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Messaggioda Ferdy » 29/09/2012, 13:11

Mentre nella sua testa la quiete regnava un sottile vento, che gli fu indifferente, soffiava e muoveva i rami dell'albero a cui era poggiato, senza creare particolare incursioni nella sua testa.
Le gambe si mossero di poco, ma solo perché doveva acquisire una posizione migliore della precedente della quale si cominciava a stancare; una volta che ebbe curato anche quel fattore si distaccò dall'isolotto e si rituffò nella sua mente, nella sua spiaggia, nel suo mare e in quello che lui focalizzava come il luogo migliore per trovare una pace interiore.
Il silenzio regnava tutto intorno, addirittura il rumore dell'acqua era molto sottile tanto da farlo sembrare surreale. Sembrava un mondo in cui si vivesse di silenzio. Questo poteva significare solo una cosa: che l'esercizio sottopostogli dalla Samyliak stava riuscendo bene, in quanto l'obiettivo era appunto rilassarsi totalmente, abbandonarsi a se stesso, distaccarsi completamente dal mondo materiale e reale.

Sembra che stia procedendo per il meglio...

Quel pensiero spense un attimo la luce del sole dominante sul mare, ma in breve tempo fu un nuovo giorno e una nuova alba.
Mentre il tempo scorreva si rendeva conto che qualcosa stesse cambiando in sé: mentre all'inizio rimanere in totale quiete interiore gli veniva più facile, ora no. Aveva già adocchiato questo particolare dopo che il sottile vento lo aveva solleticato un po, ma ora il problema era un altro e proveniva non dalla sua mente ma da qualche altro punto del corpo.
I granelli di sabbia cominciarono a muoversi nella sua mente e pian piano svanivano sotto i suoi occhi, le acque si ritiravano e bagnavano la sabbia sempre in un punto più distante da sé e i raggi di sole divennero gradualmente fiochi, deboli.
Un dolore sottile lo attraversò un attimo e lo fece ripiombare nella realtà.
Non aprì gli occhi, voleva ritentarci.

Ma cosa?!

Il suo stomaco urlava la protesta, ma volle sopprimere quell'urlo proveniente dal profondo e ritornare sulla "sua" spiaggia.
Il respiro era più irregolare rispetto al primo e non riusciva più a trovare un'armonia come in precedenza. La concentrazione veniva a momenti e se ne andava, lasciandolo in una confusione interiore. (d12/3 + Concentrazione/8 = 11)Chiuse le dita in pugno: non stava facendo la cosa giusta, forzare le sue capacità non lo avrebbero giovato.

Devo stare più calmo...

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Messaggioda Tisifone » 02/10/2012, 12:59

Il tempo sembrava scorrere lento mentre il Prefetto dei Corvi stava svolgendo quella che, agli occhi di Tisifone, era la seconda prova della giornata, nonchè l'ultima. Il silenzio che regnava intorno a loro, rotto solo dalle foglie scosse dal vento che lei stessa aveva generato e dal lieve incresparsi della superficie del lago sotto di loro, fu la giusta ricompensa, agli occhi della donna, per essersi offerta "semi volontaria" a compiere quella buona azione non obbligatoria. Era da quando aveva varcato la soglia del Castello, dopo aver passato delle stupende e turbolente vacanze estive, che cercava un modo di appartarsi sola con se stessa per riflettere sui numerosi cambiamenti che avevano investito la sua vita e cercare di prevedere da dove sarebbero giunte le prossime bordate alla sua stabilità emotiva e non solo. Fino a quel momento però, non era mai riuscita nel suo intento, un po' perchè tempo libero dagli impegni istituzionali e non era davvero poco e un po' perchè cercava di far coincidere il suo tempo libero con quello di Lucas in modo da riuscire a condurre un minimo di normale vita di coppia.

Devo parlare con quei due testardi... far capire loro che non sono più una bimba e che sono in grado di prendere le mie decisioni...

