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Atrio

Messaggioda Melia » 25/10/2012, 22:41

[Martedì - 18.43]


Una giornata come tante, con le lezioni da seguire e i compiti da svolgere, ma Melia non se ne dispiaceva affatto, non quando, grazie al suo potere, si era assicurata non solo il massimo dei voti in Alchimia, ma anche un consistente aiuto nelle ricerche per i compiti da parte di alcuni compagni di Casata che si erano "spontaneamente" offerti di darle una mano in caso di bisogno.
Non aveva più parlato con Zephyr ma l'avrebbe fatto presto, e chissà che non ci fosse modo d'incontrarlo all'inaugurazione per il locale di Alexis e Typhon, che ancora non conosceva, ad Hogsmeade, festa a cui lei sarebbe andata con Jorge, il piccolo Delfino che Melia aveva deciso di prendere sotto la sua ala protettiva.
Ed era proprio mentre si stava dirigendo verso l'atrio così da uscire poi all'esterno del Castello per una piccola passeggiata prima di cena, che gli occhi dorati e dal taglio felino della Serpeverde colsero la figura familiare del bambino, facendola sorridere; non era da solo, c'era una bambina con lui e chissà che non si trattasse proprio della "sorellina" di cui le aveva parlato...

Beh, lo scoprirò presto.

Si disse la Prefetta, fermando il suo incedere per chiamare ad alta voce il Delfino e catturare così la sua attenzione.

Jorge!

Immagine


La voce uscì dalle labbra della Serpeverde col solito tono melodioso e dolce come il miele più puro o lo zucchero più fine, e fu accompagnato da un sorriso sulle labbra così puro, radioso e angelico che sembrava quasi come se Melia stesse scoppiando di felicità nell'aver notato il Delfino.
Si avvicinò a lui piuttosto velocemente, fino a ritrovarvisi davanti.

Che bello vederti... come stai?

Gli domandò dolcemente, come una sorella premurosa, abbassandosi per posargli le labbra fredde e carnose sulla fronte, donandogli così un piccolo bacio se lui l'avesse accettato: sì, stava parlando con lui in pubblico senza nascondersi agli occhi degli altri, d'altronde non gli aveva forse detto che lei lo considerava speciale?

Non credo di conoscere la tua amica... - commentò poi, spostando quegli occhi luminosi e magnetici sulla bambina accanto a lui - Io sono Melia Herbert, piacere di conoscerti.

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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/10/2012, 10:45

[Atrio - Martedì Pomeriggio]


Finalmente si era confidata con qualcuno. E non con una persona qualunque, ma il suo migliore amico, il suo fratellino. Alla piccola Cappie bastò la promessa che Jorge le fece di non raccontare a nessuno quello che gli avrebbe rivelato: si fidava di lui ciecamente e sapeva che non le avrebbe mai mentito. O almeno così credeva. Non aveva notato infatti le dita incrociate dietro la schiena dal ragazzino, il cui intento era proprio quello di non farle vedere. Pertanto la giovane strega continuò il suo racconto, rivelandogli tutto quello che era successo, o quasi, senza descrivere la cosa nei minimi particolari ma soffermandosi sui punti salienti. Alla fine del suo discorso, il delfino lo commentò in tono melodrammatico

La Samyliak ti ha detto di non dirlo a nessuno e tu, dopo aver visto che non è una ciarlatana, contravvieni a un suo ordine preciso? Tu sei già morta.. lei lo saprà già che me lo hai detto.. quindi sono morto anch’io.

Ahi!- rispose la piccola al pizzicotto che le aveva dato il bambino -Non dire cavolate! Certo che non lo verrà a sapere...-Almeno credo...-E poi non potevo non dirtelo! Ci siamo promessi sincerità assoluta e reciproca, ricordi?- e il suo tono, in questo caso, era serio e solenne. Subito dopo la tassetta chiese a Jorge un parere su quanto accaduto e il bambino glielo diede.

Io? Oltre che sei più sfigata di me, intendi? Non penso nulla se non che se la premonizione l’ha avuta con te vuol dire che in qualche modo riguarda te… quindi tu hai la risposta.. devi solo concentrarti per trovarla…

Cappie abbassò gli occhi avvilita: quindi anche il delfino sembrava pensarla come lei, ovvero che nel suo futuro qualcosa sarebbe andato male...molto male, da quello che aveva visto. La speranza di una rassicurazione da parte del suo amico si infranse in quel momento, ma la piccola non avrebbe potuto restare costantemente impaurita di fronte ad un destino avverso: in fondo se la Samyliak aveva avuto quella premonizione, vuol dire che forse lei avrebbe potuto fare qualcosa per cambiare il proprio destino, giusto? La successiva domanda del ragazzo la distolse da quei pensieri, facendola arrossire visibilmente

a proposito.. qual era la domanda?

Oh, nulla di importante davvero, ho già ricevuto risposta a quella domanda e...ehm...la premonizione è avvenuta dopo sai...comunqu...

Jorge!
Che bello vederti... come stai?


Il discorso della tassetta venne interrotto dall'arrivo di una ragazza che non conosceva. La piccola si allontanò in fretta dal delfino, un riflesso incondizionato, forse dovuto al fatto che il loro atteggiamento poteva sembrare molto sospetto. Cappie alzò lo sguardo sulla figura che si trovava ora di fronte a sè e rimase catturata dal suo sguardo: non aveva mai visto degli occhi così belli e così particolari. E quegli occhi sembravano decisamente sposarsi bene con il resto del viso e del corpo di Melia. La bambina la giudicò effettivamente una bella ragazza, davvero molto bella...forse se anche lei fosse stata così, Vergil l'avrebbe guardata in maniera diversa e non più come una bambina quale effettivamente era...

Non credo di conoscere la tua amica...Io sono Melia Herbert, piacere di conoscerti.

Era davvero...zuccherosa! Molto dolce, affabile e sembrava sinceramente affezionata al suo amico delfino...la bambina portò una mano a grattarsi la testa, un gesto che denotava imbarazzo nella tassetta, mentre il suo sguardo venne catturato da una spilletta verde-argenteo con un enorme "P" al centro che troneggiava sul petto della Serpeverde.
E' un prefetto! pensò la piccola, per poi schiarirsi la voce e presentarsi anche lei alla nuova venuta.

