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da Margaret » 10/04/2013, 22:24
Pur cercando di non parlare di Julie, la sorella sembrava affiorare in ogni loro conversazione in modo del tutto automatico: così, anche l'idea di fargli visitare la casa doveva sfumare, poiché era qualcosa d'infattibile dato che Margaret la condivideva con la sorella; quella consapevolezza le aveva fatto morire la voce in gola, portandola ad abbassare anche lo sguardo col timore di aver rovinato l'umore di Lucas e, di conseguenza, anche il tono sereno e complice di quella conversazione... ma fu lui stesso a sventare quelle sue paure, ponendo l'argomento in modo scherzoso e divertito, tanto da far tornare il sorriso a Margaret in un secondo.
Sono sicuro che è bellissima, e non oso immaginare il casino che ci sarà dentro, con due femmine a cui piace lo shopping. Scommetto che ti sei portata dietro almeno un elfo domestico, mh?
Davvero credi che non abbia imparato a tenere in ordine le mie cose?! Guarda che sono cresciuta, eh! - esclamò di rimando Margaret, abbozzando un piccolo broncio che però, poco dopo, divenne quasi un'ammissione divertita di colpa - E va bene, sì, ho un elfo domestico che mantiene perfetta la casa... ma in quanto ad ordine sono migliorata parecchio!
Aggiunse la giovane donna, facendogli pure una linguaccia prima di ridere di gusto, con la schiena che si appoggiava allo schienale della sedia ed il capo appena reclinato all'indietro; il sorriso permase anche quando la risata si spense, e lei si rinfrescava nuovamente la gola col succo di frutta dolce ed invitante, chiedendo intanto a Lucas qualche commento sulla sua professione e sul posto dove insegnava.
Oh, sviluppa la tua pazienza in un modo che non credevi possibile... E' un lavoro bellissimo, stancante certo, ma mi piace. Poter stare a contatto con gli studenti, vederli crescere, è qualcosa che ti riempie di orgoglio e soddisfazione: e poi il Castello è molto suggestivo, con le scale che si muovono da sole come vogliono, i quadri che commentano tra loro quando passi... e poi l'esterno, col giardino, il Lago Nero e la Foresta Proibita tutto intorno a circondarlo.
Ascoltò ogni parola con espressione affascinata, lasciando che la mente si muovesse in autonomia per formare quei luoghi di cui lui parlava, immaginandosi dunque quell'enorme ed antico Castello pieno di studenti, con scale mobili e quadri parlanti, e la parte esterna con grandi distese d'erba e di acqua. Ma l'immaginazione, ne era certa, non bastava affatto per compensare la mancanza di conoscenza diretta della scuola Europea, tanto che Margaret ammise che gli sarebbe piaciuto non poco visitarla davvero, e vederla coi propri occhi.
Potrei chiedere alla Preside se acconsente ad una tua visita al Castello.
Cosa? Dici sul serio?!
A breve si svolgerà anche una sfida dei cori delle tre scuole magiche mondiali, e come ex studentessa della Cyprus da poco diplomata, potrebbe anche farti piacere essere presente. Che ne dici, l'idea ti stuzzica?
Ma scherzi? Lucas, sarebbe bellissimo!!
Esclamò la mora con espressione stupita e gioiosa al tempo stesso: avere la possibilità di visitare Hogwarts in prima persona, rivedere magari qualche compagno della Cyprus e, soprattutto, passare altro tempo con Lucas... ma cosa poteva volere di più? Batté le mani, palesemente felice, e gli occhi bicromi sembravano due gemme scintillanti sul suo viso.
Credi che la tua Preside accetterà che io visiti la scuola? Dopotutto non sono nessuno di speciale...
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da Lucas » 10/04/2013, 22:47
Prenderla in giro era qualcosa che gli era sempre riuscito bene: forse perché Margaret si prestava alle battute senza prendersela affatto, forse perché la sua espressione solare lo spingeva a cercare di farla sorridere, chi poteva dirlo. In ogni caso, l'uomo la punzecchiò un po', facendo nascere sul suo viso un'espressione di finta irritazione che si trasformò poi in divertimento per entrambi, soprattutto per Lucas, nel sentire le sue ultime parole.
Davvero credi che non abbia imparato a tenere in ordine le mie cose?! Guarda che sono cresciuta, eh! E va bene, sì, ho un elfo domestico che mantiene perfetta la casa... ma in quanto ad ordine sono migliorata parecchio!
D'accordo, d'accordo... diciamo che ci credo. In fondo, comunque, si dice che le persone creative siano anche quelle più disordinate... chissà se è vero.
Commentò Turner ridendo e scuotendo il capo, col chiaro intento di prenderla ancora un po' in giro, concentrandosi poi sulla propria acqua tonica e dedicandosi successivamente a spiegarle come fosse fatta, a grandi linee, la scuola di Hogwarts: l'espressione rapita sul viso di Maggie gli fece capire che probabilmente le sarebbe piaciuto una visita in prima persona della scuola, così si decise a proporglielo e, com'era ipotizzabile, la reazione della giovane fu estremamente positiva.
Ma scherzi? Lucas, sarebbe bellissimo!!
Allora è deciso, chiederò alla Preside Bergman che tu possa venire a scuola in concomitanza con la sfida tra i cori, così potrai assistere alla sfida e, nel frattempo, girare un po' per il Castello.
