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Dirett.ce Artistica: Monique Vireau
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da Monique » 27/11/2012, 13:24
[Venerdì - ore 10.13]
Ragazzi, vi ringrazio ma non c'è bisogno che mi accompagnate... voglio solo suonare un po' per me stessa, non certo per esibirmi.
Ma a noi fa piacere, professoressa Vireau, e poi è anche un ottimo modo per esercitarci e per ascoltarla al tempo stesso! Non si sente tutti i giorni suonare un autentico Stradivari, in fondo...
Monique sorrise a quelle parole, annuendo lentamente: capiva bene il ragionamento di Callisto e degli altri musicisti, amanti della musica - della buona musica - ed elementi preziosissimi per il coro; qualcuno avrebbe potuto pensare che, con la sua voce, la Vireau ritenesse importante solo il canto e l'accompagnamento musicale una cosa del tutto superflua. In realtà Rose, la sua tata, le aveva tramandato un amore tale per il violino e la musica in ogni sua sfumatura che per la donna tutto era importante, dal cantante più bravo al musicista con lo strumento più delicato. E visto che i ragazzi sembravano tenerci tanto a suonare con lei, allora perché no? In fondo, l'appuntamento con una Grifondoro del primo anno per farla entrare nel coro come musicista era fissato per le 10.30, aveva ancora quindici minuti di tempo per lasciarsi andare un po'.
Molto bene allora. Conoscete "The Butterfly" per violino? Io attacco con lo Stradivari e poi voi entrate in un secondo momento col resto degli strumenti.
Chiaro professoressa, avanti, ci lasci a bocca aperta!
Esclamò Evan tutto contento, facendo segno agli altri di mettersi in posizione: Monique alzò gli occhi al cielo e scosse il capo, con un'aria a metà tra il divertito ed il rassegnato; si avvicinò ad un angolo del palco e dalla custodia posata sul pavimento tirò delicatamente fuori il suo più grande tesoro, un autentico Stradivari dono della tata di lei, Rose Dubois, ad una piccola Vireau il giorno del suo compleanno. Si avvicinò al centro del palco, sistemò per bene il violino sulla propria spalla, strinse delicatamente l'archetto tra le dita e, dopo averlo poggiato sulle corde dello Stradivari, diede il via alla magia.
Chiuse gli occhi e lasciò che tutto intorno a lei scomparisse, cambiasse forma, mutasse le sue sembianze per diventare parte integrante di quella musica meravigliosa che stava avvolgendo tutto l'Auditorium, permettendo così a Monique d'immergersi nelle dolci note del violino fino a perdere la cognizione di spazio e tempo in modo totale. Se anche, dunque, la piccola Grifondoro con cui aveva appuntamento fosse arrivata in anticipo - una dote che Monique avrebbe molto apprezzato - la donna non sarebbe nemmeno riuscita ad accorgersene, prigioniera consenziente di un amore, quello per la musica, impossibile da non provare.
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da Andrea Roxas » 27/11/2012, 18:05
Ci vuole solo sangue freddo... non stai mica andando al patibolo! Si disse tra sé e sé la grifondoro. Ma l'idea di stare per essere giudicata la rendeva piuttosto inquieta........ Infondo non si trattava di ricevere un giudizio qualsiasi da una persona qualsiasi. Si sarebbe esibita infatti davanti alla vicepreside, Monique Vireau e, inoltre avrebbe suonato il violino: l'idea di poter ricevere un giudizio proprio su ciò che più amava, su ciò che era stato un po' come "la colonna sonora" della sua, per quanto breve, vita. Si sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, e poggiò la mano sulla maniglia della porta dell'auditorium... sussultò... no.... non era stato il contatto con la porta a farla trasalire...... dalla stanza erano iniziate a fluire le dolci note di una melodia celtica... Butterfly...Sussurrò Andrea a fior di labbra. E mentre da vanti a lei appariva leggera una farfalla... dalle ali bianche... forse addirittura fatte di luce stessa... e la piccola farfalla volava col ritmo scostante delle sue ali, tipico di questi insetti.... volava.... Andrea doveva assolutamente sapere chi stesse suonando. Aprì la porta, facendo il meno rumore possibile si introdusse nella sala. E lì, in mezzo ad un gruppo di ragazzi, probabilmente dei coristi, reggeva il violino, accarezzandone le corde con l'archetto la Vireau, la vicepreside.
