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da Aryanne » 17/01/2012, 20:56
Typhon le posò un asciugamano intorno alle spalle così da poterla coprire almeno in parte, e quel gesto portò Arianna a voltarsi verso di lui con un sorriso riconoscente e soddisfatto, visto che nel gesto di lui si sarebbe potuta leggere premura... e si sperava anche un po' di gelosia.
Farsi infastidire tanto da far esplodere la porta è un po' eccessivo, non crede? Sarà meglio che vi dileguiate e in fretta prima che arrivino altre persone e possano vedervi. Parlerò io con chi di dovere e sarà come se non fosse accaduto nulla, ma non voglio rivedere simili scene durante le mie ronde, sono stato chiaro signori?
Cristallino, professore. Faremo in modo che una situazione del genere non si ripeta.
Rispose Arianna con un sorriso ancora sulle labbra, non di scherno ma di compiacimento: Sandyon era davvero unico professore, chi altro li avrebbe mai coperti in una situazione del genere? Alla Samyliak sarebbe preso come minimo un attacco epilettico.
E' arrivato giusto in tempo prof, altrimenti avrebbe dovuto fermare una rissa tra prefetti e a seguito accompagnare gentilmente il signorino Stone in infermeria di urgenza. Comunque davvero, è risolto. Lei è molto diverso dagli altri professori, molto più tranquillo anche di fronte a questo danno, altri docenti come per esempio... La Samyliak o la Vireau, ci avrebbero fatto dare le sculacciate dal platano picchiatore per una cosa del genere. Ma lasciamo perdere, siamo stati fortunati, è questo che conta, giusto collega?
Direi che avete fatto in tempo voi due a fermarvi, prima che vi portassi io in infermeria per lesioni gravi dopo avervi dato una doverosa lezione a tutti e due. Se si può evitare lo scontro, si fa, sempre, è chiaro Seal? Ma questi sono argomenti di lezione, sono le due di notte e non ho voglia di fare filosofie.
Stia tranquillo professore, abbiamo compreso perfettamente il suo punto di vista. Il mio collega voleva solo sottolineare come lei fosse molto più... elastico, rispetto ad altri professori.
Disse Arianna così da evitare ulteriori parole: non sapeva quanto Vastnor fosse di buon umore quella sera e non aveva intenzione di scoprirlo tirando troppo la corda; si erano salvati, avevano evitato una punizione e probabilmente potevano continuare in camera la loro serata... meglio di così non avrebbero potuto sperare.
Mmhhh... Beh, cosa fate ancora qui? Mi pare di aver detto di filare, e di corsa.
Ce ne andiamo subito. Buonanotte... prof.
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da Typhon » 18/01/2012, 19:50
Il professor Vastnor non fu eccessivamente accomodante nei confronti delle parole di lui, difatti sembrava nascondere abbastanza nervosismo seppure all'esterno dimostrasse davvero molta calma, insomma era un tipo da ammirare per un autocontrollo simile. Si spostò verso le doccie per controllare che fosse tutto in ordine e regola e nel frattempo Typhon ne approfittò per mettersi a tracolla il proprio borsone e riporre la bacchetta in modo da nascondere delle prove che potessero fare intendere che il danno lo avessero fatto loro, qualora altri professori malauguratamente fossero giunti in quell'istante. Nel frattempo Arianna si premurò di far capire al professore che da parte loro non ci sarebbe stata altra dimostrazione di negligenza simile e per qualche secondo il mezzosangue temette di non riconoscere più la ragazza accanto a lui. Arianna Ricciardi aveva detto tranquillamente di si ad un professore senza replicare? Forse c'era qualcosa dietro o forse le stava davvero molto simpatico, questo non era facile da capire, anche volendo, visto che spesso e volentieri la bionda e dannata prefetta dei draghi era difficile da capire quanto una donna già adulta e forse anche di più.
