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da Julie » 09/05/2013, 13:14
Per amore del lavoro e piacere personale, se le due cose non vanno di pari passo, libera di andartene.
Al momento sono piuttosto paralleli, quindi credo di potermi fermare un altro po'.
Sorrise in direzione di Tyslion, sostenendo senza problemi il suo sguardo: sapeva che si trovava di fronte al secondo mercenario più forte del mondo, ma avere a che fare con uno come Marcus, beh, rendeva molte cose meno spaventose di quanto sarebbero dovute essere normalmente. E lei lo sapeva bene. Voleva conoscerla, almeno era questo che dall'esterno sembrava comprendersi nei modi di fare di lui, e allora perché non accontentarlo? In fondo non le costava niente parlare un po' di sé, per questo non si fece problemi a chiacchierare almeno un po', facendo anche una contro-domanda all'uomo per farlo parlare a sua volta.
Una volta. Un paio di migliaia di Galeoni in meno, ma in quel caso... Dovevo far fuori più di cinquecento persone in tre giorni.
Sarebbe bello poter chiedere a qualche testimone come sia andata a finire la missione...
Temo però che nessuno di quei cinquecento possa confermarti che abbia portato a termine l'incarico... Spiacente.
Il sorriso sulle labbra di Julie si ampliò e la sua attenzione, totalmente concentrata sull'uomo, non le permise nemmeno di cogliere l'arrivo del cameriere, che silenzioso e veloce lasciò sul tavolo le ordinazioni di entrambi, scomparendo così rapidamente quanto era comparso. Prese a sua volta il bicchiere con la tequila, annusando quell'odore alcolico forte, pungente, adatto sicuramente a stomaci ben poco delicati - e per fortuna lei rientrava nella categoria. Si continuavano a fissare, ma alla Sanders non dava affatto fastidio, anzi, quel gioco di sguardi era quasi... eccitante; quando la musica iniziò a pervadere il locale, abbracciando i clienti presenti, la Mangiamorte poté quasi comprendere [Intuito (Sesto Senso) 24] cosa Asveras volesse da lei non appena questi si alzò dalla propria sedia.
Sei capace a ballare in pista o sai muovere il bacino solo sugli uccelli?
Preparati a rimanere sorpreso...
Rispose lei di rimando, alzandosi in piedi a sua volta per prendergli la mano e lasciarsi condurre in pista: a Julie piaceva molto ballare, soprattutto su ritmi latini che, per definizione, erano caldi, sensuali, ipnotici; per questo, non appena il suo corpo fu abbastanza vicino a quello di Tyslion, si prese a muovere di fronte a lui, muovendo il famoso bacino a ritmo di musica, prendendogli le mani ed alzandogli le braccia verso l'alto, così che fossero parallele ai loro visi, volti molto vicini, peraltro.
Allora, Asveras... ti piace come muovo il bacino, o no?
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da Tyslion » 14/05/2013, 23:30
Se c'era qualcosa che differenziava i due mercenari più ricercati al mondo, quella era decisamente la voglia di divertirsi. Tyslion Asveras non smetteva mai di dire a se stesso che la vita era una sola ed andava goduta, almeno in gioventù. Il tempo scorreva ed anche se andava più lento per i paghi rispetto che per i babbani, non era una valida giustificazione per non godere delle gioie di quei minuti e di quelle ore nel loro lento scivolare e fluire sulla linea dell'età. Adesso forse l'uomo non era più così tanto attaccato alla baldoria come una volta, forse anche temprato dall'esperienza lavorativa e dalle continue parole dell'ex maestro Sandyon Vastnor che, volenti o nolenti, gli erano entrate a forza nel cervello. Ciò nonostante, la sua voglia di mettersi in gioco quando poteva, magari anche in compagnia di una bella femmina calda e sensuale, no quella non era mai svanita e probabilmente mai avrebbe lasciato il suo spirito indomito e ribelle, selvaggio. Alzatosi in piedi tese la mano a Julie, sfidandola con delle parole un poco volgari e di scherno, ma nel pieno del suo stile rozzo e spontaneo, per la serie "Non cambio, quindi se ti piaccio, allora ti devo piacere così".
Preparati a rimanere sorpreso...
Sorprendimi allora, se ci riesci.
Arrivati alla pista di danza, la musica iniziò a farsi sempre più alta di volume e le percussioni di quel ritmo latino caliente fornivano il giusto spunto per lasciarsi andare all'istinto e a quello che suggeriva il corpo e il desiderio. La donna, prendendo entrambe le mani dell'uomo le fece alzare per aderire meglio col corpo a quello di lui, iniziando a muovere il bacino quasi impazzita, dimostrando una qualità nel ballo decisamente buona, evidentemente quel tipo di danza doveva apprezzarlo in modo particolare e la cosa a lui non dispiaceva per niente. Dal suo canto, Tyslion eseguiva movimenti secchi, non scattosi, ma più inclini all'adattamento di un simile ballo per un maschio, facendo intendere che la tecnica la conosceva alla perfezione, affinata quasi esclusivamente per lavoro più che per piacere, calcolando che un mercenario doveva essere in grado di fare tutto, anche avvicinare una propria preda o vittima con l'arte.
Allora, Asveras... ti piace come muovo il bacino, o no?
Per il momento devo dire niente male... ... Verò è anche che per giudicare perfettamente come una donna muove il bacino, devo provarla in diversi... Contesti...