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da Monique » 27/11/2012, 18:19
Era stata rapita dalla musica, così intensamente ed in un modo così coinvolgente che quando la musica terminò e lei riaprì gli occhi, per un momento quasi non riuscì a capire dove fosse: solo l'applauso che partì quasi di scatto alle sue spalle, un battito di mani entusiasta e sincero, le permise di tornare coi piedi per terra, facendola voltare verso il gruppo dei musicisti con un sorriso divertito ed un inchino quasi ironico verso di loro.
Grande prof, porca miseria lo sapevo che era un fenomeno!
Si lasciò scappare Evan, forse fin troppo intimo nel tono visto che la donna gli lanciò un'occhiata eloquente in grado di farlo imbarazzare e di fargli abbassare il capo con aria di scuse.
Sì, insomma... è stata davvero magnifica, Vice Preside Vireau.
Si corresse il ragazzo, facendola annuire mentre le labbra si aprivano nuovamente in un sorriso: avrebbe voluto spiegare loro che la maggior parte del merito non era suo, bensì della donna che le aveva insegnato ad amare la musica e che l'aveva resa l'artista che era oggi... ma non avrebbero mai potuto capire l'influenza che Rose aveva avuto sulla sua vita. Per questo si limitò a ringraziarli, avvicinandosi poi alla custodia vuota per posarvi dentro il violino e richiuderla con delicatezza: solo allora gli occhi ghiacciati di Monique si posarono su una piccola figura che se ne stava in fondo all'Auditorium, in piedi; proprio la persona che la donna stava aspettando.
Signorina Myles, prego, venga avanti. Non sia timida, su, salga qui sul palco accanto a me.
Disse ad alta voce lei, attirando così l'attenzione - o cercando di farlo - di Andrea Roxas per spingerla ad avvicinarsi e ad affiancarla lì, sul palco dove la magia, per Monique, diventava sempre realtà se supportata dall'anima. Una volta che la bambina l'ebbe raggiunta, la Vireau la studiò a lungo, soprattutto si soffermò sulle mani, per analizzarle in modo discreto ma attento: per un musicista, erano la parte più importante.
Allora, signorina Myles... con cosa ci delizierà oggi?
Le domandò, indicando i musicisti alle loro spalle e facendole intendere che avrebbe dovuto suonare con loro presenti: d'altronde, se Monique l'avesse ritenuta all'altezza, da quel giorno in poi avrebbe sempre dovuto interagire con loro, quindi tanto vale che ci facesse l'abitudine sin da quel primo momento.
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da Andrea Roxas » 27/11/2012, 19:14
La sciò che anche l'ultima nota perdesse colore nella sua testa e la farfalla e le sue ali di luce scomparvero, la sciandola sola in quella usa postazione un po' isolata rispetto alla calca che circondava la vicepreside. Decise che era il caso di spostarsi se non voleva essere notata ma....
Signorina Myles, prego, venga avanti. Non sia timida, su, salga qui sul palco accanto a me.
E mi ha notata. Perfetto.
