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da Simon » 12/07/2012, 17:09
“io dove vivrei? Vicino o lontano la zona di caccia?”
Le parole della professoressa lo fecero riflettere sulla creatura...
Beh...se io fossi un cacciatore che ha bisogno di tanto cibo per mantenere la propria mole...la costruirei vicino alla mia zona in modo che per ogni imprevisto posso andare a prendere qualche preda...oppure...magari sono talmente forte che le creature non si avvicinano a me...questo fa si che posso permettermi di crearmi la tana all'interno della zona di caccia!
Le disse poi tranquillamente il professore, continuando a toccarsi il mento con l'indice della mano sinistra, quella bendata, cercando di capire bene dove possa trovarsi la sua tana, il posto nella quale lei possa sentirsi al sicuro...
ma non so se risolutiva. Dopotutto anche i maghi e le streghe normali possono utilizzare un’altra bacchetta se privati della propria.
Quando ascoltò quelle parole, il suo sorriso si fece più vibrante, e si avvicinò un po alla professoressa, come a voler sussurrare qualcosa, e così fece...
Ma noi...non stiamo parlando... di maghi e streghe normali... no? Dobbiamo superare... i nostri orizzonti...e...poi...beh...non si sarebbe arrabbiata ...così tanto se poteva permettersi... un'altra bacchetta...ergo, sappiamo... bene che le bacchette scelgono i propri padroni...quindi non... funzionerebbe bene con... lei...
Rispose alla russa tornando a sorseggiare la sua tazza di thè, che ormai era quasi finita...fece un respiro profondo per far scappare via il fumo da sopra il contenitore...l'immagine di quella creatura si formò nelle increspature del liquido e Simon non potè fare a meno di ricordarsi di quella serata...chiuse per un attimo gli occhi...
Casa?
Il Professore Annuì guardandosi intorno, si morse il labbro inferiore, e guardò di nuovo il suo thè...prese un respiro, ed infine parlò a Tisifone
Beh...si...casa mia...e di Nyssa...la mia maestra...
Spiegò soltanto alla Divinante, sorseggiando un altro poco di thè...
Un Sectumsempra? Mi scusi ma non la facevo il tipo da maledizioni…
E quasi gli andò di traverso il caldo liquido nella tazza, tossì diverse volte, ed anche la scimmia si precipitò per aiutare il suo amico, ma dopo alcuni secondi ritornò a respirare, si allargò il collo della parte superiore del vestito in modo da poter respirare di più e guardò la donna, fissa, un attimo di silenzio per poi tornare al suo thè...
Doveva soffrire...tanto quanto ha fatto soffrire...
Solo questo disse, con parole di odio e disgusto verso quella creatura...ma il viso era indecifrabile, fermo, serio, determinato...infine tornò il classico Simon di sempre sorseggiandone ancora...Seth tornò sul suo Bonsai a riposare...mentre in quel momento aleggiava un silenzio teso....silenzio rotto per la prima volta dallo Scozzese che posò per un attimo la tazza sul tavolo a scacchiera...
Comunque...se vuole...magari...potreste provare a giocare...contro di me...se volete...ecco...mi farebbe piacere...a scacchi! Intendo a Scacchi!
Se ha capito male, penso che tu sia diventato il più grande degli idioti!
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Simon
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da Tisifone » 12/07/2012, 22:59
Quando si era trovata di fronte al Mezzo Drago la sua lucidità aveva preso fuoco insieme alle sue gambe, portandosi via anche la sua capacità di ragionare. Dopo lo scontro c’era stata l’Infermeria, il confronto con Lucas, il compleanno e infine la conferenza dove si era esibita in domande tecniche e anche un po’ sopra le righe. Quella quindi, a conti fatti, era la prima volta che si metteva a riflettere a mente fresca sulla natura del Mezzo Drago e su come poterlo far uscire allo scoperto e annientarlo. L’apporto di Simon a quella riflessione si rivelò fondamentale perché fino a quel momento Tisifone si era soffermata solo sul lato mostruoso della creatura, sorvolando, sbagliando, sul suo lato umanoide, rappresentato non solo dal suo aspetto ma anche dal possedere una bacchetta, cosa questa che faceva di “lei” un essere senziente. Quel dettaglio non trascurabile ribaltava tutti i ragionamenti fatti fino a quel momento, spingendo la Divinante a provare a immedesimarsi nel mostro per cercare di comprenderne le azioni. In quella sorta di inversione dei ruoli, Tisifone coinvolse anche il collega, chiedendogli lui come si sarebbe comportato se si fosse trovato al posto del Mezzo Drago.
