitale o, al contrario, privargliene, non è semplice, e non solo a livello di concentrazione; spesso coi miei studenti mi ritrovo ad affrontare temi morali ed etici, chiedendo loro se considerino giusto o meno disporre così della vita, o non-vita, di un oggetto o di una creatura animale... e mi creda, le risposte che ricevo sono le più svariate, alcune più sorprendenti di altre.

Raccontò Lucas, non trovando nulla di male nel farla partecipe di quei piccoli momenti in classe, anche perché erano quelli che, al di là della lezione in sé, gli piacevano di più, perché gli permettevano di stare a contatto diretto coi suoi studenti.
Al di là di questo, la curiosità dell'uomo era stata stuzzicata, e questo lo portò a chiedersi a quale Casata fosse appartenuta negli anni scolastici la bella cantante.

Oh non ci crederà mai!
Anche io ero sempre troppo presa dai miei problemi, tanto che ho dimenticato i nomi e i volti della maggior parte degli studenti del mio stesso anno.
Comunque ero una...anzi, no! Vediamo se riesce ancora a stupirmi con le sue capacità deduttive.
Avanti, signor Turner! Se indovina, sarà ben ricompensato...


Un premio?
Ah, ma allora mi devo impegnare al massimo!
Aspetti, mi concentro...


Così dicendo, l'uomo lasciò scivolare delicatamente il braccio di Lyra dal proprio e fermò il suo incedere in avanti, prendendo a girarle intorno con aria concentrata e una mano sul mento, il pollice che si accarezzava distrattamente la bocca mentre la studiava da ogni angolazione, lasciando che lo sguardo percorresse la sua intera figura, lentamente, cercando nei meandri della sua memoria, fino a che un lampo d'illuminazione [Elaborazione: 10 + d20/20 = 30] non lo raggiunse; sorrise, a quel punto, avvicinandosi nuovamente al suo fianco per offrirle una seconda, anzi, terza, volta il proprio braccio.

Ma come sono fortunato... non solo ho avuto modo d'incontrare una famosa cantante e di passeggiare con lei, non solo questa cantante si è rivelata tanto bella quanto accattivante... ora scopro, anzi, ricordo persino che questa giovane donna una volta era una mia co-Casata all'interno della - ahimé - bistrattata Tassorosso - e qui il sorriso si fece più ampio, divertito e complice - Potrei mai essere più felice di così? - domandò a se stesso, ma ad alta voce, per poi aggiungere subito dopo - Forse sì, dovrò ripormi questa domanda quando mi avrà consegnato il mio premio...

E l'ultima frase assunse una sfumatura maliziosa mentre i due riprendevano a camminare verso il Castello gallese, lasciando che la conversazione si concentrasse sul lavoro di lei di cui, l'aveva ammesso, Lucas conosceva molto poco, e di cui forse aveva una visione molto più aulica che pratica.

Ha detto bene, purtroppo...
Interviste, conferenze stampa, presentazioni, eventi di beneficenza, servizi fotografici: in realtà, gran parte del mio lavoro si basa sulla mia immagine, che deve essere costantemente pubblicizzata.
Per questo, ahimè, non posso solo cantare. Mi piacerebbe stare più a contatto con i miei fan, ma anche quello diventa spesso un lavoro pesante...
Tuttavia, quando salgo sul palco e inizio a cantare e la folla sotto di me si emoziona per i miei concerti...vengo ripagata di tutte le ore ed ore di noia che sono costretta a subire...
E' un lavoro duro, ma quale lavoro in fondo non lo è?


Eppure è piuttosto conosciuta nel mondo magico... cosa le vieta di concentrarsi più sul suo pubblico, e meno sulla sua immagine? Naturalmente convengo che sia importante per farsi pubblicità e vendere la sua musica... ma è altresì vero che quando canta, quando la sua voce avvolge chi l'ascolta, ha poca importanza la sua immagine esteriore, perché è quella dell'anima a fare la differenza, e quella non dipende certo dai servizi fotografici, dagli abiti che indossa o dal trucco.
Sbaglio?


Le domandò Lucas, parlando sì da ignorante, ma col cuore, esprimendo le sue considerazioni verso quello che per lui era il vero modo di fare musica, più che altro il vero motivo per cui, di solito, la si faceva: trasmettere qualcosa agli altri; e allora, che importanza potevano avere un vestito, un'acconciatura, un'intervista o un servizio fotografico di fronte alla possibilità di stare a contatto diretto con chi, quella musica, l'amava?

Mi perdoni, forse faccio male a parlare di cose che non conosco, ma... mi sembra tutto un complesso sistema atto solo a fare soldi, e magari sarò troppo sentimentale, ma credo che la musica dovrebbe essere più di un mucchio di galeoni.

E a proposito di soldi, camminando i due erano finalmente arrivati all'ingresso, a pagamento, del Castello, e poterono dunque mettersi in fila nell'attesa che venisse il loro turno di entrare.

Mi permette di offrirle questa visita, Lyra?
In fondo, io da lei riceverò già un premio, mi farebbe piacere regalarle questa breve escursione.
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Messaggioda Lyra » 12/07/2013, 19:08

Quella passeggiata si stava rivelando molto più divertente del previsto. Camminare a braccetto con un uomo non era qualcosa di nuovo per la diva, ma lo era non essere attorniata da una folla di persone d'alta classe che reclamavano un po' della sua attenzione. Non che lei dovesse essere l'unica stella a brillare in quel firmamento, ma quando si era in presenza di così tanti VIP era sempre meglio scambiare una buona parola con tutti. Lì, invece, Lyra non doveva rendere conto a nessuno, se non al giovane uomo che la stava accompagnando a visitare un noto castello di Cardiff. E sebbene continuasse a mostrarsi come una cantante elegante, raffinata e a tratti civettuola, era pur sempre un'immagine di sè leggera da portare, grazie anche alla complicità del suo interlocutore.

E chi potrebbe mai dimenticare l'unica materia nella quale, almeno quando andavamo ad Hogwarts noi, tutto si poteva fare tranne che seguire? Anche se ammetto che un po' mi dispiace per la materia, Storia della Magia può essere molto interessanta se sviluppata come si deve. Ho un amico che si occupa di organizzare dei Master proprio di Storia, al Ministero, e i suoi corsi sono sempre pieni.

Ammetto di essermi addormentata qualche volta, ma a detta sua ora c'è un nuovo insegnante ad occupare il posto di Rüf.
Forse con lui Storia della Magia verrà rivalutata...


Cercò di rincuorarlo Lyra, vedendo come Lucas sembrasse realmente disipiaciuto per le sorti di quella materia. Le sue osservazioni, tuttavia, avevano stuzzicato la curiosità dell'uomo a quanto pare, spingendolo a fare supposizioni sulla scuola da lei frequentata. Supposizioni che anche lui riconobbe come ovvie subito dopo, quando la giovane donna confermò le sue parole.

Fino a che devo ritrovarmi ad investigare sull'ovvio, mi creda, non ho rivali!
E la prego, mi chiami Lucas.


D'accordo...Lucas

Disse, pronunciando con tono voluttuoso il suo nome, quasi fosse curiosa di scoprire che sapore avesse sulle proprie labbra. Aveva una voce limpida e pura, a tratti musicale, che ben si sposava con la sua persona. Il modo in cui modulava la voce la faceva apparire sempre dolce, deliziata e gentile col prossimo. Era un atteggiamento costruito, certo, da anni e anni di gavetta nel mondo dello spettacolo, quando aveva bisogno di farsi notare non solo per la sua voce ma anche per il modo in cui appariva. Ed ora, nonostante provasse sincera simpatia nei confronti di Lucas, la cantante non riusciva a dismettere quei panni, quasi ormai fosse troppo tardi per mostare all'uomo ciò che lei era veramente. Niente di troppo diverso, solo una persona più semplice, più naturale, meno costruita di quella che ora si stava presentando di fronte ai suoi occhi.