Fu come se le avessero dato un pugno nello stomaco. Esibirsi difronte a tutti? Stava scherzando, vero? E, in più, l' avere appena visto la professoressa suonare il violino con tanta passione, con tanta spontaneità, non la rendeva certo più tranquilla. Come se fosse il pavimento a muoversi sotto i suoi piedi, mentre cercava di ignorare alcuni sguardi che si posavano su di lei, mentre ne ricambiava altri, con l'espressione di qualcuno che non ha la più pallida idea del perché si trova lì...... Eccola sul palco accanto alla Vireau. Sentì il volto diventarle rosso fino alla punta delle orecchie. Si detestò come mai in tutta la sua vita: di solito era sempre talmente allegra, solare, caparbia e ottimista. Ed ora eccola lì, a sentirsi in imbarazzo, quasi un piccolo insetto, dinanzi a quelle persone che lì l'avrebbero ascoltata. Le parse quasi di rimpicciolirsi sotto lo sguardo attento della direttrice del coro.
Allora, signorina Myles... con cosa ci delizierà oggi?
Buon pomeriggio,- disse, col tono più disinvolto (poi neanche tanto) che riuscì a sfoggiare- Be' ho pensato di portarle, oggi, è... Reflections, ma il problema è che.... Venendo qui ad Hogwarts non ho portato con me il mio violino...
Sentì che il suo volto diventava viola per la vergogna, mentre sperava che una voragine si aprisse sul pavimento e che la risucchiasse via....
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da Monique » 27/11/2012, 20:07
Monique osservò Andrea Roxas avvicinarsi al palco, notando perfettamente come fosse timida ed impacciata: non la biasimava, anzi, poteva capirla perfettamente; la cosa buona di sicuro era che i musicisti alle spalle della Vireau erano tutt'altro che arroganti o superbi. Anzi, se la Grifetta avesse alzato lo sguardo su di loro, avrebbe potuto facilmente notare dei sorrisi d'incoraggiamento sui loro volti, perché erano tutti lì per lo stesso motivo... la musica e l'amore per essa, e non c'era da fare gli arroganti o da sentirsi superiori per questo. Quando finalmente la bambina fu sul palco, accanto a Monique, la francese le fece un piccolo sorriso d'incoraggiamento, chiedendole cosa avesse intenzione di suonare per lei - e per i musicisti presenti.
Buon pomeriggio. Be' ho pensato di portarle, oggi, è... Reflections, ma il problema è che.... Venendo qui ad Hogwarts non ho portato con me il mio violino...
Lo sguardo della Vireau si fece un poco più serio: non era certo intenzionata a rimproverarla, non era successo niente d'irreparabile, ma sicuramente per lei era importante suonare lo strumento che si sentiva proprio, per creare una sorta di connessione con esso.
Non posso dire di essere entusiasta della cosa, signorina Myles. La scuola fornisce gli strumenti necessari a tutti i musicisti, naturalmente, ma personalmente ritengo che nulla più semplice da suonare per un musicista dello strumento che considera proprio: mi auguro, dunque, che risolverà presto la cosa.
Non le avrebbe mai chiesto di farselo spedire, visto che gli strumenti musicali, il violino in primis, erano molto delicati di natura e chissà cosa sarebbe potuto succedere durante la spedizione; avrebbe però potuto recuperarlo appena fosse tornata a casa, magari già durante le vacanze di Natale.
Per questa volta, comunque, può usare il mio. Se se la sente ovviamente.
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da Andrea Roxas » 27/11/2012, 20:37
Non posso dire di essere entusiasta della cosa, signorina Myles. La scuola fornisce gli strumenti necessari a tutti i musicisti, naturalmente, ma personalmente ritengo che nulla più semplice da suonare per un musicista dello strumento che considera proprio: mi auguro, dunque, che risolverà presto la cosa.Fu come se improvvisamente le venisse scaricato addosso un secchio di acqua gelida con tanto di cubetti di ghiaccio. Ma non poteva dire alla vicepreside il vero motivo per cui non si era potata dietro il violino. Per cui non ne aveva mai posseduto uno tutto VERAMENTE suo. Ma aveva imparato ad adattarsi a questo genere di cose. Per questa volta, comunque, può usare il mio. Se se la sente ovviamente.Per un'istante i suoi occhi cercarono la via di fuga più vicina, pregò tutti gli dei, santi e angeli di tutte le culture che le vennero in mente, per far si che un segno, qualsiasi cosa accadesse creando un diversivo per permetterle di darsela a gambe. Okay, non lasciarti intimidire, e prova, se la cosa non andrà bene... riproverai.....E mentre tante vocine nella sua mente aprivano un acceso dibattito su cosa fosse il caso di fare agì d'impulso. E parlò. Io..... se per lei non è un problema.... ma prometto che risolverò il prima possibile, lo prometto...Si maledisse mille vote per non aver mai provato mentalmente quel discorso, che in qual momento la face apparire stupida più che mai. E nel frattempo il suo volto si convertì ad un bianco più candido del normale.
