Interno Serre

[Lindë]

Era tornata ad Hogwarts.
Inutile dire che, grazie al professor Trigger, era molto più felice di un anno prima di prendere parte al corpo docenti.
Tra l'altro, nemmeno sapeva come comportarsi con Irvyne.
Dopo quella sera, lei era dovuta partire precipitosamente per alcune ricerche, lasciandogli solo un frettoloso biglietto. Già che glielo avesse lasciato, a pensarci bene, era un miracolo.
Tuttavia le era dispiaciuto passare l'intera estate lontana da lui.
La cosa positiva era che le sue ricerche in Malesia avevano fruttato al mondo nuove specie di piante che la donna avrebbe tentato di coltivare nelle Serre lì a scuola.
Ed ora era tornata, seppur ancora non si fossero visti.
Lindë era, a dover essere sinceri, un po' agitata per la cosa.
E se l'estate avesse cambiato tutto? Si sentiva molto meno adulta del solito, pensando a lui.

Patetica.

Si riprese la giovane Erbologa, mentre si asciugava il sudore dalla fronte con un sospiro soddisfatto.
Le Serre ora erano perfette, sistemate in ogni dettaglio e pulite all'inverosimile.
Lindë d'altronde era una persona precisa, mai avrebbe potuto lavorare nella sporcizia o nel disordine. E poi il caos faceva male alle piante.
Stava giusto per riprendere il suo lavoro, cominciando con la preparazione di qualche unguento base, quando qualcuno bussò alla porta ancora chiusa.
Sul momento pensò si trattasse di Seal, tornato prima per cominciare il tirocinio.
Sperò di essersi sbagliata. Non si sentiva pronta per lui.
Né per nessun altro, comunque.
Non lo sarebbe mai stata, se prima non avesse parlato con Irvyne.
Doveva contattarlo il prima possibile.

Avanti.

Disse comunque con voce atona. E rimase piuttosto sorpresa, in verità, quando si trovò davanti la docente di Pozioni.
Martha Bennet.
Non avevano mai parlato molto.
In realtà Lindë non aveva mai parlato molto con nessuno. Ma con la donna c'era stato qualche scambio di parole in più, poiché spesso le servivano degli ingredienti disponibili solo nelle Serre.

Professoressa.

La salutò Lindë, con un leggero cenno del capo.

Cosa le serve?

Non le chiese come stesse.
Non le chiese come avesse passato le vacanze.
Non perse tempo, insomma, in convenevoli.
Sapeva bene, facile intuirlo, perché fosse lì. Tanto valeva quindi venire subito al dunque.

[Martha]

[Sabato Pomeriggio - Ore 16:00 p.m. - Serre]

Avanti

All'invito di Lindë, la donna entrò all'interno della serra, guardandosi un attimo intorno prima di rivolgere la propria attenzione all'erbologa. Per sua fortuna la docente era tornata prima dell'apertura della scuola, come lei del resto, e ciò non poteva che renderla grata nei suoi confronti. Uno sguardo veloce al luogo dove la collega lavorava le fece capire quanto ordinata e precisa ella fosse, una cosa che le accomunava entrambe e che Martha apprezzò molto, vista la sua recente preoccupazione di rischiare di macchiarsi i vestiti, così faticosamente tenuti in ordine e puliti.

Professoressa.
Cosa le serve?

Poche parole dritte al sodo. Si, era davvero una fortuna avere la professoressa Vilvarin come collega.

Buongiorno a lei. Spero di non averla disturbata. E' da molto che è arrivata?

chiese, snocciolando le solite frase di circostanza per buona educazione, prima di riprendere

In effetti avrei bisogno di un ingrediente particolare. Ho notato che nella mia scorta personale mancano proprio le radici di Mandragola. Sarebbe possibile averle quanto prima?

Chiese, mettendo in evidenza la boccetta vuota, sul volto un sorriso cortese e gentile.