In effetti...non ci conosciamo! Ehehe...io sono Cappie O'Neill, molto piacere!- se Melia lo avesse permesso, la piccola le avrebbe stretto la mano in un chiaro gesto di benvenuto: in fondo, gli amici di Jorge erano anche i suoi amici. E lei si fidava del giudizio del delfino. E poi era raro vedere un prefetto di Serpeverde trattarli con tanta gentilezza! Era felice di vedere (e conoscere) tante eccezioni! Dimostravano che i pregiudizi in fondo erano completamente sbagliati!
La bambina lanciò un'occhiata interrogativa al delfino, un'occhiata che voleva dire "E-Tu-Come-La-Conosci-Questa?", ma attese tranquilla che entrambi si scambiassero il loro reciproco saluto, spostando il proprio sguardo dal bambino alla ragazza, curiosa di osservare le loro reazioni...
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Messaggioda Jorge » 26/10/2012, 17:47

Ahi! Non dire cavolate! Certo che non lo verrà a sapere...

L'espressione dubbiosa di Jorge parlava da sè e offuscava la soddisfazione del delfino di aver portato a segno il suo pizzicotto. Non gli piaceva la Divinazione perché non poteva fare a meno di associarla a quegli zingari ciarlatani babbani che passavano il loro tempo a truffare gli stupidi e la propensione della docente per gli abiti vistosi e colorati non lo aiutavano certo a pensarla diversamente. Però nell'anno appena trascorso aveva imparato ad aspettarsi di tutto quindi perché non anche che la Samyliak fosse in possesso di un qualche oggetto magico che le rivelasse all'istante che qualcuno era venuto meno alla parola datale e anche l'identità del traditore?

Madre de Dios non esiste un affare del genere, vero?

Si chiese spaventato, appuntandosi mentalmente di domandarlo alla sua Ninfa che sicuramente gli avrebbe dato una risposta seria e non l’avrebbe preso in giro per quella sua lacuna.

E poi non potevo non dirtelo! Ci siamo promessi sincerità assoluta e reciproca, ricordi?

Al riferimento al contenuto del loro giuramento il portoghese avvertì una veloce fitta di senso di colpa considerato che lui qualche segreto l'aveva e di sicuro non le avrebbe raccontato proprio tutto di quello che gli accadeva. Quando Caroline Priscilla gli chiese un parere su quello che le era accaduto nell'ufficio della zingara lui non seppe dirle nulla di illuminante un pò perché non se ne intendeva di premonizioni e affini un pò perché non sapendo quale era la domanda non poteva neanche avanzare ipotesi.


Oh, nulla di importante davvero, ho già ricevuto risposta a quella domanda e...ehm...la premonizione è avvenuta dopo sai...comunqu...

Jorge!

Non appena la voce dolce e melodiosa di Melia raggiunse le sue piccole orecchie il delfino, spinto da un istinto che non sapeva ancora di avere, si allontanò da Cappie come se scottasse mentre le sue guance si tingevano di rosa.

Mia Nin...- iniziò a dire raggiante con un sorriso enorme sul viso per la contentezza di avere di nuovo la possibilità di bearsi della compagnia della ragazza - Melia

Si corresse subito dopo mentre il primo segreto si materializzava tra lui e la sua sorellina. Non poteva rivelarle che la Prefetta delle Serpi era una Ninfa perché se le leggende erano vere come i miti allora lei sarebbe sparita dalla sua vita. Mentre Melia si avvicinava a lui e il suo cuore si riempiva di orgoglio perché lo stava salutando davanti a tutti, Jorge si rese conto di essere impresentabile così con movimenti tanto veloci quanto goffi abbassò le maniche arrotolate e cercò di far sparire i lembi della camicia nel pantalone.

Che bello vederti... come stai?

Io… adesso benissimo…

Disse spalancando gli occhietti quando lei gli diede quel bacio sulla fronte, rendendolo euforico e baldanzoso. Quando poi lei si allontanò e il delfino pensò di vedere un sacco di occhiate cariche di invidia lanciate nella sua direzione da molti degli studenti più grandi, raddrizzò la schiena e, fatto un passo avanti, si allungò con il chiaro intento di ricambiare il bacio ricevuto, posandone uno sulla guancia di Melia e approfittarne anche per inspirare profondamente il profumo intossicate che la ragazza aveva. Probabilmente quello era diventato il giorno più bello della sua vita. essere riconosciuto così in pubblico da una ragazza più grande, bellissima e per di più Prefetta dei Serpeverde: come minimo le sue azioni erano appena salite alle stelle, per dirlo alla maniera babbana. Lo sguardo che rivolse a Melia quindi era più radioso e sottomesso che mai e denotava come la ragazza era riuscita a stringere ancora un po’ di più il legame che legava Jorge a lei.

E tu come stai?

Chiese premuroso, mentre l'altra spostava la propria attenzione sulla tassetta.

Non credo di conoscere la tua amica...

Inutile dire che da quando aveva sentito il proprio nome pronunciato dalla voce soave di Melia tutto il resto del mondo, Cappie inclusa aveva cessato di esistere per il Delfino, così quando la sua Ninfa gli ricordò che non erano soli su quel piano dell’universo, Jorge fece un po’ di fatica a capire a chi si stesse riferendo.

Io sono Melia Herbert, piacere di conoscerti.

In effetti...non ci conosciamo! Ehehe...io sono Cappie O'Neill, molto piacere!

Jorge fece un piccolo colpetto di tosse e quando vide la mano di Cappie tesa verso la sua amica per poco non la strattonò lontano da lei, ma per fortuna si fermò in tempo, portando la mano ad aggiustarsi i capelli che erano disordinati anche loro.

Melia questa è l’amica tassa di cui ti avevo parlato… - disse quindi con il tono più serio e composto che riuscì a fare, sperando che a Cappie sarebbe piaciuto sapere che lui parlava di lei con le sue amiche. L’avrebbe anche presentata come la sua sorellina di sangue, considerato che la Prefetta verde argento ne era già a conoscenza, ma non aveva ben capito se quella cosa del giuramento fosse o meno da tenere segreta così preferì glissare – Cappie lei è l’unica e sola eccezione del malvagio mondo delle Serpi. - Affermò poi in maniera così seria da sembrare ridicolo, occhieggiando verso Melia con il timore che potesse offendersi per il modo in cui aveva appena definito la sua Casata.- Altro che Lingua Argentata…

Rincarò la dose per sottolineare ancora di più come Melia fosse unica. Inutile dire che non appena incrociò lo sguardo della tassetta lui distolse lo sguardo, spostandolo verso il portone d’ingresso con un’aria così falsamente indifferente da rasentare il ridicolo, tutto per non dover confessare il modo imbarazzante in cui lui e la ragazza più grande si erano conosciuti.