Lei dice?
Forse dovrebbe offrirsi come cavia, così potrei provare le mie doti da investigatore provetto...


Non le era sfuggito il tono malizioso con cui l’uomo aveva pronunciato quelle parole, né il sorriso che gli spuntò subito dopo sul viso, come a voler sottolineare che tutto quello era uno scherzo. Abituata a flirtare, Lyra non era tipo da ritirarsi di fronte a certi giochi, anzi: la giovane donna si fermò, costringendo anche il suo cavaliere a fare altrettanto. Poi, avvicinandosi al suo bel volto, gli sfiorò appena con le labbra il lobo dell’orecchio, sussurrando nel contempo parole sensuali, che lasciavano presagire qualcosa di altamente erotico ed eccitante.

Sono convinta che riuscirebbe a scoprire molte cose, sul mio conto…

Indugiò solo per un attimo vicino al volto dell’uomo, dopodiché riprese la sua posizione iniziale, sorridendogli in un modo talmente candido ed innocente che Lucas avrebbe creduto impensabile che una tale creatura angelica fosse in grado di sussurrare parole tanto accattivanti [Carisma(a):28]. Lyra, dal canto suo, rideva sommessamente dentro di sé, divertendosi di quel gioco che l’altro sembrava ben propenso a continuare. In ogni caso, dopo aver fissato per qualche secondo il volto dell’uomo per vederne la reazione, la conversazione si spostò su un terreno decisamente più normale, mentre i due riprendevano la propria passeggiata. Lucas aveva iniziato a parlare del suo lavoro, di come si ritenesse fortunato ad avere in classe studenti interessati alla sua materia e che ponevano avanti le loro considerazioni di natura etico morale, cosa che l’uomo sembrava apprezzare particolarmente. Il suo entusiasmo per quei ragazzi fece sorgere nella cantante un sorriso tenero, mentre supponeva che egli amasse veramente insegnare ad Hogwarts. Questo le riportò alla mente i momenti passati, quando era costretta a prendere ripetizioni di Pozioni da Martha: non le era sfuggito il sorriso con la quale questa le spiegava ogni singolo dettaglio, stando ben attenta affinchè lei capisse e mostrandosi sempre paziente. Lyra immaginava che la sorella si comportasse così anche in classe, tuttavia le sue convinzioni erano ben lontante dall’essere reali.

Un premio?
Ah, ma allora mi devo impegnare al massimo!
Aspetti, mi concentro...


Parlando del più e del meno, Lyra era arrivata a lanciare una nuova sfida al suo cavaliere. Vide Lucas concentrarsi, mentre cercava di indovinare a quale tipo di Casa fosse appartenuta in gioventù la cantante. Dal canto suo, la donna rimase perfettamente immobile, sorridendo divertita e portando un braccio ad accarezzarsi i lunghi capelli ricci, che le ricadeva da un lato.

Ma come sono fortunato... non solo ho avuto modo d'incontrare una famosa cantante e di passeggiare con lei, non solo questa cantante si è rivelata tanto bella quanto accattivante... ora scopro, anzi, ricordo persino che questa giovane donna una volta era una mia co-Casata all'interno della - ahimé - bistrattata Tassorosso.
Potrei mai essere più felice di così? Forse sì, dovrò ripormi questa domanda quando mi avrà consegnato il mio premio...


Per un attimo, un’espressione stupita si dipinse sul volto della diva, che subito dopo però venne sostituita da una risata allegra e vivace, mentre faceva scivolare nuovamente il proprio braccio su quello di Lucas.

Le sue doti investigative sono eccezionali.
Ebbene sì, Lucas: sono una ex-Tassorosso.
E quindi lo era anche lei? E’ davvero una piacevole sorpresa!
In effetti…ora ricordo! Mi ricordo di lei, Turner Lucas del mio stesso anno!
Lo ammetto, non l’avrei mai riconosciuta.


Un suo vecchio compagno di scuola. Quella si che era una strana coincidenza! Ma Lyra sembrò non preoccuparsi troppo, felice di poter rivedere qualcuno con il quale, anche se poco, aveva condiviso i suoi anni ad Hogwarts.

Il premio è tutto guadagnato. Lo avrà presto, mio caro investigatore…

Rispose divertita, preferendo tenerlo un po’ sulle spine e conoscerlo ancora un po’, prima di dargli ciò che gli spettava. Nel frattempo, i due iniziarono a parlare di lavoro e in particolar modo del lavoro di una cantante professionista come Lyra. Lucas espresse le sue perplessità, giuste da una parte, sul perché lei non si svicolasse da tutto ciò che poteva essere superfluo nella sua carriera d’artista, in modo da concentrarsi solo sulla musica.

Eppure è piuttosto conosciuta nel mondo magico... cosa le vieta di concentrarsi più sul suo pubblico, e meno sulla sua immagine? Naturalmente convengo che sia importante per farsi pubblicità e vendere la sua musica... ma è altresì vero che quando canta, quando la sua voce avvolge chi l'ascolta, ha poca importanza la sua immagine esteriore, perché è quella dell'anima a fare la differenza, e quella non dipende certo dai servizi fotografici, dagli abiti che indossa o dal trucco.
Sbaglio?
Mi perdoni, forse faccio male a parlare di cose che non conosco, ma... mi sembra tutto un complesso sistema atto solo a fare soldi, e magari sarò troppo sentimentale, ma credo che la musica dovrebbe essere più di un mucchio di galeoni.


Non ha nulla da farsi perdonare. Sono domande legittime ed è giusto che io le risponda.
Dunque da dove iniziare? In primo luogo, io con la mia musica ci vivo.
Per questo fino a quando non deciderò di dedicarmi ad altro, ho bisogno che la mia musica vada venduta.
Può sembrarle meschino come pensiero, ma le assicuro che non lo è.
Dedico anima e corpo alla mia musica, sempre. Ogni fibra del mio essere tende ad essa e non voglio fare niente altro se non cantare. Ho visto i volti di coloro che mi ascoltano quando canto: se riesco a donare tanta emozione, voglio che questo sogno continui, anche per loro.
Ma per farlo, devo pur sopravvivere in qualche modo. E qui subentra il lavoro del mio manager. Lo apprezzo come persona e gli voglio bene come ad un amico, ma lui ha una mente da imprenditore, com’è giusto che sia. Senza la sua fiducia, il suo sostegno ed i suoi consigli, io non sarei qui. Il mio guadagno è anche il suo. E ho faticato davvero tanto per arrivare dove sono ora.


Fece una breve pausa, aspettando che l'altro le facesse un segno di assenso prima di concludere definitivamente.

Mi piace questa vita e accetto anche i suoi lati negativi.
Come ho detto prima, ogni lavoro è duro a modo suo.
Per quanto possa dispiacermi per determinate cose, non vi rinuncerò.


Non disse nulla sul fatto che il suo aspetto doveva riflettere la musica che cantava. La sua anima era dentro la musica, ma la sua musica si personificava in Lyra. Non Lyra Bennet, ma solo Lyra. E con quale delle due donne Lucas aveva a che fare ora? Forse il docente di Trasfigurazione neanche si stava ponendo il problema, ignaro che quella davanti a lei non fosse una persona completamente vera, ma in parte un’immagine costruita, un personaggio che doveva risaltare agli occhi degli altri come un angelo sceso dal cielo.

Mi permette di offrirle questa visita, Lyra?
In fondo, io da lei riceverò già un premio, mi farebbe piacere regalarle questa breve escursione.


Devo, Lucas.
Non sono molto pratica con i soldi babbani e in più non ho portato galeoni con me.
Spero avrà abbastanza pazienza, vorrei visitare un po’ il Castello prima di darle il suo meritato premio…


Disse e, se Lucas avesse acconsentito, la donna sarebbe entrata insieme a lui all’interno del Castello.
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Messaggioda Lucas » 12/07/2013, 19:44

Ammetto di essermi addormentata qualche volta, ma a detta sua ora c'è un nuovo insegnante ad occupare il posto di Rüf.
Forse con lui Storia della Magia verrà rivalutata...


