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Sheliak&Vega • Negozio di Musica • Hogsmeade • Inghilterra

I luoghi di maggiore interesse nella storia della land sparsi per il mondo e una chat per poter giocare in qualsiasi luogo non presente su PW

Messaggioda Tisifone » 07/11/2012, 13:08

[Divanetto dei Professori - Angolo donne con Celine Monique e Veronique]



Il momento di scompiglio e preoccupazione che aveva accompagnato l’ingresso nel locale di Veronique accompagnato da un ignaro e, a quanto sembrava, succube Stone era passato molto velocemente. Monique, la persona maggiormente e direttamente interessata da quella presenza inopportuna, non aveva infatti impiegato molto tempo per valutare la situazione e decidere la linea di comportamento migliore, decisione che a Tisifone non costò nessuna fatica condividere in pieno, un po’ perché riteneva che fosse l’unica cosa saggia da fare un po’ perché essere se stessa le riusciva di sicuro meglio che provare a essere un po’ più dolce e malleabile in presenza di tante persone per evitare di rovinare la serata a tutti e in particolar modo al suo compagno. Così si alzò in piedi, schiena dritta e mani incrociate in grembo, concedendosi solo di sfiorare con il braccio, in maniera fintamente casuale, quello di Lucas, per accogliere alla sua maniera i due nuovi arrivati: una frecciatina a lui, un neutro cenno del capo a lei.

Perlomeno so che differenza c'è tra Carnevale ed Halloween, Samyliak... Ma sono stato solo abbastanza educato da non farglielo notare...

Sollevò un sopracciglio a quella che, in teoria, avrebbe dovuto essere una battutina cattiva e/o offensiva che il collega di Volo le aveva indirizzato, dimostrando quanto poco l’avesse scalfita. Credeva che il ragazzo avesse smesso di tentare di ribattere alle sue frecciatine ma a quanto sembrava la presenza di Veronique al suo fianco lo rendeva più audace e possessivo, come se dovesse marcare il territorio e dimostrare di non essere inferiore a nessuno, o almeno fu così che Tisifone interpretò quella risposta.

Educato sarebbe stato non ridicolizzare la nostra storia passata riducendo un simbolo di grandezza e terrore a mere maschera per spaventare o peggio divertire i bambini.

Ribattè a sua volta, sempre con quel suo tono neutro che non dava spazio in sé alla polemica perché non mirava a offendere ma si limitava a constatare quella che per la donna era un’ovvietà. E poco le importava se aveva appena giudicato grandi uomini i maghi e le streghe che un tempo si celavano dietro a quella stessa maschera portando morte e distruzione ovunque, soprattutto nel mondo babbano. Se Asher le aveva insegnato a giudicare le persone dalle loro azioni e non dalla loro provenienza, Demetri era riuscito ad andare oltre, spingendola a riconoscere e ad apprezzare la potenza di un mago, indipendentemente da come questa veniva usata e questo connubio l’aveva resa il perfetto ago della sua bilancia familiare. Attese una risposta da parte di Ferdy che però non arrivò mai a causa o forse grazie all’intervento di Lucas.

Ferdy, una scelta sicuramente originale la tua... non badare troppo alla mia dama, è arrabbiata perché l'ho trascinata a questa festa quasi a forza.


Se Ferdy rivolse all’ex Tassorosso un sorriso sincero, l’occhiata che Tisifone lanciò al proprio compagno era di disappunto e contrarietà per mille piccoli motivi che non lasciò trasparire dal proprio sguardo. Ormai era totalmente se stessa e questo poteva anche essere una sorta di banco di prova per loro due, per vedere se entrambi riuscivano ad accettare l’altro anche quando pregi e difetti – nel caso di Tisifone soprattutto questi ultimi – erano messi totalmente in mostra, per non dire accentuati dalla presenza di estranei, e non mitigati per andarsi incontro come coppia. E se la Divinante era distaccata, fredda e al limite della scortesia, Lucas si dimostrava gentile, educato e di compagnia, non solo con il collega ma anche con la finta Cassandra a cui riservò un sorriso aperto e un baciamano eseguito alla perfezione.

Signorina Cassandra, lieto di fare la sua conoscenza. Posso azzardarmi ad ammettere che siete davvero molto bella?

I complimenti sono sempre ben accetti, signor Turner.

Troppo educato e troppo galante.

Lo rimproverò mentalmente Tisifone che faceva davvero fatica a separare quel comportamento spontaneo con qualcosa di innocente, considerato la sua scarsa propensione ai contatti fisici, un po’ per via del suo dono un po’ per via del suo carattere. Intanto Monique aveva invitato la nuova coppia ad unirsi a loro e ovviamente nessuno ebbe qualcosa da ridire, non solo perché era logico mostrarsi compatti, ma anche perché sarebbe stato quanto mai sospetto comportarsi in qualsiasi altro modo. Così sia Lucas che Logan si unirono alle donne, anche se fu il dragoniere ad avere quella che, agli occhi della Divinante fu un idea geniale e suicida allo stesso tempo.

Ma si, perché no, è un'idea da paura, Ferdy avvicinati, vecchia volpona, lasciamo pure che le ragazze si riuniscano tra di loro per fare le solite chiacchiere tra donne, che ne dici?
Noi uomini facciamo un bel cerchio, avete visto che cazzo hanno combinato gli Holy Rangers italiani contro i Wind Wakers, potevano vincere senza dubbio ma la strategia degli spagnoli è stata schiacciante... Tu eri dei loro Stone, giusto? L'hai seguita la partita vero?
Che ne pensi?


In realtà era un’idea solo geniale, quella di separare gli uomini dalle donne, in modo da dare a loro quattro tutta la privacy che la situazione richiedeva, ma a lei non andava per nulla a genio l’idea di doversi separare dal suo compagno, anche se si trattava in fin dei conti di appena una manciata di centimetri. Poteva infatti ancora sentire il calore del suo corpo scaldarle le spalle, visto che erano seduti uno accanto all’altro e per assecondare Logan Lucas non avrebbe dovuto far altro che,appunto,voltarle le spalle e mettersi a chiacchierare con gli altri due ragazzi.

I sentimenti rendono deboli.

La voce di Demetri risuonò chiara e forte nella sua mente, richiamandola per così dire all’ordine. Tisifone si limitò quindi a lanciare un’occhiata fugace e neutra al terzetto, soffermandosi un secondo sugli occhi e sulle labbra di Lucas, per poi portare la propria totale attenzione su Veronique e le altre ragazze, ignorando suo malgrado l’esibizione di un suo piccolo Grifo. Non si accorse, perché non ne aveva la possibilità, che la piccola Vireau aveva avvolto il suo compagno in un’illusione, e questo fu un bene perché, non sapendo che intenzioni aveva la ragazza, di sicuro lo avrebbe considerato un atto di sfida e come tale l’avrebbe spinta a fare qualcosa di stupido.


Finalmente ci incontriamo... sorella . Ho aspettato così tanto che questo momento arrivasse... non lo trovi bellissimo? Riunirti alla tua famiglia con delle persone così speciali accanto a te...

Quindi sa…

Non fu una domanda quella che si pose Tisifone, ma una affermazione, perché non vedeva alcun altro motivo per cui la francese dovesse usare la parola “speciale” rivolta a lei stessa che, a quanto ne sapeva il resto del Mondo, era una semplice collega per Monique. Non aveva alcuna prova di questo, se non la sua paranoia che l’accompagnava sempre, ma era solita non prenderla sottogamba, l’unico dettaglio, dal suo punto di vista, era capire come aveva fatto a scoprirlo e soprattutto chi altri ne era a conoscenza. Dettaglio quello che però era destinato a rimanere oscuro visto che le priorità al momento erano decisamente altre.

A papà manchi tanto, lo sai? Si chiede sempre come abbia potuto la sua Princesse abbandonarlo così... ma non sono qui per questo.