Beh...se io fossi un cacciatore che ha bisogno di tanto cibo per mantenere la propria mole...la costruirei vicino alla mia zona in modo che per ogni imprevisto posso andare a prendere qualche preda...oppure...magari sono talmente forte che le creature non si avvicinano a me...questo fa si che posso permettermi di crearmi la tana all'interno della zona di caccia!
Credo si tratti di priorità o anche di carattere – commentò Tisifone, giocherellando con il cucchiaino all’interno della sua tazza, con fare pensieroso. Dopotutto il dragoniere aveva detto loro che i draghi avevano un loro carattere e a maggior ragione quindi si poteva presumere che lo avesse anche il meticcio. – Mole o non mole io preferirei tenere la tana lontano dal territorio di caccia in modo da poter avere un posto in cui sentirmi relativamente sicura… Dopotutto i Draghi hanno una resistenza tale che gli permette di percorrere lunghe distanze in breve tempo, no?
Si informò, presupponendo che il meticcio avesse acquisito dai draghi anche questa peculiarità, oltre alle altre che avevano già avuto modo di verificare. Successivamente Tisifone osservò come il meticcio avrebbe potuto procurarsi un’altra bacchetta volendo e la reazione dello scozzese la lasciò leggermente perplessa. Non fu tanto il suo sorriso, più ampio e con un nonsochè di particolare, ma il suo avvicinarsi a lei con fare furtivo, quasi cospiratorio che mise a dura prova i nervi della donna, così riservata e soprattutto così gelosa del proprio spazio vitale.
Ma noi...non stiamo parlando... di maghi e streghe normali... no? Dobbiamo superare... i nostri orizzonti...e...poi...beh...non si sarebbe arrabbiata ...così tanto se poteva permettersi... un'altra bacchetta...ergo, sappiamo... bene che le bacchette scelgono i propri padroni...quindi non... funzionerebbe bene con... lei...
C’era qualcosa, nel ragionamento di Simon, che non convinceva del tutto la donna, ma non riuscì a obiettare nulla, troppo tesa per quella improvvisa e non richiesta vicinanza.
Potrebbe aver ragione lei – mormorò quindi, trattenendo una risposta un po’ sopra le righe – Ma la pregherei la prossima volta di rispettare i miei spazi.
E così dicendo spostò leggermente la sedia all’indietro come a voler frapporre tra se stessa e il collega un po’ di distanza in più. Successivamente si misero a parlare del thè e a Tisifone sfuggì una domanda inopportuna sul fatto che il thè facesse sentire il collega come a casa.
Beh...si...casa mia...e di Nyssa...la mia maestra...
Annuì semplicemente a quella precisazione, fraintendendone il senso e pensando che il collega avesse una relazione con la sua maestra e che vivessero insieme. Ma a quanto sembrava il tocco indelicato di Tisifone aveva colpito ancora, almeno a giudicare dalla reazione dello scozzese a quella che per lei era una semplice osservazione. Si sporse leggermente dalla sedia per potergli dare una pacca sulla schiena, ma la scimmietta la battè sul tempo, soccorrendo il suo amico per poi tornare dal suo bonzai.
Doveva soffrire...tanto quanto ha fatto soffrire...