Si addossa anche la colpa per noi, ma da dove viene questo tipo? Troppo strano e fin troppo strano che sia un professore, la cosa non mi suggerisce un profumo cristallino come quello che dovrebbe essere il nostro comportamento, ma ne parlerò con Ary a tempo debito, forse adesso...
Mmhhh... Beh, cosa fate ancora qui? Mi pare di aver detto di filare, e di corsa.
... Si, già, meglio andare.
Ce ne andiamo subito. Buonanotte... prof.
Ha ragione prof, nessuna filosofia nottura ma terrò bene a mente. Notte e ci si vede in classe...
Non disse altro, fissandolo piuttosto seriamente, quasi come a volergli far capire che verso di lui nutriva ancora una fiducia a metà, ma non sarebbe rimasto ancora a lungo, anche perchè la sua collega si stava allontanando e probabilmente se volevano avere la possibilità e sicurezza di voler proseguire la loro serata in camera sua allora doveva davvero darsi una mossa. Fece qualche passo avanti, raggiungendo Arianna, cingendole il fianco conil braccio destro e posando la mano a poca distanza dal lato dell'ombelico, quasi in un segno di possessione, se così si poteva identificare, e iniziò a camminare con lei per allontanarsi dal bagno dei prefetti quanto prima ed evitare altre grane.
Professor Vastnor, tu, non me la conti giusta... - END -
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da Aryanne » 28/10/2012, 17:53
[Mercoledì - ore 21.21]
Adorava farsi il bagno in tutta tranquillità, quando non c'era nessuno: aveva la vasca tutta per sé, poteva combinare i saponi e le creme per il corpo secondo il proprio gusto personale e perché no, si poteva anche denudare completamente per il resto del bagno; insomma, un modo sicuramente rilassante di concludere la giornata, una delle poche in cui non aveva dovuto allenarsi con Vastnor, che l'avrebbe vista poco dopo andare in giro per il Castello per il consueto turno di ronda. Non che morisse dalla voglia di mettersi a camminare in giro per Hogwarts, per quanto doveva ammettere che punire gli studenti era piuttosto divertente: la cosa scocciante era fare su e giù per i corridoi, cercando di muoversi silenziosamente così da cogliere in flagrante eventuali trasgressori del regolamento della Scuola.
Muoviti Ary, sennò non esci più da qui!
Mormorò la Draghessa, riprendendosi a mezza voce per costringersi ad uscire da quella vasca piena di acqua calda e profumata nella quale sarebbe volentieri rimasta a mollo ancora per un paio d'ore buone: ma aveva da fare, il Castello aspettava solo lei e di beccarsi una ramanzina per inadempimento al proprio dovere non le andava per niente; per questo uscì dalla vasca idro-massaggio al centro del bagno dei Prefetti e si coprì con un asciugamano, avvicinandosi alla panca dove aveva appoggiato la sua roba per iniziare ad asciugarsi. Si era appena infilata l'intimo, quando sentì la porta aprirsi alle sue spalle, un movimento che fece voltare il capo della Ricciardi quasi di scatto.
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da Melia » 28/10/2012, 18:12
La prima parte del suo piano era andata bene, per sua fortuna: certo, in un primo momento non aveva ben compreso perché il suo potere non si fosse attivato - forse non si era concentrata abbastanza - ma l'importante era il risultato finale e, alla fine, ciò che voleva l'aveva ottenuto; Vergil Cartwright avrebbe seguito le sue indicazioni alla lettera, senza possibilità di ribellarsi ad esse, e questo lo avrebbe portato ad allontanarsi da Arianna Ricciardi come Alexis aveva tanto voluto senza però avere il coraggio di fare niente.
Già, ma io a differenza sua non ho problemi a mettermi in mezzo.