Il primo pensiero, come al solito, venne indirizzato ai suoi padrini anche se per la prima volta in decenni era più carico di astio che di amore. Bruciava il modo in cui Asher aveva trattato Lucas, bruciavano le insinuazioni che Demetri aveva avanzato, bruciava i dubbi che aveva provato a instillare in lei e sopratutto bruciava la sua testardaggine che le impediva di condividere apertamente quel peso con il proprio compagno.

Dovrei anche parlare con Monique... forse lei conosce un modo per ottenere informazioni su mio padre senza mettersi nei guai...

Il desiderio, la necessità di scoprire la verità sui propri genitori e sulle proprie origini era passato in secondo piano, non perchè meno importante ma perchè ancora non era riuscita a digerire del tutto le conseguenze della prima scoperta e cioè che aveva una parente ancora in vita e che per di più non era il mostro che i suoi padrini le avevano sempre dipinto parlando di parenti e affini. Le sue riflessioni sarebbero potute continuare all'infinito, passando dal campo personale a quello più strettamente professionale, se non fosse che il suo occhio allenato e fisso sul volto di Ferdy non le avesse fatto cogliere dei segnali che stavano a indicare come qualcosa aveva infranto la concentrazione del ragazzo che stava facendo fatica a recuperarla. Evocò di nuovo un orologio per controllare quanto tempo effettivamente fosse passato, annuendo soddisfatta al nulla quando si rese conto che fosse abbastanza congruo per porre fine a quel primo incontro.

Credo che per oggi possa bastare.

Disse quindi a voce alta, attendendo che le sue parole filtrassero nel muro di cinta dietro cui il Prefetto sembrava essersi nascosto per isolarsi dal mondo.

Cosa ti ha fatto perdere la concentrazione?

Chiese non appena l'altro avesse riaperto gli occhi e tornato al presente su quell'isolotto insieme a lei. Il tono di voce era come sempre privo di qualsiasi intonazione, non esprimeva alcun giudizio, rammarico o accusa.
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Messaggioda Ferdy » 06/10/2012, 16:23

Nonostante cercasse di ripristinare la situazione di equilibrio che aveva ottenuto in precedenza non riusciva più e quel richiamo proveniente dallo stomaco rendeva le cose estremamente più difficili: non avrebbe mai pensato che la fame avesse potuto intralciare una situazione di abbandono interiore, pensavo che tutto ne restasse fuori, che era praticamente sconnesso, ma si era dovuto ricredere, forse quello sarebbe accaduto quando avrebbe imparato a chiudere la mente.

Credo che per oggi possa bastare.

La voce chiara e alta dell'insegnante di Divinazione interruppe i suoi tentativi vani di riprendere concentrazione, evidentemente si era accorta che per oggi aveva raggiunto il limite e che non avrebbe mai potuto andare oltre poiché quel "bisogno" era necessariamente da soddisfare, avrebbe imparato a farne a meno con il tempo e con l'esercizio, sicuramente.
Non appena riaprì gli occhi Ferdy ebbe una visione completamente sfocata di ciò che lo circondava; gli ci volle qualche secondo per fare mente locale, sbatté le palpebre un paio di volte in modo che i contorni si facessero più nitidi, il respiro tornò regolare e meno profondo.

Cosa ti ha fatto perdere la concentrazione?

Non rispose subito, era caduto nei suoi pensieri ed era rimasto deluso dal fatto che fosse ancora così debole: non riusciva ad accettarlo, l'unica consolazione che gli rimaneva era il fatto che aveva cominciato se non altro a muovere i primi passi, questo lo poteva in parte consolare.

Sembrerà stupido, ma credo che sia la mancanza di cibo nello stomaco... Almeno credo, oppure il consumo di energia ha reso in maggiore evidenza questo fattore, non so quale sia più corretto.