Un sorriso maligno e malizioso allo stesso tempo, giusto per ricordare che i doppi sensi e le battute erotiche erano diventate di rigore. Lasciò una mano della donna portando la propria al fianco di lei, stringendo appena ed avvicinandola ulteriormente mentre proseguiva a muoversi a ritmo insieme a lei, come se fossero una cosa sola, osservando nel contempo le piccole perle di sudore profumato che adornavano la fronte e il collo dell'americana, inspirando profondamente quel piacevole e intenso odore di femmina. Non erano soli lì in mezzo, no, era pieno di persone che ballavano, si dimenevano, sentivano scorrere nel sangue la musica e l'alcol, un momento fantastico e meraviglioso per... Uccidere. Si, se quella fosse stata una missione per far fuori Julie, Tyslion avrebbe approfittato proprio di quell'occasione per conficcarle un coltello nello stomaco e trasportarla con se al bagno in un normalissimo gesto dato da un ipotetico desiderio momentaneo, che avrebbe accettato chiunque vista anche la mole di bellezza della mora prosperosa. Per fortuna di lei invece, ed anche un po' di Asveras, ammettiamolo, non c'erano mandati di cattura o morte nei confronti della maggiore delle Sanders, ed infatti proseguivano a stare attaccati e appiccicati semplicemente sentendo aumentare la temperatura del corpo e la voglia di non fermarsi.
Nel frattempo però... Vediamo che sai fare da un'altra angolazione, bella puledra...
Così dicendo, con la mano ancora intrecciata con quella della Mangiamorte, fece roteare il polso con l'intento di far roteare anche lei, per fare in modo di avvicinarla con la schiena al proprio petto e quindi, con le natiche al cavallo dei suoi pantaloni. Anche per quanto riguardava il fondoschiena, la donna poteva reputarsi davvero invitante e quasi perfetta, quindi perché non fare attenzione e notare come poteva essere in grado di sfruttarlo a dovere, se tanto si sentiva nella condizione di poterlo stupire e sorprendere? Sta volta tutte e due le mani scesero e la afferrarono per i fianchi, tenendola e scivolando di tanto in tanto lungo la curvatura del corpo accarezzando ora le cosce, ora sotto i seni, ora l'esterno delle braccia, adesso che nell'aria più che il semplice erotismo, vigeva la vera ed autentica sensualità.
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da Julie » 15/05/2013, 17:09
Ballare... perché no? Insomma, aveva compiuto il suo lavoro, aveva fatto da portavoce tra la Setta ed Asveras, allora perché non godersi un po' di sano divertimento ora? Per questo accettò l'invito di Tyslion, andando con lui fino alla pista da ballo per poi iniziare a muovere sensualmente il corpo a ritmo della danza caliente che faceva da sfondo a loro e ad altre coppie ben decise a passare il tempo ballando e divertendosi. Le dita di Julie s'intrecciavano con quelle dell'altro, il bacino si muoveva in ancheggiamenti sinuosi e sensuali e, doveva ammetterlo, anche lui era piuttosto bravo - molto, in realtà, ma non era tipo da eccedere nei complimenti, a meno che non servissero per raggirare qualcuno ovviamente. L'espressione della Sanders era compiaciuta, divertita e maliziosa, tanto da portarla a chiedere al suo partner in pista cosa pensasse del suo modo di ballare.
Per il momento devo dire niente male... ... Verò è anche che per giudicare perfettamente come una donna muove il bacino, devo provarla in diversi... Contesti...
Non hai che da mettermi alla prova, tesoro... in tutti i contesti che desideri.
Soffiò Julie con malizia pura, mordendosi il labbro inferiore coi denti per il solo scopo di provocarlo mentre lui la stringeva per il fianco: la donna poggiò la mano libera sul petto di Tyslion, senza smettere però di danzare e di muovere il proprio corpo a ritmo di musica, gli occhi fissi su quelli dell'altro come se non ci fosse, e all'effettiva era così, niente di più interessante a cui prestare attenzione, soprattutto ora che stavano a pochissimi centimetri di distanza l'uno dall'altra.
Nel frattempo però... Vediamo che sai fare da un'altra angolazione, bella puledra...
Sentì la presa del Mercenario farsi più forte sulle sue dita, ed ecco che all'improvviso lui la fece roteare, portandola con la schiena contro il proprio petto: sorrise, Julie, a quel gesto, decisa a fargli capire che se pensava di poterla comandare, beh, che facesse pure... ma sarebbe stata lei a prenderlo per il c***o, e di conseguenza a controllarlo, senza nemmeno doversi sforzare.
Purtroppo coi vestiti addosso ed in luogo pieno di gente non sono libera di muovermi come vorrei, ma vedrò di fare del mio meglio...
Replicò l'americana, iniziando a muovere perfettamente il fondoschiena sul quale sentiva le mani dell'uomo, scendendo lentamente con la schiena contro il petto di lui e poi ancora più giù, spingendo appositamente e volutamente contro il cavallo dei suoi pantaloni, sperando di sentirlo gonfio e duro, per poi risalire lentamente e strusciare ancora con schiena e sedere sul corpo dell'altro; solo quando fu soddisfatta si volse nuovamente verso di lui, entrambi le mani allacciate ora dietro al suo collo ed il seno schiacciato contro il suo petto, praticamente non c'era più alcun millimetro di distanza tra loro.