Dove stavi andando di bello? – chiese quindi alla Prefetta, desideroso di prolungare il più possibile quell’incontro casuale.
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Messaggioda Melia » 26/10/2012, 18:25

Inutile dire che la reazione del Delfino fu esattamente quella che Melia si era aspettata: gli occhi di Jorge s'illuminarono nel vederla, e alla Serpeverde di certo non sfuggì il modo in cui il bambino si era prima di tutto sistemato i vestiti, ed in secondo luogo assicurato di non chiamarla con quel soprannome speciale che lui le aveva dato perché convinto che lei fosse davvero una bellissima Ninfa.

Io… adesso benissimo…

Sorrise a quelle parole, puntando gli occhi color dell'oro più splendente solo su di lui, come a volergli donare tutta la sua attenzione; e quando il bambino si allungò con l'intenzione di baciarle la guancia, Melia si abbassò verso il suo viso per permettere al Delfino di poggiare le labbra sulla guancia liscia, profumata e morbidissima di lei, avvolgendolo col proprio inconfondibile odore di muschio bianco per qualche istante, prima di scostarsi da lui con un delicato e radioso sorriso sulle labbra rosse e carnose.

E tu come stai?

Sto molto bene piccolo Delfino, ti ringrazio.

Rispose la Prefetta, che in effetti si sentiva piuttosto soddisfatta per come si erano evolute le cose nell'ultimo periodo: ma Jorge non era solo, e per questo l'attenzione della bella Serpina si posò poco dopo sulla Tassorosso accanto a lui, di nome Caroline Priscilla, probabilmente la sorellina che aveva nominato il bambino nel loro ultimo incontro.

In effetti...non ci conosciamo! Ehehe...io sono Cappie O'Neill, molto piacere!

Melia studiò per un secondo la mano della Tassetta, notando anche la reazione di Jorge, e gli elargì un piccolo sorriso complice ed intimo prima di stringere per un secondo la mano della bambina con la propria, fredda ma estremamente curata con le unghie lunghe e bianchissime e nemmeno una pellicina.

Melia questa è l’amica tassa di cui ti avevo parlato…
Cappie lei è l’unica e sola eccezione del malvagio mondo delle Serpi. Altro che Lingua Argentata…


Una leggera risata, una di quelle argentine e melodiose che piaceva tanto ad Jorge, si levò dalle labbra perfette della ragazza verso l'alto, avvolgendo i due bambini con un suono simile a mille scampanellii dorati uniti al rumore del battito delle ali di tante piccole fatine.

Jorge è sempre troppo buono... semplicemente non mi lascio influenzare dai pregiudizi... - commentò Melia una volta che la risata si fosse spenta, scuotendo appena il capo per diffondere ancora un po' di quel profumo delicato nell'aria - Ma chi è questa "Lingua Argentata"? Una serpina?

Domandò subito dopo, non sapendo a quale delle sue compagne di Casata il Delfino avesse affibbiato quel soprannome.

Dove stavi andando di bello?

In realtà non avevo una meta, volevo solo farmi una passeggiata fuori dal Castello... ma potrei rimanere un po' con voi... - rispose Melia, proponendo quell'idea prima di fermarsi, come se avesse capito qualcosa solo in quel momento, ed abbassando così lo sguardo come se fosse improvvisamente triste, con gli occhi che si spegnevano della loro luminosità - ... ma forse volete rimanere un po' da soli...
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Messaggioda Caroline Priscilla » 26/10/2012, 23:06

[Atrio -Martedì pomeriggio]


La reazione di Jorge all'arrivo di Melia avrebbe fatto sorridere la tassetta, magari l'avrebbe anche spinta a prendere un po' in giro l'amico se non fosse per il fatto che il suo comportamento faceva sorgere nella piccola il dubbio che ci fosse qualcosa di sbagliato. Il ragazzino, infatti, non sembrava solo adorarla, come un giovane che iniziava ad apprezzare le grazie femminili, ma pendeva letteralmente dalle sue labbra. Di certo Cappie non poteva guardarsi allo specchio quando in giro c'era Vergil Cartwright, tuttavia intuiva, o per meglio dire, era convinta che lei non si dimostrasse così completamente dedita all'oggetto della sua infatuazione. Lanciò nuovamente un'occhiata alla prefetta, nel mentre entrambi si scambiavano i soliti saluti, non vedendo altro in lei che una bellezza incantevole e tanta dolcezza. Fece una piccola alzata di spalle, come a voler liquidare la faccenda, mentre la giovane Serpeverde si presentava a lei, accettando di stringere la mano offerta da Cappie.

Che strano...è fredda...forse non si sente bene...

Il contatto con la pelle nuda della ragazza non era stato propriamente piacevole, ma la bambina non vide alcun sintomo di malattia negli occhi dell'altra, nè nei tratti del viso o nelle espressioni: anzi sembrava perfettamente in salute. Aveva uno sguardo corrucciato, pensieroso più che altro, dovuto a quello strano fenomeno che non riusciva a spiegarsi, quando i suoi pensieri vennero interrotti dal parlare del delfino.

Melia questa è l’amica tassa di cui ti avevo parlato…
Cappie lei è l’unica e sola eccezione del malvagio mondo delle Serpi. Altro che Lingua Argentata...


Be', almeno non si vergogna a parlare di me in giro... pensò divertita la piccola, mentre lanciava un'occhiataccia di rimprovero all'amico per aver offeso in quel modo la sua amica Elisabeth.

Smettila Jorge. Ellie è una ragazza dolcissima e molto simpatica, non ti permetto di parlare male di lei- la bambina sorrise suo malgrado, accompagnando la risata della serpeverde, sebbene in cuor suo le dispiacesse molto che il suo fratellino e la sua amica serpina non andassero per niente d'accordo.

Jorge è sempre troppo buono... semplicemente non mi lascio influenzare dai pregiudizi...Ma chi è questa "Lingua Argentata"? Una serpina?

Si, è una nostr...una mia amica- rispose prontamente la tassetta, sottolineando quel "mia" come a voler far sentire in colpa il giovane delfino del fatto che lui non condivideva lo stesso affetto per Ellie -Si chiama Elisabeth Walker, bionda, occhi chiari...è molto carina! Ed è davvero adorabile, non stare a sentire questo delfino spocchioso- disse, ridendo e prendendo amorevolmente in giro il fratellino.
Subito dopo la conversazione si spostò su ciò che Melia aveva intenzione di fare in quel momento.

Dove stavi andando di bello?