Rispose: entrambi potevano essere dei ragionamenti accettabili, anche se il secondo lo poteva essere di più, aveva una spiegazione logica più connessa al motivo per cui erano su quell'isolotto.

E' possibile?

Chiese, con l'aria di un bambino che cominciava a chiedere del mondo alla propria mamma: si sentiva straordinariamente deficiente, ma gli sarebbe passato, era giustificato.

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Messaggioda Tisifone » 07/10/2012, 22:13

In silenzio Tisifone attese che Ferdy riprendesse il contatto con la realtà secondo i propri tempi. Sapeva per esperienza personale che quando si sprofondava dentro se stessi, soprattutto le prime volte, riemergere risultava essere sempre un po’ ‘difficoltoso. Se poi il posto in cui ci si era rifugiati era piacevole, si era sempre più restii a volerlo abbandonare. Una volta che il ragazzo riaprì gli occhi, Tisifone gli chiese da cosa fosse dipeso la sua perdita di concentrazione, dato che dall’esterno, una volta cessato il leggero venticello che aveva evocato, non era accaduto nulla che

Sembrerà stupido, ma credo che sia la mancanza di cibo nello stomaco...

Un sorriso spuntò sul viso della donna di fronte a quella ammissione: quando aveva scelto l’orario per quell’incontro non aveva tenuto conto del fatto che avrebbero finito per giungere tardi in Sala Grande per la cena. Pur essendo molto golosa, infatti, difficilmente il cibo occupava spazio nella sua mente e il suo corpo non era solito piegarsi a queste necessità, grazie agli allenamenti serrati a cui l’aveva sottoposta Demetri. Lanciò uno sguardo ambiguo al Prefetto dei Corvi, chiedendosi, per la prima volta, fin dove era il caso di spingersi con lui, per poi scuotere la testa: per quanto potesse essere forte il suo desiderio di vendetta nei confronti del padre – perché agli occhi di Tisifone quella era la motivazione che spingeva il ragazzo a sottoporsi a quell’insegnamento aggiuntivo – nulla giustificava certi tipi di allenamenti intensivi.

Almeno credo, oppure il consumo di energia ha reso in maggiore evidenza questo fattore, non so quale sia più corretto.
E' possibile?


Non credo…. – rispose quindi alzandosi dai cuscini e facendo un paio di passi avanti e indietro per sgranchire le gambe – Chi riesce a entrare in uno stato meditativo profondo può ridurre il consumo di ossigeno fino al 20% ma non ho mai sentito dire che meditare aiuti a bruciare tante energie da far avvertire i morsi della fame. Soprattutto se consideriamo che esistono persone capaci di meditare anche per ore di fila…

Affermò quindi, con il solito tono di voce da insegnante distaccato e professionale, confermando quindi che la fame probabilmente era dovuta all’ora tarda che avevano fatto e non ad altro.

Bene direi che possiamo fermarci qui – continuò, e una volta che il ragazzo si fosse alzato in piedi, la donna avrebbe fatto evanescere tutti i cuscini che aveva evocato precedentemente – Ti consiglio di allenarti per tenere ferma la concentrazione per almeno un paio d’ore. Inizia nei tuoi alloggi e poi spostati in Sala Comune dove gli elementi di disturbo saranno maggiori… Tra un paio di settimane di manderò un altro gufo per farti sapere quanto potremo incontrarci di nuovo e verificare quello che hai imparato fino a quel momento.

Lo stava congedando, forse in maniera un po’ sbrigativa, ma i pensieri che si erano affollati nella sua di mente durante quelle ore invece di tranquillizzarla l’avevano agitata e così adesso aveva necessità di schiarirsi le idee.

Se vuoi tornare al Castello fa pure. Io mi attardo ancora un po’ qui sul promontorio con le mie piccole.