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da Monique » 27/11/2012, 21:09
Ovviamente non conosceva le condizioni familiari, economiche o sociali della Grifondoro, per cui aveva ipotizzato quasi automaticamente che se la bambina non si era portata il violino ad Hogwarts era stata una dimenticanza la sua, non certo una mancanza; e avrebbe continuato a pensarlo, fino a che Andrea Roxas semmai l'avesse voluto, non le avesse spiegato la situazione. In ogni caso sì, per quella prova la donna si era offerta di prestarle il violino: qualcuno tra i musicisti alle loro spalle trattenne quasi il fiato, perché si parlava di un autentico e preziosissimo Stradivari, mica un violino qualunque! Eppure la Vireau sembrava sicura e decisa di ciò che stava facendo, tanto da andare a prendere nuovamente il violino dalla propria custodia per portarlo poi alla bambina, che nel frattempo era decisamente sbiancata.
Io..... se per lei non è un problema.... ma prometto che risolverò il prima possibile, lo prometto...
Notando una certa agitazione nella Grifondoro, lo sguardo di Monique si addolcì ed un lieve sorriso le comparve sulle labbra: era severa naturalmente, il suo ruolo glielo imponeva, ma questo non significava certo che fosse senza cuore o che non capisse il nervosismo e l'ansia della bambina. Allungò lo Stradivari verso Andrea invitandola a prenderlo con un cenno del capo, e qualora la bambina avesse finalmente stretto l'oggetto tra le dita, Monique avrebbe fatto un passo indietro per lasciarle tutto lo spazio che voleva.
Sono certa che saprà rendergli giustizia - la rassicurò, o almeno tentò di farlo, con un sorriso incoraggiante sulle labbra - Quando vuole signorina Myles, può cominciare la sua prova.
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da Andrea Roxas » 28/11/2012, 17:25
Sono certa che saprà rendergli giustizia. Quando vuole signorina Myles, può cominciare la sua prova.E io sono certa che svenire non sia un' opzione contemplata.... Tese le braccia per prendere il violino dalle mani di Monique: prima di prendere lo strumento tra le mani breve, istante lo studiò. Ma una sola, fugace occhiata le bastò per riconoscerlo. Certo, dopo averla sentita suonare era certa che la vicepreside se ne intendeva di musica e di strumenti, ma non le era neanche passato per la mente che potesse possedere QUEL violino. Si, perché la Vireau possedeva proprio un autentico Stradivari. Con presa salda ma lo delicata ricevette dalla proprietaria. Si permise, per un istante di accarezzarne il legno. Accidenti, sei proprio bello... Pensò, rivolta al violino. Non sapeva che dire. Più che altro non riusciva a parlare. Così fece ciò per cui era lì. Si portò il violino tra il mento e la spalla sinistra e assunse la posizione il più corretta possibile, pronta a partire. Incrociò per un istante gli occhi di quelli che sarebbero potuti essere i suoi compagni musicisti e si chiese che cosa stessero pensando di lei. Iniziò. https://www.youtube.com/watch?v=pq6406zR0RE La melodia infondo era semplice, nulla di particolarmente impressionante, Andrea lo sapeva. Eppure quella musica dentro di lei risuonava in tutt'altro modo... Lasciò che le note prendessero forma nella sua mente. Ma la sua era una sensazione del tutto diversa da quella che aveva provato ascoltando la vicepreside. Infatti la musica non prese una forma "concreta".... era più che altro come vedere davanti a sé un'altra anima, viva, piena di colore e di passione. Non era neppure