Allora, stallone... sono promossa o no?
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da Tyslion » 17/05/2013, 21:35
Non hai che da mettermi alla prova, tesoro... in tutti i contesti che desideri.
Sfacciata, assolutamente sfacciata, ma piacevole, a suo agio, selvaggia quanto serviva e ricca di adrenalina in corpo. Cosa poteva volere di più da un post domanda di incarico, Tyslion Asveras? Assolutamente niente, o magari si, forse qualcosina. Metterla alla prova in ogni tipologia di contesto, evidentemente Julie, così si chiamava la donna, non era di certo una persona poco preparata a determinate tipologie di intrattenimento, facendolo un poco per lavoro un poco per piacere. La fece voltare, aderendo con il corpo alla schiena sinuosa e flessibile della Sanders, ancorandola talmente tanto che la sua eccitazione lei poteva percepirla senza il minimo sforzo, mentre muoveva quei fianchi e quel sedere in maniera a dir poco strepitosa.
Purtroppo coi vestiti addosso ed in luogo pieno di gente non sono libera di muovermi come vorrei, ma vedrò di fare del mio meglio...
Ghignò in modo malizioso ed eccitato, scuotendo la testa e afferrandola sta volta per le natica, allontanandola di qualche centimetro per poi farla tornare a cozzare addosso al cavallo dei suoi pantaloni tenendola incurvata con la schiena in avanti. Il segno chiaramente volgare e sessuale di rimando non poteva che essere palese, ma tanto, la certezza del mercenario che quella manovra non la infastidisse per nulla raggiungeva il 110%. La sentì voltarsi ancora una volta, adesso con l'intento di arrivargli molto ma molto vicino. Petto contro petto, mani dell'americana allacciate dietro il collo dell'omone pelato, seno prosperoso e sodo che premeva su pettorali gonfi e duri come la roccia, allenati costantemente giorno dopo giorno per non deludere mai le aspettative. Gli occhi scintillanti di desiderio e quasi follia di Julie apparivano assai invitanti.
Allora, stallone... sono promossa o no?
Manca un ulteriore esame, studentessa porca, vieni qui dal tuo professore!
La destra irruenta e forte di Asveras andò a posarsi con scarsa gentilezza dietro la nuca della compagna occasionale, tirandola a se, con il chiaro intento di iniziare immediatamente un passionale ed ardente bacio tra assassini di professione. Se ella avesse acconsentito (cosa non molto difficile vista la forza del partner improvvisato), non appena le labbra si fossero incontrate, egli le avrebbe subito schiuse per lasciar sgusciare la lingua ed iniziare ad assaporare il suo palato, la sua saliva, a momenti anche le tonsille. In tutto questo, il ballo, quella danza frenetica e ritmata di certo da parte sua non andava concludendosi, anzi, la mancina, lungi dal non fare niente ed accontenarsi "soltanto" del fianco di Julie, scivolò fino alla natica, stringendola con tanta di quella possessione da sembrare quasi che fosse cosa sua e di nessun altro, incitandola a muovere sempre di più il bacino e non smettere di seguire la musica, mentre la gente lì intorno, troppo impegnata per i fatti suoi, non pareva accorgersi del furore che emettevano quei due corpi avvinghiati, chiedendo ad alta voce divertiti al DJ di sistemare un'altra canzone.
[yt]http://www.youtube.com/watch?v=1ec7e__hjyE[/yt]
E se al posto dei 10.000 mi tengo te?
Sorrise dopo quell'affermazione, dandole il "la" con la mano sulla natica per saltare e andargli in braccio incrociando le gambe alla sua vita, trattenendola con le braccia possenti e camminando fino al bancone più vicino dove la mise a sedere, in modo che adesso si trovavano circa alla stessa altezza, anzi, lei forse un poco più in alto. Schioccando le dita richiamò subito l'attenzione del cameriere che si avvicinò pronto a prendere qualunque ordinazione. Mentre parlava segnalando la sua scelta, non terminava mai di guardarla come un cacciatore guarda la sua preda.
Portami una Diesel.
Non aggiunse altro, sapeva benissimo che lei avrebbe capito di avere ancora conto aperto con lui e quindi libera di prendere qualsiasi cosa.
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da Julie » 18/05/2013, 21:01
Certo che era sfacciata, e perché non esserlo? Sapeva di essere brava, sapeva di essere bella, e sapeva di essere sensuale: c'era bisogno di nasconderlo forse, di fare la donnina pudica? No, non lei. Continuò a ballare con lui anche quando Tyslion la fece voltare di schiena, anche quando l'afferrò per una natica e la spinse in avanti con la schiena, simulando un atto sessuale osceno, in pubblico, che però lei accolse senza nessuna inibizione, strofinando anche il sedere contro il cavallo dei pantaloni così da provocarlo al massimo prima di tornare eretta col busto e voltarsi, avvinghiandosi a lui così tanto che gli odori della loro pelle ci misero davvero poco a mischiarsi tra loro. Ma quello che a Julie premeva, quasi fosse una questione di principio, era che Asveras approvasse quel suo modo di essere, di fare, di ballare, quel suo essere una bomba in qualsiasi contesto, e difatti non si fece problemi a porre una domanda proprio sull'argomento.
Manca un ulteriore esame, studentessa porca, vieni qui dal tuo professore!