Vorrei poter essere così ottimista...

Mormorò Lucas, facendo intendere a Lyra in modo nemmeno troppo velato che, purtroppo, il nuovo docente non era esattamente il massimo dell'entusiasmo e della spigliatezza: se non avesse conosciuto Noah, sarebbe stato quasi portato a pensare che fosse una prerogativa dei docenti di Storia della Magia quella di essere un po'... beh, noiosi.
Intanto, le grandi - per così dire - doti investigative di Turner l'avevano aiutato a scoprire l'ovvio, e cioè che anche la giovane cantante aveva studiato ad Hogwarts: di fronte ai suoi complimenti, l'altro aveva risposto con un sorriso ed un pizzico di malizia, atteggiamenti che, a quanto sembrava, la cantante era perfettamente in grado di replicare con una leggerezza, forse, del tutto femminile.

Sono convinta che riuscirebbe a scoprire molte cose, sul mio conto…

Riuscirei a scoprire tutto ciò che lei vorrebbe che io scoprissi, credo, ma non ciò che la renderebbe meno cantante e più donna.

Mormorò Lucas di rimando, al suo orecchio come aveva fatto lei, facendo intendere che qualcosa, di lei, l'aveva capita - Intuito (Perspicacia): 17 - un po' perché non era stupido ed un po' perché, anche rifacendosi alla cultura babbana, sapeva che spesso le persone famose, come Lyra in questo caso, avevano quel piccolo difetto, e nemmeno per colpa totalmente loro, di mostrarsi in un modo ed essere in un altro: l'aveva visto anche a scuola, con la Vice Preside Monique Vireau... dall'esterno sembrava una persona fredda, integerrima, cordiale ma in modo distaccato, ma imparando a conoscerla si comprendeva che quella fosse tutta una maschera per proteggersi da eventuali nemici, e che comunque era tutto retaggio del proprio passato; ed era convinto, anche se magari a torto, che per la cantante non fosse poi tanto diversa la questione, che anche lei in un certo qual modo fingesse, e che la vera Lyra fosse ben diversa da quella che posava per i servizi fotografici o parlava con gentilezza ai suoi fan... probabilmente era anche diversa da colei che aveva accanto.
La sua frase maliziosa, a tratti erotica, trovò quindi una risposta più seria da parte di Turner, che però non mancò di esporla col sorriso: inutile dire che non gli sarebbe dispiaciuto conoscere Lyra per quella che veramente era, ma non poteva certo pretendere che si aprisse con lui, un emerito sconosciuto, come nulla fosse... andava bene anche così.
Riprendendo a camminare, i due chiacchierarono ancora della scuola, e dopo una breve riflessione da parte di lui, si arrivò alla rivelazione della giornata: anche Lyra era stata una Tassorosso e, incredibile ma vero, era stata anche una compagna dello stesso anno di Lucas.

Le sue doti investigative sono eccezionali.
Ebbene sì, Lucas: sono una ex-Tassorosso.
E quindi lo era anche lei? E’ davvero una piacevole sorpresa!
In effetti…ora ricordo! Mi ricordo di lei, Turner Lucas del mio stesso anno!
Lo ammetto, non l’avrei mai riconosciuta.


Spero di essere cambiato in meglio, da allora.
Anche se, in effetti, ora dovrò scervellarmi a lungo per rammentare il suo cognome...


Ammise il giovane uomo con aria divertita, camminandole ancora accanto: proprio perché era sempre stato piuttosto solitario, da ragazzino, non si era mai aperto molto coi compagni di Casata, e quei pochi con cui aveva stretto amicizia erano per lo più maschi che non femmine; per questo non gli fu facile, sul momento, ricordare il cognome di lei, considerando anche il fatto che era piuttosto curioso di scoprire quale fosse il premio ottenuto per essersi ricordato di Lyra.

Il premio è tutto guadagnato. Lo avrà presto, mio caro investigatore…

Attenderò con impazienza, allora.

Replicò lui, più curioso che malizioso, continuando per la sua passeggiata ed esponendo intanto i suoi dubbi riguardo alla carriera di Lyra, ammettendo però al contempo la sua ignoranza e scusandosi dunque se, nel corso della sua riflessione, si fosse lasciato andare a qualche stupidaggine colossale dettata proprio dalla sua non-conoscenza della materia.

Non ha nulla da farsi perdonare. Sono domande legittime ed è giusto che io le risponda.
Dunque da dove iniziare? In primo luogo, io con la mia musica ci vivo.
Per questo fino a quando non deciderò di dedicarmi ad altro, ho bisogno che la mia musica vada venduta.
Può sembrarle meschino come pensiero, ma le assicuro che non lo è.
Dedico anima e corpo alla mia musica, sempre. Ogni fibra del mio essere tende ad essa e non voglio fare niente altro se non cantare. Ho visto i volti di coloro che mi ascoltano quando canto: se riesco a donare tanta emozione, voglio che questo sogno continui, anche per loro.
Ma per farlo, devo pur sopravvivere in qualche modo. E qui subentra il lavoro del mio manager. Lo apprezzo come persona e gli voglio bene come ad un amico, ma lui ha una mente da imprenditore, com’è giusto che sia. Senza la sua fiducia, il suo sostegno ed i suoi consigli, io non sarei qui. Il mio guadagno è anche il suo. E ho faticato davvero tanto per arrivare dove sono ora.


Annuì, per farle comprendere che sì, aveva ben inteso il senso del suo discorso: poteva non essere molto d'accordo su alcuni punti, ma appunto, tra i due era lei l'esperta del settore e lui l'ignorante totale, quindi non poteva pretendere - e non l'avrebbe mai fatto in nessun caso - di aver ragione.

Mi piace questa vita e accetto anche i suoi lati negativi.
Come ho detto prima, ogni lavoro è duro a modo suo.
Per quanto possa dispiacermi per determinate cose, non vi rinuncerò.


E in tutto questo, quanto conta l'immagine di sé che si è dovuta costruire? - domandò Turner, forse impertinente in quel quesito ma sinceramente curioso e non saputo o arrogante - Perché da quel poco che ne so io del suo lavoro riferito anche alla cultura babbana, e mi dica se sbaglio, c'è sempre un prezzo da pagare per il successo, e solitamente questo prezzo va a discapito dell'essere se stessi... anche per lei è stato così?

Le chiese, appena più serio nel tono e nello sguardo.
Forse l'argomento gli stava tanto a cuore perché, in fondo, lui aveva vissuto un'esperienza negativa in quel senso con Julie, che si era presentata in un modo per rivelarsi poi in un altro: anche in quel caso si era trattato d'interagire con una persona che si era costruita una propria immagine diversa da quella reale, e lui ne aveva pagato le conseguenze più di quanto Lyra stessa avrebbe mai potuto immaginare.
Intanto, nel loro parlare, erano arrivati di fronte all'entrata del Castello di Cardiff, la cui visita Lucas si offrì di pagare alla cantante.

Devo, Lucas.
Non sono molto pratica con i soldi babbani e in più non ho portato galeoni con me.
Spero avrà abbastanza pazienza, vorrei visitare un po’ il Castello prima di darle il suo meritato premio…


Farle passare una piacevole giornata è molto più importante di qualsiasi premio.
Visiteremo il Castello con tutta la calma del mondo e poi, se vorrà, mi consegnerà il premio tanto atteso.


Di nuovo sorridente, leggero nel tono e con lo sguardo luminoso, mentre pagava per entrambi con soldi babbani e procedeva con Lyra attaccata al suo braccio dentro al Castello, iniziandone l'escursione: la prima cosa che entrambi poterono notare, entrando, fu la lunga serie di archi che dava, dall'ingresso sul retro, fino all'altro ingresso, quello attorniato dal giardino pensile; nel cortile interno, poi, uno spettacolo messo in scena da alcuni gallesi babbani rappresentava come doveva essere la vita all'interno del Castello nel periodo medievale, e dunque vi erano cavalieri intenti ad esercitarsi con le spade, dame che parlottavano tra loro e bambini che osservavano estasiati quel combattimento improvvisato. Il tutto, ovviamente, secondo gli usi e i costumi del tempo.