un' immagine nitida, eppure per Andrea sembrava la cosa più chiara e più sensata rispetto a tutto il resto, rispetto a tutto ciò che aveva detto, pensato e immaginato. In quel momento la vedeva pulsare, come un cuore, la sentiva nascere e morire, per poi risorgere dalle sue ceneri come una fenice, la più bella fenice mai esistita, ma in maniera così lenta e dolce, che neppure le pareva che il tempo scorresse. E, senza quasi accorgersene, anche l'ultima nota era stata portata via dal fiume. Aveva finito. Si concesse un sospiro, e poi, con mola delicatezza, porse il violino alla proprietaria. Si sentiva stranamente tranquilla ed ebbe la sensazione ce il suo volto fosse tornato ad un colorito normale. Penso... di aver finito.Disse, e per la prima volta da quando era entrata nell'Auditorium sorrise debolmente. In seguito si chiese spesso se qualcuno dei presenti conosceva il brano, di origine babbana.... chissà....
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da Monique » 28/11/2012, 18:27
Osservò a lungo la bambina, silenziosa ed attenta ad ogni mossa di lei: notò la luce di consapevolezza nei suoi occhi quando, prendendo il violino, Andrea Roxas si rese conto cosa fosse, quale valore avesse, e la cosa piacque molto a Monique.
Almeno non è una sprovveduta.
Si disse, appuntandosi mentalmente quella considerazione per poi fare qualche passo in laterale e lasciare quasi tutto il palco alla Grifondoro: gli altri musicisti la studiavano, curiosi ma incoraggianti, anche perché difficilmente la Vireau faceva toccare il proprio violino a qualcuno, figuriamoci lasciarlo suonare! Evidentemente la donna aveva visto qualcosa nella bambina, ed erano tutti curiosi di scoprire cosa. Così, quando Andrea iniziò a suonare, nell'Auditorium calò il silenzio, tutti concentrati sull'ascoltarla: alcuni riconobbero quella melodia, altri no e si limitarono a trovarla davvero bella; anche Monique la conosceva, ma solo perché anche lei l'aveva suonata all'epoca. Non sapeva dunque di cosa si trattasse perché Rose, quand'era piccola, le aveva semplicemente dato tra le mani lo spartito con la musica, senza approfondire la sua provenienza.
Ha talento.
Pensò Monique, annuendo lentamente mentre l'altra suonava, studiando attentamente il modo in cui le dita stringevano l'archetto, in cui esso accarezzava le corde, e poi l'espressione serena e concentrata sul viso di lei. Quando ebbe finito, e gli occhi tornarono nuovamente a vedere la luce, la Grifondoro si ritrovò davanti una Vice Preside piuttosto sorridente.
Penso... di aver finito.
Ed io penso che si sia appena guadagnata un posto nel coro di Hogwarts. Le interessa, signorina Myles?
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da Andrea Roxas » 29/11/2012, 19:42
Ed io penso che si sia appena guadagnata un posto nel coro di Hogwarts. Le interessa, signorina Myles?Lanciò un'occhiata in giro, pronta a vedere scoppiare qualcuno a ridere per poi dire: "Scherzetto, ci sei cascata!" Io? Certo! ...- cercò di recuperare un minimo di contegno- C-cioè... Sono davvero onorata, signorina Vireau, ne sarò all'altezza... vedrà!Un calore piacevole e familiare la pervase in tutto il corpo, patendo dal cuore e dilagando in ogni sua membra. Nonostante tutto, nonostante le difficoltà, nonostante la timidezza ad esprimersi dal punto di vista musicale, ce la aveva fatta. Sorrise ampiamente e guardò tutti gli altri ragazzi. Allora sono una di voi?
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