Sorrise a quelle parole volgari e forti che però le fecero correre un brivido di eccitazione giù fino all'inguine, e quando la bocca di Tyslion si avvicinò alla propria, Julie annullò la distanza tra loro per appropriarsi di quella di lui, schiudendo immediatamente le labbra per cercare la lingua dell'altro come se non mangiasse da mesi ed essa fosse l'unico cibo a disposizione; ovviamente non smise un secondo di danzare, anzi, il ritmo col bacino aumentò in corrispondenza dei movimenti della lingua dell'americana, le braccia che non si staccarono dal collo del mercenario ed anzi, con le mani lo spingevano ancora di più verso di sé, con una foga così forte che probabilmente avrebbero potuto scopare lì, in quell'istante, e la donna non si sarebbe fatta alcun problema. Non seppe dire per quanto durò quel bacio, ma quando si staccarono, Julie si leccò le labbra con un sorriso soddisfatto e puramente malizioso che le illuminò gli occhi, le gambe che saltarono leggermente, quel tanto che bastava per farle avvinghiare intorno ai fianchi delluomo, non appena sentì l'invito della mano dell'uomo sul proprio sedere; si strinse a lui tutta soddisfatta dunque, facendosi portare fino al bancone del bar come se nulla fosse.
E se al posto dei 10.000 mi tengo te?
Direi che ci guadagni ampiamente, forse con quella cifra raggiungi il valore dei miei capelli...
Rispose lei senza alcun indugio, facendogli l'occhiolino: no, non era decisamente il tipo di persona da sottovalutarsi, sapeva quanto valeva e sapeva valutarsi in base a questo. Nonostante fosse seduta sul bancone, quindi col sedere ormai appoggiato su una superficie solida e stabile, Julie non diede segno di voler abbandonare quella comoda posizione, rimanendo dunque avvinghiata piacevolmente a lui.
Portami una Diesel.
Due, grazie.
Non sapeva nemmeno cos'avesse ordinato, ma non importanza perché era presa da Asveras, totalmente: non aveva voltato lo sguardo verso il cameriere, non sapeva nemmeno se fosse uomo o donna in realtà, ma era del tutto irrilevante; il suo corpo femminile, prosperoso e sensuale aveva voglia di sesso, e voleva che accadesse con lui, che la prendesse con forza, con rudezza, facendola urlare anche di piacere, sì, senza ritegno. Passionale oltre ogni dire, la Sanders, in questo senso andava perfettamente d'accordo con l'altro.
Che ne dici se dopo aver bevuto ce ne andiamo da qualche parte... tipo nella mia stanza d'hotel, sexy professore? Ci sono un paio di posizioni che non mi riescono molto bene, e per le quali necessito di ripetizioni...
Gli propose dunque l'americana, leccandosi lentamente le labbra con aria lasciva così da convincerlo, nel caso fosse ancora indeciso, come no, se accettare la sua proposta o meno.
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da Tyslion » 19/05/2013, 0:17
A quel bacio vi fu risposta ben più che positiva ma Tyslion lo immaginava tranquillamente, visto come si era messa la faccenda. Avvinghiati come non mai, stretti ed eccitati tra sudore e passione, ritmo e calore, i due iniziarono a scambiarsi colpi di lingua quasi fossero amanti da un'eternità, non smettendo mai di seguire il tempo della canzone, rendendo spettacolo ad ogni altro cliente che probabilmente, guardandoli ed essendo single sarebbe corso in bagno a scaricare la tensione in una maniera fin troppo antica e risaputa. La pelle della donna era morbida, curata, perfetta anche se imperlata di sudore, bisognava riconoscere che rappresentava una perla rara, di quelle che capitano poche volte nella vita, insomma, una vera fortuna dannata risalita direttamente dalle viscere degli abissi oscuri. Concluso quel bacio che durò almeno una decina di minuti buoni, che significarono altre tre canzoni, ascoltate molto parzialmente da entrambi per via dell'eccessivo interesse nella bocca reciproca, Tyslion le diede il via per aggrapparsi a lui, facendole una sottile battuta alla quale seguì una risposta non solo azzeccata ma anche altrettanto divertente.
Direi che ci guadagni ampiamente, forse con quella cifra raggiungi il valore dei miei capelli...
Vorrà dire che devo dare un'occhiata ai miei risparmi alla Gringott quanto prima...
La appoggiò con quelle gran belle chiappe sul bancone e quando cercò di distanziarsi per guardarla meglio, ella fece una leggera resistenza in modo da tenerlo vincolato e fermo, con le cosce sode e sinuose di Julie attorno al bacino, anzi, poco più su. Un mezzo sorriso malizioso e appena compiaciuto il suo, lasciandola fare, chiamando verso di se un cameriere per emettere la propria ordinazione, ordinazione che venne copiata all'istante anche dalla maggiore delle Sanders, a simboleggiare che poco le fregava adesso cosa le avessero dato da bere, l'importante era non smettere di fissarlo, compiacersi di quel trofeo di una notte apparentemente come tutte le altre fino ad un'ora prima. Non dovettero passare molti secondi prima che l'addetto al servizio tornasse con un vassoio e porgesse ad entrambi un bicchiere con all'interno un liquido di colore scuro, misto ad un paio di cubetti di ghiaccio piccoli e non fastidiosi.