Attese tranquillamente la risposta della donna, di molto più giovane di lei. Forse, dopo quello scambio di convenevoli, avrebbe dovuto invitarla a prendere un thè, per ringraziarla della sua gentilezza. In fondo, sebbene fosse già passato un anno, non aveva ancora legato con nessuno veramente, mai scambiato quattro chiacchiere con gli altri, mai una conversazione piacevole. Pensieri questi, tuttavia, che la giovane donna scacciò in un baleno. Non aveva bisogno di rapporti con altre persone, ma solo di continuare le proprie ricerche e di trasmettere quanto più sapere possibile ai propri studenti. Pertanto si mise l'animo in pace, volgendo ancora una volta un veloce sguardo nell'ambiente circostante...

[Lindë]

Buongiorno a lei. Spero di non averla disturbata. E' da molto che è arrivata?

Lindë la fissò per un momento, indecisa se risponderle o meno.
Aveva evitato di pronunciare quelle domande per evitare i convenevoli. Martha le aveva tirate fuori, costringendola così a rispondere.
La cosa peggiore sarebbe stato doverle porre a sua volta, visto che lei per prima le aveva poste.
Indisponente sì.
Asociale pure.
Maleducata no.

Nessun disturbo, stavo rimettendo in ordine le Serre prima dell'inizio dell'anno.
Sono arrivata da un paio di giorni circa. Mi piace portarmi avanti col lavoro prima dell'arrivo degli studenti.

Avrebbe preferito dire "mocciosi", ma si trattenne.
Magari la Bennet era una che adorava i ragazzi, meglio evitare possibili discussioni.

E lei?

Chiese poi solamente, sicura che quelle due parole bastassero.
Così era stata educata e sintetica, una qualità che Lindë adorava sotto ogni suo aspetto.
Le veniva quasi da ridere nel pensare che l'anno prima, in quella stessa situazione, avrebbe dato alla collega ciò che le serviva senza una parola, aspettando solo il suo congedo.
Vastnor prima ed Irvyne poi, invece, l'avevano cambiata profondamente.
Forse vista dall'esterno tutta questa differenza non si sarebbe notata, ma Lindë si sentiva cambiata dentro, eccome.
Il solo fatto di aver preso Seal come assistente, o di aver scambiato due parole con la docente di Pozioni ne erano, per lei, la prova concreta.

In effetti avrei bisogno di un ingrediente particolare. Ho notato che nella mia scorta personale mancano proprio le radici di Mandragola. Sarebbe possibile averle quanto prima?

Mandragola...

Ripeté solamente l'Erbologa.
Diede le spalle alla collega per avvicinarsi ad un piccolo reparto delle Serre composto da due enormi scaffali ripieni di ampolle, boccette e cose simili, e da lì ne prese due che portò a Martha.

Radice di Mandragola.
Estratto di radice di Mandragola.

Le spiegò, indicando prima l'una e poi l'altra.

La prima è quella classica.
La seconda dovrebbe potenziare l'effetto della radice del 12,3% se utilizzata in quantità appena più abbondanti.
Scelga lei cosa preferisce.

[Martha]

[Sabato Pomeriggio - Ore 16:00 p.m. - Serre]

Nessun disturbo, stavo rimettendo in ordine le Serre prima dell'inizio dell'anno.
Sono arrivata da un paio di giorni circa. Mi piace portarmi avanti col lavoro prima dell'arrivo degli studenti. E lei?

Martha alzò divertita un sopracciglio, sebbene le labbra rimasero al loro posto, una linea dura e severa. Una docente che faceva il proprio lavoro: davvero notevole.

Sono tornata anche io da poco. Avevo alcune faccende da sbrigare

disse, liquidando la questione e mettendo fine a quello scambio di convenevoli inutile. In fondo, nessuna delle due aveva intenzione di passare un po' di tempo l'una con l'altra, ne era consapevole. Lei non aveva tempo, tutto qui.
Dopo aver specificato il motivo di tale visita, Lindë si dimostrò solerte nel soddisfare la richiesta della pozionista.

Radice di Mandragola.
Estratto di radice di Mandragola.
La prima è quella classica.
La seconda dovrebbe potenziare l'effetto della radice del 12,3% se utilizzata in quantità appena più abbondanti.
Scelga lei cosa preferisce.

Gli occhi della donna ebbero un lampo nel sentire quelle parole. Un estratto di radice di Mandragola...poteva avere mille utilizzi, tanti ancora da scoprire!