Pensò la Serpeverde con un sorrisetto mentre percorreva il corridoio che l'avrebbe portata al Bagno dei Prefetti: sapeva che alla fine sia Alexis che Vergil l'avrebbero ringraziata - o meglio, non l'avrebbero fatto perché non avrebbero mai saputo che era stata lei l'artefice di tutto - e forse anche Arianna alla fine sarebbe stata contenta, perché avrebbe potuto trovare di meglio per se stessa, per il proprio carattere. Insomma, quei due erano davvero male assortiti... ma ci avrebbe pensato lei a rimettere a posto le cose, a modo suo naturalmente; arrivò di fronte alla porta del bagno - dove sapeva, grazie ad un Drago che era stato così gentile da dirglielo, che si trovasse Arianna - e la aprì lentamente, ritrovandosi così di fronte una Ricciardi in biancheria intima.
Ciao.
La salutò Melia con un sorriso sereno, amichevole, radioso ed innocente, come di una persona che, verso l'altra, ha soltanto le migliori intenzioni possibili.
Tu devi essere Arianna Ricciardi, la Prefetta di Dragargenteo. Non ci siamo ancora presentate, io sono Melia Herbert... piacere di conoscerti.
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da Aryanne » 28/10/2012, 18:55
Non fece molta fatica a comprendere chi avesse davanti, quegli occhi dorati con quel taglio così particolare potevano appartenere ad una persona sola.
E così finalmente ti conosco...
Pensò Arianna, fingendosi del tutto indifferente all'arrivo della ragazza e continuando intanto a vestirsi, indossando la sua divisa scolastica in tutta tranquillità anche perché, in intimo, faceva un po' freddino. Con la coda dell'occhio però non perse un solo movimento della Prefetta delle Serpi, non si poteva mai sapere con chi si aveva a che fare e ricordava bene le parole di Elisabeth e come la bambina si fosse dimostrata molto sospettosa nei confronti della ragazza.
Ciao.
Ciao.
Rispose la Ricciardi con voce atona, finendo di coprirsi e raccogliendo le sue cose in una borsa così da poter lasciare il bagno dei Prefetti alla nuova arrivata.
Tu devi essere Arianna Ricciardi, la Prefetta di Dragargenteo. Non ci siamo ancora presentate, io sono Melia Herbert... piacere di conoscerti.
Sì, sono io... e so chi se tu. Le voci girano veloci per il Castello.
Commentò la Draghessa, voltandosi verso di lei ed increspando le labbra in un lieve sorriso, giusto per non sembrare troppo acida e mal disposta: aveva avuto la stessa sensazione dell'amica Serpe, quella Melia era troppo... dolce per i suoi gusti, per quello che secondo lei doveva essere un Serpeverde; va bene non pensare per stereotipi, ma c'era un motivo se ogni Casata aveva una sua caratteristica di base, no? E la dolcezza non rientrava sicuramente tra quella delle Serpi.
Scusa se non mi fermo a chiacchierare, ma tra poco inizia la ronda e devo ancora portare questi in camera. Sono sicura che avremo altre occasioni per conversare.
Aggiunse, alzando la borsa per mostrarle ciò che all'effettiva avrebbe dovuto posare nel proprio dormitorio prima di iniziare il suo giro di perlustrazione: le fece un altro breve sorriso e si apprestò a congedarsi da lei, passandole di fianco per potersi avvicinare poi alla porta del bagno e richiudersela alle spalle.
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da Melia » 28/10/2012, 19:06
Sì, sono io... e so chi se tu. Le voci girano veloci per il Castello.
Non ribatté in alcun modo a quelle parole, avendo ricevuto la tacita conferma del carattere della Draghessa: sicura di sé, sfrontata, irriverente quasi e di sicuro ben decisa a non fingere una simpatia che non provava, almeno non con lei. Melia annuì lentamente, senza replicare alcunché, alla fine era possibilissimo che le voci girassero e che si fosse sparsa velocemente la voce di chi lei fosse - difficilmente i suoi occhi ed il suo corpo passano inosservati, ma in fondo era proprio quello il suo scopo.
Scusa se non mi fermo a chiacchierare, ma tra poco inizia la ronda e devo ancora portare questi in camera. Sono sicura che avremo altre occasioni per conversare.
