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Quarto Piano

Lesioni da incantesimo, fatture ineliminabili, maledizioni, applicazione errata di incantesimi, eccetera

Messaggioda Monique » 27/05/2012, 23:08

Aveva azzardato troppo, probabilmente se n'era resa conto appena finito di pronunciare quella richiesta: e se qualcuno le avesse sottratto quella cartella, qualcuno come suo padre ad esempio, come avrebbe reagito lei? E come avrebbe reagito Sandyon? Non osava nemmeno immaginarselo.

Quello che mi chiede è impossibile. Le cartelle dei pazienti sono documenti riservati e non possono uscire dall’ospedale normalmente e, soprattutto in questo caso.

Rispose lui, facendo scivolare lontano da lei la cartella di Sandyon come temesse che Monique potesse portargliela via: questo, forse più di qualsiasi altra parola, le fece capire che per quanto potesse professare di essere diversa dal padre Asher non si fidava comunque di lei; per un istante fu tentata di chiedergli di farle ingerire del Veritaserum per provargli la sua buona fede, ma si trattenne per timore di sembrare veramente troppo infantile.

Senza contare che il paziente in questione non solo non darebbe mai il suo consenso ma se solo pensasse che una conversazione del genere sta avendo luogo non esiterebbe a far esplodere quella porta e a mettere a ferro e fuoco il mio ufficio, tentando di Oblivarla.

Forse non arriverebbe a tanto... ma sì, immagino non la prenderebbe affatto bene.

Mormorò Monique in risposta, annuendo leggermente: abbassò lo sguardo e si passò stancamente una mano sul viso, chiedendosi perchè dovesse essere tutto così maledettamente difficile; se si fosse trovata davanti quel mostro rosso, probabilmente l'avrebbe disintegrato con le proprie mani a costo di rimetterci la pelle. Ed invece non poteva fare altro che affidarsi agli altri e sperare nel loro aiuto.

Il massimo che posso fare è prometterle di ricevere questa persona come ho fatto con lei oggi e discutere del caso del Signor Vastnor, mostrandole la cartella clinica.
Mi faccia sapere chi è con qualche giorno di anticipo, così che io possa accertarmi della sua identità una volta che me la troverò davanti.


E' più di quanto avessi osato sperare...
... Vi ringrazio davvero, Medimago Brightless.


Disse la donna con un sorriso nuovamente colmo di speranza: non sarebbbe stato facile convincere la Vilvarin, se ne rendeva perfettamente conto, ma avrebbe fatto di tutto pur di riuscirci e forse loro due insieme avrebbero trovato il modo di aiutare Sandyon.
Chinò il capo in un segno di ringraziamento, dopodichè si alzò dal posto, pronta a congedarsi per lasciarlo libero di dedicarsi ai suoi pazienti.

Vi manderò un gufo un paio di giorni prima dell'arrivo di questa persona, così saprete come regolarVi.
Grazie per avermi ascoltato, è stato davvero gentile da parte vostra. Buona giornata, signore.


E con queste ultime parole, se Asher non avesse aggiunto altro o non l'avesse fermata, Monique si sarebbe congedata da lui, lasciando a seguito il San Mungo ed inforcando i propri occhiali da sole per tornarsene veloce e silenziosa dentro le più sicure e tranquille mura di Hogwarts.
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Messaggioda Asher » 29/05/2012, 13:40

Forse non arriverebbe a tanto... ma sì, immagino non la prenderebbe affatto bene.

Sollevò un sopracciglio, rimanendo in silenzio: se davvero Monique credeva che Sandyon non sarebbe stato capace di giungere a Oblivare qualcuno a cui teneva pur di mantenerlo al sicuro, allora ancora non lo conosceva abbastanza. In confronto a dare la propria vita per proteggere le persone che si amavano, un semplice incanto di memoria era davvero poca cosa. Asher continuò a tenere lo sguardo fisso sulla donna, aspettandosi delle rimostranze da parte sua e temendo di dover affrontare un lungo duello verbale per convincerla che no, non esisteva alcun motivo al mondo per cui le potesse permettere di uscire dal San Mungo con la cartella di Vastnor. Al contrario la VicePreside si limitò ad annuire con aria stanca, come se non riuscisse a dormire bene da quando aveva fatto quella terribile scoperta.

E probabilmente è così.

Fu quella considerazione, tra le altre cose, a spingerlo a darle un piccola speranza, mettendo a disposizione di questa fantomatica persona sia il contenuto della cartella che la sua esperienza.

E' più di quanto avessi osato sperare...
... Vi ringrazio davvero, Medimago Brightless.


E’ il massimo che posso fare… Sarà un piacere incontrare questa sua persona speciale

Rispose, alzandosi in piedi insieme alla sua ospite e facendo il giro della scrivania in modo da poterla accompagnare alla porta.