La ricetta era piuttosto semplice e pratica: Pepsi per 1/3, vodka per 1/3, birra per 1/3, spruzzata di succo di lime e zucchero di canna. Niente di esagerato ma estremamente gustoso per risanare l'idratazione e il cervello, dopo quelle botte forti di assenzio. Una volta semi-concluso il drink, in religioso silenzioso, guardandosi, fissandosi, studiandosi, Julie scese dal bancone, facendo attenzione a scivolare ancora avvinghiata a lui, rimanendo per l'ennesima volta con pochissimi centimetri di scarto a distanziarne i volti e il seno prosperoso e tosto come due budini solidi, parlando in modo chiaro, schietto ed eroticamente eccitato... Tyslion Asveras pendeva dalle sue morbide e succose labbra che profumavano di alcol e sesso.
Che ne dici se dopo aver bevuto ce ne andiamo da qualche parte... tipo nella mia stanza d'hotel, sexy professore? Ci sono un paio di posizioni che non mi riescono molto bene, e per le quali necessito di ripetizioni...
Mentre lei parlava, il mercenario nel frattempo allungava la carta di credito babbana allo stesso cameriere, indicandogli quindi di scalare i soldi per farli andare via e con l'altra mano portava il bicchiere di vetro ancora mezzo pieno fino alla bocca di lei, per farle assaporare in quel bacio indiretto ancora un poco di alcol, giusto per condividere maliziosamente quella consumazione. Dopo di che, finì del tutto il gustoso intruglio posando il bicchiere sul bancone riscaldato poco prima dal gran bel culo della Mangiamorte. Il bancomat tornò quasi immediatamente, ma per tutto il tempo del pagamento, egli non disse una parola, questo per prolungare quell'attesa e quel desiderio che andava via via crescendo a livelli esorbitanti per entrambi. Inserì la carta nel portafoglio che ripose poi nella tasca dietro del pantalone ed affiancò la donna porgendole il braccio muscoloso per farselo prendere e farsi seguire fino all'uscita del locale, ma poco prima di raggiungerla si bloccò lentamente, avvicinandosi all'orecchio di lei per sussurrare la famosa risposta alla proposta precedente, mista anche ad un ulteriore commento volgare, sessuale ed estremamente spinto, esplicito.
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da La Setta » 19/10/2014, 15:46
Villa privata sulla spiaggia di Violet Nyafaal 17 Febbraio 2109 Ore 15:38
All'interno di una organizzazione potente come la Setta dei 12, c'era chi pensava che tutti i detentori primari del potere, coloro che sedevano al tavolo della imponente dozzina, fossero più o meno simili: seri, malvagi oltre l'immaginabile, persone riservate, criptiche e via dicendo. Peccato che a dir la verità non era affatto così ed ognuno di loro possedeva un modo di fare ed anche di vivere la vita completamente differente da ogni altro. Xin Zhang Fu, ad esempio, amava la tranquillità della propria abitazione nascosta e lontana dalla civiltà, immersa nel silenzio. Poi c'era Garruk Lazureus, il grosso Mercenario, lui preferiva vivere in una camera d'albergo diversa ogni giorno, cambiando città di quando in quando. Alejandro Gramilla possedeva una maxi tenuta gigantesca in Romania piena di recinti e con un laboratorio simile ad una fattoria sul lato della abitazione principale. Insomma, la varietà faceva dei dodici il loro punto forte, perché nessuno era simile all'altro e quindi anche comprendere come fosse il modo di comportarsi di ognuno rappresentava una ricca sfida, specie per una persona diplomatica con l'intento di farli passare dalla parte di un uomo specifico e ambizioso, con una gran voglia di sedere alla poltrona del Supremo.
Ah, lei è qui per vedere la padrona? In questo momento è alla spiaggia privata, mi segua, faccio strada...
Marcus venne fatto accomodare all'interno della villa di Violet, che somigliava più ad una di quelle strutture adibite a bar o ristoranti sul mare. Tetto in legno e paglia, addobbi un po' aborigeni, tappeti di vimini lavorati, finestre ampie e spaziose, addirittura un bancone interno con davanti un grosso armadio di alcolici per creare i cocktail più tipici che si potevano gustare nei luoghi tropicali, proprio come quello. La casa della Maestra delle Ombre era un vero e proprio oasi privato e ben diverso da quello visto in precedenza dal Tredicesimo in Cina. Una pedana di legno molto ripida conduceva fino ad immergere le scarpe nella sabbia. Un mare meraviglioso e azzurro si stagliava fino all'orizzonte e la temperatura, pur non essendo adeguata a fare il bagno (22-24°), era abbastanza gradevole da permettersi di prendere il sole. A differenza della servitù di Xin Zhang, quella di Violet indicò semplicemente a Marcus dove si trovasse la propria padrona, aspettandosi che la raggiungesse da solo. La serva del Supremo se ne stava seduta non troppo distante dalla riva dell'oceano con un costume da bagno di color rosso acceso molto bello, anche se intero, decisamente sensuale e accattivante. Non appena l'ombra dell'uomo fu abbastanza vicina al corpo della donna da farle capire di avere visite, ella si volse in sua direzione, non molto sorpresa, sorridendo leggermente con aria maliziosa e sicura.
Ma guarda guarda chi mi è venuto a trovare: Marcus Azhad. L'ultima volta sarà stato l'anno scorso ad una delle mie feste private, oppure era il mio compleanno, non ricordo...