Affermò Lucas, finendo la propria acqua tonica per richiamare il cameriere e pagare le consumazioni di entrambi con dei soldi babbani: fortuna che, per diletto, aveva cercato di imparare quanto più possibile sul loro mondo, grazie anche al collega Sykes, perciò non fu difficile pagare con disinvoltura l'inserviente proprio mentre anche Margaret finiva il suo succo.
Credi che la tua Preside accetterà che io visiti la scuola? Dopotutto non sono nessuno di speciale...
Madeline è una donna del tutto particolare ed imprevedibile, perciò non lo escluderei - la rassicurò Lucas, deciso a chiedere quel piccolo favore alla Preside quanto prima - Che ne dici, ci facciamo un giro turistico per Londra fino a quando non è ora di tornare a casa?
Le propose subito dopo con un sorriso ed un'occhiata complice, e se Maggie avesse accettato, allora si sarebbe alzato, le avrebbe offerto il braccio da bravo gentiluomo, e si sarebbe allontanato con lei dal bar per una bella passeggiata per le affollate vie londinesi.
[FINE]
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da Margaret » 19/04/2013, 20:22
[Martedì - Esterno King's Cross - Martedì - ore 11.55]
Non aveva mai aspettato così tanto che arrivasse il martedì in tutta la sua vita: domenica sera, quell'uscita al pub per un drink si era rivelata la cosa più giusta che avesse mai potuto fare nella sua vita: aveva conosciuto Robyn, grazie allo Shamrock, aveva passato con lui una nottata perfetta, prima al pub e poi nella sua stanza ai Tre Manici di Scopa ad Hogsmeade, il giorno dopo si erano scambiati qualche lettera veloce via gufo, ed ora avevano appuntamento per pranzo. In realtà si sarebbero dovuti vedere nel pomeriggio, ma era stato il bartender a proporle di anticipare l'appuntamento per uscire insieme e, ovviamente, lei non si era minimamente sognata di dire di no; era arrivata in anticipo, di appena cinque minuti, perché non le piaceva far aspettare gli altri: jeans skinny chiari, scarpe col tacco nere alla schiava, sopra una maglia a maniche lunghe, nera e morbida, con uno scollo a V molto profondo, all'incavo del seno, e sopra ancora un cappotto di colore grigio polvere che le arrivava al ginocchio; a completare il suo look casual-chic, una borsa di colore rosa pallido con un fiocco sul davanti, quella dove teneva tutte le sue cose compreso il regalo per il compleanno del ragazzo, e l'anello "Black Angel's Bless", il regalo della Setta che portava sempre con sé all'indice della mano destra. I capelli erano appena mossi e lasciati sciolti sulle spalle ed il volto appena truccato, solo un po' di mascara negli occhi bicromi per sottolineare lo sguardo, lasciando dunque il resto del viso al naturale. L'espressione sul suo viso era sorridente, furbetta, carica di aspettativa: sperava tanto che anche lui l'avesse pensata e fosse stato felice di vederla e, ovviamente, si chiedeva se avesse fatto o meno la scelta giusta per quanto riguardava il suo regalo.
Speriamo che gli piaccia...
Pensò Margaret, mordicchiandosi il labbro mentre si guardava intorno cercando di scorgere la figura di Robyn, incurante dei possibili sguardi che altri ragazzi avrebbero potuto rivolgerle: come due sere prima, quando aveva liquidato quel tipo al bancone, anche quel giorno la sua attenzioone era del tutto concentrata sul Pirata che, si sperava, di lì a poco avrebbe fatto la sua comparsa di fronte a lei.
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da Robyn » 19/04/2013, 21:59
[tahoma]Incontrarsi a mezzogiorno, anticipando di circa quattro ore l'appuntamento stabilito. Una cosa alla Robyn Laars? Nemmeno per sogno, ma in quel caso, sembrava proprio che la normalità non fosse di casa. Soltanto due giorni e forse entrambi percepivano qualcosa di forte, immensamente bello e incredibile pervaderli. Almeno, questo valeva sicuro per lui e sperava in cuor suo che fosse così anche per Margaret... Margaret... Giusto, non sapevano nemmeno i rispettivi cognomi, magnifico, un altro esempio per affermare che quella non era una situazione normale. Il luogo prestabilito era la stazione di Londra, quella da dove la maggior parte dei maghi partivano ad undici anni, per la prima volta, dirigendosi verso la scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts, ed era singolare che nessuno dei due, né il canadese, né l'americana, potessero condividere quel tipo di emozioni, avendo studiato nelle altre due scuole magiche mondiali. Tuttavia come posto si trovava centrato, con una buona quantità di locali e negozi vicini per i quali fare delle passeggiate e sopratutto, conosciuto benissimo sia da lui che da lei. Il look che stava sfoggiando il barman quel giorno era in tutto e per tutto in linea con il suo stile, in modo da far capire immediatamente