Gli disse, indicando con lo sguardo Idra che penzolava giù da uno dei rami dell’albero sotto cui erano seduti precedentemente, mentre Drusilla aveva preso a svolazzare in cerchio sulla sua testa.
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Messaggioda Ferdy » 18/10/2012, 22:33

Non credo…. - disse cancellando la sua seconda ipotesi, poi si spiegò meglio - Chi riesce a entrare in uno stato meditativo profondo può ridurre il consumo di ossigeno fino al 20% ma non ho mai sentito dire che meditare aiuti a bruciare tante energie da far avvertire i morsi della fame. Soprattutto se consideriamo che esistono persone capaci di meditare anche per ore di fila…

Concluse, infine, la voce distaccata e seria, come al solito.
Lei era l'esperta in materia, per cui non aveva voce capitolo e quindi la miglior cosa da fare era quella di restare in silenzio, in attesa di sue altre eventuali indicazioni.
L'idea che si era fatto dell'Occlumanzia era totalmente diversa dai primi approcci che aveva avuto oggi: inzialmente l'aveva vista come una prova insuperabile, come un dono, ma oggi si era dovuto ricredere. La meditazione gli piaceva molto, doveva dire; lo liberava di carichi appartenenti alla vita materiale, lo purificava quasi: si instaurava una situazione di quiete incantevole.

Bene direi che possiamo fermarci qui - rimase deluso da quell'affermazione ma ovviamente non disponeva più delle energie necessarie per andare avanti - Ti consiglio di allenarti per tenere ferma la concentrazione per almeno un paio d’ore. Inizia nei tuoi alloggi e poi spostati in Sala Comune dove gli elementi di disturbo saranno maggiori… Tra un paio di settimane di manderò un altro gufo per farti sapere quanto potremo incontrarci di nuovo e verificare quello che hai imparato fino a quel momento.

Annuì, appuntando mentalmente ogni singola parola che uscisse dalla bocca di Tisifone.
In effetti due ore non era troppe? E la Sala Comune non era un ostacolo troppo grande da poter superare in due settimane?
Non aveva fatto alcuna piega con il volo quando lei aveva pronunciato quelle parole: se aveva detto ciò era solo per il fatto che era più esperta di lui a riguardo e perché sapeva che lui poteva farcela e quello era sicuramente il giusto presupposto con cui avrebbe dovuto iniziare l'allenamento: credendoci.
I cuscini e la coperta svanirono e lui capì che era ora di ritornare al castello, che non c'era altro da fare.

Bene... Se è tutto io andrei.
Ti ringrazio


Disse infine con un sorriso riconoscente, senza pronunciare il suo nome o cognome: nel primo caso sarebbe potuto sembrare agli occhi dell'insegnante come qualcosa di troppo confidenziale, e fin quando lei non avrebbe dimostrato segni di apertura nei suoi confronti lui preferiva non azzardare, nel secondo caso sarebbe potuto sembrare ancora molto formale e la professoressa avrebbe creduto che ciò fosse troppo formale.
Si voltò per raggiungere di nuovo la barchetta alla riva dell'isolotto prima di congedarsi definitivamente con un

Buona serata.

[Fine]

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Messaggioda Elbeth » 01/04/2013, 22:50

[Una domenica di Aprile - primo pomeriggio]


Elbeth fissò con una smorfia di disappunto la piccola imbarcazione.
Quel pomeriggio aveva deciso che i compiti potevano aspettare.
Era spuntato un bel sole tiepido, il primo di quella primavera che non sembrava arrivare mai ad Hogwarts e improvvisamente le era venuta voglia di uscire fuori dalla Torre dei Grifondoro.
Le piaceva la vista che si godeva dall'alto del castello, ma lasciarsi accarezzare dai raggi dorati di quel sole primaverile era stata una tentazione troppo forte.
Stava per mandare un gufo a Steve e chiedergli di venire a fare un giro con lei, ma... alla fine si era trattenuta dal farlo!
Si mordicchiò un labbro perplessa.
Dopo il suo diniego in Sala Grande, qualche tempo prima, di avvicinarsi a lei, Elbeth aveva pensato che forse aveva infastidito troppo il ragazzino con la sua continua presenza e le sue domande.
Abbassò tristemente lo sguardo, riavviandosi una ciocca ribelle che era sfuggita alla sua lunga chioma intrecciata.
Erano un pò di giorni che ci pensava e non aveva avuto il coraggio di avvicinarlo di nuovo.
Un pò per orgoglio, un pò per timidezza.
Non lo avrebbe ammesso mai, neanche con se stessa, ma non sapeva come comportarsi con lui!
In realtà non sapeva come comportarsi in generale con i suoi coetanei: semplicemente non c'era abituata.