Messere, Madamigella, benvenuti nel Castello di Cardiff.
Posso io, vostro umile servitore, servire ad entrambi del meraviglioso sidro di mele?


Domandò loro un uomo vestito, appunto, da servo, inchinandosi appena con in mano un vassoio in legno con poggiati sopra due bicchieri d'argento placcato oro: Lucas, con un sorriso di ringraziamento, prese un bicchiere e lo passò a Lyra per poi, se questa lo avesse accettato, prendere il secondo ed alzarlo in direzione della donna, mentre l'uomo si allontanava per rifornirsi di sidro ed accogliere gli altri ospiti.

Che ne dice, Lyra...
Vogliamo brindare ai pomeriggi gallesi passati in piacevole compagnia?


Le chiese, parlando a voce bassa non per chissà quale intento particolare, ma semplicemente per evitare di pronunciare il suo nome con un timbro troppo alto, volendo permettere all'altra di mantenere in tutto e per tutto il proprio anonimato.
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Messaggioda Lyra » 13/07/2013, 0:07

Sembrava che molte cose non erano affatto cambiate ad Hogwarts da quando si era diplomata. Storia della Magia rimaneva la materia più noiosa in assoluto, nonostante il nuovo docente avesse sostituito l'integerrimo e immortale professor Rüf. Eppure, a quanto pare neanche lui riusciva nell'impresa di far risultare l'argomento interessante. A parte pochi appassionati, infatti, la maggior parte degli alunni che seguivano la lezione si addormentavano, fantasticavano o erano impegnati a fare altro. E Lyra sospettava che anche col nuovo insegnante le cose non fossero cambiate. Glielo fece capire proprio Lucas, con la risposta che le diede subito dopo quando lei aveva predetto un possibile miglioramento per le sorti di quella materia.
Quell'argomento quindi venne chiuso lì e i due si poterono dedicare a passatempi molto più piacevoli. Lucas era un uomo che sapeva come provocare una donna, almeno con le parole, e davanti a sè aveva trovato una persona che non solo incassava ma che, a sua volta, sapeva come far perdere la testa ad un uomo, con gesti eleganti ed estremamente accurati. Tuttavia, la risposta del suo cavaliere fu del tutto inaspettata per lei, che in un primo momento preferì tacere piuttosto che dire qualcosa.

Riuscirei a scoprire tutto ciò che lei vorrebbe che io scoprissi, credo, ma non ciò che la renderebbe meno cantante e più donna.

...
Inizio a credere che lei sia un Legilimens.
Attento signor Turner, dovrebbe sempre avvisare una fanciulla del pericolo che incorre standole accanto.


Rispose quindi per metà seria e per metà ironica, sorridendogli ma senza che le labbra si schiudessero abbastanza da mostrare i candidi denti. Aveva colto nel segno e per quanto questa cosa un poco la infastidisse, non era abbastanza per prendersela col povero professore di Trasfigurazione, che probabilmente aveva pronunciato quella frase in perfetta buona fede. E la ex-Tassorosso lo dimostrò subito dopo, tornando a sorridere come prima, anche se in maniera meno affettata.

Mi dispiace Lucas, davvero.
Purtroppo sono talmente abituata a comportarmi così che non mi rendo conto a volte di esagerare.
Spero che lei mi perdonerà e da adesso in poi cercherò di essere più naturale...anche se non oso garantire sul risultato!


Ormai era inutile continuare quella messinscena e sebbene la giovane donna avesse intenzione sì, di essere più sè stessa con il suo accompagnatore, era pur vero che non poteva dimenticare chi era e dove si trovava. Avrebbe quindi cercato un compromesso, una via di mezzo, mantenendosi distaccata all'apparenza degli altri ma cercando un po' di coinvolgere Lucas nel suo di mondo. Ed un buon passo venne fatto quando i due si scoprirono vecchi compagni di scuola, dimenticati con l'andare del tempo ma che non mancarono di dimostrare la reciproca gioia nell'essersi ritrovati.

Spero di essere cambiato in meglio, da allora.
Anche se, in effetti, ora dovrò scervellarmi a lungo per rammentare il suo cognome...


Lei mi delude.
Un investigatore, legilimens e trasfiguratore che non riesce a scoprire un semplice cognome?
Male, molto male...


Disse scuotendo leggermente la testa in segno di diniego, mimando ad arte un'espressione delusa [Talento (a)=29] tanto che l'uomo avrebbe faticato a credere fosse tutto uno scherzo.

Per questa volta le darò una mano.
E' Bennet...


L'aveva detto. Aveva rivelato una parte del suo essere, reale e concreto. Si chiese se Lucas sarebbe riuscito a fare il collegamento, quale reazione avrebbe avuto e se si sarebbe arrabbiato. Certo, perchè lei non poteva di sicuro ignorare che, se lavorava ad Hogwarts, era di sicuro un collega di sua sorella. Ma la giovane donna aveva le sue buone ragioni per non aver voluto rivelare prima quel segreto. Tant'è che aveva deciso di premiare il suo cavaliere con quella rivelazione: era stato gentile e affabile, divertente e sincero con lei. Perchè non fare altrettanto?
Attese quindi che Lucas dicesse la sua al riguardo, prima di passare a parlare del proprio lavoro come cantante.

E in tutto questo, quanto conta l'immagine di sé che si è dovuta costruire? Perché da quel poco che ne so io del suo lavoro riferito anche alla cultura babbana, e mi dica se sbaglio, c'è sempre un prezzo da pagare per il successo, e solitamente questo prezzo va a discapito dell'essere se stessi... anche per lei è stato così?

Mmmm...non sono convinta di poter rispondere alla sua domanda: è un quesito troppo personale e non credo sia il caso che le riveli troppo di me.
Le posso solo dire che ho pagato il mio prezzo, ma ho trovato un compromesso.
Non ho dimenticato chi sono, se è questo che teme Lucas.


Rispose, evitando manierismi e fronzoli nel modo di parlare, ma lasciando che la sua voce fluisse seria fuori dalle sue labbra. Una voce che era ancor più bella ascoltata al naturale.
Alla fine giunsero all'agognato Castello, dove Lucas si offrì di pagarle l'ingresso, offerta che Lyra accettò di buon grado. Ogni volta che era costretta a rapportarsi con dollari, sterline, yen o qualsivoglia altro denaro, il suo cervello sembrava andare in tilt e la cantante si trovava spaesata a chiedersi perchè si ostinasse a maneggiare quei pezzi di carta. L'interno del castello era stato allestito per permettere ai visitatori di gustarsi una scenetta divertente che vedeva protagonisti i babbani del periodo medievale. Osservò con ammirazione due contendenti combattere a colpi di spada e, se non fosse che un babbano sbarrò loro la strada per offrire a entrambi un sidro di mele, la giovane donna sarebbe corsa insieme ai bambini ad assistere a quello spettacolo entusiasmante.

Che ne dice, Lyra...
Vogliamo brindare ai pomeriggi gallesi passati in piacevole compagnia?


Mi sembra un'ottima idea, mio prode cavaliere...

Rispose a tono, lasciandosi coinvolgere dall'atmosfera medievale che si respirava là dentro e mimando un'inchino vecchio stampo alla perfezione, sorridendo divertita e prendendo il bicchiere che il ragazzo stava porgendo loro. Dopodichè, la cantante si sciolse dal braccio di Lucas per potersi dirigere in un angolo più appartato, vicino ad una delle tante finestre che si affacciavano sullo splendido giardino interno.

Allora, io brindo a questo incontro voluto dal Destino
Ai professori noiosi di Storia della Magia
E ad una nuova amicizia, che spero si preservi nel tempo...