a Maggie la tipologia di ragazzo e il modo di vestire suo tipico, alla quale, eventualmente, abituarsi, in vista di una frequentazione sempre maggiore. Come sempre catenine al collo (compreso il Robyn's Luck) e polsino di cuoio nero. Maglietta di un gruppo rock magico, giacca a vento sportiva, jeans attillato blu elettrico e cappello morbido di tessuto sintetico a raccogliere la folta capigliatura. Ai piedi, scarpe tipo Converse bianche e nere, viso per l'occasione sistemato, mettendo a posto barbetta a pizzetto e basette. Avanzava tra la folla disinvolto, guardando di tanto in tanto le varie persone, presunte babbane, con tutti quei cosi che finalmente aveva capito chiamarsi cellulari, parlando con chiunque, dovunque, sia per lavoro che per piacere. Culture così differenti, affascinanti, sicuramente, ma ancora per lui fin troppo lontane, lui che non era così assiduo frequentatore della Londra babbana, con i suoi costumi e le sue abitudini. Finalmente, in mezzo alla vasta folla di gente nell'andirivieni generale, i suoi occhi ametista riuscirono ad intravedere la figura slanciata, affascinante ed elegante al punto giusto di Margaret. Si avvicinò maggiormente a lei, la quale, probabilmente non lo aveva ancora notato, essendo il ragazzo al suo fianco e non in linea visiva. Giunto silenzioso dietro le sue spalle, andò a posare le mani sugli occhi della giovane, facendole subito segno di non fiatare. Sssshhh... Occhi chiusi.Così allontanò i palmi da lei aggirandola ed arrivandole di fronte, fissandola un secondo mentre stava con gli occhi chiusi per poi avvicinarsi maggiormente e darle un bacio sulle labbra portando la mancina dietro il suo collo e la destra al fianco, tirandolo un poco a se. Al termine di quel contatto che sarebbe durato forse una decina di secondi, si distanziò permettendole di aprire finalmente quella vista bicroma ed inquadrarlo, sorridendole con aria seria, gentile e sinceramente felice di vederla. Buongiorno... ... Sei uno schianto piratessa.Tono di voce basso, sincero (potere suo attivato o meno), carico di sentimento e velata malizia.[/tahoma]
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da Margaret » 19/04/2013, 22:14
Non dovette attendere molto, quei famosi cinque minuti che la separavano dall'orario prefissato per l'appuntamento, e finalmente ecco che Robyn palesò la sua presenza in un modo del tutto personale, posandole le mani sugli occhi per far calare il buio su di essi.
Ma che... !!
Sssshhh... Occhi chiusi.
Riconobbe quella voce all'istante, la stessa che la fece sorridere di gusto: annuì appena col capo, cosicché si sentisse libero di scostare le mani dagli occhi di lei che sarebbero rimasti chiusi come da indicazioni, e rimase ferma ad aspettare qualcosa, un cenno da parte del ragazzo, col buio ad avvolgerla, le labbra appena schiuse e le lentiggini sul naso; quando sentì la sua bocca sulla propria, subito la lingua andò a cercare ed avvolgere dolcemente la gemella, le mani che, bollenti come il resto del suo corpo, si posavano sul suo petto e il corpo dell'americana che si avvicinava a quello di lui. Se non si fosse capito, Margaret adorava i baci più di ogni altra cosa, e Robyn... beh, da 48 ore a quella parte, era il ragazzo che le ispirava un bacio a respiro o a battito del cuore, più o meno. Lo sentì scostarsi da sé e si permise di riaprire gli occhi per sbattere le palpebre un paio di volte, posando così le iride bicrome su quelle viola di lui ed aprire le labbra in un sorriso radioso.
Buongiorno...
Buongiorno a te...
... Sei uno schianto piratessa.
Il sorriso le si ampliò sulle labbra a quelle parole, ed un lieve rossore si diffuse sulle sue guance per quel complimento così apprezzato dalla ventenne, la quale abbassò il capo e lo sguardo, timida, imbarazzata e felice al tempo stesso. Si riscosse qualche istante più tardi, osservando l'abbigliamento di lui da capo a piedi per poi annuire quasi a se stessa, e tornare a guardarlo negli occhi.
Anche tu stai benissimo così. Il casual-rock ti dona molto, sai Pirata?
Commentò divertita, non spostando però le mani dal suo petto, come se quel contatto fisico le piacesse troppo per privarsene - a meno che non fosse stato lui a volerlo, ovviamente.
Ti ho pensato tanto, ieri... - ammise, alzando però anche le spalle per fargli capire che era solo un'affermazione come un'altra, qualcosa che teneva a fargli presente, e che dunque non doveva sentirsi obbligato, lui, a ricambiare in qualche modo - Che ne dici se troviamo un posto dove pranzare con calma? Così posso darti anche il tuo regalo ufficiale di compleanno!
Aggiunse poi con un'esclamazione solare e divertita: il regalo ufficiale, sì, visto che quello ufficioso gliel'aveva già dato, per due volte, domenica sera...