La rabbia e il desiderio di vendetta purtroppo sono cattive consigliere …
Commentò solo, bevendo un altro sorso del suo thè, la tazza ancora semi piena vista la lentezza con cui sorbiva quella bevanda. Avrebbe potuto aggiungere che anche lei si era lasciata prendere dalla rabbia e aveva scagliato una maledizione contro il Mezzo Drago ma non erano abbastanza in confidenza per raccontargli una cosa del genere, non quando andava cercando di Oblivare i pochi presenti.
Comunque...se vuole...magari...potreste provare a giocare...contro di me...se volete...ecco...mi farebbe piacere...
Il sopracciglio destro scattò immediatamente in alto e Tisifone si irrigidì di nuovo sulla sedia, mentre il suo cervello cercava di comprendere cosa realmente l’altro stesse cercando di dirle, lavorando in senso inverso rispetto al solito. Normalmente, infatti, Tisifone era solita individuare nei discorsi altrui i classici doppi fini, mentre si era resa conto, fin dalle prime volte che aveva incontrato McDullan che con lui bisogna cercare il senso originale delle cose, visto come finiva per incartarsi ogni volta. …a scacchi! Intendo a Scacchi!
Si sta offrendo di insegnarmi a giocare a scacchi? – si sincerò quindi, rilassando leggermente la postura – Non sarebbe una cattiva idea, ma sappia che deve iniziare dalle basi… è un gioco che non conosco per nulla.
Acconsentì, riflettendo che imparare a tenere in allenamento il cervello e a sviluppare una mente più strategica non le avrebbe fatto male. Inoltre approfondendo quella conoscenza avrebbe potuto ottenere maggiori informazioni sui draghi e anche su una persona che incominciava a essere una figura inopportuna nella sua vita: Estelle Moreau. Da quello che sapeva, infatti, i due condividevano le stanze negli alloggi degli insegnanti e di conseguenza McDullan al momento rappresentava la sua migliore fonte di informazione in materia.
Sa quando ho accettato il posto di Insegnante non credevo che avrebbe assorbito così tanto del mio tempo – esordì quindi, posando la tazza sulla scacchiera – Guardi noi due, per esempio, in tanti mesi e per riuscire a parlare un po’ abbiamo dovuto aspettare l’arrivo di un Mezzo Drago… Pensi, io non sono ancora riuscita a scambiare due parole oltre a buona notte e buon giorno con il mio compagno di stanza… - buttò lì con una nonchalance totalmente fatta, sperando che l’ingenuità del collega fosse tale che avrebbe colto la palla al balzo immediatamente – Lei ha avuto più fortuna di me con…
E si interruppe, come se non si ricordasse con chi la coppa magica lo avesse accoppiato all’inizio dell’anno.
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da Simon » 14/07/2012, 22:07
Mole o non mole io preferirei tenere la tana lontano dal territorio di caccia in modo da poter avere un posto in cui sentirmi relativamente sicura… Dopotutto i Draghi hanno una resistenza tale che gli permette di percorrere lunghe distanze in breve tempo, no?
Rimase in silenzio sentendo quella domanda, non sapeva bene cosa rispondere...cominciò a rimurginarci sopra...come era solito fare nel frattempo che che beveva il suo amato thè...
Anche questo è vero però bisogna sempre vedere i precedenti...giusto Nyssa?
Chiuse per un attimo gli occhi, quasi a gustarsi quell'ultimo sorso, e poi prese fiato nel rispondere alla Collega...
Però...non...stiamo...parlando di un drago...qualunque...per quanto ne sappiamo noi potrebbe avere...solo le fattezze...di un drago...
Le spiegò poi timidamente, posando la tazza sulla scacchiera...la sua testa era in balia delle emozioni e non riusciva a rimanere lucido, ora come ora voleva soltanto sbattere la tazza su un muro e correre a cercare quella bastarda...fece un respiro profondo...già...non bisognava cadere in preda alla rabbia, non era nel suo essere...doveva rimanere razionale...trovare una soluzione...e poi...quando sarebbe riuscito a prenderla...farla soffrire...tanto... Continuò a rimanere in silenzio infine, ascoltando altre parole della Russa-...