Si era seduta di nuovo al suo posto originale, quindi di fronte a Celine e a Monique, finendo accanto a Veronique in una sorta di quadrilatero perfetto, così mentre della più piccola delle Vireau poteva vedere il profilo, della maggiore aveva un’ampia panoramica del viso e, non potendo confortarla in maniera diretta e palese, si limitò a cercare di tanto in tanto il suo sguardo, sia per darle supporto che per cercare di cogliere i danni che le parole della francesina stavano compiendo sul suo animo troppo sensibile. Parole che lei ascoltava con molta attenzione e un filo di tensione, nel sapere qual era il motivo reale di quella visita a sorpresa,che dissimulava alla perfezione, sorseggiando il suo cocktail analcolico e spostando lo sguardo sul resto della sala, come se stesse controllando, da coscienziosa insegnante, quello che stavano combinando gli studenti. In realtà era un modo per monitorare i punti di debolezza, il palco con gli studenti che si avvicendavano, il divanetto con i più piccoli, e i punti di forza, quali Typhon che pur svolgendo alla perfezione il suo ruolo di anfitrione non li perdeva mai di vista, Arianna con la sua nuova conquista e Dylan in compagnia della Prefetta verde argento.

Stasera volevo solo conoscerti e farti sapere che so molte cose di te... più di quelle che credi. E puoi anche star certa che ci rivedremo, ma in un altro luogo e soprattutto da sole. Quindi rilassati, non ho intenzione di combinare casini... non questa volta.

E se riesco a concludere la profezia quella che sarà in svantaggio sei tu… cuginetta.

Pensò Tisifone, imprecando mentalmente contro il suo dono che non si attivava a comando e che le aveva fatto fare una premonizione incompleta. Certo le era venuto il dubbio che quella fosse la Scelta di cui aveva parlato a Monique nel suo ufficio mesi prima, quella che avrebbe dipanato le linee del futuro rendendo possibile concludere la profezia ma di sicuro non aveva alcuna intenzione di verificarlo in quel momento. Non sarebbe stato carino rovinare la festa di inaugurazione del locale di Alexis e Typhon cadendo in trance e facendo irrompere nel negozio gli Auror del Ministero, per non parlare del fatto che avrebbero perso un vantaggio strategico importante. Era quello il motivo principale perché stava molto attenta a non sfiorare Veronique neanche accidentalmente, posando un braccio sulla spalliera del divanetto e tenendo le gambe inclinate all’indietro in corrispondenza di quelle di Lucas.

Perciò vedi di far stare calme anche le tue amichette, altrimenti...

Sentendosi tirare in ballo Tisifone spostò lo sguardo dalla sala a Veronique, trovando alquanto raccapricciante il ghigno che le era comparso sul volto.

… potrebbe succedere qualcosa ai loro amati compagni...

Atarassia. Era questo che sprigionava il volto di Tisifone, anche se nel suo animo paura, rabbia e odio combattevano tra loro per cercare di primeggiare sull’altra. Difficile dimenticare l’importanza di non lasciar mai trapelare i propri sentimenti quando questa ti era stata insegnata a suon di Cruciatus. L’unica cosa che fece fu girare lentamente il capo verso i ragazzi e constatare che, nonostante la minaccia ricevuta, non avessero mosso un muscolo, dandole così la prova che erano in qualche modo sotto il suo influsso/controllo.

Comodo…- commentò solo, allungando una mano a prendere un bocconcino di pesce fritto e maledicendosi per non aver chiesto ai ragazzi di portare qualcosa che contesse zenzero e cannella - … forse così riuscirei ad avere la totale attenzione degli studenti durante le mie lezioni.

Aggiunse, addentando un pezzettino di pesce e masticando lentamente, lasciando che le altre interpretassero come meglio credevano quel suo commento atono e totalmente decontestualizzato. Un tentativo infantile di distogliere l’attenzione di Veronique da Lucas e attirarla su di sé, con quello che poteva anche essere considerato un complimento.

In ogni caso non ho intenzione di attirarmi le ira della Bergman per aver permesso che la Scuola perdesse altri due valenti docenti.

E con quel suo modo di fare distaccato e noncurante comunicò la sua intenzione di non dare vita ad alcuno scontro, dimostrando di tenere a Logan e a Lucas solo in quanto esseri umani e colleghi, nulla di più nulla di meno.

Bene, ora che abbiamo chiarito le cose godiamoci il resto della serata, mh?
Sono curiosa di ascoltare queste piccole promesse della musica, chissà che tra loro non ci sia la nuova te... o la nuova me...


Di sicuro alcuni di loro sono molto bravi o mirano a diventarlo – disse, riportando la propria attenzione sul palco dove Typhon aveva appena annunciato l’esibizione di tre studentesse, accontentandosi di sentire Lucas parlare per essere certa che stesse bene – In quanti fanno parte del coro?

Chiese rivolgendosi a Monique. Se Veronique voleva dar vita a quella, che per lei, era una battaglia di nervi per vedere chi sarebbe esplosa prima non si sarebbe tirata indietro, avviando una conversazione futile sulle capacità canore dei propri studenti.
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Messaggioda Aryanne » 07/11/2012, 15:58

[Ad un tavolo - con Robyn]


Ti da' fastidio?

Ad Arianna venne spontaneo chiederselo quando colse nello sguardo di Robyn un'ombra capace di spegnerne lo scintillio viola, ombra che si era creata nell'esatto momento in cui la risposta della Ricciardi lo aveva raggiunto mettendo in chiaro che sì, quella sera era libera, ma che più in generale c'era qualcuno nella sua vita ad impegnarle la mente e forse anche il cuore.
Non domandò nulla però al ragazzo, lasciandosi semplicemente andare ad un commento che voleva essere un complimento nei confronti di lui, e che venne prontamente ricambiato.

Se avessi saputo che negli anni successivi al mio diploma, ad Hogwarts fossero arrivate ragazze così affascinanti avrei fatto di tutto per collezionare più bocciature possibili.

Magari invece era destino che mi conoscessi ora - replicò la Draghessa, facendo spallucce - Magari è questo il momento giusto.

Anche perché prima non sarebbe mai potuta essere così spigliata e sfrontata con lui: quando amava Typhon, infatti, andava a letto con ragazzi che l'attraevano solo fino ad un certo punto, perché il suo obiettivo principale ed unico era ottenere il suo cuore - e qualcos'altro, ma quello è un dettaglio; e quando si era messa con Vergil si era concentrata solo su di lui, sul far funzionare quella relazione così stramba a cui però lei teneva davvero.
Quello invece sembrava davvero il momento perfetto, perché il collega Prefetto non era altro che un buon amico ora per lei, mentre il Tassostronzo... lui si era beccato più maledizioni mentali nell'ultima settimana che in tutta la sua vita, probabilmente.
Inutile quindi continuare a pensarci, era molto più facile per Arianna parlare di se stessa, di ciò che l'appassionava e la rendeva se stessa, per poi rigirare la domanda a Laars nel tentativo di scoprirlo di più.

E non ti basta questo?
Comunque... A parte gli scherzi, il mio nome lo sai, ma non sai che ho 23 anni e che la mia famiglia proviene dal Canada.
Mi sto addestrando per diventare Auror e nel tempo libero cerco il biondo amore della mia vita.
Le mie passioni? Allenamento fisico, sesso, il vostro cibo italiano e il miglioramento costante, impassibile, continuo, senza sosta, per diventare un giorno un mago completo, efficiente, forte, capace e difficile da sorprendere.


Abbiamo parecchio in comune.