In realtà non avevo una meta, volevo solo farmi una passeggiata fuori dal Castello... ma potrei rimanere un po' con voi... ma forse volete rimanere un po' da soli...

Ma no! Ma cosa vai a pensare! Certo che puoi rimanere con noi, anzi se non ti disturba stare con degli studenti più piccoli...- disse subito la tassetta, reagendo involontariamente in quel modo nel vedere la serpeverde rattristarsi all'idea di non poter stare con loro. Non avrebbe mai dato un dispiacere a qualcuno, se poteva evitarlo, e in fondo lei e Jorge avrebbero potuto parlare in un secondo momento della profezia di Tisifone ora che le loro divergenze erano state appianate -Anzi mi incuriosisci molto, come vi siete conosciuti tu e Jorge? Frequenti il quarto anno giusto? Deve essere difficile, però è sempre un piacere essere qui ad Hogwarts! Io ero felicissima quando ho scoperto di poterla frequentare e poi quante risate quando il Cappello mi ha smistata a Tassorosso! Era proprio il mio sogno! Tu invece? Sei felice di essere una Serpeverde? Comunque lo sai, hai degli occhi davvero particolari, non li avevo mai visti da nessuna parte! Assomigliano a quelli dei draghi! Non che io abbia mai visto un drago negli occhi, ma mio padre si! Ci lavora con i draghi e me ne parla sempre! Sono davvero affascinanti!- la piccola aveva iniziato a parlare a macchinetta, come al suo solito, discorrendo un po' del più e del meno, inframmentizzando il suo discorso di domande poste qua e là a Melia, che avrebbe potuto risponderle tranquillamente una volta che la bambina si fosse fermata a riprendere fiato. In fondo, sebbene il comportamento di Jorge le pareva esagerato, la tassetta non trovava nulla di male in quella giovane Serpeverde dai bei lineamenti e dallo sguardo accattivante...se non il fatto che fosse una prefetta e che avrebbe potuto togliere loro punti o punirli se li beccava a fare qualcosa di sbagliato. Ma Melia non sembrava essere quel tipo di persona...
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Messaggioda Jorge » 27/10/2012, 22:19

La convocazione poco gentile che aveva ricevuto da Caroline Priscilla poche ore prima stava avendo dei risvolti inaspettati e soprattutto molto ma molto piacevoli per Jorge visto che gli aveva dato l’opportunità non solo di incontrare la sua Ninfa, cosa questa che già di per sé valeva tutte le ramanzine e la raffica di parole che la tassetta era in grado di sparare, ma anche di essere salutato in pubblico con un bacio e di poterne elargire uno a sua volta. Se l’invidia fosse stata qualcosa di palpabile, Jorge era certo che in quel momento ne sarebbe stato quasi soffocato, a giudicare dai mormorii che si erano levati da più parti a opera dei ragazzi più grandi che sbavavano dietro Melia.

Sto molto bene piccolo Delfino, ti ringrazio.

Jorge rispose con un sorriso e un sospiro di sollievo a quella notizia perché non avrebbe mai potuto sopportare di sapere che la sua Ninfa potesse aver passato anche solo un secondo brutto e avrebbe fatto di tutto pur di assicurarsi che lei sfoggiasse sempre quel bel sorriso radioso che rendevano i suoi occhi gialli ancora più luminosi. Non era innamorato, troppo piccolo ancora per quei concetti, ma in pura e semplice adorazione di una persona più grande di lui, anche se di soli due anni, che dimostrava di tenere a lui e di ammirarlo per quello che era, sempre pronto ad ascoltare i suoi problemi, proprio come faceva la sua mamma. L’atmosfera idilliaca tra il delfino e la serpe venne interrotto da Cappie che si presentò a Melia, allungando una mano per stringergliela, infastidendo non poco Jorge che però riuscì a reprimere ogni istinto, grazie soprattutto all’occhiata complice che la Prefetta gli lanciò, e a presentare le due ragazze come si deve, ovviamente secondo i suoi canoni. Dopotutto non avrebbe mai potuto esimersi dal farlo, considerato che lo aveva promesso a Melia la sera che lei lo aveva consolato dopo essere fuggito dall’ufficio della Bennet.

Smettila Jorge. Ellie è una ragazza dolcissima e molto simpatica, non ti permetto di parlare male di lei

Te l’ho già detto… la sua è solo una facciata – ribattè Jorge serio e cocciuto come solo un bambino di dodici anni poteva essere, dimenticandosi per un attimo della presenza di Melia e portando tutta la sua attenzione su Cappie – Fa la dolce e la simpatica con te solo perché vuole qualcosa… anche solo qualcuno con cui parlare perché non ha i suoi elfi domestici a disposizione … In realtà è cattiva e odiosa… spocchiosa e snob… sempre li a rimarcare le sue origini da purosangue, la sua naturale predisposizione per la magia e non le va mai bene nulla di quello che dico… forse perché non gli do corda.

E se la risata di Melia non gli avesse sciolto la rabbia che gli stava montando dentro parlando di Elisabeth, probabilmente Jorge avrebbe incrociato le braccia sotto il petto e messo un broncio da manuale. Non gli piaceva la serpina di nulla e non gli piaceva che la sua sorellina ci andasse così tanto d’accordo perché era certo che prima o poi l’avrebbe fatta soffrire. Dopotutto la sua mamma diceva sempre che nessuno può fingere per sempre di essere qualcosa che non è.

Jorge è sempre troppo buono... semplicemente non mi lascio influenzare dai pregiudizi...Ma chi è questa "Lingua Argentata"? Una serpina?

Si, è una nostr...una mia amica. Si chiama Elisabeth Walker, bionda, occhi chiari...è molto carina! Ed è davvero adorabile, non stare a sentire questo delfino spocchioso

Giusto… è una sua amica… - concordò Jorge indicando la sorellina con un cenno del capo – e non è adorabile… l’unica serpe adorabile a Hogwarts è la m.. Melia. E lo spocchioso tra me e lingua argentata non sono io...

Si corresse di nuovo, per il rotto della cuffia babbana, provando a spostare l’argomento da Elisabeth a qualcosa di più interessante, almeno per lui e cioè di cosa avesse da fare Melia quel pomeriggio.


In realtà non avevo una meta, volevo solo farmi una passeggiata fuori dal Castello... ma potrei rimanere un po' con voi...

Gli occhi di Jorge divennero luminosi come due stelle, o meglio come due Vega giusto per rimanere in tema con i compiti di Astronomia nel sentire che la Prefetta voleva passare del tempo con loro e quando vide il suo viso adombrarsi non le diede il tempo di parlare.