Si sta offrendo di insegnarmi a giocare a scacchi? - Non sarebbe una cattiva idea, ma sappia che deve iniziare dalle basi… è un gioco che non conosco per nulla.
Un respiro di sollievo da parte di Simon, aveva paura di essere caduto in fallo per l'ennesima, rimase in silenzio, ed infine annuì, sembrava quasi un bambino...e questo si poteva notare anche dall'innocenza delle sue parole...Come sapevano già tutti i Professori...e forse anche tutti gli Alunni...Simon non era incline a far del male...neanche a parole...e che i doppi sensi erano un mistero per lui...
Sa quando ho accettato il posto di Insegnante non credevo che avrebbe assorbito così tanto del mio tempo – Guardi noi due, per esempio, in tanti mesi e per riuscire a parlare un po’ abbiamo dovuto aspettare l’arrivo di un Mezzo Drago… Pensi, io non sono ancora riuscita a scambiare due parole oltre a buona notte e buon giorno con il mio compagno di stanza… – Lei ha avuto più fortuna di me con…
Estelle...La Professoressa...Estelle...Moreau... - Cominciò a spiegare il Professore aTisifone - La...Professoressa...di...Babbanologia...si...ho scambiato...due parole...ma...poi...sono partito...e non l'ho...più...vista...
Un momento di imbarazzo nella sua voce, ricordava bene quel bacio, quelle parole, e poi lui che partì...e che non la vide più...ancora non l'aveva rivista...non sapeva cosa gli era preso...La prima persona che baciò...beh...non fu proprio una brava persona...e la seconda...beh lo conosceva da poche ore...era confuso...non sapeva che pensare...fece un respiro profondo, si morse il labbro...
Beh...non molti...hanno il piacere...di...venire...a parlare...con me...non che mi senta solo! è che...beh...non sono molto bravo...con i rapporti...inter...personali...
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da Tisifone » 15/07/2012, 22:15
Però...non...stiamo...parlando di un drago...qualunque...per quanto ne sappiamo noi potrebbe avere...solo le fattezze...di un drago...
Su quello Tisifone non era d’accordo. Non pensava si trattasse di un qualcosa che sembrasse “solo” un drago, troppe erano i punti di contatto, dal soffio all’immunità dalle influenze mentali alla capacità di volare. Era più propensa a credere a un incrocio o a esperimento da laboratorio. Come dicono i babbani “se si muove come una papera, parla come una papera e puzza come una papera allora è una papera”. O meglio una mezza papera, nel loro caso. Non poteva sapere quali pensieri si annidassero nella mente del collega ma se avesse usato la Legilimanzia sarebbe rimasta sorpresa e non poco dal constatare che erano uguali ai propri: odio e vendetta. Intanto avevano sviscerato del tutto l’argomento “Mezzo Drago” e ora che il motivo principale per cui si trovava nell’ufficio di Simon era venuto meno, Tisifone avrebbe dovuto andare via ma c’era ancora una cosa che doveva fare e cioè cercare di attingere più informazioni possibili su un’altra “Creatura” che le stava a cuore, la collega di Babbanologia. Ricordando che McDullan era stato sistemato nella stessa stanza con la francese, la Divinante aveva cercato, con discrezione e sembrando il più vaga e disinteressata possibile, di spingere il collega a parlarle di lei.
Estelle...La Professoressa...Estelle...Moreau... La...Professoressa...di...Babbanologia...si...ho scambiato...due parole...ma...poi...sono partito...e non l'ho...più...vista...
Un buco nell’acqua. A questo aveva portato il suo brillante piano per conoscere un po’ meglio la Moreau attraverso le impressioni di McDullan. I due a quanto sembrava si conoscevano a mala a pena, un po’ come lei con il Professore di Storia della Magia, e probabilmente la nota di imbarazzo nella voce dell’uomo non era altro che frutto della sua immaginazione distorta che voleva a ogni costo scovare qualcosa di torbido. Non la liquidò, però, come un qualcosa di poco interesse, perché sarebbe sempre potuta esserle utile in futuro in qualche modo che ancora non conosceva.