Mormorò la Ricciardi, sorvolando sul "biondo amore della sua vita" che poteva essere anche una frase semi-seria, magari a lui piacevano solo le bionde, chi poteva dirlo; ventitrè anni e lei andava verso i diciotto, non era nemmeno così grande il divario che li separava.
Il commento della ragazza però era rivolto alle passioni di lui: l'allenamento fisico e il miglioramento costante erano stati dei valori che Arianna aveva appreso e fatto suoi da Vastnor, mentre il cibo italiano beh, quello come si faceva a non amarlo? Riguardo al sesso... quello probabilmente era un tasto un po' dolente, visto che già era difficile stare insieme quando si apparteneva a Casate diverse, figuriamoci poi quando tutte le sere si doveva allenare con Sandyon: praticamente la sua vita sessuale era, in quel periodo, pari a quella della Parker... ed è tutto dire.

Credo che... Per il momento sia tutto... Ah no, beh, il mio gruppo sanguigno è B positivo e la mia voglia di baciarti è proporzionale a quella di bere ancora e... Oh Morgana non puoi capire che sete...

Alzò un sopracciglio a quelle parole, chiedendosi se quello di Robyn fosse solo un tentativo di stuzzicarla, di spingerla a cedere in qualche modo e a dimostrare se fosse interessata o meno a lui, o un semplice scherzo nei confronti della Draghessa; il fatto che gli occhi viola del ragazzo brillassero poi di divertimento non aiutava, perché non riusciva a comprendere se il divertimento fosse da intendere come malizia per la situazione o come scherno verso di lei.
Per sua fortuna ci pensò Typhon a sbloccare la situazione, annunciando il primo bambino che si sarebbe esibito sul palco: Arianna lanciò per un secondo un'occhiata al suo migliore amico, un'occhiata quasi di sostegno, di ricerca di affetto e complicità, un'occhiata che durò pochi e brevi istanti prima che lo sguardo si posasse sul Grifondoro che subito dopo prese a cantare; al termine della sua prova, la Ricciardi batté le mani in sua direzione, in fondo era stato piuttosto bravo per avere solo 11 anni, ma il suo sguardo si spalancò quando Ty chiamò sul palco le tre bambine successive: Elisabeth avrebbe cantato?! Non credeva ne fosse capace! Un gran sorriso le si formò sulle labbra e quando le tre studentesse di Hogwarts fossero salite sul palco, Arianna avrebbe battuto loro le mani facendo poi un'occhiolino alla sua Serpina preferita.
La mano che però l'italiana posò sul tavolo subito dopo quell'applauso fu però sfiorata dalle dita calde di lui, in un contatto che le fece voltare la testa di scatto.

Oh... Scusami... Non volevo.

Già, peccato che il movimento di assenso con la testa dicesse ben altro.
Arianna lo studiò in viso ancora per un lungo istante, prima di sospirare e decidere di chiarire le cose, tanto per evitare di far perdere tempo a lui e a se stessa.

Senti Robyn... sei davvero un ragazzo bellissimo, intrigante e che di sicuro sa come muoversi con una donna... ma credo sia meglio mettere le cose in chiaro: se ciò che stai cercando stasera è qualcosa di circoscritto alla serata - un modo elegante per non dire "una botta e via" insomma - non sono la ragazza giusta per te. In compenso, sono sicura che lì in mezzo - ed indicò le ragazzine che facevano parte del fanclub di Turner - troverai più di una ragazza ben disposta a darti ciò che cerchi.

Ci avrebbe scommesso tutto quello che possedeva, infatti, che quelle ochette da quattro galeoni sarebbero state ben felici di "intrattenere" Laars per tutta la notte, cosa che invece lei non si sarebbe mai sognata di fare... okay, forse se lo sarebbe sognato, ma di sicuro non l'avrebbe mai fatto.

Se invece ciò che cerchi è qualcosa più a lungo termine, io...

Io cosa?
Avrebbe dovuto dire che non cambiava niente, che in ogni caso non era la ragazza giusta per lui perché fidanzata, no? ... forse.
Insomma, dopo la litigata Vergil aveva chiaramente fatto intendere di non voler avere a che fare con lei, si era persino rifiutato di andare insieme alla festa, rinunciando così allo stare vicino ad Alexis, solo per non doverla vedere... come poteva considerarsi ancora fidanzata di uno così?
Teneva a lui e molto, ma sembrava proprio che quel sentimento non fosse ricambiato e, per un momento, le frasi che lui le aveva sputato addosso, quel "sei un'egoista e un'egocentrica che pensa solo a se stessa", le rimbombarono nella mente facendole ribollire il sangue per la rabbia: come, come aveva osato trattarla in quel modo, rapportarsi così con lei, "The Burning Lady"? Gliel'avrebbe fatta pagare, avrebbe rimpianto di essersi giocato in quel modo la fiducia ed il rispetto di Arianna.

... io non sono disponibile...

E proprio come Robyn poco prima, mentre pronunciava quelle parole il capo si muoveva dall'alto verso il basso, in un cenno di assenso inequivocabile: nessun sorriso, l'espressione del viso di lei era alquanto seria, come a fargli capire che non era un gioco e che non aveva tempo da perdere; non sapeva se, dopo le sue parole, Laars se ne sarebbe andato per cercare qualche ragazza più disponibile o se invece se ne sarebbe rimasto accanto a lei... in ogni caso, il corpo della Ricciardi ruotò leggermente, così da dare piena attenzione alle tre bambine sul palco.
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Messaggioda Monique » 07/11/2012, 16:27

[Ai divanetti - con Tisifone, Lucas, Celine, Logan, Ferdy, Veronique]


Avrebbe voluto abbracciarli uno per uno, ringraziarli fino a non avere più voce, perdersi in lacrime di fronte al modo in cui i suoi colleghi - e amici - si stavano comportando: era come se si fossero stretti intorno a lei, come se il loro calore, e Monique lo percepiva, avesse creato intorno al corpo della donna una sorta di barriera che Veronique non poteva penetrare, dietro la quale non poteva farle del male.
Mentre il Grifondoro Orion si esibiva, una performance davvero notevole la sua, la francese apprezzò la naturalezza di Lucas con cui si presentò alla sorella - sicura però che Tisifone non l'avrebbe gradita - e benedisse la genialità di Logan che prese Ferdy da parte così da impegnarlo in una conversazione tra soli maschi: percepì però l'illusione di Veronique avvolgerli, tanto che con uno sguardo leggermente allarmato si volse su di loro, non notando però alcun cambiamento o sintomo di malessere nei loro volti.

Finalmente ci incontriamo... sorella.

Quelle parole la costrinsero a voltarsi nuovamente in direzione della bionda, i cui occhi scuri incontrarono presto quelli ghiacciati della Vice Preside di Hogwarts che rimasero lì, immobili e fermi come il resto del suo corpo.

Ho aspettato così tanto che questo momento arrivasse... non lo trovi bellissimo? Riunirti alla tua famiglia con delle persone così speciali accanto a te...

Al momento non sei la mia famiglia più di quanto lo sia Nicholas.

Replicò la più grande delle Vireau, gelida nel tono ma pacata al tempo stesso nella voce e nelle movenze, mentre accavallava le gambe ed incrociava le braccia all'altezza del petto; una scelta di parole saggia, almeno dal suo punto di vista, visto che probabilmente Tissy avrebbe capito bene il perché di quelle parole, di quel "al momento", conoscendo la donna l'intenzione finale della cugina nei confronti della sorella più piccola.

A papà manchi tanto, lo sai? Si chiede sempre come abbia potuto la sua Princesse abbandonarlo così...

Già, chissà come ho fatto ad abbandonarlo dopo anni di torture e la consapevolezza di essere per lui solo un'arma di distruzione...

Commentò Monique, ricorrendo a qualcosa che sapeva usare molto bene: il sarcasmo.
Non aveva intenzione di darla vinta alla sorella, non se questa voleva convincerla a passare dalla parte di Nicholas e compagnia: tuttavia, le sue parole successive le fecero capire che l'intento della sorella, per quella sera, era ben diverso.

... ma non sono qui per questo.
Stasera volevo solo conoscerti e farti sapere che so molte cose di te... più di quelle che credi. E puoi anche star certa che ci rivedremo, ma in un altro luogo e soprattutto da sole. Quindi rilassati, non ho intenzione di combinare casini... non questa volta.