Saremo contentissimi di passare un po’ di tempo con te.

La anticipò, allungando una manina in avanti per posarla o meglio tentare di posarla sul suo braccio per rassicurarla del fatto che lei non era di troppo e non lo sarebbe mai stata, per lui.

ma forse volete rimanere un po' da soli...

Ma no! Ma cosa vai a pensare! Certo che puoi rimanere con noi, anzi se non ti disturba stare con degli studenti più piccoli...

Jorge spostò lo sguardo da Melia a Cappie e poi di nuovo a Melia, come a farle notare che non c’era alcun problema e quindi poteva tornare a sorridere come faceva poco prima.

Anzi mi incuriosisci molto…

No Tornado non farlo…

Jorge provò a bloccare Cappie prima che lei partisse in quarta con le sue mille domande, ma arrivò decisamente tardi così non gli rimase che scuotere la testa rassegnato e bloccare con un cenno della mano ogni tentativo di Melia, nel caso avesse provato a farne, di interrompere l’altra.

…come vi siete conosciuti tu e Jorge? Frequenti il quarto anno giusto? Deve essere difficile, però è sempre un piacere essere qui ad Hogwarts! Io ero felicissima quando ho scoperto di poterla frequentare e poi quante risate quando il Cappelo mi ha smistata a Tassorosso! Era proprio il mio sogno! Tu invece? Sei felice di essere una Serpeverde? Comunque lo sai, hai degli occhi davvero particolari, non li avevo mai visti da nessuna parte! Assomigliano a quelli dei draghi! Non che io abbia mai visto un drago negli occhi, ma mio padre si! Ci lavora con i draghi e me ne parla sempre! Sono davvero affascinanti!

Caroline Priscilla stai per caso paragonando Melia a una creatura così pericolosa, crudele e letale come può essere un Drago? – tuonò quasi Jorge con un tono scandalizzato, prendendo le difese della sua Ninfa. Poi però un pensiero gli attraversò la mente e cioè che i draghi erano le sue creature preferite, le adorava praticamente, e adorava anche Melia quindi il paragone non poteva essere poi così poco azzeccato – Scelta giusta… però non esiste un dragoniere in grado di domarla.

E il suo tono era serio e orgoglioso mentre la sua mente processava lentamente il lungo discorso che la tassetta aveva fatto loro.

Bè ci siamo conosciuti per caso… sai… come capita un po’ a tutti da queste parti…
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Messaggioda Melia » 27/10/2012, 23:14

Te l’ho già detto… la sua è solo una facciata. Fa la dolce e la simpatica con te solo perché vuole qualcosa… anche solo qualcuno con cui parlare perché non ha i suoi elfi domestici a disposizione … In realtà è cattiva e odiosa… spocchiosa e snob… sempre li a rimarcare le sue origini da purosangue, la sua naturale predisposizione per la magia e non le va mai bene nulla di quello che dico… forse perché non gli do corda.

Sembrava che questa fantomatica Serpina fosse la motivazione di un diverbio tra Jorge e Caroline Priscilla, e perché non tenere in considerazione la questione allora, giusto per incasinare un po' la vita di quei bambini?

Se ad esempio facessi litigare apposta questa bambina con Jorge... e poi costringessi Cappie a prendere le difese di lei... il mio piccolo Delfino si sentirebbe tradito... uhm...

La mente subdola della Herbert lavorava già a grande velocità, immaginando possibili scenari in cui il suo potere sarebbe potuto esserle utile per sconvolgere gli equilibri della scuola; ma prima doveva capire chi fosse questa Serpeverde e in quel caso le venne in aiuto proprio la Tassetta a cui Jorge sembrava, nonostante tutto, essere molto legato.

Si, è una nostr...una mia amica. Si chiama Elisabeth Walker, bionda, occhi chiari...è molto carina! Ed è davvero adorabile, non stare a sentire questo delfino spocchioso

Giusto… è una sua amica… e non è adorabile… l’unica serpe adorabile a Hogwarts è la m.. Melia. E lo spocchioso tra me e lingua argentata non sono io...

Su su, non discutete - mormorò Melia, posando la mano fredda e delicata sul capino di Jorge così da tranquillizzarlo, sapendo bene l'effetto che il suo tocco e il suo profumo avevano su di lui, e per rincarare la dose gli rivolse anche un bel sorriso radioso, intimo, affettuoso e complice che avrebbe dovuto sopire ogni suo istinto rabbioso... almeno per il momento - Cappie, ho capito di chi parli, è del secondo anno come voi, giusto? L'ho intravista solo di sfuggita, qualche volta, ma proverò a parlarci un po' per vedere che tipo di persona è.

Aggiunse la Serpeverde, mediando così la situazione tra i due perché, con le sue parole, non stava prendendo le posizioni di nessuno ed anzi, rimetteva tutto ad un giudizio successivo che probabilmente sarebbe potuto essere del tutto dalla parte di Jorge tanto quanto dalla parte di Cappie.
Subito dopo la Prefetta azzardò l'ipotesi di poter rimanere un po' lì con loro, ma l'ipotesi di poterli disturbare fece scomparire il sorriso dal suo bellissimo volto, spegnendolo e impregnandolo di una tale tristezza che sembrava quasi si fosse spento il Sole stesso.

Ma no! Ma cosa vai a pensare! Certo che puoi rimanere con noi, anzi se non ti disturba stare con degli studenti più piccoli...

Ed ecco che, mentre si lasciava sfiorare il braccio da Jorge, il sorriso tornò subito sulle labbra della Serpina, illuminandole il volto e lo sguardo con un'intensità fortissima, come se i due bambini le avessero appena restituito la vita stessa: sì, decisamente più passava il tempo e più Melia imparava come far sentire speciali le persone.

Anzi mi incuriosisci molto…

Mh?

La ragazza non sentì la preghiera del Delfino nei riguardi della Tassetta, ma solo quando questa aprì la bocca comprese che il cenno di lui era rivolto proprio a se stessa, all'evitare in qualsiasi modo di bloccare il parlare della piccola perché tanto qualsiasi tentativo sarebbe risultato del tutto inutile.

…come vi siete conosciuti tu e Jorge? Frequenti il quarto anno giusto? Deve essere difficile, però è sempre un piacere essere qui ad Hogwarts! Io ero felicissima quando ho scoperto di poterla frequentare e poi quante risate quando il Cappelo mi ha smistata a Tassorosso! Era proprio il mio sogno! Tu invece? Sei felice di essere una Serpeverde? Comunque lo sai, hai degli occhi davvero particolari, non li avevo mai visti da nessuna parte! Assomigliano a quelli dei draghi! Non che io abbia mai visto un drago negli occhi, ma mio padre si! Ci lavora con i draghi e me ne parla sempre! Sono davvero affascinanti!