Vi manderò un gufo un paio di giorni prima dell'arrivo di questa persona, così saprete come regolarVi.
Grazie per avermi ascoltato, è stato davvero gentile da parte vostra. Buona giornata, signore.


Aspetterò il suo gufo Signorina Vireau e le prometto che le darò la priorità assoluta, oltre a tutta la discrezione che il caso necessita. - la rassicurò, tenendo la mano sulla porta in modo che non potesse essere aperta all’improvviso. – Buona giornata anche a lei e… Signoria Vireau, non devo raccomandarle di tenere questo incontro segreto.

E senza aspettare risposta, aprì la porta e congedò la donna. Una volta rimasto solo, si mise a passeggiare avanti e indietro di fronte al camino, chiedendosi quale fosse la cosa giusta da fare. Certo alla Vireau aveva raccomandato discrezione ma lui poteva tacere l'accaduto al suo amico e sentirsi con la coscienza a posto? E se lo avesse informato, quante probabilità vi erano che li avrebbe lasciati fare senza interferire? Scosse la testa e, frustrato, diede un pugno al muro giusto un secondo prima che un’affannata Signorina Percyvall facesse praticamente irruzione nel suo ufficio per comunicargli l’arrivo di altri pazienti provenienti dalla zona dei Docks.

Sarà davvero una lunga, lunghissima giornata…

Mormorò, prima di infilarsi il camice verde delle visita e avviarsi in reparto, la mente altrove,concentrata sul quel piccolo dilemma morale.


[FINE]
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Messaggioda Lucas » 17/10/2012, 13:52

[Bar "The Deep Mountain" - Lunedì - ore 13.23]


Era arrivato il momento, finalmente.
Lucas ci aveva pensato bene, ma alla fine aveva deciso che non poteva più aspettare: per quanto Tisifone non lo desse a vedere, infatti, lui sapeva bene che quella situazione di stallo coi padrini la faceva soffrire, e il giovane uomo non poteva permettere che le cose continuassero in quel modo senza nemmeno provare a sistemarle.
Per questo quel giorno aveva lasciato Hogwarts e si era diretto a Londra, in direzione dell'ospedale San Mungo: aveva deciso di fermarsi lì per pranzo, per chiudere il buco allo stomaco con un panino veloce che aveva consumato sulla terrazza del bar, quella che si affacciava proprio sull'entrata dell'ospedale - ovvero la cabina telefonica a cui nessun babbano avrebbe mai fatto caso.
Era pensieroso, forse un po' timoroso per come sarebbero potute andare le cose: temeva infatti che Asher rifiutasse nuovamente il dialogo con lui, e non poteva permetterlo per il bene di Tissy.
Sospirò, appoggiato al muretto di pietra della terrazza, col capo che si volse appena per osservare due turisti tedeschi che erano appena arrivati al piano superiore del bar.


Immagine


Jeans scuri, scarpe sportive marrone scuro, un maglioncino a maniche lunghe del colore delle scarpe, capelli lasciati liberi e appena più lunghi - non li tagliava da un mesetto e mezzo e gli crescevano molto in fretta - e barbetta incolta, così si presentava Lucas Turner quel primo pomeriggio, consapevole che tanto l'aspetto esteriore in quel contesto contava poco.
Un altro sospiro uscì dalle sue labbra mentre si godeva i tiepidi raggi del Sole di Ottobre, dopodiché il docente di Trasfigurazione si mosse, dandosi un leggero slancio con le braccia per rimettersi in posizione eretta e riprendere passo verso il piano inferiore del bar dove pagò il suo panino ed uscì da esso, avviandosi verso la cabina dalla quale avrebbe finalmente avuto accesso all'ospedale magico più famoso di tutta l'Inghilterra.


[Ospedale San Mungo - Quarto Piano]


Non gli era stato troppo difficile scoprire a che piano lavorasse il Medimago: per quanto non andasse troppo fiero del suo modo di agire, gli erano bastati due sorrisi dei suoi ad alcune infermiere che le erano passate accanto ed ecco che subito aveva ottenuto l'informazione che gli serviva; l'unico "Asher" dell'ospedale era il Medimago Brightless, e lavorava al quarto piano.
Aveva ringraziato le gentili infermiere con un altro dei suoi meravigliosi - per quanto piuttosto finti - sorrisi, e si era diretto in direzione dell'ufficio dell'uomo, giungendo così al quarto piano e ritrovandosi a dover fare i conti con una donna che doveva essere la capo-infermiera.
Per sua fortuna - e per sfortuna di lei - era una donna, e Lucas sperava che il suo fascino non lo abbandonasse proprio in quel momento.

