Da un uomo come te, Lucas Turner, mi lascerei fare di tutto...
Assottigliò lo sguardo, Turner, nel cogliere lo sguardo caldo di Lyra, la sua espressione angelica e quelle parole pronunciate con voce dolce, altrettanto calda, maliziosa fino al limite del consentito: stava solo giocando, la bella cantante, o al contrario avrebbe davvero mantenuto fede alle proprie parole se se ne fosse presentata l'occasione?
Qualcosa che Lucas al momento non sapeva, e non poteva dire di stare particolarmente male in quella situazione d'ignoranza: la più giovane delle Bennet gli stava mostrando quanto fosse propensa al gioco, ed il bello del gioco era proprio non sapere cosa sarebbe venuto dopo, scoprire ogni volta il passo successivo, come nel loro caso.
Non sai a quale livello hai appena portato la mia voglia di metterti alla prova, con le tue parole...
Commentò a sua volta Lucas, la voce bassa e appena roca di chi è maschio, umano, giovane ed eterosessuale, ergo sensibile alle provocazioni di una donna come lei: stava tentando di fare lo stesso con Lyra, di spingerla a tradire e palesare in qualche modo il calore che - forse, un po' lo sperava - stava pervadendo i suoi sensi? Sì, probabilmente era proprio così, ma che male c'era quando lei per prima lo stava palesemente provocando, giocando con lui forse ben oltre il limite di due ex compagni di scuola al secondo incontro?
Oh non ci sarebbe gusto.
E' bello essere prese di sorpresa, quando le difese di una fanciulla sono basse.
Abbastanza basse da permettere al suo cavaliere di catturare le sue labbra...
E io che pensavo fossi una fanciulla schiva e diffidente che non avrebbe mai potuto accettare di farsi catturare le labbra di sorpresa... forse sono io che t'ispiro abbastanza da spingerti ad abbassare ogni tua difesa.
Sorrise, un po' arrogante e sfrontato Lucas, mentre mangiava la sua crêpe e nel frattempo punzecchiava e stuzzicava l'altra, prima di pregarla di poter essere lui a far conoscere al manager di lei, Alfred, la Nutella, così da poter guadagnare qualche punto simpatia ai suoi occhi visto quanto l'aveva fatto esasperare per poter arrivare a fare quella sorpresa a Lyra.
E fu lei a fargli una sorpresa, poco dopo, portandolo sulla cima di una collinetta da cui si poteva ammirare tutta Lille, facendolo sedere accanto a sé su una panchina sotto un castagno: l'atmosfera era intima, raccolta, in un certo senso magica senza ricorrere all'ausilio d'incantesimi o bacchette, un'atmosfera nella quale le loro voci erano gli unici suoni cullati da un vento leggerissimo, gli sguardi che s'incrociavano e le mani che si sfioravano in tocchi lievi, quasi casuali.
Non sono io a doverlo decidere.
Potresti anche desiderare di più...
Quale stolto sarebbe così pazzo da voler desiderare qualcosa di più di una donna come te?
Domandò di rimando Lucas alla provocazione dolce di lei: al massimo si sarebbe potuto desiderare qualcosa di diverso, ma non certo qualcosa di più: Lyra Bennet era bella, intelligente, maliziosa, e per ciò che aveva avuto modo di osservare Turner non aveva nulla da invidiare a nessun'altra femmina, soprattutto in quanto a capacità provocatorie.
Io credo invece che manchi qualcosa...
Lasciò che si avvicinasse al suo viso, osservandone silenzioso ma attento i movimenti: stava giocando ancora, l'ex Tassorosso, ma a differenza di prima si stava spingendo ancora più in là, oltre il confine invisibile tra loro, tra il calore che scaldava e quello che bruciava.
Donc, mon chevalier: vous prendra les lèvres de votre dame?
(Allora, mio cavaliere: prenderete le labbra della vostra dama?)
Sorrise a quella domanda, il volto di Lyra così vicino al proprio da poterne sentire il respiro sulle labbra: diminuì ulteriormente la distanza tra loro, alternando lo sguardo tra le labbra di lei e i suoi occhi, quasi a volerla osservare mentre chiudeva questi ultimi per un dolce bacio che arrivò... sulla punta del naso della cantante.
Faire-le maintenant serait trop assumé ... tu ne crois pas?
[Farlo ora sarebbe troppo scontato... non credi?]
Le domandò con voce bassa, avvolgente, mentre sorrideva divertito, cercava i suoi occhi ed usava quel poco di francese che Julie gli aveva insegnato all'epoca in cui abitava in America, quando si annoiava a studiarlo da sola.