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da Robyn » 19/04/2013, 22:44
[tahoma] Anche tu stai benissimo così. Il casual-rock ti dona molto, sai Pirata?Ero quasi tentato per la bandana sai? Ma l'ho già usata in passato per altri primi "appuntamenti"... Volevo mettere qualcosa di diverso, perché tu sei diversa.E se la zia gli aveva consigliato di essere se stesso ed esprimere i suoi sentimenti senza remore, allora lui avrebbe seguito quelle parole ciecamente. Monique era una donna saggia, intelligente, molto comprensiva ed anche giovanile, per questo Robyn si era convinto a non sottovalutare le sue considerazioni ed anzi, prenderle quasi come fossero un dogma. Tenersi distaccato avrebbe potuto portare ad un allontanamento, mentre la sincerità e la genuinità alla svolta? Allora perché non tentare? Se non altro, se ella non fosse stata quella giusta, lui l'avrebbe potuto capire anche da certe cose, da certe risposte, da certi comportamenti. Tanto per cominciare quel bacio nel quale lei subito si era lasciata andare lo aveva riportato con la mente e con i sensi a Domenica, sorridendo quasi mentre giocava con la sua lingua, carezzandola con la propria e leccandole di tanto in tanto le labbra. Quando si staccarono e poté guardarla negli occhi, dentro di se ammise che quella che aveva davanti era sul serio una ragazza fuori dal comunque, davvero bellissima, sotto ogni aspetto, anche in quel lato bambinesco che la faceva arrossire ai complimenti. Ti ho pensato tanto, ieri...E non ti sono fischiate lo orecchie in ogni momento che lo facevi?Le fece un occhiolino, facendole capire che anche per lui era stata la stessa cosa e l'aveva pensata molto spesso, senza entrare nei dettagli dello "spesso" inteso come almeno una volta ogni dieci minuti, fino al paio d'ore consecutive arrivato alla sera, nel proprio letto a fissare il soffitto. Lei non staccava le mani dal suo petto e lui la lasciava fare tranquillamente, anzi, ne prese una per qualche istante, con la propria, per portarla fino alle proprie labbra e darle un bacio velato simile a quello che le diede la scorsa sera al pub, fissandola nel frattempo negli occhi. La naturalezza dei suoi gesti poteva apparire spiazzante, come anche la complicità tra loro, che molti passanti avrebbero potuto giudicare come un comportamento di una coppia fatta e finita da almeno sei mesi, ed invece, quello era appena il secondo giorno. Entusiasmo? Aspettativa? Novità? Forse, sicuramente, ma non c'era solo quello e Robyn dentro di se lo sentiva bene. Che ne dici se troviamo un posto dove pranzare con calma? Così posso darti anche il tuo regalo ufficiale di compleanno!Perché ce n'è forse anche uno "non ufficiale"?Palesemente il finto tonto, le fece una piccola linguaccia, tendendole il braccio per farselo prendere e cominciare a camminare con lei per il lungo viale lampionato che costeggiava la stazione di King's Cross. Il tempo prometteva sicuramente bene, per essere quello londinese, ed un solo abbastanza caloroso e ricco di raggi faceva qualche salto ogni tanto per rispecchiarsi nei volti dei due ragazzi, adesso intenti a trovare un luogo ideale per passare qualche ora a chiacchierare. Poco dopo, al termine di una camminata di un paio di chilometri, Robyn e Margaret raggiunsero un ristorante Steakhouse di una famosa catena babbana, chiamata "Roadhouse Grill". Carne ai ferri, un po' di fritto, birra o altre bibite alla spine, insomma, tutto quello che si poteva desiderare da un pranzo per due pirati. Appurato che anche a Maggie quella location andasse bene, il canadese si fece avanti, aprendole la porta da vero gentiluomo, lasciando che entrasse prima lei e facesse presente al cameriere dove volesse che fossero sistemati per stare più in disparte possibile dal resto del mondo. Giunti al tavolo, il ragazzo attese che fosse prima lei a sedersi, ricordando ancora una volta le sue buone maniere, così che poi, con un piccolo sorriso, si mise al proprio posto, fissando immediatamente la ragazza con aria un poco curiosa ma anche seria. Sai che non c'era bisogno di farmi altri regali... ... La tua presenza qui è più che sufficiente.Nel frattempo l'addetto alle ordinazioni, consegnava due menù e lasciava nuovamente soli i ragazzi, dando loro il tempo per decidere.[/tahoma]
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da Margaret » 19/04/2013, 23:08
Ero quasi tentato per la bandana sai? Ma l'ho già usata in passato per altri primi "appuntamenti"... Volevo mettere qualcosa di diverso, perché tu sei diversa.
E come non svenire ad una frase del genere? No, le gambe di Margaret fortunatamente la sostennero, ma le pulsazioni del suo cuore, già di per sé ben più veloci del normale, salirono quasi alle stelle al complimento palese di Robyn, che fece ancor più arrossire le gote di lei.
Sai, se stai cercando di farmi perdere la testa, sei decisamente sulla buona strada... Comunque credo che tu sia il mio primo appuntamento ufficiale... e sono felice di non averne mai avuti altri prima.
Ammise l'americana, un sorriso spontaneo sulle labbra e gli occhi luminosi, espressione di serenità che permase sul suo volto, contornata da un velo di timidezza, quando aggiunse che l'aveva pensato davvero spesso, il giorno precedente.
E non ti sono fischiate lo orecchie in ogni momento che lo facevi?
Ah, ecco cos'era quel rumore fastidioso!