La donna annuì lentamente a quelle parole, non abbandonando però la propria posizione del corpo come a far capire che la guardia rimaneva alta e pronta, nonostante le parole di lei.

Sai dove trovarmi, immagino.

Aggiunse solo, certa che se l'aveva fatta seguire o se comunque aveva preso informazioni su di lei, Veronique sapesse bene come per la maggior parte del tempo la donna risiedesse ad Hogwarts visti gli impegni, e tornasse di rado a casa propria, nella villa situata a Chelsea.

Perciò vedi di far stare calme anche le tue amichette, altrimenti... potrebbe succedere qualcosa ai loro amati compagni...

Subito gli occhi di Monique si spostarono su Tisifone e Celine per osservarne le reazioni, e come aveva previsto la francese, la cugina non mostrò segni particolari di preoccupazione o disagio.
Inoltre, il fatto che né Lucas, né Logan si fossero voltati quando Veronique ebbe pronunciato quelle parole - ed erano così vicini alle donne che avrebbero dovuto sentirla per forza - le fece comprendere di che tipo d'illusione si trattasse.

Comodo… forse così riuscirei ad avere la totale attenzione degli studenti durante le mie lezioni.
In ogni caso non ho intenzione di attirarmi le ira della Bergman per aver permesso che la Scuola perdesse altri due valenti docenti.


Evidentemente anche Tisifone aveva compreso quale tipo di uso stesse facendo la bionda del suo potere, e Monique ammirò la capacità della cugina di rimanere totalmente indifferente alle parole di lei.

Nessuno farà niente, puoi starne certa.
Vogliamo solo che tutto fili liscio fino alla fine.


Commentò lei, giusto per mettere in chiaro le cose e far comprendere a Veronique che, se fosse rimasta buona, nessuna di loro si sarebbe sognata di attaccarla o fare qualsiasi altra cosa che avrebbe potuto scatenare la lotta.
E la sorella sembrò capirlo, visto che si rilassò e prese uno stuzzichino che si fece poi sparire tra le labbra.

Bene, ora che abbiamo chiarito le cose godiamoci il resto della serata, mh?
Sono curiosa di ascoltare queste piccole promesse della musica, chissà che tra loro non ci sia la nuova te... o la nuova me...


Di sicuro alcuni di loro sono molto bravi o mirano a diventarlo.
In quanti fanno parte del coro?


Caroline Priscilla e Brianna per il momento, anche se immagino che ascoltare le performance degli studenti mi darà modo di scovare nuovi talenti per il coro.

Rispose Monique, rabbrividendo al pensiero di potersi trovare di fronte ad una piccola Veronique, velenosa e letale, senza nemmeno accorgersene: scosse appena il capo e prese anche lei qualcosa da mangiare, trovando quella situazione quantomeno assurda.
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Messaggioda Celine » 07/11/2012, 20:45

[Ai divanetti - con Lucas, Tisifone, Monique, Veronique, Ferdy, Logan]


Ma si, perché no, è un'idea da paura, Ferdy avvicinati, vecchia volpona, lasciamo pure che le ragazze si riuniscano tra di loro per fare le solite chiacchiere tra donne, che ne dici?
Noi uomini facciamo un bel cerchio, avete visto che cazzo hanno combinato gli Holy Rangers italiani contro i Wind Wakers, potevano vincere senza dubbio ma la strategia degli spagnoli è stata schiacciante... Tu eri dei loro Stone, giusto? L'hai seguita la partita vero?
Che ne pensi?


Era quasi scontato per Celine che Logan fosse geniale, ma che lo fosse così tanto era un'assoluta novità per lei: con una mossa davvero brillante, infatti, Sykes era stato contemporaneamente naturale e astuto, poiché si era presentato a Veronique con tranquillità e aveva poi fatto sì che Ferdy venisse coinvolto in una conversazione a tre con lui e Lucas di modo da lasciare Monique, la sorella, lei stessa e Tisifone libere di parlare faccia a faccia.
Stando alle direttive della sua migliore amica, la Sauvage rimase pacata e tranquilla, seguendo la conversazione tra le due senza tentare d'intromettersi e, soprattutto, senza dire/fare nulla di avventato: non avrebbe mai messo a rischio Moni o i bambini presenti a quella festa, questo era sicuro.

Finalmente ci incontriamo... sorella.
Ho aspettato così tanto che questo momento arrivasse... non lo trovi bellissimo? Riunirti alla tua famiglia con delle persone così speciali accanto a te...


Al momento non sei la mia famiglia più di quanto lo sia Nicholas.

Tié, stronza.

Pensò Celine, mordendosi con forza il labbro per evitare di fare un gran sorriso soddisfatto in direzione della bionda: ovviamente quell'aggettivo riferito a lei e a Tisifone non le fece alcun effetto, non avrebbe mai potuto capire il collegamento che la sorella di Monique stava facendo e che dimostrava come forse sapeva che le due fossero cugine; dopotutto era stata proprio la più grande delle Vireau a definire la Samyliak un'amica "speciale", quindi perché stupirsene?

A papà manchi tanto, lo sai? Si chiede sempre come abbia potuto la sua Princesse abbandonarlo così...

Già, chissà come ho fatto ad abbandonarlo dopo anni di torture e la consapevolezza di essere per lui solo un'arma di distruzione...

E questa volta un sorriso automatico si formò sulle labbra della Sauvage che cercò di mascherarlo con un piccolo colpo di tosse, giusto per non dimostrare così apertamente quanto fosse fiera della sua Monique.

Sei cresciuta tanto da quando ti nascondevi nella mia camera per sfuggire a tuo padre...

Pensò Celine, posando gli occhi sulla donna pacata, fiera e capace di tenere testa alla sorella, una piccola Nicholas in fondo, che aveva davanti.
Annuì appena, come a farle comprendere che l'appoggiava al 100%, e che per lei si stava comportando davvero benissimo.

... ma non sono qui per questo.
Stasera volevo solo conoscerti e farti sapere che so molte cose di te... più di quelle che credi. E puoi anche star certa che ci rivedremo, ma in un altro luogo e soprattutto da sole. Quindi rilassati, non ho intenzione di combinare casini... non questa volta.


Sai dove trovarmi, immagino.

Non era molto felice di sapere che Monique avrebbe acconsentito ad incontrare la sorella da sola, anche perché immaginava bene che quell'incontro non sarebbe mai avvenuto ad Hogwarts, quanto più nella casa a Chelsea della francese e lì, a parte Sophie, la sua migliore amica non avrebbe avuto una grande protezione.
Si stava perdendo in quei ragionamenti, quando la voce di Veronique le entrò prepotentemente in testa, facendole voltare con uno scatto il capo in direzione della bionda.

Perciò vedi di far stare calme anche le tue amichette, altrimenti... potrebbe succedere qualcosa ai loro amati compagni...

Celine socchiuse gli occhi ghiacciati in un'espressione per nulla rassicurante: se solo avesse toccato Logan, se solo si fosse azzardata a fargli del male...

Comodo… forse così riuscirei ad avere la totale attenzione degli studenti durante le mie lezioni.
In ogni caso non ho intenzione di attirarmi le ira della Bergman per aver permesso che la Scuola perdesse altri due valenti docenti.


No, lei non sarebbe mai riuscita a rimanere così calma, così impassibile: stava minacciando il suo compagno, l'uomo con cui stava, l'uomo che amav--
Si bloccò un momento, gli occhi che si spalancavano all'improvviso per quella consapevolezza: lo amava? Davvero?! E quando era successo?

Nessuno farà niente, puoi starne certa.
Vogliamo solo che tutto fili liscio fino alla fine.


Bene, ora che abbiamo chiarito le cose godiamoci il resto della serata, mh?
Sono curiosa di ascoltare queste piccole promesse della musica, chissà che tra loro non ci sia la nuova te... o la nuova me...