Buon pomeriggio - esordì quindi, avvicinandosi alla scrivania dietro la quale questa si trovava ed esibendo il suo miglior sorriso caldo, solare, contagioso e seducente - Stavo cercando il Medimago Brightless. Mi rendo conto che sarà oberato di lavoro, ma potrebbe gentilmente riferirgli che Lucas Turner è qui? Io posso aspettare.

Avrebbe atteso anche tutto il giorno se fosse stato necessario, perché non avrebbe permesso alla sua compagna di essere triste un giorno di più.
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Messaggioda Asher » 17/10/2012, 21:54

[ Receptionist Quarto Piano - ore 14.10]



Pur essendo uno degli Ospedali Magici più importanti d'Europa se non del mondo, il San Mungo era prima di tutto un'enorme famiglia dove tutti sapevano tutto gli uni degli altri e soprattutto dove non accadeva mai nulla capace di smuovere la famosa imperturbabilità inglese di medici e infermieri. Fino a quel lunedì. Ora che qualcuno chiedesse del Medimago Brightless non faceva notizia ma se un giovane mago di bell'aspetto che dispensava sorrisi e gentilezze a ogni infermiera che incontrava per sapere a che piano lavorava il Signor Asher quella era una notizia bomba. Soprattutto per chi sapeva che il suddetto Medimago era gay e odiava dal profondo del cuore il suo compagno di sempre. Così quando Lucas giunse al quarto piano non si ritrovò di fronte l'anziana e arcigna CapoInfermiera Percyvall che era solita terrorizzare tutti con una sola occhiata e che difendeva con le unghie e con i denti la privacy del suo superiore, ma la Signorina Percyvall una simpatica vecchietta che lo accolse con un sorriso e un

Buon pomeriggio. Le posso essere utile?

Buon pomeriggio. Stavo cercando il Medimago Brightless. Mi rendo conto che sarà oberato di lavoro, ma potrebbe gentilmente riferirgli che Lucas Turner è qui?

Inutile dire che, vista l’età, la CapoInfermera era praticamente immune ai suo sorrisi, mentre la receptionist, la giovane e bella Signora Risking, se lo stava praticamente mangiando con gli occhi da dietro l’anziana signora, ma non ai suoi modi di fare gentili ed educati.

Purtroppo si, Signor Turner. Il Medimago Brightless è molto occupato, non ha preso un appuntamento, vero?

Chiese quindi con aria triste, facendogli quella domanda ovviamente retorica visto che aveva davanti agli occhi aperta l’agenda del Medimago.

Io posso aspettare.

Deciso. Così gli era sembrato il ragazzo dichiarando la sua disponibilità di aspettare un tempo indefinito pur di incontrare l’uomo e alla Signorina Percyvall, il cui sogno segreto era quello di liberare il suo capo di quell’aguzzino verde argento che con cui si ostinava a vivere, non serviva altro per decidere di lasciare la sua postazione e andare a perorare la sua causa.

Mi lasci vedere un attimo… dopotutto oggi è stata una giornata tranquilla e tutti hanno il diritto di consumare il pranzo in serena compagnia.

Disse, facendo l’occhiolino al ragazzo, prima di sparire dietro a un’enorme porta a vetri. Ebbene si, ormai tutti all’Ospedale credevano che il giovane Lucas Turner fosse lì in veste di “amico intimo” del Medimago Brightless.

[Ufficio MediMago Brightless]


Da quando aveva iniziato a lavorare al San Mungo, ormai un secolo prima, non era passato un solo turno in cui non avesse avuto un’emergenza, un doppio turno improvviso, un qualcosa, insomma, che lo obbligasse a concentrarsi anima e corpo nel lavoro, non lasciandogli il tempo neanche per respirare. Quel giorno invece, che aveva assoluto bisogno di non pensare al fascicolo che gli era stato recapitato alcune settimane prima dall’America, non era accaduto praticamente nulla. Nessun incidente improvviso, nessuna epidemia di vaiolo, nessuna esplosione in qualche fabbrica magica. Così dopo aver terminato il suo solito giro di controllo nel reparto non aveva avuto altro da fare che sedersi alla sua scrivania e tentare di riempire le scartoffie, con lo sguardo che puntualmente, gli scivolava sul cassetto dove aveva conservato il fascicolo.

Toc Toc… Medimago Brightlesse la posso disturbare?

Il bussare deciso e improvviso lo fece trasalire, la mano che stava andando ad aprire il cassetto venne ritirata all’istante con fare colpevole.

Certo Signorina Percyvall – rispose con un tono di voce palesemente sollevato – Mi dica, è per caso accaduto qualcosa di grave?