Beh...non molti...hanno il piacere...di...venire...a parlare...con me...non che mi senta solo! è che...beh...non sono molto bravo...con i rapporti...inter...personali...
Se avesse più sicurezza in se stesso, come quando parla dei suoi animali o del Mezzo Drago, forse le cose potrebbero essere più semplici.
Rispose con un tono di voce neutro, privo di qualsiasi nota di accusa o di suggerimento. Con il tatto che la contraddistingueva Tisifone stava solo constatando quello che per lei era un semplice dato di fatto. Non faticava a credere che Simon conducesse una vita ritirata al Castello e non perché fosse una persona poco interessante ma più che altro perché, secondo lei, la sua timidezza gli impediva di esternare le sue capacità di oratore.
Non sono neanche riuscita a capire se si è offerto o meno di insegnarmi a giocare a scacchi…
Pensò la donna, scuotendo mentalmente il capo mentre beveva l’ultimo sorso di thè dalla propria tazza. Purtroppo Tisifone non era mai stata il tipo da prendere iniziative che contemplavano il passare del tempo con qualcuno, men che mai adesso che era ufficialmente una donna impegnata. Quindi a meno che non fosse stato il collega a riprendere il discorso, lei avrebbe archiviato quella parte della conversazione come “frivola e inutile”.
Ed è un peccato perché credo che abbia un sacco di cose interessanti da raccontare.
Aggiunse poi, in maniera inaspettata anche per se stessa, sempre con quel tono di voce neutro.
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da Simon » 07/08/2012, 13:44
Rimase ad ascoltare le parole della collega, il thè era quasi finito e così come la loro chiacchierata, forse l'ultima come diceva la testa dello Scozzese... Non credere che tornerà!
Almeno è questo che la mente gli faceva intendere, fece spallucce, non era stato mai stato così tanto socievole...prima o poi cambierà oppure no...fece un respiro profondo alzando la testa ed il corpo verso la scrivania dove poggiò la sua tazza finita...si umettò le labbra... Se avesse più sicurezza in se stesso, come quando parla dei suoi animali o del Mezzo Drago, forse le cose potrebbero essere più semplici.Più sicurezza, fece un cenno di assenso verso il nulla, chiuse gli occhi, non parlò ma rimase ad ascoltare il dire della Russa, così poi lentamente si volse verso di lei, fissandola per un attimo con i suoi occhi colore del prato, quasi per qualche secondo prima di distoglierlo di nuovo da lei, si schiarì la gola, non sapendo bene che cosa dire, ma ci fu Tisifone a continuare quel discorso... Ed è un peccato perché credo che abbia un sacco di cose interessanti da raccontare.Uh altro momento di silenzio mentre il professore diede uno sguardo alla sua scimmietta, che nel frattempo si era messo una mano sul viso, come imbarazzato per lo stesso professore... Grazie...
Sussurrò Simon verso Seth prima di tornare a "parlare" con la Divinante... Beh...devo...prima...ri...riabituarmi...alle...perso...persone...fece spallucce rimanendo fermo in quella posizione...e guardando il pavimento, forse era troppo interessante... ma...magari...quando...giocheremo...a scacchi...potrei...mi...mi...migliorare...
Le disse infine alzando di nuovo lo sguardo verso di lei, attendendo magari una sua risposta, od anche un suo gesto di stizza...tanto ci era abituato...per questo preferiva gli animali...
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da Caroline Priscilla » 25/01/2013, 19:27
[Domenica Pomeriggio - Ore 16:00]
Cappie camminava con passo svelto lungo il corridoio del Sesto Piano, dove solitamente si affacciavano gli uffici dei vari insegnanti.
Spero che possa aiutarmi...