Esclamò di rimando lei, divertita certo, ma sicuramente aveva colto il senso di quella battuta: l'aveva pensata, l'aveva pensata tanto, forse quanto Margaret aveva pensato lui. Si lasciò baciare la mano, non lasciando il suo sguardo nemmeno per un secondo: e sì, forse chi li avesse visti avrebbe potuto pensare che stavano insieme da mesi, e forse si sarebbe stupito nel vederli così affiatati sapendo che era il secondo giorno che si vedevano... ma la più piccola delle Sanders era così; spontanea, solare, istintiva. E l'istinto le diceva di lasciarsi andare con Robyn, senza riserve, senza incertezze, perché forse era quella la chiave per iniziare qualcosa di meraviglioso insieme.
Perché ce n'è forse anche uno "non ufficiale"?
Ridacchiò a quella domanda, ma lo sguardo si tinse di malizia ed anche il sorriso, poco dopo, la dimostrò in sé, così come il tono di voce che, più caldo e sussurrato, andò a confermare la questione con un:
Te lo dico stasera, quando sarà ora del dessert...
Oh, insomma, mica poteva essere solo lui a provocare, no? Osservò quel braccio teso e lo soppesò per un secondo, incerta se prenderlo in silenzio o ammettere ciò che stava pensando, e decise infine di optare per la seconda opzione, così da essere sincera, con lui.
Posso... darti la mano?
Un po' imbarazzata forse, ma prendersi per mano le sembrava una cosa più intima, più complice, e visto che si sentiva tale con lui, allora perché non farglielo presente? A prescindere che Robyn avesse accettato o meno, si sarebbe messa a camminare con lui, osservando le varie vetrine dei negozi e commentandole col ragazzo, fino al raggiungimento di un posto chiamato "Roadhouse Grill", una steakhouse appartenente ad una catena babbana che la mora conosceva bene.
Mmmmhh, ottima scelta Pirata! Anche se noi, come sovrani del mare, dovremmo preferire il pesce, o sbaglio?
Lo prese in giro la ragazza, entrando dunque insieme a lui ed aprendosi al contempo il cappotto: quando raggiunsero il loro tavolo - appartato - la mora aprì definitivamente il cappotto, rivelando la maglia scollata, molto, che indossava, e posando l'indumento superiore sulla spalliera della sedia, tenendosi però la borsa sulle gambe, almeno al momento, mentre si accomodava e sorrideva poi in direzione dell'altro.
Sai che non c'era bisogno di farmi altri regali... ... La tua presenza qui è più che sufficiente.
Ennesimo complimento, ennesimo sorriso imbarazzato da parte dell'americana, che prese con un sorriso ed un cenno di ringraziamento il menu dal cameriere, pur sapendo già più o meno su cosa orientarsi.
In questo caso, direi che ci stiamo facendo un bel regalo a vicenda... Ieri mi sembrava che il tempo non passasse mai.
Ammise nuovamente la mora, portandosi una ciocca di capelli dietro l'orecchio destro con la mano opposta mentre il cameriere tornava, per vedere se i due fossero pronti ad ordinare il loro pranzo.
Per me una Ceasar Salad piccola, uno Steak and Cheese Sandwich con patatine fritte, naturalmente, e da bere una Pepsi grande, grazie.
Ordinò senza incertezze, una breve occhiata al cameriere per accertarsi che avesse segnato la sua ordinazione in puro American-style, prima di lasciare che fosse Robyn ad ordinare a sua volta.
Allora - disse poi, quando il ragazzo se ne fu andato con le loro ordinazioni - il regalo ufficiale lo vuoi subito, o preferisci aspettare la fine del pranzo?
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da Robyn » 20/04/2013, 14:55
[tahoma]Sai, se stai cercando di farmi perdere la testa, sei decisamente sulla buona strada... Comunque credo che tu sia il mio primo appuntamento ufficiale... e sono felice di non averne mai avuti altri prima.
Non credo sia un problema se hai scoperto il mio diabolico piano, giusto? Sono il primo, azz, guarda che è una grossa responsabilità, perché come ogni prima cosa della tua vita, ti rimarrà sempre nei ricordi!
La genuinità dei loro dialoghi che passavano dallo scherzo, alla serietà, forse anche al romanticismo, era così palese e speciale da essere quasi incredibile, almeno per le idee e le aspettative di Robyn Laars, si intende. Ella portava nel suo animo una ventata di fresca ironia, dolce complicità e selvaggia passione, un mix che insieme la rendeva a dir poco perfetta per lui, e questo, nemmeno sapeva da quando lo aveva cominciato a pensare. Quella giornata era appena cominciata e per lui sembrava che, anche soltanto cinque minuti fossero passati troppo in fretta, ed avrebbe voluto fermare il tempo, le persone, il corso degli eventi, i suoi impegni. Tuttavia, dentro di se conservava comunque la sua professionalità e la sua dedizione all'apprendimento, anche perché la sua vendetta non era stato ancora compiuta e lui sapeva che presto o tardi, ogni tassello del puzzle dei suoi obiettivi sarebbe andato al suo posto. Nel frattempo, ci si metteva Margaret a favorire la sua distrazione momentanea, con tanto di piccoli infarti piacevoli.
Te lo dico stasera, quando sarà ora del dessert...
E per quanto la sera dunque si prospetti interessante... Vorrei ugualmanete che il pomeriggio durasse 100 ore. Dai, prendi il mio braccio, come l'altra sera verso il forno...
Posso... darti la mano?
... Naturalmente, tutta tua!