Non fece in tempo ad aprire bocca che subito Jorge si erse - per così dire - in sua difesa, anche se in un secondo momento sembrò quasi rivedere la sua posizione per convenire con la Tassetta su quanto detto.

Caroline Priscilla stai per caso paragonando Melia a una creatura così pericolosa, crudele e letale come può essere un Drago?
Scelta giusta… però non esiste un dragoniere in grado di domarla.


Quel discorso fece quasi scoppiare a ridere Melia, ma conoscendo abbastanza bene il carattere permaloso del Delfino si guardò bene dal farlo, non volendo dargli l'idea che lo stesse prendendo in giro: si limitò così ad un sorriso che sembrava quasi di riconoscenza nei confronti del bambino, strizzandogli l'occhiolino con aria complice ed un'espressione angelica e radiosa sul viso.

Bè ci siamo conosciuti per caso… sai… come capita un po’ a tutti da queste parti…

Mi ero persa, non avendo ancora molta dimestichezza con le scale del Castello, e Jorge mi ha indicato la strada.

Aggiunse Melia con aria assolutamente innocente anche se in realtà stava dicendo una bugia per far fare bella figura al piccolo: un altro modo per legarlo ancora di più a sé, soprattutto perché gli stava mostrando una sua capacità molto particolare... omettere la verità e distorcerla con una facilità incredibile e tale da risultare totalmente sincera.

In ogni caso sì, frequento il quarto anno e devo ammettere che è piuttosto difficile - ammise Melia, cominciando di buon grado a rispondere a tutte le domande della Tassetta - Credo che Serpeverde sia stata la scelta migliore che mi potesse capitare, e... ti ringrazio molto per il complimento, piccola. Tu hai davvero un bel sorriso.

Aggiunse la Serpina, andando così a fare quel piccolo complimento alla Tassorosso così da iniziare ad insinuarsi anche nel suo cuoricino come una persona deliziosa quale, effettivamente, si stava dimostrando con loro.

E dimmi, Cappie, sai già cosa vuoi fare da grande?
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Messaggioda Caroline Priscilla » 28/10/2012, 10:39

[Atrio - Martedì pomeriggio]


Avevano sistemato i loro piccoli diverbi, ma a quanto pare nulla vrebbe smosso il delfino ad ammettere che Elisabeth fosse una persona per bene. Anzi, la lunga tiritera in cui si lanciò Jorge contro di lei, fece capire alla giovane Cappie che i rapporti fra i due si erano inaspriti ancora di più. La bambina non riusciva a capire in che modo questo fosse potuto accadere, tuttavia in quel momento la cosa che più le premeva era ribattere alle parole taglienti dell'amico.

Te l’ho già detto… la sua è solo una facciata. Fa la dolce e la simpatica con te solo perché vuole qualcosa… anche solo qualcuno con cui parlare perché non ha i suoi elfi domestici a disposizione … In realtà è cattiva e odiosa… spocchiosa e snob… sempre li a rimarcare le sue origini da purosangue, la sua naturale predisposizione per la magia e non le va mai bene nulla di quello che dico… forse perché non gli do corda.

Non le va mai bene niente di quello che dici, perchè non sei capace di essere gentile con lei...- rispose a tono la tassetta col volto corrucciato. Era divertente prendere in giro le persone, anche spettegolare su di esse ogni tanto, ma parlar male di loro alle spalle no, questo non lo tollerava.

Giusto… è una sua amica… e non è adorabile… l’unica serpe adorabile a Hogwarts è la m.. Melia. E lo spocchioso tra me e lingua argentata non sono io...

Su su, non discutete

Probabilmente senza l'intervento di Melia, la giovane strega sarebbe andata avanti le ore a perorare la propria causa sulla dolcezza e la simpatia della piccola Elisabeth. E questo l'avrebbe portata sicuramente ad un brutto litigio con l'amico: il fatto che fossero fratelli di sangue, in fondo, non significava che dovessero pensarla sempre allo stesso modo, giusto?

Cappie, ho capito di chi parli, è del secondo anno come voi, giusto? L'ho intravista solo di sfuggita, qualche volta, ma proverò a parlarci un po' per vedere che tipo di persona è.

La strega fece solo un cenno di assenso, sorridendo alla volta della Prefetta: era felice di vedere una persona che dimostrava un po' più di giudizio nel conoscere le persone!
Chiusa quella questione, la piccola decise che era arrivato il momento del suo discorso a macchinetta, parlando del più e del meno e facendo un bel po' di domande alla ragazza. Ignorò completamente la supplica di Jorge nel volerla fermare, in fondo lei non ci trovava niente di male a voler conoscere un po' la sua nuova amica. E poi, il difetto della parlantina veloce era qualcosa di cui la piccola Cappie non poteva fare a meno, una caratteristica tutta sua e peculiare.

Caroline Priscilla stai per caso paragonando Melia a una creatura così pericolosa, crudele e letale come può essere un Drago?
Scelta giusta… però non esiste un dragoniere in grado di domarla


La bambina lo guardò strabuzzando gli occhi: non l'aveva mai chiamata col suo nome per intero, da quando si erano conosciuti! Era strano, sembrava essersi arrabbiato un momento prima e il momento dopo aver cambiato subito idea...che cosa singolare!

Be'...si! Cosa c'è di male? A me piacciono i draghi!- disse semplicemente, mostrando un sorriso e alzando le spalle, liquidando così la faccenda. Subito dopo i due ragazzi risposero alla sua domanda su come si erano conosciuti.

Bè ci siamo conosciuti per caso… sai… come capita un po’ a tutti da queste parti...

Mi ero persa, non avendo ancora molta dimestichezza con le scale del Castello, e Jorge mi ha indicato la strada

Be'...certo! Jorge può sembrare un pezzo di roccia all'esterno, ma all'interno è come il tenero cuore cremoso di un cioccolatino!- e sicuramente il paragone alla tassetta piaceva da morire, visto quando andava matta per i dolci.

In ogni caso sì, frequento il quarto anno e devo ammettere che è piuttosto difficile. Credo che Serpeverde sia stata la scelta migliore che mi potesse capitare, e... ti ringrazio molto per il complimento, piccola. Tu hai davvero un bel sorriso.