... simpatico il tuo ragazzo.
Melia attese che Arianna le passasse di fianco prima di pronunciare quelle parole con voce dolce e carezzevole, accompagnate da una piccola risatina divertita e argentina, melodiosa in ogni sua sfumatura, voltandosi intanto verso di lei per puntare gli occhi dorati dal taglio felino su quelli della Ricciardi.
Credo che potrebbe valere la pena ascoltare cosa ho da dirti... tu non credi?
Le chiese, mentre cercava di utilizzare il suo potere sulla Dragargenteo: le iridi si dilatarono appena mentre la Serpeverde non muoveva gli occhi ma li manteneva fissi in quelli dell'altra, senza sbattere le ciglia, e la voce uscì dalle sue labbra lentamente, con voce più carezzevole del normale, per cercare d'irretire i suoi sensi e di confonderla al punto da farla cadere nella sua trappola.
[Uso Potere "Ipnosi": Concentrazione => 8 + Bonus Potere Base => 8 + Tiro d20 => 5 = 21]
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da Aryanne » 28/10/2012, 20:11
... simpatico il tuo ragazzo.
L'incedere di Arianna si fermò all'improvviso mentre gli occhi si spalancavano ed il capo ruotava a tutta velocità verso il volto di Melia: la sensazione di fastidio provata in precedenza si acuì e divenne molto più forte, come se la Draghessa percepisse che qualcosa non andava, che quella ragazza era, in qualche modo, pericolosa, e che di conseguenza Elisabeth ci aveva visto giusto su di lei.
Cosa c'entra Vergil? - le domandò freddamente, spostando il corpo intero in sua direzione e studiandola con espressione appena infastidita per non darle troppa soddisfazione, anche se sicuramente i pugni chiusi denotavano un suo trattenere la rabbia - Quando ci hai parlato?
Chiese ancora, non potendo minimamente immaginare cosa sarebbe accaduto dopo: il potere nascosto della Herbert arrivò fino al cervello di Arianna e da lì prese il controllo, facendola diventare a tutti gli effetti un burattino; la Draghessa perse la cognizione di tempo e di spazio, ma soprattutto di se stessa, rimettendosi totalmente a Melia. Le pupille della Ricciardi si dilatarono in corrispondenza di quelle della sua padrona ormai, le labbra si schiudevano appena in un'espressione inizialmente imbambolata e le mani strette a pugno si riaprirono lentamente, quasi rilassandosi del tutto di fronte a colei che, ora, aveva il controllo totale sulla Prefetta dei Draghi.
Credo che potrebbe valere la pena ascoltare cosa ho da dirti... tu non credi?
Sì, Melia. Dimmi tutto, ti ascolto.
Convenne Arianna, annuendo lentamente alle parole della ragazza per poi zittirsi, in attesa di una qualsiasi sua istruzione: che smacco per l'allieva di Sandyon Vastnor, eppure che colpa poteva avere la Ricciardi quando anche un professore come Connor era caduto nella trappola della bella e letale aberrazione creata dalla Setta?
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da Melia » 28/10/2012, 20:29
Cosa c'entra Vergil? Quando ci hai parlato?
Era stato quasi... divertente vedere come e quanto Arianna fosse evidentemente arrabbiata con lei, ma doveva riconoscerle che era stata molto brava a rimanere il più impassibile che poteva, osservando semplicemente la Serpeverde come se avesse potuto incenerirla con lo sguardo. Niente però avrebbe potuto permetterle di evitare il potere di Melia, che quella sera sembrò attivarsi al primo colpo: le pupille di Arianna, infatti si dilatarono per qualche istante, quel tanto che alla Herbert bastò per comprendere come ora l'altra fosse nelle sue mani.
Sì, Melia. Dimmi tutto, ti ascolto.
Brava ragazza...