Sorrise gentile, senza nemmeno aspettare che lo facesse lei, andandole a prendere la mano per intrecciare le dita e stringerla forte, con possessione, sentimento, trasporto, insomma, tutta l'energia che le emozioni gli stavano trasmettendo senza esclusione di colpi. Si guardarono qualche secondo negli occhi, poi Robyn decise di volersi avvicinare di nuovo, per baciarla di nuovo. Il sapore delle sue labbra, possibile che fosse così buono? Possibile che non ricordasse di aver mai assaggiato nulla di simile prima di allora? Non era importante, non era fondamentale adesso. Sapeva solo che amava far scivolare la sua lingua a giocare con quella di lei e nulla più. Camminarono per un po', raggiungendo il locale che meglio ispirava il pirata, ed anche Maggie sembrò esserne entusiasta, per quanto certo, due lupi di mare come loro forse avrebbero visto maggiore coerenza in un ristorante di pesce.
Mmmmhh, ottima scelta Pirata! Anche se noi, come sovrani del mare, dovremmo preferire il pesce, o sbaglio?
Nella mia famiglia fin da piccolo sono stato abituato a mangiare quintali di pesce. Sai, i miei sono una delle poche ultime stirpi nobili magiche del Canada, quindi visto che il pesce viene considerato più "fine" ed "elegante" della carne, allora pregiati filetti di oceano quasi ogni giorno... Così, mi è venuto il rigetto, posso mangiare pesce gradevolmente forse un paio di volte al mese, per il resto, carne tutta la vita, e al sangue tra l'altro!
E così almeno, con l'occasione, il ragazzo aveva esposto alla fid... Ragazza, qualche altro piccolo dettaglio sulla sua vita e sui retroscena della sua educazione, specificanco quindi che fosse un nobile, o almeno, quello che una volta sarebbe stato chiamato tale. Ed in tutto questo, ancora non si erano detti i propri cognomi... Quando si dice che tutto diventa superfluo quando ci sono i sentimenti di mezzo, anche se in quel caso la faccenda faceva davvero sorridere. Giunti ai propri posti, si sedettero e si fecero consegnare i menù per iniziare a scegliere cosa mangiare di buono. Nel frattempo, la loro conversazione andava avanti e con essa, anche i complimenti velati e le confessioni del cuore.
In questo caso, direi che ci stiamo facendo un bel regalo a vicenda... Ieri mi sembrava che il tempo non passasse mai.
... Mi piaci davvero tanto, Margaret.
A prescindere dalla reazione che il giovane Capolavoro della Setta avrebbe mostrato, il cameriere sarebbe giunto per chiedere le scelte.
Per me una Ceasar Salad piccola, uno Steak and Cheese Sandwich con patatine fritte, naturalmente, e da bere una Pepsi grande, grazie.
Pepsi anche per me. Una Ribeye con patatine fritte e delle ali di pollo alla paprika, grazie.
Dopo aver preso tutti quanti gli appunti sul cibo ordinato, l'uomo fece un piccolo inchino verso entrambi, allontandosi nuovamente, lasciandoli nella loro piccola fase di intimità e dialogo. Avevano fatto davvero bene a incontrarsi prima per mangiare, in fondo anche quello era uno scambio di idee sui gusti altrui, per vedere dove combaciavano, dove potevano osare assaggiare e avvicinarsi alle abitudini dell'altro, insomma, forse non c'era bisogno di trovare così tante motivazioni per il vantaggio di essersi visti prima... Forse bisognava soltanto ammettere, che lo volevano con tutti loro stessi, a prescindere dai motivi, dalle possibilità o dal tempo in più. Anche soltanto due ore passate a guardarla negli occhi a Robyn sarebbero bastate per dire che il tempo era stato speso divinamente.
Allora... Il regalo ufficiale lo vuoi subito, o preferisci aspettare la fine del pranzo?
Beh no, direi dopo pranzo, magari facciamo mettere una candelina sulla fettina di torta, che ne pensi? Intanto, perché non mi racconti qualcosa in più su di te? Magari iniziando dal cognome![/tahoma]
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da Margaret » 20/04/2013, 18:19
Non credo sia un problema se hai scoperto il mio diabolico piano, giusto? Sono il primo, azz, guarda che è una grossa responsabilità, perché come ogni prima cosa della tua vita, ti rimarrà sempre nei ricordi!
Un'enorme responsabilità, quindi vedi un po' che puoi fare!
Confermò Margaret, strizzando l'occhio a Robyn con fare divertito anche se, lo doveva ammettere, un pochettino in ansia ci stava: sarebbe stato un bel primo appuntamento, tra loro? Sarebbero stati bene, si sarebbero considerati compatibili sotto ogni aspetto, oltre quello sessuale - perché quello, l'avevano appurato, andava alla grande. Non voleva pensarci, anche se la sua mente si focalizzava in autonomia su quei pensieri, voleva dedicarsi soltanto a vivere quelle sensazioni sconosciute con lui.
E per quanto la sera dunque si prospetti interessante... Vorrei ugualmanete che il pomeriggio durasse 100 ore. Dai, prendi il mio braccio, come l'altra sera verso il forno...