Mi dia solo la radice. L'estratto verrò a prenderlo in seguito, se per lei non è un problema...

disse, avvicinandosi e porgendole la propria boccetta, in maniera che la donna potesse riempirla con la radice di Mandragola

Mmmh...sarebbe possibile avere anche una relazione dettagliata su come si ottiene l'estratto di questa radice? Potrebbe servirmi per le mie ricerche...

disse, per poi attendere la sua risposta...

[Lindë]

Sono tornata anche io da poco. Avevo alcune faccende da sbrigare

Annuì solo alle sue parole, non c'era molto altro da dire.
Si comprendevano perfettamente in quel senso. Anche se forse non avrebbero mai fatto grandi conversazioni. Ma considerando il tempo che Lindë passava alla Serre, non c'era da preoccuparsi.
Radice di Mandragola, ecco cosa serviva a Martha. L'Erbologa gliene offrì due varianti, il primo classico mentre il secondo frutto delle sue ricerche. Un grande onore per l'insegnante di Pozioni, che però non l'avrebbe mai saputo.

Mi dia solo la radice. L'estratto verrò a prenderlo in seguito, se per lei non è un problema...

Nessun problema.

Rispose solo Lindë, riempiendo la boccetta con la radice attraverso movimenti precisi e sapienti.
Quando fu piena, la porse nuovamente alla sua proprietaria.

Mmmh...sarebbe possibile avere anche una relazione dettagliata su come si ottiene l'estratto di questa radice? Potrebbe servirmi per le mie ricerche...

Assottigliò appena lo sguardo a quelle parole, ma nulla nell'espressione del suo viso mutò.
Avrebbe potuto provare di tutto, ma tanto niente sarebbe mai trapelato dai suoi occhi imperturbabili.

Non sono solita divulgare informazioni del genere.
Il mio lavoro rimane personale e privato. Spiacente.

E non sembrava esserci altro da aggiungere.
Lindë non aveva negato quella richiesta a Martha per cattiveria. In realtà le stava più simpatica di molti altri colleghi.
Ma era una questione di principio: quando si trattava del suo lavoro, delle sue ricerche, non si fidava di nessuno. Quasi nemmeno di se stessa.

[Martha]

[Sabato Pomeriggio - Ore 16:00 p.m. - Serre]

Non sono solita divulgare informazioni del genere.
Il mio lavoro rimane personale e privato. Spiacente.

Ascoltò imperturbabile le parole della collega, sebbene dentro di sé sentì una punta di delusione. Per una ricercatrice, quale lei si considerava, era fondamentale avere una conoscenza profonda degli ingredienti che utilizzava nei propri sperimenti. Il rifiuto di Lindë poteva essere considerato un ostacolo, ma la docente preferì non insistere. Riteneva più che giusto rispettare il volere altrui...fino a quando non avesse trovato un modo per farlo scendere a compromessi. E lei ci sarebbe riuscita, prima o poi.

Molto bene. Perdoni la mia sfrontatezza. Ora vado, non voglio farle perdere altro tempo

disse, prendendo la boccetta che l'Erbologa le stava porgendo.

Buon lavoro, signorina Vilvarin e grazie per la sua disponibilità.

Dopo averla cordialmente salutata, la donna si voltò dirigendosi verso l'uscita della Serra. Probabilmente, pensava dentro di sé, avrebbe fatto meglio ad aumentare le sue visite alla docente di Erbologia. Il suo lavoro ne avrebbe tratto enormi benefici...

[Monique]

[Martedì - ore 15.30 - Camera di Monique]

Erano passati più di dieci giorni da quando, alla festa ad Hogsmeade, aveva conosciuto sua sorella, trovandosela davanti per la prima volta; dieci giorni di silenzio, durante i quali Monique aveva atteso, atteso ed atteso, sperando in un segno, in un gufo, in qualcosa... ma niente.
Veronique sembrava essere sparita di colpo e la donna non sapeva se esserne felice o meno: a prescindere da questo, però, la vita andava avanti e la Vireau aveva fin troppe cose a cui pensare: il coro, la sua materia, Madeline di nuovo in giro non si sapeva bene dove... una cosa per volta e avrebbe fatto tutto, lo sapeva, ma c'erano dei giorni, come quello, in cui non le andava di fare proprio niente.