Un venticello tiepido le sfiorò le gote e respirare una boccata d'aria la fece riprendere dai suoi strani pensieri.
Era uscita anche per quello: per distrarsi e per pensare...

Ora si trovava a fissare la piccola imbarcazione in legno, lì davanti a lei. A meno di smaterializzarsi (cosa che non solo non sapeva ancora fare, ma non era neanche ammesso fare ad Hogwarts!) era quello il mezzo che le avrebbe consentito di raggiungere l'isoletta in mezzo al lago.
Aveva scelto apposta quel luogo un pò isolato.
Le era sembrato un bel posto e le avrebbe richiesto un pò di tempo raggiungerlo da sola.
Incrociò le braccia.
Ok! Non era pratica di quelle cose, era roba più da babbani e di solito ci pensava Richard in quei frangenti!
Ma oramai era lì e non aveva nessuna voglia di rinunciare alla sua piccola gita!
Con un cipiglio deciso e lo sguardo sicuro di sè, la piccola si avviò verso la barca di legno.
Stava per avvicinarsi e salire, quando si accorse che l'acqua le stava per bagnare le scarpe ed indietreggiò d'istinto.
Guardò contrariata l'acqua che aveva un leggero movimento, ma sufficiente a non consentirle di salire sulla barca senza bagnarsi.

Per Merlino!

Sussurrò più a se stessa. Sospirando decise di avvicinare di più la barca alla riva: sarebbe stato più semplice così salire a bordo.
Tirò fuori la bacchetta e guardandosi con aria circospetta in giro, la puntò esitante verso il natante.
Non pareva esserci nessuno, quindi scrollando le spalle decise che forse poteva provare con un incantesimo, anche se le era vietato farlo al di fuori della scuola.
Il sorriso le morì sulle labbra non appena constatò la realtà dei fatti: la barca era un pò troppo grande per lei...
Sospirò. Niente magia!
Con una smorfia scocciata ripose la bacchetta ed afferrò con forza la cima a cui era legata, sporgendosi un pò per non toccare l'acqua.
Nonostante tirasse, tuttavia, l'imbarcazione non sembrava muoversi un granchè.
La bimba non era molto forte [talento/fisico= 2], quindi si ritrovò affannata e senza aver avvicinato la barca alla riva quanto sperava!
Ora era veramente infastidita!
Insomma, voleva arrivare assolutamente sull'isolotto, quindi si levò le scarpe e le calze, le lanciò nella imbarcazione e a piedi nudi si avvicinò alla barca.
L'acqua gelata la fece un pò rabbrividire e faticò molto a salire a bordo.
Solo al terzo tentativo e rovinosamente riuscì ad issarsi e con un capitombolo a ritrovarsi sopra.
Si alzò dal fondo della barca dove era finita e cercò con un gesto un pò affettato di riavviarsi la treccia, che ora lasciava libere molte ciocche rosse.
Le gote erano arrossate per lo sforzo e per l'imbarazzo di essere così maldestra, ma finalmente un sorriso le increspò il volto.
Ce l'aveva fatta!
Ostentando una sicurezza che non aveva e buttando indietro la treccia con fare stizzito, prese i remi e li immerse nelle acque scure del Lago Nero.
La barca si mosse ed il sorriso continuò a ravvivare il suo volto.
Il sole splendeva alto e la leggera brezza le solleticava il naso...