Affermazione che la fece sorridere, teneramente, eppure al tempo stesso la spinse a fare un piccolo passo in avanti, e a sottolineare come, potendo scegliere, quel contatto fisico tra loro sarebbe potuto essere un altro, assecondando i suoi pensieri. E lei voleva prendergli la mano, intrecciare le dita con le sue, dare un senso di possessione a quel rapporto con tutto che sembrava assurdo anche solo pensarlo, essendo all'effettiva sbocciato da meno di 48 ore: ma aveva importanza? Non per lei che l'aveva proposto... ed evidentemente nemmeno per lui.
... Naturalmente, tutta tua!
La prese, dunque, stringendola dolcemente per lasciarsi invadere dai piccoli brividi di piacere che sorsero spontanei a quel contatto: e le labbra, dopo qualche secondo, si cercarono insieme, come se non ne avessero mai abbastanza, come se fosse quello l'ossigeno che permetteva loro di respirare, e non il contrario; una mano di lei, quella libera, andò al volto di lui, accarezzandolo con dolcezza, fino a che le labbra non si separarono e lei, Maggie, fece infrangere su quelle di lui un piccolo sospiro felice. Gli sorrise, dolce come l'ultimo bacio che si permise di rubargli dalle labbra, prima di prendere a camminare con lui ed apprezzare, poco dopo, la scelta su dove fermarsi a mangiare.
Nella mia famiglia fin da piccolo sono stato abituato a mangiare quintali di pesce. Sai, i miei sono una delle poche ultime stirpi nobili magiche del Canada, quindi visto che il pesce viene considerato più "fine" ed "elegante" della carne, allora pregiati filetti di oceano quasi ogni giorno... Così, mi è venuto il rigetto, posso mangiare pesce gradevolmente forse un paio di volte al mese, per il resto, carne tutta la vita, e al sangue tra l'altro!
Un Pirata che ha la nausea del pesce, non si può proprio sentire, lo sai? Vorrà dire che manterrò il segreto, sennò finisce che perdi ogni credibilità!
Lo stuzzicò, prendendolo in giro con aria bonaria mentre entravano dentro al Roadhouse e prendevano posto: via il cappotto, e borsa poggiata a terra, vicino ai suoi piedi, così da essere sicura di non perdersela visto che dentro c'era davvero tutto ciò che contava, per lei, regalo di Robyn compreso. E se lei ammise che il tempo, il giorno precedente, le era sembrato infinito nell'attesa di vederlo, lui ricambiò con un'affermazione altrettanto forte, che le fece sussultare il cuore.
... Mi piaci davvero tanto, Margaret.
... anche tu.
Si sentì mancare il fiato per un momento, un istante nel quale, dopo aver soffiato quelle parole, non disse nulla, rimanendo semplicemente ferma a guardarlo mentre le gote si coloravano, ma questa volta di un rosso accesso. Poi, lentamente, un sorriso radioso e felice spuntò sulle sue labbra, le efelidi che parevano quasi danzare sul suo viso. E lasciò a lui la scelta, se aprire il regalo ora o dopo: tanto nona vrebbe fatto differenza per lei, sperava soltanto che gli piacesse e che lo trovasse originale, sorprendente. Che lo facesse sorridere, insomma.
Beh no, direi dopo pranzo, magari facciamo mettere una candelina sulla fettina di torta, che ne pensi? Intanto, perché non mi racconti qualcosa in più su di te? Magari iniziando dal cognome!
Il cogn-- ... oh mamma! - esclamò di rimando Margaret, lasciandosi andare ad una lunga risata genuina e divertita - Porca miseria, è vero, non so nemmeno come fai di cognome! - non che per lei fosse importante, ma comunque ci voleva anche quello, in una conoscenza - Dunque... mi chiamo Margaret Sanders, ho vent'anni, sono americana, ho una sorella più grande di me di nome Julie e provengo da genitori puri - iniziò quindi a dire, ma abbassò per prudenza la voce, cosicché solo lui la potesse ascoltare - Ho studiato alla Cyprus, nella Casata degli Aquilarossa, sono stata Prefetta e mi sono diplomata col massimo dei voti. Le mie materie preferite sono Cura e Difesa, i miei colori preferiti sono il verde e l'azzurro e il mio cibo preferito gli hamburgers ed il junk food in generale. Sono attualmente single, per quanto ci sia un ragazzo che mi ha fatto perdere la testa due giorni fa.
E gli fece l'occhiolino, mentre il cameriere posava di fronte a loro tutto ciò che avevano ordinato, espandendo nell'aria un profumino delizioso che le fece venire l'acquolina in bocca.
Ora tocca a te farti conoscere. Sentiamo cosa può raccontarmi di sé il bel Pirata con la nausea per il pesce...