Si sentiva leggermente in colpa per aver desiderato il male di qualcuno ma non poteva farne a meno: tutto era meglio rispetto a quella situazione ambigua in cui stava vivendo.
La donna rimase ferma un attimo, le mani strette in grembo, a studiare attentamente il viso stanco e tirato del suo capo. Lo conosceva da anni, da quando aveva preso servizio lì e ormai aveva imparato a leggere tra le riga dei suoi umori, quindi sapeva che non avrebbe accettato mai di incontrare qualcuno sano senza un buon motivo. Ma lei non poteva permettere che Asher perdesse quella che ai suoi occhi era una bellissima occasione di approfondire la conoscenza di un giovane così bello ed educato come Turner, così per la prima volta decise di mentirgli.

Purtroppo si… - disse quindi – E’ arrivato un paziente nuovo che ha bisogno del suo aiuto… Posso farlo passare?


Un paziente nuovo, probabilmente grave visto il modo in cui la Signorina Percyvall si stava preoccupando. A quanto pare Merlino o chi per lui aveva ascoltato le sue preghiere.

Certo lo faccia passare pure.

Disse quindi, posando le scartoffie che stava leggendo e sistemandosi in quella che considerava una posa professionale, gomiti posati sulla scrivania e mani intrecciate davanti al viso. La Signorina Percyvall, dal canto suo, uscì subito dall’ufficio del MediMago e si ripresentò da Lucas con un enorme sorriso stampato in viso.

Prego Signor Turner. Il MediMago la aspetta.
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Messaggioda Lucas » 18/10/2012, 14:53

Mi lasci vedere un attimo… dopotutto oggi è stata una giornata tranquilla e tutti hanno il diritto di consumare il pranzo in serena compagnia.

Annuì in direzione della capo-infermiera e le rivolse un sorriso riconoscente, infilandosi le mani nelle tasche e guardandosi intorno con aria interessata mentre aspettava che la donna gli facesse sapere se il Medimago fosse disponibile o meno a riceverlo; per un momento si era aspettato di trovarsi davanti una di quelle anziane signore un po' acide che la facevano tanto lunga e difficile per qualsiasi cosa, invece si era dovuto ricredere visto che la donna che lo aveva accolto si era dimostrata cordiale, gentile e simpatica.
Rivolse uno sguardo alla receptionist ed esibì in sua direzione uno dei suoi famosi sorrisi di circostanza, che però era sicuro avrebbero fatto colpo: in fondo era sempre bene farsi amiche le persone vicine, almeno lavorativamente, all'uomo, non si poteva mai sapere quando il loro aiuto si sarebbe potuto rivelare utile.

Prego Signor Turner. Il MediMago la aspetta.

La ringrazio molto, signora... ? - disse subito Lucas, mantenendo un tono interrogativo nella voce come per farle capire che gli avrebbe fatto piacere conoscere il suo nome - Vedrò di non trattenermi troppo.

Aggiunse, come una promessa a non stancare eccessivamente il Medimago vista l'intensa giornata di lavoro che probabilmente lo stava aspettando: le rivolse dunque un cenno del capo e si mosse in direzione dell'ufficio di Asher, di fronte al quale per correttezza bussò comunque due/tre colpi prima di prendere un bel respiro ed azzardarsi ad entrare.

Buon pomeriggio, signor Brightless.

Lo salutò Lucas con il tono più rispettoso ed educato che riuscì ad usare nei suoi riguardi, cosa non esattamente facilissima visto che aveva ancora ben presente lo sguardo ferito di Tisifone l'ultima volta che i tre si erano incontrati: se Asher si fosse lasciato scappare una qualsiasi espressione sorpresa, anche solo un accenno di essa, Turner avrebbe aggrottato la fronte e poi avrebbe fatto un piccolo sorriso divertito, quasi avesse compresso che la simpatica capo-infermiera probabilmente non l'aveva annunciato nel modo giusto.

Mi pare di non essere la persona che lei stava aspettando...
Se ha da fare posso attendere qui fuori fino a che non sarà più tranquillo col lavoro.


Disse quindi, dimostrandosi così disposto ad aspettare anche tutta la giornata, se fosse stato necessario.
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Messaggioda Asher » 18/10/2012, 16:29

La ringrazio molto, signora... ?

Percyvall, Margareth Percyvall – rispose prontamente la donna, mentre la Signorina Risking arrossiva furiosamente per il sorriso che il giovane le aveva rivolto. Inutile dire che si era appena fatta un’alleata in seno al reparto, o meglio due, anche se per motivi differenti

Vedrò di non trattenermi troppo.

Oh non si preoccupi per il tempo – disse solerte la donna, rivolgendo al ragazzo uno sguardo saputo che probabilmente lo avrebbe lasciato leggermente interdetto – Il MediMago non ha appuntamenti prima di altre due ore e non si prevedono emergenze per oggi.