Assottigliò lo sguardo, Turner, nel cogliere lo sguardo caldo di Lyra, la sua espressione angelica e quelle parole pronunciate con voce dolce, altrettanto calda, maliziosa fino al limite del consentito: stava solo giocando, la bella cantante, o al contrario avrebbe davvero mantenuto fede alle proprie parole se se ne fosse presentata l'occasione?
Qualcosa che Lucas al momento non sapeva, e non poteva dire di stare particolarmente male in quella situazione d'ignoranza: la più giovane delle Bennet gli stava mostrando quanto fosse propensa al gioco, ed il bello del gioco era proprio non sapere cosa sarebbe venuto dopo, scoprire ogni volta il passo successivo, come nel loro caso.
Non sai a quale livello hai appena portato la mia voglia di metterti alla prova, con le tue parole...
Commentò a sua volta Lucas, la voce bassa e appena roca di chi è maschio, umano, giovane ed eterosessuale, ergo sensibile alle provocazioni di una donna come lei: stava tentando di fare lo stesso con Lyra, di spingerla a tradire e palesare in qualche modo il calore che - forse, un po' lo sperava - stava pervadendo i suoi sensi? Sì, probabilmente era proprio così, ma che male c'era quando lei per prima lo stava palesemente provocando, giocando con lui forse ben oltre il limite di due ex compagni di scuola al secondo incontro?
Oh non ci sarebbe gusto.
E' bello essere prese di sorpresa, quando le difese di una fanciulla sono basse.
Abbastanza basse da permettere al suo cavaliere di catturare le sue labbra...
E io che pensavo fossi una fanciulla schiva e diffidente che non avrebbe mai potuto accettare di farsi catturare le labbra di sorpresa... forse sono io che t'ispiro abbastanza da spingerti ad abbassare ogni tua difesa.
Sorrise, un po' arrogante e sfrontato Lucas, mentre mangiava la sua crêpe e nel frattempo punzecchiava e stuzzicava l'altra, prima di pregarla di poter essere lui a far conoscere al manager di lei, Alfred, la Nutella, così da poter guadagnare qualche punto simpatia ai suoi occhi visto quanto l'aveva fatto esasperare per poter arrivare a fare quella sorpresa a Lyra.
E fu lei a fargli una sorpresa, poco dopo, portandolo sulla cima di una collinetta da cui si poteva ammirare tutta Lille, facendolo sedere accanto a sé su una panchina sotto un castagno: l'atmosfera era intima, raccolta, in un certo senso magica senza ricorrere all'ausilio d'incantesimi o bacchette, un'atmosfera nella quale le loro voci erano gli unici suoni cullati da un vento leggerissimo, gli sguardi che s'incrociavano e le mani che si sfioravano in tocchi lievi, quasi casuali.
Non sono io a doverlo decidere.
Potresti anche desiderare di più...
Quale stolto sarebbe così pazzo da voler desiderare qualcosa di più di una donna come te?
Domandò di rimando Lucas alla provocazione dolce di lei: al massimo si sarebbe potuto desiderare qualcosa di diverso, ma non certo qualcosa di più: Lyra Bennet era bella, intelligente, maliziosa, e per ciò che aveva avuto modo di osservare Turner non aveva nulla da invidiare a nessun'altra femmina, soprattutto in quanto a capacità provocatorie.
Io credo invece che manchi qualcosa...
Lasciò che si avvicinasse al suo viso, osservandone silenzioso ma attento i movimenti: stava giocando ancora, l'ex Tassorosso, ma a differenza di prima si stava spingendo ancora più in là, oltre il confine invisibile tra loro, tra il calore che scaldava e quello che bruciava.
Donc, mon chevalier: vous prendra les lèvres de votre dame?
(Allora, mio cavaliere: prenderete le labbra della vostra dama?)
Sorrise a quella domanda, il volto di Lyra così vicino al proprio da poterne sentire il respiro sulle labbra: diminuì ulteriormente la distanza tra loro, alternando lo sguardo tra le labbra di lei e i suoi occhi, quasi a volerla osservare mentre chiudeva questi ultimi per un dolce bacio che arrivò... sulla punta del naso della cantante.
Faire-le maintenant serait trop assumé ... tu ne crois pas?
[Farlo ora sarebbe troppo scontato... non credi?]
Le domandò con voce bassa, avvolgente, mentre sorrideva divertito, cercava i suoi occhi ed usava quel poco di francese che Julie gli aveva insegnato all'epoca in cui abitava in America, quando si annoiava a studiarlo da sola.