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Margaret
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da Robyn » 27/04/2013, 0:29
[tahoma] Un Pirata che ha la nausea del pesce, non si può proprio sentire, lo sai? Vorrà dire che manterrò il segreto, sennò finisce che perdi ogni credibilità!Vorrei tanto sdebitarmi per questo tuo favore... Si si, mi fai sdebitare in qualche modo? Qualunque... Modo.Sottolineando quella particolare richiesta così solenne e allo stesso tempo così maliziosa, Robyn si lasciò andare in quell'inizio di primo appuntamento tra i due, sottolineando a se stesso che tra l'altro quello era il "primo" appuntamento da quando si era conclusa la sua storia con Ary. No, nessuna scopata veloce e inutile, di quelle che avevano ben poco conto; si trattava proprio di un incontro al vertice tra due cuori solitari in cerca di un'anima affine e ben precisa con la quale condividere qualche emozione, sensazione, fedeltà. Già, la fedeltà, un argomento che di sicuro non avevano ancora affrontato ma, che diamine, non sapevano ancora nemmeno se stessero insieme o meno, e poi, chiederlo adesso, già alla prima volta? Robyn stava di sicuro viaggiando un po' troppo, sia con la fantasia con le palpitazioni, anche se, a dirla tutta, la situazione stava scivolando sempre più verso una discesa obbligata e talmente tenera da apparire irreale, essendo avvenuta in pochissime ore e in pochissime parole, sguardi e gesti. ... Mi piaci davvero tanto, Margaret.... anche tu.Se la prima reazione di Margaret fu il silenzio imbarazzato e dolcissimo della sorpresa bella e inaspettata, quella di Robyn invece fu più radiosa, sbocciando in un sorriso forte, fiero, sereno e incredibilmente emozionato, un sorriso che probabilmente contagiò anche lei che seguì le orme del pirata in pochissimi secondi. Ci furono alcuni attimi nei quali i loro occhi rimasero l'uno nell'altro, e i colori assumevano una brillantezza scintillante di felicità. Tanta felicità, tanto desiderio, tanto calore, tutto in così poco tempo. Di nuovo, non fu necessario soffermarsi su una questione simile adesso che la conversazione andava proseguendo e sopratutto iniziavano ad essere resi noti i particolari più semplici di ognuno di loro. Qualche piccola nota per memorizzare la vita altrui, rendersi partecipe di essa almeno con le idee e con le considerazioni personali, ed iniziare a sentirsi ancora più vicini, più di quanto soltanto 48 ore non avessero già fatto. Il cogn-- ... oh mamma! Porca miseria, è vero, non so nemmeno come fai di cognome! Dunque... mi chiamo Margaret Sanders, ho vent'anni, sono americana, ho una sorella più grande di me di nome Julie e provengo da genitori puri. Ho studiato alla Cyprus, nella Casata degli Aquilarossa, sono stata Prefetta e mi sono diplomata col massimo dei voti. Le mie materie preferite sono Cura e Difesa, i miei colori preferiti sono il verde e l'azzurro e il mio cibo preferito gli hamburgers ed il junk food in generale. Sono attualmente single, per quanto ci sia un ragazzo che mi ha fatto perdere la testa due giorni fa.Nel mentre pronunciava queste parole, il cameriere cominciava a portare gli antipasti, che consistevano nella "Ceasar Salad" e nelle ali di pollo alla paprika, con ovviamente il contorno di salse apposite per insaporirle ancora di più. Ovviamente l'addetto al servizio non si soffermò troppo sul posto, preferendo lasciare i due ragazzi di nuovo soli e tranquilli di continuare a parlare dei loro affari e delle loro questioni, informando che i piatti principali li avrebbero fatti attendere per circa una decina di minuti, essendo il locale abbastanza piano intorno a quell'ora, difatti si notavano entrare sempre più persone nella zona più in vista e popolata di tavoli. Ora tocca a te farti conoscere. Sentiamo cosa può raccontarmi di sé il bel Pirata con la nausea per il pesce...Ti posso raccontare che il mio nome per intero è Robyn Laars, ho 25 anni e ho studiato presso la Musashi, la scuola giapponese. Sono figlio unico e al momento vivo a casa con i miei zii che mi ospitano, essendo i miei genitori residenti in Canada. Appena finita la scuola, il mio sogno più grande era diventare un Auror, proprio come un altro mio zio che tra l'altro mi ha fatto da insegnante per tutto il periodo dell'accademia, solo che poi, per dei problemi... Familiari, ho dovuto interrompere la mia carriera e mettermi in aspettativa di ruolo. Potrei avanzare al secondo livello in qualsiasi momento ma per ora non me la sento, ho prima altre questioni da sistemare...Leggera pausa, un sospiro, poi qualche secondo per assaggiare la propria portata e constatarne il delizioso sapore speziato, che per altro invitò anche la stessa Maggie ad assaggiare per condividere con lei quella piccola meraviglia della cucina del locale. Tornando a me... Il mio colore preferito è quello dei miei occhi, assieme al bianco e da un paio di giorni... Il verde e il ceruleo... Come cibi adoro la cucina spagnola e quella francese, quest'ultima trasmessami da mia zia che è di quelle parti. Quello che amo ammirare in una ragazza è il sedere, i piedi, gli zigomi e la forma dei capelli... Sono single anche io, ma...Altro attimo di pausa, abbassa lo sguardo cercando forse di trovare le parole giuste, anche se in effetti c'è poco di giusto da trovare. Alza nuovamente le ametiste, fissandola intensamente, allungando la destra per fare una carezza alla mancina di Maggie. Un sorriso gentile, romantico, forse, con una voce bassa, sussurrata, presa e allo stesso tempo, virile e graffiante. Proprio come te, una ragazza due giorni fa mi ha fatto decisamente cuocere senza che me ne accorgessi e... ... Stavo valutando se chiederle o meno di essere la mia fidanzata... Solo che sai, non vorrei spaventarla troppo, tu che ne dici? Consiglio spassionato da amica, ovviamente![/tahoma]
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Robyn
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