Aggiunse, assumendo di nuovo la sua classica espressione arcigna una volta che Lucas la ebbe superata, decisa a impedire a chiunque di entrare e disturbare quello che per lei doveva essere un incontro cruciale per la vita amorosa del suo superiore.

[Ufficio]


Avanti, si accomodi.

Disse Asher, con voce chiara e gentile, da dietro il paravento che si trovava a destra della porta, dove si era recato, spinto dalla convinzione di dover visitare un nuovo paziente, per sostituire la giacca con il più regolamentare camice bianco.

Buon pomeriggio, signor Brightless.

Quella voce gli fece suonare subito un campanello d’allarme in testa che si tramutò in una certezza quando, uscito da dietro il paravento si trovò faccia a faccia con l’ultima persona al Mondo, Magico e Babbano insieme, che avrebbe voluto vedere quel giorno e possibilmente tutti i giorni restanti della sua vita: Lucas Turner.
Immediatamente l’uomo irrigidì i lineamenti e socchiuse gli occhi in maniera minacciosa, mentre la mano scattava automaticamente verso la bacchetta che teneva assicurata in una specie di fondina in vita.

Mi pare di non essere la persona che lei stava aspettando...

Come ha fatto a irretire la Signorina Percyvall?

Chiese, rispondendo implicitamente al commento dell’altro. Uno dei motivi per cui aveva scelto quella donna come suo braccio destro era la sua incorruttibilità, il rispetto della privacy altrui e la capacità di distinguere gli scocciatori da chi invece aveva davvero bisogno del suo aiuto. Per Merlino era stata pronta a tenere testa anche alla figlia di Nicholas Vireau, se solo glielo avesse chiesto e adesso si trovava, non annunciato, nell’ufficio un docente di Trasfigurazione qualsiasi.

Se ha da fare posso attendere qui fuori fino a che non sarà più tranquillo col lavoro.

Non ho intenzione di rendermi ridicolo inventando emergenze che non ho – disse, temendo che la Capo Infermiera lo avesse messo al corrente anche dei suoi scarsi impegni di quel giorno per giustificare la sua disponibilità a riceverlo – Preferisco dirle chiaro e tondo che non ho alcuna intenzione di ascoltare quello che ha da dirmi.

Chiaro, coinciso e diretto, mentre si toglieva il camice che, evidentemente non gli sarebbe servito a nulla, sfilando la bacchetta dalla fondina e infilandola nella tasca dei pantaloni. Con passo calmo e cercando di ignorare Lucas ovunque si fosse posizionato all’interno della stanza, Asher si diresse alla sua scrivania, vi prese posto e prese, da una pila di cartelle, quella che si trovava in cima.

A meno che, ovviamente, lei non voglia dirmi di aver posto fine alla farsa in cui ha coinvolto la mia figlioccia.

Aggiunse, fissandolo dritto negli occhi, con un tono meno duro e meno tagliente di quello che avrebbe voluto usare. Le parole dell’investigatore gli ronzavano ancora nella testa, facendogli venire il dubbio che forse, molto forse, Lucas Turner era davvero il bravo ragazzo che diceva di essere. Solo che aveva paura di scoprirlo.
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Messaggioda Lucas » 18/10/2012, 17:12

Percyvall, Margareth Percyvall.

Lieto di conoscerla, signora Percyvall.

Forse poteva anche essere quel tipo di persona che, di tanto in tanto, sfruttava il suo fascino per ottenere ciò che voleva, ma di sicuro Lucas Turner era e rimaneva sempre una persona educata, e se qualcuno gli si presentava davanti si poteva star certi che il docente di Hogwarts avrebbe risposto gentilmente e con cortesia, oltre che con un bel sorriso stampato sulle labbra.
Temendo di poter creare problemi ai normali impegni di Asher, Turner rassicurò subito la signora Percyvall che non si sarebbe trattenuto troppo nello studio del Medimago, ma la risposta che ricevette lo lasciò un po' perplesso.

Oh non si preoccupi per il tempo. Il MediMago non ha appuntamenti prima di altre due ore e non si prevedono emergenze per oggi.

Mi sa che ha frainteso...

Pensò Lucas mentre un campanello d'allarme scattava nella sua testa: non è che la donna pensava che tra lui e Brightless potesse esserci del tenero? Quel pensiero, invece che disgustarlo, lo fece sorridere sinceramente divertito, tanto che non disse altro ma si limitò a prendere passo verso l'ufficio dell'uomo mentre faceva sì che l'ilarità scemasse dal suo viso per tornare serio.
Dopo aver bussato alla porta entrò nell'ufficio del Medimago, che rimase alquanto interdetto nel ritrovarsi davanti proprio lui.

Come ha fatto a irretire la Signorina Percyvall?