La giovane strega stringeva fra le braccia, avvolto in una morbida coperta, il gufo comprato di recente al Serraglio Stregato, il nuovo arrivato in casa O'Neill: Gilbert. Il volatile in questione continuava a beccare nervosamente le dita della sua padroncina, che puntualmente trasaliva per il dolore ma tenendolo comunque ben stretto a sè.
Stupido gufo ingrato...dovresti ringraziarmi, se non fosse stato per me ora saresti solo un mucchietto d'ossa e piume...ma perchè non riesci ad andare d'accordo con gli altri? Ahi! Piantala su, so che ti fa male...dai, vedrai che McDullan ti rimetterà a posto l'ala...
Continuava a dirgli, un po' cercando di rassicurarlo un po' minacciandolo, fino ad arrivare all'agognata porta dell'agognato ufficio.
Eccoci qua! Visto? ora si sistemerà tutto, vedrai...
disse, dandogli una lieve carezza sulla testa per poi bussare con decisione sulla porta, sul volto un'espressione preoccupata.
Professore, si può?
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Caroline Priscilla
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da Simon » 01/02/2013, 20:17
il passo era lento, avanti ed indietro dentro al suo ufficio, quello del professore di Cura...addosso aveva una camicia azzurra sotto, un paio di jeans blu scuro ed un paio di stivaletti. Rimase in silenzio mentre si sentiva solo il rumore delle sue scarpe... Bene...visto e considerato che ti ho detto tutto spero in una tua risposta in breve tempo, grazie ed a presto. Un abbraccio. Simon.Mentre dettava quelle parole la piuma guizzava velocemente sulla pergamena, Seth era interessatissimo a quella piccola penna che volteggiava allegramente ed i suoi occhi nocciola seguivano quel movimento dalla cima di quel bonsai gigante...finito di scrivere ed apposta la firma il Professore chiuse quella pergamena con le proprie mani, fermandola infine con la ceralacca. Che c'è? Ti stai annoiando vero? Eh lo so Amico...stasera ti troverò qualcosa da fare! Magari possiamo riprendere quella partita a Scacchi...che te ne pare?Gli chiese con tutta tranquillità mentre si avvicinava a quella che sembrava una piccola cassapanca con sopra una teiera fumante...non parla, ma annuisce sentendo l'odore del thè che stava cominciando ad invadere la stanza... "Professore, si può?"Per un attimo il professore si bloccò in quella posizione con la teiera in mano...si girò verso la porta d'ingresso del suo ufficio... "Ed ora chi è? Chi è che viene a chiedere qualcosa a TE? Ma dai...sicuramente si saranno sbagliati con l'ufficio di Erbologia..."Ma quella voce...quella voce gli fu tanto familiare da capire subito di chi fosse dietro la porta...annuisce posando la teiera su quel discutibile piano... Ah...entri!Conclude poi andando a mettersi le mani in tasca osservando l'entrata di Caroline Priscilla all'interno della stanza... nel frattempo, sentendo la tranquillità di Simon...Seth si era tranquillamente sdraiato su un ramo di quel bonsai...
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Simon
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da Caroline Priscilla » 02/02/2013, 15:19
Ah...entri!
La Tassorosso non si fece pregare due volte, aprendo la porta dell'ufficio di Simon non appena quest'ultimo le diede il permesso di entrare.
Buon pomeriggio, professore...mi scusi il disturbo...
disse la giovane strega, chiudendosi la porta alle spalle dopo essere entrata nella stanza. Nonostante tutti i guai che combinava giornalmente, Cappie era stata poche volte nell'ufficio di qualche insegnante. Anzi, si potevano contare sulla punta delle dita: l'ufficio della Samyliak era un po' come lei, strano, colorato, pervaso da una musica zingaresca proprio come la sua occupante; l'ufficio della Bennet, stranamente molto diverso rispetto al carattere freddo della docente di Pozioni; e infine, quello del professore di Cura. Entrando dentro, la prima cosa che saltava all'occhio era il grande bonsai sul quale stava beatamente appollaiato la scimmietta dell'insegnante. La tassetta cercò di salutare con la mano Seth, una mossa un po' difficile dal momento che teneva avvolto in un'enorme sciarpa giallo-nera il suo gufo ferito.