Declamò Lyra, alzando appena il suo bicchiere e aspettando che anche l'uomo dicesse la sua. Dopodichè, se egli avesse accettato quel brindisi, avrebbe fatto tintinnare il proprio bicchiere con quello dell'altro e si sarebbe dissetata con la bevanda alcolica e zuccherina.
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Messaggioda Lucas » 15/07/2013, 12:12

Aveva colto nel segno: usando le sue conoscenze del mondo babbano, e della pressione, dello stresse e delle aspettative da raggiungere a cui erano sottoposte le persone famose, "pubbliche", aveva ipotizzato che anche nel caso di Lyra vigesse lo stesso modus operandi... e non si era sbagliato; naturalmente non voleva farla sentire in colpa o altro, in fondo per lei era un perfetto estraneo, ma farle comprendere che dietro alla facciata da ragazzo piacente, che sa come parlare ad una donna, c'era molto di più, giusto nel caso in cui la cantante avesse voluto affrontare qualche argomento di conversazione più serio... ora sapeva di poterlo fare, e che l'interesse di Turner verso di lei era più come persona che come personaggio famoso nel mondo magico.

Inizio a credere che lei sia un Legilimens.
Attento signor Turner, dovrebbe sempre avvisare una fanciulla del pericolo che incorre standole accanto.


Chiedo perdono... ma d'altronde un buon investigatore, per essere definito tale, deve anche possedere uno sviluppato sesto senso, non crede?

Domandò il giovane uomo di rimando, sorridendo alla sua interlocutrice, un tono di voce molto simile al suo, anche se alla serietà e all'ironia si aggiungeva un pizzico di rammarico: non avrebbe mai voluto infastidirla né darle un dispiacere, e temette di averlo fatto fino a che il sorriso non comparve nuovamente sul volto dell'altra.

Mi dispiace Lucas, davvero.
Purtroppo sono talmente abituata a comportarmi così che non mi rendo conto a volte di esagerare.
Spero che lei mi perdonerà e da adesso in poi cercherò di essere più naturale...anche se non oso garantire sul risultato!


Non deve scusarsi.
In fondo non ci conosciamo, e l'essere stati compagni di scuola non mi da' certo il diritto di giudicarla... ho parlato senza pensare, e me ne dispiace molto
- replicò Lucas, sincero nel tono - Si senta libera di essere, con me, tutto ciò che vuole: una donna qualsiasi, una cantante famosa, entrambe, o magari solo una giovane bellissima in procinto di visitare un Castello meraviglioso.

Aggiunse sorridente, strizzandole anche l'occhio.
Sicuramente fu più semplice, per entrambi, proseguire la conversazione dopo quelle precisazioni, soprattutto quando essa si focalizzò sul cognome di Lyra che, a Lucas, sembrava proprio sfuggire.
L'espressione delusa di lei, finta, certo, ma Turner dovette autoconvincersene, perché era molto realistica, fu sostituita da una di sincero stupore quando sentì le parole successive della giovane donna.

Lei mi delude.
Un investigatore, legilimens e trasfiguratore che non riesce a scoprire un semplice cognome?
Male, molto male...
Per questa volta le darò una mano.
E' Bennet...


Lei è la sorella di Martha Bennet, la docente di Pozioni? - domandò incredulo, abbassando il tono così da farsi sentire solo da lei - Non ci posso credere, ma come ho fatto a non arrivarci prima? E dire che vi assomigliate anche un pochino...

Aggiunse il docente di Trasfigurazione che ora, osservandola meglio, trovava effettivamente dei punti in comune nel viso, nell'espressione, con la maggiore delle Bennet, sua collega; sorrise e scosse il capo, lasciandosi sfuggire anche un piccolo sbuffo divertito dalle labbra.

Pazzesco... deve essere molto fiera di sua sorella, è un'insegnante davvero qualificata! Vorrei poter dire che ho instaurato un ottimo rapporto con lei, ma mentirei... - commentò l'uomo con sincerità, visto che non avrebbe avuto alcun senso mentire solo per farsi bello agli occhi di lei - Martha è una persona molto discreta, o almeno è questa l'idea che mi sono fatto della sua persona, e non ho mai voluto imporle la mia presenza. Però so che ha legato con le docenti di Divinazione - e qui un velo calò sui suoi occhi per qualche istante - e di Erbologia... ha avuto modo di conoscerle?

S'informò, sforzandosi di apparire quanto più possibile naturale [Talento (Arte): 10] anche se parlare di Tisifone rendeva tutto molto difficile.
Mentre si avvicinavano all'ingresso del Castello, Lucas domandò ancora alla donna del suo lavoro, in particolare di ciò a cui aveva dovuto rinunciare per essere così famosa, il prezzo da pagare per il successo - perché quello, a sua convinzione, c'era sempre, in ogni lavoro e in qualsiasi campi.

Mmmm...non sono convinta di poter rispondere alla sua domanda: è un quesito troppo personale e non credo sia il caso che le riveli troppo di me.
Le posso solo dire che ho pagato il mio prezzo, ma ho trovato un compromesso.
Non ho dimenticato chi sono, se è questo che teme Lucas.


Non deve sentirsi obbligata a dirmi nulla.
L'importante è essere rimasti fedeli a se stessi, e se ha trovato un modo per essere serena, allora va bene così.


Morbido nel tono, inutile dire che non si era minimamente offeso o altro: e perché avrebbe dovuto? Proprio considerando il fatto che erano comunque due estranei o quasi, tutto ciò che Lyra gli confessava spontaneamente era da lui considerato come un dono; intanto, i due erano entrati all'interno del Castello, dove l'atmosfera medievale li aveva subito circondati ed un uomo in costume aveva offerto loro del sidro di mele.

Mi sembra un'ottima idea, mio prode cavaliere...

S'inchinò a sua volta verso la donna, immergendosi perfettamente in quel ruolo - e in fondo, se lo sentiva anche bene addosso - per poi seguirla in una zona più appartata del Castello, accanto ad una finestra dalla quale si estendeva il magnifico panorama del giardino interno.

Allora, io brindo a questo incontro voluto dal Destino
Ai professori noiosi di Storia della Magia
E ad una nuova amicizia, che spero si preservi nel tempo...


Ai bravi investigatori, che sanno fare il proprio lavoro...
Ai lampi di genio, che fanno ricordare i compagni di scuola...
E al Destino, che ha reso speciale una giornata qualsiasi


La guardò negli occhi mentre pronunciava quelle parole, avvicinando poi il bicchiere a quello di lei per farli cozzare delicatamente, e portarselo in seguito alle labbra: lasciò che il sidro di mele gli scendesse giù per la gola, quel misto di alcol e zucchero molto piacevole, ed osservò nuovamente il paesaggio di fronte a sé, dove gli attori babbani stavano radunando i turisti per convincerli a ballare una danza tipicamente medievale.

Madamigella Lyra... mi concedete l'onore di questo ballo?

Le chiese, inchinandosi profondamente di fronte a lei per poi tenderle la mano con espressione seria ma gli occhi che al contempo brillavano, segno che stava sì recitando una parte, ma che quella stessa parte gli piaceva e non poco, forse anche grazie alla persona con cui la stava interpretando.
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Messaggioda Lyra » 15/07/2013, 21:07

Non deve scusarsi.
In fondo non ci conosciamo, e l'essere stati compagni di scuola non mi da' certo il diritto di giudicarla... ho parlato senza pensare, e me ne dispiace molto. Si senta libera di essere, con me, tutto ciò che vuole: una donna qualsiasi, una cantante famosa, entrambe, o magari solo una giovane bellissima in procinto di visitare un Castello meraviglioso.


Quell'ultimo scambio di battute pose fino alla conversazione incentrata sull'immagine che la cantante mostrava di sè. Lucas si era dimostrato un uomo che andava oltre alle apparenze, che non si sarebbe mai accontentato di una bel faccino da ammirare, ma avrebbe voluto anche un'anima, un cuore, una mente pensante dietro quel faccino. E Lyra non potè fare a meno di apprezzare quel lato del suo carattere, che sembrava il preavviso di una rapporto amichevole a lungo termine, almeno agli occhi della giovane donna.
La stima che si era guadagnato portò l'uomo ad un'inattesa scoperta: la persona che si trovava davanti altri non era che la sorella minore di Martha Bennet, una sua collega.