Credo sia convinta che io possa essere un suo amante, o che comunque tra noi possa scattare qualcosa a livello romantico.

Spiegò Lucas, senza nessuna intonazione particolare nel tono di voce: no, non era né disgustato né infastidito dalla cosa, anzi, Asher avrebbe potuto cogliere nel suo sguardo una nota di sincero divertimento.

Mi rendo conto che forse avrei dovuto spiegare alla sua capo-infermiera perché la conosco, ma volendo parlarle ad ogni costo ho pensato fosse più semplice così.
Se questo le dovesse creare problemi, le assicuro che uscito da qui mi fermerò a spiegare alla signora Percyvall per filo e per segno in che tipo di rapporti siamo.


Aggiunse con aria colpevole, portandosi per un secondo la mano dietro alla nuca con espressione imbarazzata: c'era solo da sperare che l'uomo non desse in escandescenze subito, visto che aveva bisogno di parlare con lui di Tisifone e non poteva permettersi di essere sbattuto fuori a calci senza nemmeno esser riuscito ad aprire bocca.

Non ho intenzione di rendermi ridicolo inventando emergenze che non ho.
Preferisco dirle chiaro e tondo che non ho alcuna intenzione di ascoltare quello che ha da dirmi.


Rimase immobile a quelle affermazioni, non accendo né ad andarsene né a sedersi ma rimanendo semplicemente in piedi, perlomeno fino a che il Medimago non gli avesse dato il permesso di accomodarsi sulla sedia di fronte alla propria scrivania.

A meno che, ovviamente, lei non voglia dirmi di aver posto fine alla farsa in cui ha coinvolto la mia figlioccia.

Non c'è nessuna farsa, signor Brightless.

Rispose subito Lucas, con voce pacata ma molto, molto decisa.
Lo fissò un lungo istante negli occhi, prima di sospirare appena con aria dispiaciuta e quasi in difficoltà.

Io amo Tisifone, ed è proprio perché la amo che non voglio lasciare le cose in questo modo.
Soffre molto per la vostra mancanza, e io non posso più vederla così: farei qualsiasi cosa per permetterle di fare pace con voi, davvero... ma la prego di non chiedermi di lasciarla perché questo non ho intenzione di farlo.
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Messaggioda Asher » 18/10/2012, 19:24

Un’imboscata. Ecco come appariva agli occhi di Asher quell’incontro non cercato, non voluto e che non aveva nessuna intenzione di subire in maniera passiva. La cosa che più lo sconcertava era che nel giro di quanto - dieci minuti? – Turner era riuscito lì dove in molti avevano fallito e cioè convincere la Signorina Percyvall a trovare il modo di farlo entrare senza annunciarlo. E di quello lo accusò subito, senza neanche ascoltare il suo saluto, di aver irretito la sua dolce mastina.

Credo sia convinta che io possa essere un suo amante, o che comunque tra noi possa scattare qualcosa a livello romantico.

Il sopracciglio di Asher scattò immediatamente all’insù e la postura dell’uomo divenne, se possibile, ancora più rigida: per quanto avesse fatto outing da un secolo più o meno la sua omosessualità rimaneva per lui un argomento altamente delicato, soprattutto in presenza di sconosciuti. Poche, infatti, era le persone che realmente, e non solo a parole, non avevano problemi a relazionarsi con un gay, per non parlare di come nella società magica una coppia omosessuale fosse considerato dai più un abominio visto che era, per dirla con termini scientifici, un vicolo cieco evolutivo. Fu per quello che fisso il proprio sguardo di onice in quello di Lucas, in un gesto di sfida a palesare il proprio disgusto per essere stato associato a lui in termini sentimentali.

Non gliene frega nulla…

Fu questo il pensiero sconvolgente che si palesò nella sua mente notando come il ragazzo non solo non sfuggiva il suo sguardo indagatore, ma lo sosteneva con fierezza mostrando come l’errore della Capo Infermiera non lo infastidiva a nessun livello ma, al massimo, lo divertiva. E in effetti era grottescamente ironico il fatto che qualcuno avesse scambiato il ragazzo di Tisifone per il suo amante.

Mi rendo conto che forse avrei dovuto spiegare alla sua capo-infermiera perché la conosco, ma volendo parlarle ad ogni costo ho pensato fosse più semplice così.
Se questo le dovesse creare problemi, le assicuro che uscito da qui mi fermerò a spiegare alla signora Percyvall per filo e per segno in che tipo di rapporti siamo.


I problemi li creerà a lei non a me – rispose serio, costringendosi a non sorridere divertito di fronte all’aria imbarazzata che Lucas aveva assunto, mostrando in quel modo tutta la sua giovane età, oltre alla genuinità delle sue parole. Dopotutto era il Grifondoro della coppia, quello pronto a vedere sempre il buono negli altri, oltre a mettersi nei guai e a difendere le cause perse. – Demetri è un uomo estremamente geloso e sospettoso e non ha per nulla il senso dell’umorismo.