Peccato che di cose da fare ne abbia fin troppe...

Pensò la Vice Preside della scuola con un lieve sospiro, alzando gli occhi al cielo mentre se ne stava sdraiata sul letto della propria camera, circondata dal silenzio.

Quel pomeriggio, di lì a mezz'ora, avrebbe infatti dovuto incontrare le docenti di Pozioni ed Erbologia alle serre di quest'ultima, per parlare con loro di un importante favore che avrebbe chiesto ad entrambe, e che avrebbe presupposto la loro collaborazione: era questo forse il particolare che spaventava di più Monique, visto che sia Martha che Lindë erano tutt'altro che socievoli o capaci d'interagire col prossimo, ma confidava nel loro amore per le scoperte e le sfide - almeno la Vilvarin, essendo di Dragargenteo - per convincerle a collaborare.
Aveva speso 40mila galeoni, quelli che la Bergman le aveva dato, per comprare tutti gli ingredienti che sarebbero serviti alle due docenti per la Pozione contro le Illusioni: ne aveva acquistati in quantità tale da permettere la preparazione di circa 16 boccette, non tantissime ma di sicuro abbastanza da permettere una protezione sufficiente ai cari della donna, anche perché non si poteva permettere di distribuirle come fossero Crostatine Canarine.

Chi l'avrebbe detto che la cenere dell'osso di Ghoul potesse costare così tanto...

Si disse la donna mentre scendeva dal letto, stiracchiandosi, e prendeva il sacco con tutti gli ingredienti per avviarsi verso le Serre: sapeva che la docente di Erbologia era già dentro di esse, quindi avrebbe atteso la collega di Pozioni all'esterno e poi insieme sarebbero giunte da Lindë: un abbigliamento piuttosto sportivo tutto sommato quello della Vice Preside per quel pomeriggio, con pantaloni pesanti color cachi, scarponcini leggermente più scuri ed una felpa bella spessa addosso; d'altronde, fuori dal Castello e non in orario scolastico, i docenti potevano vestirsi come volevano e lei sarebbe sempre stata la prima ad approfittare di quella regola.

[Esterno Serre - ore 15.46]

Leggermente in anticipo come previsto, ma a Monique piaceva fare le cose con calma: posò a terra, delicatamente, il borsone largo e pesante che si era portata dietro, ed incrociò le braccia all'altezza del petto mentre una folata di vento le accarezzava il viso e spostava i capelli, lasciati, sciolti sulle spalle a circondarle l'incarnato diafano.

Già m'immagino che bella conversazione faremo...

Pensò la Vireau con sarcasmo, conoscendo bene i caratteri delle due docenti; se non altro non avrebbe dovuto perdersi in inutili convenevoli, ma un po' le dispiaceva di avere un rapporto così freddo con le colleghe.
D'altronde, quando si aveva davanti due statue di cera o quasi, non si poteva pretendere molto altro.

[Martha]

[Martedì - Ore 15:00 - Camera di Martha]

Quell'invito da parte della Vicepreside di Hogwarts, Monique Vireau, era stato tanto inatteso quanto sorprendente. La richiesta della docente di incontrare lei e la collega Lindë presso le serre di quest'ultima aveva lasciato non poco perplessa la pozionista, di solito abituata ad essere lasciata in pace a svolgere il proprio lavoro senza contatti da parte di nessuno. Solo ogni tanto scambiava qualche parola - quando necessario - con la giovane erbologa e il professore di Alchimia. A volte era tentata di rivolgersi anche al professore di Cura, ma la sua balbuzie evidente, il modo di fare e sicuramente la sua evidente incapacità di relazionarsi con gli altri senza fare la figura dell'idiota l'avevano fatta desistere più di una volta: in fondo, il suo fornitore di fiducia andava più che bene e se proprio lei avesse avuto bisogno di un ingrediente particolare, esisteva sempre il mercato nero. Non era molto legale, questo è vero, ma la donna era disposta a chiudere un occhio per amore della ricerca e per portare avanti il progetto del defunto Norrel. Era proprio a lui che pensava la donna -o per meglio dire più al progetto a cui stavano lavorando insieme- nel mentre si asciugava i capelli, dopo essere uscita dalla doccia. Le sarebbe bastata una mezzora per essere pronta ad andare all'appuntamento con le due colleghe.