Questo decisamente la lasciò spiazzata. La ragazzina arrossì di punto in bianco, non essendo abituata ai complimenti tranne a quelli che le faceva il padre, il quale le diceva cose tipo "principessina mia", "stellina di papà" e "sei il fiore più bello che potesse sbocciare sulla terra".

Ah...grazie! sei molto gentile...

E dimmi, Cappie, sai già cosa vuoi fare da grande?

Si! Io...- la giovane strega rimase per un attimo in silenzio, non sapendo cosa rispondere effettivamente: aveva pensato ad una carriera da dragoniere, dopo aver assistito alla conferenza del professor Sykes, tuttavia non era sicura che fosse quella la strada giusta per lei. In fondo aveva solo dodici anni e altri cinque lunghi anni davanti per poter decidere. -No...ancora non lo so...ehehehe! Per ora mi piacciono un po' tutte le materie, quindi mi basta così. Probabilmente ci penserò in futuro!- decisamente vivere alla giornata era la cosa che la piccola Cappie sapeva fare meglio. -Anzi...ora che mi ci fai pensare, devo ancora finire i compiti di Babbanologia e Astronomia! E di Trasfigurazione! Oh per la barba di Merlino, devo assolutamente mettermi a studiare!- disse sconsolata, facendo una faccia avvilita e imbronciata pensando a tutto quello che avrebbe dovuto fare -Mi spiace ragazzi, temo che dovrò abbandonarvi qui...se non consegno i compiti in tempo...- e non concluse la frase, la smorfia che fece sul viso era ben più che eloquente. -Forse dovrei comprarmi una Ricordella...- disse sconsolata e riflettendo dentro di sè se non fosse il caso di diventare un po' più responsabile...
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Messaggioda Jorge » 29/10/2012, 20:43

Non le va mai bene niente di quello che dici, perchè non sei capace di essere gentile con lei...

Provaci tu a essere gentile con una che ti offende ogni volta che ti vede… Per poco in treno quando siamo venuti non ha detto che Patis è brutto solo perché è mio…

Continuò a lamentarsi Jorge, mordicchiandosi il labbro inferiore un po’ perché l’argomento Elisabeth gli faceva saltare i nervi un po’ perché gli erano tornate in mente le parole che Melia gli aveva detto quella fatidica sera all’Osservatorio di Astronomia.

Essere gentili non serve quasi mai a nulla, è solo una facciata che dobbiamo usare per non far capire agli altri le nostre vere intenzioni.

Stava sbagliando tutto con Lingua Argentata, doveva assolutamente cambiare modo di fare, non solo perché così forse un giorno gli sarebbe potuto tornare utile averla se non proprio come amica almeno non come nemica, ma anche perché così in quel modo avrebbe dimostrato alla sua Ninfa che lui era un bravo allievo.

Su su, non discutete.

Il pensiero di poter deludere la sua guida aveva già calmato un po’ l’animo di Jorge e il contatto diretto della mano della Prefetta con il suo capino fece il resto. In un attimo il delfino tornò ad essere la persona calma e paciosa che era fino a pochi minuti prima, ricambiando il sorriso della ragazza più grande con uno più piccolo, giusto per non insospettire troppo Caroline Priscilla.

Cappie, ho capito di chi parli, è del secondo anno come voi, giusto? L'ho intravista solo di sfuggita, qualche volta, ma proverò a parlarci un po' per vedere che tipo di persona è.

No Melia, Cappie ha ragione… in fondo in fondo Lingua Argenta non è così male… diciamo che siamo scarsamente compatibili…

Disse sbuffando, prendendo in prestito una parola che aveva letto quella estate su una delle riviste femminili di sua madre, come se gli costasse fatica darla vinta a Cappie, mentre in realtà stava cercando di sondare il terreno per vedere quanto potesse essere credibile come bugiardo. Di sicuro era bravo a prevenire eventuali bronci di Melia, o meglio credeva di esserlo visto che lei si lasciò sfiorare il braccio dal delfino e subito dopo un radioso sorriso le illuminò il volto: inutile dire che Jorge si arrogò il merito di quel successo. Peccato che non fu altrettanto bravo a impedire a Cappie di partire in quarta e sommergerli di un sacco di domande e commenti vari. Quando la sorellina paragonò Melia a un drago, Jorge per un attimo si arrabbiò, arrivando a chiamarla per il suo intero nome, ma poi alla fine le diede ragione.

Be'...si! Cosa c'è di male? A me piacciono i draghi!

Appunto nulla… i draghi sono le creature più belle e letali che esistano.

Confermò il Delfino, descrivendo, senza saperlo, esattamente la Prefetta dei Serpeverde. Quando però fu il momento di spiegare a Cappie come aveva fatto a conoscere Melia, Jorge tentennò lasciando di fatto alla ragazza più grande l’onere o onore di raccontare a scelta la verità o una bugia migliore di quella che era riuscito a inventare lui.

Mi ero persa, non avendo ancora molta dimestichezza con le scale del Castello, e Jorge mi ha indicato la strada.

Sorrise non tanto di complicità quanto di felicità e sorpresa per il modo in cui Melia era riuscita a rigirare la frittata: la bugia era scivolata con tanta semplicità dalle sue labbra da apparire completamente vera e sincera, una dote quella che lui avrebbe dovuto e voluto assolutamente imparare il più presto possibile.

Be'...certo! Jorge può sembrare un pezzo di roccia all'esterno, ma all'interno è come il tenero cuore cremoso di un cioccolatino!

E’ un complimento vero? – chiese perplesso alla sua sorellina, inclinando la testa di lato – non è solo che è quasi ora di cena e il tuo stomaco brontola peggio del mio?

E la prese in giro bonariamente, visto che ormai era quasi assodato che in tutta Hogwarts non esisteva una persona più perennemente affamata di Jorge. Successivamente il delfino si mise, per così dire, da parte, lasciando le due ragazze a parlare tra loro e a conoscersi meglio, cosa che, tra l’altro, era quello che lui sapeva volere la sua Ninfa.

In ogni caso sì, frequento il quarto anno e devo ammettere che è piuttosto difficile. Credo che Serpeverde sia stata la scelta migliore che mi potesse capitare, e... – Jorge aggrottò le sopracciglia e si morse il labbro inferiore per non avere la tentazione di contraddirla. Ovviamente lui pensava che il Cappello Parlante avesse fatto un terribile sbaglio a smistare una persona così dolce e amabile come Melia tra le serpi, la scelta più saggia secondo lui sarebbe stata Grifondoro se non Corvonero. - ti ringrazio molto per il complimento, piccola. Tu hai davvero un bel sorriso.