Cosa fai vestito e con le scarpe? Mettiti in mutande e vieniti a godere questo sole e questa salsedine...
Festaiola e alla mano, almeno quando non si trovava in missione: lì cambiava completamente registro, diventando un'altra persona.
Porti forse nuovi ordini dal Supremo? ... Flygon!
PUF!
Sì padrona Violet!
Sii bravo, porta al nostro ospite un mojito di quelli che sai fare tu...
Subito padrona, per voi?
Per me un coca e rum, lo sai che mi tengo leggera al pomeriggio!
Perdonate la dimenticanza padrona!
PUF!
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da Marcus » 19/10/2014, 16:49
°Villa di Violet Nyafaal - Spiaggia Privata - 17 Febbraio 2109 - ore 15.45°
Era vero, ciascuno dei 12 componenti della Setta presentava una personalità diversa, il che implicava, per Marcus, il doversi ogni volta porre in modo differente: non tutto il male veniva per nuocere, però, perché alcuni si erano rivelati più "convincibili" di altri; Ivan, ad esempio, era stato la conquista più facile e veloce per Azhad, che si era dovuto sforzare meno della metà del previsto per convincerlo a voltare le spalle al Supremo e schierarsi dalla parte di Tezzereth. Non che questo implicasse che il lavoro fosse finito, anzi… ma forse, per quel pomeriggio, sarebbe stato piacevole. Conosceva perfettamente l'ubicazione della villa di Violet, sia per aver partecipato ad eventi mondani organizzati dalla padrona di casa, sia per passati incontri tête-à-tête tra loro due: il sentimento per la donna era stato forse il più vicino all'amore che Marcus avesse mai provato, ma nessuno dei due avrebbe potuto permettersi una tale debolezza - l'uomo aveva già Veronique - e per questo avevano smesso di vedersi per passare bollenti sessioni di sesso, limitando il loro rapporto all'ambito strettamente professionale.
Buon pomeriggio. Dovrei vedere Violet Nyafaal.
Ah, lei è qui per vedere la padrona? In questo momento è alla spiaggia privata, mi segua, faccio strada…
La padrona di casa aveva stile, lo si capiva già dall'arredamento che ricordava quello dei ristoranti e bar babbani sulle spiagge che ogni tanto Marcus aveva frequentato… ed era anche una donna sexy e piena di fascino, soprattutto quando si metteva a prendere il Sole in costume da bagno. Scuotendo appena il capo con un ghigno saputo, Azhad si fece avanti, raggiungendo la Maestra delle Ombre che volse il capo verso di lui non appena furono abbastanza vicini.
Ma guarda guarda chi mi è venuto a trovare: Marcus Azhad. L'ultima volta sarà stato l'anno scorso ad una delle mie feste private, oppure era il mio compleanno, non ricordo…
Il tuo compleanno. - confermò il Tredicesimo - Indossasti un vestito bianco da far perdere la testa a qualsiasi uomo, e trovasti il mio regalo alquanto soddisfacente.
Un paio di enormi orecchini a cerchio con tutta una serie di simboli dipinti sopra, fatti in legno e realizzati a mano da una tribù di aborigeni africani. Ricordava il sorriso fugace della donna di fronte a quel pensiero, ma gli era bastato quello per capire di averla resa felice; in ogni caso Marcus aveva anche appena dimostrato di avere buona memoria per ciò che gli interessava, e le forme di lei avvolte in un provocante abito bianco lo interessavano eccome.
Cosa fai vestito e con le scarpe? Mettiti in mutande e vieniti a godere questo sole e questa salsedine…
Se non ti dispiace, mi ero già organizzato…
Replicò Azhad, togliendosi la camicia, i pantaloni, le scarpe e le calze per rimanere solo con un costume rosso e gli occhiali da sole, il fisico statuario baciato così dal Sole abbastanza caldo da farlo sudare leggermente.
Porti forse nuovi ordini dal Supremo?
Non esattamente… - rispose lui, sdraiandosi accanto a lei sulla sabbia e lasciando che desse disposizioni al suo elfo su cosa portare ad entrambi - Allora, come te la passi? Il Supremo ti ha fatto sgobbare parecchio, ultimamente…
Diverse missioni in giro per il mondo, anche se Marcus non era a conoscenza del motivo per cui aveva dovuto compierle.
Mi è mancato vederti girare per la Setta. Mi è mancato vederti nuda sotto le coperte, se è per questo…
Sì, con lei non si poteva giocare freddamente o con distacco: con lei, che un tempo era quasi la sua donna, ci volevano calore, passione, desiderio, e come sempre un pizzico di bravura nell'incuriosirla.
Sai, questo posto è davvero fantastico, l'ideale per riposarsi e riflettere: ultimamente lo sto facendo spesso, sto pensando a quali importanti cambiamenti introdurre nella mia vita… - si volse verso di lei, sorridendole lievemente con aria complice - E vorrei che tu ne facessi parte.
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Marcus
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da La Setta » 20/10/2014, 14:05
Il tuo compleanno. Indossasti un vestito bianco da far perdere la testa a qualsiasi uomo, e trovasti il mio regalo alquanto soddisfacente.
Stai parlando di quello ufficiale o di quello che ci siamo scambiati al termine della festa? ... E comunque è stato due anni fa... L'anno scorso mi desti buca perché dovevi controllare la tua francesina ad un party, pf!