Aggiunse , sicuro che il compagno non avrebbe appreso volentieri i nuovi pettegolezzi che stavano girando per il San Mungo. Quella piccola parentesi di civiltà durò un attimo, giusto il tempo di ricordare ad Asher chi fosse realmente la persona che aveva di fronte e comunicargli, senza mezzi termini, che la sua presenza lì non era per nulla gradita. Pensava di essere stato chiaro e anche abbastanza duro da far desistere l’ex Tassorosso dall’insistere ma a quanto sembrava Turner possedeva una dote rara per i discepoli di Tosca e cioè la testardaggine, considerato che rimase in piedi in mezzo alla stanza mentre lui si accomodava alla scrivania, ignorandolo palesemente. Questo comportamento fece sorgere in lui una flebile speranza di cui mise immediatamente a conoscenza l’altro.

Non c'è nessuna farsa, signor Brightless.

Sbuffò irriverente, come se non potesse credere a quella dichiarazione.

Io amo Tisifone, ed è proprio perché la amo che non voglio lasciare le cose in questo modo.
Soffre molto per la vostra mancanza
– il fascicolo che teneva in mano venne stritolato a quelle parole, indice che quella notizia non lo lasciava per nulla indifferente - e io non posso più vederla così: farei qualsiasi cosa per permetterle di fare pace con voi, davvero...

Stava per aprire la bocca, ribadendo che c’era un modo molto semplice e veloce perché la loro Tissy smettesse di soffire, ma Lucas gli fece morire le parole in gola.

…ma la prego di non chiedermi di lasciarla perché questo non ho intenzione di farlo.

Non sapeva cosa lo avesse colpito di più, se le parole usate, il tono deciso, la tristezza reale che aveva avvolto le sue parole quando gli aveva parlato della sofferenza di Tissy o il coraggio che aveva dimostrato nell’andare lì nel suo ufficio e restare nonostante lo avesse cacciato via. Il tutto senza perdere quell’aria da bravo ragazzo, qeulla educazione e quella flemma che di sicuro aveva fatto capitolare la Signorina Percyvall. Lui stesso, per quanto Grifondoro nell’animo, non sarebbe riuscito a mantenere la calma di fronte alla persona che lo aveva ricoperto di ingiurie e puntato la bacchetta contro.

Si segga.

Disse, quindi, lapidario, indicando una delle poltrone poste di fronte alla sua scrivania.

Come pensa che possa crederla quando persone più adatte di lei si sono dimostrate una tale delusione? – esordì, ingoiando l’amaro che gli saliva in gola per l’implicazione delle sue parole. – Dopotutto lei è giovane e da quello che si sente dire in giro ha una carriera davanti…
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Messaggioda Lucas » 18/10/2012, 20:07

I problemi li creerà a lei non a me.
Demetri è un uomo estremamente geloso e sospettoso e non ha per nulla il senso dell’umorismo.


Oh beh, spero allora di non aver creato problemi futuri tra lei e Demetri...
Me ne dispiacerebbe molto nel caso.


No, non "devo chiarire la situazione perché non voglio passare per gay o cose del genere", non gliene importava davvero nulla: l'unica sua preoccupazione era che, appunto, il compagno di Asher potesse arrabbiarsi per quelle insinuazioni, e magari arrivare a litigare col Medimago.
C'era però altro di cui Lucas voleva davvero discutere, ovvero la situazione tra lui, Tisifone e i suoi padrini: il docente di Trasfigurazione, proprio come la prima volta nella quale aveva conosciuto l'uomo, era pronto a rispondere qualsiasi domanda e a fugare ogni dubbio dell'altro, se questo lo avesse reso più tranquillo sul suo rapporto con la donna... ma non l'avrebbe mai lasciata, quella era l'unica cosa che Asher poteva anche evitare di chiedergli perché tanto non l'avrebbe mai ottenuta.

Si segga.

La ringrazio.

Rispose educatamente il giovane Turner, prendendo posto di fronte al Medimago con aria seria e carica di aspettativa: Tisifone gli aveva parlato dei suoi padrini, e voleva credere che fossero davvero le persone comprensive - o almeno che Asher lo fosse - che gli erano state descritte.