Ah...grazie! sei molto gentile...

Il complimento che la serpe fece a Cappie lo lasciò perplesso: sapeva, o almeno, credeva di sapere che Melia era una persona sincera che diceva sempre e solo la verità ma lui non aveva mai visto nulla di speciale nel sorriso della tassetta. Così, con le mani in tasca e un’espressione stranita sul viso, si sporse in avanti a scrutare il volto di Cappie. Continuò però a non trovarci nulla di particolare, carino, le illuminava il viso, ma di sicuro non bello. Stava per aprire la bocca per dire qualcosa ma alla fine pensò che forse era meglio tacere: era scampato da poco a una tempesta di insulti da parte dell’amica, tirarsene un’altra addosso sarebbe stato davvero da stupidi. Nel frattempo Melia aveva chiesto a Cappie cosa aveva intenzione di fare da grande.

Si! Io...No...ancora non lo so...ehehehe! Per ora mi piacciono un po' tutte le materie, quindi mi basta così. Probabilmente ci penserò in futuro!

Già il futuro. Che enorme incognita per dei dodicenni come loro. Non poteva biasimare di nulla Cappie per essersi dimostrata così tentennante e indecisa. Lui nel corso dell’estate aveva cambiato idea almeno una decina di volte.

...ora che mi ci fai pensare, devo ancora finire i compiti di Babbanologia e Astronomia! E di Trasfigurazione! Oh per la barba di Merlino, devo assolutamente mettermi a studiare! Mi spiace ragazzi, temo che dovrò abbandonarvi qui...se non consegno i compiti in tempo...Forse dovrei comprarmi una Ricordella…

Se fai la brava te la regalo io… se invece fai la super brava e mi dai un po’ di dolci potrei darti una mano con i compiti di Astronomia e Trasfigurazione… così non devi scappare via...- non si stava offrendo di farglieli copiare, perché lei si sarebbe rifiutata e avrebbero litigato, ma solo di aiutarla appunto – Per Babbanologia invece possiamo andare insieme in Biblioteca così forse finiamo tutto prima di Halloween così ci godiamo la festa in santa pace. Certo se qualcuno più grande di noi, con più conoscenza ci desse una mano… - e si voltò verso Melia con uno sguardo da cucciolo che avrebbe intenerito anche i più duri dei cuori, figuriamoci quello della sua dolce Ninfa – finiamo prima di sicuro.
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Messaggioda Melia » 30/10/2012, 0:20

Aveva appreso chi fosse questa "Lingua Argentata", e di sicuro non si sarebbe fatta problemi ad avvicinarla al momento giusto, ma intanto era inutile continuare a farli discutere, anzi, era meglio sedare ogni discussione e per sua fortuna bastò la sua voce dolce accompagnata da un piccola carezza sul capo di Jorge per far concludere il diverbio tra lui e Caroline Priscilla, la quale subito dopo chiese a Melia come i due si fossero conosciuti: per la Serpeverde non fu affatto difficile mentire rendendo credibile ciò che diceva, al contrario pronunciare quella bugia fu per lei tanto facile quanto respirare.

Be'...certo! Jorge può sembrare un pezzo di roccia all'esterno, ma all'interno è come il tenero cuore cremoso di un cioccolatino!

E’ un complimento vero? Non è solo che è quasi ora di cena e il tuo stomaco brontola peggio del mio?

E' per dire che anche se esternamente sembri una persona fredda ed insensibile in realtà sai essere buono e gentile con chi vuoi, piccolo Delfino.

Tradusse Melia per Cappie, esprimendo a modo suo quella metafora della bambina che forse avrebbe anche potuto infastidirsi per quella spiegazione della Prefetta, ma d'altronde lo sguardo di lei era così dolce, sincero e disponibile che arrabbiarsi era praticamente impossibile.
E fu proprio con la Tassorosso che la Herbert continuò a parlare, ringraziandola per il complimento che le aveva fatto e facendogliene uno a sua volta.

Ah...grazie! sei molto gentile...

Prego.

Rispose semplicemente la ragazza, e forse per la prima volta era sincera davvero perché il sorriso di Cappie le esprimeva molta solarità, molta gioia di vivere, e non era una cosa che aveva visto spesso nelle poche persone con cui era stata a contatto.
E ancora con la Tassetta si affrontò l'argomento "futuro", per la precisione gli eventuali programmi che la bambina poteva avere per gli anni successivi alla scuola.

Si! Io...No...ancora non lo so...ehehehe! Per ora mi piacciono un po' tutte le materie, quindi mi basta così. Probabilmente ci penserò in futuro!

Mi sembra una scelta molto saggia.

Commentò Melia, che come sempre appariva sincera in tutto e per tutto e per questo era impossibile pensare che i suoi pensieri potessero essere in realtà diversi dalle parole che pronunciava.

...ora che mi ci fai pensare, devo ancora finire i compiti di Babbanologia e Astronomia! E di Trasfigurazione! Oh per la barba di Merlino, devo assolutamente mettermi a studiare! Mi spiace ragazzi, temo che dovrò abbandonarvi qui...se non consegno i compiti in tempo...Forse dovrei comprarmi una Ricordella…

Se fai la brava te la regalo io… se invece fai la super brava e mi dai un po’ di dolci potrei darti una mano con i compiti di Astronomia e Trasfigurazione… così non devi scappare via...
Per Babbanologia invece possiamo andare insieme in Biblioteca così forse finiamo tutto prima di Halloween così ci godiamo la festa in santa pace.


Non si mise tra loro né cercò d'intervenire nel loro discorso, visto che sicuramente ciò che loro dovevano studiare era ben diverso da ciò che avrebbe dovuto invece imparare lei... perlomeno fin quando non fu il suo piccolo Jorge a tirarla in ballo, per dirla alla maniera babbana.

Certo se qualcuno più grande di noi, con più conoscenza ci desse una mano… finiamo prima di sicuro.

Un sorriso luminoso ed ironico comparve sul volto di Melia, che alzò gli occhi dorati dal taglio verticale al cielo e scosse appena la testa, mostrando però di non essere affatto scocciata ma solo molto divertita da come il bambino aveva cercato di convincerla.

D'accordo, andiamo...
Così finirete prima e potrete godervi il resto della giornata.


E così dicendo, Melia si alzò e si diresse verso la Biblioteca coi due bambini, sicura di aver stretto ancor di più il legame col Delfino e di aver intrecciato una possibile amicizia con la Tassorosso. Un incontro proficuo, insomma.
E le andava benissimo così.


[FINE]
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