... ma con suo enorme disappunto la barca invece che dirigersi verso l'isolotto al centro del lago, girava in tondo su se stessa!
Elbeth con determinazione affondò con più foga i remi nell'acqua per darsi il giusto slancio...

...con il disastroso effetto di far girare la barca ancora di più e trovarsi con un leggero giramento di testa!

Iniziava a pensare che la sua gita si stava trasformando in un piccolo disastro!
Non era per nulla divertente fare tutti quegli sforzi per nulla!
Il viso arrossato iniziava ora a diventare leggermente alterato...
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Messaggioda Brianna » 05/08/2013, 15:07

[ Sabato pomeriggio]


La settimana era stata davvero intensa per Brianna, non tanto per la quantità di compiti o le lezioni in se quanto piuttosto perchè aver assistito all'esibizione della Cyprus – ed erano stati a dir poco fantastici – le aveva fatto capire che forse, se vincevano da cinquant'anni, un motivo c'era... ma proprio per questo lei l'aveva presa come una sfida, e sapeva che se lei per prima, anzi LORO per primi, tutti i musicanti del coro di Hogwarts, non ci avessero creduto, era meglio se evitavano di cantare... se dovevano essere battuti, lei voleva che ne uscissero comunque a testa alta; e poi c'era stata quella cosa strana che era successa durante la lezione di Erbologia... la Vilvarin, non una persona qualsiasi, proprio a professoressa Vilvarin, aveva detto loro che potevano addirittura TOCCARE le sue piantine, lei aveva sorriso e il comportamento di Glaedr... lui, sempre così timido con chi non conosceva, con la docente di Erbologia sembrava avesse una sorta di affinità particolare...Brianna non poteva saperlo, ovviamente, ma Glaedr l'aveva riconosciuta per ciò che era, la Terran Verdigris.

La ragazzina – con il suo petauro dello zucchero sulla spalla - ora camminava lenta, immersa nei suoi pensieri, un pò triste anche perché sentiva la mancanza di Sayuri, la sua sorellina... e come sempre quando era triste, si stava dirigendo verso il laghetto... il lento scorrere dell'acqua, i raggi del sole che sembravano tuffarsi in quel mondo liquido colorandolo di riflessi d'oro avevano il potere di calmare la mente della giovane Delfina. E poi, stare vicina all'acqua era un modo per sentirsi più vicina alla sorella... Quante volte le due bambine avevano giocato insieme sulla riva del ruscelletto che scorreva vicino a casa sua? Non lo sapeva per certo, ma erano di sicuro tantissime.

Era quasi arrivata a destinazione, quando vide un bambino che si stava avvicinando a lei, probabilmente se ne stava tornando al castello; lei lo guardò, cercando di metterlo a fuoco, di ricordarsi chi era...

Ciao!

lo salutò Brianna- appena questi fosse arrivato a portata di orecchio - nascondendo i suoi pensieri tristi e regalando all'altro un piccolo sorriso.

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Messaggioda Luca » 06/08/2013, 9:42

11 anni compiuti ed è tempo di andare a scuola anche per Luca....fatti i bagagli e trasferitosi a Hogwarts da pochi giorni non si sentiva a suo agio all’interno della scuola essendo abituato a casa con i suoi genitori e ritrovatosi tutto solo d’un colpo. Finita la lezione decise così di uscire un po all’aria aperta per schiarirsi le idee....non conoscendo molto bene la scuola e alla ricerca di nuove amicizie iniziò a girovagare per la scuola alla ricerca di qualcuno che gli ispirasse fiducia. Camminò fino a quando non raggiunse una porta e una volta aperta si vide in giardino... convinto di non trovare nessuno visto il calore che c’era all’esterno pensò che forse non era il suo giorno fortunato per riuscire a conoscere qualcuno così decise di esplorare l’esterno della scuola e stare un pò all’aria aperta per schiarirsi le idee.....camminò per un pò ma il caldo era davvero insopportabile per rimanere nel giardino....così pensò che forse era meglio tornare all’interno quando però si fermò d’un tratto sentendo il rumore dell’acqua...non sapeva che ci fosse un laghetto nel giardino così decise di andare a dare un’occhiata verso quel rumore così rilassante per lui.....dove c’e acqua di solito c’e un po più di fresco pensò....così partì alla scoperta...
sentiva che si stava avvicinando sempre di più al laghetto quando ad un certo punto vide una ragazzina tutta sola.....era la giusta occasione per conoscerla....visto che non conosceva nessuno....