La prese quasi in giro Melia con un sorrisetto, incrociando le braccia all'altezza del seno per cercare le parole giuste: doveva essere cauta e precisa al tempo stesso nell'esprimere cosa voleva ordinare all'altra, perché non poteva rischiare di spiegarsi male.
Ecco come stanno le cose: adesso uscirai da quella porta e tornerai nella tua stanza, e non appena vi avrai messo piede dentro di te s'instillerà l'idea che tu e Vergil avete litigato davvero molto, molto, molto pesantemente. Ti ricorderai di come lui ti abbia accusata di pensare solo a te stessa, e di fregartene della vostra relazione per occuparti solo dei tuoi allenamenti con Vastnor, e di come ti abbia dato dell'egoista e dell'egocentrica, oltre ad avere anche insinuato di tradirlo con altri ragazzi giusto perché lui a letto non è un granché.
In realtà non sapeva minimamente se l'ultimo particolare fosse vero o meno, ma tanto stava inventando tutto di sana pianta quindi poteva dirle quello che preferiva.
Quando l'effetto dell'ipnosi sarà terminato, ricorderai soltanto i termini di questa litigata ma non ricorderai minimamente di avermi conosciuta qui dentro, e sarai convinta di aver semplicemente fatto un bel bagno rilassante per poi iniziare la tua ronda come da programma.
Aggiunse Melia, pensando di potersi dichiarare soddisfatta: a lei bastava che sia uno che l'altra pensassero di aver litigato pesantemente e di essersi definiti vicendevolmente degli egoisti, al resto ci avrebbe pensato Vergil con la sua lettera che sarebbe arrivata ad Arianna di lì a poco e col suo comportamento dei giorni successivi, e la conclusione perfetta di quella vicenda sarebbe stato l'orgoglio da Drago della Ricciardi che non le avrebbe permesso di andare da lui per prima per fare pace. Sì, era un piano assolutamente perfetto.
E' tutto chiaro? Ora vai, non vorrai fare tardi...
Concluse la Herbert, sorridendo radiosamente alla ragazza per poi lasciarla uscire come da programma. Aveva fatto tutto ciò che doveva, ora sarebbe toccato ad Arianna e a Vergil fare il resto: per quella sera, Melia aveva concluso il suo "dovere".
E già che ci sono penso che un bel bagno rilassante non me lo toglierà nessuno...
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da Aryanne » 28/10/2012, 20:43
Totalmente nelle mani di Melia, ora Arianna non poteva fare più niente se non accettare passivamente il volere della sua padrona, di colei che avrebbe mosso per le prossime ore le fila della sua vita secondo il suo gusto, secondo ciò che voleva che succedesse per divertirsi il più possibile. E di sicuro si sarebbe divertita parecchio, ai danni della Dragargenteo e del suo fidanzato.
Ecco come stanno le cose: adesso uscirai da quella porta e tornerai nella tua stanza, e non appena vi avrai messo piede dentro di te s'instillerà l'idea che tu e Vergil avete litigato davvero molto, molto, molto pesantemente. Ti ricorderai di come lui ti abbia accusata di pensare solo a te stessa, e di fregartene della vostra relazione per occuparti solo dei tuoi allenamenti con Vastnor, e di come ti abbia dato dell'egoista e dell'egocentrica, oltre ad avere anche insinuato di tradirlo con altri ragazzi giusto perché lui a letto non è un granché.
Una litigata di prim'ordine insomma, con un Vergil scontento di tutti gli impegni che Arianna aveva, risentito nei confronti della fidanzata per il suo apparente egoismo e addirittura totalmente sfiduciato nei riguardi della sua fedeltà a lui: una litigata quindi che avrebbe portato Arianna ad uno stato di rabbia e furia tale nei confronti del Tassorosso da volergli mettere le mani addosso per picchiarlo con le sue stesse mani, e dire che non sapeva nemmeno della bella letterina che avrebbe ricevuto di lì a poco... Ma c'era ancora un particolare che Melia voleva chiarire, un modo per dimenticarsi totalmente di quella loro chiacchierata e di uscirne del tutto pulita ed indenne.