Di sicuro alcuni di loro sono molto bravi o mirano a diventarlo.
In quanti fanno parte del coro?


Caroline Priscilla e Brianna per il momento, anche se immagino che ascoltare le performance degli studenti mi darà modo di scovare nuovi talenti per il coro.

Celine non disse niente, ancora sconvolta da quella rivelazione improvvisa che l'aveva colpita con la forza di dieci Schiantesimi tutti insieme: che doveva fare? Dirglielo - ovviamente a fine serata - o rimanere in silenzio? Indecisa e confusa come poche volte in vita sua, la Sauvage scosse appena il capo e decise di concentrarsi sulla festa, ed in particolare sul terzetto che stava per esibirsi.
Meglio non rifletterci troppo, non in quel momento comunque.
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Messaggioda Lucas » 07/11/2012, 21:13

[Ai divanetti - con Logan, Celine, Ferdy, Veronique, Monique, Tisifione]


I complimenti sono sempre ben accetti, signor Turner.

Sorrise, un sorriso tanto smagliante quando forzato e sicuramente finto, in direzione di Veronique, lanciando al contempo un'occhiata alla compagna per assicurarsi che stesse tranquilla, che comprendesse come il suo modo di fare fosse dettato dal bisogno di dare una semplice parvenza di normalità.
Tisifone probabilmente non avrebbe gradito quel suo modo di fare, ma era necessario agire per fare buon viso a cattivo gioco e si sperava che fosse servito alla scopo.
Fu Logan ad uscirsene con quell'idea improvvisa ma ben riuscita che permise a Ferdy di separarsi dalla sua ragazza e concentrarsi sulla conversazione tra maschi, e lasciare che la bionda rimanesse a parlare con Tissy, Monique e Celine.

Ma si, perché no, è un'idea da paura, Ferdy avvicinati, vecchia volpona, lasciamo pure che le ragazze si riuniscano tra di loro per fare le solite chiacchiere tra donne, che ne dici?
Noi uomini facciamo un bel cerchio, avete visto che cazzo hanno combinato gli Holy Rangers italiani contro i Wind Wakers, potevano vincere senza dubbio ma la strategia degli spagnoli è stata schiacciante... Tu eri dei loro Stone, giusto? L'hai seguita la partita vero?
Che ne pensi?


Già, gli Holy Rangers sono sicuramente una delle migliori quest'anno, eppure i Wind Wakers hanno sempre il loro asso nella manica, in tutte le partite, quel colpo vincente che determina la vittoria in caso le cose vadano male.
Una partita strepitosa comunque... Inoltre i Wind hanno fatto scendere in campo il loro nuovo Battitore, un certo Spies... Se l'è cavata egregiamente, devo dire!


Purtroppo Lucas non conosceva quasi nulla del Quidditch, era uno sport che lo interessava sì, ma non tanto da seguirne le partite o il campionato tra le varie squadre: se gli capitava di poter assistere ad una bella partita non rifiutava quella possibilità, ma di certo non se la andava a cercare.

Allora ragazzo, dai, raccontaci un po', io e Turner siamo pettegoli: come l'hai acchiappata una così?
Ci devi raccontare assolutamente per filo e per segno ogni dettaglio, giusto Luke?


Ecco, quella era un campo dove Turner sarebbe potuto intervenire, visto che non si parlava di Quidditch ma di donne e lui, modestia a parte, stava con una Dea.

In effetti sono curioso anche io.
Cassandra sembra davvero eccezionale.


Concordò l'uomo, cercando di captare la conversazione tra le ragazze senza però riuscirci: la cosa lo spaventò un pochino in realtà, ma gli venne il dubbio che fosse colpa dell'illusione della sorella di Monique, e che quindi non c'era niente che lui potesse fare. Cercò lo sguardo di Sykes per capire se anche lui si fosse accorto della cosa, mentre Ferdy raccontava loro come lui e Cassandra si erano conosciuti.

Sai, qualche mese fa, per caso, lei è inciampata su di me, a Diagon Alley; abbiamo intrattenuto una conversazione... L'ho invitata a bere qualcosa, poi abbiamo avuto altri appuntamenti e... Infine... Eccoci qua! Certe volte penso che sia proprio destino!

Quindi state insieme ora?

Chiese Lucas, per capire meglio quanto stretto fosse il legame tra i due e quanto, quindi, sarebbe stato complesso separarlo da lei visto che, a quanto aveva capito, la sorella della Vice Preside di Hogwarts non portava a nulla di buono.
Finalmente, fu come se le orecchie di Turner si fossero stappate e le voci delle donne, in particolare della sua Tissy, tornarono ad abbracciare l'udito del docente di Trasfigurazione che dovette sforzarsi per non voltare subito il capo verso la compagna, concentrandosi piuttosto sulla domanda di Ferdy.

Sta per iniziare il karaoke, canterete ragazzi?!

Non credo che i presenti approverebbero - rispose Lucas con un sorriso - Non mi ritengo stonato, ma nemmeno così bravo da potermi esibire in pubblico.

Anche perché, doveva ammetterlo, se mai avesse dovuto cantare per qualcuno avrebbe voluto che fosse per la donna che amava. E visto che le donne sembravano aver finito di parlare, Turner si permise di voltarsi leggermente per sfiorare il braccio di Tisifone col proprio: in realtà avrebbe voluto prenderle direttamente la mano, ma non era certo di poterselo permettere con Veronique presente, meglio non rischiare.

Oh, c'è Cappie sul palco!

Esclamò con un sorriso un po' teso ma sinceramente sorpreso in positivo nel vedere quella piccola tassetta pronta a cantare: non sapeva che facesse parte del coro - come rivelò Monique poco dopo - ma una cosa era certa; la sua carica esplosiva avrebbe reso qualsiasi canzone assolutamente magnifica.
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Messaggioda Orion » 07/11/2012, 21:58

[Verso i divanetti]


Scese dal palco più in fretta che poteva. Si vergognava da morire, anche se quelli avevano ben recepito la sua voce con applausi su applausi. Non è che fosse allergico all'attenzione: lui era figlio di due serpeverde e gli piacevano le ovazioni, ma non gli piaceva che lo considerassero familiare, che lo scrutassero nel profondo ed anche se nessuno era un legilimiens così potente, in quella canzone aveva messo anima e corpo per trarla fuori dalle sue corde vocali.
Si riavvicinò quindi al gruppo dei più piccoli. Aveva qualche risposta in sospeso con loro, qualche risposta che non poteva dare a causa della sua repentina salita al palco, ma ora non li poteva ignorare: aveva dimostrato più che bene di saper parlare.
Tornato fra loro si voltò subito a parlare col compagno della propria casa che prima gli aveva rivolto parola.

Mi chiamo Orion Crimson, anche io sono Grifondoro... purtroppo.

Ah... i rapporti interpersonali! Era logico affermare davanti a molti tuoi compagni di casa che loro a te non andavano a genio e che magari avresti preferito stare in un'altra casa. Ma Orion non poteva limitarsi solo a dire questo.

Il cappello parlante mi ha smistato là preso dallo sfinimento: ho tentato di chiedergli di non stare in alcuna casa, ma non ha accettato.

Ghiacciò il gruppo con quella piccola rivelazione. Orion si impegnava negli studi solo per sé e per render fiera sua madre. Della competizione in sé non gli importava molto. Per lui potevano anche vincere i Serpeverde, l'importante era avere buoni voti ed apprendere tutto ciò che poteva sulla magia.

Peter Pan?...

Domandò curioso. Non sembrava interessargli molto. D'altronde con quei figli dei fiori (i Druidi) che lo chiamavano Gioal era più che abituato a rispondere a nomi non suoi e se il piccolo mimo aveva intenzione di continuare quella tradizione il giovane Orion non aveva nulla né a favore né a contrario.
A lui il ragazzino vestito da mimo stava piuttosto simpatico, quindi non aggiunse nient'altro e lo lasciò perdere, anche se aveva pronta una perla di sarcasmo da elargirgli.