Dopo la prima nota di assoluta malizia e sensualità nel tono, la voce di Violet si fece irrimediabilmente gelosa. Al tempo della sua "relazione" con Marcus, Veronique già esisteva con prepotenza nella vita dell'uomo e forse fu anche a causa dei grandi impegni del diplomatico nella villa Vireau che tra loro non funzionò come avrebbe dovuto. Tuttavia gli ordini del Supremo non potevano essere mai essere rifiutati, questo lo sapevano entrambi, proprio per quel motivo la donna non gli aveva mai fatto alcuna colpa, relegando quel rapporto di pseudo coppia fugace in un cassetto prezioso della memoria, lasciando che il tempo corresse e con esso andassero via anche i lievi dispiaceri.
Se non ti dispiace, mi ero già organizzato…
Oh ma allora sei sempre efficiente come ricordavo... Il rosso ti dona, ma preferisco il bianco perché ti mette in risalto il pacco quando esci dall'acqua!
Sorrise scherzosa, ma neanche tanto, la Maestra delle Ombre, osservandolo in tutto il suo splendore mentre sfoderava un corpo statuario ed allenato, temprato da missioni, scontri, vittorie e addestramenti giornalieri. Non molti all'interno della Setta potevano vantare una preparazione tattica e atletica pari a quella del Tredicesimo, ma in fondo era proprio per quel motivo che era stato definito "Il Tredicesimo". L'elfo domestico riapparve in pochissimi istanti, porgendo ad ognuno i drink richiesti, augurando un piacevole proseguo del pomeriggio e ricordando che era sempre a disposizione, qualora ci fosse stato bisogno di lui, scomparendo subito dopo.
Porti forse nuovi ordini dal Supremo?
Non esattamente… Allora, come te la passi? Il Supremo ti ha fatto sgobbare parecchio, ultimamente…
Me la sono passata davvero da schifo, otto missioni, tre con Ivan, tre con Dominique e due con Jace. Salvando l'ultimo che l'unica colpa avuta è stata di mettersi tremendamente nei guai... già, se non fossi intervenuta prontamente l'avrebbero fatto fuori, gli altri due non ti dico che divertimento! Il primo con l'abilità a conversare di quella palma laggiù e la seconda con la testa sempre rivolta alla sua Druida del cuore, in pratica due palle incredibili... Ma non credo di raccontarti niente di nuovo.
Schioccò la lingua al palato alzando gli occhi al cielo. Molto più contenta di lavorare con i sottoposti, Violet non era esattamente la persona più adatta a sopportare le persone poco socievoli, essendo lei per natura una persona abbastanza estroversa, bastava vedere le feste che dava. L'unico con il quale andava quasi sempre d'accordo e facente parte dei 12 era senza dubbio Garruk. Forse perché era un testone ma se non altro dal dialogo facile, forse perché ogni tanto le faceva tenerezza, ma comunque era risaputo che spesso facessero accoppiata fissa nelle operazioni più dedite all'assalto immediato e cattivo. Avvicinò le dita della mano sinistra agli addominali dell'uomo per fargli un po' di solletico.
Mi è mancato vederti girare per la Setta. Mi è mancato vederti nuda sotto le coperte, se è per questo…
Credo non ci voglia una scienza per indovinare quale delle due cose ti sia mancata di più...
Scese fino all'inguine di Marcus, solleticando anche quello, risalendo poi fino al centro dei pettorali, soffermandosi in una carezza leggera, avanzando poi verso il collo, il mento e poi per concludere il naso, che spinse con la punta del dito indice quasi a mo' di pulsante.
... Vedermi in giro per la Setta, ovviamente!
Gli fece una bella linguaccia sbarazzina. Chi mai avrebbe potuto pensare che quella persona fosse in grado di atrocità e perverse macchinazioni malvagie?
Sai, questo posto è davvero fantastico, l'ideale per riposarsi e riflettere: ultimamente lo sto facendo spesso, sto pensando a quali importanti cambiamenti introdurre nella mia vita… E vorrei che tu ne facessi parte.
Oh tesoro, e me lo chiedi così? Senza neanche metterti in ginocchio? L'anello lo hai messo nel costume per caso? Perché se così fosse non preoccuparti, cerco da sola!
Ridendo divertita e giocosa si mise stesa con le mani dietro la nuca, sospirando e fissando il cielo, rapita per un momento dalle nuvole. D'un tratto poi, il suo sguardo si fece più intenso, serio probabilmente, come anche il tono che utilizzò per parlargli, conoscendolo bene.
... Che cosa succede Marcus? So perfettamente che non esegui mai visite di piacere, ma quando nascondi per troppi minuti la verità utilizzando questi discorsi astratti, significa che sotto il coperchio l'acqua bolle ed anche parecchio.
Spostò gli occhi scuri e lo guardò, lievemente preoccupata, rimanendo impassibile, una donna in realtà tutta d'un pezzo.
Sei finito in qualche guaio? Ti serve una mano?
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da Marcus » 20/10/2014, 14:58
Stai parlando di quello ufficiale o di quello che ci siamo scambiati al termine della festa?
Mi sembrava che in entrambi i casi, tu non avessi nulla di cui poterti lamentare.
... E comunque è stato due anni fa... L'anno scorso mi desti buca perché dovevi controllare la tua francesina ad un party, pf!