[Ore 15:30 - Camera di Martha => Serre]

Alla fine aveva optato per una gonna tubolare che le arrivava poco sopra il ginocchio, camicetta di un grigio argentato e décolleté nere. Era riuscita a prepararsi entro i tempi stabiliti e questo rese decisamente di buon umore la donna, sebbene nessuno all'esterno sarebbe riuscito a capire quali sentimenti albergassero in lei. Una volta preso il proprio mantello, per proteggersi dai freddi venti invernali, la docente uscì fuori dalla sua stanza, dirigendosi verso il luogo dell'appuntamento.

Mancava un quarto alle quattro, quando Martha giunse finalmente di fronte alla porta delle Serre. Non rimase per nulla sorpresa di trovarvi pronta e in anticipo la Vicepreside Vireau, sebbene storse un po' il naso nel vedere il modo in cui si era vestita: è vero che erano al di fuori dell'orario di lezione, ma per la pozionista una donna avrebbe sempre e dovuto mostrarsi impeccabile nel modo di presentarsi, soprattutto se era anche un'insegnante! Ma in fondo, Monique aveva tante altre qualità che la donna apprezzava, come la sua preparazione e la sua spiccata puntualità. Per lei erano sufficienti a sorvolare su quei piccoli dettagli che non andavano bene nel suo abbigliamento.

Vicepreside Vireau...

La salutò con quelle semplici parole.

Posso...?

Disse poi, avviandosi verso la porta delle Serre, col pugno pronto per bussare. Ad un cenno di assenso di Monique, Martha avrebbe allora dato tre colpi sulla porta, in attesa che Lindë desse loro il permesso di entrare...

[Lindë]

[Martedì - ore 15.50]

Che qualcuno la cercasse, al di fuori di Irvyne era cosa rara.
Che qualcuno avesse bisogno di lei, invece, non era così inaspettato.
La cosa strana era che la persona che aveva bisogno di lei, Monique, avesse deciso d'incontrarla nelle sue Serre: avrebbe potuto farla venire al Castello.
Poteva farlo, ne aveva il potere essendo la Vice Preside.
Eppure si era "accontentata" del mondo di Lindë, spingendo invece l'altra donna, Martha a muoversi per raggiungere l'Erbologa.
Doveva essere qualcosa d'importante, così la pensava la Vilvarin, se la collega Vireau aveva richiesto la presenza di entrambe.

Staremo a vedere...

Si disse Lindë, ben consapevole che una volta non le sarebbe importato nulla, che una volta nemmeno avrebbe accettato quell'incontro a tre: era cambiata in un anno - e molto - soprattutto nell'ultimo periodo grazie al docente di Astronomia.
Era persino riuscita a bere qualcosa fuori con lui, in un normalissimo pub magico della zona.
Certo, Irvyne aveva dovuto prenotare un'intera sala solo per loro, per farle accettare di rimanere lì e non correre di corsa alle Serre.
E certo, si era limitata a consumare un té freddo al limone.
Ma erano comunque dei passi avanti, e Trigger sembrava avere tutta la pazienza del mondo.
Non era quello, comunque, il tempo di pensare a lui... anche se farlo era molto piacevole.
Come aveva ipotizzato, le due donne erano in anticipo.
Sentì dei colpi alla porta e si avvicinò ad essa, aprendola subito dopo.

Vice Preside Vireau, professoressa Bennet.
Entrate pure.

Coincisa e sbrigativa come sempre, Lindë si scostò per farle entrare, chiudendo la porta delle Serre alle loro spalle: posò per un secondo lo sguardo sul borsone di Monique, poi tornò a fissarle.

Leggermente più carina quel martedì, con una bella blusa azzurra e sotto un paio di pantaloni neri, i capelli lisci e una collana leggera intorno al collo: solo le scarpe erano sporche e consumate, ma lavorando con le piante la si poteva capire.
Se le sarebbe cambiate più tardi, prima che Irvyne arrivasse alle Serre per cenare lì con lei.
Anche se le altre due non lo sapevano.