Preferisco Lingling; Campanellino è una figura molto triste... Come Peter... Anche lui è triste.

L'invidia della fatina nei confronti di Wendy e l'incapacità di guardare avanti di Peter Pan e di crescere per Orion erano tristi. A lui era stata letta la fiaba da sua madre, non aveva certo guardato i film o il cartone della Disney, anche perché se non fosse stato per il docente di Babbanologia lui non avrebbe mai saputo dell'esistenza dei Cineva... o Cinema... Orion era sempre indeciso su come chiamare quel posto babbano.

Comunque Samhain è Halloween... Anzi, Halloween è Samhain.

Disse al mimo. In fondo se l'era meritata una frase in più da Orion. Certo, lui cosa poteva saperne dei Sabbath, delle offerte alla dea, delle mele sotterrate sotto terra per gli spiriti che venivano a trovarci dall'al di là quando i confini fra quel mondo e l'altro si facevano più labili. Nulla. Orion sapeva bene che quello "sbagliato" era lui, che il mimo probabilmente era entrato in un cineva e che magari sapeva pronunciarla bene quella parola, che lui aveva visto un film e che aveva mangiato un gelato. Orion fino ai sei anni era sempre vissuto al di fuori della società in una landa dove il tempo non scorreva, dove la natura ti circondava, dove ogni giorno venivano narrate le leggende sulla città di Avalon e Merlino era conosciuto come Emrys, dove si pregava la Triplice Dea, si usava ogni volta la magia in modo spontaneo senza usare le bacchette... Certo: quella era una magia debole, ma spontanea e naturale... Orion sapeva che loro non sapevano del suo mondo e che lui stesso non aveva conosciuto il loro. Non poteva che guardarli ed invidiarli per questo. Loro erano normali, per quanto pazzi e folli.
Si voltò verso il palco in silenzio. Era curioso di sentire cantare la bambina di Serpeverde assieme alle altre sue compagne. Forse la musica era l'unica cosa che li accomunava, oltre alle fiabe...

Spoiler:
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Messaggioda Dylan » 07/11/2012, 22:39

[ NEGOZIO "SHELIAK & VEGA" - CON MELIA HERBERT ]


Ancora non sapeva come ringraziare la Vice Preside che lo aveva sganciato dal gruppo docenti per mandarlo a soccorrere la prefetta Herbert.
Soccorrere, si, voleva proprio far sembrare quello, benché l'intento fosse decisamente un altro, e cioè idolatrarla mentre si beava totalmente del profumo della sua pelle e dell'aria che espirava dalle labbra rosee, carnose e voluminose, tutte da baciare e succhiare in un lento e passionale rapporto carnale lungo un'eternità.
Già, se state pensando che Dylan Connor era definitivamente andato di cervello allora si, ci avete preso in pieno.
Il professore di Alchimia era veramente il più spacciato lì in mezzo, altro che Veronique, illusioni e quant'altro, no, lui era totalmente assoggettato al volere di una persona che seguiva manco fosse un cagnolino da riporto.
Che tristezza ridurre un personaggio così, purtroppo però me lo devo giocare in questo modo, stupido dado infinitesimale nei risultati!
Comunque, il nostro pittore aveva portato via con se Melia, conducendola in una zona maggiormente appartata e sicura, dove occhi indiscreti non avrebbero potuto intuire qualcosa di proibito e da tenere nascosto, così, subito dopo chiese a colei che considerava la luce del suo destino se avesse o meno intenzione o voglia di cantare.

Non penso proprio.
Non mi sento a mio agio all'idea di cantare di fronte a tutti, preferisco di gran lunga godermi la serata come semplice spettatrice.


Probabilmente hai ragione, avresti fatto sfigurare tutti, è la decisione più giusta...

Nei suoi occhi e nel sottile tono della sua voce non traspariva soltanto la volontà di adulare sinceramente la sua musa, ma anche un lieve tratto di tristezza e sconforto per non aver ricevuto una risposta a quell'"amore" con il quale l'aveva chiamata poc'anzi.
Forse lei preferiva evitare qualunque nomignolo di quel genere per paura che un orecchio indiscreto potesse sentire più del dovuto, fatto stava che il cuore del Connor si strinse maggiormente in petto ed un piccolo sbuffo dispiaciuto si spinse lontano dalle narici mentre il ragazzo tentava di tornare a sorriderle per non farle pesare assolutamente niente.
Non poteva sfiorare le sue mani, ma poteva guardarle ed ammirarle.
Non poteva assaggiare le sue labbra, ma poteva sognarle mentre non vi staccava gli occhi di dosso.
Non poteva sussurrarle parole d'amore una di seguito all'altra, ma poteva trasmetterle grazie allo sguardo intenso che gli veniva spontaneo.
Nel frattempo la musica inebriava la stanza, in particolare quella cantata da Orion, un ragazzino piuttosto dotato che diede sfoggio delle sue capacità canore, riscuotendo un discreto successo.
Di seguito sarebbe stata la volta di tre ragazzine, delle quali Dylan conosceva più che bene Brianna, poiché per i corridoi della sala comune l'aveva incrociata spesso.

Ti stai divertendo?
Spero che con gli altri professori non abbiate parlato per tutto il tempo sempre e solo di lavoro...


Oh no, assolutamente, anzi, abbiamo conversato del più e del meno, in fondo questa sera è di divertimento no?
Sono arrivati anche Ferdy Stone con la sua fidanzata, presumo, così la Vice mi ha chiesto di venirti a fare compagnia dato che lì c'era già una grossa abbondanza di adulti... Spero solo non l'abbia fatto per liquidarmi, sai, forse non sono il tipo di maggiore compagnia che esista al mondo...


In effetti il piccolo sospetto gli era venuto.
Fin da quando era più piccolo, sin dai primi anni ad Hogwarts, Dylan non aveva mai affinato la sua capacità di relazionarsi col prossimo, vivere a stretto contatto con gli altri e risultare anche divertente o magari uno spasso.
Lui uno spasso era come raccontare la barzelletta più bella del mondo, la più divertente in assoluto.
Non era nato per stare in mezzo a troppe persone, si sentiva come... Fuori luogo, contro ogni propria regola interiore, e ciò di riflesso si trasformava in una regressione sempiterna allo stadio di studente del primo anno al primo giorno di scuola.
Ecco perché, con tutto che a Tisifone aveva mostrato al tempo di essere piuttosto spigliato e loquace, in quel frangente non era riuscito a spiccicare nula di più di un semplice saluto composto con annessa spiegazione della sua maschera, il tutto poi negativizzato ulteriormente dalla sua sensazione continua di mancanza nei confronti di Melia.

E tu ti stai divertendo?
Prima ti ho vista conversare un poco con il proprietario, Typhon... Tutto... Ok?
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Messaggioda Jorge » 07/11/2012, 23:19

[Tra i bambini ai divanetti con LilingPaulOrionKayleen]


Era una festa, si stava divertendo e di vedere Lingua Argentata che si piangeva addosso perché le mancava la mamma non ne aveva proprio voglia. Anche a lui mancava la propria e avrebbe scommesso tutti i galeoni che aveva faticosamente risparmiato che a tutti i ragazzini al di sotto dei tredici anni mancava la propria ma non per questo andava a sbandierarlo in giro o cercava di rovinare la festa agli altri. Fu per questo che decise di intervenire nella chiacchierata tra Elisabeth e Kayleen per ricordare a entrambe dove si trovavano e soprattutto cosa dovevano fare: divertirsi.

Jo ha ragione!
Stasera nessuno deve essere triste!!


Sorrise soddisfatto alle parole della Grifa per poi iniziare a girare tra gli altri, come se fosse incapace di rimanere fermo e immobile. Gli piaceva stare in mezzo alla gente, salutare più persone possibili, perché lo faceva sentire importante e con tanti amici anche se in realtà quelli su cui poteva contare davvero e di cui si fidava erano davvero pochi.