Lei è la sorella di Martha Bennet, la docente di Pozioni? Non ci posso credere, ma come ho fatto a non arrivarci prima? E dire che vi assomigliate anche un pochino...

La giovane donna non potè fare a meno di scoppiare in una risata fragorosa, sebbene cercasse di contenerla portando la mano di fronte alla bocca per coprirla.

Assomigliarci? Siamo una l'antitesi dell'altra!

Pazzesco... deve essere molto fiera di sua sorella, è un'insegnante davvero qualificata! Vorrei poter dire che ho instaurato un ottimo rapporto con lei, ma mentirei...Martha è una persona molto discreta, o almeno è questa l'idea che mi sono fatto della sua persona, e non ho mai voluto imporle la mia presenza. Però so che ha legato con le docenti di Divinazione e di Erbologia... ha avuto modo di conoscerle?

Si, mia sorella è una persona un po' introversa...

Commentò le parole di Lucas, non volendo entrare in dettagli che all'effettiva non lo riguardavano. Lei sapeva perchè la pozionista era così chiusa, lei conosceva la causa del suo carattere schivo e privo di interesse nei confronti dell'essere umano; ma non avrebbe mai rivelato nulla al docente di Trasfigurazione perchè, a discapito della loro diversità, Lyra amava sua sorella e non l'avrebbe mai tradita parlando di cose che la riguardavano con qualcuno che per ora non era riuscito a guadagnarsi la sua totale fiducia.

La docente di Divinazione e quella di Erbologia? No, non ho mai avuto il piacere di incontrarle, purtroppo!

Conosceva perfettamente i nomi delle due docenti, ma evitò di farlo presente a Lucas: non perchè avesse notato l'ombra che per un attimo aveva velato i suoi occhi, ma perchè la sorella nelle sue lettere parlava solo dei colleghi che maggiormente l'avevano colpita per le loro capacità. Erano solo degli accenni, nomi e cognomi scritti una volta e mai più presentati. Ma fra quei nomi, quello di Lucas Turner non era presente e Lyra voleva evitare di offendere indirettamente la sua nuova conoscenza. Oltre al fatto che, a suo parere, quell'uomo meritava molta più considerazione di quella che gli aveva dato Martha.
La conversazione che seguì, riguardo il lavoro di Lyra, venne chiuso da una considerazione del docente di Trasfigurazione, alla quale la cantante preferì non replicare. Le andava bene così, l'argomento era stato chiuso e preferiva molto più visitare il Castello di Cardiff, piuttosto che continuare quell'argomento, che sarebbe potuto scadere nel penoso a lungo andare. Le attrazioni offerte dal castello medievale si rivelarono un vero toccasana per l'animo giocoso della giovane donna, che non riusciva a staccare gli occhi dallo spettacolare duello fra due cavalieri che si fronteggiavano a colpi di spada. Fu proprio il suo di cavaliere a riportare la sua attenzione su di lui, proponendole un brindisi che lei accettò molto volentieri. Quindi, dopo essersi spostati in un angolo appartato, i due alzarono i calici, per così dire, pronunciando i voti rituali propri di quella particolare usanza.

Ai bravi investigatori, che sanno fare il proprio lavoro...
Ai lampi di genio, che fanno ricordare i compagni di scuola...
E al Destino, che ha reso speciale una giornata qualsiasi


Dopo aver fatto tintinnare i loro bicchieri, Lyra sorseggiò un po' del suo sidro di mele, trovandolo gustoso e dolce al punto giusto. Era molto elegante, mentre portava il bicchiere alle labbra, bevendo lentamente e con moderazione. Di certo non si poteva dire che non amasse bere, ma la donna sapeva regolarsi alla perfezione, mentre lasciava che il liquido le scivolasse fresco dentro la gola.

Madamigella Lyra... mi concedete l'onore di questo ballo?

Quando una musica tipicamente medievale iniziò a suonare, Lucas da perfetto gentiluomo invitò la giovane donna ad accompagnarlo in quella danza antica e suggestiva. E la cantante, amante di tutto ciò che riguardava la cultura babbana, non potè fare a meno di accettare entusiasta, un entusiasmo che era ben visibile nei suoi grandi occhi color nocciola.

Con piacere, mio bel cavaliere...

Rispose quindi, portandosi al centro della pista e iniziando a ballare, all'inizio un po' incerta, poi sempre più sicura di sè mentre imparava i passi dalle altre coppie che si erano lanciate in quella danza. E le loro mani continuavano ad intrecciarsi e a sciogliersi, i corpi che volteggiavano insieme e sepratamente, sebbene i loro sguardi rimanevano fissi uno verso l'altro. Il sorriso spontaneo sul volto di Lyra era un chiaro segno che, almeno per lei, tutto quel danzare, ballare e girare intorno era la cosa più divertente che le fosse capitata.

Vuole continuare a danzare un ballo più lento o preferisce riposarsi?

Avrebbe quindi chiesto al termine del ballo, mentre le note di un'altra canzone, più lenta ora, si spandevano nell'aria.
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Messaggioda Lucas » 17/07/2013, 21:19

Si, mia sorella è una persona un po' introversa...

L'ho notato.
Il che è un vero peccato, sono certo sia una persona molto interessante... ma è anche vero che forse in parte la colpa è mia, non ho mai cercato troppo di avvicinarmi a lei per conoscerla meglio.


Ammise Lucas, non avendo motivazioni per provare a farsi bello agli occhi di Lyra: a che pro mentirle, considerando anche il fatto che la stessa Martha avrebbe potuto smascherarlo come niente? Era sincero nel suo dire, anche se si trattava di prendersi una parte della colpa, perché non si era mai sforzato troppo di avvicinarsi alla maggiore delle Bennet per fare conversazione con lei; quando stava con Tisifone c'era stato un po' di dialogo tra loro, ma il minimo sindacale e mai oltre i convenevoli.
Forse ora, però, avendo conosciuto la sorella minore della collega di Pozioni, le cose sarebbero potute cambiare.

La docente di Divinazione e quella di Erbologia? No, non ho mai avuto il piacere di incontrarle, purtroppo!

Se le capita di passare ad Hogwarts, le suggerisco di cercarle... sono persone brillanti - e nemmeno in quel senso avrebbe avuto motivo di mentire, perché Tisifone era davvero brillante, intelligente e un'ottima oratrice - E credo che si troverebbe molto a suo agio a parlare con loro.

Sorrise, lasciando poi cadere l'argomento perché in fondo non doveva certo convincerla o fare pubblicità alle sue colleghe: sarebbe stata Lyra a scegliere arbitrariamente che fare, se incontrarle o meno, sicuramente lui, dal canto suo, si sentiva ben propenso a parlare bene di entrambe, specialmente ora che la professoressa di Erbologia sembrava come rinata, come se da un giorno all'altro si fosse risvegliata con la capacità di sorridere e scherzare come chiunque altro.
Intanto, i due si erano immersi nella bellezza del Castello di Cardiff, avevano brindato e sorseggiato dell'ottimo sidro di mele, ed ora mancava solo una cosa da fare... danzare, come si faceva una volta.
Per questo la invitò da perfetto gentiluomo, ben deciso a farle passare la migliore visita del Castello gallese che potesse esserci.

Con piacere, mio bel cavaliere...