A cosa devo la vostra visita?

[Monique]

Non aveva dubbi sul fatto che Martha sarebbe arrivata in perfetto orario, da quel poco che sapeva di lei si trattava di una persona molto precisa, e le persone di quel tipo difficilmente potevano essere ritardatarie.

Vicepreside Vireau...

Professoressa Bennet, buon pomeriggio e grazie di aver accolto la mia richiesta.

La salutò Monique di rimando, abbozzando un sorriso distaccato sì, ma comunque piuttosto amichevole: non voleva certo intavolare una conversazione con lei - non lì comunque - ma riconosceva le capacità della donna e la apprezzava per questo; le sarebbe piaciuto poterla conoscere meglio, e chissà che in futuro non fosse possibile.
D'altronde, anche con Tisifone all'inizio i rapporti era nulli, ed ora invece erano davvero legate e si volevano bene a prescindere dal legame di parentela.
Scosse appena il capo, un gesto che sarebbe potuto passare come desiderio di scostarsi i capelli dal viso, mentre in realtà si ammoniva di non perdere tempo in pensieri come quelli: avrebbero potuto prendere un té insieme uno qualsiasi di quei pomeriggio, in quel momento c'erano cose ben più importanti a cui pensare.

Posso...?

Naturalmente, prego.

Rispose alla sua domanda, scostandosi di un passo sulla sinistra così da permetterle di bussare alla porta delle Serre: non dovettero aspettare molto per sentire l'uscio scattare ed aprirsi, palesando così la figura di Lindë.

Vice Preside Vireau, professoressa Bennet.
Entrate pure.

Professoressa Vilvarin, la ringrazio.

Un primo scambio di convenevoli, com'era giusto che fosse, accompagnò il loro ingresso nelle Serre, come sempre un tripudio di colori e di profumi meravigliosi: Monique rimaneva sempre affascinata dal modo in cui la collega sapesse prendersi cura delle piante, e mantenerle così bene. L'ambiente era pulito, mille volte di più di quanto ci si aspetterebbe entrando in un luogo del genere, le piante erano ben allineate e sembravano risplendere di vita.
Una cosa che la Vireau non avrebbe mai saputo fare, ma d'altronde ciascuno nasceva con una dote e amare le piante sembrava essere proprio quella di Lindë.

A cosa devo la vostra visita?

Dritti al sodo, ma Monique lo apprezzò: prese nuovamente tra le mani il borsone ed occhieggiò il bancone vuoto ed immacolato poco distante da sé prima di spostare lo sguardo sull'Erbologa; se questa le avesse dato il permesso, ecco che avrebbe appoggiato il borsone lì sopra, sospirando appena prima di posare gli occhi sulle due docenti.

Innanzitutto vorrei ringraziarvi entrambe per aver accettato di effettuare questo colloqui a tre - in realtà sapeva bene che come Vice Preside poteva anche imporglielo, ma sperava vivamente che le due non si fossero sentite in dovere di accettare - E mi rendo conto che avrete sicuramente molto lavoro da svolgere, quindi spero potrete aiutarmi nonostante gli impegni. Intorno a noi stanno accadendo delle cose molto preoccupanti e pericolose, che mi spingono a prendere dei provvedimenti: non posso scendere nei dettagli, non ancora almeno, ma siete la Pozionista e l'Erbologa più preparate che conosca, e solo a voi mi potevo rivolgere.

Prese un piccolo respiro prima di aprire il borsone e tirare fuori da esso un foglio piegato in due, che posò sul bancone prima di tornare a guardarle.

Qui sopra è scritta una formula per preparare una Pozione in grado di contrastare qualsiasi effetto illusorio, dall'ipnosi alla suggestione magica, e via dicendo.
Io non sono minimamente in grado di prepararla, ma credo che voi, insieme, possiate farcela - proseguì, posando una mano sul borsone - Qui dentro ci sono già tutti gli ingredienti che servono, ho provveduto personalmente a comprarli e bastano per una 15ina circa di Pozioni, forse 16. A questo punto non posso fare altro che rimettervi a voi.