<Oh già! Devo ancora votare!>

Mi raccomando fiore di loto, vota bene… - Disse a Liling mentre si dirigeva verso il vaso blu – e se per sbaglio ti cade un foglietto in quello rosso ti accoglieremo con un sacco di applausi.

La prese in giro, sapendo perfettamente che lei preferiva disegnare, come lui, invece che cantare, curioso però di sapere per chi avrebbe votato. Di certo non per lui, visto che nessuno fino a quel momento aveva capito chi era, nonostante la maggior parte di loro fosse natobabbano. Girando qua e là fece appena in tempo a scambiare qualche battuta con Peter Pan prima che questo salisse sul palco e dimostrasse a tutti di avere una voce niente male anche se forse la canzone che aveva scelto non era proprio da festa. Intanto che aspettava che scendeva dal palco per poter fare un minimo di conoscenza, Jorge si mise a parlare con Paul.

Oh...daccordo, felice di conoscerti...Jorge

No no, non devi essere felice di conoscermi, devi temermi.

Puntualizzò il delfino a cui non era piaciuto per nulla il tono di voce con cui il piccolo Grifo gli si era rivolto, prima di fare un commento sul suo vestito e poi cercare Kayleen per farle notare il ragazzino che era appena arrivato.

...grazie Jorge, anche il tuo vestito da...mimo non è niente male!

E a sentirsi dare del mimo per l’ennesima volta, Jorge diede in escandescenza.

Ma che sei un Purosangue travestito da Grifondoro? – disse quindi rivolgendosi in maniera abbastanza cattiva e cruente – Non sono un mimo sono Pierrot!

Strinse le manine a pugno, che iniziavano leggermente a prudergli, e si buttò sul cibo, prendendo un paio di pizzettine e mangiandole a ruota libera: aveva appena trovato qualcuno che non sopportava quanto Lingua Argentata. Intanto Peter Pan era sceso dal palco e invece di sparire tra la folla da cui lo aveva recuperato, tornò da loro e questo gli fece piacere perché alla fine sentiva il bisogno di un altro maschietto con cui parlare e Paul era appena stato depennato dalla lista.

Mi chiamo Orion Crimson, anche io sono Grifondoro... purtroppo.

Quella puntualizzazione gli cadde addosso come un macigno: no, l’unico ragazzino semisimpatico che aveva appena incontrato non poteva essere uno snob purosangue con il mito dei Serpeverde.

Dimmi un po’.. non è che tu volevi finire a Serpeverde?

Chiese quindi, puntandogli contro un bastoncino di pesce,mentre sgranocchiava un grissino avvolto in una fetta di prosciutto, con buona pace di Kayleen che avrebbe voluto tutti vegetariani come lui.

Il cappello parlante mi ha smistato là preso dallo sfinimento: ho tentato di chiedergli di non stare in alcuna casa, ma non ha accettato.

Quella per lui era una notizia fantastica, meglio un indeciso, uno che non sapeva o voleva andare da nessuna parte che uno snob stile Lingua Argentata, però con quella affermazione aveva decisamente stuzzicato la sua curiosità.

Come mai non volevi andare da nessuna parte? – gli chiese, spostando lo sguardo sulle sue due manine piene di cibo e decidendo di offrirgli uno stuzzichino in segno di pace – Cioè a me andava bene qualsiasi Casata ma nessuna… non ci ho mai pensato…

E questo voleva dire che si era perso una grande occasione di fare casino il giorno del suo smistamento.

Peter Pan?...Preferisco Lingling; Campanellino è una figura molto triste... Come Peter... Anche lui è triste.

Nono… Peter Pan… mica posso chiamarti come fiore di loto che poi mi confondo.

Disse in maniera categorica, visto che la differenza tra Liling e Lingling per lui era praticamente nulla. Al massimo conoscendolo meglio avrebbe potuto decidere di cambiarlo in seguito con qualcosa in meglio o in peggio, a seconda dei punti di vista.

Comunque Samhain è Halloween... Anzi, Halloween è Samhain.

Ok mi hai appena confuso… - confessò, prendendo un bicchiere di qualcosa che assaggiandolo, e per fortuna era un cocktail analcolico – Non mi piacciono le lingue quindi se è la stessa cosa va bene uguale… Basta che sia una festa e che ci si diverta.

Superficiale? Forse. Infantile? Sicuro. A lui non interessava minimamente sapere da dove veniva o perché chiamava Halloween con quel nome strano, l’unica cosa che gli interessava era sapere se era se aveva voglia o meno di divertirsi.

Senti un po’… - esordì quindi avvicinandosi il più possibile a lui, provando a mettergli un braccio intorno alle spalle se lui glielo avesse permesso, e in caso contrario, cercando di stargli il più vicino possibile in modo che nessun altro potesse sentirli – Ma sai solo cantare? O hai anche una buona mira?

Gli chiese con un sorriso furbetto sul viso. Sapeva che non potevano usare la magia nel negozio però nessuno poteva impedirgli di bersagliare le persone con il cibo dando vita a una battaglia all’ultimo bocconcino fritto e sapeva anche chi sarebbe stato il suo primo bersaglio, o meglio il primo bersaglio che avrebbe proposto a Orion. Peccato che l’intervento di Typhon lo distolse per un attimo dai suoi piani malefici.

Allora dicevo, adesso è il turno di tre bambine, i quali nomi corrispondo a Caroline Priscilla, Elisabeth e Brianna.
Se esibiranno in un brano più allegro e pop chiamato "The tide is high", chiedo cortesemente alle tre giovani cantanti di farsi avanti...


Sentendo infatti il biondo chiamare sul palco la sua sorellina, Jorge cercò con lo sguardo Melia come a volerle farle notare quanto era stato bravo a convincere con le parole la tassetta a esibirsi sulpalco.

Vai sorellina… vai Ape Maia…

Disse quindi per incoraggiare la sua delfina e Caroline Priscilla, evitando volontariamente di nominare Elisabeth.
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Messaggioda Melia » 07/11/2012, 23:22

[In un angolo - con Dylan]


Probabilmente hai ragione, avresti fatto sfigurare tutti, è la decisione più giusta...

Solo Dylan avrebbe potuto prendere la sua decisione di non cantare davanti a tutti come un gesto altruistico e genoroso nei confronti degli altri partecipanti, per non farli sentire in soggezione di fronte alla sua bravura.
Ma a Melia andava bene, era esattamente ciò che voleva: Connor la idolatrava, la amava incondizionatamente, la venerava come probabilmente nessuno sarebbe mai riuscito a fare nella vita; ed era per questo che le piaceva averlo accanto, che si beava del suo sguardo innamorato, delle sue parole cariche d'amore, quelle stesse che poco ricambiava perché, quando lo faceva, sarebbe stato per Dylan come rinascere ogni volta a nuova vita.

Oh no, assolutamente, anzi, abbiamo conversato del più e del meno, in fondo questa sera è di divertimento no?
Sono arrivati anche Ferdy Stone con la sua fidanzata, presumo, così la Vice mi ha chiesto di venirti a fare compagnia dato che lì c'era già una grossa abbondanza di adulti... Spero solo non l'abbia fatto per liquidarmi, sai, forse non sono il tipo di maggiore compagnia che esista al mondo...


Come si potrebbe mai pensare questo di te? - domandò Melia di rimando, come la sola idea che Dylan si potesse sminuire in quel modo riuscisse a ferirla; e difatti gli occhi dorati si adombrarono, ed un'espressione di tenue rimprovero comparve sul suo volto fino a quel momento sorridente - La tua compagnia è infinitamente più gradevole di quella di molti altri, lo sai? Credo che sia per questo che la Vice Preside ti ha mandato da me... probabile che non volesse farmi passare tutta la sera coi bambini, sapendo che avrei potuto godere della possibilità di passare del tempo con una persona piacevole come te.
E questo è segno di molta stima, non credi amore?