Quando l'effetto dell'ipnosi sarà terminato, ricorderai soltanto i termini di questa litigata ma non ricorderai minimamente di avermi conosciuta qui dentro, e sarai convinta di aver semplicemente fatto un bel bagno rilassante per poi iniziare la tua ronda come da programma.
Diabolica, sicuramente, ma così facendo Melia si era assicurata di non poter essere accusata di nulla ed era quella la cosa importante, almeno per lei: ad Arianna, dal canto suo, non restò che annuire lentamente e rimanere in attesa delle ultime istruzioni di colei che, ad effetto ipnotico finito, sarebbe stata per la Ricciardi ancora un'incognita totale.
E' tutto chiaro? Ora vai, non vorrai fare tardi...
Sì, Melia. Vado.
Mormorò soltanto Arianna, dandole le spalle per camminare lentamente fino alla porta, aprirla e chiudersela alle spalle per dirigersi nella propria stanza da Prefetta dove avrebbe lasciato le sue cose: e lì avrebbe sentito un moto improvviso di rabbia scorrerle dentro e trasformarsi in grosse lacrime amare al pensiero di quello che Vergil, il suo Vergil, era stato capace di dirle. [Fine]
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da Melia » 28/01/2013, 16:30
[Venerdì - ore 18.23]
Un tipo metodico, il professor Stone... come molti suoi colleghi, d'altronde. La cosa però non dispiaceva a Melia, anzi, per lei era soltanto un punto a suo favore: come sempre, sfruttando le capacità di Zephyr che era anche un collega di Ferdy tra i Corvonero, era riuscita a scoprire anticipatamente i movimenti del Prefetto, così da comprendere perfettamente dove e come farsi trovare da lui. Dylan era totalmente sotto il suo controllo, e la cosa le piaceva da morire, ma non le bastava: doveva creare scompiglio ad Hogwarts, e non sarebbe stato sufficiente, per la Setta, soggiogare un professore al suo volere personale e far scoppiare una coppia, per quanto avesse creato non poco scalpore; no, doveva fare di più e ne era ben consapevole. Ma puntare subito a personalità come la Vireau o Vastnor sarebbe stato un autentico suicidio, e lei non se lo poteva permettere, la sua facciata da studentessa silenziosa, diligente e tranquilla non doveva essere intaccata; aveva deciso di puntare più in basso, concentrandosi su un professore come il Corvonero che, comunque, era ancora piuttosto giovane. E se fosse andata bene, allora sarebbe passata alla cara professoressa Samyliak.
Una cosa alla volta, Mel...
Si rimproverò la Serpeverde, che spesso tendeva, coi pensieri, a fare il passo più lungo della gamba; un professore alla volta, un essere umano alla volta. E se ci fosse riuscita, la Setta sarebbe stata oltremodo fiera di lei. Quel tardo pomeriggio attendeva, la Herbert, il Prefetto dei Corvi nel bagno a loro destinato, seduta su una delle tante poltroncine a disposizione dei ragazzi che ricoprivano quella carica intorno alla gigantesca vasca da bagno con idromassaggio. Gambe incrociate, vestiti piuttosto scollati, ma in fondo non sentiva minimamente freddo, la sua temperatura corporea grazie a ciò che la Setta le aveva regalato - un involucro speciale per il suo cuore - non avrebbe potuto percepire fastidi dovuti al freddo, al massimo il contrario.
Attendeva, silenziosa e letale, consapevole della propria bellezza che, grazie al sangue di Veela, spiccava su tutte le altre ed andava a competere anche con quella di molte donne adulte della scuola: erano gli occhi il punto focale della sua persona, quello sguardo dorato e dal taglio verticale, felino che, oltre al resto del corpo naturalmente, più di ogni altro aspetto di lei riusciva ad affascinare.
E rimarrai affascinato anche tu... come tutti gli altri. Non hai scelta, Stone... avanti, ti sto aspettando.
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