Sorrise di piacere per quella risposta affermativa, prendendole con eleganza la mano per portarla fino al gruppo di persone che stavano per mettersi in procinto di ballare: fu divertente seguire il ritmo, sbagliare anche inizialmente, ma poi imparare quella semplice coreografia e volteggiare, scambiarsi di coppia, inchinarsi e saltare, tutto in perfetto stile medievale; i suoi occhi cercavano spesso quelli di Lyra, ed il sorriso sulle labbra della giovane donna contagiava anche lui, perché era la prova palese che si stava davvero divertendo, ed era quella la cosa importante.
Il ballo finì dopo cinque minuti buoni con due inchini, uno dalla parte dei maschi e l'altro, una riverenza, da quello delle femmine, ed un applauso generale ai danzatori, ma soprattutto ai musicisti che li avevano fatti divertire e che, evidentemente, non avevano ancora finito, visto che una nuova musica, più lenta, li avvolse nuovamente quasi dubito.

Vuole continuare a danzare un ballo più lento o preferisce riposarsi?

E perdermi la possibilità di danzare con la fanciulla più bella del Castello? - le domandò di rimando Turner, con un bel sorriso - Non potrei mai...

Ma questa volta il ballo era a coppie, più "intimo", in un certo senso: due figure, un uomo ed una donna, fecero vedere loro i passi, molto semplici ma carichi di significato; dovevano danzare inizialmente senza sfiorarsi, lasciando che le loro energie fluissero dalla vicinanza delle loro dita, così spiegarono loro le due persone in costume, che poi lasciarono spazio alle coppie per danzare.
La musica, dunque, aumentò d'intensità, e Lucas alzò entrambe le braccia per avvicinare le mani alle sue, senza toccarle come si erano raccomandati i due "coreografi": i piedi iniziarono a muoversi, seguendo la musica, senza sbagliare una volta tanto, ma lo sguardo era intenso, ora, un lieve sorriso sulle labbra a testimoniare che gli stava piacendo ballare, e gli stava piacendo farlo con lei.

Spoiler:
I movimenti del ballo lento sono uguali a questi: http://www.youtube.com/watch?v=EV9ltC4hVno
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Messaggioda Lyra » 17/07/2013, 22:24

L'ho notato.
Il che è un vero peccato, sono certo sia una persona molto interessante... ma è anche vero che forse in parte la colpa è mia, non ho mai cercato troppo di avvicinarmi a lei per conoscerla meglio.


Lyra lo fissò un po' scettica sulla sua ultima affermazione. Da quel poco che aveva visto, Lucas non era il tipo da ignorare un collega o una persona con la quale lavorava a stretto contatto. Forse era vero, forse non si era mai impegnato adeguatamente per poter stringere un rapporto con sua sorella. Ma era altrettanto convinta che Martha, col suo atteggiamento, avrebbe impedito che questo accadesse. No, non lo biasimava, in fondo anche se era una parente della docente di Pozioni, lei era estranea a quel mondo e non avrebbe mai cercato di intromettersi, nè per sua sorella nè per Lucas.

Se le capita di passare ad Hogwarts, le suggerisco di cercarle... sono persone brillanti. E credo che si troverebbe molto a suo agio a parlare con loro.

Mi fido del suo giudizio!
Se mai avrò occasione di tornare ad Hogwarts, saranno le prime persone che andrò a trovare, dopo lei e Martha.


Rispose, chiudendo l'argomento lì ed evitando di dar per certo la sua presenza nella Scuola di Magia. Certo, Madeline Bergman l'aveva già avvisata che ben presto avrebbe dovuto partecipare come ospite d'onore alla competizione canora fra Hogwarts, Cyprus e Musashi; ma Lyra non era sicura che il docente di Trasfigurazione fosse al corrente di quel particolare e, finchè la Preside stessa non l'avesse annunciato di persona, lei avrebbe mantenuto il segreto per sè.
Una volta giunti a Cardiff, dopo essersi dissetati con dell'ottimo sidro di mele fresco, i due si lanciarono in un'antica danza medievale, molto sfrenata e giocosa, che vide Lyra e Lucas troppo impegnati ad imparare i frenetici passi di danza per poter parlare del più e del meno. Era stato divertente e stancante, ma i babbani sembravano non voler dar loro tregua. Infatti, una musica più dolce si espanse nell'aria subito dopo, probabilmente un'antica ballata gallese, che prevedeva un ballo non più di gruppo ma a coppie. Per consuetudine, avrebbe dovuto essere l'uomo a chiedere alla sua dama di danzare; questa volta però, fu la giovane donna a prendere l'iniziativa, anche stuzzicando un po' il bel professore, domandando se avesse le forze per sostenere un altro ballo.

E perdermi la possibilità di danzare con la fanciulla più bella del Castello? Non potrei mai...

La risposta di Lucas fu una delle più deliziose che le orecchie di Lyra avessero mai sentito. Ma niente poteva reggere il confronto con lo sguardo che l'uomo teneva fisso su di lei, mentre ballavano eseguendo alla perfezione i passi loro insegnati. Era un tipo di danza molto semplice: una serie di giri, nel quale i corpi e le mani dei danzatori non dovevano nemmeno sfiorarsi; i passi erano pochi, non troppo difficili; alla fine, la dama e il suo cavaliere potevano finalmente unirsi in una sorta di abbraccio, che prevedeva finalmente l'unione delle loro mani, volteggiando teneramente come in una sorta di valzer.
Durante la prima parte, Lyra non riusciva a distogliere gli occhi dall'uomo che ballava con lei. Nonostante le loro mani erano così vicine da potersi quasi toccare, nessuno dei due accennò a prendere uno la mano dell'altro. Eppure, quei gesti aggrazziati, quel non contatto era come un dolce preludio a qualcosa che avrebbe soddisfatto i desideri dei partecipanti solo alla fine. Ed infatti fu proprio così, quando il docente di Trasfigurazione strinse a sè il corpo della giovane donna con una mano, mentre l'altra era intrecciata a quella della cantante.La sua mano, era grande, ferma e calda, piacevole insomma sotto ogni punto di vista. Eppure, fu sempre lo sguardo ad attirare come un magnete gli occhi color nocciola di Lyra, che non riusciva a non sorridere teneramente, deliziata da qul contatto forse più di quanto lo stesso Lucas riuscisse a immaginare.
Erano qusi giunti alla fine. Le ultime note della ballata si susseguivano lente, trattenute fino allo spasmo prima di cedere. Fu proprio in quel momento che Lyra colse la propria occasione di ripagare il debito che aveva con lui. Prima che potesse staccarsi da lei, il volto della giovane donna si fece molto vicino a quello di Lucas. Le labbra, morbide e delicate, si tesero verso quelle di lui, per poi posare un lieve bacio all'angolo della bocca. Quel breve contatto bastò alla cantante per saggiare quanto fosse ruvida la pelle dell'uomo, forse perchè abituato a rasarsi. Se l'uomo, quindi, avesse accettato quel dono, Lyra si sarebbe scostata dopo che i musicisti avessero suonato l'ultima nota, fissandolo dritto negli occhi e sorridendo con aria un po' compiaciuta.

Spero che il premio sia stato di suo gradimento...
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Messaggioda Lucas » 17/07/2013, 23:19

Mi fido del suo giudizio!
Se mai avrò occasione di tornare ad Hogwarts, saranno le prime persone che andrò a trovare, dopo lei e Martha.


Spero capiti, prima o poi, mi piacerebbe rivederla a scuola, magari farle fare un giro della nostra ex sala comune... e magari farla assistere ad una mia lezione, così da metterla alla prova, che ne pensa?