Replicò la Serpeverde, cullando l'amore che Dylan già provava per lei con quelle parole dolci e lusinghiere nei suoi confronti e concludendo il tutto con quella piccola parolina che forse Connor tanto agognava di ascoltare da quando erano entrati in quel negozio.

E tu ti stai divertendo?
Prima ti ho vista conversare un poco con il proprietario, Typhon... Tutto... Ok?


Sì, mi sono presentata visto che ancora non avevo avuto modo di parlarci.
E' una persona... interessante
- rispose Melia facendo spallucce, le labbra che si aprivano ad un sorriso nel sentire, nell'annuncio di Typhon, che alla fine la piccola Cappie sarebbe salita a cantare sul palco insieme a due compagne tra cui la Serpeverde che Jorge aveva soprannominato "Lingua Argentata" - Ah, vedi quella bambina? Si chiama Caroline Priscilla, è una Tassetta davvero forte - aggiunse, indicandogliela con occhi luminosi per poi adombrarsi quando il capo si spostò su Elisabeth - Quella invece è Elisabeth... credo di non starle molto simpatica, e non so il perché.

Commentò Melia, passando gli occhi sulla figura della Serpina prima di spostare lo sguardo sul Delfino ed imbronciarsi lentamente, col capo che si abbassava e gli occhi che si posavano a fissare il terreno.

Io... sono antipatica, Dylan?
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Messaggioda Robyn » 08/11/2012, 0:04

[tahoma]\ "SHELIAK & VEGA" | CON ARIANNA /

Magari invece era destino che mi conoscessi ora.
Magari è questo il momento giusto.


Non ho mai saputo se credere o meno nel destino, sai?
E' una cosa così immensa che difficilmente ci penso seriamente, preferisco lasciarmi trasportare dagli eventi senza voler sapere se vengono indotti o meno da qualcosa, ma nonostante tutto credo che la fortuna giochi sempre un suo ruolo fondamentale...


Fortuna o sfortuna, dipendeva ovviamente dai casi.
Robyn lì per lì non avrebbe mai e poi mai confessato che in quel frangente stava pensando alla morte del suo precedente mentore.
Non poteva di sicuro credere o voler pensare che fosse stato il destino a scegliere così, a scegliere la morte di una persona così grande, così forte e capace, così incredibilmente sana nei propri principi e fedele alla vita dell'essere umano come un lo si può essere ad una principessa.
Una devozione continua, la libertà e il bene come due tesori ben più che preziosi.
Daemon Laars non doveva e non poteva essere morto per un volere superiore, altrimenti significava che quel superiore era un gran bastardo.
Si, decisamente preferiva pensare che fosse avvenuto per fortuna o per sfortuna, che le vicende si creassero anche per quello, nel bene o nel male, così che poteva avere per se una motivazione valida per andare avanti e non guardarsi indietro con la rabbia e il rancore verso la stessa vita e tutto ciò che la concerneva.

Abbiamo parecchio in comune.

E pensa, questa è solo la superficie.

Sorrise leggermente a quella sua affermazione, non trovando divertente nulla ma solamente sfizioso, malizioso, come era la loro conversazione in fondo, e a lui piaceva così, gli stava bene, gli donava leggerezza d'animo e tranquillità, mentre a poco a poco si avvicinava a lei, non come un predatore sulla vittima, ma come un ragazzo ad una ragazza, quindi serenamente, non calcando troppo la mano se non nei punti dove sperava di colpire bene per far aprire maggiormente il guscio di quella bella bionda.
La ragazza infatti, aveva ben compreso quali fossero le sue intenzioni, aveva ben compreso come trasformare tutto quel suo atteggiamento in una traduzione cristallina e perfettamente compatibile con ogni idea ed ipotesi, ma era giusto, Robyn non captava mai ragazze stupide e lei ne era un esempio lampante, lei e le parole che successivamente uscirono dalle sue labbra in un tono molto preciso, a tratti forse crudele ma nonostante tutto veritiere, sincere, volte a non prendere in giro nessuno, perché lei in primis non voleva essere presa in giro.
Sembravano quasi bruciare i suoi occhi di ferrea e ferma volontà, mentre parlava... Adorabile, questo lui stava pensando.

Senti Robyn... sei davvero un ragazzo bellissimo, intrigante e che di sicuro sa come muoversi con una donna... ma credo sia meglio mettere le cose in chiaro: se ciò che stai cercando stasera è qualcosa di circoscritto alla serata non sono la ragazza giusta per te.
In compenso, sono sicura che lì in mezzo troverai più di una ragazza ben disposta a darti ciò che cerchi.


Non rispose assolutamente nulla, non fiatò per nemmeno un secondo, rimanendo fisso a guardarla come se sapesse benissimo che volesse proseguire da un momento all'altro, in fondo era anche piacevole continuare a guardare quel bel viso che, seppur nella sua serietà, mostrava tratti distintivi della stirpe italiana, terra dove le ragazze erano le più calde, le più emozionanti, le più disinvolte e speciali, o almeno, così gli aveva raccontato molto tempo prima lo zio.
Non voleva assolutamente divagare troppo nell'argomento, con la propria testa ci avrebbe potuto parlare e dialogare riguardo l'Italia anche qualche minuto dopo, adesso era la volta di far finire il discorso di Arianna Ricciardi in santa pace e vedere fino a quanto si sarebbe spinta con la sua sincerità, senza contare che bisognava ancora vedere se le interessava il "prodotto in offerta" o meno.

Se invece ciò che cerchi è qualcosa più a lungo termine, io...

Va' avanti...

... io non sono disponibile...

Ed ecco che la testa della bionda iniziò ad oscillare piano piano in maniera da annuire a delle parole che invece dettavano negazione.
Splendido come oltre ad essere affini nei gusti lo fossero anche nei comportamenti da adottare.
Robyn Laars si leccò le labbra, sospirando e buttando giù aria, mentre la sua mano si allontanava lentamente da quella di Arianna, forse lasciandole capire che stava facendo marcia indietro dopo quella rivelazione.
In ogni caso, al momento la bella principessa si era presa la briga di voltarsi per osservare l'inizio dell'esibizione delle tre ragazze, Caroline Priscilla, Elisabeth e Brianna.
A distanza di pochi secondi dal cominciare di quella performance, se ella avesse girato ancora una volta il viso, non avrebbe più trovato Robyn lì davanti a fissarla, proprio no, il ragazzo si era allontanato, spostato dal tavolino, per un primo momento non più visibile.
Solo dopo appena un'altra frazione di tempo, all'orecchio dell'italiana sarebbe giunto un sussurro maschile ben conosciuto e sereno, solare, mentre una mano prendeva in maniera salda e forte la sua, volendo a tutti i costi intrecciare le dita con le sue.

Posso farla ballare Principessa?

Forse non avrebbe atteso nemmeno il tempo di un suo assenso qualunque, no, Robyn Laars era istinto allo stato puro, e le cose lui amava farle capire con i gesti, le parole divenivano superflue davanti ad un invito a danzare assieme sulle note di una canzone allegra che doveva dimostrare solamente buon umore e delizioso passare del tempo.
La fece volteggiare su se stessa, facendola infine aderire al suo corpo, guardandola intensamente negli occhi, lui, così uomo e così intensamente ancorato al volto di lei da apparire come uno specchio che rifletteva altre fattezze.
Altra mano che giunse svelta al fianco della bionda prefetta dei draghi, per cominciare a darle un ritmo lento per quel ballo improvvisato ed energico che poteva solo significare una cosa... Però... Ogni tanto anche le parole avevano il loro prezioso significato...

Sono assolutamente spiacente che tu non sia disponibile, perché purtroppo come vedi sono un pirata, ed un pirata non segue le regole... Ti rapirò e chiederò un riscatto così alto alla tua famiglia che si troveranno costretti a lasciarti per sempre con me...[/tahoma]
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