Come pensa che possa crederla quando persone più adatte di lei si sono dimostrate una tale delusione?
Dopotutto lei è giovane e da quello che si sente dire in giro ha una carriera davanti…


Credo dipenda da cosa intenda lei per "adatte": cosa c'è di più adatto di amare la propria compagna? - replicò Lucas, sinceramente confuso perché non aveva davvero compreso cosa intendesse Asher con quel termine - Sono più giovane di Tisifone, è vero, e posso ancora crescere professionalmente... ma pensa davvero che questo possa intaccare l'amore che provo per lei? Sua figlia mi ha... - si fermò un attimo, gli occhi che brillavano di puro sentimento nel pensare alla sua Tissy - ... conquistato. E' una donna dalle mille sfumature, così bella, fragile e forte al tempo stesso... mi stimola ogni giorno, mi sprona a diventare un uomo migliore per essere degno di starle accanto, e sento che è con lei che voglio stare.
So di non poterle dare ora le certezze che vorrebbe, perché sono prove che solo il tempo potrà dimostrare... le chiedo solo di provare a conoscermi meglio, perché forse potrebbe scoprire che per quanto giovane, sono io la persona "adatta" a sua figlia.
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Lucas
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Messaggioda Asher » 18/10/2012, 21:23

Oh beh, spero allora di non aver creato problemi futuri tra lei e Demetri...
Me ne dispiacerebbe molto nel caso.


Altra prova di assurda sincerità e altruismo da parte di Turner: preoccuparsi di poter essere fonte di litigio tra lui e Demetri quando invece avrebbe dovuto preoccuparsi di come fare a ingraziarselo. E probabilmente era stata quella caratteristica del ragazzo, sempre che fosse genuina e non costruita, ad attirare verso di lui Tisifone, rappresentando per una persona cresciuta nell’intrigo e nel mistero come una sorta di boccata d’aria fresca.
Scosse la testa per cercare di cancellare quegli assurdi pensieri da Grifondoro credulone e concentrarsi sul vero obiettivo che lui e Demetri avevano deciso di perseguire a tutti i costi, tenere Tissy al sicuro da ogni male e proteggere la sua felicità e di conseguenza fare in modo che Lucas uscisse dalla sua vita. Peccato che tra il dossier che aveva ricevuto e il comportamento che il ragazzo stava tenendo con lui, Asher non era più tanto sicuro che il ragazzo incarnasse davvero il male. Fu questo dubbio a spingerlo a invitarlo a sedersi, invece di reiterare il suo ordine ad andare via e poi fargli quella domanda che, ai suoi occhi di padre, erano una coltellata auto inflitta. Stava infatti svalutando la sua milaja, considerandola vecchia e poco appestabile agli occhi di un ragazzo giovane e con un brillante futuro davanti come sembrava essere Turner.

Credo dipenda da cosa intenda lei per "adatte": cosa c'è di più adatto di amare la propria compagna?

Nulla se l’amore è sincero e senza doppi fini…

Un sussurro quello del MediMago, una risposta istintiva mirante a mettere in dubbio la sincerità di un sentimento che per lui era sacro, dando voce a quelli che iniziavano non essere più i suoi dubbi ma quelli di Demetri.

Sono più giovane di Tisifone, è vero, e posso ancora crescere professionalmente... ma pensa davvero che questo possa intaccare l'amore che provo per lei?

Che progetti ha, allora? – lo interruppe, appigliandosi a un dettaglio che forse neanche esisteva – Divertirsi con lei per un po’ e poi sparire quando le cose potrebbero diventare serie?

Non sapeva se Tisifone avrebbe voluto mettere su famiglia e avere figli, ma di sicuro quelli erano impegni che avrebbero impedito a chiunque di fare carriera in qualsiasi campo.

Sua figlia mi ha... conquistato. E' una donna dalle mille sfumature, così bella, fragile e forte al tempo stesso... mi stimola ogni giorno, mi sprona a diventare un uomo migliore per essere degno di starle accanto, e sento che è con lei che voglio stare.

Come, cosa obiettare di fronte a una tale dichiarazione d’amore? Soprattutto quando gli occhi del ragazzo brillavano di quella stessa luce che spesso aveva visto nei propri occhi quando guardava Demetri. Si, l’amore era il punto debole di Asher o forse il suo punto di forza, e mentre guardava Lucas da estraneo si rendeva conto che il ragazzo era davvero quello che sembrava.

So di non poterle dare ora le certezze che vorrebbe, perché sono prove che solo il tempo potrà dimostrare... le chiedo solo di provare a conoscermi meglio, perché forse potrebbe scoprire che per quanto giovane, sono io la persona "adatta" a sua figlia.

Conoscerla meglio… - sbuffò senza sentimento – Credo che non ci sia nulla che io non sappia su di lei… - mormorò, aprendo il cassetto e tirando fuori il dossier che Atwood gli aveva dato – Abbiamo fatto delle ricerche su di lei… e qui c’è tutto ciò che c’è da sapere sulla sua vita… oppure no?

Era una sorta di prova, quella, per vedere la reazione del ragazzo nel sapere che esisteva un dossier su di lui.
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Asher
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