ciao sono appena arrivato qui alla scuola io sono Luca molto piacere credevo di non trovare nessuno oggi all’aperto visto il caldo ma mi sbagliavo....che posto fantastico il lago..... a me rilassa un sacco l’acqua

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Messaggioda Brianna » 06/08/2013, 13:34

ciao sono appena arrivato qui alla scuola io sono Luca molto piacere credevo di non trovare nessuno oggi all’aperto visto il caldo ma mi sbagliavo....

CiaoLuca! - lo salutò Brianna con un sorriso – io sono Brianna

Si presentò a sua volta la ragazzina, tendendo la mano verso il bambino, che sembrava decisamente spaesato e soprattutto sollevato di aver incontrato qualcuno... doveva sentirsi esattamente come lei 3 anni prima, quando era arrivata ad Hogwarts per la prima volta, quando era tutto nuovo, la capacità di fare magie compresa... chissà se il bambino che aveva di fronte conosceva già cosa fossero gli incantesimi o se era come lei, figlio di babbani...

E lui – continuò indicando il suo petauro – è Glaedr...

che posto fantastico il lago..... a me rilassa un sacco l’acqua

Hai perfettamente ragione Luca – concordò la ragazzina – anch'io stavo venendo qui per lo stesso motivo! Ti va se ci andiamo inseme?

Attese la risposta del piccolo e, se fosse stata affermativa i due si sarebbero avviati verso il laghetto, mentre Brianna cercava di conoscere il nuovo primino giunto ad Hogwarts, e soprattutto cercava di metterlo a suo agio

Allora Luca, come ti stai trovando qui ad Hogwarts? Come l'hanno presa i tuoi quando ha ricevuto la tua lettera?

E con la seconda domanda Brianna stava chiedendo al ragazzino se fosse un natobabbano o meno dal momento che, se lui fosse stato come lei i suoi sarebbero rimasti come minimo sorpresi, al contrario se fosse stato un mezzo o purosangue i suoi avrebbero saputo già dell'esistenza di Hogwarts e quindi non avrebbero dovuto essere troppo stupiti.
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Messaggioda Luca » 07/08/2013, 2:03

Alla domanda di Brianna Luca non poteva non accettare visto che era proprio la compagnia quello che cercava....

Certo Brianna con molto piacere vengo con te la lago

e mentre si incamminavano

Allora Luca, come ti stai trovando qui ad Hogwarts? Come l'hanno presa i tuoi quando ha ricevuto la tua lettera?

Luca sul come si trovava non sapeva che dire nel senso che erano passati davvero pochissimi giorni per dare un giudizio e visto che Brianna era la rima persona che conosceva, ma nonostante tutto, sapeva che avrebbe fatto molte amicizie...

Bè Brianna che dire, per il poco tempo che sono qui ti dirò che mi stò trovando benone....devo ancora ambientarmi bene e credo che un pò si veda....sai sono curioso però di sapere, te, appena arrivata l'impressione che hai avuto e se poi è rimasta tale.....giusto per farmi un'idea....comunque si i miei se l'aspettavano che avrei ricevuto la lettera sono un mezzosanngue e sapevano che al compimento degli 11 anni sarebbe arrivata...

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