Perdoni la mia intrusione, professore ma avrei un problema. Più precisamente, lui è il problema...- disse, indicando il povero Gilbert, che ora guardava con aria torva e malfidata la scimmia Cappuccino, sdraiata tranquillamente sul ramo -Si è azzuffato con un paio di altri gufi in Guferia eh...be...ha un'ala ferita. Potrebbe dargli un'occhiata? Io ho provato almeno a pulirla, ma non si lascia toccare...continua a beccarmi selvaggiamente...- confessò in tono sconsolato, cercando di mostrare le mani piene di tagli e graffi, alcuni veramente molto recenti, altri risalenti a un po' di tempo prima. Ecco, tenga...ma stia attento, fa davvero male...- disse la strega, aspettando l'assenso del professore prima di porgergli il volatile ferito...
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da Simon » 02/02/2013, 18:33
Un leggero sorriso sul volto del professore...fece un passo in avanti andando verso il centro della stanza...di profilo ma con la testa verso la ragazza lo Scozzese se ne stava tranquillo osservando la piccola Cappie insieme a quel gufo...
"Ma che brava ragazza..."
Pensò Simon andando ad avvicinarsi alla tassetta...un brivido dietro la schiena prima di osservare l'animale...gli occhi verdi come il prato scozzese dopo una giornata di pioggia si fissarono sul volatile, un leggero sorriso andando lentamente a toccare il ciondolo sotto la camicia...un leggero sorriso facendo un altro passo verso di lei...
Perdoni la mia intrusione, professore ma avrei un problema. Più precisamente, lui è il problema... -Si è azzuffato con un paio di altri gufi in Guferia eh...be...ha un'ala ferita. Potrebbe dargli un'occhiata? Io ho provato almeno a pulirla, ma non si lascia toccare...continua a beccarmi selvaggiamente...- Ecco, tenga...ma stia attento, fa davvero male...-
Ascoltò il dire della ragazza e cercò di metterle una mano sulla testa a mo' di coccola...un leggero sorriso verso di lei annuendo mesto.
Vediamo cosa possiamo fare, Caroline!
Rimase in silenzio osservando le ferite sulla mano della ragazza, si morse il labbro superiore avvicinandosi al gufo...sentiva il suo astio...un altro brivido dietro la schiena. Cercò di avvicinare la mano ma subito il gufo fece un passo indietro con la testa...il professore fece un sorriso all'animale...
Non ti preoccupare...non ti farò del male! Cerca solo di fidarti di me...- gli sussurrò mentre all'improvviso guardò Cappie...- Come si chiama?- Chiese tranquillo prima di tornare al gufo cercando di calmarlo con le parole...
so che non ti fidi di me, ma se mi darai solo un attimo posso metterti a posto quell'ala! Guarda che sono piuttosto bravo! Vedi quella scimmietta là? Beh l'ho curata io tante volte, e neanche un grifone adulto potrebbe metterla al tappeto...
Non si fermava mai di parlare...un sorriso divertito e divertente si presentò sul suo viso mentre il gufo sembrava pensare due cose decisamente diverse inarcando il sopracciglio destro..."O è scemo, O è un pazzo" Lentamente avvicinò di nuovo la mano verso di lui cercando di convincerlo a passare sulla sua invece che su quella distrutta dalle beccata di Caroline Priscilla...
dai! vieni qui!
un altro sorriso verso il gufo e verso Cappie attendendo il momento giusto per parlare...
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Simon
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Data |
Utente |
Tipo Dado |
Risultato |
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2013-02-04 01:14:55 |
Caroline Priscilla |
d20 |
1 |
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2013-02-03 23:49:16 |
Caroline Priscilla |
d20 |
20 |
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