Scherzoso Lucas, che sicuramente non avrebbe mai voluto annoiare Lyra facendola partecipare ad una sua lezione, a meno che lei per prima non l'avesse voluto, ma farle girare Hogwarts e ricordare i vecchi tempi, quand'erano compagni di Casata, quello sì, sarebbe stato bellissimo.
Ogni altro pensiero, però, fu scacciato via nel momento esatto in cui i due iniziarono a ballare insieme, seguendo i passi che erano stati loro insegnati: il fatto che fossero molto facili permise a Lucas di concentrarsi poco su di essi, lasciando che fossero i suoi piedi a fare tutto, per focalizzare la propria attenzione sul volto della cantante, sui suoi occhi... ed erano bellissimi.
La guardava intensamente, senza nemmeno rendersene conto, serio in volto, con una lieve ombra di sorriso sulle labbra, quel tanto che bastava per palesare il piacere che stava provando nel ballare con lei: e se anche le loro mani non si stessero affatto sfiorando, Lucas poteva quasi giurare di sentire del calore tra loro, come una sorta di elettricità che si formava nello spazio vuoto tra la propria mano e la sua; poi, finalmente, egli poté sfiorare la donna, posandole una mano dietro la schiena e prendendole l'altra per stringerla con le dita della sua, iniziando la seconda parte della danza, una specie di valzer in cui i visi erano nuovamente vicini, e in cui tutta l'attenzione dello sguardo del giovane uomo era per il suo volto, quei lineamenti fini, delicati e pallidi, quegli occhi grandi ed espressivi, e quelle labbra inarcate verso l'alto, in un sorriso felice, o almeno così pareva fosse a lui.
Fosse stata per la semplice volontà di Turner, quel ballo sarebbe durato ancora a lungo, senza interruzioni, anche se il tempo avesse continuato a scorrere... ma ovviamente non poteva essere così; quando però egli fece per allontanarsi, improvvisamente Lyra fu più vicina al suo volto, e le sue labbra - morbide, come aveva ipotizzato - si posarono vicino alle sue, all'angolo di esse. E seppure l'istinto di Lucas fosse quello di voltare il capo, anche solo per prenderla in contropiede ed assaggiare quella bocca invitante, il suo auto-controllo gli impedì di muoversi, accogliendo quel bacio e fermandosi nel suo volteggiare, gli occhi che non smettevano di fissare quelli di lei.

Spero che il premio sia stato di suo gradimento...

Quasi spero mi rimetta alla prova presto, così da vincere un'altra scommessa...

Mormorò in risposta il giovane uomo, sfiorandosi col pollice della mancina il punto in cui le labbra di Lyra lo avevano sfiorato: maliziosa, la cantante, ma anche molto dolce, profonda... e brava a ballare; non c'era da stupirsi se i suoi fan fossero perdutamente innamorati di lei.

Dovremmo farlo più spesso... non è d'accordo?

Domandò a Lyra, avvicinandosi a lei perché starle così lontano era inutile, spostando poi lo sguardo sulla coppia che aveva insegnato loro a ballare, circa tre minuti prima.

Lei e la sua fidanzata siete stati bravissimi, complimenti!!

Ma veramente noi non--

Lucas non fece in tempo a finire la frase, che i due anziani si allontanarono, lasciandoli soli, con un Turner piuttosto interdetto anche se un po' divertito, doveva ammetterlo, lo era.

Mi dispiace per l'equivoco...

Appena imbarazzato, temeva che lei potesse risentirsi per quello sbaglio, e sarebbe stato anche pronto ad inseguire i due, se fosse stato necessario, per chiarire le cose.

Nel caso in cui non mi stia odiando per averla fatta passare come una donna impegnata... - riprese, un lieve sorriso divertito che tornava a far capolino sulle sue labbra - Mi pare di aver capito che al piano di sopra offrono un vero banchetto in stile medievale.
E' quasi ora di pranzo, perciò... che ne dice, Madamigella? Vogliamo approfittarne?


Le domandò, inchinandosi di fronte a lei come facevano i veri cavalieri di un tempo, con rispetto e deferenza.
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Messaggioda Lyra » 18/07/2013, 11:35

Spero capiti, prima o poi, mi piacerebbe rivederla a scuola, magari farle fare un giro della nostra ex sala comune... e magari farla assistere ad una mia lezione, così da metterla alla prova, che ne pensa?

Una lezione del professor Turner!
Sarebbe un vero onore per me vederla all'opera.
Spero solo lei non sia un insegnante troppo esigente...


Rispose divertita Lyra, scherzando sul fatto che, probabilmente, quando era a scuola difficilmente riusciva a stare seduta tranquilla e composta al proprio banco. Quante cose erano cambiate da allora: la giovane donna aveva imparato ogni singolo dettamo dell'etichetta, aveva frequentato un corso di dizione, per cancellare dalla sua parlata qualsiasi influenza dialettale ed aveva appreso come comportarsi da perfetta signorina. Era cresciuta e e si era raffinata, divenendo una fanciulla aggraziata e desiderabile dai più. Anche Lucas a tratti palesava di apprezzare il suo fascino, sebbene non ne venisse colpito al punto tale da approfittare della giovane donna. Tuttavia, fu proprio quando i due iniziarono a danzare un'antica ballata gallese, che Lyra si rese conto di quanto lei stessa fosse attratta dall'uomo e, probabilmente, che la stessa cosa stesse accadendo al giovane docente. Chissà, forse se si fosse avvicinata abbastanza al suo viso, lui l'avrebbe baciata, cedendo al suo autocontrollo. Invece, quando la cantante finalmente gli diede il suo premio, Lucas non battè ciglio: non spostò la propria bocca per saggiare la sua, non cercò di stringerla di più a sè, nè altro. Rimase immobile, lasciando che fosse lei a posare quel casto bacio sull'angolo delle labbra, per poi staccarsi non appena la musica di sottofondo smise di suonare. Non era rimasta delusa: se Lyra avesse voluto baciarlo veramente, non si sarebbe fatta problemi a spostare le proprie labbra su quelle di lui, prendendosi ciò che voleva. No, il suo bacio era stato mirato, perchè non aveva dimenticato chi era, ovvero una cantante famosa che aveva un codice di comportamento da rispettare. E per quanto in quel momento avesse infranto almeno tre o quattro regole che le aveva imposto Alfred, non si sarebbe mai permessa di dare un vero bacio ad una persona che aveva conosciuto appena. Lucas era un suo vecchio compagno di scuola, certo, ma Lyra non aveva mai stretto un vero rapporto con lui fino ad ora. Non poteva permettersi di lasciarsi andare completamente.

Quasi spero mi rimetta alla prova presto, così da vincere un'altra scommessa...

Sarà molto difficile, ora che conosco il suo segreto.
Ha troppe qualità, sarebbe una scommessa persa in partenza per me...


Dovremmo farlo più spesso... non è d'accordo?

Cosa, ballare o darle baci?

Rispose maliziosa, fissandolo divertita mentre l'uomo si riavvicinava a lei, quasi non riuscisse a starle lontano. E in fondo neanche a lei dispiaceva tutta quella vicinanza. Tuttavia, la coppia di anziani che aveva insegnato loro i passi di danza interruppe quel momento a tratti romantico e rendendolo invece del tutto comico.

Lei e la sua fidanzata siete stati bravissimi, complimenti!!

Ma veramente noi non--

L'uomo e la donna si erano già allontanati, lasciando Lucas lì a tentare inutilmente di spiegare come stavano realmente le cose. L'espressione sul suo volto era talmente buffa ed imbarazzata, che Lyra trattenne a stento una risata, mentre lo fissava tranquilla provare a scusarsi con lei.

Mi dispiace per l'equivoco...

Non si preoccupi.
La colpa è stata anche mia, non avrei mai dovuto darle quel bacio in pubblico.


Nel caso in cui non mi stia odiando per averla fatta passare come una donna impegnata.. Mi pare di aver capito che al piano di sopra offrono un vero banchetto in stile medievale.
E' quasi ora di pranzo, perciò... che ne dice, Madamigella? Vogliamo approfittarne?


Molto volentieri, mio bel cavaliere!

Rispose di rimando, inchinandosi a sua volta. La donna, dopo tutto quel movimento, iniziava a sentire un certo appetito e fu più che felice di accettare la proposta del suo accompagnatore, anche perchè sapeva che le rimanevano ormai poche ore prima di dover nuovamente scappare via. Le dispiaceva pensare che sarebbe passato molto tempo prima di poter rivedere il docente di Trasfigurazione, ma la donna non poteva fare altrimenti. In ogni caso era ben decisa a a godersi il tempo rimasto in sua compagnia.
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Lyra
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2013-07-12 01:18:22 Lucas d20 20  
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