Ghignò lievemente di fronte alla gelosia dell'altra: Violet e Jace erano gli unici, tra i 12, con cui Marcus potesse dire di andare davvero d'accordo, con cui avesse stretto un rapporto solido che andasse oltre il semplice collaborare insieme per il bene della Setta: per questo sapeva che sarebbe stato relativamente semplice convincerli a seguire lui e Tezzereth, ma ciò non gli stava impedendo di muoversi cautamente… perché qualche sorpresa inaspettata poteva sempre capitare. Intanto, tutto procedeva secondo i piani: Violet l'aveva invitato a sdraiarsi accanto a lei togliendosi i vestiti e rimanendo in mutande, ma lui era arrivato da lei già pronto per una piacevole conversazione sotto il Sole e di fronte al mare, come testimoniava il costume rosso con cui si presentò poco dopo a lei.
Oh ma allora sei sempre efficiente come ricordavo... Il rosso ti dona, ma preferisco il bianco perché ti mette in risalto il pacco quando esci dall'acqua!
Potrei dire la stessa cosa, soprattutto quando indossi uno di quei tuoi bikini trasparenti con perizoma…
Commentò Azhad, che certi dettagli dell'abbigliamento della donna di sicuro non se li poteva dimenticare: arrivato il suo Mojito, il Tredicesimo ne bevve subito un sorso per rinfrescarsi la gola, alzando prima il bicchiere verso di lei come a voler brindare alla sua bellezza. Prima di arrivare subito al dunque, comunque, Marcus iniziò una blanda conversazione con lei su ciò che ultimamente aveva dovuto fare per il Supremo, felice di porle domande le cui risposte, una volta tanto, gli interessavano davvero.
Me la sono passata davvero da schifo, otto missioni, tre con Ivan, tre con Dominique e due con Jace. Salvando l'ultimo che l'unica colpa avuta è stata di mettersi tremendamente nei guai…
Guai?
… già, se non fossi intervenuta prontamente l'avrebbero fatto fuori, gli altri due non ti dico che divertimento! Il primo con l'abilità a conversare di quella palma laggiù e la seconda con la testa sempre rivolta alla sua Druida del cuore, in pratica due palle incredibili... Ma non credo di raccontarti niente di nuovo.
No, soprattutto per quanto riguarda la seconda.
Commentò atono Marcus, che non sopportava Dominique per due motivi: il primo era che aveva cercato di uccidere Veronique - e chiunque osasse toccarla per farle del male non poteva che aspettarsi vendetta da parte di Azhad - ed il secondo… era che si trattava di una pazza psicopatica fuori da qualsiasi controllo, una specie che l'uomo considerava troppo pericolosa. Si concesse una breve risata quando Violet gli fece il solletico agli addominali e un sospiro eccitato quando la sua mano scese fino all'inguine, una zona che ultimamente per lui era fin troppo sensibile.
Credo non ci voglia una scienza per indovinare quale delle due cose ti sia mancata di più... ... Vedermi in giro per la Setta, ovviamente!
Ovviamente.
Confermò lui, scuotendo appena il capo con aria sinceramente divertita mentre osservava ancora una volta il suo corpo perfetto e cominciava a prendere l'argomento principale di conversazione molto alla lontana, portandola così a fare altre battute ironiche.
Oh tesoro, e me lo chiedi così? Senza neanche metterti in ginocchio? L'anello lo hai messo nel costume per caso? Perché se così fosse non preoccuparti, cerco da sola!
So quanto ti piacerebbe…
E quanto sarebbe piaciuto a lui. Ma quelle parole l'avevano messa sul "chi va là", e la prova fu il tono della voce di lei che si fece improvvisamente più serio.
... Che cosa succede Marcus? So perfettamente che non esegui mai visite di piacere, ma quando nascondi per troppi minuti la verità utilizzando questi discorsi astratti, significa che sotto il coperchio l'acqua bolle ed anche parecchio.
Credi davvero che non potrei mai venirti a trovare per il semplice gusto di vederti?
Replicò lui, quasi offeso, ma ammirato dalla perspicacia della donna - una delle caratteristiche che più apprezzava in lei - e da quanto lo conoscesse bene.
Sei finito in qualche guaio? Ti serve una mano?
Nessun guaio e nessuna mano… sono qui per farti un'offerta, Violet, e sei la prima per cui mi ritrovo a sperare davvero che accetterai. - perché di lei le importava, a differenza delle altre - Sono in arrivo grandi cambiamenti nella Setta… cambiamenti che la potranno rivoluzionare. Molti dei 12 sono stanchi di essere governati dal Supremo, da qualcuno che non è nemmeno umano e, nonostante questo, ci governa come se fossimo burattini: vogliono uscire allo scoperto, prendere il controllo del mondo magico e fare finalmente ciò per cui stiamo lavorando da anni.
Una piccola pausa, il tempo di sondare qualsiasi sua reazione guardandola negli occhi.
Ci sarà un ammutinamento, un soverchiamente delle regole, una rivoluzione. Io farò parte di questa rivoluzione, e voglio che anche tu ne prenda parte. Ti voglio con me, Violet.
Serio, deciso, basso nel tono, gli occhi scuri e penetranti fissi in quelli di lei, ora. Era stato sincero, aveva messo tutte le carte in tavola senza blandirla con doni o promesse… la voleva dalla sua parte, non chiedeva altro. Dipendeva tutto da lei.
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Marcus
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